Settembre 2005
Numero 26
AIPE NEWS
Notizie dall’ Associazione Italiana Polistirene Espanso
Mercato
Indagine AIPE
I risultati dell’annuale indagine di AIPE sull’an- acustico degli edifici. damento del mercato italiano dell’EPS mostrano Nel settore dell’imballaggio invece, i consumi sono un incremento di circa il 4 % rispetto al 2003. rimasti sostanzialmente stabili, una tendenza che, Nonostante il persistere di un generale andamen- anche se in misura inferiore, ricalca quanto sta avto economico fiacco, caratterizzato da debole pro- venendo sul mercato europeo, toccato anche da duzione industriale e da consumi stagnanti, il po- un leggero calo causato da trasferimenti di unità listirene espanso continua quindi a dare positivi produttive verso i Paesi dell’est. segnali di sviluppo: in 6 anni i consumi italiani Nel settore del packaging inEPS, il nostro Paese sono aumentati di circa il 33,5 %, con un tasso detiene la più alta quota del mercato europeo e rimedio annuo di crescita sulta il maggior produttoMERCATO ITALIANO DEL POLISTIRENE del 5,6 %. Il maggior inre continentale, seguito ESPANSO (Ton) cremento di consumi si è dalla Francia, dalla Spagna 2004 2003 EDILIZIA 50.000 46.000 verificato nel settore dele dall’Inghilterra. BLOCCHI, LASTRE IMBALLAGGIO 17.000 18.000 l’edilizia, che ha registraA livello di consumi gloE DERIVATI ALTRI SETTORI 2.500 2.000 to un aumento del 7,7 %. bali, il mercato italiano è 69.500 66.000 Le cause sono da ricercasecondo in Europa, moEDILIZIA 17.000 15.000 45.000 45.000 re sia nel positivo anda- PREFORMATI IMBALLAGGIO strando ancora buone caALTRI SETTORI* 1.700 1.500 mento del comparto delle pacità di crescita. Vi ope63.700 61.500 costruzioni, da alcuni rano un centinaio di picEDILIZIA 4.100 5.000 anni crescita, sia nel mag- PERLE SFUSE IMBALLAGGIO cole e medie aziende, che 700 500 ALTRI SETTORI** 800 500 gior utilizzo dell’EPS nelper la maggior parte (90%) 5.600 6.000 l’isolamento termico ed aderiscono ad AIPE. TOTALE 138.800 133.500 *patatine, trucioli **alleggerimento terreni, imbottiture, etc. EPS Italian market figures from the last AIPE survey
Ambiente La recente pubblicazione di un nuovo rapporto del WWF, ampiamente ripreso dalla stampa di informazione, ci ricorda che, distratti dal contingen-
Clima te (scalate bancarie, scandali calcistici, etc.), continuiamo a nascondere sotto il tappeto problemi di importanza capitale, peraltro noti da tempo.
