Shopinthecity genova

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Shopinthecity genova

Free magazine n.6 anno i dicembre 2017 - gennaio 2018

genova

Edizioni Ad Local

fabio volo Dall’Io al Noi Prendi la tua copia gratuita

Tentazioni invernali Segreti di bellezza Presepi La Lanterna Regali




contenuti Shop in the City dicembre 2017 - gennaio 2018

6

director's cut Rubriche

14

24

41

In copertina Fabio Volo. Foto Julian Hargreaves. 2 | 12 . 2017 | Shop in the City

12

CONTRIBUTORS

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Oggetto del desiderio

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fermo Immagine

22

se fossi

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In&OUT

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green

31

personal shopper

37

go away estero

38

diy

41

good news

44

genova odi et amo

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Bambini

48

beviamo una cosa

50

ricetta d'autore

52

cocktail d'autore

54

dimmi come mangi

56

genovesi A TEATRO

60

non sembra genova

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go away italy

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letture

88

sport

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grandi numeri

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book&shop

Stefania Spadoni

Leonardo Lazzaretti

L'impatto ambientale della moda

Ninive

Roberto Petza

107

mcmusa consiglia

109

News&gossip

118

company profile

120

programma di sala

124

distributori

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OROSCOPO

Planter's | Perla


Il primo sport estremo a squadre. Nuova Cayenne. La sportiva che unisce. Scoprila al Centro Assistenza Porsche Genova. Centro Assistenza Porsche Genova Erre Esse S.p.A. via Adamoli 347, Genova 010 8351 911

Dati riferiti ai modelli Cayenne. Consumi ciclo combinato: 11,9 - 9,0 l/100km. Emissioni: CO 2 272-205 g/km.


contenuti Shop in the City dicembre 2017 - gennaio 2018

magazine

91

64

outfit

77

moda

83

beauty

91

4passi

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In persona

67

cover

Lucia Paladino Tendenze irresistibili 30, 40 e 50 i segreti della bellezza La Lanterna Antonio Pola

fabio volo

77

72

77

4 | 12 . 2017 | Shop in the City

25

freestyle

72

presepi

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regali

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english version

Bandiera gialla Futur-etrò



director's cut

Sabrina Roglio

Le foglie gialle

C'è un albero davanti alla mia finestra le cui foglie ogni autunno si tingono di giallo brillante. Anche quest'anno, nonostante le temperature impazzite, lui puntuale - si è trasformato. Da albero anonimo è diventato stupendo e luminoso. Questo spettacolo dura poche settimane poi la pianta si spoglia e ricomincia il suo ciclo. Prima ancora delle luci natalizie e delle pubblicità con babbi Natale e pacchetti, mi ha ricordato che siamo giunti quasi al termine di questo 2017. 365 giorni in cui Shop in the City vi ha tenuto compagnia, 365 giorni di storie, passeggiate, scatti, bellezza e trend di moda. 365 giorni di cibo, musica e letture. 365 giorni che culminano nel numero natalizio che state sfogliando. La copertina è dedicata a Fabio Volo, incontrato nel tour del suo nuovo romanzo. "Quando tutto inizia". Spazio alle strenne con le pagine natalizie: beauty, moda, casa, libri e bambini. Con il nostro aiuto non avrete più dubbi su che cosa regalare. La moda è tendenza: ecco i must have da avere in questo autunno/inverno 2017. La bellezza è svelata: grazie ai nostri consigli avrete il beauty case perfetto che abbiate 30, 40 o 50 anni. I 4 passi sono dedicati al simbolo della città, La lanterna. Spazio agli eventi a tema "Christmas" ma anche alle mostre, agli spettacoli teatrali e musicali che in dicembre animano le serate genovesi. E poi le nostre rubriche su cibo, vino, green, odio e amo, lo sai che, i numeri e tanto altro. Buone feste

direzione@shopinthecity.it

6 | 12 . 2017 | Shop in the City



dicembre 2017 gennaio 2018

Editore

Ad Local srl Corso G. Lanza 105, 10133 Torino tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - info@adlocal.it www.shopinthecity.it

Direttrice responsabile Sabrina Roglio direzione@shopinthecity.it

In redazione Coordinamento editoriale Elisa Montesanti redazione@shopinthecity.it

Arte - Cultura - Spettacoli

Marta Ciccolari Micaldi - Pietro Raboni - Valentina Dirindin Lorenza Castagneri

Moda - Beauty - Personaggi

Davide Fantino - Valentina Dirindin - Eleonora Chiais

Attualità - Curiosità a cura della redazione

Personal Shopper - Fai da te Isabella Maria Morbelli

Grafica editoriale Antonella Ferrari

Hanno collaborato

Maria Grazia Belli - Francesca Scivoli

Immagini

Monica Veruggio

Per segnalazione eventi e invio di materiali Corso G. Lanza 105, 10133 Torino tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - info@adlocal.it Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006

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Shop in the City Genova

Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006 Tutti i diritti di riproduzione, in qualsiasi forma e di qualsiasi parte della pubblicazione, sono riservati. L’ editore si scusa per eventuali omissioni ed è a disposizione di coloro che involontariamente non fossero stati citati. La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, testi utilizzati dagli inserzionisti nè per eventuali cambiamenti di orari, luoghi o note di servizio indicate nelle schede informative. Il materiale eventualmente inviato alla redazione non viene restituito.

8 | 12. 2017 | Shop in the City





CONTRIBUTORS

isabella morbelli

lorenza castagneri

Publisher

Giornalista

Appassionata di comunicazione

Dopo aver abbandonato l'idea di

pubblicitaria, Isabella è l'ideatore

diventare hostess, a 9 anni si

della rivista. Grazie alla profonda

accende la passione per il

conoscenza dei negozi torinesi è

giornalismo. Sono una freelance di

diventata la personal shopper di

base a Torino. Collaboro con La

riferimento. La potrete incontrare

Stampa e il Secolo XIX. Ho lavorato

sulla sua veloce vespa rosa.

a Genova per 2 anni e mi sono innamorata del teatro, di Boccadasse e del rito di aprire la finestra e vedere il mare. Mi occupo di tecnologia, di giovani e di tutto ciò che mi incuriosisce.

klara simkova

antonella ferrari

Monica Veruggio

Elisa montesanti

Social media manager

Grafica

Fotografa

Segreteria di redazione, assistente di

Arriva dalla Repubblica Ceca dove

Dopo la laurea in Disegno

Dopo essermi laureata presso la

direzione, coordinamento editoriale.

ha lavorato per importanti

Industriale, conseguita nel 2001

Scuola Politecnica di Genova in

Figura poliedrica all’interno della

aziende multinazionali. Ha

presso il Politecnico di Milano,

Design della Comunicazione e

redazione che segue la rivista

vissuto in Germania e Inghilterra

ha collaborato con società di

dell'Evento, ho rivolto la mia

dalla nascita alla distribuzione,

e nel 2003 ha dato la svolta alla

progettazione e consulenza

attenzione verso la Fotografia,

senza tralasciare il fulcro di ogni

sua vita trasferendosi per amore a

nei campi del design, della

lavorando sul campo e

attività, il contatto umano.

Torino. Le sue passioni sono da

comunicazione e

approfondendone le potenzialità

sempre moda e arte in tutte le sue

dell'architettura. Da anni

espressive a Milano, presso la John

forme. Da quando vive in Italia ha

collabora con diverse testate di

Kaverdash Academy. Oggi lavoro

aggiunto anche quella della

moda, design e lifestyle

dando voce alle mie idee, dalla

cucina.

tra Milano e Torino.

luce che ispira lo scatto fino al design che ne esalta il messaggio espressivo.

12 | 12 . 2017 | Shop in the City



OGGETTO DEL DESIDERIO

Perfetta per lo studio, permette di dirigere la luce esattamente dove serve

Lampada Geometry

Una lampada da scrivania portatile, caratterizzata dal design unico, portalampada orientabile in silicone con collo snodabile. Pensata per chi passa molte ore seduto alla scrivania, a leggere o studiare, Geometry può essere ruotata di 360 gradi, è possibile dirigere la luce, bianca e fredda, esattamente dove è necessario. Grazie al suo design, la lampada può essere smontata in diverse parti e riassemblata facilmente, in meno di un minuto e può essere alimentata attraverso una porta Usb del computer, con il caricabatterie del cellulare o con una semplice power bank.

Dimensioni contenute (39,6cm x 25,3 cm x 37,9 cm) e il peso ridotto (meno di 300 g). Geometry di Philips Lighting garantisce un maggiore output luminoso (200 lm invece dei tradizionali 100lm) e, grazie alla tecnologia LED, permette di ridurre il consumo energetico. È disponibile in rosso, bianco e antracite. www.newsroom. lighting.philips.com

14 | 12 . 2017 | Shop in the City



OGGETTO DEL DESIDERIO

Uno shaker che ricorda le bamboline russe

Matrioska

Un nuovo strumento dedicato all’arte della mixology, indispensabile alleato nella preparazione di bevande e miscelati. Si chiama Matrioska l’inedito shaker di KnIndustrie disegnato da Lara Caffi e ispirato alla famosa bambola, che secondo alcuni sarebbe nata in Giappone, sull'isola di Houshu e in seguito importata in Russia e secondo altri a concepirla fu invece un monaco russo.

16 | 12 . 2017 | Shop in the City

Il nuovo shaker è un accessorio ergonomico e di facile presa, realizzato in alluminio stone washed e disponibile anche in alluminio anodizzato nei colori Bronze, Gold e Black www.knindustrie.it



promotion

All’Istituto Vittorio Emanuele II Ruffini una grande esperienza nel campo dell’istruzione

Open Day martedì 12 dicembre ore 17-19 sabato 13 gennaio ore 10-12 Martedì 12 dicembre dalle ore 17 alle ore 19 l’Istituto Vittorio Emanuele II – Ruffini, aprirà le porte per l'open day dedicato a genitori e studenti desiderosi di approfondire l’offerta formativa dell’Istituto. Fondato nel 1846 fu uno dei primi istituti politecnici, del Regno di Sardegna e dal 1865 ha sede in Largo Zecca 4 nel Palazzo Rostan. Nel corso degli anni qui sono state aggregate importanti scuole tecniche e professionali e sono state istituiti corsi serali e pomeridiani per adulti. Il profilo dei percorsi del settore economico si articola in due rami: quello tecnico con “Amministrazione, finanza e marketing” con la possibilità di scegliere nel triennio anche sistemi informativi e relazioni internazionali per il marketing e quello professionale

18 | 12 . 2017 | Shopromotion in the City

con “Servizi Commerciali”. Gli studenti, a conclusione del percorso di studi quinquennale, conoscono le tematiche relative ai fenomeni economicoaziendali nazionali e internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, e sono in grado di agire all’interno del sistema informativo dell’azienda e contribuire alla sua innovazione e al suo adeguamento organizzativo e tecnologico. In questo ambito è attivo anche il percorso triennale di “Operatore Amministrativosegretariale”. Il profilo dei percorsi nel settore grafico si articola nell’indirizzo tecnico tecnologico “Grafica e Comunicazione”, in cui gli studenti acquisiscono competenze relative

alla progettazione e realizzazione di prodotti di comunicazione anche mediante l’utilizzo di pacchetti informatici dedicati alla comunicazione in tutte le sue forme. Al termine del corso gli allievi saranno in grado di utilizzare le tecnologie per gestire la comunicazione inter personale e di massa, partecipare ai processi di produzione del settore della grafica, dell’editoria, della stampa, usare materiali e supporti diversi, conoscere e utilizzare l’informatica di base e specifica del settore, gli strumenti hardware e software grafici e multimediali, i sistemi di comunicazione in rete, i sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa, realizzare prodotti multimediali, progettare e pubblicare contenuti. In questo ambito è attivo anche il


promotion

Per info: telefono 010.2470778 sito www.vitemruf.gov.it percorso triennale di “Operatore Amministrativo-segretariale”. Il profilo dei percorsi nel settore grafico si articola nell’indirizzo tecnico tecnologico “Grafica e Comunicazione”, in cui gli studenti acquisiscono competenze relative alla progettazione e realizzazione di prodotti di comunicazione anche mediante l’utilizzo di pacchetti informatici dedicati alla comunicazione in tutte le sue forme. Al termine del corso gli allievi saranno in grado di utilizzare le tecnologie per gestire la comunicazione inter personale e di massa, partecipare ai processi di produzione del settore della grafica, dell’editoria, della stampa, usare materiali e supporti diversi, conoscere e utilizzare l’informatica di base e specifica del settore, gli strumenti hardware e software grafici e multimediali, i sistemi di comunicazione in rete, i sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa, realizzare prodotti multimediali, progettare e pubblicare contenuti web. Nell’indirizzo professionale “Servizi Commerciali per la Promozione

Commerciale e Pubblicitaria” si formano tecnici con competenze professionali che consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promozione delle vendite e dell’immagine aziendale, attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Il diplomato può collaborare nella gestione dell’area amministrativo contabile dell’azienda, della logistica, dell’area commerciale e dell’area marketing. In questo ambito professionale è attivo il percorso triennale con qualifica regionale di “Operatore Grafico”. L’offerta formativa include il percorso dell’indirizzo professionale “Tecnico dei Servizi Sociosanitari” in cui lo studente acquisisce le competenze necessarie per organizzare e attuare, in collaborazione con altre figure professionali, interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere psico-fisico.

Grazie ad un accordo tra la Regione Liguria e l’Istituto, è stato attivato un percorso aggiuntivo che consente di accedere all’Esame di Qualifica per Operatore Socio-Sanitario e conseguire la relativa qualifica professionale, necessaria per svolgere l’attività lavorativa nelle strutture sanitarie e residenziali. Il percorso, a partire dalla classe terza, prevede l’intervento di personale esterno qualificato in grado di aggiungere gli aspetti pratici e professionalizzanti caratteristici della qualifica; sono previsti periodi di tirocinio presso strutture sanitarie. Tutto ciò mette in condizione gli alunni di presentarsi nella primavera della classe quinta agli esami regionali per OSS ottenendo così il vantaggio di terminare il quinquennio con un doppio risultato: il diploma statale e la qualifica regionale. L’istituto partecipa ad un progetto europeo Erasmus coordinato da SI4LIFE che ha come obiettivo la messa a punto di un corso pilota per Assistente Domiciliare e che vede la partecipazione di scuole da Finlandia e Spagna.

Shopromotion in the City | 12 . 2017 | 19


OGGETTO DEL DESIDERIO

Una seduta soffice come un dolcetto

Marshmallow

Marshmallow è uno sgabello morbido che ricorda i dolcetti americani soffici e gommosi. Ogni pezzo è unico, non esiste infatti uno stampo usato per fare questo seggiolino. La schiuma cresce come un muffin attraverso la struttura metallica, la texture è liscia e “cremosa”.

Creata da Paul Ketz, gli sgabelli, realizzati in pelle sintetica e metallo, sono disponibili nei colori Sugarpink: blu / rosa, Licorice: nero / grigio, Mint: bianco / verde e Tennislove: cromo /giallo. Materiale: morbido PU, acciaio. www.paulketz.com Foto di Matthias Ketz.

20 | 12 . 2017 | Shop in the City


fermo immagine

Un racconto per parole e ritratti attraverso la malattia

Stefania Spadoni Come mi senti? di Davide Fantino

S

tefania Spadoni, fotografa astigiana, ha deciso di affrontare nel suo primo progetto personale il tema della malattia che l’ha colpita giovanissima, un raro linfoma di Hodgkin chemioresistente. È articolato in due grandi capitoli: nel primo 30 racconti autobiografici accompagnati da altrettanti ritratti; nel secondo, un unico racconto finale che parla del trapianto di midollo da donatore, che ha portato l’autrice alla guarigione dopo tre anni di lotta, espresso visivamente da una serie di autoritratti. “Nei 30 racconti – spiega Stefania Spadoni - parlo del mio percorso

medico e personale dalla diagnosi del Linfoma nel novembre 2013 fino al compimento dei miei 30 anni nel novembre del 2015. Sono 30 racconti che hanno vita propria, e lo stesso vale per le fotografie che li accompagnano. Al centro, il soggetto fotografato a cui viene posta la domanda Come mi senti?. Gli autoritratti, invece, spaziano da prima della diagnosi fino ad oggi e rappresentano una sorta di conclusione del libro in cui espongo le mie inquietudini più profonde e parlo in prima persona, attraverso le mie foto, di come mi sento”. Nel libro l’autrice racconta paure, gioie, speranza,

sofferenza e amore con un linguaggio letterario e visivo forte e coinvolgente. Nel primo testo che si incontra sfogliando il libro, è spiegata “l’esigenza” di realizzarlo: “Come si affrontano la notizia di una malattia, la strada verso una possibile guarigione, le privazioni, gli ostacoli, le gioie, le delusioni, gli incontri? Non credo in una risposta unica e risolutiva, penso si proceda per tentativi. In questo libro ci sono i miei di tentativi, la necessità di tirare fuori tutto quel magma di emozioni, la possibilità di farlo con dei mezzi che mi erano familiari, il corpo, la scrittura, la fotografia”. Shop in the City | 12 . 2017 | 21


se fossi

Leonardo Lazzaretti Se fossi Un animale: il coccodrillo Un colore: il blu Un luogo di Genova: San Teodoro, la zona che mi ha cresciuto Un periodo storico: gli anni '80 Un film: Scemo & più scemo Un capo moda: un cappellino Una canzone: Subject uno dei pezzi del mio ultimo disco Un vino: lo Chardonnay Un cibo: le trofie al pesto Un profumo: One Million Un oggetto: una cassa sonora Un fiore: una rosa Un sentimento: l'empatia

Chi é

In arte Doglee si avvicina al rap frequentando un laboratorio musicale a Cornigliano. Qui incontra i due rapper Wha e Mel che lo seguono nella composizione dei primi testi. Nell’ottobre 2013 esce il suo primo singolo e video ufficiale “Sono Primo In Lista”, registrato nello studio di Mel 89Bpm Produzioni. A maggio del 2014 inizia le audizioni per il Tour Music Fest, arrivando fino alle semifinali. A luglio debutta nel suo primo live a “Cornigliano Mon Amour” e a dicembre fa uscire il suo secondo progetto, “4 Barre Mixtape”, registrato da Demo nello studio StudioOstile di Genova. Nel 2015 inizia a girare Genova aprendo concerti di diversi rapper (Ensi, Fred De Palma, Duscian, Amir, Nitro, Blue Virus e Dirty) e ad essere ospite alle serate in eventi importanti come il Cornigliano Mon Amour, il Festival Suq, e in vari locali.Tra il 2015 e il 2016 inizia a girare l’Italia aprendo il live di Vegas Jones a Torino e i live di Jamil e Tedua a Milano. Partecipa e vince la categoria junior del concorso canoro più importante in Liguria, “Ligura Selection”. A maggio del 2015 canta al FIM (Fiera Internazionale Della Musica) alla Foce di Genova. A marzo del 2016 inizia a lavorare a “Subject” il suo primo album da solista. Entra a far parte del gruppo genovese Cocodrill Freedhome - Creativi Dentro, il e con loro inizia a collaborare e apre i concerti di Bresh, Sonny Willa e primo store permanente di economia carceraria. Capo Plaza.

22 | 12 . 2017 | Shop in the City



In&out

Che fine fanno i ricordi tristi e la plastica che produciamo? Viaggiare è uno stato della mente e il cane da amare è solo quello in carne e ossa?

ALTI&BASSI di Davide Fantino

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. 05

. 01 Aibo continua a scodinzolare Dopo 11 anni dalla sua prima release, Sony rilancia il cagnolino robot Aibo. Più ricco di funzionalità, ha anche un’app da cui scaricare giochi: per averlo bisogna volare in Giappone, è disponibile solamente lì. . 02 Agorafobia non mi fermerai Ha il terrore degli spazi

24 | 12 . 2017 | Shop in the City

aperti ma non rinuncia a scoprire i luoghi del Mondo. Per farlo utilizza Google Streetview e gli “scatti” che cattura sono diventati famosi in rete. Buon viaggio Jacqui Kelly, travel photographer da camera. . 03 Guerra dei videogiochi Con World War II la serie Call of Duty si rilancia, lasciando perdere alcuni eccessi futuristici dei precedenti capitoli e

concentrandosi sulla resa emotiva della storia. Tra Normandia e Ardenne, un’immersione coinvolgente. . 04 Il cassetto dei ricordi, brutti Gli studiosi dell’Università di Cambridge hanno scoperto l’esistenza di una chiave chimica nel nostro cervello che archivia in un cassetto i brutti ricordi, permettendoci di rimuoverli. Se non

funziona, depressione e ansia possono avere il sopravvento. . 05 Più plastica che pesci Questo accadrà nei mari della Terra nel 2050 se non cambieremo abitudini. Troppo facile dare la colpa ai nove fiumi che da soli conducono nelle acque il 90% della plastica di tutto il Pianeta.


freestyle

La Federazione italiana amici della bicicletta assegna il riconoscimento ai Comuni bike-friendly: ce ne sono anche due liguri. Indovinate quali sono?

Bandiera gialla: tutti a pedalare di Lorenza Castagneri

A

Sestri Levante e a Loano sventola bandiera gialla. E, in questo caso, ciò non significa che c'è vento e che bisogna chiudere gli ombrelloni. È la bandiera gialla della ciclabilità, assegnata alle due località liguri dalla Fiab, la «Federazione italiana amici della bicicletta»: un premio per essere città a misura di due ruote. Rigorosamente senza motore. La consegna è avvenuta a settembre, durante il CosmoBike Show di Verona. «Io credo che poter vantare la bandiera gialla sia oggi uno strumento in più per promuovere tra i turisti il proprio territorio», racconta Giulietta Pagliaccio, presidente e vera anima della Fiab, che ha anche lanciato il progetto Comuni ciclabili, una rete di città e paesi bike-friendly. Per farne parte, bisogna candidarsi. C'è tempo

fino a fine anno. Dopodiché si procederà all'esame delle candidature. L'associazione assicura che entro marzo si agiteranno nel vento nuove bandiere gialle. Il comune che ambisce a ricevere il riconoscimento deve possedere almeno due requisiti tra quelli richiesti: uno nell'area "infrastrutture urbane" legata, cioè, alla presenza di zone ciclabili urbane e alla moderazione di traffico e velocità e l'altro in almeno una delle altre tre aree di valutazione: “cicloturismo", "governance" e "comunicazione & promozione". Tutte le informazioni per aderire all'iniziativa direttamente su www.comuniciclabili.it. Una veduta di Sestri Levante, tra i Comuni liguri premiati dalla Fiab

Shop in the City | 12 . 2017 | 25



green

Greenpeace nel suo report “Fashion at the Crossroads: a review of initiatives to slow and close the loop in the fashion industry” affronta in modo olistico il problema dei rifiuti

Cinque strategie per ridurre l’impatto ambientale della moda di Maria Grazia Belli

Ridurre l’impatto ambientale dei prodotti tessili si può solo se si affronta il problema con un approccio olistico. È quanto risulta dal report di Greenpeace pubblicato a settembre “Fashion at the Crossroads: a review of initiatives to slow and close the loop in the fashion industry”. Per farlo però l’industria della moda deve cambiare radicalmente e iniziare a ragionare partendo dalla produzione dei beni prima ancora che diventino spazzatura, cercando di trovare soluzioni che allunghino la vita dei materiali e prevengano la produzione di rifiuti tessili. Oggi, più dell’80 per cento degli indumenti gettati via nell’Unione Europea viene smaltito insieme ai rifiuti domestici. Non esistono adeguate tecnologie che consentano di riciclare il

100% delle fibre naturali e sintetiche e non vengono affrontati, visto che si pensa che sia riciclabile e sostenibile, i veri problemi ambientali derivanti dall’utilizzo di poliestere (secondo il Pulse Report on the State of the Fashion Industry, presentato al Copenaghen Fashion Summit l’uso del poliestere raddoppierà entro il 2030) che traggono origine da fonti fossili e contribuiscono all’inquinamento dei mari. Nel report Greenpeace individua cinque strategie, già messe in atto da aziende di abbigliamento e di calzature (solitamente medio piccole), che potrebbero aiutare l’industria della moda a ridurre il suo impatto ambientale.

