S.I.A.
societĂ italiana alpaca
Il periodico ufficiale della SocietĂ Italiana Alpaca.
Agosto 2013
Alpaca
Sommario
Il periodico ufficiale della Società Italiana Alpaca Agosto 2013 L’ ASSOCIAZIONE
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Il Pedigree Italiano Sponsorizziamoci con lo shop!
INFO TECNICHE
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Il commercio della fibra Primi passi nella certificazione di qualità per business o per amore Una giornata con il veterinario Addestrare con dolcezza
INTERVISTE Alpaca nel Mondo - Austria Un mondo di macchie
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Tra lo show & la costa degli etruschi Ontario, la meraviglia del Canada
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ALPACA MAGAZINE ITALIA Rivista periodica dell’associazione S.I.A Editore: Società Italiana Alpaca - Direttore Responsabile: Paola Pavan - Progetto Grafico: CiroADV.net
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Rubrica
paca
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IL PEDIGREE ITALIANO Cristiano Bianchi presidente S.I.A. La Società Italiana Alpaca sta per emettere i suoi primi pedigree, ma che cosa è un pedigree ed a cosa serve? Un pedigree è il documento che accompagnerà tutta la vita del nostro alpaca, esso ci racconta la sua storia passata e ci dà garanzie su chi sia veramente. La persona che si troverà davanti un alpaca con pedigree avrà subito delle certezze, prima di tutto gli indicherà che l’allevatore ha fatto l’analisi del DNA e che il medesimo è in possesso dell’analisi della fibra di vari anni del suo alpaca, cosi come descritto dal protocollo dei libri genealogici. Potrà trovare (in alto) tutte le informazioni dell’animale e potrà consultare (se presente) la genealogia dell’animale. Inizialmente potrà capitare che di molti alpaca non avremmo la sicurezza della parentela (DNA), perché gli allevatori sono impossibilitati per veri motivi nel reperire il DNA dei parenti. Abbiamo però inteso non omettere tale informazine (anche se sarà specificato che è un dato non certificato) perché riteniamo utile dare più informazioni possibili. In basso esiste uno spazio per eventuali passaggi di proprietà dell’alpaca, in questo modo il proprietario avrà immediatamente il documento che attesta la proprietà dell’animale.
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Nella copertina trovate in basso uno spazio per le certificazioni. Qui verrà apposto il bollino di un alpaca selezionato (secondo quanto previsto dal protocollo) e di altre possibili certificazioni che in futuro vorremmo mettere. Spero che questo strumento sia di aiuto agli allevatori italiani.
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CERTIFICAZIONI
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IL COMMERCIO DELLA FIBRA Filippo Nogarin Nell’ottica di poter capire al meglio il mondo della filiera legata al commercio della fibra di Alpaca, ci siamo messi a curiosare nel mondo della fibra in generale. Abbiamo scoperto un sacco di cose interessanti, che dovrebbero ben sapere gli appartenenti del settore ovino, ma più in generale nel mondo del commercio. Normalmente la fibra di lana di pecora viene comprata da stockisti sul territorio che fanno affari direttamente con i pastori. Questo perchè c’é la tendenza, da parte delle organizzazioni che lavorano la lana in modo industriale, a cercare di comprare grandi quantitativi di lana a basso costo. La qualità della stessa non è un fattore discriminante, dal momento che vi è un grande approvvigionamento sul territorio. Si predilige quindi acquistare a basso costo rischiando relativamente poco. L’utilizzo delle Fibre Naturali si configura come vettore di crescita e sviluppo del settore agricolo, valido sostegno ai paesi più poveri del mondo, contributo fondamentale alla tutela dell’ambiente. Particolarmente importante risulta dunque un’azione di sensibilizzazione nei confronti di un acquisto più consapevole e ragionato da parte dell’utente finale, cosa che viene ben sostenuta e pubblicizzata attraverso un preciso brand di qualità, attorno al quale gli stessi produttori di fibra potrebbero consorziarsi. Un valido apporto in questo senso viene dalla crescente diffusione negli ultimi anni dell’«eco fashion», l’utilizzo della fibra naturale da parte dei principali marchi della moda internazionale. Tuttavia, il più che soddisfacente successo di pubblico e di vendite dell’eco fashion non ha comportato un adeguato sviluppo del settore della fibra naturale.
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Alcune nostre ricerche hanno dimostrato quanto ancora l’opinione pubblica sia disinformata su questi argomenti. L’istituzione nel 2009 dell’anno internazionale della fibra naturale, da parte dell’ ONU, mira dunque a portare all’attenzione mondiale la necessità di consentire un adeguato sviluppo di queste produzioni, sensibilizzando governi, aziende, singoli, ad operare delle scelte più consapevoli e ragionate. In questo senso le scelte compiute da parte di SIA attraverso gli accordi con 3Cert vanno esattamente in questa direzione. E’ ipotizzabile, coerentemente a questa scelta, la possibile creazione di un brand che sia unicamente legato al mondo Alpaca e che possa far convergere a sé tutta la fibra disponibile sul territorio nazionale. In questo modo l’allevatore e il venditore sarebbero la stessa entità, il che porterebbe ad un doppio vantaggio per l’allevatore. Questa ipotesi, potenzialmente, potrebbe caldeggiare il vero prezzo della fibra, attraverso parametri oggettivi, che rimarrebbero sempre in mano ai consorziati e non agli acquirenti, che notoriamente tendono a tenere i prezzi della materia prima decisamente sotto il reale prezzo di mercato. Analizzando il prodotto finale in commercio si evince che, nel metodo adottato fino a questo momento nel commercio della lana, l’allevatore percepisce un valore percentuale ridicolo. L’indotto quindi potrebbe, attraverso un meccanismo di vendita come ipotizzato, realizzare un valore più vicino a quello reale, con relativo beneficio del settore allevamenti.
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PRIMI PASSI NELLA
Certificazione DI QUALITA '
Filippo Nogarin
Quando è nata l’idea di creare 3Cert eravamo comodamente seduti in ufficio i primi giorni di Marzo intenti a parlare di ben altri problemi ai quali quasi ogni giorno siamo abituati per lavoro. E’ bastato ricevere una telefonata di uno dei componenti della Società Italiana Alpaca, per sollevare una discussione sulle ipotetiche soluzioni. Ci siamo interrogati sulla possibilità di prendersi questa importante responsabilità e abbiamo fatto il grande passo dopo tre settimane di analisi. Quel giorno quindi non è nata 3Cert ma è nata la bozza sulla quale abbiamo basato tutta l’analisi che ha permesso la nascita dell’ente.
fase di progetto, un problema nato durante l’accreditamento all’AIA. Il Ministero ha richiesto di avere un ente terzo che garantisse, senza possibilità di conflitti di interesse, alcuni degli aspetti legati al mantenimento e la pubblicazione dei propri registri degli animali, che in un primo tempo aveva portato avanti la SIA stessa. 3Cert ha permesso in primo luogo alla SIA di completare tutto il ciclo di garanzia e pubblicazione dei dati del registro R.E.A. e L.A.R. essendo specializzata in questo settore, ponendosi a Garanzia di totale indipendenza rispetto alla SIA stessa.
Formalmente 3Cert è stata fondata il 15 Aprile del 3Cert nasce dall’esperienza decennale di profes2013 per soddisfare 2 fondamentali aspetti che sionisti che si occupano prevalentemente di sicurezza dati e logiche complesse all’interno di un sono stati evidenziati in fase di analisi. noto Studio di Ingegneria. Il primo aspetto al quale abbiamo rivolto l’atten- Il secondo aspetto quindi doveva essere quello zione è stato quello di rendere l’ente indipenden- della professionalità e competenza che lo Stute e garante per tutta la filera logica alla quale fa dio di Ingegneria ha riversato interamente dentro al neonato ente 3cert. riferimento la Società Italiana Alpaca. L’ente infatti ha permesso di risolvere per SIA, in
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Qual è quindi il compito di 3Cert ? In questo momento 3Cert ha attivato due dei 4 settori di competenza: 3Cert-L.A.R. e 3Cert-DATA. L’ente infatti si differenzia in 4 settori. 3Cert-DATA La certificazione del dato per il registro R.E.A. è un passaggio fondamentale nel processo di certificazione e sancisce l’originalità dei dati trattati. In qualità di ente terzo, 3CERT certifica l’attendibilità delle informazioni gestite e garantisce la qualità e la varietà classificando le informazioni in maniera capillare. 3Cert-FIBRA Il Sistema di certificazione 3CERT definisce il prodotto grezzo fibra, classificandolo in base al colore, alla lunghezza ed al diametro in micron. La classificazione della fibra permette all’allevatore di determinare con criteri oggettivi il valore di
mercato della propria fibra naturale, ma anche di uniformare la propria produzione e di migliorarla intervenendo con soluzioni mirate alla crescita. Conoscere l’esatta redditività della propria fibra consente all’allevatore di proporla sul mercato con il giusto valore, riducendo drasticamente il rischio di errate valutazioni economiche. Per questo ed altri motivi la certificazione 3CERT della fibra naturale è un passo necessario per chi vuole elevare lo standard qualitativo di produzione.
3Cert-L.A.R. Questa certificazione stabilisce criteri oggettivi di valutazione di un animale, tramite i quali si può ottenere una valutazione economica adeguata al mercato. Gli standard qualitativi sono stabiliti dall’Associa-
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zione SIA e certificati dall’Ente 3CERT, in qualità di ente terzo. La certificazione 3CERT - L.A.R. è una certificazione evoluta del dato, che verifica e garantisce la qualità tecnica dell’animale che la detiene, solitamente destinata ad animali che possiedono un pedigree o che potenzialmente potrebbero ottenerlo.
