Sicilia in Rosa

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SICILIA ROSA Anno I - N. 3 - Maggio/Giugno 2011 - Euro 2,50 - Copia in abbinamento gratuito al numero odierno de LA SICILIA

IN

Chantal Sciuto IL POTERE DELLA BELLEZZA photoshoot SHOPPING MON AMOUR

adozioni SE LA FAMIGLIA È SINGOLARE

reportage SAN BERILLO IL QUARTIERE DEL SESSO

beachwear SUMMERTIME


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SICILIA INROSA

mag/giu 2011 36

In copertina, Chantal Sciuto sulla poltrona Alexander di Exedra Luxury (servizio a pag. 26). Setting: Exedra Luxury Collection Sede operativa e showroom: via Mongibello 154/C Piano Tavola (Ct) tel. +39 095 7133328 www.exedraluxury.it info@exedraluxury.it

5 detto tra noi

qualcuno svegli il legislatore

7 quellocheledonne... 10 jelodicoaguia

dico a un’amica che suo marito tradisce?

12 adozioni

se la famiglia è... singolare

16 coppie di fatto

ti amo... ma non ti sposo

20 reportage

san berillo il quartiere catanese del sesso

24 siciliane 26 esteticamente

chantal sciuto il potere della bellezza

29 questione di stile carmen consoli à la garconne

30 modastylist

loredana roccasalva ritorno alle origini

33 trendsetter

costumi, un tuffo nel colore

18 12 36 summertime i must dell’estate

38 photoshoot shopping mon amour

42 beauty solari, tintarella in tutta sicurezza

46 tempopernoi

la dieta dell’estate di giorgio calabrese

48 ecostyle lampade “green”

51 cotto e bloggato facciamo fuori il cioccolato

52 arredo buona la seconda!

38 photoshoot

shopping mon amour

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54 designcorner forme in movimento

56 globetrotter un carnevale in stile teutonico

59 happy hour 62 city lounge 65 l’oroscopo

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PAROLE_

detto tra noi

PAROLE

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NON TUTTO SI PUÒ COMPRARE COL DENARO, NON TUTTI SONO DISPOSTI AD ESSERE COMPRATI (Da un’intervista a San Suu Kyi, premio Nobel per la pace 1991)

QUALCUNO SVEGLI IL LEGISLATORE di paola pasetti ura lex, sed lex. Un principio vecchio quanto il Diritto stesso, e che perciò non mettiamo minimamente in discussione. Però un’obiezione ci sia concessa: se è comprensibile che il Legislatore sia sempre un po’ indietro rispetto a una società in rapidissima evoluzione, è tuttavia anomalo che in Italia chi ha il compito di legiferare continui a ignorare l’esistenza di nuove realtà.

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Come quella delle baby-mamme. È recentissimo l’allarme lanciato da “Save the Children”: secondo la onlus, in Italia ogni anno 10mila minorenni mettono al mondo un figlio. Un dato tanto più preoccupante se si considera, tra l’altro, che la maggior parte di queste “piccole donne” costrette a destreggiarsi tra banchi di scuola e poppate non sono, come ci si potrebbe aspettare, immigrate, ma italiane. Specie al Sud e nelle Isole. Un fenomeno sociale in piena regola, dunque, per il quale però mancano forme di sostegno adeguate. «In Italia abbiamo i tassi di occupazione femminile più bassi d’Europa, che si dimezzano col crescere del numero di figli - sottolinea Raffaella Milano, responsabile dei programmi Italia-Europa di Save the children - e invece si continua a tagliare i servizi, senza rendersi conto che i costi sociali, se si abbandonano queste giovanissime mamme, saranno in futuro molto più alti». Ma i casi in cui la legge non riesce proprio a stare al passo coi tempi sono tantissimi. In questo numero ci siamo soffermati su due in particolare, entrambi legati alla trasformazione del concetto di famiglia, sempre più lontana dal modello di riferimento del “fantomatico” Legislatore: la questione delle adozioni ai single, anzitutto, riproposta all’attenzione del grande pubblico dopo la recente sentenza della Cassazione che, nell’accogliere la richiesta di una donna non sposata, ha invitato il Parlamento a legiferare. E poi la crescita delle cosiddette “coppie di fatto”: prodotto della crisi economica, ma anche del rapido mutamento dei costumi. È chiaro che, in entrambi i casi, si tratta di questioni spinose, che vanno affrontate con la dovuta cautela. Ma che non diventi un alibi per temporeggiare ancora. In fondo il compito di chi fa le leggi dovrebbe essere anche questo: districarsi tra i rovi di una società forse imperfetta, ma innegabilmente reale.

AL CONCETTO DI SICILIANITÀ PREFERISCO QUELLO DI INSULARITÀ, CHE CI ACCOMUNA A TANTI ALTRI POPOLI (Simonetta Agnello Hornby)

SE COCO CHANEL HA LIBERATO LA DONNA, YVES SAINT LAURENT LE HA DATO POTERE (Pierre Bergè, dal

docufilm “L'amour fou” di Pierre Thoretton) SIAMO UN PAESE DOMINATO DAGLI UOMINI, MA LE DONNE CI SGUAZZANO. HA MAI VISTO UNA MADRE CHE NON SIA FIERA DEL FIGLIO “SCIUPAFEMMINE”? CHI LI ALLEVA COSÌ? (Oliviero Toscani, Il Secolo XIX, 26 febbraio 2011)

PENSO CHE LE DONNE DEBBANO RITROVARE LO SPECIFICO FEMMINILE. QUELL’INSIEME DI VALORI CHE SONO LA VERA RISORSA PER IL FUTURO (Roberta Torre, Il Venerdì del 22 aprile 2011)

CONOSCO DONNE DECISAMENTE MIGLIORI DEL MODELLO FEMMINILE CHE PASSA IN TV

(Claudia Pandolfi, da un’intervista pubblicata su yahoo.com ) ABBIAMO PERSO IL RISPETTO PER LA CULTURA, ADESSO C’È QUASI UNA FIEREZZA DELL’ESSERE IGNORANTE (Giorgia Cecere, regista de “Il primo incarico” - comingsoon.it, 3 maggio 2011)


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quellocheledonne(non)dicono

CONTRO CORRENTE

di paola pasetti

in giallo

NOI SIGNORE DELLA TV DEGLI ORRORI ignore, è ora di fare coming out. Comincio io: sono Paola, ho 34 anni e un problema di dipendenza. Da cosa? Da Meluzzi, Picozzi, Garofalo. Tutto cominciò con Cogne. Da allora, ogni volta mi sono detta che sarebbe stata l’ultima e che avrei potuto dire basta in qualsiasi momento. E invece non ho smesso più: so praticamente tutto di Garlasco, Erba, Avetrana, Brembate di Sopra. Adesso pure di Ascoli. Ma non sono sola. Come me, milioni di donne si nutrono compulsivamente di delitti irrisolti, di tutti quei piccoli contraddittori indizi quotidiani che la tv, nostra pusher personale, ci elargisce con generosità. Aspettiamo il mercoledì sera per sentire dalla Sciarelli le ultime novità di Chi l’ha visto; un giorno di astinenza e poi, il venerdì, arriva Salvo Sottile con il suo Quarto Grado. Sempre che Porta a Porta o Matrix non colmino questa penosa attesa. E poi c’è Milo Infante a ora di pranzo, con Ilenia Petracalvina in collegamento dalla casa degli orrori a darci le ultime indiscrezioni. Ammettiamolo: noi donne italiane stiamo al Ris di Parma come i no-

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stri uomini stanno ai tecnici di calcio. Loro sbraitano contro la tv, imbufaliti per lo schema applicato e una mancata sostituzione, mentre noi, tra un piatto da lavare e un cambio pannolino, ci infervoriamo perché il luogo del delitto non è stato preservato da contaminazioni o perché le tracce biologiche non sono state analizzate a dovere. Novelle signore Fletcher, sospettose oltre ogni limite, non potendo mettere sotto torchio i soggetti coinvolti nell’indagine, applichiamo sapientemente i principi lombrosiani della fisiognomica, decretiamo innocenti e assassini per un semplice sguardo, un sorriso, un grugno che proprio non ci piace. Liberateci, vi prego. Portateci in un bel rehab collettivo. Ma prima esorcizzate la barbie-psicologa Bruzzone, convincete Mastronardi a tagliarsi quei baffi alla Poirot e - per carità - scollate dai talk-show nostra signora Palombelli. Se non per noi, fatelo almeno per i nostri figli. Perché meritano molto più di questo, molto più che sentir parlare continuamente di serial killer e famiglie assassine. E se potete, quando usciremo, raccontateci com’è andata a finire.

MUMBLE MUMBLE

IL PESCE FUOR D’ACQUA di gianni nicola caracoglia

RETTE PARALLELE IN CERCA DI UN PUNTO DI INCONTRO o ammetto, alla soglia dei 48 anni sono leggermente scoraggiato. Non so se la grande utopia del mondo si realizzerà: uomini e donne riusciranno mai a capirsi? È più facile che un cammello passi per una cruna di un ago che… un uomo ed una donna parlino la stessa lingua, c’era forse più intesa a Babele di quanta non ce ne sia fra i due sessi. L’importante è dire le stesse cose con parole diverse e sostenere, fino alla morte, che si dicono cose diverse. Due rette parallele, come Euclide già aveva capito circa 2300 anni fa, potranno incontrarsi, se tutto va bene, solo all’infinito. Ovvio che il ménage tra uomo e donna non deve per forza finire nella tragedia epica che nel 1981 Warren Adler descrisse ne “La guerra dei Roses”, qualche anno dopo magnificamente interpretata sul grande schermo da Michael Douglas e Kathleen Turner. Trovare, però, una comunione di intenti è difficile. Scriveva Friedrich Nietzsche in Al di là del bene e del male: “Le stesse passioni nell’uomo e nella donna hanno un ‘tempo diverso’: perciò uomo e donna non cessano di fraintendersi”. È verissimo anche il luogo comune che vuole le donne capaci di mille pensieri contemporanei e l’uomo, sì e no, abile a portarne avanti due o tre alla volta; bisogna, solo, stabilire se è più importante puntare ad un obiettivo in maniera diretta o girare intorno alla questione nella speranza che prima o poi qualcosa accada. Forse solo un tribunale imparziale lo potrà stabilire, ma il giudizio cambierà se sullo scranno più alto ci sarà seduto un uomo o una donna.

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di Maria Enza Giannetto

FACEBOOK E LA “MACEDONIA” DELLA SENSIBILIZZAZIONE

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n questi giorni i profili di Facebook si stanno trasformando in una bella macedonia di frutta. Si tratta dell’ennesimo giochino “spam”, una mail che ci si inoltra solo tra amiche e invita “le ragazze” a mettere sul proprio status il nome di un frutto a seconda della propria situazione sentimentale. L’obiettivo è “fare qualcosa di speciale per educare tutti ad affrontare il cancro al seno”. A parte il dubbio - che potrebbe anche rivelare la scarsa serietà della mail - su cosa si possa imparare sul cancro al seno, attraverso il nome di un frutto, l’idea che se ne parli non è poi così malvagia. Le stringhe del “a cosa stai pensando” si sono riempite di “mirtillo” (sono single), “ananas” (è complicato; in pratica un mirtillo?), lampone (sono sfuggente; un modo per dire “non mi si piglia nessuno”?). Seguono le più rasserenanti “mela”, “ciliegia”, “banana” e “uva” delle donne fidanzate, impegnate, sposate o che vorrebbero convolare a nozze con il proprio partner. Fino all’esotico “avocado” di chi rivela “io ho la mia metà” (non doveva essere la mela?) e la disillusa “fragola” che proprio non riesce a trovare l’uomo giusto. Chiudono la carrellata: l’asperrimo “limone” per chi “vuole essere unica” e la liscia castagna di chi si “libera dalle spine” (?). Lo stesso gioco, con variazioni sul tema, era in rete anche l’anno scorso. La “sensibilizzazione” è passata pure dal colore del reggiseno, trasformando le bacheche in coloratissimi arcobaleni virtuali e, a ottobre scorso, dall’ambiguo “mi piace....” (sul divano, per terra, alla porta), con frasette ammiccanti che celavano il luogo dove ogni donna, rientrando in casa, preferiva mettere la propria borsa. Mi chiedo soltanto: a parte suscitare la morbosa curiosità degli uomini facebookiani, queste iniziative funzionano? Se sì, se anche solo una donna in più avrà deciso di fare un check-up per prevenire il cancro al seno allora, spamming o meno, via libera all’inoltro della mail. SICILIA INROSA

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Chi dice donna... di karen basile

Fili d’erba CHE BUCANO L’ASFALTO on si poteva non vederle. Incredule d’essere sbarcate vive, infreddolite e stremate. Alcune strette nei loro improbabili cappotti eleganti, altre avvinghiate ai loro bimbi come un corpo solo. Sono le donne giunte a Lampedusa dall’altra sponda del Mediterraneo. Sono poche, tra i quasi 30 mila sbarcati in questi mesi terribili, per lo più originarie dell’Africa subsahariana, del Corno d’Africa. Ancora ragazze, per noi che ragazze non siamo più, con una vita così breve alle spalle e già umiliata dal dolore e dalla violenza. Via dai villaggi e dalle bidonvilles, attraverso il deserto. E poi in fuga dai lager di Gheddafi fino al

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mare impetuoso, mai visto. Il mese scorso, due donne ci sono affogate, in quell’acqua che pare una fossa comune. Forse la morte rideva: erano a poche bracciate dagli scogli. Una ragazza sfinita ha dato al mondo il suo piccolo in barca, schiacciata tra altri disperati sbattuti tra cielo e vento. A un passo dalla fine. Il cordone ombelicale è stato reciso sull’ambulanza. Angelina è nata a Lampedusa, proprio qui dove non nasce più nessuno: alla mamma s’erano rotte le acque poco prima dell’attracco. Finora queste donne coraggiose hanno superato di tutto. Come fili d’erba che bucano l’asfalto. Anche le angosce delle lampedusane hanno taciuto davanti agli spettri imbiancati dal sale.

Ognuna ha ricordato le miserie sue, le migrazioni dei propri cari a cercare fortuna “alla merica” o ovunque sulla terraferma. Da ogni casa, sono sbucati coperte ed abiti asciutti, un po’ di conforto e di calore. Ognuna ha ricordato il suo parto alle più giovani, dispensato consigli. E poi timide proposte, per qualcuno, di reinventarsi la vita proprio qui. Donne strette ad altre donne, donne prima di tutto e alla faccia di tutto. Piccoli esempi di bellezza civile, tra i clamori di questi mesi danteschi. Dopo le proteste di chi teme d’essere abbandonato a sè, dopo i latrati assordanti degli sciacalli a caccia d’affari. Poi Lampedusa sarà di nuovo sola. Con chi l’ama davvero.

fimminazze di lavinia d’agostino

LA DIGNITÀ E LA TUTELA

della foca ilioni di associazioni si battono quotidianamente per la difesa di cani e gatti, contro il maltrattamento degli Orsi della Luna, per contrastare lo spiaggiamento delle balene… ma alla “foca” chi ci pensa? L’unica interpellata è sempre la Foca Monaca del Mediterraneo… e le altre? A quell’infinità sparse per il mondo non pensa nessuno, neanche in un Paese “civile” come l’Italia. E proprio qui le donne sono scese in piazza per chiedere rispetto, in nome della dignità femminile. Vi starete chiedendo che c’azzecca… ma mi domando, la dignità è solo legata all’ostentazione di tette e culi in tv e sui giornali? O invece è sinonimo – soprattutto - di “pari opportunità”, e non solo per ciò che concerne il lavoro? Mi spiego meglio. Se un uomo ha problemi alla prostata, il Servizio sanitario nazionale gli viene incontro: i farmaci sono prescrivibili e l’utente paga solo il cosiddetto “ticket”. Se ribaltiamo il problema al femminile… chi difende la “foca”? Forse è arrivato il momento di protestare affinché le venga riconosciuta una tutela! Non è un segreto, infatti, che la maggior parte dei farmaci ginecologici non siano mutuabili. E con questo non intendo esclusivamente la pillola contraccettiva, comunque spesso utilizzata a scopi terapeutici. Mi riferisco a ovuli, vaccini, antibiotici, lavande vaginali e tutte quelle scoperte farmaceutiche che servono a curare o prevenire patologie, molte delle quali sessualmente trasmissibili (come le diffusissime micosi, ad esempio) che, in alcuni casi, provocano sterilità. Il risultato? Si cura solo chi se lo può permettere. Il che significa - rispondendo a coloro che leggendo stanno pensando ma viviamo in un Paese cattolico! - che non difendere la “foca” equivale a schierarsi contro la vita. Allora “foche” di tutta Italia uniamoci, in un unico appello… in nome della dignità e del rispetto per la vita.

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DE GUSTIBUS

di rita la rocca

SCEGLIAMO GLI UOMINI COME FOSSERO BIKINI?

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l primo passo è una dieta da lager, in cui l’esperienza culinaria più inebriante è un’insalata di germogli di soia. Completano il programma allenamenti alla Rocky Balboa ed ettolitri di crema snellente spalmati su cosce-glutei-fianchi con la pazienza di un monaco tibetano. E quando, finalmente, ci guardiamo allo specchio e ci convinciamo di somigliare un po’ meno a un Barbapapà, raccogliamo tutto il coraggio di cui siamo capaci e oltrepassiamo la fatidica soglia: quella del negozio di costumi da bagno. L’illusione di avercela fatta, però, dura veramente poco. Infatti, se un tempo bastava scegliere il modello di costume più adatto alle proprie forme – generalmente le alternative erano intero o due pezzi – oggi il beachwear è diventato uno dei campi di sperimentazione preferiti dagli stilisti che si sbizzarriscono creando modelli ogni anno più “arditi”. Un pezzo, due pezzi, tre pezzi, bikini, monokini, tankini, ornati da pietre, gioielli, catene, charms, ganci. Un delirio di lacci, fasce, nastri e nodi che promettono un’abbronzatura degna della zebra a pois di Mina, a cui noi donne, però, non riusciamo a rinunciare perché l’imperativo è essere più trendy della vicina di ombrellone. Un masochismo congenito, una naturale predisposizione al martirio tipica del genere femminile, che ci spinge a sacrificare i piedi a tacchi 12 che ci donano un portamento da tirannosauro, strizzarci in abiti due taglie più piccole della nostra, portarci dietro pochette in cui entra a stento un pacchetto di fazzoletti. E non ci limitiamo solo all’abbigliamento: compriamo cellulari di tendenza di cui impariamo, sì e no, due funzioni, vogliamo unghia lunghe e perfettamente laccate, ma poi non riusciamo ad aprire una lattina di Coca per paura di spezzarle. Che questa sadica bussola interna influenzi anche le nostre scelte in fatto di relazioni, facendoci perdere la testa per uomini belli e maledetti, pur sapendo che ci faranno più male di un tacco vertiginoso?