1) Miglioramento del design dei prodotti per allungarne il ciclo di vita

Allungare la vita di un prodotto è importante per rallentare l’acquisto di nuovi capi e diminuire il flusso di materiali. Questo obiettivo si può raggiungere migliorando il design di un capo, la sua qualità e magari introducendo servizi di riparazione ad hoc, di affitto o condivisione. Oltre a prolungare la durata “fisica” del capo è importante infine prolungare quella “emotiva”.

2) Modelli di business alternativi

Per limitare i problemi ambientali è necessario cambiare i modelli di business tradizionali e promuovere soluzioni innovative riguardo le modalità con cui gli indumenti vengono prodotti, venduti, condivisi, riparati e riutilizzati.

Shop in the City | 12 . 2017 | 27


green

Approccio olistico per rallentare e chiudere il ciclo di vita dei vestiti (Grafico realizzato da Greenpeace).

3) Migliorare il design per ridurre l’impatto ambientale

Una riduzione dell’impatto ambientale dell’industria tessile e della moda è possibile grazie all’utilizzo di materiali qualitativamente migliori, all’ottimizzazione dell’efficienza energetica nei processi produttivi, all’adozione di soluzioni tecniche che garantiscano la biodegradabilità dei prodotti a fine vita, al miglioramento del rendimento nel tempo dei materiali riciclati e alla riduzione della dipendenza da materie prime derivanti da fonti fossili. Tutte queste strategie dovrebbero aver sempre presente le problematiche ambientali come quelle delle microplastiche e dei pesticidi; considerare le linee guida sulla classificazione dei rifiuti e i principi della campagna Detox (campagna del 28 | 12 . 2017 | Shop in the City

2011 con la quale Greenpeace ha chiesto ai grandi marchi di eliminare le sostanze chimiche pericolose dalle loro filiere produttive) e sviluppare strumenti per garantire la tracciabilità e il monitoraggio dell’intera filiera produttiva.

4) Programmi di ritiro degli abiti usati nei negozi e tecnologie di riciclo

I Programmi di ritiro degli abiti usati nei negozi (take-back) sono importanti ma non devono essere iniziative una tantum bensì organizzate e obbligatorie per legge perché senza interventi normativi le aziende che lo fanno vengono penalizzate e gli investimenti nella ricerca dispersi.

5) Miglioramento del design per riutilizzare e riciclare i prodotti tessili

Bisogna aumentare le iniziative volte a migliorare il design dei prodotti e favorirne il loro riutilizzo e riciclo a fine vita. Un approccio olistico è necessario anche per assicurare che i potenziali conflitti tra garantire la longevità degli indumenti e la necessità di riciclarli, vengano affrontati. Secondo Greenpeace l’industria della moda è ad un bivio e deve scegliere quale strada percorrere: deve decidere se continuare sulla strada attuale o “abbandonare il materialismo usa-egetta a favore del ‘vero materialismo’, un passaggio da un’idea di società del consumo in cui i materiali contano poco a una vera società materialistica, in cui i materiali – e l’ambiente di provenienza sono preziosi”.




Personal shopper Vuoi essere tu la protagonista del prossimo Personal Shopper? Inviaci il tuo profilo, la redazione e Isabella realizzeranno il tuo percorso di shopping. redazione@shopinthecity.it

Incontriamo Claudio ai giardini di piazza Tommaseo, sotto il monumento al generale Manuel Belgrano, patriota Argentino, figlio di liguri e simbolo permanente dell’amicizia Italo-Argentina. Claudio e Isabella cominciano il loro giro alla scoperta della Superba e delle attività commerciali piÚ cool del momento

Personal Shopper di Isabella Morbelli | foto Monica Veruggio

Shop in the City | 12 . 2017 | 31


Personal shopper

Per Claudio gli occhiali da sole sono un must have anche perché ama fare trekking. Prima di partire per un viaggio la prima cosa che mette in valigia sono proprio gli occhiali giusti, leggeri e con lenti di

ottima qualità. Da Ottica Isolani ci sembra di entrare in una "clinica dell’occhiale": servizio, ordine, attenzione e cura del cliente sono al primo posto, un paio d’ore bastano per scegliere tra le centinaia di montature a disposizione.

32 | 12 . 2017 | Shop in the City


Personal shopper

Proprio sopra piazza Tommaseo ad Albaro, porto Claudio a scoprire il fantastico mondo de "La barberia Italiana" di Aspera. Quasi gelosa della poesia e del bel momento che un uomo può concedersi dal barbiere, ammiro Francesco mentre cura la barba di Claudio. Le sapienti mani si

muovono sul volto di Claudio lasciando nell’aria un piacevole profumo di pulito. Tutto l’ambiente è attuale ma al tempo stesso d’altri tempi ecco perché risulta impossibile a Monica non immortalarci in una classica immagine formato ricordo.

Shop in the City | 12 . 2017 | 33


Personal shopper

Dopo esserci persi tra gli abiti dai tessuti ricercati come il Principe di Galles, il Mohair e l'intramontabile Solaro, realizzati interamente in Italia da Aspera, ci spostiamo poco lontano dove ci aspetta una dolce

34 | 12 . 2017 | Shop in the City

pausa. All'interno di Aspera Caffe', possiamo apprezzare i dolci della Pasticceria Svizzera, bottega storica d’Italia dove da oltre 100 anni l’impegno e la passione per l’eccellenza si sono consolidati nell’arte pasticcera , arrivata inalterata fino ad oggi.


Personal shopper

Uno strappo alla regola per Claudio: Sanguinetti, il posto giusto dove trovare le novitĂ in fatto di penne e mettere le gambe sotto il tavolo e assaporare un ottimo piatto di pesce agende. e un buon bicchiere di vino da Piedigrotta. Per contro mi ha fatto camminare tutto il pomeriggio per smaltire il pranzo. Qualche idea regalo per Natale da

Shop in the City | 12 . 2017 | 35


Personal shopper

Sempre salendo da via XX Settembre ci fermiamo a curiosare tra le novitĂ di Dodo, gli anellini nuovi sono davvero super. Per chiudere il giro in bellezza siamo arrivati al nuovo Officina Profumo

36 | 12 . 2017 | Shop in the City

di Santa Maria Novella a Palazzo della Meridiana, il prodotto è una garanzia storica dal 1600 e la nuova location è molto suggestiva e merita una visita.


go away estero

LA NEW WAVE DEL FUMETTO FIAMMINGO

Fino al 3 giugno 2018 Museo del Fumetto, Rue des Sables, 20 Bruxelles www.comicscenter.net

U

na mostra, a cura di MĂŠlanie Andrieu e Tine Anthoni con il supporto della Flemish Community, che racconta la nuova generazione di fumettisti belgi di lingua fiamminga. Giovani artisti talentuosi ispirati da orizzonti lontani ma anche dalla ricca e rinomata tradizione fumettistica locale della propria regione natale, le Fiandre. Tanti gli artisti in mostra tra cui Brecht Evens, Nix, Pieter de Poortere, Simon Spruyt o Judith Vanistendael.

Il Fumetto fiammingo Il fumetto fiammingo (in lingua nederlandese e prodotto nelle Fiandre) è noto soprattutto per i suoi eroi nazionali, racconti a strisce che debuttarono nella stampa e facilmente riconoscibili da alcuni ingredienti fondamentali: lo spirito umoristico, la presenza di una famiglia al centro della storia e il fatto di indirizzarsi a un pubblico regionale.

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diy Vuoi essere tu la protagonista del prossimo DIY? Invia le foto a redazione@shopinthecity.it

Decori dal profumo balsamico

L

’addobbo è un classico e tutti lo possiamo realizzare in pochi passi. Caratteristica di questo fai da te è l'utilizzo del ramo di pino spezzato, che, grazie alla resina presente sulla pianta sotto forma di piccole

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goccioline, impregnerà l'aria della casa con il suo profumo balsamico. Un motivo in più per andare per boschi e portare in casa un pochino di questa magica pianta.


diy

Il necessario:

Forbici Guanti Una candela Decoro a pallini rossi tipo bacche Nastri Scatola di legno

Procedimento

Dopo aver indossato i guanti per proteggere le mani dalla resina, tagliare il ramo di pino con le forbici. Prendere la scatola (nel nostro caso è di Tiger. Nei negozi sono in vendita tante scatole per esporre) e comporre il decoro con la candela, il nastro, il ramo e le bacche rosse. Buon lavoro.

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Questo Natale regala un ricordo che restarà per sempre M

onica Veruggio dopo essersi laureata presso la Scuola Politecnica di Genova in Design della Comunicazione e dell'Evento, ha rivolto la sua attenzione verso la Fotografia, lavorando sul campo e approfondendone le potenzialità espressive a Milano, presso la JohnKaverdash Academy. Oggi lavora dando voce alle sue idee, dalla luce che ispira lo scatto fino al design che ne esalta il messaggio espressivo. Le emozioni sono il filo conduttore del suo lavoro e i suoi scatti liberano le espressioni e la spontanea naturalezza delle persone. Nel suo studio nel cuore di Genova, Monica Veruggio offre ai suoi clienti un ambiente tranquillo e riservato dove poter godere dell'esperienza di farsi ritrarre o di catturare momenti unici come il sorriso dolcissimo di un bimbo o lo sguardo complice fra madre e figlia! Monica Veruggio racconta le tue emozioni e la tua storia, in modo semplice e professionale catturando gli attimi e creando nuovi ricordi. monica.veruggio.it monica.veruggio@gmail.com

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Stanco dei soliti regali materiali? Regala un ricordo ed un'emozione che resterà per sempre. Coupon per servizio Fotografico personalizzato. è possibile acquistare un Coupon per regalare un Servizio Fotografico da realizzare nell'anno nuovo. Love Coupon, Baby and Family, Maternity&Newborn, questi sono solo alcuni dei pacchetti disponibili e le opzioni sono diverse a seconda del budget a disposizione.

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good news Buone notizie dalla città

Una serata con gli squali

All’Aquario di Genova è possibile e per questo la struttura ha appena conquistato il premio Best unexpected location di Lorenza Castagneri

C

’è una coppia di sposi appassionata di mare che ha organizzato la sua festa di nozze all’Acquario di Genova. Regalando agli ospiti un aperitivo sulla terrazza dei delfini, un inedito tour tra le vasche e una festa all’aria aperta sui legni della tolda della Nave Blu. Il prezzo non è stato dei più abbordabili ma l’effetto decisamente notevole. Perché chiacchierare sorseggiando vino bianco con gli occhi pieni dell’azzurro dei rettangoli d’acqua incorniciati da fiori e illuminati dalle candele è un’esperienza da fare. Non è un caso se l’Acquario si è appena aggiudicato il primo premio come Best

unexpected location al Best Location Awards 2017, il riconoscimento voluto da ADC Group, in collaborazione con la rivista e20 e l’Annual degli Eventi, che celebra le migliori location in Italia. Da qualche anno l’edificio disegnato da Renzo Piano gestito da Costa Edutainment ospita cerimonie, eventi aziendali, cocktail e cene di gala. È diventato un set di riprese di video e può essere utilizzato per progetti di comunicazione, ospitando fino a duemila persone. Qualcuno ci ha organizzato anche una sfilata di moda. Con gli squali sullo sfondo.

Una delle sale dell'Acquario di Genova, nato 25 anni fa.

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Per tutto il mese di Dicembre lo Showroom di Genova sarĂ aperto con i seguenti orari lun - sab 9:00 -18:30 dom 10:00 - 18:30

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L’azienda Liapull augura alla “sua Genova” un caldo Natale ed uno strepitoso 2018


genova ODI ET AMO

«Odio Genova perché è troppo schiava delle mode». «Io la amo per i ricordi. E che campanili»

di Lorenza Castagneri

I

n comune hanno soltanto la partecipazione al TedX di Genova. Per il resto, Antonio Figari e Andrea Trabucco non potrebbero essere più diversi. Il primo ha studiato Giurisprudenza e ha fondato il lettissimo blog «I segreti dei vicoli di Genova», il secondo è un musicista che fa corsi di percussioni brasiliane. Il primo ha quasi

sempre vissuto a Genova, il secondo ha lasciato spesso e volentieri la Liguria per viaggiare intorno al mondo, con lunghi soggiorni nel Paese sudamericano. Ma soprattutto: il primo ammette di essere follemente innamorato della sua città natale mentre per il secondo la Superba è talvolta, un po’ troppo superba. Ecco per quali motivi.

Antonio Figari Amo Genova perché...

Andrea Trabucco Odio Genova perché...

«Di Genova amo in particolare i suoi vicoli. Lì sono nato, cresciuto, vivo, lavoro e ho formato la mia famiglia. Ricordo palazzo Pinelli, nell'omonima piazza, decorato con piastrelle maiolicate arabo-spagnole, perché i suoi vecchi proprietari commerciavano con mercanti di Siviglia: lì da piccolo andavo con mio padre a far visita a due artigiani di quadri e mobili e poco tempo fa sono tornato a vederlo con mio figlio. È stata un'emozione. Amo la città perché mi stupisce sempre. Da poco sono salito sul campanile della chiesa di Santo Stefano. É l'ultima traccia del centro storico prima che venisse costruita via XX Settembre. Una scoperta bellissima. E poi che dire? Qui ci sono le mie passioni, un clima fantastico, soprattutto ci sono le mie radici». 44 | 12 . 2017 | Shop in the City

«Non vorrei parlare di odio, ma certo Genova deve migliorare su molti aspetti. Il primo? Questa è una piazza molto complicata. Dieci anni fa ho portato in città il primo corso di batucada brasiliana. Non è stato difficile. Di più. Le persone non si riescono a schiodare nemmeno con offerte e ribassi. Diciamo che c’è un po’ di diffidenza. Forse troppa, ma non verso tutto. Direi che Genova è un po’ schiava delle mode. Se una cosa è di tendenza, bene, altrimenti bisogna armarsi di molta pazienza. Si vede in giro. Oggi funzionano il ballo swing e la corsa. Per chi vuole riuscire in altri settori è una bella sfida. Servirebbe più coraggio. D’altra parte, però, va detto che la città è molto fedele. Una volta che si innamora di te e di quello che fai, non ti lascia più andare via».


bambini

Secondo uno studio americano, i giovani procrastinano l’inizio delle attività da grandi sempre più in là negli anni. E intanto i ragazzi italiani sono preoccupati dal futuro

Diventare adulti? Magari domani di Davide Fantino

N

o, non sarebbe la classica considerazione sui giovani: gli adolescenti, rispetto a qualche generazione fa, arrivano più lentamente all’età adulta, almeno per quanto riguarda l’America. A sostenerlo è un’autorevole ricerca della San Diego University che ha raccolto i dati relativi a un lasso di tempo piuttosto ampio, dal 1976 al 2016, su un totale di quasi 8 milioni di teenager U.S.A., compresi tra un’età variabile tra 13 e 19 anni. Jean M. Twenge, è professore di psicologia presso l’ateneo californiano nonché l’autore principale dello studio e spiega in questi termini i risultati ottenuti: "La traiettoria di sviluppo

dell'adolescenza ha rallentato, con gli adolescenti che crescono più lentamente di quanto fossero soliti fare - spiega - In termini di attività per adulti, i 18 anni sembrano ormai i 15 anni di qualche generazione addietro”. I ricercatori hanno esaminato la frequenza temporale tra gli adolescenti di approdo a determinate attività che caratterizzano la vita degli adulti: incluso avere appuntamenti con un’altra persona, ottenere un lavoro retribuito, abbandonare la casa dei genitori, prendere la patente, avere un’attività sessuale. Durante i quarant’anni esaminati sono stati individuati 7 grandi sottogruppi rappresentativi in

termini di sesso, razza/etnia, stato socioeconomico e regione geografica. Nei sondaggi, è stato chiesto agli adolescenti come hanno usato il loro tempo, compreso il loro impegno in una o più attività per adulti, consentendo ai ricercatori di confrontare gli adolescenti degli anni 2010 con quelli degli Anni Duemila, Novanta, Ottanta e Settanta, in pratica dai figli dei fiori alla Generazione Zeta, passando per Millenials e Baby Boomers. I ricercatori hanno preso in esame anche come cambiamenti nella dimensione della famiglia, nella speranza di vita, nell'educazione e nella situazione economica possano avere Shop in the City | 12 . 2017 | 45


bambini

Toys Corner

Una nuova pista per biglie dal design unico e dalle forme originali. Si chiama Cuboga la nuova pista per biglie della Quercetti, costruita su un elemento poco comune per questa tipologia di giocattolo: il cubo. Il particolare design interno dei cubi spinge in avanti le biglie, aumentandone la velocità e consentendone la risalita. Ripide discese, miti rettilinei non in pendenza e inaspettate risalite. Un gioco di costruzione originale e creativo che permette di modifcare i tracciati come si crede, per inventare percorsi sempre nuovi. Il design è unico nel panorama del giocattolo, curato nella forma e nei materiali impiegati. www.quercetti.com

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influenzato la velocità con cui i ragazzi sono entrati nell’età adulta. “Il nostro studio suggerisce che gli adolescenti oggi si stanno prendendo più tempo per farsi carico delle responsabilità (come ad esempio guidare o trovarsi un lavoro) così come dei piaceri e dei vizi della maggiore età (come possono essere il sesso e l'alcol) osserva Heejung Park, assistente di psicologia presso Bryn Mawr College, coautore della ricerca - Queste tendenze non sono né buone né cattive, ma riflettono il clima culturale attuale americano". Tra i fattori che concorrono a questa situazione, e che possono far ipotizzare che un trend simile ci sia in diversi altri paesi del mondo, è la quantità di tempo passata online, che è naturalmente aumentata esponenzialmente tra le ultime generazioni e che ha in parte sostituito quello dedicato a una serie di attività extracurriculari rispetto al percorso scolastico. Anche il contesto familiare incide fortemente: quando i familiari hanno mediamente aspettative di vita

più lunghe, le donne partoriscono avanti con gli anni e i parenti o le persone vicine completano l'istruzione “con calma”, questo approccio “passa” anche tra i teenager. In più, si è notato che le attività per adulti entrano più tardi nella vita di quei ragazzi le cui famiglie hanno meno figli, un reddito elevato e quando meno persone al suo interno sono morte di malattie trasmissibili. E gli italiani, storicamente considerati mammoni e restii ad accettare la vita adulta? Una ricerca della fondazione Varkey ha recentemente analizzato la Generazione Z di venti Paesi europei, mettendone a confronto aspettative e paure. La ricerca non si è concentrata sull’analizzare quando cominciano a farsi carico delle cose “dei grandi”, ma ha preferito analizzare la loro visione del mondo. I nostri 15-20enni (il campione della ricerca) sembrano essere piuttosto spaventati dal presente, risultano essere i più pessimisti tra i coetanei del Vecchio Continente e auspicano la parità economica come


bambini

strumento per l’armonia tra i popoli. Il legame più interessante con la ricerca americana è che, piuttosto che dedicarsi ad attività lavorative retribuite, considerano più formativo dedicarsi ai viaggi come strumento per conoscere e comprendere il mondo. Al tempo stesso, però, individuano nel denaro (e soprattutto la sua mancanza) la minaccia più grande all’agognata serenità: lo afferma ben il 51% dei ragazzi. Da notare che uno su dieci è preoccupato anche dalle comunicazioni sociali: non è un caso che il gigante Facebook stia segnando un’emorragia di seguito preoccupante proprio tra i più giovani e che il suo pubblico stia invecchiando: troppo invasivo e “condiviso” con persone di altre generazioni. Perché forse i giovani entrano dopo nell’età adulta, ma in una giovinezza che anagraficamente è passata da un po’ si stanno buttando sempre più 30-50enni.

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beviamo una cosa

Ninive di Ermes Pavese L’icewine valdostano è un gioiello che nasce in mezzo al freddo di Davide Fantino

A

Morgex in Valle d’Aosta il terreno sabbioso di montagna situato tra i 900 e 1200 metri di altitudine è la casa del vitigno Prié Blanc 100%, l’unico autoctono a bacca bianca della Valle d'Aosta. Conserva anche la particolarità di essere coltivato franco di piede, non innestato su vite americana. La sua esistenza risale al 1200, come attestano alcuni documenti dell’epoca. La vendemmia manuale tardiva delle sue uve varia in base agli anni: di solito avviene nella prima decade di dicembre a una temperatura tra - 5° e -10° ma è

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condizione indispensabile che si siano verificate diverse gelate: nasce così il vino di uve stramature Ninive di Ermes Pavese. I grappoli ghiacciati vengono pressati e il mosto trasferito in serbatoio di acciaio inox dove matura per venire imbottigliato l’autunno successivo. Arriva a una gradazione di circa 13-14% e ha un sapore secco, morbido e persistente: ne vengono prodotte in media da 800 a 1000 bottiglie. Il vino, come racconta Ermes Pavese, rientra in un percorso ben chiaro generazionale: “Siamo una famiglia che “fa vino” – racconta sul

sito dell’azienda - Nel 1999 abbiamo iniziato quest’avventura affascinante che ancora oggi ci offre sempre spunti per guardare a nuove direzioni. La vite è fatica, passione, dedizione, ma anche soddisfazione e divertimento. Cerchiamo di portare tutto questo nei nostri vini, lavorando al meglio, con serietà senza perdere un po’ di necessaria follia”. L’icewine che producono è ideale per accompagnare il paté di foie gras, i formaggi stagionati di latte vaccino e caprino, gli erborinati, ma è anche perfetto per la pasticceria secca.


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Ricetta d’autore

Una ricetta semplice e delicata dal profumo del coriandolo per preparare le Conchas Borrachas

Capesante Ubriache

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Ricetta d’autore

Ingredienti per 4 persone: 12 capesante grandi, ognuna tagliata in tre fettine sottili 2 lime tagliati a metà mezza melagrana in chicchi 1 peperoncino limo privato dei semi e tritato finemente 2 cucchiai di pisco (o vodka di buona qualità) 4 cucchiai di olio al coriandolo Una piccola manciata di foglie di coriandolo fresco appena staccate dai rametti, o micro coriandolo Sale marino fino

Preparazione: Disponete le fettine di capasanta su piatti di servizio. Non preoccupatevi se dovrete sovrapporle leggermente. Insaporitele con un pizzico di sale e spremete metà lime su ogni piatto. Distribuite i chicchi di melagrana e il peperoncino sulle fettine e poi irrorate con qualche goccia di pisco o vodka e l’olio di coriandolo. Guarnite con foglie di coriandolo o micro coriandolo e servite immediatamente.

Nota

Invece di adagiare le capesante su piatti di servizio potete presentarle dentro le loro conchiglie pulite.

Ricetta tratta dal libro “Ceviche. Cucina peruviana” di Martin Morales, Edt. 100 ricette per portare a casa i sapori del Perú. La cucina peruviana è la moda gastronomica del momento. E il suo simbolo simbolo è il ceviche – una tipica marinatura di pesce, fresca e gustosa – un piatto buono, bello, sano, semplice da mangiare. Shop in the City | 12 . 2017 | 51


Cocktail d'autore

La sua particolarità risiede nell’ingrediente principe: Aceto Balsamico di Modena IGP Ponti HD, ultimo nato nella storica azienda piemontese

AMERICAN BRIDGE

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Cocktail d'autore

Dosi per un cocktail da servire in un vasetto (o bicchiere) con capacità di 300 ml 1 tappino di Aceto Balsamico di Modena IGP Ponti HD 5 gocce di angostura 1 fetta di zenzero fresco 40 ml di Vermouth Rosso 1 scorza di arancia ghiaccio Ginger ale

Preparazione: Mettere qualche cubetto di ghiaccio nel vasetto, aggiungere zenzero, angostura e Aceto Balsamico di Modena IGP Ponti HD. Aggiungere il Vermouth Rosso e mescolare. Colmare il vasetto di ghiaccio e aromatizzarlo attorcigliando la scorza di arancia al di sopra di esso, quindi chiudere con Ginger ale. Mescolare e ultimare il cocktail spennellando il bordo del vasetto con Aceto Balsamico di Modena IGP Ponti HD.