DATA
FIBRA
3Cert-BIO Questo settore avrà il compito di produrre procedure relative al settore Bio-Security che permetL.A.R. BIO tano di garantire una protezione del biosistema allevamento. Verranno studiate delle procedure specifiche anche nelle situazioni di esposizione e Alcuni di noi hanno avuto modo di poter lavorare nel settore avicolo con importanti variazioni trasporto. nei processi produttivi di grandi gruppi in nome L’aver intrapreso la strada della certificazione rite- dell’innalzamento del benessere animale. Questo niamo che possa portare ad un innalzamento qua- è anche il motivo per il quale forniamo un supporlitativo di tutta la filiera. Ciò può significare non to nel progetto di nuovi allevamenti, avendo un solo una migliore qualità della fibra ma anche una background culturale di indubbio valore. migliore selezione della razza. L’innalzamento di 3CERT è anche in grado di offrire soluzioni tecniqualità, con un occhio di riguardo verso la sosteni- che personalizzate, relative al settore dell’allevabilità degli allevamenti, è uno degli obbiettivi che mento, dell’Information Technology e della formacerchiamo di incentivare più come scelta etica per- zione certificata a vari livelli. sonale che istituzionale. Noi componenti di 3Cert siamo convinti sostenitori di allevamenti sosteni- Sono allo studio le procedure per la certificazione 3Cert-BIO e 3Cert-FIBRA che verranno presto rese bili in piena compatibilità etica e ambientale. disponibili in un incontro con i soci SIA presumibilmente durante il prossimo show di Cecina. www.3cert.com
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alpaca in austria di Paola Pavan
Il mondo degli alpaca in Austria è variegato e purtroppo difficile da definire: non vi è alcun obbligo di segnalazione per gli animali e molto spesso si trovano allevamenti misti insieme con i Lama. Gehard Rappersberger è il presidente della “LAMA und ALPAKA REGISTER AUSTRIA”, associazione fondata nel 1994, per promuovere la diffusione dei piccoli cammelli del Sud America, consigliare i membri riguardo a tutti gli aspetti del mantenimento e l’allevamento, organizzare seminari, mostre ed eventi di vendita. Cerchiamo di avere una rapida panoramica sul mercato degli alpaca in Austria… Si stima che oggi circa 1000-1250 Alpaca siano allevati in circa 125 aziende private. La vendita degli animali genera un reddito degno di nota solo per poche aziende, dal momento che la maggior parte dei proprietari stanno iniziando a costruire le loro mandrie e quindi non vendono animali. I proventi della lana sono trascurabili: la lana viene lavorato prevalentemente in società che elaborano lana di pecora.
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Dove sono situate le aziende agricole? Gli allevamenti di alpaca si trovano principalmente in Tirolo e in Stiria. Quali sono gli obiettivi principali allevatori della austriaci di negli anni passati? Quali sono i principali problemi per loro? Come fa la vostra associazione lavora per sostenere gli allevatori? Molte aziende hanno acquistato alpaca soprattutto a causa del potenziale di rendimento: l’informazione e la pubblicità in questa direzione erano e purtroppo sono molto intensi. Come associazione, i contadini arrivano a noi solo quando ci sono i primi problemi. I problemi si verificano soprattutto in materia di salute dell’animale e questi si verificano già pochi anni dopo l’acquisto gli animali. Come associazione sosteniamo gli agricoltori principalmente con informazioni neutre e creando collegamenti tra loro.
Avete un registro? Quando e perché è stato creato? Quanto è importante fra gli allevatori? Come si fa a gestire le informazioni? Il nome del nostro club è chiamato Lama e Alpaca registro Austria, abbiamo sin dall’inizio pensato ad un registro privato di questi animali. La nostra tipologia di allevamento in Austria non è coperto ai sensi della legge, quindi la nostra è una associazione volontaria e non possiamo forzare i proprietari a registrare gli animali, ma solo raccomandargliela. I dati raccolti non vengono memorizzati dall’associazione, ma sono gestiti da una società informatica neutrale. Come definite il livello di qualità della vostra fibra? La lana ha un ruolo minore nelle nostre condizioni climatiche, non riusciremo mai a raggiungere la qualità della lana degli animali in Sud America. Tuttavia, migliorare la qualità della lana è un obiettivo ricercato. Come associazione, sta lavorando al miglioramento della qualità della vostra popolazione di alpaca? Stiamo lavorando sulla qualità degli animali, soprattutto su quelle fisiche, sulla corporatura, in modo che gli animali possono raggiungere l’età prevista il più sano possibile. Descriviamo gli animali utilizzando lo standard redatto da Germania, Svizzera e Austria, dove principalmente viene rilevato il fisico corretto e sano degli animali; la qualità della lana è determinato utilizzando un istogramma ed è parte di questa descrizione. Quali sono i principali eventi alpaca nel tuo paese? L’associazione non organizza questo momento spettacoli solo per alpaca, i nostri eventi sono aperti a entrambi lama e alpaca. Quali sono i requisiti per partecipare ai vostri spettacoli? Hai norme sanitarie e quali sono? Alla mostra, l’autorità competente stabilisce le norme sanitarie distrettuali.
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alpaca in austria Quali sono gli altri “strumenti di marketing” che si utilizzano per aumentare allargare il numero delle aziende agricole e della popolazione di alpaca? Noi non vediamo il nostro ruolo nella ricerca di accrescere il numero di animali, ma piuttosto di aumentare la conoscenza degli agricoltori sui loro animali. Il trekking è un bel modo di lavorare con alpaca. Ci può dire qualcosa? Il trekking è una interessante divisione del lavoro con i lama, alpaca sono i migliori animali da compagnia per le passeggiate, gli animali di trekking in quanto non sono adatti, essi non sono stati allevati per questo.
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Quali possono consigliare allevatori degli austriaci suggeriscono agli italiani? Che l’allevamento degli animali non è un investimento dove cercare i massimi rendimenti possibili, la zootecnia è un compito di grande responsabilità che deve essere portato vanti da persone che hanno la formazione necessaria e che sono pronti a lavorare nel rispetto degli animali. Lama e alpaca sono animali molto sensibili che meritano un ambiente sereno di benessere e non dovrebbero essere acquistati per pura speculazione o investimento.
Popham Alpacas is set in the beau�ful countryside
of south‐east Cornwall.
Gary & Felicia Sanders invite you to visit them and stay in their deligh�ul co�age in the midst of the alpacas. In easy reach of all the a�rac�ons Cornwall has to offer and close to airports at Exeter and Bristol. Allow us to show you our wonderful alpacas and perhaps even join in working on the farm. It is home to the rare appaloosa alpaca breeding programme, one of the rst in Europe and started in 2007 when we imported Ambersun Camouage who now has several offspring standing at stud in Europe. We also breed coloured huacaysa and suris with many broad ribbon winners in our herd.
www.pophamalpacas.co.uk www.appaloosa‐alpacas.co.uk gary@pophamalpacas.co.uk tel +44(0)1752 843518
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per business o per amore di Davide Cappannari
In qualche angolo remoto della nostra meravigliosa penisola, un passeggiatore distratto potrebbe rischiare (o chissà, avere la fortuna), d’imbattersi in curiose creature dotate di un folto manto, un lungo collo ed un paio di occhietti vispi: gli alpaca. In realtà non si tratta di un incontro così comune, in quanto in Italia gli allevamenti di alpaca non sono ancora molto diffusi, ma il mercato della fibra naturale è in forte crescita ed in un momento di grande recessione quale l’attuale, allevare alpaca potrebbe rivelarsi una grande opportunità di business. Considerando il valore economico che possono raggiungere alcuni di questi animali pregiati, qualche investitore distratto potrebbe essere indotto a credere che allevare alpaca sia un modo semplice e rapido per fare soldi, ma non è esattamente così. Esistono dei rischi che devono essere ben valutati, soprattutto nella fase iniziale dell’apertura di un nuovo allevamento, infatti abbiamo parlato di opportunità di business e non di investimento.
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Comprare un metallo prezioso e rivenderlo quando il valore di mercato cresce è un’investimento, ma allevare alpaca è un’attività ben più impegnativa, che richiede tempo, fatica e denaro, c’è quindi un rischio imprenditoriale da analizzare e gestire prima di vedere i primi frutti, che probabilmente arriverano intorno al secondo anno di attività (nella più rosea delle aspettative). E’ sempre opportuno fare le valutazioni del caso, tuttavia in affari le difficoltà sono la norma e con un po’ di coraggio ed un buon business plan, si possono affrontare i rischi d’impresa con la necessaria tranquillità ed il giusto entusiamo. Tra le variabili in gioco, per chi desidera fare business con gli alpaca, c’è anche un fattore “x” da valutare, detto anche “effetto alpaca”. E’ uno strano fenomeno che spinge gli allevatori a parlare sempre e comunque dei propri animali, con dovizia di particolari e profondo trasporto. Da una prima analisi superficiale, un osservatore poco attento potrebbe credere che si tratti di una
settore per creare una futura attività imprenditoriale, ma quali sono i fattori che rendono gli alpaca degli eccellenti animali da reddito? Tra le fibre presenti sul mercato, quella degli alpaca costituisce ancora una piccola nicchia, destinata inesorabilmente a crescere nel giro di pochi anni, vuoi per la qualità del prodotto, che per le caratteristiche stesse dell’animale. Il livello di qualità della fibra si intuisce facilmente, basti pensare che la loro lana è più morbida e leggera di quella di pecora, tre volte più resistente e sette volte più calda e non si infeltrisce. Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare che l’al- Gli alpaca recidono l’erba senza strapparne le radipaca è principalmente un animale da reddito, ci, non sono dotati di zoccoli come gl ungulati, ma pertanto un imprenditore accorto non dovrebbe di morbiti cuscinetti che consentono loro di camlasciare troppo spazio ai sentimenti, ma d’altro minare sui manti erbosi senza rovinarli. canto un legame affettivo tra l’allevatore ed i suoi animali potrebbe essere la miglior garanzia di un Questi animali sono abbastanza longevi e vivono business consapevole ed eticamente corretto, tut- in media dai 15 ai 20 anni (in alcuni casi arrivano ti fattori che sicuramente incidono positivamente anche a 30 anni), amano molto la compagnia ed sulla resa e sulla qualità finale delle produzioni. è importante che ne abbiano, perché se soli tenDecidere di allevare alpaca è una conseguenza na- dono a lasciarsi morire. Gli alpaca sono buoni proturale per chi ama queste creature e cerca un buon duttori di fibra, in quanto la femmina fornisce in specie di deformazione professionale, arricchita da una certa dose di orgoglio per il proprio lavoro, ma in realtà è tuttaltro, si tratta di vero e proprio amore (come gli allevatori stessi potrebbero confermarvi). Gli alpaca sono animali affabili, dal muso aggraziato e dallo sguardo gentile, sono capaci di ispirare simpatia e tenerezza e la loro docilità li rende apprezzabili anche come animali domestici, tutte caratteristiche che da sole spiegano il fascino di queste adorabili creature.
