27/5/2014
Rassegna Stampa
AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA
La Regione dice sì all'Opa resta il nodo delle penali Accelerazione del governatore Rossi: decide la giunta e non il consiglio venerdì si terrà la direzione regionale del Pd, ora si cerca una mediazione di Francesco Lo¡ 1 PISA
La giunta regionale porta avanti la sua delibera sul via libera alla vendita di azioni Sat. L'atto ieri è arrivato alla sua quarta versione nel giro di poche settimane. Anche Pisa porta avanti la sua difesa dell'aeroporto Galilei e oggi, come scriviamo a parte, sindaco e presidente della Provincia saranno ascoltati da due commissioni regionali. Ma l'atto di ieri della giunta regionale fa segnare un'accelerazione notevole, forte del parere legale della scorsa settimana in virtù del quale la cessione delle quote di Sat, la società dell'aeroporto Galilei, può essere decisa anche solo dall'esecutivo del governatore Rossi. Non è più necessario che la pratica passi dal consiglio regionale, tanto che la giunta ieri ha deliberato
anche la revoca della proposta di deliberazione al consiglio. Dovrà passare dalla commissione regionale, questo sì, per poi tornare in giunta per l'approvazione. La delibera è stata rivista proprio alla luce del parere degli uffici legali regionali, nella parte in cui si specifica che, essendo in contrasto con il Priim (piano della mobilità), la vendita delle azioni non può essere totale. La Regione deve mantenerne una parte (che saràintomo al5%). L'iter dunque prosegue e Corporacion America, che sulla maggioranza di Sat ha lanciato un'Opa, vede più vicina la possibilità di centrare l'obiettivo. Tra l'altro, da alcuni giorni ha anche alzato l'offerta passando ad un prezzo per azione di 14,22 euro contro il precedente di 13,15: è il valore stabilito come congruo dall'advisor Mazars che era stato incaricato
La manifestazione di sabato scorso sotto la Torre in difesa del Galilei
dal cda di Sat. C'è però ancora un possibile ostacolo: infatti l'adesione all'Opa, specifica la giunta Rossi, è «condizionata» dalla possibilità di recedere dal patto tra i soci pubblici «senza oneri a carico della Regione», ovvero le salatissime penali. Pisa si aspettava questa mossa. Sul sito del Comune, la noti zia è stata ripresa mettendo in evidenza quelli che sarebbero stati i timori di Rossi: non avere la maggioranza in consiglio regionale. E ora cosa può succedere, anche alla luce dell'esito elettorale, con la larghissima vittoria del Pd e l'effetto-Renzi? Ieri il segretario del Pd toscano Dario Parrini, renziano doc, ha distinto i fatti. «L'accordo sull'aeroporto di Pisa - ha detto
- è indipendente dai risultati elettorali perché è un fatto di logica. Abbiamo una regione in cui nei prossimi anni possono arrivare 12 milioni di passeggeri. Oggi sono poco più di 6. Ci sono le condizioni perché entrambi gli aeroporti, di Firenze e Pisa, possano crescere». Dentro il partito i negoziati sull'asse Firenze-Pisa proseguono, allungando un po' i tempi. Venerdì si terrà la direzione regionale del Pd, cercando di arrivare ad un'intesa che contenga le salvaguardie che Pisa chiede, anzitutto togliendo da ogni atto la possibilità di una pista da 2400 metri per Peretola. ALTRO SERVIZIO A PAG. 15 0RI PRODUZIONE RISERVATA
OGGI IL FACCIA A FACCIA
Audizione c ommissi oni ® per Fifippe schi e . vendute e svendute le quote pubbliche di un'azienda a magSulla vicenda dell'aeroporto, gioranza pubblica, che è stata questo pomeriggio è prevista ben gestita al punto tale da aveun'audizione del sindaco Mar- re bilanci in attivo. Sono anni co Filippeschi e del presidente che chiediamo una riflessione e della Provincia Andrea Pieroni un bilancio rispetto alle esternadi fronte a due commissioni lizzazioni e alle privatizzazioni consiliari regionali: la prima (bicompiute fino ad oggi. La socielancio) e la settima (mobilità e tà dell'aeroporto di Pisa dimoinfrastrutture). Sindaco e presi- stra non solo come non sempre dente ribadiranno ai consiglieri il privato sia migliore del pubtoscani le tappe di questo caso blico, ma anche che, al contrasottolineando tutti quei punti rio, il controllo pubblico può gache hanno già rantire servizi definito «careccellenti, biI rappresentanti te in tavola lanci in ordidegli enti locali cambiate» e ne e dividendi «forzature» riutili per i sopronti a ribadire spetto a quanci».
