Sno Magazine

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N째 11 July 2012


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It’s yours. It’s you.

BLACK SHIVER


Colophon »

Editor in chief and editorial co-ordinator: Sara Lelii Editorial staff and Production assistant: Laura Cipollini Editorial assistant and PR magazine: Rocco De Salvo

Cover: Banchina SNO by night (Luca Paudice) Art direction: Bets srl (betsdesign.com) Translations: Maria Serena De Romanis; Nexo srl, Perugia Photos SNO: Luca Paudice Print: Tipografia Bartolotta, Napoli

comunicazione@snoyachts.com

contents Dove trovarlo

• Nelle camere di tutti gli Hotel 5 stelle Boscolo • Nei più esclusivi e antichi circoli d’Italia • Nelle principali fiere nautiche internazionali • A bordo di una flotta di executive jet in Europa

SNO Yachts Il mondo SNO SNO Sales SNO Service SNO Manufacturing

pag. 4

Consigli esperti SNO Yacht Management • Com.te Colombo Commercialista • Barbara Fasoli Fishapp • Nicola Zingarelli

pag. 33

Yacht Sunseeker Sanlorenzo Hatteras Cabo Boston Whaler

pag. 60

• Nei principali porti direttamente agli ormeggi • Negli uffici Sno dislocati in tutta la penisola e a Montecarlo; • Via mare, toccando tutte le imbarcazioni “Yacht to Yacht”

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Interviste Luisa Todini • Comitato Leonardo Piero Antinori • Tenute Antinori Ugo Gussalli Beretta • Beretta Pina Mengano Amarelli • Amarelli Niccolò Branca • Branca Roberto Gallo • Borsalino Maurizio Marinella • Marinella Roberto Boscolo • Boscolo Hotels

pag. 106

Must Know Cinema • Osvaldo De Santis • Twentieth Century Fox Italy Arte • Agostino De Romanis Bon Ton • Barbara Ronchi della Rocca

pag. 155

Must Have Come te non c’è nessuno • Nicoletta Poli Suite 106 • Marianna Morelli Nicole Hunt • M. Consuelo Scarpulla Paolillo • Marta Paolillo

pag. 175

Lusso Van Cleef & Arpels Chanel Audemars Piguet Louis Roederer Bugatti Bombardier

pag. 184

Circoli

• Circolo Società del Giardino / Milano • Circolo della Caccia / Bologna • Centro Ippico Toscano / Firenze • Antico Circolo del Tiro a Volo / Roma • Circolo Canottieri Aniene / Roma • Circolo Canottieri Napoli / Napoli • Reale Yacht Club Canottieri Savoia / Napoli • Club Canottieri Roggero di Lauria / Palermo • Circolo Canottieri Jonica / Catania

•Dichiarazione_ Società canottieri Marsala / Marsala Le opinioni contenute nella presente pubblicazione sono espresse in buona fede, ma non costituiscono necessariamente la voce ufficiale di SNO. È vietata la riproduzione di ogni parte della pubblicazione senza il permesso dell’editore. I materiali redazionali e pubblicitari debbono essere approvati dall’editore. Pubblicato in Italia. Diritti riservati 2012 SNO. Discharage_Opinions expressed in this magazine are given in good faith, but should not be considered official expression of SNO. No part of SNO MAGAZINE can be reproduced without permission of the publisher. Editorial and advertising matter must be approved by the publisher. Printed in Italy. Copyright 2012 SNO.


Editoriale I I I I I I I I I I

La forza della tradizione Lo scorso anno il nostro Paese ha celebrato i 150 anni dell'Unità d'Italia, un’unità che, da qualche tempo, sta risentendo della forte crisi economica e politica che ci ha visto tutti coinvolti in prima persona. Fino ad oggi la storia ci ha insegnato che dopo le grandi crisi arrivano sempre i momenti

Il fatturato di Sanlorenzo nel 2005, anno in cui Massimo Perotti rileva il cantiere dal

di rinascita e questo grazie anche a tutte le persone che non ehanno maiproprietario smesso di lottare ma soprattutto nonera hanno credere nel noprecedente storico Giovanni Jannetti, di 42 mai mlnsmesso di Euro,dicon un EBITDA di 4 mln. I dipendenti diretti, per la gran maggioranza impiegati, erano 75, con un indotto di circa 200 stro Paese contribuendo a tener alto il nome del “Made in Italy” in tutto il mondo. Con questa edizione 2012 del magazine, Sno Yachts, azienda fal miliare da oltre 25 anni, ha voluto dar voce alle grandi imprese storiche italiane guidate ancora oggi dagli eredi della famiglia fondatrice facendosi raccontare come hanno superato i momenti economici più difficili e qual è stato il segreto che gli ha permesso di arrivare così in alto rimanendo leader in un mercato sempre più competitivo. Con la speranza che l’esempio di queste consolidate e longeve aziende possa trasmetterci fiducia e coraggio confidiamo in un futuro migliore che ci veda ancora più forti di prima.

The strength of tradition »

Last year our country celebrated the 150 anniversary of the Unity of Italy, a unit that, for some time, is suffering the strong economic and political crisis that has seen all of us involved in first person. Until today history has taught us that after the great moments of crisis the rebirth always comes, and also thanks to all those who have never stopped fighting but above all they have never stopped believing in our Country by helping to keep high the name of "Made in Italy" worldwide. By this 2012 edition of the magazine, SNO Yachts, a family business for over 25 years, wanted to give voice to the great historic Italian companies which are still guided by the heirs of the founding family by making to tell them how they overcame the most difficult economic times and what was the secret that allowed them to get so high, remaining top leaders in an increasingly competitive market. With the hope that the example of these longest-established companies can transmit trust and courage we are confident of a better future that can see us even stronger than before.

{Andrea e Francesco Pirro}


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SNO Yachts. Vendita, Assistenza, Produzione: qualità e servizi a 360°

Sales, Service, Manufacturing: 360 degrees of quality and services

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Mondo SNO_6 SNO Sales_8 SNO Service_14 SNO Manufacturing_24

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SNO Yachts 6 La SNO è una società che opera nel settore nautico da più di venti anni e si occupa di servizi di qualsiasi genere per yachts che vanno dai 12 ai 70 metri e di vendita di barche dei migliori brand italiani e stranieri. Fondata e diretta dai fratelli Andrea e Francesco Pirro, la SNO è oggi una realtà in continua espansione che in pochi anni ha trovato sempre più spazio nei luoghi votati per eccellenza alla nautica. Infatti, oltre che nella sua sede centrale di Olbia, la SNO Yachts è presente con i suoi uffici nelle località più esclusive della Sardegna come Porto Cervo, Porto Rotondo, Puntaldia, poi lungo la penisola a Roma, Lavagna, La spezia, Lignano e fuori Italia a Montecarlo. La caratteristica principale dei cantieri navali SNO è l’efficienza, il pronto intervento e il personale altamente specializzato che permette di espletare alla perfezione, ed in qualsiasi momento, ogni tipo di lavoro di manutenzione ordinaria, straordinaria e di refitting.

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SNO is a company that has been working in the marine industry for over twenty years and has been dealing with all kinds of services for yachts ranging from 12 to 70 metres, as well as sale of boats of the best Italian and foreign brands. Founded and directed by the brothers Andrea and Francesco Pirro, SNO is now a growing reality in a few years has found more and more space in places which are renowned for excellence in the marine industry. In fact, in addition to its headquarters in Olbia, SNO Yachts is present with its offices in the most exclusive locations in Sardinia such as Porto Cervo, Porto Rotondo, Puntaldia, then along the peninsula in Rome, Lavagna, la Spezia, Lignano and outside of Italy in Monte Carlo. The main feature of the SNO shipyards is its efficiency, a rapid service department and highly specialized staff who can perform to perfection, and at any time, any work of ordinary and extraordinary maintenance and refitting

Francesco Pirro, Amministratore Delegato SNO

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Sales Service Manufacturing Andrea Pirro, Presidente SNO

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Sales

“Dai 12 piedi del 1988 ai 155 del 2012” / “From 12 feet in 1988 to 155 in 2012”

• 1988 • Puntaldia è la location che ha visto lo start-up di questa azienda. Fondata dai fratelli Andrea e Francesco Pirro nel 1988 con un ufficio-negozio di oltre 100 mq nel centro di questo famoso villaggio turistico a sud di Olbia, la SNO inizia la sua attività con la vendita di gommoni e imbarcazioni di piccole dimensioni svolgendo, prima ancora che nascesse il porto, lavori di assistenza e ormeggio per circa 150 barche. Puntaldia is the location that has seen the start-up of this prestigious company. Founded by the brothers Andrea and Francesco Pirro in 1988 with an office and shop of over 100 square metres in the centre of this popular resort in the south of Olbia, SNO began its activity with the sale of rafts and small boats carrying, even before the port was born, work assistance and mooring for 150 boats.

1992

Nel 1992, la SNO, mantenendo sempre l’ufficio di Puntaldia, decide di aprire anche un cantiere per il rimessaggio e assistenza yachts ad Olbia. Lo spazio a disposizione permette loro di crescere nell’acquisizione di marchi di yachts più grandi e stimati soprattutto nel mondo della pesca. La SNO diventa così importatrice per l’Italia dei famosi fisherman Mako Marine (note negli Stati Uniti perché usate dalle guardie costiere). In 1992, SNO, always maintaining the office in Puntaldia, decided to open a yard for storage and an assistance service for yachts in Olbia. The available space allows them to grow in the acquisition of greater yacht brands which are estimated especially in the fishing world. So SNO becomes the importer of the famous fisherman Mako Marine for Italy (known in the U.S. because they are used by the coastguards).

1996

La crescita come cantiere è direttamente proporzionale a quella come concessionario. Dopo essersi nuovamente aggiudicati il ruolo di importatori per l’Italia di un’altra marca americana di barche da pesca, Luhrs, diventano concessionari per la Sardegna del marchio italiano Cranchi. Growing as a yard is directly proportional to that as a dealership. After having been awarded again the role of importer of another U.S. brand of fishing boats for Italy, Luhrs, they become a dealer for Sardinia, the Italian trademark Cranchi.

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SNO Sales

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2000

Inizia l’espansione commerciale con l’apertura del primo ufficio fuori Sardegna ed esattamente nel Porto di Roma (Ostia) toccando così per la prima volta anche le coste del Lazio. Nello stesso anno la SNO raggiunge la rappresentanza del top della gamma di imbarcazioni da pesca americane con l’acquisizione del titolo di importatore ufficiale per l’Italia di Hatteras Yachts. This year sees the beginning of a policy of commercial expansion with the opening of the first office outside of Sardinia and exactly in the Port of Rome (Ostia) by touching the coast of Lazio for the first time. In the same year SNO reaches the top of the range of American fishing boats with the acquisition of the title of the official importer of Hatteras Yachts for Italy.

2001

L’attività di vendita aumenta con la rappresentanza del famoso marchio italiano Azimut Yacht. Sales activity increases with the representation of the famous Italian trademark Azimut Yacht.

2002

Il 2002 vede l’apertura di 2 nuovi uffici vendita, uno a Porto Rotondo, che va ad incrementare la presenza dell’azienda nei maggiori centri turistici della Costa Smeralda, e uno a Montecarlo, sede storica del lusso e del prestigio. Grazie a quest’ultima nuova sede la SNO allarga il suo raggio d’azione come importatore Hatteras Yachts anche per la Francia e Montecarlo. La stessa cosa accade per il marchio americano Cabo Yachts. Sempre nel medesimo anno SNO diventa concessionaria Atlantis Yachts per la Sardegna. The year 2002 sees the opening of two new sales offices, one in Porto Rotondo, that increased the company's presence in the major tourist centres of the Emerald Coast, and one in Monte Carlo, the historic seat of luxury and prestige. Thanks to this new office SNO expands its range as an importer Hatteras Yachts for France and Monaco too. The same thing is true for the American brand Cabo Yachts. Always in the same year, SNO becomes Atlantis Yachts dealer for Sardinia.

2004

La SNO prende in gestione il Cantiere Navale di Porto Cervo aprendo all’interno anche un ufficio commerciale e, sempre nel 2004, l’azienda decide di aprire a Poltu Quatu un punto assistenza con una gru di 30 tonnellate ed un nuovo facoltoso punto vendita. SNO takes in managing the Shipyard in Porto Cervo opening inside a sales office too. Always in 2004, the company decided to open in Poltu Quatu a service with a 30-ton crane and a wealthy new point of sale.

2006

Nel 2006 termina il rapporto con Azimut Yacht e, grazie alla crescente disponibilità di spazio dovuta alla costruzione dell’ultimo cantiere navale, la SNO diventa concessionaria di marchi sempre più esclusivamente di nicchia e grandi nella loro metratura e prestigio come Sanlorenzo Yachts e Dominator Yachts. In 2006 the relationship with Azimut Yachts ends, then, with the increasing availability of space due to the construction of the last shipyard, SNO becomes dealer of greater and greater brands both in their square footage and their prestige like Sanlorenzo Yachts and Dominator Yachts.

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2007

Viene inaugurato un vasto padiglione espositivo per imbarcazioni nuove di fronte il Cantiere di Cala Saccaia, che offre la possibilità di visitare e ammirare le imbarcazioni senza gli scompensi di un cantiere navale ma con la tranquillità e il comfort di un elegante e raffinato show room nautico. Con questo padiglione espositivo l’Armatore, con il supporto dei nostri tecnici, potrà personalizzare l’imbarcazione con l’installazione dell’elettronica di bordo, sostituzione degli arredi e richiedere modifiche varie che soddisfino le proprie esigenze. A large exhibition pavilion for new boats was opened opposite Cala Saccaia Shipyard, offering the opportunity to visit and admire the boats without the imbalances of a shipyard, but in the quietness and comfort of an elegant and refined showroom boat. Thanks to this exhibition pavilion the Owner, with the support of our engineers can personalize the boat with the installation of the onboard electronics, requiring the replacement of furniture and the various modifications which satisfy his own needs.

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2008

SNO apre ad aprile un ufficio nel porto turistico di Fano e a settembre inaugura il punto vendita di Lavagna. A Porto Rotondo organizza in Agosto la serata “Hatteras Collection” per gli amanti dei fisherman ed al Salone Internazionale di Fort Lauderdale il Presidente Andrea Pirro riceve il premio come “Best Dealer Hatteras” nel mondo. Nasce BLACK SHIVER, una società del gruppo che si occupa della costruzione di barche appoggio customizzate. In April SNO opened an office in the tourist port of Fano, and in September a point of sale was inaugurated in Lavagna. In August the Company organized in Porto Rotondo the evening "Hatteras Collection" for lovers of the fisherman and at the International Motor Show in Fort Lauderdale the President Andrea Pirro received the award as "Best Dealer Hatteras". A SNO group company that deals with the construction of customized support boats called BLACK SHIVER was born.

2010

Dal mese di agosto SNO diventa concessionario per la Sardegna e il Lazio delle rinomate ed intramontabili imbarcazioni Boston Whaler. Since August SNO becomes dealership of the famous and enduring Boston Whaler boats for Sardinia and Lazio.

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2011

Anno importantissimo per la SNO che, il 16 giugno con una conferenza stampa tenutasi in una splendida terrazza di Via Veneto a Roma, ha ufficializzato l’accordo commerciale con il rinomato marchio inglese Sunseeker divenendone importatore esclusivo per l’Italia. Per la prima volta SNO partecipa alla fiera di Genova con due grandi stand: quello Sunseeker e quello SNO con l’esposizione di Hatteras e Cabo. A very important year for the SNO that, on 16 June with a press conference in a beautiful terrace in Via Veneto in Rome, formalized the trade agreement with the renowned British brand Sunseeker becoming the exclusive importer for Italy. For the first time SNO participates at Genoa Boat Show with two large stands: the Sunseeker and the SNO with the exposure of Hatteras and Cabo.

2012 •

Il 2012 vede l’incremento della rete commerciale con l’apertura di due nuovi uffici uno a La Spezia (Porto Mirabello) e uno a Lignano Sabbiadoro. The year 2012 sees an increase in the sales network by opening two new offices, one in La Spezia (Porto Mirabello) and one in Lignano Sabbiadoro.


SNO Sales

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HEADQUARTERS

Olbia (OT)_Via Indonesia, 44 (Loc. Su Arrasolu - Z.I. sett.2) - 07026 Olbia Tel: +39 0789 5502 - Fax. +39 0789 550213

Olbia (OT)_Via Madagascar, 34 (Loc. Cala Saccaia) - 07026 Olbia Tel: +39 0789 5502 - Fax. +39 0789 57689

Vittorio Baioni

Giorgio Sinistrario

Puntaldia (OT)_Marina di Puntaldia 08020 San Teodoro, OT Tel. +39 0784 864213

Porto Cervo (OT)_Marina di Porto Cervo 07021 Porto Cervo Tel. +39 0789 5502 - Fax. +39 0789 550213

Massimo Lestingi

Maurizio Ravera

SALES OFFICE

Elio Cinori

Roma _Porto Turistico di Roma, Lungomare Duca degli Abruzzi, 84 00121 Ostia (RM) Tel. +39 06 56340088 - Fax +39 06 56340088

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Lavagna (GE)_Porto Turistico di Lavagna Piazza Milano, 6 - 16033 Lavagna (GE) Tel: +39 0185 599290 - Fax: +39 0185 598537

Antonio Santella

Antonio Dalmas

Alex Treleani

La Spezia (SP)_Porto Mirabello - Box 36 Viale Italia - 19031 La Spezia Tel. +39 0187 734041 - Fax. +39 0187 734041

Lignano Sabbiadoro (UD) Marina Punta Faro - 33054 Lignano Tel. +39 0431 53290 - Fax +39 0431 73442

Montecarlo_ 9, Av. Des Papalins 98000 Port de Fontvieille Tel. +377 97703136 - Fax +377 97703137

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Marchi rappresentati da SNO

» Brands rappresented by SNO

→ Importatore esclusivo per l'Italia di Sunseeker Exclusive importer of Sunseeker for Italy

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YACHT: [COMING SOON] 155 YACHT • 40 METRE • 34 METRE • 30 METRE • [NEW] 28 METRE • 88 YACHT• 80 YACHT PREDATOR: 130 • 115 • 92 SPORT • 84 • [NEW] 80 • 74 • 64 • 60 • 54 • [NEW] 53 MANHATTAN: 73 • 63 • 53 PORTOFINO: 48 • [NEW] 40

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I → Distributore esclusivo per il Centro Sud Italia ed Isole di Sanlorenzo Exclusive dealer of Sanlorenzo for central, southern Italy and island

SL62 • SL72 • SL82 • SL94 • SL104 • SL108 SD92 • SD122 40 ALLOY 46 STEEL


SNO Sales

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→ Importatore esclusivo per Italia, Francia e Montecarlo di Hatteras Exclusive importer of Hatteras for Italy, France and Monaco

CONVERTIBLE: 54 • 60 • 64 • 68 • 77 MOTOR YACHT: 60 • 72 • 80 • [COMING SOON] 100 RPH GT SERIES: 54 • 60 • 63

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→ Importatore esclusivo per Italia, Francia e Montecarlo di Cabo Yachts Exclusive importer of Cabo Yachts for Italy, France and Monaco

EXPRESS: 32 • 36 • 40 • [NEW] 40 HARD TOP EXPRESS • 44 HARD TOP EXPRESS • 52 FLYBRIDGE: 40

→ Concessionario Boston Whaler per Roma e Sardegna Dealer of Boston Whaler for Rome and Sardinia

SUPER SPORT: 110 SPORT • 110 TENDER • 130 SUPER SPORT 150 SUPER SPORT • 170 SUPER SPORT MONTAUK: 150 • 170 • 190 • NEW 210 DAUNTLESS: [NEW] 170 • 180 • 200 • 230 OUTRAGE: 190 • 220 • 250 • 280 • 320 • 320 OUTRAGE CUDDY CABIN • 370 CONQUEST: 235 • 255 • [NEW] 285 • NEW PILOTHOUSE • 305 [NEW] 315 • 345 • 345 CONQUEST OPEN


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Service “Da 3.000 mq del primo cantiere agli oltre 70.000 attuali”. “From 3.000 square meters of the first shipyard to over 70.000 current”.

• 1992 • Dopo 4 anni dalla sua apertura, SNO inizia ad allargare i suoi interessi al rimessaggio invernale e all’assistenza affittando un capannone di circa 5.000 mq coperti più piazzali e banchine per ospitare barche fino a 16 mt. After 4 years from its opening, SNO began to expand its interests to the winter storage and so in 1992, the company started its new activity of storage renting a shed of 5,000 square metres and more yards and docks to accommodate boats up to 16 metres.

• 1995-1996 • SNO comincia la sua espansione con l’acquisto di un vasto terreno sul mare, nel porto di Olbia in zona Cala Saccaia, dove verrà costruito il primo cantiere di proprietà per rimessaggio e assistenza barche fino ai 53 piedi: 5.000 mq coperti distribuiti su 3 livelli e un piazzale di 4.500 mq con gru elettrica per alaggio e varo di imbarcazioni fino a 40 tonnellate. Il cantiere all’interno è composto di un’officina meccanica e di una elettrica, di una zona carpenteria, falegnameria, verniciatura e di un vasto magazzino ricambi e accessori per assistere al meglio le barche in rimessaggio. SNO began its expansion with the purchase of a vast land on the sea, in the port of Olbia in the Cala Saccaia area, where built the first owned shipyard of storing and support for boats up to 53 feet: 5,000 square metres indoors on 3 levels and a yard of 4,500 square metres with an electric crane for hauling and launching boats up to 40 tons. The shipyard consists of a mechanical and electrical workshop inside, and an area of carpentry, woodworking, painting and a large stock of spare parts and accessories to assist the boats housed in the storage in the best way.

• 1998 -1999 • SNO si espande nuovamente con l’acquisto di un’area più vasta di quella di Cala Saccaia: un terreno di 13.000 mq dove sorgerà l’attuale cantiere di Su Arrasolu. Qui viene costruito il primo capannone di 3.600 mq che, dopo 2 anni, verrà ampliato fino a 6.000 mq con l’aggiunta anche della palazzina uffici. The SNO decided to expand again with the purchase of an even larger area than that at Cala Saccaia: a land of 13,000 square metres where the current Su Arrasolu shipyard will be built. The first 3,600 square metres shed was built which, after two years, will be expanded and it will eventually cover an area of 6,000 square metres in addition to it the office building for the sale of boats was built too.


SNO Service

I I I I I I I I I I • 2000-2001 • Viene inaugurato il secondo cantiere navale SNO ad Olbia nella località Su Arrasolu: 6.000 mq coperti, 15.000 mq di piazzali con annesse banchine per ormeggio, un travel da 160 tonnellate per alzare imbarcazioni fino a 35 metri e una sala verniciatura per barche fino a 35 mt. The second SNO shipyard in Olbia in Su Arrasolu area was inaugurated: 6,000 square metres inside, 15,000 square metres of yard with attached docks for mooring, a 160-ton travel lift for boats up to 35 metres and a Painting Room for boats up to 35 metres.

• 2005-2006 • SNO acquista altri terreni adiacenti al già esistente cantiere di Su Arrasolu raggiungendo così una superficie totale di 50.000 mq e nel 2006 iniziano i lavori per l’ampliamento del cantiere che sarà dedicato ai Maxi-Yachts. Anche di fronte il cantiere di Cala Saccaia, SNO acquista un terreno di 8.000 mq sul quale verrà costruito un capannone di 3.000 mq che sarà adibito all’allestimento di imbarcazioni nuove. SNO purchases other land adjacent to the already existing Su Arrasolu shipyard, thus reaching a total area of 50,000 square metres and in 2006 the work for the expansion of the shipyard for Maxi-Yachts begins. SNO buys a land of 8,000 square meters just opposite Cala Saccaia shipyard, on which a shed of 3,000 square metres will be built to be engaged in the setting of new yachts.

• 2008-2009 • Si conclude il mega cantiere SNO in zona Su Arrasolu con l’ampliamento della marina, la costruzione di 500 mt lineari di pontili e l’acquisto di un nuovo travel lift di 820 tonnellate, uno fra i più grandi al mondo per alzare imbarcazioni fino a 70 mt. Il Service SNO è oggi strutturato in tutti i reparti di lavorazione nautica e organizzato per dare un’efficiente e pronta assistenza esterna, direttamente agli ormeggi, avvalendosi anche della presenza di uffici dislocati nei porti più importanti d’Italia. The Sno mega shipyard in Su Arrasolu was finished with the expansion of the marina, the construction of 500 linear metres of floating docks and the purchase of a new 820 ton travel lift, one of the largest in the world for boats up to 70 metres. The SNO service is now professionally structured in all working nautical departments and organized and ready to give an efficient external assistance directly to the moorings, through the presence of offices located in the most important ports of Italy.

• 2010-2011 • In questo scenario di continua evoluzione la SNO diviene centro assistenza e concessionario di numerosi brands per il service. Viene creato e strutturato un efficiente ufficio garanzia e un ufficio tecnico formato da ingegneri e da tecnici specializzati. SNO mostra attenzione all’ambiente installando sui tetti delle sue grandi strutture pannelli fotovoltaici per trasformare la radiazione solare in energia elettrica. In this evolving scenery SNO becomes service centre and dealer for many brands for the service. It is created and designed an efficient office guarantee, a technical department made up of engineers and technicians.SNO shows and attention for the environment by getting maximum performance from the roofs of its large facilities for the installation of photovoltaic panels that turn sunlight into electricity.

• 2012 • L’anno inizia con interventi di grande portata come la verniciatura degli scafi di alcuni mega yacht oltre i 50 mt. Entro la fine dell’anno inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova sala verniciatura per Yacht fino a 60 mt. The year began with large-scale interventions such as the painting of the hulls of some mega yachts over 50 metres. By the end of the year, work will begin to build the new painting room for boats up to 60 metres.

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Cantieri SNO 16

Via Indonesia Shipyard up to 70 mt yacht

Via Madagascar Shipyard up to 53 feet

Struttura per allestimento imbarcazioni nuove New ship building facility


SNO Service

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Sno e Green Energy

SUPERFICI » • Piazzale: 32.000 mq • Rimessaggio: 27.000 mq di cui 4.500 soppalco • Banchina di ormeggio: 500 mt per 50 posti barca fino a 70 mt • Uffici: 1.600 mq • 2 bacini di alaggio e varo fino a 70 metri • Sala di verniciatura a temperatura controllata per scafi fino a 35 metri • Magazzino ricambi: 1.200 mq SURFACE AREAS » • Platform: 32,000 m2 • Winter Storage 27,000 m2 of which 4,500 are on the mezzanine • Mooring dock: 500 metres for 50 berths for vessels of up to 70 metres • Offices: 1,600 m2 • 2 haulage and launch basins for vessels of up to 70 metres • Temperature controlled painting room for hulls of up to 35 metres in length • Spares warehouse 1,200 m2

ATTREZZATURE » • Travel lift da 820 tons • Travel lift da 160 tons • Gru per alaggio imbarcazioni fino a 20 tonnellate • 5 carri ponte per alzare barche fino a 20 tonnellate • 6 carrelli idraulici da 20, 40, 60, 160, 350, 800 tons EQUIPMENT » • Travel lift rated at 820 tons • Travel lift rated at 160 tons • Crane for haul out and launch of vessels of up to 20 tons • 5 bridge cranes for hoisting vessels of up to 20 tons • 6 hydraulic lifts rated at 20, 40, 60, 160, 350 and 800 tons

SUPERFICI » • Piazzale: 4.500 mq • Rimessaggio pian terreno: 3.300 mq • Rimessaggio soppalco: 1.850 mq • Banchina di ormeggio: 80 mt lineari • Magazzino ricambi: 200 mq SURFACE AREAS » • Platform: 4,500 m2 • Storage area ground floor: 3,300 m2 • Storage area mezzanine 1,850 m2 • Mooring dock: 80 linear metres • Spares warehouse: 200 m2

ATTREZZATURE » • 1 Gru elettrica per alaggio imbarcazioni fino a 40 tonnellate • 2 carrelli idraulici per movimentazione barche fino a 20 tonnellate • 2 carri ponte per alzare barche fino a 10 tonnellate EQUIPMENT » • 1 electric crane for hauling vessels of up to 40 tons • 2 hydraulic lifts for moving vessels of up to 20 tons • 2 bridge cranes for hoisting vessels of up to 10 tons

SUPERFICI » • Piazzale: 4.000 mq • Padiglione: 3.000 mq SURFACE AREAS » • Platform: 4,000 m2 • Pavilion 3,000 m2 mq

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Assistenza e Refitting

» Assistance and Refitting

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Service

» Service

Il personale altamente specializzato esegue qualsiasi tipo di lavorazione e manutenzione di carattere ordinario e straordinario. Il cantiere è in grado di offrire tutti i tipi di assistenza ad ogni genere di imbarcazione: • lavorazioni a scafo con interventi strutturali su acciaio, lega leggera, legno e materie composite • lavorazioni esterne: pulizia, sabbiatura e verniciatura dello scafo, finiture di coperta • verniciatura completa o interventi su porzioni di scafo • interventi sull'impianto idraulico, elettrico, elettronico, impianti satellitari • interventi su struttura e arredi interni • sostituzione, riparazione e manutenzione di motori e generatori • assistenza ed intervento direttamente all’ormeggio o posto barca Grazie al grande bacino di alaggio e varo ed al travel da 820 tonnellate eseguiamo tutte queste lavorazioni anche sui mega yachts che prima per qualsiasi intervento erano costretti a spostarsi dalla Sardegna.

Our highly specialised personnel can carry out any kind of routine or special maintenance operation. The shipyard is capable of offering all types of service assistance for every kind of vessel: • Hull work with structural operations on steel, lightweight alloys, wood and composite materials • External operations: cleaning, sanding and painting hulls and deck finishing • Complete painting or work on parts of the hull • Service work on the hydraulic, electrical or electronics and satellite systems • Service work on the interior structures and/or furnishings • Replacement, repair and maintenance of engines, motors and generators • Assistance and service directly at the mooring or slip Thanks to our very large hauling out and launching basin as well as our 820-ton travel lift, we can perform all of these operations even on mega yachts, which previously were forced to leave Sardinia for such operations.


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Refitting Una delle attività che SNO ha sviluppato con successo negli ultimi anni è il Refitting. I nostri projects si occupano della gestione delle attività di refitting, di qualsiasi entità esse siano, su unità da diporto in acciaio, lega leggera, composito e legno. In concerto con gli enti tecnici seguono le commesse curandone tutti gli aspetti, dal progetto strutturale, strumentale ed impiantistico, all’estetica ed alla sicurezza di bordo. Particolare attenzione viene riservata alla finitura degli interni e degli esterni, accompagnando l’armatore nella scelta delle modifiche o finiture del decor che renderanno più piacevole il soggiorno a bordo. I projects possono interloquire sia con l’armatore stesso, con il comandante o con il project dell’armatore, a seconda della scelta del cliente.

Ufficio Tecnico Gli ingegneri ed i tecnici della SNO effettuano sopralluoghi per la diagnosi di tutte le problematiche presenti a bordo dell’imbarcazione, redigono preventivi e supportano i reparti nelle attività di service e refitting, coordinando le lavorazioni e fornendo disegni, rendering e informazioni di carattere tecnico.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I » Refitting Over the last few years, SNO has successfully developed its refitting capabilities. Our project managers organise refitting work of any dimension, on pleasure craft in steel, lightweight alloys, composites and wood. Together with technical authorities, they closely monitor job orders, taking care of each detail from structural, instrumental and systems jobs including aesthetic features and on-board safety. Special attention is paid to interior and exterior finishing, accompanying the owner in the choice of the changes of finishes in the décor that will make their time aboard more pleasurable. The project managers interface with the owner, the captain or the owner's project manager, according to the wishes of the owner.

» Engineering Office The engineers and technicians at SNO perform surveys for the diagnoses of every problem that may be found on board the vessel, then they prepare an estimate and support the different departments in their service and refitting work, coordinating the jobs and providing drawings, renderings and other technical information.


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Reparti

Departments

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Reparto Carpenteria Metallica Il personale specializzato, con l’ausilio di macchinari all’avanguardia, realizza costruzioni, effettua modifiche e riparazioni su scafi e sovrastrutture in acciaio e leghe leggere. Grazie alla collaborazione con aziende americane come Pipewelders i nostri tecnici hanno acquisito l’esperienza per realizzare particolari saldature brevettate dell’alluminio anodizzato, impiegate fra l’altro per la costruzione di tuna towers e tientibene. Metal Work Departments Our highly specialised personnel use state of the art equipment to create structures, make changes and repairs on hulls and superstructures in steel or lightweight alloys. Owing to the cooperation with American companies such as Pipewelders, our technical personnel have acquired the experience to perform special patented welds on anodized aluminium, used among other things for the construction of tuna towers and handrails.

Reparto Falegnameria - Carpenteria Il reparto (600 mq) è formato da artigiani di grande esperienza in grado di eseguire qualsiasi lavorazione di ebanisteria, realizzazioni e modifiche di arredo su progetto. Abili mastri d’ascia realizzano e ricondizionano qualsiasi parte dello scafo: coperte in teak, capo di banda, fasciame e strutture. Il tutto con alto grado di finitura. Carpentry - Woodworking Department This 600-m2 area is manned by artisans with long experience, capable of processing any cabinet making or joinery work, for new projects or for refurbishing of décor by custom order. Able shipwrights can make or recondition any part of the hull: teak decks, gunwales, plating and structures. Everything is made with a high level of finish.

Reparto Motori e Meccatronica I componenti del reparto hanno certificati di specializzazione annualmente aggiornati, rilasciati dalle case costruttrici Cat, Man, Volvo Penta, Yanmar, Cummins, Mercruiser, Mercury, Hamilton Jet, Harneson Drive, Twin Disk, Onan, Westerbeke. Effettuano diagnosi e analisi di performance nonché riparazioni, sostituzioni e revisioni generali a motori ed organi di propulsione avvalendosi delle più sofisticate strumentazioni.

Reparto Meccanica Meccanici specializzati eseguono sostituzioni e revisioni della linee propulsive con rettifica degli assi portaelica, equilibratura delle eliche e interventi su supporti asse e timoni. Mechanical Department Our specialised mechanics perform replacement and overhaul of drivelines, with truing of propeller shafts, propeller balancing and service work on shaft and rudder brackets and supports.

Engine and Mechatronics Department The personnel that makes up this department have their specialisations certified annually by the following manufacturers: Cat, Man, Volvo Penta, Yanmar, Cummins, Mercruiser, Mercury, Hamilton Jet, Harneson Drive, Twin Disk, Onan, Westerbeke. They carry out performance diagnostics and analyses as well as repair, replacement and general overhaul of engines and propulsion systems making use of the most sophisticated cutting edge tools and instrumentation.


SNO Service

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Reparto Elettronica - Navionica - Automazione Il personale del reparto è specializzato nell’installazione e nella manutenzione delle più complesse apparecchiature elettroniche di bordo a servizio delle telecomunicazioni e della navionica. I nostri tecnici realizzano impianti domotici integrati per la gestione della totalità degli impianti di bordo e garantiscono assistenza e riparazione su tutti gli apparati installati. Electronics - Navionics - Automation Department The personnel in this department are specialised in the installation and maintenance of the most complex on-board electronic equipment for telecommunications and navionics. Our technicians create integrated domotic systems for the management of all of the on-board systems and guarantee assistance service and repairs for all installed systems.

Reparto Elettricisti Il suo personale è preparato per intervenire su qualsiasi impianto di bordo, sia nei cablaggi che negli accessori elettrici o elettromeccanici, eseguendo riparazioni o realizzazioni di nuovi impianti con l’ausilio di sofisticati strumenti di diagnosi ed analisi. Electrician Department The personnel in this department are ready to provide service work on any on-board electrical system, whether for wiring or electrical or electromechanical accessories, making repairs or creating new systems with the aid of sophisticated diagnostic and analysis tools.

Reparto Verniciatura I verniciatori del reparto, essendo formati con corsi professionali direttamente dalle case produttrici delle migliori pitture in commercio, svolgono tutte le lavorazioni di preparazione alla pitturazione e verniciatura completa o mirata per barche fino a 70 metri in acciaio, legno, leghe leggere e vetroresina. La verniciatura delle unità viene eseguita in ambienti a parametri di temperatura e umidità controllati con filtri a bassissima emissione. Il tutto coperto da garanzia.

Reparto Vetroresina Il reparto effettua qualsiasi riparazione e modifica in epossidica, vinilestere e poliestere in ambienti a temperatura ed umidità controllati con applicazione manuale e sottovuoto. Fibreglass Department This department is able to undertake any repair or modification in fibreglass, vinylester and polyester resins in a temperature and humidity parameter controlled environment with manual or vacuum application.

Reparto Gomma Il reparto esegue riparazioni, modifiche e rigenerazioni di unità pneumatiche. Rubber Department This department repairs, modifies and regenerates pneumatic units.

Painting Department The painters in this department, having been trained in professional instructional programs by the manufacturers of the finest paints on the market, perform the preparation for painting and either the complete painting or only partial painting of vessels up to 70 metres in length, in steel, wood, light alloys or fibreglass. Painting is carried out in a temperature and humidity parameter controlled environment with extremely low emission filters. All work is fully guaranteed.

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Assistenze autorizzate e concessionari

» Dealership service assistance

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MOTORI / ENGINES » Cat – Man – Yanmar Marine – Cummins – Volvo Penta – Mercury /Mercruiser

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TRASMISSIONI / TRASMISSION » Hamilton Jet – Arneson Drive – Twin Disc - ZF

NAVIONICA / NAVIONICS » Furuno (Arimar) – Intellian – Raymarine - Kvh - Simrad

ELETTRONICA / ELECTRONICS » Glendinning – Mastervolt

GRUPPI ELETRROGENI / POWER GENERATORS » Onan –Westerbeke – Kohler

ACCESSORI DA PESCA / FISHING ACCESSORIES » Pipewelders - Rupp Marine

ARIA CONDIZIONATA / AIR CONDITIONING » Cruisair – Condaria - Airrrr - Dometic

DISSALATORI / DESALINATION UNITS » Tecnicomar - Idromar - Hp Watermaker

VERNICI / PAINT » Awlgrip - Dupont Marine - Boero - Sika Point

PASSERELLE / GANGWAYS » Opacmare - Opac - Besenzoni


SNO Service

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Rimessaggio Winter Storage

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Le barche, anche se concepite per stare in mare, hanno bisogno di interventi e lavori di manutenzione fondamentali fuori dall’acqua per garantirne la sicurezza e allungarne la vita. Dopo aver navigato durante l’estate, tutti gli yachts dovrebbero essere sottoposti a revisione e manutenzione. Grazie alle sue grandi strutture la SNO è in grado di effettuare il rimessaggio di imbarcazioni di grande metratura fino a 70 metri.

» Pleasure ships, even if designed to remain at sea, require basic maintenance work out of the water to guarantee their safety and lengthen their lives. After having sailed over the summer months, every yacht should undergo overhaul and maintenance. Owing to its very large facilities, SNO is capable of taking on winter storage of vessels up to 70 metres long.


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Manufacturing I I I I I I I I I I I I I I I I I

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The

3 Black Shiver Lines BLACK SHIVER

Black 100 fb • 140 (fb o td jet) • 190 cabin • 190 open • 220

Black Shiver Military 100 • 140 cabin • 140 open


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Black Shiver It’s yours. It’s you. 25

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» Negli ultimi anni il mercato nautico è cambiato radicalmente, si è evoluto. La nascita di nuove esigenze e nuovi stili di vita ha richiesto risposte moderne e attuali in grado di interpretare i desideri e le necessità manifestate dagli armatori. Mentre prima era il mondo nautico ad imporre il proprio prodotto al clien-

The marine market has recently changed, evolving into a new phase. New needs and lifestyles required new answers, more modern and capable to understand owner’s desires. If earlier was the marine industry to impose the pace to the customer, the trend is now the opposite and we need to follow

BLUE SHIVER

BLACK SHIVER MILITARY

Blue 45 fb • 50 jet


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te, ora è il cliente che impone i propri desideri all’industria nautica. Sno Yachts, presente sul mercato nautico da quasi 25 anni, è diventato oggi uno dei cantieri per il service più grandi del Mediterraneo. Nella sua lunga attività ha sempre mostrato particolare attenzione all’andamento e ai nuovi interessi della nautica apportando importanti miglioramenti nel servizio, puntando su una sempre maggiore professionalità delle risorse umane e realizzando grandi investimenti nei luoghi dove opera. Il continuo rapporto negli anni con il cliente ha permesso alla Sno di ascoltare le richieste più intime del mercato e di accrescere così con il tempo il proprio bagaglio conoscitivo per indirizzarlo verso la realizzazione di un prodotto di massima qualità. Un prodotto complesso, destinato a chi è abituato a ricercare nell’oggetto desiderato il massimo della tecnologia, del design e della funzionalità. La risposta di Sno ai desideri non ancora soddisfatti dei clienti più esigenti è la linea Black Shiver: un mezzo unico, senza compromessi, dalla qualità indiscutibile. Questo nuovo prodotto nautico, Black Shiver, ha come punti cardine la qualità del prodotto e la professionalità di chi lo costruisce. Affidato ad un team di ventennale esperienza nella costruzione dei gommoni, il prodotto viene totalmente disegnato, progettato e realizzato all’interno delle strutture Sno alle porte della Costa Smeralda. Il nostro staff tecnico, forte dei numerosi anni di esperienza, è capace di ideare mezzi che rispondono ai test più severi e alle certificazioni più restrittive. L’utilizzo di materiali più prestazionali ha permesso alla Sno di sviluppare questo ambizioso progetto garantendo ai propri clienti un prodotto unico e di massima qualità. La linea Black Shiver include 3 linee principali: • Black Shiver: barche da appoggio per lunghi spostamenti • Black Shiver Military: barche militari usate in campi specifici professionali • Blue Shiver: tender da interno garage per Maxy Yacht

Cantiere/Shipyard

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Unità produttiva/Location

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Personale specializzato/High skilled workforce

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SNO Manufacturing Black Shiver

I I I I I I I I I I the customer requests. SNO Yachts, on the market since more than 25 years, is now one of the largest service shipyards in the Mediterranean. In its long activity SNO’s focus has always been on development, improving the services to the customers, with great attention to human resources and technical skills, increasing team professionalism and investing in its own growth. The continuous and intimate relation with their customers allowed SNO to listen and understand the market requests, growing its knowledge and addressing all efforts to realize the highest quality product. The outcome is a complex product, dedicated to whoever is looking for the best of technology, design and functionality. SNO’s response to these still unsatisfied customer’s wishes is the “Black Shiver” range: a unique product, no compromises, unquestionable quality. Product’s quality, technical skills and experience of the team are the key points of this new marine product, Black Shiver. A team with more than 20 years of experience is committed to design, project and manufacture this jewel, entirely at SNO facilities, located at the gates of Costa Smeralda. Many years of experience and success, both in recreational and commercial products, make the knowledge of its technical staff incomparable to anyone else on the market. Their ability in designing vessels that over the years responded to rigorous tests and certifications, in addition to the use of high quality materials, allowed SNO to develop this ambitious project and offer their customers a unique product with the highest quality Black Shiver offers 3 main product lines:

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• Black Shiver: a support boat for long trips • Black Shiver Military: Utility boats used in governmental and commercial activities • Blue Shiver: tender used for the garage of Maxi Yachts

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Black Shiver Line  Black Shiver è il marchio che racchiude i 4 modelli di barche da appoggio per lunghi spostamenti.

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Black Shiver is the brand including 4 different boats, as support for long cruises.

< 220: ampia zona prendisole; zona conviviale in pozzetto; 2 ampie cabine e 2 bagni / wide sun lounge area; living area in the cockpit; 2 large cabins and 2 heads;

> 140 (fb o td jet): ampia coperta; spaziosa zona prendisole; cucina + bagno / large deck; wide sun lounge area; galley + head


SNO Manufacturing Black Shiver

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Coming soon [190-100] < 190 cabin ampia zona prendisole; zona conviviale in pozzetto; 1 ampia cabina; 1 bagno; zona equipaggio / cabin; wide sun lounge area; living area in the cockpit; 1 large cabin; 1 head; crew quarter

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< 190 open ampia zona prendisole; zona conviviale in pozzetto e a prua; cucina + bagno; zona equipaggio / wide sun lounge area; living area both in the cockpit and forward; galley + head; crew quarter.

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< 100 fb ampia coperta; spaziosa zona prendisole / large deck; wide sun lounge area.

Black Shiver è il marchio che racchiude i 4 modelli di barche da appoggio per lunghi spostamenti. La linea Black Shiver è realizzata con tubolare “pieno” che significa più resistente agli urti: non si buca, non si sgonfia, non si taglia. La semicirconferenza all’esterno assicura le stesse doti di stabilità di un classico gommone ma meno ingombrante. Le aree interne sono totalmente customizzabili dal cliente nel rispetto delle caratteristiche progettuali. Caratteristiche vincenti della linea Black Shiver sono: • limitato pescaggio (possibilità di accedere a zone con fondali molto bassi) • notevole manovrabilità (entrare in spazi molto ristretti) • grande autonomia (praticità per lunghi viaggi). Black Shiver is the brand including 4 different boats, as support for long cruises. Black Shiver line is realized with foam filled tubular, which means more resistance to impacts: do not fear holes, deflating or cuts. The external semicircle guarantees same stability features than a standard rib, but less wasted room. Inside area are fully customizable, by respecting the main project lines. The winning points of Black Shiver are: • Limited draft (allowing to approach very shallow waters) • smooth maneuvering (allowing to access very narrow areas) • long range (useful for long cruises).

Gamma 220 » Lunghezza ft / Length oa 22,00 mt • Larghezza ft / Beam oa 5,70 mt • Pescaggio / Draft 1,05 mt • Motorizzazione / Engine 2X1550 hp • Propulsione / Propulsion jet Rolls-Royce • Velocità massima / Maximum speed 50 kn • Velocità di crociera / Cruise speed 42 kn • Carburante / Fuel capacity 3500 lt • Autonomia / Range 400 miles 190 cabin/open » Lunghezza ft / Length oa 19,00 mt • Larghezza ft / Beam oa 5,00 mt • Pescaggio / Draft 0,95 mt • Motorizzazione / Engine 2X1200 hp • Propulsione / Propulsion jet Rolls-Royce • Carburante / Fuel capacity 3500 lt • Autonomia / Range 400 miles 140 » Lunghezza ft / Length oa 14,00 mt • Larghezza ft / Beam oa 3,70 mt • Pescaggio / Draft 0,85 mt • Motorizzazione / Engine 2X560 hp jet 3x350hp fb • Velocità massima / Maximum speed 48 kn • Velocità di crociera / Cruise speed 41 kn • Carburante / Fuel capacity 2000 lt • Autonomia / Range 350 miles 100 » Lunghezza ft / Length oa 9,99 mt • Larghezza ft / Beam oa 3,50 mt • Pescaggio / Draft 0,60 mt • Motorizzazione / Engine 2X350 hp


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I I I I I I I I I I BLACK SHIVER MILITARY

Black Shiver Military 30

Attraverso il nostro team tecnico, forte di anni di esperienza nell’ambito dei mezzi di servizio e dei mezzi usati in campo professionale (sulla base di capitolati realizzati da enti tecnici e militari), Black Shiver realizza anche mezzi militari. In questo settore si integrano al massimo materiali di alta qualità, avanzate tecnologie e know how dei nostri tecnici. I modelli realizzabili sono due: • Military cabin (postazione guida nella cabina); Military open Anche in questo caso i battelli sono interamente customizzabili in base alle caratteristiche richieste dal committente e allo scopo del mezzo. Anche la linea Military Shiver è realizzato in tubolare “pieno” garantendo le stesse doti di un tubolare classico e riducendo notevolmente gli ingombri interni.

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Our technical team achieved important results and awards, both in Italy and internationally, manufacturing boats for commercial and military use (based on technical specifications of commercial and military entities). Thanks to this experience Black Shiver is now also offering in its range specific military vessels, where quality of materials, know how and technology are fully integrated. The range offers two models: • Military cabin (steering console in the cabin); Military open Also in this case boats are fully customizable upon customer’s requests and for their specific purpose. Military Shiver is also realized with a foam filled tubular, adding advantages to the classical tubular and increasing available internal space.

Gamma 100 » Lunghezza ft / Length oa 9,99 mt • Larghezza ft / Beam oa 3,50 mt • Pescaggio / Draft 0,60 mt • Motorizzazione / Engine 2X350 hp

140 Cabin » Lunghezza ft / Length oa 14,00 mt • Larghezza / Beam oa ft 3,70 mt • Pescaggio / Draft 0,85 mt

140 Open » Lunghezza ft / Length oa 14,00 mt • Larghezza ft / Beam oa 3,70 mt • Pescaggio / Draft 0,85 mt


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Blue Shiver

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» Blue Shiver è la linea di tender per grandi imbarcazioni: • Blue 50 jet; Blue 45 fb. La linea Blue-Shiver ha sia il tubolare classico pneumatico nel modello 450, sia il tubolare pieno nel modello 500. Il tubolare pieno ha la stessa stabilità del gommone classico ma con l’ingombro di solo una semicirconferenza verso l’esterno riducendo così notevolmente gli ingombri interni. Per i Blue Shiver Jet è stata scelta una motorizzazione diesel che offre numerosi vantaggi. Il colore del tubolare e i tessuti della cuscineria sono customizzabili.

Blue Shiver is the line of Tender for big units and mega yachts. • Blue 50 jet; Blue 45 fb. Blue-Shiver line offers the classical pneumatic tubular on the 450 Model, and the foam filled one on the 500 model. The filled tubular has the same stability than a classical rib, but smaller in dimensions thanks to only one external semicircle, offering more room inside. We have selected diesel engines for the Blue Shiver Jet line to offering multiple advantages. The color of the tubular, the fabrics and the upholstery are customizable.

