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Dicembre 2011

NOTIZIE DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA POLISTIRENE ESPANSO

Convegni: Iperisolamento e Pack management

“Iperisolamento degli edifici con EPS”, fiera MADE Expo “I

perisolare” i nostri edifici significa ottenere grandi vantaggi in termini di riduzione del consumo energetico e di comfort abitativo. È questo il tema centrale del convegno “L’iperisolamento degli edifici: aspetti ambientali e prestazionali”, organizzato lo scorso 6 Ottobre da Aipe con il patrocinio di CTI e Finco, in occasione del Made Expo di Rho/Milano. L’edizione 2011, la quarta della manifestazione internazionale dedicata al mondo delle costruzioni e del progetto, ha registrato oltre 250.000 presenze (+ 4,7% rispetto al 2010) di cui quasi 32.000 provenienti dall’estero. L’incontro, aperto e chiuso dal Presidente Luca Zappelli e moderato da Dario Marabelli della BEMA Editrice, è stato anche un’occasione per presentare, davanti ad un nutrito pubblico di progettisti, aziende associate e non, il software “EPS Summer” per calcolare l’energia consumata dagli edifici nel periodo estivo. Questo nuovo programma va ad aggiungersi agli altri 2 già sviluppati da Aipe, “Verifica termoigrometrica” e “Calcolo per parametri termici in condizioni dinamiche dei componenti edilizi”.

Qualche interessante dato sul consumo energetico mondiale: l’80% è di origine fossile, il 13% deriva da fonti rinnovabili e il restante 7% dal nucleare.

Luca Zappelli, Presidente Aipe e Dario Marabelli, BEMA Editrice

sommario Il mercato delle costruzioni in Italia e all’estero

Isolconfort tra i vincitori del premio Klimahouse Trend 2011

News dal mondo dell’EPS Polistirene dalle piante

Attività Aipe


Da solo settore residenziale consuma il 42% del fabbisogno energetico europeo ed è quindi il principale responsabile delle emissioni di CO2. Questo perché la maggior parte delle nostre metropoli - spiega Alessandro Palazzo - sono invase da veri e propri “rottami energetici”. A partire dal Protocollo di Kyoto Alessandro Palazzo si sta cercando di invertire questa rotta. In Europa nel 2008 è stato approvato il Pacchetto Clima ed Energia 20-20-20 che prevede, entro il 2020, la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l’incremento del 20% dell’efficienza energetica e il raggiungimento del 20% nell’impiego di fonti di energia rinnovabile (F.E.R). Un target ambizioso che non può prescindere dal contenimento dei consumi energetici. Nel 2007 in Lombardia circa 2.500 nuovi edifici sono in classe energetica A, 23.000 in classe B. Ma la vera sfida è la riqualificazione energetica dell’“esistente” attraverso un opportuno isolamento, o meglio iperisolamento dell’involucro, con spessori di materiale isolante almeno di 10 cm. Leonardo Maffia dello Studio Maia ha evidenziato gli evidenti vantaggi termotecnici e ambientali derivanti da un progetto di riqualificazione di una Leonardo Maffia, villetta unifamiStudio Maia liare a Torino con una superficie utile di 90 m2 divisa in 3 livelli di cui solo uno riscaldato. Il materiale scelto per questo intervento è il polistirene espanso sinterizzato sia tradizionale che al 100% riciclato con un sistema di isolamento a cappotto esterno per le pareti verticali e all’estradosso dei pavimenti e con la posa di pannelli all’estradosso del soffitto. È prevista la sostituzione dei serramenti in legno/alluminio vetro singolo (g = 0,85) con nuove finestre in PVC triplo vetro basso emissivo a controllo 2

