Amici dell'Aeroporto Galilei di Pisa - rassegna stampa

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25/6/2014

Rassegna Stampa

AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA






«Galilei, gli enti locali devono mantenere il 34% di azioni Sat» L'assemblea regionale di Sel e critica verso Enrico Rossi «Accordi rovesciati dalla giunta». In dubbio il voto sul Pit di Glanluca Campanella 1 PISA

Carlo Scaramuzzino , presidente dell' assemblea regionale di Sel, a nome del partito dichiara che «noi saremo solidali con chi lavora affinché i soci pubblici di Pisa mantengano il 34% delle quote in Sat», la società che gestisce lo scalo Galilei. In una frase riassume il senso del documento votato all'unanimità sabato scorso da tutti i delegati regionali di Sel. Sono vari gli argomenti a sostegno , ma il principale è l'acdi cordo programma "Toscana democratica" con cui il partito di Vendola ha aderito alla coalizione del governatore Enrico Rossi: esso prevedeva «un sistema aeroportuale integrato, governato da una holding a maggioranza pubblica». Sel ritiene che sia stato disatteso due volte: non c'è più la maggioranza pubblica e l'ingresso dei privati segue

«logiche del puro profitto che porteranno a sacrificare un polo rispetto all'altro». Scaramuzzino trae la conclusione: «La giunta Rossi ha rovesciato l'accordo, quindi non ci sentiamo vincolati al patto di maggioranza». Significa che il primo luglio voteranno contro il Pit, Piano di indirizzo territoriale, vera e propria variante urbanistica che rivedrà il futuro della zona "Parco della Piana-aeroporto Vespucci"? La replica: «Il

patto di maggioranza prevede cose diverse». Insomma, il non detto è la speranza che una mano venga dal Pd, dove «ci sono discussioni in corso e i due consiglieri regionali di Prato hanno votato contro». Il capogruppo in consiglio comunale, Simonetta Ghezzani, dubita che la pista più lunga a Firenze si farà, «perché i 120 milioni pubblici sono solo promessi e non sono scritti da nessuna parte e perché è prevista in un luogo totalmente inadeguato dal punto di vista ambientale». Ma, se comunque la approvano, si apre un meccanismo pericoloso: prima di scoprire che non si può fare, «intanto c'è il rischio di episodi di natura speculativa»; secondo, «si comincia a parlare di esuberi»; infine, se c'è la corsa per terminare «entro il G7 del 2017, si lavora in regime d'emergenza, che in Italia si vede dove porta». ©RIPROUIJZIONE RISERVATA

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Una manifestazione sotto la Torre in difesa dei Galilei


Scalata sat, oggi si nape 1 SOCI pubblicI dl fronte â U11 bïvïo L'alternativa: restare in trincea o cercare la mediazione di GUGLIELMO VEZZOSI FRONTE del «Galilei», inizia oggi un'altra partita fondamentale per le sorti dello scalo pisano e di Sat. Si riaprono infatti i termini per l'Opa e ci sarà tempo fino al 1 ° luglio per eventuali nuove adesioni all'offerta degli argentini di Corporacion America, che già detengono il 52,3% delle azioni. Maggioranza assoluta dunque, importante per controllare il cda, ma non ancora per procedere speditamente alla fusione tra Sat e Adf in un'unica società. Operazione per la quale gli uomini di Eurnekian hanno bisogno dei due terzi delle azioni, senza le quali il blocco pubblico pisano potrebbe fermare alcune delibere, come appunto quelle per una fusione. QUANTO resisterà il Patto pubblico o quello che ne rimane, uscito a pezzi dal confronto con Eurnekian? Comune (8,45% delle quote), Provincia (9,27%), Fondazione Pisa (8,62%) e Camera di Commercio (7,87%) stanno al momento dalla stessa parte della barricata, ma uno stato di guerra permanente rischia di essere pericoloso, soprattutto perché non porta a niente, ma riduce in un pericolo-

che questo termine, occorrerà tirare una linea e cercare di recuperare sul terreno del dialogo dopo il bagno di sangue di queste settimane.