Gamma 50 jet » Lunghezza ft / Length oa 5,00 mt • Larghezza ft / Beam oa 2,20 mt • Pescaggio / Draft 0,35 mt • Altezza totale / Height oa 0,97 mt

45 fb » Lunghezza ft / Length oa 4,50 mt • Larghezza ft / Beam oa 2,10 mt • Pescaggio / Draft 0,35 mt • Altezza totale / Height oa 1,15 mt • Potenza massima / Maximum power 80 hp



Consigli degli esperti

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Consigli esperti SNO. ADVICE EXPERTS SNO

Yacht Management Comandante Paolo Colombo _34

Commercialista Barbara Fasoli _50

Fishapp Nicola Zingarelli _54

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Yacht Management Âť

{ Comandante Paolo Colombo } I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I


Consigli degli esperti: Yacht Management

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contatti mail: paolocolombo@libero.it mob: +39 392 9553204

Classe 1963, Ufficiale della Marina Militare per più di 14 anni, ha partecipato a diverse missioni di embargo, di “peace Keeping”, diplomatiche e addestrative in diverse parti del mondo. Medaglia d’onore per 10 anni di lunga navigazione e medaglia di merito per 16 anni di servizio nella Marina Militare. Dopo diversi incarichi presso due multinazionali di consulenza direzionale, ha diretto per più di 5 anni la prima ed unica scuola di formazione per equipaggi e personale dei cantieri nautici. È laureato in Scienze Navali e Marittime e Mediatore Marittimo, iscritto nelle liste della Camera di Commercio della Provincia di Livorno. Attualmente si occupa di consulenza in ambito marittimo e nautico per armatori, comandanti, cantieri ed aziende che operano nella nautica. Non potevamo che chiedere ad una professionista del mare come il Comandante Colombo consigli per trascorrere al meglio la nostra vita sullo yacht.

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Class of 1963 Official Navy for more than 14 years, has participated in several missions of embargo, of "Peace Keeping", diplomatic and training missions in different parts of the world. Medal of Honour for 10 long years of sailing and a medal of merit for 16 years of service in the Navy. After several assignments of management consulting at two multinationals, he has conducted for more than 5 years old the first and only school of training for crews and staff of the yards. He holds a degree in Naval and Maritime Sciences and Broker, registered to the Chamber of Commerce of the Province of Livorno. He is currently consulting in the field of maritime and nautical ship owners, masters, and construction companies operating in the marine industry. We had to ask a professional in the sea as Commander Colombo suggestions for living at best our life on the yacht.


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Diritti e doveri di un comandante

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Quali sono i requisiti fondamentali, oltre gli attestati, che un comandante dovrebbe avere per svolgere al meglio il proprio lavoro? Un buon comandante per definirsi tale deve possedere 2 requisiti fondamentali: le competenze gestionali (management) e l’attitudine al comando (leadership), dando per scontate le competenze tecniche (arte della navigazione, conoscenze meccaniche ed ingegneristiche). Le competenze gestionali sono formate dal bagaglio di conoscenze (know-how) necessarie a gestire lo yacht con un risultato economico profittevole e/o di soddisfazione dell’armatore/cliente; l’ottenimento di questi risultati è un equilibrato mix tra le conoscenze dei basilari strumenti di gestione economica, di formazione manageriale e di buon senso di “pater familias”. Altro discorso è la “leadership” che sfortunatamente non si può insegnare, ma l’esperienza unita ad una corretta formazione manageriale e attitudini relazionali possono trasformare un ottimo marinaio in comandante.

Rights and duties of a commander

What are the basic requirements, as well as the certificates, that a commander should have to do a better job? A good commander should have two basic requirements to be defined so: management skills (management) and the leadership abilities (leadership), taking for granted the technical skills (the art of navigation, mechanical and engineering knowledge). Managerial skills are formed by the body of knowledge (know-how) needed to manage the yacht with a profitable business results and / or the satisfaction of owner / client; to obtain these results it is necessary a I I I I I I I I I I I I I I balanced mix of knowledge of basic tools of economic management, management training and common sense of "pater familias". Another speech is the "leadership" who unfortunately cannot be taught, but the experience together with a proper management training and social skills can turn a good sailor in Commander.

Quali sono i diritti e doveri che un comandante ha nei confronti dell’armatore e viceversa? Il codice della Navigazione ed il rapporto contrattuale (contratto di imbarco) sono il “vademecum” indispensabile per definire correttamente e senza fraintendimenti il rapporto fra le parti. È chiaro che il datore di lavoro del comandante è l’armatore, ma il rapporto fiduciario tra i due è aspetto imprescindibile per il buon esito dell’incarico. Il comandante ha la responsabilità della conduzione nautica dello yacht e il dovere di condurre in sicurezza i passeggeri e lo yacht. Proprio per questo motivo ha il diritto di decidere in merito alla sicurezza di ospiti, equipaggio e mezzo condotto. Io consiglio sempre ai comandanti di essere trasparenti al massimo nella loro gestione operativa e nautica, argomentando sempre le decisioni prese in modo da condividere sempre le decisioni e le scelte che a volte possono non essere gradite. D’altro canto si deve tenere presente che il comandante ha la responsabilità della conduzione nautica del mezzo e del trasporto degli ospiti/passeggeri in sicurezza, ma è l’armatore il datore di lavoro e quindi si torna alla condivisione delle decisioni.

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What are the rights and duties that a commander has towards the ship owner and vice versa? The Code of Navigation and the contractual relationship ( boarding contract) are the "Handbook" which is essential to define properly and without misunderstanding the relationship between the parts. It is clear that the employer of the master is the owner, but the fiduciary relationship between the two is unavoidable aspect for the success of the assignment. The commander has the responsibility for operation of the yacht sailing and the duty to carry safety the passengers and the yacht. Precisely for this reason has the right to decide on the safety of guests, crew and half pipe. I always advise commanders to be the most transparent in their operations and boating, always arguing the decisions taken in order to always share the decisions and choices that they can sometimes not be like. On the other hand we must keep in mind that the commander has the responsibility for operation of the means and marine transportation of guests / passengers safety, but the owner is the employer, and then the sharing of decisions is very important. Living daily in an environment so circumscribed as the boat sometimes leads to a forced cohabitation that is not always pleasant. I n case where misunderstandings should arise in the relationship between the owner and the master which solution would be better to take? In the choice of a commander by the ship owner (and vice versa) always comes into play "feeling" that arises between the two. However, it is clear that, except in rare cases when you get to a relationship of friendship, the esteem between the master and owner is the element on which to


Consigli degli esperti: Yacht Management

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Vivere quotidianamente in un ambiente così circoscritto come la barca a volte porta ad una convivenza forzata che non sempre risulta piacevole. Nel caso in cui sorgessero delle incomprensioni nel rapporto tra l’armatore e il comandante quale sarebbe la soluzione migliore da prendere? Nella scelta di un comandante da parte dell’armatore (e viceversa) entra sempre in gioco il “feeling” che nasce tra i due. È però evidente che, salvo i rari casi in cui si arriva ad un rapporto di amicizia, la stima tra comandante ed armatore è l’elemento su cui fondare la relazione professionale e su cui basare anche la gestione delle possibili incomprensioni. Nel caso in cui si arrivi ad un “punto di non ritorno” il mio consiglio è quello di gestire il tutto sempre nei modi previsti dal contratto e rispettando l’etica professionale che prevede di NON lasciare armatore e ospiti nel bel mezzo della stagione ma trovare con buon senso ed etica un giusto compromesso. È rinomato il caso in cui a volte molti comandanti, sicuramente poco professionali e molto dediti al riposo, sconsigliano ogni mattina gli armatori di uscire dal porto perché prevedono sempre forti burrasche e giganteschi tzunami, riducendo la vacanza di un armatore alla vita di porto anziché di mare. Può dare un consiglio agli sfortunati armatori che vivono intere stagioni in porto? Facile! Imparare a consultare il servizio meteo da soli! Fuor di battuta, le richieste ragionevoli ed equilibrate da parte dell’armatore devono essere sempre soddisfatte nel rispetto della reale sicurezza del mezzo e degli ospiti.

base the professional relationship and on which to base also the management of possible misunderstandings. If you arrive at a " point of no return" my advice is always to manage it in the manner prescribed by the contract and to respect the professional ethics that expects NOT to leave the owner and guests in the middle of the season but to find a right compromise with common sense and ethics. It is well-known the case in which sometimes many commanders, certainly not very professional and very dedicated to rest, every morning dissuade owners to leave port because they expect more severe storms and giant tsunami, reducing the vacancy of a ship owner to live in a port rather than at sea. Can you give an advice to the unfortunate owners who live full seasons in port? Easy! Learning to see the weather forecast service alone! Beyond joke, balanced and reasonable requests by the ship owner must be satisfied in the respect of real security of the means and the guests.


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Su ogni nave è presente un Comandante che si assume tutta e la più completa responsabilità. Quali sono esattamente i compiti che gli spettano? Anche qui il codice della navigazione ci viene in aiuto, ma semplificando: conduzione nautica dello yacht, sicurezza degli ospiti/passeggeri, sicurezza del mezzo, addestramento dell’equipaggio, definizione dei compiti e degli incarichi dell’equipaggio, gestione economica dello yacht.

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Ci delinea un piccolo decalogo per un buon comandante? 1. sicurezza delle persone e dell’equipaggio prima di tutto 2. addestra te stesso e il tuo equipaggio 3. conosci il tuo yacht 4. crea relazioni amichevoli con il tuo armatore, ma mantieni un distacco professionale 5. fatti ben volere dal tuo equipaggio, ma ricordati che sei il loro comandante 6. dai sempre l’esempio per primo 7. rispetta e fai rispettare la privacy dei tuoi ospiti 8. elogia in pubblico e punisci in privato 9. asseconda il volere degli ospiti, loro sono in vacanza, ma ricordati il primo punto! 10. ricordati sempre di agire in modo etico e consono al tuo status e sempre con un sorriso!

On every ship there is a commander who takes full responsibility for all and more. What are exactly his duties ? Even here the navigation code helps us, but simplifying: run sailing yacht, the safety of guests / passengers, means safety, crew training, definition of tasks and duties of the crew, the economic management of the yacht. Can you delineate a small handbook for a good commander? 1. first of all safety of people and the crew 2. train yourself and your crew 3. know your yacht 4. create friendly relations with your owner, but keep a professional distance 5. be liked by your crew, but remember that you are their commander 6. be always the first to give the example 7. respect and make to respect the privacy of your guests 8. praise in public and punish privately 9. follow the wishes of the guests, they are on holiday, but remember the first point! 10. always remember to act in an ethical manner and appropriate to your status and always with a smile!


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L’equipaggio in barca Possiamo tranquillamente definire che la cosa più importante su una barca è l’equipaggio. Senza un buon gruppo di lavoro anche la barca e il mare più bello del mondo potrebbero risultare un vero e proprio incubo. Conosciamo meglio il mondo del personale di bordo. Come fare un vero colloquio per scegliere l’equipaggio, quali sono le domande fondamentali per poi non incappare in brutte sorprese una volta assunti. La scelta dell’equipaggio è fondamentale, ma non esistono ricette preconfezionate per la scelta delle persone giuste al posto giusto. La lettura del curriculum è il primo passo perché fornisce molte informazioni utili su esperienza di navigazione, charter e tipo di yacht condotto; ovviamente se il candidato ha già esperienza nel diporto le cose sono più facili. Dopo una prima selezione “sulla carta” si arriva al colloquio motivazionale: subito il selezionatore deve valutare l’approccio e la capacità relazionale del candidato/a, cura dell’aspetto (barba, capelli, vestiario), e se non ha esperienza dovrebbe capire quali sono le aspettative del marittimo (o aspirante tale). Tipiche domande da fare come “come si immagina la vita a bordo?”, “che soddisfazioni si aspetta da questo lavoro” , “quanto sarà flessibile nell’orario di lavoro?”, “conosce la gerarchia e le consuetudini della vita di bordo?” ecc. ecc., possono aiutare il selezionatore a capire quanto è motivato il candidato per svolgere una esperienza lavorativa molto bella, ma molto dura. Il selezionatore deve conoscere anche il carattere e le attitudini dell’armatore in modo da scegliere “l’equipaggio giusto per l’armatore giusto”. Sarebbe un errore imbarcare un comandante “poco propenso alla navigazione” con un armatore che preferisce stare in mare e viceversa. Il mio consiglio è sempre quello di avvalersi di selezionatori che conoscono molto bene le problematiche del diporto/charter, o di società specializzate in tal genere di lavoro. Trasparenza e chiarezza sul tipo di lavoro e di impegno che ci si aspetta dal marittimo possono servire a trovare le persone giuste.

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The crew boat We can easily define the most important thing is the crew on a boat. Without a good team even the boat and the most beautiful sea in the world could be a real nightmare. We know more about the world of the crew. How can you make a true interview to choose the crew? What are the basic questions not to have nasty surprises once recruited? The choice of the crew is essential, but there are no ready-made recipes for choosing the right people at the right place. The reading of curriculum is the first step because it provides useful information on the sailing experience, type of yacht and charter; of course if the candidate has experience in craft things are easier. After a first selection "on paper" you get to the motivational interviewing: the recruiter must immediately assess the relational approach and the ability of the candidate, by the appearance (beard, hair, clothing), and if he has no experience should understand the expectations of the maritime (or aspiring). Typical questions to be asked like "how do you imagine life on board?", "which satisfactions do you expect from this job?" "how much will you be flexible in working hours?", "do you know the hierarchy and customs of life on board? "etc.. etc.., can help the recruiter to understand how much the candidate is motivated to do a very good but hard working experience. The recruiter must know the character and attitudes of the owner to choose "the right crew for the right owner." It would be a mistake to embark a commander "not very inclined to navigation" with an owner who prefers to stay at sea and vice versa. My advice is always to use recruiters who know the problems of the craft / charter, or companies specialized in this kind of work. Transparency and clarity on the type of work and commitment you expect from the maritime can be used to find the right people.


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“Il comandante e l’equipaggio dovranno occuparsi del benessere e della sicurezza dei passeggeri” 41 Secondo lei quali sono i contratti migliori da fare ad un equipaggio non ancora collaudato? Il contratto di imbarco/lavoro dipende dalla bandiera sotto la quale lo yacht naviga. Con la bandiera italiana si fa riferimento al contratto di imbarco dei marittimi del diporto (recentemente definito da UCINA e Sindacati di riferimento) e che ha due diverse tipologie: “a tempo” o “a viaggio” che come dicono le definizioni hanno una durata temporale definita o sono validi per un viaggio da un porto “A” di partenza ad un porto “B” di arrivo. Una volta scelto il comandante chi dovrebbe occuparsi della scelta del resto dell’equipaggio, l’armatore o il comandante stesso? Tradizionalmente è il comandante che si occupa della scelta e dell’assunzione dei membri dell’equipaggio, infatti i contratti di imbarco dell’equipaggio sono firmati dal comandante, mentre l’armatore firma il contratto del comandante. Naturalmente nel mondo del diporto non è sempre così, vista l’enorme differenza dei contatti che intercorrono tra armatore/ospiti ed equipaggio. Dunque considerato il rapporto fiduciario tra comandante ed armatore è utile che sia il primo a scegliere i suoi primari futuri collaboratori, ma è sempre bene coinvolgere l’armatore nella selezione.

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Quali sono secondo lei diritti e doveri di un equipaggio? Anche in questo caso si dovrebbe far riferimento al contratto, alle normative ed alle consuetudini marinare, ma consiglio sempre di usare buon senso e flessibilità! Bisogna tener presente che le attività lavorative del diporto sono caratterizzate da picchi di lavoro elevatissimi in spazi temporali ristretti (le poche settimane della stagione estiva in Mediterraneo). In sintesi tutti i membri dell’equipaggio ed il comandante hanno diritto ad una giusta alternanza di impegno e riposo (stabilire dei turni se il numero dell’equipaggio lo consente) ed al giusto riconoscimento del proprio lavoro (per quanto umile o di poco conto). Il comandante e l’equipaggio dovranno occuparsi del benessere e della sicurezza dell’armatore/ospiti, della conduzione e pulizia dello yacht nel rispetto dell’etica professionale alternandosi nei modi corretti per un giusto e meritato riposo.

In your opinion what are the best contracts to be done to a crew not yet tried and tested? The contract of shipment / work depends on the banner under which the yacht sails. With the Italian flag you refer to the contract of shipment of the recreational marine (recently described by reference UCINA and Trade Unions) and has two different types: "time" or "journey" as they say that the definitions have a time duration defined and are valid for a voyage from a port "A" of departure to a port "B" of arrival Once you've chosen the commander who should deal with the choice of the rest of the crew, the ship owner or the master himself? Traditionally it is the commander in charge of selecting and hiring the crew, because the contracts are signed by the boarding crew commander, while the owner signs the contract of the master. Of course in the world of craft is not always so, given the enormous difference of contacts that exist between owner / guests and crew. So considering the fiduciary relationship between the master and owner is helpful that he is the first to choose his future primary employees, but it's always good to involve the owner in the selection.. Which are the rights and duties of a crew in your opinion? Also in this case you should refer to the contract, maritime regulations and practices, but I always recommend using common sense and flexibility! Keep in mind that the work activities of craft are characterized by very high peaks of work in confined spaces of time (the few weeks of summer in the Mediterranean). In brief all members of the crew and the captain have the right to a proper alternation of effort and rest (to determine if the number of shifts allows the crew) and the credit for their work (even if humble or insignificant) . The captain and the crew will look after the welfare and safety of the owner / guests, conducting and cleaning of the yacht in respect of professional ethics, alternating in the proper ways for a just and deserved rest.


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Per un armatore vivere giorno dopo giorno le proprie vacanze insieme ad un equipaggio comporta una maggiore confidenza che a volte può risultare deleteria per lo svolgimento del lavoro. In tal caso cosa si dovrebbe fare affinché si crei un buon rapporto ma l’equipaggio non se ne approfitti? È un caso abbastanza frequente su yacht di famiglia, dove armatore e famigliari per lungo tempo trascorrono le vacanze con lo stesso comandante ed equipaggio. Su yacht in attività di charter è più semplice mantenere un distacco professionale sia per la tipologia degli ospiti, sia per la continua turnazione degli stessi. Oserei dire che nel caso di “yacht di famiglia” la confidenza mantenuta entro i limiti corretti rende la vacanza ancora più piacevole; ho visto situazioni in cui una delle Hostess di bordo è diventata una sorta di “dama di compagnia” della moglie del proprietario, con il risultato di rendere più piacevole e più “famigliare” la permanenza a bordo. Direi che la chiave di tutto sta sempre nella qualità della selezione dell’equipaggio che deve essere composto da risorse in grado di capire quando essere presenti e quando “scomparire” per rispettare la privacy degli ospiti. Non bisogna dimenticare però che un giusto equilibro relazionale equipaggio-ospiti si determina anche con il corretto approccio dell’armatore e degli ospiti: non si devono incoraggiare situazioni di estrema confidenza e poi passare subito ad un rapporto freddo e distaccato. Equilibrio, dunque da entrambe le parti!

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Quali sono le regole fondamentali per avere una serena ed armoniosa convivenza in barca con tutto l’equipaggio? Prima regola: avere un comandante, vero leader, stimato ed apprezzato da tutti. Seconda regola: compiti, carichi di lavoro e responsabilità condivisi, ben definiti e chiari a tutti i membri dell’equipaggio. Come dovrebbe avvenire la suddivisione del lavoro dell’equipaggio? Innanzitutto si dovrebbe tenere in considerazione la tipologia dello yacht: motore o vela? Su uno yacht a motore si possono fare delle distinzioni più nette tra i lavori di camera e cucina e quelli di coperta, a bordo di uno yacht a vela non ci sono distinzioni così nette e una hostess può benissimo occuparsi anche delle manovre a vela (ovviamente non parliamo di grandi yacht). Per comodità in ogni caso un comandante (o una chief stewardess) può suddividere i lavori tra quelli che si svolgono in coperta e quelli che si svolgono sotto coperta. Tra i lavori in coperta si aggiungono anche tutti le attività marinaresche: guardia in navigazione, ormeggio, disormeggio, bunkeraggio e rifornimento acqua dolce, imbarco e sbarco pezzi di ricambio, lavaggio ponte scafo e sovrastrutture, alaggio, ricovero, manutenzione e utilizzo di tender e moto d’acqua, manutenzioni varie riparazioni di basso livello. I lavori sottocoperta: pulizia e rassetto dei locali interni e/o dedicati all’armatore/ospiti, delle camere e della cucina/bar, preparazione pasti e colazione, bar e aperitivi, cambusa e rifornimenti di bevande, servizio ospiti ed armatore.

For an owner living day by day a holiday together with a crew means greater confidence that can sometimes be deleterious to the performance of work. In this case what should you do to create a good relationship but the crew doesn’t take advantage of it? It is a quite common case of family yacht, where the owner and family for a long time spend the holidays with the same captain and crew. On yachts in charter activity it is easier to keep a professional detachment both for the type of the hosts, and for the continuous shifts of the same. I dare say that in the case of "family yacht" confidence kept within the proper limits makes the holiday even more enjoyable, I have seen situations where one of the hostesses on board has become a kind of "lady companion" of the owner’s wife, with the result to make more pleasant and more "familiar" the stay on board. I would say the key is always in the quality of crew selection that has to be composed of resources able to understand when they can be present and when "disappear" to respect the privacy of the guests. We must not forget that a fair relational balance crewguests is also determined by the correct approach of the owner and guests: they must not encourage situations of extreme confidence and then move immediately to a cold and distant relationship. Balance, therefore, on both sides! What are the basic rules for a peaceful and harmonious coexistence in the boat with the crew? First rule: having a commander who is a true leader, respected and appreciated by all. Second rule: tasks, workloads and responsibilities have to be shared, well defined and clear to all members of the crew. How should it be the division of work of the crew? First of all you should consider the type of yacht: motor or sail? On a motor yacht you can make clearer distinctions between the room and kitchen works and the deck ones, aboard a sailing yacht, there are no such clear distinctions, and a great hostess can also deal with sailing operations (obviously not talking about large yachts). For convenience in each case a commander (or chief stewardess) may divide the work among those taking place on deck and those that take place below deck. Among the works on deck we add all seamanship activities: navigational watch, mooring, unmooring, bunkering and fresh water supply, loading and unloading parts, deck, hull and superstructure washing, towing, recovery, maintenance and use of tenders and watercraft, general maintenance repairs of low level. The works below deck: cleaning and tidying of internal locals and / or dedicated to the owner / guests, of rooms and kitchen / bar, preparing meals and breakfast, bars and drinks, food and beverage supplies, guests and owner service.


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Quali sono esattamente le mansioni di una buona hostess di bordo? E di un marinaio? Facendo riferimento alla domanda precedente ed alla suddivisione si potrebbe dire che generalmente il marinaio si occupa delle attività di coperta e una hostess delle attività sottocoperta descritte sopra. Come tutti noi ben sappiamo l’armatore quando decide di vivere la propria barca significa che vuole farsi coccolare dal proprio equipaggio richiedendo a volte un lavoro continuo ed estenuante. Qual è il comportamento che deve avere il personale di bordo in questo caso? Io credo che la prima cosa di cui si deve “dotare” colui che decide di intraprendere questo mestiere è lo “spirito di sacrificio”; come già detto questo mestiere è caratterizzato da periodi di scarsa attività e da periodi di attività intensa, nei quali comandante ed equipaggio devono prepararsi a sacrificare anche un po’ di riposo e svago. Si rifaranno al termine della stagione. Pensa sia necessaria una scuola specifica affinché ogni equipaggio abbia una buona preparazione? Dal 2005 fino alla fine del 2009 ho gestito lo “start up” e poi diretto le attività della scuola “Viareggiofucina”, specificatamente creata per formare gli equipaggi del diporto; è stato un progetto importante, il primo di tal genere in Italia, con contenuti di alto livello qualitativo e che approfondiva, oltre alla preparazione tecnica degli ufficiali e delle hostess/steward, tutti gli aspetti tipici del diporto, dalla normativa, alla contrattualistica, alla formazione tecnica, fino alla gestione economica dello yacht. Penso che non solo sia necessario un centro di formazione, ma sia anche strategico in funzione della competitività del diporto italiano. Naturalmente, forte dell’esperienza passata, mi sento di affermare che la nautica italiana si deve dotare di una normativa e di una regolamentazione flessibile, semplice e facilmente replicabile in ogni situazione professionale.

What are exactly the duties of a good hostess? And a sailor? Referring to the previous application and the subdivision it could be said that the sailor is generally occupied with the deck and a hostess of the activities described above. As we all know when the owner decides to live his own boat means he wants to be pampered by his crew at times requiring continuous and exhausting work. What is the behaviour that crew must have in this case? I think the first thing the man who decides to undertake this job needs is the "spirit of sacrifice"; as already said this job is characterized by periods of low activity and periods of intense activity, where the commander and crew must be prepared to sacrifice even a little of rest and recreation. They retaliate at the end of the season.

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Do you think a specific school is necessary to ensure that every crew has a good education? From 2005 until the end of 2009 I managed the "start up" and then directed the activities of "Viareggiofucina" school, specifically designed to train the crews of the boats; it was an important project, the first of this kind in Italy, with high quality content and deepened, in addition to the technical preparation of the officers and the hostesses / stewards, all the typical aspects of the craft, by law, to the contractual, technical training, until the economic management of the yacht. I think it is necessary not only a training centre, but it is also strategic in relation to the competitiveness of Italian craft. Of course, strong for my past experience, I would say that the Italian nautical needs to introduce a legislation and a flexible regulation, simple and easily replicable in any professional situation.

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Come fare la cambusa La cambusa è una cosa molto importante per la barca perché gli spazi sono ridotti e prima di partire bisognerebbe avere sempre il necessario per tutto ma evitare il superfluo. Saper fare una buona cambusa è una vera e propria arte che chiediamo a lei di insegnarci. La vita in barca è assai diversa da quella che facciamo quando siamo in villeggiatura nelle nostre case, cambiano così anche le abitudini culinarie e gli spazi. A tal proposito quali sono i consigli che ci da per fare una buona cambusa? Da comandante il primo consiglio che mi sento di dare è: pianificare il percorso e calcolare i giorni da trascorrere in navigazione e quelli in porto. Per le bevande (vini, alcolici e acqua), i prodotti “secchi” (pasta, riso) e lo scatolame, dato che non hanno grossi problemi di conservazione, si può pensare di fare una buona scorta alla partenza; per il “fresco” (frutta, verdura, pesce, carne, prodotti tipici) consiglio di dimensionare il rifornimento in base ai giorni di navigazione che si prevedono (aumentati di 1 o 2 giorni per ragioni di sicurezza) e degli eventi/feste che si intendono dare e poi rifornirsi a terra sempre con lo stesso criterio, mantenendo le scorte dei secchi allo stesso livello. Può succedere che durante la spesa per la cambusa si rischi di comprare cose superflue o di eccedere nella quantità di cose da comprare. Come possiamo regolarci a riguardo? Direi di procedere come consigliato nella risposta precedente evitare inutili sprechi di cibo e di denaro. Quali sono invece le regole per la cambusa dello staff? E come facciamo a regolarci affinché l’equipaggio non venga a costarci più di spesa che di stipendio? Si può benissimo applicare anche per l’equipaggio lo stesso criterio descritto sopra, oppure è buona norma stabilire una “diaria” ragionevole per ogni membro e quindi basare su questa cifra giornaliera le spese per la cambusa equipaggio.

How to make the galley The galley is a very important thing for the boat because the spaces are reduced and, before leaving you should always have all the necessary but to avoid the superfluous. Knowing how to make a good galley is a true art that we ask you to teach us. The life boat is very different from what we do when we are on holiday in our homes, so even the eating habits and spaces vary. In this regard, what are the tips you give us to make a good galley? As a commander the first advice I give you is: to plan your route and calculate the days to be spent at sea and those in port. For drinks (wines, spirits and water), the "dry" products (pasta, rice) and the canned goods, because they have big problems of conservation, you can think of doing a good supply at the departure; for the "fresh" (fruits, vegetables, fish, meat, typical products). I recommend that you size the supply according to the days of sailing that you provide (increased by 1 or 2 days for safety reasons) and events / festivals that you intend to organize an then to stock up on the ground with the same criteria, keeping stocks of the buckets at the same level. It may happen that during the shopping for the galley you could risk of buying unnecessary things or exceeding in the quantity of things to buy. How can we order about? I would proceed as recommended in the previous answer to avoid unnecessary wastage of food and money. What are the rules for the galley staff? And how do we order our lives so that the crew does not cost us more than salary? It may very well apply to the crew the same criteria described above, or it is a good idea to establish a "per diem" reasonable for each member and then to base this amount of daily expenses for the galley crew.


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Sicurezza in barca Anche in questo caso l’armatore vive da villeggiante lasciando all’equipaggio e comandante il ruolo di salvaguardare la barca e le persone su di essa. Cosa si intende per lei con il termine sicurezza? Sicurezza nel diporto è saper condurre uno yacht in modo da non mettere ospiti ed equipaggio in situazioni di pericolo; ma la sicurezza è anche preventiva e si ottiene con l’addestramento e la conoscenza del mezzo e delle procedure di emergenza. Dunque il comandante e l’equipaggio devono sapere in qualsiasi situazione di emergenza o pericolo come comportarsi per impedire che gli ospiti subiscano danni. Per una navigazione sicura quali sono i consigli che si sente di darci? Un buon comandante pensa sempre “proiettato nel futuro” e mantiene sempre dei “margini di sicurezza” per ogni emergenza. Per esempio: se ormeggio alla fonda in quella tale caletta, quali sono i venti dominanti della stagione, e quali intensità hanno? Quanta “catena” devo mettere a mare per ogni evenienza? Che orientamento assumerà la mia barca se si alza vento? Ho calcolato la distanza di sicurezza per le altre barche? Ecc. ecc. Questo gli consente di prevedere gli avvenimenti e di essere preparato alle emergenze.

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Safety boat Again the owner lives as a vacationer leaving the crew and captain's role to protect the boat and people on it. What do you mean with the word safety? Safety in the boat is able to lead a yacht in order not to put guests and crew in danger, but security is also preventative and you can get it with the training and knowledge of the means and emergency procedures. So the captain and the crew need to know, in any emergency or danger situation, how to behave to prevent guests are damaged. For a safe navigation what are the tips that can you give us? A good commander is always thinking "future-oriented" and always keeps the "safety margins" for any emergency. For example: if I moor at anchor in a bay, what are the prevailing winds of the season, and what is their strength? How much "chain" do I have to put at the sea for any eventuality? What direction will my boat take if the wind gets up? Did I calculate the distance for the other boats? Etc. etc.. This allows him to foresee events and be prepared for emergencies.

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Quali sono i fattori che, secondo lei, sono determinanti per la sicurezza in mare per una navigazione senza spiacevoli inconvenienti? Primo di tutti la programmazione. Un buon comandante programma nei minimi dettagli la navigazione; ovvero si studia le carte e i portolani (fondali, pescaggio, piani nautici, ridossi, previsioni meteo e venti dominanti) della zona di navigazione. Questo gli consente di essere sempre preparato in qualsiasi situazione. Naturalmente non si può prevedere tutto, ma l’addestramento e la conoscenza del mezzo possono essere determinanti anche nelle situazioni impreviste.

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Che ruolo hanno il comandante e il resto dell’equipaggio in caso di pericolo di imbarcazioni vicine? Se ci riferiamo ad un pericolo di collisione in navigazione il ruolo fondamentale lo ricopre il comandante o l’ufficiale di guardia in plancia che deve adoperarsi al massimo delle sue capacità per evitare la collisione tenendo a mente le “norme per evitare gli abbordi in mare” (COLREG ’72) riconosciute a livello internazionale. Nel caso che la collisione diventi inevitabile allora l’addestramento del personale di coperta e delle hostess/steward diventa fondamentale: il personale di coperta deve preparare parabordi e tutto quanto necessario per assorbire con il minor danno possibile l’impatto con altre imbarcazioni, mentre hostess/steward devono occuparsi di ospiti e passeggeri facendo indossare loro i giubbotti di salvataggio e mettendoli nella situazione di minor pericolo approntando, se è il caso, i mezzi di salvataggio. Importante per tutti è gestire la situazione con sangue freddo e calma, in modo da non trasmettere panico agli ospiti. Nel caso di pericolo nella propria barca ci sono dei ruoli specifici che ogni componente dello staff deve rispettare? È il comandante che nella fase di addestramento definisce ruoli e responsabilità dell’equipaggio in caso di emergenza/pericolo. E quindi il personale di coperta metterà in atto tutte le manovre e gli accorgimenti previsti: alaggio mezzi di salvataggio, chiusura flussi di carburante, valvole, ecc. mentre hostess/steward aiuteranno gli ospiti/passeggeri ad indossare giubbotti di salvataggio e a posizionarsi nel modo idoneo per eventuale abbandono dello yacht. Il comandante si occuperò del coordinamento e delle trasmissioni radio di emergenza.

I consumi a bordo In barca, più che a terra, bisogna avere una cura particolare per ridurre rifiuti e la produzione di sostanze inquinanti perché ci si muove spesso su tratti di mare che fanno parte di un delicato ecosistema in cui una piccola variazione di salinità, temperatura, luce può rovinare il fragile equilibrio naturale. Vorrei evitare di elencare soluzioni da “navigatore estremo”, come saponi per acqua salata e via dicendo, perché è giusto che anche la vacanza in barca offra tutte le comodità possibili, ma uno yacht non può essere paragonato ad una casa a terra! La tecnologia degli ultimi dissalatori ci permette di avere sempre grandi quantità di acqua dolce, ma ricordiamoci che quando siamo


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What are the factors that, in your opinion, are crucial for the safety at sea without annoying inconveniences? First of all programming. A good commander programs navigation in detail; he studies the charts and pilot books (backs, draft plans, water, shelter, weather forecasts and prevailing winds) of the navigation area. This allows him to be always prepared in any situation. Of course one cannot anticipate everything, but training and knowledge of the boat can be decisive even in unexpected situations. What role have the captain and the rest of the crew in case of danger to boats nearby? If we refer to a collision at sea, the vital role is hold by the master or officer on the bridge that must do everything possible of his ability to avoid a collision while keeping in mind the "rules for preventing collisions at sea" (COLREG '72) recognized internationally. In the case that the collision becomes unavoidable, then the training of the deck crew and hostesses / stewards becomes crucial: the deck crew must prepare fenders and everything necessary to absorb the impact with the least possible damage to other boats, while hostesses / stewards must take care of guests and passengers by wearing their life jackets and putting them in the position of less danger preparing, if necessary, life saving appliances. It’s important for all to manage the situation with a cool and calm, so not to send guests to panic In case of danger in your own boat are there any specific roles that each member of staff must respect? It is the commander in the training phase to establish roles and responsibilities of the crew in case of emergency / danger. And then the deck crew will carry out all the expected operations and expedients: launching survival craft, closing fuel flow, valves, etc.. while hostesses / stewards will help the guests / passengers to wear life jackets and to position themselves in a way suitable for any abandonment of the yacht. The commander will take care of coordination and emergency radio transmissions.

The consumption on board By boat, rather than on the ground, you have to have special care to reduce waste and production of polluting substances because you often moves on the sea areas that are part of a delicate ecosystem in which a small change in salinity, temperature, light can damage the delicate balance of nature. I want to avoid listing solutions by "navigator extreme", such as soap for salt water and so on, because it is right that the holiday boat offers all kinds of facilities, but a yacht cannot be compared to a house down! The latest desalination technology allows us to have always large amounts of fresh water, but we must remember that when we are

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in navigazione:

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evitiamo di lavare ponti e sovrastrutture quando siamo in mare, facciamolo solo in porto / NON utilizziamo saponi e prodotti chimici per la pulizia in coperta / Gettiamo a mare ed al largo (se necessario) solo piccoli rifiuti biodegradabili / Riponiamo negli appositi sacchi il resto dei rifiuti differenziati come a casa per il successivo smaltimento una volta in porto.

in porto: le nuove normative riguardanti lo smaltimento di acque grigie e nere obbligano i diportisti e i porti ad avere a disposizione sistemi di trattamento appositi / NON gettare niente fuori bordo (biodegradabile e non) / Evitare interminabili lavaggi ponte e soprattutto ridurre al minimo i prodotti chimici / Usare massima cura nell’utilizzo di vernici, solventi e stucchi per i ritocchi e con tutte le precauzioni del caso. Solo se strettamente necessario, altrimenti attendere di essere ormeggiati nei giusti posti in cantiere.

Mete Cosa dobbiamo fare prima di avventurarci per qualsiasi viaggio? Prepararsi! La pianificazione è fondamentale! Prima di tutto procurarsi le carte, i piani nautici e i portolani delle zone dove intendiamo navigare (sia in formato cartaceo che in digitale). Studiare a tavolino le rotte migliori e quelle consigliate dai portolani per gli “atterraggi” (avvicinamento ai punti di ormeggio ed i porti) e le caratteristiche principali dei venti e delle correnti tipici della stagione in cui svolgeremo la navigazione. Studiare in anticipo le caratteristiche dei fari e dei fanali lungo le rotte che intendiamo percorrere di notte (i tempi caratteristici di luce e buio dei fari e i settori in cui i vari fanali indicano pericolo/via libera si trovano sull’elenco dei fari e fanali e sulle carte). Non dimentichiamo di segnare le frequenze del VHF su cui operano le autorità/società dei porti in cui intendiamo riparare/ormeggiare. NON dimentichiamo di controllare il livello di carburante e di fare il pieno se necessario (sembra incredibile, ma sono decine le richieste di aiuto che le Guardia Costiera riceve ogni estate per esaurimento del carburante…). Infine: raccogliere tutte le informazioni METEO previste per il periodo di navigazione e fare una serena valutazione dei rischi in base alle caratteristiche dell’imbarcazione e delle condimeteo della zona. Ogni periodo dell’anno predilige mete differenti. Dove ci porterebbe nel caso di una navigazione invernale e nel caso di navigazione estiva? Ci delinea un percorso ipotetico per entrambe le stagioni dell’anno? Sarebbe semplice dire: in inverno ai Caraibi ed in estate in Mediterraneo! Ma se ci limitiamo al Mediterraneo e alle mete dotate di porti turistici con un’alta qualità ricettiva anche nella bassa stagione, allora: in inverno sono molto belle le Isole Baleari, dove il clima è sempre clemente e si può godere del mare e del sole al riparo dal Maestrale in molte cale e calette, oltre all’ottima cucina isolana senza l’affollamento della stagione estiva. Nel sud della Spagna (Torremolinos, Cartagena, Malaga) si può coniugare al clima eccezionale anche la possibilità di interessanti escursioni all’interno. In estate eviterei le mete “mondane” e sovraffollate e con poche miglia di navigazione in più raggiungerei mete meno “gettonate” ma egualmente affascinanti: la costa sud ovest della Sardegna per esempio, Carloforte. Oppure una delle tante isole greche dove si può godere di mari incontaminati e calette magiche. Di quanto tempo abbiamo bisogno per organizzare un viaggio in ogni minimo dettaglio senza rischiare di partire impreparati? Poche ore con tutta la documentazione e le carte già a bordo (carte nautiche, piani nautici, portolani, elenco dei fari e fanali…), meteo fax e con gli accorgimenti elencati sopra. Può essere utile abbonarsi a un servizio di previsione meteo personalizzato, con una delle società che offrono tali servizi.


Consigli degli esperti: Yacht Management

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in navigation Avoid washing decks and superstructures when you are at sea, let alone in the harbour / DO NOT use soap or chemical products to clean the deck / Throw overboard and off the coast (if necessary) only small biodegradable waste / Place special sacks in the rest of the separated waste like at home for later disposal when you are in port.

In port: new regulations regarding the disposal of grey and black waters are required to boaters and ports to have appropriate treatment systems / DO NOT throw anything overboard (biodegradable or not) / Avoid endless washings on the bridge and especially minimize the chemical products / Use extreme care in the use of paints, solvents and fillers for retouching and all the necessary precautions. Only if absolutely necessary, or wait until to be moored in the right places in the yard.

Destinations What should we do before venturing any journey? Be prepared! Planning is crucial! First of all get all the cards, nautical plans and pilot books in the areas where you intend to follow (both on paper and digital). Studying at the table through the seas, and those recommended by the pilot books for the "landings" (approach to the moorings and ports) and the main features of the winds and currents typical of the season where the navigation will be conducted. To study in advance the characteristics of lights and lanterns along the routes that you intend to go at night (the characteristic times of light and dark areas where the lighthouses and the headlights indicate various hazards / green lights are on the list of lighthouses and headlights and on the cards). Do not forget to mark the VHF frequencies on which authorities / companies of the ports operate and in which you intend to repair / moor. DO NOT forget to check the fuel level and fill if necessary (it seems incredible, but dozens of requests for help that the Coast Guard receives each summer for lack of fuel ...). Final: collect all the information about WEATHER forecasts for the period of navigation and a calm appraisal of risk according to the characteristics of the boat and the area weather forecasts Each period of the year prefers different destinations. Where would you like to take us in the case of a winter navigation and in the case of a summer navigation? Could you outline a hypothetical path for both seasons of the year? It would simply to say to the Caribbean in winter and to the Mediterranean in summer! But if we restrict ourselves to the Mediterranean and destinations with marinas with high quality accommodation even in low season, then: Balearic Islands are very beautiful in winter, where the climate is mild and you can enjoy sea and sun sheltered from the Mistral in many bays and coves, as well as the excellent cuisine of the island without the crowds of summer. In the south of Spain (Torremolinos, Cartagena, Malaga) you can combine the exceptional climate and also the possibility of interesting excursions inside. In the summer I would avoid "fashionable" and overcrowded destinations, and with a few more miles of navigation I could reach less "popular" but equally fascinating destinations: the southwest coast of Sardinia, for example, Carlisle. Or one of the several Greek islands where you can enjoy unpolluted seas and magical coves. How long do we need to organize a trip in every detail without risking to leave unprepared? A few hours with all the documentation and papers already on board (charts, nautical plans, pilot books, list of lighthouses and headlights ...), weather fax and the precautions listed above. It may be useful to subscribe to a personalized weather forecasting service, with the companies offering these services.

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{ Barbara Fasoli }

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Charter e Locazione: le ultime novità Numerose novità hanno riguardato negli ultimi mesi il settore della nautica da diporto e soprattutto il settore del charter nautico. Con il Decreto Legge 24.1.2012 n. 1 convertito, con modificazioni nella legge 24.3.2012 n. 27, è stato inserito l'art.49 bis nel Codice della nautica da diporto ed è stata introdotta la possibilità per il proprietario di una imbarcazione di noleggiarla occasionalmente senza la necessità di registrarla come commerciale pagando il 20% dei proventi conseguiti (imposta sostitutiva). L’importo del noleggio non potrà superare i 30mila euro annui e non possono essere dedotti, ai fini del calcolo della base imponibile per la applicazione della imposta sostitutiva, i costi sostenuti per la gestione della imbarcazione stessa. Le società che si occupano di charter nautico mettono a disposizione dei clienti, contro un corrispettivo, una imbarcazione a fini di diporto stilando appositi contratti di locazione e/o noleggio. Locazione e noleggio qualificano due fattispecie contrattuali diverse. Per locazione si intende il contratto con cui il proprietario di una imbarcazione si obbliga, in cambio di un canone, a far godere ad un conduttore, per un dato periodo di tempo, l’imbarcazione stessa. In questo caso non sussistono servizi aggiuntivi a carico del locatore e il conduttore fruisce in autonomia della imbarcazione assumendone la responsabilità gestionale.

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Charter and Location: the latest news Numerous upgrades have been in recent months, the yachting industry and especially the area of chartering. By Law Decree 24.1.2012 n.1 converted with amendments, into Law No. 24.3.2012 n. 27, the Article 49 bis was inserted in the Code yachting and is now the option for the owner of a boat to rent it occasionally without the need to record it as a business paying 20% of income earned (tax) . The amount of rent may not exceed 30 thousand euros per year and cannot be deducted in calculating the tax base for the application of the substitutive tax, the costs incurred in administering of the same boat. The companies that deal with charters offer their customers, against a fee, a boat for recreational purposes by drafting appropriate leasing contracts and / or rental. Location and rental contracts qualify two different cases. For location you mean a contract whereby the owner of a boat is obliged, in exchange for a fee, to provide the boat itself to a conductor, for a given period of time. In this case there are no additional services paid by the lessor and the lessee shall enjoy autonomy of the boat assuming the management responsibility.


Consigli degli esperti: Commercialista

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I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Per noleggio, invece, si intende il contratto con cui il noleggiante si obbliga, in cambio di un corrispettivo, a mettere a disposizione l’imbarcazione munita di equipaggio (conduzione tecnica della unità da diporto). Ne consegue che con tale contratto il proprietario mantiene a suo carico il rischio della navigazione ed offre al noleggiatore un servizio (la navigazione secondo l’itinerario richiesto). Proprio per questo la normativa dispone che il comandante delle unità impiegate nell’attività di noleggio debba possedere idonei requisiti professionali come quelli stabiliti dal decreto n. 121 del 10 maggio 2005. L'impiego per uso commerciale, mediante contratti di locazione e noleggio, della imbarcazione deve essere annotato sulla licenza di navigazione e nel registro in cui l'unità da diporto è iscritta. Il D.M. 146 entrato in vigore il 21 dicembre 2008, al Capo II impone per le unità da diporto adibite a noleggio ed a noleggio/locazione (secondo circolare ministeriale esplicativa Prot. n. 4385 del 11/03/2009) e non a sola locazione una serie di adempimenti sottoposti al controllo e vigilanza delle Capitanerie di Porto.

Studio Fasoli Viale Mazzini 114/A 00195 Roma Tel: +39 06 3729297 Fax: +39 06 3728262 barbara.fasoli@studiofasoli.it

For rental however, you mean the contract whereby the lessor is obliged, in exchange for a fee, to provide the craft carrying crew (technical operation of the craft). It follows that with this contract, the owner maintains responsibility and his own risk in the navigation and offers a service to the lessor (the navigation according to the itinerary requested). That is why the legislation says that the commander of the units used in the activity of hire should possess appropriate professional requirements as those established by Decree n. 121 of May 10, 2005. The use for commercial use, through leasing and rental, of the boat must be noted on the navigation license and register in which the craft is registered. In the Ministerial Decree 146 entered into force on December 21, 2008, the Chapter II requires for the craft used for hire and rental / lease (second ministerial circular explanatory Prot. 4385 of 11/03/2009) and not in one location a series of obligations that must be checked and supervised by Harbour Offices.


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“Locazione e noleggio qualificano due fattispecie contrattuali diverse” In particolare gli artt. 82 ed 85 richiedono che, ogni unità nautica rientrante in tale categoria, venga dotata di un “Certificato di Idoneità” che ha una validità di tre anni, successivamente all'esecuzione di apposita “visita iniziale” (salvo il caso di prima immissione in servizio) con esito positivo. Inoltre tali unità sono soggette a visite periodiche triennali ed occasionali come per legge. Quanto sopra non risulta, invece, applicabile al noleggio occasionale ancorché anche in questo caso venga posto in essere un servizio di trasporto di persone (viaggiatori/noleggiatori) contro un corrispettivo. La norma appare tesa ad incentivare l’utilizzo delle imbarcazioni in una situazione di crisi di mercato dove, probabilmente gli utenti pur di non incrementare i costi a loro carico preferiscono, non “mettere in acqua” le imbarcazioni di loro proprietà con evidenti conseguenze negative sull’intero indotto. Una norma di questo tipo, tesa ad incentivare l’utilizzo delle imbarcazioni che altrimenti sarebbero rimaste inutilizzate, può essere intesa come una sorta di disposizione “svuota cantieri” tesa a rivitalizzare un settore stagnante. Purtroppo però, se da un lato possono essere considerati apprezzabili gli effetti potenzialmente positivi sopra riportati, dall’altro sussistono per questa stessa normativa una serie di riflessi negativi derivanti dalla concorrenza che tali “nuovi operatori” possono attuare nei confronti delle società operanti nell’ambito del charter nautico. I soggetti legittimati al noleggio occasionale sono: • il titolare persona fisica dell’unità da diporto; • l’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria.

In particular articles. 82 and 85 require that, every nautical unit falling into that category, is equipped with a "Certificate of Eligibility" that is valid for three years, after the execution of a specific "initial examination" (unless it is the first placing in service ) successfully. Moreover, these units are subject to periodic three-years and occasional visits as per law. The above is not, however, apply to the occasional hire even in this case a service of transport of persons (Travellers / renters) is brought into being against a fee. The rule is aimed at encouraging the use of boats in a situation of market crisis where, although probably users not to increase the costs borne by them prefer not to "put in the water" boats of their property with obvious negative consequences on the whole induced. A rule of this kind, aimed at encouraging the use of boats that otherwise would remain unused, can be understood as a sort of arrangement "empty sites" aimed to revitalize a stagnant industry. Unfortunately, while it may be considered valuable the effects potentially positive above, on the other hand there are for such legislation a negative impact arising from the competition of these "newcomers" that can implement with the companies operating in the nautical charter. The parties authorized to the occasional hire are: • the individual owner of the craft; • the user by way of leasing.


Consigli degli esperti: Commercialista

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La norma non distingue nel caso di utilizzazione della imbarcazione a titolo di locazione finanziaria tra persona fisica e giuridica creando dei dubbi interpretativi sulla portata della stessa. La ratio della disposizione fa, comunque, propendere per una limitazione della possibilità di utilizzo dell’istituto del noleggio occasionale alle sole persone fisiche. Oggetto del noleggio occasionale possono essere sia navi che imbarcazioni da diporto. Il comando e la condotta dell’imbarcazione possono essere assunti dal titolare, dall’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria dell’imbarcazione ovvero attraverso l’utilizzazione di altro personale, con il solo requisito del possesso della patente nautica di cui all’articolo 39 del presente codice, in deroga alle disposizioni recanti l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto. L’effettuazione del noleggio è subordinata alla preventiva comunicazione da effettuarsi mediante modalità telematiche, all’agenzia delle entrate e alla capitaneria di porto territorialmente competente, nonché all’INPS ed all’INAIL, nel caso di impiego di personale. Quale è, infine, la discriminante tra una attività occasionale ed una attività svolta professionalmente? La normativa parrebbe fare riferimento esclusivamente al superamento del limite quantitativo del corrispettivo, pari a € 30.000,00, indipendentemente dalla durata del contratto e dal numero di committenti. La disposizione in oggetto non è chiaramente stata accolta con favore dagli operatori del settore i quali vedono trattare nell’ordinamento generale statale in modo diverso situazioni sostanzialmente uguali” con una evidente violazione dell’art. 3 della Costituzione (principio di uguaglianza). I requisiti richiesti alle società di charter erano stati, infatti, posti per assicurare la sicurezza dei viaggiatori/noleggiatori e per tutelare le condizioni di lavoro del personale in possesso dei requisiti professionali. La conseguenza delle nuove norme sarà una probabile guerra sui prezzi derivante dalla opportunità offerta ai privati di noleggiare lo stesso bene a tariffe più concorrenziali stante i minori costi di gestione previdenziali e fiscali.