la loro contrarietà to affermano «Chiediagli atti regiosulle forzature degli atti mo che su nali approvati questa vicene «le carte in tavola finora, con la da si faccia un cambiate» a svantaggio nuova pista passo indietro - conclude da 2000 metri dello scalo pisano per Peretola e Lucia Mango l'integrazio- perché non ne, con diversificazione degli c'è alcuna ragione né economiobiettivi, per gli aeroporti di Pica, né politica per svendere l'aesa e Firenze. roporto Galilei. Riteniamo che Intanto, nel dibattito interviel'integrazione dei due scali fosne anche Lucia Mango, segretase una scelta intelligente, chierio regionale dei Comunisti Itadiamo però attenzione, viste le liani, per la quale la vicenda delnovità riguardo ad ulteriori alla creazione di un polo integralungamenti della pista di Pereto tra gli aeroporti «ha preso tola, sia rispetto alla possibilità nelle ultime settimane una di una sterile concorrenza tra i brutta piega. Brutta e inaspettadue scali, sia per lo scempio amta per noi, che pure siamo parte bientale che un allungamento della maggioranza che governa superiore di 400 metri alla prela Regione Toscana. Il Partito visione potrebbe comportare dei comunisti italiani è assolusul parco della Piana». tamente contrario a che siano 0P.I PRODdZIONERISE R'/ATA
II presidente della Provincia Pieroni e il sindaco Filippeschi
OGGI IL FACCIA A FACCIA
Audizione c ommissi oni ® per Fifippe schi e . vendute e svendute le quote pubbliche di un'azienda a magSulla vicenda dell'aeroporto, gioranza pubblica, che è stata questo pomeriggio è prevista ben gestita al punto tale da aveun'audizione del sindaco Mar- re bilanci in attivo. Sono anni co Filippeschi e del presidente che chiediamo una riflessione e della Provincia Andrea Pieroni un bilancio rispetto alle esternadi fronte a due commissioni lizzazioni e alle privatizzazioni consiliari regionali: la prima (bicompiute fino ad oggi. La socielancio) e la settima (mobilità e tà dell'aeroporto di Pisa dimoinfrastrutture). Sindaco e presi- stra non solo come non sempre dente ribadiranno ai consiglieri il privato sia migliore del pubtoscani le tappe di questo caso blico, ma anche che, al contrasottolineando tutti quei punti rio, il controllo pubblico può gache hanno già rantire servizi definito «careccellenti, biI rappresentanti te in tavola lanci in ordidegli enti locali cambiate» e ne e dividendi «forzature» riutili per i sopronti a ribadire spetto a quanci».
la loro contrarietà to affermano «Chiediagli atti regiosulle forzature degli atti mo che su nali approvati questa vicene «le carte in tavola finora, con la da si faccia un cambiate» a svantaggio nuova pista passo indietro - conclude da 2000 metri dello scalo pisano per Peretola e Lucia Mango l'integrazio- perché non ne, con diversificazione degli c'è alcuna ragione né economiobiettivi, per gli aeroporti di Pica, né politica per svendere l'aesa e Firenze. roporto Galilei. Riteniamo che Intanto, nel dibattito interviel'integrazione dei due scali fosne anche Lucia Mango, segretase una scelta intelligente, chierio regionale dei Comunisti Itadiamo però attenzione, viste le liani, per la quale la vicenda delnovità riguardo ad ulteriori alla creazione di un polo integralungamenti della pista di Pereto tra gli aeroporti «ha preso tola, sia rispetto alla possibilità nelle ultime settimane una di una sterile concorrenza tra i brutta piega. Brutta e inaspettadue scali, sia per lo scempio amta per noi, che pure siamo parte bientale che un allungamento della maggioranza che governa superiore di 400 metri alla prela Regione Toscana. Il Partito visione potrebbe comportare dei comunisti italiani è assolusul parco della Piana». tamente contrario a che siano 0P.I PRODdZIONERISE R'/ATA
II presidente della Provincia Pieroni e il sindaco Filippeschi
I IL SILENZIO TENUTO IN QUESTI GIORNI DA GINA GIANI E INECCEPIBILE E CONFERMATUTTA LASUASERIETA
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ifa non passerà. dal consiglio
