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Dicembre 2010

NOTIZIE DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA POLISTIRENE ESPANSO

Aipe al Saie di Bologna Lo scorso ottobre oltre 168.000 professionisti del settore (di cui quasi 7.000 stranieri) hanno visitato la quarantaseiesima edizione del Saie (Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia) di Bologna, quest’anno incentrato sullo sviluppo sostenibile del settore B&C. In questa autorevole cornice, il 28 ottobre ‘10 Aipe ha organizzato il convegno “Costruire Sostenibile – Realtà di Milano e progetti di Torino” presso la sala Sinfonia. L’incontro è stato un importante momento formativo e informativo in cui circa 100 partecipanti tra progettisti, aziende, operatori del settore e stampa tecnica hanno potuto confrontarsi su tematiche che hanno animato l’intero Salone. Dopo una breve introduzione del Dott. Francesco Beduini sulle attività svolte dall’associazione, quest’anno incentrate soprattutto sulla sostenibilità ambientale e sull’isolamento acustico, il Dott. Pierluigi Panza de “Il Corriere della Sera” ha fotografato la nuova Milano tra società, cultura e innovazione. Un interessante sondaggio, fatto dalla Camera di Commercio di Milano sulla percezione che i meneghini hanno della propria città, ha mostrato che Milano è vista ancora come la “locomotiva d’Italia” anche se i più giovani la

considerano in ritardo sulla contemporaneità, soprattutto paragonata ad altre metropoli europee e internazionali. Un gap che Milano, in vista dell’Expo 2015, sta cercando a fatica di colmare attraverso una serie di progetti di riqualificazione. Tra questi il Progetto Garibaldi-Repubblica intende dar vita ad un nuovo centro destinato alla cultura, alla moda, al tempo libero e alle attività direzionali con la nuova sede della Regione Lombardia e del palazzo del Comune. Il progetto “CityLife” è sicuramente l’intervento ambientale e urbanistico più grande della storia di Milano, nell’area della storica Fiera Campionaria. Prevede la creazione del terzo parco centrale, di un Museo di arte contemporanea, di 5 aree residenziali, del nuovo Vigorelli, di circa 7.000 parcheggi tutti sotterranei e delle 3 Torri già soprannominate “Il Dritto”, lo “Storto” e “Il Curvo”. Realizzate rispettivamente dagli architetti Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind. L’esposizione fieristica dell’Expo 2015, il cui tema proposto è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, sorgerà in un’area di 110 ettari a Nord Ovest di Milano adiacenti al nuovo polo di Fiera Milano nei Comuni di Rho e Pero. Il progetto prevede tra l’altro la realizzazione di una gigantesca serra temporanea in grado di ricreare artificialmen-

sommario AIPE al SAIE di Bologna

Imballaggio in cifre Consuntivo 2009

AIPE - Corepla Riciclare l’EPS da imballaggio


te i microclimi adatti ad ospitare specie vegetali provenienti da tutto il mondo. La città di Milano ha dovuto ridimensionare fortemente le sue ambizioni con un deciso taglio sugli investimenti inizialmente previsti. L’Expo 2015 rappresenta comunque un importante volano per la ripresa economica dell’intero Paese. Dopo le luci e le ombre di Milano, l’attenzione si è spostata sulla città di Torino. Il Professor Orio De Paoli, docente del Politecnico - facoltà di Architettura, ha presentato i 11 progetti ideati dagli studenti nell’ambito del “Concorso per l’edilizia sostenibile” organizzato dallo stesso Politecnico di Torino in collaborazione con Aipe e PVC Forum Italia. L’Ing. Piana ha presenziato direttamente ad alcune lezioni del Prof. De Paoli fornendo agli studenti documentazione tecnica e utili informazioni sull’utilizzo dell’EPS e del PVC