The rule does not distinguish in the case of use of the boat by way of leasing between natural and legal interpretation, creating doubts about the purpose of it. The rationale of the legal provision is, however, in favour of limiting the possibility of using the occasional hire only to natural persons. Object of the occasional hire may be both ships and yachts. The command and conduct of the boat can be assumed by the owner, by the user as a leasing boat or through the use of other staff, with the only requirement of owning a boat license referred to the Article 39 of this Code, notwithstanding the provisions bearing the institution and the discipline of the professional titles of the craft. The execution of the rental is subject to prior notification to be made by electronic means, to the tax office and harbour master's territorial jurisdiction, and INPS and INAIL, in the case of employment of staff. What is, finally, the discriminating factor between an occasional activity and an activity performed professionally? The legislation would seem to refer only to the exceeding limit of the fee, amounting to € 30,000.00, regardless of the duration of the contract and the number of clients. This legal provision has not clearly been welcomed by the industry operators who see, into the general state government, to treat different situations substantially equal, with a clear violation of Article 3 of the Constitution (the principle of equality). The requirements of the charter companies were, in fact, placed to ensure the safety of travellers / renters and to protect the working conditions of staff in possession of professional qualifications. The consequence of the new rules likely will be a price war resulting from the opportunity given private to hire the same goods at the most competitive tariffs because of the lower costs of social security and fiscal management.

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Fishapp JIGGING ALLE BERMUDA

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{ Nicola Zingarelli }

La sveglia non è ancora suonata e alle 05:15, mezz’ora prima del dovuto, l’inutile cervello ha deciso che la siesta è sufficiente. Comincia la stagione nel tropico, una specie di primo giorno di scuola per chi come me vive di questo. Si prospettano 5 giorni di pesca alle Bermuda, una destinazione ancora da esplorare per lo meno per quanto riguarda la pesca a jigging per cui, come sempre succede quando si parte per un posto nuovo, si è un pò più contenti ed emozionati del solito. Dopo 7 ore di volo l’atterraggio è come una benedizione. Ci si affretta a raggiungere l’albergo, rimane giusto il tempo per cenare prima che il ristorante chiuda i battenti, e poi, in quattro e quattr’otto preparare l’attrezzatura per il giorno seguente. Leslie, la moglie dello skipper, simpatica ed efficiente, appare all’ora stabilita col suo piccolo van che una volta riempito di ferraglia deve fare due viaggi per portare tutti a destinazione. Con gli occhi assonnati e ancora

» The alarm clock has not rung yet and at 05:15, half an hour before, the useless brain has decided that a nap is enough. It’s beginning the season in the tropics, a kind of first day of school for people like me who live on this. 5 days of fishing in Bermuda are in sight, a destination still to be explored, at least as regards the fishing jigging for which, as it always happens when you go somewhere new, you are a bit more happy and excited than usual. After 7 hours of flight, the landing is a blessing. We hurry to get to the hotel, it remains just the time for dinner before the restaurant closes its doors, and then, in short order we prepare the equipment for the following day. Leslie, the skipper’s wife, friendly and efficient, appears at the appointed hour with her little van that once filled with scrap metal has to make two trips to bring everyone at destination. With sleepy eyes and uncombed yet we approach in front of the Overproof, a custom fisherman Carolina style of 41 '(feet). Greetings to Peter, "the captain" and Steve, "the mate", and we proceed to load the equipment. We expect 5 days fishing jigging, a technique that Peter does not know much, but his experience of the seabed of Bermuda is a great guarantee of success.

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Consigli degli esperti: Fishapp

I I I I I I I I I I Testo e foto Nicola Zingarelli mail: caranx@caranx.it web: www.caranx.net - www.nicolazingarelli.it tel: +34 689573231

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spettinati ci si materializza davanti all’Overproof, un custom fisherman Carolina style da 41’(piedi). Saluti a Peter, “the captain” e Steve, “il mate”, e si procede a caricare le attrezzature. Ci aspettano 5 giorni di pesca a jigging, una tecnica che Peter non conosce molto, ma la sua esperienza dei fondali delle Bermuda è una grande garanzia di successo. C’è vento e il mare non è proprio una tavola; atterriamo ad Angus Bank, nel senso letterale della parola considerando che l’Overproof vola invece di navigare e Peter sembra avere un contratto a vita con la Shell. Siamo sopra la Tower, un’antica struttura che adesso giace a 60 metri di profondità e i jig scendono tra una nube di pesci o almeno così ci indica il rosso dello schermo dell’ecoscandaglio. C’è azione sin dal principio e la battaglia è iniziata nel bene e nel male; escono pesci e spariscono jigs a causa di tagli e rotture dei terminali. Vicente, di Valencia, uno tra i più regolari del gruppo e probabilmente quello che alla fine ha preso di più, comincia a spargere metalli pesanti negli abissi. A poppa c’è traffico e disordine, sgattaiolare per l’angusta murata richiede equilibrio e

It's windy and the sea is not really a board, we land in Angus Bank, in the literal sense of the word whereas the Overproof flies instead of navigating and Peter seems to have a lifetime contract with Shell. We are above the Tower, an ancient structure that now lies at 60 meters depth and jigs go down among a cloud of fish or like the red screen of the sounder shows. There is action from the beginning and the battle began in good and bad; fish come out and jigs disappear because of cuts and cracks of the terminals. Vicente, of Valencia, one of the most regular of the group and probably the one that eventually took more, begins to spread heavy metals into the abyss. At the stern there is traffic and disorder, sneaking to the narrow walled requires balance and at least one hand free and the sea does not help, but finally you get to the bow and the horizon and, once seated on the small handrail, you try to stand in balance. Peter is already watching us with different eyes and the troop juggles decently, seasickness is whistling ears, however, the fishing does not disappoint, you come back to land happy. Arrived at the stable and silenced the thousand horses of the Overproof we give a good look at Son Rae, a strange gadget that cradles moored walled by side. It is a very beautiful boat typical of the lobster harvesters in Maine and it had been delivered to Peter a few days before just from the cold north-east of the continent; it seemed to expect to be inaugurated in the shallows of the subtropical Atlantic. Immediately we realize that it’s our boat and we decide to fish with it unanimously: the long walled is the paradise of the jigger, the natural shore of the fisherman of the depths. The next day the Son Rae points towards Challenger Bank, the home of Amberjack Kong, as reported by the IGFA record books. Everyone wants the Animal with brown fins and scales. Peter stops the boat above the tip of a dry, in the sounder you can see the bottom that goes down, rises and goes down again. A long stems, and the screen "red fish" again. This time "The Animal" knocks at the door, I do not remember the order but Vicente and Mario are the victims of the brutality of fish;


Consigli degli esperti: Fishapp

I I I I I I I I I I per lo meno una mano libera e il mare certo non aiuta, però alla fine si arriva alla prua e all’orizzonte e, una volta seduti sull’esiguo corrimano, si cerca di rimanere in piedi in equilibrio. Peter già ci osserva con altri occhi e la truppa si destreggia decentemente, il mal di mare fa fischiare le orecchie però la pesca non delude: si torna a terra contenti. Arrivati alla stalla e messi a tacere i mille cavalli dell’Overproof diamo un’attenta occhiata al Son Rae, un aggeggio strano che si culla ormeggiato murata con murata. È una bellissima barca tipica dei pescatori di aragoste del Maine e proprio dal freddo nordest del continente era stata consegnata a Peter da pochi giorni; sembrava aspettarci per essere inaugurata nelle secche dell’Atlantico subtropicale. Immediatamente ci si rende conto che è la nostra barca e all’unanimità si decide di pescare con lei; la lunghissima murata è il paradiso del jigger, la sponda naturale del pescatore degli abissi. Il giorno dopo con il Son Rae si punta verso Challenger Bank, la casa delle Ricciole Kong, come riporta il libro dei record IGFA. Tutti vogliono l’Animale, con le pinne e le squame marroni. Peter ferma la barca sopra la punta di una secca, nello scandaglio si vede il fondo che scende, sale e di nuovo scende. Una deriva lunga, e lo schermo di nuovo “rosso fish”. Questa volta “The Animal” bussa alla porta, non ricordo l’ordine ma Vicente e Mario sono le vittime della brutalità ittica; un attimo per entrambi fino a che lo sconosciuto dice basta più per un errore dei pescatori che per altro. C’è un po’ di delusione a bordo, ma la vita prosegue e una volta passati i responsabili sotto la chiglia, all’antica usanza pirata, si ricomincia a ballare. Molti strike, pesci di tutti i tipi, colori e specie diverse. Giorno dopo giorno la pesca alterna momenti di grande attività a pause orrende, le maree qui come in molti altri posti dettano legge e nel nostro caso anche di più per la presenza della luna piena. Si rivela una scelta opportuna ritardare l’ora di partenza per approfittare del tramonto; quando il sole comincia la discesa verso l’orizzonte, il ritmo cambia. Juanjo, con un suo YoJig rosa fluorescente at-

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both for a moment until the stranger says enough anymore for a mistake of the fishermen than anything else. There is a bit of disappointment on board, but life goes on and once the responsible fishermen have passed under the keel, as the ancient custom of pirates requires, you start dancing again. Many strikes, fish of all types, colours and diverse species. Day after day fishing alternates moments of great activity and horrendous breaks, the tides here as in many other places make the law and in our case even more for the presence of the full moon. It seems a good choice to delay the starting time to enjoy the sunset; when the sun begins to descend towards the horizon, the rhythm changes. Juanjo, with the fluorescent pink YoJig attacks without mercy; for every our fish he takes out three and bigger too. We must say that everyone has his own day, his own golden moment. At the end half animal comes out, it attaches to the first descent on that famous peak that rises and falls. 40 pounds, nothing exceptional but finally after a long time the friction of my Accurate returns to whistle and the fishing rod bends properly. Seriola rivoliana Almaco Jack for the Anglophones. Bermuda stole our heart, after having drawn in a place like Ascension Island; it is probably one of the best places on earth where you wet a jig, and the feeling you have in Bermuda is similar even if different. At Ascension the animals have never seen a jig in their lives while in Bermuda they are more "awake" and you have to work harder. Here there is a commercial fishing, however, it is the most noble and beautiful that there is, only with hooks, rods and small boulters. There are no nets, endless boulters, trawl-nets. There are no traps for fish, only for lobsters, and above all, here you are fishing only for the food requirements of the island, you do not export anything. Bermuda maintains through a sustainable and responsible fishing! The Bermuda Triangle, famous for its ....underworld, has hypnotized us, and made us swearing that we would return and, definitely will return.

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tacca senza pietà; per ogni pesce nostro lui ne tira fuori tre e anche più grandi. Bisogna dire che ognuno ha il suo giorno, il suo momento d’oro. Alla fine viene fuori mezzo animale; attacca alla prima calata su quella famosa punta che sale e scende. 40 libbre, nulla di eccezionale però finalmente dopo tanto tempo torna a fischiare la frizione del mio Accurate e la canna si piega a dovere. Seriola rivoliana, Almaco Jack per gli anglofoni. Le Bermuda ci hanno rubato il cuore, dopo aver pescato in un posto come Ascension Island, probabilmente è uno dei migliori posti al mondo dove bagnare un jig; la sensazione che si ha alle Bermuda è simile anche se differente. Ad Ascension gli animali non hanno mai visto un jig in vita loro mentre alle Bermuda sono più “svegli” e bisogna lavorare più duramente. Qui esiste la pesca commerciale, però è la più nobile e bella che ci sia, solo con ami, canne e piccoli palamiti. Non ci sono reti, palamiti kilometrici, strascichi. Non ci sono nasse per i pesci, solo per le aragoste, e attenzione, qui si pesca solo per il fabbisogno dell’isola, non si esporta niente. Bermuda si mantiene con una pesca responsabile e sostenibile! Il Triangolo delle Bermuda, famoso per la sua … malavita, ci ha ipnotizzati, e ci ha fatto giurare che saremmo ritornati e, sicuramente, ritorneremo.

Il viaggio Arrivare alle Bermuda è quasi piacevole. Circa due ore e mezzo di volo fino a Londra e poi altre 7 per raggiungere l'isola: ben collegata da parte della British Airways con voli frequenti. Noi abbiamo soggiornato al 9 Beaches un complesso di bungalow carini e molto funzionali situati su un promontorio bellissimo che giorno dopo giorno ci regalava tramonti spettacolari. Abbiamo cenato spesso all’High Tide, il ristorante dell'hotel. È utile sapere che la vita nelle Bermuda non è a buon mercato, perfino i taxi costano molto e avvicinarsi a un ristorante può essere doloroso. Ci sono molti charter che si possono contrattare, ma nessuno conosce bene la pesca a jigging, Peter a parte; la maggioranza si dedica al Marlin che in queste acque conta con una forte presenza di Blue e White anche di grandi dimensioni. Di norma chiedono 1.400 dollari al giorno per un fisherman, ma le barche sono molto belle e gli skipper altamente professionali. Per organizzare il viaggio potete contare sul mio aiuto, sia per la parte logistica sia per la pesca e posso anche accompagnare un piccolo gruppo che voglia pescare a jigging o a spinning. Peter ha anche preso una piccola barca per pescare i reef che circondano l’isola ed è un’alternativa molto divertente.

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Fishapp Per chiunque desideri mandarci le proprie battute di pesca visitate il nostro sito For anyone who wants to share his fishing trips please visit our website

www.snoyachts.com/magazine nella sezione fishapp - at Fishapp section.

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The Journey Getting to Bermuda is almost pleasant. About two and a half hour flight to London and then other 7 to reach the island: well connected by British Airways frequent flights. We stayed at 9 Beaches, a complex of functional and very nice bungalows situated on a very beautiful promontory that gave us spectacular sunsets day after day. We often had dinner at High Tide, the hotel restaurant. It is useful to know that life in Bermuda is not cheap, and even taxis are very expensive and approaching to a restaurant can be painful. There are many charters that you can bargain, but no one knows the fishing jigging, except Peter; the majority is devoted to Marlin and in these waters it has a strong presence of Blue and White also very large. Normally they ask $ 1,400 per day for a fisherman, but the boats are very nice and their skippers are very professional. To plan your journey you can count on my help, both for the logistics and for the fishing and I can also accompany a small group of people that want to fish at jigging or spinning. Peter also took a small boat to fish the reefs surrounding the island and is a very fun alternative.


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Yachts. 5 marchi, 5 differenti stili, 5 elementi distintivi: sicurezza, qualitĂ , tecnologia avanzata, potenza ed eleganza.

5 brands, 5 different styles, 5 distinctive features: safety, quality, advanced technology, power and elegance.


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Sunseeker_62 Sanlorenzo_76 Hatteras_88 Cabo_98 Boston Whaler_102

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Sunseeker

{ Intervista al Presidente Robert Braithwaite }

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Sopra: Robert Braithwaite Sotto: Robert Braithwaite, Andrea e Francesco Pirro alla conferenza stampa Sunseeker-Sno Yatchs.

La storia di Sunseeker ha inizio più di cinquant’anni fa. Quando Robert Braithwaite costruì la sua prima barca negli anni ‘60, non aveva alcuna idea di quella che sarebbe diventata la sua azienda oggi. Nel 1960 Robert lavorava come addetto alle vendite alla Poole Power Boats (successivamente diventata Sunseeker) che commercializzava imbarcazioni americane. Dopo qualche anno accadde un fatto che mutò le sorti dell’azienda per sempre. Quando il marchio di cui erano concessionari decise che non avrebbe più commercializzato in Europa Robert, con la benedizione degli altri, mise insieme la cifra necessaria per comprare il primo stampo. Senza aver mai costruito una barca fino a quel momento la Pool Power Boats si lanciò nel mondo della costruzione di imbarcazioni. Il resto è storia!

» Sunseeker's story began more than fifty years ago. When Robert Braithwaite built his first boat in the '60s, he had no idea of what was to become his company today. In the 1960 Robert worked as salesman at the Poole Power Boats (as Sunseeker was then known) who sales american boats. It was shortly after, that a dramatic turn of events changed the direction of the firm forever. When the American boat builder,whose yachts Poole Power Boats sold, decided that they would no longer distribute to Europe, Robert with the blessing of others, raised some cash, negotiated the deal, and acquired their first mould. Having never built any craft before, Poole Power Boats embarked on the business of boat building. The rest is history!


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Sunseeker oggi costruisce alcuni dei più belli e lussuosi motor yacht semicustom al mondo. Si tratta di barche dalla commercializzazione mondiale note per la loro combinazione di prestazioni da brivido e sbalorditiva bellezza. Lo spirito di Sunseeker è la ricerca dell'eccellenza abbinata al coraggio di abbattere continuamente nuovi ostacoli. Dalle umili origini 50 anni fa, Sunseeker è diventato un marchio di riconosciuta importanza mondiale. Sotto la guida eccezionale di Robert Braithwaite, l'azienda guarda al prossimo decennio, con una booking list completa e un mercato di esportazione che abbraccia tutto il mondo. Quando ha fondato Sunseeker si aspettava tutto questo successo? A 16 anni lavoravo per mio padre ed il suo socio che erano entrambi nel business nautico. Fin da bambino amavo le barche e tutto ciò che le riguardava, ero molto ambizioso e volevo creare qualcosa di mio. Così, dopo aver preso in prestito 5.000 sterline dal socio di mio padre, sviluppai e realizzai il primo 17 piedi Sportboat. Non avevo idea del successo che avrebbe raggiunto l’azienda in seguito.

In questa pagina: Sovereign 17 Raceboat e S20 Rio; Nella pagina accanto: DayCab 23 e Sportsman 17

Quali sono le caratteristiche che hanno reso Sunseeker uno dei migliori brand al mondo? Ciò che ha sempre contraddistinto Sunseeker è il suo stile innovativo ed il design. Anche se ben imitate, in giro si vedono barche simili, un Sunseeker si distinguerà sempre dalla folla. Abbiamo creato un gruppo di clienti molto affezionati al nostro prodotto come se fossimo una grande famiglia. La gamma Sunseeker spazia dalle barche performanti fino ai mega yachts, quale segmento di questo mercato crede si espanderà di più? Come tutti sappiamo il mondo sta attraversando un momento economico molto difficile perchè si possano avere importanti e immediati risultati. Quando siamo entrati nel settore dei mega yacht abbiamo preso una parte di questo mercato di nicchia. Credo che in questo momento di minore disponibilità il nuovo 40 piedi Portofino sarà un modello di grande successo. Sunseeker in futuro continuerà a investire massicciamente nello sviluppo per mantenere l'azienda in espansione. Sunseeker è oggi un'azienda di lunga tradizione: quanto aiuta questo nelle vendite? La lunga tradizione della Sunseeker, un nutrito gruppo di clientela fidelizzata e un team di grandi e rinomati esperti nel settore nautico, costituiscono oggi una delle risorse più importanti che infonde una grande fiducia ai potenziali nuovi clienti


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Today Sunseeker builds some of the most luxurious semi-custom motoryachts in the world. These are vessels with a global fan base, craft known for their effortless combination of heart-pounding performance and jaw-dropping beauty. The spirit of sunseeker is the pursuit of excellence, matched with the courage to constantly break new barriers. From humble beginnings 50 years ago, Sunseeker has began a global icon. Under the exceptional leadership of Robert Braithwaite CBE, the firm looks to the next decade with order books full and an export market that spans the globe.

Sportsboats to mega yachts, which segment of this market do you see expanding most? As we are all aware, the world is in a much more difficult place to succeed in. As we have developed into the mega yacht business, we have taken a proportion of that specialised market. I believe with people having less disposable income. You will find the new 40ft will be a successful model. Sunseeker will continue to heavily invest in development for the future to keep the business expanding.

When you founded Sunseeker did you expect this success? At 16 I was working as a marine engineer for my father and his partner, who had a small marine business. I had a great ambition to create something myself, as from a very young child I loved boats and everything about them. After borrowing £5,000 from my father’s partner I developed and built the first 17ft Sportsboat. I had no idea the company would be as successful as it is today.

Sunseeker is now a long established company, how much do you think this heritage is assisting in Sunseeker sales? As well as having a very strong following of loyal clients, its heritage is one of the most important assets, with a team having some of the greatest knowledge in the marine business and giving the potential new clients enormous confidence.

What characteristics make Sunseeker one of the best brands worldwide? What has always made Sunseeker stand out is its innovative style and design. Though well copied now, people will point out similar looking boats, but a Sunseeker will always stand out from the crowd. We created a family and a very loyal following of clients.

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Le barche Sunseeker appaiono in 4 film di James bond. Come è cominciato il sodalizio? Eon Productions ci contattò qualche anno fa e iniziarono le trattative. Non essendo al tempo una società che poteva permettersi di spendere milioni di dollari per apparire in una produzione di James Bond, facemmo comunque tutto il possibile finanziariamente, fornendo le nostre barche e un grande supporto tecnico. In questo modo si è venuto a creare negli anni un rapporto ben consolidato.

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Robert Braithwaite sul Sunseeker Sovereign 17, la barca usata per il film 007

In 007 Quantum of Solace ha un ruolo cameo e appare guidando un Sunseeker Sovereign 17. Ci parli di questa esperienza. È stato per me un grande onore e un privilegio quando mi hanno chiesto di prendere 007 dalla villa della spia russa. E 'stato fantastico essere sul set di un film. L'esperienza peggiore è stata dover stare seduti per ore e giorni in attesa di girare la nostra scena. Speravo, quando mi hanno chiamato, di girare una scena d’amore ma, ahimè, hanno preferito un ragazzo chiamato Daniel Craig, più giovane, in forma e più bello di me. È in corso la costruzione del 155 Yacht che sarà pronto nel 2013. La flotta adesso spazia da 40 a 155 piedi. Un sogno divenuto realtà? Ogni nuovo modello è una realizzazione della mia ambizione e del mio sogno. Il 40 piedi Portofino sarà estremamente emozionante e il 155 Yacht è più di un sogno che si avvera. Quando verrà presentato le persone capiranno esattamente quello che voglio dire. Robert Braithwaite ha altri sogni da avverare? Sono una persona estremamente fortunata e continuo ad immaginare nuovi modelli. E il sogno continua.


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For 4 times Sunseeker boats appear in the James Bond movies. How did the relationship start? Eon Productions contacted us some year ago and discussions began. Obviously we were not a company that could afford millions to appear in a Bond production. We did everything we could financially, and gave great technical support, together with our product and the relationship grew. In 007 Quantum of Solace you had a cameo role and drove a Sunseeker Sovereign 17. Tell us about this. I found it a great honour and privilege that I had been asked to take 007 across to the villa of the Russian spy. It was fantastic to be on the film set. The worst experience was having to sit around for hours and days waiting for our scene. I was hoping when they asked me that I would get the love scene, but alas, some guy called Daniel Craig, younger, fitter and better looking was chosen. Is in progress the construction of Sunseeker 155 yacht which it will be ready in 2013. The range now goes from 40 to 155 ft in length. A dream come true? Every new model is a part of my ambition and dream. The 40ft will be exceptionally exciting, and the 155ft is more than a dream come true, when it is unveiled people will see exactly what I mean. Robert Braithwaite has other dreams? I am an extremely lucky person and I continue to have creative thoughts on new boat models.

And the dream continues... I I I I I I I I I I I I I I I I I I I


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Yacht Range

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155 Yacht (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 47,25 • Larghezza / Maximum Beam: m 9,40 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 12 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 10 • Velocità massima / Maximum Speed: 26 nodi/knots.

6,94 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 12 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 5 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32 Acert (2 x 1925PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 28 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 20 nodi/knots.

40 M Yacht»Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 40,05 • Larghezza / Maximum Beam: m 8,09 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 12 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 9 • Motori / Engines: 2xMTU 12V 4000 M73L (2 x 2940PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 25 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 20 nodi/knots.

28 M Yacht (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 28,15 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,50 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32 Acert (2 x 1925PS) oppure 2xMTU 12V 2000 M94 (2 x 1950PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 29 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots.

34 M Yacht»Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 33,91 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,39 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 5 • Motori / Engines: 2xMTU 16V 2000 M84 (2 x 2200PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 26 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 20 nodi/knots. 30 M Yacht » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 29,80 • Larghezza / Maximum Beam: m

88 Yacht » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 26,88 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,41 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32 Acert (2 x 1925PS) oppure 2xMTU 12V 2000 M94 (2 x 1950PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots.

80 Yacht » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 24,44 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,03 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 3 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32-1622 (2 x 1622PS) oppure 2xMTU 10V 2000 M93 (2 x 1530PS) oppure 2xMAN V12 1550 (2 x 1550PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 24 nodi/knots.

Predator Range Predator 130 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 39,12 • Larghezza / Maximum Beam: m 8,10 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 8 • Motori / Engines: 2x MTU 12V 4000 M73L (2 x 2940PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 27 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 21 nodi/knots. Predator 115 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 34,53 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,39 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 5 • Motori / Engines: 2xMTU 16V 2000 M93 (2 x 2440PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 26 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 20 nodi/knots. Predator 92 Sport » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 28,16 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,34 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2x Caterpillar C32 Acert (2 x 1925PS) oppure 2xMTU 16V 2000 M94 (2 x 2640PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 35 (42 con Arneson) nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 (33 con Arneson) nodi/knots. Predator 84 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 26,48 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,34 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 3 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32 Acert (2 x 1825PS) oppure 2xCaterpillar C32 Acert (2 x 1925PS) oppure 2xMTU 12V 2000 M93 (2 x 1830PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 37 (44 con Arneson) nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 30 (35 con Arneson) nodi/knots.

Predator 80 (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 24,90 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,09 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32-1622 (2 x 1622PS) oppure 2xMTU 10V 2000 M93 (2 x 1530PS) oppure 2xMAN V12 1550 (2 x 1550PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 46 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 30 nodi/knots. Predator 74 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 22,13 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,40 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2xMAN V12 1360 (2 x 1360PS) oppure 2xMTU 10V 2000 M84 (2 x 1380PS) oppure 2xCaterpillar C32-1622 (2 x 1622PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 40 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots. Predator 64 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 20,10 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,91 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 1 • Motori / Engines: 2xMAN V8 1000 (2 x 1000PS) oppure 2xCaterpillar C18 Acert 1150 (2 x 1150PS) oppure 2xMTU 8V 2000 M84 (2 x 1100PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 35 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. Predator 60 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 19,92 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,10 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Motori / Engines: 2xMAN V8 1000 (2 x 1000PS) oppure 2xCaterpillar C18 Acert 1150 (2 x 1150PS) oppure 2xMTU 8V 2000 M84 (2 x 1100PS) • Velocità massima / Ma-


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Manhattan Range Manhattan 73 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 22,60 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,73 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2xMAN V12 1360 (2 x 1360PS) oppure 2xMTU 10V 2000 M84 (2 x 1380PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots. Manhattan 63 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 21,07 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,13 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2xVolvo D13 900 oppure 2xMAN V8 1000 (2 x 1000PS) oppure 2xCaterpillar C18 Acert 1150 (2 x 1150PS) oppure 2xMTU 8V 2000 M84 (2 x 1100PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 33 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots.

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Manhattan 53 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 17,96 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,69 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 1 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C12 715 (2 x 715PS) oppure 2xMAN R6 800 (2 x 800PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 32 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots.

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Portofino Range Portofino 48 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 15,74 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,30 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xVolvo Penta IPS 600 (2 x 435PS) oppure 3xVolvo Penta IPS 600 (3 x 435PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. Portofino 40 (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,92 • Larghezza / Maximum Beam: m 3,87 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4+1 • Motori / Engines: 2xVolvo Penta D6 330DP – Sterndrive • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. ximum Speed: 40 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. Predator 54 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 17,93 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,59 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Motori / Engines: 2xMAN R6 800 (2 x 800PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 33 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 27 nodi/knots. Predator 53 (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 18,35 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,70 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 1 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C12 715 (2 x 715PS) oppure 2xMAN R6 800 (2 x 800PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 32 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots.


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Predator 53 [ New ]


Yachts: Sunseeker Predator 53

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Novità 2012, la linea Predator aggiunge un nuovo entry level, il 53, che prende spunto dal Manhattan 53 ma con un profilo più snello caratteristico del Predator. In fase di progettazione, rispetto al Manhattan, è stato ridotto il peso e migliorata l’aerodinamica, tolto il flybridge, inseriti pannelli in fibra di carbonio ed un grande tetto panoramico ad apertura automatizzata dalla timoneria alla zona ospiti. I comfort di base sono dello stesso livello del Manhattan 53, con interni uguali, fatta eccezione per il nuovo salone con vista panoramica. Il pozzetto offre due possibili layout, uno con prendisole e tavolino e l’altro con solo il prendisole di maggiori dimensioni. La piattaforma idraulica di poppa in teak permette di trasportare un tender o una moto d’acqua. La cabina crew ospita un membro d’equipaggio.

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New for 2012, the Predator 53 continues the line at a new entry level, borrowing from the Manhattan 53 but sporting a leaner profile. Reducing weight and windage in the design and engineering process, away goes the flybridge and in comes wider inclusion of in-house autoclaved carbon fibre panelling, from niche detailing through to the vast span of automated opening roof above helm and guest areas. The core comforts and featuring all remain at the same high level as the Manhattan 53, with the interior alike, except for the new saloon skyview, and with the same main deck and aft cockpit sharing the option of wrap-around seating and tabling in front of the sunpad, or a bigger sunpad without the dining arrangement. And in Predator vein the teak planked hydraulic aft platform may of course this time sport a nippier tender or jetbike for thrills, too. Cabin crew hosts one person.

Technical data Predator 53 [New] » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 18,35 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,70 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 1 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C12 715 (2 x 715PS) oppure 2xMAN R6 800 (2 x 800PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 32 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots


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28 Metre Yacht [ New ]

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Yachts: Sunseeker 28 Metre

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Technical data 28 Metre [New] » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 28,15 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,50 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C32 Acert (2 x 1925PS) oppure 2xMTU 12V 2000 M94 (2 x 1950PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 29 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots.

Una nuova emozionante generazione Varato nel 2012, il 28 Metre è il primo di una nuova ed emozionante generazione di yacht che si contraddistingue dalla vetrata avvolgente senza precedenti, dal layout del ponte principale e dalla forma dello scafo completamente nuova. Grazie alla forma dello scafo e all'idrodinamica avanzata, questo modello, ha bisogno di un motore di soli 12 cilindri per raggiungere la bellezza di 29 nodi. Dall'interno la veduta è straordinaria, le finestrature a tutta altezza e gli inserti di vetro forniscono una vista panoramica ininterrotta e rendono gli interni eccezionalmente brillanti con l’ausilio delle ampie aperture a poppa, delle porte laterali e dei balconi. All’esterno le aree conviviali sul ponte di prua ed sul flybridge, coperto dal grande hard top in carbonio, sono innovativi con possibilità di inserire la piscina, il bar, piuttosto che un prendisole più grande, divani e una configurazione completamente nuova ed emozionante a prua. Su misura per le esigenze dell’armatore c'è una gamma di layout d’interni basati su quattro suite e due configurazioni della scala, con camera armatoriale insonorizzata a centro barca. Il rispetto per l’ambiente si estende al più alto grado, teak sintetico a basso grado di manutenzione, raccolta differenziata, sistemi di gestione dell'alimentazione, illuminazione a LED e altro ancora.

Exciting new generation »

Fresh for 2012, the 28 Metre Yacht is the first of an exciting new generation made distinct by the unprecedented wraparound glazing to main deck accommodation and a completely new hull form. With high flared bow, sweet sheerline and such advanced hydrodynamics she needs just 12-cylinder engines for an impressive 29 knots. From within the outlook is extraordinary, the curtain glass walling and cutaway bulwarks providing uninterrupted panoramic views and an exceptionally bright interior made even more so with the wide opening stern and side doors and optional balconies. Externally, social areas on the foredeck and enormous carbon-hard-topped flybridge have also been innovated with options of spa pool, seated bar and rather than just increased sunpad and group seating areas, a completely new and exciting configuration in the bow. Bespoke to owner specification there’s a range of cabin plans based around four suites and two stairway configuration, with sound-buffered amidships master suite. Green innovation extends to highest grade, lowest maintenance synthetic teak, eco waste and power management systems, LED lighting and more.

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WorldWide Premiere at the Cannes International Boat Show

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Portofino 40 I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

[ Coming soon ]

Segnando il ritorno di questa lunghezza, dopo alcuni anni di assenza, il nuovo Portofino 40 è il prodotto di lunghi e difficili studi su un settore di mercato altamente competitivo: il risultato ottenuto è un prodotto leader nella sua classe di day cruiser. Le norme di progettazione, costruzione, finitura e montaggio sono uguali a qualsiasi altra barca della gamma Sunseeker, così quando uscirà, settembre 2012, sarà invidiata da tutti. Formata da due cabine con 4 + 1 posti letto, salone centrale, cucina e bagno con doppio accesso. Oltre alla bella cabina armatoriale, la sorpresa è il grande bagno e le finestrature sulla murata ed una cabina ospiti a centro barca con due letti in piano ed un pullman bed. Tornando sul ponte, il pozzetto è reso ancora più grande dalla sapiente valorizzazione dei posti a sedere e degli spazi del prendisole. Per la scelta del sole o dell’ombra c'è un hard top con tetto scorrevole in tessuto ad azionamento elettrico.

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Marking the return to this entry level length after some years' absence, the new Portofino 40 is the result of a long hard study of a highly competitive market sector, and the upshot is an absolute class leading all-rounder. Every inch a Sunseeker, standards of design, build, finish and fitting are as on any in the range, so when she launches in the summer she'II be surrounded by marina envy. In plan she's a two cabin, four+one berth, family or friends boat with central saloon, galley and twin access head and shower room. Beyond the exquisite owner stateroom forward, the surprise is the headroom and huge hullside windows in the amidships cabin with its twin beds and third, chiId’s berth. Back on deck, the large cockpit is key, made even bigger by clever convertible seating enhancing forward observation and also sunpad extension. For choice of sun or shade there’s a hard top with electrically operated, sliding, fabric roof.

Technical data Portofino 40 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,92 • Larghezza / Maximum Beam: m 3,87 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4+1 • Motori / Engines: 2xVolvo Penta D6 330DP – Sterndrive • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots


Yachts: Sunseeker Portofino 40, Predator 80

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WorldWide Premiere at the Southampton Boat Show

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Predator 80 I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

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[ Coming soon ]

Il prossimo autunno 2012 è prevista l’uscita del nuovo Predator 80: un modello unico e affascinante perché lo si può creare come si vuole. Le scelte sono ampie: con le unità Arneson, vola a 46 nodi, con motorizzazioni più contenute diventa un elegante distance cruiser da 40 nodi. All'interno di uno scafo performante una fenomenale disposizione degli interni ospiterà 8 persone in quattro cabine e tre bagni; la zona equipaggio o la quinta suite sono a poppa. Con una favolosa grande apertura il salone ed il pozzetto di poppa diventano un unico ambiente che fornisce grande comfort e piacere. È prevista anche la versione sport flybridge dove nel grande garage di poppa c'è molto spazio per un tender di considerevoli dimensioni e skybob e jetski. Il Predator 80 è l’unico sportsyacht di queste dimensioni a fornire così ampi spazi... così come ampia velocità.

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Set to launch in Autumn 2012, the appeal of the Predator 80 is that you can make exactly what you want of her. The options are wide: with Arneson drives, a 46 knot flyer, or with more modest shafts and a choice of engines, a nifty 30 to 40 knots distance cruiser. Within a performance hull the phenomenal interior layout will accommodate a guest party of eight in a four cabin, three head arrangement, with crew quarters or fifth guest suite in the stern. With a fabulous, wide opening, single level saloon and aft cockpit for serious comfort and pleasure. In the future there’ll be the option too of sports flybridge, and in the big stern garage there’s plenty of room for sizeable tender plus skibob and jetski. The Predator 80 is the only sportsyacht of this size providing such space... as well as pace.

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Technical data Predator 80 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 24,90 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,09 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C321622 (2 x 1622PS) oppure 2xMTU 10V 2000 M93 (2 x 1530PS) oppure 2xMAN V12 1550 (2 x 1550PS) • Velocità massima / Maximum Speed: 46 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 30 nodi/knots.


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Sanlorenzo Una storia di successi

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Yachts: Sanlorenzo

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I cantieri navali Sanlorenzo, fondati a Viareggio da Giovanni Jannetti nel 1958, costruiscono motoryacht di alta qualità da oltre cinquant’anni. Nel 2005, Massimo Perotti – già amministratore delegato di Azimut, in cui aveva percorso 23 anni di brillante carriera – raccoglie il testimone dal fondatore, acquisisce il cantiere trasferitosi ad Ameglia (SP) nel 1999 e apre a Viareggio una nuova divisione per la produzione di nuove gamme di grande dimensione, plananti e semidislocanti, in metallo e composito. Nel 2010 entra in produzione l’ammiraglia della gamma, un dislocante in acciaio e alluminio di 46 metri.

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Sanlorenzo boatyard, founded in Viareggio by Giovanni Jannetti, builds high quality motoryachts since over 50 years. In 2005 Massimo Perotti – formerly managing director of Azimut-Benetti where he has been advancing his career for 23 years – took over from the founder, acquired the company and started in Viareggio a new Division to build different ranges of superyachts, planning and semi-displacement, in metal and composite. In 2009 is built the flagship of the rage, a semi-displacement steel hull with aluminium superstructure, 46 mt LOA.


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Dal 2005 a oggi il cantiere ha conosciuto una straorinaria crescita, pur conservando la sua totale vocazione alla completa customizzazione dei prodotti, volta a soddisfare le esigenze di ogni singolo armatore. In mezzo secolo il cantiere ha costruito circa 600 yacht “ognuno diverso dall’altro, come i suoi armatori”. La gestione di Massimo Perotti ha saputo innalzare il fatturato da 40 a 200 milioni di euro. Oggi la produzione dei cantieri navali Sanlorenzo è basata su 3 linee: motoryacht plananti in vetroresina da 19 a 36 metri, prodotti ad Ameglia, sulla riva destra del fiume Magra e nel contesto del parco naturale Montemarcello-Magra, dove sorge anche l’Headquarters dell’azienda; nella recente divisione di Viareggio vengono prodotti semidislocanti in materiale composito da 27 a 38 metri e superyacht in metallo da 40 a oltre 60 metri.

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A successful story

Since 2005 to present the boatyard has experienced an extraordinary growth, though maintaining its talent to totally custom build every single yacht according to every single owner’s desire. In half a century the boatyard built over 600 yachts “each different, as its owner”. Massimo Perotti has been able with his management to rise the turnover from € 40 millions to € 200 millions. Today Sanlorenzo’s production is based on two ranges: planning grp motoryachts from 62’ to 108’ built in Ameglia (La Spezia province) on the right edge of River Magra, in the beautiful environment of MontemarcelloMagra natural park, where is also based the company headquarter; grp and metal semi-displacement and planning superyachts from 92’ to 160’ built in the more recent Viareggio yard. The shipyard mission is to act as a “boutique” in the boating industry, limiting its production to few units per year, all custom built to the owner’s requirements and desires.

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Sanlorenzo’s peculiarity as been to maintain and to develop through the times its basic principles: total customization; stable shapes over the trends, with no formal stresses nor extreme concepts; highly skilled manpower, very much careful to details and finishing; use of the highest quality materials; latest solutions in terms of safety, comfort, performance; continuous innovation of systems and building processes to mostly update every model. These are the success keys of Sanlorenzo. A particular Sanlorenzo’s attitude is the environment sensitivity. The location inside the Montemarcello-Magra natural park sharpened this attitude, already well shared between the ownership and the management, that led to the Uni En Iso 14001 certification, guaranteeing the best control of the environmental impact of the production processes and services of the yard. Next step was to design a totally “green” production site, nowadays under construction, that was internationally awarded, like the “Belle Classe” by Yacht Club de Monaco, among the many.


Yachts: Sanlorenzo

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La mission del cantiere è di essere una boutique della nautica con una produzione di pochi pezzi all’anno, tutti unici e tutti modellati sulle esigenze e sui desideri dell’armatore. Nella pagina accanto: La peculiarità di Sanlorenzo è di aver saputo conservare e sviluppare nel tempo i suoi fondamenModelli Sanlorenzo ad uno tali: massima personalizzazione; stabili linee al di sopra delle mode, senza forzature formali né lindei primi Saloni Nautici di Genova. guaggi estremi; manodopera di alta capacità e tradizione, attenta al dettaglio e alle finiture artigianali; In questa pagina: impiego dei materiali più pregiati; ultimi ritrovati in termini di sicurezza, di comfort di bordo e prealcuni modelli Sanlorenzo del passato stazione; innovazione continua nelle soluzioni, negli impianti e nei metodi costruttivi per il massimo aggiornamento di ogni modello. Queste le chiavi del successo di Sanlorenzo. Una fondamentale e particolare attitudine di Sanlorenzo è il rispetto dell’ambiente. La collocazione all’interno del parco naturale di Montemarcello-Magra ha acuito quell’attenzione, già intrinseca al suo management, che aveva portato alla certificazione Uni En Iso 14001, che attesta il raggiungimento del miglior controllo degli impatti ambientali connessi alle attività, prodotti e servizi dell’azienda. Il passo successivo è stato la progettazione di uno stabilimento totalmente “green”, in corso di realizzazione, che è già stato premiato in numerosi contesti anche internazionali, come la “Belle Classe” dello Yacht Club di Monaco. Sanlorenzo grazie ai punti specifici di forza del suo brand ha saputo mantenere un vantaggio I I I I I I I I I I I I I I I competitivo e a consolidare il suo marchio, riuscendo, in controtendenza a tutta l’industria nau- Thanks to the specific strength points of its brand, Sanlorenzo maintains a competitive edge and has tica, ad aumentare il risultato 2009 di un +8% e been able to reinforce its position succeeding in rising the 2009 results by +8%, offbeat all the boating a chiudere il bilancio 2010 con una cifra d’affa- industry, and close the 2010 balance with a €196 millions turnover with €17.2 millions Ebitda. ri di 196 mln con un Ebitda di 17,2 mln. Dal pun- Regarding the human resources Sanlorenzo is proud to succeed in keeping all the labour, composed by 200 people between executives and employees, without recurring to the redundancy funds, neither in 2011, as it was in 2009 and 2010. This human resource policy is an essential investment for Sanlorenzo to strengthen the actual position and to develop a medium term growth, always calibrated and wise, according to the style and philosophy of the Company. All the careful development policies, the innovation and tradition concepts on the products, the environment respect, led Sanlorenzo not only to collect five international awards for design and specifications of its yachts, but also to rise to the third position of the Global Order Book, the superyacht builders ranking edited by Showboats International.

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to di vista delle risorse umane Sanlorenzo è orgoglioso di essere riuscito a mantenere intatta tutta la propria forza lavoro, composta da 200 dipendenti diretti, fra dirigenti, quadri ed impiegati, e di non aver fatto ricorso alla CIG nemmeno nel 2011, come già era avvenuto nel 2009 e nel 2010. Questa politica delle risorse umane è un investimento significativo che Sanlorenzo ha ritenuto indispensabile per rafforzare l’attuale posizione e avviare una prospettiva di crescita a medio termine, calibrata e prudente, secondo lo stile e la filosofia di crescita solida e sicura di Sanlorenzo. Tutte queste politiche di sviluppo attento e ragionato, di concezione calibrata e innovativa al contempo del prodotto, di rispetto dell’ambiente riflesso anche nel prodotto, hanno consentito a Sanlorenzo non solo di collezionare ben cinque premi internazionali per il design e le caratteristiche dei suoi yacht, ma di ascendere anche alla terza posizione dell’importante classifica dei costruttori internazionali di superyacht, stilata dall’autorevole rivista americana Showboats International, denominata Global Order Book. Il 14 giugno 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha premiato il design degli interni del motoryacht SL104, prodotto da Sanlorenzo, e disegnato dallo studio Dordoni Architetti, con il Premio Nazionale per l’Innovazione 2011, prestigioso riconoscimento assegnato per la prima volta ad un cantiere navale. Sanlorenzo si conferma quindi uno dei più stabili e consolidati operatori nel settore dei superyacht ed è da considerare al livello dei più blasonati costruttori di superyacht del nord Europa, mentre nel Sud Europa è assurto a cantiere di riferimento per qualità, customizzazione, stabilità di mercato, affidabilità.

On 14th June 2011 Mr. Giorgio Napolitano, President of the Italian Republic, awarded the motor yacht SL104, built by Sanlorenzo and styled by Dordoni, with the Italian Innovation Award 2011, the first time to a shipyard. Sanlorenzo then is to be considered one of the more stable and consolidated superyacht builder, to be compared with the most reputed North European shipyard, while in Southern Europe has become a reference boatyard in term of quality customization, stability in the market, reliability.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I in alto a sinistra e sopra: Cantiere Sanlorenzo di Ameglia; in in basso a sinistra: Cantiere Sanlorenzo di Viareggio;


Yachts: Sanlorenzo

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SL e SD Range SL62 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 18,90 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,20 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 1 + 1 • Motori / Engines: 2x1.150 Caterpillar C18 oppure 2 x1.100 Mtu 8V 2000 M92 • Velocità massima / Maximum Speed: 31 nodi/knots (con Cat) 29 nodi/knots (con Mtu) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots (con Cat) 23 nodi/knots (con Mtu) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 3,20 m. SL72 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 22,00 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,67 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 7 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2x1.360 Man V12 1400 oppure 2 x1.523 Mtu 10V 2000 M93 • Velocità massima / Maximum Speed: 29 nodi/knots (con Man) 30 nodi/knots (con Mtu) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 24 nodi/knots (con Man) 25 nodi/knots (con Mtu) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 3,80 m. SL82 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 23,95 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,75 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 3 • Motori / Engines: 2 x Caterpillar CAT C32 Acert oppure 2 x Mtu 16V 2000 M92 • Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots (con Cat) 31 nodi/knots (con Mtu) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 27 nodi/knots (con Cat) 29 nodi/knots (con Mtu) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,20 m. SL94 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 28,60 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,75 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2 x 1.925 Caterpillar CAT C32 Acert 1723 oppure 2 x 2.216 Man V12 • Velocità massima / Maximum Speed: 27 nodi/knots (con Cat) 29 nodi/knots (con Man) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots (con Cat) 26 nodi/knots (con Man) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,30 m. SL104 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 31,70 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,10 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4/5 • Motori / Engines: 2 x MTU 16V 2000 M93 • Velocità massima / Maximum Speed: 29 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,50 m. SL108 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 33,00 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,40 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 5 • Motori / Engines: 2 x 2.435 Mtu 16V 2000 M93 oppure 2 x Mtu 16V 2000 M94 • Velocità massima / Maximum Speed: 28 nodi/knots (con Mtu M93) 30 nodi/knots (con Mtu M94) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 24 nodi/knots (con Mtu M93) 26 nodi/knots (con Mtu M94) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,50 m. SD92 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 27,60 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,15 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 3+1 • Motori / Engines: 2 x Man V12 1200 CR • Velocità massima / Maximum Speed: 17 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 11 nodi/knots. SD122 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 37,44 • Larghezza / Maximum Beam: m 8 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 6+1 • Motori / Engines: 2x1.624 Caterpillar C32 Acert • Velocità massima / Maximum Speed: 17 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 12 nodi/knots.

Alloy Range 40 Alloy » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 40,80 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,90 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 6 • Motori / Engines: 2x2.775 Mtu 12V 4000 M90 • Velocità massima / Maximum Speed: 28 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 26 nodi/knots.

Steel Range 46 Steel » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 46 • Larghezza / Maximum Beam: m 9,30 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 9 • Motori / Engines: 2 x CAT 3512B DITA-SCAC High Displacement • Velocità massima / Maximum Speed: 17 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 15 nodi/knots.

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SL82

Un pezzo unico come chi lo possiede Nella gamma di motoryacht plananti in vetroresina prodotti dal cantiere Sanlorenzo nella sua unità produttiva di Ameglia, sul fiume Magra, nel contesto del parco naturale Montemarcello-Magra, SL 82, 24 metri di lunghezza fuori tutto per 6,75 di larghezza massima, rappresenta il perfetto equilibrio tra volumi, abitabilità, eleganza e semplicità di gestione. Infatti è immatricolato come imbarcazione e richiede un equipaggio ridotto, se non addirittura la possibilità di essere condotto direttamente dall’armatore con una normale patente nautica.

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In the range planning hull fiberglass motoryachts manufactured by the Sanlorenzo shipyard at its production unit at Ameglia,on the river Magra in the natural parkland setting of MontemarcelloMagra the SL 82overall length 24 metres by 6,75 maximum width, it represents the perfect balance between dimension, comfort, elegance and simplicity in handling.


Yachts: Sanlorenzo SL82

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» Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 23,95 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,75 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 3 • Motori / Engines: 2 x Caterpillar CAT C32 Acert oppure 2 x Mtu 16V 2000 M92 • Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots (con Cat) 31 nodi/knots (con Mtu) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 27 nodi/knots (con Cat) 29 nodi/knots (con Mtu) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,20 m.

I layout elaborati dal cantiere prevedono 4 cabine doppie, 2 matrimoniali e 2 con letti singoli, disposte in combinazioni diverse, per poter soddisfare, come ogni Sanlorenzo, le esigenze personali dell’armatore e soddisfare le sue esigenze di ospitalità e di crociera. Le motorizzazioni sono due, composte da Caterpillar C32 Acert di 1232 kW o da Man V12 di 1324 kW. Nel primo caso la velocità massima è di 30 nodi e quella di crociera di 25, mentre nel secondo la velocità massima sale a 31 nodi e quella di crociera a 26. La scelta quindi non è legata alle prestazioni, ma al marchio motoristico e alla rete di assistenza dell’area dove lo yacht stazionerà in prevalenza. Un’altra chance che il cantiere Sanlorenzo offre ai propri armatori. Come l’elevatissimo grado di personalizzazione del décor degli interni, studiato insieme con l’armatore dagli architetti dell’Ufficio Stile del cantiere, per cui ogni Sanlorenzo è un pezzo unico, come chi lo possiede.

