SUITE_Hotel Cavour

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a r c h i t e t t u r a

Il lusso che cambia intervista a

Massimo Simonetti

UN’INTERVISTA CON MASSIMO SIMONETTI PER PARLARE DEI 40 ANNI DI ATTIVITA’ DELLO STUDIO CHE RISPONDE CON FLESSIBILITA’ AL GUSTO CHE CAMBIA. Cristina Donati

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assimo Simonetti si racconta attraverso le sue realizzazioni che coprono la storia del design italiano dagli anni ’70 ad oggi. Un percorso lungo in cui l’hotellerie trasforma sia i suoi codici estetici che la sua comunicazione ambientale. Dal linguaggio minimal chic, all’innovazione imprevedibile dell’interior contemporaneo, cambiano le tendenze ed il concetto di accoglienza che non significa più solo avvolgere gli ospiti nel ‘lusso’, ma renderli partecipi di un’esperienza multisensoriale in cui arte, design e architettura sfumano e sfidano i loro confini per trasformarsi in disciplina globale.

© Fiorenzo Calosso

Lo Studio ha celebrato 40 anni di attività. Viene spontaneo chiedere una sua riflessione su come giudica l’evoluzione del settore dell’hotellerie italiano dagli anni ‘80 ad oggi? Sì, 40 anni di attività e 40 progetti alberghieri realizzati solo in Italia. Ricordo che negli anni ‘80 la maggioranza degli alberghi erano dormitori impersonali, freddi e poco vivibili che definirei non-luoghi per ospitare. Successivamente, una crescita costante nel mondo del de-

© Carla de Bernardi

Hotel Cavour

© Fiorenzo Calosso


© Luca Gambuti

Golden Palace

sign ha caratterizzato il settore dell’hospitality e le scelte stilistiche sono diventate più ricercate e studiate nell’esaltare le particolarità dell’ambiente e della sua atmosfera, e nel rispondere ad una clientela sempre più attenta ad un’offerta di qualità. L’evoluzione del settore è stata graduale ed al tempo stesso massiccia e ha visto nascere catene alberghiere e nuovi format con tendenze innovative nel settore dell’interior design. Quale le sembra essere oggi la tendenza dominante nel settore del design alberghiero e cosa prevede? Stanno tramontando i design hotel e gli alberghi dal minimalismo esasperato, come quelli o tutti bianchi o tutti neri, le cui scelte estetiche condizionate dalla moda e dal design estremo, tendono ad assomigliarsi tutti ed inesorabilmente ad invecchiare più velocemente. Stessa cosa per gli hotel dallo stile conduttore unico ed impersonale, omologati per rispettare l’immagine della catena alberghiera, 35 dove devi guardare fuori dalla finestra per sapere dove ti trovi, se a Londra o a Capri. Negli ultimi anni l’albergo è diventato anche spazio espositivo in cui integrare l’arte con opere di pittori, scultori e fotografi, come nel caso del Golden Palace di Torino dove ho collocato un’installazione- © Chico de Luigi video dell’artista Fabrizio Plessi alle spalle del ricevimento, le cui colate di oro, argento e bronzo si susseguono per celebrare l’apertura dell’albergo in occasione dei Giochi Olimpici Invernali. I boutique hotel e gli hotel, che definirei eclettici, sono invece la nuova tendenza. I primi sono arredati rispettando un tema ben definito coerente in tutti gli ambienti, i secondi creano contaminazioni stilistiche nell’arredo e nelle atmosfere dall’ “allure” molto particolare ed esclusiva.

