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febbraio 2022. Il programma della conferenza ISE va da lunedì gennaio a venerdì 4 febbraio.
Il videomapping realizzato dal collettivo artistico Pepper’s Ghost sul “Migrant Child” di Banksy a Venezia è un magnifico esempio di “mise en abyme” (“messa in abisso”), quella tecnica – utilizzata nell’araldica, nella letteratura, nell’arte e nel cinema – che consiste nel replicare, talvolta all’infinito, un’immagine, un tema o un evento allo scopo di valorizzare e dare maggior risalto all’argomento narrato o raffigurato. In letteratura la “mise en abyme” si presenta come una storia nella storia; nel cinema, come un sogno nel sogno.
“La Vache qui rit”, un esempio di “mise en abyme” applicata alla pubblicità di un famoso formaggio francese: l’immagine della mucca che ride è replicata sui ciondoli che pendono dagli orecchi del bovino. La tecnica della “mise en abyme” è largamente utilizzata nell’arte, nella letteratura, nell’araldica e nel cinema.
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Troviamo la “mise en abyme” nel “Ritratto dei coniugi Arnolfini” di Van Eyck, nella rappresentazione teatrale dell’“Amleto” di Shakespeare (la morte del re), nei film “8½” di Federico Fellini e “Inception” di Christopher Nolan, nelle pubblicità del cacao Droste e del formaggio “La Vache qui rit”, per citare solo qualche caso.
UN’OPERA D’ARTE SU TRE LIVELLI PROSPETTICI
L’installazione creata dal Pepper’s Ghost consiste nella “messa in abisso” del migrante bambino comparso su un muro di Venezia in Rio Nuovo, nei pressi di Campo Santa Margherita a Dorsoduro, nel maggio 2019, durante l’inaugurazione della Biennale Internazionale d’Arte. Il bambino, con indosso un giubbotto salvagente, sorregge una torcia dalla quale si sprigiona un fumo rosa che lascia una vistosa traccia sul muro. La torcia è in realtà una pianta strappata dalla terra, simbolo dello sradicamento vissuto dal piccolo esule; le gambe del bambino sono parzialmente immerse nell’acqua del canale, a sottolineare la precarietà della sua condizione. Sul “Migrant Child” di Banksy, Pepper’s Ghost ha proiettato delle sequenze in
La tecnica dello stencil sfrutta lo stesso principio del normografo: si poggia una mascherina sulla superficie da decorare e poi si applica la vernice. In questa immagine vengono adoperati vernice acrilica e un applicatore a spugna, ma nella street art si usano soprattutto le bombolette spray. Il “Migrant Child”, che vediamo in basso al centro in questa foto, è comparso nel maggio 2019 durante l’inaugurazione della Biennale di Venezia: Banksy lo ha realizzato, utilizzando la tecnica dello stencil, lungo il Rio Nuovo, nei pressi di Campo Santa Margherita a Dorsoduro.
videomapping utilizzando un NEC PH3501QL al laser da 35.000 ANSI/lumen. Le sequenze dinamizzano, fanno muovere la scena; il fumo rosa, come spinto da un vento misterioso, si espande dietro le spalle del piccolo migrante e verso l’alto. La “mise en abyme” del Pepper’s Ghost sembrerebbe dunque articolarsi su due piani o livelli di profondità: il primo costituito dal murale di Banksy, il secondo dalle sequenze in videomapping. In realtà i piani o livelli sono almeno tre: il primo è Venezia, che non è soltanto una città d’arte ma può essere considerata un’opera d’arte essa stessa. Dunque, ricapitolando: Venezia è il primo piano prospettico della “messa in abisso”, il migrante di Banksy è il secondo e il videomapping di Pepper’s Ghost il terzo.
IL FANTASMA DI PEPPER
Pepper’s Ghost, che deve il nome a una tecnica illusionistica per il teatro inventata da John Henry Pepper, è un collettivo artistico fondato nel 2019 da Anderson Tegon, un ex cestista del Benetton Treviso di origini brasiliane naturalizzato italiano. Il collettivo, di cui Tegon è anche il direttore artistico, è costituito da esperti di grafica, ingegneri del suono e delle luci, artisti digitali e visuali. L’intervento di Anderson Tegon e del suo collettivo non ha minimamente snaturato il “Migrant Child” di Banksy. Al contrario, lo ha esaltato, arricchito, gli ha conferito dimensioni e prospettive nuove. Il dinamismo già presente nel murale è stato intensificato dalle sequenze in videomapping, mentre la piccola figura del migrante bambino veniva
esaltata fino a giganteggiare sul muro del Rio Nuovo. Il muro stesso, antico e scrostato, ringiovaniva come per effetto di un lifting luminoso. L’opera tutta, invisibile di notte, emergeva dalle tenebre e si rifletteva specularmente sull’acqua del canale, aggiungendo un ulteriore piano prospettico alla “mise en abyme”. Tegon definisce questo lavoro uno spettacolo di “digital street art” (vedi intervista). È la prima volta che viene fatto un esperimento del genere, dichiara il fondatore del Pepper’s Ghost: proiettare un videomapping su un’opera di street art. La street art ha delle regole abbastanza precise: dev’essere realizzata in un luogo pubblico, ha carattere critico, di denuncia politica e sociale, spesso è clandestina e va eseguita rapidamente, quasi sempre è effimera e non deve produrre impatti pesanti sulla città o sull’ambiente. Per rispettare questi criteri, la troupe di Pepper’s Ghost ha fatto tutto in una notte: è arrivata di sera, ha proiettato il videomapping e alle 5 del mattino è andata via; l’opera resterà visibile solo sui canali YouTube e sui social media del collettivo.
RILIEVI IN LOCO E IMMAGINI SATELLITARI
Il collettivo Pepper’s Ghost fotografato lungo il Rio Nuovo a Venezia; in basso a sinistra si intravedono le luci del videomapping proiettato sul “Migrant Child”. Fondato dall’ex cestista Anderson Tegon (al centro nella foto), il Pepper’s Ghost è costituito da esperti di grafica, ingegneri del suono e delle luci, artisti digitali e visuali.
Un disegno d’epoca che illustra il funzionamento della tecnica illusionistica Pepper’s Ghost, inventata da John Henry Pepper nel XIX secolo (sulla base degli esperimenti condotti nel 1500 da Giovanni Battista Della Porta): questa tecnica utilizza lastre di vetro, plexiglass o altri materiali trasparenti, insieme a speciali metodi di illuminazione, per far apparire e scomparire oggetti, renderli trasparenti o inserirli dentro altri oggetti (morphing).
