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Il progetto ITALIAN ARTISTS nasce dal desiderio di unire il talento e l’estro creativo di diversi artisti, attraverso la costituzione di un ‘contenitore creativo’ dove ciascuno apporta il proprio contributo, conoscenza ed esperienza. Un “club artistico” dove unire le sinergie e gli intenti per riuscire a perseguire obiettivi sempre più ambiziosi ed impegnativi, in un clima di collaborazione, cooperazione e rispetto reciproco. L’organizzazione di esposizioni collettive ispirate a particolari temi o collegati a specifiche manifestazioni, rendono stimolanti e unici i singoli eventi attraverso una costante ricerca stilistica personale. Artisti dalla professione consolidata affiancati a giovani proposte che potrebbero rappresentare il panorama futuro dell’arte contemporanea . Maestri ed esordienti : due generazioni a confronto con un diverso modo di operare e di intendere la professione dell’Artista nella società contemporanea. ITALIAN ARTISTS si configura quindi come un brand esclusivamente Made in Italy, con opere di qualità e una valida possibilità di investimento.
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Italian Artists Qualità e innovazione nell'arte Italiana contemporanea. Dal Rinascimento ad oggi l'arte, la cultura e l'estetica italiana hanno raggiunto vette di riconoscimento ineguagliabili. Nel mondo l'Italia è conosciuta ed apprezzata per la propria millenaria storia, per lo sconfinato patrimonio artistico e per la straordinaria capacità di promuovere il bello a tutti i livelli. A partire dal secondo dopoguerra l'Italia ha saputo conquistare i primi posti mondiali anche per quanto riguarda il design e la moda. Si è sviluppato un made in Italy, che, in termini di elevatissimi standard qualitativi, detta legge a livello planetario. Oggi il nostro Paese si fa conoscere ed apprezzare per lo straordinario patrimonio di prodotti eno-gastronomici e la ricercatezza della propria cucina. Non a caso Milano ospiterà nel 2015, proprio sul tema cibo-alimenti, un' Expo' mondiale. Ma non possiamo nascondere che, a partire dal Novecento, l'Italia non è più il centro di riferimento mondiale per l'arte contemporanea. Sono finiti i tempi nei quali Mario Schifano, Mimmo Rotella e altri pochi venivano riconosciuti dal mercato mondiale dell'arte. Oggi il centro vitale, pulsante e dominante dell'arte sono New York ed in seconda battuta Londra. Ebbene come riaffermare, anche nella pittura e nella scultura, un posto degno della nostra tradizione? Diversi artisti, di differente ITALIAN ARTISTS
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estrazione e formazione, con un paziente lavoro di ricerca e tanta passione hanno creato il marchio Italian Artists. Artisti che hanno unito le loro forze, pur mantenendo le personali cifre stilistiche, per costituire un gruppo, una scuola, un brand che torni a fare emergere l'arte italiana nel mondo. Un marchio che sappia esprimere nell'arte contemporanea, dalla pittura figurativa, all'informale, passando attraverso scultura e fotografia, l'eccellenza e il senso di un percorso. Italian Artists è, in definitiva, un progetto artistico che rimette al centro l'uomo e la sua espressione vitale, puntando sulla bellezza del colore e la variabilità delle forme. Italian Artists realizza opere nelle quali si possono leggere la storia e il futuro della pittura italiana. Italian Artists, nuovi artisti in continua aggregazione, significativi, non convenzionali, in grado di progredire e fare avanzare la pittura italiana nel complesso panorama internazionale. Questa la sfida lanciata da un gruppo che si presenta storico e innovativo al tempo stesso. Dottor Enrico Englaro Storico e Critico d’Arte