Da un punto di vista personale, quale ritiene sia il maggior successo o soddisfazione professionale di questi suoi lunghi anni di attività? Trasformare edifici di grandissimo pregio in alberghi di lusso è ciò che amo di più del mio lavoro. Edifici storici, conventi, sedi di uffici direzionali sono alcune delle realtà che ho convertito e, in ognuna di

Simonetti&Associati Fondato nel 1972 da Massimo Simonetti che si occupa di progettazione architettonica e interior design di importanti realizzazioni nel settore dell’hospitality e della ristorazione. In quaranta anni di attività ha firmato quaranta progetti alberghieri e cinquanta ristoranti, ideato nuovi concept e format di ristoranti e alberghi e prestato consulenza per società di sviluppo turistico immobiliare e di gestione alberghiera. Le realizzazioni seguono canoni estetici eclettici e vengono gestite con un approccio pragmatico. Grazie alla professionalità e formazione eterogenea del Team, le esigenze del committente trovano le soluzioni stilistiche e funzionali più idonee e innovative sia dal punto di vista architettonico che d’arredo. La personalizzazione di ogni singolo elemento d’arredo, come la scelta di materiali all’avanguardia e durevoli nel tempo, permettono di affermare l’identità e la qualità di un progetto svincolato dalla transitorietà delle mode.Tra le principali realizzazioni: San Clemente Palace Hotel&Resort,Venezia; Bentley Genova (ora Melia); Golden Palace,Torino; Convento dei Capuccini, Amalfi;Villa Sant’Andrea,Taormina; ExcelsiorGrand Hotel, Catania; Excelsior Palace Hotel, Rapallo. Work in progress: 5 stelle a Portopiccolo di Baia di Sistiana; 5 stelle a Courmayeur, Relais du Mont Blanc.www. studiosimonetti.it


© Robert Emmet Bright e Alessandro de Crignis

San Clemente Palace Hotel&Resort

© Robert Emmet Bright e Alessandro de Crignis

Quali le realizzazioni che ricorda con maggior piacere? E perché? Potrei parlarle di diversi progetti. Un’esperienza unica e irripetibile è stata progettare il Grand Hotel Timeo a Taormina, 5 stelle lusso appartenente al circuito the Leading Hotels of the World. Un’antica villa d’epoca circondata da un incantevole parco, situata sotto il teatro Greco con vista mozzafiato sull’Etna e sulla baia di Naxos. Inaugurato nel 1873, è stato uno dei primi alberghi in Sicilia e divenne ben presto ritrovo di letterati e del jet set internazionale. Anche il Kaiser vi trascorse i suoi soggiorni estivi lasciando una traccia del suo passaggio nella suite che prese il suo nome. Nella progettazione d’interni ci siamo orientati all’architettura di inizio secolo scorso con ispirazioni di barocco siciliano per conservare l’eleganza, lo stile ricercato e la magica atmosfera del luogo. Dalle terrazze delle camere si può godere della vista di uno dei più suggestivi scenari naturali al mondo e lì a fine giornata mi rifugiavo per assaporare quanto di più romantico e affascinante Taormina e la Sicilia ha da offrire.

© Robert Emmet Bright e Alessandro de Crignis

queste, l’attività progettuale è accompagnata da una rigorosa ricerca per mantenere l’essenza del luogo e la storia dell’edificio. Come per il San Clemente Palace Hotel&Resort, appartenente al circuito The Leading Hotels of the World, che da manicomio è stato trasformato in un 5 stelle lusso. Su quest’isola privata di 65000 mq a Venezia abbiamo realizzato 205 camere di 40/45 mq. Una chiesa di origine romanica e un parco secolare di 24.000mq fanno da cornice a questa magnifica e unica realtà alberghiera nel mondo. La scelta stilistica è ricaduta su uno stile classico veneziano per enfatizzare l’identità e nelle camere sono stati scelti arredi, toni e tessuti ispirati ai temi dei Naviganti, Dogi, Nobili e Mercanti. Ricordo la vita di cantiere come un’esperienza unica, raggiungere l’isola nelle varie stagioni e lasciarla già con la voglia di ritornarci è stato il leitmotiv di quegli anni.

