LA SCUOLA CHE FA I LIBRI Nella rete de
Ornella Castellano
La rete di scuole è un particolare istituto giuridico introdotto dall'articolo 7 del D.P.R. n. 275/’99 cui possono ricorrere le istituzioni scolastiche nell'ambito della propria autonomia e nell'espletamento delle loro funzioni educative istituzionali al fine di ampliare la loro offerta formativa.
• La "rete" va costituita mediante specifico accordo che può intervenire tra più scuole; a tali reti possono partecipare anche privati, gli stessi privati che possono tra l'altro farsi promotori di fronte alle istituzioni scolastiche di tali iniziative. • Nel nostro caso: UNESCO, MBAC, UNILE, UNIBA, MIUR, USR, Centro Studi Paolo Borsellino, LIBERA, Fondazione Falcone, UNICEF, ENEA, Città della Scienza, CONI, Italia Nostra, WWF, Regione Puglia, AIB.
Il comma 2 dell'articolo 7 del D.P.R. 275/1999 stabilisce che «l'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali». Lo stesso comma sancisce più avanti che se l'accordo dovesse prevedere che siano esercitate attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, deve essere approvato, oltre che dal Consiglio d’Istituto, anche dal Collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza.
COSTITUISCE quindi PARTE INTEGRANTE del POF.
Il comma 4 stabilisce che nell'accordo vadano individuati: • un organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto: la scuola "scuola capofila"; • la durata del progetto; • le competenze e i poteri dell'organo responsabile della gestione; • le risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della rete dalle singole istituzioni;.
Il comma 6 stabilisce che nell'ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati a: • a) ricerca didattica e sperimentazione; • b) documentazione, secondo procedure definite a livello nazionale per la più ampia circolazione, anche attraverso rete telematica, di ricerche, esperienze, documenti e informazioni; • c) formazione in servizio del personale scolastico; • d) orientamento scolastico e professionale.
Le reti di scuole come luogo di apprendimento Luisa Ribolzi
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Le reti e il sostegno dell'innovazione Per esaminare brevemente il ruolo delle reti di scuole nel migliorare la qualità del servizio educativo, dal duplice punto di vista della diffusione delle buonepratiche e del sostegno all'apprendimento conviene partire dalla constatazione che l'apprendimento stesso è influenzato in modo determinante dal contesto in cui si verifica, che può facilitarlo o renderlo più difficile. Questo vale non solo per i ragazzi, ma per gli insegnanti che operano nella scuola intesa come comunità di pratica, che non solo insegna ma apprende, e sviluppa la capacità di progettare pratiche efficaci in risposta ai bisogni degli allievi. Le teorie che supportano questa convinzione sono eminentemente: il costruttivismo, per cui l'apprendimento è contestualizzato, e nelle comunità di pratica nulla avviene senza uno scopo e un significato condiviso il paradigma cooperativo, che sottolinea l'importanza delle pratiche cooperative all'interno delle organizzazioni educative.
Apprendimento e Competenze • Le nostre scuole, in rete dal 2008, elaborano itinerari progettuali volti a costruire ambienti di apprendimento ad alto potenziale motivazionale per favorire negli alunni la conquista del piacere di imparare • La caratteristica del nostro progetto é di offrirsi come struttura logica, che non vincola ma permette l'originale e creativa costruzione di azioni didattiche complesse. • Non si tratta di un modello ma di un framework, un’intelaiatura che si basa sulla necessità di tradurre in concretezza -in consapevolezza di senso- l’utilizzo dei saperi disciplinari e del necessario metodo per apprenderli. • Una classe che lavora nella logica di Veliero porta a termine un compito, parte da un'idea e la rende concreta, evidente, tangibile.