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jelodicoaguia la posta di guia jelo scrivete a lettere@siciliainrosa.it

DEVO DIRLE CHE SUO MARITO LA TRADISCE? Parlare o meno? IL DILEMMA DI UNA DONNA CHE NON SA SE CONFESSARE I SUOI SOSPETTI IL CONSIGLIO: NON FIATARE CON LEI, PRIMA PARLA CON LUI E CERCA DI FARLO RAGIONARE

er motivi di lavoro mi sono trasferita in una città del Centro Italia e una coppia di amici mi ha ospitato per qualche mese. Una mattina che la mia amica lavorava, suo marito mi ha chiesto di lasciare la casa libera per qualche ora, perché doveva incontrare una persona, facendomi intendere che aspettava una donna. Gli ho detto che aveva fatto un errore a coinvolgermi e alla mia amica non ho detto niente, ma la evito e mi sento in colpa. Che faccio? Parlo o non parlo? Penso che qualsiasi cosa farò sbaglierò. Michela, Catania

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Cara Michela, allora… ti chiedo: perché eviti la tua amica? Per giunta! Povera, gabbata e “imbrogliata”

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«Se la redazione mi ha invitato a rispondere alle vostre lettere immagino sia perché conosca la mia sensibilità e il mio culto per il prossimo. Ma, forse, non sanno quanto io sia tollerante con l’umanità. L’uomo è fragile ed è per questo che va seguito e sostenuto dagli angeli che possiamo esser tutti, cioè gli altri; nella sua fragilità c’è la forza! Con tutto il mio cuore, sempre». Guia

in casa (tradita è una parola troppo grossa… bisognerebbe approfondire) e per giunta abbandonata dall’amica! Riguardo al bellimbusto, faccia pure, però per sì e per no, parlagli con dolcezza ma con fermezza e guardandolo fisso negli occhi (senza impedirgli di poterti dire “tra moglie e marito non mettere il dito” ma tu metticelo). Continua a coccolare la tua amica però non fiatare con lei. Io comunque, ti dico che la convivenza con estranei e soprattutto esserne ospiti è sempre problematica e comporta dei rischi… Anche quello che questo “esemplare di maschio” potrebbe provarci con te! Orrore, ma comunque tu perdona, perdona. Con tutto il mio cuore sempre, Guia.

Se il mio amico bisex diventa un pericolo per sé e la fidanzata ara Guia, mi trovo in una situazione difficile: un mio carissimo amico è fidanzato da quattro anni con una ragazza che adesso considero un’amica a tutti gli effetti. Qualche mese fa lui mi ha fatto una confidenza: ha scoperto di essere bisessuale ed è entrato in un vortice di relazioni occasionali, con rapporti sessuali non protetti. Gli ho consigliato di lasciare la sua fidanzata e comunque di non mettere a rischio la sua salute. Mi sembrava che avesse accolto i consigli, invece continua. Che devo fare? Se dovesse accadere qualcosa alla mia amica, non potrei mai perdonarmelo. Mario, Catania

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Caro, adesso ti faccio io delle domande! Tu rispondi con sincerità a tutte e tu stesso ti darai il consiglio! Lo so, sembrano le banalità ripetitive di Marzullo, della serie “si faccia un domanda e si dia una risposta”, ma mi sembra l’unica strada che ho per darti un consiglio! Sei sicuro che questo amico sia carissimo? O lui è solo un po’ caro o,

addirittura per niente caro ma solo amico, o peggio un già ex amico? Dal momento che disistimi le schifezze mostruose che fa (giocoforza disistimando lui), che non sono nemmeno sesso, piaceri del sesso, sacrosanto e meraviglioso e legittimo (corna a parte!) ma solo masochistiche, ignoranti e cavernicole (con tutto il rispetto per gli antenati) espressioni di laidume che non solo lo allontanano dall'uomo civile, ma anche dagli animali, che comunque sono sempre stati meglio di noi! almeno loro, per istinto o no, stanno attenti alla loro pelle ,alla loro salute! Sei sicuro, invece, che la carissima non sia lei per te? Sei sicuro che lei voglia sapere la verità? E che la voglia sapere da te? Sei sicuro che lei ti crederà? O preferirà al tuo altruistico e coraggioso slancio di amicizia, un ennesimo orgasmo con qust’idiota pseudo maiale (sempre con rispetto parlando ai maiali mischini!)? Sei sicuro che la tua non sia gelosia nei confronti di lei o, addirittura di lui? Io non ho nessun pregiudizio nei confronti della bisessualità, ma per carità inforchiamo sempre il preservativo!!! Sempre col cuore, Guia


CI PIACE Un corto

IN MEMORIA DI FALCONE n’intervista inedita realizzata nel 1989 dalla giornalista Giovanna Fiume è il feel rouge del cortometraggio “Giovanni Falcone. La mente e il cuore” di Marco Grisafi (nella foto sopra, durante le riprese), videomaker e regista teatrale di Enna, che sarà proiettato in anteprima nell’aula bunker di Palermo il 23 maggio, per la commemorazione della Strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Sedici minuti “per non dimenticare”, a distanza di 19 anni dalla strage di mafia che ha cambiato il volto dell’Italia, in cui Giovanni Falcone si racconta: la sua vita, il rapporto con la famiglia e la società, i giovani e, ovviamente, la sua lotta quotidiana conto la criminalità organizzata. La colonna sonora della pellicola, a cui ha contribuito anche Marinella Fiume presidente dell’associazione antiracket di Fiumefreddo che firma la produzione, è stata scritta dal cantautore etneo Giuseppe Cucè. Il filmato si conclude con il brano “U pattu cu’ riavulu” scritto da Agata Lo Certo e interpretato dalla stessa cantautrice e Giuseppe Cucè, insieme ai musicisti Salvo Distefano e Giuseppe Giacalone. (l.d’a.)

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Lorenza Lei, direttore generale Rai. Per la prima volta una donna siede sulla poltrona più ambita della Rai, quella di direttore generale, votata all’unanimità. Classe 1960, bolognese, laureata in antropologia filosofica, si dice che Lorenza Lei sia anche ben vista dal Vaticano. Solo la presidenza della tv di Stato era già stata al femminile, con Letizia Moratti e Lucia Annunziata.

Yu Control. Utile il sistema che permette ai genitori di conoscere e controllare in tempo reale tutti gli accessi internet effettuati dai ragazzi. Il software, nato da una collaborazione tra Palermo e Napoli, si propone di tutelare i minori dalle insidie di internet. La versione gratuita può essere scaricata su www.yucontrol.it

MotòBistrò per sole donne. Dopo Inghilterra e Francia, ora anche in Italia centaure, scooteriste, passeggere e appassionate della moda dal look motociclistico hanno un posto dove andare, a colpo sicuro, per trovare la più ampia scelta di abbigliamento e accessori, tecnici o fashion. A Roma in zona Ostiense-Gazometro.

Ikea sempre più “eco”. 14.000 moduli di silicio amorfo sul tetto di Ikea Catania garantiscono la produzione del 23% dell’energia di cui necessita il magazzino. È la politica green washing del marchio svedese, che entro il 2011 conta di istallarne 150 mila in tutta Italia per produrre il 10% del suo fabbisogno annuale.

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adozioni

SE LA FAMIGLIA È...

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UNA RECENTE PRONUNCIA DELLA CASSAZIONE RIACCENDE IL DIBATTITO SULLE ADOZIONI AI SINGLE. C’È CHI PARLA DI OPPORTUNITÀ NEGATE, DI GENITORIALITÀ FRUSTRATA, E CHI SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DI MANTENERE L’ATTENZIONE SULLA CRESCITA SANA DEI BAMBINI. TRA POLEMICHE, PAURE E PERPLESSITÀ, UNA DISCUSSIONE DESTINATA A DURARE A LUNGO

di maria enza giannetto

è chi lo definisce un atto di puro egoismo, compensazione e soddisfazione di una voglia di genitorialità frustrata. C’è chi, invece, combatte perché l’adozione da parte di una persona single venga considerato, semplicemente, un atto d’amore incondizionato verso un bambino che non può essere cresciuto dai propri genitori naturali. E soprattutto perchè non sia lo Stato a porre, preventivamente, dei limiti. D’accordo o meno, la questione è destinata a far discutere per molto tempo. E se la sentenza della Cassazione, pronunciata il 14 febbraio scorso, ha aperto nuovi spiragli - non tanto nell’accogliere la richiesta di una donna single di Genova che ha ottenuto l’adozione “mite” di una bambina russa, quanto nell’invito al Parlamento a legiferare in tal senso (in quanto i tempi “sarebbero maturi”) - le posizioni di gran parte del mondo giuridico, religioso e politico rimangono quelle di difesa dello status quo: nel nome del primario “interesse del bambino”. Perché a un bambino senza genitori va garantita una famiglia. Si dice. Ma è proprio l’idea di famiglia evocata che, secondo l’esercito del sì, non sta più al passo con i tempi. Forse perché oggi, l’unica famiglia possibile non è più quella in cui uomo e donna sono uniti dal “sacro vincolo del matrimonio” e vivono sempre e comunque sotto lo stesso tetto. E se, invece, in una società che cambia, in cui sono in continuo aumento i separati che si trovano a crescere i loro figli da single, la legislazione prendesse coscienza della realtà e, come nel resto d’Europa e in molte parti del mondo, facesse questo salto in avanti? «La pronuncia della Cassazione - dice Raffaella Pregliasco, ricercatrice dell’istituto Innocenti di Firenze (Centro Nazionale di documentazione e analisi sull’Infanzia e l’Adolescenza del Governo) -, anche se crea un precedente, non può modificare l’impianto normativo del nostro Paese. La legge 184/1983 integrata dalla 149/2001 prevede l’adozione piena solo per le coppie unite in matrimonio e contempla, all’articolo 44, l’a-

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dozione non legittimante per casi specifici». «Un istituto speciale - continua - che per molti sembra dividere in adozioni di serie A e di serie B (come se in casi di bambini con handicap o quando la speranza di trovare una famiglia proprio non ci sia, si potesse chiudere un occhio). Comunque, dobbiamo ammettere che oggi siamo l’unico Paese europeo in cui un single non può adottare. Nonostante la Convenzione europea sull’adozione dei minori, emanata dal Consiglio d’Europa nel 2008 preveda anche l’adozione per i singoli e le coppie omosessuali, lasciando però a ogni Stato la possibilità di aderire o meno, l’Italia non si è ancora mossa. In ogni caso, la Carta europea è un riferimento forte e fornisce un orientamento per il legislatore. I tempi sarebbero maturi». Tempi maturi, per alcuni. Meglio mantenere l’impianto attuale che mette al centro il benessere del bambino, secondo altri... “nell’interesse del minore”.

Remigia D’agata:

«L’ORDINAMENTO ITALIANO METTE AL CENTRO IL MINORE CUI VA GARANTITA LA MIGLIORE FAMIGLIA POSSIBILE» «Bisogna partire dall’essenza dell’adozione dice Remigia D’Agata, avvocato cassazionista, presidente di Aiaf Sicilia (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori - istituto nato già nel diritto romano per permettere a famiglie che non avevano discendenza di crearsela ma che, con il passare del tempo, è diventato un sistema per garantire una famiglia a bambini che ne sono privi o perché quella naturale non è in grado di assisterli adeguatamente o perché non esiste affatto. Nei secoli, si è assistito a un cambio di prospettiva che ha messo al centro il bambino, cui dev’essere garantita una famiglia che sia la migliore possibile per le sue necessità».

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adozioni ai single Una famiglia che abbia quindi “necessariamente” due genitori? «Per una crescita equilibrata - continua l’avvocato D’Agata -, questa è una teoria condivisa e consolidata nelle scienze psicologiche, è importante che il minore abbia un nucleo familiare stabile con entrambi i genitori, un uomo e una donna che con componenti comportamentali diverse gli offriranno stimoli importanti per il suo sviluppo. Solo se non si riesce a trovare una cop-

Gerolamo lanzafame:

«IL RUOLO DELLA FAMIGLIA ADOTTIVA È QUELLO DI SOSTENERE LA CRESCITA. CHE A FARLO SIA UN SOLO GENITORE O UNA COPPIA CONTA DAVVERO POCO» pia in grado di farlo si potrà prendere in considerazione un’alternativa». Alternative che però, allo stato attuale, la legge italiana non permette, visto che le adozioni da parte dei single sono previste solo in casi speciali. «Il nostro ordinamento - dice l’avvocato prevede l’adozione solo per le famiglie composte da un uomo e da una donna coniugati da almeno tre anni che possono includere anche l’eventuale convivenza della coppia. Solo in via residuale e in casi del

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DA HOLLYWOOD ALL’ITALIA, LE SCELTE VIP In principio fu Mia Farrow, che 30 anni fa cominciò a mettere in piedi una famigliona con ben 10 figli adottivi. Partendo proprio come mamma single. Ma da allora, le star, soprattutto hollywodiane, hanno fatto dell’adozione (anche da single) una vera e propria bandiera. In Italia, a parte la celebre battaglia di Dalila di Lazzaro che, nel 1992, intraprese una crociata per adottare un bambino, non riuscendoci, la questione è stata a lungo celata sotto una coltre di silenzio. A parte qualche caso, come Simona Ventura che ha ottenuto 4 anni fa l’affidamento di una neonata, figlia di una parente in difficoltà; seguita, dalla dichiarazione di Valeria Marini che ha espresso il desiderio di diventare madre adottiva, lamentando i vincoli della legislazione italiana, che lo impedisce.

tutto eccezionali è possibile che siano i single ad adottare. Certamente la sentenza dello scorso febbraio della Cassazione presenta un’innovazione, anche nell’espressa speranza dell’intervento legislativo, che è condivisibile nella sua sostanza, purché, ed è questo il pericolo, non si perda di vista l’essenza dell’istituto. Sono convinta che prima o poi si creerà una legge, ma il legislatore dovrà fare attenzione a non spostare l’attenzione dal minore agli adulti che vogliono a tutti i costi soddisfare le proprie esigenze. Personalmente, penso che il rischio sia alto». Come a dire: non garantire un figlio a un genitore ma una famiglia al minore. «L’adozione è comunque un surrogato di una famiglia vera - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Gerolamo Lanzafame -. La situazione ideale sarebbe sempre la tutela dei vincoli naturali, che andrebbero garantiti al massimo. Purtroppo oggi, troppo fa-

cilmente, si strappano bambini alle proprie famiglie in difficoltà, quando invece un intervento da parte dello Stato potrebbe salvaguardare questi legami. Fatta questa premessa, solo quando non è possibile garantire i vincoli parentali - e se non esistono, ad esempio, parenti, zii, nonni, che possano occuparsi del minore - entra in campo, anzi diventa necessaria, l’adozione. Ma ricordiamoci che è comunque una situazione estrema. Non c’è nulla di romantico come spesso si tende a pensare: si tratta di un istituto che serve a garantire la continuità esistenziale e la buona crecita del minore, e quindi, coppia o single, ha poca importanza». Secondo molti studi psicologici, infatti, in realtà per crescere bene un bambino non ha bisogno di mamma e papà, ma di figure materne e paterne, che possono trovarsi anche fuori dall’ambito familiare strettamente definito. «Immaginare che l’adozione - continua


facebook Lanzafame - possa dare veri “genitori” a un bambino è quasi ipocrita. A meno che non si neghi la verità, e questo sarebbe gravissimo, nel momento in cui il minore saprà di essere stato adottato andrà sempre alla ricerca della sua identità, si attiverà un processo di nostalgia verso i genitori naturali e cercherà dentro e fuori di sé tante risposte. L’adulto che adotta, sia un singolo o parte di una coppia, deve cercare di sostenere questa ricerca, anche alimentando nel suo immaginario l’idea dei suoi veri genitori. Insomma, le relazioni vanno ben definite, delineate e separate: il compito del genitore adottivo è quello di dare sostegno alla crescita. È un compito importante, lodevole, da difendere e salvaguardare, ma non deve essere scambiato con quello “naturale”. Una volta chiarito che si tratta di un accompagnamento nella crescita di un organisismo già esistente, che sia una coppia o un single ad adottare, importa davvero poco. Pensiamo a un bambino di sei anni, i giochi psicologici sono già fatti, l’organizzazione della sua personalità è già completa. Single o coppia, purchè siano persone che hanno una struttura psichica equilibrata e non utilizzino il figlio per una carenza affettiva personale». Purchè sia chiaro, dunque, che da figlio del ventre, un bambino adottato si “trasforma” in figlio del cuore e viene preso per mano e accompagnato fino all’età adulta. Che poi i cuori siano due in coppia o uno, forse, dovrebbe contare davvero poco.