Tra polso e mano nelle distanza di dieci centimetri si cela un mondo di classe, unicità e personalità Il 22 novembre scorso nella boutique Monteblanc di Via XX Settembre numerose personalità genovesi hanno preso parte ad una festa dove sono stati presentati gli ultimi modelli di orologi “TimeWalker 1858” Da Montblanc questo Natale regala con grande maestria gli accessori che determinano la personalità di un “Uomo”.

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DIMMI COME MANGI

Roberto Petza di Maria Grazia Belli

I

l primo ricordo legato alla cucina. Quando ero bambino, il parco giochi era la strada. Con i compagni un giorno decidemmo di fare il pane nel forno a legna, preparammo l’impasto e, una volta lievitato, lo mettemmo nel forno. Ne uscì una pagnotta fragrante e buonissima che mangiammo assieme. Quel gioco mi entusiasmò talmente tanto che ogni volta che assaggio il pane che facciamo ricerco quel sapore. Quando ha deciso di occuparsi di cucina. Quando ho iniziato a frequentare l’istituto alberghiero, mi ha fatto appassionare a questo mestiere. Il profumo che le fa venire fame... Il profumo di carne alla brace. Qual è il suo ingrediente preferito. Non potrei fare a meno dell’olio extra vergine d’oliva. Utensile di cui non può fare a meno. Il mestolo, di solito me li costruisco da me. Aiuto ho il frigo quasi vuoto, ci suggerisce una ricetta semplice ma di sicuro effetto? Una cipolla a casa non manca mai, come pure il formaggio e della pasta: affettare la cipolla molto sottile, metterla in un padellino con 3 cucchiai 54 | 12 . 2017 | Shop in the City

di olio extra vergine d’oliva, un cucchiaio di vino bianco, due di acqua, una grattata generosa di pepe nero, un pizzico di sale e se c’è una foglia d’alloro, coprire con un coperchio e far cuocere a fuoco lento fino a che non risulteranno morbide e cremose. Nel frattempo cuocere la pasta (spaghetti vanno benissimo) in una pentola d’acqua salata. Grattugiare il formaggio, metterlo in un piccolo frullatore, grattare abbondante pepe nero, aggiungere 4 cucchiai di latte o acqua tiepidi e frullare fino ad ottenere una crema liscia e tenere da parte. Quando la pasta sarà bella al dente, scolarla e metterla nella padella delle cipolle, farla andare a fuoco vivace fino ad ottenere una salsina bella densa, togliere dal fuoco, incorporarci la crema di pecorino, un cucchiaio di olio extra vergine e mantecare. Servire ben caldi, se a casa vi avanzassero dei semini misti (semi di girasole e lino) sono buonissimi ben tostati e messi sopra. Che cosa non deve mancare in dispensa. La fantasia. Il consiglio per chi non sa cucinare. Andare al ristorante.

Nasce a San Gavino Monreale nel 1968. Si iscrive all’Istituto alberghiero per poi decidere di varcare i mari alla volta del Continente, Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Corea. A trent’anni torna a casa e nel 1998 apre il suo primo ristorante. Dopo quattro anni trasferisce la sua creatura nel capoluogo sardo: all’interno del teatro cittadino nasce S’Apposentu (in lingua sarda la stanza dove accogliere gli ospiti). La Stella Michelin non tarda ad arrivare. Nel 2010 si trasferisce in una villa liberty a Siddi. A Casa Puddu, oltre al ristorante, è nata l’Accademia di Cucina da lui diretta.

Nell'immagine sopra maialino brado con carciofi e salsa di melagrana, © Alessandro Congiu. www.sapposentu.it



genovesi A TEATRO

Risate, fiabe e riflessioni: gli spettacoli imperdibili della sale genovesi durante le feste

Il Natale è a teatro di Lorenza Castagneri

S

arà il portone d'accesso di mondi da fiaba. Una Gardaland dove sbellicarsi dalle risate. Un salotto in cui staccare la spina e riflettere su ciò che è davvero importante o lasciarsi cullare dalla musica. Maestoso o raccolto, già vestito di rosso come vuole la tradizione, il teatro è pronto ad accogliervi per le feste con una programmazione in linea con il «a Natale siamo tutti più buoni». Qualche esempio? Eccovelo.

Sopra Lo schiaccianoci a destra Rigoletto al Teatro Carlo Felice.

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Quindici minuti Teatro Garage

A trent'anni dalla scomparsa di Andy Warhol, uno spettacolo rende omaggio all'artista geniale, alla sua eredità e alle influenze che lo hanno contagiato, in particolare quelle musicali: dal rock alle avanguardie, dal jazz alla classica. Da un'idea Michele Ferrari e grazie alla ricerca storica e ai testi di Marina Bonel. Due le repliche: giovedì 21 e venerdì 22 dicembre. Per orari e biglietti: 010.899.49.76 o info@teatrogarage.it

Le baruffe chiozzotte Teatro della Corte

Due matrimoni combinati, una comunità di poveri pescatori, i guai con la giustizia. E a Chioggia scoppiano le baruffe. A riportare in scena il classico di Carlo Goldoni è Jurij Ferrini, che dirige l'opera prodotta dal Teatro Stabile di Torino e ne è anche protagonista in scena. Da giovedì 28 dicembre a sabato 6 gennaio. Orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato alle 20.30, giovedì alle 19.30 e domenica alle 16. Per i biglietti: www.happyticket.it


genovesi a teatro

Il maestro e Margherita Teatro della Tosse

A cinquant’anni dalla sua pubblicazione, il capolavoro di Bulgakov diventa uno spettacolo di teatro diretto da Emanuele Conte e da Michela Lucenti, in cui si fondono recitazione, musica e danza. La pièce, presentata in prima nazionale la sera del 31 dicembre, sarà poi replicato a febbraio. Domenica 31 dicembre alle 21,30. Biglietto, incluso brindisi con gli attori, a 40 euro. Per info: www.teatrodellatosse.it

Attenti a quei tre – Avanspettacolo per te Teatro Govi

Anche la storica sala dedicata alla memoria dei due attori simbolo del teatro genovese apre le porte agli spettatori per augurare loro un buon 2018. Come? Con i divertenti dialoghi di cui saranno protagonisti Paolo Drago, Edo Quistelli e Christian Venzano. L'appuntamento è, dunque, per domenica 31 dicembre, dalle 22. Per i biglietti: biglietteria@teatrogovi.it

In teatro, con i piedi per terra Teatro Altrove

Un documentario e uno spettacolo che raccontano l'Italia contadina. È questo il risultato del progetto indipendente e autofinanziato «Radici nel cielo» che parte da un lungo viaggio alla scoperta dei contadini italiani e delle tradizioni rurali che portano avanti. Ma è anche una riflessione sull'industria del settore primario, sui pesticidi, sulla globalizzazione economica. Sabato 16 e domenica 17 dicembre alle 21. Domenica, giornata dedicata all’agricoltura biologica, alle 18 sarà anche proiettato il documentario «Con i

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genovesi A TEATRO

Nelle immagini in senso orario Jurij Ferrini, regista de Le baruffe chiozzotte al Teatro della Corte. Ugo Dighero in Mistero Buffo al Teatro Duse. Simone Cristicchi in Il secondo figlio di Dio all'Altrove. Il malato immaginario al Teatro della Corte.

piedi per terra». Per i biglietti: www.teatroaltrove.it

Rigoletto e Lo Schiaccianoci Teatro Carlo Felice

Opera e danza. A dicembre il teatro per eccellenza di Genova ospita due dei più grandi eventi della stagione. Nel capolavoro di Giuseppe Verdi l'orchestra è diretta da Francesco Ivan Ciampa e da Dorian Wilson, mentre i costumi si devono a Regina Schrecker. La regia è di Rolando Panerai il quale ha provveduto a curare anche il nuovo allestimento. Nel classico di Čajkovskij, invece, i protagonisti sono Amedeo Amodio, regista e ideatore della coreografia e l'indimenticato Emanuele Luzzati, firma di scene e costumi. Dirige l'orchestra Alessandro Ferrari. Per giornate, orari e biglietti: www.carlofelicegenova.it

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Il secondo figlio di Dio Teatro Archivolto

Simone Cristicchi, sempre più attore, oltre che cantante, racconta la storia vera di Davide Lazzaretti, il predicatore che, nella seconda metà dell’Ottocento, aveva fondato una comunità di fedeli sul Monte Amiata, dando vita al movimento giurisdavidico. Il musical è, però, anche un'occasione per riflettere sul presente. Martedì 9 e mercoledì 10 gennaio. Per i biglietti: www.happyticket.it

Mistero buffo Teatro Duse

È stato uno dei cavalli di battaglia di Dario Fo. La fabulazione che l’ha reso celebre in tutto il mondo. Uno spettacolo-contenitore che volava dalle giullarate medioevali per planare come un falco sulla satira politica del tempo. Ora il «Mistero buffo» torna come

omaggio al premio Nobel in una divertente interpretazione del genovese Ugo Dighero. Da martedì 9 a domenica 14 gennaio. Martedì, mercoledì, venerdì e sabato alle 20.30, giovedì alle 19.30 e domenica alle 16. Per i biglietti: www.happyticket.it

Il malato immaginario Teatro della Corte

La vita di Argante è un inferno di medicine, controlli, consulti. Un mesto vagabondare dalla poltrona al letto. L’ipocondria è il suo incubo. Ma non è che a essere malato forse è il mondo? A rispondere alla domanda proverà Gioele Dix nei panni del protagonista disegnato da Molière. Da martedì 9 a domenica 14 gennaio. Orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato alle 20.30, giovedì alle 19.30 e domenica alle 16. Per i biglietti: www.happyticket.it



non sembra genova

Napoli

La fontana del Carciofo è posta al centro di piazza Trieste e Trento a Napoli e venne inaugurata il 29 aprile 1956. Il suo nomiglio deriva dalla forma della scultura a forma di corolla che ricorda un carciofo. Qui non siamo nella città partenopea ma a Genova in Piazza De Ferrari.

foto di Nastasa Daniela in collaborazione con La Piazza dei Mestieri

60 | 12 . 2017 | Shop in the City


non sembra genova

Tunisi

Tunisi si trova sulle rive di una laguna presso l'antica Cartagine ed è unita al Mar Mediterraneo da un canale navigabile che la collega all'avamporto della Goletta. Tunisi è la capitale economica e commerciale della Tunisia e il suo porto è il più importante e pieno di palme. Come nella foto, che però è stata scattata al porto di Genova.

foto di Nastasa Daniela in collaborazione con La Piazza dei Mestieri

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go away italy

NEL SEGNO DI MANARA

Fino al 21 gennaio 2018 Palazzo Pallavicini, via San Felice 24, Bologna www.palazzopallavicini.com

Milo Manara nasce a Luson in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945. Dopo il diploma di liceo artistico si trasferisce a Verona dove inizia a lavorare come assistente dello scultore spagnolo Miguel Berrocal. Grazie alla moglie francese di Berrocal, Manara scopre il fumetto e così debutta alla fine degli anni Sessanta come autore di storie erotico-poliziesche. Negli anni Settanta avvia la collaborazione con il “Corriere dei Ragazzi, nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo, tra la fine del decennio e i primi anni Ottanta partecipa alla realizzazione della Storia d’Italia a fumetti da Enzo Biagi. Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico Fellini. All’inizio degli anni Novanta, realizza le tavole a fumetti del Cristoforo Colombo di Enzo Biagi. Tante le pubblicazioni in Francia e negli Stati Uniti, grazie ad una collaborazione con la Dc Comics e la Marvel Comics. Dall’inizio degli anni Duemila, Manara lavora al progetto Il pittore e la modella. Tanti i lavori di storyboard e consulenze per campagne pubblicitarie. Bardot Agnello, © Milo Manara 2017

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n’esposizione, a cura di Claudio Curcio e promossa dal gruppo Pallavicini S.r.l in collaborazione con Comicon, tra le più importanti mai realizzate sulla vasta e celebre produzione artistica del fumettista Milo Manara. Padre dell’immaginario erotico, e non solo, di intere 62 | 12 . 2017 | Shop in the City

generazioni, dagli anni Ottanta in poi Milo Manara ha rivoluzionato l’universo dei fumetti con il suo tratto inconfondibile. Il percorso espositivo, diviso in sette sezioni, andrà ad abbracciare sia la produzione a fumetti, sia il lavoro d’illustratore per la stampa, il cinema e la pubblicità.

L’esposizione presenterà alcuni dei lavori più datati, mai o raramente esposti al pubblico, come la serie d’illustrazioni ispirate ai testi di Shakespeare o le tavole realizzate per le celebrazioni del 250° anniversario della nascita di W. A. Mozart.



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Fabio Volo Dall’Io al Noi

Nel nuovo romanzo “Quando tutto inizia” lo scrittore e attore si confronta con l’idea della famiglia, “che è potentissima, al punto di portarti a delle rinunce” di Davide Fantino

Foto Ufficio Stampa Circolo dei Lettori di Torino.

L

e sere, da quando ci sono due figli che girano per casa, non sono più le stesse per Fabio Volo. “Volevo avvisarvi che a quest’ora quando mi metto sul divano tendo ad addormentarmi. E russo anche: faccio quella cosa fastidiosa dell’apnea, come mio padre. E la mamma si spaventava”. Un po’ di stanchezza deriva anche dal serrato tour di presentazioni che lo vede protagonista per raccontare la genesi del suo nuovo romanzo “Quando tutto cambia”. A Genova è la Libreria Feltrinelli di via Ceccardo Roccatagliata ad ospitare l’incontro

con il pubblico, un ennesimo bagno di folla a cui Volo non sembra abituarsi facilmente: “Mi emozioni quando arrivo in macchina e vedo le persone fuori in coda al freddo che aspettano di entrare a sentirmi parlare. Vi ringrazio davvero di cuore, non ho niente da darvi in cambio che possa valere lo sforzo”. Il libro, edito da Mondadori, ha avuto un percorso creativo differente dai precedenti. “A differenza di tutti i altri, questo nono è diverso: mi ero preparato per scrivere una vicenda legata al mondo del lavoro. Per la serietà del Shop in the City | 12 . 2017 | 67


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tema, avevo pensato di metterci dentro una storia d’amore che è sempre qualcosa che aggancia il lettore, lo predispone per godersi ciò che voglio veramente raccontare. Ai personaggi di questa vicenda amorosa minore, che pensavo di esaurire in 30-40 pagine, mi sono progressivamente affezionato: altri dettagli e sviluppi hanno cominciato a formarsi nella testa, tanto che alla fine non ci stava più l’altra storia”. Un’altra particolarità è legata alla fase personale di Fabio Volo: “Nei romanzi racconto solitamente un momento della vita che ho vissuto o sto vivendo. L’ultimo, ad esempio, era dedicato all’inadeguatezza del sentirsi padri: noi uomini all’inizio non sappiamo come muoverci. E invece questo libro lo avrei potuto scrivere una decina di anni fa: è una storia di due amanti che passano i pomeriggi a godersi la vita. L’ho scritto, però, essendo ciò che sono adesso, un uomo di 45 anni con una famiglia”. È un effetto che il sociologo Zygmunt Bauman chiamava Retrotopia e con cui ha spiegato anche l’esito delle presidenziali americane. “Trump non ha detto Porteremo questo Paese a nuovi traguardi, perché il futuro è percepito da tutti come una minaccia più che un’opportunità. Ma ha detto: Riporterò l’America alla sua grandezza precedente. C’è 68 | 12 . 2017 | Shop in the City

voglia di passato: la cosa che mi ha affascinato è stato notare un’attitudine simile in altre persone che usano la creatività per raccontare il mondo. Se sentite l’ultimo singolo di Jovanotti sembra un brano del 1992, lo ha dichiarato lui stesso. Brunori Sas ha fatto una canzone che sta a metà tra Lucio Dalla e De Gregori; la serie di successo Stranger Things è ambientata negli anni Ottanta. In questo momento storico il futuro lo si sogna e lo si immagina guardando al passato”. È un sentimento diverso dalla nostalgia: è come una rivisitazione con occhio più disincantato ed esperto: “Come rileggere un libro a distanza di tempo. Non sei tu che cambi in base a quanto leggi nel libro, sei tu che cambi qualcosa della storia in base alla tua differente visione del mondo. Mi è capitato recentemente di tornare dove ho vissuto fino agli otto anni, con il programma di Pif “Il Testimone”. Nella mia testa quel marciapiede era enorme, quella saracinesca era enorme. Poi sono arrivato lì ed è tutto più piccolo, eppure è sempre lo stesso posto. Se avessi iniziato adesso con questo libro la carriera da scrittore, probabilmente avrei vinto lo Strega, solo che ormai mi porto dietro questa nomea… (ride ndr). È il più bel libro che c’è in questo momento, li ho letti quasi tutti”. I due amanti protagonisti di “Quando tutto


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inizia” si conoscono in una gelateria però si innamorano in libreria. Due mondi solo apparentemente lontani, dove la loro storia libera da impegni della vita adulta può consumarsi serena. O quasi “Non erano nati così all’inizio, ma i personaggi stessi ti suggeriscono altre scelte. Sono adulti che vivono le seccature del mondo adulto: responsabilità, lavoro, famiglie, stress. Per una serie di coincidenze, insieme riescono a rivivere un’adolescenza con gli occhi delle persone adulte. Da ragazzo non capisci nemmeno quanto tempo libero hai, chiacchieri tutto il tempo con i tuoi amici su una panchina e sei felice. Da adulto pensi, invece, a ciò che avresti potuto fare con quel tempo e non lo vuoi e puoi più sprecare: loro due mangiano, bevono, fanno l’amore, ogni seccatura resta fuori dall’appartamento. Mi interessava raccontare la delicatezza di due amanti. Si piacciono, poi escono da quell’appartamento e la vita prosegue. È una versione romantica di Ultimo tango a Parigi”. La protagonista femminile a un certo punto realizza che in una situazione simile domina l’Io, mentre fuori dalla stanza in cui si incontrano c’è il Noi, che non è solo la famiglia, ma anche tutto il resto: gli impegni, il dovere, i rumori, la società. “Il tema centrale è proprio la

scelta dell’io e del noi. Nemmeno la famiglia è necessariamente un Noi. Soprattutto per gli uomini che quasi sempre continuano a essere un Io, con il bisogno di dare soddisfazione alle proprie necessità. Solamente dopo concedono il loro extra time a moglie e figli. È un continuo baratto, è un Noi che sono due Io che stanno insieme. Nel Noi vero, devi forzatamente diventare più anonimo, è un amalgama in cui la rinuncia è un momento fondamentale. Il grande problema delle relazioni? Che il vero desiderio nasce dall’assenza. Quando diventa presenza la puoi amare, ma desiderarla è difficile. Nella relazione è difficile mantenere viva questa attrazione: l’abitudine rende un po’ più piccoli. E ci si innamora di nuovo di sé attraverso lo sguardo di un altro incrociato per strada”. La famiglia che Fabio Volo ha costruito con la sua compagna Johanna Hauksdottir è un bel banco di prova per questa teoria: “Io sono in un bel momento ma è sempre una montagna russa: penso un giorno chi me l’ha fatto fare e il giorno dopo di essere in paradiso, ma con la stessa convinzione. E anche quando penso chi me l’ha fatto fare, non è che ho smesso di amare la mia compagna e i miei figli. È che dentro di me c’è ancora una voce che dubita, la stessa che si ritrova nel libro e che non ha trovato pace o risposta. Ma l’attrazione verso Shop in the City | 12 . 2017 | 69


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Johanna Hauksdottir La compagna di Fabio Volo è

istruttrice di yoga e gestisce un blog

islandese: si sono conosciuti quando

di successo dove dispensa consigli

entrambi erano a New York. Lui stava

per una vita sana.

registrando un programma, lei stava

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approfondendo gli studi sulle tecniche del Pilates. È anche

Nella foto Johanna questa situazione è fortissima, la provano Hauksdottir, la compagna anche i protagonisti del mio libro, che dopo la di Fabio Volo. situazione idilliaca di isolamento cercano anche loro quella sporcatura della vita, i litigi, la spesa insieme, le seccature. Perché alla fine uno vuole la verità: essere felice ma anche cadere e farsi male”. I figli, invece, “sono l’esperienza più potente del mondo. Fai cose per loro che non faresti per nessun altro. Sono soggetti strani: non mettono la giacca quando fa freddo, litigano per scegliere il colore della maglietta, vogliono l’ultimo pezzo del biscotto che stavi mangiando in santa pace e che, pur odiandoli in quel momento, lasci a loro. La famiglia è culturalmente molto accettata, anche se socialmente è il momento dell’io: sei più figo se balli nudo sulla barca o se arrivi in aeroporto col tuo agile trolley piuttosto che se lo fai spingendo un passeggino, carico di borse”. 70 | 12 . 2017 | Shop in the City

Fabio Volo ha fatto del viaggio uno strumento fondamentale per conoscere il mondo: “Soprattutto quello in solitaria. Ho incontrato così persone meravigliose: c’è qualcosa di profondo e magico nell’atto di gentilezza di uno sconosciuto dall’altra parte del Pianeta”. L’equilibrio con l’altra metà dell’universo è, invece, un enigma che non è ancora riuscito a risolvere: “Uno dei motivi per cui la gente discute col consorte è la differenza tra amore e rispetto. L’uomo chiede rispetto, la donna pretende amore. La donna sposa un uomo pensando di cambiargli tre cose e renderlo perfetto, come se si potesse customizzare il fidanzato. E l’uomo non cambia mai. L’uomo incontra una donna e per lui va bene così, e invece le donne cambiano. Anche se vi scegliamo giovanissime, sappiate che potete non cambiare mai”.



evento

Artistici o C tradizionali, tutti a vedere i presepi Il riallestimento delle natività è da sempre l’evento di dicembre nelle diverse delegazioni cittadine di Lorenza Castagneri

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’è un evento, a Genova, che si ripete fin dal Cinquecento. È senz’altro il più antico che si svolge in città e non soltanto, ma è qui e a Napoli dove la tradizione italiana è più radicata. Indovinato? Beh, le immagini aiutano. Il ritorno della stagione dei presepi, una consuetudine che fin dall’epoca della Repubblica, coinvolge congregazioni religiose e privati. Una volta erano le ricche e potenti famiglie dei Rolli che volevano far piacere a Dio, nel tempo sono diventati creativi e appassionati che attraverso le Betlemme in miniatura hanno raccontato il loro modo di vedere il mondo attraverso la propria arte.