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media 2,5 kg a tosatura, mentre il maschio può arrivare anche a 4 kg. La qualità della fibra è molto alta, la lunghezza si aggira attorno ai 200-300 mm ed il diametro medio è tra i 16 ed i 40 micron, la fibra dei cria ( i cuccioli di alpaca) è addirittura di maggior pregio, molto più brillante e caratterizzata da una notevole finezza rispetto agli adulti. Dagli Alpaca si possono ricavare molti colori naturali, che variano dal bianco al nero, passando per tutte le sfumature del marrone, inoltre la loro lana non presenta alcuna attività allergenica, per cui può essere utilizzata anche per produrre abbigliamento per neonati e persone con patologie specifiche. La lana di alpaca che non raggiunge l’eccellenza, rimane comunque un’ottima materia prima e può essere utilizzata anche per produzioni di qualità meno pregiata, ma comunque degna di considerazione. Il business degli alpaca si sviluppa principalmente
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con la produzione della fibra, ma esistono attività satelliti che possono essere altrettando redditizie quali: la vendita dei cria, la selezione genetica, l’addestramento, gli show, la brucatura selettiva dei prati che circondano le coltivazioni, l’impiego nella pet terapy e molto altro ancora. Approfondendo il discorso relativo all’utilizzo degli alpaca nella pet therapy, possiamo dire che questi animali possiedono diverse caratteristiche che li rendono unici oltre che perfetti: hanno un aspetto tenero ed un carattere mansueto, non sono provvisti di zoccoli, ma di morbidi cuscinetti che li rendono inoffensivi, inoltre hanno una forte attitudine ad essere addomesticati, tutte queste caratteristiche li contraddistinguono come candidati ideali per essere affiancati a pazienti di giovane età o con problemi legati all’autismo. Se alla fine di questo articolo non siete ancora convinti che allevare alpaca sia un buon affare, allora guardatene intensamente uno negli occhi per un minuto, aspettate “l’effetto alpaca” e se non sarà per business sarà almeno per amore.
Allevatori, ora potete trasportare i vostri animali!
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Allevamento di alpaca elite in Nuova Zelanda
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UNA GIORNATA CON IL VETERINARIO di Barbara Visconti Dopo solo un centinaio di giorni dalla costituzione della Delegazione Società Italiana Alpaca Nord-Ovest, il 7 luglio2013, a conferma della volontà di ampliare la conoscenza sul tema, si è tenuto, organizzato dal consigliere Giorgio Solero, il meeting “Salute dell’alpaca ed efficienza gestionale del suo allevamento: miti da sfatare, scienza e buone pratiche da applicare.” Nella cornice montana di Ala di Stura, si è compo- apprendere caratteristiche e peculiarità dell’alpasto il gruppo formato da allevatori con vari gradi di ca e della sua gestione. Erano anche presenti veesperienza e futuri allevatori, tutti desiderosi di terinari di fiducia interessati ad approfondire le conoscenze su questi camelidi ancora poco studiati in Italia. La competenza e simpatia del relatore Dott. Gian Lorenzo D’Alterio medico veterinario specializzato in camelidi sud americani, con Master presso il Royal Veterinary College and Zoological Society of London e collaboratore della University of Bristol, ha reso accessibile ai partecipanti tutti gli argomenti trattati sia dal lato scientifico che pratico. Si è parlato di tassonomia, anatomia, domesticazione, fisiologia, profilassi sanitaria, riproduzione, gestione del cria, patologie più comuni, calendario vaccinale e farmaci da impiegare.
Il prelievo del sangue negli esemplari di alpaca avviene dalla vena posta centralmente nel collo.
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Molto interesse ha riscosso la parte legata al fabbisogno o strategia alimentare, argomento sempre molto discusso e “personale” dagli allevatori, specialmente alle prime armi. Si è posto l’accento sul controllo periodico dell’animale, non visivo ma tattile avvalendosi della scala numerica del Body Condition Scoring (BCS) ovvero toccando gli animali sulla zona lombare.
Sul controllo degli endoparassiti e le metodiche per limitarne il proliferare, sono stati suggeriti ottimi metodi già testati in altre esperienze di allevamento: da evitare il pascolo con altre specie, rimozione delle deiezioni, limitare la densità dell’allevamento, uso degli antielmintici.
male selvatico, maschera i sintomi per non essere rifiutato dal gregge. I casi clinici trattati hanno riguardato rachitismo, rogna, pseudotubercolosi.
Grazie a questo incontro e all’esperienza e comPer quanto riguarda la diagnostica è raccoman- petenza del Dott. D’Alterio è stato possibile aprire dabile accertarsi che il laboratorio di fiducia abbia una finestra sul mondo degli alpaca, sulle realtà l’apparecchiatura “tarata” sui globuli rossi dell’al- anglosassoni e latinoamericane, comprendere le paca, i quali hanno caratteristiche e conformazio- differenze e le eccellenze. ne assai diversa dagli altri animali trattati in veteAl termine della parte teorica i partecipanti hanno rinaria. Ribadita l’importanza della tempestività’ nel rico- potuto visitare l’allevamento del Signor Solero e noscere segni indicatori che possono presupporre assistere a prove pratiche quali reperire l’accesso uno stato di malattia: l’appetito, le posizioni prefe- venoso sul collo dell’animale per prelievi, la visita rite (passa molto tempo in decubito?), l’isolamen- completa e i giusti punti dove effettuare le inieto dal gruppo, la salivazione profusa, l’assenza di zioni sotto cute, in ultimo l’esecuzione di ecografia addominale per diagnosi di gravidanza, che ha rigurgito, l’attività respiratoria. dato esito positivo. L’allevatore viene stimolato ad essere vigile tenen- Ci chiediamo se il cria porterà il nome Meeting, vido sempre a mente che l’alpaca essendo un ani- sto che l’evento ha portato fortuna all’allevatore.
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UN MONDO DI MACCHIE di Paola Pavan Siamo curiosi come i cria che iniziano a conoscere il mondo… e così, alla vista di un alpaca maculato, non abbiamo resistito alla tentazione. Abbiamo interpellato uno dei pochi allevatori di questo strano esemplare, Gary Sanders della fattoria Popham, in Cornovaglia. Tutta questione di genetica? Fino a questo momento, non sono stati fatti molti studi sulla genetica di questi animali ma si pensa che le marcature Appaloosa non siano il risultato di uno singolo gene, ma piuttosto una serie complessa di geni. Questa stringa comprende ciò che viene spesso definito come il “gene leopardo”, che è responsabile della macchia scura e può essere trasmesso in tutto o in parte a qualsiasi prole. Nei cavalli, è noto che il gene modificatore deve essere presente se la fantasia è visibile ed è probabile che si verifichi qualcosa di simile anche negli alpaca. Questi geni modificatori sono responsabili per l’entità e la quantità di macchie che si vedono da alcune macchie a tante piccole macchie fino ad arrivare ad un animale dall’ aspetto quasi roano. Il disegno maculato può apparire in linee famigliari, ma può accadere che si salti una generazione e si trovino animali a tinta unita. Un animale può apparire mono colore, sia a causa della mancanza dei geni modificatori o forse a causa del colore della alpaca (ad esempio macchie nere su un animale nero o macchie fulve su un
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animale fulvo potrebbero essere non visibili), ma può essere che stia ancora portando in sé il gene leopardo. Come si presenta fisicamente? Beh, coperto di macchie è la risposta ovvia, ma ci sono alcune caratteristiche da cercare che differenziano l’appaloosa da una semplice fantasia. Alcuni allevatori rilevano caratteristiche ricorrenti come una striscia colorata sopra gli zoccoli, macchie di colore in concomitanza con le ghiandole sudoripare, macchie intorno agli occhi e alla bocca. Perché avete deciso di investire nell’acquisto di questo tipo di alpaca? Camouflage, il nostro primo esemplare, è arrivato nel Regno Unito all’inizio di marzo 2009. Mi rendo conto che alcuni, forse molti, si chiederanno perché abbiamo deciso per una razza con le macchie, quando le caratteristiche più importanti da valutare negli show sono il colore e la sua uniformità, ecc.. Beh, noi crediamo che ci sia un posto per loro nel nostro mondo di alpaca e le loro fibre sono adora-
te dai filatori a mano, perché fanno un filato multicolore naturale. Qual è la vostra esperienza? Il nostro stallone Camouflage ha generato 10 appaloosa su un totale di 16 cria. Si tratta di un tasso di successo del 62,5%, ma è abbastanza lusinghiero per Camouflage. La maggior parte della sua progenie ha macchie marroni / fulvo su sfondo bianco con la riga superiore grigia ma il 2012 ha visto le nostre prime macchie nere su un fondo marrone, nato da una femmina completamente bianca! Questa incertezza è ciò che rende l’allevamento degli appaloosa così divertente. Quale può essere secondo voi il futuro di questa particolare specie? Dopo il successo del cavallo appaloosa, diventato di gran moda nel mondo equestre, negli ultimi anni l’aspetto maculato è aumentato enormemente anche negli alpaca. Ora ci sono allevatori Appaloosa negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda con i nomi meravigliosi per le mandria come Rainbows End Alpaca (alla fine del arcobaleno) , Painted Pine Alpacas (Pino dipinto), NZ Summerhill Alpacas (colline d’estate) and Wild Rose Suri Alpacas (rosa selvaggia) per citarne alcuni. Anche gli allevatori europei si stanno interessando e ora ci sono figli del nostro stallone Camouflage in Olanda al “The Original of the Andes Alpaca Farm” e in Germania al “Appaloosa Alpakas”. Il futuro secondo noi? Beh, quello che ci auguriamo è che gli alpaca appaloosa possano avere una categoria riservata negli show. Nel 2012 nella mostra nazionale dell’Australia hanno tenuto una classe Appaloosa una tantum e Popham ha sponsorizzato il trofeo.