A unique piece, exactly the its owner It is in fact registered as a motor craft and requires a reduced crew, if not the capability of being piloted by the owner with the normal boating license. The layout designed by the shipyard provides 4 double cabins: 2 with double bed and 2 with single beds, arranged to different specifications, to satisfy the personal and entertaining needs of the owners, according to the Sanlorenzo philosophy. There is a choice of 2 different engine, Caterpillar C32 Acert-1323Kw or Man V12-1324 Kw. In the first case the maximum speed is 30 knots and the cruise speed is 25; while in the second case the maximum speed is 31 knots and cruise speed of 26. The choice is not limited to performance but to the service network available in the geographic area where the yacht is prevalently moored. Another option that the Sanlorenzo shipyard offers each owner. Like the superior level of interior décor personalization, designed by the owner and the shipyard architects, makes of each Sanlorenzo a unique piece, exactly the its owner.


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SL94 84

Stile moderno di grande sobrietà ma con ricchezza di materiali Il Sanlorenzo SL94 è la grande novità Sanlorenzo della stagione 2011/2012. Con una linea inconfondibilmente Sanlorenzo, che sintetizza eleganza, equilibrio dei volumi, bilanciato rapporto di pieni e vuoti, il cantiere di Ameglia (La Spezia), in perfetta armonia con i nuovi stilemi introdotti dal pluripremiato SL104, è riuscito a concentrare una straordinaria quantità di innovazioni, senza minimamente alterare o intaccare il coerente family feeling della flotta di plananti Sanlorenzo. Le linee esterne sono contemporanee e modulate sugli elementi compositivi del più grande SL104. Francesco Paszkowski ha firmato le linee esterne dell’SL94 in stretta collaborazione con l’Ufficio Tecnico Sanlorenzo.

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Yachts: Sanlorenzo SL94

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Gli elementi distintivi della linea esterna sono gli oblò a scafo rettangolari, le grandi superfici vetrate sulle finestrature del piano di coperta, le potenze personalizzabili con colore in armonia con l’hard-top che rimane un optional, consentendo di avere due versioni, con flying bridge parzialmente coperto o con roll-bar e soft-top. Importante novità del SL94 è il fly, molto più grande rispetto ad imbarcazioni di queste dimensioni e totalmente personalizzabile nel layout e nelle sue componenti di arredo; inoltre, libero da tender, premette una estrema vivibilità. L’innovazione tecnica più significativa riguarda la configurazione della poppa: lo specchio di poppa si apre per rivelare un capiente garage con un tendere di 4,50 m. La spiaggetta è mobile e può scendere sotto il livello dell’acqua per facilitare la risalita a bordo dei bagnanti e dei giochi d’acqua. Al piano di coperta il grande salone, illuminato dalle ampie superfici vetrate, è completamente separato dalla sala da pranzo dal blocco scale di discesa al ponte

inferiore e dalla day toilet, per conferire una maggior intimità al relax nel living. La sala da pranzo, posizionata a pruavia del blocco scale in modo da riservare molto più spazio al salone e separarlo quindi dalla la zona dining, è uno spazio altrettanto intimo per i commensali, completamente chiuso da due porte verso il salone e due porte verso la cucina. Questa si trova a pruavia ed oltre alle apparecchiature per la conservazione e l’elaborazione dei cibi, contiene la dinette dell’equipaggio. Questo scende poi al proprio alloggio tramite una scala collocata a fianco della dinette. L’impianto del layout del piano sotto coperta, riservato all’armatore ed ai suoi ospiti, è classico: cabina armatoriale al centro verso poppa per sfruttare al meglio il baglio massimo, cabina VIP a prua e due cabine ospiti con letti singoli. In particolare la cabina dell’armatore è un monovolume open space con doccia compenetrata ed un angolo studio a destra nave; è dedicata invece maggiore privacy all’area toilet e lavabo.

Modern, sober style, enriched by a wide choice of materials »

Sanlorenzo SL94 is the latest news of 2011/2012 season. In her unmistakable Sanlorenzo line, summarizing elegance, volume balance and proper ratio between solid body and openings, the Ameglia shipyard condensed in a perfect harmony its new styling elements so successfully introduced in the multi-prized SL104, in which is concentrated a bunch of innovations that never altered the consistent family feeling of the yard planning fleet. Contemporary exterior lines are inflected on the larger SL104 composition elements. Francesco Paszkowski signed this project in cooperation with the in-house Technical Department. The exterior line distinctive elements are the rectangular portholes, the wide windows at the main deck, the powerful uprights supporting the aft part of the flying bridge that can be painted in the same colour as the hardtop, which is an option. In fact there are two versions: one with hard-top, covering in part the flying bridge, and one with radar arch and a soft top. The main news on SL94 is just the flying bridge, much roomier than in same size yachts. It is largely customizable with furniture and decoration and is tender-free. The most significant technical innovation is the configuration of the stern: the transom hide a roomy garage placing a 15’ (4,50 m) tender. The swimming platform is moving up and down to help to get on board from the water guests and water toys. The large salon on the main deck is lightened by wide windows and is totally separated from the dining room by the staircase leading to the lower deck and by the day-toilet, to more intimately relax in the living area. The dining room freed in this way the salon and thanks to a double door, is equally an intimate space for the guests to dine. The galley is in front and is sided by the crew mess. The crew quarter is on the lower deck, in front, joined by a stairway beside the mess. The lower deck has a classical layout to better host owner and guests: owner’s cabin at mid-ship, Vip cabin in front and two twin-bed guest cabins in the middle. The owner’s cabin, in particular, is an open space including the shower cabin and a vanity desk on starboard side; more privacy is dedicated to the toilet.

Technical data SL94 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 28,60 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,75 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2 x 1.925 Caterpillar CAT C32 Acert 1723 oppure 2 x 2.216 Man V12 • Velocità massima / Maximum Speed: 27 nodi/knots (con Cat) 29 nodi/knots (con Man) • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots (con Cat) 26 nodi/knots (con Man) • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,30 m.

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SL104

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Il lusso è lo spazio

Le linee esterne sono state attualizzate e rese più contemporanee grazie a delicati, ma sostanziali interventi sulla linea di cintura, sulle finestrature, sulla composizione della poppa e del fly. Francesco Paszkowski ha firmato le linee esterne dell’SL104 in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico Sanlorenzo. L’elemento di spicco, sapientemente dissimulato dalla colorazione scura della fascia, sono le finestrature, molto più ampie della precedente versione del SL 100. Lo yacht è disponibile con o senza hard top. Il profilo, la forma e i sistemi di sostegno di questo e il tendalino ombreggiatore del fly sono totalmente innovativi. La spiaggetta dispone di un inedito sistema di doccia a braccio rotante che fuoriesce dal capodibanda dello specchio di poppa, creando una vera a propria area doccia sulla piattaforma. Per la definizione e il design degli spazi interni del SL104, Sanlorenzo si è avvalso dell'apporto di Dordoni Architetti, studio milanese che si occupa da vari anni di architettura e di interior design. La scelta progettuale di Dordoni Architetti è stata quella di applicare al mondo della nautica concetti propri dell'abitazione contemporanea, operando quindi in base a principi di linearità, semplicità, sofisticatezza e cura dei dettagli. Fondamentale è stata la rilettura dello spazio che si è tradotta in un nuovo layout distributivo. Caratteristica principale del ponte coperta e' il percorso che collega il salone con la zona pranzo‒family lounge a prua che crea una forte continuità spaziale rendendo così percepibile tutto lo yacht, da poppa a prua, e ottenendo una profondità di campo inconsueta per yacht di questa dimensione. Nel sottocoperta Dordoni Architetti ha operato per “sottrazione” riducendo a tre il numero delle cabine,con l'obiettivo di renderle più confortevoli, creando così una nuova disposizione di spazi che rilegge e interpreta i classici layout della nautica in maniera innovativa.

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Luxury is Space The external lines are updated to present-day requirements with delicate, but substantial touches on the gunwale line, on the windows, on the shape of the transom and the fly bridge. Francesco Paszkowski signed the exterior lines: the most significant element on the SL104 is the much larger windows than on the previous SL100 model. The motor yacht is available with or without hard top. Its outline, its shape, its poles, and the shading system of the area are completely new design. On the bathing platform is mounted an original shower system composed by a pivoting arm which is hidden, when not in use, on the teak part of the transom gunwale. Sanlorenzo, for the interior design of SL104, sought the contribution of Dordoni Architetti, a Milanese architectural studio dealing long since with architectural planning and interior design. Dordoni Architetti’s planning choice was oriented to the application of the concept of modern housing to the nautical environment. To create this contemporary domestic surroundings, Dordoni Architetti followed principles of linearity, simplicity, sophistication and care of details. Fundamental was the new interpretation of the space turning into a new distributive layout. The principal characteristic of the main deck is the path connecting the living room with the dining room/family lounge at prow, which creates a strong spatial continuity permitting an immediate and full perception of the yacht, from stern to prow, and achieving a depth of field very unusual for yachts of similar size. On the lower deck Dordoni Architetti operated for subtraction, reducing the number of cabins to three, so as to increase their comfort, creating a new distribution able to readjust the classics of nautical word in a new and innovative manner. Going downstairs a private lounge, lit by natural light, leads to the ship-owner’s cabin and to the two guests’ ones. Use of natural materials – wood, marble, linen and silk – combined with “unusual” ones for the nautical word – like bronze and polished steel used for walls and ceiling covering – turns into a very simple and refined concept. For the first time in the yachting industry, a large group of leading companies from the furnituredesign sector participated to set up SL104, as: Minotti (sofas), Cassina (furniture), Boffi (kitchen),


Yachts: Sanlorenzo SL104

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Dallo sbarco scala si accede a una lounge privata, illuminata da luce naturale, che conduce alla cabina armatore e alle due cabine vip. L'utilizzo di materiali naturali ‒ come legno, marmo, lino e seta ‒ oltre a quelli “inconsueti” per il mondo nautico ‒ come il bronzo e l'acciaio lucido utilizzati per pareti e soffitti ‒ si è tradotto in un concept semplice e raffinato. All’allestimento del SL 104 ha partecipato, per la prima volta nella nautica da diporto, un vasto gruppo di aziende leader nel settore del mobile arredo design, quali Minotti (divani), Cassina (arredi), Boffi (cucina), Viabizzuno (punti luce), Rapsel (rubinetti), Antonio Lupi (accessori bagno) Vitra (chaise longue di Charles Eams nell’appartamento dell’armatore), Roda (arredo del pozzetto),Paola Lenti (arredo del fly). Boffi in par-

ticolare, marchio attento alle esigenze delle applicazioni nautiche, oltre alla cucina ha fornito il mobile di Norbert Wangen, disponibile nel suo catalogo, per l’allestimento funzionale del fly. Cassina ha ingegnerizzato e sviluppato tutti gli arredi fissi della nuova imbarcazione SL104 lavorando a stretto contatto con i cantieri Sanlorenzo e lo Studio Dordoni. Sottocoperta l’Ufficio Tecnico di Sanlorenzo ha lavorato con Dordoni Architetti per realizzare tre cabine paritetiche, di pari importanza, collegate da un ampio disimpegno per relax che può fungere da quarta zona di ospitalità e per rendere permeabile il rapporto tra cabine e bagno, alleggerendone le separazioni. Come tutti i Sanlorenzo, anche l’SL104 è integralmente personalizzabile.

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Viabizzuno (lights), Rapsel (taps) Antonio Lupi (bath accessories), Vitra (the Charles Eams chaise longue in the owner’s cabin), Paola Lenti (fly bridge furniture). Particularly, Boffi, a leading company in the kitchen sector very conscious to nautical applications, supplied also the Norbert Wange designed cabinet on the fly bridge. Cassina has engineered and developed all of the internal fittings of the new SL104 yacht working closely alongside the Sanlorenzo shipyard and the Studio Dordoni. On the lower deck Sanlorenzo Design Department worked with Dordoni to realize three equal cabins, of the same importance, connected by a wide lobby, devoted to relaxing or as a further occasional sleeping area. As all the Sanlorenzos, also the SL104 is totally customizable

Technical data SL104 » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 31,70 • Larghezza / Maximum Beam: m 7,10 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4/5 • Motori / Engines: 2 x MTU 16V 2000 M93 • Velocità massima / Maximum Speed: 29 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 25 nodi/knots • Dimensione tender / Tender Dimensions: max 4,50 m


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Yachts: Hatteras

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Hatteras La leggenda di Hatteras iniziò sulle isole barriera di fronte alla costa del Nord Carolina dove le acque gelide della corrente del Labrador incontrano quelle calde della Corrente del Golfo. Il risultato è Diamond Shoals, sede di alcune delle acque più turbolente e selvagge dell'Atlantico e delle migliori barche da pesca sportiva del mondo. Qui, dove i venti possono soffiare feroci come uragani, nel 1959 Willis Slane pensava alla costruzione di una barca che potesse affrontare le acque di Diamond Shoals e superare le avverse condizioni meteo di Cape Hatteras.

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The Hatteras legend began on the barrier islands of the North Carolina shore where the frigid waters of the Labrador Current encounter the tropical Gulf Stream. The outcome is Diamond Shoals - home to some of the most turbulent and untamed waters in the Atlantic and some of the best sportfishing in the world. Here in 1959 at Cape Hatteras, where nor'easters can blow almost as fiercely as hurricanes, Willis Slane envisioned building a boat that could conquer the waters of Diamond Shoals and surmount the Hatteras weather. No traditional wooden fishing boat could do this.

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Nessuna barca in legno tradizionale poteva riuscirci. Questa nuova barca doveva essere robusta, solida, abbastanza grande per gestire un gruppo di pescatori appassionati e abbastanza comoda per una famiglia. Rompendo tutti gli schemi tradizionali, Slane per costruire la barca scelse un nuovo materiale, la fibra di vetro, e lanciò un nuovo modo di costruire barche. Hatteras ha prodotto la sua prima barca il 22 marzo del 1960 nella città di High Point, Nord Carolina. Battezzata Knit Wits era lunga 41 piedi e larga 14, aveva 2 cabine ed era equipaggiata con 2 motori Lincoln V-8S da 275 cv. La risposta fu entusiasta e nacque la leggenda di Hatteras. A testimonianza della robustezza, sinonimo di Hatteras Yachts, la Wits Knit è ancora oggi in servizio dopo una carriera di pesca che include crociere nel Golfo del Messico, Pinas Bay e Panama. Il mercato richiese ben presto barche più grandi e così Hatteras incrementò la flotta di sportfishing prima con i 50 piedi fino ad arrivare ai 90 piedi di oggi. Hatteras iniziò a produrre in parallelo una flotta di sofisticati motoryacht che oggi varia da 60 a 100 piedi di lunghezza. Nel 1967 Hatteras aggiunse un secondo impianto di produzione nella città costiera di New Bern, North Carolina. Oggi l'impianto originale è stato chiuso e tutta la produzione si trova a New Bern. Tuttavia, alcune cose non sono cambiate. Hatteras Yachts continua a definire lo standard per la robustezza e le elevate prestazioni in tutte le condizioni. Costruisce tutte le sue barche con un solido scafo in vetroresina e il fatto di offrire cinque anni di garanzia sulla carena ne testimonia la robustezza. Più di 50 anni dopo, Hatteras Yachts è ancora leader nella costruzione di imbarcazioni in vetroresina. L'attenzione ai dettagli, il pensiero innovativo e la qualità impeccabile, hanno convinto generazioni di clienti a tornare in Hatteras per realizzare lo yacht dei propri sogni.

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sopra: Scafo Knit Wits Hatteras a New Bern; in alto a destra: Hatteras 38 Convertible costruita nel 1960 e Hatteras 65 Long Range Cruiser costruita nel 1980;

This new boat would have to be rugged and robust to take the pounding of Hatteras waters. But most importantly, it would have to be a great sportfishing boat - big enough to handle a group of avid fishermen and comfortable enough for family back at the dock. Breaking with all tradition, Slane chose a new material - fiberglass - to build this noteworthy yacht that launched an industry. Hatteras produced its first sportfishing yacht on March 22, 1960, in the town of High Point, North Carolina. Christened the Knit Wits, she was a 41-foot twin cabin sportfisherman with a 14-foot beam and a pair of 275hp Lincoln V-8s. The response was enthusiastic and the Hatteras legend was born. In a testament to the ruggedness that has become synonymous with Hatteras Yachts, the Knit Wits is still in service today after a fishing career that includes service in the Gulf of Mexico and Piñas Bay, Panama. The market soon demanded bigger boats, and so the Hatteras sportfishing fleet expanded - first to 50-foot boats and now up to 90-foot convertibles. Hatteras also began designing and producing a line of cruising yachts that now ranges from 60 to 100 feet in length. In 1967 Hatteras added a second manufacturing facility in the coastal town of New Bern, North Carolina. Thirty years later, the original facility was closed and all manufacturing was consolidated at the 95-acre waterfront site in New Bern, where operations remain today. However, some things at Hatteras have not changed. Hatteras yachts continue to set the standard for ruggedness and high performance in all waters. Hatteras builds all its boats with a solid fiberglass hull bottom, and only Hatteras warrants its hull for five years - a testament to the ruggedness of its boats. More than 50 years later, Hatteras Yachts is still the foremost leader in the construction of fiberglass yachts. Attention to detail, innovative thinking and impeccable quality have kept generations of customers coming back to Hatteras to fulfill their next yachting dream.


Yachts: Hatteras

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Convertible Range 54 Convertible » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 16,46 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,26 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Motori / Engines: 2 Cat C18 cv 1.015 – 2 Cat C32 cv 1.580 – 2 Cat C32 Acert cv 1.670 – 2 Mtu 8V cv 1.200 – 2 Mtu 10V cv 1.520 • Velocità massima / Maximum Speed: 40+ nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 34 nodi/knots. 60 Convertible » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 18,20 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,78 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6/8 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.570 – 2 Cat C32 cv 1.670 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.825 – 2 Mtu 10V cv 1.521 • Velocità massima / Maximum Speed: 40 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 34 nodi/knots. 64 Convertible » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 19,46 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,94 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6/8 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.570 – 2 Cat C32 cv 1.640 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.825 – 2 Mtu 10V cv 1.521 • Velocità massima / Maximum Speed: 36 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. 68 Convertible » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 20,89 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,57 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.570 – 2 Cat C32 cv 1.650 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.825 – 2 Mtu 12V cv 1.825 – 2 Mtu 16V cv 2.030 – 2 Mtu 16V cv 2.430 • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. 77 Convertible » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 23,42 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,71 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2 Cat ACERT C32 cv 1.825 – 2 Mtu 16V cv 2.030 – 2 Mtu 16V CR cv 2.430 • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots.

GT Series Range 54 GT » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 16,46 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,26 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6 • Motori / Engines: 2 Cat C18A cv 1.150– 2 Cat C32A cv 1.670 • Velocità massima / Maximum Speed: 40+ nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 34 nodi/knots. 60 GT » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 18,20 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,78 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6/8 • Motori / Engines: 2 Cat C32A cv 1.670 – 2 Cat C32A cv 1.825 – 2 Cat C32A cv 1.900 • Velocità massima / Maximum Speed: 40 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 34 nodi/knots. 63 GT » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 19,46 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,10 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6/8 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.600 – 2 Cat C32 cv 1.800 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.900 • Velocità massima / Maximum Speed: 40 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 33 nodi/knots.

Motor Yacht Range 60 MY » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 18,57 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,53 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6+1 • Motori / Engines: 2 Cummins Marine Diesel 705 bhp - 2 Cat C-18 Diesel 1.015 bhp • Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 24 nodi/knots. 72 MY » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 22,35 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,15 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6/8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 2 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.570 – 2 Cat C32 cv 1.670 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.825 – 2 Mtu 10V cv 1.520 • Velocità massima / Maximum Speed: 28 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 23 nodi/knots. 80 MY » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 24,33 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,48 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 3 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.570 – 2 Cat C32 cv 1.670 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.825 – 2 Mtu 16V-2000 cv 2.030 - 2 Mtu 16V-2000 cv 2.400 • Velocità massima / Maximum Speed: 26 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 20 nodi/knots. 100 MY RPH (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 31,09 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,86 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8/10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2 Cat C32 ACERT 1900 BHP – 2 Mtu 16V 2000 CR 2600 BHP• Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 22 nodi/knots.

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[ Coming soon ]

100 Raised Pilothouse

Gli esterni sono stati completamente progettati dallo studio di design italiano Team for design - by Enrico Gobbi Exteriors are completely designed by Team for design - by Enrico Gobbi a famous Italian architectural firm

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Yachts: Hatteras 100 Motor Yacht

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Hatteras Yachts è orgogliosa di presentare il nuovo 100 Raised Pilothouse atteso per l'estate del 2013. Questo nuovo modello prende spunti stilistici dalla sua linea classica e li trasporta adattandoli nel 21° secolo ed è progettato per impostare il nuovo standard di eccellenza dei grandi motoryacht. Hatteras, forte dei suoi 52 anni di storia, ha progettato questa nuova imbarcazione con la collaborazione di consulenti esterni provenienti da tutto il mondo e in particolar modo gli esterni sono stati completamente progettati dallo studio di design italiano Team for design - by Enrico Gobbi. Bellezza classica e maestria senza pari, caratteristiche e servizi, e tutto ciò che in genere ci si aspetta da uno yacht Hatteras, definiscono questa nuova ammiraglia. Con un enorme flybridge, una lunghezza totale di 100 piedi ed un baglio di 22,6 piedi, i suoi spazi conviviali ed il volume interno sono paragonabili a yachts molto più grandi. Il 100 RPH sarà attrezzato come uno yacht di grandi dimensioni con un grande ingresso laterale con scala a chiocciola, doppia ancora con verricelli e piastre inox di protezione, e come opzione sarà possibile realizzare la master suite sul ponte. Questa nuova ammiraglia della flotta Hatteras sarà offerta con un pacchetto chiavi in mano. Tutto è incluso: dagli stabilizzatori zero-speed all’elica di prua e di poppa, da un sofisticato sistema A/V ad un cantinetta refrigerata per i vini fino agli accappatoi e biancheria. Il pacchetto comprende anche un allestimento di elettronica che renderà facile la navigazione nei mari esotici di tutto il mondo. Appena si entra nel 100 RPH dalla porta d'ingresso principale a centro barca sul lato di dritta, la prima cosa che si nota è la grande scala che porta alla pilothouse e flybridge, e giù alle cabine, formando un grazioso arco. A poppa c’è il capiente salone con sala da pranzo formale. È possibile inserire un grande bar opzionale. Grandi vetrate offrono ampie vedute e le porte del salone di poppa quando sono aperte si fondono in un unico spazio che unisce interni e pozzetto per ospitare così tantissimi ospiti. Proseguendo avanti si arriva nel grande open space della cucina in stile country. Dotata di grandi elettrodomestici, frigoriferi, una ampia dinette e un’isola di lavoro con posti a sedere, la cucina offre i comfort e il lusso di una casa. Il tutto immerso nella luce naturale fornita dal grande lucernario integrato, una delle caratteristiche più evidenti del nuovo 100 RPH. Nella versione a

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Hatteras Yachts is proud to announce plans to unveil the new 100 Raised Pilothouse in the summer of 2013. This new model brings styling cues from her classic lineage into the 21st century, and is designed to set yet another standard of excellence in large motor yachts. Hatteras has drawn on its 52 years of history, outside consultants from around the world, and inspiration derived from some of the finest mega yachts afloat to design her Classic beauty and unrivaled craftsmanship, ship-like features and amenities, and everything one typically expects in a Hatteras yacht define this new flagship. Exteriors are completely designed by Team for design - by Enrico Gobbi a famous Italian architectural firm. With a massive flybridge, an overall length of 100’ and beam of 22’6”, her entertainment spaces and interior volume are easily compared to yachts much larger in size. Not only does the Hatteras 100 RPH deliver on volume, she will also be outfitted more like a much larger yacht – featuring content such as a grand side entry with spiral staircase, twin anchors with heavy-duty windlasses and integral chaffing plates, and an optional ondeck master suite. This new flagship of the Hatteras motor yacht fleet will be offered as a heavily contented, turnkey package. Everything from zero-speed stabilizers, bow and stern thrusters, and a premium A/V system; to a stocked wine cooler, bathrobes and linens are included. Also included is an electronics allowance that will easily outfit a true captain’s pilothouse, equipping her for the demands of cruising in exotic seas across the globe. As you enter the 100 RPH from the main entryway found amidships on the starboard side, the first thing you notice is the grand staircase heading up to the pilothouse and flybridge, and down to the staterooms, all in one graceful arc.

Technical data 100 MY RPH (New)

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» Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 31,09 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,86 Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 8/10 • Posti letto equipaggio / Crew Accomodation: 4 • Motori / Engines: 2 Cat C32 ACERT 1900 BHP – 2 Mtu 16V 2000 CR 2600 BHP • Velocità massima / Maximum Speed: 30 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 22 nodi/knots.

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“Bellezza classica e maestria senza pari” 94

cinque cabine il lucernario fornisce luce alla master suite sul ponte. Sottocoperta, il nuovo 100 RPH offre sistemazioni per otto persone con quattro cabine e quattro bagni. La master suite a tutto baglio è veramente lussuosa e ben arredata. Si trova a centro barca e dispone di due bagni e armadi di grandi dimensioni. Oblò su ogni lato che portano luce naturale, e la preziosa rifinitura dei mobili offrono il comfort e il lusso che ci si aspetta in un Hatteras. Questo rifugio privato è degno di un re. Le cabine ospiti si trovano su entrambi i lati del corridoio ognuna dotata del proprio bagno. A prua si trova la suite VIP che offre un lussuoso bagno privato, ampi armadi e un letto matrimoniale full-size. Ogni cabina dispone di un sofisticato pacchetto A/V che comprende un televisore a schermo piatto LED, radio AM / FM con iPod ®, Blu-ray Disc ® e altoparlanti Bose ®. La pilothouse che si trova a pochi passi sopra l'entrata principale, appena fuori la grande scalinata, è progettata per ospitare un pacchetto elaborato di elettronica: la plancia di comando è dotata di grandi monitor touch-screen multiuso, sistemi di navigazione, comunicazione e informativi della nave tutto a portata di mano del comandante. Il sistema di monitoraggio Hatteras che utilizza tecnologia touch-screen per controllare tutti i sistemi di bordo, tra cui giri, pressione olio, autodiagnosi del motore, livello del carburante e acqua, gli allarmi di sentina e molto

Aft is the capacious salon and formal dining area. For those that entertain large groups, an optional oversized bar is available. Large windows reveal sweeping views to both port and starboard, and the aft salon doors open to combine the salon and aft deck social areas into one gigantic living space ready to entertain on a grand scale. Move forward and you are greeted by the large open space of the country-style galley. Equipped with full-size appliances, ample cold storage, a large dinette, and a working island with bar seating; the galley offers the amenities and luxury of home. The galley is also bathed in natural light, made possible by one of the most noticeable features of the new 100 RPH – the large integrated skylight in the overhead. An optional five stateroom layout takes advantage of this feature by including it in the on-deck master suite. Below deck, the new 100 RPH provides accommodations for eight in a four-stateroom, four-head layout. The full-beam master suite is truly opulent and well appointed. It sits amidships and features a his-and-hers head, and ample storage in large closet spaces. Portlights on each side bring in natural light, and the exquisitely crafted cabinetry provides the comfort and luxury you expect in a Hatteras. This private owner’s retreat is fit for royalty. Heading forward, twin staterooms are located on either side of the companionway with each featuring its own head. At the bow lies the VIP suite. Entering from the same hallway as the rest of the berthing spaces, the VIP suite offers a luxurious private bathroom, large closets and a full-size queen bed with storage beneath. Each stateroom features a premium A/V package that includes a flat-screen LED television, AM/FM radio with Ipod® dock, Blue-ray® disc player and Bose® speakers.


Yachts: Hatteras 100 Motor Yacht

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altro. Dalla sedia del timone, il comandante ha tutto a portata di mano. La pilothouse comprende anche un salotto a forma di L per gli ospiti e per l'equipaggio.Il flybridge è immenso. Da qui, si può godere di una imponente visione a 360 gradi mentre ci si rilassa al sole o all'ombra. Il team di design ha creato una linea innovativa di mobili componibili che permette al flybridge di essere adattato alle esigenze specifiche dell’armatore. Un lussuosa zona pranzo all'aperto, comodi salotti, grande mobile bar e altro ancora concorrono a creare uno spazio esterno davvero unico. La plancia di comando sul flybridge ha due sedie e può ospitare fino a tre monitor e tutti gli altri sistemi di controllo della barca. Il ponte di poppa del fly può essere dotato di una gruetta per il tender e i giochi d’acqua, o può essere sfruttato per una disposizione di mobili e divani ancora più ampia. Se si opta per questa seconda soluzione il tender troverà posto sulla spiaggetta idraulica. Un salotto si trova a prua ed una zona pranzo aggiuntiva, che può ospitare fino a 8 persone, è situata nel pozzetto di poppa all’ombra dello sbalzo del flybridge. Questa zona è dotata di un sistema di A/V con un televisore a discesa a schermo piatto LED, vani portaoggetti e le scale per il fly e la plancetta. Aprendo le porte d’ingresso del salone è possibile creare un

unico grande soggiorno/spazio conviviale. Una scala appena fuori ponte di poppa porta ai locali per l'equipaggio e alla sala macchine. Se la timoneria è il cervello della nave, questo è il cuore. La sala macchine ospita due CAT C32 ACERT diesel con una potenza di 1900 CV ciascuno su tutti i modelli standard. Per gli armatori che desiderano prestazioni ancora più elevate c’è la versione con due MTU 16V2000 CR diesel che aumentano la potenza a 2600 CV. I sistemi sono in posizione centrale, tutti i tubi e i cavi elettrici sono protetti ed etichettati per un facile riconoscimento. La zona equipaggio si trova a poppa della sala macchine e ha due ingressi, dalle scale del pozzetto o dallo specchio di poppa, rendendo l’accesso sicuro sia che la barca stia ferma o in movimento. Include una cabina privata per il comandante e una per l'equipaggio. Ognuna con bagno privato. La cucina è dotata di un forno a microonde forno normale, lavello e frigorifero. Come tutti i modelli Hatteras, il 100 Pilothouse Raised è costruito su un solido scafo in vetroresina coperto da una garanzia di dieci anni. Con i tunnel profondi, eliche Nibral ad alte prestazioni, il 100 RPH offre un pescaggio ridotto e prestazioni competitive.

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“Classic beauty and unrivaled craftsmanship” The raised pilothouse, found a few steps above the main entrance just off the grand stairway, is truly something to behold. Designed to accommodate an elaborate electronics package, the helm console features multi-use touch-screen monitors – placing navigation, communication, and ship systems information at the captain’s fingertips. Central is the Hatteras Monitoring System that uses touch-screen technology to oversee all ship’s systems including RPM, oil pressure, engine diagnostics, fuel and water levels, bilge alarms and more. From the helm chair, the captain has the entire vessel at his fingertips. The pilothouse also includes an L-shaped lounge for guests or crew. Up above is the immense flybridge. Here, you can enjoy a commanding 360-degree view of your favorite port of call while relaxing in either the sun or shade. The design team created an innovative line of modular furniture that allows the flybridge to be tailored to the specific needs of the owner. A luxurious al fresco dining suit, comfortable lounges, large wet bar and more are all available to create a truly unique outdoor space. The helm station found on the flybridge has two captain’s chairs and can accommodate up to three monitors as well as the other system controls necessary to run the yacht. The aft deck of the flybridge can be equipped with a davit for a tender and water toys, or an extended furniture layout for more entertaining space. If the latter is chosen, the tender and water toys are located on a hydraulic lift attached to the swim platform. An observation lounge lies at the bow and an additional dining area can be found on the aft deck under the protection of the flybridge overhang. It

features a dinette that can seat up to eight guests, a premium AV system with a drop-down flat-screen LED television, gear stowage compartments, and integrated steps to the flybridge and swim platform. Designed with the consummate host in mind, this space can be combined with the salon by opening the large glass entry doors – creating one large living/entertainment space. A discrete stairwell just off the aft deck leads below to the crew spaces and engine room. If the pilothouse is the brains of the vessel, this is the heart. The immaculate engine room is home to twin CAT C32 ACERT diesel engines with an output of 1900 bhp each on all standard models. Owners with greater performance in mind can upgrade to twin MTU 16V2000 CR diesel engines rated at 2600 bhp. Systems are centrally located, and all hoses and electrical wiring are secured and labeled for easy access. The crew space is located just aft of the engine room and can be entered from the aft deck stairwell or from the bustle door in the transom, making access convenient whether tied at the dock or underway. It includes a private stateroom for the captain, and a bunkroom for crew. Each has its own head. A shared galley is located off the companionway and is equipped with a microwave/convection oven, sink and refrigerator. Like all other Hatteras models, the 100 Raised Pilothouse is built on a solid fiberglass hull bottom that is backed by a ten-year warranty. With its deep tunnel pockets, Nibral high-performance propellers, and efficient gear reductions, the 100 RPH delivers a shallow draft and competitive cruising performance.

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Hatteras 63GT Esaltanti prestazioni

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Il nuovo Hatteras GT63 è un fantastico convertibile progettato per essere superiore alle altre barche nella sua categoria grazie al suo stile elegante, la sua tenuta di mare, una velocità di punta di 41 nodi ed il fatto di essere costruito da Hatteras che ha segnato i parametri standard fra gli appassionati di tutto il mondo. Gli interni del GT63 non solo sono più spaziosi ma sono stati progettati in un modo altamente sofisticato da essere difficilmente riscontrabile in un convertibile. Le finestre più grandi consentono una vista migliore, i rivestimenti interni combinano splendidamente materiali pregiati e legni esotici creando un ambiente accogliente e lussuoso. Il GT63 si farà notare non solo per la sua bellezza ma anche per le sue esaltanti prestazioni.

Riveting performance »

The new Hatteras GT63 is a premium convertible designed to be superior to other boats in its class thanks to its elegant styling, fine seakeeping qualities, 41-knot top-end speed, and the pedigree build that has made Hatteras the gold standard among yachtsmen around the globe. The interior accommodations found in the GT63 are not only more spacious, but are designed with a level of sophistication not often found in a convertible. Larger window framing allows for better views, and beautifully combined wall coverings and exotic woods create a more open layout while continuing to provide a warm and luxurious environment. The GT63 will receive as much attention offshore as it does at the dock thanks to its riveting performance.

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Technical data 63GT » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 19,46 • Larghezza / Maximum Beam: m 6,10 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 6/8 • Motori / Engines: 2 Cat C32 cv 1.600 – 2 Cat C32 cv 1.800 – 2 Cat C32 ACERT cv 1.900 • Velocità massima / Maximum Speed: 40 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 33 nodi/knots.


Yachts: Hatteras 63GT

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Cabo

Dal 1991, Cabo Yachts si è affermata come una potenza tra i produttori di sportfishers di alta qualità. Un'impresa notevole in un settore dove la storia non si misura in decenni, ma in generazioni. Cabo Yachts è uno dei costruttori di barche di maggior successo nel business nautico grazie al costante impegno nel realizzare imbarcazioni particolarmente curate nella costruzione e dal design superiore. Da sempre la finalità principale di Cabo è offrire un prodotto di alta ingegneria costruito con i migliori materiali, le più moderne tecniche di produzione e dal layout innovativo. Tutte ciò ne fa il prodotto più scelto tra i pescatori più importanti al mondo e gli esperti del settore nautico. Tutti gli appassionati dei fisherman sanno riconoscere nel CABO un prodotto senza eguali, dalle prestazioni eccellenti, e dagli innumerevoli vantaggi in più rispetto alla concorrenza.

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Since 1991, CABO Yachts has established itself as a powerhouse among makers of premium quality sportfishers. A remarkable feat in an industry where history isn't measured by decades, but by generations. Cabo Yachts is one of the most successful boat builders in the business today thanks to our undying commitment to superior design and construction. Our never-ending mission to utilize the best materials, engineering, layouts, and manufacturing techniques keeps us a leading choice among the world's top anglers and marine industry experts. These talented individuals recognize CABO's unmatched product and performance excellence, and the advantage our sportfishers present over the competition.


Yachts: Cabo

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Cabo Express Range 32 Express » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 10,67 • Larghezza / Maximum Beam: m 4 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xCummins-MerCruiser Diesel Qsb5.9 di cv 425 (o cv 440) oppure 2xYanmar 6LY3-Stp di cv 440 oppure 2xCaterpillar C7 di cv 461 oppure 2xYanmar 6LY3- Etp di cv 480 • Velocità massima / Maximum Speed: 35 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. 36 Express » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 11,70 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,32 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 5 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C7 ACERT 461HPM oppure 2xCaterpillar C9, 575HPM oppure 2xCummins QSB5.9, 425HPM oppure 2xCummins QSB5.9, 440HPM oppure 2xCummins QSC 8.3, 550HPM oppure 2xYanmar 6LY3A-ETP 480HPM oppure 2xYanmar 6LY3A-STP 440HPM • Velocità massima / Maximum Speed: 36 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. 40 Express » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,83 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,85 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C12 Acert di cv 715 oppure 2x Cummins MerCruiser QSC 8.3 da 600 cv accoppiati con sistema Zeus oppure 2xCummins MerCruiser Diesel Qsm 11-M di cv 715 oppure 2xYanmar 6SY-Stp di cv 720 oppure 2xMan R6-800 Crm di cv 800 • Velocità massima / Maximum Speed: 34 no-

di/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. 40 Hard Top Express (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,83 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,85 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xCummins QSC8.3 diesel 600hpm oppure 2xCat C12 Acerts 715 hpm oppure 2xCummins QSM-11's 715 hpm • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots. 44 Hard Top Express » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 14,50 • Larghezza / Maximum Beam: m 5 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4-6 • Motori / Engines: 2xCummins Qsm di cv 715 (standard) oppure 2xMan R6-800 Crm di cv 800 oppure 2xCaterpillar C18 di cv 1.015 o 1.150 • Velocità massima / Maximum Speed: 40+ nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 32 nodi/knots. 52 Express » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 15,88 • Larghezza / Maximum Beam: m 5,45 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 68 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C18 di cv 1.015 (o cv 1.572 o cv 1.675) oppure 2xMan V12-1550 Crm di cv 1.528 • Velocità massima / Maximum Speed: 40+ nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 32 nodi/knots.

Cabo Flybridge Range 40 Flybridge » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,83 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,85 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xCaterpillar C12 di cv 715 oppure 2xYanmar 6SY-Stp di cv 720 oppure 2xMan R6-800 Crm di cv 800 oppure 2x Cummins QSC 8.3 600cv Zeus • Velocità massima / Maximum Speed: 34 nodi/knots • Velocità di crociera / Cruising Speed: 28 nodi/knots.


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Technical data 40 Hard Top Express (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,83 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,85 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xCummins QSC8.3 diesel 600hpm oppure 2xCat C12 Acerts 715 hpm oppure 2xCummins QSM-11's 715 hpm.

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Cabo 40 Hardtop Express

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» Come si fa a migliorare un CABO Express già perfetto? Semplice. Si prendono tutte le migliori caratteristiche della flotta express e si combinano in un unico modello. Il risultato è il nuovo Cabo 40 Hardtop Express. Questo nuovo CABO è costruito su uno scafo di grande successo, il 40. Alimentato dagli CMD Zeus Pod Drive che forniscono la forza, l'efficienza e la manovrabilità, il nuovo 40 HTX risulta una delle barche più agili, veloci e affidabili della gamma express. L'attenzione al dettaglio e la maestria nella realizzazione degli interni rispecchiano l’ultima generazione di sportfishers Cabo. Il layout innovativo e le comode sistemazioni offrono il comfort e l'estetica che il cliente cerca. La chiave di volta di questo nuovo modello è l'inserimento di un hardtop integrato. Presentata l'anno scorso con il debutto della HTX 44, questa caratteristica si è dimostrata estremamente apprezzata e popolare fra i pescatori e i diportisti. Non c'è più la necessità di finestre in vinile, cerniere lampo e linguette. L'hardtop integrato offre miglior visibilità e protezione in modo da poter trascorrere tranquille giornate pescando.

How do you improve the perfect CABO express? Its simple. Take all of the best attributes in our express fleet and combine them in one model. That’s what we’ve done with the new CABO 40 Hardtop Express. This newest CABO’s foundation is our very successful 40 platform. Powered by CMD Zeus Pod Drives, this blue-water hull design provides the strength, efficiency and maneuverability needed to makes the new 40 HTX one of the most nimble, quick and reliable express boats on the market. The attention to detail and craftsmanship found inside mirrors those found in our latest generation of sportfishers. The efficient layout and accommodations offers the comfort and aesthetic appeal that today’s customer’s desire. The capstone of this new model is the inclusion of an integrated hardtop. Introduced this past year with the debut of the 44 HTX, this feature has proven wildly popular with both serious anglers and cruising enthusiasts. Gone is the need for an aftermarket hardtop, vinyl windows, zippers and flaps. The integrated hardtop provides the protection, visibility and comfort on the helm deck so you can spend your days fighting fish, not the elements.


Yachts: Cabo 40 Hardtop Express, 44 Hardtop Express

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Cabo 44 Hardtop Express

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Lo straordinario 44 Hardtop Express è diverso da qualsiasi CABO mai esistito. L'hardtop integrato indica il prossimo passo nella evoluzione del design Express, la chiusura su tre lati offre una migliore protezione dagli elementi, una migliore visibilità e un maggiore comfort quando si è al timone. Sottocoperta, gli interni offrono spazi conviviali confortevoli e molto più ampi rispetto ai modelli concorrenti. La differenza più evidente nel layout è l'aggiunta di una seconda cabina opzionale o stanza dei pescatori. Questo spazio offre un facile stoccaggio degli attrezzi da pesca o il comfort di una cabina privata lontano dalla master. Un altro tocco unico è la cucina a tutta lunghezza contro la paratia di poppa, questa soluzione ne rende più facile l’uso e aumenta lo spazio nel soggiorno /sala da pranzo. La cabina armatoriale a prua ed il bagno offrono comfort e servizi in linea con la prossima generazione di Cabo.

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The impressive 44 Hardtop Express is unlike any Cabo that has come before. The integrated hardtop signifies the next step in express design evolution for Cabo, utilizing its three-sided enclosure to offer better protection for the elements, improved visibility, and greater comfort on the helm deck. Below deck, the interior offers a comfortable living space that is larger than competitors' models in this range. The most dramatic difference in the layout is the addition of either an optional second stateroom, or an angler's room. This extra space allows for easy interior storage of fishing gear or the comfort of a private stateroom away from the master. Another unique touch is the full-length galley counter against the aft bulkhead, making access to appliances easier while creating more floor space in the living/dining area. The master stateroom and shared head are forward of the main living area and offer the comfort and amenities in keeping with the next generation of Cabos.

Technical data 44 Hard Top Express (New) » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 14,50 • Larghezza / Maximum Beam: m 5 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4-6 • Motori / Engines: 2xCummins Qsm di cv 715 (standard) oppure 2xMan R6-800 Crm di cv 800 oppure 2xCaterpillar C18 di cv 1.015 o 1.150

» Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 12,83 • Larghezza / Maximum Beam: m 4,85 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 4 • Motori / Engines: 2xCummins QSC8.3 diesel 600hpm oppure 2xCat C12 Acerts 715 hpm oppure 2xCummins QSM-11's 715 hpm.

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Boston Whaler

Da sempre nota come “leggenda inaffondabile”, Boston Whaler offre imbarcazioni sicure e di lunga durata. Quando si sale a bordo di un Boston Whaler, non si è solo su una barca ma a bordo di una leggenda. Con una reputazione di affidabilità incredibile, design prestigioso, bassa manutenzione e tecnologia all’avanguardia Boston Whaler è leader del settore. Se siete alla ricerca di un center-console da pesca, una barca di piacere, un tender, o semplicemente una barca per la famiglia da amare negli anni a venire, non troverete di meglio di un Boston Whaler.

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Long known as the Unsinkable Legend, Boston Whaler's incredible durability and safety are flagship traits that span our entire line. When you step onboard a Boston Whaler, you're not just stepping onboard a boat you're stepping onboard a legend. With a reputation for incredible reliability, prestigious design, low-maintenance and cutting-edge technology, Boston Whaler's line of luxury boats truly leads the industry. Whether you're looking for a center-console fishing boat, a pleasure boat, a yacht tender, or simply a family boat that you can cherish for years to come, you won't find better than a Boston Whaler.

Boston Whaler Range Super sport » 110 Sport - 110 Tender - 130 Super Sports - 150 Super Sports - 170 Super Sports Montauk » 150 Montauk - 170 Montauk - 190 Montauk - New 210 Montauk Dauntless » New 170 Dauntless - 180 Dauntless - 200 Dauntless - 230 Dauntless Outrage » 190 Outrage - 220 Outrage - 250 Outrage - 280 Outrage - 320 Outrage - 320 Outrage Cuddy Cabin - 370 Outrage Conquest » 235 Conquest - 255 Conquest – New 285 Conquest – New 285 Conquest Pilothouse - 305 Conquest – New 315 Conquest 345 Conquest - 345 Conquest Open


Yachts: Boston Whaler, 370 Outrage, 305 Conquest Open

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370

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Vincitore di numerosi premi, il 370 Outrage stupisce sempre. Eccezionale sia per la pesca d'altura o per divertenti crociere offre ampi spazi, comfort e lusso. Il leaning post multifunzione dispone di una vasca del vivo, cassetti per attrezzi, frigo/freezer, lavello e grill. Un versione opzionale è disponibile con piano cottura e frigorifero aggiuntivo. La consolle di guida ha la poltrona pilota regolabile elettricamente e l’hard top integrato con il parabrezza . L’innovativa porta laterale offre accesso diretto all'acqua. La sontuosa cabina ospita due persone, TV HD, caffettiera, armadio, frigo, forno a microonde, doccia. Unico.

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Winner of numerous awards, the 370 Outrage amazes. Exceptional as both an offshore fishing platform and entertaining vessel, the 370 is big on space, comfort, and luxury. The multipurpose leaning post features a livewell, tackle storage, refrigerator/freezer, sink and grill. An optional Summer Kitchen swaps the livewell for another fridge and stovetop. The helm impresses with an electrically adjustable captain's seat and hardtop-windshield system. The innovative dive door offers seamless water access. The sumptuous cabin hosts a double berth, HDTV, coffeemaker, hanging locker, fridge, microwave, and shower and vanity. Nothing compares.

Technical data 370 Outrage » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 11,4 • Larghezza / Maximum Beam: m 3,50 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 2 • Persone trasportabili / Persons Capacity: 14 • Motori / Engines: da 750 a 900 hp.


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305 Conquest 104

Il 305 Conquest vanta un imponente pozzetto di 58 piedi quadrati, perfetto per battute di pesca, intrattenimento con gli amici o entrambi. Il disegno della carena del 305 combina veloci planate con virate morbide. La zona del timone è elevata per una migliore visibilità a prua e poppa, con un divano per rilassarsi mentre si guarda tranquillamente l’orizzonte. Il sedile del timone completamente regolabile è dotato di un cuscino che si trasforma in schienale per la guida in piedi. I camminamenti laterali favoriscono l’accesso alla zona di prua ed al gavone dell’ancora. L'interno della cabina è caldo e accogliente, grazie a ricchi accorgimenti come mobili in legno pregiato, ripiani in granito e tessuti di alta qualità.

» Boston Whaler's 305 Conquest® boasts an impressive 58 square feet of cockpit space - perfect for fish fighting or entertaining or both. The 305's hull design combines quick planing capabilities with a smooth, dry ride. Its helm deck area is elevated for superior visibility fore and aft, with a portside settee for lounging while leisurely watching the lines. The fully adjustable helm seat features a flip-up seat cushion that converts it to a bolster seat for operation while standing. The recessed bow walkaround provides more secure-feeling access to the anchor locker and bow area. The cabin interior is warm and inviting, thanks to rich accouterments including woodgrain cabinetry, granite-colored counter tops and decorator fabrics and accents.

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Technical data 305 Conquest » Lunghezza fuori tutto / Length Overall: m 9,78 • Larghezza / Maximum Beam: m 3,23 • Posti letto ospiti / Guest Accommodation: 2 • Persone trasportabili / Persons Capacity: 14 • Motori / Engines: da 400 a 600 hp.


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tyle is

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Lo stile attraverso il tempo Style across the time

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Contents »

Manifesto di stile • Lo stile è un manifesto del buon gusto senza tempo • Lo stile è una questione di personalità, un tratto distintivo, un’eleganza innata • Lo stile non è il lusso ma il particolare espresso con gusto • Lo stile fa risaltare una persona tra mille alla moda • Lo stile è l’impronta che una persona lascia nel cammino del tempo • Il nostro stile non si riflette nello specchio ma negli occhi degli altri • Lo stile è pronunciare parole giuste al posto giusto • Lo stile distingue l’eccellenza dall’ordinario • Lo stile è tacere quando non si ha nulla da dire • Lo stile rende immenso un grande sentimento • Lo stile non invecchia e non passa mai di moda • Il proprio stile non si crea dall’imitazione ma dalla sapiente e studiata unione delle proprie qualità con un pizzico di originalità

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Style Manifesto • The style is a poster of timeless good taste • The style is a matter of personality, a distinctive feature, an innate elegance • The style is not luxury but the particular expressed with taste • The style brings out a person among thousand trendy people • The style is the mark that a person leaves in the path of time • Our style is not reflected in the mirror but in the eyes of others • The style is to say right things in the right place • Style distinguishes excellence from the ordinary • The style is being silent when you have nothing to say • The style makes immense a great feeling • The style never ages and never goes out of fashion • The own style is not created by imitation but by a wise and designed union of the own qualities with a touch of originality

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Style is Never Old

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Interviste _106 Must Know _155 Must Have _175 106

Lusso _184

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INTERVIEWS

Interviste.

Storie di successi: un viaggio generazionale firmato Made in Italy

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Stories of success: a journey of generations signed Made in Italy.

