2 minute read
Capacità di uno Shampoo di ottenere una valida detersione. - pag
• una base lavante dolce, priva di LES, fatta di tensioattivi lipoproteici e sebostatici di derivazione vegetale, che permette una detersione delicata della cute e dei capelli mantenendo inalterati sia il film idrolipidico della cute che il suo pH, fisiologicamente acido.
• un tio-complesso di amminoacidi solforati, che svolge un’attività sebo normalizzante sul cuoio capelluto, contrastando in maniera efficace la produzione di sebo e migliorando l’assorbimento transcutaneo delle lozioni
Advertisement
• l’acido salicilico, ingrediente funzionale che, grazie alle ben note proprietà cheratolitiche, permette un efficace distacco delle squame del cuoio capelluto e la rimozione dei tappi sebacei, favorendo l’assorbimento transfollicolare
Riferimenti
Capacità di uno Shampoo di ottenere una valida detersione. (Nota metodologica) Gianluigi Antognini Porto Recanati
L’osservazione dei capelli mediante microscopia in Luce Polarizzata permette all’operatore la valutazione obiettiva dell’ostio follicolare; nello specifico, la presenza di tappi cornei e/o sebacei ossidati e organizzati a seguito di errata/scarsa igiene o dell’utilizzo di prodotti inadeguati, comporta l’occlusione dell’ostio stesso e quindi: • ridotta penetrazione di terapie topiche sul cuoio capelluto • irritazione, dermatiti • alterazione del fisiologico Ph • proliferazione degli acari demodex brevis variante capitis.
Le immagini della microscopia in Luce Polarizzata mostrate al paziente tricologico, hanno un’altra importante implicazione: quella di rendere il paziente stesso (spesso timoroso nel lavaggio del cuoio capelluto e dei capelli) consapevole della propria condizione igienica, a
Brunetta F. “Formulazione di prodotti detergenti”. Cosmetich Technology 5(1) 19-36. 2002
Proserpio G., Racchini E. “Manuale di cosmetologia. Per tutti i professionisti della bellezza” BCM Editore, 4° edizione, 1997
Salin M, Ciampalini G.: ”Cosmetologia dei capelli” GITri anno I n 2 ottobre 1997
Salin M, Marliani A, Gigli P.: ”Il Libro Della Permanente” TricoItalia. 1998.
Tosti A ,Pieraccini BM Tricologia ambulatoriale :malattie dei capelli e del cuoio capelluto pag 235245
volte precaria; ciò avrà come effetto una migliore aderenza alla terapia tricologica e quindi ad una maggiore efficacia della stessa. Inoltre, dato il ruolo sempre più importante che viene riconosciuto alla cute come barriera fisiologica e modulatrice di scambi con l'ambiente esterno, risulta evidente quanto sia fondamentale l'impostazione di una corretta detersione; il successo di una terapia tricologica non può prescindere da un’attenta valutazione del cuoio capelluto, dunque dalla conseguente scelta di uno shampoo che rispetti la flora batterica. Riferimenti
Favotto F, Salin M, Gigli P, Marliani A: ”Il ricondizionamento della struttura cheratinica del capello” GITri anno 2. n3, gennaio 1998
Fox C.: ”An introduction to the formulation of shampoos” Cosmet Toilet. 1988;103:25–58.
Marliani A, Bini F , Buttafarro F et al.: ”Tricologia duemila11” Roma, TricoItalia: 2011.
Proserpio G. “Tricologia cosmetologica”. BCM Editore, 1994
Proserpio G., Racchini E. “Manuale di cosmetologia. Per tutti i professionisti della bellezza” BCM Editore, 4° edizione, 1997
Salin M, Ciampalini G.: ”Cosmetologia dei capelli GITri anno I n 2 ottobre 1997
Salin M, Marliani A, Gigli P.: ”Il Libro Della Permanente” TricoItalia.; 1998.
Salin M. ”Tinture per capelli” GITri anno 3, n7 settembre 1999.