Il museo dei Beni culturali cappuccini e il presepe di Franco Curti Uno di loro è Franco Curti, un sacrestano cuneese vissuto a metà del Novecento. Nel 1949, a Carmagnola, in provincia di Torino, presentò per la prima volta il suo presepe. Sullo sfondo dei paesaggi di Betania, Gerusalemme e Betlemme, si muovono oltre 150 statuine, movimentate da un sistema composto da sette motori. Dopo aver fatto tappa, tra le altre città, a Biella, Como, Milano e Torino, da dieci anni questa incredibile creazione si può ammirare al museo dei Beni culturali cappuccini, in viale IV novembre. Per tutte le info: 010.8592759 o www. bccgenova.it/presepe-meccanico.html


evento

Uno dei presepi più piccoli L’opera in cartapesta di al mondo all’Accademia Carlo Laganà Ligustica Si cambia ancora con la Betlemme di Di tutt’altro stile è la natività custodita all’Accademia ligustica di Belle arti, in piazza De Ferrari, realizzata dal bavarese di origine italiana Johann Baptist Cetto: le figure, minuscole, sono racchiuse in una preziosa cornice in ebano e filigrana d'argento. È considerato uno dei presepi più piccoli al mondo ed è proprio questa la particolarità che rende l’opera di Cetto unica. Chi vuole vederla può telefonare allo 010.5601327 o consultare il sito www.accademialigustica.it

Carlo Laganà. L’artista racconta la nascita di Gesù in chiave moderna e per farlo utilizza la cartapesta. Il suo presepe è realizzato tutto con questa tecnica. Volete vederlo? Allora dovete andare al Museo Diocesano, proprio di lato alla cattedrale di San Lorenzo. Magari le vacanze di Natale possono essere l’occasione per fare una visita per scoprire i suoi segreti. Tutti i dettagli sul sito www.museodiocesanogenova.it o al numero 010.2475127.

Le statuine di Pasquale Navone al museo Giannettino Luxoro Preferite lo stile classico? Per voi il presepe è quello del Settecento, con le scene della natività ambientate su uno sfondo moderno? Allora non potete non fare un salto a Nervi. Nel cuore dei parchi, il museo Giannettino Luxoro ospita le statue realizzate da Pasquale Navone. Artista genovese, noto soprattutto per le sue sculture lignee a soggetto religioso, visse proprio nel Settecento e fu, con il contemporaneo Anton Maria Maragliano, uno dei massimi esponenti della statuaria ecclesiastica di quel periodo. Info: 010.3726025 o www.museidigenova.it. Shop in the City | 12 . 2017 | 73


evento

Nell'immagine in apertura presepe dell'Accademia Ligustica. Nella pagina di destra, nell'immagine grande le statuine di Pasquale Navone al museo Giannettino Luxoro, sopra il presepe della Madonnetta, sotto e in questa pagina il presepe meccanico di Franco Curti.

Il presepe della Madonnetta Della scuola del Maragliano si possono trovare, invece, numerosi esempi nei presepi allestiti nelle chiese delle diverse delegazioni cittadine. Il più celebre è, senza dubbio, quello della Madonnetta, nel Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, appunto in salita della Madonnetta. I genovesi doc lo considerano uno dei più suggestivi. Perché qui a fare da sfondo alle statuine in legno di falegnami, lavandaie e pastori, costruite tra il XVII e il XVIII secolo, è la Genova antica, riprodotta in cinque quadri nei quali si riconoscono la Lanterna con le navi, i caruggi del centro storico, l’antica Valbisagno, ancora tutta campagna, lo stesso santuario. Ed ecco i protagonisti: a destra il corteo dei Magi che avanza di notte nella città di Gerusalemme e si dirige verso la grotta della Natività, al centro gli artigiani e a sinistra una tipica fattoria genovese, con stalla e cucina. Info: 010.2725308 o www.santuariomadonnetta.it/ santuario-it-it/presepio

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letture di Marta Ciccolari Micaldi

Storie di famiglia come la tua, o quasi

Le altre festività con chi vuoi, ma Natale con i tuoi: è questa una regola? Una condanna che si ripete di anno in anno? Per qualcuno sì, molti più di quanto immaginiamo. Ma niente paura: quest’anno durante le vacanze le manie disfunzionali della nostra famiglia potrebbero diventare persino letterarie. Ecco a voi tre storie in cui rispecchiarsi durante le festività Le correzioni

La famiglia Winshaw

Jonathan Franzen

Jonathan Coe

Tutte le famiglie sono psicotiche

Douglas Coupland Un paesino anonimo nella provincia del “La tragedia s’era già abbattuta due volte Ma cosa vuol dire, poi, famiglia Midwest, una famiglia composta da sulla famiglia Winshaw, ma mai in disfunzionale? Chi ne fa parte e cosa padre madre e tre figli, un fronte di proporzioni così terribili. Il primo di freddo vento autunnale che colpisce questi incidenti ci porta indietro alla notte fanno di male i suoi componenti? Niente si direbbe, se non fosse che in una prima l’incipit di questo romanzo, del novembre 1942, quando Godfrey rendendolo uno dei più belli della Winshaw, che aveva solo trentatré anni, fu famiglia che si definisce tale ci sono ruoli da rispettare, responsabilità da letteratura americana contemporanea, e abbattuto dalla contraerea tedesca mentre assumere, modelli da onorare. O così, poi la casa della famiglia Lambert, dove volava sopra Berlino per una missione almeno, dice la consuetudine. Ed è si trovano i cinque famigliari, impegnati segreta.” Inizia così il romanzo dello proprio su questo concetto, sull’idea di in una cupa e ripetitiva routine di azioni, scrittore inglese che ritrae le disfunzioni famiglia consueta che lavorano alcune abitudini e - come suggerisce il titolo del periodo thatcheriano riproponendone narrazioni ironicamente fortissime e correzioni mal riuscite. Nonostante i vizi e le crudeltà in ognuno dei membri incisive degli ultimi anni. Nel cinema ci durante la narrazione l’autore riesca a far della famiglia che, appunto, dà nome al sono stati I Tenenbaum e Little Miss sembrare questa famiglia la più isolata e romanzo. Membri che sono insediati in Sunshine, in letteratura i Drummond centripeta del mondo, non c’è miglior tutti i livelli di potere della società inglese dello scrittore canadese Douglas luogo letterario che la casa dei Lambert (industria, armi, intrattenimento, politica) Coupland: riuniti in occasione della per il lettore per ritrovare alcune delle e non conoscono scrupoli né vergogna. partenza per lo spazio dell’astronauta di dinamiche che rendono i momenti in Attraverso l’indagine del suo alter ego famiglia Sarah, i Drummond svelano in famiglia tanto inevitabili quanto scrittore Michael Owen, Jonathan Coe un susseguirsi di dialoghi divertentissimi asfissianti, sbagliati, immutabili da ricostruisce la storia di una famiglia e situazioni al limite del paradosso non sempre e per sempre. Nonostante gli particolare che diverte, sconcerta e solo che la famiglia “normale” non esiste sforzi che si facciano per aggiustare le inquieta come - si scopre alla fine ma anche che più si vuole essere tale cose, finire gli avanzi nel piatto, qualsiasi famiglia normale. meno solo le possibilità di riuscirci. comunicare i propri sentimenti, comprendersi.

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Chì davanti a-o Presepio, cäo Bambin, mì me ghe incanto pròprio cômme in ninnin. Làscime in te sto canto insemme a l’äze e a-o bêu: sento bàttite o chêu cianin cianin, veddo che ti m’ammii, veddo che ti me rii tanto che mì te mando i mâe baxin (e te i mando de chêu cômme quand’ëo figgiêu).

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moda

di Eleonora Chiais

Tendenze irresistibili Opinione

Must have, letteralmente “da avere”, vale a dire irresistibile, altrimenti detto “quell’oggetto che (ahinoi) non si può (assolutamente) non possedere”. Pena, è chiaro, l’esclusione dal gotha delle fashion addicted. La storia degli oggetti di culto nella moda è antica come l’alternarsi stesso delle stagioni (e delle tendenze) nelle vetrine e sui catwalk, e utilizza questo termine – mutuato dall’inglese – per indicare tutto ciò che una vera fashionista non può assolutamente farsi scappare. Attenzione, però, perché la portata di questa definizione, diventata negli anni una vera e propria etichetta, è (decisamente) variabile. Esistono, infatti, proprio come accade nella moda in generale, diversi ordini di grandezza che spaziano dal “piccolo” al “grande”. Un “piccolo” must, così come una piccola moda, è un oggetto (abito o accessorio che sia) espressamente stagionale e generalmente piuttosto circoscritto nello spazio in termini di diffusione, che corrisponde a qualcosa di decisamente volatile, per non dire effimero, destinato a scomparire proprio come è arrivato. Un esempio, in questo senso, sono i trend passeggeri che – pur protagonisti in determinate annate e in zone ben definite – arrivano e vanno via con la medesima velocità lasciando dietro di sé ben pochi strascichi. Nel concreto? Chi ricorda la mania d’indossare il cappellino con visiera girato al contrario capirà velocemente cosa s’intende così, come le tante fashion victim (all’epoca dei fatti perlopiù adolescenti) che – per una manciata di mesi – hanno considerato letteralmente irrinunciabili i monili in plastica a forma di ciuccio. Ma veniamo ai “medi must have”. Questi, ben più diffusi tanto nel tempo quanto nello spazio, e dunque decisamente più interessanti per gli addetti ai lavori e i simpatizzanti, sono quelli presentati dalle passerelle e riguardano, nella maggior parte dei casi, variazioni precise su generi ben definiti. Pantaloni a zampa? Piume? Rosso mania? Queste tendenze arrivano dalle grandi griffe e dai super esperti (“Il diavolo veste Prada” insegna) e, dopo le presentazioni in passerella, attuano un contagio a 360°. Ultimi ma ovviamente non per ultimi, poi, ecco i “grandi must have” quegli abiti e accessori (le it bag, per esempio) destinati a diventare iconici entrando, a tutti gli effetti, nella storia della moda. Il little black dress, la mitica Kelly di Hermés, la Bar jacket di Christian Dior dicono niente? Shop in the City | 12 . 2017 | 77



moda di Eleonora Chiais

Tentazioni invernali

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al seducente kimono in seta per una mise casalinga ad altissimo tasso di moda (e fascino) al pantalone palazzo passe-partout, dal velluto lucido (da usare anche all over) perfetto per ogni momento del giorno e della notte al cappello mannish. E ancora: tra giubbotti doppiopetto da possedere a ogni posto, body fascianti e super chic (ma tutt’altro che intimi) e occhiali pop dall’appeal decisamente retrò, ecco una piccola guida ai must have dell’inverno.

Il pantalone palazzo Morbidissimo, pratico, dalla vestibilità ottimale e – soprattutto – perfetto per esaltare ogni silhouette, il pantalone palazzo è un vero e proprio passepartout delle ultime stagioni modaiole e, in questo Inverno, torna ad imporsi tra i must have irrinunciabili. Il modello più cool? Quello total black dalla vita altissima e dalla texture extra soft da sfoggiare con tacchi alti, camicette di foggia maschile e un paio di bretelle sbrazzine. Pantalone ampio vita alta, Georges Hobeika Vestaglia kimono Guardando tra i must have dell’inverno anche chi non rinuncia alla perfezione nemmeno nella mise del relax domestico rimarrà soddisfatto: ecco, infatti, comparire in cima alle wish list delle fashioniste l’impalpabile vestaglietta dal taglio a kimono. Semplice, chic e super glamour. Vestaglietta kimono, Verdissima Paillettes a tutte le ore Paillettes a tutte le ore per garantire un look luminoso e stravagante a chi non teme di farsi (un po’) notare. A proporre la brillantezza tout court tra i must have stagionali sono state le grandi griffe che, tra un dettaglio e un accessorio all over, hanno scelto la possibilità di osare invitando le fashion victim a fare altrettanto. E il suggerimento, è chiaro, è stato subito accolto. Stivaletto con paillettes, Emilio Pucci Shop in the City | 12 . 2017 | 79


moda

Vedo-non-vedo con ricami L’abito sottoveste assume un’aria tutta nuova grazie al vedonon-vedo che, protagonista dei trend stagionali, caratterizzerà anche gli abitini più seducenti a patto, però, di essere abbinato a mini ricami decisamente preziosi. Non solo, però. Il nude look, infatti, s’imporrà a 360° contagiando i vestiti, ovviamente, ma anche le maglie, le magliette e – perché no – i capispalla. La moda lo impone, le fashioniste lo apprezzano. Abito sottoveste effetto vedo-non-vedo, Jenny Packham Occhiale pop retrò Largo agli occhiali da sole e da vista che, per essere super cool, dovranno essere capaci di mixare un design pop e un’ispirazione retrò. Il diktat, in questo senso, sarà quindi quello di preferire gli eccessi scegliendo modelli oversize e squadrati o, in alternativa, accessori tondeggianti dal fascino bonton e un po’ vintage. Saraghina Eyewear Giubbotto doppiopetto Il doppiopetto s’impone tra i must nella sua versione più sportiva e diventa l’abbottonatura ideale per i giubbotti dal mood sporty chic. L’importante? Scegliere la versione giusta che, per questa stagione, sarà quella caratterizzato da due file di bottoni decisamente preziosi (e preferibilmente oversize). Giubbotto doppiopetto, Aeronautica Militare

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Cappello con dettaglio Classicamente sofisticato ma decisamente immancabile nel guardaroba delle fashioniste, il cappello più hip di questa stagione sarà quello del taglio vagamente maschile che dovrà essere scelto in tinte scure - ma calde - e potrà essere selezionato prestando un’attenzione particolare ai dettagli (preferibilmente eccessivi). Cappello falda media, Ferruccio Vecchi


moda

Velluto lucido Per la mattina, il pomeriggio, la serata e la notte: il velluto lucido torna tra gli oggetti moda irrinunciabili per la seconda stagione di fila ma, in questo Fall/Winter 20172018, fa un passo in più proponendosi come la texture perfetta (anche) per accessori e total look. In passerella i grandi nomi che ne hanno fatto un uso disinvolto (e cool), d’altra parte, sono stati numerosissimi così come non sono mancati (e continuano a essere numerosi) i consigli in materia delle influencer e delle fashioniste. Blusa maniche lunghe in velluto, Ulla Johnson Body (tutt’altro che intimo) Il body più modaiolo di stagione rinuncia al suo status di lingerie e si propone, in cima alla wish list, come un perfetto sostituto di t-shirt, magliette, camicie e chi più ne ha più ne metta. Un solo obbligo: per sceglierlo al meglio, infatti, sarà necessario optare per un modello originale e vezzoso caratterizzato, magari, da inserti preziosi o da dettagli seducenti. Body maniche lunghe con inserti, Wolford Shop in the City | 12 . 2017 | 81



beauty di Eleonora Chiais

30, 40 o 50. I segreti di bellezza per l'inverno

Il beauty case dei 30 anni

Il beauty case dei trent’anni – nella sua versione pensata espressamente per la stagione invernale – deve prevedere prodotti che preparino la pelle alle temperature più rigide e che la lascino, contemporaneamente, idratata, profondamente purificata e morbida al tatto. Non solo, però. Tra i segreti di bellezza delle trentenni durante i mesi più freddi dell’anno largo anche a maschere preziose per combattere l’invecchiamento cutaneo, beauty tips per la cura dei capelli e graziosi mini kit per un weekend fuori porta all’insegna del divertimento e… dello skincare.

Indispensabile per ricreare un hairstyle ondulato e curato (che segua i diktat delle tendenze stagionali), Bellissima Beach Waves è uno strumento di styling unico che – nella sua nuova versione – si arricchisce di un nuovo rivestimento in ceramica e tormalina capace di assicurare una distribuzione del calore più uniforme. Un vantaggio in più? L’emissione naturale di ioni favorisce la riduzione dell’effetto crespo e la massima protezione della fibra capillare non è certamente da meno. Beach Waves Star Edition, Bellissima

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ecennio che vivi, beauty case che crei: la beauty routine ideale per il corpo, il viso e i capelli – così come il make up daily e le abitudini dedicate alle parentesi di relax – si modica con il passare del tempo ed è per questo che, a seconda dell’età, i prodotti perfetti variano. E notevolmente per di più. In vista del periodo più freddo dell’anno, durante il quale sia lo skincare che l’haircare necessitano di un aiuto aggiuntivo per garantire la consueta immagine curata e luminosa, ecco qualche consiglio di bellezza pensato espressamente per il benessere (e per il beauty case) di ogni fascia d’età.

Un pieno rigenerante di estratti vegetali di terra e di mare grazie alla maschera nutriente antiage di Youth to the People che associa la spirulina e le micro alghe a un mix superfood per garantire un apporto ottimale di elementi antiossidanti, di vitamine e di sali minerali. Perfetto per contrastare i segni dell’invecchiamento, questo trattamento di bellezza regala un’idratazione profonda e, anche grazie all’acido ialuronico, regala alla pelle un nuovo splendore destinato a durare a lungo. Age Prevention Mask, Youth to the People

Il kit da viaggio di BioNike è una alleato di bellezza immancabile nella valigia delle gite fuoriporta già in programma per la stagione invernale. Confezionato in un grazioso cofanetto dal mood young & chic, assicura uno skincare essenziale ma completo anche fuori casa ed è composto da acqua micellare Defense, nel pratico contenitore da 100 ml, e da Hydra Crema Idratante Defence per rafforzare, reidratare e ristabilire la barriera cutanea. Beauty must have kit, BioNike

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beauty

Il beauty case dei 40 anni

Al bando pelle secca, capelli spenti e labbra screpolate: con il periodo invernale è arrivato il momento di dare il via ai buoni propositi per l’imminente anno nuovo instaurando una beauty routine prêt-à-porter creata ad hoc per sentirsi bene e in forma in ogni situazione. Tra coccole per rendere il bagno quotidiano una parentesi d’impagabile benessere, gel liftanti dalla texture super leggera e formule (quasi magiche) per assicurare la brillantezza dei capelli ecco il beauty case (invernale) perfetto per le 40enni.

Alfaparf Milano con il nuovo e innovativo Cellula Madre sfrutta l’inesauribile potere rigenerante delle cellule staminali totipotenti di Argania Spinosa, l’albero da cui si estrae l’Olio di Argan. Il risultato è un trattamento declinabile a seconda dei desideri e delle esigenze che assicura un vero e proprio elisir di bellezza capace di accendere il potenziale nascosto dei capelli grazie alla miscelazione di tre moltiplicatori di bellezza specifici. Risultato? Capelli splendenti, nutriti e ristrutturati grazie dopo l’applicazione del gel che, dalla texture morbidissima, è capace di regalare un trattamento addictive unico e irresistibile. Cellula Madre – Kit Rivendita, Alfapart Milano

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Un balsamo delicatissimo sulla pelle, la Crema Bagno Witt Home è capace di trasformare il bagno in un vero e proprio momento di benessere. La sua formulazione arricchita da pantenolo, aloe e proteine del grano permette inoltre alla pelle di mantenersi fresca e tonica, ma allo stesso stimola la rigenerazione dell’epidermide donando una morbidezza setosa di lunga durata. Da spalmare sul corpo per una doccia riedificante o da versare direttamente sotto il getto d’acqua per coccolarsi durante il bagno, questa crema rende la pelle compatta e luminosa. Crema Bagno, Witt Home

Elixir de Jeunesse è un gel riparatore e liftante dalla texture super leggera ideale per viso, collo e contorno occhi e su tutti i tipi di pelle. Un vero e proprio booster “pelle perfetta” riparatore e liftante istantaneo grazie agli estratti di ginkgo biloba e di tè verde che, grazie al complesso biotecnologico tensore e degli agenti riflettori di luce, regala un’immediata luminosità anti-fatica. Il vantaggio in più? L’elixir è la soluzione ideale anche per una tenuta del trucco di lunga durata e può essere utilizzato come primer per garantire al make-up un finish luminoso. Elixir de Jeunesse, Eisenberg – Paris


beauty

Il beauty case dei 50 anni

Come preparare l’astuccio di bellezza perfetto per curare al meglio pelle e capelli, dai cinquant’anni in su, nei mesi più freddi dell’anno? Dalla crema corpo ultra light (dalla texture leggerissima sia al tatto che all’applicazione), all’emulsione capace di regalare alla pelle una nuova compattezza e tonicità passando per il kit di rossetti ad altisismo contenuto di fascino ecco i beauty consigli da non sottovalutare.

Un’idratazione profonda e destinata a durare a lungo nell’arco della giornata grazie a questa crema mousse dalla texture insuperabile. Leggerissima al tatto e all’applicazione, la crema corpo ultra light al burro di karité de L’Occitaine ha una formula leggerissima che le permette di fondersi sulla pelle lasciando la cute idratata e fresca con un finish soft a lunga durata. Crema corpo ultra light al burro di karitè, L’Occitaine

L’invecchiamento della pelle è un fenomeno progressivo e articolato, ha un incipit lento e impercettibile, ma col passare del tempo porta con sé alterazioni cutanee sempre più evidenti che lasciano inevitabilmente il segno. Per rallentare questo processo fisiologico ecco Make Skin Beauty Repair Emulsion, il prodotto capace di aiutare la pelle a ritrovare compattezza e tonicità. Grazie ai suoi attivi concentrati, la nuovissima formula – sviluppata espressamente per pelli mature e sensibili - rilancia l’attività cellulare con risultati capaci di superare le aspettative e di durare a lungo migliorando l’uniformità e la luminosità generale della cute. Skin Beauty Repair Emulsion, Marco Klinger

Racchiusi in una preziosa pochette a stampa animalier (ma declinata su una palette extra vitaminica), i rossetti Marc Jacobs – realizzati per la linea natalizia di Sephora – garantiscono una maxi tenuta e una brillantezza senza pari e spaziano dai balsami labbra in tonalità più tenui fino ai lipstick rosso acceso, rosso intenso e bordeaux. Perfetti da regalare e utilissimi da possedere, questa selezione di trucchi dalla griffe illustre è destinata ad imporsi nella beauty routine delle make up victim. Make up trousse, Marc Jacobs - Sephora

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sport

Comunicazione per i più pigri: anche tra le pieghe del vostro divano si nasconde la possibilità di praticare attività sportiva

La ginnastica da divano

di Davide Fantino

L. GEMELLO, S. GEMELLO

LUCIANO GEMELLO

STEFANO GEMELLO

La ginnastica

La ginnastica da divano

da divano

S

Prefazione di

Piero Chiambretti

e anche l’amico più fidato della vostra indolenza vi tradisce, è forse il caso di cedere e darvi da fare per la messa in forma. La “colpa” è di un libro "La ginnastica da divano" che ha il dichiarato obiettivo di convincere anche i più pigri a muoversi, togliendogli la possibilità di aggrapparsi alle scuse più logore e utilizzate per non fare sport. Manca il tempo, manca l’abbigliamento tecnico per non sfigurare al cospetto dei più assidui frequentanti di palestre, manca l’attrezzatura adeguata per praticare sport in casa? Arriva nelle librerie la guida completa per allenarsi in salotto utilizzando solamente il divano. "La ginnastica da divano" (Edizioni Lswr) è una pratica guida illustrata che

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racchiude in poco più di 150 pagine gli esercizi più efficaci che permettono di muovere i 654 muscoli scheletrici. Gli autori sono gli esperti di scienze motorie Luciano e Stefano Gemello. Il primo, Ph.D. in Scienze Biomolecolari, Laurea in Staps Management dello sport, in Scienze Motorie e Diploma Isef, ha già curato il volume “Il lavoro aerobico ingrassa” (Edizioni Stampatori) e redatto articoli su riviste scientifiche, in particolare riguardanti l’attività fisica nel trattamento del carcinoma mammario. Dopo una lunga carriera di successo come personal trainer di alto livello, è oggi direttore scientifico di diverse realtà e amministratore unico di un gruppo di sei centri fitness. Il

secondo ha conseguito la laurea in Scienze Motorie ed è laureando in Sport and Health Science presso l’Università americana Sjiu con master trainer per Reaxing. “Questi esercizi possono essere eseguiti anche scalzi e in pigiama – spiegano i due – e li abbiamo suddivisi in aree anatomiche in modo da poter decidere facilmente di lavorare sulle parti di maggiore interesse per il lettore. Tutte le posizioni ginnastiche sono illustrate, sia graficamente sia descrittivamente, in modo chiaro e comprensibile: posizione di partenza e posizione di arrivo. La ginnastica da divano può essere un ottimo inizio, e chissà che il dovere non diventi molto presto un grande piacere”.


sport

Il motivo principale per cui conviene anche ai più allergici dedicarsi all’attività fisica per qualche minuto è che la ginnastica continua ad essere il farmaco più efficace per contrastare e combattere numerosi problemi di salute. La ginnastica da divano entra dunque nelle loro case, sperando di convincerli a “fare qualcosa”. Le schede degli esercizi sono divise per aree: Quadricipiti, Glutei, adduttori e abduttori, Polpacci e bicipiti femorali, Addominali e obliqui, Dorsali, Polifunzionali e stretching; sono anche accompagnate da stelle che indicano il grado di difficoltà. “Ci limitiamo a fare gustare il movimento. Il lettore ha la libertà di fermarsi quando inizia ad avvertirlo come antipatico – ci tengono

a precisare i Gemello – Il nostro consiglio è di provare tutti gli esercizi e di continuare a utilizzare solo quelli che piacciono, quelli che fanno sentire bene. Il lettore sceglierà quante volte ripeterli e quali cambiare. L’esercizio nuovo potrebbe essere preso da un altro capitolo e riguardare un altro distretto muscolare. Nessun problema. Chi vorrà, infine, potrà costruire da sé un proprio circuito di esercizi, stabilendo il numero di ripetizioni”. L’ultimo appiglio di speranza per i pigri incalliti è in realtà in apertura del libro ed è opera di Piero Chiambretti, a cui è stata affidata la prefazione: “Passiamo giorni interi sdraiati sui divani a sfondare i cuscini – sostiene lo showman – E con l’invenzione del

telecomando non dobbiamo più alzarci per cambiare canale. Finalmente sono arrivati i professori Luciano e Stefano Gemello che decidono di dare la sveglia. Ci dicono che se siamo incollati al nostro sofà come delle cozze allo scoglio è giunto il momento di usarlo come una palestra. I divani costano un occhio della testa: sfruttiamoli! Usando il fedele divanetto in poco tempo la pancia si restringe e il muscolo s’ingrossa, la cellulite scappa, la tartaruga… lentamente arriva. Se tutto va bene in tre mesi avrai la forza di prendere il tuo amato divano per le zampe e scaraventarlo giù dalla finestra. Liberandoti di lui farai fuori anche peso e pigrizia. Prova, mal che vada ti sdrai e dormi”. Shop in the City | 12 . 2017 | 89



4 passi

La Lanterna in una stampa di inizio Ottocento.