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Interviste

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Luisa Todini Comitato Leonardo _108

Piero Antinori Tenute Antinori _114

Ugo Gussalli Beretta Beretta _118

Pina Mengano Amarelli Amarelli _124

Niccolò Branca Branca _130

Roberto Gallo Borsalino _136

Maurizio Marinella Marinella _142

Roberto Boscolo Boscolo Hotels _148

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Questa sezione del nostro magazine è dedicata all’approfondimento e alla conoscenza di antiche società italiane leader nel loro settore che testimoniano la qualità e la storicità del “Made in Italy” in tutto il mondo e che sono state riconosciute tali anche dal Comitato Leonardo (un’organizzazione che sostiene iniziative finalizzate alla promozione dell'immagine dell'Italia come sistema paese facendo leva sull'effetto trainante dei prodotti italiani di alta qualità). Ogni anno il Comitato assegna il Premio Leonardo alla personalità italiana o straniera che meglio abbia rappresentato l'immagine dell'Italia nel mondo, e tre Premi Leonardo Qualità Italia da assegnare a tre leaders d'azienda che abbiano registrato importanti successi sui mercati internazionali. Per spiegarci meglio la funzione di questa importante associazione abbiamo voluto intervistare la maggiore rappresentante del “Comitato Leonardo – Italian Quality Committee”: il Presidente Luisa Todini*.

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This section of our magazine is dedicated to the development of a more in-depth knowledge of ancient Italian companies that have become leaders in their sectors and bear witness to the quality and historical significance of the “Made in Italy” marking around the world, and are even recognized as such by the Leonardo Committee (an organization that sustains initiatives aimed at promoting the Italian national economic system by promoting high quality Italian products). Each year the Committee awards the Premio Leonardo (the “Leonardo Award”) to the Italian or foreign individual who best represents Italy’s image on a worldwide scale, as well as three Premi Leonardo Qualità Italia (“Leonardo Awards for Italian Quality”), which are given to three company leaders who have achieved remarkable success on the international markets. In order to better illustrate the function of this important association, we have interviewed the main representative of the “Leonardo Committee’s Italian Quality Committee”: President Luisa Todini*.


Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo – Italian Quality Committee

Interviste: Luisa Todini

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Intervista a

Luisa Todini


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Come e quando nasce il Comitato Leonardo? Il Comitato Leonardo – Italian Quality Committee nasce nel 1993 dall’intuizione del Sen. Gianni Agnelli e del Sen. Sergio Pininfarina, di Confindustria, dell’ICE e di un gruppo di imprenditori con l’obiettivo di promuovere la Qualità Italia nel mondo. La nostra mission è condivisa oggi da oltre 150 tra le principali aziende italiane, delle quali non fanno parte soltanto grandi gruppi industriali ma anche piccole realtà leader in nicchie di mercato, caratterizzate da una forte vocazione internazionale, alle quali si affiancano artisti, scienziati e uomini di cultura.

How and when did the Leonardo Committee arise? The Leonardo Committee’s Italian Quality Committee was established in 1993 by Senators Gianni Agnelli and Sergio Pininfarina of Confindustria, by ICE and by a group of entrepreneurs dedicated to promoting Italian Quality throughout the world. Our mission is shared by over 150 leading Italian companies, not only including large industrial corporations, but also small companies operating in specific market niches that are characterized by a strong international outlook, and are joined by numerous artists, scientists and various other learned individuals.

Come mai si è scelto il nome Leonardo per rappresentare la qualità Italiana? Leonardo da Vinci rappresenta uno straordinario punto di sintesi tra arte, scienza e tecnologia. Si tratta di tre forme in cui si esprime la capacità intellettuale dell’uomo e che ben riflettono il successo del nostro Paese e delle produzioni Made in Italy a livello internazionale. Oggi la reputazione del prodotto italiano nel mondo poggia indubbiamente sulla combinazione non soltanto di bellezza, stile e design, ma soprattutto su contenuto tecnologico, innovazione e qualità.

Why was the name Leonardo selected to represent Italian quality? Leonardo da Vinci represents an extraordinary synthesis of art, science and technology. These are three fields that express man’s intellectual capacity and perfectly reflect the success of our country and “made in Italy” products on an international level. Today, the reputation of Italian products worldwide is undoubtedly based on a combination of beauty, style and design, as well as technology, innovation and quality.

Cosa significa oggi promuovere l'Italia come sistema paese e cosa fa in particolare il Comitato Leonardo? Il Comitato Leonardo non vuole rappresentare unicamente una mera vetrina del Made in Italy, bensì esercitare un ruolo attivo attraverso iniziative a livello locale, nazionale ed internazionale, quali il Forum Annuale in Campidoglio e gli Incontri con il Territorio. Questi eventi favoriscono il confronto tra realtà istituzionali ed imprenditoriali con l’obiettivo di promuovere l’Italia come Sistema Paese e rappresentare l’eccellenza del ben fare italiano nel mondo. Ogni anno il Comitato Leonardo conferisce in Quirinale, alla Presenza del Presidente della Repubblica, il Premio Leonardo ed i Premi Leonardo Qualità Italia: il Premio Leonardo, è assegnato ad una personalità italiana che abbia rappresentato al meglio il nostro Paese nel mondo, mentre i Premi Leonardo Qualità Italia vengono conferiti ad aziende che abbiano registrato importanti successi sui mercati internazionali. Accanto

What does it mean to promote the Italy national economic system today, and what exactly does the Leonardo Committee do? The Leonardo Committee does not merely want to serve as a showcase for Made in Italy products, but also wants to play an active role by promoting local, national and international initiatives, such as the Annual Forum held at the Capitol and the Territorial Meetings. These events serve to facilitate a dialogue between institutional and entrepreneurial activities, and are aimed at promoting the Italian national economic system and representing the excellence of Italian-made products worldwide. Each year, at the Quirinal Palace and in the presence of the President of the Republic, the Leonardo Committee holds the ceremonies for the Leonardo Award and the Leonardo Italian Quality Awards: the Leonardo Award is bestowed upon an Italian individual who has best represented our country on the world stage, while the Leonardo Italian Quality Awards are awarded to companies that have enjoyed enormous success on the international markets. In addition to these prestigious awards, there’s also the strategic Leonardo International Award, which is bestowed upon a foreign


Interviste: Luisa Todini

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Nella pagina di fianco: La Presidente del Comitato Leonardo insieme ad alcuni dei Premiati 2011. Da sinistra: Ugo Gussalli Beretta, Maurizio Marinella, Nicoletta Spagnoli, Luisa Todini, Claudio Luti e Piero Antinori.

In questa pagina: Luisa Todini Presidente del Comitato Leonardo.

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“il nome Leonardo rappresenta uno straordinario punto di sintesi tra arte, scienza e tecnologia” I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I “the name Leonardo represents an extraordinary synthesis of art, science and technology.” a tali prestigiosi riconoscimenti, strategico è il Premio Leonardo International, conferito ad un imprenditore straniero che abbia concorso a rafforzare i legami economici e culturali con l’Italia. Il futuro del Made in Italy risiede anche nella capacità del nostro paese di riconoscere e dare spazio al talento delle nuove generazioni. Per questo il Comitato Leonardo promuove ogni anno Borse di Studio rivolte a laureati delle università italiane. Quali sono i progetti futuri che si prefigge il Comitato? In questo momento di faticosa ripresa per l’economia italiana, tutte le iniziative del Comitato Leonardo non mirano soltanto a raccontare storie di successo aziendale, ma sono volte a mettere in luce i fattori di competitività del Sistema Italia individuando possibili exit strategies e aiutando le imprese a riconoscere e cogliere le opportunità derivanti dalla globalizzazione dei mercati e dalla crescita del benessere nelle economie emergenti. In occasione della recente missione imprenditoriale in Turchia, abbiamo annunciato il Premio Leonardo International 2012, conferito a Mustafà V. Koc, Presidente del primo gruppo industriale e finanziario Turco e partner dei più grandi investimenti italiani in Turchia. Organizzeremo inoltre il VI Incontro con il Territorio presso la Cantina Cà del Bosco in Franciacorta. Ospitati dal nostro Socio Gaetano Marzotto, Presidente di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, ed insieme ad imprenditori ed esperti del settore agroalimentare faremo un punto sull’andamento del comparto, delineando il sentiero per una sua ulteriore affermazione sui mercati internazionali. Nel corso del nostro tradizionale Forum annuale in Campidoglio, sulla base di una ricerca realizzata da IPSOS per conto del Comitato Leonardo, analizzeremo i fattori di competitività e gli elementi di debolezza del Made in Italy, mettendo a confronto le idee di operatori italiani con quelle di imprenditori e opinion leader appartenenti alle economie emergenti di Russia, Brasile e Malaysia. Possiamo ancora affermare con sicurezza che il “made in Italy” sia sinonimo di qualità? Certo, ne sono assolutamente convinta. Come evidenziato da una ricerca commissionata nel 2010 dal Comitato Leonardo all’Istituto ISPO del prof. Renato Mannheimer, Made in Italy è ancora sinonimo di qualità ed eccel-

entrepreneur who has helped to strengthen his/her country’s economic and cultural ties with Italy. The future of Made in Italy products also lies in our country’s ability to recognize and make room for the talents of the new generations. For this reason, the Leonardo Committee also promotes scholarships for graduates of Italian universities each year. What future projects are in the works for the Committee? In this difficult time of economic recovery for Italy, the Leonardo Committee’s initiatives are not only aimed at telling business success stories, but are also aimed at highlighting the competitive factors of the Italian national economic system by identifying possible exit strategies and by helping companies recognize and seize the opportunities offered by the globalization of the markets and by the improving situations in the emerging economies. In order to mark the recent trade mission to Turkey, we announced that the 2012 Leonardo International Award would be conferred upon Mustafà V. Koc, President of the premier Turkish industrial and financial group and a partner in some of the largest Italian investments in Turkey. We will also be organizing the 6th Territorial Meeting at the Cà del Bosco winery in Franciacorta. Hosted by our partner Gaetano Marzotto, President of the Santa Margherita Winery Group, and together with agriculture and food industry entrepreneurs and experts, we will be analysing the sector’s progress, while outlining the path to be taken in order to ensure its further success on the international markets. During our traditional annual forum to be held at the nation’s Capitol, and based on a survey conducted by IPSOS on behalf of the Leonardo Committee, we will be analysing the strengths and weaknesses of the Made in Italy marking by comparing the ideas of Italian operators with those of entrepreneurs and opinion leaders from the emerging economies of Russia, Brazil and Malaysia. Can we still say with confidence that the “Made in Italy” marking is synonymous with quality? Of course, I am absolutely convinced of this. A study commissioned by the Leonardo Committee in 2010 to the Institute ISPO, lead by Professor Renato Mannheimer, showed that the Made in Italy marking is still synonymous with quality and excellence. Italian products are extremely popular


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lenza. I nostri prodotti sono apprezzati all’estero soprattutto per le idee di bellezza, creatività, cultura, life style che le produzioni italiane rappresentano, il che le rende meno vulnerabili rispetto alle oscillazioni del mercato globale. Ma questo rischia di non essere più sufficiente. Ampliare il vocabolario del Made in Italy è la sfida che le nostre imprese e il Paese tutto dovranno affrontare nei prossimi anni per restare competitivi sui mercati internazionali. Per questo dobbiamo consolidare i nostri punti di forza e intervenire sui punti di debolezza. Se da un lato i settori tradizionali, le così dette 4A (Automazione, Abbigliamento, Arredamento, Alimentari) del Made in Italy, rappresentano una sicurezza per le nostre esportazioni, dall’altro per sostenere l’economia italiana occorre puntare su nuove realtà, anche di nicchia, che iniziano ad essere molto apprezzate fuori dall’Italia e che possono creare una filiera e un indotto nel nostro Paese. Penso a settori come la biomedica, i nuovi materiali, la robotica e microelettronica, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, le applicazioni via web e così via.

I premiati sono stati definiti dal Capo dello Stato "ambasciatori dell'immagine dell'Italia nel mondo" per il loro ruolo internazionale di particolare valore. Pensa che la situazione attuale politica e sociale del nostro Paese abbia in qualche modo offuscato l’immagine che i “nostri ambasciatori” hanno costruito fino ad oggi? Gli ultimi dati relativi all’andamento delle nostre esportazioni fuori dai confini europei, crescita nel primo trimestre 2012 del 10%, testimoniano che nonostante l’attuale momento di difficoltà per l’Italia e l’Europa, il nostro Paese riesce ancora a far prevalere all’estero un’immagine positiva di sé. Tutto ciò è anche il risultato dell’impegno delle nostre imprese “Ambasciatrici del made in Italy.” E’ proprio attraverso la loro costante attenzione all’innovazione ed alla qualità totale, che continuiamo a diffondere ed affermare – soprattutto sui mercati emergenti - l’immagine positiva di un’Italia laboriosa e fiera, riconosciuta per la propria cultura, per il proprio stile unico, per disegno e qualità dei prodotti. A tal proposito, vorrei ricordare la frase del Pre-

Alcune premiazioni del Premio Leonardo Qualità Italia

Premio a Oscar Farinetti, Presidente della Eataly

Premio a Maurizio Marinella, Presidente della E. Marinella

abroad, above all for the beauty, creativity, culture and lifestyle that they represent, thus rendering them less vulnerable to the fluctuations of the global market. But this may no longer be sufficient. The challenge that our businesses and the entire country will be facing in the coming years, in order to remain competitive on the international markets, is to expand the vocabulary of the Made in Italy marking. In order to do this, we need to consolidate our strengths and work on our weaknesses. While on the one hand the traditional Made in Italy industries (Automation, Clothing, Furnishings and Foodstuffs) represent a guarantee for our exports, on the other hand we need to look to new sectors, even niche markets, in order to sustain the Italian economy. These sectors are becoming extremely popular outside of Italy and are capable of creating a chain and a satellite industry within our own country. These might include the sectors of biomedicines, new materials, robotics and microelectronics, as well as renewable and sustainable energy sources, web applications and so on. Due to their particularly important international role, the award winners have been defined by the Head of State as “ambassadors of Italy’s image on the world stage”. Do you think that our country’s current political and social situation has somehow tarnished the image that our “ambassadors” have managed to create up until now? The latest data regarding the progress of our exports beyond the borders of Europe, with a 10% growth during the first quarter of 2012, show that, de-

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Premio a Claudio Luti, Presidente della Kartell

spite the difficult times that Italy and Europe are currently undergoing, our country is still managing to create a positive image for itself abroad. This is also thanks to the commitment of our “Made in Italy” business ambassadors. It’s precisely thanks to their constant commitment to innovation and maximum quality that we continue to expand and to maintain a positive national image - above all in the emerging markets - as a proud and hardworking country that’s esteemed for its culture and unique style, as well as the design and quality of its products. In fact, this reminds me of a phrase spoken by the 2009 Leonardo International Ward winner Mikhail Kusnirovich, the Russian businessman and proprietor of the Gum Stores: “Italian companies must remember that they have a secret weapon that many other nations don’t, because Russian consumers know, when they purchase a Made in Italy product, that they’re taking a little piece of your land and your history home with them as well.” What do you think is the secret to these companies’ longevity? Do you think that there’s some other common denominator besides quality? History has taught us that the common denominators for businesses that have managed to maintain a growth trend over time and succeed on the international markets are attention to quality and continuous investments in research and innovation: two essential ingredients for success in an increasingly globalized and competitive marketplace. But size is also a fundamental criterion. Unfortunately, too many of our SMEs are not only


Interviste: Luisa Todini

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mio Leonardo International 2009, Mikhail Kusnirovich, imprenditore russo proprietario dei Magazzini Gum “Voi imprese italiane ricordatevi che avete un’arma in più rispetto a tante altre nazioni perché i consumatori russi che comprano Made in Italy sanno di portarsi a casa anche un pezzetto del vostro territorio e della vostra storia”. Qual è il secondo lei il segreto della longevità di queste aziende? Oltre alla qualità pensa abbiamo qualche altro comun denominatore? La storia insegna che il comun denominatore di realtà aziendali che hanno saputo mantenere un trend di crescita nel tempo ed affermarsi sui mercati internazionali, è l’attenzione per la qualità e l’investimento costante in ricerca ed innovazione, ingredienti essenziali per il successo dell’impresa in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Ma anche le dimensioni rappresentano una discriminante fondamentale. Troppe delle nostre PMI, purtroppo, non soltanto sono orientate a produzioni a medio-bassa intensità tecnologica, ma faticano ad aprirsi a una gestione manageriale, essendo basate su una conduzione familiare. Le PMI italiane, “le cosiddette multinazionali tascabili”, costituiscono sicuramente un patrimonio da tutelare e rafforzare, attraverso i distretti e le reti, perché fanno parte della nostra cultura e know-how. Ma è altrettanto necessario aiutarle a specializzarsi in beni e servizi innovativi ed incentivare la loro crescita, ad esempio attraverso le reti d’imprese, per poter raggiungere la frontiera tecnologica e le economie di scala necessarie a competere con successo a livello globale.

Federico Marchetti, Presidente Yoox Group mentre riceve il Premio Speciale Innovazione

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Premio a Ugo Gussalli Beretta, Presidente della Fabbrica Beretta

Premio a Piero Antinori, Presidente della Marchesi Antinori

Nicoletta Spagnoli Presidente della Luisa Spagnoli

geared towards products of medium to low technological intensity, but are also family-run enterprises that find it difficult to adapt to a more professional management style. Italian SMEs, or rather “the so-called pocket-sized multinationals”, constitute an asset that must be protected and reinforced through the districts and the networks, because they represent an integral part of our culture and know-how. But it is equally necessary to help them specialize in innovative goods and services and to encourage their growth, through the enterprise networks for example, in order to help them reach the technological frontiers and the economies of scale necessary to successfully compete on a global scale.

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*Luisa Todini è Presidente del Comitato Leonardo. Laureata in Giurisprudenza, parla correntemente inglese, francese e spagnolo. Attualmente controlla e presiede la Todini Finanziaria Spa, che detiene il 22% della Todini Costruzioni Generali Spa e partecipazioni nei settori immobiliare e delle energie rinnovabili. Dall’inizio del 2010 ricopre la carica di Presidente della Todini Costruzioni Generali, che a seguito dell’integrazione con la Salini Costruttori, è entrata a far parte di un Gruppo con 1,4 miliardi di ricavi e presenza in 40 Paesi. Dal 2010 è membro del CdA del Gruppo Salini ed azionista di maggioranza di Ecos Energia, operante nel settore delle energie rinnovabili.

* Luisa Todini is the President of the Leonardo Committee. She holds a Law Degree and currently speaks fluent English, French and Spanish. She is also CEO of Todini Finanziaria SpA, which owns 22% of the Todini Costruzioni Generali SpA and has made numerous investments in the real estate and renewable energy sectors. At the beginning of 2010, she became President of Todini Costruzioni Generali which, following its integration with Salini Costruttori, became part of a Group that’s present in over 40 countries throughout the world and boasts nearly ¤ 1.4 billion in revenues. Since 2010 she has been a board member of Gruppo Salini and a majority shareholder of Ecos Energia, a company operating in the renewable energy sector.


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Interviste: Piero Antinori

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Piero Antinori Tenute Antinori since 1385

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La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di 600 anni attraverso il lavoro di 26 generazioni. Oggi la società è diretta dal Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Premiati nel 2004 con il Premio Leonardo Qualità hanno saputo, grazie alla loro personalità tutta italiana, rappresentare l’immagine del nostro Paese nel mondo registrando così importanti successi nei mercati internazionali.

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The Antinori family has been making wine for over 600 years, thanks to the efforts of 26 generations. Today the company is headed by the Marquis Piero Antinori, who is assisted by his three daughters, Albiera, Allegra and Alessia, each of whom is directly involved in the winery’s business activities. Thanks to its all-Italian staff, the company received the 2004 Leonardo Quality Award for its representation of our country’s image on the world stage, as well as its achievements on the international markets.

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I I I I I I I I I I I I I I Bottiglia Tignanello; a fianco, immagine storica di vendemmia. Nella pagina accanto, foto storica del Palazzo Antinori e un’immagine della vigna Tignanello in estate

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Quando avviene l’incontro tra la famiglia Antinori e il vino? Il documento ufficiale che testimonia il primo “incontro” tra la famiglia e il vino risale al 1385 e certifica che un mio antenato in linea diretta, Giovanni di Piero Antinori, venne ammesso a far parte dell’Arte dei Vinattieri di Firenze. Che ricordo avete del primo fondatore della vostra azienda? Ovviamente nessun ricordo personale, ma solo un segno di gratitudine per aver iniziato un’attività che ancora oggi appassiona e ci dà tanta soddisfazione. Di queste 26 generazioni che hanno gestito l’azienda nei vari secoli, qual è ricordata con maggior attenzione e per cosa? Forse la terza, rappresentata da Niccolò di Tommaso che oltre a dedicarsi attivamente all’attività vinicola, fece costruire nel centro di Firenze il Palazzo che da quell’epoca (primi 1500) fino ai nostri giorni è stato sia sede dell’azienda che la residenza della famiglia, rappresentando simbolicamente la continuità azienda/famiglia. Quali sono state le principali qualità che hanno condotto la società Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini di qualità? Penso la passione per la terra e per il prodotto, ma anche l’“ossessione” per la qualità e la cura di ogni dettaglio. Il vostro vino è famosissimo nel nostro Paese ma anche all’estero. Quali sono le strategie per un’esportazione di successo? Acquisire una mentalità “internazionale”, conoscere i mercati, viaggiare per poter “comunicare” personalmente la qualità del prodotto, la sua origine, la sua storia e tutto il mondo straordinario che si trova “dietro” ad una bottiglia. La vostra impresa è a conduzione familiare da più di 600 anni. Qual è il segreto per armonizzare al meglio le esigenze della vita familiare con quelle lavorative? Il nostro lavoro consente meglio di qualunque altro questo tipo di “armonizzazione” in quanto si svolge in luoghi bellissimi, a contatto con la natura, luoghi che molto spesso sono gli stessi dove si passa con la famiglia il tempo libero e dove si esercitano insieme tante attività “ludiche”.

When did the Antinori family first become involved in the winery business? The official document that bears witness to my family’s first “encounter” with wine dates back to 1385, and certifies that one of my direct ancestors, Giovanni di Piero Antinori, was admitted to the Winemakers’ Guild of Florence. What memories do you have of your company’s original founder? I obviously have no personal memories, although I owe him an immense debt of gratitude for having begun a business of which we remain passionate and extremely proud to this day. Of these 26 generations that have managed the company over several centuries, which is remembered most fondly and for what reason? Perhaps that would be the third generation, represented by Niccolò Tommaso who, in addition to actively participating in the winery business, also constructed the building in the centre of Florence in the early 1500s that has continued to serve as the company headquarters and family residence up until modern times, thus symbolically representing the continuity of business and the family alike. What are the main qualities that have allowed the Antinori company to establish itself as one of Italy’s leading producers of quality wines? I would have to say our passion for the land and for the product, as well as a healthy “obsession” for quality and attention to detail. Your wine is extremely popular in Italy as well as abroad. What would you consider to be the strategies for successful exports? It’s important to acquire an “international” mentality, to know the markets and to travel in order to be able to personally convey the quality of the product, its origin and its history, as well as all of the extraordinary work that takes place behind the “bottle”.

Qual è la combinazione vincente per conciliare la tradizione di un’azienda storica con le innovazioni a cui oggi bisogna continuamente adeguarsi? Penso che la combinazione vincente stia un po’ nel nostro DNA. I nostri antenati erano infatti quei mercanti fiorentini che con grande coraggio, intuizione e spirito d’iniziativa realizzavano ed esportavano i loro raffinati prodotti (tessili ed altro) nel resto dell’Europa creando succursali un po’ ovunque, affrontando anche viaggi lunghissimi e rischi di ogni genere.

Your company has been family-run for over 600 years. What’s your secret to harmonizing the needs of your family life with those of the work activities? More so than any other, our work allows for this type of “harmonization” since it’s carried out in a beautiful environment and in complete contact with nature, in places not unlike many others where families often go to spend time together and have fun.

Quali sono le ultime tendenze del consumatore?

What would you say is the winning combination for reconciling the tradition


Interviste: Piero Antinori

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of a lengthy company history with the modern day innovations that need to be continuously adopted? I think that the winning combination is, in part, found in our DNA. In fact, our ancestors were those Florentine merchants who, with great courage, vision and initiative, manufactured and exported elegant products (textiles, etc.) to the rest of Europe by creating branches almost everywhere, even facing long journeys and all sorts of risks.

Sempre meno orientato alla quantità e sempre più alla qualità. La tendenza è quella di privilegiare i vini non troppo pesanti ed alcoolici, ma intensi ed eleganti. Oggi, soprattutto tra i giovani, è necessario diffondere la cultura ed il consumo consapevole del vino. Quale consiglio si sentirebbe di dare per imparare a bere bene, di qualità e con la giusta moderazione? Stimolare la curiosità, provare nuovi vini, confrontarli, scoprendone i segreti e la storia, visitare i luoghi di produzione arrivando magari a conoscere chi coltiva la vigna e produce il vino. Qual è il vino preferito della famiglia Antinori? Come in una famiglia non c’è preferenza tra i figli, così accade con i nostri prodotti. Ogni occasione ha un suo vino “ideale”. Talvolta può essere un Tignanello o un Solaia di annata, ma in situazioni diverse un Vermentino di Bolgheri o un Rosè “Scalabrone”.

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La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di 600 anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell'Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio. Oggi la società è diretta dal Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Tradizione, passione ed intuizione sono state le qualità trainanti che hanno condotto Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini di qualità. Alle tenute di Toscana e Umbria, patrimonio storico della famiglia, si sono aggiunti con il tempo investimenti in altre aree vocate per la produzione di vini di qualità in Italia e all'estero, dove si potesse intraprendere un nuovo percorso di valorizzazione di nuovi “terroir” ad alto potenziale vitivinicolo. Antinori fa continui esperimenti nei suoi vigneti e cantine con selezioni di cloni di uve indigene ed internazionali, tipi di coltivazioni, altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature, tecniche di vinificazione tradizionali e moderne, tipi di legno dimensioni ed età delle botti, e variando la lunghezza dell'invecchiamento in bottiglia.

What would you say are the latest consumer trends? Consumers are becoming less geared towards quantity, and are focusing more on quality. They tend to favour lighter wines with less alcohol content, but with an intense and elegant aroma. These days it is extremely important to spread awareness of the issue of responsible wine drinking, above all amongst young people. What advice can you give us on drinking quality products properly, and in moderation? Stimulate your curiosity, try new wines, compare them with others, discover their secrets and their histories and visit their production areas, perhaps even getting the chance to meet the people who cultivate the vineyards and produce the wine itself. What is the Antinori family’s favourite wine? Just like there is no preferred child in a family, we cannot say that we have a preferred product. There is an “ideal” wine for each occasion. Sometimes it might be a Tignanello or a specific vintage of Solaia, but in other situations one might prefer a Vermentino di Bolgheri or a “Scalabrone” Rosé.

The Antinori family has been making wine for over 600 years, since Giovanni di Piero Antinori became part of the Arte Fiorentina dei Vinattieri in 1385. Throughout its long history, spanning 26 generations, the family has always personally managed the business making innovative, sometimes courageous choices, always with unwavering respect for tradition and the land. Today Marchese Piero Antinori is director of the company, assisted by his three daughters, Albiera, Allegra and Alessia, who are personally involved in the business.The qualities of tradition, passion and instinct have made Antinori one of the leading Italian producers of fine quality wines. As well as the family's traditional heritage of estates in Tuscany and Umbria, investments have been made over time in other areas highly suited to quality wine production, in Italy and abroad, in a quest to promote new terroirs, rich in winegrowing potential. Antinori continually experiment with their vineyards and cellars, with selections of native and international clones, growing methods, vineyard altitudes, fermentation methods and temperatures, traditional and modern vinification techniques, types of wood, size and age of barrels, and various bottle-ageing periods.

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Interviste: Ugo Gussalli Beretta

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Ugo Gussalli Beretta Beretta since 1526 Dott. Ugo Gussalli Beretta, discendente e Presidente della dinastia Beretta gruppo industriale con una storia di quasi 500 anni, conosciuta in tutto il mondo grazie ai suoi successi imprenditoriali che risalgono fin dal 1526. Il nome Beretta è sinonimo nel mondo di un'enorme esperienza che nel tempo ha permesso di sviluppare un’elevata e specifica tecnologia nell'ambito della meccanica di precisione. La Fabbrica ha ricevuto in Quirinale il Premio Leonardo Qualità 2011 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in quanto realtà capace di distinguersi nell’anno appena trascorso per qualità e vocazione all’export, concorrendo in modo significativo ad affermare e promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo grazie ad importanti successi registrati sui mercati internazionali.

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Dott.Ugo Gussalli Beretta, descendant and President of Beretta dynasty the industrial group with a history of nearly 500 years, is known throughout the world thanks to its entrepreneurial successes that date back since 1526. Beretta name is synonymous in the world of enormous experience over time that has allowed the development of specific and high technology in precision mechanics. The Factory has received at the Quirinal Leonardo Quality Award 2011 from the President of the Republic Giorgio Napolitano as a reality able to distinguish in the past year for quality and vocation to the export, contributing significantly to affirm and promote the image of Italy in the world thanks to important successes in international markets.

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Documento del 1523

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L’azienda Beretta si affaccia al terzo Millennio ricca d’una storia secolare. Ci racconta come e perché ha avuto inizio questa lunga storia? A partire da Bartolomeo (il fondatore agli inizi del 1500) l’impresa produttrice di armi da fuoco pregiate si è tramandata attraverso 14 generazioni della famiglia Beretta e se siamo arrivati fin qui è perché siamo stati una famiglia molto unita che ha sempre cercato di programmare cose nuove mettendoci sempre il massimo dell’entusiasmo. Per quanto riguarda invece la nostra produzione di armi siamo sempre stati favoriti dal territorio, Gardone Val Trompia, che vede una forte presenza di giacimenti di metalli, grande ricchezza

Beretta company faces the third millennium rich in secular history. Can you tell us how and why you started this long story? From Bartholomew (the founder in early 1500) the producer of fine firearms has been passed down through 14 generations of Beretta family, and if we got here is because we were a very close family that has always tried to program new things always putting the greatest of enthusiasm. As for our production of weapons we have always been favored from the territory, Gardone Val Trompia, who sees a strong presence of metal deposits, great wealth of timber for their merger and numerous rivers, the

5 colors of gold engraved by Ken Hunt

driving force for their work. Since the time of the Etruscans the production of metal manufactures spread and went specializing and particularly of weapons. di legname per la loro fusione e di numerosi fiumi, forza motrice per la loro lavorazione. Sin dai tempi degli Etruschi si diffuse e andò specializzandosi la produzione di manufatti in metallo e in particolare di armi bianche. La vostra storia si è intrecciata con quella dell’Italia anche nei suoi anni più difficili. Come avete vissuto le vicende del nostro Paese, soprattutto durante il periodo delle due guerre, passando così indenni nei secoli? E’ stato un periodo molto complesso e difficile soprattutto durante la fase che ho vissuto personalmente con più intensità, quella dell’ultima guerra. Fortunatamente siamo riusciti ad uscirne in piedi anche se con le ossa rotte. Sono stati momenti molto duri ma grazie all’unità della famiglia e all’insieme delle nostre forze abbiamo proseguito sulla giusta via. Dovendo camminare al passo con i tempi pensa che negli anni si sia perso qualcosa della vostra tradizione? Ci sono stati dei compromessi a cui siete dovuti scendere per adeguarvi all’ardua sfida del mercato globale?

Your history is intertwined with that of Italy, even in its most difficult years. How did you live the history of our Country, especially during the period of two wars, thereby passing harmless through the centuries? It was a very complex and difficult period, especially during the phase that I personally experienced with more intensity, the last war. Fortunately we managed to get out of standing, even though with broken bones. They were very hard times but thanks to the unity of the family and to all our forces we have continued on the right road. Having to walk in step with the times do you think that, over the years, you have lost some of your tradition? Were there compromises to which you are permitted to fall to adapt to arduous challenge of the global market? In the last ten years we have completely changed the setting of our products, innovation has been enormous and unavoidable because the study of new products more and more sophisticated was crucial especially


Interviste: Ugo Gussalli Beretta

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SO10 engraved by Mario terzi

“la nostra arma segreta è l’unione della famiglia” “Our secret weapon is the union of the family ” Operai fine '800

121 for the global market. The tradition instead has always been with us, especially with regard to aesthetics and craftsmanship, and we still provide handengravings which are undoubtedly one of the hallmarks of our company. Les Henokiens Association, to which you belong, is a French association that was founded with the goal of finding companies bicentennial still directed by descendants of their founders. Your company is then directed by your family for over 5 centuries. How do you succeed in making to grow

Negli ultimi dieci anni abbiamo cambiato completamente l’impostazione dei nostri prodotti , l’innovazione è stata enorme ed inevitabile in quanto lo studio di nuovi prodotti sempre più sofisticati è stato fondamentale soprattutto per il mercato mondiale. La tradizione invece ci accompagna da sempre specialmente per quanto riguarda il gusto estetico e l’artigianalità e tutt’ora effettuiamo a mano incisioni che sono indubbiamente uno dei tratti distintivi della nostra azienda. Les Hénokiens Association, di cui fate parte, è un associazione francese che nasce con l’obiettivo di trovare società bicentenarie tuttora dirette dai discendenti dei loro fondatori. La vostra impresa è dunque diretta dalla vostra famiglia da più di 5 secoli. Come riuscite a far crescere un'azienda portando avanti importanti decisioni lavorative conciliando allo stesso tempo le esigenze familiari? Sicuramente delineare fin dall’inizio e rispettare i ruoli che ogni membro della famiglia ha all’interno della nostra azienda ha aiutato a unire le esigenze lavorative con quelle familiari. Io, Pietro e Franco oltre a rispettare il lavoro di ognuno di noi abbiamo messo anche molta buona volontà nel portare avanti la nostra società. Penso comunque che siano molti i lavoratori che occupano il ruolo di dirigenti e manager riuscendo nello stesso tempo a giostrarsi con le esigenze familiari.

Albero Genealogico Beretta


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I I I I I I I I I I Casa Beretta

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I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Ci svela qual è “l’arma segreta” del successo Beretta che vi ha permesso di essere leader nel vostro settore anche nel mercato internazionale? L’unione della famiglia è stata determinante e se ci fossimo divisi non saremmo arrivati così in alto. Amare il proprio prodotto e cercare di renderlo sempre il migliore rispetto ai concorrenti sono due fattori molto importanti da non sottovalutare. Anche la fortuna ha fatto e fa la sua parte soprattutto nei momenti di crisi. Sappiamo che attualmente la Collezione Beretta raccoglie in esposizione circa 1000 armi, ognuna diversa dall'altra. Tra queste qual è la più “preziosa”? Il nostro fiore all’occhiello è una pistola a ruota costruita durante la prima metà del XVII sec. ed è fra i primi esempi di arma completamente realizzati dalla famiglia Beretta. E’ un pistoletto ad avancarica calibro 13,5 mm, a pietra focaia a ruota, con canna ad un ordine e gioia di bocca, tra punti trifogliati. La Piastra è riccamente incisa come i fornimenti in ferro traforati. La cassa è in radica di noce con il gancio da cintura. E’ l’arma più prestigiosa, più sofisticata è anche la più antica che abbiamo. È vero che il celebre marchio a tre frecce della Beretta è stato ispirato dal D’Annunzio? Assolutamente si. Si trova nel “Vittoriale degli Italiani” la cittadella monumentale che D’Annunzio allestì nel 1921. Le frecce sono tre, ma il monito è uno: “Dare in brocca”, cioè colpire il bersaglio al centro (segno, fra l’altro, di saper mantenere la calma nel pericolo). Pier Giuseppe Beretta, alla guida dell’azienda dal ’57 al ’93, affascinato dal disegno in marmo dell’artista triestino Guido Marussig che D’Annunzio aveva voluto all’entrata del Vittoriale, pensò che quell’immagine si sarebbe potuta applicare alle sue armi, alla filosofia del gusto e della precisione in

a company carrying on important business decisions at the same time reconciling the needs of families? Surely from the beginning we delineate and respect the roles that each family member has got in our company and so that has helped to unite the business needs with the family. Pietro, Franco and me, as well as to respect the work of each of us, have spent too much goodwill in advancing our society. But I think there are many workers who occupy the role of leaders and managers at the same time being able to juggle with family. Can you reveal the "secret weapon" of success Beretta that allowed you to be a leader in your industry even in the international market? The union of the family was decisive and if we separated we would not be so high. Loving our product and trying to make it even better than the competitors are two very important factors should not be underestimated. Even luck has done and is doing its part, especially in times of crisis. We know that currently Beretta Collection collects about 1000 guns on display, each one different. Among these, what is the most "valuable"? Our flagship product is a wheel gun built during the first half of the seventeenth century and is among the first examples of weapon completely realized by Beretta family. It 's a horse pistol muzzle-loading caliber 13.5 mm, flint wheel barrel and joy to an order of mouth, among trifoliate points. The plate is richly engraved as iron openwork . The case is made of walnut with a belt clip. It is the most prestigious weapon, the most sophisticated is the oldest we have. Is it true that the famous brand with three arrows of the Beretta was inspired by D'Annunzio? Absolutely yes. It is located in the " Vittoriale degli Italiani" the monumental


Interviste: Ugo Gussalli Beretta

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Ugo Gussalli Beretta

“gusto estetico e artigianalità” “aesthetics and craftsmanship” ogni oggetto che usciva dalla sua fabbrica. Da allora ad oggi, le tre frecce, rappresentano la precisione e l’alta qualità delle armi Beretta prodotte in Val Trompia. Nel 2011 vi è stato assegnato in Quirinale il Premio Leonardo Qualità grazie al contributo significativo con cui avete promosso il “made in Italy” nel mondo. Dopo tanti successi come vive l’emozione di un premio così prestigioso? Mi ha fatto molto piacere ricevere questo premio soprattutto perché un premio sulla qualità rispecchia il valore su cui abbiamo costantemente puntato cercando di realizzare sempre prodotti di alto livello. Essere dunque riconosciuti in questo è stato sia per me che per i miei collaboratori fonte di grande orgoglio.

Sappiamo del suo impegno in molte attività in ambito sociale e assistenziale, tra cui la Fondazione Beretta che collabora con il reparto oncologico dell'Ospedale Civile di Brescia. Ci parla di questa bella iniziativa? La fondazione nasce nel 1981 per volontà di mio zio Pier Giuseppe Beretta. Dedicarsi alla ricerca, alla raccolta, allo studio ed alla elaborazione di dati clinici e sperimentali inerenti questa patologia oncologica con indicazione alle chemioterapie più opportune su pazienti affetti da neoplasie, in particolare quelle mammarie e polmonari, è un iniziativa a cui teniamo molto. La Fondazione Beretta ha potuto operare tutti questi anni grazie agli aiuti finanziari del gruppo Beretta, ai contributi da privati e ad una buona gestione dei contributi donati. Inoltre nel corso degli anni, dal 1983 ad oggi, la Fondazione Beretta ha assegnato borse di studio a circa 70 borsisti che hanno prestato la loro opera presso importanti Ospedali e Università Italiane.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I citadel that D'Annunzio staged in 1921. The arrows are three, but the warning is one: "Giving pitcher," that is to say hitting the target at the center (sign, among other things, to be able to remain calm in danger). Pier Giuseppe Beretta, running the company from '57 to '93, fascinated by the marble drawing of the artist from Trieste Guido Marussig that D'Annunzio wanted at the entrance of the Vittoriale, thought that this image could have been applied to its weapons, the philosophy of taste and accuracy in every object that came from his factory. Since then, the three arrows represent the accuracy and high quality of Beretta weapons produced in Val Trompia. In 2011 Leonardo Quality Award was assigned at the Quirinal to you thanks to significant contributions which have promoted the "Made in Italy" worldwide. After so many hits, how do you live the emotion of such a prestigious award? I was delighted to receive this award especially because a premium on quality reflects the value on which we have constantly focused trying to achieve higher quality products. Therefore to be recognized has been both for me and my colleagues a source of great pride. We know of his involvement in many activities in the social and welfare, including Beretta Foundation that works with the cancer ward of the Civil Hospital of Brescia. Do you want to talk about this wonderful initiative? The foundation was founded in 1981 by my uncle Pier Giuseppe Beretta. Dedicating to research, collection, study and development of clinical and experimental data concerning this cancer disease showing the most appropriate chemotherapy in patients with cancer, particularly breast and lung, is an initiative which we value. Beretta Foundation has been able to operate all these years thanks to financial support of Beretta company, contributions from individuals and a good management of contributions donated. Also over the years, since 1983, Beretta Foundation has awarded scholarships to about 70 scholars who have given their services at major Italian Universities and Hospitals.

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Pina Mengano Amarelli

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Amarelli since 1731

Amarelli, azienda calabrese tra le più famose al mondo per l’unicità del suo prodotto: la liquirizia. Nel 1731 inizia la lunga storia di questo amato prodotto fatto di passione, cultura, impresa e tradizione. Oggi rappresentato da Pina Mengano Amarelli, Presidente della Amarelli di Rossano in Calabria e prima donna insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro nel 2008 ha ricevuto il Premio Leonardo Qualità per essersi distinta in modo significativo per l'innovazione di qualità apportata ai propri prodotti e per la proiezione internazionale, commerciale e produttiva.

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Amarelli is one of Calabria’s most famous companies worldwide, thanks to the uniqueness of its product: liquorice. The company’s history, which is rife with passion, culture, enterprise and tradition, dates back to 1731. The company, which is currently headed by Pina Mengano Amarelli, who serves as the President of Amarelli in Rossano (Calabria) and is renowned as the first woman to have been honoured with the title of Cavaliere del Lavoro (Knight of the Order of Merit for Labour), received the Leonardo Quality Award in 2008 for its qualitative product innovations and for its international outlook in terms of sales and production.


Interviste: Pina Mengano Amarelli

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Antica lavorazione Abate di Saint Non

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Ci racconta come è iniziata la storia di questa grande azienda italiana? La storia della nostra azienda risale all’arrivo della famiglia Amarelli in Calabria intorno all’anno mille. Allora inizia l’impegno nel Territorio della piana di Sibari, impegno che si esplica principalmente con l’agricoltura, tanto che intorno al 1500 le pregiate radici di liquirizia che nascono in questa zona vengono commercializzate con successo. Molto richieste da pellegrini e soldati, queste radici si diffondono in tutta Europa e per soddisfare la domanda si inizia a pensare ad un metodo per estrarre il succo dalla pianta. La famiglia Amarelli fonda così, nel 1731, il primo “Concio” per la lavorazione della liquirizia. Quasi 3 secoli di storia per un’azienda è un record difficilmente eguagliabile, rimanendo poi, nonostante le generazioni, sempre nelle mani della stessa famiglia. Quale crede sia stato il segreto per vantare un primato simile? Il segreto sta nella forte coesione familiare, nell’attaccamento alla tradizione e alla propria terra, nella capacità di saper trasmettere questi valori e nell’innovazione continua. Come riuscite a conciliare con successo la tradizione con l’innovazione del vostro prodotto? Questo binomio racchiude la nostra filosofia e costituisce un fattore decisivo per l’affermazione della nostra liquirizia nel mercato globale: si apprezzano la selezione della materia prima e la cura artigianale della lavorazione dove alcune fasi, come la concentrazione, sono affidate alla perizia del “mastro liquiriziaio”, mentre sofisticate tecnologie governano il processo di estrazione e di essiccazione. Come siete riusciti a sopravvivere quando tante altre aziende sono scomparse dal mercato? Abbiamo saputo sempre affrontare i momenti difficili con decisione, sacrificio e certezza: è solo nelle prove più ardue che si dimostra veramente la propria capacità imprenditoriale e commerciale. Difficoltà ne abbiamo superate tante, come il periodo

Can you tell us how the story of this great Italian company began? The story of our company dates back to the Amarelli family’s arrival in Calabria around the year one thousand. This marked the beginning of the family’s commitment to its work on the Sybaris plain: a commitment which mainly manifested itself in the field of agriculture, and proliferated to the point that the area’s prized liquorice roots had begun to see enormous success on the market by the year 1500. Since the roots were sought out by pilgrims and soldiers alike, they were eventually distributed throughout Europe in order to meet the demand, and the family went on to contrive a method by which the juice could be extracted from the plant itself. Thus, in 1731, the Amarelli family established the first “Concio” for liquorice processing. As a company that boasts nearly 3 centuries of history, your record is difficult to match, above all considering the fact that is has always remained under the control of the same family throughout the generations. In your opinion, what’s the secret that has allowed your family to achieve such a prestigious record? The secret lies in our strong family ties, our dedication to our traditions and our land, our continuous innovation and in our ability to transmit all of these values to the end consumer. How do you succeed in reconciling tradition and innovation within your product? These two characteristics are essential to our philosophy and constitute a decisive factor for the success of our liquorice on the international market: we dedicate a great deal of attention to the selection of the raw materials and the processing activities, whereby a number of the phases, such as the product’s concentration, are entrusted to a “master liquiriziaio”, while the extraction and drying processes are managed using sophisticated technologies. How did your company manage to survive when so many others have disappeared from the market? We pride ourselves on our ability to face


Interviste: Pina Mengano Amarelli

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Portone museo

di depressione del Sud dopo l’Unità d’Italia e le due guerre mondiali nonché la grande crisi economica del 1929, non dubitando mai delle nostre risorse e avendo la lungimiranza di investire quanto più le condizioni erano avverse, così come stiamo facendo in questi ultimi anni. Quali procedimenti vengono usati oggi per produrre la liquirizia? Abbiamo, innanzitutto, una liquirizia di alta qualità, che l’Enciclopedia Britannica definisce la migliore del mondo, abbiamo un’esperienza di tre secoli nella lavorazione del prodotto e sappiamo declinarlo in infinite forme, seguendo passione e fantasia ma supportandole sempre con tecnica. Inol-

difficult times with determination, sacrifice and certainty: in fact, we believe that one’s entrepreneurial and commercial skills only truly reveal themselves during such trials. We have overcome a wide range of difficulties, such as the period of depression in the South following the unification of Italy, the two world wars and the Great Depression of 1929, without ever doubting in our resources and with the foresight to invest no matter how difficult the economic conditions, not unlike what we’ve been doing in recent years.

Una lunga storia fatta di passione, cultura, impresa e tradizione che affonda le sue radici a Rossano, nella terra di Calabria. Antichi documenti attestano che già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava i rami sotterranei di una pianta, la liquirizia. Nel 1731, per valorizzare al massimo l'impiego di questo prodotto tipico della costa ionica, gli Amarelli fondarono un impianto proto-industriale, detto "concio", per l'estrazione del succo dalle radici di questa benefica pianta. Per raccontare questa storia davvero unica, la famiglia ha aperto al pubblico il Museo della liquirizia "Giorgio Amarelli" che ha ottenuto nel 2001 il "Premio Gugghenheim Impresa & Cultura" e nel 2004 le "Poste Italiane" hanno voluto riconoscere l'unicità di tale Museo, dedicandogli un francobollo della serie "Il Patrimonio artistico e culturale italiano". Risultato di un riuscito connubio di artigianalità e tecnologia, tutte le fasi di trasformazione dalla materia prima al prodotto finito, avvengono ancora nell'antico "Concio" Settecentesco, luogo originario della produzione. In reparti sapientemente restaurati e perfettamente adeguati a tutte le più recenti normative si svolgono i processi di selezione delle radici, estrazione del succo, cottura e concentrazione, tutti informatizzati e automaticamente controllati, ma il tocco finale spetta ancora al "mastro liquiriziaio" che sorveglia personalmente il giusto grado di solidificazione del prodotto. La pasta densa, nera, lucida e profumatissima prende da questo momento le forme desiderate attraverso una serie di macchinari prototipi frutto della centenaria esperienza aziendale. Nel nuovissimo reparto di confezionamento le liquirizie sono racchiuse, infine, nelle raffinate scatole di metallo che riproducono antiche immagini, tratte dagli archivi della Casa. Le liquirizie Amarelli apprezzate in Italia e all'estero sono pronte per iniziare il loro viaggio.

A history inside the history that finds its real and metaphorical origins in the wonderful Region of Calabria.Old records testify that the Amarelli family, ever since 1500, have dealt with the roots of a particular plant which grew in abundance on its large latifundia: the liquorice, scientifically called glycyrrhiza glabra, that means sweet root. In 1731 the Amarelli, extracting the juice from the roots of this beneficial plant, created a ‘concio’, one the first organisations with a pre-industrial character to bring out this typical product of the Ionian Coast. This very unique history is now narrated in the Museum of the Liquorice “Giorgio Amarelli” which is magnificently sited in the old mansion of the family, centre of the company. To honour the Amarelli Museum, the Italian Post Office has created , within the collection dedicated to the Italian Cultural and Artistic Inheritance, a stamp devoted to the “Giorgio Amarelli” Museum which has been printed at 3.500.000 copies. Calabrian liquorice is the best in the world as British Encyclopaedia said. After liquorice roots harvest follows the working process. All working phases from unmanufactured to final product preserve both antique tradition and the most advanced technologies inside the old factory, the so called "concio". The selection of roots, the phases of extraction, concentration and cooking process of the sap take place in high resolution computerized departments, but the Liquorice Master takes great care over the final touches because he knows the best malleability point of the liquorice paste. Black, dense, shiny and fragrant paste is worked and cut off by machines which are the result of a technological innovation. So rombetti, bianconeri and pebbles of liquorice are now ready to be tasted. In the new confectionary area liquorice has been packed in elegant tins whose original pictures are taken from the House Collection. Amarelli liquorice, greatly appreciated in Italy and abroad, is now ready to be sent all over the world.