Foto di Gary Sanders
Se volessimo azzardare, il passo successivo potrebbero essere i tigrati. Ne sono nati degli esemplari nell’allevamento Ambersun dal loro programma appaloosa. In questo momento si ritrovano ad avere un “disegno” di strisce uniche fulvo scuro o nero su uno sfondo grigio. E poi chissà, potrebbero esserci anche dei Suris Appaloosa, non si sa mai!
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Tra lo show & la costa degli etruschi di Ciro Pradella Come tutti i fine settembre, da 3 anni ad oggi, arriva il più importante incontro per la Società Italiana Alpaca, lo show dove gli allevatori mettono orgogliosi in mostra i propri animali. Per il 2013 la data fissata è il 29 Settembre e la location è, anche per questa occasione, il Centro Ippico Cecinese, in località Il paiolo a Cecina Mare. Lo show è sempre un momento di approfondimento e di incontro tra i soci e serve soprattutto per confrontare e confermare la bellezza, struttura e postura degli animali. I criteri presi in considerazione durante la valutazione riguarderanno la corporatura e la fibra in egual misura negli animali non tosati, mentre per quelli già senza manto si giudicherà solo la corporatura. Sul consulto del giudice le categorie verranno organizzate a secondo del numero degli animali iscritti mantenendo la linea guida delle precedenti edizioni.
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Consci dell’importanza di questo appuntamento, si è pensato di ripetere l’esperienza dell’anno scorso della trasmissione streaming così che tutti, ma proprio tutti, attraverso un collegamento internet possono essere partecipi di ciò che succede nella splendida Costa Toscana. Eh, sì, perchè lo show è per gli allevatori un momento molto importante di condivisione di idee e consigli, ma è anche un’opportunità, per chi viene da fuori, di viversi un angolo di paradiso tra mare e campagna. Cecina è un punto molto strategico a livello logistico, perché è vicino a molte tra le attrattive più belle e caratteristiche della toscana. In poco meno di un’ora si possono raggiungere città d’arte conosciute in tutto il mondo, tra le più vicine sicuramente Pisa con la sua Torre e piazza dei miracoli, la signorile Lucca e poi Massa e Carrara famose in tutto il mondo per le cave di marmo e la loro lavorazione. Percorrendo la FI-PI-LI, in massimo un’ora e mezza si arriva a Firenze, mentre si scende un po’ a sud per arrivare a Siena e passeggiare in Piazza del Campo, teatro del famigerato Palio.
Cecina fa parte della famosa Costa degli Etruschi che comprende l’intero territorio continentale della provincia di Livorno, racchiudendo tutti i territori comunali di Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Rosignano Marittimo e Livorno, e i comuni dell’entroterra, ovvero Collesalvetti, Sassetta, Suvereto e Campiglia Marittima. Questi piccoli borghi sono chicche da scoprire, in cui passare un pomeriggio e magari fermarsi per un aperitivo o una cena tipica. La “Costa degli Etruschi” prende il nome dalle numerose necropoli Etrusche, presenti sul territorio. Uno degli insediamenti più conosciuti si trova al Golfo di Baratti dal quale poi si può proseguire, salendo la collina, fino a Populonia, fortificazione che era in origine l’unica città etrusca lungo la fascia costiera. Se l’archeologia non vi entusiasma, in questo litorale potrete comunque trovare delle splendide attrattive naturali. Il Golfo di Baratti infatti è anche una bellissima spiaggia dove rilassarsi e fare il bagno, splendidi arenili sono anche quelli di Bibbona e di Rosignano Solvay, il cui stabilimento di soda ha “creato” le suggestive e caraibiche Spiagge Bianche. Più a nord si trovano Castiglioncello e Quercianella, altrettanto belli per fare il bagno ma dove, per arrivare all’acqua, ci si deve confrontare con gli scogli. Ovviamente sarebbe un’esperienza unica anche aver il tempo di salpar per mare e visitare le splendide isole dell’arcipelago toscano. La più grande, l’Isola d’Elba, si raggiunge con un’ore di traghetto da Piombino: tante piccole spiaggie vi aspettano lì, perciò una gita, anche solo di una giornata, è sicuramente un’avventura piena di emozioni. Non siete tipi da mare? Allora salite sulle colline! Ci sono un sacco di paesini caratteristici: Volterra è famosa per la lavorazione dell’alabastro, Suvereto ha
un divertente palio delle botti, Castagneto Carducci è conosciuta per le sue vigne e il maestoso viale dei Cipressi che ispirò il poema di Giosuè Carducci “Davanti San Guido”. Se potete, vi consiglio di percorre questi 5 km incorniciati lungo entrambi i lati da più di 2.000 cipressi e di fermarvi per una passeggiata nel bellissimo e incantevole borgo medioevale di Bolgheri che si trova alla fine del viale. Che dire... il mio consiglio è quello di unire l’utile al dilettevole! Visto che venite da queste parti, prendetevi un paio di giorni in più per poter visitare questi magnifici posti, pieni di storia e bellezza tra sapori e paesaggi: ne rimarrete incantati!
Sponsorizziamoci con lo shop! Testo: Chiara Zautzik – Allevamento Athletic Alpacas Foto: Laura Fontana – Allevamento Domus Alpaca
Farsi conoscere e farsi pubblicità è conveniente Il mondo dell’alpaca deve espandersi, dobbiamo per tutti... e avere abiti di qualità e utili ha sempre coinvolgere sempre un numero maggiore di persone che hanno voglia e desiderio di dedicarsi a il suo vantaggio. Unire le due cose? Fatto! questi stupendi animali e alla loro corretta seleForse non tutti ne erano a conoscenza, ma sul sito zione. della nostra associazione (www.sialpaca.it) per Lo Shop e il suo contenuto è un ulteriore modo di i soci, c’è una sezione di Shop Online, dove pos- unirci e farci forza! siamo trovare buoni indumenti da lavoro e per il tempo libero, con il logo della SIA ricamato sopra. Tutti noi sappiamo quanto siano utili abiti ad hoc per ogni situazione, dal lavoro vero e proprio con gli animali - e quindi abiti robusti, resistenti e comodi al movimento - ad un possibile abbigliamento da show - con camicie e jeans di buona fattura e confortevoli. La sezione in questione è in aggiornamento e presto si arricchirà di nuovi prodotti. L’ordine minimo – come troverete poi nelle informazioni sul sito – è di 6 capi, che possono essere anche tutti diversi. Il logo della SIA verrà cucito con fili chiari o scuri a seconda del colore dell’indumento che avete richiesto. E’ un ottimo modo di far conoscere la nostra associazione e tutto il lavoro che ne comporta, semplicemente vestendoci...
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ADDESTRARE CON DOLCEZZA testo e foto di Chiara Zautzik Allevamento Athletic Alpacas Quando l’uomo, sin dall’inizio dei tempi, ha iniziato a utilizzare gli animali per scopi personali, ha avuto la necessità di addestrarli e renderli più o meno “sottomessi” con lo scopo di “usarli” a Questo addestramento di norma non veniva mai applicato in maniera gentile e rilassata, ma in modo violento e stressante per l’animale; il metodo coercitivo è il più veloce e semplice per insegnare un comportamento ad un animale: esso non può opporsi, non ha alternative piacevoli se non “arrendersi” all’imposizione, per non aver punizioni o comunque per limitare il fastidio. Purtroppo, per la velocità di apprendimento, è stato per secoli il metodo più diffuso, seppur il meno tollerato dagli animali. Con il progredire degli studi sui comportamenti animali, in modo principale su quelli a più stretto contatto con l’uomo (cani, cavalli, etc), si è scientificamente appurato che si può insegnare ai diversi
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soggetti ad attuare gli stessi comportamenti, rispettandone i tempi di apprendimento e utilizzando la loro più o meno spiccata capacità di proporne di nuovi, che, quando giudicati corretti per noi e i nostri scopi, vengono premiati. Esatto. Premiare. Il miglior modo perché un animale spontaneamente inizi a proporre con frequenza sempre maggiore il comportamento da noi desiderato, è fargli capire che quel comportamento ha ragion d’essere perché gli è proficuo metterlo in pratica in quanto ad esso segue una ricompensa; a quel comportamento dovremo poi abbinare un comando, così da poterlo “richiamare” alla mente dell’animale nel momento in cui a noi serve. Il metodo che io applico, sia con i miei cani che con gli alpaca, è quello che viene definito “Clicker Training”. Si tratta di una metodica di insegnamento basato sul rinforzo positivo (ossia qualcosa che rappre-
suono costante (“click clack”), non soggetto alle nostre variazioni emotive, ed è un suono “unico”, che l’animale non ha normalmente sentito prima, ci aiuta a sottolineare con precisione un determinato movimento e con la progressione per tentativi l’animale arriva ad “offrire” ciò che desideriamo. Esistono sia i “puristi” del clicker, coloro che utilizzano solo il suono e il premio, senza interagire in altri modi con l’animale, sia chi come me, con lo scopo di guadagnarsi la fiducia dell’animale e di avere con lui maggiori interazioni, usa anche la voce “bravo! Molto bene” e la coccola (nei cani è ottima come premio, negli alpaca va insegnata) in aggiunta al premio come ricompensa. Per quanto riguarda gli alpaca, unisco all’utilizzo del clicker anche un minimo di “adescamento” iniziale con il cibo: utilizzo quest’ultimo Cos’è il clicker? E’ un piccolo strumento utilizzato per le sue carat- per creare un rapporto e cominciare a far vedere teristiche: è pratico e maneggevole, produce un all’animale cosa desidero lui faccia. Detto così è senta per il soggetto una ricompensa) nel momento in cui il comportamento attuato è quello di mio interesse, e nell’omissione della ricompensa (quindi nessuna punizione) se il comportamento non è quello che io volevo ottenere. Fondamentale è guadagnarsi la fiducia dell’animale, nel nostro caso degli alpaca. Questi animali di norma sono restii al tocco e a fidarsi dell’uomo, non essendo stati selezionati per “socialità” e “docilità” ma per scopi diversi. Perciò buona parte del lavoro da fare con questi animali è renderli più fiduciosi nei nostri confronti: ottenerne anche parzialmente la fiducia aumenta esponenzialmente la loro “lavorabilità”.