IL PROIETTORE NEC PH3501QL
Gli effetti creati da Pepper’s Ghost sono stati possibili grazie alle potenti tecnologie utilizzate, in primis il proiettore 4K DLP a tre chip NEC PH3501QL che, con i suoi 35.000 ANSI/ lumen (40.000 lumen centrali), ha garantito colori vividi e brillanti, neri profondi e bianchi di grande intensità. Il vpr NEC è equipaggiato con una sorgente laser rosso/blu che fornisce risultati migliori rispetto ai tradizionali laser al fosforo e assicura un’elevata uniformità d’immagine. Proiettore imponente e pesantissimo (169 kg), il PH3501QL è dotato di numerosi ingressi con risoluzione 4K: un HDBaseT, due porte HDMI con HDCP, due DisplayPort, quattro SG-SDI; occorre poi aggiungere un ingresso per PC su connettore D-Sub a 9 pin, uno slot per moduli OPS opzionali, una porta LAN (RJ45) e una USB 2.0 ad alta velocità. Questa dotazione, insieme alla flessibilità di movimento della lente motorizzata (+/-50% in verticale, +/-17% in orizzontale) e alle sette lenti a baionetta opzionali, fa del PH3501QL un proiettore versatilissimo anche dal punto di vista dell’installazione. Lo Sharp NEC vanta inoltre una grande affidabilità ed ecocompatibilità (ErP), grazie ai bassi consumi di energia e alle 20.000 ore di durata (senza manutenzione) della sorgente laser; ne deriva un basso TCO (Total Cost of Ownership).
Il gigantesco PH3501QL, insieme al resto dell’attrezzatura, è stato caricato su un’imbarcazione dotata di gru che, navigando lentamente sul Rio Nuovo, ha consentito di passare in rassegna ogni centimetro della parete di proiezione. La notevole distanza tra il proiettore e la parete, circa 19 metri (il NEC ha un range di proiezione di 2 – 50 metri), insieme alle dimensioni di quest’ultima (8,60 x 13,60 metri), hanno reso necessario utilizzare un’ottica L4K-11ZM con rapporto 1,24-1,72:1. Per lo studio delle grafiche e la misurazione delle distanze si è fatto ricorso a rilievi in loco e persino a immagini satellitari. Un server video con software Dataton Watchout versione 6.6.2, connesso al proiettore
Una fase preparatoria del videomapping realizzato da Pepper’s Ghost: sulla facciata del palazzo viene proiettata una griglia di riferimento. Per la misurazione delle distanze si è fatto ricorso a rilievi in sede e a immagini satellitari. Illuminato dal potente fascio del NEC PH3501QL, il bambino migrante di Banksy emerge dall’oscurità; nell’angolo in basso a destra si riconosce una schermata generata dal Dataton Watchout 6.6.2, il software utilizzato per creare le sequenze di videomapping.
BANKSY, L’ARTISTA-INCURSORE
In un mondo in cui si fa di tutto per apparire, Banksy ha scelto una strada davvero originale per affermarsi e diventare uno dei maggiori esponenti della street art: l’invisibilità e il nascondimento. Di lui si conosce pochissimo: sappiamo che è nato a Bristol (Inghilterra) nel 1973 o 1974, che è stato influenzato da Robert Del Naja (alias 3D), il musicista-writer poi divenuto membro fondatore dei Massive Attack, e che è anche un attivista politico e un regista; alcuni ipotizzano che Banksy sia lo stesso Del Naja, altri che possa trattarsi dell’artista svizzero Maître de Casson, il quale però nega. Inafferrabile come un fantasma, di fatto Banksy è le sue opere, che compaiono improvvisamente sui muri, lungo le strade e sui ponti delle città di un po’ tutto il mondo. Per realizzarle, l’elusivo artista utilizza la tecnica dello stencil, l’unica che possa garantirgli la velocità di esecuzione necessaria per non essere ostacolato mentre crea i suoi graffiti o addirittura arrestato dalle forze dell’ordine. Già, perché Banksy è una specie di incursore che si introduce furtivamente in musei e gallerie d’arte per appendervi le sue creazioni, scavalca recinzioni in filo spinato o si traveste da pittore ambulante, come ha fatto a Venezia per sostenere i comitati che si oppongono al passaggio delle grandi navi da crociera. Artista fortemente impegnato, Banksy affronta temi e argomenti difficili, scabrosi: gli orrori della guerra e dell’apartheid, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca, l’inquinamento, la manipolazione mediatica… Ma lo fa con grazia e leggiadria. I murales di Banksy non hanno nulla di cupo né di malinconicamente rassegnato: al contrario, sono spesso gioiosi, ironici, vitali. In questo senso la sua arte non è affatto sovversiva, come sostengono alcuni critici, bensì redentiva, ha cioè la capacità di portare il bello in ciò che è osceno, il vero nel falso, il bene nel male.
“Season’s greetings”, stencil realizzato da Banksy nel 2018 su un muro di Port Talbot (Galles): l’opera invita a riflettere sulle conseguenze che l’inquinamento atmosferico ha sulla nostra salute.
mediante cavo DisplayPort e controllato da remoto in Wi-Fi, è stato utilizzato per la gestione delle geometrie. Rispetto alle versioni precedenti, il Dataton Watchout 6.6.2 contiene un aggiornamento per NewTek NDI (4.5), risolve alcuni problemi riguardanti i media video e consente di unire (“pasting”) le cartelle delle attività.
CONCLUSIONI
La “mise en abyme” realizzata da Pepper’s Ghost sul “Migrant Child” di Banksy può essere considerata un’opera collettiva in tempi differiti che unifica e tiene insieme forme, sensibilità e tecniche artistiche diverse. Cronologicamente parlando, c’è prima l’architettura veneziana, antica di secoli, poi lo stencil di Banksy, quindi il videomapping di Anderson Tegon e dei suoi artisti digitali. Nessuna di queste forme nasconde né tantomeno cancella l’altra, ma anzi la nobilita, le dona linfa nuova e la fa in un certo senso rivivere, rinascere. Questo può l’arte, unita a un sapiente uso delle tecnologie più avanzate.