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MILO Milo Lombardo, nato nel Midi, il 15 Agosto del 1941 a Barletta, città della disfida e dalle architetture medievali, dove il sole baciando il mare, da forma all’incredibile natura chiamata Puglia. Aveva iniziato sin da ragazzo come figurativo classico, memore della frequentazione dell’ Accademia del Nudo e dell'Accademia del Castello Sforzesco di Milano.Milo ha contatti con pittori, con gruppi e tendenze attivi a Milano dove nonostante le influenze possibili e direi inevitabili, nonostante le molteplici e ghiotte occasioni di “momento didattico”, Milo percorre una sua strada, sua “parte per se stesso”. Non rinuncia a fondere nel crogiolo di una potente personalità le varie “lezioni” con le doti native ed è quindi artista a pieno titolo. Milo tiene occhi e orecchie aperti, e in tutte le direzioni, recepisce, assimila, riflette, medita, rimastica, interiorizza personalizzando. E suole definirsi ”Figurativo Moderno Individualista”, o "Astrattista Figurativo Moderno". Oggi trovo nella sua pittura forme riconoscibili e colori un poco astratti, moderni. Essendo un Artista a tutto tondo il passo nella scultura da collezione e monumentale fu breve tanto che ad oggi il Maestro ha nel suo curriculum oltre 200 personali in Italia ed all'estero e ben 18 monumenti pubblici in Italia. Innumerevoli sono i Musei che hanno voluto nelle loro collezioni permanenti le sue opere pittoriche e sultoree. Milo con il nuovo progetto dal titolo “Il vecchio e Il Giovane”, In collaborazione con l' Associazione Nazionale Le Mappe dei Tesori d’Italia , gode del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Italiane, di Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e di Expo 2015, realizza cosi una nuova sfida dalla grandezza nazionale e istituzionale che lo porterà al padiglione Italia di Expò 2015. ITALIAN ARTISTS
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RENATO NATALE CHIESA Renato Chiesa è una figura di pittore e scultore con una sua inconfondibile identità nel panorama dell’arte contemporanea. Nato a Lecco nel 1947, ha studiato arti applicate in Francia dove ha anche esposto per diversi anni. Dal 1971 vive e lavora a Milano. La sua carriera cinquantennale è costellata di innumerevoli riconoscimenti a livello internazionale. Le sue opere battute nelle più prestigiose case d’asta sono, finora, oltre 360. Si tratta insomma di una personalità di tutto rilievo destinata perdurare anche nei prossimi decenni, accanto a nomi oggi ben più famosi. Renato Chiesa è un personaggio che vive di luce propria; non ha insomma debiti verso figure storiche di riferimento, né esistono filoni artistici che possano chiaramente classificarlo. Figurativo o astratto per lui possono essere pure etichette o convenzioni. Ciò che fa testo è l’energia e la spregiudicatezza che l’artista mette in campo. Una caratteristica che colpisce di Chiesa è proprio la sua esuberanza, il dinamismo che sprigionano le sue tele a livello plastico e spaziale. Un turbinio di variazioni cromatiche, come un susseguirsi di onde fantasmagoriche, che fa da sfondo ai temi che campeggiano in modo quasi irriverente. La sfera è forse il leit-motiv, quasi un marchio di riconoscimento per questo artista. E in effetti di sfere, colte in tutte le più disparate prospettive, abbondano le sue opere. Con un rilievo, nel vero senso della parola, del tutto particolare. E’ come un consumato giocatore di biliardo che ad ogni tentativo, attraverso impensabili traiettorie, partendo anche dai punti più scomodi riesca a mandare sempre in buca. Se non è uno sfondo straripante di vitalità a sostenere, ovvero a mantenere meravigliosamente a galla, la sfera, è la sua precisa, assolutamente nitida ombra. Ed è proprio in un gioco d’ombre in cui si ripiega l’energia dell’artista quando, per una mossa un po’ sorniona, si rifiuta di uscire allo scoperto. ITALIAN ARTISTS
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A Renato Chiesa, dicevamo, piace sorprendere, non per partito preso, ma per una intuizione che sa andare oltre le aspettative dell’osservatore. La serie dei ritratti di donne e uomini famosi, così come quello dei pacchetti di sigarette, è il corrispettivo, a livello figurativo, delle sue rappresentazioni sferico-astratte. Ma anche in questo “doppio salto mortale” l’artista, riesce ad atterrare con scioltezza come un perfetto equilibrista. Ed è l’ennesima dimostrazione della propria onesta intellettuale: uno spirito che riesce ad imporsi, riemergendo dal caos tempestoso delle proprie emozioni e mantenendo la propria