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molto più complesso da capire che non vedendolo con i propri occhi, ma i risultati ottenuti dall’abbinamento delle mie conoscenze ed esperienze cinofile di varie scuole di pensiero, sembra ricevere una buona risposta dagli alpaca. Come per tutte le cose, non ci si può improvvisare “clickeristi”: si rischierebbe solamente di fissare negli animali comportamenti scorretti e quindi ottenere l’effetto opposto, o di non far capire come si deve comportare il nostro “alunno” di turno. Il clicker ha una sua metodologia di utilizzo: bisogna conoscerlo e rispettarne alcune semplici, ma basilari regole. Ciò che mi preme maggiormente raggiungere è il maneggiare gli animali con tranquillità, così da poter attuare controlli sanitari e non (operazioni che implichino interazione fisica), con maggiore facilità per me e minore stress per loro. Il vederli “braccati” e costretti in un angolo per controllarli, non mi aggrada: vorrei raggiungere il punto in cui l’animale si lascia visitare con maggiore serenità e calma, senza dover ricorrere alla forza per contenerli. Sono senza dubbio animali che alla fine “si arrendono” e rimangono più o meno fermi, nel momento in cui capiscono che la contenzione è forte e non c’è modo di scappare… Ma se un animale non si vuole far prendere, è perfettamente in grado di farci scorrazzare a destra e sinistra; gli alpaca hanno per
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natura una grande forza fisica spesso accentuata dalla paura di essere predati. Pensiamo agli show, dove l’animale dovrebbe camminare con piacere accanto al conduttore, e invece abbiamo episodi dove si impunta, non ha voglia di camminare, e/o cerca di andarsene; dovrebbe rimanere fermo mentre il giudice gli guarda i denti e lo tocca per sentire la qualità della fibra, e invece si divincola e recalcitra… Sono classici esempi che possono accadere quando l’addestramento non è fatto in modo piacevole per l’animale. Io preferisco un animale che si VOGLIA infilare la capezza da solo, perchè sa che mettendosela c’è una ricompensa che lo aspetta. Preferisco un animale che si VOGLIA far accarezzare, perché si fida. Preferisco un animale che rimanga fermo mentre lo tocco e lo visito, non perché è costretto, ma perché ha capito che non gli faccio del male. Questo è ciò che mi sono prefissata con i miei alpaca. E questo è ciò che vorrei trasmettervi: il desiderio di guadagnarvi la loro fiducia.
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Ontario è probabilmente la provincia più popolosa del Canada in quanto vi abitano circa un terzo dei canadesi e si può senza dubbio affermare che sia il centro politico, economico e sociale dell’intero stato. Arte, Natura e Divertimento sono le principali attrattive che rendono Ontario, la meta preferita dai turisti, merito certamente di Toronto metropoli multiecnica e culturalmente avanzata, della bellezza delle Cascate del Niagara e della miriade di parchi naturali mozzafiato che costellano il territorio di Missisauga ed il lago Ontario (lago che porta lo stesso nome della provincia). Chi arriva in Ontario è carico di aspettative che non verranno certo deluse, in quanto ogni angolo, anche il più remoto, nasconde luoghi paradisiaci ed esperienze inaspettatate. Solitamente l’avventura inizia al Pearson International Airport a meno di 30 chilometri da Toronto, vicino alla città di Mississauga alla foce del Credit River, fiume che sfocia a sud del lago Ontario. In questa zona ci sono più di 480 parchi naturali, chi ama il trekking potrà avventurarsi attraverso i numerosi sentieri che si snodano attraverso le lussureggianti foreste del luogo, chi invece preferisce il paesaggio marino avrà la possibilità di noleggia-
re una barca per una piacevole gita fuori porto. Mississauga è anche un città in forte sviluppo economico ed è famosa tra i canadesi per essere la capitale dello shopping in Ontario: il luogo è in grado di dare molte soddisfazioni in tal senso, dai grandi centri commerciali alle pittoresche botteghe artigiane. Una volta terminata la visita di Mississauga, la meta più vicina, da non lasciarsi assolutamente sfuggire, è senza dubbio Toronto. La caratteristica principale di Toronto è certamente quella di essere la città multiculturale più grande del mondo, rende bene l’idea il fatto che nella città si parlino più di 160 idiomi differenti. Le comunità più grandi sono quella italiana e quella cinese (che ha recentemente superato la prima per numero di individui), circa il 40% degli abitanti della città è di provenienza extraeuropea ed è proprio questa caratteristica a rendere Toronto una delle città più aperte e tolleranti del continente americano. Il simbolo della città è la CN Tower, la torre più alta del mondo: si erge sulle rive del lago Ontario e la sua funzione principale è quella di trasmettere segnali radiofonici e televisivi. Sulla sommità della
la meraviglia 32
torre c’è un ristorante, un bar e due terrazze panoramiche, che offrono una veduta meravigliosa della città, soprattutto quando il cielo è limpido o durante la notte, quando la città è illuninata da migliaia di luci artificiali. Non troppo lontano dalla CN Tower c’è lo Skydome, il grandioso stadio di baseball, dotato di cupola retrattile ed unico al mondo per tecnologia ed architettura. Se desiderate potete concedervi un po’ di shopping nel quartiere commerciale più famoso della città, nella Youge Street, oppure visitare il bellissimo Toronto Zoo, uno dei più grandi al mondo. L’altra città canadese, da visitare assolutamente è Ottawa, la capitale, centro culturale e politico caratterizzato da un profilo urbanistico moderno. Imperdibile è la National Gallery del Canada, uno dei musei più belli dello stato, grandioso è il profilo architettonico della struttura che ospita la mostra permanente d’arte, un gioiello di granito e vetro moderno ed elegante. Anche il Museo Canadese della Natura ed il Museo Nazionale dell’Aviazione sono tappe da non perdere, soprattutto se si amano i temi trattati.
Prima di lasciare Ottawa può essere una buona idea farsi una rilassante gita in battello lungo il Canale Rideau o farsi una bella pattinata su ghiaccio (se si visita la città nel periodo invernale). Una tappa imprescindibile di un viaggio in Ontario è senza dubbio presso le cascate del Niagara, questo meraviglioso spettacolo della natura attira oltre 14 milioni di visitatori ogni anno e rimane una della mete preferite in assoluto per i viaggi di nozze delle coppie del Nord America. Niagara Falls (come la chiamano gli autoctoni) è in realtà un cittadina di media grandezza, che conta circa 80000 abitanti, situata lungo la sponda del fiume Niagara, ha un’elevata capacità di accoglienza turistica, ricca di hotel, casinò ed ogni genere di struttura ricettiva, da molti ritenuta la Las Vegas canadese. Le cascate sono uno spettacolo unico nel loro genere, le vorticose acque del Niagara compiono un salto di 56 metri e la vista dalla terrazza panoramica, sia di giorno che di notte, è un’esperienza emozionante ed irripetibile, perfino d’inverno quando il profilo del fiume è parzialmente ghiacciato e il luogo acquisisce un profilo fiabesco.
Ontario, del Canada di Davide Cappannari
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Una visita alla London canadese può essere pittoresca e divertente, c’è perfino il fiume Thames e gli autobus a due piani, tuttavia l’impronta della cittadina rimane tipicamente canadese. Gli estimatori della birra, possono approfittare del loro soggiorno a London per visitare la Labatt Brewery (birrificio fondato nel 1847), attraverso un tour di due ore è possibile visitare gli impianti di produzione e partecipare ad una degustazione di sei varietà differenti di birra. Ci sono numerose altre località in Ontario che meritano una visita quali: Kingston, Hamilton, Niagaraonthelake, Brampton, Waterloo, Perth County, le Six Nations nel Grand River, Algonquin nation, Land O’ Lakes e molte altre. Ogni località ha sempre qualche attrattiva, storico, culturale o naturalistica ed in ogni stagione riesce ad attrarre curiosi ed appasionati, con festival, eventi o spettacoli, il Canada è sicuramente una nazione attiva e vitale ed Ontario è senza ombra di dubbio il suo cuore pulsante. Concludendo questo breve resoconto di viaggio, si può certamente affermare che la visita della provincia di Ontario è un’esperienza che ha come protagonista assoluto la natura, in ogni spostamento da una località all’altra si attraversano numerosi parchi naturali, ricchi di verdeggianti foreste e bellissimi laghi, ogni chilometro percorso è un’occasione unica per lasciarsi ammaliare da paesaggi mozzafiato. Ontario è una meta turistica che non mancherà di deludere le vostre aspettative, l’unico consiglio che dovrete seguire è questo: prendetevi tutto il tempo che serve. Buon Viaggio.
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Ottawa - National Gallery of Canada
Toronto - CN Tower
Toronto - Skydome
London - Birrificio Labatt
TranslATION Pag4
stickers testifying that it’s a selected animal and all the other certifications that our association would like to establish. I hope this tool can help Italian farmers.
