Silvia Orlandi_Portfolio 2014

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silvia orlandi PORTFOLIO 2014


contenuti

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intransfer pag.10

lacittĂ degliscambi pag.14

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darsenaferrara


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arearondelli pag.24

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lepiagge pag.28

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intransfer INtransFEr:strategietemporaneeeprospettivefuture per l’area dell’ex Foro Boario di Ferrara. Tesi di laurea, 2014 Relatore: Nicola Marzot, Correlatore: Filippo Boschi L’oggetto della tesi è la riqualificazione dell’area dell’ex Foro Boario di Ferrara e dell’adiacente scalo ferroviario di Ferrara-Porta Reno. Data la condizione economica contingente, risulta difficile attuare un piano urbanistico unitario, tipologia di intervento che si è dimostrata debole per l’incapacità di prevedere nel dettaglio le sorti di grandi comparti urbani. Il metodo utilizzato si suddivide in tre fasi distinte sia cronologicamente che spazialmente. La prima fase è caratterizzata dal riuso immediato attraverso un progetto temporaneo per l’area dell’ex Foro Boario. La seconda fase consiste nella trasformazione dell’asse ferroviario esistente in infrastruttura verde a seguito dello spostamento già avviato delle linee Ferrara-Codigoro e Ferrara-Ravenna. La terza fase consiste in previsioni per un futuro progetto definitivo proiettate in un orizzonte temporale a lungo termine in cui vengono suggeriti spunti per interventi di nuova costruzione, in particolare facendo una riflessione sul futuro degli spazi commerciali della grande distribuzione. L’obiettivo che ci si pone è riqualificare l’area passando attraverso una sperimentazione sul campo data dal progetto temporaneo, il quale non è però fine a se stesso ma inserito in una prospettiva a lungo termine.

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progetto temporaneo

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infrastruttura verde

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progetto definitivo

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lacittàdegliscambi Lacittàdegliscambi.Progettodiriqualificazionedell’area Rimesse a Bologna. Laboratorio di Progettazione Architettonica 4, AA 2012/2013 Docenti:GuidoIncerti,ValentinaMilani,GiorgiaZoboli Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Despar S.p.a ed affronta il tema del progetto urbano. Tale collaborazione ha permesso di sviluppare la tematica della “città degli scambi” concentrandosi su un caso studio di interesse reale situato nell’area Rimesse a Bologna, caratterizzata da un grande vuoto all’interno di un tessuto urbano fortemente sconnesso. L’area in oggetto si relaziona con tre contesti differenti, in particolare a Sud è tagliata dal tracciato ferroviario, a Ovest è presente un quartiere di nuova edificazione ed a Est si nota la presenza di un tessuto residenziale fortemente consolidato. La finalità del progetto consiste nel mettere a sistema queste realtà profondamente differenti attraverso il disegno degli spazi pubblici e la realizzazione dell’impianto architettonico. La strategia progettuale si è sviluppata a partire dal concetto di mutualismo, che si esplica attraverso lo spazio, inteso come vuoto. Uno spazio collettivo comune e diversamente interpretabile a seconda delle persone che vi interagiscono. La definizione del progetto è stata quindi raggiunta a partire dal vuoto, il cui fulcro centrale è rappresentato da uno spazio pubblico ribassato che ha la funzione di mettere in relazione gli edifici: commercio, servizi e residenze. Questo sistema di interconnessione si estende anche alle preesistenze che circondano l’area, sfruttandone le potenzialità.

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concept

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mewshouses Tecniche della Rappresentazione, AA 2010/2011. Docenti: Carlo Alberto Maria Bughi, Giuseppe Dosi, Federico Ferrari. Il corso si è basato sulla riproduzione del progetto “Mews Houses” realizzato dallo studio Grafton Architects, localizzato a Dublino, in Irlanda. Il lotto su cui sorge questo particolarissimo edificio residenziale è molto stretto e profondo, di forma regolare. La volumetria dell’edificio è molto articolata. Il piano terra è un grande open space stretto e lungo, caratterizzato da un leggero scarto di livello, mentre al piano superiore sono presenti dei volumi aggettanti in corrispondenza delle camere da letto. Il secondo piano infine determina un ulteriore grado di complessità poiché gli aggetti vengono ad avere diverse altezze. La presenza di gelosie è una particolare caratteristica di questo progetto che conferisce un certo grado di permeabilità all’edificio e permette un maggiore controllo della luce e dei flussi d’aria. Il lavoro svolto si è concentrato sulla realizzazione di render foto-realistici dell’abitazione e di altrettanti render di sperimentazione nei quali si è ipotizzato di sostituire i materiali presenti in modo da verificare il differente effetto che si veniva a creare. Il lavoro è terminato con la produzione di un e-book comprendente un articolo esplicativo del progetto corredato dalle immagini realizzate.