solare (g = 0,35) e un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. All’aumentare dello spessore ipotizzato (da 10 a 40 cm di EPS), si ottengono importanti riduzioni della trasmittanza termica media delle pareti verticali, dei pavimenti e dei soffitti. Anche il fabbisogno ideale di energia termica per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo diminuisce notevolmente con un efficace isolamento. Si pensi che con 10 cm di EPS si passa, nei mesi invernali, da un consumo di 235,5 KWh/ m2 anno a 62,7 KWh/m2, valore che scende a 44,1 con recupero di calore attraverso la ventilazione meccanica controllata. Utilizzando il sistema di valutazione LCA, è stato inoltre calcolato il GER (Gross Energy Requirement) in fase di produzione + uso a seconda dello spessore previsto e con un parametro temporale di 100 anni. Un dato emblematico: nel caso in cui la villetta non fosse riqualificata secondo quanto previsto dal progetto, tra circa 80 anni avrebbe consumi triplicati rispetto agli attuali. Pensando ai già citati “rottami energetici”, si capisce quanto sia importante agire su di loro. Federico Tedeschi di CORTEXA ha approfondito il tema del cappotto con elevati spessori (da 20 a 40 cm). Il cappotto è innanzitutto un “sistema” costituito da più elementi (malta di incollaggio e rasatura, materiale isolante, tassello, rete di armatura, Primer e rivestimento) con una triplice funzione: isolare termicamente e anche

Sala convegno

acusticamente, proteggere l’edificio da intemperie, umidità e agenti inquinanti senza dimenticare anche la sua valenza estetica. È fondamenta- Federico Tedeschi, le qualificare gli Cortexa attori coinvolti in questa applicazione, i progettisti, i produttori e gli installatori. La fase della posa è certamente il momento più delicato del processo. Occorre assolutamente evitare i cosiddetti ponti termici, quei “buchi” che si possono creare, soprattutto nell’attacco muro/soffitto, muro/pavimento/, muro/serramento, in caso di applicazione non fatta a “regola d’arte”. Motivo per cui CORTEXA ha creato un Corso di posa del sistema cappotto con un apposito manuale che analizza nello specifico la varie fasi di applicazione: incollaggio, tassellatura, rasatura armata e finitura. L’EPS - spiega Marco Piana è un materiale particolarmente adatto a questa applicazione. Oltre alle conosciute proprietà Marco Piana, Aipe isolanti, presenta caratteristiche tali da poter essere impiegato in spessori notevoli perché presenta reazioni a compressione, taglio e flessione in grado di garantire una lunga durata al sistema.


“Best practices for sustainable pack management: the Water Footprint”, IIP “B

est practices for sustainable pack management: the Water Footprint” è il titolo del convegno sull’imballaggio organizzato lo scorso 22 Novembre da Aipe, con il patrocinio del magazine Food Packages, presso l’IIP (Istituto Italiano dei Plastici) di Dalmine. Tema centrale dell’incontro è stato la proposta di utilizzare il Water Footprint (WFP) per valutare il reale impatto ambientale di un imballaggio, in un’ottica di analisi del ciclo di vita (LCA). Come sottolineato da Dario Toso e Simona Taborelli dell’LCE (Life Cycle Engineering) di Torino, la corretta ed efficiente gestione dell’acqua rappresenta oggi una necessità da

Dario Toso, LCE

cui risulta impossibile prescindere. Motivo per cui il WFP è un indicatore ambientale destinato a diventare sempre più im- Simona Taborelli, portante anche LCE perché utilizza un bene facilmente quantificabile dall’utente finale. Affiancandolo ai principali parametri dell’LCA, GER e GWP, si ottiene un’analisi dell’impatto complessivo di un dato prodotto più precisa e puntuale.

Il Water Footprint - detto anche impronta idrica o virtual water content - è un indicatore multidimensionale caratterizzato dai volumi di acqua dolce direttamente o indirettamente consumati per realizzare un prodotto. Ha una dimensione temporale e spaziale, tiene conto di quando e dove l’acqua viene utilizzata ed è il risultato della somma di 3 elementi: 1. la green water (o impronta idrica verde) che rappresenta principalmente il volume di acqua evapotraspirata dalle piante durante la fase di coltivazione; 2. la blue water (o impronta idrica blu) è il volume di acqua utilizzata che non torna, a valle del processo produttivo, alla fonte dalla quale proviene; 3. la grey water (o impronta idrica grigia) rappresenta il volume di acqua inquinata che può essere quantificata calcolandone il volume necessario per diluire gli agenti inquinanti, riportando la concentrazione ai livelli naturali del corpo ricettore entro il quale viene rilasciata. Qualche esempio relativo a prodotti della vita quotidiana: un pomodoro da 70 gr ha un WFP di 13 litri d’acqua, un pezzo di cioccolato da 50 gr di 860 litri, un paio di scarpe di cuoio ne “consuma” ben 8.000 litri. Nel packaging i materiali plastici presentano un WFP molto interessante rispetto ai materiali alternativi, l’EPS di circa 6 litri per Kg di prodotto. Tornando all’LCA, è la metodologia ad oggi più efficace per valutare