rotta lungo una direttrice destinata a durare. Il Maestro Renato Natale Chiesa non necessita di grandi presentazioni, perché gode di ampia notorietà. Nasce a Lecco nel 1947 e, giovanissimo, si interessa alla pittura ed alla musica. Dopo una temporanea frequenza dei corsi dell‘istituto d‘Arte di Parigi viene attratto dall‘affascinante scoperta dello sconvolgimento strutturale dei cubismo, il che gli permette di trascendere il dato reale della rappresentazione. Dopo la Biennale dei 1970 si riapre a Parigi l‘Archivio Storico delle Arti Contemporanee e questo fatto offre a Renato Natale Chiesa la possibilità di dedicarsi allo studio dei maestri delle avanguardie storiche. L‘incontro con Atanasio Soldati, che soggiornò a Parigi per qualche tempo. generò uno stimolo che probabilmente influenzò le opere successive con accesi cromatismi e rigorosi equilibri formali. Nascono così le prime "invenzioni" in cui il ritmo, il colore, la luce, il timbro assumono il ruolo di elementi portanti e diverranno una costante basilare di tutta la sua ricerca. Notevole influenza in quegli anni sarà esercitata su Renato Natale Chiesa da Virgilio Guidi per la forza ideologica dei pensiero creativo e da Emilio Vedova per l‘impeto del gesto che aggredisce la superficie. La scoperta della musica dodecafonica io porta ad appropriarsi del principio della "dissonanza". improvvisamente, in tal modo, la prassi di un colore sciolto da ogni relazione di tono e che si assumeva l‘esclusiva funzione di timbro. apriva nuovi e vasti orizzonti, tanto che da quel momento e fino al termine degli anni ‘60 il suo lavoro risulterà una ossessiva ricerca sulla semantica del gesto, della luce, dei timbro. li rapporto suono-colore, un colore che Renato Natale Chiesa, più che "vedere", ama "ascoltare" nelle sue risonanze più intime, gli permette di esprimersi secondo altre regole del tutto aleatorie in svincolata autonoITALIAN ARTISTS
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mia. Sul finire degli anni ‘60, segnati dalle sconvolgenti intuizioni di Lucio Fontana, che Renato Natale Chiesa conobbe a Milano in occasione di una sua mostra alla galleria Apollinaire, la turbolenza gestuale e l‘urgenza espressiva si placano e subentra una dimensione più riflessiva nella direzione di un superamento della pittura stesso, con l‘avvicinamento alle teorie gestaltiche sulla fenomenologia della percezione. i principi della optical art informarono le sue ricerche sulla suggestione ottica, dovuta ai fenomeno della conservazione retinica delle immagini, fino al 1978. Dopo una breve crisi seguita all‘esaurimento dell‘interesse per i principi della visualità strutturata, nel 1980 Renato Natale Chiesa si abbandona, con rinnovata energia ed entusiasmo, alla ritrovata immediatezza della pittura scandagliando nuovamente le fascinose trame del colore, che si eleva oltre le dissonanze degli anni ‘60. La pittura riconquista lo spazio dominante con un successivo alternarsi di colore e non colore, di luce ed oscurità che si contendono la superficie dell‘opera, li nero viene posto come la luce dei buio, dei vuoto dei silenzio, e io conduce a sondare le risonanze più segrete dell‘inesistente sull‘invisibilità della pittura stessa. Nella continua dialettica della ricerca, Renato Natale Chiesa i procede per stadi successivi di evoluzione caratterizzati da espansioni di sontuosità cromatiche e da improvvisi azzeramenti di ogni luminosità in cui concentra allo stato potenziale ogni emissione energetica. Questo incessante porre in discussione i propri modi operativi. io rende estraneo ad ogni precostituita forma stilistica e gli fa assumere il "Luminescenza " ad etica professionale. Attraverso il succedersi delle esperienze Renato Natale Chiesa insegue continuamente il sogno della pittura con una tensione sempre rivolta alla rigenerazione, alla catarsi e negli anni più recenti si riappropria delle connotazioni insite nella pittura e nel colore non più inibiti da regimi ideologicamente chiusi, bensì con un abbandono totalmente aperto e disponibile alla sfera globale dei sentimento. con un abbandono totalmente aperto e disponibile alla sfera globale dei sentimento.