°C +0,7 +1,0 +0,2 +1,5 +0,8 +1,0 +1,2 +2,0 +1,2 +2,2 +1,2 +1,9 +2,0 +1,2 +1,3 +1,9
Il rapporto “Europe feels the heat - Extreme weather and the power sector”, evidenzia che la temperatura media in Europa è aumentata di 0,95° C nel 20° secolo e la maggior parte di questo aumento si è verificata nell’ultimo trentennio. La tabella mostra le differenze tra la temperatura media estiva dei quinquenni 1970/74 e 2000/04 nelle Capitali europee, come riportate nel rapporto. Dalla documentazione prodotta dall’Intergovernmental Panel on Climate Change* (IPCC), emerge un quadro mondiale che dovrebbe preoccupare. DUBLINO AMSTERDAM COPENHAGEN STOCCOLMA HELSINKI PARIGI BRUXELLES LUSSEMBURGO VIENNA MADRID ROMA LISBONA* LONDRA* BERLINO* VARSAVIA* ATENE*
La temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0,6 ° C nel 20° secolo ed appare sempre più certo che la maggior parte di questo riscaldamento è attribuibile all’attività umana. Il maggior riscaldamento si è verificato fra il 1910 e il 1940 e dal 1976 ad oggi. Gli anni 90 sono stati, nel nostro emisfero, i più caldi dell’ ultimo millennio. Il riscaldamento dell’atmosfera manifesta già effetti misurabili e quantificabili. Le precipitazioni sulle medie e alte latitudini nord sono diventate sempre più intense, mentre sono diminuite quelle nelle due zone tropicali e subtropicali, diventando più pesanti e causando alluvioni ed
erosione. La frequenza e l’intensità degli eventi climatici estremi sono aumentate, come la desertificazione in Africa, ed estati più secche si sono riscontrate nelle aree continentali, mentre i periodi di gelo sono più brevi. Per ogni grado di aumento di temperatura, la foresta dell’Alaska si è spostata a nord di 100 Km. L’estensione dei ghiacci dell’Artico si è ridotta del 30 % negli scorsi 130 anni e il loro spessore estivo autunnale del 40 % negli ultimi 30 anni del 20° secolo. L’estensione dei ghiacciai montani si è ovunque drammaticamente ridotta. Quelli alpini si sono retratti mediamente del 50 % fra il 1850 e il 1980 e di un ulteriore 25 % dal 1980 ad oggi. Il livello medio dei mari è aumentato di 10-20 cm durante il 20° secolo, 10 volte di più che nei precedenti 3.000 anni. Nei 10.000 anni precedenti l’industrializzazione, il livello di CO2 nell’atmosfera è variato di meno del 10 %. Dal 1800 ad ora di oltre il 30 % e attualmente cresce di oltre il 10 % ogni 20 anni. Se la terra fosse un sistema inerte, l’effetto di un raddoppio della concentrazione di CO2 sarebbe un
grado di innalzamento della sua temperatura. Si tratta invece di un sistema complesso, che assorbe il calore in eccesso modificandosi in termini di umidità atmosferica, ghiacci, correnti marine, etc. Qualcuno minimizza, sostenendo che il clima sulla terra ha subito molte mutazioni. Se è per questo, a suo tempo c’è stata anche un’atmosfera irrespirabile per l’uomo e i cambiamenti climatici hanno provocato sostanziali modificazioni della biosfera, fino alla scomparsa di intere specie allora dominanti. E, nel passato, variazioni di 5°C della temperatura media globale, sono avvenute nell’arco di milioni di anni e non di decenni come si prevede avvenga ora. I modelli climatici predicono, in assenza di interventi, un incremento nei prossimi 100 anni di 1,4-5,8°C. Anche la previsione più bassa sarebbe comunque l’aumento maggiore negli ultimi 10.000 anni. In corrispondenza di ciò, il livello medio dei mari è previsto salire di 9-88 cm. La figura accanto mostra le aree a rischio per un aumento di 44 cm (la media dei vari modelli). Altri effetti saranno la modifica delle correnti marine, l’aumento delle precipitazioni globali, lo spostamento delle zone climatiche. Il clima non risponde istantaneamente alle emissioni, perciò continuerà a cambiare per centinaia di anni anche dopo che una situazione di equilibrio nell’atmosfera sarà raggiunta. Secondo l’IPCC, è ormai necessario prepararsi a fronteggiare l’impatto inevitabile delle passate e attuali emissioni di gas-serra, anche se il problema prioritario resta ovviamente quello di minimizzare le future. L’argomento chiave degli ottimisti è che, essendo l’uomo diverso dal dinosauro, riuscirà con la tecnologia a risolvere ogni problema. E’ giustificato allora chiedersi perchè si sia ancora così in ritardo nell’applicare le tecnologie, già disponibili e sicuramente convenien*Costituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dal United Nations Environment Programme (UNEP), l’IPCC ha il compito di ricavare dai risultati delle ricerche scientifiche e socio-economiche sulle modificazioni climatiche effettuate nel mondo valutazioni e conclusioni per indirizzare le opportune politiche di intervento.