MOMI, LA STORIA E IL GRUPPO vero, tutto parte dal mio grande desiderio di diventare mamma, ma non posso accettare che questo venga scambiato per egoismo o insoddisfazione. Perché semplicemente non si capisce che c’è molta gente, in una situazione - a volte anche solo transitoria - di “singletudine” che può prendersi cura di un bambino senza genitori?» La pensa così Monica Manetti, Momi per gli amici, una single di 42 anni, che nella vita si occupa di comunicazione e che ha creato su Facebook il gruppo “SI alle adozioni per i single” (con attualmente circa 800 iscritti). «Nulla di “istituzionale”, ancora, ma l’idea è quella di condividere notizie con chi si trova nella mia stessa situazione e, soprattutto, di far sapere a tutti che il Consiglio d’Europa, già nel 2008, ha emanato la norma che darebbe la possibilità agli aspiranti genitori di entrambi i sessi non sposati, di adottare bambini. Penso che ci sia poca informazione». «Inoltre - continua - “combatto” quotidianamente contro l’idea che un single conduca una vita dissipata, non si sappia assumere responsabilità e, soprattutto, sia un solitario, senza legami con il resto del mondo. Io ho tante amiche separate che hanno figli e le aiuto volentieri quando hanno bisogno e poi ci sono i miei

«È

genitori. Le famiglie oggi sono cambiate, la società è più aperta. Il cambiamento non significa peggioramento, ma la legge dovrebbe stare al passo con i tempi». Se è molto positiva nella possibilità di farcela a tirar su un bambino da sola, Monica lo diventa un po’ meno quando si tratta della reale possibilità di adottare. «Purtroppo penso che non ci riuscirò, ci vorrà troppo tempo. Mi dispiace molto perché ho vissuto un’esperienza tragica, una extrauterina dilaniante con cui ho perso due gemelli e la possibilità di diventare mamma. Stavo per morire mettendo al mondo due bambini, se non è amore questo? Credo sia inaccettabile in uno stato cattolico negarmi la possibilità di diventare mamma solo perchè oggi non ho un compagno». E a chi parla di egoismo, Monica lancia una provocazione: «Spesso ci sono coppie che concepiscono il figlio della crisi per salvare il loro matrimonio. Chi sarebbe l’egoista? E se proprio dobbiamo provocare, aggiungo che oggi molte donne separate si trovano a crescere bambini da sole, ma non per questo uno stato “tutelante” glieli porta via. Sono assurdità». Intanto, lentamente il gruppo cresce con l’intenzione di creare una vera associazione e magari qualche iniziativa di cui, sicuramente, presto sentiremo parlare.

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coppiedifatto DONNE CHE RIFIUTANO L’IDEA DEL MATRIMONIO IN NOME DELLA PROPRIA LIBERTÀ. COME LIZ, PROTAGONISTA DELL’ULTIMO LIBRO DI ELIZABETH GILBERT. MA SARÀ VERO? COSA C’È DIETRO LA CRISI DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE? «L’INDIVIDUALISMO - DICE L’AVVOCATO ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE - HA PORTATO ALL’AUMENTO DELLE CONVIVENZE, RAPPORTI PLASMABILI IN CUI LE UNICHE REGOLE SONO QUELLE DETTATE DALLE PARTI» » di paola pasetti

TI AMO...

ma non

TI SPOSO

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è chi si sposa per amore e chi per noia; chi lo fa per interesse e, invece, “perché è il sogno di tutta una vita”. C’è, però, anche chi non si sposa per niente; anzi, di matrimonio non vuol proprio saperne. E opta, nel migliore dei casi, per la convivenza, passata da “banco di prova” della vita a due a scelta di vita a tempo indeterminato. Come Liz e Felipe. Lei ama lui, lui ama lei. Eppure i due si sono fatti un giuramento: mai parlare di matrimonio, per nessuna ragione al mondo. Entrambi “hanno già dato”, entrambi sono reduci da matrimoni arrivati forse troppo presto nelle loro vite e finiti in squallide separazioni. Così, quando per motivi burocratici si vedono costretti a rompere il loro giuramento (il matrimonio è l’unico modo per far ottenere a Felipe la cittadinanza), Liz intraprende un percorso interiore lungo un anno, per arrivare pronta - questa volta sì - al gran giorno. Già: una donna che rifiuta con tutta se stessa l’idea del matrimonio, tanto da farsi venire veri e propri attacchi d’ansia.

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Ma come? Non erano gli uomini a vivere le nozze come una resa, unica via per mettere a tacere fidanzate petulanti e mamme ansiose di vederli “sistemati”? Niente paura: probabilmente anello al dito e abito bianco sono ancora il sogno della maggior parte delle donne. Del resto Liz e Felipe non sono altro che i protagonisti di un libro, l’ultimo di Elizabeth Gilbert, “Giuro che non mi sposo”. Un’opera autobiografica, certo, ma pur sempre un romanzo. Tuttavia proprio negli Stati Uniti soffia un vento nuovo. Uno studio condotto dall’Università di Rutgers, nel New Jersey – definito dal Time “la più grande indagine sui single mai fatta” - segnerebbe infatti il tramonto della figura dello “scapolone a vita”: il matrimonio, secondo gli autori del report, sarebbe un sogno da uomini, che non solo vogliono accasarsi, ma addirittura superano le donne nel desiderio di avere figli. Al contrario, le donne d’oltreoceano hanno imparato ad apprezzare i vantaggi della vita da single e difendono con le unghie e con i denti la propria indipendenza, che si traduce in maggior tempo libero, possibili-

UN AMORE E LA PAURA DI FALLIRE ANCORA Dopo il successo mondiale di “Mangia prega ama” Elizabeth Gilbert è tornata nelle librerie con un nuovo libro, “Giuro che non mi sposo”, edito da Rizzoli. Al centro del romanzo Liz e Felipe, entrambi con un primo matrimonio alle spalle e la paura di fallire di nuovo. Tanto basta perché i due facciano un giuramento solenne, che saranno costretti a rompere quando il matrimonio diventerà l’unico modo per far rientrare Felipe in America. Una storia che permette alla Gilbert di affrontare l’argomento matrimonio in tutte le sue sfaccettature e di mettere in scena inquietudini, paure e desideri nascosti delle donne.

tà di gestire autonomamente il denaro, libertà di coltivare le amicizie e di andare in vacanza quando e con chi si vuole. Un concetto che Liz esprime benissimo quando descrive il suo rapporto con Felipe, fatto di improvvisati periodi di convivenza: “era come aver scoperto il passaggio a Nord-Ovest del rapporto perfetto, una cosa – come ha detto Garcia Marquez – simile all’amore, ma senza i problemi dell’amore”. Del resto, quando una donna decide di sposarsi è soprattutto lei a farsi carico degli oneri derivanti dal ménage familiare. La conferma arriva dal Rapporto sulla Coesione sociale stilato dal Ministero del Lavoro insieme a Inps e Istat: nelle coppie con figli, oltre tre quarti continua a pag. 18


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coppiedifatto L’avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace, nota per i divorzi vip che ha seguito (tra i tanti, quelli di Romina Power, Simona Ventura, Eros Ramazzotti). È uno dei maggiori esperti italiani in Diritto di Famiglia

«i progetti COME

I DICO E I PACS SONO STATI UN’ACCOZZAGLIA DI NORME LACUNOSE, CONTRADDITTORIE E CONTROPRODUCENTI» segue da pag. 16

del carico domestico pesa sulle spalle delle donne. Al Sud in particolare, le mogli lavorano, tra casa e ufficio, circa due ore in più degli uomini.

LA CRISI DEL MATRIMONIO È un dato di fatto che in Italia l’istituzione matrimoniale non goda di ottima salute. Persino nella tradizionalissima Sicilia, i matrimoni continuano a diminuire: secondo il Tribunale Ecclesiastico Regionale, nel 2009 sono stati 23.016, contro i 24.334 dell’anno precedente. E calano sensibilmente pure quelli celebrati in chiesa: 17.496 contro gli oltre 18.600 del 2008. Segno, forse, che anche il sogno di abiti meringa e paggetti che spargono petali di rose comincia a tramontare. Di contro, aumentano in tutta Italia le coppie di fatto. Un fenomeno complesso, dietro al quale stanno vari fattori: c’è il rapido mutamento dei costumi, prova ne siano l’aumento di separazioni e divorzi e la crescente percentuale di seconde, e talora terze, nozze (arrivate al 13%); c’è di mezzo, però, pure la crisi economica. Oggi solo un giovane su tre ha un lavoro: un dato che da solo basterebbe a spiegare come mai il numero delle unioni nuziali in Italia già nel 2009 sia sceso al di sotto di quello registrato nel 1944. Cifre da tempo di guerra, insomma. «La famiglia tradizionale, nata dal matrimonio – sottolinea Annamaria Bernardini de Pace, una dei più autorevoli esper-

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ti in materia di Diritto di Famiglia e noto avvocato matrimonialista - da anni ha dichiarato lo stato di crisi. È un dato inconfutabile. L’affermarsi dell’autonomia dell’individuo, l’affannosa costruzione del proprio “io” hanno spostato il baricentro della vita di ciascuno dalla coppia al singolo. I diritti del singolo hanno finito per prevalere sull’istituzione familiare e sui reciproci doveri, e così è aumentato il numero delle convivenze more uxorio: rapporto plasmabile, adattabile, quasi privo di regole se non quelle dettate dalle parti».

I DIRITTI DEI CONVIVENTI Ma a cosa vanno incontro le coppie che scelgono di stare fuori dall’istituto del matrimonio? In realtà per “compagni” e conviventi non sono tutte rose e fiori. Basti vedere il motivo per cui Liz si vede costretta a compiere il grande passo: non conta quanto siano forti i sentimenti per Felipe, né quanto sia profondo il legame tra i due. Per le istituzioni americane, lei è, nei confronti del suo uomo, una “signora nessuno”, una non-moglie senza diritti di sorta. Ed è proprio su questo genere di problemi che si appuntano le proteste di chi chiede che anche l’Italia si doti di una legge sulle unioni civili. «I vari progetti di legge che si sono susseguiti negli anni – sottolinea l’avvocato Bernardini de Pace - sono tentativi di “forzosa costruzione e costrizione giuridica” che, pur sollevando profonde divisioni religiose, politiche e sociali, finora sono rimasti lettera morta. Personalmente ho sempre espresso la mia contrarietà all’introduzione di una disciplina giuridica relativa alle modalità di convivenza non fondate sul matrimonio. Se la coppia decide di non contrarre matrimonio, rinunciando quindi anche ai privilegi che il vincolo coniugale comporta, tale scelta deve essere rispettata, senza costrizioni e imposizioni di legge. I progetti come i Pacs o i Dico altro non sono stati che un coacervo di norme lacunose, contraddittorie e controproducenti. I conviventi, infatti, possono già adeguatamente tutelarsi, se lo vogliono, utilizzando gli strumenti giuridici esistenti: dal contratto di convivenza, al testamento, alle polizze private». Già, ma resta in sospeso, per le cosiddette “coppie di fatto”, tutta una serie di questioni,

“FINTE” SEPARAZIONI PER GABBARE IL FISCO Quando il matrimonio proprio non conviene, almeno dal punto di vista economico. Dall’Irpef all’Ici, dalle addizionali fino ai costi per l’asilo nido e per i servizi, separarsi (ma, si badi, solo per finta) significa “risparmiare”. Almeno stando alla storia riportata da Il Sole 24 ore, di una coppia milanese sposata da 40 anni: un cortocircuito normativo nega alla signora sessantenne la pensione minima e le impone di pagare i ticket per via del reddito del marito. Ma non considerandola incapiente, le nega la possibilità di fare il 730. La via d’uscita? Una falsa separazione, che rende su un reddito di 80mila euro un risparmio sul fisco di 5mila euro. Aspettate a scandalizzarvi. L’associazione nazionale famiglie numerose ha lanciato di recente un sondaggio sul proprio sito: avete mai pensato di separarvi per risparmiare sulle tasse? Oltre il 43% degli utenti ha rispostò “sì”. Attenzione, però, il trucco funziona solo se la separazione è simulata. Una coppia che “scoppia” realmente, infatti, va incontro a doppi consumi e, quindi, la possibilità di risparmio sarebbe del tutto annullata.

anche economiche: reversibilità, eredità, subentro nel contratto d’affitto. E poi c’è la questione dei figli nati fuori del matrimonio tradizionale. Perché se tutto può andar bene finché esiste un progetto di vita comune, le cose cambiano di fronte a ostacoli inaspettati, quando uno dei due compagni viene meno o quando, più comunemente, la coppia “scoppia”. «In effetti non esiste una regolamentazione giuridica da applicare alla famiglia di fatto – spiega la matrimonialista -. L’unica tutela a questo tipo di unione è l’autoregolamentazione degli aspetti patrimoniali, sia mediante la stipulazione di contratti di convivenza o disposizioni testamentarie o polizze, nei limiti consentiti dalla legge. Quanto ai figli, invece, il 16 marzo 2006 è entrata in vigore la legge n. 54/06, la cosiddetta “legge sull’affido condiviso”, ispirata ai princìpi della pari potestà genitoriale e della bi-genitorialità. In pratica, anche dopo la separazione, i figli hanno diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, che devono continuare a essere stabili punti di riferimento nella loro crescita. Grazie a questa nuova legge - conclude l’avvocato - si è raggiunta l’unificazione formale dei criteri di affidamento dei minori, sancendo la sua applicazione anche ai figli naturali». È possibile che un giorno si affermi un modello di famiglia diverso da quello attuale; intanto, però, i matrimoni - quelli con tanto di velo e carrozze - continuano a far sognare, come prova il successo delle nozze di William d’Inghilterra e la sua Kate, seguite da due miliardi di persone. Quanto a Liz e Felipe, giusto per la cronaca, alla fine si sono sposati. E pare che, nonostante il matrimonio, vivano pure felici e contenti.


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reportage

IL QUARTIERE

fantasma

DEL SESSO catania, san berillo vecchio. STRADINE

STRETTE SCHIACCIATE TRA CASE PERICOLANTI RIFUGIO PER GATTI, STRANIERI E MERCATO DEL PIACERE A COTTIMO. UNA CITTÀ DENTRO LA CITTÀ CHE OGGI RESTA “CASA” PER GLI ULTIMI TRANS CHE FANNO ANCORA IL MESTIERE

di ilenia suma - foto di jolanta ruza edalo di stradine strette come un budello, schiacciate tra due fila di edifici pericolanti, sventrati; discarica a cielo aperto, giardino spontaneo sui muri di lava, rifugio per gatti, e per stranieri, come Hassan Bai Bai, libico che si dice giunto lì portato dal vento di dio: andatura claudicante, una boccia di olive nelle mani e un po’ d’alcol nelle vene. Ma anche mercato del piacere a cottimo, casa per gli ultimi trans che ancora lì svolgono il mestiere in stanzette buie, dalle cui porte finestre si affacciano nella loro, più o meno, esibita provocatorietà, negli abiti succinti, le calze a rete, i tacchi e la paziente attesa. Questo è San Berillo, città dentro la città. I bombardamenti, lo sventramento degli anni Sessanta che ne ha cambiato il volto, disadornato il corpo, la legge Merlin che nel 1957 metteva definitivamente al bando le case chiuse, le retate della polizia: nulla è riuscito a chiuderlo per più di qualche giorno. Neppure lo sbarramento degli ingressi delle case con il cemento armato è stato capace di mutilarne a lungo la sua più intima identità. Il via libera risale al 1931, anno in cui nacquero ufficialmente le case chiuse, facendo di San Berillo uno dei quartieri a luci rosse più grandi e rinomati d’Italia. Rimasti nella leggenda i nomi di alcune delle ragazze che vi lavoravano: la bella Wilma, Diana da Ferrara, Regina l’avignonese, Marlene la misteriosa, Maria “sputaciancu”, Agata “mi siddiu”, Vi-

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tuzza “stinnicchio", Anna “accupu”, ognuna con la propria specializzazione. In verità San Berillo sin dagli anni Venti era considerata la Mecca del sesso, giungevano in città, anche dai paesi limitrofi, baroni, notai, avvocati, ma anche persone comuni. A bordo dei calessi o con la Balilla, ma anche in bicicletta. La notte in cui vennero messe definitivamente al bando le case chiuse, a San Berillo gli ex avventori si aggiravano per il quartire portando in spalla un’enorme chiave di cartone spezzata, simbolo del piacere interrotto; la leggenda narra che le “signorine” regalarono loro amorevo-

la leggenda narra CHE LA NOTTE IN CUI VENNERO CHIUSE LE CASE LE SIGNORINE REGALARONO LE LORO AMOREVOLI ATTENZIONI PER TUTTA LA NOTTE

li attenzioni per tutta la notte. Oggi un quartiere fantasma, un tempo a San Berillo le case di piacere coabitavano con le famiglie di operai e impiegati, commercianti e artigiani. «L'ultimo artigiano è andato via un anno fa, era un falegname, stava proprio qui accanto, ormai aveva 88 anni e non ce la faceva più neanche ad alzare e abbassare la saracinesca del suo negozio», ci racconta Franchina, al secolo Francesco Grasso, che ha declinato il suo nome al


FRANCHINA E LE PAGINE DELLA SUA VITA La porta è quella da cui si affaccia da più di vent'anni Francesco Grasso, in arte Franchina, che a San Berillo fa il mestiere. Schietto il resoconto che l’autore ne fa, oltre gli affrettati giudizi sulla sua professione, in un quartiere che sta cambiando nuovamente volto, ma che è ancora la sua casa. Finanziato dalla Comunità del Crocifisso della buona morte e pubblicato nella collana editoriale del Museo Civico etno-antropologico “Mario De Mauro” di Scordia, Franchina non si accontenta del risultato e nel cassetto tiene già pronta un’ampliata versione delle sue memorie.

COSIMO “PERI PERI” L’altarino tra via Ciancio e via Pistone in memoria di Cosimo Gibelli, detto “Cosimo peri peri”. Era il boss del quartiere più amato dalle prostitute per il suo bell’aspetto. Venne ucciso con due colpi di pistola dagli altri boss di San Berillo.

femminile, lavora a San Berillo da più di vent’anni, e ha deciso di mettere per iscritto la sua esperienza di prostituzione e travestitismo con “Davanti alla porta”, libro promosso e finanziato dalla comunità parrocchiale del Crocifisso della buona morte di Catania, grazie all’intervento di padre Gliozzo, e dal quale la regista Maria Arena ha in progetto di trarne un documentario. Quello che Franchina ha cercato di fare attraverso le sue memorie è andare oltre tutti i pregiudizi del caso, che vedono in questo mestiere solo sfruttamento e squallore. Lo sguardo mite di chi non ce l’ha con nessuno, emozionata, ci legge una lettera, che è una lettera d’amore, di uno dei quelli che lei chiama amici e con cui ha istaurato un rapporto più lungo di tanti matrimoni, di un uomo di una certa cultura a giudicare dalla prosa, che ha trovato in lei il suo riposo e la sua segreta gioia. SICILIA INROSA

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reportage

LE DONNINE NEGLI ANNI D’ORO Le foto d’epoca sono tratte dal libro “Quelle persiane chiuse” di Aldo Motta (Edizioni greco). Le foto delle “donnine”, come riportato nella seconda di copertina, sono state reperite nei mercati rionali.