A COLLOQUIO CON ANDERSON TEGON
Ad Anderson Tegon, fondatore e direttore artistico del collettivo Pepper’s Ghost, abbiamo rivolto alcune domande sul senso della sua arte, sulle ragioni che lo hanno spinto a rivisitare il “Migrant Child” di Banksy e sul futuro di quest’opera. Altre domande, di carattere più tecnico, riguardano la scelta del proiettore e la collaborazione tra il collettivo e Sharp/NEC. Queste le risposte:
System Integrator Magazine - Può dirci qualcosa sulla partnership tra Sharp NEC e Pepper’s Ghost? Come è nata? Da chi è partita l’iniziativa?
Anderson Tegon - È nata in maniera molto naturale durante la produzione del progetto del Museo Nazionale della collezione Salce a Treviso, che sostanzialmente è la prima installazione digitale permanente e immersiva del Ministero della Cultura. In quel progetto abbiamo utilizzato 17 proiettori Sharp/Nec: evidentemente i responsabili dell’azienda hanno apprezzato ciò che stavamo realizzando e mi hanno invitato nella loro sede a Milano. Ho esposto loro la mia visione artistica e spiegato le mie esigenze tecniche e ci siamo capiti subito: è stato tutto molto veloce e naturale. Quando ho parlato con Enrico Sgarabottolo, Ceo di Sharp/NEC, ho avuto la sensazione che avesse colto appieno la mia visione, mi ha capito e si è seduto accanto a me ad ascoltare i nostri progetti, dandoci da subito tutto il supporto possibile. Per una persona che fa il mio lavoro, questo tipo di assistenza è essenziale.
SIM - Perché avete scelto il NEC PH3501QL per realizzare il videomapping? Quali sono le caratteristiche che vi hanno spinto a preferirlo ad altri proiettori?
A.T. - Ci serviva una macchina potente che potesse garantire una grande luminosità sulla superfice ed Enrico (Sgarabottolo – n.d.r.) non ha esitato a propormi il loro 35.000 ANSI/ lumen. L’effetto è stato pazzesco, esattamente quello che cercavo: realismo, colore e luminosità.
SIM - Insieme al PH3501QL è stato utilizzato il software Dataton Watchout 6.6.2: in che modo avete ottenuto gli effetti dinamici come il fumo in movimento? Ci svela qualche segreto di bottega?
A.T. - Beh, i segreti non si svelano; però posso dire che la volontà era quella di creare un effetto reale di fumo sospinto dal vento tipico delle torce d’emergenza, materico, corposo abbastanza da dar vita a una vera e propria scena. Venezia è la mia città, ma vedere quel canale diventare completamente rosa, con quei riflessi sull’acqua, è stato magico.
SIM - Può raccontarci brevemente la storia del collettivo Pepper’s Ghost? Qual è la vostra missione, la vostra ragion d’essere?
A.T. - Peppers Ghost nasce da un concetto molto semplice: l’idea che lo spettatore non venga semplicemente a vedere una nostra installazione; adoro invece il fatto che venga a vivere un’esperienza, che ne sia immerso e diventi parte dell’opera stessa. Attore protagonista. La nostra missione, per compiersi, ha bisogno di due elementi: arte e innovazione. Le due cose sono pazzescamente simili; entrambe evolvono nel tempo, mutano e per esistere hanno bisogno di creatività. Non si può fare arte senza creatività e non si può innovare senza creatività. Questo è esattamente ciò che facciamo noi, usiamo le tecnologie più innovative come fossero un pennello, trasformando qualsiasi luogo in una tela. Questa è la cosa più bella della Digital Art: non ha limiti, dipende solo dalla creatività.
SIM - Il collettivo ha organico fisso o variabile?
A.T. - Dal punto di vista artistico mi piace l’idea di sperimentare collaborazioni nuove e sorprendenti; questo mi permette di utilizzare sempre tecniche e tecnologie diverse. Molte volte alcune realtà restano ingabbiate, ancorate sempre agli stessi creativi e alla stessa visione, e ancor più spesso alla stessa tecnologia; a me piace invece una visione più fluida, che mi permetta artisticamente di lavorare con mani e tecnologie diverse, capaci di garantire una continua evoluzione.
SIM - Dal punto di vista strettamente artistico, qual è il senso, il significato del vostro lavoro sul “Migrant Child”?
A.T. - Innanzitutto io amo la Street Art, trovo sia l’arte di tutti. Mi piaceva l’idea che nessuno avesse mai provato a renderla immersiva, viva, a darle una storia e una voce. Abbiamo usato un’opera iconica di Banksy creandone un’altra che, a differenza della staticità dell’originale, prende vita, si muove, interroga; abbiamo di fatto creato la prima opera di Digital Street Art. La cosa bella di questa nuova forma d’arte è che non intacca le città, anzi le abbellisce, dona loro una nuova storia senza minarne l’integrità.
SIM - Quali difficoltà tecniche avete incontrato nel realizzare l’opera?
A.T. - Certo non è stato facile, logisticamente; Venezia è una città problematica, da questo punto di vista. Pepper’s Ghost però è strutturata e organizzata per affrontare ogni tipologia di produzione; quindi direi che è stato tutto solo un po’ più difficile, ma gestibile. Devo ammettere che la grandissima esperienza di Enrico Sgarabottolo e di Sharp NEC ci ha immensamente aiutato sul lato proiezione. Non capita tutti i giorni di avere a disposizione una macchina così potente e performante.
SIM - Cosa succederà alla vostra reinterpretazione del “Migrant Child”? Sarà visibile solo sui canali YouTube e sui social media del collettivo o diventerà una sorta di “non-fungible token” (NFT), un contenuto digitale trasformato in opera d’arte unica?
A.T. - Inizierei dicendo che quando abbiamo deciso di dar vita a quest’opera e di rivoluzionare la Street Art lo abbiamo fatto volendone seguire le regole. Questa forma d’arte prevede infatti che l’opera venga realizzata in luoghi pubblici, molte volte e senza permesso. Più o meno è quello che abbiamo fatto noi. Siamo arrivati in loco alle 9.00 di sera, abbiamo realizzato la performance e poi siamo andati via in poche ore. Siamo riusciti a realizzarla in totale sicurezza e segretezza, cosi da poterla rendere fruibile solo tramite i nostri canali social; successivamente diventerà il primo NFT di Digital Street Art. È stata una scelta, però non è detto che sia definitiva. Chissà, magari un giorno potremmo decidere di proiettarla un’altra volta, e regalare l’esperienza dal vivo a tutti. Mai dire mai.