nelle tecnologie volte all’isolamento termico e acustico dei vari componenti. In particolare “10 Tower”, progetto vincitore del concorso, propone la realizzazione di una sorta di “torre” avvolta esternamente da una membrana in PVC bianco facilmente smontabile e recuperabile (una sorta di calza estraibile) sopra ad un cappotto realizzato in EPS. Un concept innovativo e riproducibile altrove. Aipe e PVC Forum hanno pubblicato una brochure con una presentazione dell’iniziativa, le foto degli studenti e un CD contenente tutti i progetti presentati. Il concorso rientra nel più ampio progetto di “Passive House” portato avanti dalle 2 associazioni per ottenere edifici dal ridotto consumo energetico grazie anche all’utilizzo dei 2 polimeri come materiali isolanti e/o come elementi costruttivi. I primi 2 esempi pilota, costruiti secondo questo approccio sostenibile, sono la “Casa 2 Litri” di Ozzano dell’Emilia (Bo) e il capannone della Tebo Spa a San Lazzaro di Savena (Bo).


Nella parte centrale del convegno, l’Ing. Paolo Tecchio dello studio LCE ha effettuato una puntuale analisi delle procedure finalizzate ad ottenere per gli edifici certificazioni eco-sostenibili, basate sull’analisi del ciclo di vita dalla “culla alla tomba”. L’LCA consiste nel valutare i carichi ambientali ed energetici connessi a tutte le fasi di un processo produttivo considerandole come correlate le une alle altre. Ecolabel (Regolamento CE n. 1980/2000) è il marchio europeo di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi di vario genere migliori dal punto di vista ambientale, nel loro intero ciclo di vita. È uno strumento volontario, diffuso nell’Europa dei 27, il cui logo è costituito da un fiore (la margherita). La Commissione Europea ha affidato al Comitato Ecolabel-Ecoaudit italiano, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il compito di elaborare i criteri di riferimento per lo sviluppo di un’Ecolabel specifica per il prodotto “edificio” che integri la certificazione energetica prevista dai D. Lgs. 192, 311 e s.m.i. In Italia 21 agriturismi, 20 bed & breakfast, 113 hotel e 8 rifugi presentano già il marchio Ecolabel. LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è un sistema volontario di certificazione della sostenibilità degli edifici, basato anch’esso sull’LCA, che trova applicazione in ambito internazionale. Sviluppato negli Stati Uniti da U.S. Green Building Council (USGBC), si fonda sull’attribuzione di un certo punteggio per ciascuna delle 6 categorie previste (Sostenibilità del Sito, Gestione dell’Acqua, Energia e Atmosfera, Materiali e Risorse, Qualità Ambientale Interna, Innovazione nella Progettazione). La somma dei punteggi determina lo specifico rating di certificazione: base (40-49 punti), argento (50-59), oro (60-79) e platino (80 o più). Con la nascita di GBC Italia è stata introdotta anche nel nostro Paese il LEED Accredited Professional (LEED AP), figura professionale altamente specializzata il cui compito è quello di guidare il team di progettazione e costruzione all’ottenimento del LEED, pur non avendo funzioni di certificatore. La terza procedura analizzata è italiana. ITACA ha sviluppato un protocollo indirizzato alla certificazione ener-

getico-ambientale volontaria di edifici residenziali nuovi o soggetti a ristrutturazioni importanti. Le prestazioni vengono calcolate rispetto a 49 criteri raggruppati in 18 categorie a loro volta aggregate in 5 aree di valutazione (Qualità del Sito, Consumo di Risorse, Carichi Ambientali, Qualità Ambientale Indoor e Qualità del Servizio). Ogni criterio riceve un punteggio da –1 a +5 in cui lo zero rappresenta la pratica costruttiva vigente. Il tutto viene poi elaborato con dei pesi in forma percentuale per arrivare ad un indicatore finale dell’edificio. La possibilità di riutilizzare un prodotto giunto a fine vita è naturalmente una caratteristica fondamentale per valutarne la sua sostenibilità. L’EPS è un materiale riciclabile e concretamente riciclato sia in fase di pre-consumo (sfridi di lavorazione e scarti di produzione) che di post-uso (materiale impiegato in campo edile come isolante o nell’imballaggio industriale e alimentare). L’ultimo intervento dell’Ing. Marco Piana ha sottolineato questo importante aspetto del polistirene Tutte le relazioni presentate sono liberamente scaricabili su www.aipe.biz. Aipe era presente al Saie anche con uno stand istituzionale. Ha inoltre presentato il progetto “Passive House – Casa 2 litri” nella “Piazza di Saiecantiere”, oltre a prendere parte al forum “Le attività delle associazioni nel settore dell’isolamento” organizzato dall’ANIT. Sustainable development in the Aipe conference at Saie 2010 (Bologna, 28th October).It was an important occasion to speak about some items: the city of Milan near Expo 2015, the new Turin thought-out by next architects, B&C Eco-labels and the “second life” of EPS.