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tre siamo stati sempre attenti al problema della successione in azienda, scegliendo esclusivamente chi, della famiglia, ha la preparazione ma anche l’amore per la liquirizia e per le sue applicazioni. Bisogna infatti saper conservare la fiducia della clientela, che sa bene di trovare nel nostro marchio un prodotto unico dalle caratteristiche di gusto così straordinarie da essere definito “il sesto sapore che viene percepito dalla lingua”! Quali sono gli effetti benefici di questa pianta tanto amata sia dai bambini che dai più grandi? Gli effetti benefici della pianta della liquirizia sono molteplici. Innanzitutto rinfresca il cavo orale e la gola, coadiuvando i medicinali specifici e aiutando la voce tanto da essere indispensabile per oratori e cantanti. Lucio Dalla amava dire che viaggiava sempre “amarellato” per cantare al meglio! Ha poi funzioni digestive, sia nel proteggere lo stomaco sia nel regolare le fasi successive. Studi recenti hanno attribuito alla liquirizia azione antinfiammatoria e antivirale, negli Stati Uniti è stata inserita negli elenchi di prodotti con caratteristiche anticancro e un recentissimo studio della Professoressa Booze, dell’Università del South Caroline ne ha testato gli effetti contro i malesseri della menopausa femminile e contro le malattie degenerative cerebrali, come il morbo di Parkinson o di Alzheimer.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I What procedures do you use to produce your liquorice today? Firstly, our liquorice is of exceptionally high quality and is even described as the world’s best by Encyclopaedia Britannica. Secondly, we have nearly three centuries of experience with our product manufacturing processes and, thanks to our passion, imagination and technological supports, we’re capable of rendering it in countless forms. Furthermore, we have always been aware of the issue of the company’s succession, and have always only selected those family members who have received adequate training and, above all, those who possess a profound love for liquorice and its various applications. In fact, our customers know that our brand represents a unique product with extraordinary taste characteristics, to the point that it has been defined as “the sixth flavour perceived by the tongue”, and we have to do our best to maintain their complete confidence! This plant is beloved by children and adults alike. What kinds of benefits does it offer? The liquorice plant has numerous beneficial effects. Firstly, it refreshes the mouth and the throat, thus serving as an important ingredient for certain medicines, and sustains the voice to the point that it is considered to be an indispensable product for speakers and singers alike. Lucio Dalla liked to say that, in order to sing his best, he always travelled with Amarelli liquorice on hand! It also


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Interviste: Pina Mengano Amarelli

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“passione e fantasia supportate dalla tecnica” “passion and imagination, supported by technical” La famiglia Amarelli ha voluto realizzare il Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli", come nasce questa idea? La famiglia Amarelli, negli anni ’80, ha deciso di rendere fruibile il proprio patrimonio conservato in vecchi archivi e nelle soffitte, riordinando, catalogando e restaurando buona parte di questi “magazzini della memoria” e aprendo finalmente al pubblico nel 2001 il suo Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, mentre nel 2011 è stata inaugurata una nuova sala. (In allegato descrizione del museo con foto).

has digestive functions, both in protecting the stomach and in regulating the subsequent stages of digestion. Recent studies have also shown that liquorice possesses anti-inflammatory and antiviral properties and, in the United States, it has even been included in the lists of products with cancer-fighting properties. Furthermore, in a recent study carried out by Professor Booze of the University of South Carolina, the effects of liquorice were tested for use against the discomforts of menopause, as well as for use against degenerative brain diseases, such as Alzheimer’s or Parkinson’s disease.

Da chi ha ereditato la sua capacità imprenditoriale? Personalmente sono nata giurista da una famiglia con antica tradizione in questo settore, ma influenzata nella fantasia da una mamma che dipingeva. L’attività imprenditoriale l’ho imparata sul campo, cercando di apprendere dalla tradizione della famiglia Amarelli, ma anche attraverso la passione per la novità e la volontà di apprendere una cultura affascinante diversa dalla mia di origine. Continuo sempre ad imparare, ogni giorno, perché un imprenditore deve, innanzitutto, sapere innovare.

It was the Amarelli family that came up with the idea for the construction of the “Giorgio Amarelli” Liquorice Museum. How did this idea arise? During the 1980s, the Amarelli family decided to render its family heritage available to the public by reorganizing, cataloguing and restoring a large number of the “memory stores” that the company had amassed in its ancient archives and attics over the years. This culminated in the opening of the “Giorgio Amarelli” Liquorice Museum in 2001, with a new hall also having been recently inaugurated in 2011. (A description of the museum with photographs can be found attached).

Abbiamo visto come la vostra azienda ha ampliato la gamma dei classici prodotti come le caramelle arrivando oggi a produrre pasta, sale alla liquirizia finendo poi allo shampoo. Come nasce l’esigenza di creare questi prodotti e cosa pensa di questo nuovo utilizzo della liquirizia? L’esigenza di nuovi prodotti viene dalla volontà di allargare e diversificare i mercati, nonché dalla passione per la liquirizia che viene così sperimentata in forme innovative che aiutano a scoprirne i lati più segreti. Oggi il pubblico è sempre ansioso di cose inedite, che stimolano l’intelligenza e la curiosità e appagano le emozioni e la voglia di consumare prodotti naturali. Ci rivela qualche aneddoto o curiosità sulla liquirizia? La prima curiosità riguarda la liquirizia come strumento educativo. Rousseau nell’Emile suggerisce di non dare giochini ai neonati, ma di dargli un bastoncino di radice da succhiare: rinforza le gengive, ha un sapore gradevole e stabilisce un contatto con la natura. Napoleone usava la liquirizia per calmare i crampi allo stomaco prima delle battaglie. Ultima domanda alla donna Pina Mengano Amarelli e non alla sua azienda: cosa ha provato quando è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro e cosa significa questo titolo oggi per Lei? Una grande emozione che mi ha lasciato senza parole.

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Who did you inherit your entrepreneurial skills from? Personally, I was born into a family that had a long tradition in the legal profession, but was also highly influenced by my mother, who was a painter. I gained my entrepreneurial skills in the field by learning from the tradition of the Amarelli family, but also by applying my passion for innovation and my willingness to learn more about this fascinating culture, which is vastly different from that of my own heritage. I’m constantly gaining new knowledge on a daily basis because, as an entrepreneur, one must place innovation above all else. We have seen how your company has expanded upon its range of classic products, like candies, to include products like pasta, liquorice salt and even shampoo. How did the need to create these products arise, and what do you think about this new use of liquorice? The need for new products arose from the company’s desire to broaden and diversify its markets, as well as from its passion for liquorice, by experimenting with innovative ways to reveal the various secrets that liquorice still has to offer. Today, consumers are increasingly eager to discover new things that will stimulate their intellect, curiosity and emotions, while satisfying their desire to consume natural products. Do you have any anecdotes or interesting facts about liquorice that you can share with us? The first interesting fact about liquorice has to do with its use as an educational tool. In Émile: or, On Education, Rousseau suggests giving newborns liquorice roots to suck on rather than toys, claiming that it reinforces the gums, has a pleasant flavour and establishes a contact with nature. Napoleon, on the other hand, used liquorice to sooth stomach cramps before going to battle. Leaving your company aside, I would like to address my last question to Pina Mengano Amarelli the woman: how did you feel when you were awarded the title of Cavaliere del Lavoro (Knight of the Order of Merit for Labour), and what does it mean to you today? I was filled with a profound emotion that left me speechless.

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Interviste: Niccolò Branca

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Niccolò Branca Branca since 1845

Niccolò Branca è Presidente e Amministratore Delegato della holding del Gruppo Branca International S.p.A, Presidente di Fratelli Branca Distillerie S.r.l. e dell’argentina Fratelli Branca Destilerias S.A. La famiglia Branca, oggi giunta alla quinta generazione, è da oltre 165 anni l’azienda leader nel settore degli spirits, ed ha avuto inizio nel 1845 con la creazione, da parte di Bernardino Branca, dell’amaro diventato famoso in tutto il mondo: il Fernet-Branca. Niccolò Branca è stato nominato nell’ottobre 2011 Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“capacità di adattarsi nel corso della storia” “ability to adapt to the course of history”

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Niccolò Branca is President and CEO of the holding company Gruppo Branca International S.p.A., as well as President of Fratelli Branca Distillerie S.r.l. and Fratelli Branca Destilerias S.A. in Argentina. The Branca family, which is now in its fifth generation, has been leading the spirits industry for over 165 years, and began its enterprise in 1845 with Bernardino Branca’s world famous bitter: Fernet-Branca. In October of 2011, Niccolò Branca was honoured with the title of Cavaliere del Lavoro (Knight of the Order of Merit for Labour) by the President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano.

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Manifesti storici Fernet Branca

Quali sono i momenti principali che hanno segnato la nascita e poi la crescita del Gruppo Branca? L’azienda nasce nel 1845 grazie alla sapienza di Bernardino Branca, esperto speziale, che riuscì a mettere insieme le proprietà di oltre 27 tra erbe, radici e spezie e creare un prodotto che andasse incontro all’esigenze del tempo: trovare un rimedio alla forte epidemia di colera che stava colpendo Milano. Persino l’Ospedale Fatebenefratelli riconobbe le incredibili proprietà di Fernet-Branca, e da quel momento il successo fu inarrestabile. Fernet-Branca già a fine Ottocento era esportato in tutto il mondo, mi piace sempre ricordarlo mostrando una mappa esposta lungo il percorso della nostra Collezione Branca a Milano che illustra le rotte commerciali a fine XIX secolo ed è incredibile vedere come già a quel tempo il nostro prodotto raggiungesse tutti i continenti. L’espansione determinò anche l’apertura di filiali estere, tra cui New York, Buenos Aires e Chiasso. La caratteristica tipica di Fernet-Branca è la sua capacità di adattarsi nel corso della storia alle esigenze del suo tempo. Il motto storico dell’azienda “Novare Serbando” riassume la capacità che ha Fernet-Branca, ma anche l’azienda stessa, di rinnovarsi, rimanendo però fedele alla sua storia e tradizione. Come è nata l’idea del logo con l’aquila reale che sovrasta il mondo? Questo logo nacque nel 1893 ad opera del famoso artista triestino Leopoldo Metlicovitz. All’epoca, grazie alla lungimiranza e all’attenzione ai dettagli, la Branca assoldava i più importanti artisti del tempo per realizzare i propri manifesti pubblicitari e per trasmettere il proprio “fare italiano”. Poiché a fine Ottocento il successo di Fernet-Branca era davvero inequivocabile, fu sempre più frequente il caso di “imitazioni” del prodotto. Era quindi necessario distinguere anche a livello iconografico la bottiglia di FernetBranca, così che potesse essere facilmente e immediatamente riconoscibile rispetto agli altri concorrenti. Nacque così il famoso logo che ancora oggi identifica non solo Fernet, ma anche l’azienda stessa. L’aquila è il simbolo di autenticità e carattere, naturalità e libertà, caratteristiche tipiche anche di

What are the main events that marked the founding and subsequent expansion of Gruppo Branca? The company was founded in 1845 thanks to the skills and knowledge of Bernardino Branca, an expert chemist, who succeeded in combining the properties of more than 27 herbs, roots and spices in order to create a product that fully satisfied one of the most pressing demands of the era: to find a remedy to the terrible cholera epidemic that was sweeping Milan. Even the Fatebenefratelli Hospital itself had to acknowledge the incredible properties of Fernet-Branca, and its success has been unstoppable ever since. Fernet-Branca was exported all over the world from as early as the late nineteenth century, and we have commemorated this achievement by displaying a map alongside our Branca Collection display in Milan, which illustrates the late nineteenth century trade routes. It’s rather amazing to see how our product was able to reach all of the continents, even back then. This expansion also led to the establishment of overseas branches, including those in New York, Buenos Aires and Chiasso. One of Fernet-Branca’s most characteristic features has been its ability to adapt to the needs of the times throughout the course of history. The company’s historical motto, “Novare Serbando” (or rather, Innovation through Preservation), perfectly sums up the ability of Fernet-Branca, as well as the company itself, to renew itself while remaining true to its history and tradition. How did the company come up with the idea for its logo of a golden eagle soaring over the globe? This logo was created in 1893 by the famous artist from Trieste, Leopoldo Metlicovitz. In those days, thanks to its foresight and attention to detail, the Branca company regularly hired the best-known artists of the time to create its posters and to convey its Italian style. Since Fernet-Branca’s success had become unmatched by the end of the nineteenth century, cases of product “imitations” became increasingly frequent. It therefore became necessary to distinguish the graphic aspect of the Fernet-Branca bottle from those of its competitors, so that it could be more easily recognized. This gave rise to the famous logo that not only identifies the Fernet-Branca product, but also the company itself. The eagle is a


Interviste: Niccolò Branca

I I I I I I I I I I Stabilimento Milano - immagine storica ovale

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La Fratelli Branca Distillerie S.r.l. è un’affermata realtà imprenditoriale italiana operante nel settore spirit. Fondata oltre 160 anni fa a Milano, l’azienda è da sempre controllata e guidata dalla famiglia Branca, oggi giunta alla quinta generazione. Questa storia imprenditoriale ha inizio nel 1845, quando Bernardino Branca crea l’amaro che diventerà famoso in tutto il mondo: il Fernet-Branca. La sua formula unica e segreta è stata tramandata sino ad oggi, ed è rimasta immutata nel tempo. Sin dalle sue origini l’azienda ha presentato la caratteristica distintiva dell’internazionalità: pioniera nella creazione di un amaro contenente erbe e radici provenienti da tutto il mondo e nella sua commercializzazione all’estero, quando già dal 1860 il prodotto era presente in diversi mercati internazionali. In “Novare Serbando” l’azienda ha trovato il leitmotiv della sua crescita, impostata sulla qualità e sull’innovazione nel rispetto della tradizione. Una crescita che dal Fernet-Branca, è passata attraverso la creazione dei prodotti “storici” dell’azienda, Stravecchio Branca e Brancamenta, sino all’ampliamento del portafoglio realizzato con una politica di acquisizioni di brand, extension lines e l’ingresso nel mercato dei vini e degli spumanti. Dal primo di aprile 2009 Fratelli Branca Distillerie distribuisce in Italia il prestigioso portafoglio prodotti Rémy Cointreau che comprende i cognac Rémy Martin e Louis XIII, Cointreau, gli Champagne Piper-Heidsieck e Charles Heidsieck, il rum Mount Gay e la specialità Passoa.

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Fratelli Branca Distillerie S.r.l. is a well-established Italian company owned by the Branca Family, operating in the spirit industry. The company, founded over 160 years ago in Milan, has always been controlled and headed by the Branca family, now at the fifth generation. This entrepreneurial activity began in 1845 when Bernardino Branca invented the bitter liquor that would have become popular all over the world: Fernet-Branca. Its unique and secret formula has been passed down to the present, remaining unchanged over the years. Since its establishment, the company has been characterized by its internationality: a pioneer in the creation of a bitter liquor made from herbs and roots from all over the world and in its marketing abroad, as the product was already present on several international markets in1860. “Novare serbando” is the leitmotiv of the company’s growth, based on quality, innovation and the respect of traditions. The story started with Fernet-Branca bitter liquor and passed on to the development of Stravecchio Branca and Brancamenta, “historic products” of the company, while the portfolio was expanded with a policy of brand acquisitions, extension lines and the entry of the market of wines and sparkling wines. Since April 1st 2009, Fratelli Branca Distillerie has been distributing in Italy the prestigious portfolio of Rémy Cointreau, including cognac Rémy Martin and Louis XIII, Cointreau, Champagne Piper-Heidsieck and Charles Heidsieck, rum Mount Gay and Passoa liqueur.

Manifesto storico Fernet-Branca

Fernet-Branca, mentre il globo simboleggia l’espansione e la presenza del prodotto in tutto il mondo. Quali sono i valori che hanno contraddistinto la sua azienda in tutti questi anni? Fin dalla sua nascita, l’azienda si è contraddistinta per la sua passione per la qualità, la ricerca dell’eccellenza, l’innovazione e il gusto dato dall’artigianalità sempre autentica. Nel 2007 è stato nominato Professore Onorario alla Universidad del Salvador di Buenos Aires per l’attività imprenditoriale e il contributo manageriale svolto in Argentina. Cosa vi ha spinto ad investire in America Latina e come l’avete fatto? Che differenze ha riscontrato tra il mercato argentino e quello italiano e dove si trova meglio? Il premio è arrivato per la capacità che ha avuto l’azienda di superare il pe-

symbol of authenticity, character, naturalness and freedom, which are also typical characteristics of the Fernet-Branca product, while the globe is used to symbolize the company’s growth and the product’s worldwide presence. What are the values that have distinguished your company over all these years? Since the time of its establishment, the company has always distinguished itself by its passion for quality, its exceptional research and its innovation, as well as by a taste that comes from truly authentic craftsmanship. In 2007 you were nominated as an Honorary Professor at the Universidad del Salvador in Buenos Aires for your business activities conducted in Argentina. What led you to invest in Latin America and how did you do it? What differences have you encountered between the Italian and Argentine markets, and which do you prefer?


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I I I I I I I I I I A destra e in basso immagini storiche del Fernet Branca

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riodo di crisi. Ho cercato di gestire questa difficile situazione guardando con fiducia al brand, all’azienda, alle persone e, naturalmente, all’Argentina. Ho sviluppato idee creative, buttato il cuore al di là dell’ostacolo e posto le basi per una nuova sfida per mostrare il meglio di noi stessi e dell’azienda. Il nostro legame con l’Argentina è davvero di lunga data: il prodotto veniva distribuito già dalla fine dell’Ottocento e negli anni ‘40 è stato implementato un sito produttivo sul territorio che si è ampliato sempre più negli anni fino ad oggi, con grandi investimenti. Non esistono mercati dove si sta meglio o peggio, ma ritengo che di ogni mercato e situazione si debba riconoscerne peculiarità e differenze, che devono essere valorizzate e ampliate. La “Collezione Branca” è un museo d’impresa inaugurato nel 2009 che raccoglie l’archivio della vostra azienda raccontando la storia passata. Come è stata ideata e quali sono gli obiettivi di questa mostra? In azienda c’è stato sempre il rispetto per il passato e per le varie fasi che hanno scandito le tappe importanti della Branca. Ricordo fin da bambino la piccola stanza dove venivano raccolti tutti i materiali d’epoca, che rappresentavano momenti e passaggi storici dell’azienda e delle sue campagne di comunicazione. Fa parte della nostra cultura tenere in vita quella che è stata la nostra storia, per dare testimonianza alle nuove generazioni e perché, sempre fedeli al motto “Novare Serbando”, si possa cogliere il meglio di quello che è stato per costruire il nostro futuro. Nel corso del tempo ci siamo resi conto sempre più della necessità di sistematizzare queste nostre risorse uniche e, soprattutto, di farle diventare un patrimonio per la collettività: così abbiamo ampliato gli spazi e la stanza è diventata un percorso storico, fino all’apertura al pubblico nel 2009. Tra i prodotti Branca c’è anche il famoso caffè Borghetti con il suo innovativo formato Pet, il mini contenitore da portare con sé. Come è nata questa idea? Borghetti fin dalla sua nascita è stato apprezzato per com’è fatto, essendo un vero liquore di caffè espresso. Proprio per la sua qualità e autenticità veniva spesso bevuto anche sui treni e nelle stazioni e nei luoghi dove era difficile

I was given this award as an acknowledgement of the company’s success in overcoming the crisis period. I tried to handle this difficult situation by placing my trust in the brand, the company, the people and, of course, Argentina itself. I developed creative ideas, set my sights beyond every obstacle, and laid the foundations for a new challenge that would allow us to get the most out of our company. Our relationship with Argentina goes back a long time: the product was already being distributed there at the end of the nineteenth century, and we even established a production facility in the 1940s, which has gradually expanded over the years thanks to significant investments. I don’t think that any one market can be seen as better than another. Rather, I think that each market and situation possesses its own peculiarities and differences, which must be evaluated and expanded upon. The “Branca Collection” is a company museum that was inaugurated in 2009 and tells the story of your company’s past through its archives. How was this project conceived, and what are its goals? At Branca, we’ve always held enormous esteem for our past and for the various stages that have marked our company’s milestones. I remember when I was a child there was a small room where all of the old materials were stored, which represented the historical events and passages of the company itself, as well as those of its advertising campaigns. Part of our culture is based on keeping our history alive for the new generations and, in keeping with the company motto “Novare Serbando”, drawing upon the best of the past to build our company’s future. Over time, we have become increasingly aware of the need to organize these unique resources, above all in order to render them an asset for the community: for these reasons, we continued to expand upon this space up until its public opening in 2009, and that small room has now become a portal that transports the visitor back into our company’s past. Branca’s products also include the now famous Borghetti coffee, with its innovative portable mini container in Pet format. How did this idea arise? Since the time of its conception, Borghetti has been appreciated for the way that it’s made: a true espresso liqueur. Thanks to its quality and authenticity, in fact,


Interviste: Niccolò Branca

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reperire un caffè. Da questo è nata l’idea di un il formato tascabile, Borghettino, per permettere di gustare l’ottimo liquore di vero caffè espresso quando e dove si vuole… e naturalmente è perfetto per stare nella cambusa di una barca! Come è riuscita la famiglia Branca a sopravvivere in tutti questi anni passando dal periodo delle guerre fino ad arrivare alla difficile realtà di oggi che ha visto la chiusura di molte aziende? Quello che ha sempre caratterizzato la famiglia Branca è stato credere nei propri prodotti e nella ricerca della qualità e dell’autentico “fare italiano” con passione, genuino, manifatturiero, caratteristiche da valorizzare sempre più nella società odierna, oltre, sicuramente, a una visione a lungo termine, da sempre tratto distintivo Branca.

the product was often drunk on trains, in train stations, and anywhere else where coffee was hard to come by. This concept gave rise to the idea for a pocketsized format, known as Borghettino, in order to allow the consumer to enjoy an excellent espresso liqueur whenever and wherever they want... it’s a product that’s perfect for being stored in the galley of a boat! How was the Branca family able to survive all these years, from wartime up all the way up until the harsh realities of modern times in which so many other companies have been forced to close? The Branca family has always passionately believed in its products, as well as in the constant pursuit of quality and authentic Italian manufacturing. Together with a long-term outlook, we believe that these features, which have always distinguished our company, are those which are increasingly being sought out in today’s society.

Qual è dei vostri prodotti quello di cui va più fiero, il suo fiore all’occhiello? Come un padre di famiglia non può avere un figlio prediletto, così è per me con i miei prodotti: non esiste quello preferito in assoluto, ma ognuno è valorizzato per le sue peculiarità. Ognuno è diverso dall’altro e vivo ciascuno con il giusto affetto.

What would you consider to be you flagship product, or rather that of which you are most proud? As a father, I cannot say that I have a favourite child, and for me it’s the same with my products: there is no absolute favourite, rather each one is esteemed for its own peculiarities. Each is different from the next, and I love them all equally.

È importante diffondere la cultura ed il consumo consapevole delle bevande alcoliche. Quale consiglio vuole dare per imparare a bere bene, di qualità e con la giusta moderazione? E’ importante diffondere la cultura del consumo consapevole, cultura che peraltro è tipica del modo di bere mediterraneo, sempre alla ricerca della qualità, del gusto e dello stare insieme in amicizia, a discapito degli eccessi. A mio avviso la consapevolezza è un bene primario che tutti, in tutti i campi, dovrebbero riscoprire. E il bere mediterraneo è caratterizzato proprio da questa consapevolezza dell’equilibrio e non degli eccessi. Gustare un prodotto significa assaporarlo, farlo durare nel corso della serata, apprezzarne ogni singolo sorso, capirne le caratteristiche. Questo modo equilibrato di approcciarsi al bere fa già parte della nostra cultura italiana.

It is extremely important to spread awareness of the issue of responsible drinking. What advice can you give us on drinking quality products properly, and in moderation? While it is important to spread awareness of the issue of responsible drinking, such good habits are typical of the Mediterranean lifestyle, whereby the people are always on the lookout for the best quality products to be enjoyed in good company, and in moderation. I believe that awareness is a fundamental asset that needs to be rediscovered by everyone, in all fields. Mediterranean drinking habits are characterized precisely by this awareness of moderation without excess. Enjoying a product means tasting it, making it last throughout the evening, savouring every sip and appreciating its characteristics. This balanced approach to drinking is already an important part of our Italian culture.


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Interviste: Roberto Gallo

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Roberto Gallo Borsalino since 1852

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Borsalino: un marchio che da 150 anni è sinonimo di stile, classe ed eleganza. Conosciuto in tutto il mondo, dal 1992 è di proprietà di un gruppo di imprenditori piemontesi il cui Presidente e Amministratore Delegato è Roberto Gallo. Oggi l’azienda conta 16 boutique monomarca in Italia e 1 in Francia ed è presente nelle boutique più eleganti e nei migliori department stores mondiali come Bergdorf e Sacks Fifth Avenue a New York, Harrod’s e Selfridges a Londra, Galleries Lafayettes e Printemps a Parigi, Isetan a Tokyo, Harvey’s Nichols e I.T. ad Hong Kong, per citarne solo alcuni.

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Borsalino: a brand that’s been synonymous with style, class and elegance for 150 years. Since 1992, this world renowned company has been owned by a group of entrepreneurs from Italy’s Piedmont region, headed by President and CEO Roberto Gallo. In addition to its 16 flagship stores throughout Italy, and another in France, the brand can also be found at the world’s most elegant boutiques and department stores, including Bergdorf and Sacks Fifth Avenue in New York, Harrods and Selfridges in London, Galleries Lafayettes and Printemps in Paris, Isetan in Tokyo, an Harvey Nichols and I.T. in Hong Kong, to name just a few.

Ci racconta come è nata la rinomata azienda Borsalino? Nel 1834 nasce a Pecetto di Alessandria Giuseppe Borsalino, detto in seguito “u siur Pipen”. Nel 1850 Giuseppe Borsalino decide di trasferirsi in Francia, paese all’avanguardia per la produzione dei cappelli. Nel 1856, dopo aver ottenuto “il certificato” di cui i cappellai girovaghi avevano bisogno per aprire un laboratorio, rientra ad Alessandria e nel 1857, armato d’esperienza e di tanta passione, da inizio alla leggenda, ovvero alla storia di una famiglia e della sua azienda, destinata ad imprimere il proprio stile e la propria passione per il cappello nelle generazioni future.

Can you tell us about how the renowned company Borsalino came to be? Giuseppe Borsalino was born in Pecetto di Alessandria in 1834, and came to be known as “u siur Pipen”. In 1850, Giuseppe Borsalino decided to move to France, a country that boasts one of the world’s leading hat manufacturing industries. Giuseppe returned to Alexandria in 1856 after obtaining the necessary “certificate” to open his own workshop, and in 1857, armed with his passion and newfound experience, he established his family’s legendary company, which would go on to make its mark on the hat industry for generations to come.

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“stile intramontabile ed evergreen” Immagini storiche Borsalino

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Come e quando nasce il modello che poi prenderà il nome Borsalino? La leggenda narra che durante una manifestazione contro la Manifattura Tabacchi il deputato Cristiano Lobbia avesse ricevuto dai manifestanti una bastonata sul suo cappello che per tale motivo era rimasto “infossato” al centro, da qui la “vaga” ovvero la piega classica che il Borsalino ha nel mezzo della testa. Le due “bozze” laterali invece, l’altra caratteristica del Borsalino, derivano dal gesto che in passato un uomo faceva quando incontrava una donna cioè togliersi il cappello come omaggio usando le tre dita della mano con cui imprimeva una leggera pressione sui lati del copricapo. Ecco quindi la cronistoria del Borsalino. Nel 1970 viene prodotto il film “Borsalino” con Alain Delon e Jean Paul Belmondo. Quanto questo cappello ha influito sul successo dei personaggi? Molti cappelli hanno caratterizzato a tal punto film e attori che i loro personaggi vengono ancora oggi ricordati più per il loro copricapo che per le scene o battute. Alcuni personaggi sono diventati tali proprio per il cappello, esempio i Blues Brothers non sarebbero diventati un mito senza il loro Borsalino, per non parlare di Humphrey Bogart, non avrebbe suscitato tante emozioni in Casablanca senza il suo Borsalino.

I vostri cappelli sono stati indossati da grandi personaggi storici come Napoleone III, Verdi, Hemingway, l'imperatore del Giappone Hirohito e molti altri. A chi vorreste veder indossato uno dei vostri cappelli oggi? Oggi abbiamo il piacere di vederlo indossato a personaggi importanti del mondo della cultura, dell’economia e della politica, a cominciare dal nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è un nostro fedelissimo cliente. Forse mi piacerebbe vederlo indossato da un altro Presidente, magari Obama. La Triennale di Milano ha ospitato lo scorso anno la mostra “Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie”, promossa dalla Fondazione Borsalino. Come nasce l’idea della mostra? E’ un idea che ci accompagnava da tempo e che è riemersa in occasione dei 150 anni del marchio nel 2007. Sicuramente i due film “Borsalino” degli anni ‘70 con il titolo e il logo aziendale hanno reso immediata l’associazione tra Borsalino e il cinema che però ha radici molto più antiche. Già negli anni ‘40 infatti il film “Casablanca” aveva generato una moda tra gli appassionati del marchio, ma anche nei primi trent’anni del Novecento in tantissimi film i cappelli erano rigorosamente Borsalino. La Fondazione Borsalino invece, che ha promosso la mostra, nasce nel 2008 con un solido progetto cul-

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Dice la leggenda che il cappello nasce come un oggetto utile e diventa poi un ornamento, sempre più fantastico. Si pensa che venga dall'Oriente, un cono di peli impastati che per secoli fu il modo in cui intorno al Mediterraneo la gente si copriva il capo. Alla fine del XVIII secolo nascono i primi progenitori del cappello moderno, il cappello a staio (1796), il cilindro (1805), il gibus (1812), ed è proprio da questa tradizione millenaria che nasce il gusto e lo stile Borsalino. La Borsalino Giuseppe & Fratello S.p.A. è stata fondata nel 1857 ad Alessandria da Giuseppe Borsalino, ed ha acquistato nel corso degli anni la leadership mondiale per la produzione dei cappelli, diventando un'icona del Made in Italy. I suoi cappelli sono universalmente conosciuti per l'eccellente qualità, l'inconfondibile stile e l'intramontabile eleganza e Borsalino è uno dei rari casi in cui un marchio è divenuto sinonimo di un prodotto.

Legend has it that the hat was born as a useful object and then became an ornament, ever more fantastic. It is thought to have originated in the Far East in the form of a cone of mixed hairs and was how people living around the Mediterranean covered their heads for centuries. At the end of the XVIII century the first ancestors of the modern hat were born: the hard, high cylindrical male hat (1796), the top hat (1805) and the man's collapsible silk opera hat (1812). It is precisely from this century long tradition that the taste and style of Borsalino was born. Giuseppe Borsalino & Brother S.p.A. was founded in 1857 in Alesandria by Giuseppe Borsalino, and has acquired over the years, the world leader in the production of hats, becoming an icon of Made in Italy. Its hats are universally known for its excellent quality, the unmistakable style and timeless elegance and Borsalino is one of the rare cases where a trademark has become synonymous with a product.


Interviste: Roberto Gallo

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“timeless style and evergreen” How and when did the model arise that would bear the Borsalino name? Legend has it that the hat of MP Cristiano Lobbia was struck by demonstrators during a demonstration against the Tobacco Industry, resulting in a “dent” at the centre that ultimately gave rise to the classical form of the Borsalino model. The two lateral “lumps”, on the other hand, which represent another distinguishing feature of the Borsalino model, are derived from the gesture that men once used when encountering women, whereby they would tip their hats using three fingers, applying slight pressure to the sides of the hat itself. Hence the history of Borsalino. The film “Borsalino”, with Alain Delon and Jean Paul Belmondo, was produced in 1970. How much influence did this hat have upon the success of the film’s stars? Many hats have been worn by actors in feature films, and a number of their characters are still remembered more for their hats than for the scenes in which they appeared or the lines that they spoke. Some characters have even become famous precisely for their hats. The Blues Brothers, for example, wouldn’t have become legends without their Borsalino hats, and let’s not forget Humphrey Bogart, who would never have elicited such emotions in Casablanca if it weren’t for his Borsalino.

Immagini storiche lavorazione cappelli Borsalino. Al centro, Giuseppe Borsalino

Your hats have been worn by great historical figures, including Napoleon III, Giuseppe Verdi, Hemingway, Japan’s Emperor Hirohito, and many others. Who would you like to see wearing one of your hats today? Today, we are proud to see our hats being worn by important individuals in the fields of culture, economics and politics, starting with the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano, who is an extremely loyal customer. I’d like to see our hats being worn other Presidents in the future, perhaps Obama. Last year the Milan Triennial hosted the exhibition entitled Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie, (“Hats in cinema. Borsalino and other stories”), which was sponsored by the Borsalino Foundation. How did the idea for this show arise? It’s an idea that had been in the works for some time and re-emerged to mark the brand’s 150th anniversary in 2007. The two “Borsalino” films of the 1970s, which bore the company’s name and logo, certainly created a strong bond between the Borsalino brand and the cinema, but the true story dates back even further. It was during the 1940s, in fact, that the film Casablanca created a trend amongst the brand’s dedicated enthusiasts, but the hats used in many films dating back to the early 1930s were also strictly Borsalino models. The Borsalino Foundation, on the other hand, which promoted the show, was

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“classe, eleganza e personalità” “class, elegance and personality” I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

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turale alle spalle. E’ riuscita a trasformare l’idea in realtà realizzando un progetto espositivo che includesse tutti i tipi di copricapo, non solo quelli Borsalino, per rendere il più emozionante possibile la storia del cappello. Con il cambio di management quanto, se e come è cambiata la filosofia ed i valori della Borsalino? I valori tradizionali dell’azienda come l’eleganza, la tradizione e l’eccellenza sono indissolubili e sono rimasti inalterati, cercando anzi di dargli maggiore importanza e vigore. Invece ci siamo impegnati molto nel dare all’azienda un nuovo slancio soprattutto nel campo che storicamente ne aveva costituito il punto di forza: l’export. Quali sono state invece le evoluzioni stilistiche che ha apportato il nuovo gruppo? Ci siamo concentrati molto sulla visione dello stile che noi concepiamo come “oltre la moda” dando molta importanza alla ricerca, ai materiali, ai metodi produttivi e allo studio dell’archivio storico. Il tutto mixato con le tendenze moda opportunamente adattate al Marchio per dare così al cliente un prodotto finale unico e di altissima qualità, insomma una vera eccellenza del Made in Italy. Nel 2007 è stato fondato BorsalinoLAB, un laboratorio che si occupa della ricerca e dei prototipi, completamente staccato dalla catena di produzione ma molto attento all’industrializzazione dei prodotti ideati anche quando estremamente creativi. Combinare nuove miscele e nuove tecniche di lavorazione ha dato a Borsalino la possibilità di avere prodotti innovativi senza perdere il contenuto storico e artigianale, anzi facendo diventare queste qualità una forte componente dello stile.

established in 2008 and was already backed by a well-established cultural heritage. The foundation succeeded in bringing the idea to life by creating an exhibit that included all kinds of hats, not just those manufactured by Borsalino, in order to render the history of the hat all the more compelling. To what extent, if any, did the philosophy and the values of Borsalino evolve with the change in management? The company’s traditional values of elegance, tradition and excellence are unshakeable and have remained unaltered over time. In fact, I would say that they have been attributed even greater importance. Instead, we’ve been working extremely hard to give the company a new impetus, above all in the field that has always represented one of its strong points: exports.

Che ruolo ha avuto negli ultimi tempi il cappello? È diventato un accessorio indispensabile per coloro che vogliono aggiungere classe, eleganza e personalità al loro aspetto senza cadere negli eccessi.

What stylistic developments did the new group bring about? We have placed a lot of focus upon a vision of style that we have defined as “beyond fashion”, attributing a great deal of importance to research, materials and production methods, as well as to the study of the company’s historical archives. All this is carried out in complete harmony with the fashion trends, which have been perfectly adapted to the Brand itself, thus providing our customers with a unique product of exceptional quality: a true exemplar of Made in Italy excellence. In 2007, the company established BorsalinoLAB, a research and development workshop that’s entirely separate from the production chain, but is also extremely attentive to the industrialization of the resulting products, even the most elaborate. The possibility of combining new blends with new manufacturing techniques has allowed Borsalino to come up with innovative products without compromising on traditional craftsmanship, which continues to play a major stylistic role. What role has the hat played in recent years? It’s become an indispensable accessory for those who want to add a touch of class, elegance and personality to their appearance, without falling into excess.

Quali sono le ultime tendenze per questo capo d’abbigliamento?

What are the latest trends in relation to these garments?


Interviste: Roberto Gallo

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I I I I I I I I I I I I I I I I I In the world of high fashion, they are often presented in “oversized” models and are seen as fashion accessories that give a touch of glamour to an outfit or to a collection. For the current market trends, on the other hand, they are seen as “must have” objects, especially amongst young people; they should be practical, but should also convey a strong sense of personality. Since the end customer has become increasingly attentive to the quality of the product in all its aspects, a great deal of attention is paid to the materials, the proportions and the colours. Il mondo dell’alta moda lo vuole spesso “fuori misura” e lo vede come un accessorio adatto per dare quel tocco fashion ad un outfit o ad una passerella. Le tendenze di mercato invece lo vedono oggi come un oggetto “must have” soprattutto tra i giovani; deve essere un capo pratico ma con una forte personalità. Grande attenzione è data alla componente materica del cappello, alle proporzioni, alle nuance di colore poiché il cliente finale è sempre più attento alla qualità del prodotto in tutti i suoi aspetti. Come nasce il progetto di un nuovo cappello? Quali sono gli influssi e le idee che lo disegnano? Al di là delle tendenze di colori e forme, alla base di un buon progetto c’è lo studio delle proporzioni che vanno attentamente calibrate; un cappello può essere bellissimo come “oggetto” ma se risulta sproporzionato al viso o alla persona, evidenziandone i difetti, perde tutta la sua bellezza. Materiali, peso e concentrazione del colore sono gli altri ingredienti che vanno a comporre i tasselli del progetto. Un cappello Borsalino nasce dall’interpretazione e dall’evoluzione dello stile intramontabile ed evergreen del Marchio. Se dovesse interpretare con un cappello la nostra situazione contemporanea come sarebbe? Ahimè un Borsalino nero!

How does the design for a new hat arise? What are the influences and ideas that the design draws upon? Looking beyond the trends in terms of colours and shapes, a good design must be based upon carefully balanced proportions; a hat can be a beautiful “object”, but if it’s disproportionate to the face or to the person, and accentuates his/her defects, it loses all of its beauty. Materials, weight and concentrations of colour represent the other fundamental components of the project. Borsalino hats arise from the interpretation and the evolution of the Brand’s timeless style. If you were to interpret our present economic situation with a hat, what would it look like? Alas, that would be a black Borsalino!


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Maurizio Marinella Marinella since 1914 I

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Interviste: Maurizio Marinella

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Risale al 1914 il famoso marchio storico napoletano della confezione di cravatte e foulard fondato da Eugenio Marinella, nonno dell'attuale numero uno della società: Maurizio. Imprenditore cinquantenne considerato “il re delle cravatte”. Da quasi 100 anni le cravatte Marinella vestono i colli

è stato inoltre premiato con il Premio Leonardo Qualità come imprenditore la cui azienda si sia distinta nell’anno per innovazione di qualità nei prodotti, combinata con una forte proiezione internazionale, commerciale e produttiva.

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» recognized as the “king of neckties”. Marinella neckties have been adorning the necks of some of the House of Savoy, it now boasts the patronage of numerous politicians, entrepreneurs and businessmen,

been nominated Cavaliere del Lavoro (Knight of the Order of Merit for Labour) in 2011, Maurizio was also awarded the Leonardo Quality Award as an entrepreneur whose company had distinguished itself throughout the year by its qualitative product innovations and by its international outlook in terms of sales and production.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Agli inizi del XX secolo suo nonno Eugenio decise di aprire la bottega sull'elegante Riviera di Chiaia di Napoli. Ci racconta come siete arrivati a specializzarvi sulle cravatte? Quando aprimmo il negozio mio nonno decise di puntare in particolar modo sulle camicie per le quali avevamo un laboratorio più grande e più importante rispetto a quello delle cravatte. Nel tempo, sia in Italia che nel resto del mondo, la concorrenza delle camicie aumentò mentre il mercato delle cravatte era sempre più in estinzione, così negli anni ’60 decidemmo di puntare e di concentrarci su questo prodotto. Da quel momento in poi Marinella si legò molto all’accessorio della cravatta creando un vero e proprio “Made in Naples”.

At the beginning of the twentieth century, your grandfather, Eugenio, decided to open his boutique on Naples’ fashionable Riviera di Chiaia. Can you tell us how the company came to specialize in neckties?

Da allora il suo storico negozio di Napoli ha accolto molte personalità importanti. Qual è il cliente famoso che vi ha colpito maggiormente e vi ha lasciato un bel ricordo? Da noi sono passati moltissime personalità importanti come Kennedy, Chi-

Since then your historical shop in Naples has welcomed many important

upon shirts, for which the workshop was much larger and better-equipped with respect to that of the neckties. Over time, both in Italy and around the world, competition in the shirt industry increased dramatically while the market for neckties was dwindling on the edge of extinction. For this reason, in the 1960s, we decided to focus our attention upon this product. From that moment onward, the Marinella name has been inextricably linked to neckties, and has gone on to create an authentic “Made in Naples” brand name.

a lasting impression? Many important individuals have come through our doors, including Kennedy, Chirac, Prince Charles, Gorbachev, Lenin and Putin, but our most cherished


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Luigi Marinella

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cliente, che ci ha rappresentati nel mondo, è stato Cossiga. In ogni suo viaggio di lavoro portava ai Capi di Stato un cofanetto con sei delle nostre cravatte e questo ci ha permesso di farci conoscere molto in fretta a livello mondiale e annoverare così clienti di fama internazionale. Tra i personaggi dello spettacolo abbiamo avuto il piacere di vestire nomi come Totò, De Filippo, Mastroianni, De Sica e Luchino Visconti che passava ad acquistare alcune delle nostre cravatte ogni 15 giorni prima di andare nella sua casa ad Ischia. Insomma, non mancano i bei ricordi. La realtà artigianale è ormai poco diffusa. Prevalgono le grandi imprese industriali ed il “calore” della manualità è un ricordo lontano. Come è riuscita la famiglia Marinella a portare avanti una produzione interamente artigianale? Portare avanti le tradizioni con un occhio di riguardo all’innovazione è sempre stata la nostra filosofia. L’artigianato è molto importante e da sempre abbiamo cercato di dare dignità a questi antichi mestieri. Per il nostro laboratorio, composto da 22 persone, non è mai stato facile trovare giovani disposti a fare questo tipo di lavoro così abbiamo voluto rispettare al massimo chi ha deciso di collaborare con la nostra azienda offrendo loro un bellissimo spazio dove poter lavorare e sentirsi a proprio agio; ad esempio, per creare un clima familiare, tutti i giorni verso le 13.30 viene il nostro cuoco che cucina per tutti. In un momento di crisi come quello che sta passando ora l’Italia non è facile portare avanti un’azienda soprattutto in una città come Napoli e nonostante ciò ogni anno soprattutto nei mesi di novembre e dicembre abbiamo fuori dal nostro negozio file di almeno 100 metri e vi assicuro che con questa crisi è un emozione difficilmente replicabile in qualsiasi parte del mondo. Quale pensa sia stato il suo più grande successo in tutti questi anni di attività? Il mio più grande successo è l’emozione che quotidianamente vivo nel portare avanti la mia azienda. Ogni giorno dell’anno apriamo alle 6.30 offrendo ai nostri clienti un buon caffè e una sfogliatella e chiudiamo alle 20.15. Credetemi, se non c’è un grande amore e una grande passione per quello che si fa non si riescono ad ottenere i risultati che speriamo. La sua azienda, che vanta un fatturato di tutto rispetto, ha rifiutato la quotazione in borsa che avrebbe dato la possibilità di distribuire in modo capillare il marchio in tutto il mondo. Perché? Nonostante le continue offerte che riceviamo, anche dal mercato Indiano, non abbiamo mai voluto mettere al primo posto nella scala dei valori dell’azienda le fatture ed i bilanci, ma qualità e serenità senza l’obbligo o l’ossessione di dover per forza vendere. Questa è l’idea del commercio che mi è stato insegnato da mio nonno e da mio padre. Le vendite sono importanti ma non determinanti e l’accoglienza è al primo posto. Per noi è molto importante riconoscere il cliente, chiamarlo per nome, coccolarlo, consigliarlo,

customer, who has represented us throughout the world, was Cossiga. He always brought the Heads of State a box containing six of our ties on every official visit, and this allowed us to diffuse our name worldwide rather quickly, as well as to acquire numerous customers of international fame. In terms of show business personalities, we’ve had the pleasure of serving individuals like Totò, De Filippo, Mastroianni and De Sica, as well as Luchino Visconti, who always came to purchase a number of our ties every 15 days before going to his house on the island of Ischia. In short, we have a lot of great memories to cherish. Artisan craftsmanship is becoming increasingly rare. The markets are now dominated by large industrial enterprises, and the “warmth” of the traditional handmade product is slowing becoming a distant memory. How has the Marinella family succeeded in continuing with its entirely handmade production? It has always been our philosophy to carry on with our traditions, while keeping a keen eye on innovation. Craftsmanship is extremely important, and we have always striven to honour these ancient crafts. For our laboratory, which employs 22 people, it has never been easy to find young people who are willing


Interviste: Maurizio Marinella

I I I I I I I I I I Eugenio Marinella

“un emozione difficilmente replicabile in qualsiasi parte del mondo” “an emotion not be easily replicated anywhere in the world” to do this type of work, and for this reason we have decided to guarantee our employees a beautiful and relaxed work environment; for example, every day around 1:30 p.m., our cook comes to make lunch for everyone, thus creating a warm family atmosphere. In these difficult economic times that Italy is traversing, it’s not easy to carry a business forward, above all in a city like Naples. And despite the fact that we have 100 metre long queues outside our store every year, especially during the months of November and December, I can assure you that this crisis is unlike anything that you will find anywhere else in the world.

aiutarlo nell’acquisto. Mio padre mi ricordava sempre che potevamo fare cose importanti partendo da Napoli ma soprattutto rimanendo a Napoli ed io l’ho fatto.

What would you consider to have been your greatest success over all these years? My greatest success is the satisfaction that I receive every day in carrying my company forward. Every day of the year, we open the doors at 6:30 a.m., offering our customers a nice coffee and a puff pastry, and close the shop at 8:15 p.m. I can assure you that you’ll never obtain your desired results if you don’t have a profound love and passion for what you do.

Sappiamo che per la scelta dei tessuti si rivolge direttamente al mercato Inglese recandosi di persona a selezionare la stoffa giusta. Come mai questa scelta? Noi siamo napoletani scaramantici e tradizionalisti e di conseguenza vogliamo continuare ancora oggi quello che mio nonno iniziò nel 1914 creando a Napoli un piccolo angolo d’Inghilterra. In quel periodo gli uomini si vestivano all’inglese e le donne alla francese così decise di andare in Gran Bretagna ed importare i marchi che nel tempo sono diventati importanti anche nel nostro Paese. Non mancano comunque nei nostri tessuti quelli italiani

Your company, which boasts a rather respectable turnover, has declined to go public on the stock exchange despite the fact that this would give you the possibility to distribute your brand in a widespread manner throughout the world. Why? Notwithstanding the continuous offers that we receive, even from the Indian market, we have never wanted invoices and budgets to be become the company’s greatest assets, and have opted to place quality and serenity, without the obligation or the obsession to sell, above all else. This is the concept of business than I was taught by my father and by my grandfather before him. While sa-

La storia della famiglia Marinella comincia con il capostipite Eugenio Marinella che dopo 15 anni nel settore dell' abbigliamento maschile, decise che era giunto il momento di cambiare lo stile ed il modo di vestire dell’uomo che conta. E' lui il fondatore della "filosofia Marinella": più che un punto vendita un salotto dove le relazioni umane si basano su disponibilità, cortesia e rispetto. Dopo di lui il figlio Luigi ed oggi il nipote Maurizio hanno portato avanti la sua filosofia facendo delle cravatte Marinella un vero e proprio simbolo di eleganza. Negli anni che precedettero la sua morte, don Eugenio, aveva imposto al nipote Maurizio, che all'epoca aveva circa 10 anni, di trascorrere ogni giorno qualche ora nel negozio perché potesse respirarne l'aria; Maurizio ricevette così due insegnamenti: quello del nonno e delle relazioni con la vecchia clientela e quello del padre che gestisce l'avvento del boom economico. Maurizio ha saputo coniugare lo spirito imprenditoriale con la disponibilità verso la clientela: nel periodo natalizio, per esempio, dove le code davanti al negozio sono interminabili, offre sfogliatelle e caffè alle persone in attesa per farle pazientare. Se il piccolo negozio di Napoli è, oggi come ieri, il luogo di incontro delle persone eleganti di tutto il mondo, lo si deve alle tre generazioni di Marinella che non hanno mai voluto tramutare il nome in un grande marchio ma hanno preferito associargli l'immagine di piccolo negozio che oggi, come nel 1914, propone prodotti di qualità in un ambiente discreto e conviviale ma al contempo informale.

The history of Marinella family starts with the founder Eugenio Marinella who, when he was 34, and after fifteen years in the field of the men clothing, decided that the moment had come to change the style and the way of dressing of a man of importance. He is just the founder of the " Marinella philosophy ": more than a sale point, a salon where the human relationships are based on availability, courtesy and respect. After him, his son Luigi and today his grandson Maurizio, have brought forth his philosophy making the Marinella ties a real symbol of elegance. In the years before his death, Don Eugenio had imposed his grandson Maurizio, who was about ten, to spend every day a few times in the shop so that he could breathe its air; so Maurizio received two teachings: the one by his grandfather about the relationships with the old clientele, and the one by his father that manages the advent of the economic boom. Maurizio has been able to conjugate the entrepreneurial spirit with the availability for clientele: in the Christmas period, for example, when the queues at the shop are endless, he offers sfogliatelle and coffee to the people in wait. If the small shop in Naples is, today as yesterday, the place of meeting of the elegant people of the whole world, it's dued to the three Marinella generations, that have never wanted to transform the name in a great trademark, but they have preferred to associate to it the image of small shop that today, as in 1914, proposes products of quality in a discreet and convivial but in the meantime informal background.