Ex cestista della Benetton Treviso, Anderson Tegon è il fondatore e direttore artistico del collettivo Pepper’s Ghost.
Superbonus: fare rete conta
Cessione del credito, sconto in fattura e gestione delle pratiche sono tra i temi più attuali del Superbonus: come si sta muovendo il mercato? Quali iniziative hanno messo in campo le imprese per semplificare la vita di installatori, progettisti e quindi clienti finali? Abbiamo chiesto a 4 aziende del settore climatizzazione e impianti per l’efficienza energetica di aiutarci a fare il punto
di Sara Poletto
Nell’immagine, Viessmann Hybrid PRO B, sistema ibrido per condomini con possibilità di accesso al Superbonus: consente di sfruttare la tecnologia eco della pompa di calore abbinata alle caldaie a condensazione.
Cresce il mercato edilizio incentivato dal Superbonus e, con esso, maturano le iniziative messe in campo da stakeholder, aziende e professionisti per cogliere un’opportunità che nella versione 110% ha ad oggi, mentre scriviamo questo articolo, scadenze e meccanismi in attesa di nuova definizione: “Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025 - si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri in merito all’approvazione del disegno di legge sul Bilancio di previsione 2022 e il bilancio pluriennale 2022/24 - Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee”. Bisognerà comunque attendere l’iter parlamentare per sapere con precisione cosa ne sarà del Superbonus. Secondo l’Enea, che raccoglie mensilmente i dati del maxi sgravio fiscale, al 30 settembre erano in corso 46.195 interventi edilizi asseverati per circa 7,5 miliardi di investimenti, che porteranno a detrazioni per oltre 8,2 miliardi di euro; il 31 agosto gli interventi erano 37.128 (24 mila a fine giugno) per circa 5,7 miliardi di investimenti e 6,2 miliardi di detrazioni. Cosa è accaduto? Sostanzialmente, l’accesso agli incentivi fiscali e alla cessione del credito è scandito da nuove regole. Il decreto semplificazioni (Dl 77/2021), convertito nella legge 108/2021 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 luglio, contiene un sostanzioso pacchetto di norme dedicate al Superbonus. Accanto a questo, un nuovo modulo per la Cila (Comunicazione inizio lavori asseverata) semplificata, approvato a inizio agosto, predisposto con l’intenzione di ridurre i tempi d’attesa per l’apertura dei cantieri.
QUANTO VALE IL MERCATO DEL SUPERBONUS?
Nel biennio 2021-2022 il giro d’affari del Superbonus 110% è stato stimato in 8.069 miliardi di euro, dei quali 1.614 nel 2021 e 6.455 nel 2022. Queste le previsioni del rapporto “Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione”, redatto del Cresme (centro ricerche sul mercato delle costruzioni) per la Camera dei Deputati, pubblicato a dicembre 2020. “L’impiego ragionato dei numeri relativi allo stock edilizio - si legge nel rapporto - ci ha portato a stimare un universo potenziale (basato esclusivamente sugli oggetti e non sui soggetti titolari) pari a 6 milioni di edifici, nei quali sono contenute 19 milioni di abitazioni. In base ai risultati dello studio Cresme relativo
Sopra, Nimbus Compact S Net di Ariston, la pompa di calore inverter split aria/acqua per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, in classe energetica A+++ per il riscaldamento.
alla riduzione del rischio sismico è stato determinato l’universo potenziale dei lavori in 1.011 miliardi di euro. L’universo potenziale dei lavori in ambito di efficienza energetica, invece, assomma a quasi 600 miliardi di euro. Nel complesso, per le due finalità dei lavori, l’universo potenziale degli interventi assomma a 1.607 miliardi di euro. Questo valore rappresenta il bacino potenziale massimo possibile di intervento (senza limiti temporali, né limiti alla disponibilità dei soggetti titolari e dei soggetti coinvolti dalla norma)”. Secondo l’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori, nel 2021 i potenziali benefici economici del Superbonus ammonterebbero a 6 miliardi di euro di investimenti nel comparto abitativo e 21 miliardi di euro di ricadute sull’economia. Nell’ambito del XXX Rapporto Congiunturale Cresme, presentato a giugno 2021, gli estensori pongono e si pongono alcune importanti domande proprio in relazione al “boom” del settore delle costruzioni. Si legge sul sito: “I dati dei primi mesi del 2021 descrivono una crescita in grado di recuperare la caduta del 2020 ma, soprattutto, una significativa crescita rispetto al 2019, anno che fu già positivo. Sul piatto però non vi sono solo segnali confortanti per i prossimi tre-cinque anni, il rapporto tra domanda e offerta appare infatti squilibrato. La crescita
CHE COS’È IL SUPERBONUS 110%
Il Superbonus è una misura incentivante, introdotta dal D.L. Rilancio 34/2020, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione per le spese sostenute per specifici interventi di efficienza energetica (Super Econbonus) e di interventi antisismici (Super Sismabonus) su edifici residenziali. Per poterne godere, è importante verificare preventivamente interventi si possono realizzare e che, tali lavori, portino al miglioramento minimo di almeno 2 classi energetiche. Agli interventi trainanti (isolamento termico degli involucri, sostituzione impianti di climatizzazione invernale, interventi antisismici), possono sommarsi quelli trainati (interventi di efficientamento energetico, installazione impianti solari fotovoltaici, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, eliminazione barriere architettoniche).
www.agenziaentrate.gov.it/portale/ superbonus-110%25
è alimentata dagli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione e dalla ripresa del mercato delle opere pubbliche. La ripresa del mercato mondiale e l’andamento dei corsi delle materie prime, la velocità della crescita e le dimensioni della domanda interna delle costruzioni in rapporto alla capacità produttiva della filiera, stanno determinando, al livello settoriale, una importante fase inflativa. Le criticità legate ad altri settori dell’economia, alla disoccupazione e alle tensioni sociali, oltre alle varianti del virus, determinano tuttavia un contesto di forte incertezza. Cosa farà la domanda, divisa tra euforia e depressione nei prossimi anni? Il settore pubblico saprà allocare con qualità, efficienza e tempi giusti le ingenti risorse a disposizione per gli investimenti e per l’economia? L’offerta delle costruzioni ha la capacità di rispondere alla domanda in modo equilibrato, trovando la manodopera e i prodotti necessari? Avrà la capacità tecnica di cogliere l’occasione della crescita per innovare e lasciare un settore, finita la fase espansiva, su un altopiano stabile e pronto a competere, e non sul picco di una nuova discesa? La fine dell’economia forzata, l’accentuarsi dei rischi della stagione del debito, insieme ai grandi cambiamenti in atto, determineranno una situazione che può essere affrontata solo se il rilancio sarà vero. Appunto, se sapremo veramente investire produttivamente. L’innovazione, da questo punto di vista, resta l’unica grande strategia da seguire: come si scriveva in un recente studio inglese, le costruzioni, nonostante lo scenario positivo, sono di fronte ad una grande sfida: “modernize or die”.