Oggi il concetto di lusso è affiancato da nuovi obbiettivi progettuali, come quello di offrire un’esperienza sensoriale unica. L’albergo non è più un luogo dove si ristora il corpo ma anche dove si nutre la mente con atmosfere stimolanti e coinvolgenti. Cosa implica questa nuova tendenza nell’approccio al progetto? E’ vero, già da tempo lavoriamo per l’ospite del nuovo millennio e scegliamo colori, luci, tessuti per creare ambienti dal forte impatto emozionale. Una piccola SPA fa il suo ingresso nelle suite e le luci, dirette e indirette, assumono funzioni scenografiche e cromoterapiche. Dedichiamo tempo alla ricerca e un impegno costante nelle fasi progettuali, e la partecipazione a fiere di settore e a mostre d’arte diventa quindi un appuntamento imprescindibile. Il settore edile sembra oggi essere il più colpito dalla crisi economica internazionale. Ritiene che l’hotellerie sia invece un ambito ancora in crescita in Italia?


L’Italia ha enormi opportunità di sviluppo nel settore alberghiero e auspico che diventerà uno tra i poli se non il polo turistico più importante al mondo. Lo straordinario patrimonio culturale, artistico, naturale, enogastronomico dell’Italia dovrà però essere accompagnato da un’offerta alberghiera rinnovata e pronta ad accogliere un bacino turistico internazionale. Da parte degli albergatori e delle compagnie alberghiere sarà quindi vitale un risanamento delle strutture esistenti e una conseguente miglioria dei servizi offerti.

Quando l’albergo non è una catena, come istaurare un corretto rapporto con l’albergatore? Con l’albergatore il dialogo è diretto, siamo di fronte a un committente con anni di esperienza e, trovandosi a casa propria, ti accompagna in tutte le fasi progettuali. Instaurare un rapporto di fiducia basato sul reciproco rispetto delle proprie competenze è fondamentale e, nel comprendere le sue esigenze e i suoi obiettivi, proponiamo soluzioni stilistiche e funzionali più attuali in una visione più ampia e internazionale. Quali sono stati gli elementi di maggior successo e quali le maggiori difficoltà nel realizzare il piano Executive dell’Hotel Cavour di Milano? Sono state realizzate 10 camere di tipologia junior e suite, un inizio nel rinnovamento dell’intero albergo. Per soddisfare la clientela business di questo quattro stelle superior nel centro di Milano, abbiamo, dal punto di vista formale, creato un’immagine innovativa e, dal punto di vista funzionale, reso questo intervento un esempio paradigmatico in fatto di offerta tecnologica. Considerando le esigenze del cliente d’affari, è stata installata in ogni camera una consolle di connettività multimediale, che permette di collegare tutti gli apparecchi di riproduzione sonora visiva contemporanei. Nei bagni abbiamo fatto realizzare una specchiera di nuova generazione che cela una tv 12 pollici e progettato una piccola SPA con doccia emozionale, bagno turco e vasca mini piscina. Ogni arredo, dallo stile classico contemporaneo, è stato studiato, disegnato e curato per essere unico ed esclusivo. Il particolare è protagonista e, all’insegna della qualità e della ricercatezza estetica, è stata affermata l’identità del luogo e del progetto. Le difficoltà ci sono sempre, ma conosciamo bene il motore della macchina alberghiera e con grande flessibilità riusciamo ad orchestrare le problematiche riscontrate in particolare durante i lavori.

grand hotel timeo

© archivio S&A

Quali sono le aziende con cui preferisce lavorare e cosa apprezza di più: l’unicità dell’artigianalità o l’affidabilità di una azienda internazionale? Collaboriamo quasi esclusivamente con artigiani e piccole realtà produttive selezionate negli anni per l’alta qualità artigianale e manifatturiera. La loro tradizione e tecnica e la scelta di materiali nobili, è sicuramente un forte valore aggiunto quando si tratta di realizzare su disegno pezzi perfetti nel dettaglio e nelle finiture. Ciò che non facciamo su misura lo scegliamo avvalendoci della produzione di aziende storiche nel settore del contract, tra queste Simmons Gruppo Formenti, Duravit, Donghia, Laminam, Fiam Italia.

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© archivio S&A


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