l’impatto ambientale di un manufatto perché tiene conto di tutte le fasi del processo produttivo considerandole tra loro correlate. Rappresenta anche un’importante base scientifica di comparazione tra prodotti o servizi diversi Anette Schäfer, Eumeps Packaging

aventi la stessa funzione. Anette Schäfer e Alessandro Augello di EUMEPS Packaging hanno presentato Alessandro Augello, due studi LCA Eumeps Packaging sul packaging. Il primo riporta una comparazione tra cassette per il pesce di diverso peso (per il mercato francese da 4 Kg, per quello spagnolo da 6 kg e per quello scandinavo da 20) realizzate in EPS, polipropilene e cartone da cui emerge un’assoluta competitività, e per alcuni parametri superiorità, del polistirene. La seconda ricerca analizza l’LCA di 3 diversi materiali impiegati insieme per realizzare l’imballaggio di un televisore: EPS + film in polipropilene + cartone. Anche in questo caso il polistirene ha un peso ambientale assolutamente in linea, se non inferiore, agli altri materiali. Insomma, sia nel comparto alimentare che in quello industriale la conclusione di 3


questi 2 studi è che l’EPS è una “environmental friendly solution”. Dall’LCA si ottiene l’EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), etichetta ambientale dalla forte valenza comunicativa. Altre certificazioni che possono essere impiegate come strumento di sostenibilità sono la ISO 14001:2004/ emas sulla gestione ambientale, la ISO 50001/ UNI CEI EN 16001 relativa al SGE (Sistema di Gestione Ciro Liguori, IIP dell’Energia Certificato) e la PSV (Plastica Seconda Vita). Ciro Liguori dell’IIP, che ha fatto gli onori di casa, si è soffermato in particolare ad analizzare le ultime 2. L’SGE certificato ha come principale obiettivo, per l’azienda o l’organizzazione che lo implementa, di ridurre le emissioni di gas serra e insieme di “alleggerire” i costi della bolletta elettrica. Prescinde dal tipo di energia utilizzata e non definisce specifici parametri di prestazione energetica. In Svezia sono già 126 le aziende che hanno aderito al Programma SGE, ottenendo una riduzione dei consumi elettrici di circa 1 TWh e un corrispondente risparmio annuo complessivo in bolletta di circa 13,7 milioni di euro. Il marchio denominato “Plastica Seconda Vita - PSV” è lo strumento creato da IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo), e gestito dall’IIP, per certificare i prodotti dei quali l’azienda garantisce l’identificazione, la rintracciabilità e il contenuto percentuale di materie plastiche riciclate provenienti da post-consumo. Dichiara che l’impresa produce materiali e manufatti plastici aventi un contributo di rifiuti pre e post consumo nelle percentuali previste dalla normativa sul GPP. Vengono così resi più facilmente identificabili i beni in materie plastiche da riciclo destinati alle pubbliche Amministrazioni e/o alle società a prevalente capitale pubblico. È inoltre certificata la con4

formità dei materiali pre-consumo alle norme UNI-UNIPLAST 10667, fornendo alle imprese un supporto giuridico rispetto a quanto previsto dal DM 5 febbraio 1998 (confluito nel Dm 05 aprile 2006, n. 186). Il recupero a fine vita rappresenta uno dei parametri fondamentali nella valutazione di un impatto ambientale. L’EPS è un materiale riciclabile e concretamente riciclato in nuovi imballaggi e in componenti per l’edilizia o in altri oggetti quali Donatella Colecchia, cassette video o Rete Abile grucce per abiti. Viene impiegato come inerte leggero in calcestruzzi alleggeriti e negli alleggerimenti di terreni, o ancora termovalorizzato. Donatella Colecchia di Rete Abile, socia di Aipe, sta creando nell’area Centro-meridionale d’Italia un’efficace rete di raccolta, trattamento (tramite compattazione e abbattimento degli odori) e Marco Piana, Aipe avvio a seconda vita dell’EPS come MPS (Materia Prima Seconda). Aipe da sempre concentro molti dei propri sforzi sulla formazione, sia delle aziende associate che delle giovani menti dei futuri attori di mercato. Marco Piana ha concluso il convegno descrivendo una serie di tesi e borse di studio promosse. Tra queste la Tesi di Laurea di Santo Papaleo dell’Università del Piemonte Orientale sul “Riciclo per via chimica di imballi in EPS postuso”. L’innovativa idea, che ha già ottenuto eccellenti risultati a livello sperimentale, è di sciogliere grosse quantità di polistirene attraverso il “p-Cymene”, un solvente sicuro per l’uomo e per l’ambiente. Ciò porterebbe indubbi vantaggi in termini di trasporto ed eliminazione delle impurità dall’EPS per imballaggio giunto a fine vita. E quella di Luca Petruccelli del Poli-

