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Fibra ottica
AGCOM chiarisca le linee guida
di Marco Ventimiglia
Le perplessità dell'On. Vincenza Bruno Bossio, Segretario della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni sulla regolamentazione per l'installazione della fibra ottica nei condomini.
L'onorevole Vincenza Bruno Bossio è sicuramente fra gli esponenti politici più attenti alla transizione digitale nel nostro Paese, da molti anni nella Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, di cui dal 2019 è anche segretario. Il suo riferimento alle recenti linee guida AGCOM sull'installazione della fibra ottica nei condomini è quindi particolarmente significativo.
Onorevole Vincenza Bruno Bossio, come valuta il pronunciamento dell'AGCOM?
"Non sono in grado di dare una risposta completa perché aspettiamo AGCOM in Commissione per comprendere perché si è cimentata in questa iniziativa che, anche dal punto di vista della sua missione, non appare pienamente in linea. Fra l'altro, non abbiamo ancora avuto modo di incontrare AGCOM dopo il suo rinnovamento, un appuntamento nel quale l'Autorità presenta tradizionalmente il proprio programma e le proprie iniziative. E ho già anticipato in Commissione che per quell'occasione intendo chiedere delle delucidazioni sulle linee guida relative alla fibra ottica".
Nell'attesa dell'incontro che idea si è fatta?
"Ci sono due aspetti su cui riflettere. Il primo è una questione di merito, ovvero se le linee guida sono effettivamente giustificate da una carenza di legislazione al riguardo. Il secondo aspetto, poi, è relativo al metodo, ovvero se l'Autorità abbia o meno effettuato un intervento che rientra appieno nelle sue facoltà regolatorie. Mi lasci però aggiungere quella che è comunque un'evidenza positiva legata a questa vicenda".
Vale a dire?
"Il lato positivo, o perlomeno il bicchiere mezzo pieno, è rappresentato dal fatto che l'intervento AGCOM, al di là del fatto che si possano condividere o meno gli articoli contenuti nel provvedimento, pone l'argomento della fibra ottica all'ordine del giorno. Un tema, quello del FTTH (acronimo
On. Vincenza Bruno Bossio
di Fiber To The Home, ndr), del quale prima sembrava non importare niente a nessuno".
Con queste linee guida non c'è il rischio di rendere inutile l'introduzione del Digital Bonus?
"Intanto è opportuno ricordare che il vantaggio del Digital Bonus è analogo a quello già previsto per il Superbonus piuttosto che l'Ecobonus, quest'ultime delle agevolazioni economiche per dei lavori che vengono fatti perché ci sono delle esigenze soprattutto in tema di svolta green e di ecosostenibilità. In questo caso, con la stessa filosofia, il provvedimento vuole agevolare la svolta verso la transizione digitale. In pratica, viene reso possibile il recupero da parte dei cittadini di tutto o parte dell'importo relativo al costo dei lavori per portare la fibra negli appartamenti".
Ma se le Telco potranno compiere direttamente tutti i lavori necessari?
"Finirebbero per beneficiare loro dell'effetto del Digital Bonus piuttosto che gli Installatori. Ma questo fa parte delle questioni che vanno approfondite con AGCOM. Di certo, la ratio del Digital Bonus è quella di favorire gli investimenti privati con l'obiettivo di rendere connessi in modalità ultra larga il maggior numero possibile di edifici. Fra l'altro il suo meccanismo finanziario dovrebbe essere analogo a quello delle altre agevolazioni, con la possibilità per i cittadini di usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura".
Che tempi dobbiamo aspettarci per avere la fibra ottica all'interno della quasi totalità delle abitazioni italiane?
"Ritengo che dal Recovery Plan arriverà un impulso importante per affrontare l'innovazione digitale del Paese nei prossimi 7/10 anni. Mi aspetto quindi che si proceda rapidamente anche sulla diffusione della banda ultra larga, sostanzialmente in termini di FTTH. Contemporaneamente mi aspetto che ci sia una mappatura in termini di infrastruttura di quello che rimane da fare, soprattutto nelle cosiddette aree bianche. E vanno anche definiti gli interventi per favorire l'effettiva connettività. Infatti, ci sono intere zone dove esiste un'infrastrutturazione anche del 90-95% ma la connettività non è però attivata a livello commerciale. Per quanto riguarda i tempi, mi attengo a quanto detto dal Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale".
Ovvero?
"Vittorio Colao ha indicato il 2026 per il completamento della copertura ultra larga del Paese, anche se l'Europa in realtà ci concede più tempo, entro il 2030. È anche vero che per arrivare a questo risultato il Ministro prevede siano messe in campo ulteriori tecnologie oltre alla fibra ottica, come il 5G, comunque l'impegno resta. Sicuramente da qui al 2023, quando terminerà questa legislatura, vigileremo sulla situazione e verificheremo se la realizzazione di questo obiettivo procederà con la tempistica corretta". ■