Fuori è ancora giorno, ma la stanza è in penombra, come coperta da un cielo nuvolo, le pareti a tratti scrostate, il pavimento appena lavato, il letto antico trovato da un rigattiere, una fila di luci colorate sul capezzale. «Le accendo a Natale», dice sorridendo, sul comodino una bottiglia d'alcol e un pugno di preservativi. «Io neanche glielo chiedo, glielo infilo e chi non vuole usarlo lo accompagno alla porta». Ha iniziato a lavorare a 23 anni «per gioco, stavo a Milano da una amica che faceva il mestiere e una sera mi sono vestita da donna e sono andata con lei». Certo non sono tutte rose e fiori, «Mi sono capitati degli incontri sbagliati, e cose brutte, ma a chi non accadono nella vita? Qualsiasi lavoro fai».

franchina:

«CHI SI PROSTITUISCE DOVREBBE PAGARE LE TASSE E AVERE GLI STESSI DIRITTI E DOVERI PREVIDENZIALI DEGLI ALTRI CITTADINI» E poi la solitudine di rapporti sociali accennati, e un futuro difficile da pensare, «Sarebbe giusto che chi esercita la prostituzione pagasse le tasse, e avesse gli stessi diritti e doveri previdenziali degli altri cittadini. Bisogna sfatare il detto siciliano “cani, latri e bbuttani quannu su vecchi mòrunu di fami”». Nell'ottica del risanamento, Franchina un giorno sarà costretta ad abbandonare il quartiere. Uno di questi tentativi di cambiamento lo troviamo giusto girato l’angolo, in via Pistone: un albergo sta in attesa che qualcuno metta dei vetri alle sue finestre. «È da tanto che i lavori sono fermi», ci dice Tina, anche lei trans in ora d’ufficio, un po’ timorosa sul principio

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ma poi affabile. «Non è per essere scortese, è che non sono dell'umore», reduce da due recenti lutti ma continua a lavorare: «Bisogna tirare a campare». A San Berillo è rimasto davvero poco o nulla a fare da cuscinetto tra l’incuria e il grande albergo interrotto, «In compenso ci stanno anche meno scippi e aggressioni rispetto a un tempo», dice Tina. Non tutte però hanno la sua disponibilità, c’è chi non vede di buon occhio la nostra curiosità, e ci sbraita contro gli alti gradi delle sue parentele, che farà intervenire se non ce ne andiamo. Emergono nel quartiere i contrasti del cambiamento, le diverse interpretazioni di un luogo, appena un paio di porte separano la stanza di Franchina e quelle delle sue colleghe dal Reba Project Space, ispirato alla rinascita di San Berillo, in cui sono coinvolti l’Ordine degli Architetti di Catania e la cantante Carmen Consoli con la sua casa discografica Narciso Record. L’obiettivo del progetto è quello di una riqualificazione del paesaggio urbano, dieci le sezioni (architettura, musica, teatro, letteratura, pittura, scultura, moda, cucina, artigianato, fotografia) alle quali gli artisti potranno aderire gratuitamente realizzando un’opera che ne esalti le bellezze artistiche e architettoniche. E dei suoi mutamenti racconta il documentario, work in progress, di Edo Morabito e Irma Vecchio, “I fantasmi di San Berillo”, Premio Solinas 2010. «È la storia di un quartiere proibito e dei suoi abitanti - raccontano i suoi autori - di come una città si intrecci con i corpi che la abitano attraverso le vite di quattro personaggi, che condividono lo stesso vicolo e lo stesso destino, fuori da quel quartiere che sta per scomparire sullo sfondo dell’ennesima, violenta metamorfosi».

IL DOCUMENTARIO Le vite di quattro personaggi, che condividono lo stesso vicolo, si incrociano per un’ultima volta, prima di seguire il proprio destino, fuori da quel quartiere che sta per scomparire. Sono le storie raccontate in “I fantasmi di San Berillo” pellicola ambientata nell’ex quartiere a luci rosse realizzato da due catanesi: il montatore Edoardo Morabito che ha lavorato per il regista Franco Maresco e la fotografa Irma Vecchio, operatrice di macchina della seconda unità del film di Wim Wenders a Palermo. Il documentario ha ottenuto la menzione speciale del Premio Solinas documentario per il Cinema.


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IL NOSTRO ZOOM SUI TALENTI NOSTRANI, DONNE CHE SI SONO DISTINTE NEL CAMPO DELLA MUSICA, DELLA LETTERATURA, DELLA MODA E IN INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ X

BENTORNATA DEA A marzo ha preso un volo dagli Stati Uniti per tornare a casa, ad Aidone (Enna), dove il 17 maggio finalmente riabbraccerà i suoi concittadini e quanti accorreranno al Museo archeologico per festeggiare la fine della sua lunga permanenza oltreoceano. La Dea di Morgantina, scolpita in Sicilia, intorno al V secolo a. C., da un artista attico discepolo di Fidia con la tecnica “pseudo-acrolitica”, fu trafugata dai tombaroli e venduta illegalmente al Paul Getty Museum nel 1986. In seguito a un accordo transnazionale, il museo californiano ha acconsentito a restituire alla Sicilia X questa sua bellissima “cittadina”. L’atteso ritorno è stato anche l’occasione per chiarire l’identità della Dea, che non sarebbe Venere come si è pensato per molti anni, ma Demetra, raffigurata nella disperata ricerca della figlia Persefone.

CARLA MARCHESE A soli 15 anni la catanese Carla Marchese può già vantare una partecipazione al Festival del Cinema di Venezia con il film “I baci mai dati” di Roberta Torre di cui è protagonista. La giovane attrice, alla sua prima esperienza cinematografica, interpreta il ruolo di una tredicenne di Librino che un giorno si inventa di poter fare miracoli. Da quel momento irrompe nella sua vita un'umanità affamata e bisognosa che le chiede di tutto, dal posto di lavoro perduto alla vincita al Totocalcio. Nel cast anche Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Piera Degli Esposti, Pino Micol.

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ADRIANA SPURIA Canta e scrive canzoni da quando aveva 17 anni, ma la svolta nella carriera di Adriana Spuria arriva nel 2005 quando fonda “La Fabbrika”, il suo marchio di autoproduzione. Oggi la cantautrice siciliana lancia “Il mio modo di dirti le cose”, un album nato dopo due anni di lavorazione, in cui si fondono british pop e rock indie settantino. Il primo singolo tratto dall’album è “Non credo”, di ispirazione swing jazz Anni 40, che racconta le emozioni legate alla fine di una storia d’amore. Il videoclip della brano è stato girato all’ Art Hotel Atelier di Fiumara d’Arte e vede la partecipazione di Sarah Nile, provocante ed enigmatica protagonista del Grande Fratello 10.

GIUSEPPINA TORREGROSSA Dopo le ricette di nonna Agata ne “Il conto delle minne” e quelle de “L’Assaggiatrice”, nel suo nuovo libro la palermitana Giuseppina Torregrossa è passata a “dolci” naturali: la manna e il miele. In “ Manna e miele, ferro e fuoco” (Mondadori), da pochi giorni in libreria, l’ex ginecologa siciliana racconta la storia di Romilda, una donna che vive nella Sicilia dell’Unità d’Italia, di suo padre mannaluoro (cioè raccoglitore di manna), di sua madre apicoltrice e del perfido marito Don Francesco. Ma la vera protagonista del romanzo è la manna, linfa vitale del frassino che, quasi per magia, viene donata dall’albero all’uomo e diventa commestibile.

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Chantal sciuto indossa un tailleur christian dior, negli altri scatti, camicia dolce&gabbana, scarpe giuseppe Zanotti, hair&make up massimo serini roma

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NUOVA VITA ALLA pelle del viso CON IL PROGRAMMA DELLA DERMATOLOGA CATANESE. «ESSERE BELLI FUORI - DICE - È IL RISULTATO DI DIVERSI FATTORI»

Chantal Sciuto «A NOI DONNE IL POTERE DELLA BELLEZZA» di caterina strano - foto di valerio d’urso-vdf avora quotidianamente con la bellezza, impegnata nella ricerca clinica della cura estetica femminile, ma anche maschile, con un solo obiettivo: aiutare i suoi pazienti a volersi bene e trovare la “propria bellezza”. La dottoressa Chantal Sciuto, specialista in dermatologia, catanese di nascita, ha raffinato in California e Sud America gli studi sulla clinica estetica e l'invecchiamento cutaneo. Oggi è l’unica dermatologa italiana in board scientifici mondiali, responsabile di prodotti cosmeceutici e di corsi internazionali su filler e tossina botulinica. Nel suo ruolo che lei stessa definisce di beauty coach, ha tracciato una mappa per rimettersi in forma in vista dell’estate. Si chiama Il potere della bellezza ed è un programma di trattamenti che aiuta la pelle del viso a lasciarsi alle spalle un lungo inverno di freddo e ambienti chiusi, di stress fisici e ambientali. «Dopo Pasqua, solitamente, comincia il conto alla rovescia per preparare il viso e il corpo all’estate – spiega la dottoressa Sciuto –. Io propongo un programma, Il potere della bellezza, indirizzato principalmente al mondo femminile, che nasce da un’esigenza di benessere estetico: “Il futuro è adesso”. Ritengo che, in un processo di fisiologico invecchiamento cellulare, si possa comunque migliorare la propria condizione estetica, con piccole correzioni e naturali accorgimenti, riuscendo così a frenare la discesa di un invecchiamento estetico e anche psicologico». E in cosa consiste questo nuovo programma? «L’ho articolato con i consigli anche dei nutrizionisti, perché la bellezza è il risultato di diversi fattori e l’attenzione anche sulla componente alimentare è condizione necessaria per essere belli fuori. Si interviene con trattamenti correttivi, là dove sono necessari, ma si tratta sempre di trattamenti dolci, come, per esempio, la correzione di macchie o di rughette, risultato della stanchezza e della poca cura che si è avuta durante l’inverno. Tutti noi, infatti, lavoriamo in ambienti chiusi e la pelle

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diventa asfittica e opaca». Di che tipi di trattamenti di tratta? «Di peeling molto leggeri, trattamenti all’ossigeno, rivitalizzazioni cellulari, piccole correzioni di rughe e solchi con filler a base di acido ialuronico o collagene: tutti utili per migliorare i segni della stanchezza. Vanno integrati suggerimenti alimentari e supporti con aminoacidi e vitamine che potenziano gli effetti di un trattamento ambulatoriale, donando una pelle sana e luminosa. Sia chiaro che i protocolli sono tutti personalizzati». Lei lavora a contatto quotidiano con molte persone. È facile gestire le diverse personalità? «Ogni volta è una scommessa. Ma non mi stanco mai del mio lavoro, proprio perché ogni ora mi trovo di fronte una persona diversa, con le proprie esigenze e la propria personalità. Il mio compito è anche quello di entrare nella vita dei miei pazienti per meglio capire la nascita di una imperfezione e poterla aiutare nella gestione della propria bellezza nel quotidiano». Capita che i suoi pazienti vengano da lei con qualche rivista in mano, per diventare come qualche modella o attrice? «Chi arriva in ambulatorio ha già in mente un modello di riferimento, ma due persone diverse non possono essere simili. Ognuno di noi ha una sua bellezza, basta saperla valorizzare». La vanità è maschile o femminile? «La donna è vanitosa nel suo Io, è qualcosa che scatta fin da piccola, è una caratteristica femminile. Oggi l’uomo è diventato vanitoso, più attento alla sua immagine, e nei trattamenti medico-estetici è più meticoloso, segue scrupolosamente i consigli. Noi donne, invece, abbiamo sempre la presunzione di sapere, perché l’abbiamo letto da qualche parte, l’abbiamo già provato, ce l’ha suggerito l’amica dell’amica». Cosa l’ha spinta verso la Medicina? «La scelta di fare Medicina è stata influenzata dall’ambiente in cui sono cresciuta - mio padre è medico - menSICILIA INROSA

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esteticamente tre l’interesse per il campo estetico è nato dal mio amore per l’arte figurativa». Si è mai trovata di fronte ad ostacoli nel suo cammino professionale? «Quando ho iniziato a studiare Medicina all’Università di Catania non eravamo tantissime donne. Solo qualche incomprensione caratteriale, giustificata, in parte, dalla giovane età, e comunque superata sempre con correttezza ed impegno nello studio».

«Sì, solo qualche volta, per valutarne tollerabilità e riscontro clinico, al fine di poter trasferire al paziente le informazioni e le giuste emozioni di un risultato». Cosa pensa quando vede certi volti ro-

il futuro è adesso

«PICCOLE CORREZIONI E ACCORGIMENTI NATURALI SONO UTILI PER RALLENTARE IL NATURALE PROCESSO D’INVECCHIAMENTO» Qual è stata la sua più grande soddisfazione professionale? «Una volta una signora è uscita dal mio studio dicendo: “Mi ha fatto tornare il sorriso”. È stato fortemente gratificante, la conferma di una profonda stima professionale. Ed è anche una grande soddisfazione quando accompagnano la figlia o la mamma, perché ti affidano il loro bene più caro. Un ulteriore atto di stima e fiducia». Lei prova i trattamenti che propone ai suoi pazienti prima su se stessa?

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DERMATOLOGA DEI VIP ota al grande pubblico per i suoi interventi a trasmissioni televisive e radiofoniche come specialista in Dermatologia estetica e Anti-Aging Medicine e per avere tra i suoi pazienti molti vip, la dermatologa catanese Chantal Sciuto ha raffinato in California e Sud America gli studi sulla clinica estetica. Ha studi a Catania, a Torino e a Roma, proprio nel cuore della capitale (www.studiosciuto.com) ed è referente scientifico per Perricone MD, Allergan, per la divisione cosmetica di RoC, Johnson & Johnson e altre linee cosmeceutiche professionali.

N vinati dai trattamenti estetici? «Che in molti si inventano un lavoro che non appartiene loro; ma anche, che il paziente deve affidarsi a comprovati specialisti del settore: non sempre, infatti, un trattamento a basso costo è indice di risultato qualitativamente accettabile. Un trattamento completo di botulino a 200 euro non esiste».


questionedi

STILE

Carmen Consoli

UNA MALIARDA

À LA GARÇONNE LOOK STORY

di Venera Coco

SOFISTICATA incantatrice nelle camicie

1996 / DAGLI ESORDI ROCK... Look grunge, total black, per la Cantantessa agli inizi della sua carriera

vittoriane e negli accessori “forti”, dalle cravatte da uomo ai bustier attillati. Richiama il gusto rétro Anni ’30 e ’40 il nuovo look scelto dalla camaleontica Cantantessa che, con l’aiuto della personal stylist Sarah Grittini, mixa elementi presi in prestito dal guardaroba di un uomo con corsetti e nastri di raso che sembrano rubati dall’armadio di una ballerina di burlesque. La “nuova” Carmen oscilla tra un soldato “mai stanco”, come nella copertina del suo ultimo album, e una conturbante femme fatale. Cerchietti di piume, fermagli pieni di perline e copricapi da vera zarina ingentiliscono il look reso austero dal cappotto militare su cui spiccano grossi bottoni color argento.

2006 / LA SVOLTA “FEMMINILE” Hippie-chic, con capelli lunghi e collanine. L’album “Eva contro Eva” segna la grande svolta nel look di Carmen Consoli, complice la mano dell’hair stylist catanese Salvo Filetti

I CAPELLI. L’hair stylist Salvo Filetti, che la segue da anni, le ha consigliato un taglio leggermente degradé un po’ più lungo sul davanti in modo da creare volumi e ampiezze. Le ciocche tagliate su diverse lunghezze sembrano così in continuo movimento.

2010 / COME UNA ZARINA

IL MAKE UP. Carmen punta sugli occhi,

2000 / ...ALLA TESTA SHOCK DI SANREMO Bicolor e cortissimo il taglio esibito sul palco dell’Ariston dove canta “In bianco e nero”

scegliendo uno smoky eyes “very strong” che evidenzia palpebre e sopracciglia. L’incarnato pallido e un rossetto ton sur ton mette in risalto solo la parte superiore del viso. L’utilizzo dell’eyeliner e di palette dark le illuminano lo sguardo che diventa più intenso e tenebroso. Naturalmente il lip gloss cambia a seconda delle circostanze: da quasi invisibile, si tinge di rosso per aumentare l’allure e il carisma alla mise indossata.