S.I.A.
aca
società italiana alp
The Italian pedigree The Italian Society Alpaca is about to issue its first pedigree, but what is a pedigree and why is necessary? A pedigree is a document that will accompany the whole life of our alpacas, it tells us about his past history and gives us guarantees about who it really is. First of all, it indicates that the breeder did the analysis of DNA and that the applicant is in possession of the fiber analysis of several years of his alpaca, such as described by the protocol of herd books. In the document all the information of the animal are on the top and the genealogy of the animal can be treaced if it esists. At the beginning it may happen that many alpacas would not have the certainty of its relationship (DNA), because farmers are unable to find the real DNA of its relatives. At the bottom there is a space for any changes in ownership of the alpaca, so owners will immediately have a document certifying their ownership of the animal. On the cover there will be space at the bottom for
Pag. 6 The trade of the fiber In order to better understand the world of the supply chain related to trade of the fiber for Alpaca, we started to look around in the world of fiber in general. Normally sheep’s wool is bought by stockists who do business directly with the pastors. The buyers always look for large quantities of wool at low cost to support the industrial production. The quality is not a discriminating factor, since there is a large supply on the territory. Therefore they prefer to buy low cost at relatively little risks. The use of Natural Fibres is configured as a vector for growth and development of the agricultural sector, valuable support to the poorest countries of the world, vital contribution to environmental protection. It is important to raise awareness towards a more informed and reasoned choice by the end user, promoting a specific brand of quality, around which the producers of fiber may form a consortium. A valuable contribution in this sense comes from the increasing popularity in recent years of ‘’ eco fashion ‘, the use of natural fiber from major international fashion brands. However, the most satisfactory success and sales of eco fashion did not have an adequate development of the natural fiber. In 2009 the ONU estrablished the International Year of the natural fiber to sensitize governments, corporations, individuals, to make more conscious and reasoned choices. In this sense, the choices made by SIA through agreements with 3Cert go exactly in this direction.
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And it is hypothetical, consistent with this choice, the possible creation of a brand that is only connected to the world Alpaca and that can bring together in itself all the available fiber in the country. In this way the farmer and the seller would be the same entity, which would lead to a double advantage for the farmer. This hypothesis could potentially advocate the true price of the fiber, through objective parameters that would always be in the hands of the consortium and not of the buyers, who famously tend to keep the prices of the raw material well below the actual market price. An analysis of the final product on the market shows that, in the method adopted so far in the wool trade, the farmer receives a ridiculous percentage . The satellite activity may then, through a mechanism of sale as assumed, realize a value closer to the real one, with its benefit of the sector. Pag. 8
FIRST STEPS TO THE CERTIFICATION Formally 3Cert was founded on April 15th of 2013 to meet two fundamental aspects regarding the certification of alpacas and their fiber. The first aspect to which we turned our attention was to create an independent entity and guarantor for the whole chain referring to the Italian Society Alpaca (from the breeding to the production of fibers). The institution of this entity settled a problem that SIA featured during the AIA accreditation. The Ministry requested to have a third party that would guarantee, without the possibility of conflicts of interest, some of the aspects related to the preservation and publication of their registers of animals. 3Cert allowed SIA to complete the entire cycle of guarantee and publication of log data inside REA
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(the registry of the whole alpaca population) and L.A.R.(the book of the alpaca with certified DNA), being specialized in this field. 3Cert will act as a total independent guarantor from the SIA itself. 3Cert stems from a decade of professionals, experts in primarily safety data and complex logics within a well-known study of Engineering. The second aspect had to be that of professionalism and competence that the Engineering Office has poured entirely into the newborn 3Cert. What is then the task of 3Cert? At this time 3Cert activated two of the 4 sectors of expertise: 3Cert-LAR and 3Cert-DATA. 3Cert-DATA The certification of the data for the register R.E.A. is a critical step in the certification process and confirms the originality of the processed data. As a third party, 3CERT certifies the reliability of the handled information and ensures the quality and variety by classifying the information in a capillary way. 3Cert-FIBER The certification system 3CERT defines the fiber raw material, classifying it according to the color, the length and diameter in microns. The classification of the fiber allows the breeder to determine the market value by using objective criteria of their natural fiber, but also to leverage and improve their production. Knowing the exact profitability of its fiber allows the breeder to propose on the market with the right value, drastically reducing the risk of erroneous economic assessments. For this and other reasons, 3CERT certification of the natural fiber is a necessary step for those who want to raise their quality standard. 3Cert-L.A.R. This certification establishes objective criteria for evaluation of an animal, through which you can get an economic evaluation appropriate to the market. The quality standards are set by SIA and certified by 3CERT, as a third party. The certification 3CERT - L.A.R. is an advanced certification of the data, which verifies and ensures
the technical qualities of the animals. This certification is usually destined to animals that possess a pedigree or potentially can get it. 3Cert-BIO This sector will be responsible for producing procedures relating to Bio-Security sector that will guarantee the protection of the breeding biosystem. We will study specific procedures even in situations of exposure and transport. Having embarked on the road to certification, we believe this can lead to a qualitative improvement of the whole chain. This may mean not only better quality of the fiber but also a better selection of the animals in general. The raising of quality, with an eye towards sustainability of farms, is one of the goals we are trying to encourage: we (3Cert components) are convinced supporters of sustainable farming in ethical and environmental compatibility. Some of us had the chance to work in the poultry industry with significant changes in the production processes of large groups in the name of raising animal welfare. This is also the reason why we provide support in the design of new farms having a cultural background of undoubted value. 3CERT is also able to offer customized technical solutions related to the livestock sector, Information Technology and certified training at various levels. Pag. 12 ALPACA IN AUSTRIA
Gehard Rappersberger is the president of “LAMA und ALPAKA REGISTER AUSTRIA”, an association founded in 1994 to promote the diffusion of small camels of South America, to advise members about all aspects of keeping and breeding, seminars, exhibitions and sales events. Let us have a quick overview on the market for alpacas in Austria ... It is estimated that approximately 1000-1250 Alpacas are bred in about 125 private companies. The sale of animals generates a noteworthy income only for a few companies, since most of the owners are starting to build their herds and therefore they do not sell animals. The proceeds of the wool is negligible: the wool is worked primarily in companies that process the wool of sheep. Where are the farms located? The alpaca farms are mainly located in the Tyrol and Styria. What are the main objectives of the Austrian breeders? What are the main problems for them? How does your association work to support farmers? Many companies have purchased alpacas mainly because of the potential returns: information and advertising in this direction were, and are, unfortunately, very intense. As we are a voluntary association, it can happen that farmers come to us only when they have the first problems. The problems occur mainly in the field of health of the animal and these occur just a few years after buying the animals. As an association we support farmers mostly with neutral information and creating links between them.
alpaca in austria
Do you have a Registry? When and why was it created? How important is amongst the farmers? How do you manage the information? The name of our Association is “Lama and Alpaca The world of alpacas in Austria is varied and unfor- Registry Austria”, from the beginning we thought tunately difficult to define: there is no obligation of a private registry of these animals. Our type of to record the animals and very often farms are mi- farming in Austria is not covered under the law, so ours is a voluntary association and we can not xed together with the Lama.
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force the owners to register the animals, we can only suggest. The collected data will not be stored by the association, but are managed by a neutral computer company.
re to look for the highest possible yields, animal husbandry is a task of great responsibility that must be taken by people who have the necessary training and are ready to work in compliance with the animals. Llamas and alpacas are very sensitive animals who deserve a serene environment of well-being and should not be purchased for speculation or investment.
How do you define the level of quality of your fiber? Wool has a minor role in our climatic conditions, we will never reach the quality of the wool of animals in South America. However, to improve the Pag. 16 FOR BUSINESS OR FOR LOVE quality of the wool is a goal.
As an association, how do you work to improve the quality of your alpacas? We are working on the quality of the animals, especially on the physical, the body, so that the animals can reach the expected age as healthy as possible. We describe animals using the standard set by Germany, Switzerland and Austria, where it is detected mainly the correct physicity of the animals, the quality of wool is determined using a In some remote corner of our beautiful peninsula, histogram and is part of this description. a distracted stroller could risk (or who knows, be What are the main events alpaca in your country? lucky), to run into strange creatures with a thick For the moment our events are open to both lla- coat, a long neck and a pair of lively eyes: the alpacas . mas and alpacas. In reality, it is not such a common meeting, as in the Italy alpaca farms are not yet widespread, but the natural fiber market is growing rapidly and in a time of great recession like today’s, breeding alpacas could be a great business opportunity . What are the other “marketing tools” that are used Considering the economic value that can reach to increase the number of farms and the popula- some of these animals, some superficial investors could be led to believe that raising alpacas is a tion of alpacas? We do not see our role in research to increase quick and easy way to make money, but it’s not the number of animals, but rather to increase the exactly so. There are risks that must be taken in careful consideration, especially in the initial phase knowledge of farmers on their animals. of the opening of a new breeding. Trekking is a nice way to work with alpaca. Can you Breeding alpacas is a challenging task that requitell us something? Trekking is an interesting division of labor with lla- res time, effort and money, there is therefore a business risk to analyze and manage before seeing mas and alpacas are better pets for walks. the first results, which probably will arrive around the second year of activity (in the most optimistic What can Austrian breeders suggest to Italians? That animal husbandry is not an investment whe- expectations). What are the requirements to participate at your shows? You sanitary norms and what are they? At the exhibition, the competent authority defines all the rules.
