Senseofcommunity_lo spirito comunitario dell'arte nella società 2.0

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Il progetto “senseOFcommunity // lo spirito comunitario dell’arte nella società 2.0” è un ciclo di residenze con mostra finale, percorsi di studio e ricerca per artisti e curatori sulle pratiche artistiche site specific ideato e curato da Silvia Petronici a partire dal 2013 in collaborazione con: VeGAL, Gal della Venezia Orientale : Bosco di Bandiziol e Prassaccon a San Stino di Livenza; Ex Fornace di Eraclea Mare; Faro di Bibione, Comune di San Michele al Tagliamento | EcoMuseo delle Judicarie (Trento) | Galleria Spiazzi e Spiazzi Verdi, Venezia | Officina delle Zattere, Venezia | Orto Botanico, Università degli Studi di Palermo | Galleria Adiacenze, Bologna | Forte Stella, Comune di Monte Argentario (Grosseto) | Museo del Paesaggio, Torre di Mosto (Venezia) | Galleria Spazio OFF e Parco Fluviale del Fiume Arno, Pontassieve (Firenze) Le sedi, interessanti per la loro reciproca diversità, hanno finora permesso a questo progetto di tradursi in una ricerca completa sulle potenzialità della pratica artistica e curatoriale con declinazione site specific. A partire dalla considerazione del valore sociale dell’arte e della sua capacità di alimentare lo spirito di condivisione, di scoperta e di comunità, la formula della residenza permette ad artisti e curatori di operare nelle sedi che li ospitano sollevando in esse il coinvolgimento delle persone e delle comunità con criteri rigorosi di ricerca e studio site specific. Questo ciclo di residenze in varie sedi in Italia punta l’attenzione sul tema della relazione e del paesaggio e privilegia il lavoro partecipativo. *** spazi web dedicati alle residenze del ciclo senseOFcommunity #1 http://senseofcommunity1venezia.tumblr.com/ #3 http://senseofcommunity3torredimosto.tumblr.com/ #4 http://senseofcommunity4pontassieve.tumblr.com/ #5 http://senseocommunity5bologna.tumblr.com/ #8 http://senseofcommunity8palermo.tumblr.com/ #9 http://senseofcommunity9fortestella.tumblr.com/ #11 http://senseofcommunity11venezia.tumblr.com/ #12 http://senseofcommunity12sanstino.tumblr.com/ #13 http://senseofcommunity13eraclea.tumblr.com/ #14 http://senseofcommunity14bibione.tumblr.com/ #15 http://senseofcommunity15pacomio.tumblr.com/


senseOFcommunity _ portfolio del progetto di residenze

La residenza comprende un alloggio per gli artisti e i curatori e si conclude con una mostra nella sede ospite APERTA AL PUBBLICO. Artisti e curatori residenti, con la guida del curatore del progetto, realizzeranno al termine degli 8 giorni previsti da questo progetto, una mostra: un evento di presentazione pubblico con installazioni, performance, azioni collettive in un momento di condivisione della ricerca sostenuta durante la residenza sui temi del paesaggio, del territorio, delle storie della gente, del loro rapporto con la montagna. La mostra sarà dotata di apparati critici, testi e immagini a disposizione del pubblico per accompagnarne l’esperienza di fruizione e per lasciare traccia della partecipazione e del coinvolgimento in questo processo.

::A COSA SERVE. in sintesi Questa tipologia di interventi artistici si propone di studiare uno spazio nella sua dimensione simbolica e nella sua densità di luogo. Parlare di natura e paesaggio e cercare uno scambio con le persone. Coinvolgere le persone con il linguaggio poetico dell’arte, ascoltando le storie e ripensando sogni e bisogni. Riattivare le connessioni tra il luogo e la comunità che lo abita. //PRATICHE DI PARTECIPAZIONE:: La residenza, come percorso di studio, dedica uno spazio privilegiato alle pratiche di partecipazione. Intende così estendere il pubblico fino a comprendere segmenti della comunità locale normalmente non interessati ad eventi di arte contemporanea. Si propone di mettere artisti e curatori di fronte alla possibilità di accorciare le distanze e di parlare con semplicità e poesia. A questo scopo gli artisti saranno invitati a costruire un sistema di dispositivi relazionali per attivare questa partecipazione ed estendere l’esperienza vissuta dal pubblico durante la mostra oltre i confini fisici dello spazio espositivo. Le pratiche di partecipazione sono quella parte della pratica artistica contemporanea site specific che funziona nell’interazione e con il coinvolgimento delle persone. Queste non sono più solo pubblico, diventano agenti con l’artista di una forma finale aperta, negoziabile e profondamente contingente. Gli artisti che scelgono di percorrere questa strada si domandano prima di tutto COSA SERVE e poi procedono immaginando ipotesi, soluzioni poetiche e dispositivi di attivazione.

