Settembre 2006
Numero 30
AIPE
NEWS
NOTIZIE DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA POLISTIRENE ESPANSO
COMPORTAMENTO AL FUOCO DELL’EPS
La risposta del Ministero dell’Interno Here above a formal letter from Secretary of the Department of the Interior to Aipe about the behaviour of slabs with lightening EPS in case of fire in which it is accepted Aipe’s clarifications on the differences between 2 main types of slabs: “Predalle” and “Plast-bau”.
Premessa In data 09-06-05 il Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile - ha emesso il PROT. N°567/4122 sott. 55 relativo al comportamento al fuoco di elementi strutturali in calcestruzzo armato contenenti polistirene di alleggerimento. In particolare la nota faceva riferimento al fenomeno di rottura esplosiva dovuto alla combustione dei gas derivanti dalla sublimazione e successivo innesco dell’EPS inserito come alleggerimento. Aipe ha ritenuto doveroso inviare direttamente al Ministero una lettera ufficiale (in data 22.05.06) attraverso la quale ha condiviso le linee generali dell’approccio volto alla prevenzione e alla sicurezza, sottolineando però alcune importanti precisazioni per evitare confusione tra le due tipologie di solai utilizzanti l’EPS: “Predalle” e “Plast-bau”. La norma UNI 9502/2001 evidenzia giustamente la necessità di porre valvole di sfogo per evitare il pericoloso aumento della pressione dell’aria (e non dei gas emessi dal polistirene) all’interno del volume occupato dall’EPS. Una precisazione che riguarda però solamente i solai “Predalle”, rispetto ai quali peraltro le temute esplosioni ad oggi non si sono verificate né in laboratorio né in opera. La tecnologia “Plast-bau” ha d’altra parte sempre verificato la sua resistenza al fuoco con test che non hanno mai evidenziato problematiche di rottura esplosiva e che anzi hanno mostrato prestazioni decisamente migliorative rispetto a quelle previste dalla norma UNI. Riportiamo sopra la risposta del Ministero dell’Interno inviata direttamente ad Aipe in data 26.07.06 e visualizzabile sul sito www.epsass.it
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i numeri dell’imballaggio
Consuntivo 2005 dell’industria italiana dell’imballaggio
circa della produzione globale. Il settore Packaging ha prodotto lo scorso anno nel nostro Paese il 3% del fatturato dell’industria manifatturiera e l’1,5% del PIL (valori a prezzi correnti). Con riferimento agli ultimi 5 anni, il settore in questione, a fronte di una flessione dell’1,2% medio annuo dell’industria manifatturiera, evidenzia una crescita produttiva dell’1% medio annuo. Un valore lontano dai lustri del passato ma pur sempre positivo.
Proponiamo alcuni interessanti dati emersi dall’ultimo Consuntivo dell’Istituto Italiano Imballaggio. Nel 2005 il consolidato della produzione mondiale di imballaggi è di circa 480 miliardi di dollari. L’Italia, con un fatturato di circa 25 miliardi di dollari (23,3 miliardi di euro), rappresenta da sola il 5% Fatturato e produzione delle principali filiere
2004 Fatturato/produzione
2005
Mln €
t/000
Mln €
t/000
1.030
710
1.050
680
66
104
63
100
Alluminio
1.670
94
1.740
97
Imballaggi cellulosici
6.348
5.169
6.304
5.163
335
124
345
125
Acciaio imballaggi leggeri Fusti in acciaio
Contenitori rigidi poliaccoppiati Legno
1.616
2.914
1.640
2.951
Plastica inclusi sacchi RSU
9.492
3.344
9.682
3.337
Plastica esclusi sacchi RSU Imballaggi flessibili da converter
3.094
3.082
1.400
259
1.450
270
Vetro
949
3.602
970
3.561
Altro
40
30
40
30
22.946
16.350
23.284
16.313
TOTALE inclusi sacchi RSU TOTALE esclusi sacchi RSU
16.100
16.058
Imballaggi in plastica rigidi Anno
Produzione (1)
Export (2)
Import (2)
Utilizzo apparente
Bottiglie per acqua minerale, bevande e liquidi alimentari
2004
462,2
28,5
36,8
434,5
2005
437,5
30,4
41,5
448,6
Bottiglie/flaconi per prodotti tecnici, fusti, taniche, binis, pallets e cassette varie
2004
570,2
82,2
49,8
537,8
2005
561,2
78,8
47,7
530,1
Alveoli, blister per farmaci, tubetti, castelli, conten. termoformanti ed espansi (comprese scatole protettive
2004
506,4
70,9 (1)
0 (1)
435,5
2005
503,9
70,5 (1)
0 (1)
433,3
Unità di misura: ton/000. (1): rilevazioni Istituto Italiano Imballaggio; (2): elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su dati ISTAT
Utilizzo imballaggi in plastica per settori finali di impiego Food
Bevande
Cosmesi e farmaceutici
Prodotti tecnici vari *
Altro%
2004
46,4%
21,3%
3,7%
9,9%
18,7%
2005**
45,8%
22,3%
3,7%
9,9%
18,3%
* = lubrificanti, prodotti per la casa, ecc.; ** = preconsuntivo
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Analizzando nello specifico il mercato degli imballaggi in plastica, il fatturato del 2005 ha raggiunto i 9.682 milioni di euro, segnando una crescita del 2%. Flettono dell’1,5% le esportazioni, che rappresentano il 28,4% della produzione. In crescita le importazioni con un +5,3%. L’utilizzo apparente (Produzione - Export + Import) ha raggiunto 2.908 ton/000 rispetto alle 2.800 ton/000 del 2004. I dati relativi al settore dell’EPS (sottolineati in arancione) evidenziano una produzione ed un
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export sostanzialmente inalterati dal 2004 al 2005. L’import è pari a 0 in entrambi gli anni. In the tables you find some date from the last balance of Pack Industry carried out by Istituto Italiano Imballaggio: – Sales and production of the most important Packaging’s sectors. – Rigid plastic packages. – Plastic packages divided into the main final uses.