La Lanterna di Lorenza Castagneri

N

on c'è un periodo migliore per visitare la Lanterna. Perché questo è il simbolo di Genova e ogni occasione dovrebbe essere buona per riscoprirlo, per farlo conoscere ai bambini o a chi genovese non è, per scoprirne i segreti ed esserne orgogliosi. Ma se in città già a marzo si va al mare e in spiaggia si può stare fino a novembre, l'inverno diventa il momento ideale per trascorrere un paio d'ore al faro.

roccia alla base della torre. Visitarlo merita per conoscere meglio storia e curiosità della Lanterna. È alta 77 metri, il che la rende l'edificio di questo tipo più alto del Mediterraneo, il secondo d'Europa. I documenti testimoniano che già nel 1128 esisteva una struttura simile, fatta di tre tronchi merlati sovrapposti. Serviva ad annunciare l’arrivo di imbarcazioni Il museo sospette. Solo col tempo divenne anche La prima tappa è il museo scavato nella un faro. Per segnalare ai naviganti

Raggiungerlo non è semplicissimo, perché si trova al centro del porto commerciale. Una volta arrivati, però, ciò che si trova è molto di più di quel che ci si sarebbe aspettati. La passeggiata di legno e metallo per accedere al parco della Lanterna è un sentiero a picco sul mare. Emozionante e per nulla spaventoso.

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4 passi

l'accesso si bruciavano fascine di erica e di ginestra. Nel 1326 venne installata la prima lanterna ad olio di oliva, la cui luce era concentrata in un fascio grazie a cristalli trasparenti prodotti da maestri vetrai liguri e veneziani. Il monumento che vediamo oggi è datato 1543.

Il faro oggi

Lo ricostruirono dopo che per trent'anni, la torre era rimasta monca, bombardata dai francesi. Fu realizzata a sezione quadrata, in pietra naturale estratta dalla cava di Carignano, con il simbolo bianco e rosso della città a decorarne uno dei lati e la balconata panoramica che separa i due tronconi che la costituiscono. Questo è il punto più alto che possono raggiungere i visitatori. Ed eccoci qui, al cuore della visita, alla Lanterna. È il momento di 92 | 12 . 2017 | Shop in the City

faticare. L'ascensore c'è, ma è riservato agli addetti ai lavori. Alla cornice si arriva solamente a piedi, dopo aver salito 172 gradini dei 365 totali, ma è prevista una ricompensa. Questa è una terrazza sul mare con vista mozzafiato: da una parte, il promontorio di Portofino, alla base la vita che scorre nel porto commerciale, a destra le insenature della costa di Pegli, Pra' e Voltri.

Il parco

Ancora nel diciannovesimo secolo, il faro era la porta di accesso a Genova per chi arrivava dal Ponente. Riscendendo verso il basso, nel parco della Lanterna, si può ancora vedere la Porta Nuova della città, costruita nel 1827 e, tutto attorno, le mura sabaude che la difendevano e che ora proteggono l'area verde alla base del

faro. Ad occuparsi di tutto sono i Giovani urbanisti della Fondazione Mario e Giorgio Labò che, dal 1° luglio 2014, su concessione del Comune di Genova, del Municipio II Centro Ovest e della ex Provincia si dedicano alla gestione degli spazi e ne hanno scongiurato la chiusura.

I gestori

Un lavoro tutto volontario, reso più difficile anche dal fatto che la Lanterna ha più proprietari: una parte appartiene al Demanio, un'altra alla Marina militare. Tuttavia, negli anni, gli interventi ci sono stati. Oggi, per esempio, la torre si colora di blu, di verde, di rosa e di ogni colore in concomitanza alle diverse giornate mondiali grazie a un impianto di illuminazione tutto nuovo. E qui si può navigare perché c'è il Wi-Fi.


4 passi

Le visite

È uno spazio tecnologico, curato e pronto ad accogliere i turisti. A proposito, ecco gli orari: il sito si può visitare tutti i sabati, domeniche e festivi dalle 14.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 18. Tutti i dettagli si trovano sulla pagina www.lanternadigenova.it/ informazioni/. Ma fino al 4 febbraio la storia della città e del suo simbolo viene raccontata anche a Palazzo Reale, in via Balbi, nella mostra «La città della Lanterna – L'iconografia di Genova e del suo faro tra Medioevo e presente», visitabile da giovedì a sabato dalle 10 alle 17 e la domenica dalle 14 alle 17. Per maggiori informazioni: www. palazzorealegenova.beniculturali.it

Nelle immagini la Lanterna e il museo.

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Grandi numeri

I genovesi fanno gli auguri di Natale al sindaco

A Genova tutti gli abitanti fanno gli auguri di Natale al sindaco. Accade, simbolicamente, durante la cerimonia del «Confeugo», il «Confuoco», che accende la città l’ultimo sabato prima di Natale. Di cosa si tratta? Ecco un ripasso su questa tradizione ligure delle feste. Rigorosamente in numeri di Lorenza Castagneri

Un momento del Confeugo. Foto: Genova Città Digitale.

1

doge, adesso è il sindaco. Quest’anno tocca per

ma gli storici concordano nel dire che l’usanza

la prima volta al neoeletto Marco Bucci.

potrebbe risalire a tempi più antichi.

dono che gli abitanti della città fanno alle

2

1 doge donna. È stata la sindaca Marta

autorità e che, alla fine, viene bruciato come

Confeugo è l’incontro in piazza Matteotti tra il

Vincenzi, in carica dal 2007 al 2012. Per lei,

gesto di buon auspicio. La storia narra che i

sindaco e l’Abate del popolo, accompagnato

l’Abate del popolo dovette cambiare la sua

presenti nell’antichità cercassero di portare a

dagli sbandieratori e dai figuranti in costume.

storica formula che divenne: «Benvegnou

casa un tizzone, come amuleto.

Quest’ultimo lo saluta con la storica frase: «Ben

Madamma Duxe».

protagonista. Al centro di tutto c’è il

Confeugo, un tronco di alloro decorato con nastri bianchi e rossi, i colori di Genova. È il

le formule. Il momento più importante del

trovòu messe ro Duxe», «Ben ritrovato Messer

2

Doge» e riceve come risposta «Benvegnou

13 i comuni liguri che celebrano il Confeugo. A

l’Abate del popolo, storicamente un

messe l’Abbou», «Benvenuto Messer Abate».

ponente la cerimonia si svolge ad Albenga,

rappresentante della zona della Valbisagno.

Dopodiché gli offre il Confeugo che subito

nella frazione di Lusignano, a Pietra Ligure,

Oggi lo impersona il presidente

viene acceso, mentre rintocca dall’alto il

Noli, Savona, Varazze e Arenzano. Nel levante,

dell’associazione «A Compagna» che, nei primi

«Campanon do Paxo», la campana del Palazzo

nei comuni di Uscio, Recco, Santa Margherita

anni del Novecento, ha rilanciato il Confeugo.

Ducale, collocata sulla torre Grimaldina.

Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna e Sestri

personaggi. A regalare il tronco di alloro è

Destinataria è la massima carica civile

Levante, nella frazione di Riva Trigoso.

cittadina. Ai tempi dei comuni era il podestà,

XIV secolo

durante l’epoca della repubblica è diventato il

come attestano i documenti rinvenuti finora,

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la tradizione nasce allora,


in persona

Alla fonte di tutto

«Il nostro corpo è composto per i due terzi d’acqua: quindi meglio scegliere un’acqua buona, no?». Questa è la filosofia di Antonio Pola, amministratore delegato di acqua Lauretana, che ci ha raccontato il successo di un’azienda da sempre legata al territorio. di Valentina Dirindin

«Si fa presto a dire acqua. In realtà, bisogna capire che c’è acqua e acqua». È categorico Antonio Pola, amministratore delegato di Acqua Lauretana, quando spiega che è necessario sostenere sempre di più la cultura dell’acqua. «L’Italia è un Paese dove si è incredibilmente diffusa la cultura dell’alimentazione: per fortuna oggi sempre più persone scelgono con maggiore attenzione ciò che consumano, prediligendo prodotti di provenienza sicura e sana». Non a caso il mercato del biologico, nel nostro Paese, ha avuto nel 2017 un aumento di quasi il 20% all’interno della Gdo, con una spesa da parte dei consumatori italiani che è più che triplicata al 2009 (dati Nielsen). In effetti, verrebbe da dire osservando le abitudini quotidiane, spesso questa attenzione al consumo non riguarda l’acqua minerale. «Eppure - evidenzia Antonio Pola - non si può non comprendere la differenza che c’è tra un acqua minerale che viene estratta da una falda in pianura, a volte in un territorio vicino a discariche industriali o in zone agricole , dove vengono utilizzate notoriamente sostanze chimiche, e un acqua minerale che sgorga spontaneamente in montagna, vicino a ghiacciai, limpida e pura in un territorio incontaminato». Quando parla di acqua di fonte, Antonio Pola, si riferisce alla “sua” acqua, quella grazie alla quale, a fianco del presidente della società Giovanni Vietti, ha trasformato Lauretana in un’azienda d’eccellenza del territorio del Biellese. Una realtà imprenditoriale nata negli anni Sessanta, quando Teresio Rossello, camminando in montagna, scoprì una sorgente in una località di nome Caruzza, nel comune di Graglia, a oltre mille metri di altitudine. Un luogo incontaminato, lontano da insediamenti industriali e civili, che – evidentemente – aveva regalato

un’acqua purissima. «Quando la portò ad analizzare all’Istituto di Chimica dell’Università di Torino, gli dissero che era un’acqua eccezionale. – racconta l’Ad di Lauretana – Non soltanto era buona, ma aveva caratteristiche che la differenziavano dalle altre acque in commercio: ad esempio, un residuo fisso bassissimo, che significa una bassa concentrazione di metalli, il che la rende l’acqua più leggera d’Europa e forse del mondo». Il residuo fisso non è altro che la quantità di residuo dei sali, e si misura dopo aver fatto evaporare l'acqua a 180 gradi: quel che resta, espresso in milligrammi al litro, è l'accumulo di sali inorganici che la caratterizza. Con soli 14 milligrammi di sali dissolti per litro, l'acqua Lauretana è estremamente leggera, ed è una delle caratteristiche per cui viene pubblicizzata, a partire dal claim, che appunto la indica come “l’acqua più leggera d’Europa”. Il primo stabilimento dell’azienda fu costruito a circa 850 metri di altitudine nei pressi della fonte, dalla quale l’acqua veniva convogliata direttamente per caduta spontanea attraverso tubazioni in acciaio inox. L’attività di imbottigliamento iniziò nel 1965 e l’acqua commercializzata fu denominata Lauretana, in onore della Madonna nera di Loreto a cui è dedicato il santuario del Sacro Monte di Graglia. Negli anni l’azienda, partita con una vocazione territoriale, ha preso un’impronta prima nazionale e poi anche internazionale (oggi il mercato internazionale rappresenta circa il 20%), grazie alla diffusione di quella maggiore attenzione nei consumi e nelle scelte degli acquirenti italiani di cui parlavamo poco sopra. Inizia infatti in quegli anni a diffondersi la scelta di comprare l’acqua minerale, a causa dell’invecchiamento delle reti idriche comunali che spesso non riescono a garantire in casa un’acqua di Shop in the City | 12 . 2017 | 95


in persona

qualità, sia da un punto di vista di gusto, sia da un punto di vista di caratteristiche. «Senza contare che l’acqua del rubinetto è comunque un’acqua “morta”, visto che c’è l’obbligo di disinfettarla con il cloro», sottolinea Antonio Pola. Lauretana coglie il trend e conquista la sua fetta in quello che ai tempi è un mercato in espansione. Oggi, Lauretana si presenta al pubblico con un alto posizionamento, mettendo in risalto le sue caratteristiche di bontà, purezza e di attenzione alla salute, vista la bassa concentrazione di sali e l’assoluta mancanza di metalli pesanti o dannosi, come l’arsenico. «Siamo presenti nel mercato dell’alimentazione biologica come acqua leader – spiega il dottor Pola – perché il nostro tipo di pubblico è indubbiamente quello di un consumatore attento a uno stile di alimentazione sano e corretto». Non a caso, Lauretana sceglie i suoi testimonial spesso nell’ambito sportivo: ultimo in ordine temporale è il calciatore Claudio Marchisio, che appunto indica Lauretana come la sua “acqua di benessere”. Non solo sport ma anche alta gastronomia: Lauretana, 96 | 12 . 2017 | Shop in the City

oltre a essere sovente sponsor di grandi eventi legati al tema food (come Golosaria a Milano) è infatti anche un’acqua estremamente utilizzata nel campo della ristorazione di livello. «Oggi siamo presenti nella maggior parte dei ristoranti stellati italiani e non solo – spiega Antonio Pola-, da Del Cambio a Torino a Heart, il nuovo locale dei fratelli Adrià a Ibiza. È un mercato che ci interessa molto, ed è estremamente gratificante vedere la nostra acqua abbinata alla più grande creatività in cucina». Un’acqua che sulle tavole stellate sa posizionarsi anche con eleganza, grazie alla bottiglia firmata Pininfarina. Un design che «in tanti hanno provato a copiare e a riprendere», dice Pola, e che testimonia l’attenzione di quest’azienda per la contemporaneità e per le arti. Attenzione che si traduce anche in una partecipazione attiva in molte stagioni di Artissima, la Fiera Internazionale dell’Arte Contemporanea, evento cardine dell’autunno torinese. Per diverse edizioni, Lauretana è stata sponsor di Walkie Talkies, il progetto di Artissima per promuovere il dialogo

all’interno della fiera: un modo per ricreare colloqui informali attraverso gli stand tra curatori e collezionisti, che si propongono di fare da guida accompagnando i visitatori e spiegando loro qualche segreto dell’arte contemporanea. «Ad alcune edizioni abbiamo anche partecipato coinvolgendo qualche artista, come Pistoletto, Gianfranco Baruchello, Daniele Galliano, Carla Accardi: tutti loro hanno realizzato per l’evento delle etichette speciali di Lauretana», racconta l’Amministratore Delegato dell’Azienda. Un approccio che, promettono dall’azienda, rimarrà invariato anche in futuro, perché quella per il mondo artistico è un’attenzione che non si vuole perdere, e che è anche legata alle valutazioni sul target di riferimento: «Pensiamo che il nostro pubblico ideale sia un pubblico che ha una sensibilità particolare, che sceglie i suoi consumi con attenzione e competenza. – spiega Antonio Pola Lo stesso tipo di sensibilità che ci sembra sia legato al pubblico dell’arte, contemporanea e non solo.»



freestyle

Futur-etrò

Non è solamente una questione di vintage. Il gusto per gli oggetti e gli stili del passato ritorna sempre più prepotente di Davide Fantino

C

’è un mondo che corre, che insegue la certezza del risultato. Che spende energie e ingenti capitali per compiere quanto prima il passo successivo nel raggiungimento della perfezione e dello scenario di domani. E poi c’è un altro mondo che, senza rinunciare ai vantaggi del primo, cerca ancora il brivido dell’indeterminatezza, del fascino del “bello ma imperfetto”, del pezzo unico creato dalla storia e talvolta troppo presto dimenticato per fare strada al progresso. Il gusto vintage, anch’esso una moda ammettiamolo, ha il merito di riscoprire alcuni oggetti che nella fretta della prossima Big Thing rischiavamo di perderci. È stato così, ad esempio, per gli amatori del ciclismo che fu, che si ritrovano ogni anno per partecipare all’Eroica. La gara per le colline dei Chianti ha rispolverato l’utilizzo di bici da corsa d’epoca secondo rigorosi criteri tecnici: devono avere telaio in acciaio, leve del cambio sul tubo obliquo del telaio, fili 98 | 12 . 2017 | Shop in the City

dei freni che escono dalle leve e transitano esternamente al manubrio, pedali con gabbietta e ruote con minimo 32 raggi e cerchi a profilo basso. Se a qualcuno vengono in mente echi della fantozziana Coppa Cobram, per tanti altri è un’immersione tanto romantica quanto avventurosa. Il vintage Made in Italy trionfa anche nel collezionismo di auto d’epoca: nel nostro paese continua ad essere la 500 l’auto più desiderata tra tutti i modelli storici. Nel compimento del 60mo compleanno, celebrato con una moneta commemorativa in novembre, lo storico modello della Fiat precede nelle preferenze altre storiche vetture come la Porsche 911, l’Alfa Romeo Spider e la Giulia, oltre al Maggiolino Volkswagen. Di grande attualità è la corrente del retrogaming, la passione anche da parte dei più giovani per le prime console di giochi elettronici. Tra i capostipiti, l’Atari e la Sega: in rete si trovano diverse fanzine e blog che aggiornano gli appassionati sulle ultime novità del

settore, pur se può sembrare strano parlare di novità per giochi che hanno compiuto in alcuni casi più di 30 anni. Non bastano tutti i filtri del mondo per far passare la voglia agli amanti della Polaroid di uno scatto e soprattutto di una stampa immediata di una fotografia. La macchina analogica è ritornata in produzione da circa un anno ed è già oggetto di culto. Il motivo del successo? “Un’immagine, in quanto oggetto, dà l’idea che possa resistere di più al tempo”, ha spiegato alla Stampa il reporter Christopher Anderson che lavora per l’agenzia Magnum. Infine il settore forse più scontato, quello della moda, da sempre abituata a rielaborare stilemi del passato per riadattarli al presente. Il sito web Open Vintage si è spinto un po’ più in là, consegnando in tutto il mondo i suoi capi unici in stile vintage. E le star fanno a gara per disegnare la loro capsule collection: ultima in ordine di tempo Kim Kardashian.


book&SHOP

book di Marta Ciccolari Micaldi

LA BELLEZZA DEL CALENDARIO DELL’AVVENTO Bellezza che, fino a qualche anno fa, era dedicata semplicemente ai più giovani (o ai più tradizionalisti) ma che invece da qualche tempo sta

L’OSPITE D’ONORE Joy Williams Che un libro così ancora non fosse arrivato in Italia ha davvero dell’incredibile. Joy Williams è una scrittrice che in patria, gli Stati Uniti, è considerata una maestra: se andaste in giro per una qualsiasi città americana e chiedeste ai passanti di raccontarvi una storia di Joy Williams, tutti (o quasi) ne avrebbero una del cuore. Sì, perché questa autrice originaria del Massachusetts è maestra proprio in questo, nel raccontare storie brevi, tutte diverse ma tutte ugualmente sconvolgenti: c’è un orrore che riguarda il nostro realismo domestico, un orrore emotivo che riguarda la perdita e il cambiamento, un orrore che è presente in ogni casa e in ogni geografia ma che può essere redento proprio nello stesso ambiente in cui nasce. Raymond Carver, altro gigante della short story molto amato in Italia, della sua scrittura disse così: «Il mondo di Joy Williams non trova eguali nel racconto contemporaneo… È semplicemente una meraviglia.» MENU LETTERARI Céline Girard Le storie, i racconti sono fatti di tante cose. Tante cose quante sono quelle della realtà, se ci pensiamo: non potrebbe esistere una storia credibile senza i dettagli della vita quotidiana, dettagli come l’arredamento della casa dei personaggi, i programmi tv che guardano, i cartelli stradali, i nomi dei negozi, il cibo in tavola. È proprio quest’ultimo ad esercitare, da sempre, un certo fascino anche fuori dal libro: cosa mangiava Jack Kerouac on the road in America? E come erano i buffet de Il grande Gatsby? E qual era il piatto forte all’osteria Gambero Rosso in cui cena Pinocchio? In questo libro si alternano ricette, stralci di romanzo e percorsi culinari che rendono la lettura un appassionante passatempo non solo per chi ama le storie ma soprattutto per chi ha desiderio di sperimentare un menu nuovo in occasione di una festa o per chi ama talmente tanto i suo personaggi preferiti da volervi conoscere sempre meglio.

diventando una bellezza sempre più commerciale, sempre più intesa come prodotto di bellezza. Sono diverse le case di cosmetica, infatti, che adottano la formula delle caselline per unire la promozione alla meraviglia dell’attesa natalizia: piccoli assaggini attendono di essere scoperti giorno per giorno, fino ad arrivare al 24 dicembre, giorno della sorpresa più grande. Nelle profumerie della città se ne trovano di molto famosi (Sephora compreso).