Dettagli rosso vermiglio, profili di pelliccia, cappotto militare. È il look scelto per la copertina dell’album “Per niente stanca”

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DILLO CON UNA TEE!!! GLAMOUR E PRETTY, LE T-SHIRT PROCLAMANO CON SLOGAN PRECISI LA LORO SUDDITANZA ALLA MODA. 1. IRONICA LA TEE DI WAVE-O, ECO-FASHIONISTA E CON GRANDE PERSONALITÀ. 2. STYLE FOR STYLE NE DEDICA UNA AI GRANDI NOMI DELLA MODA. 3. MOODZERO ESALTA L’AMORE PER LA QUINTA STRADA E PER LA SHOPPER DI CHANEL. 4. DEDICATA ALLE FEMMES DI MILO MANARA LE MAGLIETTE DI SISLEY. 5. PER LE MANOLO ADDICTED LA TSHIRT DI STYLE FOR STYLE. 5. PARIS HILTON INDOSSA L’ICONA DI ELEGANZA AUDREY HEPBURN

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MODA

Ritorno ALLE ORIGINI

famosa nel mondo. TANTI ANNI TRASCORSI LONTANO DALLA SICILIA, IMPEGNATA A COLLABORARE CON COUTURIER DI LIVELLO INTERNAZIONALE, HANNO FATTO RINASCERE IN LOREDANA ROCCASALVA L’AMORE PER L’ISOLA. SUO IL PROGETTO “NOTTE IN FIORE”, L’EVENTO DI MODA CHE SI TERRÀ A NOTO DAL 19 AL 22 MAGGIO

di marina currao

e sue creazioni sono al 100% made in Sicily, abiti a chilometro zero, eppure Loredana Roccasalva prima di reinnamorarsi e di ritornare nella sua Sicilia ha trascorso molti anni lontano dall’Isola, un periodo ricco di esperienze tra atelier e collaborazioni con couturier di fama internazionale come Capucci e Gattinoni. Impegnatissima nell’organizzazione della manifestazione da lei creata tre anni fa, “Notte in Fiore”, che anche quest’anno avrà luogo a Noto dal 19 al 22 maggio. Come lei stessa spiega, «Notte in Fiore è nata dal desiderio di realizzare una kermesse di alta moda in Sicilia, con la volontà di far conoscere al mondo la nostra terra sotto un’altra veste, e far capire così che in questo territorio non ci sono solo brutture. La nostra Isola è stata sempre un luogo d’incontro, molti popoli sono passati da qui e ci hanno anche lasciato tanto. Trovandosi tra il continente africano e l’Europa, la Sicilia è il luogo ideale per il confronto tra gli artisti provenienti da questi due mondi. Sono

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convinta che da questa unione nascerà qualcosa di veramente bello». Anche per lei è stato così: incontrare di nuovo la Sicilia le ha dato nuovi input. «Sì, dopo le esperienze che ho fatto in Italia e all’estero, ritornando nella mia terra ho visto che c’erano delle opportunità, era un terreno vergine non ancora esplorato. Sono stati anni di intenso lavoro durante i quali ho dovuto far conoscere e capire a chi mi stava intorno la mia professione. Essere stilista non significa solamente “fare vestiti”: dietro a questo lavoro ci sono formazione, competenze, creatività e soprattutto molta ricerca, perché se non si è al passo con i tempi non si riesce a proporre nulla di nuovo». In questa ricerca c’è qualcuno o qualcosa a cui si ispira maggiormente? «Antonio Marras, una persona che stimo moltissimo ed apprezzo professionalmente per la sua ricerca e la sua poesia. Da sempre poi il mio sguardo è rivolto ad Oriente, ed è proprio questa fusione di Est e Ovest che porto nelle mie collezioni.

PATCHWORK È L’ESTROSO CAPPOTTO DELLA COLLEZIONE AI 2010-11 DI LOREDANA ROCCASALVA CHE MARINA RIPA DI MEANA HA INDOSSATO AL FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA


1. ALICE È LA BORSA GIOIELLO ISPIRATA AL BAROCCO DI NOTO 2. STOLKAP. UN PO’ STOLA, UN PO’ CAPPOTTO QUESTA ORIGINALE CREAZIONE È IL CAPO-CULT DI LOREDANA ROCCASALVA, UN PATCHWORK DI SCAMPOLI DI STOFFA DELLE PRECEDENTI COLLEZIONI

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«fare la stilista

NON È SOLO DISEGNARE VESTITI: DIETRO A QUESTO LAVORO CI SONO COMPETENZE, FORMAZIONE, CREATIVITÀ E TANTA RICERCA» Questa unione è rappresentata dalla magnolia che è diventata il nostro fiore simbolo, una pianta molto diffusa in Sicilia che sebbene provenga da Oriente ha attecchito perfettamentebene sul nostro territorio. La magnolia rappresenta una sorta di ponte immaginario tra dove siamo ed il posto in cui ci piacerebbe essere». Cosa propone per la primavera-estate 2011? «La natura in tutte le sue forme, fiori e colori. La moda risente degli umori che la gente vive quotidianamente, c’è bisogno

di vivacità: indossare un capo dalle tinte accese ti fa star bene, per questo lascio che i miei abiti parlino tramite questi cromatismi». Qual è la più grande soddisfazione avuta finora, e qual è il prossimo obiettivo che si pone? «La mia più grande soddisfazione sono le mie figlie che, tra l’altro sono anche una fonte preziosa d’ispirazione. Certo, è bello guardare indietro, vedere da dove sono partita e osservare quanto sta accadendo adesso: alcune delle mie creazioni sono vendute in America, in Kuwait, in Sud Africa e, anche se mi vedo ancora piccola, i miei capi fanno il giro del mondo, ed è una grandissima soddisfazione essere riuscita a raggiungere questi risultati. Quando i miei abiti partono per le varie destinazioni è come se un pezzetto di me andasse con loro. Il prossimo obiettivo? A brevissimo termine ci sarà l’edizione 2011 di “Notte in Fiore” e, dopo l’estate, andrò a Toronto per la presentazione della nuova collezione». 2

bijoux IL FASCINO SEMPRE ATTUALE DELLE PIETRE DURE Essere glamour oggi è importante per stupire e sentirsi bene in ogni occasione. La donna moderna, sofisticata e di classe cura la propria immagine scegliendo i giusti dettagli che ne aumentano la raffinatezza. I variegati colori delle pietre naturali e la fantasia sono gli ingredienti indispensabili per creazioni uniche alla portata di tutti, facilmente reperibili in showroom specializzati che, in eleganti vetrine, espongono le esclusive collezioni che suscitano nel pubblico femminile forti emozioni. In una società sempre più omologata, indossare oggi un prezioso in pietra significa accrescere la propria ricercatezza ed unicità.

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tendenze

BRIO, LE BALLERINE ECOLOGICHE E PROFUMATE erfette per l’estate. Non solo perché sono comode e colorate, ma anche perché sono belle, glamour, profumate, ma soprattutto perché sono ipoallergeniche e realizzate in plastica riciclabile e sostenibile. Insomma tra i must della bella stagione ci sono certamente le ballerine di Brio italiano, realizzate in materiale vinile profumato al musk e limoni (che più le indossi più profumano!) dallo stile versatile e minimale. Ideali tanto in vacanza quanto in città, easy e ironiche allo stesso tempo, sono perfette in ogni di occasione, comode ed estremamente calzabili. Le ballerine di Brio italiano, disponibili in una vasta gamma di colori e impreziosite da applicazioni in Swarovsky Elements, possono essere personalizzate con loghi e applicazioni. E anche il costo è particolarmente accessibile (circa 30 euro).

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passerella Si chiamerà “Ellisite” ma ancora è tutto top-secret. Nessuna anticipazione sulla nuova collezione Sposa 2012 delle stiliste etnee Gemelle Donato (Antonella e Mariella) che sarà presentata a Milano in occasione di “Sì Sposa Italia” il prestigioso salone internazionale che dal 17 al 20 giugno sarà palcoscenico del trend del 2012. Di certo la parola “Ellisite” riconduce al mondo dei minerali, ma non è possibile avanzare alcuna ipotesi, né sull’ispirazione né sulla filosofia artistico-artigianale di quella che sarà la sposa del prossimo anno secondo le stiliste siciliane.

SICILIANE PAZZE PER L’HI-TECH Stanche dell’invadenza maschile nelle conversazioni ad alto contenuto tecnologico, le donne si sono organizzate e hanno fondato le Girl Geek Dinners (Ggd), ovvero cene al femminile per condividere e conversare di un’unica grande passione: tecnologia, internet e nuovi media. L’idea, dell’inglese Sarah Blow, si è diffusa in tutto il mondo e adesso è arrivata anche a Catania, dove quattro appassionate - Aurelia Calì, Maria Giualiana Di Mauro, Perla Maria Gubernale, Violetta Lima e Luisa Santangelo - hanno fondato il gruppo Ggd Sicilia (www.girlgeekdinnersicilia.com). A Catania il prossimo appuntamento è l’8 giugno all’Iki Cafè.


trendsetter

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Un tuffo

NEL COLORE 1. COULOTTE A VITA ALTA SHOCKING PINK E TRIANGOLO A FANTASIA FIRMATO MISS BIKINI 2. COLOR CARNE PER IL COSTUME INTERO DSQUARED2 A INTRECCI SOTTILI IDEALE PER IL BORDO PISCINA 3. STILE SIXTIES A RIGHE ROSSE E BIANCHE COME LA SDRAIO, DI FRANKIE MORELLO 4. BLACK & WHITE CON MAXI FIOCCO, L’INTERO DI TWIN SET BY SIMONA BARBIERI 5. BIKINI FANCY DAI COLORI FLUO PER PARAH 6. ROSSO CILIEGIA IL DUE PEZZI FIRMATO DIESEL 7. LYCRA EFFETTO DENIM DIESEL 8. MAXI FLOWER PER LO STORICO PANTALONCINO DI SUNDEK IN COORDINATO ALLA TOTE BAG 9. A FASCIA IL DUE PEZZI BICOLOR DI VIA DELLE PERLE CON DETTAGLI SPARKLING

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SUMMERTIME BEACH CHIC. SPUMEGGIANTI KAFTANI DA PORTARE CON NONCHALANCE DI GIORNO E ACCESSORI DELUXE PER LE FESTE A BORDO PISCINA. UN’ESTATE ESPLOSIVA ALL’INSEGNA DEL COLORE

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ARRIVANO CAPRI E GREEN CON NAU! È GIÀ ESTATE estate è davvero alle porte, non farti cogliere impreparata! NAU!, l’insegna di ottica monomarca che offre design e qualità a prezzi sempre ragionevoli, ti aiuta nella scelta degli occhiali da sole più trendy per l’estate. Da oggi, in tutti i negozi NAU! Puoi trovare “Green”, la nuova collezione NAU! marchiata Legambiente. Per il quinto anno consecutivo, NAU! lancia una linea di occhiali da sole esclusivi, in cui moda ed ecologia vanno a braccetto. Tutte le montature Green sono infatti prodotte utilizzando plastica riciclata al 100%, proveniente dagli scarti di lavorazione del settore dell’occhialeria, a cui NAU! regala una nuova vita. “Capri” è dedicato a tutte le donne che non rinunciamo mai a sfoggiare carattere e stile, anche solo indossando un occhiale. E un occhiale che porta questo nome non può che distinguersi per raffinatezza, classe, esclusività! Lenti sfumate per un tocco dal sapore vintage (ma sempre attuale), Capri è l’occhiale glamour dell’estate 2011. Con il suo prezioso intarsio ad effetto madreperla, Capri regala un tocco di vanità, anche quando siamo in spiaggia….perchè le donne NAU! sono sempre smart fashion. Green e Capri sono solo nei negozi Nau! A Catania: Centro commerciale Etnapolis e Centro commerciale Porte di Catania

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1. STILE MISSONI E KNOW-HOW HAVAJANAS PER LE INFRADITO COLORATISSIME 2. IN PVC LA SHOPPING BAG “BUTTERFLIES” FIRMATA LE PANDORINE 3. COME UNA “COFFA” SICILIANA LA BAG DI MOSCHINO CHEAP&CHIC 4. ANNI ’50 GLI OCCHIALI A FIORI DI ACCESSORIZE 5. DELUXE DETAILS PER GLI OCCHIALI BULGARI CON ASTE GIOIELLO 6. TARTARUGATI DALLA FORMA UN PO’ RETRO, I NUOVI SUNGLASSES D&G 7. RITRAE UNA SPIAGGIA LA SHOPPING DI LOUIS VUITTON, AILLEURS BEACH COLLECTION 8. MAGDA GOMES BEACHWEAR HA CREATO UN COPRICOSTUME MULTICOLOR 9. BRIGHT YELLOW LA BLUSA IMPREZIOSITA DA PERLINE DI LOVE SEX MONEY BY LORELLA SIGNORINO 10. IN TULLE DAI COLORI DEGRADÉ IL CAFTANO DI YAMAMAY 11. BICOLOR STRIATO IL COPRICOSTUME ACCESSORIZE 12. A CUORI ROSSI LA PASHMINA-PAREO DI FIORUCCI 13. DAL SAPORE VINTAGE CON LENTI FUMÉ E DETTAGLI IN MADREPERLA L’OCCHIALE CAPRI DI NAU! 14. CORDA IN NYLON RESISTENTE ALL’ACQUA IL SANDALO DI LAGOA 15. CROCHET EFFECT PER LA MAXI-BAG DI PAGLIA, FURLA 16. RALPH LAUREN AMA IL TARTAN PERSINO SUGLI OCCHIALI DA SOLE 17. A RIGHE L’ESPADRILLA FIORUCCI 18. PALME E OMBRELLONI SULLA SCIARPINA LOUIS VUITTON 13. PAGLIA DI VIENNA E CUOIO PER LA BAG DI DOLCE&GABBANA

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SHOPPING

mon amour ROMANTICA O HIPPIE, BOHEMIENNE O ESTROSA. UNA DONNA POLIEDRICA CHE NON RINUNCIA MAI ALLO STILE, ANCHE QUANDO VA IN GIRO PER NEGOZI foto valerio d’urso - vdf assistente federico laudani modella Clementina by castdiva make up Maurizio Calcagno hair Giovanni e Mariano per Freestyle club by Kemon setting helmè casa style helmè catania a cura di marina currao

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NELLA PAGINA ACCANTO CLEMENTINA INDOSSA UN ABITO DOLCE&GABBANA IN PIZZO BIANCO, BORSA BICOLORE TORY BURCH, BRACCIALE TESSUTO E PIETRE ALLDRESSEDUP SOPRA A SINISTRA CAMICIA FANTASIA TORY BURCH, JEANS DRIES VAN NOTEN, BRACCIALI MULTICOLOR LIFE IS MEMORY, COLLANA JAMIN PUECH, BORSA IN TESSUTO INTRECCIATO E SCARPE CON ZEPPA, TUTTO PRADA. IN ALTO A DESTRA TUTA IN LINO PIÙ GIACCHINO A RIGHE JUNYA WATANABE, ORECCHINI IN SILICONE TZURI GUETA, BORSA IN PELLE ROSSA GIVENCHY, BALLERINE MARSÈLL QUI A FIANCO ABITO IN SETA E SANDALO BICOLORE TUTTO ANTONIO MARRAS, COLLANA/CERCHIETTO ATUTTOTONDO, BORSA JAMIN PUECH

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SOPRA ABITO ANTONIO MARRAS CON FIORI, BRACCIALI PRADA, BORSA DIOR, SANDALI MBT NELLA PAGINA A FIANCO ABITO A RIGHE PRADA, BRACCIALI MIU MIU, OCCHIALI LINDA FARROW VINTAGE, SANDALI CON ZEPPA TORY BURCH, BORSA JEANS PRADA 40

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a cura di rita la rocca

aura IL CRISTALLO DIVENTA PROFUMO Dalla collaborazione tra Swarovski e Clarins Fragrance Group nasce Aura by Swarovski, una nuova linea che traduce in un linguaggio olfattivo l’aura di luce che i cristalli Swarovski regalano a ogni donna. Racchiuso in un prezioso astuccio che si apre come un portagioeielli, il profumoparure Eau de Parfum Aura by Swarovski contiene un prisma di energia cui si fondono ambra, benzoino e muschio bianco. Completano la linea i gioielli-maquillage, preziosi ciondoli rivestiti da cristalli Swarovski® Elements che contengono un lip gloss o un glitter per il corpo.

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IN TUTTA SICUREZZA estate si avvicina e come ogni anno si ripropone il “dilemma abbronzatura”. Se da un lato una pelle baciata dal sole dona un aspetto sano e affascinante, dall’altro non vanno sottovalutati i danni che i raggi Uva e Uvb provocano all’epidermide. Anche le maniache dell’abbronzatura dovrebbero quindi imparare a rinunciare a un’esposizione “scellerata” e tirare fuori dalla borsa la crema solare più adatta al proprio fototipo. Tra le novità che vedremo sulle spiagge in questa estate 2011, il Lait Solaire di Biotherm che protegge la pelle grazie a un sistema filtrante fotostabile ad ampio spettro, a cui vengono associati il plancton termale e la vitamina E che neutralizza i radicali liberi. Clarins ha pensato alle pelli sensibili con le nuove Crème Solaire Anti-Rides Visage UVA / UVB 50+ e Spray Solaire LaitFluide Sécu-

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protezione solare. PER PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO PRECOCE DELLA PELLE È FONDAMENTALE APPLICARE SEMPRE UNA CREMA ADATTA AL PROPRIO FOTOTIPO

rité UVA / UVB 50+ che si avvalgono del complesso di Multi-Protezione Cellulare, associazione di un complesso multi-filtro a performance elevate e di Phyto-Sunactil 2. Pensato per le zone delicate SPF 35 Targeted Protection Stick di Clinique combina vitamina E, esteri di jojoba, avobenzone e omosalato. Per festeggiare i suoi 40 anni Lancaster dedica due prodotti alle amanti del “sole estremo”: la versione jumbo di Oil-Free Milky Spray che si nebulizza sulla pelle avvolgendola in un velo protettivo, e Legendary Tan che, grazie al Tan Activator Complex, stimola la sintesi melaninica e intensifica l’abbronzatura.

UNA FRAGRANZA “DIVINA” Femminile, sensuale e un po’ insolente. La nuova fragranza Divina di La Perla conquista con il suo bouquet florealefruttato in cui il mandarino di Calabria incontra la sensualità di rosa e gelsomino e viene esaltato dalle note avvolgenti di muschio e vaniglia e dal dal tocco languido dei cristalli d’ambra.

LANCÔME METTE A NUDO LE LABBRA Eleganza e sensualità per la nuova linea L’Absolu Nu di Lancôme, un rossetto capace di riprodurre e amplificare il colore, la texture e lo splendore naturale delle labbra. Il segreto di questo nuovo “gioiello” Lancôme è l’Opti-Carmin TM un pigmento che mette in risalto il naturale colore delle labbra, aumentandone l’intensità del rosso. Inoltre, la texture ultra-fine con Pro-Xylane TM avvolge le labbra, levigandone la superficie e lasciandole idratate per otto ore.


hairstylist di antonio morici *

ESTATE È TEMPO DI SCHIARIRE on l’estate ormai alle porte, l’imperativo, in fatto di capelli, è schiarire. L’abbronzatura tende infatti ad appesantire i lineamenti del viso: il rischio, per le brune, è di ottenere un look da “maga dei tarocchi", mentre le più chiare vanno incontro all’antiestetico effetto “tinta unita”. Non importa, quindi, se la base di partenza sia bionda o mora; tutte le sfumature più chiare, anche di un solo tono, andranno benissimo, l’importante è che siano in armonia con l’incarnato e il colore degli occhi. Naturalmente le diverse tecniche di schiaritura devono essere personalizzate in base al taglio, al tipo di capelli e all’effetto che si desidera ottenere. Il mood del momento vuole un risultato estremamente naturale quasi “effetto skipper”, ovvero naturalmente schiariti dal sole. Un risultato che si ottiene attraverso diverse tecniche di colorazione: dagli shatush alle graffiature, alle trasparenze di colore, agli intramontabili colpi di sole. Si possono anche mettere insieme più sfumature di colore, con accostamenti graduali tono su tono che esaltano la naturalezza del colore finale e l’abbronzatura, rendendola più dorata e luminosa.

