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Le certificazioni come strumento per la sostenibilitĂ IIP - AIPE

22 novembre 2011 BEST PRACTIES FOR SUSTAINABLE PACK MANAGEMENT

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Presentazione di IIP Srl Certificazioni dei sistemi aziendali di : gestione della qualità (secondo ISO 9001 – ISO TS 16949) dell’ambiente (secondo ISO 14001 e regolamento EMAS) della sicurezza nei luoghi di lavoro (secondo OHSAS 18001) della sicurezza alimentare (secondo EN 15593, ISO 22000, ISO 15378) della sicurezza delle informazioni (secondo ISO 27001) della responsabilità sociale (secondo SA 8000 – ISO 26000)

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Presentazione di IIP Certificazioni di prodotto imballaggi, manufatti che entrano in contatto con sostanze di uso umano

imballaggi, o altri prodotti conformi allo standard

ALTRE CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO Imballaggi in conformità allo standard GMP- FEFCO (standard di “good manufacturing practices” dell’Associazione europea FEFCO) in cartone e cartoncino teso,

Organismo notificato per la marcatura CE sui prodotti da costruzione Altri servizi: 

SERVIZI DI ISPEZIONE (In conformità a norme, specifiche tecniche, o metodi haccp) PROVE DI LABORATORIO (laboratorio accreditato Accredia-SINAL)

DAP (Dichiarazione Ambientale di Prodotto)

IIP Srl fa parte di CISQ (Federazione Italiana Organismi di Certificazione) e di IQNet. 3


Certificazioni per la sostenibilità 

ANNI „70 “Il vero dovere di un’impresa è quello di ottenere i più elevati profitti” (Milton Friedman, Premio Nobel per l’economia). OGGI L’efficacia nella gestione economica di impresa è una condizione non più sufficiente per la gestione e il governo delle imprese. CSR= Tutela dei consumatori, tutela dei lavoratori, tutela dell’ambiente

Si fa strada una nuova definizione di sostenibilità:  ISO 26000: Sviluppo sostenibile: sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni.

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Certificazioni per la sostenibilità 

Lo sviluppo sostenibile si riferisce all’integrazione degli obiettivi di una elevata qualità della vita, salute e prosperità con la giustizia sociale ed il mantenimento della capacità della terra di supportare la vita in tutte le sue diversità. Questi obiettivi sociali, economici e ambientali sono interdipendenti e si rinforzano mutuamente (ISO 26000, termini e definizioni)

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Certificazioni per la sostenibilità Dimensioni della sostenibilità 

Dimensione Economica capacità di generare reddito e lavoro Dimensione Ambientale capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali. Dimensione Sociale capacità di garantire condizioni di benessere e qualità della vita (equamente distribuite per classi e genere).

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Certificazioni per la sostenibilità

ISO 14001:2004 – Environmental Management System  EPD – Environmental Product Declaration  ISO 50001:2011/ISO 16001 – Energy Management System  PSV – Plastica Seconda Vita 

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Certificazioni per la sostenibilitĂ

Il sistema di gestione ambientale ISO 14001/Emas Circa: 14000 certificazioni rilasciate in Italia sotto accreditamento ACCREDIA

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Certificazioni per la sostenibilità FINALITA’ SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

Rispetto normativo

Miglioramento continuo prestazioni ambientali

Trasparenza e comunicazione

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Certificazioni per la sostenibilità Il rispetto normativo è un obbligo mette al riparo da rischi e sanzioni Il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali è una opportunità innova e migliora la competitività

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Certificazioni per la sostenibilitĂ Lo schema EMAS Analisi Ambientale iniziale Politica ambientale Programma e sistema di gestione ambientale

ISO 14001

Audit Riesame Dichiarazione ambientale Convalida verificatore accreditato Registrazione del sito (organismo competente)

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Certificazioni per la sostenibilità LCA ED EPD Life Cycle Assessment e Environmental Product Declaration Certificazioni di Prodotto analisi molto complete dell’impatto ambientale di un prodotto nell’arco di un intero ciclo di vita

indicatori di sviluppo sostenibile: Water consuption Ecological Footprint Carbon footprint 12


Certificazioni per la sostenibilità: ISO 50001/16001 ALCUNE DEFINIZIONI (ISO 50001 /UNI CEI EN 16001): Sistema di Gestione dell‟Energia (SGE): insieme di elementi correlati o interagenti di una organizzazione per stabilire la politica energetica e gli obiettivi per il raggiungimento degli stessi. Politica Energetica: Dichiarazione dell‟organizzazione relativa alle sue intenzioni e ai suoi principi in relazione al suo rendimento energetico globale che fornisce un quadro per agire. Programma di Gestione dell‟Energia: Piano di azione volto a raggiungere obiettivi energetici e traguardi.