2 senseOFcommunity ::le ultime esperienze ::VENEZIA ORIENTALE con VeGAL ::DOLOMITI con Ecomuseo Judicarie ::MAROSTICA con La cultura alza le serrande progetto sostenuto dalla Città di Marostica Questo progetto si è svolto in molte tappe dal suo inizio a Venezia nel 2013 fino ad oggi. Si è svolto in luoghi e sedi differenti e in ogni singola esperienza di studio ha mostrato la capacità di impiegare al meglio il talento degli artisti per la ricerca e il coinvolgimento delle comunità in essa. GLI ARTISTI PARTONO DALLA DOMANDA “COSA SERVE” e da lì procedono cercando forme di coinvolgimento, riattivazione e partecipazione che contribuiscano a trovare risposte a questa domanda. VeGAL ha di recente sostenuto un ciclo di tre residenze (senseOFcommunity #12, #13, #14) come occasioni di studio, rivitalizzazione e rilancio verso le comunità locali di tre luoghi eccellenti recuperati negli ultimi vent’anni grazie all’impiego di fondi comunitari. Il bosco di Bandiziol e Prassaccon a San Stino di Livenza, la Ex Fornace a Eraclea Mare e il Faro di Bibione. In tutte e tre le sedi un gruppo selezionato di artisti e giovani curatori ha impiegato la settimana della residenza per scoprire storie, ricreare connessioni, parlare con la gente del posto e, infine, mettere in piedi forme e dispositivi di partecipazione secondo modalità di ricerca artistica site specific. I risultati sono stati sorprendenti (ai link indicati nella prima pagina sono disponibili documenti di testo e immagine come report di queste esperienze). Sulle Dolomiti nel Maso Pacomio di Curè in provincia di Trento, Ecomuseo delle Judicarie ha sostenuto un processo di coinvolgimento della comunità della valle con incontri tra gli artisti e i diversi gruppi individuati come sensibili a questo percorso di scoperta e ascolto reciproco: anziani, giovani, studenti, persone ritornate a vivere in montagna dopo anni di assenza e altri. Il risultato è stato una festa in mezzo ad opere d’arte realizzate insieme a queste persone e molti buoni pensieri condivisi sul futuro. Silvia Petronici | curatore indipendente | +39 349 5086807 | | gavagai.art@gmail.com | www.silviapetronici.eu | | P.IVA 03942870241


senseOFcommunity _ portfolio del progetto di residenze

A Marostica, l’Assessorato alla Cultura, decide di aprire un percorso di formazione per la produzione di un evento culturale con criteri site specific e di riutilizzo di spazi in abbandono o sottoutilizzo pubblici e privati e mi affida la curatela del workshop in direzione della mostra finale che svolgo seguendo i passi e i criteri della formula di studio sperimentata con SenseOFcommunity. 48 persone divise in gruppi per attività e ruoli lavorano con entusiasmo e in maniera volontaria alla realizzazione di questo progetto sostenendo la relazione tra gli artisti e la comunità e facilitando tutti i processi implicati dalla realizzazione di un evento culturale partecipato. FOCUS TEMATICO:: Uno dei principali temi di indagine e forse il più caro a questo percorso è il paesaggio. Nel senso della domanda su cos’è casa (dal greco oikos alla base del termine ecologia e dal latino pagus, insieme di case, villaggio, della parola paesaggio) e nel senso della responsabilità sulle forme della natura circostante che risultano dalle nostre attività, dai nostri bisogni e persino dai nostri singoli pensieri sulla vita e le sue urgenze. Paesaggio come luogo di mediazione, come risultato e non come dato primario. Come relazione e esito della cultura immateriale come di quella manifesta. Questo è l’indirizzo dato alla ricerca degli artisti nel corso del ciclo di residenze. Il titolo stesso “sense OF community” ha avuto da subito la funzione di sviluppare una riflessione sulla dimensione comunitaria dell’arte, sulla sua capacità di riattivare e rivitalizzare connessioni perdute tra le persone e tra le comunità e il loro territorio.

::COSA SERVE. Uno spazio da dedicare alla ricerca dove poi ambientare/installare i lavori prodotti dagli artisti nel tempo della residenza: può essere un luogo all’aperto (parco, bosco…) o al chiuso (museo, galleria ma anche maso o generalmente uno spazio da rivitalizzare). Uno spazio per dormire e uno spazio per mangiare: possibilmente tutti insieme per favorire le dinamiche di relazione - prima ancora che con le persone della comunità locale alle quali il progetto si rivolge - tra i partecipanti stessi alla residenza, artisti e curatori. Un tempo stabilito in anticipo da dedicare al progetto con data di inizio, durata della residenza, data di inaugurazione della mostra finale e durata della stessa fino alla data dell’eventuale disallestimento. ::SPONSORES E ISTITUZIONI. Gente di buona volontà che crede nel valore sociale dell’arte. Oltre ad una piccola economia per produrre materialmente questo progetto, servono connessioni e referenti tra le associazioni locali, gli enti e i gruppi formali o informali già impegnati in attività di sviluppo e attenzione per il territorio. Queste connessioni sono di solito di grande aiuto agli artisti per raccogliere storie, testimonianze e altri materiali utili all’ideazione e produzione dei progetti artistici.