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darsenaferrara Progetto di Recupero per l’area della Darsena di Ferrara. Laboratorio di Urbanistica, AA 2011/2012 Docenti: Marco Venturi, Emanuele Ferrarese, Sergio Fortini L’area della Darsena è compresa tra il centro storico di Ferrara e la periferia Sud che si sviluppa intorno all’asse di via Bologna. Vi sono due punti critici particolarmente rilevanti quali il rapporto dell’area con le mura e il rapporto tra la città e il fiume. La finalità del progetto consiste nel porsi come zona di cerniera tra due realtà attualmente divise. È prevista la realizzazione di una serie di percorsi per ricucire il tessuto frammentato insieme alla rinaturalizzazione della sponda Sud del Po di Volano. Sono previste inoltre diverse opere di piantumazione per restituire valore paesaggistico alla zona insieme alla creazione di una grande area commerciale che si sviluppa trasversalmente e che accompagna l’asse pedonale principale. Molta importanza viene data alla parte Est del progetto attraverso la creazione di un forte polo di interscambio. Viene così rafforzata la vocazione di punto d’accesso alla città che storicamente ha la zona. Per quanto riguarda l’area residenziale sono presenti edifici immersi nel verde circondati da piccoli canali, inseriti in un’area totalmente pedonalizzata, dando vita a residenze di alta qualità immerse nella natura ma ad un passo dal centro storico. E’ stata studiata anche l’accessibilità all’area residenziale attraverso un sistema di parcheggi riservati e servizi navetta.

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arearondelli Nuove idee per l’area Rondelli. Progetto di un’area sportiva e ricreativa a Monzuno (BO). Laboratorio di Costruzione dell’Architettura 2, AA 2012/2013 Docenti:EmanuelePiaia,AlbertoPiancastelli,Giovanni Zannoni Grazie alla collaborazione tra il Comune di Monzuno (Bo) e il Dipartimento di Architettura di Ferrara è stato indetto il concorso “Nuove idee per l’area Rondelli. Progetto di un’area sportiva e ricreativa a Monzuno”. Il progetto proposto prevede la riorganizzazione dell’intera area con la realizzazione di parti a verde e parti pavimentate utilizzabili durante le manifestazioni cittadine. L’organizzazione dello spazio verde consiste in una serie di aiuole che presentano pendenze differenti, tali da creare spazi di libera interpretazione da parte di chi ne usufruisce. È inoltre presente un campo all’aperto per la pratica di basket e pallavolo. La volumetria dell’edificio, formata da un blocco servizi e un blocco che ospita il campo da calcetto e da tennis, si presenta compatta in modo da avere minore dispersione energetica verso l’esterno e quindi maggiore stabilità termica. L’impianto strutturale dell’edificio è realizzato interamente con materiali tradizionali come il legno, in parte x-lam e in parte lamellare. Il rivestimento esterno è realizzato in legno di larice con doghe di larghezze variabili mentre il rivestimento di copertura è in lamiera. Dal progetto di insieme si è poi passati all’analisi e alla produzione dei dettagli costruttivi dell’edificio.