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I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I che fanno parte per il 40% dei nostri prodotti mentre per il 60% importiamo articoli dall’Inghilterra. I suoi prodotti sono degli autentici tesori di raffinatezza e di gusto. A cosa o a chi si ispirano le vostre collezioni che includono da sempre una vasta gamma di articoli? Sicuramente anche qui c’è una grande passione che mi accompagna nella scelta dei colori e degli accoppiamenti e poi principalmente c’è Napoli. È una città che mi scorre nelle vene e mi ispira ogni giorno di più grazie anche alla bellissima vista del mare che posso godere dal mio negozio e questo mi permette di fare accoppiamenti particolarmente luminosi, belli e caldi sia nei colori che nelle fantasia. Il nodo, cardine e punto focale della cravatta, è espressione della personalità di chi lo indossa. Ci svela qual è il segreto dell’arte del nodo e qual è il modo più elegante oggi di annodare la cravatta? Sembra che oggi il nodo della cravatta rappresenti un simbolo fallico ed in particolare trasmetta la virilità dell’uomo. Il nodo di oggi si è molto ridimensionato ed è più garbato nelle dimensioni rispetto a qualche anno fa in cui si portava molto più grande. In generale possiamo affermare che vi è un ritorno ad uno stile classico. Un piccolo aneddoto rispetto alle nuove tendenze sta nel fatto che un tempo esisteva il termine “cravatta giovanile” che era una cravatta dai colori chiari e spiritosa adesso invece la cravatta giovanile è una cravatta scurissima che predilige appunto colori come il nero, il blu, il grigio ed i disegni sono tutti molto piccoli. Le persone più avanti negli anni invece si scatenano con le cravatte coloratissime come l’azzurro, l’arancio. Si è quindi invertito il concetto e la portabilità della cravatta. Per Maurizio Marinella quanto è cambiato e se è cambiato negli anni il concetto di eleganza? Per me è molto cambiato negli anni il concetto di eleganza e questo credo sia dovuto anche ad uno svilimento del culto delle persone. Una volta vi

les are important, they aren’t decisive, and the customer’s reception takes precedence over everything else. For us, it is extremely important to get to know the customer, to call them by name, to pamper them, to offer them advice and to help them with their purchases. My father always told me that we could do great things starting from Naples, but above all remaining in Naples, and that’s what I’ve done. We know that your company relies on the UK market for its selection of fabrics, going directly to the source to find the best materials. What led to this decision? We’re superstitious Neapolitans and traditionalists, and as such we want to continue with the work that my grandfather started in 1914, bringing a little bit of England to the city of Naples. In those days, men dressed English style and women dressed French style, so he decided to go to Great Britain and import the local brands, which had become extremely important in our country as well. Although 60% of our products are made with fabrics imported from England, the remaining 40% are made using Italian fabrics. Your products represent authentic treasures of elegance and refined taste. Who or what inspires your collections, which always include a wide range of articles? There’s certainly a great deal of passion involved in the selection of the colours and the combinations, but a lot also has to do with the city of Naples. It’s a city that courses through my veins and inspires me every day thanks to the beautiful view of the sea that I can enjoy from my shop, and this allows me to create particularly bright, beautiful and warm combinations, in terms of both colours and patterns. The knot is the cornerstone and focal point of the necktie. It’s an expression of the personality of the person wearing it. Can you tell us the secret to a perfect knot and the most elegant way to tie a necktie these days? These days, the necktie seems to represent a phallic symbol, or rather a parti-


Interviste: Maurizio Marinella

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In queste pagine, alcuni prodotti Marinella

erano delle regole per quanto riguarda il vestiario soprattutto nei colori oggi invece tendiamo sempre a vestirci in maniera monocromatica e tendenzialmente dai colori scuri per essere sempre preparati ad un invito dell’ultimo minuto ad esempio ad una cena o ad un concerto. Insomma, oggi si è perso il piacere di perdere qualche minuto in più davanti all’armadio per scegliere un abbigliamento più studiato.

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Ci da qualche anticipazione sull’ultimo campionario proposto? Un campionario classico ma più colorato del solito soprattutto durante la bella stagione. Molti sono gli azzurri che troviamo mentre c’è stato un calo del lilla e del viola di grande tendenza fino a qualche tempo fa. Inoltre abbiamo dato molto spazio alla creazione di foulard da donna e ad alcune borse davvero strepitose. Nelle sue occasioni speciali c’è una cravatta che predilige? Solitamente indosso cravatte dal fondo blu con piccoli disegni geometrici, amo anche molto le rigate e quelle a tinte unite.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I cular way to convey a man’s virility. Today’s knots have become much smaller and graceful with respect to those of a few years back, when they were much larger. In general, I would say that we are witnessing a return to the classic style. A little anecdote that may apply to this new trend is that we once used the term “youthful tie” to describe a tie with light colours and lively patterns. Now, however, youthful neckties are considered to be those with dark colours, like black, blue and gray, and the patterns are all quite small. Older people, on the other hand, are now letting loose with colourful light blue and orange ties. Thus, the concept and the wearability of the tie have been reversed. For Maurizio Marinella, to what extent has the concept of elegance changed over the years? In my opinion, the concept of elegance has changed drastically, and I think this is also due to a devaluation of the degree to which people are cultured. There used to be rules regarding how people dressed, above all in terms of colour. Today, on the other hand, we always tend to dress in a dark and monochromatic fashion in order to always be prepared for a last minute invitation, to a dinner or a concert for example. In short, I would say that we’ve abandoned the pleasure of spending a few extra minutes in front of the mirror in order to select the most appropriate attire. Can you give us a preview of the latest sample collection to be proposed? It’s a classical yet more colourful sample collection, above all for the summer months. There are many shades of blue, and there are less of the lilac and purple hues that were so popular a short while ago. We have also dedicated greater attention to the creation of some truly amazing women’s scarves and handbags. Is there a necktie that you prefer for special occasions? While I normally wear ties with blue backgrounds and small geometric patterns, I am also quite fond of striped and solid colour models.


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Interviste: Roberto Boscolo

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Roberto Boscolo

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Boscolo Hotels since 1978

Il Gruppo Boscolo prende il nome dalla famiglia veneziana che lo ha creato. Fondato a Venezia nel 1978 da Bruno Boscolo insieme ai suoi 4 figli con l’acquisto dell’hotel Airone, un piccolo albergo sulla spiaggia di Sottomarina, davanti Chioggia, il gruppo nell’arco di trent’anni anni è riuscito a costruire una solida realtà internazionale in grado di competere con i colossi dell’ospitalità mondiale. Tutti gli hotel della catena sono destinati ad una clientela di alto profilo e possono considerarsi ambasciatori del life-style italiano nel mondo. Contraddistinto fin dagli inizi da una mentalità e da un'ottica cosmopolita, negli ultimi anni Boscolo Hotels ha ulteriormente accelerato il processo di crescita sui mercati esteri, acquisendo strutture di prestigio in diversi paesi europei. Attualmente Boscolo Hotels gestisce 22 hotel a quattro e cinque stelle, 14 dei quali di proprietà. A raccontarci alcune curiosità su questo mondo è Roberto Boscolo Vicepresidente di Boscolo Hotels.

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Gruppo Boscolo takes its name from the Venetian family that originally founded it. The group was established in Venice by Bruno Boscolo and his 4 children in 1978 with the purchase of the hotel Airone, a small hotel on Sottomarina beach, opposite the town of Chioggia. In over thirty years’ time, the group has managed to build up a solid international business that’s even capable of competing with the global giants of the hospitality industry. All of the hotels in the chain are geared towards a high-profile clientele and can be considered as worldwide ambassadors of the Italian lifestyle. Having distinguished itself by its cosmopolitan outlook and mentality from the very outset, in recent years Boscolo Hotels has further accelerated its expansion upon the international market by acquiring a number of prestigious structures in various European nations. Boscolo Hotels currently manages 19 four and five-star hotels, 14 of which are owned outright. Here to provide us with some interesting facts regarding this fascinating sector is Roberto Boscolo, Vice President of Boscolo Hotels.

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Il primo bellissimo spot tv di casa Boscolo ha come slogan: “cinque stelle si nasce”. Ci racconta come inizia la vostra storia e quali sono i più bei ricordi che ha della sua famiglia? Il momento principale della famiglia Boscolo è tra il 1977 e il 1978 dove nonno Bruno decise di comprare il primo albergo e regalarlo ai 4 fratelli Angelo, Romano, Rossano e Giorgio Boscolo affidando ad ognuno di loro un progetto da seguire completamente diverso l’uno dall’altro. Angelo, attuale Presidente del Gruppo Boscolo, si occupava di tutta la parte contabile e gestionale, Giorgio gestiva la parte vendite, Romano la parte operativa dell’albergo e Rossano invece la parte F&B (food and beverge). Ognuno di questi fratelli ha poi sviluppato con il tempo una conoscenza e un know how che gli ha permesso di creare nuove sinergie e nuove attività fino ad arrivare a sviluppare importanti progetti: Giorgio ha fondato la “Boscolo Travel Inside” specializzata nella divisione viaggi (oggi società leader nel mercato italiano dei tour operator con i suoi Boscolo Gift), Rossano ha realizzato la “Boscolo Accademy” allo scopo di formare professionisti nell’arte culinaria, Romano ha realizzato la filosofia dell’Hotel Engineering specializzata in servizi di gestione progettuale per l’industria alberghiera e infine Angelo Boscolo ha portato avanti quella che oggi è divenuta una delle prime catene alberghiere Italiane e d’Europa. I miei ricordi più belli invece risalgono sempre alla metà degli anni ’70 dove ho vissuto attimi di grande euforia. Era il periodo della nostra prima struttura alberghiera, l’Hotel Airone, dove iniziai a darmi da fare sul campo facendo il cameriere nel ristorante dell’albergo. Sono momenti che ricordo con molto piacere grazie al senso di libertà che provavo vivendo in una città a 50 metri dal mare come Chioggia Sottomarina: mi sentivo come se fossi tutti i giorni in vacanza anche se si lavorava molto.

Boscolo’s first extraordinary television advertisement included the following slogan: cinque stelle si nasce (“born with five stars”). How did your story begin and what are some of the best memories you have of your family? The defining moment of the Boscolo family was the period between 1977 and 1978, when my grandfather Bruno decided to purchase the group’s first hotel and to give it to his 4 sons, Angelo, Romano, Rossano and Giorgio Boscolo, entrusting each of them with an entirely different project. Angelo, the Group’s current President, handled the accounting and management aspects, Giorgio was in charge of sales, Romano managed the hotel’s operational aspects and Rossano was responsible for F & B (food and beverage). Over time, all of the brothers went on to develop specific knowledge and know-how that allowed them to create new synergies and new activities, to the point that a number of important projects arose: Giorgio founded “Boscolo Travel Inside”, which is specialized in the travel division and, with its Boscolo Gifts, has gone on to become one of Italy’s leading tour operators. Rossano created the “Boscolo Academy”, which is dedicated to training professionals in the culinary arts industry. Romano developed the philosophy of Hotel Engineering and went on to specialize in project management services for the hotel industry. Finally, Angelo Boscolo pressed forward with that which has become one of Italy and Europe’s first hotel chains. My best memories, on the other hand, date back to the period when I enjoyed some of my happiest moments, in the mid-1970s. Those were the days of our first hotel, the Hotel Airone, where I had begun to gain experience by working as a waiter in the restaurant. Those times bring back a lot of great memories due to the sense of freedom I got from living in a city like Chioggia Sottomarina, at just 50 metres from the beach: despite al the work that had to be done, every day felt like a vacation.


Interviste: Roberto Boscolo

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1978: I fratelli Boscolo con il padre Bruno, acquistano il primo albergo, il “Beau Rivage”, poi ribattezzato “Airone”, sul litorale di Sottomarina di Chioggia (Ve). Nel 1980 nasce Boscolo Tours, agenzia di viaggi voluta da Giorgio Boscolo per sviluppare una professionalità turistica a tutto campo in grado di supportare l’attività alberghiera. Nel 1989 viene acquisito l’Hotel Bellini, a Venezia, un lussuoso quattro stelle situato in un antico palazzo lungo il Canal Grande. Nel 1993 viene acquistata un’importante struttura, in cui sorgerà l’Hotel Astoria di Firenze. Due anni dopo viene acquistato lo storico Grand Hotel Palace, progettato negli anni ’20 dall’architetto Piacentini e situato nel cuore di Roma, in via Veneto. L’escalation della Boscolo Hotels prosegue nel 1997 con l’acquisizione del Leon d’Oro, a Verona, mentre l’anno successivo vengono incorporate nuove strutture destinate alla clientela business, come l’Hotel De La Ville a Vicenza. Nel 2003 viene inaugurato l’Exedra, il primo Boscolo Luxury Hotel a Roma e nel 2004, sempre nella capitale, apre l’Aleph, hotel di design nato dall’estro dell’architetto Adam D. Tihany. Nel 2006 viene inaugurato il New York Palace a Budapest, la più maestosa struttura della collezione, riconosciuta come meritevole di far parte dei prestigiosi Leading Hotels of the World. Nel 2011 è stato inaugurato l’Hotel B4 a Milano, in previsione dell’Expo 2015. Parigi, Londra e Madrid sono le capitali sulle quali vertono già progetti concreti, proseguendo nel percorso che si prefigge l’obiettivo di consolidare il nome Boscolo come garanzia di lusso e ospitalità italiana a livello internazionale.

1978: Boscolo brothers with their father Bruno, bought the first hotel, the "Beau Rivage", later renamed "Airone", on the coast of Submarine in Chioggia (Venice). In 1980 Boscolo Tours was founded, a travel agency commissioned by Giorgio Boscolo to develop a complete tourist professionalism to support the hotel activity. In 1989 he acquired the Hotel Bellini in Venice, a luxurious four star hotel located in an ancient palace along the Canal Grande. In 1993 he acquired an important structure, in which the Hotel Astoria in Florence will arise. Two years later the historic Grand Hotel Palace was purchased, it was designed in the '20s by the architect Piacentini and located in the heart of Rome, in Via Veneto. The escalation of Boscolo Hotels continues in 1997 with the acquisition of the Golden Lion, in Verona, while the following year new facilities for business travellers are incorporated, such as the Hotel De La Ville in Vicenza. In 2003 he inaugurated the Exedra, a Boscolo Luxury Hotel first in Rome and in 2004, and the Aleph opens always in the capital, a design hotel by the inspiration of architect Adam D. Tihany. In 2006 he inaugurated the New York Palace in Budapest, the most majestic structure of the collection, recognized as worthy of being part of the prestigious Leading Hotels of the World. In 2011 the Hotel B4 was opened in Milan, in preparation for the Expo 2015. Paris, London and Madrid are the capital on which have already addressed concrete projects, continuing the path that has the objective of consolidating Boscolo name as a guarantee of luxury and Italian hospitality at the international level.

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Quali sono i valori che la vostra famiglia tramanda da più di trent’anni e come si manifestano nei vostri hotel? I valori nella famiglia Boscolo sono fondamentali come in tutti i grandi nuclei familiari. I primi in classifica sono la serietà e l’onestà sia nei confronti dei collaboratori che nei confronti del cliente. Il secondo principio sta nel rispetto della qualità del servizio e dell’innovazione rimanendo sempre, come dico io, “con la testa attaccata al collo”. Bisogna far volare la fantasia, ricercare nuovi prodotti, nuove soluzioni e nuovi sistemi senza mai dimenticare ciò che maggiormente apprezza il cliente: la creazione di cose semplici che spesso è una delle cose più difficili da realizzare. Qual è secondo lei la carta vincente che vi ha permesso di contraddistinguervi fino ad oggi nell’industria alberghiera? È molto importante non fermarsi mai e soprattutto non pensare neppure una volta di essere arrivati. Quali sono le caratteristiche che una struttura deve avere per essere scelta da voi ed entrare a far parte del mondo Boscolo? E quale i criteri per il luogo ideale dove aprire la vostra prossima struttura alberghiera?

Facciata Exedra Roma

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Facciata Carlo IV Praga

What are the values that your family has handed down to you over these thirty years, and how do they manifest themselves in your hotels? Like in all large families, the values emphasized by the Boscolo family have been fundamental. The most important are professionalism and honesty, in relation to the employees and customers alike. The second principle is based on maintaining maximum respect for the quality of the service and the innovations, while at the same time “keeping your feet planted squarely on the ground”, as I like to say. You have to let your imagination run wild a bit in order to seek our new products, solutions and systems, but without ever forgetting that which the customer appreciates most: in fact, the simple things often prove to be some of the hardest things to accomplish. What would you say is the winning card that has allowed you to distinguish yourselves within the hotel industry up until now? It’s extremely important to keep going and to never think, not even for a second, that you’ve reached your ultimate goal.


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Una struttura per diventare parte della famiglia Boscolo deve avere una location importante (le famose tre L: location, location, location). Deve essere un palazzo che abbia un’anima forte, uno spirito dinamico, come ad esempio il nuovo Hotel Boscolo di Milano o L’Exedra, primo Boscolo Luxury Hotel a Roma. Di solito tutte le strutture dei nostri hotel sono ex banche, palazzi storici, o ex Ambasciate che riportiamo al loro antico splendore. Con il tempo le caratteristiche principali si sono evolute anche in virtù delle necessità del cliente che è diventato sempre più attento a determinati aspetti come ad esempio le camere spaziose ed una tecnologia che permetta di essere sempre connesso con il mondo mantenendo al tempo stesso la propria intimità. Oggi, soprattutto sul mercato italiano, gli italiani sono sempre più amanti degli hotel come luogo d’incontro dunque anche gli spazi interni degli alberghi come ad esempio le spa, dove ci si può rilassare dopo una giornata frenetica in città, sono da non sottovalutare. Fondamentali anche i ristoranti interni alla struttura alberghiera che abbiamo sempre prodotti genuini e una vasta scelta di vini. Cosa ispira gli arredamenti delle vostre strutture? Il tipo di arredamento è un elemento che ci ha sempre contraddistinto rispetto alle altre catene alberghiere. Nell’ideare il design dei nostri hotel ci rivolgiamo ad architetti specializzati nel saper interpretare ogni singolo aspetto della struttura in funzione del luogo e del punto di vista culturale della città.

In Boscolo Hotel vivono due anime: i 4 stelle e i 5 stelle. Nonostante la differenza di categoria quali sono secondo lei le analogie che permettono di riconoscere subito lo stile Boscolo? I 4 e i 5 stelle Boscolo sono due filosofie completamente diverse tra loro. Nei 5 stelle troviamo un lusso estremo: l’arredamento della stanza, spazi congressuali raffinati, ubicazione della struttura alberghiera in palazzi storici importanti. Invece ai B4 abbiamo voluto dare un carattere più sportivo posizionandoli su città dove si ha un target più commerciale e dove di conseguenza cambiano anche le esigenze del singolo cliente. Come riuscite a rispettare gli standard di lusso e comfort mantenendovi sempre all’altezza della clientela più esigente? Questa è la nostra sfida giornaliera. Tutto ha inizio con le decisioni del manager e con l’aiuto dei nostri collaboratori dopodiché, grazie ad una forte filosofia ed all’applicazione di regole e strategie, studiamo nel dettaglio ogni tipo di necessità che il cliente chiede rispondendo a qualsiasi inconveniente che può verificarsi durante il soggiorno. Anche gli accordi con i partner esecutivi sono molto importanti ad esempio nella scelta dei prodotti, come già accennato precedentemente, è molto importante rispettare l’alta qualità e l’efficienza di beni e servizi. Questo è quello che permette ad una grande catena alberghiera di mantenere un alto livello di qualità contenendo allo stesso tempo i costi. Hall Exedra Milano


Interviste: Roberto Boscolo

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Lobby Exedra Roma

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What characteristics does a hotel structure have to possess in order to be selected to join Gruppo Boscolo? And what do you consider to be the criteria for the ideal place in which to open your next hotel structure? In order to become part of the Boscolo family, a structure must have an important location (these are the famous three Ls: location, location, location). It must be a building with a strong soul and a dynamic spirit, like the new Hotel Boscolo in Milan or the Exedra, Boscolo’s first Luxury Hotel in Rome. The structures of our hotels are usually former banks, historical buildings, or Embassies that we restore to their former glory. Over time, the main features have evolved based on the needs of the customers, who have become increasingly sensitive and demanding with regard to certain aspects, such as the spaciousness of the rooms and the available technology, which allows them to remain constantly connected with the outside world from the privacy of their quarters. Today, above all on the Italian market, people are increasingly considering hotels as meeting places and this has come to apply to the hotel’s interior spaces as well, such as the spas for example, where guests can relax after a hectic day on the town. These facilities should not be underestimated. The hotel’s internal restaurants are also fundamental, and we are always careful to ensure our guests a wide range of authentic products and an ample selection of wines. What provides the inspiration for your hotels' furnishings? Our furnishings have always distinguished us from other hotel chains. For the designs for our hotels, we rely on specialized architects and interior designers who know how to interpret every single aspect of the structure based on its location and the cultural standpoint of the city itself. Boscolo Hotels offer two distinct categories: 4 stars and 5 stars. Despite the difference in category, what would you say are the similarities that allow guests to immediately recognize the style of a Boscolo Hotel? Boscolo’s 4 and 5 star Hotels are based on two entirely different philosophies. The 5 stars structures offer extreme luxury: exquisite interior décor, elegant conference facilities and hotel structures situated in buildings of historical significance. For the B4 category, on the other hand, we wanted to give the structu-

res a more dynamic character by positioning them in cities with a more commercial target clientele and where, as a result, each guest has different needs. How are you able to respect the standards of luxury and comfort required by even your most demanding guests? That’s our daily challenge. It all begins with the decisions of the manager and with the help of our staff, after which, thanks to our ingrained philosophy and the application of specific rules and strategies, we strive to fully satisfy every type of requirement that the customer might have and work to address any issues that might arise during their stay. The agreements that we have stipulated with our executive partners are also quite important, such as for the selection of the products, as already previously mentioned. It’s extremely important to maintain the quality and efficiency of the goods and services. In this manner, hotel chains are able to maintain exceptional levels of quality while keeping costs to a minimum. Let’s switch points of view now and, after telling us how you “pamper” your guests, we’d like to ask you: with so many years of experience, have you ever described what you would consider to be an ideal guest? How would you describe him/her? The Boscolo Hotel structures receive nearly 3.5 million guests per year, all of whom I consider to be ideal guests and I like to call them by name. There is no typical customer, because each guest has his/her own unique needs. This is mainly due to multiculturalism, whereby each guest inevitably has different habits and customs. I think that one of the most interesting aspects of my work is the possibility of analyzing the guests’ different needs. This allows myself and my colleagues to improve our services every day and to develop new ideas thanks to the suggestions that we regularly read on our blogs, as well as the thousands of thank-you letters we receive, which also help us to better understand our errors. Having worked in the hotel industry your entire life, can you tell us what the word “hotel” means to you?


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Invertiamo ora i punti di vista e dopo averci detto come “coccolate” la vostra clientela le chiediamo: in così tanti anni di esperienza ha mai delineato quello che per voi sarebbe un cliente ideale? Ce lo descrive? All’interno delle strutture Boscolo riceviamo circa 3 milioni e mezzo di persone l’anno e per me sono tutti clienti ideali che ci piace chiamare per nome. Il cliente tipo non esiste in quanto ognuno di loro ha delle esigenze diverse e questo è dato soprattutto dal fattore della multiculturalità che vede inevitabilmente diverse abitudini e usi. La possibilità di analizzare le loro differenti necessità ritengo sia uno degli aspetti più interessanti del mio lavoro e questo ci permette, insieme ai miei collaboratori, di migliorare ogni giorno i nostri servizi e sviluppare sempre nuove idee grazie ai tantissimi consigli che regolarmente leggiamo sui blog e alle migliaia di lettere di ringraziamento che riceviamo che ci permettono di capire anche dove sbagliamo. Albergatore fin dalla nascita che significato ha per lei parola hotel? Fin da piccolo sono stato abituato a mangiare, lavorare e vivere all’interno di un albergo e onestamente non saprei fare null’altro che non faccia parte di questa realtà. Stare nei miei alberghi è sentirmi a casa … è la mia vita. Intenditori da generazioni del mondo dell’ospitalità in base a quale criterio sceglie un albergo per un suo viaggio personale o giudica una struttura? Partendo dal presupposto che sono una persona che raramente giudica, in quanto cerco sempre di capire i motivi che hanno portato a fare determinate scelte, nelle mie valutazioni è determinante il luogo e non la tipologia di hotel perché in quei pochi momenti che ho da dedicare alla mia vita privata cerco sempre dei posti che mi diano un senso di pace, di serenità e di armonia con la natura e con l’ambiente. Un’azienda come la vostra sempre votata alla crescita e con strutture di grande pregio e lusso, ha mai pensato di costruire uno dei vostri alberghi su un Mega Yacht ad esempio con il nome di “Boscolo Luxury Yacht”? E’ un idea che ho già avuto tempo fa e per la quale avremmo già le idee ben chiare su come poter vendere un progetto così importante oltre che divertente. Penso che trovando un valido partner costruttore di yacht abbinato ad un brand come quello della Boscolo potrebbe nascere un bell’ incontro in grado di creare un prodotto completamente nuovo nel mercato degli yacht di lusso. Quali sono i vostri obiettivi per il futuro? In primo luogo affrontare questo difficile momento di crisi implementando le vendite ed allo stesso tempo risparmiando sia a livello economico che energetico con le strutture già esistenti. In secondo luogo vogliamo concentrarci in maniera positiva ed aggressiva su un importante progetto industriale di sviluppo disegnato nel 2007 che porterà la bandiera italiana firmata Boscolo in città come Londra, Parigi, Madrid, Barcellona e Vienna.

“non fermarsi mai e soprattutto non pensare di essere arrivati” “keep going and never thinking you’ve reached your ultimate goal” I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I have been accustomed to eating, working and living in hotels since childhood, and I honestly don’t believe that I could do anything else that’s not part of this industry. For me, staying in my hotels means feeling at home ... it's my life. Your family has been one of hospitality industry connoisseurs for generations. What criteria do you use to select hotels for your own trips, or rather how to you judge a hotel structure? I should start by saying that I’m a person who rarely judges, because I always try to understand the reasons that have led others to make certain choices. When choosing a structure for myself, the location takes precedence over the type of hotel because, in those few moments that I am able to devote to my private life, I always tend to look for places that will give me a sense of peace: places that will make me feel at one with nature and the environment. With a company like yours that’s always looking to expand with large and luxurious hotel structures, have you ever thought about building one of your hotels on a Mega Yacht, and calling it the “Boscolo Luxury Yacht” for example? This is an idea that I came up with some time ago, and we’ve already got some rather clear notions on how to sell such an important and exciting project. I think that if a good shipbuilding partner were to develop a project alongside a brand like that of Boscolo, this could result an exciting new product for the luxury yacht market. What are your goals for the future? Firstly, we’d like to address the issue of the economic crisis by increasing sales, while at the same time working to improve savings for the existing structures, both in terms of spending and energy consumption. Secondly, we’d like to dedicate ourselves, in a positive and aggressive manner, to a major industrial development project that we came up with in 2007, which is designed to bring the Italian flag to cities like London, Paris, Madrid, Barcelona and Vienna, all under the name of Boscolo Hotels.


Must Know

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Must Know. Cinema da vivere, Arte da ammirare, Bon Ton da conoscere. Tre settori, tre esperti: solo grandi successi. Cinema to be lived, Art to be admired, Bon Ton to be known. Three areas, three experts: only great successes.

Cinema Osvaldo De Santis - Twentieth Century Fox Italy _156

Arte Agostino De Romanis _162

Bon Ton Barbara Ronchi della Rocca _168

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Must Cinema Lusso:Know: Vacheron Costantin

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Osvaldo De Santis

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Presidente e AD Twentieth Century Fox Italy I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

La Twentieth Century Fox è leader nel campo dell'intrattenimento con uno degli studi cinematografici statunitensi più importanti del mondo oggi sussidiario della News Corporation, il conglomerato di media australiano di proprietà del magnate Rupert Murdoch. Tra le sua filmografia vanta titoli di grande successo come Moulin Rouge, Braveheart, Titanic, Cast Away, L’era glaciale e Avatar. Osvaldo De Santis, nato a Roma nel 1950 dopo aver ricoperto la carica di Direttore generale di Sky Italia, è Presidente e AD della Twentieth Century Fox Italia. Nel gennaio 2004 è stato chiamato con decreto ministeriale a far parte del Comitato Cultura del Ministero delle Politiche Comunitarie. Da settembre 2009 è membro della Commissione per la cinematografia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC).

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Twentieth Century Fox is the leader in entertainment with one of the major U.S. film studios in the world today a subsidiary of » The News Corporation, the media conglomerate owned by the Australian magnate Rupert Murdoch. Among the most successful titles of her filmography are Moulin Rouge, Braveheart, Titanic, Cast Away, Ice Age and Avatar. Osvaldo De Santis was born in Rome in 1950, after having served as General Director of Sky Italy, he is President and AD of the Twentieth Century Fox Italy. In January 2004 he was called by the ministerial decree to be part of the Culture Committee of the Ministry of Community Policies. From September 2009 he is a member of the Commission for the cinematography of the Ministry of Heritage and Culture (MiBAC).

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Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon nel film “A qualcuni piace caldo” (1959)

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Quando e come nasce la sua passione per il mondo cinematografico? Il cinema ha sempre fatto parte della mia vita e della mia famiglia. Mia madre diceva sempre che il mio biberon “era fatto di celluloide” e sia lei che mio padre ed ancor prima mio nonno, ai tempi del cinema muto, amavano e lavoravano in questo mondo. Al di fuori dei riflettori, in questo campo, sono sempre esistite delle discendenze familiari dovute al fatto che il cinema non richiede particolari specializzazioni ma è un lavoro costruito sull’esperienza e per chi come me eredita un tale bagaglio culturale deve essere in grado di navigare su una barca costruita nel tempo dalla propria famiglia. Prima di diventare Presidente e AD della Twentieth Century Fox cosa rappresentava per lei questa importante società? Nonostante io abbia lavorato in passato per società cinematografiche molto importanti devo dire che la Fox mi ha sempre dato un’emozione che le altre società non mi davano. Ha sempre rappresentato il cinema per eccellenza grazie anche al suono della fanfara, il jingle che accompagna da sempre il logo della Twentieth Century Fox prima dell’inizio di un film, e che nell’immaginario collettivo rievoca senza dubbio il suono del cinema quasi come fosse un richiamo. Ci racconta brevemente la storia di come, dove e quando nasce la FOX? La storia della Twentieth Century Fox è una di quelle che senza dubbio si colloca in una posizione di rilievo. Il nome deriva dalla fusione di due diverse società: la Fox e la Twentieth Century. Durante questo periodo inoltre è stata selezionata, tra una serie di altri Jingle, la famosa ed inconfondibile fanfara di inizio film. L’azienda è appartenuta a diversi personaggi tra

When and how did your passion for the film world arise? Cinema has always been part of my life and my family. My mother always said that my bottle "was made of celluloid," and both her and my father and above all my grandfather before, at the time of silent films, loved and worked in this world. Outside of the spotlight in this field, there were always family lineages due to the fact that the cinema does not require special skills but it is a work built on the experience and for those like me who inherit such a cultural background should be able to navigate on a boat built over time by his own family. Before becoming President and AD of the Twentieth Century Fox, what did this important society represent for you? Although I have previously worked for very important film companies I have to say that Fox has always given me an emotion that other companies did not give me. It has always been the cinema for excellence thanks to the sound of the fanfare, the jingle that always accompanies the logo of the Twentieth Century Fox before the beginning of a movie, and that undoubtedly evokes in the collective imagination the sound of cinema as if it was a call. Would you like to tell us briefly the story of how, where and when the FOX was born? The history of the Twentieth Century Fox is one that undoubtedly lies in a prominent position. The name derives from the fusion of two separate companies: the Fox and the Twentieth Century. During this period the famous and unmistakable fanfare at the beginning of the film has also been selected among a number of other Jingles. The company is owned by several people including Richard Zanuck, who directed it with his family for many years.


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cui Richard Zanuck, che l’ha diretta insieme alla sua famiglia per moltissimi anni. Successivamente la proprietà è passata nelle mani di Marvin Davis un imprenditore petrolifero che ha rivenduto la Fox nel 1984 a Rupert Murdoch, attuale proprietario, che ha apportato grandi cambiamenti trasformando l’azienda in una fabbrica di contenuti. La riorganizzazione di Murdoch ha dato alla Fox una struttura molto più industriale rispetto a quella che aveva prima e questo l’ha portata ad occupare i posti più importanti nel panorama del cinema mondiale. Quali sono i titoli della Fox di cui andate più orgogliosi? Avatar, Titanic e L’era Glaciale. Sono titoli importanti non solo sotto il profilo economico ma anche dal punto di vista cinematografico: sono senza dubbio dei gran bei film che hanno avuto un eccezionale riscontro di pubblico e questo anche grazie alla politica aziendale della Fox che ha sempre puntato su idee nuove. Ad esempio nel 1997 con il film Titanic del regista James Cameron (nonostante i suoi precedenti film non avessero avuto dei buoni risultati in termini di incasso) la Fox decise di investire, con un budget che arrivò a 200 milioni di dollari, su un film che all’epoca aveva un cast semi sconosciuto (entrambi i protagonisti, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, erano attori agli esordi). La Fox dunque ha sempre voluto investire principalmente sull’idea e non solo sulla celebrità degli attori. La stessa cosa è avvenuta con il film Avatar un’idea geniale per una grande storia d’amore.

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Secondo lei, da cosa è determinato il successo di un film? E’ una questione di chimica. Perché un film abbia successo bisogna saper dosare elementi basilari come “la storia”, determinante per il successo dell’opera cinematografica, con elementi accessori come la

“La Fox ha sempre rappresentato il cinema per eccellenza” “It has always been the cinema for excellence”

Subsequently it passed into the hands of an oil entrepreneur Marvin Davis that has sold the Fox to Rupert Murdoch in 1984, and now he is the current owner, who has brought great changes, transforming the company into a factory of contents. The reorganization of Murdoch gave Fox a much more industrial structure than it had before and this has led it to occupy the most important places in the world cinema scenery. What are the titles of Fox's of which you are mostly proud? Avatar, Titanic and Ice Age. They are important titles not only economically but also in terms of film: they are without doubt the most beautiful films that have had an exceptional response from the public and also thanks to the company policy of Fox which has always focused on new ideas. For example in 1997 with the movie Titanic directed by James Cameron (despite his previous films had not had good results in terms of collection), Fox decided to invest, with a

budget that arrived to 200 million dollars, on a movie at the time had a semiunknown cast (both characters, Leonardo DiCaprio and Kate Winslet, were actors at the beginning). So Fox has always wanted to invest principally on the idea and not just on celebrity of the actors. The same thing happened with the movie Avatar, a brilliant idea for a great love story. In your opinion, what is the success of a film determined by? It’s a matter of chemistry. Because a movie is successful you must be able to determine the basic elements as "the history" that determines the success of the film, with additional elements such as the director, the cast and the work of professionals that can bring added value to the product. Everything has always surrounded by a great idea. What are the top movies of the season 2012/2013?


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La Twentieth Century Fox venne fondata nel 1904 a New York da William Fox che mise in vendita la sua attività di produzione di vestiti e con i guadagni comprò uno “show popolare” a basso costo. A quei tempi, “show popolare” era il termine legale per indicare un negozio con una capienza inferiore a 299 posti dove si potevano vedere dei film che venivano trasmessi attraverso una scatola luminosa che ingrandiva le immagini e le proiettava contro un muro bianco dalla parte opposta del negozio. Assieme ai soci Moss e Brill, Fox utilizzò i profitti del suo primo “show popolare” per aprire altre 25 sale di questo tipo. Il passo successivo fu quello di aprire un magazzino per lo scambio di film, uno dei primi a livello nazionale. Nel 1913, la rapida crescita dell’industria delle sale rendeva quasi impossibile ottenere nuovi film così Fox iniziò a produrre film in proprio. Due anni più tardi, assieme ad altri pionieri dell’industria cinematografica come Adolph Zukor (Paramount) e Carl Laemmle (Universal), Fox decise che il clima temperato dalla California avrebbe agevolato le riprese tutto l’anno trasferendo i suoi uffici ad Ovest e fondando nel 1915 la Fox Film Corporation. L’industria del cinema continuava a prosperare e Fox acquistò, nel 1917,13 acri e mezzo nella parte occidentale di Hollywood con un investimento complessivo di 215.000 dollari. Nel 1934 il valore della proprietà era arrivato a due milioni e mezzo. Il pubblico esigeva un numero sempre maggiore di pellicole di qualità migliore e ad un ritmo impressionante, iniziando ad essere affascinato dalla ‘stelle’ del cinema. Fox fu uno dei primi produttori a notare questa tendenza e lanciò star come Theda Bara e Tom Mix, un ex partecipante ai rodeo, che divenne uno dei più celebri cowboy del grande schermo. Nel 1925, Fox si ritrovò nuovamente ad aver bisogno di espandere le sue strutture produttive e fu così fortunato da trovare 250 acri di terreno nella zona di Beverly Hills dove ancora oggi si trova la Twentieth Century Fox Film Corporation. L’avvento del sonoro nei film, nel 1927, trasformò radicalmente l’industria cinematografica. Il successo dalla Fox con il procedimento Movietone per registrare il sonoro su pellicola portò la società ad affrontare una serie di riorganizzazioni e accordi finanziari. Nel 1929, la Fox Films sorprese sia Hollywood che Wall Street comprando il 55% della Loew's, Inc., la società collegata alla

regia, il cast ed il lavoro di professionisti in grado di apportare plusvalore al prodotto. Il tutto sempre racchiuso da una grande idea. Quali sono i film di punta della stagione 2012/2013? Sicuramente c’è grande attesa per il quarto episodio del film d’animazione l’Era Glaciale. Il suo successo è determinato dal fatto che la storia, ed il modo in cui viene raccontata, è in grado di coinvolgere tutta la famiglia. Questo genere di film è amato in particolar modo da quella fascia di età che noi definiamo young adult (24/25 anni). Grande attesa anche per Prometheus di Ridley Scott e per la lavorazione, ora in pre produzione, di ben due film di Steven Spielberg. Che significato da alla parola cinema? Per me il cinema equivale alla parola aria. Senza l’aria non si vive e senza il cinema nemmeno. Qual è il suo genere di film preferito? l film a cui sono più legato hanno un unico protagonista: Totò . In particolate il film “Totò, Peppino e la malafemmina” trovo sia un capolavoro assoluto. In generale per me tutti i film di Totò sono terapeutici: quando sono un po’ stanco, o giù di morale vedere una delle sue pellicole mi cambia la giornata. E’un personaggio a cui sono molto legato e negli anni ‘70, quan-

rivale MGM, per circa 55 milioni di dollari. In seguito, l’acquisto della Loew's venne annullato per ordine del governo statunitense e diverse banche presero il controllo delle azioni della Loew’s. Nel corso di questo sconvolgimento aziendale avvenuto nel 1930, William Fox venne estromesso dalla società che aveva fondato da un gruppo di importanti azionisti e non fece più parte della Fox Film. Così c’era bisogno di un nuovo capo alla Fox e nel 1932 Sidney R. Kent ne divenne il Presidente, mantenendo questo incarico fino alla sua morte nel 1942. Nel 1935, la Fox Film Corporation si fuse con una società di produzione in difficoltà, la Twentieth Century Pictures, diretta da Joseph M. Schenck, e così la neonata compagnia prese il suo nome attuale, Twentieth Century Fox Film Corporation. La fusione portò Schenck a diventare amministratore delegato e permise a Darryl F. Zanuck di entrare nella società come Vicepresidente responsabile della produzione. In venti anni Zanuck creò dei film di alta qualità che vinsero 150 Oscar per lo studio. Quando Sidney Kent morì nel 1942, il suo posto venne preso da Skouras, un importante gestore di sale cinematografiche. Quasi subito, scoppiarono scintille tra Skouras e Zanuck fino a spingere Zanuck a lasciare la Fox nel 1956 per diventare un produttore indipendente. Dopo la sua uscita di scena, la Fox visse un periodo di declino. Venne costretta così, dalle gravi difficoltà finanziarie, al ritorno di Zanuck, questa volta però come Presidente. Zanuck portò con sé il figlio Richard e in breve tempo, padre e figlio trasformarono l’immagine traballante di una società, facendola diventare una protagonista prestigiosa nel mondo dell’intrattenimento. Nel 1969 Richard assunse la carica di Presidente. L’influenza degli Zanuck sulla Fox è ancora attuale. Dennis Stanfill è stato amministratore delegato della Fox dal momento in cui Zanuck ha abbandonato nel 1971 fino al 1981. Stanfill ha gestito la transizione della Fox, passata dall’essere una corporation con azioni vendute al pubblico ad una società privata all’inizio del 1981, quando il magnate del petrolio indipendente di Denver Marvin Davis ha acquistato lo studio. Dopo l’abbandono di Stanfill, Alan J. Hirschfield è stato nominato amministratore delegato e ha svolto questa funzione fino al settembre del 1984.

do ho iniziato a lavorare, partecipai ad una premiazione su Totò dove mi regalarono un poster che lo ritraeva con un espressione molto seria. Con il tempo questa immagine, che porto con me fin dalla mia seconda settimana lavorativa, ho scoperto essersi rivelata una rappresentazione della mia filosofia di vita. Oltre al cinema quali sono le altre passioni di Osvaldo de Santis? Il mare. Ne sono così appassionato che sono in grado di indicarne la posizione ovunque mi trovi, sento la sua direzione e ho sempre un gran bisogno di farvi delle lunghe passeggiate ed è per questo che mi trovo malissimo in quelle città dove è difficile raggiungerlo. Mi è capitato più volte di partire all’improvviso da Roma e dirigermi verso il litorale solo per il piacere di respirare un po’ di aria di mare. Per me è senza dubbio un luogo di cui non posso farne a meno e come posso mi rifugio nella mia casa alle isole Eolie.

“Senza l’aria non si vive e senza il cinema nemmeno” “Without air we cannot live and without films either”


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The Twentieth Century Fox was founded in 1904 in New York by William Fox who sold his clothes production activity and with the earnings he bought a "popular show" at low cost. In those days, "the popular show" was the legal term to indicate a shop with a capacity of less than 299 seats where you could see films that were transmitted through a light box that enlarged images and projected them against a white wall on the opposite side of the store. Together with his partners Moss and Brill, Fox used the profits of his first “ popular show" to open other 25 rooms of this type. The next step was to open a store for the exchange of films, one of the first at national level. In 1913, the rapid growth of the cinemas industry made almost impossible to obtain new movies so Fox began producing his own films. Two years later, together with other pioneers of the cinema industry as Adolph Zukor (Paramount) and Carl Laemmle (Universal), Fox decided that the temperate climate of California would facilitate filming throughout the year, so decided to transfer his offices to the west and in 1915 he founded the Fox Film Corporation. The film industry continued to prosper and in 1917 Fox bought 13 and a half acres on the west side of Hollywood with a total investment of $ 215,000. In 1934 the property value had risen to two million and a half. The audience demanded an increasing number of films of better quality and at an impressive pace, beginning to be fascinated by the 'stars' of the cinema. Fox was one of the first manufacturers to note this trend and launched stars like Theda Bara and Tom Mix, a former rodeo participant, who became one of the most famous cowboy of the big screen. In 1925, Fox needed to expand once again his production facilities and was lucky enough to find 250 acres of land in Beverly Hills where you can still find the Twentieth Century Fox Film Corporation. The advent of sound films in 1927 radically transformed the film industry. The success of the Fox Movietone with the procedure for recording sound on film led the company to face a series of reorganizations and financial arrangements. In 1929, Fox Films surprised both

Hollywood and Wall Street by buying 55% of Loew's, Inc., the related company to rival MGM for about $ 55 million. Later the purchase of Loew's was annulled by order of the U.S. government and several banks took control of the shares of Loew's. During this business upset occurred in 1930, William Fox was expelled from the company that had founded, by a group of major shareholders and he belonged to the Fox Film no more. So they needed a new leader at Fox and in 1932 Sidney R. Kent became its President, holding that office until his death in 1942. In 1935, Fox Film Corporation fused with a production company in difficulty, the Twentieth Century Pictures, directed by Joseph M. Schenck, and so the newborn company took its current name, Twentieth Century Fox Film Corporation. The fusion brought Schenck to become chief executive officer and allowed to Darryl F. Zanuck to join the company as Vice President of production. In twenty years Zanuck created some high quality movies that won 150 Oscars for the studio. When Sidney Kent died in 1942, his place was taken by Skouras, a leading operator of cinemas. Almost immediately, sparks broke out between Skouras and Zanuck to push up to leave Fox in 1956 to become an independent producer. After his exit, Fox had a period of decline. It was so forced, by the serious financial difficulties, to accept Zanuck's return, but this time as President. Zanuck took with him his son Richard, and soon, father and son changed the image of a wavering company, making it a prestigious protagonist in the world of entertainment. In 1969 Richard assumed the office of President. The influence of Zanuck on the Fox is still current. Dennis Stanfill was chief executive officer of the Fox when Zanuck left it in 1971 until 1981. Stanfill has managed the transition of Fox, transformed by a corporation with shares sold to the public into a private company in early 1981, when the independent oil magnate of Denver Marvin Davis bought the studio. After the abandonment of Stanfill, Alan J. Hirschfield was appointed chief executive officer and held this function until September of 1984.

Surely there are great expectations for the fourth episode of the animated film Ice Age. Its success is determined by the fact that history, and the way it is told, is able to involve the whole family. This kind of film is particularly loved by the age group that we call young adult (24/25 years). Great expectations for Prometheus by Ridley Scott and for the work, now in pre production of two films by Steven Spielberg. What is the meaning of the word cinema? For me cinema is equivalent to the word air. Without air we cannot live and without films either. What is your favourite kind of movie? The films, to which I’m closely tied, have a single protagonist : Totò. I particularly believe the film “Totò, Peppino and the malafemmina” is an absolute masterpiece. In general for me all Totò films are therapeutic: when I am a bit tired, or low mood, I see one of his movies and my day changes. It is a character to whom I feel tied and in the ‘70s, when I started working, I attended an award ceremony about Totò, where I received a poster that showed him with a very serious expression. Over time, I have found out that this picture, which I always carry with me since my second working week, is a representation of my philosophy of life. In addition to the cinema what are the other passions of Osvaldo De Santis? The sea. I am so fond that I can indicate the location wherever I am, I feel its direction and I always have a great need to make long walks and that is why I am very bad in those cities where it is difficult to reach it. It happened to me several times to leave suddenly from Rome and go towards the coast just for the pleasure of breathing a little sea air. For me it is without doubt a place that I cannot help it and how I can I take refuge in my house at Eolie islands.

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A protezione delle risaie 2005, olio su carta intelata 100x70 cm


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Agostino De Romanis nasce a Velletri, il 14 giugno 1947. Nel 1964 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove sceglie il corso di scenografia collaborando poi alla realizzazione di scenografie per teatri convinto che il palcoscenico possa offrire uno spazio al suo innato interesse per la pittura. Negli anni '70 inizia la sua attività di professore di arte e la realizzazione di una serie di dipinti. Oggi la sua lunga carriera artistica è ricca di riconoscimenti in Italia e nel Mondo ed è tra i principali esponenti della “Pittura Colta”, movimento fondato da Italo Mussa nel 1980. Professore Agostino De Romanis

De Romanis was born in Velletri, June 14th, 1947. In 1964 » Agostino he enrolled at the “Accademia di Belle Arti” in Rome where he chose scenography, then collaborated to the realization of sets for theatre convinced that the stage could offer a space for his natural interest in painting. In the '70s he began his activity as professor of art and the creation of a series of paintings. Today his long career is full of awards in Italy and worldwide and is among the main exponents of "Cultured Painting", a movement founded in 1980 by Italo Mussa.

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L'amore protetto, 2006 - olio su cartone 100x70 cm

164 Quando è sbocciata la sua passione per la pittura? La mia passione per la pittura è innata. Il desiderio di dipingere viene da bambini quando si inizia a giocare con i colori. A poco a poco, però, assume un aspetto sempre più forte finché diventa una scelta di vita. Lei è stato definito “l’artista dell’animismo”. Cosa si intende esattamente? Chi ha dato questa definizione, per le mie opere, si è riferito alla centralità della natura, da me rappresentata come natura vivente. E’ Vittorio Sgarbi, che dopo gli ultimi dipinti realizzati a Bali in occasione della mostra nel Museo Rudana, nel 2005, mi ha definito: “ L’italiano di Bali che dipinge l’anima della natura”. Si può intendere esattamente che tutto rinasce sempre a nuova vita. Vittorio Sgarbi dunque oltre che suo grande estimatore ha sempre creduto nelle sue opere. Cosa pensa abbia colpito e catturato la sua attenzione? Credo sinceramente che l’interesse di Vittorio Sgarbi per la mia pittura sia nato dalla curiosità di scoprire i motivi che spingono un artista alla ricerca di nuove iconografie dell’arte, con profonde e turbolenti sfumature astratto-figurali che nell’intenzione svelano il cuore conflittuale dell’arte. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni musei internazionali tra cui il Gedung Arsip National di Jakarta, il Museo Rudana di Bali e San Salvatore in Lauro di Roma. C’è un museo in particolare in cui le piacerebbe poter esporre le sue opere?

V. Sgarbi, P. Iswanto, A. De Romanis, On. Lusetti, On. Buttiglione durante l’ultima mostra che si è tenuta alla Camera dei Deputati in Roma.

When did your passion for painting blossom? My passion for painting is innate. The desire to paint comes from kids when you start playing with colours. Gradually, however, it assumes an increasingly louder until it becomes a lifestyle choice. You have been called "the artist of animism." What exactly do you mean? Who gave this definition, for my work, he referred to the centrality of nature, represented by me as a living nature. He is Vittorio Sgarbi, who, after the last paintings made in Bali on the occasion of the exhibition in the Rudana Museum, in 2005, he called: "The Italian of Bali who paints the soul of nature." You can understand exactly that everything always reborn to new life. Vittorio Sgarbi, therefore, not only appreciates your art, but he has always believed in your works. What do you think it has hit and caught his attention? I sincerely believe that the interest of Vittorio Sgarbi for my painting was born from curiosity to discover the reasons why an artist was in search of new iconographies of art, with deep and turbulent gradients abstract-figurative that reveal the heart of conflict the art. Your works are placed permanently in a few international museums including the National Gedung Arsip of Jakarta, the Rudana Museum in Bali and San Salvatore in Lauro in Rome. Is there a museum in particular in which you would like to exhibit your works?