applicazioni
I caschi dal cuore in EPS I caschi per moto e scooter rappresentano un’importante applicazione per l’EPS. Non solo per il prezioso contributo che offrono alla sicurezza degli amanti delle 2 ruote, ma anche per il mercato che generano. Secondo i dati dell’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), nel 2005 sono stati venduti oltre 2.500.000 caschi (buona parte dei quali all’estero) per un fatturato complessivo che ammonta a circa euro 160.000.000. Esistono in commercio diversi tipi di casco, a seconda di quanta parte della testa ricoprono (integrali, semiintegrali, a elmetto) ma tutti essenzialmente composti dalle stesse 2 parti: la calotta esterna e quella interna. La prima richiede una resistenza attiva in grado di assorbire l’urto. Per avere un casco resistente, ma anche opportunamente flessibile e leggero, i materiali utilizzati sono le resine termoplastiche (soprattutto il policarbonato) oppure le fibre composite dette anche vetroresine. L’imbottitura del casco è invece fatta di polistirene espanso sinterizzato in quanto deve assorbire il colpo ricevuto e assieme attutire, come un cuscino d’aria, l’eventuale impatto della testa contro la parte esterna. Non si presenta come un blocco omogeneo, perché diversa deve essere la sua risposta a seconda delle differenti parti che lo compongono: l’EPS è pertanto più denso e resistente nelle parti perimetrali mentre è più duttile al centro dove la protezione della calotta esterna è più forte. Un’innovazione tecnica utilizzata per proteggere i piloti del Motomondiale è costituita dal
Calotta interna
Caschi da montagna Immagine in sottofondo gentilmente offerta da MPE
guscio cosiddetto a “diversa memoria”: non è altro che la capacità del polistirene di ritornare allo stato iniziale dopo avere assorbito il colpo. In tal modo si riduce al massimo il rischio di seri traumi cranici. Anche se in Italia non tutti se lo ricordano, il casco
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è un accessorio fondamentale anche per i ciclisti sia di strada che di MTB. La maggior parte dei caschi per bici ha una forma diversa da quelli per le moto. Sono più leggeri, con ampie feritoie, visiere e prolungamenti aerodinamici posteriori. La loro struttura è però molto simile a quella precedentemente descritta: un involucro esterno, normalmente in policarbonato o in PETG, che ricopre il guscio protettivo in polistirene espanso. Anche in questo caso la scelta dell’EPS è dovuta al fatto che unisce alla sua leggerezza una buona deformabilità necessaria ad assorbire l’energia sprigionata dall’impatto.
Il polistirene è infine parte essenziale nella realizzazione di altre 2 tipologie di caschi collegati al mondo dello sport: quelli da sci o da snowboard e quelli da montagna che proteggono in arrampicata e/o alpinismo da eventuali cadute di sassi, ghiaccio o da urti contro la roccia. The “heart” of all motorcycle helmets is made of EPS. In 2005, more than 2,500,000 helmets were produced in Italy and sold (the majority of them abroad) for a total of about € 1,600,000. Helmet in EPS is also an important accessory for all cyclists, skiers, snowboarders and climbers.
aipe comunica EPS e imballaggio in Italia
Materiali isolanti a confronto
Il mercato, le applicazioni, il riciclo
SAIE06 Bologna - 26/10/06 Ore 10-13 Sala Sinfonia
28 settembre 2006 Sala ANIE - Via Traiano, 7 - Milano Augusto Baruzzi Presidente AIPE
Presentazione
Natale Santoni Vice Presidente AIPE Settore Imballaggio
Analisi congiunturale del settore imballaggi in Italia: applicazioni, sviluppi e prospettive
Francesco Mostardini Global Packaging Manager - Pack Co Srl
Studio e indagine delle applicazioni esistenti sul mercato italiano dell’EPS
Gianluca Bertazzoli COREPLA
Gli accordi COREPLA per il recupero e il riciclo dell’EPS
Marco Piana AIPE
Coordinatore
Patrocinio: BIOCASA Ordine Architetti BO
Augusto Baruzzi Presidente AIPE
Presentazione
Prof. Alessandro Marata Il progetto sostenibile Politecnico Bologna Arch. Alessandro Balocchi Studio Arkit Ing. Gianluca Baldo Ing. Leonardo Maffia Studio LCE
Analisi del ciclo di vita dei materiali isolanti: la scelta corretta
Ing. Alberto Riccadonna Uniplast - Pres. Comm. Materiali cellulari
La produzione della materia prima: quale ecologia?
Ing. Marco Piana AIPE
Coordinatore
Aipe’s communication activities: - Conference “EPS and Packaging in Italy - market, applications, recycling” - Conference “Comparison between insulation materials”
AIPE Associazione Italiana Polistirene Espanso Via M. U. Traiano, 7 • 20149 Milano • Tel. +39 02 33606529 • Fax +39 02 33606604 E-mail: aipe@epsass.it • Http://www.epsass.it