CONTI CHE TORNANO Ha rivoluzionato la vita di diverse famiglie, freelance e casalinghe di ogni dove (non solo giapponesi): è facile e

COLORAMA Crushiform 133 tonalità di colore, dal “bianco neve” al “chiaro di luna” passando per tutto l’arcobaleno. 133 tavole che raccontano un mondo fatto di sfumature, a volte impercettibili, altre così importanti da segnare il destino di un’auto da corsa (il “rosso Ferrari”) o di un personaggio dei fumetti (“verde rabbia”, quella di Hulk). Questo libro apparentemente interessante solo per disegnatori o professionisti cela, in realtà, una vastissima gamma di storie, almeno tante quante i colori rappresentati: accanto a ognuno di essi, infatti, si trova una pagina con la denominazione (a volte più creativa, altre più consueta) e una breve storia di accompagnamento. Sapevate, ad esempio, che il “bianco fumo” ha a che fare con le falene? O che il celeste è in realtà legato ai Bianchi, quelli della bici? O che in Messico produce c’è un rosa che deriva dalle tinture? Queste e altre storie per il libro più colorato dell’anno.

dal sapore un po’ vintage, è preciso e richiede allo stesso tempo molta memoria e altrettanta precisione. E una matita. Diviso per categorie di spesa, mesi e settimane, il kakebo vi aiuterà a tener conto delle entrate e delle uscite con un’unica finalità: risparmiare senza sforzo. Anzi, aiutati da alcuni simpatici animaletti che si alternano sulla pagina.

www.kakebo.it Shop in the City | 12 . 2017 | 99



regali

donna

L’iconica Trunk bag di Marni monocolore, decorata da una maxi fascia centrale a motivo geometrico in diverse combinazioni di colore. Montone rosso Landi Fancy. Particolarmente indicata per i visi femminili, la maschera Salice 604 è dotata di chele con attacco elastico, per permettere ogni tipo di rotazione e ottimizzare la calzata del casco. Capospalla Esemplare, capi dal dna sportswear tecnologico di uso urbano. Scarponcini Bangor Omni-Heat Michelin. Curve, la giacca femminile con la caratteristica e rivoluzionaria zip curva, Freddy. Portafoglio con cuori Le Pandorine da Atrio Via Guglielmo Oberdan, 164. Divertente berretto con fantasia a righe dai colori a contrasto, effetto lavorazione a maglia e pon-pon, Barts. Anello a fascia con cuore dell'artista Valentina LaganĂ . Stivale cuissard in camoscio elasticizzato rosso, Baldinini da Shopinn Brugnato (SP)

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regali

beauty

Eliminare le impurità e i segni della fatica in un solo step diventa un gioco grazie alla maschera all’argilla super pratica SmartMud. The Great Brownanza contiene 5 prodotti Best Sellers per sopracciglia di Benefit in versione full-size e 2 accessori professionali. Una linea completa a base di Olio di Argan che comprende shampoo, crema e trattamento, pensati per nutrire in profondità i capelli secchi e sensibilizzati, Cielo Alto. Dreamduo è la prima formula rimpolpante di Glamglow, una meraviglia che agisce durante la notte. Acqua Micellare Evolution Viso di Witt: efficace e completa, è ideale per la detersione quotidiana del viso. Marc Jacobs Beauty presenta versatilissima palette di 20 ombretti suddivisi in 5 serie distinte per ogni effetto: velvet, satin, silk, e lamé. Balsamo per le mani della linea Ayurveda di Rituals. Rubber Mask tonificante leviga la pelle aiutandola a preservare la propria elasticità. YSL Beauté presenta Mon Paris fragranza dedicata alla città degli innamorati: Parigi.

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regali

uomo

Occhiali da vista dalla forte caratterizzazione della montatura, Blackfin. I sogni sono desideri di benessere, coccole da condividere. Regala un cassetto dei desideri e dona l'emozione di aprire uno scrigno che custodisce l'esperienza indimenticabile nei resort QC Terme di Bormio, Monte Bianco e Roma. Pezzo icona del design MH, lo zaino rigido disegnato da Makio Hasuike. Polo Robe di Kappa® fa parte dell’equipaggiamento personale del team della Stazione Spaziale Internazionale. Boot invernali e pantaloni in cotone ideali per lunghe passeggiate in montagna Reef. Riedel, la cristalleria austriaca famosa in tutto il mondo presenta Fatto a Mano, i calici dallo stelo colorato per chi vuole portare sulla tavola bellezza, eleganza, funzionalità, ma anche allegria e vivacità. Parka uomo Conte Of Florence da Shopinn Brugnato (SP).

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regali

food

La nuova Color Edition di Galup fa degli incarti i veri protagonisti di questa collezione che comprende 16 Panettoni differenti e il Pandoro. Grappa OF Amarone Barrique Bonollo Christmas Edition: l'inimitabile Grappa OF Amarone Barrique è racchiusa nell'elegante astuccio natalizio decorato con stelle e palline di natale color oro che evocano le luci e la magia delle feste. Orsetto Jumper di Maîtres Chocolatiers Lindt, realizzato in finissimo cioccolato al latte Lindt. Cuor di Pandoro® Borsari. La nuova tavoletta di cioccolato al latte fondente del cioccolatiere torinese Guido Castagna e il suo cremino. tourinot n.10, la potenza del cioccolato fondente incontra la morbidezza del gianduja, l’ultima realizzazione di Guido Gobino.

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regali

casa

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Shop in the City | 12 . 2017 | 105


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Shop in the City va alla scoperta dell’America con La McMusa (blogger di cultura e letteratura nordamericana): mostre, happening, inaugurazioni e il racconto del meglio della cultura a stelle e strisce

MIAMI BEACH: ARTE E PARTE

di lamcmusa.com

V

i viene in mente una città americana più scatenata (e “tamarra") di Miami? Più piena di discoteche, feste in spiaggia, reggaeton, cocktail colorati, piscine stracolme non di acqua ma di persone, bikini e muscoli in mostra? Forse no, forse non c’è nessun’altra città che negli Stati Uniti detiene il primato festaiolo di Miami, ma è davvero tutto qui? È davvero tutta un’adunata di ballo? Siamo davvero disposti a pensare che un’intera città si riduca solo a questo, a una perenne festa sotto il sole? Spesso gli stereotipi ci giocano brutti scherzi e non potrebbe esserci esempio migliore al mondo di Miami per rendercene conto. Favorita dalla sua vicinanza ai Caraibi, dalla sua anima latina e contaminata (è addirittura chiamata la capitale dell’America Latina), dalla sua forte componente cubana e da un clima quasi perfetto, la City of Magic (altro appellativo) è una città in cui si vive prevalentemente in spiaggia: Miami Beach, infatti, è sia il nome della città nella sua parte più marittima sia, diciamolo, uno stato mentale. Dove

terra, mare e sole si incontrano scatta qualcosa, scatta una magia che contagia anche il resto della città. Forse è stata proprio questa scintilla, questa contaminazione tra anima latina e tempra americana, che ha permesso all’Art Basel, la fiera svizzera (e quindi, se ci pensate, praticamente agli antipodi rispetto a qualsiasi atmosfera reggaeton) di individuare in Miami uno dei tre poli internazionali dove approdare. Mi spiego: la fiera d’arte più importante del mondo non ha luogo solo a Basilea, in Svizzera, ma si snoda anche in altre due città del pianeta, in due momenti diversi dall’anno: Hong Kong e, appunto, Miami. La fiera d’arte di Miami ha sede nel Convention Center di Miami Beach e accoglie le opere di più di 200 gallerie e musei di tutto il mondo. In particolare, la fiera vuole svelare al mondo opere di pittura, scultura, video, arte digitale, design e fotografia oltre che installazioni ibride dalle proporzioni imponenti che arrivano da nomi affermati così come da artisti emergenti. È l’unica fiera, ad esempio, che ha ospitato negli anni

scorsi le gallerie più importanti di Cambogia, Etiopia, Nicaragua, Romania, Togo e Zimbabwe. L’approccio è certamente specializzato ma l’atmosfera della città - proprio quell’atmosfera inclusiva e pop che menzionavo all’inizio - fa sì che questa fiera sia frequentata sia da addetti ai lavori che da semplici appassionati, turisti, curiosi di ogni genere. Miami ha questo di positivo: che quando tante altre città d’America diventano respingenti per via del freddo, lei regala il suo clima migliore e una luce ancora viva e calda. Dal 7 al 10 dicembre, quindi, sintonizzate i vostri social sugli hashtag giusti, potreste vivere un’esperienza artistica d’avanguardia e, allo stesso tempo, scoprire un lato inaspettato di una città che pensiamo già di conoscere già. Che non fa mai male.

Info

Art Basel Miami Beach

www.artbasel.com/miami-beach Shop in the City | 12 . 2017 | 107


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Per la propria sicurezza La chiave F3D, soluzione vincente per fermare i furti nelle proprie case

è certificata A2P 3 stelle (la più alta europea) e rende inattaccabili le porte blindate. I topi di appartamento non vanno mai in vacanza e se il periodo estivo è quello più a rischio, anche durante l'anno i furti nelle abitazioni non cessano. Come possiamo sentirci sicuri tra le mura di casa? Come possiamo difendere i nostri averi? Oggi esiste una soluzione che offre la migliore resistenza all’effrazione aumentando il grado di sicurezza della porta blindata, anche se già montata: parliamo della nuova chiave F3D, l’ultimo gioiello di innovazione e design firmato Fichet. La serratura mostra delle ottime capacità di resistenza alla forzatura uniche nel panorama delle serrature a livello europeo. La serratura, inoltre, è dotata dello speciale sistema Paratac che in caso di effrazione fa bloccare i cilindri ed impedisce lo scasso. A questo piccolo capolavoro la normativa A2P riconosce 3 stelle ovvero il massimo assoluto in termini di serratura ad alta sicurezza. Tutti i vantaggi della Fichet F3D. – Sistema irriproducibile: la chiave può essere duplicata esclusivamente tramite la carta di riproduzione personale codificata in possesso del cliente. – Ergonomia imbattibile: semplicità d’uso e facilità di presa. – Resistenza e affidabilità comprovate: il cilindro Fichet F3D

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è “a effetto pompa”. Senza molla di richiamo, è dotato di un dispositivo anti-scasso con grimaldello (brevetti AACP). La blindatura multi-strato (ingresso chiave, meccanismo di avanzamento) ne aumenta la resistenza agli attacchi di tipo distruttivo. Il cilindro Fichet F3D ha superato con successo tutti i test anti effrazione effettuati dal CNPP (Centre National de Prévention et de Protection - Pole Européen de Sécurité - Vernon - France): apertura senza scasso, trapanatura, sfondamento, strappo, etc... – Assicurazioni: Il cilindro F3D è stato dichiarato idoneo come componente di serrature e porte blindate con le più elevate classi di resistenza A2P, marchio di qualità riconosciuto dalle assicurazioni. – Personalizzazione unica: 11 tinte

“tendenza” tra cui scegliere per una chiave che si intona perfettamente ad ogni gusto.

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alla scoperta della città Weglint, il primo social sharing on the road, è un’App che stimola l’utente a muoversi nello spazio che lo circonda alla scoperta di racconti, video, frammenti di film, documentari, testimonianze, interviste relative al luogo in cui si trova.

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news&gossip

filo della vita lungo 10 anni Filodellavita compie 10 anni. Per festeggiare questo importante anniversario, è stato ideato un modello particolare – Filodellavita Ten - che, pur rimanendo fedele all’idea del filo in metallo pregiato che gira in modo casuale attorno al dito.

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Nasce a Torino il primo polo archivistico e museale digitale d’Italia del design creativo nutella è unica Nutella accende i riflettori sulle infinite sfumature di ognuno e torna con una special edition ancora più “Unica” e personalizzata, dedicata a come siamo: milioni di vasetti, ciascuno con una lettera dell’alfabeto, che permettono di creare infinite combinazioni di parole.

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L’archivio storico di Studio65

Prende vita il primo polo archivistico e museale digitale d’Italia dedicato al design creativo in via Valprato 68. L’archivio storico di Studio65, recentemente dichiarato di interesse culturale dal MiBACT, si compone di bozzetti, disegni originali e fotografie di progetti architettonici e di design, manifesti originali e rieditati, carteggi, pubblicazioni (libri, cataloghi, articoli tratti da quotidiani e periodici), materiale audio e video. A completare la casa torinese del design l’esposizione permanente degli allestimenti e degli oggetti di design realizzati da Studio65 tra il 1965 e il 2015, molti dei quali prodotti da Gufram, storico brand piemontese www.ilmercantedinuvole.com

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Shop in the City | 10 . 2017 | 111


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Sunday 31 December at 21.30. Ticket, including toast with the actors, 40 Christmas at the Theater euros. For info: www.teatrodellatosse.it Attenti a quei tre – Avanspettacolo Laughter, fairy tales, and reflections: the unforgettable performances during per te Teatro Govi the holidays Also, this historic theater dedicated It’s the access door to the land of to the memory of two Genovese actors fairytales. A space where you can unplug and think about what's impor- opens their doors to the public to wish them a happy 2018. How? With the tant or let go and hear the music. The entertaining dialogues of Paolo Drago, theater is ready to welcome you for the season with a Christmas program. Edo Quistelli, and Christian Venzano. The show, therefore, is Sunday 31 Here are just a few examples. December, at 22. For tickets: biglietteQuindici Minuti ria@teatrogovi.it Teatro Garage In Teatro, con I piedi per Terra Thirty years after Andy Warhol's Teatro Altrove absence, this show pays homage to A documentary and a show about the brilliant artist, his legacy, and the influences that affected him, especially Italian farmers. This is the result of the music: from rock to avant-garde, from independent and self-financed "Radici nel Cielo" project that begins with a jazz to classical. An idea by Michele long journey of discovering Italian Ferrari and thanks to the historical farmers and the rural traditions that research and lyrics of Marina Bonel. they carry forward. But it is also a Two shows: Thursday 21 and Friday reflection on the industry, pesticides, 22 December. For timetables and and economic globalization. tickets: 010.899.49.76 or info@teatroOn Saturday 16 and Sunday 17 garage.it December at 21. Sunday, a day dedicaLe Baruffe Chiozzotte ted to organic farming, at 18 will also Teatro della Corte screen the documentary "Con I Piedi Two weddings, a community of poor per Terra.” For tickets: www.teatroalfishermen, and trouble with the law. trove.it And in Chioggia they have scuffles. Rigoletto and Lo Schiaccianoci Performing Carlo Goldoni’s classic Teatro Carlo Felice scene is Jurij Ferrini, who directed the work produced by the Teatro Stabile in Opera and dance. In December the Genova theater will host two of the Torino and he also appears on stage. From Thursday 28 December to Satur- biggest events of the season. In the masterpiece by Giuseppe Verdi, the day 6 January. Timetable: Tuesday, orchestra is directed by Francesco Ivan Wednesday, Friday and Saturday at Ciampa and Dorian Wilson, while the 20.30, Thursday at 19.30 and Sunday imposing scenes and costumes are diat 16. For tickets: www.happyticket.it rected by Enrico Musenich and Regina Il Maestro e Margherita Schrecker respectively. The director Teatro della Tosse is Rolando Panerai. In Tchaikovsky’s Fifty years after its release, Bulgakov's classic, however, the protagonists are masterpiece is becoming a theater show directed by Emanuele Conte and Amedeo Amodio, director and creator of choreography and the unforgettable Michela Lucenti, where acting, music, Emanuele Luzzati, doing scenes and and dance blend. The show, which costumes. With orchestra director will premiere on 31 December, will be Alessandro Ferrari. replayed in February. genovesi a teatro

112 | 12 . 2017 | Shop in the City

For days, times, and tickets: www. carlofelicegenova.it Il Secondo Figlio di Dio Teatro Archivolto Simone Cristicchi, more an actor, rather than a singer, tells the true story of Davide Lazzaretti, the preacher who in the second half of the nineteenth century founded a community of faithful members on Mount Amiata, giving birth to the jurisprudential movement. The musical is, however, also an opportunity to reflect on the present. Tuesday 9 and Wednesday 10 January. For tickets: www.happyticket.it Mistero Buffo Teatro Duse He was one of Dario Fo's battle horses. The fable that made him famous all over the world. A show flying in the jarring medieval setting to glide like a hawk on the political satire of the time. Now "Mistero Buffo" comes back as a tribute to the Nobel Prize in a fun interpretation by the Genovese Ugo Dighero. From Tuesday 9 to Sunday 14 January. Tuesday, Wednesday, Friday and Saturday at 20.30, Thursday at 19.30 and Sunday at 16. For tickets: www. happyticket.it Il Malato Immaginario Teatro della Corte Argante's life is a hell of medicine, tests, and appointments. A place to wander from the armchair to the bed. Hypochondria is his nightmare. But isn’t being sick the way of the world? Gioele Dix will try to answer this question as the protagonist written by Molière. From Tuesday 9 to Sunday 14 January. Timetable: Tuesday, Wednesday, Friday and Saturday at 20.30, Thursday at 19.30 and Sunday at 16. For tickets: www.happyticket.it cover

In his new novel "Quando tutto inizia", the writer and


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actor confronts the idea of ​ family, "which is potent, to the point of giving you reservations"

devoted to the inadequacy of emotional fathers: we men at the beginning don’t know how to move. But this book could have been written about ten years ago: it’s a story about two lovers Fabio Volo who spend their afternoons enjoying From Me to Us life. I wrote it though, being what I am In the evenings, since he has two child- now, a 45-year-old man with a family." ren at home, it isn’t the same for Fabio It’s an effect that sociologist Zygmunt Bauman called Retrotopia and with Volo. "I wanted to warn you that at this hour when I sit on the couch I tend which he also explained the outcome of American presidencies. "Trump didn’t to fall asleep. And I’m also Russian: I do that annoying apnea thing, like my say We will bring this country to new heights, because the future is perceived dad. And my mom was scared." A bit of tiredness also comes from the tour of by all as a threat rather than an presentations that has him center stage opportunity. But he said: I will make America great again. There is a desire to talk about the genesis of his new for the past: the thing that fascinated novel "Quando tutto inizia". Genova me was noticing a similar attitude will host their public meeting at the in other people who use creativity to Feltrinelli Library in Via Ceccardo speak about the world. If you hear Roccatagliata and will also fill secondary rooms where you can watch on a Jovanotti's last single it sounds like a song from 1992, he said the same screen: "I'm sorry for those who won’t thing. Brunori Sas made a song that is see me, because I'm more beautiful in person. When I got in the car, I saw the halfway between Lucio Dalla and De Gregori; The successful series Stranger people out in the cold queue waiting Things is set in the 1980s. At this histoto get in to hear me speak. I really thank you from my heart, I don’t have ric moment, the future is dreamed and anything to give you in return for your imagined by looking at the past." It's a different feeling from nostalgia: effort." it's like a more disenchanted and The book, published by Mondadori, experienced review: “Like rereading had a creative path different from the a book after time. It’s not you who previous ones. "Unlike all the others, changed according to what you read in this ninth one is different: I was prethe book, you are changing something pared to write a story about the work world. For the seriousness of the theme, in the story based on your different view of the world. I recently happened I had thought to put in a love story which is something that always engages to return to where I lived until I was the reader, and prepared to enjoy what eight, with Pif ’s program "Il Testimone" in my head that sidewalk was huge, I really wanted to tell. The characters of this small love story, which I thought that railing was enormous. Then I got there and it's all smaller, and yet it's would last 30-40 pages, have progresthe same place. If I had started my sively grown on me: other details and writing career with this book, I would developments had begun to form in probably have won lo Strega, only that my head, so much so, that there was now I'm behind this name ... (laughs). no other story in the end." Another It's the nicest book right now, I've read feature is linked to the personal life almost all of them." of Fabio Volo: "In novels I usually tell The two protagonists of "Quando tutto about a moment of life I have lived or inizia" meet in an ice cream parlor but am living. The last, for example, was

fall in love at the bookstore. Two seemingly distant worlds, where their free history of engagement in adult life can be serene. Or almost "They weren’t like this at the beginning, but the characters themselves suggested other choices. Adults living the woes of the adult world: responsibility, work, family, stress. For a series of coincidences, together they can relive adolescence with an adult’s eyes. As a kid you don’t even know how much free time you have, you talk all the time with your friends on a bench and you're happy. As an adult you think about what you could do with that time, and you don’t want, and you can’t waste it. They both eat, drink, love, every problem is left outside the apartment. I was interested in telling the delicacy of two lovers. They like each other, then they exit the apartment and life goes on. It's a romantic version of Ultimate Tango in Paris." The female protagonist at one point realizes that in this situation the Ego that dominates, while outside of the room where we meet there is Us who isn’t only family, but also everything else: commitments, duty, noises, society. "The central theme is just the choice of Me or Us. The family isn’t necessarily us. Especially for men who almost always continue to be a Me, with the need to satisfy their urges. Only after do they give extra time to a wife and children. It's a constant barter, it's Us who are two I’s that are together. In the true Us, you must forcibly become more anonymous, it’s an amalgam in which renunciation is a fundamental moment. The big issue with relationships? Is that real desire originates from absence. When it becomes a presence you can love it, but to desire it is difficult. In a relationship it’s difficult to keep this attraction alive: habit makes it a little smaller. And she falls in love again with the look of someone else on the street." Shop in the City | 12 . 2017 | 113


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The family that Fabio Volo built with his companion Johanna Hauksdottir is a good testing bench for this theory: "I'm in a good moment but it's always a Russian mountain: I think one day who did this to me and the next day it’s paradise, but with the same conviction. And even when I think of who made me do it it’s not that I stopped loving my partner and my children. It’s that there is still a voice within me that doubts, the same one that finds itself in the book and hasn’t found peace or rest. But the attraction to this situation is very strong, even the protagonists of my book prove it, that after the idyllic isolation situation they also seek a messy life, the fights, the budget, the annoyances. Because in the end one wants the truth: to be happy but also to fall and get hurt." The children, on the other hand, "are the most powerful experience in the world. You do things for them that you wouldn’t do for anyone else. They are strange subjects: they don’t put on their jackets when it is cold, they fight to choose the color of their t-shirt, they want the last piece of the cookie you were eating in peace, and you can hate them at that moment, leave them. The family is culturally accepted, even if it’s socially the moment of egos: you’re cool if you dance naked on a boat or go to the airport with your agile trolley rather than pushing a stroller loaded with bags." Fabio Volo has made his journey a fundamental tool for knowing the world: "Especially the one in solitude. I've met so many wonderful people: there is something deep and magical about the kindness of a stranger on the other side of the Planet." Balance with the other half of the universe is, however, an enigma that he has not yet been able to solve: "One of the reasons people talk to their spouse is the difference between love and respect. 114 | 12 . 2017 | Shop in the City

The man seeks respect, the woman demands love. The woman marries a man thinking of changing three things and making it perfect, as if she could customize her boyfriend. And men never change. The man meets a woman and for him it’s fine, and instead the woman changes. Even though we choose you very young, you know that you can never change."

Museum of Beni Culturali Cappuccini, in viale IV November. For information: 010.8592759 or www.bccgenova.it/ presepe-meccanico.html One of the smallest nativity scenes in the world at the Accademia Ligustica A completely different style this Nativity is preserved at the Accademia Ligustica of Fine Arts, in piazza De Ferrari, made by the Bavarian of Italian origin evento Johann Baptist Cetto: the tiny figures The reproduction of the are enclosed in a precious ebony frame nativity has always been the with silver filigree. It is considered one December event for many of the smallest in the world and this groups is precisely the peculiarity that makes Artistic or traditional, eveCetto's work unique. Those who want ryone goes to see the natito see it can call 010.5601327 or visit vity scenes www.accademialigustica.it A work in papier-mâché by Carlo There is an event, in Genova, that Laganà has been repeated since the sixteenth It changes again with the Bethlehem by century. It is certainly the oldest event Carlo Laganà. The artist recounts the that takes place in the city, but here birth of Jesus in a modern way using and in Naples is where the Italian papier-mâché. The entire nativity is tradition is rooted. The return of the done with this technique. Do you want nativity season, a habit that comes to see it? Then you must go to the Diocesano Museum, right in front of the from the Republic era, involves religious and private congregations. Once cathedral of San Lorenzo. Maybe the the wealthy and powerful families of Christmas holidays can be an opportunity to have a visit and discover its Rolli wanted to please God, over time they have become creative and passio- secrets. All details at 010.2475127 or nate about their miniature Bethlehem, www.museodiocesanogenova.it and have shown their way of seeing the The statues of Pasquale Navone at world through their art. the Giannettino Luxoro Museum The museum of Beni Culturali Cap- Do you prefer a more traditional style? puccini and the Nativity of Franco Do you want an eighteenth century Curti nativity set in a modern background? One of them is Franco Curti, a Cunean Then you must jump to Nervi. In the sacristan who lived in the mid-twentie- heart of the parks, the Giannettino th century. In 1949, at Carmagnola, in Luxore Museum houses the statue the province of Torino, he presented his done by Pasquale Navone. A Genovese nativity for the first time. Behind the artist, known for his wooden religious landscapes of Bethany, Jerusalem and sculptures, who lived in the eighteenth Bethlehem, there are over 150 statues century and was, with contemporary moving with a seven-engine system. Anton Maria Maragliano, one of the After ten years of visiting the cities of greatest exponents of ecclesiastical Biella, Como, Milano, and Torino for statuary of that period. more than a decade, this incredible Info: 010.3726025 or www.museidigenova.it. creation can be admired at the


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Madonnetta’s nativity Numerous examples can be found at Maragliano’s school with the nativity scenes set up in churches through the city. The most famous is, of course, that of Madonnetta, in the Sanctuary of Our Lady Assunta of Carbonara, just up the Madonnetta. The Genovese consider it one of the most striking. Here with a background of wood carvings, featuring washer and shepherd statues, built between the 17th and 18th centuries, is ancient Genova, reproduced in five paintings in which la Lanterna is recognized with ships, the passageways of the historic center, the ancient Valbisagno, also the entire countryside, within the same sanctuary. And here are the main characters: on the right, the procession of the Magi who move at night from the city of Jerusalem and head to the Nativity, at the center the artisans and to the left a typical Genovese farm with a stable and kitchen. Info: 010.2725308 or www.santuariomadonnetta.it/santuario-it-it/presepio/ 4 passi

A winter afternoon at la Lanterna There is no better time to visit la Lanterna. Because this is the symbol of Genova and every opportunity should be taken to rediscover it, to show children or those in Genova who don’t know its secrets. But if you are in the city in March and you go to the beach you can stay until November, because the winter is the ideal time to spend a couple of hours at the lighthouse. Reaching it isn’t easy because it’s at the center of the commercial port. Once you get there, however, what’s there is much more than you would have expected. The wood and metal walk to access la Lanterna Park is a footpath overlooking the sea. Exciting and not scary.