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GLI OBIETTIVI ENERGETICI Comunicazione della Commissione Europea al Parlamento Europeo - 2 volte per 20 entro il 2020  Realizzare entro il 2020 una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 20%.  Raggiungere entro il 2020 una quota di energie rinnovabili pari al 20% del consumo dell’UE.  Riduzione del 20% del consumo di energia entro il 2020.

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VANTAGGI DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA CERTIFICATO 

 

Permette una riduzione dei costi energetici attraverso un processo di identificazione, misura e gestione del consumo di energia. Ha un approccio sistematico al miglioramento continuo e permanente dell‟efficienza energetica delle organizzazioni di ogni tipo o dimensione. Ha un impatto sulla catena di fornitura: nell’acquisto di strumenti/impianti con impatto elevato sul consumo di energia, l’organizzazione dovrebbe informare i fornitori che l’acquisto viene valutato anche sulla base di parametri di efficienza energetica. Permette certificazione di parte terza (integrazione con altri sistemi di gestione es. ISO 9001 e ISO 14001). Consente la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e di carbonio, ottimizzando la performance ambientale e contribuendo inoltre al miglioramento dell’immagine aziendale e del rapporto con gli stakeholder.

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I VANTAGGI DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA CERTIFICATO SONO: VERSO L‟ESTERNO E LA COLLETTIVITA‟: L‟attuazione di un sistema di gestione dell‟energia ha come obiettivo: 

quello di condurre ad una riduzione dell‟emissione di gas serra

e di ridurre i costi della bolletta energetica nazionale

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Cosa comporta aderire ad un Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001/UNI/CEI EN 16001 :      

Avere una Politica Energetica adatta alla propria organizzazione; Identificare tutti gli aspetti energetici connessi all’attività dell’Organizzazione; Analizzare ed identificare tutti i requisiti legali e regolamentari in materia energetica; Definire un piano strutturato di obiettivi in materia di gestione dell’energia; Definire un programma per l’attuazione della politica per l’energia e per conseguire gli obiettivi stabiliti; Pianificare, controllare, mettere in atto azioni preventive e correttive, e revisionare il proprio SGE in maniera coerente con la Politica Energetica approvata (PDCA).

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Aderire ad un Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001-UNI/CEI EN 16001 significa: 

La ISO 50001- UNI CEI EN 16001 specifica i requisiti utili a stabilire, implementare, mantenere e migliorare un Sistema di Gestione dell’Energia. Finalità della norma è pertanto un miglioramento continuo dell‟Organizzazione, nella forma di un più efficiente e più sostenibile uso dell‟energia.

In particolare la norma:  prescinde dal tipo di energia utilizzata; 

non definisce specifici parametri di prestazione energetica.

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Aderire ad un Sistema di Gestione dell’EnergiaISO 50001- UNI/CEI EN 16001 significa: Le esperienze delle Organizzazioni che hanno già attivato al loro interno SGE mostrano come le prime opportunità di miglioramento spesso risultano dalla identificazione ed implementazione di semplici operazioni quotidiane. Procedure per operatività e manutenzione dovrebbero comprendere:  checklist delle operazioni abituali al fine di evitare o minimizzare gli sprechi;  piani di operatività e manutenzione per macchinari, attrezzature e strutture;  identificazione degli intervalli di manutenzione ottimali;  l’identificazione dei settori e del personale responsabili per l’operatività e la manutenzione;  programmi temporali e descrizione delle ispezioni.

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ESEMPI DI APPLICAZIONE - SVEZIA 

    

Il Sistema di Gestione dell'Energia è stato introdotto a livello volontario a partire dal gennaio 2005 dalla Agenzia Energetica Svedese. Il Programma per l’efficienza energetica nell’industria (PFE): ‰ rappresenta un accordo di lungo termine tra il governo svedese e l’industria ad elevate intensità energetica; ha l’obiettivo di accrescere l’efficienza energetica nell’industria; ‰incentiva le aziende ad impegnarsi in una serie di attività /processi finalizzati; permette l’accesso ad una esenzione dalle tasse di 0,5 €/ MWh (pari a circa il 7% del costo globale dell’elettricità). In totale, le compagnie che aderiscono al programma consumano circa 31.5 TWh/anno di elettricità ovvero più di un quinto di tutto il consumo nazionale e più di metà del consumo del comparto industriale.