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Morici è un hair stylist e look maker siciliano. * IlAntonio suo salone romano è frequentato da molte celebrities

armani Presentata dalla splendida Megan Fox, la nuova collezione estiva Bronze Heat di Giorgio Armani Cosmetics sembra aver rubato la leggerezza, la luminosità e il calore alla sabbia del deserto. Prodotto di punta della linea è Eye Quatuor Heat Palette, il famoso quad di ombretti proposto nei colori avorio, nocciola, rosa antico e marrone scuro. Completano la collezione il mascara Eye to Kill Waterproof nella colorazione Black-Brown Heat, la terra Heat Bronzer Palette il blush liquido Blushing Fabric e il rossetto Heat Sheer Lipstick.

BELLE E IN FORMA CON UN’APP TRUCCHI PER BEAUTY-ADDICTED Si chiamano Beauty App e sono le applicazioni per iPhone che rendono la vita più facile alle makeup addicted. Truccatore, estetista e visagista devono ora affrontare la concorrenza di questi software che dispensano consigli utili e sempre aggiornati. Makeuplive, ad esempio, è un’app che, sfruttando l’augmented reality, aiuta a rifarsi il trucco suggerendo anche prodotti di note aziende. Hair Makeover, invece, è un database con oltre 250 acconciature da “provare” su una propria foto prima del fatidico taglio. Beauty on the Go e Beauty Insider suggeriscono soluzioni professionali, cliniche o casalinghe (in inglese) per ogni problema estetico. Infine, Opi Nail Studio permette di vincere l’indecisione provando sulla propria mano “virtuale” tutti gli smalti della nota azienda.

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beauty

VIA I peli CON IL FILO ORIENTALE novitÀ QUESTA ANTICA TECNICA

PERMETTE UN’EPILAZIONE DELICATA MA EFFICACE CHE INDEBOLISCE IL BULBO PILIFERO ED EVITA LA COMPARSA DI ANTIESTETICHE IRRITAZIONI Il sogno, neanche troppo segreto, di ogni donna è liberarsi per sempre dei peli superflui. Al momento non esiste una tecnica che permetta di rinunciare definitivamente a cerette e creme depilatorie. Neanche la cosiddetta epilazione definitiva, a conti fatti, è poi tanto definitiva. Ma se le moderne tecniche occidentali non riescono a compromettere il vigore e la robustezza dei peli, si può sempre ricorrere a metodi alternativi permeati della saggezza e della sapienza orientale. È ancora poco utilizzata in Italia, ma è destinata a raccogliere sempre più consensi l’antica tecnica del filo orientale (da non confondere con la ceretta orientale). Questo metodo sfrutta la morbidezza del filo di cotone per un’e-

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pilazione efficace ma delicata, che consente di estirpare il pelo dalla radice in modo corretto senza ritrovarsi, dopo alcune settimane, alle prese con peli inspessiti e ancora più indomabili di prima. Eseguire questa pratica non è facile, quindi è meglio rivolgersi ad operatori professioniste: un’estremità del filo di cotone va posizionato tra le dita come una spirale mentre l’altra va legata al collo dell’operatore per fare leva. L’epilazione con il filo orientale viene utilizzata prevalentemente sul viso, ma con un po’ di tempo in più può servire ad epilare anche il resto del corpo. Priva di controindicazioni, la tecnica del filo orientale presenta numerosi vantaggia: oltre ad indebolire il bulbo pilifero, evita la comparsa di an-

tiestetiche irritazioni o brufoli. Il risultato del trattamento e il tempo di applicazione dipendono molto dalla robustezza del pelo e da come è stato trattato, cioé se è stato estirpato correttamente o rafforzato da tecniche sbagliate. Ovviamente una seduta di questo genere è abbastanza lunga e per ottenere risultati efficaci bisognerebbe sottoporsi due volte al mese per uno o due anni. Dopo il trattamento è bene applicare una crema post epilazione che rallenti la ricrescita dei peli, come il Balsamo dopo depilazione ritardante di Bottega Verde.

unghie MANI A TUTTO COLORE Irresistibili strumenti di seduzione, le mani sono sempre in primo piano, soprattutto in estate quando l’abbronzatura permette di osare con smalti colorati ma sempre eleganti e glamour. Per la stagione calda Dior propone la collezione Rock Your Nails, composta da cinque nuove nuances e da un top coat che modifica di un tono il colore. New Revlon Scented Nail Enamel è un’originale proposta in otto colori che una volta asciutti sprigionano delicati aromi fruttati. Solare e chic la nuova nuance Mimosa che arricchisce la linea Les Vernis di Chanel (in vendita da giugno). Non passano inosservati neanche i coloratissimi smalti unghie perfette Collistar, Intense Nail Lacquer Dolce & Gabbana e Acid Orange della collezione Vernis Please di Givenchy.

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tempopernoi

a cura di lavinia d’agostino

Verso l’estate

ATTIVITÀ AEROBICA E PICCOLI PASTI giorgio calabrese. «DIFFIDATE DALLE DIETE

IPERPROTEICHE, CAMMINATE ALMENO UN’ORA AL GIORNO, ELIMINATE PIETANZE TROPPO GRASSE E CUCINATE IN MODO SEMPLICE, SENZA FRITTI»

a prova costume è alle porte, il tempo stringe, e i chili di troppo già fanno bella mostra si sé sotto abiti diventati troppo stretti dopo la stagione invernale. Premesso che miracoli non se ne possono fare, si può comunque correre ai ripari, ma come? Ecco i consigli di Giorgio Calabrese, medico nutrizionista e docente di alimentazione e nutrizione umana. «Partiamo da un presupposto, chi ha dei chili in più deve fare dei sacrifici. Anzitutto attività fisica, che non significa iscriversi in palestra, ma fare attività aerobica come camminare, almeno un’ora al giorno, oppure salire le scale, fare cyclette o bicicletta. I lavori domestici sono anaerobici, ovvero sono pesanti ma non fanno dimagrire. Se accettiamo di

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fare movimento possiamo affrontare anche un sacrificio alimentare, che non significa ridurre il numero di pasti ma le quantità. Sarebbe opportuno fare cinque piccoli pasti in modo da tamponare l’insulina. Tamponando l’insulina non produciamo autonomamente grassi e sappiamo gestire la dieta in modo equilibrato. Spesso chi ha fretta sceglie una dieta iperproteica che io sconsiglio perché, se è vero che fa perdere molti chili, ma solo in una prima fase, è anche vero che attacca solo la massa magra, ciò significa che i chili persi si riprenderanno con interessi da “usuraio”». Si può sostituire un pasto con il gelato? «Se è l’unica possibilità perché abbiamo poco tempo per mangiare può andar bene, ma che non diventi un’abitudine. Il gelato può avere le stesse calorie di un

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pasto ma non è completo. Lo consiglio, invece, come spuntino del pomeriggio o come post cena, al posto della pizza o della spaghettata di mezzanotte». Cibi che andrebbero eliminati? «Non ce ne sono, semmai ci sono tecniche da eliminare. In Sicilia - e lo dico da siciliano - si mangia troppo fritto. Il soffritto nei sughi e nei legumi, i brasati e le salse molto composite, le insalate capricciose con molta maionese… sono tutti pasti molto gradevoli, ma anche molto calorici. Il problema dei siciliani non è quanto mangiano, ma è il fritto troppo presente nel modo di cucinare. Bisogna stare attenti a come si cucina e ritornare a tecniche semplici».

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ESFOLIARE, TONIFICARE, E DORARE LA PELLE Una vasta gamma di prodotti aiutano a prepararci alla prova bikini. Si può cominciare con lo scrub Corpo Nuovo della Deborah Bioetyc che attraverso sfere di politene esfolia delicatamente, favorendo la microcircolazione. Shiseido propone Replenishing body cream, un texture che aiuta il naturale rinnovamento cutaneo e regala alla pelle nuova vitalità minimizzando la visibilità della cellulite. Della stessa casa Brilliant Bronze Quick-Self Tanning Gel, per un colorito dorato in soli 30 minuti senza esposizione al sole. Clarins propone Lisse Minute Autobronzant, autoabbronzante dall’azione levigante e idratante che rimpolpa. “Lifting” immediato e un’abbronzatura che illumina delicatamente.

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1. SHISEIDO REPLENISHING CREMA CORPO AD ALTA PERFORMANCE FORMULATA PER FAVORIRE IL NATURALE RINNOVAMENTO CUTANEO 2. DEBORAH BIOETYC CORPO NUOVO SCRUB CREMA CORPO ESFOLIANTE 3. SHISEIDO BRILLIANT BRONZE GEL AUTOABBRONZANTE RAPIDO PER VISO E CORPO, DONA COLORE IN SOLI 30 MINUTI 4. CLARINS LISSE MINUTE AUTOBRONZANT USATA GIORNALMENTE LEVIGA LA PELLE CON MICRO PERLE D’ACACIA E GARANTISCE UN’ABBRONZATURA NATURALE E PROGRESSIVA


SAUNA FINLANDESE

MOLTO PIÙ CHE UN’ANTICA TRADIZIONE ià frequentata nel 110,0 la sauna finlandese - che si pratica in stanze realizzate con legno di pino e consiste in un bagno di calore secco (a circa 80-90°) - è un efficace strumento per il rilassamento e per la pulizia della pelle. Quest’antica tradizione, che nel suo paese d’origine fa parte del costume e della cultura locale, ha poteri di rilassamento e disintossicazione con effetti positivi sia a livello fisico che a livello psicologico. Le sedute, comprese tra gli 8 e 15 minuti di permanenza, vanno alternate a docce fredde. Prima di entrare in sauna bisogna fare una doccia calda, al fine di favorire l’apertura dei pori e facilitare la sudorazione. La sauna finlandese comporta grandi vantaggi anche dal punto di vista estetico: oltre a pulire la pelle riduce i grassi in eccesso. Infatti, grazie alla sudorazione, si eliminano acidi e tossine e il sistema neurovegetativo viene stimolato, migliorando il metabolismo. Sorprendente la sensazione del post sauna.

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ritocchino Premesso che le lampade abbronzanti andrebbero utilizzate il meno possibile, qualche seduta per prepararsi alla prima prova costume senza quel colorito stile “mozzarella”, è opportuna. Per evitare danni dermatologici optate per un’abbronzatura graduale che garantisce un risultato naturale. Una seduta alla settimana per il primo mese – con una lampada a bassa pressione, adatta anche alle pelli delicate - e poi una al mese, fino all’inizio della stagione, sarebbe l’ideale. Ma non scordate mai di utilizzare le creme protettive specifiche, adatte alla vostra pelle. Il risultato? Un’abbronzatura bella, dorata e certamente elegante.

LO SCRUB, PREPARAZIONE ALL’ABBRONZATURA Un momento di relax che rigenera pelle. Lo scrub esfoliante, trattamento che andrebbe eseguito mensilmente, è un toccasana per preparare il corpo all’esposizione solare. Depurando la pelle dalle cellule morte, attenua anche l’effetto buccia d’arancia per cui, soprattutto gambe e cosce, appariranno più levigatae e setose. Lo scrub, che andrebbe praticato con piacevoli massaggi di almeno un’ora, può essere eseguito anche dopo l’esposizione al sole. Sembra non essere vero, infatti, il falso mito secondo cui eliminerebbe l’abbronzatura. Anzi, secondo gli esperti, la tintarella a seguito di uno scrub avrebbe una maggiore tenuta. Per una forma perfetta occorre anche uno scub per il viso, magari fatto in casa, con olio d’oliva e farina d’avena.

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ecostyle

QUOTEROSA

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di elisabetta sciotto

MAMME ITALIANE AL LAVORO ome diventare madri senza rinunciare al proprio lavoro. In materia di tutela della maternità, l’Italia vanta un impianto normativo all’avanguardia, di cui spesso gli stessi lavoratori sanno ben poco. Il D.lgs. n. 151/2001 contiene una vasta gamma di strumenti a tutela della donna lavoratrice. Innanzitutto, il congedo di maternità, il quale è fruibile dai due mesi precedenti al parto fino ai tre mesi successivi e dà diritto ad un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione. Lo stesso congedo, a scelta della donna, può essere distribuito diversamente: da un mese prima del parto ai quattro mesi successivi. Durante la gravidanza, la lavoratrice ha poi diritto a permessi retribuiti per l’effettuazione di esami prenatali e di visite mediche. Inoltre, per espressa previsione normativa, le donne non possono essere adibite al lavoro notturno dall’accertamento della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino. Nello stesso periodo di tempo, è altresì vietato per il datore di lavoro licenziare la madre lavoratrice. Per evitare che il divieto sia eluso e le donne siano costrette dal proprio datore di lavoro a dimettersi, la lavoratrice, nel caso di dimissioni volontarie, ha diritto alle indennità previste dalla legge in caso di licenziamento. Ogni madre lavoratrice ha diritto poi a dei riposi giornalieri di circa due ore al giorno, nel caso di prole di età inferiore ad un anno. Invece, fino agli otto anni del bambino, ciascun genitore può richiedere il congedo parentale, previsto nel caso di malattia del figlio. Naturalmente, le stesse regole e gli stessi diritti sono garantiti anche ai genitori adottivi.

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FIAT LUX... PURCHÉ SIA ECO-FRIENDLY. MATERIALI DI RICICLO O ECOLOGICI, LAMPADE A BASSO CONSUMO, BASSI SCARTI DI LAVORAZIONE. IL RISULTATO? GIUDICATE VOI

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1. ROMANTICHE LAMPADE RIDANNO VITA A VECCHI UTENSILI DA CUCINA. L’IDEA È DI GILLES EICHENBAUM (WWW.GARBAGE-VPOT.COM) 2. COME GIOIELLI LE LIVING PIXEL, REALIZZATE CON MATERIALI DI RIUSO (HTTP://SDWORKS.SD.POLYU.EDU.HK) 3. MATERIALI 100% RICICLABILI ED ECOLOGICI PER LE LAMPADE YUMELIGHT, DESIGN JLO&OL 4. CON BULBS UNLIMITED DI AMBIENTSHOP SI CREANO NUOVI LUMI CON LE LAMPADINE A INCANDESCENZA (WWW.BULBS-UNLIMITED.COM)

WE LOVE JAPAN LA SOLIDARIETÀ 1 TI FA BELLA. FASHION SISTEM IN CAMPO A SOSTEGNO DELLE VITTIME DELLO TSUNAMI IN GIAPPONE 1. JAPAN RELIEF È LA T-SHIRT SOLIDALE DI TORY BURCH 2. DA PAUL SMITH LA TEE “TOMORROW IS A NEW DAY” 3. OCCHIALI DA SOLE “I PRAY FOR JAPAN” DI ITALIA INDEPENDENT 4. BRACCIALE “GUCCI LOVES YOU” 5. YOOX E OTTO BRAND INSIEME CON LE T-SHIRT DI ANTONIO MARRAS, KITSUNÈ, Y-3, DSQUARED2, ANN DEMEULEMEESTER, MARTIN MARGIELA, MARNI E MOSCHINO. 6. “HELLO 6 JAPAN” SHOPPER E TEE DI SANRIO 7. DI S.T. DUPONT PENNA A SFERA E ACCENDINO 8. IN EDIZIONE LIMITATA POLO “THE JAPAN HOPE” DI RALPH LAUREN 48

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cucina: cotto e bloggato*

a cura di paola pasetti

FACCIAMO FUORI

il cioccolato... ...prima che sia troppo tardi!

ALZI LA MANO CHI NON HA IN DISPENSA RESTI DI UOVA DI PASQUA E TAVOLETTE DA SMALTIRE. ECCO TRE RICETTE GOLOSISSIME DA PROVARE PRIMA CHE ARRIVI IL GRAN CALDO

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UNA GOURMET (NON) PER CASO

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hi dice che i sogni non diventino realtà? Sul web tutto è possibile, specie se ci sono gli ingredienti giusti: passione, competenza e - cosa che non guasta - uno spiccato senso estetico unito a una certa abilità a destreggiarsi con luci e obiettivi. E allora ecco che anche una giornalista enogastronomica come Alessandra Lunetta, catanese doc trapiantata in Emilia Romagna, può realizzare il suo desiderio. Www.volevofarelochef.it è il suo regno, tutt’altro che virtuale, a giudicare dai profumi che sembrano emanare i suoi piatti. Prova che anche una brava foodblogger può essere, in qualche modo, uno chef.

BISCOTTINI CIOCCO-COCCO Ingredienti: burro 125 g, zucchero 110 g, 1 uovo, farina 225 g, cacao amaro 2 cucchiai, cocco grattugiato essiccato 45 g, lievito per dolci 3 cucchiaini, essenza di vaniglia q.b.. Copertura: cioccolato fondente (al 60% di cacao) e cocco grattugiato essiccato q.b. Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, quindi lavoratelo insieme a zucchero, essenza di vaniglia e uovo. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e il cacao. Infine

unite il cocco. Mescolate bene. Prendete delle porzioni di composto e fatene delle palline che disporrete su una teglia rivestita con carta da forno. Cuocete i biscotti in forno preriscaldato a 180°C per circa 15-16 minuti e raffreddateli su una gratella. Adesso dedicatevi alla copertura: sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente (circa 100 g). Prendete un biscotto tra le dita, immergetene la parte superiore nel cioccolato fuso, poi passatela nel cocco grattugiato premurandovi di premere bene per fare aderire le scaglie. Lasciate che il cioccolato si rapprenda a temperatura ambiente.

