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L'olio è progresso

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Il tema portante della nuova edizione di Olio O cina Festival, dal 2 al 4 marzo a Milano

Olio Officina Festival è la manifestazione più importante del mondo degli oli, voluta da Luigi Caricato tredici anni fa, per il livello culturale che porta con sé. Non si tratta di una fiera, neppure di un congresso gastronomico; è un format particolarissimo dove si sommano cultura, arte, storia, conoscenza attorno al prodotto principe della Dieta Mediterranea: l’olio.

Un prodotto che, pur avendo millenni di storia, ha subito negli ultimi anni, tante deviazioni culturali e storiche che diventa estremamente difficile comunicarne le caratteristiche. Basti pensare al mondo degli extravergini che, molti pensano, siano sempre esistiti, invece hanno poco più di cinquant’anni di storia. Ed è proprio per aprire la mente ad una visione contemporanea, lontana da dogmi e schematismi secondo cui, ad esempio, l’olio buono lo si trova solo nel nostro Paese, che Luigi Caricato, l’oleologo più famoso in Italia, ha voluto realizzare questo evento, resistendo a tutte le difficoltà che esso comporta.

“L’educazione alimentare è fondamentale. - spiega Luigi Caricato, ideatore e direttore di OOFSia per la salute fisica dell’individuo, sia per la salute dell’ambiente in cui viviamo. E parlando di progresso, chi se non i giovani - come il bambino della cartolina di OOF che, seduto tra i rami di un ulivo, guarda lontano con un cannocchiale - saranno gli innovatori del domani più prossimo?”

Il programma dell’evento

L’edizione 2023 di OOF si svolge a Milano, al Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 da giovedì 2 a sabato 4 marzo Il tema è, come dicevamo, L’olio è progresso e attorno a quest’affermazione si snoderanno tre giorni di confronto tra i massimi esperti del settore, giornalisti, ristoratori, buyer della grande distribuzione, nutrizionisti, scienziati. Un parterre di tutto rispetto con lo sguardo rivolto ad un futuro non troppo lontano dove si dovrà, ad esempio, prendere in seria considerazione il ruolo dell’Italia nel comparto oleicolo; un ruolo che, anno dopo anno, perde terreno per svariati motivi: vecchi impianti, età media degli oleicoltori abbastanza elevata, dimensione troppo piccola delle aziende.

Aspetti che necessitano di nuove idee, di impegno istituzionale da parte delle associazioni di categoria, delle regioni e dei governi.

Non è più sufficiente, quando si parla di olio italiano rilanciare il dato delle 600 cultivar, anzi a volte è perfino controproducente se prima non si fa vera cultura di prodotto.

Il programma della tre giorni prevede una rassegna di oli internazionali, laboratori di assaggio con degustazioni guidate agli abbinamenti olio/cibo e masterclass comparative per scoprire le infinite sfumature dell’olio, incontri con i produttori; talk sull’economia dell’olio, gli utilizzi in cucina e cosmesi, il valore del packaging, quindi design, arte e letteratura.

L’edizione 2023, con ingresso libero, presenta un focus sull’olio e i bambini, degustatori eccezionali perché ancora privi del pregiudizio sensoriale che vizia le valutazioni degli adulti, con scuola di cucina, sessioni di assaggi e gioco dell’olio per imparare come si produce l’olio, dall’albero alla tavola.

Autore: Guido Parri

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