Imballaggio in cifre Consuntivo 2009 dell’industria italiana dell’imballaggio Riportiamo un estratto dall’ultimo “Compendio statistico economico sull’industria dell’imballaggio” realizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio con lo scopo di fotografare lo scenario attuale del Packaging nazionale e internazionale. Il consolidato della produzione mondiale di imballaggi nel 2009 è pari a circa 430 miliardi di euro. Tre aree rappresentano da sole l’81% del mercato mondiale: l’Asia con uno share del 27%, il Nord America (26,5%) e l’Europa Occidentale (27,5%). Gli ultimi 2 Continenti hanno però registrato una flessione della share risentendo fortemente della crisi economica del 2009, al pari del Giappone. Al contrario Asia (soprattutto Cina, India e Corea) e Russia hanno incrementato le proprie quote di mercato. L’Italia, con un fatturato di circa 23,9 miliardi di euro rappresenta il 5,6% della produzione mondiale, collocandosi tra i 10 Paesi leader nel settore. Nel 2009 il comparto nazionale del Packaging ha coperto il 3,1% del fatturato dell’industria manifatturiera e l’1,6% del PIL (valori a prezzi correnti). La produzione totale espressa in peso è stata di 14.558.000 tonnellate, segnando una flessione dell’11,3% rispetto al 2008. Occorre però confrontare questo dato con il -18,1% globale dell’industria manifatturiera. Il fatturato è ammontato a 23.876 milioni di euro, evidenziando un arretramento del 5,6%. Il commercio estero è risultato negativo sia per le esportazioni (-8,9%) che per le importazioni (-10,2%). Negli ultimi anni il settore del Packaging ha risentito della prolungata crisi dell’industria manifatturiera italiana anche se, i dati sopra riportati lo testimoniano, il suo trend continua ad essere migliore rispetto all’evoluzione industriale globale.

Fatturato e produzione delle principali filiere del Packaging in Italia 2008 2009 Fatturato/produzione Mln € t/000 Mln € t/000 Acciaio imballaggi leggeri 1.100 686 1.200 645 Fusti in acciaio 64 100 50 86 Alluminio 1.980 100,2 1.990 100,3 Imballaggi cellulosici 6.925 5.080 6.060 4.708 Contenitori rigidi poliaccoppiati 390 132 390 131 Legno 1.720 3.111 1.460 2.343 Plastica (*) inclusi sacchi RSU 10.300 3.179 10.000 2.875 Plastica (*) esclusi sacchi RSU 3.032 2.745 Imballaggi flessibili da converter 1.615 297 1.540 287 Vetro 1.080 3.695 1.145 3.354 Altro 41 30 41 29 Totale inclusi sacchi RSU 25.280 16.413 23.876 14.558 Totale esclusi sacchi RSU 16.266 14.428 * Dal valore della produzione del 2008 sono state tolte 302.000 tonnellate di film che rappresentano la plastica per la produzione di contenitori rigidi poliaccoppiati (29.400) e di imballaggi flessibili da converter (272.600). Per il 2009 sono state tolte 298.000 tonnellate (28.500 + 269.500).