GRANITA AL CIOCCOLATO DI MODICA E CAFFÈ Ingredienti: 1/2 litro di acqua, zucchero 180 g, 1 tavoletta di cioccolato di Modica (100 g) non aromatizzato, 2 caffè espresso, 1 cucchiaino abbondante di glucosio (sciroppo di glucosio). Spezzettate il cioccolato di Modica. Scaldate l’acqua in un tegame e scioglietevi dolcemente il glucosio, poi aggiungete lo zucchero, il caffè e il cioccolato. Amalgamate bene il tutto, su fuoco basso, fino a quando il cioccolato sarà ben sciolto. Lasciate raffreddare il composto prima di mantecarlo nella gelatiera.

CHEESECAKE AL BROWNIE IN BICCHIERE Ingredienti (per circa 4 bicchieri di media grandezza). Per la crema cheesecake: formaggio cremoso tipo Philadelphia 175 g, panna fresca 2 cucchiai, yogurt bianco magro dolcificato con succo d’uva 6 cucchiai, zucchero a velo 3-4 cucchiai, semi di vaniglia e lamponi freschi q.b.. Per il brownie: cioccolato fondente al 60% cacao 115 g, olio di semi 80 ml, farina di riso 85 g, 2 uova grandi, zucchero 150 g, aroma naturale di vaniglia. Preparate la crema cheesecake: mescolate con la frusta formaggio e yogurt, diluite con la panna e dolcificate con zucchero a velo. Unite la vaniglia e riponete in frigo. Per il brownie: fate fondere il cioccolato a bagnomaria. Sbattete le uova con lo zucchero; quando saranno chiare e spumose aggiungete la farina di riso e vaniglia. Unite il cioccolato fuso raffreddato e l’olio di semi. Versate in uno stampo quadrato foderato con carta da forno e fate cuocere a 170°C per 15-20 minuti. Una volta freddo tagliatelo a cubetti, metteteli sul fondo dei bicchieri e versatevi sopra la crema di formaggio. Decorate con lamponi e mettete in frigo. Volendo, al momento di servire, spolverizzate con zucchero a velo. SICILIA INROSA

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arredo

a cura di eleonora costa

BUONA LA SECONDA! nel segno del riciclo E DELLA REINVENZIONE. I GIOVANI DESIGNER DANNO NUOVA VITA AL PASSATO, COMBINANDO OGGETTI VINTAGE E NUOVE TECNOLOGIE iberi dai cliché, i giovani designer accorciano le distanze tra arte e design: progetti indipendenti, spesso autoprodotti, dove la qualità prende il posto della quantità, attraverso la reinvenzione, il riciclo, la rielaborazione del materiale e la sua lavorazione artigianale. Produzioni in serie limitata dove ogni pezzo diventa unico e irripetibile, riscoprendo il fascino nascosto degli oggetti e ridefinendo i confini tra gusto e necessità. Proprio le creazioni di questi giovani designer sono state una delle novità più interessanti dell’ultima Settimana del Design di Milano, in mostra negli spazi del Fuorisalone. Oggetti antichi e con un polveroso passato sono il punto di partenza del lavoro della coppia londinese Hannah Plumb e James Russell (in arte James Plumb). In esposizione quest’anno un lungo tavolo in legno massiccio tagliato a metà (The Head of the Table), le cassettiere Suitcase drawers series, la lampada Anne & Jack, il letto creato con un portale di campagna (www.jamesplumb.co.uk). Materiali grezzi e scarti industriali caratterizzano i nuovi arredi sovradimensionati del designer olandese Piet Hein Eek: una serie di enormi tubature in ferro a soffitto trasformate in divano e poltrona, il bancone di un negozio di abbigliamento da comporre a piacere, i vetri creati per il Glass Museum in collaborazione con alcuni soffiatori di vetro africani. Realizzazioni che esplicitano il processo creativo anziché nasconderlo, dimostrando come

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1. SUITCASE DRAWERS SERIES DI JAMES PLUMB: I CASSETTI SONO VECCHIE VALIGIE SAPIENTEMENTE ACCOSTATE 2. NON CROLLO. È IL “COLLASSO” IL TEMA PROVOCATORIO DELLA LIBRERIA DI HILLSIDEOUT IN LARICE, PLEXIGLASS E STAMPE FOTOGRAFICHE. 3. PIET HEIN EEK USA ENORMI TUBATURE IN FERRO PER LA SUA POLTRONA 4. LA TESTIERA DEL LETTO È UN PORTALE DI CAMPAGNA (JAMES PLUMB) 5. DIVISO A METÀ IL LUNGO TAVOLO THE HEAD OF THE TABLE, ANCORA DI JAMES PLUMB 52

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prodotti non perfettamente rifiniti possano rispondere alle esigenze di piacevolezza e funzionalità del design contemporaneo (www.pietheineek.nl). Il laboratorio milanese Controprogetto lavora con materiali di recupero: doghe, bancali, tapparelle, parquet dismessi, pannelli di vecchie scenografie, infissi di legno, che smembrati e stravolti si ricompongono in mosaici acquistando nuovo valore (www.controprogetto.it). Anche per il gruppo bolognese Hillsideout il recupero di vecchi materiali diventa un processo di riqualificazione che combina le antiche tecniche con le nuove tecnologie e la poetica artistica con l’uso di materiali innovativi (lightbox, luci, plexiglass, schermi video e televisori). Si riporta così una storia del passato all’attualità in un prodotto unico e artigianale di design contemporaneo (www.hillsideout.com).

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6. DA CONTROPROGETTO LE SEDIE REALIZZATE CON MATERIALI DI RICICLO 7. DI INIZIO ’800 IL PORTONCINO DI PIOPPO USATO PER IL TAVOLO DI HILLSIDEOUT 8. VISTE IN TV LE SEDIE DI PIET HEIN EEK, SCELTE PER LA SCENOGRAFIA DE LE INVASIONI BARBARICHE ED. 2009 SICILIA INROSA

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design

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GIOVANNI LEVANTI

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lasse 1956. Palermitano di nascita, milanese d’adozione. Ha collaborato e collabora con importanti aziende in Italia e all’estero tra le quali: Campeggi, Cassina, Diamantini&Domeniconi, Domodinamica, Edra, Foscarini, Memphis, TwergiAlessi. I suoi oggetti sono stati selezionati ed esposti in prestigiose mostre internazionali. La seduta multifunzionale “Xito”, progettata per Campeggi nel 1999, è nella collezione permanente del design italiano della Triennale di Milano, ma anche all’interno del Museum of Fine Arts di Montreal in Canada e al Fukui Design Center in Giappone.

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1. SOLDINO DI DIAMANTINI E DOMENICONI È UN SALVADANAIO IN CERAMICA IN DIVERSE VARIANTI CROMATICHE CHE SI ISPIRA ALLA FORMA DELLA PIGNA, SIMBOLO DI FECONDITÀ (2010), 2. CONETTO DI CAMPEGGI: SEMBRA UN UNICORNO IL DONDOLINO PER BAMBINI TUTTO DA CAVALCARE (2006) 3. MOZIA L’OROLOGIO DI DIAMANTINI E DOMENICONI CON UN QUADRANTE CONICO CHE ACCOGLIE DELLE LANCETTE PIEGATE (2009) 4. GOBBALUNGA DI CAMPEGGI, SEDUTA IMBOTTITA PER IL RELAX PERSONALE E LA CONVERSAZIONE CHE PUÒ ASSUMERE DIVERSE CONFIGURAZIONI (2007) 5. RILASSATA POLTRONA ULTRALEGGERA CHE SI TRASFORMA IN UN TAPPETINO, CREATA DA CAMPEGGI SU PROGETTO DI LEVANTI (2007), 6. SNEAKERS UNA PALESTRA DOMESTICA DOVE POTER SALTARE E FARE ESERCIZI DI STRETCHING (2006)

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globetrotter

a cura di mariella caruso

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foto di Frank Löhmer

UN Carnevale IN STILE TEUTONICO on sopportate il freddo e nei giorni di Carnevale ve ne state rintanate al calduccio di casa sognando di sfilare dietro i carri allegorici? Siete timide e pensate quanto sarebbe bello scatenarvi con tanto di travestimento lontane da occhi indiscreti? O semplicemente amate così tanto le feste carnascialesche che non ce la fate ad aspettare un anno intero? Quello che fa al caso vostro è il Carnevale di giugno. Miraggio, starete pensando. No, realtà. A patto, però, di volare fino a Berlino, che dal 10 al 13 giugno si animerà con il Karneval der Kulturen 2011, ovvero il Carnevale delle Culture, dando sfogo alla propria anima multiculturale. Il centro dei festeggiamenti è il quartiere di Kreuzberg soprannominato dai berlinesi, che non resistono alla tentazione di dare un nomignolo a qualsiasi cosa o luogo, ‘La piccola Istanbul’ per la concentrazione di popolazione turca. Nei quattro giorni di questo Carnevale fuori stagione le strade di Kreuzberg, quartiere che fino al 1989 correva lungo il confine ovest del ‘muro’, si trasformeranno nel teatro di coinvolgenti street party a tema che culmineran-

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Germania.

DAL 10 AL 13 GIUGNO LE STRADE DI BERLINO SARANNO INVASE DALLE COLORATISSIME PARATE DEL KARNEVAL DER KULTUREN

no nel gran finale della Street Parade di domenica 13 giugno. In quell’occasione cinquemila persone di culture ed etnie diverse sfileranno da Hermannplatz a Yorckstrasse con maschere e costumi, riflettendo la multiculturalità della città riunificata e il sostegno alle politiche per la diversità culturale. Mentre siete a Kreuzberg per il Carnevale, il consiglio è di non perdere l’occasione di assaggiare il kebab di Mustafa, il cui chiosco si trova a due passi dalla fermata della U-Bahn (la ferrovia sotterranea) Mehringdamm, porta d’accesso alla Piccola Istanbul. La fila, quasi sempre molto nutrita rispetto a tutti gli altri venditori di kebab e bratwurst (non potete lasciare Berlino senza assaggiare le tipiche salsicce speziate), potrebbe scoraggiarvi. Ma non demordete perché quando addenterete il vostro kebab capirete che ne è valsa la pena.

NAVIGANDO SUL POSTALE TRA I FIORDI NORVEGESI Per combattere lo stress non c’è niente di meglio che immergersi nella natura. Se poi è quella dei fiordi norvegesi e il mezzo di trasporto non è la nave da crociera a cinque stelle ma l’informale battello postale della compagnia Hurtigruten (www.hurtigruten.it) è pure meglio. L’Hurtigruten naviga lungo la costa, tra i fiordi e le isole incantate sostando in 34 porti. Il viaggio comincia da Bergen per arrivare, navigando attraverso il Circolo Polare Artico e lungo la costa della Norvegia, fino a Kirkenes nel Finnmark. L’intero viaggio Bergen-Kirkenes-Bergen dura undici giorni, ma il battello postale trasporta anche le auto così è possibile combinare la crociera con esplorazioni nella terraferma per immergersi totalmente in un viaggio davvero unico. (m.c.)


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TUTTO IL GUSTO DEL PESCE enova per noi… è anche Slow Fish. Riconoscere al gusto se state mangiando pesce di allevamento o pescato, congelato o fresco. Assaggiare ostriche provenienti da cinque nazioni europee: l’italiana di San Benedetto del Tronto, la danese di Limfjord, l’irlandese della baia di Galway, l’Oosterschelde e la Grevelingen olandesi e le due cru bretoni della Rivière de Pénerf e del Golfe du Morbihan. Assistere a proiezioni di documentari alla scoperta del mondo della pesca sostenibile, dei pescatori leggendari; partecipare a incontri con studiosi innamorati del mare e scoprire come abbinare la birra giusta ai piatti di pesce. Tutto questo è Slow Fish 2011 (www.slowfish.it), appuntamento di Slow Food dedicato interamente al pesce che quest’anno volge lo sguardo ai pescatori e alle implicazioni culturali di un mestiere faticoso. L’appuntamento, molto goloso, è alla Fiera di Genova (ingresso 7 euro a giornata, 15 euro tutta la manifestazione) dal 27 al 30 maggio con incursioni per alcuni incontri in calendario, organizzati in collaborazione con il Festival della Scienza, all’Acquario, al Museo del Mare e a Palazzo San Giorgio. (m.c.)

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HEINEKEN JAMMIN FESTIVAL TRE GIORNI DI ROCK Tre giorni al parco San Giuliano di Mestre ad alta tensione musicale con l’edizione dell’Heineken Jammin Festival più italiana di sempre. Dal 9 all’11 giugno, il popolo del rock si dà appuntamento per celebrare i Coldplay che apriranno la kermesse il 9 giugno con l’unica data italiana del tour mondiale. A seguire, il 10 giugno, i Negramaro che tornano per l’unica data estiva che, di fatto, apre il ‘Casa 69 Tour’. Gran finale, l’11 giugno, con Vasco Rossi. Sul palco nelle tre giornate anche Echo & The Bunnymen, We are Scientists, Beady Eye, Cesare Cremonini, Elbow, Verdena, Interpol, Fabri Fibra, Pretty RecA WATERFORD IL FESTIVAL kless e All Time Low. DivertimenSPORTIVO NAUTICO to extramusicale L’ideale per chi subisce il fascino dell’uninelle aree sport, forme da marinaio è il Waterford Tall Ships beach e customiRace (www.waterfordtallshipsrace.ie), il zation. All’opera festival sportivo nautico più famoso d’Irhair stylist e artilanda. Dal 30 giugno al 3 luglio a Watersti del body e ford, una delle più antiche città irlandesi nail painting. fondata dai vichinghi, più di 70 imbarca(m.c.) zioni gareggiano per quattro giorni. Musica tradizionale e mercati di strada fanno da cornice all’evento. Da non perdere la “parata dell’equipaggio”, con 1500 marinai che sfilano lungo le strade della città ballando e cantando per poi imbarcarsi e dare il via alla tenzone marinara. (m.c.)

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happyhour TREWQQEWTQE LIBRI LA FORZA DELL’AMORE

PENSIERI TRA LE RIGHE di ilenia suma AMORE IN SALDI di Flavio Venditti Prospettiva Editrice pp 245 Euro 12

LA VOCE DELLE DONNE CONTRO GLI STEREOTIPI

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o sono emozione è un appello alle ragazze, sulle ragazze e per le ragazze di ogni paese, a tirar fuori il proprio autentico io, a combattere contro ogni tipo di pressione o condizionamento mirati a privarle della loro autenticità e del loro potere”. È così che definisce il suo nuovo libro Eve Ensler, autrice del famoso I monologhi della vagina, tradotto in 48 lingue e portato in scena a Broadway da attrici come Susan Sarandon, Glenn Close, Winona Ryder, a Londra da Kate Winslet e Cate Blanchet, e in Italia, tra le altre, da Lella Costa. Alla pièce si ispira il V-Day, giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Il viaggio compiuto da Ensler in Io sono emozione (Edizioni Piemme, pag. 160, euro 14,50) mira a racchiudere in un’unica voce le voci di tutte le ragazze, le donne, che in ogni luogo del mondo subiscono in modo diverso, a seconda dei paesi e delle culture d’appartenenza, l’oppressione di status limitativi e fasulli, imposti dall’esterno e non specchio del proprio vero Io. «Non a caso - ricorda l’autrice - Barbie è stata modellata su una bambola tedesca di nome Lilli, venduta come giocattolo sessuale per gli uomini». A parlare attraverso la sua penna sono le ragazze occidentali ossessionate dalla dieta e dal look, ma anche le bambine segregate o mutilate in nome di qualche Dio, le adolescenti prigioniere in fabbriche-lager. Ovunque unite dai loro sogni e dalle loro passioni, accomunate da un unico destino, che le pretende belle, magre, sante e obbedienti. L’appello di Ensler è a non obbedire più, non farsi soggiogare, contestare invece che accontentare, lottare contro gli stereotipi che le vogliono malleabili e sottomesse anche se emancipate. Le parole d’ordine sono: provocare, sfidare, osare, per soddisfare la propria immaginazione e i propri appetiti, prerogativa umana e non di genere.

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RITORNA SGARBI SÌ, NO, FORSE... Salvo imprevisti ritorna in tv il “provocatore” Vittorio Sgarbi con il nuovo talk-show “Il mio canto libero” che ricalcherà il modello di “Vieni via con me” di Fazio e Saviano, in onda dal 18 maggio su Rai Uno. Nello studio ispirato a Villa Madama il critico d’arte sarà affiancato da tre bellissime, tra cui certamente Monica Marangoni.

MALAVITA DEL NORD

ALVEARE di Giuseppe Catozzella Rizzoli pp 252 Euro 17,50

Un romanzo-inchiesta senza precedenti, incentrato esclusivamente sul tema più scottante del momento: l’impero della mafia nel Nord Italia. Con un sottotitolo che non può dare adito ad interpretazioni, si propone come un romanzo che è prima di tutto un atto di coraggio, in cui Catozzella guida il lettore lungo un percorso personale e pubblico, interrogando il volto nascosto di una parte del Paese che si guarda allo specchio e non si riconosce più.

CD/DVD BEN HARPER... E DIECI

GIVE TILL IT’S GONE di Ben Harper Virgin

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Una storia d’amore che parte non da “Cos’è l’amore?“ ma da alcuni interrogativi essenziali tipo “l’uomo e la donna hanno la stessa idea dell’amore? Cercano la stessa cosa? Hanno lo stesso atteggiamento? La stessa base biologica e culturale?” Se un romanzo è una creatura vivente, di “Amore in saldi” di Flavio Venditti queste domande sono l’atto di nascita. L’amore visto come forza vitale, condivisione e sessualità.

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UN PORTALE TUTTO AL FEMMINILE Un portale fatto da donne per le donne. Nasce in Sicilia Sonodonna.net, non un giornale on line ma una pagina web che si propone di esplorare le mille sfaccettature dell’essere femmineo. Attraverso post, opinioni, foto e sondaggi, il portale si propone come uno spazio ludico virtuale dove le donne possono condividere esperienze, socializzare, commentare, confrontarsi e raccontare le loro storie personali.