Tra le novità più interessanti introdotte con il Superbonus, è prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. Il beneficiario potrà, quindi, decidere se sostenere le spese, e ottenere la detrazione al 110% dilazionata in 4 o 5 anni, o esercitare l’opzione dello sconto in fattura per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022. In questo secondo caso, l’impresa o le imprese riceveranno un credito d’imposta pari al 110% dello sconto praticato. “Grazie a questa opportunità - si legge nel materiale infromativo che l’azienda Vaillant ha dedicato ai suoi installatori relativamente al servizio Più unico che Bonus - gli utenti sono particolarmente interessati a sostituire il proprio impianto di riscaldamento o di
Iniziative messe in campo: Sconto in Fattura è il servizio “chiavi in mano” ideato da Ariston per offrire un supporto efficace ai professionisti, consentendo di applicare lo sconto in fattura per operazioni di efficientamento energetico fino al 110%, agevolandone il lavoro. Sul portale online dedicato, il professionista può caricare le pratiche in maniera completa e ordinata; in questo modo i documenti sono sempre facilmente consultabili, potendone monitorare quotidianamente lo stato d’avanzamento. Un team di consulenti specializzati segue i professionisti passo passo, riducendo la possibilità di errore. Esempi di prodotti agevolabili: È bene tenere presente che sono diversi i prodotti a marchio Ariston la cui installazione potrebbe beneficiare del Superbonus 110%; ma, perché ciò avvenga, deve essere assicurato il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio, oppure, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (APE), ante e post intervento, rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata. Tra le soluzioni anche Genus One Hybrid Net, sistema ibrido compatto composto da una pompa di calore integrata ad alta prestazione con caldaia a condensazione di ultima generazione. Grazie allo Smart
PROPONI LO SCONTO IN FATTURA|1| PER INTERVENTI INCENTIVATI FINO AL 110% Hybrid Manager, il sistema è in grado di selezionare
AL TUO CREDITO CI PENSA ARISTON|2| automaticamente il generatore più conveniente in quel momento. La pompa di calore, predisposta per la classe energetica A+++, e la caldaia, dotata dell’Ignition Control System, assicurano efficienza e prestazioni potenziate in ogni condizione. |1| In applicazione del Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n.77. |2| Sconto in fattura applicato per interventi di efficienza energetica che prevedano l’installazione di prodotti Ariston. Il credito d’imposta così maturato può essere ceduto ad Ariston Thermo S.p.A., a fronte del riconoscimento di un corrispettivo pari al valore nominale del credito al netto di un costo per la gestione della pratica relativa all’intervento e di un costo finanziario. 800.220.055 Chiama Ariston ariston.com L’interfaccia Sensys NET consente un facile controllo della termoregolazione e la gestione da remoto tramite l’app Ariston NET permette di monitorare consumi e temperatura da smartphone o tablet.
www.ariston.com/it-it/
climatizzazione ormai obsoleto, ottenendo un significativo sconto in fattura senza dover attendere di recuperare la spesa negli anni”. In un contesto così in fermento, abbiamo quindi deciso di dedicare queste pagine non solo alle novità del maxi incentivo ma anche alle risposte che i player di mercato stanno cercando di dare. Abbiamo chiesto ad alcune aziende del settore climatizzazione e impianti per l’efficienza energetica di raccontarci le iniziative messe in campo a favore dei propri installatori, progettisti, professionisti, e quindi dell’utente finale. Le risposte, seppur declinate in modo differente, sembrano convergere sulle stesse questioni: rafforzare la propria rete, mettendo a disposizione degli intermediari strumenti digitali che rendano più semplice la compilazione dei preventivi, la gestione dei documenti, il monitoraggio sull’avanzamento delle pratiche. Queste aziende consentono, inoltre, agli installatori partner di avvalersi di soluzioni specifiche per la cessione del credito, fornendo loro supporto tecnico, normativo e fiscale in materia. Un sistema così organizzato permette, non da ultimo, a progettista e installatore di offrire al cliente finale la possibilità dello sconto in fattura: “L’omonimo servizio Ariston è stato fondamentale per noi - spiega l’installatore Marco Fabietti di 2FKlima - perché ci ha permesso di gestire le pratiche senza doverci collegare ad altre situazioni o enti. Il portale dedicato è stato un ottimo strumento che ci ha consentito di usufruire di un servizio a 360°, che prevede un grande supporto in tutti i passaggi”. Accedendo a Bosch SmartPlatform, ad esempio, gli installatori potranno generare velocemente l’offerta per i propri clienti attraverso un apposito preventivatore, completare la pratica con il supporto dell’azienda e ricevere rapidamente il rimborso per il credito ceduto. Per quanto riguarda il rapporto clienti/ installatori/istituti di credito, “abbiamo concesso al nostro cliente Installatore la possibilità di cedere a Viessmann il credito che avrà maturato facendo lo sconto in fattura all’utente finale - racconta Alberto Villa, esperto in tecnologie per efficienza energetica di Viessmann, in un focus dedicato all’evoluzione del mercato degli impianti per l’efficienza energetica nel settore residenziale - Questa possibilità è frutto dell’accordo che abbiamo raggiunto con Banco BPM per la cessione del credito alla banca stessa. Gli installatori hanno risposto positivamente a questa opportunità perché consente loro di non interfacciarsi direttamente con un istituto di credito snellendo la gestione degli adempimenti amministrativi, che rimane in
BOSCH SMARTPLATFORM
Iniziative messe in campo: Per agevolare il processo di cessione del credito e sconto in fattura, Bosch, insieme ad un partner in ambito tecnico-gestionale, mette a disposizione dei professionisti del settore la piattaforma operativa Bosch SmartPlatform. Accedendo al portale, gli installatori possono generare velocemente l’offerta per i propri clienti attraverso un apposito preventivatore, completare la pratica con il supporto di Bosch e ricevere rapidamente il rimborso per il credito ceduto. In questo modo, il professionista può applicare lo sconto in fattura ai clienti che hanno diritto alle detrazioni fiscali del 50%, 65% o 110% previste per legge. Lo sconto in fattura sarà pari all’Ecobonus o all’incentivo cui hanno diritto sugli impianti di riscaldamento e climatizzazione, al netto degli oneri di attualizzazione. Esempi di prodotti agevolabili: Tra le soluzioni Bosch, le pompe di calore aria-acqua Compress 7000 AW e Compress 3000 AWS. Compress 7000 AW ottimizza il risparmio energetico utilizzando l’energia dell’aria per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Adatta sia ai nuovi edifici sia per le sostituzioni in edifici esistenti, si caratterizza per il design elegante, le elevate prestazioni e l’estrema silenziosità. Inoltre, è possibile connettere l’impianto alla rete per gestirlo da remoto tramite l’app Bosch EasyRemote. Disponibile in diverse taglie di potenza, da 5 a 17 kW, garantisce flessibilità di integrazione con impianti fotovoltaici, solari termici e generatori ausiliari. Compress 3000 AWS ha un ampio range di potenze, da 4 a 15 kW, con alimentazione monofase o trifase e 4 configurazioni. E’ in grado di regolare la potenza in modo continuo in base al reale fabbisogno di comfort. L’elettronica è predisposta per garantirne il funzionamento anche in abbinamento a caldaie e impianti fotovoltaici e consente l’abbinamento con un’interfaccia Internet per controllare e gestire la pompa di calore anche da remoto.