Il 2009 si è concluso con una produzione di 3.172.000 tonnellate, registrando una flessione del 8,8% rispetto all’anno precedente. Il fatturato si è attestato su 10.000 milioni di euro, segnando un calo del 3% circa. Gli arretramenti hanno interessato tutte e tre le aree produttive: imballaggi flessibili (- 11,3%), accessori (6%), imballaggi rigidi (-6,4%). Il 2010, secondo prime stime, sembra essere caratterizzato da una lenta contenuta ripresa. I dati relativi al comparto che comprende l’EPS evidenziano una riduzione rispetto al 2008 sia in termini di produzione che di export. Delle 439.000 tonnellate prodotte complessivamente, il polistirene espanso sinterizzato copre circa l’11% con un consumo di 49.500 ton. Aipe presents the last research on 2009 Italian Packaging Market made by Istituto Italiano Imballaggio. Plastic packaging production was 3.172.000 tons with a 8,8% decrease compared with 2008. Sales were € 10 million (- 3%). Rigid plastics showed a reduction. EPS Packaging (49.500 tons) represents about 11% of the total consumption (439.000).

Mercato italiano degli imballaggi in plastica 2006 2007 2008 Fatturato (Mln. di euro) (*) 9.972 10.500 10.300 Addetti (*) Aziende operanti (*) Produzione incluso sacchi RSU (t/000) 3.658 3.744 3.481 Produzione escluso sacchi RSU (t/000) 3.398 3.597 3.334 Esportazione (t/000) 1.105 1.147 1.106 Importazione (t/000) 357 390 374

2009 10.000 32.000 2.400 3.172 3.042 1.028 360

* Stime

Imballaggi in plastica rigidi: dati relativi al comparto che riguarda l’EPS Alveoli, blister per farmaci, tubetti flessibili, cestelli, vassoi, cont. Termoformati ed espansi (comprese le scatole protettive)

Anno Produzione (1)

Export (2) Import (3)

2008

474

66€ (1)

0€ (1)

2009

439

61€ (1)

0€ (1)

Unità di misura: ton/000 La tabella non considera le applicazioni “estranee” all’EPS: bottiglie, flaconi, fusti, taniche, ecc.. (1): rilevazioni Istituto Italiano Imballaggio (2): elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su dati ISTAT

Aipe – Corepla: riciclare l’EPS da imballaggio L’EPS è un polimero riciclabile e concretamente riciclato sia in fase di pre-consumo (scarti di produzione) che di post-uso. Le maggiori quantità di scarti in polistirene giunti a fine vita provengono dal settore imballaggio, in particolare dal packaging florovivaistico, alimentare e industriale. Aipe è da tempo impegnata nella creazione di una rete a livello nazionale che possa incrementare il sistema di recupero e riciclo di questa tipologia di rifiuti.

Come tutti i circuiti di riciclo, anche quello del polistirene si articola essenzialmente in 3 successivi stadi: recupero sul territorio, adeguamento fisico (compattazione, frantumazione, rigranulazione) e riutilizzo. L’EPS viene indirizzato a diverse forme di “seconda vita”: riusato nella produzione di nuovi manufatti (in molteplici settori tra cui edilizia e imballaggio), trasformato in granulo compatto, usato come inerte leggero in calcestruzzo e


malte o immesso nella combustione per la produzione di calore. Da qualche anno Aipe ha siglato un accordo con Corepla (COnsorzio REcupero PLAstiche) per la creazione di piattaforme per la raccolta dell’EPS da imballo (definite PEPS) gestite da imprese, non necessariamente iscritte ad Aipe, localizzate in modo omogeneo in tutta Italia. Queste provvedono in particolare al recupero e alla reimmissione nei processi produttivi degli scarti, in conformità ad appositi contratti bilaterali stipulati direttamente con Corepla. In particolare è previsto una quota di 200 euro/tonnellata come contributo alle piattaforme per il prelievo di rifiuti presso terzi, a titolo di rimborso delle spese di trasporto limitato ai ritiri concordati con il Consorzio. Corepla si è inoltre impegnato a verificare l’utilizzo dell’EPS come CDR (combustibile da rifiuto) nei termovalorizzatori e nei cementifici. Il recupero energetico è una forma di riciclo molto importante perché consente di assorbire scarti di qualunque provenienza. Il potere calorifero del polistirene è di circa 10.000 Kcal/Kg. A seguito di numerosi incontri intercorsi con Corepla per identificare le modalità operative più opportune a sostegno del recupero e riciclo dell’EPS da imballo, si è giunti alla definizione delle attività da svolgere. Innanzitutto sarà riconfermato l’accordo Aipe-Corepla con il relativo sostegno economico per il trasporto dell’EPS. Recentemente si è associata ad Aipe la Cooperativa Rete Abile di Messina, dal 2004 impegnata ad affrontare i diversi aspetti della raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti. Tra i servizi offerti, realizza presse destinate alla compattazione dell’EPS proveniente sia da cassette alimentari che da imballi industriali garantendone una riduzione del volume di circa 40:1. Attraverso l’intermediazione di Aipe, Corepla sta stipulando un contratto direttamente con la Coopertaiva Rete Abile per la creazione di un importante circuito di recupero e riciclo del polistirene da imballo attraverso tre sedi di raccolta e trattamento dislocate a Messina, Brindisi e