Il p unto d i svolta potre bbe essere La p resi d enza operativa i Stefan o Bottai so isolamento. E' infatti evidente che se anche non potranno nell'immediato realizzare la fusione tra le due società, gli argentini hanno comunque il controllo totale dei due scali e saranno loro a dettare la linea all'interno dei cda, piaccia o non piaccia agli enti pisani del vecchio Patto che ha guidato Sat fino a pochi giorni fa. Il sindaco Marco Filippeschi attende la sentenza del Tar - con la quale ha impugnato la delibera di vendiat delle azioni della Regione attesa per venerdì. Ma passato an-

IL PRESIDENTE dell'Unione Industriale, Federigo Federighi (nella foto), in questi giorni, ha detto chiaramente che non è più tempo di scontri di campanile, ma quello di chiedere alla Regione di creare le condizioni perché Pisa possa raggiungere i 7 milioni di passeggeri e Firenze i 4,5 milioni e a Corporacion America di esporre un piano industriale secondo queste linee. Partendo da qui un buon punto di mediazione potrebbe essere quello di una presidenza operativa in Sat, per la quale si fa sempre più insistente il nome di Stefano Bottai, imprenditore pisano che ha dimostrato con i fatti (la costruzione del porto, l'arrivo di Ikea, il recupero dell'area dei Navicelli, i tanti investimenti sul litorale) di quale stoffa è fatto. Gode sicuramente la fiducia dei nuovi padroni argenti, ma anche della stima dei pisani. Proprio lui, dunque, potrebbe riannodare il filo di un dialogo che, proprio nell'interesse di Pisa, non può restare spezzato in eterno.

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l' Opa lanc iata da Corporacion

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Si riapre oggi l'Opa lanciata da Corporacion America per "scalare" la Sat, la società di gestione dell'aeroporto Galilei. Per cinque giorni di borsa, quindi fino a martedì l luglio, sarà di nuovo possibile aderire all'offerta pubblica di acquisto. Al termine della fase uno dell'Opa risultano portate in adesione 2.460.164 azioni, pari al 34,364% delle azioni ogget-

to dell'offerta e al24,951% del capitale sociale di Sat, per un controvalore complessivo di 34.983.532 euro. Grazie a questo risultato Corporacion America detiene complessivamente 5.160.966 azioni Sat, pari al 52,342% del capitale sociale. Dunque, ha conquistato la maggioranza.

Con lariapertura dell'Opala società del magnate Eurnekian mira ad aumentare ancora il numero di azioni posse-

dute in Sa[ per arrivare alla maggioranza qualificata, quella che permetterebbe a Corporacion di avere mano libera nella gestione del Galilei. Per questo le azioni sul mercato, il cosiddetto flottante, non possono bastare . Il pacchetto decisivo di quote è di proprietà degli enti pisani che facevano parte del patto di sindacato rotto dalla Regione con l'adesione all'Opa. Comune e Provincia di Pisa non vogliono vendere per mantenere con il 34% la possibilità di un voto decisivo per la possibile fusione tra gli aeroporti di Pisa e Firenze , obiettivo di Corporacion. Stesso discorso per la Cameradi Commercio , che nella seduta di lunedì ha confermato questo indirizzo . Deve ancora esprimersi la Fondazione Pisa (che ha l'8,62% delle azioni): venerdì è convocata la deputazione, che è l' organo d'indirizzo della Fondazione, composto da 24 componenti . La linea sembrerebbe la stessa, ma si attende il voto . (fi.)

N Roberto Naldi , rappresentante di Corporacion per l'Europa

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Riapre í'opa su Pisa Bottai candidato per il vertice Sat PISA I, fino al 1 ° luglio, torna ad aprirsi l'opa di Corporacion America verso Sat, la società dell'aeroporto «Galilei». Il magnate argentino Eduardo Eurnekian ha già il 52,3% delle azioni, ma vuole arrivare a due terzi per procedere verso la fusione con la fiorentina Adf. I soci del vecchio patto parasociale (Comune di Pisa 8,45%, Provincia 9,27%, Camera di Commercio 7,87% e Fondazione Pisa 8,62%) sono di fronte a un bivio: continuare ad arroccarsi o riallacciare il dialogo con Corporacion. Un mediatore potrebbe essere Stefano Bottai, imprenditore pisano che al suo attivo vanta la realizzazione del porto turistico di Boccardarno. E' in pole position per la presidenza di Sat: piace agli argentini ed è stimato dai pisani.

G.Y.


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