Regi one cederà gli argentini il 12 °10 di di DAVID BRUSCHI TUTTO gira intorno al Galilei, nelle ore in cui per Pisa sembra concretizzarsi il tanto temuto «colpo di mano», ossia la scelta di Enrico Rossi di sfilare al consiglio regionale la decisione sulla vendita delle azioni Sat detenute dalla Regione. L'ultima novità arriva direttamente dalla giunta regionale, che ieri ha confermato l'intenzione di disfarsi delle azioni dell'aeroporto pisano, precisando però la volontà di mantenere «una quota azionaria analoga a quella detenuta in Adfi>. E siccome la quota nel Vespucci è del cinque per cento, significa che la Regione cederà agli argentini di Corporacion America circa il 12% del suo 16,9 complessivo di Sat. MA IL PUNTO davvero rilevante è un altro: la vendita delle azioni non sarà più materia da dibattere e decidere nel consiglio regionale in programma domani. Il perché è facile da capire: in quella sede Rossi rischia di non avere la maggioranza necessaria ad approvare il provvedimento. Ecco allora la scelta di bypassare l'assemblea, accentrando
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la scelta direttamente nelle proprie mani e accontentandosi di ricevere il semplice parere della commissione competente. Tutto si gioca ancora sul filo dell'equilibrio, con azioni di convincimento esercitate da tutte le parti in causa, ma la strada ormai sembra tracciata. E la mossa di Rossi rischia seriamente di vanificare l'opera di moral suasion messa in campo dalle istutizioni pisane e che oggi vive una giornata cruciale. Per capirlo, basta prendere ad esempio quello che succederà questa mattina a Firenze, dove il gruppo consiliare del Pd incontrerà prima il governatore Enrico Rossi, poi il tandem pisano composto dal sindaco Marco Filippeschi e dal presidente della Provincia, Andrea Pieroni. Non si poteva fare una riunione congiunta? Certamente no, perché Rossi, Filippeschi e Pieroni sono portatori d'interessi opposti. E ormai fra loro è guerra aperta. Il primo vuole convincere i propri interlocutori che è giusta la scelta della Regione di uscire dall'azionariato del Galilei e di cedere agli argentini di Corporacion America gran parte del proprio 16,9%, aprendo
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così la strada alla privatizzazione dell'aeroporto pisano. I secondi restano invece fermi sulla propria posizione di forte contrasto all'iniziativa della Regione: chiedono che il patto dei soci pubblici - che ha oggi il 55% di Sat - non si sciolga proprio ora che il progetto di integrazione fra il Galilei e il Vespucci sta prendendo corpo, perché in caso contrario il rischio è che i nuovi «padroni argentini» non salvaguardino sufficentemente il ruolo e gli affari dello scalo pisano. E COSÌ, riunioni separate in modo che ognuno provi a convincere i consiglieri regionali della bontà delle proprie idee. Ma la giornata, decisamente frenetica, non finirà qui. Perché nel pomeriggio sempre Filippeschi e Pieroni saranno ascoltati in audizione dalle commissioni regionali che si occupano di infrastrutture e di trasporti. Difficilmente tutto questo servirà a bloccare il «colpo di mano».
Firenze
Attualmente il patto d ei soci pubblici e la Fondazione Pisa controllano il 55% d i Sat. Gli arg entini erica d i Co rporacio n sono al 27% e hanno lanciato un Opa che scad e il 3 g i ug no
A spezzare l'equilibrio ci sta pensan do la Reg ione Toscana , pronta a vend ere il 12% d el 16,9 com plessivamente d etenuto in Sat. Una mossa che consentirebbe ali arg entini d i arrivare a circa il 40 %
La battag lia viene com battuta dag li arg entini per un chiaro obiettivo : arrivare al 51 % d i Sat, rastrella ndo anche le quote d ei piccoli azionisti che d ovessero eventualmente ad erire all'Opa
AEROPORTO Lo scalo pisano rientra nella top ten italiana per volumi di traffico e affari . All'orizzonte, l'integrazione con il Vespucci
GIUNTA CAMBIA ANCORA IDEA SULLA VENDITA DI SAT. OGGI
DELIBERA N ELLE COMM ISSIONI
Aeroporti, la Regione vende solo un pezzo di Pisa Pino Di lasco FIRENZE SIAM O alla quarta versione, che torna all'idea iniziale. Come tutti i lunedì, la giunta regionale ha modificato la delibera per la vendita delle azioni Sat, la società che gestisce l'aeroporto di Pisa. Nell'ultimo atto, il presidente Rossi e gli assessori definiscono la strategia sulla società unica degli aeroporti e sull'adesione alle offerte pubbliche di acquisto, lanciate da Corporacion America di Eduardo Eurnekian. E decidono di «vendere solo in parte le azioni detenute in Sat», cancellando la possibilità di disfarsi completamente del 16,8% della società. L'ennesima modifica conferma la volontà della Regione di conservare il 5% di Sat, la stessa quota detenuta in Adf, vendendo l'11,8% per incassare una dozzina di milioni di euro e, contemporaneamente, permettere agli argentini di arrivare anche a Pisa al 51% delle azioni. Il tempo stringe, le due opa scadono il 3 giugno. E se a Firenze l'obiettivo è facile da raggiungere, anzi forse sarà superato, a Pisa le trincee dei soci pubblici, con il sindaco Marco Filippeschi in testa, hanno complicato note-