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It’s always advisable to make appropriate assessments, however, the difficulties in business are the norm and with a little of courage and a good business plan, you may face business risks with the necessary peace of mind and the right enthusiasm. Among the variables in play, for those who want to do business with the alpacas , there is also a “x” factor to evaluate, also known as “alpaca effect”. It’s a strange phenomenon that drives farmers to talk always of their own animals, in great detail and deep transport. From a first surface analysis, a careless observer might believe that it is a kind of professional deformation, enriched by a certain amount of pride in their work, but in reality it is real love (such as farmers themselves could confirm). Alpacas are affable animals, they are able to inspire sympathy and tenderness and their docility makes them valuable as pets. However, we must never forget that the alpaca is primarily a domestic animal, so a shrewd entrepreneur should not leave too much room for feelings, but on the other hand an emotional bond between the farmer and his animals would be the best guarantee of a conscious and ethically correct business, all factors that will surely have a positive effect on the quality of final products. Deciding to raise alpaca is a natural consequence for those who love these creatures and are looking for a good industry to create a future entrepreneurial activity, but what are the factors that make an excellent farm? Among the fibers present on the market, the alpaca’s one still constitutes a small niche, inexorably destined to grow within few years, either for the quality of the product and for the characteristics of the animal. The level of quality of the fiber is realized easily, just think that their wool is softer and lighter than sheep’s, three times stronger and seven times warmer and does not shrink . Alpacas severed without tear the grass roots, do not have hooves like ungulates, but bearings that
allow them to walk on the turf without damaging them. These animals are quite long-lived and live an average of 15 to 20 years (in some cases they can reach up to 30 years), they love the company and it is very important for them to have it, otherwise they tend to die. The alpaca are good producers of fiber, as the female provides in average of 2.5 kg to shearing, while the male can be up to 4 kg . The quality of the fiber is very high, the length is around 200-300 mm and the average diameter is between 16 and 40 microns , the fiber of the cria is even more valuable, much brighter and characterized by a remarkable finesse than adults. Alpaca can be derived from many natural colors, ranging from white to black, passing through all shades of brown, also their wool has no allergenic activity, so it can also be used to produce clothing for babies and people with specific diseases. The alpaca wool, which does not reach the excellence, remains an excellent raw material and can also be used for production of less valuable quality, but still worthy of consideration. The business is mainly developed with the fiber production, but there are activities that can be also profitable, such as the sale of cria, genetic selection, training, the show, the selective stripping of the meadows that surround the crops, use in pet therapy and much more. Deepening the discussion on the use of alpaca in pet therapy, we can say that these animals have different characteristics that make them unique as well as perfect: they look soft and they have a gentle character, they are not fitted with skirtings, but with soft cushions that make them harmless, they also have a strong attitude to be domesticated, all these features distinguish them as ideal candidates to be placed alongside young patients or with problems related to autism. If at the end of this article are not yet convinced that raising alpacas is a good deal, then look at them intensely in the eyes for a minute, wait the “alpaca effect” and if not for the business will be at least for love.
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Pag. 20 A DAY WITH THE VETERINARY After only a hundred days of the establishment of the North-West Delegation of the Italian Alpaca Society, on july 7th 2013, confirming the intention to broaden the knowledge on the subject, was held the meeting “Health and alpaca management efficiency of his breeding: to debunk myths, science and best practices to apply. “ In the mountain scenery of Ala di Stura, a group of breeders with varying degrees of experience and future breeders, all eager to learn the characteristics and peculiarities of the alpaca and its management. Some trusted veterinarians were present, they were interested in deepening the knowledge about these camelids still little studied in Italy. The competence and friendliness of Dr. Gian Lorenzo D’Alterio, veterinary surgeon who specialized in South American camelids, with a Master’s degree at the Royal Veterinary College and Zoological Society of London and collaborator at the University of Bristol, has made accessible to all participants all the topics either at the scientific and practical side. There was talk of taxonomy, anatomy, domestication, physiology, health prevention, reproduction,cria management, most common diseases, immunization schedule and medications to be used. Much interest was shown in the part related to the food strategy, subject always much discussed and “personal” by farmers, especially by the beginners. The vet emphasized the periodic monitoring of the animal, not visual but by using the numerical scale of Body Condition Scoring (BCS) that means touching the animals on the lumbar area.
Regarding the diagnostic, it is recommendable to ensure that the laboratory of confidence has the equipment “calibrated” on red blood cells of the alpaca, which have characteristics and conformation very different from the other treated animals in veterinary. It is important to be fast in recognizing signs indicators that can assume a state of illness, the appetite, the favorite locations (does it stay a lot of time in the decubitus?), isolation from the group, profuse salivation, the absence of regurgitation, the respiratory activity. The breeder is encouraged to be vigilant, always keeping in mind that the alpaca, being a wild animal, masks the symptoms not to be rejected from the herd. Clinical cases covered were rickets, scabies, pseudotuberculosis. Thanks to this encounter and the experience and expertise of Dr. D’Alterio it was possible to open a window on the world of alpaca. At the end of the theoretical part, the participants could visit the farm of Mr. Solero and assist practical tests for which to obtain venous access on the neck of the animal for withdrawals and where to make the injections under the skin, in the last performing abdominal ultrasound for pregnancy diagnosis, which gave a positive result. We wonder if the cria will be named Meeting, since the event has brought good luck to the breeder. Pag. 22 A WORLD OF SPOTS
UN MONDO DI MACCHIE
On the control of endoparasites and methods to limit their proliferation have been suggested excellent methods already tested in other experiences of breeding: to avoid grazing with other species, We are curious like a cria who begins to learn about removal of manure, limit the density of breeding, the world ... and so, at the sight of a spotted alpaca, we could not resist the temptation. We spoke with use of anthelmintics.
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What is your experience? Our appaloosa stallion Camouflage generated 10 out of a total of 16 cria. It is a success rate of 62.5%, but it is quite flattering for Camouflage. Is it all about genetics? Up to this time, there have been many studies on Most of his progeny has brown spots / fawn on the genetics of these animals but it is thought that white background with gray top line but 2012 saw the Appaloosa markings are not the result of a sin- our first black spots on a brown background, born of a completely white female! This uncertainty is gle gene, but rather a complex set of genes. This string includes what is called “leopard gene”, what makes breeding appaloosa so much fun. which is responsible for the dark spot and can be What do you think can be the future of this partransmitted in whole or in part in any offspring. In horses, it is known that the modifier gene must ticular species? be present if the pattern is visible and is likely to After the success of the appaloosa horse, in recent occur even in something like alpaca. These modi- years this kind has increased tremendously even fier genes are responsible for the entity and the in the alpaca. Now there are Appaloosa breeders amount of spots you see - from a few spots to in the United States, Australia and New Zealand many small spots until you get to an animal loo- with wonderful names for the herd as Rainbows king almost roan. The spotted pattern can appear End Alpaca, Painted Pine Alpacas, NZ Summerhill in family lines, but it can happen that skips a gene- Alpacas and Wild Rose Suri Alpacas to name a few. Even European farmers are becoming interested ration and they are animals plain. An animal may appear mono color, both due to and now there are crias of our stallion Camouflathe lack of modifier genes or perhaps because ge in Holland at “The Original of the Andes Alpaca of the color of alpaca (eg black spots on a black Farm” and in Germany at the “Appaloosa Alpakas.” animal or fawn spots on a tawny animal may be The future according to us? Well, what we hope is not visible), but it can be which is still carrying the that the appaloosa alpaca can have a category for the show. In 2012, the national exhibition of Augene itself leopard. stralia have held a class Appaloosa one-off and Popham has sponsored the trophy. How are they physically? Well, covered with spots is the obvious answer, but there are some features to look for which separate Pag. 24 appaloosa from a simple fantasy. Some breeders can detect recurring features such as a colored band above the hooves, spots of color in conjunction with the sweat glands, spots around the eyes and mouth. Why did you decide to invest in this type of alpaca? Camouflage, our first example, arrived in the UK in BETWEEN THE SHOW AND THE ETRUSCAN COearly March 2009. AST I realize that some, perhaps many, will wonder why Like every end-September, from 3 years now, cowe have decided on a breed with stains, when the mes the most important meeting for the Italian Almost important features to consider in the show paca Society, the show where farmers bring their are the color and its uniformity, etc. ..Well, we be- animals proudly for the exhibition. lieve that there is a place for them in our world For 2013, the date is September 29 and the locaof alpacas and their fiber spinners are worshiped tion is the Equestrian Center, near Cecina Mare. by hand, because they are a natural multicolored The show is always a chance for reflection and enyarn. counter between members and serves mainly to one of the few breeders of this strange specimen, Gary Sanders of Popham farm in Cornwall.
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compare and confirm the beauty, structure and posture of the animals. The criteria taken in consideration during the show will cover the body and the fiber in equal measure in fleeced animals, while for those already without mantle judge only the body. On consulting a judge categories will be organized according to the number of animals entered keeping the guideline of the previous editions. Aware of the importance of this meeting, it was decided to repeat last year’s experience of streaming broadcast so that everyone, absolutely everyone, through an internet connection can be partakers of what happens in the beautiful Tuscan coast. Oh yes, because the show is for breeders a very important time to share ideas and advice, but it is also an opportunity to live it this small corner of paradise between sea and countryside. Cecina is a very strategic point in terms of logistics, it is close to many of the most beautiful sights and features of Tuscany. In less than an hour you can reach art cities known all over the world, including the closest Pisa and its Tower, Lucca and then Massa and Carrara, famous throughout the world for marble quarries and their processing. Along the FIPI-LI, in an hour and a half you get to Florence, and if you go down a bit to the south, you can get to Siena and stroll in Piazza del Campo, scene of the famous Palio. Cecina is part of the famous Etruscan Coast which includes the entire mainland of the province of Livorno, enclosing all the municipalities of Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Rosignano Livorno, and inland municipalities of Collesalvetti, Sassetta, Suvereto and Campiglia Marittima. These small towns are gems to be discovered, in which to spend an afternoon and maybe stop for a drink or a traditional dinner. The “Etruscan Coast” takes its name from the numerous Etruscan necropolis, in the area. One of the most popular settlement is located on the Gulf of Baratti from which you can then continue climbing the hill up to Populonia, fortification that was originally the only Etruscan town along the coast.