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lijnbaanrotterdam Progetto per un edificio multipiano a Rotterdam. Laboratorio di Progettazione Architettonica 2, AA 2010/2011 Docenti: Nicola Marzot, Valentina Cicognani, Roberto Di Giulio Il progetto dell’edificio multifunzionale si pone come elemento connettivo fra tre edifici preesistenti posti lungo il Lijnbaan, un lungo corridoio aperto solo ai pedoni con negozi su entrambi i lati che rappresenta una delle icone di ricostruzione dell’architettura. Il corpo di fabbrica è formato da un parcheggio interrato, una zona condominiale posta al piano terra e al primo piano dell’edificio mentre la zona privata residenziale si trova nei nove piani soprastanti e conta 80 abitazioni, ognuna delle quali dispone di un proprio spazio privato all’aperto. La parte di fabbricato retrostante che si affaccia sullo spazio verde suggerisce ai visitatori di fermarsi e beneficiare dell’area destinata a parco compresa tra i fabbricati. Le abitazioni sono progettate a partire da un nucleo invariabile, attraverso un’addizione di singoli moduli quadrati. Un disimpegno centrale che corre lungo tutta la lunghezza dell’edificio ha la funzione di distribuire le differenti residenze. Sono presenti due tipologie di abitazione: una tipologia simplex sviluppata su un solo livello e una duplex su due piani. L’orientamento di ogni abitazione, la distribuzione interna, il posizionamento delle aperture e la progettazione delle schermature è pensata in modo tale da garantire a ciascuna residenza una buona esposizione alla luce solare.

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tipologia simplex

tipologia duplex

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lepiagge Progetto di riqualificazione di un’area nel quartiere Le Piagge a Firenze. Laboratorio di Progettazione Architettonica 3, AA 2011/2012 Docenti: Paolo Iotti, Sergio Zanichelli, Luca Capelli L’area di progetto si trova all’interno del quartiere denominato “Le Piagge” e si estende parallelamente all’Arno per circa 3,2 km. Il paesaggio circostante è quello tipico delle periferie italiane nate a partire dagli anni ’60: il costruito è disomogeneo, frammentario e non comunica in alcun modo con il contesto. Ogni possibilità di relazione con il fiume Arno è inoltre negata dalla presenza di un viadotto ferroviario. Dato l’interesse naturalistico dell’area, l’importanza del lago centrale e del bosco che vi si è sviluppato intorno, si è scelto di mantenere inalterato questo equilibrio naturale. L’area verde centrale diventa così cuore e fulcro dell’intervento, attorno alla quale si snocciolano aggregazioni di edifici che circondano spazi pubblici verdi più contenuti, a loro volta collegati da un sistema di percorsi pedonali e ciclabili. L’integrazione tra progetto e contesto naturale vuole essere pressoché totale e per permettere ciò le aree concentriche sono collegate trasversalmente in ogni direzione con un articolato sistema di vegetazione e percorsi pedonali e ciclabili. Data la volontà di creare un progetto che fosse un organismo articolato e complesso si rende necessario l’utilizzo di forme che possano essere ripetute dalla piccola alla grande scala. Per raggiungere tale scopo si sono ben prestate le caratteristiche delle figure geometriche frattali.

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13x13x13 ProgettoperunaresidenzaecosostenibileaSanTeodoro, Sardegna. Progettazione Ambientale, AA 2011-2012 Docenti: Paola Boarin, Sante Mazzacane Il progetto prevede la realizzazione di un edificio residenziale, creato a partire dalla volumetria di un cubo di 13x13x13 m. L’edificio concepito viene poi inserito all’interno di un quartiere di nuova realizzazione nella località di San Teodoro (OT). A causa della temperatura particolarmente elevata di questa zona, la sagoma dell’edificio è realizzata in maniera tale da garantire un adeguato ombreggiamento, grazie alla creazione di una corte centrale interna e all’ausilio di opportune schermature che riparano dai raggi solari. Le aperture sono disposte prevalentemente verso la corte interna e risultano assenti sui fronti Sud e Ovest. Inoltre lungo il fronte Sud viene inserita la fascia dedicata ai servizi così da minimizzare la captazione dei raggi solari. La corte, che funge da camino, è rivolta verso Ovest per permettere al vento Ponente, fresco in estate, di essere incanalato all’interno dell’abitazione per raffrescare gli ambienti. Il Maestrale invece, violento in inverno, viene ridotto di intensità. La progettazione del quartiere e della vegetazione garantise a ciascuna abitazione un elevato livello di ombreggiamento durante la stagione estiva ed è stata fatta particolare attenzione alla scelta di materiali, mirata alla sostenibilità e alla riduzione dei costi legati al trasporto.

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volumetria

schermature

ventilazione

ponente maestrale

irraggiamento


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