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ESEMPI DI APPLICAZIONE - SVEZIA 

Solamente considerando i risparmi sul costo dell‟energia elettrica, le 126 aziende che partecipano al Programma hanno ottenuto un risparmio annuo complessivo di circa 13,7 milioni di Euro. In termini di efficacia degli investimenti indotti dalla implementazione dei S.G.E., il programma ha evidenziato come un investimento complessivo di 100 milioni di Euro abbia permesso di ridurre i consumi elettrici nelle aziende coinvolte di circa 1 TWh. In pratica la produttività di una piccola centrale nucleare, MA ad impatto ambientale ZERO e ‰ con un costo di investimento inferiore del 20%!

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ESEMPI DI APPLICAZIONE - SVEZIA Le Aziende che hanno aderito all‟iniziativa evidenziano come il valore aggiunto all‟adozione di un SGE sia rappresentato da:  ‰ integrazione tra la fase di diagnosi energetica e le operazioni di gestione;  ‰ possibilità di monitorare quantitativamente il percorso di progressivo miglioramento dell‟Efficienza energetica. Sandvik Acciai(lame da taglio e leghe speciali) dichiara una riduzione dei consumi energetici del 2% in due anni con una punta del 6.5% nella linea aria compressa durante lo stesso intervallo temporale.

La SCA Graphic di Sundsvall, mostra una riduzione dei consumi elettrici negli stabilimenti di Ortviken e di Östrand dovuta alla implementazione delle azioni di miglioramento di efficienza energetica collegate all’adesione al Programma di 61.550 MWh elettrici (pari a circa 2,5 Milioni di Euro) e di 265.400 MWh termici (pari a circa 4 Milioni di 22 Euro).


COME

I requisiti necessari per implementare lo standard includono:  Plan: identificare aspetti energetici e obblighi legali, stabilire obiettivi energetici e i relativi target, definire gli EnPIs,  Do: assegnare risorse e responsabilità; accrescere la consapevolezza dell’organizzazione e fornire training adeguato; promuovere la comunicazione interna ed esterna; implementare controlli operativi.  Check: stabilire un programma di monitoraggio della gestione energetica; valutare la conformità con obblighi legali; identificare e gestire non conformità; controllare le rilevazioni; effettuare verifiche interne sul sistema di gestione energetico.  Act: revisione del sistema di gestione dell’energia da parte del top management, per attuare potenziali migliorie e cambiamenti.

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ANALISI ENERGETICA

Che Cosa e’ 

Analisi di tutte le diverse forme di impiego di energia all’interno di un’azienda come premessa indispensabile per migliorare l’efficienza energetica

Studio finalizzato all’individuazione degli ambiti in cui sono possibili miglioramenti di efficienza e alla ricerca di tutti i singoli possibili interventi (es. illuminazione più efficiente, impianti di cogenerazione, impianti fotovoltaici ecc.) 24


ANALISI ENERGETICA

Output dell‟analisi energetica:    

Definizione di un quadro completo sulla situazione esistente dei consumi energetici Dati di riferimento impianti esistenti Analisi consumi e fabbisogni energetici Proposte di miglioramento dell’efficienza energetica

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PIANO D’AZIONE Le azioni che sono state intraprese per il risparmio energetico sono principalmente tre :  sistemiche (diagnostica energetica, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e correzione dei disallineamenti),  infrastrutturali (miglioramento delle infrastrutture per la produzione, per il condizionamento dei locali, per il recupero del calore, ecc.),  comportamentali (lotta agli sprechi mediante comportamenti umani virtuosi ed ambientalmente responsabili 26


ENERGY PLANNING PROCESS Planning Inputs

Energy Review

Past & Present Energy Uses

ANALYSE ENERGY USE AND CONSUMPTION

-

Relevant variables affecting significant energy use

-

Performance

IDENTIFY AREAS OF SIGNIFICANT ENERGY USE AND CONSUPTION

Planning Outputs

- ENERGY BASELINE - EnPIs - OBJECTIVES - TARGETS - ACTION PLAN

IDENTIFY OPPORTUNITIES FOR IMPROVING ENERGY PERFORMANCE

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PROCESSO DI CERTIFICAZIONE FASI DELLA CERTIFICAZIONE

-

Audit fase 1

-

Audit di fase 2

-

Rilascio della certificazione

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SERVIZI PER L’ENERGY EXCELLENCE

 -

    -

Ispezioni: Audit energetico per imprese manifatturiere e di servizi; Servizi di caratterizzazione: Misure di conducibilità termica su manufatti per isolamento Misure termografiche per la verifica della posa in opera di porte e finestre Certificazione di prodotti: Certificazione di prodotti per isolamento termico a marchio IIP-UNI Certificazione Euroheat&Power per le tubazioni per teleriscaldamento Certificazione di Sistemi di gestione : Sistema di gestione dell’energia ISO 50001 Processo di posa dei serramenti Formazione: Corso di formazione su SGE Corso di formazione per auditor SGE 29