tecnico di Torino dal titolo “Elementi strutturali di imballi in EPS - Caso studio: Ecodesign applicato al frigorifero”. Petruccelli propone di realizzare un frigorifero con pareti esterne in EPS, in modo da poterlo trasportare e nello stesso tempo utilizzare: una sorta di scatola esterna monomaterica che una volta giunta a fine vita verrebbe trattata come un imballo tradizionale. In sostanza l’imballaggio diventa esso stesso componente dell’elemento imballato. Eventualmente anche con moduli verticali distinti, in modo da non dovere sempre aprire tutto il frigorifero ogni volta che si cerca un singolo prodotto alimentare. L’analisi del ciclo di vita evidenzia importanti vantaggi rispetto ad un frigorifero tradizionale e pensando alle nostre abitazioni sono molteplici le possibili concrete applicazioni di questa idea.

Le relazioni presentate ai 2 convegni sono visualizzabili su www.aipe.biz.

Aipe organised 2 conferences: - “Iper-insulation in B&C: environmental items and technical performances” – Made Expo Fair Rho/Milan (6th October 2011) - “Best practices for sustainable pack management: the Water Footprint” – IIP Dalmine (BG) 22th November 2011


Il mercato delle costruzioni in Italia e all’estero Da Federcostruzioni e CRESME dati di mercato e linee guida per il futuro

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el 2010 il settore dell’edilizia italiana ha registrato un calo della produzione in termini reali del 1,9% che si cumula al -11,9% del 2009 e al -2,8% del 2008. Complessivamente nel triennio 2008-2010 la diminuzione è stata del 16%. È quanto emerge dal “Rapporto 2011 - Sistema italiano delle costruzioni” presentato da Federcostruzioni di Confindustria in un incontro nazionale organizzato alla fiera Made di Rho/Milano il 5 Ottobre u.s. E anche le previsioni per il 2011 non sono positive: -1,8% rispetto all’anno precedente, con una probabile contrazione in quattro anni del 17,5%. Uscendo dai confini nazionali, l’aria che si respira è decisamente diversa. Il CRESME (Centro Ricerche Economiche e Sociali di Mercato per l’Edilizia) nel “XIX Rapporto Congiunturale e Previsionale” prevede un andamento positivo del mercato mondiale delle costruzioni fino al 2015. L’Asia copre da sola il 44% del mercato, 7 tra le 10 principali imprese a livello internazionale sono cinesi. Buone tendenze future per il Nord Africa. Trend positivo anche per il comparto europeo, con l’eccezione dei Paesi del Sud Europa più colpiti dalla crisi economica. Il settore residenziale è ripartito, anche l’Ingegneria Civile è in crescita come l’edilizia non residenziale. Tornando alla situazione italiana, Federcostruzioni auspica ad un “Patto” tra gli Stati Generali delle Costruzioni e gli amministratori comunali e regio-

nali per rilanciare lo sviluppo economico del nostro Paese attraverso il volano delle costruzioni. Un’alleanza operativa basata su 3 specifiche proposte. La prima punta su una visione strategica della riqualificazione urbana in chiave sostenibile proiettata nel medio-lungo periodo con lo scopo di scongiurare il rischio di una successione di interventi sconnessi tra loro e di un ulteriore sfruttamento sconsiderato del territorio. In questa prospettiva si inserisce il recente Decreto Sviluppo che introdurrebbe, il condizionale è d’obbligo in questa fase politica di grandi cam-

biamenti, il “Piano per le città” per incentivare interventi di riqualificazione anche su edifici non residenziali dismessi, o in via di dismissione o da rilocalizzare. Una serie di disposizioni per dare vita alla “Legge nazionale quadro per la riqualificazione incentivata delle aree urbane degradate” con conseguenti specifiche leggi regionali attuative. Uno strumento che interviene a più livelli favorendo gli investimenti, selezionando e controllando le imprese, introducendo incentivi fiscali sul modello francese che favoriscano l’accesso alla prima casa in aree oggetto di riqualificazione da parte di categorie sociali disa-