ti dal punto di vista economico ed ecologico, relative alla riduzione delle dissipazioni energetiche. Perchè, ad esempio, vengano ancora promosse auto da 10 Km/litro quando il settore trasporti è noto essere uno dei maggiori contribuenti all’emissione di gas serra e sono disponibili motori di potenza più che soddisfacente che consumano la
metà. O, per quanto ci riguarda più da vicino, perchè il consumo energetico per la gestione degli edifici (36 % dei consumi di energia in Italia nel 1998, cfr. AIPE News n° 12) invece che scendere continui a salire, quando un edificio costruito adottando gli opportuni provvedimenti potrebbe richiedere il 70 % in meno (cfr. AIPE News n°11). E ricordiamo che una lastra di EPS, in 50 anni di servizio, fa risparmiare 145 volte l’energia consumata per produrla (cfr. AIPE News n° 13). http://www .wwf .it/ http://www.wwf .wwf.it/ http://www .unep.org/ http://www.unep.org/ http://unfccc.int/2860.php http://www .worldbank.org/urban/forum2002/ http://www.worldbank.org/urban/forum2002/ docs/cities-climate-change.pdf Tutti i numeri di AIPE News sono reperibili sul sito AIPE
A recent WWF report shows the temperature increase in european Capitals during the last 30 years. Moreover the figures analysed and published by IPCC indicate that during the 20th century the global world surface average temperature increased by 0.6ºC (in line with models predictions), mostly due to human activities. The effects on seas level, weather patterns, seasonal cycles, extreme climate events are quite sensible. Models predict, without new policies for reducing emissions, a global warming of 1.4 - 5.8°C in this century and people shall face a great deal of problems. Optimists say that technologies and new energetic patterns will avoid any trouble. Meanwhile we suggest to expand the cheapest and most ecological energy source: SAVING.
Studi AIPE
Comportamento al fuoco
Allo scopo di ottenere informazioni che consentano l’impiego dell’EPS in massima sicurezza, AIPE ha commissionato al laboratorio L.S.F. di Montano Lucino (Co) una ricerca sul comportamento al fuoco dei più rappresentativi sistemi isolanti in EPS, secondo la norma EN 13501-1, come previsto dalla Direttiva Europea per i Prodotti da Costruzione ( Dir 89/106/CEE). I sistemi studiati sono:
Sistemi per coperture piane: A: con membrana bituminosa ardesiata armata con poliestere B: con due strati di guaina bituminosa armata con velo-vetro, esterno ardesiato C: con due strati di guaina bituminosa armata con poliestere, esterno ardesiato D: con membrana poliolefinica armata con velovetro e rete poliestere E: con membrana in PVC armato con rete poliestere
Sistemi per coperture a falde: F: con lamiera preverniciata sagomata a coppo Sistemi a cappotto: G: con finitura in intonaco plastico H: con finitura in intonaco minerale Pannelli sandwich: I : Lamiera preverniciata grecata da 6/10 esterna e nervata da 4/10 interna L: come I con scossalina di protezione del bordo sistema A : EPS 120 FR, 50 mm, 20 kg/m3 sistema F : EPS FR, 40-85 mm, 25 kg/m3 sistemi I-H : EPS 150 FR, 50 mm, 25 kg/m3 altri sistemi : EPS 100 FR, 100, 50 mm, 20 kg/m3
Dallo studio si sono ottenute indicazioni per sviluppare miglioramenti nella progettazione ed esecuzione dei sistemi, che saranno argomento di una prossima ricerca. Presso AIPE è disponibile la relazione : “Il comportamento al fuoco e la classificazione dei materiali nella Direttiva Europea CPD 89/106 - Decreti, Norme e classificazione dell’ EPS”
At the recognized laboratory L.S.F., AIPE carried out a research programme on the fire behaviour of the most important EPS insulation systems, according to the European Directive. The results gave information for improvements of design and execution of these systems and will be the basis for next studies.
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