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If archeology doesn’t excite you, in this coast you can still find some amazing natural attractions. The Gulf of Baratti is also a beautiful beach where you can relax and swim, beautiful beaches are also those of Bibbona and Rosignano Solvay, whose factory of soda has “created” the picturesque white beaches similars tonthe ones of the Caribbeans. Further north there are Castiglioncello and Quercianella, they are so beautiful to swim but to reach the sea, you have to deal with the rocks. Obviously it would be a unique experience even taking the time to take a boat and visit the beautiful islands of the Tuscan archipelago. The largest one, the Island of Elba, is reached by ferry from Piombino in one hour: many small beaches are waiting for you there, so a trip, even if only for a day, it is definitely an adventure full of emotions. Aren’t you a sea lover? Then go up the hills! There are plenty of picturesque villages: Volterra is famous for its alabaster, Suvereto has a fun race of the barrels, Castagneto Carducci is known for its vineyards and the majestic avenue of cypress trees that inspired the poem by Giosuè Carducci “Davanti San Guido”. If you can, I recommend these 5 km road framed in both sides by more than 2,000 cypress and stop for a walk in the beautiful and enchanting medieval village of Bolgheri which is at the end of the avenue. Well, my advice is to combine business with pleasure! Since you come around, take a few more days to visit these magnificent places, full of history and beauty of flavors and landscapes: they will enchante you! Pag. 26 SHOP AND SUPPORT! Get publicity is convenient and have quality and helpful clothes has always its advantage. Combine the two? Done! Perhaps not everyone knew it, but on the site of our association (www.sialpaca.it), there is a section for the members for the online shopping, where we can find good clothing for work and lei-
sure, with the logo SIA embroidered above. We all know how useful tailored clothes are in each situation, for the real work with animals - and therefore sturdy, durable, and easy to move outfits - or for a possible show - shirts and jeans with well-made and comfortable. The section in question is updated and will shortly include new products. The minimum order - as you will find then the information on the site - is 6 pieces, which can be also all different. The logo of SIA will be sewn with light or dark threads depending on the color of the garment that you requested. It’s a great way to introduce our association and all the work that entails, simply by wearing the clothes! The world of the alpaca has to expand, we must always involve a greater number of people who want and desire to devote themselves to these beautiful animals and their proper selection. The Shop and its contents is an additional way to unite us and make us strong! Pag. 28 TRAIN WITH SWEETNESS
Since the beginning of time, when the man began to use animals for personal purposes, he had the need to train them and make them more “submissive”. This training standard was never applied in a gentle and relaxed way, but in a violent and stressful way for the animal; the coercive method is the fastest and easiest way to teach a behavior to an animal: it can not oppose, has no pleasant alternative but to “surrender” the imposition, in order not to get punishments. Unfortunately, this was for centuries the most popular method, although it was the less tolerated by the animals. With the progress of the studies on animal behavior, expecially on the closest animals to the humans (dogs, horses, etc), it is scientifically proven
that you can teach different subjects to implement the same behavior, respecting the time of learning and using their distinct ability to propose new ones, so that when their behaviour is found to be accurate for us and for our goals, they are rewarded. That’s right. Rewarding. The best way for an animal spontaneously beginning to offer with increasing frequency from the behavior we want is to let him know that is profitable to put into practice that behavior because it follows a reward. To that behavior we then need to match a command, in order to be able to “call” to the mind of the animal when we need it. The method that I apply, both with my dogs and with alpacas, is what is called “Clicker Training”. It is a method of teaching based on positive reinforcement (ie something that represents a reward for the subject) when the behavior is implemented to my interest, and in the omission of the reward (therefore no punishment) if the behavior is not what I wanted to achieve. The key issue is to earn the trust of the animal, in our case the alpaca. These animals are usually reluctant to touch and to trust the man, not having been selected for “sociability” and “docility” but for different purposes. So much work to do with these animals is to make them more confident in us: obtain even partially confidence increases exponentially their “workability”. What’s the clicker? It’s a small tool used for its characteristics: it is practical and easy to handle, produces a constant sound (“click clack”) is not subject to our emotional changes, and it is an “unique” sound, that the animal haven’t normally heard before. First, it helps us to emphasize a particular movement with precision and with progression to reach the animal attempts to “offer” what we desire. There is the “purists” of the clicker, those who use only the sound without interact in other ways with the animal, and people like me, with the aim to earn the trust of the animal and to have him with more interactions, also uses the “bravo! Very good “and cuddle (in dogs is excellent as a prize, in alpaca it has to
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be taught) in addition to the prize as a reward. As for the alpacas, I combine the use of the clicker even a small award in food: I use it to create a relationship and begin to make the animal do what I want him to do. Well, that is much more complex to understand that not seeing with our own eyes, but the results obtained from the matching of my knowledge and experience with dogs, seem to receive a good response also from the alpacas. You can not improvise yourself “clickerist”, as you risk to fix the incorrect behavior in animals and then get the opposite effect. The clicker has its own methodology: you have to know and respect some simple but basic rules. What I want to achieve is better handling of the animals with confidence, so that we can carry out health checks and not (operations that involve physical interaction), with greater ease and less stress for me and for them. I do not want them to see themselves “hunted” and forced into a corner to be controlled.I want to get the point where the animal permit us to visit it with greater serenity and calm. They are without doubt animals that eventually “give up” but if an animal does not want to be taken, it is perfectly able to make us run around, right and left, the alpacas have by nature a great physical strength often accentuated by the fear of being preyed upon. Think of the show, where the animal should walk with pleasure next to the owner, and instead we have episodes where the animals did not want to walk or try to leave, they should remain still while the judge looks at their teeth and touches them to feel the quality of the fiber, and instead they struggle and resist... They are classic examples that can happen when the training is not done in a pleasant way for the animal. I prefer an animal to WANT to slip the halter alone, because he knows that putting it there is a reward waiting for him. I prefer an animal that WANTS to be caressed, because it trusts. I prefer an animal that stays calm while I touch it and I visit it, because it is not forced, but because it realized that I’m not hurting it. This is what I fixed with my alpacas. And this is what I want to convey: the desire to earn their trust.
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Pag. 32 ONTARIO, THE WONDER OF CANADA
Ontario is probably the most populous province in Canada as there live about one-third of Canadians and you can safely say that it is the political, economic and social of the whole state. Art, nature and fun are the main attractions that make Ontario, a favorite place for tourists, certainly because of the multiecnic and culturally advanced metropolis of Toronto, the beauty of the Niagara Falls and the myriad of stunning natural parks that dot the territory of Missisauga and Lake Ontario (the lake with the same name of the province). Arriving in Ontario is full of expectations that will not certainly be disappointed, as every corner, even the most remote, hides heavenly places and unexpected experiences. Usually, the adventure begins at Pearson International Airport in less than 30 kilometers from Toronto, near the city of Mississauga at the mouth of the Credit River, the river that flows south of Lake Ontario. In this area there are more than 480 parks, trekkers can venture through the many trails that meander through the lush forests of the place, those who prefer the seascape will be able to rent a boat for a leisurely trip around. Mississauga is also a city in strong economic development and is famous among Canadians to be the shopping capital of Ontario, the place can be very rewarding in that sense, the big shopping centers to quaint craft shops. Once the visit of Mississauga, the nearest destina-
tion not to miss, it is undoubtedly Toronto. The main feature of Toronto is certainly one to be the largest multicultural city of the world, gives a good idea of the fact that in the city more than 160 different languages are spoken. The largest communities are the Italian and the Chinese (who recently passed the highest number of individuals), about 40% of the population of the city is sourced from outside Europe and it is this feature to make Toronto one of the most open and tolerant the American continent. The town’s landmark is the CN Tower, the tallest tower in the world, stands on the shores of Lake Ontario and its main function is to transmit radio and television signals. On top of the tower there are a restaurant, a bar and two panoramic terraces, which offer a wonderful view of the city, especially when the sky is clear or during the night, when the city is illuminated by thousands of artificial lights. Not too far from the CN Tower, there is Skydome, the great baseball stadium, with a retractable dome and unique in the world for technology and architecture. If you want, you can indulge for a little shopping in the most popular shopping district of the city, Youge Street, or visit the beautiful Toronto Zoo, one of the largest in the world. The other Canadian city to visit is Ottawa, the capital, cultural and political center. You can’t miss the National Gallery of Canada, one of the most beautiful museums in the state, it is the grandiose architectural profile of the structure that houses the permanent exhibition of art, a modern and stylish jewel of granite and glass. The Canadian Museum of Nature and the National Museum of Aviation are the places not to be missed, especially if you love the topics. Before leaving Ottawa can be a good idea to take a relaxing boat ride along the Rideau Canal or get a good skate on ice (if you visit the city during the winter). A must to visit is without a doubt the Niagara Falls, this wonderful spectacle of nature attracts over 14 million visitors each year and remains one of the favorite destinations ever for honeymooners cou-
ples in North America. Niagara Falls (as the locals call it) is actually an average-sized town, which has about 80,000 inhabitants, situated along the banks of the Niagara River, has a high capacity to cater for tourists, many hotels, casinos and all kinds of accommodation, considered by many the Canadian Las Vegas . The falls are a unique spectacle in their kind, the swirling waters of the Niagara perform a jump of 56 meters and the view from the rooftop terrace, both day and night, is exciting and unique, even in winter when the profile the river is partially frozen and the place takes on a fairy-tale profile. A visit to the Canadian London can be picturesque and fun, there is even the river Thames and the double-decker bus, but the footprint of the town is typically Canadian. Beer lovers can take advantage of their stay in London to visit the Labatt Brewery (brewery founded in 1847), through a two-hour tour you can visit the production facilities and participate in a tasting of six different varieties of beer. There are numerous other locations in Ontario that are worth visiting such as: Kingston, Hamilton, Niagaraonthelake, Brampton, Waterloo, Perth County, the Six Nations of the Grand River, Algonquin nation, Land O ‘Lakes and many others. Each resort has always some attraction, historical, cultural or natural and every season attracts curious and passionate, with festivals, events or shows, Canada is certainly an active and vital nation and Ontario is without a doubt the beating heart . In concluding this brief account of the journey, you can certainly say that the visit of the province of Ontario is an experience that has as its protagonist the nature, in every movement from one location to another, crossing numerous natural parks, rich green forests and beautiful lakes, every mile is a unique opportunity to be enchanted by breathtaking landscapes. Ontario is a tourist destination that will not fail to disappoint your expectations, the only advice that you should follow is this: Take all the time you need. Good Voyage.
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...siamo in Maremma...
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