volmente il disegno strategico. PER QUESTO oggi la delibera di vendita sarà sottoposta a una seduta congiunta delle commissioni consiliari per gli affari istituzionali e per la mobilità e le infrastrutture. I consiglieri ascolteranno anche il sindaco Filippeschi e il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, tenaci difensori del Galilei come aeroporto «pubblico». Dopo il passaggio nelle commissioni, il presidente del consiglio regionale Alberto Monaci deciderà se l'iter è completato o se la delibera di vendita di azioni Sat dovrà passare necessariamente dal consiglio regionale. Monaci
ha già un parere dell'ufficio legislativo, secondo il quale la competenza sulle partecipate e sulla vendita di azioni è della giunta regionale e non dell'assemblea. E non sembra esserci l'intenzione di sollecitare il comitato di garanzia, come nei conflitti sanitari tra giunta e consiglio. Evitare il dibattito e il voto dell'aula è l'unica via d'uscita per Rossi e per il successo dell'offerta pubblica di acquisto. Tra pisani, pratesi, renziani, lettiani e difensori dei diritti della Piana, in consiglio regionale gli oppositori alla fusione tra aeroporti e ai progetti di Adf su Peretola sono tenaci. E la maggioranza non ha i numeri per toccare quota 28.
Aeroporto di Pi sa, la Regione vende le azioni della Sat Firenze vuol mantenere una quota del 5%, come a Peretola Scontro in giunta e una diffida: c'e una penale milionaria di Ilaria Bonuccelli PISA
La Regione vende le azioni dell'aeroporto di Pisa. Non tutte però. Si terrà un 5%, pari alla quota che ha in Adf, la società dell'aeroporto di Firenze. E per liquidare la partecipazione non passerà dal consiglio. Secondo la giunta non ne ha bisogno: perché la quota da cedere della società è di «rninoranza». Questo, in sostanza, dice la delibera approvata ieri mattina a maggioranza. Due assessori, in disaccordo, Anna Marson e Sara Nocentini, scelgono di figurare assenti. Soprattutto perché l'atto non prevede un diritto di recesso sulla vendita delle azioni che "blindi" le attuali previsioni del Pit, il piano di indirizzo territoriale: nuova pista dell'aeroporto di Firenze ferma a 2000 metri, da realizzare a carico dei privati, senza 120 milioni di contributi pubblici.
L'operazione non è tutta in discesa come sembra. La vendita, infatti - si precisa in delibera - è vincolata alla «valutazione di congruità del prezzo di offerta pubblica di acquisto» lanciata da Corporaciòn America, il socio privato di Sat. Ma soprattutto è condizionata alla possibilità
di recedere «dal patto parasociale tra i soci pubblici senza oneri a carico della Regione». Questo non è possibile. I soci pubblici lo ripetono da aprile. Anche con il parere legale dello studio Rose Norton FulBright: il socio pubblico che lascia il patto e vende le proprie quote paga una penale del 25% (circa 35 rnilioni). Ieri, poi, lo hanno notificato perfino notificato all'ufficio di presidenza del consiglio regionale. Insieme a una diffida, per assessori e consiglieri, a firma del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e del presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni: nessuno osi vendere le azioni dell'aeroporto di Pisa, se non vuole pagare penali e rischiare una denuncia. «Si diffidano i soggetti dal porre in essere condotte lesive dei diritti contrattualmente garantiti con la stipula del patto, con la riserva di adire le competenti sedi giudiziarie, inclusala liquidazione della penale prevista dal patto e il maggior danno». Eppure Rossi va avanti. In giunta, in realtà, sarebbe stato disponibile a introdurre "clausole di salvaguardia" sollecitate da Anna Marson. La vice-
presidente della Regione, Stefania Saccardi, no. In giunta ricorda che la previsione di una pista da 2000 metri è solo adottata e non approvata; quindi si può modificare. Soprattutto se non risulta funzionale allo sviluppo dell'aeroporto di Firenze, come sostiene anche Enac. Così la delibera passa senza la possibilità di recesso dalla vendita della quota: se la pista supera i 2000 metri previsti dal Pit, le azioni cedute a Corporaciòn America tornano allaRegione.