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TIZIANA VANETTI Tiziana Vanetti è nata a Bengasi (Libia) il 02.04.1968, si è diplomata come stilista di moda e nell’anno 2008 ha conseguito il diploma di laurea con lode in pittura, con specializzazione in arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. La sua esperienza, oltre a quella di pittrice, comprende quella di insegnante di pittura e storia dell’arte sia in ambito privato che presso centri socio-educativi per l’insegnamento di materie artistiche a ragazzi disabili. Insegna inoltre presso l’Universiter di Castellanza e l’Università di Fagnano Olona, per le quali organizza anche visite guidate in occasione di mostre Museali. Vive e lavora in provincia di Milano. L' Artista ha nel suo curriculum oltre 50 mostre personali in Italia ed all'estero. Attualmente è impegnata nel progetto d'arte Wild Italia dove porta nei più prestigiosi musei Italiani 30 opere d'arte certificate made in Italy sulla natura dei boschi del nostro paese. Musei Italiani ed internazionali hanno accolto nelle loro collezioni permanenti suoi lavori.
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DIEGO RACCONI Diego Racconi classe 1968 e rimane attratto fin da giovane dalle arti e dalla pittura. Dopo un esordio da autodidatta, affina nel corso del tempo le proprie capacità tecniche e stilistiche, grazie valenti insegnanti appartenenti a diversi gruppi artistici. Partecipa attivamente a numerose collettive e concorsi, riscuotendo consensi di critica e di pubblico. L'accostamento cromatico risulta da chiave di lettura del mondo interiore, re interpretato attraverso complesse trame geometriche, spesso composte da campiture di colore fluido. Le emozioni sono rielaborate attraverso un linguaggio codificato dšarmonie e contrasti, dove il colore è l'assoluto protagonista.
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GIAN PIETRO ARZUFFI Nato a Garbagnate Milanese (MI) il 03/05/1979 residente a Cesate (MI) diplomato alla Scuola per geometri nel 1998. Affascinato dal mondo dell’arte sin da bambino si avvicina ad essa come autodidatta, osservando ed imparando da pittori e scultori conosciuti negli anni ed appartenenti a varie correnti artistiche. Sperimenta quindi successivamente e indipendentemente le proprie tecniche di pittura e del collage per arrivare nel tempo a sviluppare il proprio concetto di arte. Amante della sperimentazione nell’accostamento di svariati materiali e di nuove tecniche nella costante ricerca di una tridimensionalità delle proprie opere per sfuggire dalle due dimensioni canoniche a cui le opere su tela appartengono. Vive e lavora a Cesate.
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www.dearmagazine.it
www.fratturascomposta.it
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ART DIRECTOR : VALERIO LOMBARDO
INFO : Showroom Arte MILO Via Reali 82 20037 Paderno Dugnano (Mi)
Tel: 02.99.04.39.89 Mail: info@artemilo.it
www.italianartists.jimdo.com 2014 - 2015 Š ItalianArtists ITALIAN ARTISTS
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