The Museum The first step is the museum dug into the rock at the base of the tower. Visit it for more information about la Lanterna’s story. It’s 77 meters high, making it the tallest of this type of building in the Mediterranean, the second tallest in Europe. The documents testify that in 1128 there was already a similar structure, made of three overlapping trunks. It was there to announce the arrival of suspect boats. Only in time did it become a lighthouse. To signal navigators they burned heather and broom bundles. In 1326 the first olive oil lantern was installed, whose light was concentrated in a beam thanks to transparent crystals produced by Ligurian and Venetian glass makers. The monument we see today is dated to 1543. The Lighthouse Today They rebuilt it after thirty years, the tower remained incomplete, destroyed by the French. It was done in square sections, in natural stone extracted from the quarry of Carignano, with the white and red symbol of the city to decorate one of the sides and a panoramic balcony that separates its two sections. This is the highest point that visitors can reach. And here we are, at the heart of the visit, at the lantern. It's time to work hard. There is an elevator, but it’s reserved for the workmen. You can only arrive at the balcony on foot after climbing 172 steps of 365 total, but a reward is expected. This is a seafront terrace with stunning views: on the one hand, the promontory of Portofino, the center of life flowing into the commercial port, on the right there are the pathways of the coast of Pegli, Pra, and Voltri. The Park Even in the nineteenth century, the lighthouse was the gateway to Genova for those arriving from the Ponente. Going back down to la Lanterna Park,

you can still see the Porta Nuova of the city, built in 1827 and around it, the Savoy walls that defended it and now protect the green area at the base of the lighthouse. The young Urbanists of the Fondazione Mario and Giorgio Labò, who, since July 1, 2014, with the concession of the City of Genova, the Municipio II Centro Ovest, and the ex Provincia, are dedicated to the management of the spaces and have prevented their closure. The Managers All voluntary work, made even more difficult by the fact that la Lanterna has many owners: one part belongs to the Demanio, another to the Navy. However, over the years, there have been interventions. Today, for example, the tower is painted blue, green, pink, and every color at the same time on different days thanks to a new lighting system. And here you can surf the Internet quickly because there is also Wi-Fi. The Visit It’s a technological space, well-kept and ready to welcome tourists. By the way, here is the schedule: The site can be visited on all Saturdays, Sundays, and holidays from 14.30 to 18.30, with the last entry at 18. All details can be found on the page www.lanternadigenova.it/informazioni/ But until February 4, the history of the city and its symbol is also told at Palazzo Reale, in via Balbi, at the exhibition "La città della Lanterna – L’iconografia di Genova e del suo faro tra Medioevo e presente", which can be visited from Thursday to Saturday from 10 to 17 and Sundays from 14 to 17. For more information: www. palazzorealegenova.beniculturali.it

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INFORMAZIONE A CURA DELL’EDITORE

Credito d’imposta agli investimenti pubblicitari a cura della redazione, in collaborazione con lo studio commercialisti Lazzereschi di Genova

Il D.L. 50/2017 nella sua ultima formulazione ha previsto una interessante agevolazione per imprese e lavoratori autonomi che investono, nel 2017, in pubblicità. In particolare, viene riconosciuto un credito di imposta parametrato all’entità degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, nel periodo dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017, purché il loro valore superi almeno dell’1% quelli, di analoga natura, effettuati sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo del 2016. Domande L’importo del credito di imposta può raggiungere la misura massima del 75% del valore incrementale degli investimenti, elevato al 90% per le microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative. Un decreto ministeriale in corso di approvazione fisserà le modalità operative per accedere al contributo.

116 | 12 . 2017 | Shop in the City

Cosa si intende per microimprese? Le microimprese e le piccole e medie imprese sono le imprese che impiegano meno di 250 persone e il cui fatturato è inferiore a 50 milioni di euro (o con un totale di bilancio annuo inferiore a 43 milioni di euro). Come posso utilizzare il credito di imposta? Il credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’art. 17 del Decreto legislativo n.241/1997 Ma dovrò pagare delle imposte sull’agevolazione ricevuta? No. Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP.



company profile

Planter’s Grazie ad una profonda comprensione delle esigenze del mercato della fitocosmetica, Planter’s sviluppa una vasta gamma di cosmetici con ricette esclusive a base di principi naturali e realizzate da una rete selezionata di Laboratori specializzati

Altissima qualità

Assenza di Nickel tested parabeni e sostanze ritenute Testati in vitro ed dannose alla in vivo salute

la storia

1995 - Planter’s nasce a Genova da un gruppo ristretto di soci che hanno maturato l’esperienza specifica nel settore dietetico erboristico e che colgono le potenzialità di sviluppo della cosmetica naturale. Gennaio 2015 - Planter’s passa a InvestCosmetica, holding di investimento francese con esperti del settore farmaceutico, che crede nella grande potenzialità del marchio ed ha un piano ambizioso di implementare lo sviluppo e le strategie di espansione sia in Italia sia a livello internazionale. Oggi, Planter’s rappresenta un modello di successo Made in Italy, mantiene la produzione e la distribuzione in Italia, e ha saputo varcare con grande efficacia i confini nazionali.

la filosofia

Capire, anticipare ed interpretare in modo innovativo i bisogni dei consumatori. Rivolgersi sempre alla fascia di clientela che non si ferma alle apparenze, che esige prodotti dai connotati ben precisi, formulati con ingredienti naturali, non testati su animali, sicuri sulla pelle e che mantengono le promesse. I cosmetici Planter’s in fase di produzione e confezionamento sono sottoposti a severi controlli

118 | 12 . 2017 | Shop in the City

microbiologici, chimico fisici, a test dermatologici di efficacia e tolleranza cutanea, per assicurare alla clientela la massima sicurezza. I controlli sono possibili grazie alla preziosa collaborazione dei laboratori delle Università di Pavia, Ferrara, Sassari. Una strategia mirata ad anticipare la richiesta del mercato ed i bisogni della clientela. I clienti sanno di potersi fidare di Planter’s nel ricevere esattamente ciò che gli è

stato promesso. Le ricette Planter’s sono formulate solo con ingredienti selezionati , secondo l’evoluzione delle conoscenze scientifiche di sicurezza ottimale e di alta qualità , per ottenere cosmetici unici, sicuri, efficaci, mai testati su animali. Attualmente i prodotti Planter’s si trovano in Italia in oltre 2069 punti vendita Farmacie /Parafarmacie e 1644 p.v. Erboristerie.


company profile

Perla "Produrre un vero pesto genovese biologico è per noi un atto di responsabilità verso le persone e verso l’ambiente, un passo decisivo verso un’idea di alimentazione sana e corretta,coerente con ciò che tutti desideriamo. Per noi e per i nostri figli" a cura della redazione

1981

4

molti

nascita ditta Perla con sede

i marchi registrati: Perla, Portofino,

i prodotti: Salsa di noci, Pesto rosso crema di olive nere e verdi,

commerciale e produttiva a Santa

Perle di Campo e Benazzi

Margherita Ligure

Salsa del diavolo, Salsa verde, Crema di porcini, Crema di tartufo, Crema di rucola, Crema di carciofi

L'azienda

Giulio Benazzi è stato promotore e presidente del 1° consorzio del pesto Genovese. L’azienda Perla è iscritta all’AIC Associazione Italiana Celiachia perché il pesto da loro prodotto è privo di glutine. Personale altamente qualificato produce ogni giorno salse fresche e a lunga conservazione adatte per condire sia primi piatti che aperitivi. Il core business è rappresentato dalla produzione del famoso pesto e dalla lavorazione selezione e confezionamento di

funghi porcini secchi. I funghi porcini provengono da zone di raccolta di proprietà europea dove sono selezionati, vengono poi essiccati e controllati in loco da esperti del settore e analizzati dall’esperto micologo. Nella sede produttiva si confezionano inoltre pinoli mediterranei di prima scelta, noci sgusciate europee, origano, peperoncino cayenne di 1° scelta, pepe e pomodori essiccati.

Shop in the City | 12 . 2017 | 119


programma di sala

EVENTI IL TEMPO DEI PRESEPI 2017/2018

BIGNOVEMBER3 Fino al 15 dicembre Luoghi vari

MOSTRE

CINEPASSIONI. STORIE DI IMMAGINI E COLLEZIONISMO

Dal 1 dicembre al 31 gennaio

Architetti di Genova, con l’obiettivo

IL GENOVESE. STORIA DI UNA LINGUA

2018

di creare momenti di confronto

Fino al 2 dicembre

L'esposizione nasce dal desiderio di

Luoghi vari

pubblico sui temi della città,

Archivio di Stato di Genova

far conoscere tre importanti realtà

Il programma valorizza la ricca

dell’economia urbana e

La mostra illustra la storia

legate al cinema presenti in città: la

tradizione presepiale genovese.

dell’architettura.

millenaria del genovese attraverso i

Cineteca D.W. Griffith, fondata da

Allestimenti di presepi storico-

www.ordinearchitetti.ge.it

suoi documenti più significativi.

Angelo Humouda, la Collezione

www.beniculturali.it

intitolata a Stefano Pittaluga e la

artistici d’eccellenza nazionale,

Un’iniziativa promossa e ideata dalla Fondazione Ordine degli

paesaggistici, meccanici, antichi,

BABBO RUNNING 2017

moderni, viventi in costumi

17 dicembre

barocchi e tradizionali; concerti di

Porto Antico e Centro storico

musica; visite e tour guidati,

Un evento divertente e ironico,

CRISTOFORO COLOMBO. LE MEDAGLIE E LE MONETE

mercatini natalizi e tanto altro.

adatto a tutte le età, in cui si corre

Fino al 29 dicembre

per 5 km in costume da Babbo

Palazzo Ducale

Natale per le vie della città.

La collezione di medaglie e monete

www.babborunning.it

colombiane del Comune di Genova.

tradizionali, scenografici,

RESISTERE E CREARE – RASSEGNA DI DANZA III EDIZIONE

Fino al 7 gennaio 2018 Loggia della Mercanzia

Collezione Cine Ciak, rispettivamente centrate sul patrimonio filmico, sulla tecnologia cinematografica e sull’oggettistica. www.genovacreativa.it

Fanno parte della raccolta un busto

CIRCUMNAVIGANDO FESTIVAL

di Colombo ed un “cimelio” dove motivi colombiani si fondono. La

Dal 2 al 10 dicembre

Dal 26 dicembre al 7 gennaio

collezione è preceduta da una

Teatro della Tosse

2018. Anteprime 7-8-9-15

rassegna di monete genovesi

Con la direzione artistica di

dicembre

dell’epoca di Colombo.

Michela Lucenti, full immersion di

Luoghi vari

www.palazzoducale.genova.it

spettacoli, performance, workshop

XVII Edizione del Festival

dentro e fuori dalle sale del teatro.

internazionale di teatro e circo dal

Una rassegna per resistere e creare.

tema Grow Up (Crescere), un filo

www.teatrodellatosse.it

rosso che segue l’intera programmazione, che sancisce

MARCO TANCREDI. CARTE NOMADI

quello che il Festival fa ormai da

Fino al 7 gennaio 2018

anni: crescita per le compagnie

Musei di Nervi - Galleria d’Arte

Dall'8 dicembre al 6 gennaio

giovani che qui presentano work in

Moderna

2018

progress; crescita del pubblico;

Luoghi vari

crescita della conoscenza culturale.

A dicembre Genova si accende per

www.sarabanda-associazione.it

EVENTI NATALE 2017

celebrare il Natale! Dall'Immacolata

immergersi nell'atmosfera

RUOTA PANORAMICA AL PORTO ANTICO

PAGANINI, I SUOI STRUMENTI E LA SUA CITTÀ

natalizia delle feste, Dalla Ruota

Fino al 28 febbraio

Fino al 31 dicembre

panoramica all'Albero di Natale in

Porto Antico

Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi

piazza De Ferrari, Dal Babbo

Posta in fondo ai Magazzini del

Un'esposizione permanente di

Running al Santo Stefano Day al

Cotone dai suoi 45 mt di altezza la

cimeli paganiniani a partire dal

Porto Antico.

ruota permette di godere di un

leggendario Guarneri del Gesù

panorama unico e strabiliante su

costruito nel 1743.

tutta la città.

www.museidigenova.it

fino all'Epifania, un mese ricco di eventi, spettacoli e tradizioni per

ARCHITETTURA E CITTÀ/ 120 | 12 . 2017 | Shop in the City

www.portoantico.it


programma di sala

Con le sue carte, Marco Tancredi

Chiesa di San Francesco, Noli (SV)

entra in dialogo con le opere delle

Sulla facciata della Chiesa di San

collezioni museali, evidenzia

Francesco il volto di una donna

analogie e differenze tra

palestinese si sostituisce a una

contemporaneità e recente passato

raffigurazione sacra. All’interno il

DISEGNI PER UNA CITTÀ MODERNA. GENOVA NEGLI ACQUERELLI DI ALDO RAIMONDI

grazie a un significativo nucleo di

video realizzato dall’artista

Fino al 14 gennaio 2018

culturale tra Italia e Giappone.

opere. www.museidigenova.it

albanese racconta la storia di Rasha

Musei di Strada Nuova - Palazzo

Opere in vetro industriale,

Miech, arrivata dal Libano in Italia

Rosso

realizzate per aprire un dialogo

grazie al corridoio umanitario

Gli acquerelli di Aldo Raimondi

ideale con le opere esposte nel

organizzato dalla Comunità di

raffigurano Genova a metà degli

Museo. www.museidigenova.it

Sant’Egidio.

anni ’30, nel pieno del suo fervore

www.fondazioneculturanoli.it

costruttivo. Conservati presso la

SEMMO DO ZENA. TUTTA UN’ALTRA MUSICA Fino al 7 gennaio 2018

Collezione Topografica del

Museo della Storia del Genoa

Comune, vengono esposti e

L’esposizione vuole illustrare,

pubblicati per la prima volta

nell’ottica Genoa, due grandi

insieme a foto storiche dell’Archivio

passioni: il calcio e la musica. Inni,

fotografico civico.

ufficiali o meno, canzoni a tema,

www.museidigenova.it

dedicate alla squadra, a giocatori,

Chiossone Personale della scultrice giapponese Ōki Izumi, il cui lavoro rappresenta il profondo, duraturo e sempre attuale legame artistico e

LA CITTÀ DELLA LANTERNA. L’ICONOGRAFIA DI GENOVA E DEL SUO FARO TRA MEDIOEVO E PRESENTE Fino al 4 febbraio 2018

Croce

RUBALDO MERELLO TRA DIVISIONISMO E SIMBOLISMO. SEGANTINI, PREVIATI, NOMELLINI, PELLIZZA

La mostra si costruisce come un

Fino al 4 febbraio 2018

Novecento. Saranno esposte oltre

Fino al 7 gennaio 2018

dialogo tra un corpus di opere

Palazzo Ducale

200 opere. www.

Luoghi vari

inedito dell’artista, le Meridiane,

Un’ampia mostra dedicata

palazzorealegenova.beniculturali.it

La prima esposizione monografica

realizzate a partire dal 2012, e una

all’artista ligure Rubaldo Merello.

dedicata al Piola, poliedrico artista

selezione delle opere della

65 dipinti e circa 30 disegni saranno

genovese che a metà del Seicento e

collezione del museo, che ne

accompagnati dalle principali

fino alla fine del secolo ha detenuto

campioneranno la sua storia.

testimonianze della sua attività

il monopolio incontrastato nel

www.villacroce.org

ad episodi particolari della vita sportiva, fino ai cori dei tifosi allo stadio. www.fondazionegenoa.com

DOMENICO PIOLA 1628-1703 PERCORSI DI PITTURA BAROCCA

STEFANO ARIENTI “FINESTRE MERIDIANE” Fino al 14 gennaio 2018 Museo d’Arte Contemporanea Villa

Palazzo Reale La mostra mira a offrire al pubblico un quadro storico delle rappresentazioni figurative della Lanterna, del porto di Genova e della città intera, a partire dalle prime mappe rinascimentali e fino agli scatti fotografici del

plastica. Accanto ci saranno alcune

CONTATTI CON IL PASSATO. IL DISCO LUNARE DI LIBARNA

campo di tutte le arti. Sede centrale

opere di Nomellini, Previati,

Fino all'11 febbraio 2018

sarà Palazzo Nicolosio Lomellino; il

Pellizza, Segantini e altri.

Museo di Archeologia Ligure

percorso proseguirà nei Musei di

www.palazzoducale.genova.it

Un enigmatico reperto

Strada Nuova, a Palazzo Bianco e

archeologico viene mostrato al

Palazzo Rosso.

pubblico: proviene dalla città

www.palazzolomellino.org

romana di Libarna ed è stato interpretato come strumento di misurazione delle fasi lunari, usato oltre 2000 anni fa per osservare il cielo notturno. www.museidigenova.it

RASHA

PONTE DI LUCE: CIBO PER GLI VETRI DI ŌKI IZUMI ANTENATI, FIORI Fino al 4 febbraio 2018 PER GLI DÈI

Fino al 14 gennaio 2018

Museo d'Arte Orientale Edoardo

Fino al 4 marzo 2018

Shop in the City | 12 . 2017 | 121


programma di sala

Museo d'Arte Orientale Edoardo

di rendere più presentabile.

di un artista poliedrico come Giulio

Chiossone

www.carlofelicegenova.it

Casale che dà voce e corpo alle

Tra le collezioni d’arte giapponese e

scintillanti creazioni del Signor G.

cinese che Edoardo Chiossone

www.teatrostabilegenova.it | www.

(Genova 1833-Tōkyō 1898),

archivolto.it

professore genovese raccolse durante il suo soggiorno in

GREASE

Giappone di oltre 23 anni, quella di

Dal 30 novembre al 2 dicembre

manufatti in bronzo e metallo è

Teatro Politeama

particolarmente importante.

LO SCHIACCIANOCI

www.museidigenova.it

16, 17, 19, 20 dicembre

Compagnia della Rancia, per

Teatro Carlo Felice

festeggiare il 20° anniversario del

Lo Schiaccianoci è il balletto che

musical in Italia. Lo spettacolo

apre il sipario sul vivace e

firmato da Saverio Marconi

fantasioso mondo notturno

prevede molte sorprese e novità.

infantile: è il sogno che una

www.politeamagenovese.it

PALEOAQUARIUM, IL MARE AL TEMPO MUSICA DEI DINOSAURI Fino al 31 marzo 2018

Una nuova edizione di Grease della

Atlantide

BALLETTO DI SAN PIETROBURGO

La prima mostra in Europa sugli

5 dicembre

elementi, dagli invitati alla festa ai

IL CASO DORIAN GRAY

animali marini al tempo dei

Teatro della Corte

regali. Le scene sono di Lele Luzzati.

1 dicembre

dinosauri, curata dai paleontologi

Per la prima volta a Genova, il

www.carlofelicegenova.it

Teatro Garage

Stefania Nosotti e Simone

Balletto di San Pietroburgo metterà

Il romanzo di Wilde diventa un

Maganuco. Punti forti

in scena "Il lago dei cigni".

processo in cui i tre protagonisti -

dell’esposizione sono le

www.teatrostabilegenova.it

tutti interpretati da Manuele

Acquario di Genova - Galleria

ricostruzioni degli animali acquatici del passato. www.paleoaquarium.com

Natale, trasfigurandone tutti gli

Morgese - danno ognuno la propria

VINICIO CAPOSSELA

versione dei fatti. Il ritmo, la suspence e le atmosfere gotiche

6 dicembre

trasformano la storia in un noir.

Teatro Politeama

www.teatrogarage.it

Capossela porta il live “Ombre spettacolo ambientato tra ombre,

BIAGIO ANTONACCI

nebbie e riflessi, ma con una

19 dicembre

struttura libera nel repertorio e

RDS Stadium

nella narrazione che abbraccerà

A più di tre anni di distanza dal

l’intera opera dell’artista.

successo multiplatino, L'amore

www.politeamagenovese.it

comporta, torna con un nuovo

nell’Inverno”, un nuovo suggestivo

PICASSO. CAPOLAVORI DAL MUSEO PICASSO DI PARIGI

bambina, Clara, fa la notte di

RIGOLETTO

Antonacci.

LA NOTTE DEGLI SCRITTORI

www.stadiumgenova.net

1 dicembre

album Dediche e Manie, Biaggio

Fino al 6 maggio 2018

6, 9, 10, 12, 22, 23, 27, 29

Palazzo Ducale

dicembre

Una grande mostra retrospettiva

Teatro Carlo Felice

su Pablo Picasso, con circa 50

Un classico del melodramma,

dipinti provenienti dalla collezione

talmente familiare, che si corre il

del Museo Picasso di Parigi.

rischio di non coglierne più

L’esposizione ripercorre oltre

l’audacia. Rigoletto di Verdi è

POLLI D’ALLEVAMENTO

mezzo secolo di sperimentazioni e

l’opera di “La donna è mobile”,

30 novembre al 3 dicembre

testimonia la straordinaria varietà

“Questa o quella, per me pari sono”,

Teatro Duse

Nel progetto di Teatro

che caratterizza la pittura di

ma è anche uno dei titoli più

Torna il teatro canzone di Giorgio

dell’Archivolto e Einaudi editore

Picasso.

scabrosi nella storia del

Gaber, con il suo carico di ritmo,

quattro autori rappresentativi della

www.palazzoducale.genova.it

melodramma, che la censura cercò

ironia, satira, intelligenza. Merito

scena letteraria italiana si mettono

122 | 12 . 2017 | Shop in the City

TEATRO

Teatro Modena


programma di sala

BANANA SPLIT

Solenghi prodotto da Teatro

QUALCOSA A PROPOSITO DI GIULIA

Inizio ore 19.

Pubblico Ligure. Tullio Solenghi ci

16 - 17 dicembre

Liberamente ispirato al racconto di

www.teatrostabilegenova.it

restituisce la genialità e l'inventiva

Teatro Garage

Tobias Wolff. Due ragazzi e una

www.archivolto.it

di Paolo Villaggio con affetto e

C’è uno spettacolo che deve nascere

ragazza, Banana Split parla di

maestria.

ma mette in luce imbarazzanti

un'età magnifica, fragile ed

presupposti. Che si fa? Si manda

esplosiva in cui tutto è possibile,

tutto all’aria o si lavora a un

quella della giovinezza.

compromesso? Si delega al regista,

www.teatrodellatosse.it

in gioco con il pubblico, tra

Solenghi legge Paolo Villaggio”, un

interviste e reading. E nell’intervallo

progetto di Sergio Maifredi e Tullio

cena a buffet per tutti.