Tutto chiarito, allora? In realtà l'interrogativo del giorno è: a Rossi serve o non serve l'autorizzazione del consiglio regionale per liquidare la partecipazione in Sat? E certo che la Regione punti a vendere le proprie azioni del Galilei senza passare in aula
(dove non avrebbe neppure una maggioranza di centrosinistra). E si appella allalegge 20 del 2008 per avallare questa tesi. E chiederà il parere di legittimità alla commissione competente. Ma molti consiglieri di centrosinistra nutrono dubbi su questa interpretazione. Soprattutto perché il 16,90% delle azioni della Regione sono all'interno di un patto parasociale che controlla il 54% e quindi la maggioranza di Sat. E, infatti, c'è già chi tra i consiglieri regionali del Pd annuncia un immediato ricorso al Tar contro la delibera che permettesse la liquidazione delle quote di Sat senza passaggio in aula. Per questo la riunione indetta per stamani alle 9,30 fra Rossi e il gruppo del Pd è fondamentale. Si deve discutere la li-
nea del partito. Tanto più che ieri in giunta si èanche parlato della necessità di «precettare i consiglieri» in caso di voto in aula. In realtà, oggi tutta la giornata è importante per la vicenda. Restano convocate le commissioni controllo, affari istituzionali e trasporti e mobilità sull'alienazione delle quote regionali di Sat all'ordine del giorno del consiglio regionale di domani. La seduta ancora non è stata annullata, anche se alcuni capigruppo dicono che non si terrà. Se si tenesse, in aula arriverebbe un testo diverso, il quarto in 4 settimane. Anche di questo chiederanno spiegazioni Filippeschi e Pieroni, nella lunga giornata che li attende a Firenze: incontro cori il gruppo del Pd, audizione con le commissioni.
La manifestazione organizzata davanti all 'aeroporto Galilei di Pisa
Retro- arda dí Rossí: non usciamo dal Galilei La Regione Toscana ieri ha fatto retromarcia sulla possibile uscita totale dall'azionariato di Sat. E riscrivendo per la quarta volta la delibera, ha deciso di togliere la frase «cessione in tutto o in parte» delle azioni del Galilei, per lasciare solo «cessione in parte». Risultato ora nel documento passato al Consiglio regionale si legge «venderà solo in parte le azioni detenute in Sat, la società di gestione dell'aeroporto di Pisa», con la possibilità quindi di aderire all'Opa lanciata da Corporation America rimanendo col 5% di azioni, a condizione che il prezzo sia valutato congruo e che la modalità di adesione che consentano di recedere dal patto parasociale tra i soci pubblici senza oneri a carico della Regione. Il documento dovrebbe essere discusso domani nel corso di una seduta urgente del Consiglio regionale convocata nei giorni scorsi. La decisione però sul luogo di discussione e
approvazone della delibera arriverà solo oggi, quando il Consiglio regionale deciderà, anche alla luce del parere chiesto ai propri uffici legislativi, nel quale si sottolinea che in materia di partecipate della Regione la competenza delle decisioni sulle azioni non spetti all'asssemblea regionale ma alla giunta. Gli uffici hanno inoltre evidenziato che la delibera sulla cessione totale di azioni di Sat era in contrasto con il Piano regionale della mobilità che sarebbe quindi stato da modificare. Oggi si riuniranno in seduta congiunta le commissioni affari istituzionali e mobilità del Consiglio toscano che analizzeranno la delibera e ascolteranno in audizione il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, che guidano il fronte del no all'Opa su Sat. Il testo sarà analizzato anche dalla commissione di controllo dell'assemblea toscana e nel pomeriggio è atteso il verdetto sul dilemma giunta o consiglio. (M.B.) © RIPR.ODUZIGNERISERVAT.A
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Giovedì ne discute il consiglio comunale II consiglio comunale di Pisa tornerà a discutere della vicenda dell'aeroporto nella seduta di giovedì 29 (Sala Regia, ore 14,30). Nell'ordine del giorno è stato inserito sotto gli argomenti il tema "Situazione Sat", presentato dal presidente del consiglio comunale Ranieri Del Torto, in accordo con la conferenza dei capigruppo. Sarà l'occasione per il consiglio di fare il punto rispetto ai più recenti sviluppi e alle decisioni prese dalla giunta regionale.