Caserta. Il circuito prevede diversi step operativi: • definizione delle Aree di Primo Conferimento (APC) presso le 3 zone di raccolta del circuito • comunicazione ai produttori di imaballaggi post uso in EPS (agricoltori, vivaisti, mercato del pesce, artigiani, ecc..) dell’esistenza delle APC per il relativo conferimento • trasferimento del materiale dalle APC alle aree di trattamento posizionate a Messina, Brindisi e Caserta e gestite da Rete Abile con un impianto di lavaggio/pulitura, frantumazione e compattazione. Il materiale esce da queste 3 aree con 2 modalità: 1. dichiarazione di MPS (materia prima seconda), secondo quanto previsto dal Decreto 152 e dalla norma UNI 10667, da conferire ad un rigranulatore 2. dichiarazione di rifiuto (non MPS) per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) destinato alla termovalorizzazione. Ad oggi i rifiuti vengono conferiti alle aziende che preparano il CDR le quali però richiedono un certo contributo per il relativo utilizzo. L’intento dell’accordo con Rete Abile è proprio quello di evitare alle aziende che conferiscono eps da imballo questo costo di trasporto che sarebbe a carico di Corepla. Aipe è inoltre in contatto con un’altra realtà del Nord Italia che possiede una moderna piattaforma per il trattamento e il recupero dei rifiuti. L’idea è di creare un secondo circuito simile a quello sopra descritto. Grazie agli sforzi congiunti di Aipe e Corepla sta nascendo in Italia una capillare rete di recupero e riciclo dell’EPS da imballo post uso nel completo rispetto delle seguenti norme: • UNI 10667-1: “Materie plastiche di riciclo – Generalità” • UNI 10667-12: “Materie plastiche di riciclo – Polistirene espanso proveniente da residui industriali e/o da postconsumo destinato ad impieghi diversi – Requisiti e metodi di prova” • UNI 10667-14: “Materie plastiche di riciclo – Miscele di materiali polimerici di riciclo e di altri materiali a base cellulosica di riciclo da utilizzarsi come aggregati nelle malte cementizie – Requisiti e metodi di prova”. Le 3 norme sono riprese nella legislazione nazionale attraverso il Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998 n.22, il DM 5 aprile 2006 n.186 e il D.Lgs 3 aprile 2006 n.152. Thanks to some members and in collaboration with COREPLA, Aipe is developing an Italian circuit of Collecting and Recycling waste from end-life EPS packaging.


Attività Aipe Anche quest’anno Aipe partecipa a Klimahouse - 6a Fiera Internazionale per l’Efficienza Energetica e la Sostenibilità Ambientale, Bolzano (27-30 Gennaio).

AIPE Via Via M.A Colonna, 46 20149 Milano Tel. +39 02 33606529 Fax +39 02 33606604 e-mail: aipe@epsass.it http://www.aipe.biz

Aipe activities: From 27 to 30 January ’10 Aipe is taking part in Klimahouse 2011 - International Fair for Energy Efficiency and Environmental Sustainability, in Bolzano

Aipe wishes you a Merry Christmas and a Happy New Year


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