::UNO SCAMBIO. Mi auguro di aver suscitato la curiosità tutti coloro che possono comprendere il valore di questo progetto per lo sviluppo dei territori e delle comunità che potrebbero ospitarlo e sostenerlo per costruire insieme e predisporre un’esperienza condivisa significativa per tutti.

Silvia Petronici | curatore indipendente | +39 349 5086807 | | gavagai.art@gmail.com | www.silviapetronici.eu | | P.IVA 03942870241

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senseOFcommunity _ portfolio del progetto di residenze Due parole ancora sulla ricerca che sottende il mio lavoro. Molteplicità e interrelazione. La natura è una rete di connessioni ininterrotte, lo scambio trofico costante fra gli organismi implica un passaggio di informazioni, è comunicazione ed ha una funzione vitale. La coesione e la solidarietà, il contatto e lo scambio, sono forze attivate fra gli elementi naturali da un’inarrestabile tendenza alla vita. Le connessioni sono all’origine di cambiamenti e questi del protrarsi della vita stessa. Negli ultimi tre anni la mia attività di ricerca come curatore si è concentrata sul senso di comunità come gruppo solidale dove il legame fra gli individui è diffuso e animato dall’interno da un desiderio di partecipazione attiva. Il legame comunitario rafforzato dalla condivisione di un medesimo ecosistema e, per estensione, di uno stesso contesto culturale, pertiene la sfera dei sentimenti e riguarda la condivisione di valori e interessi oltre che di bisogni e domande. L’osservazione dell’ambiente naturale nel quale siamo immersi e di cui siamo parte ci fornisce un contesto di ricerca speciale per studiare le radici articolate e profonde del senso di comunità. I lavori artistici che indagano questi presupposti si propongono come un saggio della loro analisi e un’occasione di ulteriore contatto. L’assunto è, infatti, quello che l’arte abbia una straordinaria capacità di comunicazione e che questa possa essere messa a disposizione per riattivare collegamenti e scambi tra le persone e tra queste e l’ambiente. Siamo costantemente connessi, lo sono le nostre parti interne e i nostri pensieri come lo sono le cellule e gli organismi, come le persone e le montagne, come ogni cosa con ogni altra. La consapevolezza anticartesiana di questa connessione può essere una risorsa preziosa per la modernità, l’occasione di superare l’orror vacui dell’individuazione e della perdita di appartenenza. La rete(naturale/umana) in cui siamo tutti connessi ci permette, in maniera orizzontale, di modificare e introdurre contenuti, stabilire nuove connessioni, evolvere, con spirito simpatico, diramando il proprio profilo identitario lungo linee di affinità ed elezione. Questo linguaggio - quello scelto per il titolo del progetto: CONNECTED ma anche senseOFcommunity, titolo di un ciclo di residenze impostato su questi presupposti - che afferisce alla cosiddetta comunità del web 2.01 ha la funzione di cogliere una possibile analogia tra le due sfere sottoposte ad analisi: quella del sistema naturale e quella del sistema umano, a sua volta, per certi versi autonomo ma senz’altro compreso nel primo. Il titolo scelto per il ciclo di residenze, senseOFcommunity, si propone di porre l’attenzione della ricerca su questi due ordini di temi tra loro correlati: il nuovo senso di comunità risultato dall’uso quotidiano dei social network e lo spirito comunitario che la pratica dell’arte contiene. Il contesto è quello della società del web 2.0, la società nella quale viviamo quotidianamente scambi e intimità in una dimensione di costante e non paradossale prossimità virtuale. Gli artisti in questo ambiente umano e sociale estendono orizzontalmente e democraticamente le loro istanze creative ad una sempre maggiore interazione e condivisione. Il risultato è un territorio delle passioni e delle scelte di stile e di mezzo non più etero diretto ma sensatamente condiviso. La pratica dell’arte contribuisce alla produzione di senso, pone domande a questa comunità e ne ottiene risposte multiple e articolate. La curatela si inserisce in questo contesto comunitario come una pratica di ascolto e amplificazione del senso di legame e di corrispondenza innescato dal clima culturale in cui gli artisti operano. L’arte esce dalla dinamica modernista del conflitto ed esplora la sfera dei legami, delle coesistenze, connessioni, collegamenti e scambi. Il rapporto e la relazione divengono materiali essenziali del lavoro dell’arte, relazioni con l’ambiente umano e naturale, con il sistema di valori condivisi o condivisibili, con la tradizione, con la visione di un futuro possibile e diffusamente sostenibile.

Silvia Petronici

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CONNECTED#: testo tratto dalla ricerca che anticipava un progetto espositivo per gli Orti Botanici di Firenze (2013) e Palermo (2014) con l’artista Meri Iacchi (e Jeanne Isabelle Cornière a Firenze) // senseOFcommunity _ lo spirito comunitario dell’arte nella società 2.0 (2013-2014): testo di presentazione del ciclo di residenze per artisti e curatori sulle pratiche artistiche site specific // progetti ideati e curati da Silvia Petronici Silvia Petronici | curatore indipendente | +39 349 5086807 | | gavagai.art@gmail.com | www.silviapetronici.eu | | P.IVA 03942870241

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