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giate. Il tutto per rilanciare il settore edile e insieme come concreta risposta ad esigenze di natura sociale. Gli Stati Generali chiedono inoltre di favorire la crescita attraverso gli investimenti, creando occupazione e introducendo da subito un metodo sistematico di valutazione della spesa pubblica che consenta di liberare le risorse. Risulta dunque fondamentale rendere operativo il “Piano delle opere prioritarie”, approvato a Giugno 2009, che prevede tra l’altro 3,4 miliardi di euro per opere medio-piccole (edili-

zia scolastica, rischio idrogeologico, Piano delle Opere medio-piccole). Risorse preziose, oggi sbloccate solo per il 10%. E accelerare al massimo l’attuazione del Piano Nazionale per il Sud che assegna circa 7,4 miliardi di euro, nell’ambito della riprogrammazione dei fondi FAS, a interventi strategici per opere piccole, medie e grandi di rilievo regionale, interregionale e nazionale. Nel settore delle opere pubbliche occorre poi percorrere la strada della maggiore efficienza, regolarità e trasparenza degli appalti pubblici e rompere il meccani-

smo dei mercati protetti a favore di un processo di liberalizzazione. Con la terza proposta si richiede di incentivare la produttività delle imprese intervenendo sulla loro strutturazione, crescita e capitalizzazione con idonee misure legislative e fiscali, di rafforzare i loro processi di qualificazione attraverso trasparenza e legalità del mercato, e di ridurre il costo del lavoro introducendo un più adeguato sistema di decontribuzione e detassazione. Soprattutto è necessario combattere la precarietà e favorire la stabilità occupazionale, la qualità del lavoro e la formazione professionale, contrastare l’irregolarità e l’illegalità. CRESME e Federcostruzioni concordano nell’individuare 3 principali linee guida per il futuro del settore: sicurezza, innovazione in termini di ricerca e tecnologia, sostenibilità sia ambientale che economica e sociale. L’Unione Europea con la “Strategia 2020” intende sostenere una crescita volta a sviluppare un’economia sostenibile, più efficiente sotto il profilo delle risorse e del risparmio energetico e attenta alle tematiche sociali. Nonostante gli sforzi fino ad oggi profusi, autorevoli stime UE prevedono il raggiungimento di solo la metà degli obiettivi prefissati dal piano “2020-20” qualora non siano intraprese nuove azioni. Motivo per cui la Commissione ha elaborato il piano di efficienza energetica 2011 individuando negli edifici il maggiore potenziale di risparmio energetico. Secondo il Rapporto del CRESME il Social Housing potrebbe essere la principale leva per il rilancio del settore edile nazionale. I redditi delle famiglie molto spesso non sono in grado si sostenere l’acquisto della casa e a volte neanche le spese d’affitto. Il reddito non cresce, aumenta la popolazione che ha un reddito sempre più basso. È perciò opportuno segmentare l’offerta in base alla capacità di spesa, al tipo di occupazione e alla disponibilità ad accedere al prestito, puntare sul mercato del “Low cost”. Italian and International B&C market and guidelines for the future: abstracts from 2 researches by Federcostruzioni (Federchimica) and Cresme Research Centre.