ANDY WARHOL SUPERSTAR

21-23 dicembre Teatro della Tosse

Teatro Cargo

DAS KAFFEEHAUS. LA BOTTEGA DEL CAFFÈ

A trent’anni dalla scomparsa del

12 - 17 dicembre

grande artista americano, Teatro

Teatro della Corte

della Tosse – Fondazione Luzzati e

Un testo di metà Settecento,

Teatro Cargo in coproduzione

riscritto alla fine degli anni

L’ANNUNCIO A MARIA

dedicano uno spettacolo ad Andy

Sessanta, diventa un affondo sulla

19 - 20 dicembre

Commedia corale ambientata nel

Warhol (Pittsurgh, 1928 – New York,

disperazione del nostro tempo. E La

Teatro della Tosse

borgo marinaro di Chioggia,

1987). www.teatrocargo.it

bottega del caffè si apre in

Un Medioevo dove regna una

agitato da schermaglie amorose:

un’allucinante Venezia

confusione in cui si rispecchia tutto

fra gelosie e invidie, flirt e botte,

contemporanea.

il nostro presente: la crisi

equivoci e risate, un altro

www.teatrostabilegenova.it

dell’economia, il disfacimento della

capolavoro goldoniano.

www.archivolto.it

società, la disgregazione delle

www.teatrostabilegenova.it

evidenze anche più elementari. In

www.archivolto.it

1 dicembre

ALICHIN DI MALEBOLGE 2 - 3 dicembre Teatro Garage

oppure al Caso, la decisione finale? www.teatrogarage.it

LE BARUFFE CHIOZZOTTE Dal 28 dicembre al 7 gennaio Teatro della Corte

si perde nel mondo dei vivi,

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZANO IL VISO

reincarnandosi, di volta in volta,

14 – 17 dicembre

negli interpreti della maschera di

Teatro della Tosse

Arlecchino. www.teatrogarage.it

Due attori - Aida Talliente, Andrea

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Trapani - e una domanda: qual è il

Dal 20 al 23 dicembre

Maurizio Lastrico. Inferni e paradisi

personaggio della letteratura

Teatro Politeama

quotidiani, nuovi sketch e il meglio

teatrale la cui fragilità sembra

Dopo 43 anni dal primo debutto

del repertorio del comico.

riguardarti? Le cui parole potresti

torna in scena Aggiungi un posto a

www.politeamagenovese.it

6 - 10 dicembre

dire anche tu, tu in quanto persona

tavola. La regia originale di Garinei

Teatro della Corte

e non in quanto attore? Due

e Giovannini sarà ripresa da

A Berlino, in un anno cruciale della

risposte: Santa Giovanna dei

Gianluca Guidi le coreografie

IL MAESTRO E MARGHERITA

storia, Luigi Pirandello compone

Macelli di Brecht e Woyzeck di

saranno dirette da Gino Landi e le

31 dicembre

una delle sue commedie migliori,

Büchner. www.teatrodellatosse.it

scene e i costumi riprenderanno

Teatro della Tosse

fedelmente quelli originali.

A cinquant’anni dalla sua

www.politeamagenovese.it

pubblicazione, il capolavoro di

Alichino, un diavolo dei Malebranche, inseguendo Dante e Virgilio, finisce fuori dall’ Inferno e

QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO

forse la più rivoluzionaria, apice e

questo orizzonte si svolge la dolorosa di una famiglia.

MAURIZIO LASTRICO

www.teatrodellatosse.it

31 dicembre

vicenda dura, straordinaria e

Teatro Politeama Come da tradizione degli ultimi anni, capodanno a teatro con

coronamento della trilogia del

IL PUNTO QUIETE

teatro nel teatro.

15 dicembre

www.teatrostabilegenova.it

Teatro Garage

QUINDICI MINUTI

www.archivolto.it

Tre atti unici che invitano a

21 - 22 dicembre

danza, teatro, musica e arte visiva.

riflettere sul senso dell’esistenza

Teatro Garage

Dopo il successo di Orfeo rave

proponendo diverse filosofie di vita

A 30 anni dalla scomparsa, un

Emanuele Conte e Michela Lucenti

che hanno in comune appunto il

omaggio a Andy Warhol, una figura

si confrontano con un capolavoro

“punto di quiete” ossia la

strettamente legata alla musica che

della letteratura russa e mondiale.

10 dicembre

dimensione di raggiungimento

influenza e che lo contagia: dal rock

www.teatrodellatosse.it

Teatro di Sori

dell’equilibrio e della serenità.

alle avanguardie, dal jazz alla

In scena in prima nazionale “Tullio

www.teatrogarage.it

classica. www.teatrogarage.it

TULLIO SOLENGHI LEGGE PAOLO VILLAGGIO

Bulgakov diventerà un evento teatrale capace di fare interagire

Shop in the City | 12 . 2017 | 123


I NOSTRI DISTRIBUTORI

• Acquamarina via Domenico Fiasella 26 • Acquario di Genova Ponte Spinola • Amelie via Luccoli 26 - via San Vincenzo 181 • Andrea Morando via Luccoli 63 • Area 51 piazza Piccapietra 7 • Aspera via F.Pozzo 26 • Astor Hotel viale Delle Palme 16 • Astoria Hotel Clarion piazza Brignole 4 • Atrio concept store via Guglielmo Oberdan 164 • Bar Bolla via Martiri della Libertà 3 • Bar Balilla via Cesarea 115 • Bar Cavo via Balbi 169/171 • Bar Colombo via Gianelli Angelo 59 • Bar Cosmo piazza Vittoria 130r • Bar Donchichiotte Piazza Manzoni 2 • Bar Il Maestrale via D'Andrade 28 • Bar La Caffetteria via Sestri 81/83 • Bar La Crota via Sestri 265 • Bar la Piazza piazza Leonardo da Vinci 1 r • Bar le Bistrot via Porta d'archi 21 • Bar Manhattan via Galata 47r • Bar Mc via Sestri 200 • Bar Tam Tam via Porta d'archi 12 • Bar Tre Corone via De Martini 2 • Baretto corso Italia 38 • Basilico via Albaro 36r • Beautiful Loser piazza Marsala 5/r • Bebo via Sestri 107 • Bebo33 vico Schiaffino 28 • Besos Shop via Caterina Rossi 12 • Biblioteca Berio via del Seminario 16 • Bottino centro ottico via Sestri 231 • Bristol Palace via XX Settembre 35 • Caffe Boasi via XX Settembre 266 • Caffe degli Specchi salita Pollaiuoli 43 • Caffè Sestri via Sestri 96 • Caffetteria Numero 1 via Di Porta Soprana 49/51 • Camera di commercio via Garibaldi 4 • Casa della Penna via XX Settembre 108 • Casa della Salute corso Europa 1075 • Cds via Mosso 27 • Charme centro estetico galleria Mazzini 49 • Cicchetti 1860 via Gianelli 41 • Cimitero di Staglieno piazzale Resasco • City Gym palestra via V Dicembre 1 • City hotel bw via San Sebastiano • Costata via Albaro 21/23 • Cremeria Buonafede via Luccoli 12 • Cremeria Sestri via Donizzetti 36 • Da Marcello piazzale Marassi 1 • Dagnino via Sestri 104 • Dante st Immobiliare piazza Nettuno9 • Dentitalia corso Buenos Aires 28 • Dodo Gioielli via XX Settembre 246 • Don Cola via Cesarea 33 - via Porta d'Archi 11r • Dondi Salotti corso Ferdinando Perrone 15e - Corso Europa 651 • Douce piazza Matteotti 84 - via XX Settembre 62 - via Fiasella 1 • Easycom agenzia piazza Piccapietra • Eataly calata Cattaneo 15 • Erre Esse via Adamoli 347 • Farmacia Amoretti via Gianelli 53 • Farmacia Sociale piazza Tommaseo 22 • Federica Loforte bed and breakfast via Cancelliere 8 • Fitofix via SS Giacomo e Filippo 17r • Fokaccia largo S. Giuseppe 2 • Fondazione Teatro Carlo Felice passo Eugenio Montale 4 • Funny shop via Fieschi 9 • Gaggero gelateria via Murcarolo 75 • Gandolfo e Ravera via Oberdan 128 • Gelateria Chicco via Oberdan 120 • Gelateria Ciarapica via Pionieri e Aviatori d’Italia • Gelateria Priaruggia via Quarto 18 • Genova Experience Via S. Lorenzo 61 • Genova La Superba Piazza de Ferrari 10 • Giglio Bagnara via Sestri 46 - Via XX Settembre 258 R • Gilda Mazza via Cavour 70 • Gioielleria Toneatto via Galata 93 • Gnam gnam burger Via Gianelli 47 • Golf Club Peirano Via Edoardo Jenner 40 • Golf Club Rapallo Corso Goffredo Mameli 377 • Gourmand via Brigata Liguria 66 • Grand Hotel Savoia Via Arsenale di Terra 5 • Gruppo Ge lungobisagno Dalmazia 69 • h23 via Caprera 9 - via Luccoli 94 • Hobby del cucito via Sestri 82 • Hotel Continental via Arsenale di Terra 1 • Hotel Palazzo Grillo piazza delle Vigne

124 | 12 . 2017 | Shop in the City

111 • Il drago fiori via Oberdan 111 • In Medica largo XII Ottobre 62 • Isolani ottica corso Buenos Aires 75 - via Casaregis 36 via Palestro 6 • Istituto Paverano via Cellini 22 • La Corte Lounge Bar corte Lambruschini 9 • La cucina di Ornella via Guglielmo Oberdan 128r • La fonte della lana via Galata 27 • La giuditta gastromia piazza Sarzana 18 - via Trebisonda 75r • La mutua odontoiatrica largo Archimede 1/4 • La piazzetta via Oberdan 230r • La ruota via Oberdan 215 • L'amico ritrovato via Luccoli 98 • L'angolo del caffe via Albaro 57 • Lazzaretti Pellicceria corso Buenos Aires 62 • Lco viale Brigata Bisagno 2 • Letti e Materassi via della Libertà 37 • Libreria Bozzi via San Siro 28 • Lido Nuovo Lido corso Italia 13 • Lo spaventapasseri via Luccoli 86 • Mangini piazza Corvetto 3r • Mare via Marco Sala 2 • Marinetta via Lemerle 13r • Mario coletti parrucchiere via San Sebastiano 4 • Moisman Sport via Luccoli 19r • Mordini passamanerie via Luccoli 5 • Mugugno via Luccoli 24 • Murena via XX Settembre 157 • Museo Civico storia Naturale via Brigata Liguria, 9 • Museo Luzzati area del Porto Antico 6 • Natoli via XX Settembre 137 • Nh hotel via Martin Piaggio 11 • Nh Marina Ge via Al Ponte Calvi 5 • Noi via Luccoli 64/66 • Officina santa Maria Novella via Oberdan 223 • One sushi piazzale Marassi 6 • Open door via Caprera 37/39 • Ostaia da u Neo via D'Andrade 85 • Ottica Polverini piazza Giusti 42 • Ottica Speich piazza della Meridiana 6/8 • Palazzo Ducale piazza Giacomo Matteotti 9 • Palazzo Meridiana salita San Francesco 4 • Panificio Battaglia piazza Baracca • Panificio Centrale via Oberdan 224r • Panificio le palme viale G. Franchini 9br • Panino Italiano via Roccatagliata Ceccardi 30R - largo San Giuseppe 23 • Panino Marino piazza Caricamento 65R • Pashmina via XXV Aprile 16 int A • Passengers via Luccoli 7 • Pasticceria Mantero via Sestri 157 • Pastificio Danielli via Galata 41r • Piccioni Fichet via Brigata Bistagno 41 • Piero 21 via Murcarolo 67 • Pizzeria Andrea Doria via Pegli 2a • Pizzeria da Rocca via Gianelli 90 • Pizzeria La Meridiana lungomare Pegli 11 • Politeama Genovese cia Bacigalupo 2 • Polleria di Nervi cia Oberdan 92 • Porto antico calata Molo Vecchio 15 • Regus San Benigno via De Martini 16 • Ristorante Piedigrotta piazza Gerolamo Savonarola 27 • Ross Equipe via Rossetti 7r • Rosso Rubino via Giovanni Torti 49n • San Giorgio antica erboristeria via Luccoli 47 • Sbraccia via Canevari 142 r - via Ceccardi 34 r - via Cipro26R - via Oberdan 193 r • Scuola di danza Arti's via Palmaria 5 • Spazio auto viale Brigate Partigiane 3 • Strike via Sestri 84 • Superbio via Luccoli 5 • Sushi concept store via XII Ottobre 27 • Sushi inside corso Torino 127 - via Oberdan 64 • Sweet caffe corso Torino 109 • Tatabox via Fieschi 69 • Teatro Archivolto via Ghiglione 10 • Teatro della tosse piazza Renato Negri 6 • Teatro stabile Genova piazza Borgo Pila 42 • Tennis Club salita della Misericordia 5 • Tennis Park via Zara 18 • Tessil Moda via San Vincenzo 7 • Thymiama via Luccoli 59 • Tiffany bar via Corsica 41 • Toasteria piazza di Sarzano 1 • Torrefazione Loi Pietro via Sestri 151 • Valle Pasticceria via Caprera 84 r • Verde Salvia via Sestri 211 • Viberti piazza Colombo 1/R - via Fieschi 33/R - via Sestri 46/R


oroscopo Oroscopo dicembre 2017 Illustrazioni di Alice Molinaro

21|03 20|04

ARIETE

indubbio senso estetico. In amore, metticela tutta per non apparire testardo e mitiga quel velo di possessività che pervade sempre ogni tuo rapporto personale. Gli amici ed i parenti fanno da cornice ad ogni tuo progetto di vita, e con il 2018 arriverà finalmente l’amore con la A maiuscola… accompagnato da uno splendido Golden Retriever.

Come di consueto la tua prima sfida è raggiungere tutti gli obiettivi in campo professionale, soprattutto quelli che risultano essere ancora in fase di stallo, le stelle quindi ti suggeriscono di essere perseverante e di non lasciarti vincere dalla fretta che, come insegna l’esperienza, è spesso foriera di cattivi consigli. Per questo nuovo anno però è necessaria 21|05 21|06 massima prudenza in ogni sfera personale, conta almeno fino a dieci prima di prendere gEMELLI decisioni di cui potresti pentirti amaramente. La tua solita impulsività va Finalmente Saturno a fine 2017 esce dal tuo frenata anche in amore, dove sarai vincente segno, per non transitarci più. Questo evidenzia grazie ad un fascino che ti accompagnerà e ti che sta per aprirsi una nuova era per te e per chi renderà irresistibile per tutto l'anno. Cerca di forse, se la routine non fiacca del tutto il avere un rapporto stabile di amicizia con un/ rapporto, continuerà ad esser al tuo fianco. Hai una confidente... ti potrà essere utile in futuro. imparato a farti carico di grosse responsabilità, e ora più che mai puoi puntare sulla carriera professionale andando contro corrente e reagendo alle situazioni che ti portano brutti pensieri. Ricorda che il tuo angelo custode non ti 21|04 20|05 ha lasciato mai un attimo, ti mette solo alla prova. Nel primo trimestre 2018 potresti avere TORO offerte per nuove attività lavorative, valuta È il tuo anno, insisti nell'essere te stesso, abbi bene e tieni a mente che una ventata di novità ti fiducia nelle tue potenzialità inespresse, ricorda farà sentire più giovane. Metti solo i puntini sulle “i” imponendo a chi di dovere le tue che puoi essere chi sei in ogni istante, anche se le necessità, altrimenti finirai per essere avversità si accaniscono verso i primi mesi dell'anno. Forza, grinta e coraggio sono dentro risucchiato dagli impegni e ti dimenticherai che ad ogni corsa saltata... la pancia aumenta. di te e scalpitano, falle uscire. Puoi dare libero sfogo alla tua creatività, con la certezza che in ogni oggetto che realizzi riuscirai a mettere dentro la tua innata meticolosità ed il tuo Shop in the City | 12 . 2017 | 125


OROSCOPO

prossima volta cerca di tener per te a quanto ammonta il tuo utile aziendale dell'anno, vedrai che nessuno ti verrà più a dire “come sei CANCRO ingrassato”, “sei tirato”, “lavori troppo, sei giù”. Affascinante ed ammaliante, sfrutta il tuo Qualcuno diceva “non ti curar di loro...” ed in innato sex appeal per fare conquiste. Se non effetti con il nuovo anno cesserà tutto quel sfocerà in amore almeno nasceranno amicizie vociferare sulla tua figura che ti ha portato a interessanti che potrai riversare anche in chiuderti in te stesso cercando nel silenzio una via di fuga. Taciturno ed emotivo non è sempre ambito professionale. Un 2018 positivo sotto facile capire che cosa ti rende triste e sconfortato, tutti i punti di vista, ma non sarà ancora l'anno della svolta. Per quella devi ancora aspettare, il ma quest’anno sarai alle prese con tuo karma non è pronto. cambiamenti profondi, pronti a travolgerti. E ciò riguarderà soprattutto il lavoro e soprattutto in primavera, periodo nel quale la ripresa sarà talmente portentosa da farti quasi pensare di essere onnipotente... stai attento. Non esagerare 24|08 22|09 con la sicurezza in te, potresti risultare a molti troppo sbruffone e superficiale. Arriverà il VERGINE momento di consumare quel famoso viaggio premio che non ti sei ancora concesso. Opterei Partiamo dal tuo quasi unico scopo vitale: il però per la solitudine e per un luogo quasi lavoro. Volenteroso ed affidabile, altruista e mistico di meditazione, ti servirà a capirti ingegnoso sarai sempre più apprezzato nella meglio, visto che continua la tua totale tua attività, che prosegue dritta come un fuso incoerenza sentimentale. E magari grazie a ciò senza alti e bassi di sorta. Affidati ogni tanto capirai molti dei tuoi sbagli ed insuccessi. però anche all’intuizione per risolvere i problemi, per fronteggiare imprevisti apparentemente insormontabili. Ti accorgerai che se smetti un'ora prima di lavorare e vai al parco col cane e ti proporrai aperto e disponibile 23|07 23|08 potrà accadere di tutto… incluso un simpatico incontro con il tuo primo amore che non vedi da LEONE 25 anni. Dedica almeno mezz'ora al giorno al Attenzione alle critiche di un familiare, come tuo fisico, è importante, così facendo imparerai ad amarti di più, a conoscere i tuoi difetti e le tue spesso accade la smisurata soddisfazione potenzialità inespresse. Attento alla cioccolata. personale porta dietro a se' una scia incancellabile di invidia e cattiveria. Fai tesoro delle critiche, ma non pensarci troppo, la 22|06 22|07

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oroscopo

sconclusionata si affiancherà, fino a prenderne il posto, una nuova vita fatta di stabilità e piacevole relax familiare. Ti renderai conto che BILANCIA anche guardare la televisione la sera sul divano con il gatto sulla pancia ha i suoi perché. E Durante i primi sei mesi del 2018 utilizzerai i social per attirare su di te le attenzioni ma stai scoprirai il piacere di non dovere andare sempre attento che tutto potrebbe ritorcersi contro. Sii a cercare qualcosa di nuovo, ti basterà guardare il posto fianco a te sul divano. cauto e soprattutto non buttarti in campi in cui non sei pratico. In amore l'indecisione tua solita e la paura di sbagliare ti frena ancora dal fare il grande passo, i sentimenti e le loro 23|12 21|12 ,manifestazioni sono sempre il tuo tallone d Achille, e prediligere le situazioni ballerine non farà altro che procrastinare soluzioni SAGITTARIO definitive. Se invece sei single è il momento buono. Iscriviti a quel corso di Yoga e vedrai le La tua energia vitale ti precede in ogni cosa che mille sorprese in serbo alla “Sliding doors”. La fai, spiazza e lascia il segno. Ma la tua tua colonna sonora del 2018 in questo caso sarà propensione per la distrazione ti porta a non “si cambia musica” cambiare per crescere, per concentrarti abbastanza sulle mete che ti sei trovare nuovi stimoli. Insomma stop alla noia e prefissato, e questo comporta uno spreco di alla solitudine. energie che diventa poi sperpero finanziario esagerato. Stai attento: utilizzare il salvadanaio spesso non è da “sfigati” ma da previdenti, le spese pazze ed i progetti smisurati non ti porteranno migliorie ma solo tasche 23|10 22|11 vuote. Se ti concentri il 2018 potrebbe riserbare per te la realizzazione di quel vecchio progetto SCORPIONE che hai messo nel cassetto e forse con la quiete lavorativa potrai accorgerti di quella persona Allaccia le cinture e parti per questo nuovo che abita vicino, che ti fa sempre mille anno in cui si aprono strade e importanti commissioni e con la quale tu non hai mai opportunità. È un anno intenso, movimentato: tempo di parlare. occorrerà tenere gli occhi bene aperti per cogliere l’attimo. Un anno che non dimenticherai per tanto tempo perché le tue fantasie professionali e lavorative avranno finalmente una concreta realizzazione. Un anno intenso anche sentimentalmente perché alla tua vita 23|09 22|10

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OROSCOPO

2|12 20|01

CAPRICORNO Abbandonato questo difficile 2017, non è finita. Il primo semestre 2018 sarà ancora all'insegna dell'alternarsi di alti e bassi, di situazioni non chiare, di preoccupazioni per piccoli disagi di salute e di momenti professionali e sentimentali da rimettere in sesto. Non trascurare che la stabilità deve essere il tuo obiettivo, perché la tua indole di animo “leggero e libero” ti porta sempre a non avere certezze in alcun campo, e questa cosa ti fa essere troppo insicuro e vulnerabile. Anno importante, in cui è anche necessario mediare tra amore ed impegni professionali. Se sei single smetti la tua durezza ed il tuo distacco da tutto e tutti e vedrai che i pianeti ti saranno all'improvviso favorevoli.

di pensare che sei “normale” e non velocizzare cose che al tuo attuale ritmo sono perfettamente in sincronia con il cosmo. Poche emozioni ma vere e durature devono essere anche per quest'anno il tuo obiettivo in amore, dai tempo al tempo e accontentati delle piccole cose. È da lì che nascono le grandi news. 20|02 20|03

PESCI

Eccolo forse per alcuni aspetti il segno vincitore del 2018. Sensibile, romantico ed emotivo, vivi atmosfere tenere e sognanti in campo affettivo. Il lavoro è pronto a riservarti sorprese e colpi di scena basta che tu riesca mettere da parte quella ritrosia arcaica nei confronti delle donne “capo”. Se riuscirai di certo tutto prenderà la miglior piega. In amore il tuo noto fascino melanconico si ripresenterà vivo come mai a farti ricordare che a te nessuno sfugge. Gli imprevisti e le 21|01 19|02 contraddizioni la faranno da padrone ma saprai tener mano agli eventi, dimostrando ACQUARIO ancora una volta che sei incredibilmente pronto a tutto e a rivoltare le situazioni a tuo La tua situazione è tra le più stabili vantaggio. Stai all'occhio però a non dell'oroscopo del 2018, che invidia. L'unica richiesta degli astri è che tu sia pronto a qualche commettere passi falsi. Il 2018 è il tuo anno, ma il 2019 potrebbe riportarti indietro. piccolo sacrificio per ottenere soddisfazioni e successi aggiuntivi. Mica male. Non perdere l’ottimismo che ti caratterizza per natura di fronte alle primissime difficoltà e ricordati che la via di mezzo spesso non equivale a noia e scarsa creatività ma rappresenta in un mondo attualmente instabile la tua vera forza. Smetti

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