Dopo l’esperienza con i Relentless7 e la parentesi con i Fistful Of Mercy, Ben Harper pubblica con la Virgin il suo decimo album, questa volta firmando da solo. Si tratta di “Give till’ it’s gone”, in uscita in 17 maggio, che vanta importanti collaborazioni come quella di Ringo Starr e Jackson Browne. Il musicista californiano presenterà live il suo ultimo lavoro in Italia a luglio, con tre date a Lucca il 18, a Roma il 19 e Milano con Robert Plant il 20.

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IL FESTIVAL A TEMA GLBT Dal 20 al 26 giugno Palermo ospita il “Sicilia Queer Filmfest”, il primo festival internazionale di cinema d’autore a tematica gay, lesbica, bisex e transgender del sud Italia, la cui direzione artistica è stata affidata ad Alessandro Rais. La prima edizione del festival comprenderà una sezione competitiva e varie non competitive con un panorama quanto più ampio di film d'autore recenti a tematica omosessuale. Saranno proposte anteprime nazionali e internazionali ma anche retrospettive e omaggi. Le proiezioni si svolgeranno nelle sale del Cityplex Metropolitan.

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LET’S GO! IL FESTIVAL DEGLI AQUILONI Tornano gli artisti del vento, geniali ideatori di architetture volanti quest’anno provenienti da Australia, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Ghana, Guatemala, Inghilterra, Italia, Olanda, Stati Uniti d'America, Svizzera e Ucraina che saranno i protagonisti di “Emozioni a naso in su!” il Festival Internazionale degli Aquiloni che si terrà sulla spiaggia di San Vito Lo Capo (Tp) dal 21 al 29 maggio. Il programma su www.festivalaquiloni.it.

PAOLO CONTE A MESSINA

TAORMINA APERTURA IN 3D orna l’appuntamento con il Taormina Film Fest che quest’anno celebra la sua 57ª edizione. Dall’11 al 18 giugno sullo sfondo della meravigliosa cornice del Teatro Antico, si svolgerà uno tra i più importanti festival del cinema italiano che, per il quinto anno consecutivo, sarà diretto da Deborah Young. Si apre con l’anteprima in 3D di “Kung Fu Panda 2” per cui ci sarà Jack Black - che dà voce al panda protagonista- ad incontrare il pubblico. Il Festival accoglierà anche Jeffrey Katzenberg che ritirerà il premio The Hollywood Reporter Award to DreamWorks Animation for Cinematic Excellence.

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Dopo l’uscita del suo ultimo album “Nelson” dal 20 al 22 maggio Paolo Conte sarà ospite del Teatro Vittorio Emanuele di Messina dove si esibirà con alcuni brani tratti dall’ultimo album, ma anche con i grandi successi che lo hanno reso uno degli interpreti italiani più apprezzati nel mondo.

A TEATRO NEI SITI ANTICHI Tornano a rivivere gli antichi teatri e le dimore storiche con la rete nazionale dei Teatri di Pietra che, dal 13 luglio al 28 agosto, sarà presente in Sicilia con gli spettacoli di teatro classico e danza contemporanea proposti dal direttore artistico Aurelio Gatti. Ricco il calendario della rete che per la prima volta sarà presente in tutte e nove le province, come sempre con nomi di spicco tra cui Elisabetta Pozzi, Filippo Luna, Eleonora Brigliadori, Vincenzo Pirrotta e Tuccio Musmeci. In particolare gli spettacoli della Enna sono inseriti nelle celebrazioni per il ritorno della Dea di Morgantina (www.teatridipietra.org).


CONCERTO DI SOLIDARIETÀ Il Teatro Greco di Siracusa ospiterà il 1° luglio il concerto di beneficenza organizzato da Fiamme di Solidarietà, il Comitato di militari della Guardia di Finanza impegnato in progetti umanitari, che vedrà protagonista il tenore Andrea Bocelli. Al suo fianco ci saranno il soprano Desirèe Rancatore e l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania diretta da Marcello Rota. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto a quattro Onlus: la Nuovi Orizzonti di Frosinone, l’organizzazione Magis di Roma, la Missione di Speranza e Carità di Palermo e l’Istituto Sorelle Missionarie della Misericordia di Carini. Informazioni al numero verde gratuito 800 907080.

sul palco PRIMA NAZIONALE Sarà un prima nazionale, una di quelle “importanti”, ad aprire la terza edizione della rassegna “Porto d’Arte” a Palermo. Il 27 luglio il Complesso monumentale del Castello a Mare diventerà il palcoscenico naturale per il “Symphonicity tour” che vedrà Sting esibirsi nei suoi più grandi successi, riproposti con arrangiamento sinfonico. I suoi brani più famosi, scelti da una lunga e illustre carriera che ha collezionato numerosi dischi di platino, che hanno raggiunto il top delle classifiche mondiali e sono stati insigniti con innumerevoli premi e riconoscimenti, sono stati reinterpretati in chiave sinfonica con gli strumenti orchestrali. La scaletta comprenderà anche pezzi storici dei Police oltre ai brani più famosi della sua carriera da solista.

sa A TU PER TU CON GLI SCRITTORI Dall’1 al 15 luglio la letteratura incontra l’arte in uno spazio artistico per eccellenza, Taormina. L’occasione è il “Taobuk”, ovvero il Festival internazionale del libro. Per 15 giorni il pubblico avrà l’opportunità, in cornici suggestive e uniche, di incontrare autori di fama internazionale e giovani autori italiani già premiati da critica e lettori. Di particolare importanza la sezione del Festival dedicata alle “Voci del Mediterraneo” che nasce dall’idea di creare incontri culturali con importanti personaggi della letteratura che hanno in comune il pensiero all’area mediterranea. Oltre agli incontri il programma prevede tavole rotonde, rassegne video, dibattiti, mostre, work-shop e stage di scrittura creativa. Il progetto nasce da un’idea di Antonella Ferrara promossa dall’associazione composta da Antonio Di Grado, Aurelio Dugoni, Concetto Ferrarotto ed Elvira Seminara, mentre il comitato scientifico è presieduto da Franco Di Mare.

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LOUNGE NIEVSKI, TUENTIFAIV E NON SENTIRLI

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“Ebbene sì, siamo vecchi ma ancora vivi, perciò ci festeggiamo, in fondo è un buon traguardo”. Con queste parole il sito internet del Nievski, storico locale “arrampicato” sulla scalinata Alessi, ha annunciato Tuentifaiv, la grande festa di venerdì 8 aprile per celebrare venticinque anni di onorato servizio del primo vero pub catanese, fondato nel 1986. Così, il locale divenuto un’istituzione della vita notturna catanese e la città etnea hanno festeggiato in grande stile le loro “nozze d’argento”. La festa era aperta a tutti, ai “soliti”, ma anche ai tanti curiosi che quella sera sono passati dalla scalinata per rivivere un pezzo indimenticabile della storia catanese. Ad accogliere i tanti amici, accorsi per spegnere le candeline, il proprietario del Nievski Rosario Urzì (a sinistra). Nelle altre foto, due momenti della serata che si è conclusa, in vero stile catanese, con un gustoso arrusti e mangia.

LE SUGGESTIONI DELLA PISCARIA IN 30 SCATTI Una delle sale del Palazzo della Cultura di Catania, suggestivamente tappezzata con reti da pesca, ospita fino al 22 maggio la mostra della fotografa catanese Monica Laurentini dal titolo 'A Piscaria, un mercato sonoro. Numerosi gli ospiti che hanno partecipato all’inaugurazione dello scorso 7 maggio. Nella foto in alto, da sinistra, l’assessore comunale Marella Ferrera; Mimmo Pappalardo, detto Testa ’Rossa, in rappresentanza dei pisciari della Pescheria; il senatore Enzo Bianco, il giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso, Monica Laurentini, il professor Tino Vittorio e Antonio Politano, fotoreporter di National Geographic Italia, La Repubblica e L’Espresso. Nella foto al centro ancora Antonio Politano - che con Giuseppe Lazzaro Danzuso e Tino Vittorio ha curato il catalogo della mostra - e Monica Laurentini. Realizzata dall’assessorato alla Cultura e Grandi eventi del Comune di Catania, l’esposizione si compone di una trentina di pannelli tematici sullo storico mercato del pesce di Catania. La mostra si propone di promuovere, dal punto di vista economico, turistico e culturale, una delle tante facce della tradizione e della storia siciliana.

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MAGGIO/GIUGNO MESI SIGNIFICATIVI PER L’AMORE MARTE E VENERE FARANNO VIBRARE I SENTIMENTI COME CORDE DI VIOLINO, NETTUNO IN PESCI INVITA A SOGNARE TRA LE BRACCIA DI UN PARTNER SINCERO E INNAMORATO

l’oroscopo di lucia arena

aariete Bisogna cominciare a tirare le somme: il primo semestre del 2011 è stato abbastanza proficuo, un astro d’eccezione come Giove vi ha dato tanta benevolenza, adesso toccherà a voi portare avanti i progetti che avete intrapreso con grinta e spirito di affermazione. Nel settore professionale avete tanto da raccogliere; ruoli ambiti e gratifiche economiche in arrivo. Per le single favoriti i nuovi incontri. Cupido è in agguato, colpirà spesso e volentieri e, con il vostro consenso, continuerà fino a che non direte basta. Nuovi amori in vista.

IL SEGNO FAVORITO

b toro

empo d’amore, innamoramenti, flirt, attrazioni fatali e chi più ne ha più ne metta. E a tutto ciò si aggiunge anche la passione! Mettete da parte gli interessi professionali o privati: con l’ottima risonanza di Giove c’è tempo per seguirli nel miglior modo possibile quando e come vorrete. Adesso dovete pensare al cuore, tutto è a vostro a favore: siete affascinanti e sensuali; Marte e Venere vanno a nozze proprio nel vostro segno e avete tutte le carte in regola per grandi coinvolgimenti emotivi. Sentimenti in primo piano.

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l capricorno LAETITIA CASTA (11/5/1978) La modella francese è il volto della campagna pubblicitaria P/E 2011 di Roberto Cavalli

c gemelli Effervescenti più che mai, sarete l’invidia di chi vi sta accanto. Pieni di fervide idee e di energia vitale, come non vi si vedeva ormai da tempo, sarete al centro di innumerevoli iniziative. Darete prova di quanto valete: nel settore professionale, seppur messe alla strette da una persona autorevole, supererete qualsiasi ostacolo vi si porrà davanti grazie al vostro indiscutibile carisma. Tanti progetti e un notevole fermento personale vi permetteranno di assumervi responsabilità importanti che riguarderanno la vostra vita sentimentale. Favorito l’amore.

d cancro Finalmente sentite il bisogno di abbandonare il “guscio” che vi imprigiona da mesi. È arrivato il momento di pensare di più ai fatti vostri e soprattutto di volervi bene. La nuova stagione vi rinfranca e dona sicurezza; il Sole si avvicina sempre di più al vostro segno e voi ne sentirete l’energia propositiva. Siete stimolate in tutti i settori, Mercurio vi spingerà a prendere al volo delle occasioni fortuite che porteranno a breve notevoli gratifiche. Favorite le nuove amicizie.

e

leone

Una carovana stellare in fase di galoppante avanzamento vi rende leonesse di nome e di fatto. Non vi mancherà nulla: grinta, ambizione,

ed energia vi regaleranno un’eccellente opportunità professionale. Sarete favorite da stelle generose, la fortuna sarà dalla vostra parte soprattutto quando oserete in settori pionieristici e non facili. Il coraggio vi farà onore ma attente a non strafare. Stuzzicanti storie d’amore nell’ambito lavorativo. Qualche piccolo accorgimento nel settore della salute. Controlli di routine.

f vergine Una Luna piena determinerà un altro momento importante come quello di qualche mese fa. Le decisioni non sono tutte piacevoli ma l’amore, lo sappiamo tutti, è una rosa con le spine appuntite e in certi casi anche velenose. L’importante sarà sfruttare la fase lunare e chiudere una doppia relazione che trascinate con uno pseudo partner non conforme al vostro modo di amare. Le amicizie vi aiuteranno a superare questo periodo non del tutto roseo; allegria e divertimenti saranno la vostra medicina per ritornare a essere più forti di prima.

g

bilancia

Adesso non esagerate: non dimenticate che Saturno vigilia su di voi come un supervisore integerrimo che regola non solo le azioni ma anche i pensieri. Sentirete un immenso bisogno di rimettervi in

gioco ma attenti a non fare passi azzardati: bisogna selezionare tantissimo, soprattutto nel settore sentimentale. Qui occorrerà tenere a bada le emozioni che dovranno essere ben gestite: Plutone è sempre la vostra spada di Damocle e, se volete concedervi qualche fremito in più, lasciate da parte il cuore, non è il momento ideale per gli impegni seri e duraturi.

h s corpione I legami affettivi si trasformeranno in qualcosa di stabile e duraturo; preparatevi a infuocate dichiarazioni d’amore e a serie proposte. Una relazione iniziata con passione e travolgente attrazione fisica assumerà un aspetto interessante e voi, poco propense a mettere su famiglia, verrete richiamate all’ordine da un partner affascinante e sensuale al quale non potete resistere. Per i single saranno favoriti i nuovi incontri, il culmine verrà raggiunto alle porte dell’estate che si aprirà all’insegna dell’eros più sfrenato. Temperature bollenti!

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re. Se l’unico aspetto in subbuglio era la vita privata, ora tutto si è risolto. Adesso è il caso di proiettarsi verso il futuro ben favorito dalle stelle. L’amore darà emozioni indimenticabili, si parlerà di matrimonio e figli, progetti del passato e sogni nel cassetto si concretizzeranno, conferme lavorative e l’economia in rialzo

sagittario

Sarà un periodo di grandi movimenti stellari. Qualche nuvola in famiglia e nella vita di tutti i giorni verrà spazzata via. Grazie alla vostra diplomazia e al vostro senso di giustizia siete riuscite a districare una pruriginosa faccenda familia-

Quando eravate impegnate e vivevate la vostra vita di coppia, anche se poco coinvolte dal partner, non pensavate ai piaceri che l’amore e l’eros avrebbero potuto darvi. La realtà non stimolava il desiderio e quei sensi che chi è ritornata single non riesce più a tenere a bada. Mercurio e Venere vi offrono opportunità per nuovi incontri e, sebbene flirtare non rientri nel vostro stile, Marte vi attende irresistibile e sarà difficile per voi non lasciarvi andare. Seguite l’istinto, è il periodo giusto per concedersi qualche piacere godereccio

m acquario Se comincerete sin da subito a prendere coscienza del favore delle stelle a vostra completa disposizione, avrete la possibilità di raggiungere in soli venti giorni il miglior risultato di tutto l’anno e vivere di rendita. Ecco il messaggio che giunge dalla sfera celeste: “State procedendo speditamente verso il vostro futuro che si preannuncia strepitoso, ricco d’amore, fortuna, successo e salute”. Mettetevi in moto e non perdete tempo.

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pesci

È un periodo di novità e strepitosi successi, ma attente a non abbassare la guardia. L’estasi non può durare in eterno: gli impegni sono cresciuti in tutti i settori e rischiate di perdere il controllo su quello a cui tenete di più. Ristabilite gli equilibri nell’ambiente domestico, interessatevi di più alle esigenze delle persone care e rendetevi partecipi; la vostra presenza è per loro indispensabile. In amore non mancheranno le novità, i nuovi incontri saranno favoriti durante uno spostamento, un viaggio sarà galeotto per il cuore. Entrate di cassa. SICILIA INROSA

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indirizzi MODA Accessorize www.accessorize.it Alldressedup www.alldressedup.com Ann Demeulemeester www.anndemeulemeester.be Antonio Marras www.antoniomarras.it Atuttotondo www.atuttotondo.com Brio italiano www.brioitaliano.it Bulgari www.bulgari.com Christian Dior www.dior.com Diesel www.diesel.com Dolce&Gabbana www.dolcegabbana.it Dries Van Noten www.driesvannoten.be Dsquared2 www.dsquared2.com Fiorucci www.fiorucci.it Frankie Morello www.frankiemorello.it Furla www.furla.it Givenchy www.givenchy.com Gucci www.gucci.com Havaianas www.havaianas.com Italia Indipendent www.italiaindependent.com Jamin Puech www.jamin-puech.com Kitsuné www.kitsune.fr Lagoa www.lagoaworld.com Le Pandorine www.pandoraborse.com Life is memory www.lifeismemory.com Linda Farrow www.lindafarrow.co.uk Louis Vuitton www.louisvuitton.com Love Sex Money www.lovesexmoney.com Magda Gomes Beachwear www.magdagomesbeachwear.com Maison Martin Margiela www.maisonmartinmargiela.com Marni www.marni.com Marsell www.marsell.it MBT http://it.mbt.com Miss Bikini www.missbikini.com Missoni www.missoni.it Miu Miu www.miumiu.com MoodZero www.moodzero.com Moschino www.moschino.it Nau! www.nauottica.com Parah www.parah.com Paul Smith www.paulsmith.co.uk Prada www.prada.com Ralph Lauren www.ralphlauren.com Sanrio www.sanrio.com

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INSERZIONISTI. In questo numero: Abitare Aldo Campione Jewels Associazione Musicoterapeuti Professionisti Siciliani - Amps Arpel Aggius Vella Auto Le Mans Barbagallo Bella Blu Cacia Parrucchieri Caminito Tango Cutuli Spose De Luca Arreda European Institute of Osteopathy Etnapolis Etna Servizi Farruggio Gioielli F.L. Collezioni G78 Lucauto Mariella Gennarino per Vico dei fiori chiari NailsXpress Noi... Due Panta Rhei Photo Generation Profumia Rizzotti Stock Family Trattoria Verga Ultimoda Vecchio Piscine Vedere Ottica Willer’s Zappalà orafi

pag. 55 pag. 2 pag. 14 pag. 17 pag. 61 pag. 11 pag. 58 pag. 10 pag. 68 pag. 60 pag. 47 pag. 15 pag. 67 pag. 57 pag. 9 pag. 31 pag. 64 pag. 6 pag. 23 pag. 55 pag. 53 pag. 4 pag. 25 pag. 34-35 pag. 19 pag. 24 pag. 19 pag. 43 pag. 49 pag. 28 pag. 32 pag. 63

photoshoot Helmè Catania pagg. 38/41

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