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Isolconfort

tra i vincitori del premio

Klimahouse Trend 2011 I

solcofort Srl di S. Vito al Tagliamento (PN), azienda associata ad Aipe, ha vinto con Eco Phonodry il premio Klimahouse Trend 2011 nella categoria “Sistemi per coperture” come migliore “sistema isolante con ventilazione integrata per coperture”. Giunto alla sua seconda edizione, il Premio rappresenta un importante riconoscimento istituito dalla rivista Frames del Gruppo Sole 24 Ore in collaborazione con Fiera Bolzano, per quelle aziende che, occasione di Klimahouse 2011, hanno presentato le proposte più innovative capaci di coniugare tecnologia e soluzione formale raggiungendo elevate performance di efficienza energetica. La graduatoria, che ha premiato a pari merito 6 diversi prodotti per ciascuna delle 6 categorie, è stata stilata lo scorso gennaio direttamente in Fiera da un Comitato scientifico composto da Reinhold Marsoner (Direttore Fiera Bolzano), Donatella Bollani (Responsabile redazione Architettura Gruppo Sole 24 Ore), Fabrizio Bianchetti (Direttore Frames), Norbert Lantschner (Direttore Agenzia CasaClima), Valeria Erba (Presidente ANIT) e Siegfried Camana (Presidente ANAB). La premiazione ufficiale è avvenu-

ta il 18 Maggio presso la prestigiosa sede milanese del Gruppo Sole 24 Ore, in occasione del 4° Forum dell’Architettura. Eco Phonodry di Isolconfort, assieme agli altri prodotti vincitori, ha ricevuto un diploma di merito per il “Costruire Sostenibile” e parteciperà ad una mostra tecnico-fotografica itinerante. È un sistema per isolamento termico e acustico delle coperture

composto da un pannello di legno OSB, da un pannello in EPS tradizionale o anche a migliorata conducibilità termica opportunamente sagomato per garantire la diffusione del vapore acqueo tramite camera di ventilazione , da un pannello in lana di roccia e da una rifinitura in legno o in cartongesso. Last 18th May Eco Phonodry made by Isolconfort Srl was awarded as “the best insulating system for ventilated roofs” in the “Klimahouse Trend 2011 Award”organised by Bolzano Fair and the magazine Frames (Sole 24 Ore). 7


News dal mondo dell’EPS

Stirene dalle piante

Riceviamo da EUMEPS una segnalazione riguardo al progetto di ricerca “Acrylic and Styrenic Monomers and Polymers from Biomass”, a cui stanno lavorando i ricercatori di 4 aziende - BASF, Green ICT, Synbra e DSM -, in collaborazione con l’Università di Wageningen (Olanda), per sviluppare processi finalizzati ad ottenere per la prima volta stirene e acido acrilico dalle biomasse. Attività che rientra nel programma BPM (Biobased

Performance Materials) sulle bioplastiche. L’idea è di utilizzare zuccheri delle piante e residui di biomasse ricchi di proteine, rilasciati durante la produzione di biocombustibili, per ottenere monomeri e polimeri di stirene e acido acrilico. I residui di biomasse sono economici e contengono fino al 35% di proteine che vengono convertite in stirene e acrilati attraverso un processo che coinvolge una reazione enzimatica e

una catalitica. Il secondo intento di questo studio è la produzione di acido acrilico dagli zuccheri attraverso la fermentazione combinata con una reazione catalitica. In questo modo si otterrebbe anche EPS a partire da uno stirene altamente “green”. EUMEPS informed us that Researchers from 4 companies (BASF, GreenICT, Synbra and DSM) are working together with Wageningen UR Food & Biobased Research to develop processes that will, for the first time, produce the bulk chemicals styrene and acrylic acid from plant materials. In the research project, that is part of BPM (Biobased Performance Materials) Programme, these bulk chemicals are produced using plant-based sugars and protein-rich residual biomass, which are released during the production of biofuels.

Attività Aipe È stato di recente attivato il nuovo numero verde di Aipe. Il servizio è rivolto ai Soci, ai professionisti, alle imprese e agli Enti per garantire una più semplice e diretta attività di consulenza tecnica e supporto, anche con eventuale pronto intervento in cantiere di tecnici esperti riconosciuti da Aipe.

Anche quest’anno Aipe partecipa a Klimahouse Fiera Internazionale per l’Efficienza Energetica e la Sostenibilità Ambientale Bolzano, 26-29 Gennaio 2012

From 26 to 29 January 2012 in Bolzano Aipe is taking part into Klimahouse - International Fair for Energy Efficiency and Environmental Sustainability. 8


Nuova brochure tecnico/informativa

AIPE Via Via M.A Colonna, 46 20149 Milano Tel. +39 02 33606529 Fax +39 02 33606604 e-mail: aipe@epsass.it http://www.aipe.biz

Aipe wishes you a Merry Christmas and a Happy New Year

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