www.bosch-clima.it/
VAILLANT: PIÙ UNICO CHE BONUS
Iniziative messe in campo:
Vaillant supporta la propria rete di installatori nella gestione della parte burocratica legata agli incentivi fiscali, consentendo di offrire sconti immediati in fattura ai propri clienti a fronte della cessione del credito per i principali interventi di riqualificazione energetica. Il programma “CheBonus!” prevede: • liquidazione in tempi brevi della quota spettante dalla cessione del credito; • importi di gestione pratica e oneri di attualizzazione estremamente competitivi; • supporto normativo e fiscale sugli incentivi statali in vigore agli installatori aderenti; • un’applicazione web dedicata per gestire preventivi e pratiche in modo semplice e intuitivo; • un Contact Center multicanale per l’assistenza completa agli installatori aderenti. Esempi di prodotti agevolabili: Tra i prodotti Vaillant con possibilità di accesso al Superbonus 110%, aroTHERM plus, una pompa di calore monoblocco in classe A+++ che assicura facilità d’installazione, bassi costi di esercizio e conformità alla direttiva Europea F.gas, grazie all’impiego del gas refrigerante naturale R-290. Oltre al vantaggio per l’ambiente, aroTHERM si caratterizza per la sua silenziosità (28 dbA a 3m in modalità silenziosa).
www.vaillant.it
Più unico CheBonus!
Cessione del credito? Scegli Vaillant.
Contatta subito il referente Vaillant
vaillant.it carico a Viessmann”. Nelle schede redatte abbiamo, infine, riportato alcuni prodotti per la climatizzazione che, ad oggi, potrebbero beneficiare del Superbonus. È bene sottolineare che, per accedere all’incentivo, deve essere assicurato il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, oppure, se non possibile in quanto l’edificio o l’unità familiare è già nella penultima (terzultima) classe, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (APE), ante e post intervento, rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.
Come previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio, modificato dalla legge di bilancio 2021 - si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata al Superbonus - i soggetti che sostengono spese per gli interventi ammessi al Superbonus possono optare, al posto della detrazione spettante, alternativamente: • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. Il fornitore recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante o, nel caso di sconto “parziale”, pari all’importo dello sconto applicato, con facoltà di successive cessioni di tale credito ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari; • per la cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni. Con il provvedimento del 20 luglio 2021 sono state approvate le nuove istruzioni per la compilazione del modello di comunicazione delle opzioni e le relative specifiche tecniche per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate. L’opzione può essere esercitata relativamente alle detrazioni spettanti per le spese per gli interventi: • trainanti e trainati che beneficiano del Superbonus, inclusi, a partire dal 1 gennaio 2021, quelli finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche; • di recupero del patrimonio edilizio previsto dal Tuir: si tratta, in particolare, degli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari
nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici; • di riqualificazione energetica rientranti nell’ecobonus quali, per esempio, gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, nonché quelli finalizzati congiuntamente anche alla riduzione del rischio sismico; • adozione di misure antisismiche rientranti nel sismabonus: l’opzione può essere esercitata anche con riferimento alla detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche”; • recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, per i quali spetta il bonus facciate introdotto dalla legge di bilancio 2020; • installazione di impianti fotovoltaici; • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
IL MERCATO DEGLI IMPIANTI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA AI TEMPI DEL SUPERBONUS
Dalle domande del Cresme sul futuro del settore delle costruzioni, a quelle che si sta ponendo un altro segmento: come evolverà il mercato degli impianti per l’efficienza energetica a seguito degli incentivi fiscali per il patrimonio residenziale? “Ci aspettiamo - prosegue Alberto Villa di Viessmann - che nel 2021 ci sia una domanda esponenziale di sistemi e tecnologie in ambito Superbonus 110%, che interesserà in buona parte il rinnovamento di centrali termiche nei condomini. Per quanto riguarda invece l’Ecobonus, il discorso è opposto. La semplicità di applicazione dell’agevolazione fiscale, unitamente alla possibilità di cedere il credito senza più vincoli, ha palesemente moltiplicato le richieste per l’ottenimento dell’agevolazione. Quindi si conferma un ottimo inizio del 2021, in linea con gli ultimi tre mesi del 2020, nonostante si sia ancora in una fase di emergenza sanitaria. Nei casi in cui non si riesca ad accedere al Superbonus, è importante ricordare l’opportunità di accedere al tradizionale Ecobonus, esteso a tutto il 2021 dall’ultima Legge di Bilancio; si può quindi ottenere il 50% di detrazione per il rifacimento della centrale termica condominiale oppure il 50% o il 65% nel caso di rifacimento di impianti autonomi nei singoli appartamenti”. Come sta evolvendo la domanda: adempie solo ai requisiti del Superbonus o valuta anche la manutenzione e gestione futura dell’impianto? “Per quanto riguarda la scelta delle tecnologie, la domanda è fortemente indirizzata dal requisito del Superbonus di fare il doppio salto di classe, quindi è spostata verso la scelta di tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili, come i sistemi ibridi o le pompe di calore, soprattutto negli edifici unifamiliari. Nei condomini spesso le scelte di partenza sono legate a una visione più ampia di efficientamento energetico e prevedono la realizzazione di sistemi di isolamento dell’involucro, quali il cappotto, e pertanto la scelta della tecnologia spesso è dettata dal mantenimento della situazione esistente, che si traduce nell’installazione di una caldaia a condensazione o, in alcuni casi, di sistemi ibridi. Per quanto riguarda la manutenzione, l’adozione di tecnologie innovative richiede un grado di qualificazione più elevata sia per gli installatori sia per i futuri manutentori, rispetto agli standard abituali”.