Apprendimento e Competenze • È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive. CM n.3 del 13 febbraio 2015 • La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione della competenza
I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. CM n.3 del 13 febbraio 2015
La tensione è quella di ricercare il superamento dell’acquisizione dei saperi tout court per favorire approcci fondati sul learning by doing, l’apprendere facendo, che permette l’interiorizzazione delle fasi di apprendimento e la conquista del metodo di studio. Lavorare in rete, condividere esperienze e occasioni, permette altresì, alle scuole collegate, di migliorare la competenza riflessiva dei docenti e la capacità documentativa. L’itinerario di ricerca si sviluppa nel corso dell’intero anno scolastico e prende avvio con un percorso di formazione dei docenti che funge da collante e stimolo, di cui si è detto. Tale suggestione viene interpretata e contestualizza in maniera libera e originale dalle scuole della rete che, nella terza settimana di maggio, nella preziosa cornice del castello angioino di Copertino, a Lecce, espongono i prodotti degli itinerari didattici sviluppati.
I prodotti sono magnifiche opere uniche: libri, libri oggetto, e-book, film, video, murales, giocattoli, manifesti, strumenti musicali … Una classe che lavora per scrivere un libro nella logica di Veliero, deve: •leggere •documentarsi •acquisire specifici saperi disciplinari •ideare •progettare •scrivere •illustrare •curare l’editing •pubblicare •esporre •sottoporsi a valutazione •assumere un atteggiamento riflessivo
Portare a termine un lavoro! Se lo scopo, richiamando la quinta competenza chiave europea per la cittadinanza, è quello di imparare ad imparare, ci sembra necessario attivare approcci di studio metodologicamente corretti attendendo che nella costruzione del setting didattico (montato a misura di bambino, ragazzo o giovane) non si perdano pezzi fondamentali della metodologia adulta e seria di ogni disciplina, ma se ne propongano, adeguatamente calibrate e ridotte, tutte le sue
• Scrivere un libro a scuola non deve significare, rispetto al metodo, modificare le regole scientifiche della materia …..; piuttosto significa esperirle tutte sistematicamente per costruire, intorno all’oggetto di studio, schemi cognitivi corretti, replicabili e adattabili, in futuro, ad altre situazioni di apprendimento. La funzione dell’insegnamento è quella di guidare all’uso degli oggetti culturali per permettere la costruzione di schemi cognitivi di apprendimento.
Quindi, le esperienze didattiche, seppur come già affermato, abbondantemente controllate, non possono essere mere riproduzioni di percorsi già compiuti, di lavori già realizzati; lo studente (e i docenti) devono imparare a documentarsi per acquisire il sapere già prodotto e tendere a esperire situazioni nuove, a scrivere nuove pagine di didattica attraverso itinerari operativi originali e pertanto, fortemente stimolanti.
Inoltre, nel fare ricerca, si acquisiscono importantissime conoscenze e abilità di tipo tecnico a partire dalle varie strategie di documentazione utilizzando tutti i canali possibili: dalle fonti dirette, ai saggi letterari, alle ricerche scientifiche, al reperimento di informazioni in Rete.
Il valore del Mondo Leggi le immagini se sei piccino Leggi gli sguardi se sei vicino Mamma e papĂ nel lettino e nel lettone ti leggono favole di ogni clore A scuola leggi parole e canzoni; leggi anche segni numeri e storie..,
Cat a San nia ta V ene rina 9
apri le 2 013
Leggi sul tablet o dal televisore, da libri e giornali cosi' scopri le Persone. Solo se leggi comprendi tutto quel che c'è e scopri, a tutto tondo, il valore del Mondo. Ornella Castellano
http://www.youtube.com/watch?v=4QF8kYmG_vM&feature=youtu.be
Lella, la coccinella Monella LELLA LA COCCINELLA MONELLA Questa è la storia di Lella, la coccinella monella. Ogni mattina faceva i capricci e diceva di aver male ai ricci. Il lunedì era il riccio di destra, il martedì quello di sinistra il mercoledì le doleva un ginocchio e il giovedì le bruciava un occhio venerdì voleva tossire sabato e domenica niente: poteva dormire! Questa è la storia di Lella monella speriamo che cresca e presto sia bella! LILLY LADYBUG
LILO, DER TROTZIGE MARIENKÄFER
Ci sono scarpe per andare e scarpe per restare‌
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La casa ecologica
http://www.youtube.com/watch?v=4QF8kYmG_vM&feature=youtu.be