PSV - Plastica Seconda Vita 

  

Una ecoetichetta unica nel suo genere ed è un sistema di certificazione ambientale di prodotto, dedicata ai materiali ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti Plastici Introduce il concetto di “qualità” nelle plastiche di riciclo Introduce il concetto di “rintracciabilità” dei materiali riciclati Conforme alla ISO 14021 – Asserzioni ambientali 30


PSV - Plastica Seconda Vita Uno strumento utile  Per le aziende, perché permette di qualificare i manufatti e le materie prime seconde  Per le Pubbliche Amministrazioni, perché consente di riconoscere i manufatti rientranti negli Acquisti Pubblici Verdi (GPP o Green Public Procurement)  Per i cittadini, perché permette loro di operare scelte ecocompatibili e attuare comportamenti ambientalmente virtuosi  Per la GDO, perché permette di rispondere attivamente alle sempre maggiori richieste di consumi eco-sostenibili da parte di una clientela sensibile ai temi ambientali e di anticipare le tendenze in tal senso  Per l’ambiente, perché promuove l’utilizzo di risorse rinnovabili

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PSV - Plastica Seconda Vita Materie Prime Seconde Il ruolo di PSV nell’identificazione delle MPS  La nozione giuridica di “MPS” discende dalla normativa rifiuti.  In particolare il DM 5/2/1998 prevede che il rifiuto in plastica cessi di essere tale quando lo stesso è conforme alla specifica UNI-UNIPLAST 10667 (All. 1, sub all. 1, tip. 6.1 e 6.2 del DM 5/2/1998).  Tale conformità va dimostrata mediante perizia sul materiale. 

Il marchio “,Plastica Seconda Vita”, verificando la conformità del materiale alle specifiche UNI-UNIPLAST 10667, è strumento tecnico-giuridico idoneo a classificare le MPS in plastica.

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PSV - Plastica Seconda Vita I requisiti: RintracciabilitĂ Rispetto di quantitativi minimi nei contenuti materie plastiche da riciclo

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PSV - Plastica Seconda Vita  

La tracciabilità PSV introduce il concetto di tracciabilità nel flusso dei rifiuti Il marchio certifica, infatti, la conformità ai requisiti della Circolare del Ministero dell’Ambiente del 4 agosto 2004, in attuazione al DM 203/03, con riferimento all’ identità, rintracciabilità e contenuto percentuale di materie plastiche da pre- e postconsumo. Il fabbricante è quindi in grado di fornire assicurazione al mercato circa l’attuazione in continuo di un’efficace sistema di identificazione, rintracciabilità e controlli effettuati e descritti in un’apposita procedura tecnica verificata periodicamente da IIP

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PSV - Plastica Seconda Vita I contenuti minimi: Tabella 1: esempi di limite di riciclabilitĂ nei materiali da riciclo

LDPE

95 %

HDPE

95 %

PP

95 %

PET

95 %

EPS

100 %

Miscele eterogenee

95 %

Tabella 2: contenuto minimo (% in peso) di materiale riciclato nel manufatto in funzione della tecnologia Stampaggio rotazionale Soffiaggio

30 %

Stampaggio ad iniezione Estrusione in continuo Estrusione discontinua profili Termoformatur a

70 %

50 %

60 % 95 %

50 %

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PSV - Plastica Seconda Vita 

PSV come strumento di riconoscibilità

Certifica la conformità del materiale o del manufatto al DM 203/03 (Acquisti Pubblici Verdi o Green Public Procurement-GPP).

Il DM 203/03 prevede l’obbligo (a carico della P.A.) di acquisto di almeno 3 manufatti su 10 in materiale di riciclo.

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I settori dei prodotti certificati: Edilizia: casseri isolanti per vespai areati - membrane bugnate per impermeabilizzazione - elementi per tetti verdi e giardini pensili

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IMBALLAGGI - sacchetti per asporto merci - flaconi - blister e confezioni per cosmetici - borse riutilizzabili - sacchi per la raccolta rifiuti

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Materiali: - polimeri rigenerati - addensati polimerici

Arredo commerciale: - elementi per lâ€&#x;esposizione dei prodotti - elementi divisori per scaffali - elementi per segnalazione prodotti

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La certificazione come strumento di sostenibilitĂ

C. Liguori IIP Srl

www.iip.it info@iip.it

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