VIESMANN PROFESSIONAL NETWORK
Iniziative messe in campo: Viessmann Professional Network è la rete di professionisti partner di Viessmann ideata dall’azienda per consentire di sfruttare le opportunità offerte dal Superbonus 110%; una piattaforma che mette in contatto i professionisti con gli utenti finali, con l’obiettivo di creare collegamenti virtuosi. Aderire a Viessmann Professional Network consente al progettista di: • ricevere contatti qualificati di utenti finali a seguito dell’ampia visibilità dei portali Viessmann; • essere affiancato da Viessmann nella progettazione di soluzioni complete e integrabili grazie all’ampia gamma di prodotti; • poter contare su una vasta rete di installatori qualificati; • avvalersi delle soluzioni offerte dall’azienda per la cessione del credito fiscale per il 110%, 65% e 50%, con capienza sufficiente anche per le spese di progetto. L’installatore ha la possibilità di cedere il credito a Viessmann, facendo all’utente finale lo sconto in fattura, grazie all’accordo siglato tra Banco BPM e Viessmann Italia per l’acquisto di crediti fiscali dal Decreto Rilancio con un plafond di 40 milioni di euro. Esempi di prodotti agevolabili: La gamma Viessmann comprende sia componenti trainanti richiamati direttamente dal Decreto Rilancio, come le caldaie a condensazione, i sistemi ibridi o le pompe di calore, sia quelli abbinabili agli interventi trainanti, come i pannelli fotovoltaici e le colonnine di ricarica elettrica, i pannelli solari termici e i sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC). Tra ile diverse soluzioni agevolabili, la gamma di caldaie a condensazione a gas Vitocrossal (nell’immagine Vitocrossal 100), ideali per rendere efficiente il riscaldamento condominiale: le singole caldaie possono raggiungere una potenzialità fino a 1400 kW e possono essere installate in serie, riuscendo quindi a soddisfare anche le esigenze di complessi residenziali di grandi dimensioni.
www.viessmann.it
Lo smart living parla milanese
Torre Milano sta sorgendo nel cuore della capitale lombarda, ridisegnando lo skyline del quartiere della Maggiolina; un complesso residenziale in classe A che è anche il primo edificio in Italia “Alexa Built-in”: 105 appartamenti smart con vista sulla città
di Sara Poletto
Classe energetica A, pannelli fotovoltaici, recupero delle acque piovane, ventilazione meccanica controllata, impianto domotico con assistente vocale integrato: Torre Milano, che da poco ha raggiunto la sua altezza finale con il completamento del tetto, racconta una storia di riduzione del consumo di suolo e smart living ma, soprattutto, parla milanese. Il nuovo complesso residenziale sorge, infatti, nel cuore della città, precisamente in via Stresa 22, alle spalle di Porta Nuova, in una posizione strategica, vicino ai più importanti punti di snodo del tessuto urbano milanese. L’idea che anima architetti e progettisti è quella di un complesso residenziale capace di integrarsi nel quartiere, di cui sta ridisegnando lo skyline, rispettandolo e ponendosi, allo stesso tempo, in continuità con la crescita verticale della città. Sviluppata da OPM (Impresa Rusconi e Storm.it), firmata dallo Studio Beretta Associati e realizzata da Nessi & Majocchi S.p.A., i lavori di Torre Milano interessano una superficie commerciale complessiva di 10.500 mq, andando a riqualificare un’area occupata per 15 anni da un edificio abbandonato. Rispetto ai 4.900 mq del precedente stabile, Torre Milano si estende per 1.130 mq, recuperando 3.308 mq. Parte della superficie liberata sarà trasformata in verde condominiale con parco giochi
per bambini, in connessione con gli spazi di Piazza Carbonari e con il viale alberato antistante: “Uno sviluppo verticale che non solo ridà vita a un’area abbandonata - afferma Stefano Rusconi Consigliere Delegato di Impresa Rusconi - ma limita il consumo di suolo, trasformando parte della superficie occupata in spazio verde. La Torre parla milanese, dal suo stesso nome alla progettazione e realizzazione”. “A strutture ultimate - prosegue Gianmaria Beretta, fondatore dello Studio Beretta Associati - ci si potrà rendere conto della riuscita di uno dei temi più importanti alla base della progettazione; infatti oggi è ben visibile che Torre Milano non è un edificio isolato, ma un organismo che si connette in modo ottimale al tessuto del quartiere”.
TORRE MILANO IN NUMERI
80 metri di altezza per 23 piani fuori terra e un 24° piano con belvedere sulla città; accanto alla torre, corpo princiaple del complesso, sono previsti due edifici indipendenti di tre piani ciascuno. Saranno realizzati complessivamente 105 appartamenti di tagli e metrature differenti (dai bilo ai pentalocali, anche su due livelli) e 150 box auto nei piani interrati. Dopo la realizzazione delle fondamenta e dei due piani interrati, le elevazioni fuori terra sono iniziate a giugno 2020; a dicembre 2020 è stato raggiunto il 10° piano e a maggio 2021 Torre Milano ha raggiunto la sua altezza finale. Ad oggi sono stati venduti la maggior parte degli appartamenti della torre principale (circa il 90%) e saranno consegnati tra circa un anno. Il cantiere, aperto nella primavera del 2019, dovrebbe essere concluso qualche mese prima, presumibilmente a giugno 2022. Tre anni di lavoro per un investimento complessivo di 45 milioni di euro. Alla realizzazione dell’edificio hanno lavorato più di 500 persone tra professionisti, operai, carpentieri e capi squadra e sono state coinvolte oltre 70 società; sono stati utilizzati 16.500 mc di calcestruzzi, 2.500 t di acciaio e 250 bilici di acciaio. Tra i primati della Torre, quello di essere il primo edificio in Italia “Alexa Builtin”, risultato della collaborazione tra Amazon e Impresa Rusconi, prima società europea di costruzioni con cui l’azienda americana ha firmato una partnership. Torre Milano è stata anche oggetto della prima campagna di equity crowdfunding immobiliare a Milano tramite Concrete, piattaforma autorizzata da Consob e specializzata nella raccolta di capitali destinati ad investimenti in progetti real estate.
In queste pagine, alcuni rendering di Torre Milano; sono visibili la torre centrale, gli spazi comuni e il terrazzo di uno degli appartamenti con vista sulla città.
SMART LIVING: TRA EFFICIENZA E CONTROLLO DOMOTICO
L’edificio, in classe di efficienza energetica A, è stato progettato e realizzato secondo precisi standard di sostenibilità. 190 pannelli fotovoltaici sul tetto produrranno 68,4 KW di energia; una vasca con capacità di 15.000 litri sarà destinata alla raccolta
delle acque piovane per l’irrigazione. Ogni appartamento sarà, inoltre, dotato di un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC), che garantirà un costante ricambio di aria, recuperando il calore di quella naturalmente espulsa. Gli impianti di VMC saranno corredati da sistemi a lampade UV destinati a sanificare l’aria: impedendo la circolazione di virus e batteri nelle unità e lungo le canalizzazioni, si andrà a preservare la salubrità delle unità, e quindi, degli appartamenti. Ma al centro del progetto Torre Milano c’è anche lo smart living inteso come vivibilità, flessibilità, capacità degli spazi di accogliere persone con necessità differenti. Ogni appartamento avrà in dotazione Alexa, il servizio di interazione vocale di Amazon, che permette di controllare i diversi ambienti della casa con la voce; a rendere davvero intelligente ogni ambiente sarà l’integrazione dell’assistente vocale con la piattaforma MyHOME_Up di Bticino, che consentirà di gestire gli appartamenti anche da remoto tramite l’app dedicata. Gli inquilini avranno, così, la possibilità di controllare con la voce le principali funzioni del sistema domotico: termoregolazione, videocitofoni, luci e tapparelle. Una concezione dell’abitare che vuole mettere al centro la persona, le sue esigenze, la sua crescente necessità di interconnessioni. Alexa, la cui tecnologia si basa sul cloud, potrà impostare sveglie, leggere notizie, fornire le previsioni del tempo, riprodurre musica, impostare notifiche per lo shopping e l’organizzazione dell’agenda domestica. “Crediamo che la casa intelligente e Alexa siano il futuro del modo in cui le persone interagiranno e controlleranno i dispositivi nelle proprie abitazioni - ha dichiarato Eric King, General Manager Europe, Alexa Voice Service and Skills - Ci consideriamo ancora al primo giorno, ma la risposta dei clienti è entusiasmante: la casa intelligente è una delle applicazioni d’uso di Alexa che i clienti amano di più e siamo felici di lavorare con Impresa Rusconi ad una realizzazione così significativa della nostra visione condivisa di casa intelligente”.
LINEE PULITE PER UN’ARCHITETTURA RIGOROSA E INTEGRATA
Torre Milano si ispira alla sua città natale, alla sua vocazione internazionale, alla sua geometrica visione dell’economia e del lavoro racchiusa in alcuni edifici simbolo, all’architettura razionalista dei grattacieli; gli architetti hanno raccolto questa eredità arricchendola dal punto di vista
Sopra, lo spazio di co-working e, a destra, la piscina, con le sue ampie vetrate che affacciano sul giardino. In questa pagina, alcune delle aree comuni del complesso. A sinistra, la zona riservabile da dedicare a eventi e riunioni.
della sostenibilità umana e ambientale. Ed ecco che, oltre agli appartamenti, il complesso offrirà ai suoi inquilini spazi di vita e convivialità: la zona wellness, accessibile dall’ascensore condominiale, con palestra e piscina, le cui ampie vetrate si affacciano sul giardino; lo spazio di coworking con terrazzo; un’area riservabile per riunioni e eventi: il parco giochi per bambini; la zona calcetto e biliardo nella Hall; il belvedere al 24° piano. Tutti gli appartamenti disporranno, inoltre, di terrazzi e ampie logge esterne vivibili tutto l’anno. “Torre Milano è prima di tutto un edificio residenziale e questo soprattutto la differenzia dai giganti di cristallo sedi di uffici - ha raccontato ancora Gianmaria Beretta - Sono le esigenze degli spazi dell’abitare che la caratterizzano; ho cercato di disegnarla alternando in modo proporzionato pieni e vuoti, cercando leggerezza nella scansione ortogonale delle logge verdi, combinando una maglia non uniforme, ma ordinata in un’articolazione semplice e senza forzature. Un’architettura che si richiama al razionalismo? Nelle mie intenzioni un’architettura ripulita di ogni ridondanza, rigorosa, rispettosa del suo intorno e della città di Milano”. Al 12° piano dell’edificio è stato allestito un appartamento campione: 130 mq declinati tra living, homeworking e zone studio/ lavoro, per rispondere ad esigenze tra le più attuali, vale a dire smart working e didattica a distanza. E poi il piacere, tra l’eleganza
In questa pagina, le immagini degli interni: in primo piano, l’ampia zona living, che sfrutta le altezze per dare allo spazio maggiore ampiezza e luminosità.
degli arredi, la zona wellness, le ampie vetrate che si affacciano sul nuovo skyline milanese.
INTERIOR DESIGN CHIAVI IN MANO
Il concetto di residenza si evolve e così l’interior, che punta alla flessibilità degli spazi e alla regolarità delle piante, perché funzionalità possa essere sinonimo di benessere abitativo. Tra le soluzioni messe a punto anche uno studio mirato alla differenza di altezza tra gli spazi interni, con zone giorno che presentano soffitti più alti rispetto alle altre, e dunque contraddistinte da notevole ampiezza e luminosità. Grazie alla partnership con Milano Contract District, OPM potrà fornire ai propri acquirenti un servizio con progetti di interior customizzati e chiavi in mano: dall’ideazione alla progettazione di un capitolato edile e d’interior, fino alla consulenza e assistenza dedicata all’interno dello showroom MCD. Tra i brand presenti: Ernestomeda per l’ambiente cucina, Gessi per l’ambiente bagno, Cesana per il box doccia, Lualdi per le porte, Floss per il lighting project, Listone Giordano per i pavimenti, Florim per le ceramiche, Lema per gli armadi su misura.
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