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A destra, L’uomo e la fiamma, 2006 - tecnica mista su cartone 50 x 70 cm In basso, Camera dei deputati, Sala del cenacolo 8-02-2012

165 All the museums, both in Italy and abroad, are a desired destination for all artists, but personally I would love to exhibit at the Guggenheim Museum of Modern Art in New York. We know of your deep relationship with Indonesia to which you dedicated an exhibition titled Indonesia: “ The great love”. Where and how did the passion for this country and the Eastern world in general spring from? The series of Indonesia is a cycle that lasted 34 years and started as a kind of escape from what could be the art in the '80s. I've always seen art as a way to tell the society in which we live. In those years, however, the art had become a form of consumerism. There was thus a clear break between those who recovered the tradition and those who went in search of new experiences, such as broken mirrors, uneven floors, etc.., for a communication which I did not share. So I decided to start looking for something that could give me emotions, take me to get to know other people, to compare with other religions and with a different nature.

Tutti i Musei, sia in Italia che all’estero, sono meta ambita di tutti gli artisti, ma personalmente amerei esporre al Guggenheim Museum di arte moderna di New York. Sappiamo del suo profondo rapporto con l’Indonesia alla quale ha dedicato un evento espositivo dal titolo “Indonesia il grande amore”. Da dove e come nasce la passione per questo Paese e per il mondo orientale in genere? La serie dell’Indonesia è un ciclo che dura ormai da 34 anni ed è iniziato come una sorta di via di fuga da quella che poteva essere l’arte negli anni ’80. Ho sempre visto l’arte come mezzo per poter raccontare la società in cui si vive. In quegli anni, però, l’arte era diventata una forma di consumismo. Vi fu cosi una rottura netta tra chi recuperava la tradizione e chi è andato alla ricerca di nuove esperienze, come specchi rotti, pavimenti dissestati ecc., per una comunicazione da me non condivisa. Per questo decisi di partire alla ricerca di qualcosa che mi desse emozioni, che mi portasse a conoscere altre genti, a confrontarmi con altre religioni e con una natura diversa. Quali sono i legami socio-culturali tra l’Indonesia e l’Italia? Esistono varie testimonianze per le quali si può affermare che c’è una volontà di creare un ponte interculturale tra artisti che nel tempo si sono espressi con interesse offrendo testimonianze sempre più incisive per un’in-

What are the socio-cultural ties between Indonesia and Italy? There are several testimonies for which we can say that there is a desire to create a cultural bridge between artists over time have expressed interest in offering more and stronger evidence for an understanding of culture and art between Italy and Indonesia. In your paintings there is a choice of very strong and sharp colours. Why this choice? It is a passionate drive to represent, through the paintings, the intrinsic correspondences between Man and Nature, in a succession of illusions, spiritual atmospheres, celestial dialogues, relations between the divine and the human, through shapes, colours, lights , contrasts and transitions from the top of the sky and the depths of the earth and sea. After many years devoted to Indonesia you have recently decided to change the theme of your works focusing on a new series entitled "Origin of things," what is it? It 's the last of the great works in order of time, but it takes a speech of about two decades ago, when I produced the series of over one hundred paintings, "Water Air Earth Fire" beginning with the Presocratics of the VI-V century BC, with emphasis on the Pythagoreans that inspired five tables which constitute a significant introduction to this series: "All the things known have a number" and "Harmony and Number," as the foundation of the four primordial elements, which for these philosophers, however, were not the " Principle "of all things, found precisely in the number.


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In riposo sul tre, 2011 - Olio su carta 76 x 56 cm

tesa culturale ed artistica tra Italia e Indonesia. Nei suoi quadri vi è una scelta di colori molto forti e netti. Come mai questa scelta? E’ una spinta passionale per rappresentare, attraverso i dipinti, le corrispondenze intrinseche tra l’Uomo e la Natura, in un susseguirsi di illusioni, atmosfere spirituali, dialoghi celesti, rapporti tra il divino e l’umano, attraverso forme, colori, luci, contrasti e passaggi tra le sommità del cielo e gli abissi della terra e del mare. Dopo tanti anni dedicati all’Indonesia ha deciso ultimamente di cambiare il tema delle sue opere concentrandosi su una nuova serie intitolata “Origine delle cose”, di cosa si tratta? E’ l’ ultima delle grandi opere in ordine di tempo, ma riprende un discorso di circa due decenni prima, quando ho prodotto la serie degli oltre cento di-

L'anello che cattura il cielo, 2007 - tecnica mista su cartone 35x50 cm

pinti di “Acqua Aria Terra Fuoco” iniziata con i Presocratici del VI-V sec a.C. ,con particolare rilievo ai Pitagorici che hanno ispirato ben cinque tavole costituenti una significativa premessa alla serie presente: “ Tutte le cose conosciute hanno un numero” e “Armonia e numero”, come fondamento dei quattro elementi primordiali, che per tali filosofi, però, non erano il “Principio” di tutte le cose, riscontrato appunto nel numero. Qual è il messaggio che vuole trasmettere la pittura di Agostino De Romanis? Qui vorrei servirmi di una calzante citazione di Vittorio Sgarbi, quando scrisse il primo testo per la mostra “Riscoprire l’Indonesia- Miti e leggende”: “All’estremo del suo percorso, dopo aver solcato i sentieri del magico e del religioso, l’arte si è resa autonoma da tutto ciò che non è se stessa ed è diventata redenzione, salvezza dell’umanità: è questo il messaggio che continua a diffondere la pittura sapiente e taumaturgica di Agostino De Romanis, per


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Seminatore delle risaie, 2007 - olio su cartone 69,5x100 cm

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Artista: “Un uomo alla ricerca di un mondo nuovo, possibile.” liberare le potenzialità infinite delle nostre anime, per aiutarci a diventare più liberi dentro”. Lei è socio fondatore dell’Associazione “Terzo Millennio Arte e Cultura di Roma”. Quali sono gli obiettivi e come nasce ? L’associazione è nata per l’iniziativa del Presidente Giovanni Portieri, direttore artistico di Case Editrici quali De Luca di Roma, L’Erma di Bretschneider ecc. con lo scopo di valorizzare l’arte in tutte le sue espressioni. Nella sua lunga carriera artistica c’è un ricordo a cui è particolarmente legato? E un’ opera di cui va particolarmente fiero? Uno dei ricordi più belli è stato l’incontro con S.S. Giovanni Paolo II, in occasione di una Sua visita nella Chiesa di S. Giuseppe Artigiano di Roma. Quando il parroco Mons. Franco Balani, di fronte ai dipinti posti sull’abside “Vecchia e Nuova Alleanza “ da me realizzati nel 1987, chiese con gran timore al Santo Padre cosa ne pensasse, la risposta fu di non preoccuparsi se tutto non era comprensibile, perché, “se l’artista cosi li ha dipinti lo capiremo di là”. Le due opere vennero successivamente consacrate e ne sono veramente fiero. Qual è la sua definizione di artista? Un uomo alla ricerca di un mondo nuovo, possibile.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I "What is the message that the painting by Agostino De Romanis wants to transmit? Here I would like to make use of an appropriate quotation of Vittorio Sgarbi, when he wrote the first text for the exhibition "Rediscovering Indonesia-Myths and Legends": "At the extreme of its path, after having crossed the paths of magical and religious, art has become autonomous from anything that is not itself and became a redemption, salvation of mankind: this is the message that the wise and thaumaturgical painting of Agostino De Romanis continues to spread, to release the infinite potential of our souls, to help us to become freer inside”. You are a founding member of the "Third Millennium Art and Culture in Rome." What are the aims and how does it come from? The association was established on the initiative of the President Giovanni Portieri, artistic director of Publishing Houses such as De Luca in Rome, The

Erma of Bretschneider etc. with the aim of enhancing art in all its expressions. In your long artistic career is there a memory which you are particularly fond of? And a work which you are particularly proud of? One of the best memories was the meeting with HH John Paul II during a visit to the Church of St. Joseph the Worker in Rome. When the parish priest Monsignor Franco Balani, in front of the paintings placed in the apse "Old and New Covenant" made by me in 1987, asked the Holy Father, with great fear, what he thought about them, the answer was not to worry if everything was not understandable because, "if the artist painted in this way, we could understand that the after life." The two works were later consecrated and I'm very proud of that event. What is your definition of artist? A man in search of a new world, possible.


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Ronchi della Rocca Bon Ton

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Barbara Ronchi della Rocca, conosciuta dal pubblico come “la signora del bon ton” per i suoi libri e i programmi televisivi in cui insegna a vivere con garbo e eleganza, vive e lavora a Torino. Apprezzata consulente di Enti, istituzioni e Aziende, organizza corsi molto seguiti di galateo aziendale e arte del ricevere, durante i quali insegna, tra l’altro, a riscoprire il gusto delle sfumature e delle piccole cose, e a non rassegnarsi mai alla banalità del cattivo gusto.

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Known by the public as "the lady of the bon ton" for his books and television programs which teach how to live with grace and elegance, she lives and works in Turin. Appreciated consultant for Authorities, Institutions and Companies, she organizes business etiquette and the art of receiving courses with very success, during which she teaches, among other things, to rediscover the taste of the nuances and little things, and not to ever resign the banality of bad taste.

Quali consigli darebbe a chi è invitato su uno yacht? In teoria, tutti amano l’idea della vacanza “marinara”, soprattutto se non l’hanno mai provata. Come Baudelaire, che declamava: “Homme libre, toujours tu chériras la mer” contemplando il mare dalla terraferma. Ma anche lo yacht più grande è pur sempre un “mondo piccolo”, in cui si vive a stretto contatto, con tutte le conseguenze positive e negative. Se ci capita di ricevere un invito di questo genere, il modo migliore per dimostrare la nostra riconoscenza a chi ci ospita è adeguarci ad alcune semplici regole, sin dal momento di preparare il bagaglio, optando per una sacca morbida. Perchè in barca non si va col trolley o con il set di valigie rigide! Parliamo di abbigliamento. Gli inglesi dicono che a bordo l’unica cosa che può sventolare è la bandiera: questo per avvertire le signore ospiti che gonne, abiti, sciarpe e tutti gli elementi frou-frou sono fuori posto. Come tutto ciò che limita i movimenti, si stropiccia, si impiglia, è delicato, si sporca facilmente - o stinge: magari macchiando in maniera indelebile i candidi cuscini del pozzetto... Sono anche da evitare le tenute da capitano di lungo corso e le cerate da traversata ocea-

What advice would you give to those who are invited on a yacht? In theory, everyone loves the idea of a "marinara" holiday, particularly if they have never experienced it. Like Baudelaire, declaiming: "Homme libre, you chériras toujours la mer" at the sea from the mainland. But even the biggest yacht is still a "little world", where you live in close contact, with all the positive and negative. If we happen to receive an invitation of this kind, the best way to show our gratitude to our hosts is adapting to some simple rules, since the time of preparing the luggage, opting for a soft bag. Because you don’t go by boat with the trolley or the set of rigid suitcases! Let's talk about clothing. The English say that on board the only thing you can wave is the flag: this is to warn the ladies guests that skirts, dresses, scarves and all elements froufrou are out of place. Like everything that restricts movement, rubs, gets entangled, it is delicate, gets dirty easily - or fades: perhaps indelibly staining the white pillows of the well .... They are also required to avoid the Captain’s uniform and oilskins from the ocean crossing, as well as green clothing and accessories, a colour that brings bad luck according to the sailors. An


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nica, nonchè abiti e accessori verdi, un colore che secondo i naviganti porta jella. Una scelta di stile irrinunciabile per i signori uomini è il costume da bagno a calzoncino: slippini minimi e costumini cache sex per l’uomo elegante non esistono! Il perfetto guardaroba unisex comprende pantaloni corti e lunghi, camicie e t-shirt, maglioncini per la sera. E solo sandali bassi ed espadrillas, o scarpe da barca; ma il nostro anfitrione ci ringrazierà se a bordo stiamo a piedi nudi. Non sarà il caso di sfoggiare ogni sera una toilette diversa, ma chi si presenta a cena col costume bagnato, o sempre con la stessa maglietta “vissuta” che indossava alla partenza dimostra poca cura di sè e ancor meno rispetto per gli altri. Un modello da imitare? Jacqueline Kennedy a Capri: maglietta nera, pantaloni bianchi a sigaretta, i mitici sandali infradito: sportivissima, molto femminile, poco appariscente ma assolutamente perfetta. E infatti ogni estate i giornali ripropongono la sua foto come esempio di eleganza sportiva, fatta di semplicità, comodità e stile. E passiamo al comportamento. La barca è un ambiente ristretto dove i difetti di ciascuno vengono esasperati, perciò occorre essere rispettosi al massimo delle esigenze di tutti. Chi metterebbe ai vertici di una immaginaria “hit parade” degli ospiti sgraditi? Quelli che al momento di fare il bagaglio non sanno prevedere ciò di cui avranno bisogno, e devono poi farsi prestare di volta in volta l’asciugamano per la spiaggia, la maschera e le pinne per lo snorkeling, la giacca pesante perchè non hanno previsto che di sera si alza il vento...insomma, una gran seccatura! Poi i “capricciosi”, che invece di accettare con garbo ciò che gli viene offerto,

chiedono cibi e bevande speciali: chi, come Madonna, si vanta di bere solo un tipo di acqua minerale imbottigliata nel Galles, se ne porti a bordo una scorta! Un’altra regola importante riguarda i rapporti con i membri dell’equipaggio, che non dobbiamo distogliere dal lavoro con richieste di servizi (sono appunto uomini di mare, non camerieri personali), tentativi di conversazione o, peggio chiedendo che ci spieghino per filo e per segno le manovre mentre le stanno facendo – o, peggio ancora, cercare di sfoggiare le nostre cognizioni tecniche. Usiamo sempre le “parole magiche” per favore, grazie, scusi. E ricordiamo che non abbiamo alcun diritto di impartire loro ordini. Altre regole di galateo a bordo? Comportiamoci con la discrezione sempre d’obbligo in casa d’altri: non apriamo armadi e stipetti “per vedere che cosa c’è dentro”, non lasciamo dietro di noi una scia di disordine, non pretendiamo di appropriarci “per usucapione” dell’area più soleggiata o più ventilata del ponte, teniamo sottomano il libro, gli occhiali, il pullover e tutto quanto ci può servire nelle prime ore di navigazione: peggio dell’irrequieto sempre in moto perpetuo tra il ponte e la propria cabina, c’è solo chi pretende di essere servito di tutto punto. E’ importante poi obbedire ad alcune semplici regole di convivenza nel gruppo, in modo tale da non trasformare la vacanza in un fastidio per gli altri. La prima è senz’altro la puntualità, a bordo come a terra, dove ri-


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“Homme libre, toujours tu chériras la mer” {Charles Baudelaire}

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indispensable choice of style for the gentlemen is the swimsuit shorts: minimum bathing suits and small sex swimsuits do not exist for the elegant man! The perfect wardrobe includes unisex shorts and long shirts and t-shirts, sweaters for the evening. And only flat sandals and espadrilles, or boat shoes; but our host will thank us if we're on board with bare feet. It will not be the case to show off every night a different clothing, but who comes to dinner with a wet bathing suit or with the same “experienced" t-shirt he was wearing at the departure shows little care of himself and even less respect for others. A role model? Jacqueline Kennedy in Capri: black shirt, cigarette white pants, the legendary thong sandals: sporty, very feminine, not showy but absolutely perfect. In fact, every summer the newspapers reproduce his picture as an example of sporty elegance of simplicity, comfort and style. And we turn to the behavior. The boat is a restricted environment where the defects of everybody are exaggerated, so you must be respectful to the best of everyone's needs. Who would you like to put at the vertices of an imaginary "hit parade" of unwelcome guests? Those who at present to provide the baggage they do not know what they need, and then have to borrow the beach towel from time to time, mask and fins for snorkeling, the heavy jacket because they did not expect the wind picks up at night ... well, a real pain! Then the "capricious", that instead of accepting gracefully what is offered, asks for food and special drinks: who, like Madonna, boasts of an only type of mineral water bottled in Wales, she should take on board a stock of it! Another important rule concerns the relations with members of the crew, that we should not detract from the work with service requests (they are indeed

men of the sea, not personal butlers), attempts at conversation or, worse, asking them to explain us everything about maneuvers while they are doing those or, worse still, trying to show off our technical knowledge. We should always use the "magic words" please, thank you, sorry. And we should remember that we have no right to give them orders. Other rules of etiquette on board? Let us behave with discretion which is always a duty in other people’s house: we should not open closets and cabinets "to see what's inside", not to leave a trail of litter behind us, not to claim to appropriate "for adverse possession" of the sunniest or ventilated area of the bridge, we have to keep on hand a book, glasses, jerseys and anything we can need in the first hours of sailing: only those who expect to be waited on hand and foot are worse than those who have no rest and are always in perpetual motion between the deck and a cabin. It 's important then to obey some simple rules of living together in groups, so as not to make their holiday a nuisance to others. The first is certainly timely, aboard and ashore, where we’ll renounce trying to take pictures or make a last shopping trip if we all just waiting to set sail. And if are the latecomers our travelling companions? We will try to bear them with a smile, not to spoil the atmosphere further. It is the task of the owner to ask them more than the stipulated times. Another sore point, cigarettes: if we are asked not to smoke below decks, we willingly accept, without complaint or even less recourse to subterfuge like middle school students who smoke in the bathroom closed. Beware of solar oils, which may prove dangerous for the safety of others : for our sunbathing we should absolutely procure no greasy creams and lotions, and sit only on our towels. Kindness to our fellows cruise will push us to lower the ringer and the phone calls short, and limit ourselves to "neutral", as always when you're in a confined space. And as always, the phone is off


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nunceremo a scattare foto o a fare l’ultimo giro di shopping se tutti aspettano solo noi per salpare. E se i ritardatari sono i nostri compagni di viaggio? Cercheremo di sopportarli col sorriso sulle labbra, per non guastare ulteriormente l’atmosfera. Sarà compito dell’armatore chiedere loro un maggior rispetto degli orari stabiliti. Altro punto dolente, le sigarette: se ci viene chiesto di non fumare sottocoperta, dobbiamo accettare di buon grado, senza recriminazioni nè, tanto meno, ricorrere a sotterfugi da ragazzi delle medie che fumano chiusi nel bagno. Attenzione agli olii solari, che si riveleranno pericolosi per l’incolumità altrui: per i nostri bagni di sole procuriamoci creme e lozioni assolutamente non unte, e sediamoci solo sui nostri asciugamani. La gentilezza verso i compagni di crociera ci spingerà a abbassare la suoneria del cellulare e a limitarci a telefonate brevi e “neutre”, come sempre quando si è in uno spazio ristretto. E come sempre, il telefono è off limits a tavola. Come su ogni nave, piccola o grande che sia, il comandante è arbitro incontrastato: non preoccupiamoci di eventuali ritardi sulla rotta,

non annoiamolo con i nostri dubbi e timori. Può accadere che, per fattori diversi l’esperienza si riveli meno gradevole del previsto; invece di lamentarci, inventiamoci una scusa per un rientro a casa anticipato: salveremo così la nostra immagine, e soprattutto l’amicizia con i nostri compagni di barca. Che consigli darebbe invece a chi invita sulla propria barca? Innanzitutto di essere molto chiaro, al momento dell’invito, sul tipo di imbarcazione e il tipo di ospitalità offerta; per esempio, facendo presente se si aspetta qualche collaborazione alla vita di bordo. Non esageri però in “understatement”, descrivendo come “gozzo” un cabinato da crociera di quaranta metri, perchè gli invitati, ben lungi dall’apprezzare la sorpresa, saranno a disagio per un bagaglio troppo spartano. Sempre in tema di bagaglio, è bene informare in anticipo su eventuali party, cene, escursioni turistiche a terra, e tutte le attività che richiedono un abbigliamento particolare. Il nu-


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dismo è concesso solo tra persone tutte consenzienti e che si conoscono bene; l’anfitrione educato rinuncia a questo spazio di libertà se pensa possa offendere o mettere a disagio qualcuno, e non ritiene retrogrado o provinciale chi non se la sente di rinunciare al costume. Qual è l’elemento fondamentale da ricercare nell’ambito del ricevere in barca? L’attenzione ai dettagli, ai piccoli particolari di buon gusto che viziano gli ospiti senza perdere in semplicità: lasciamo a terra i bicchieri a stelo (che hanno scarso equilibrio: meglio dei bei tumbler a fondo largo), l’argenteria e la cristalleria troppo preziose, le decorazioni eccessive e l’ostentazione delle griffe per porre al centro della nostra arte del ricevere la convialità. Offriamo menu variati con cibi e bevande di primissima qualità, posti a tavola confortevoli, una miscela di caffè artigianale sempre aromatica perchè conservata in frigo, frutta e verdura (di stagione: le primizie sono sempre a rischio pacchianeria) freschissime, pietanze servite in piatti da portata da cui può servirsi secondo la propria gola, e anche fare il bis, invece delle porzioni già pronte nei piatti singoli. Per il resto, valgono gli stessi doveri di ospitalità di chi invita a casa. Cambiano però le regole di precedenza: a bordo sono gli uomini che salgono e scendono per primi, per poter aiutare e sorreggere le donne e i bambini; la prima persona a salire, e l’ultima a scendere è sempre l’armatore. Quando si scende a terra il caldo e l’atmosfera vacanziera

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limits at table. As on any ship, whether large or small, the master is the undisputed referee: do not worry about any delays on the route, do not annoy him with your doubts and fears. It may happen that, due to several factors, the experience proves to be less enjoyable than expected; instead of complaining, invent an excuse for a return home early: so we'll save our image, and especially the friendship with our fellows boat. What advice would you give to him who calls on his boat? First to be very clear at the time of the invitation, the type of boat and type of hospitality, for example, doing this if you expect some collaboration to life on board. Do not exaggerate, however, in "understatement", describing how "crop" a cabin cruise of forty meters, because the guests, far from appreciating the surprise will be uncomfortable for a too Spartan baggage. And speaking of luggage, it is well to inform in advance of any party, dinners, shore excursions and all activities that require a dress code. Nudism is allowed only among all consenting persons who know well; the polite host renounces this space of freedom, if you think that might offend or embarrass anyone, and does not consider retrograde or provincial those who do not bring himself to give up the costume . What is the key to search within the receiving boat? The attention to details, the little details of good taste that spoil guests without losing their simplicity: let’s leave at home stemmed glasses


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“Come su ogni nave, piccola o grande che sia,il comandante è arbitro incontrastato” “As on any ship, whether large or small, the master is the undisputed referee” hanno sdoganato molte cose, dalla bottiglietta d’acqua in mano ma non giustificano le canotte ridottissime da camionisti/e sexy e le ciabatte flipflop in ogni contesto. Alcune città di mare hanno emesso ordinanze per vietare le passeggiate in centro in costume e piedi nudi. Più che diktat da bacchettoni, mi sembrano esempi di buon senso. Anche perché bastano un pareo o una maglietta per darci un’aria più “vestita” e accurata, e spesso più donante (è sempre meglio far intravedere che mostrare) quando entriamo in un bar o in negozio. Per le passeggiate sul bagnasciuga e le pubbliche relazioni in spiaggia torna di moda il caftano, anche unisex (ma per i meno giovani meglio il tutto bianco). I signori che non si sentono a proprio agio in abiti svolazzanti indossino una bella camicia sportiva per una cena o un aperitivo, il caftano total white andrà indossato su un paio di pantaloni di lino in tinta, che eviteranno imbarazzanti trasparenze. Ai piedi: sandali o infradito sulla spiaggia, sneakers in tinta nelle altre occasioni. Una volta a bordo, sistemate il vostro bagaglio dove vi viene indicato, provvedendo al rendez-vous al porto con assoluta puntualità, e senza particolari esigenze inprocrastinabili (del tipo “se non bevo subito un caffè svengo”).

(which have poor balance: beautiful tumbler to wide bottom are better), too precious silverware and glassware, excessive decorations and flaunting of designer labels to put at the centre of our art of receiving conviviality. We offer varied menus with food and drink of the highest quality, comfortable seats at the table, a blend of aromatic craft coffee ever since kept in the fridge, fresh seasonal fruit and vegetables (the first fruits are always at risk vulgarity), meals served in dishes carried by that might be used according to his or her throat, and even do an encore, instead of individual servings ready in the dishes. Then, we could apply the same duties of hospitality like at home. But changing the rules of precedence: the men on board are going up and down first, to assist and support women and children; the first person to climb, and the last to fall is always the owner. When you come down to earth warm and the holiday atmosphere have unpaid a lot of things, from the water bottle in your hand but do not justify the very small tank tops like those truckers ones/ and sexy and flip-flops in each context. Some seaside towns have issued orders to ban walks downtown in costumes and bare feet. More than dictation of bigots, it seems to me they are examples of good sense. Also because with just a pareu or shirt we can have a more "dressed" and accurate look, and often more donating (it is always best what is seen and not that shown) when we walk into a bar or shop. The caftan comes back into fashion when you walk on the shoreline and in the public relations at the beach, even unisex (but it’s better all white for older people). The gentlemen who do not feel comfortable in loose clothing wear a nice sport shirt for dinner or a drink, the total white caftan will be worn over a pair of coloured linen trousers, which will prevent embarrassing transparencies. At the foot: sandals or flip-flops on the beach, coloured sneakers in other occasions. Once on board, place your luggage where you're instructed, providing for the rendez-vous with the absolute punctuality at the port, and without special needs (such as "I faint if I do not drink a coffee immediately").


Must Have

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Must Have. Donne che dettano stile: quattro volti che creano pezzi unici da possedere e da indossare.

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Women who dictate style: four faces that create unique pieces to own and wear.

Come te non c’è nessuno Nicoletta Poli _176

Suite 106 Marianna Morelli _178

Nicole Hunt

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M. Consuelo Scarpulla _180 178

Paolillo Marta Paolillo _182

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Nicoletta 176

Poli Nicoletta Poli Tel. +39 025450751 e-mail: lattanzio77@yahoo.it

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Must Have: Come te non c’è nessuno

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È capitato sicuramente a tutti di trovarsi nella situazione di dover fare un regalo, armati di tanto entusiasmo ma poche idee, soprattutto quando si tratta di un pensiero da dedicare a qualcuno che ci sta particolarmente a cuore. Avremmo voglia di stupire con qualcosa che dimostri effettivamente quanto teniamo a quella persona e quanto la conosciamo; ma esistono ancora oggetti in grado di togliere il fiato e capaci di interpretare passioni e desideri altrui? Nicoletta Poli, sfruttando la fertilità creativa che è stata la base dei suoi successi, cerca di rispondere a questa domanda ogni giorno, attraverso la creazione di opere personalizzate e uniche. Biografie decorative per chi ama l’ironia, che emozionano, perché esclusive ed autentiche. Ognuna racconta la vita, le passioni e il carattere del soggetto protagonista. Sono le poltrone della collezione Come te non c’è nessuno, oggetti irripetibili, realizzati a mano e rifiniti secondo le caratteristiche, la professione, gli hobby, i vizi o il carattere, del destinatario. Così per il cultore del golf, la poltrona diventa una sorta di green, per celebrare la carriera di un’icona della musica italiana, si trasforma in un dorato pentagramma, e per l’estimatore dell’opera, si configura come un solenne palcoscenico, con tanto di quinte e sipario. Vere e proprie forme d’arte ai confini del gioco, perché come sosteneva Plutarco, l’umorismo è la capacità di scherzare seriamente. Ed evidentemente della stessa idea sono artisti, imprenditori, professionisti che sono entrati in possesso delle poltrone; dalla famiglia Moratti a quella Recordati, da Mila Schőn a Vittorio Merloni, dalla famiglia Berlusconi a quella Marzotto, e ancora Elio Fiorucci, Ornella Vanoni, Giovanni Rana…solo per fare qualche nome, in molti le esibiscono in salotto o in ufficio, come originali opere di design che rivelano la propria indole. E con il tempo, accanto alle poltrone sono nate sdraio, armadi, cassettiere e altri oggetti di arredamento. Ognuno diverso dall’altro, sia nella struttura che naturalmente nella decorazione, ognuno completamente realizzato a mano, per un lavoro che richiede almeno un mese e mezzo. Ogni creazione ha una storia a sé, non replicabile, come la personalità di chi la possiede. Un’idea regalo per chi ha già tutto. Tranne questo.

“Ognuna racconta la vita, le passioni e il carattere del soggetto protagonista” I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

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You surely know the struggle to make a gift to somebody, especially to your beloved ones, without having the least idea of what to choose. Even if you can’t make up your mind, you may be eager to show how much you love and know them by making the perfect present that fits their deepest desires and takes their breath away. But does it really exist an object that can convey the importance of this feeling? Nicoletta Poli tries to answer this question every day. Thanks to her creative approach, that is one of the key factors to her success, she creates unique and customized armchairs, each one built reflecting the life and personality of the one it is designed for. Every armchair becomes a sort of visual biography, as unique and authentic as a person is. This is the concept of the collection No one is like you, in which every piece of furniture is handmade and decorated according to the inner characteristics of the future owner. So, a golfer will take a seat on his personal green, an armchair will turn into a golden pentagram to celebrate the career of an italian music icon and for those who love the opera, it will become a theatre with its curtain. They

“Every armchair becomes a sort of visual biography, as unique and authentic as a person is” are true masterpiece flirting with irony and game, because “humour is the ability to joke seriously” used to say Plutarch. And several are the artists, entrepreneurs, managers and professionists who agree with this and asked for their personal armchair: the Moratti family, Recordati, Mila Schön, Vittorio Merloni, the Berlusconi family, Marzotto, and also Elio Fiorucci, Ornella Vanoni, Giovanni Rana just to name a few of them. They now show it off in their living rooms or offices, as design object able to communicate something about their life. And with the passing of time, other pieces of furniture came along: deckchairs, cupboards, drawers. Each one is different, both in structure and in decoration, of course. Every single one is entirely handmade, and this means a job that requires at least a month and a half. Each creation has its own story, not replicable, as the personality of its owner. Without any doubt, it’s a great gift idea for those who already have everything. Except this.

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I I I I I I I I I I Marianna Morelli fondatrice di Suite106.it www.suite106.it

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Suite106 è un Concept Web Site, una realtà che propone oggetti ed arredi di design, nonché un “fashion corner” in cui trovare “pezzi” particolari per se stessi o per la propria casa. Suite106 rappresenta e propone un vero e proprio modo di essere e di vivere, uno Stile. Per Marianna Morelli, fondatrice di Suite106, lo Stile non riguarda le tendenze o le mode, è un’evoluzione, qualcosa che si può acquisire raccogliendo e combinando non solo cose ma anche esperienze, passioni, incontri ed emozioni. In linea con questa filosofia Suite106, anche attraverso il suo Blog, suggerisce e offre una molteplicità di elementi, cose, oggetti e concetti, esperienze ed emozioni – dal semplice allo straordinario, dal locale all’internazionale- da fruire e fare propri. Suite106 propone collezioni senza tempo, che nascono dalla passione per il design e per l’originalità, in cui siano esaltati la creatività e i dettagli che trasformano un pezzo “perfetto” in qualcosa da vivere e collezionare. Designers, artisti, artigiani, stylemakers, esperienze, luoghi ed emozioni rendono Suite106 un mondo in continua evoluzione.

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Suite106 is a Web Site Concept, a reality that offers design objects and furniture as well as a "fashion corner" where you can find special "pieces" for yourself or for your home. Suite106 represents and offers a real way of being and living, a style. For Marianna Morelli, founder of Suite106, the Style is not about trends or fashions, it is evolution, something that can be gained by collecting and combining not only things but also experiences, passions, emotions and encounters. In line with this philosophy, Suite106, even through his blog,

she suggests and offers a variety of items, things, objects and concepts, experiences and emotions-from the simple to the extraordinary, from local to international-to enjoy and make their own. Suite106 offers timeless collections, which arise by the passion for design and originality, in which creativity and the details that transform a "perfect" piece into something to live and collect are enhanced. Designers, artists, artisans, stylemakers, experiences, places and emotions make Suite106 a world in constant evolution.

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Stripes – Plaid in cashmere Dalla collaborazione tra Suite106 e Nicole Hunt, celebre per il cashmere di ottima qualità e impeccabile manifattura, nasce Stripes prezioso plaid in puro cashmere che trae libera ispirazione dai colori dal mondo delle caramelle e delle giostre dei bambini. Estremamente versatile nell’utilizzo è da considerarsi decisamente un Must Have!Potete trovare questo articolo in www.suite106.it nella sezione accessorize e kids.

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From the collaboration between Suite106 and Nicole Hunt, famous for the cashmere of high quality and impeccable craftsmanship, Stripes was born, the precious plaid in pure cashmere which takes free inspiration from the colours in the world of candies and carousels for children. Extremely versatile to use is considered definitely a Must Have! You can find this article at www.suite106.it section accessorize and kids.


Must Have: Suite 106

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Little Bloom, dettaglio – Lampada a sospensione Little Bloom, lampada a sospensione, coniuga il design contemporaneo e la tecnologia più recente in termini di lighting con lavorazioni artigianali e materiali pregiati e tradizionali. Il paralume cilindrico è realizzato completamente a mano in maglia di alpacca lavorazione crochet, cosi’ come sono lavorate interamente a mano le applicazioni in filato di cashmere e cotone, cristalli e filo di alpacca e ottone. 100% made in Italy. Potete trovare questo articolo in www.Suite106.it nella sezione kids. Little Bloom, detail - Hanging lamp Little Bloom, hanging lamp, combine contemporary design and latest technology in terms of lighting with craftsmanship and precious and traditional materials. The cylindrical lamp shade is made entirely by hand-knit in alpaca and crochet working, as the applications in cashmere and cotton yarn, crystals and brass and nickel silver wire are completely handmade. 100% made in Italy. You can find this article at www.Suite106.it kids section.

Mag – Coffee table I magazines da oggetti poggiati sopra ai piani dei tavolini finiscono sotto e ne diventano elementi strutturali? Diciamo che questo è l’effetto! In realtà Mag è un coffee table con degli elementi strutturali a scomparsa che consentono di viverlo come tale ancor prima di avere collezionato un gran numero di riviste. La filosofia con cui è stato ideato permette di vedere questo elemento di arredo trasformarsi nel tempo in base al numero e al tipo di magazines collocati al suo interno. Mag, che fa dell’essenzialità il suo dictat, è capace di esprimere appieno la personalità di chi lo fa vivere. Potete trovare questo articolo in www.suite106.it nella sezione indoor. Do the magazines of objects leaning on the table tops go under and become structural elements? We say that this is the effect! Actually Mag is a coffee table with some structural elements that disappear and allow to live it as such even before they have collected a large number of magazines. The philosophy with which it was designed allows to see this piece of furniture to transform into the time based on the number and type of magazines placed inside it. Mag, which makes essentiality its dictat, is able to express fully the personality of those who do live it. You can find this article at www.suite106.it in the indoor section.

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Skate – Supporto per quadri I quadri abbandonano i chiodi sui muri, scendono dalle pareti e fanno bella mostra di loro stessi appoggiati qua e là in modo solo apparentemente più casuale ma certamente più dinamico. Skate è un supporto per quadri e tele di qualsiasi valore. Potete trovare questo articolo in www.suite106.it nella sezione accessorize. The paintings leave the nails on the walls, they come down from the walls and are exhibited so beautiful supported here and there so seemingly more casual but certainly more dynamic. Skate is a support for paintings and canvases of any value. You can find this article at www.suite106.it in the section accessorize.

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Must Have: Nicole Hunt

I I I I I I I I I I Maria Consuelo Scarpulla www.nicolehunt.it

Nicole Hunt Cashmere rappresenta una realtà ormai consolidata, nata dal sodalizio tra la creatività della stilista Maria Consuelo Scarpulla e dalla ultradecennale visione commerciale di Enzo Curcio. Allo stile trasversale e sobrio, frizzante ma equilibrato è dedicata una minuziosa attenzione per interpretare ogni forma con particolare cura delle sinuosità e dei cromatismi. Un’idea ed una passione che si evolvono in capi seducenti, dal profilo emotivamente ricco di personalità e rassicurante understatement.Da sempre lontano da una immagine stereotipata dell’universo femminile, il concept che guida le collezioni Nicole Hunt Cashmere è l’unicità identitaria, la qualità del filato e della manifattura. Un cardigan, un cashcoeur o un twin-set in 100% cashmere sono essenziali nel guardaroba delle persone che amano distinguersi con raffinata eleganza assecondando la personalità del proprio own style. Un capo Nicole Hunt cashmere vi permette di variare lo stile offrendovi in più un confort ed una morbidezza senza confronti. In inverno o nelle fresche serate estive non vi separerete più dal vostro cashmere Nicole Hunt.

Nicole Hunt Cashmere is a consolidated reality, born from the collaboration between the creativity of the designer Maria Consuelo Scarpulla and more than ten years of commercial vision of Enzo Curcio. To the cross and simple, crisp but balanced style is dedicated a meticulous attention to interpret every form with particular attention in the sinuosity and chromatism. An idea and a passion that evolve into attractive garments, with a profile emotionally rich of personality and reassuring understatement. Always far from a stereotypical image of the female universe, the concept that guides Nicole Hunt Cashmere collections is the uniqueness of identity, the quality of the yarn and manufacture. A cardigan, a cash-coeur or a twin-set in 100% cashmere are essential in the wardrobe of people who love to stand with refined elegance complying the personality of their own style. A Nicole Hunt cashmere garment allows you to vary the style, offering more comfort and an unparalleled softness. In winter or in the fresh summer evenings you will be separated no more out of your Nicole Hunt cashmere.

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Pashmina Nicole Hunt puro cashmere 100%, la vostra alleata contro il freddo. In tinta unita o in fantasia, leggerissima e dalla morbidezza irresistibile è l’accessorio cool per la donna e per l’uomo, indossata vi accarezza con la sua delicata e preziosa fibra. 100% pure cashmere, your ally against the cold. Plain or patterned, very light and in an irresistible softness is the coolest accessory for the woman and man, Worn caresses you with its delicate and precious fiber.

Salomè 100% cashmere a 3 fili, un capo versatile di giorno e glamour di sera, indispensabile per un all day outdoor senza necessità di rientri per cambiarsi di abito. 100% cashmere 3-wire, a versatile garment by day and glamorous in the evening, which is essential for an outdoor all day without any necessity to come back home for the changing of dress.

Sibilla

Samira

poncho in 100% cashmere a 5 fili, un caldo abbraccio realizzato in coloriture cashmirose 100% cashmere poncho 5-wire, made of a warm embrace realized in cashmere coloraturas.

100% cashmere a 2 fili, un over-all adatto alle molteplici esigenze quotidiane e dalla vestibilità trasversale che ti coinvolge con stile senza misure. 100% cashmere 2-wire, an over-all suited to the many daily needs and in a cross wearability that involves you in style without measures.

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Marta Paolillo La giovane Marta Paolillo, imprenditrice romana appartenente alla quarta generazione di una famiglia da sempre nel campo dei preziosi, è da poco apparsa sul mercato del grande pubblico.I gioielli di Marta oltre ad essere stilisticamente innovativi, racchiudono nuove tecnologie grazie all'uso di materiali sino ad oggi impensabili nel campo della gioielleria. Tutto deve essere fuori dai canoni tradizionali e questo fa si che si formi un nuovo tipo di gioielleria, unica ed entusiasmante.

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The young Marta Paolillo, roman entrepreneur belonging to the fourth generation of a family still in the field of precious, has recently been available to the general public. The jewels of Martha as well as being stylistically innovative, embrace new technologies through the use of materials until now unthinkable in the jewelry. Everything has to be away from traditional norms and this causes the formation of a new type of jewelry, unique and exciting.

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Marta Paolillo, www.martapaolillo.com Foto di Samantha Acciuffi, acciuffidesign.eu

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Anello serpente / The snake ring

Bracciale alla Schiava / The Slave Bracelet

Questo serpente, dove i diamanti sono le squame che lo ricoprono, rappresenta la morbidezza e allo stesso tempo la decisione con la quale questo rettile cattura e immobilizza la sua preda. Gioiello in oro rosa e diamanti brown della collezione SERPENTI di Marta Paolillo. This snake, where diamonds are the scales that cover it, represents the softness and at the same time, the decision by which this reptile captures and immobilizes its prey. Jewel in pink gold and brown diamonds in the collection of Martha Paolillo Snakes.

Bracciale alla schiava in pelle di razza con inserti in oro giallo e pietre tsavoriti a pois della collezione galuchat . Alto 10 cm, questo bracciale esalta la contemporaneitĂ del gioiello attraverso la sua linea moderna. The slave bracelet in the skin-bred with inserts in yellow gold and spotted tsavoriti stones of the galuchat Collection. 10 cm high, this bracelet enhances the contemporary of the jewel through its modern design.


Must Have: Marta Paolillo

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Bracciali serpente sulla statua / Snake bracelets on the statue Questi bracciali fanno parte della nuova collezione estiva Fluo. La pelle che li avvolge è la pregiatissima Razza, pelle dalla caratteristica bellezza e resistenza. Gli occhi e la coda sono in argento smaltati nei quattro colori fluo. Ci sono più versioni di questi bracciali alcuni impreziositi dall'oro e diamanti ed altri da bellissime pietre colorate. These bracelets are part of the new summer collection Fluo. The skin around them is very precious Race, with its characteristic beauty and durable leather. The eyes and tail are silver enamelled in four fluorescent colours. There are multiple versions of these bracelets and some of them are embellished with gold and diamonds and other very beautiful coloured stones.

Bracciale Bolle di Sapone / Soap Bubbles Bracelet Bracciale in galuchat caratterizzato da elementi a forma di semicerchio che rappresentano le bolle di sapone. Collezione Fluo High Jewelry: la pelle di razza viene dipinta nei colori fluo e "le bolle di sapone " che si appoggiano leggermente sul bracciale sono in oro nero tempestate da centinaia di diamanti neri a contrastare le forti tonalità del galuchat. Realizzato anche nelle versioni più sportive con gli elementi in argento smaltato. Bracelet in galuchat characterized by elements in the shape of a semicircle that represent the soap bubbles. Fluo High Jewelry Collection: the skin-bred is painted in fluorescent colours and "the soap bubbles" that rest lightly on the bracelet are made of black gold studded with hundreds of black diamonds to counteract strong tones of galuchat. Realized even in the sportiest versions with the elements in silver enamelled.


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Il lusso. Viaggio all’insegna delle raffinate follie: l’esclusività per 6 icone internazionali del lusso

Journeys as refined follies: exclusivity for 6 international icons of luxury.


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Van Cleef & Arpels_186 Chanel_190 Audemars Piguet_196 Louis Roederer_202 Bugatti_206 Bombardier_210

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Van Cleef & Arpels La nuova collezione di Alta Gioielleria di Van Cleef & Arpels rende omaggio ai Balli Leggendari Van Cleef & Arpels’ new High Jewellery collection pays tribute to Legendary Balls

In tutte le lingue, la parola Ballo evoca un’occasione di fasto e armonia. Un ballo rimanda innanzitutto a un luogo di prestigio, a un ambiente raffinato. Ma significa anche arte dell’eleganza degli abiti e delle maschere. È una serata nata dal desiderio di ricevere ospiti importanti. Il ballo diventa così il teatro dove esibire i gioielli più preziosi e le pietre più rare. Van Cleef & Arpels ha scelto di rinnovare questa tradizione, così francese e così parigina, del ballo. La nuova collezione di Alta Gioielleria Bals de Légende presenta cinque gruppi di gioielli ispirati a cinque balli indimenticabili del XX secolo. Ognuna di queste parure racconta una serata eccezionale la cui guida è una scintillante ballerina. Noi abbiamo scelto per voi due dei cinque balli con i loro relativi gioielli.

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In every language the word Ball conjures a moment of splendour and harmony. A ball is first of all a prestigious location, a refined setting. It is also the art of elegance, reflected in the attire and costumes of the guests. It is a party, born of one man or woman’s desire to be the host to the most prestigious guests. The ball then becomes a fabulous showcase for adornment, an occasion to reveal and celebrate precious jewels and rare gems. Van Cleef & Arpels has chosen to renew this very French and very Parisian tradition of the Ball. The new High Jewellery collection, Bals de Légende, presents five sets of jewels, inspired by five extraordinary 20th century balls. Each tells the story of an unforgettable evening, guided by a sparkling feminine dancer. We have chosen for you two of the five dances with their related jewelry.


Lusso: Van Cleef & Arpels

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Le bal du Palais d’Hiver

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{ San Pietroburgo 11 Febbraio 1903 } San Pietroburgo è coperta da una coltre di ghiaccio e neve e le slitte si fermano l’una dietro l’altra nel cortile d’onore del Palazzo d’Inverno. Dopo essersi liberati delle loro pellicce, gli invitati si dirigono verso lo Scalone Giordano che introduce agli appartamenti di stato. Il contrasto tra il decoro barocco, l’alternanza di marmi e dorature, e i costumi quasi medievali degli invitati è sorprendente. Il tema della serata è stato scelto dalla zarina Alessandra: la corte di Russia nel XVII secolo. Le signore indossano sarafan di velluto e di broccato d’oro, arricchiti da preziosi ricami e orlati di pelliccia. Tutte hanno fatto smontare i propri gioielli per farne cucire le gemme sugli abiti. E’ un corteo di icone bizantine, quello che avanza negli immensi saloni che si affacciano sul gelato fiume Neva. Un ballo eccezionale richiede una cornice straordinaria e il Palazzo d’Inverno ne è una delle più favolose. L’Anticamera Imperiale, la Sala di Nicola, la Sala dei Concerti: la sequenza dei saloni possiede un’architettura d’interni tra le più fastose al mondo.

Saint-Petersburg is covered under a blanket of ice. The sleighs stop one after the other in the royal cour¬tyard of the Winter Palace. After taking off their furs, the guests are directed to the Jordan staircase which leads to the state rooms. The contrast between the baroque decor of gilt and marble and the almost medieval costumes of the guests is arresting. It is the Tsarina Alexandra who has chosen the theme for the evening: the 17th century Russian Court. The women wear velvet and gold brocade sarafans laden with precious embroideries and trimmed with fur. All have had their jewellery adapted so as to sew the pieces on their costumes. It is a procession of Byzantine icons that makes its way through the huge state rooms that overlook the frozen Neva River. An exceptional ball deserves an exceptional setting and the Winter Palace is one of the most fabulous there is. The Imperial Antichamber, the Nicolas Room, the Concert Room, the succession of salons is one of the most grandiose in the world.


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I I I I I I I I I I La spilla Diamond Dancer decor Questa sontuosa ballerina richiama lo sfarzo della corte di Russia dell’inizio del XX secolo. Ogni diamante è montato con un preciso criterio al fine di rievocare la fluidità delle stoffe. La tradizione della danza alla corte di Russia risale al XVIII secolo. Nel 1738, la zarina Anna Ivanovna chiede a un maestro del balletto francese, Joseph Landé, di creare a San Pietroburgo la prima compagnia di danza imperiale. Questo gioiello simboleggia l’alleanza artistica tra la Russia e la Francia associando il tutu della ballerina, un classico della danza francese, al kokoshnik ispirato al copricapo tradizionale russo. The Diamond Dancer decor clip This ballerina is sumptuous, a reflection of the Russian court at the beginning of the 20th century. Each diamond, is set in its own precise place on the mounting so as to recreate the suppleness of the fabrics. The tradition of dance at the Court of Russia dates back to the 18th century. In 1738, the Tsarina Anna Ivanovna asked the French ballet master, Joseph Landé, to create the first ever imperial dance company. This jewel is the symbol of the artistic alliance between Russia and France by associating the dancer’s tutu, a classic of French ballet, with the kokochnik, inspired by the Russian traditional headdress.

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L’anello Providence Il primo dei cinque anelli eccezionali creati da Van Cleef & Arpels per Bals de Légende s’ispira alla Russia imperiale. Tra la sua collezione di gioielli antichi, Van Cleef & Arpels annovera un diadema di diamanti con incastonati cinque smeraldi cabochon appartenuto alla granduchessa Elisabetta Feodorovna, sorella della zarina Alessandra. È dunque uno smeraldo cabochon “pan di zucchero” da 20,12 carati a ornare l’anello Providence. La pietra è originaria della Colombia. Scoperti nel XVI secolo dai conquistatori spagnoli, gli smeraldi colombiani sono considerati i più belli al mondo. Questo anello è presentato in uno scrigno d’eccezione, decorato con motivi floreali che rievocano i ricami di alcuni costumi del Ballo al Palazzo d’Inverno del 1903. The Providence ring It is the first of the five excep¬tional rings created especially by Van Cleef & Arpels for this collec¬tion. It is inspired directly by imperial Russia. In its private collection of vintage jewellery, Maison Van Cleef & Arpels owns a diamond tiara set with five cabochon emeralds which once belonged to the Grand Duchess Elisabeth Feodorovna, sister of Tsarina Alexandra. Thus, it is a “sugar-loaf ” cabochon emerald of 20.12 carats that has been chosen to adorn this ring. The stone originates from Colombia. Discovered in the 16th century by the Spanish conquistadores, Colombian emeralds are said to be the most beautiful in the world. This ring is presented in its own exceptional box. The box is decorated with floral designs inspi¬red by the embroidery of some of the costumes at the 1903 Winter Palace ball.

Il sautoir Zima L’architettura di San Pietroburgo è stata la fonte d’ispirazione per questo sautoir composto da circa 1.500 sfere di lapislazzuli, il cui colore ricorda il blu delle facciate barocche di alcuni palazzi della città imperiale. I gemmologi della Maison hanno impiegato mesi per raccogliere sfere di lapislazzuli di colore omogeneo tra loro. Il motivo in diamanti richiama gli elementi architettonici di San Pietroburgo; è amovibile e diventa una spilla. Quando viene indossato come tale, viene sostituito sul sautoir da un altro motivo in diamanti a “fiocco di neve”, a rievocare quella che scende sulla città nelle notti d’inverno. Ed è proprio l’inverno di San Pietroburgo a dare il nome al sautoir: Zima.

The Zima long necklace It is the architecture and the colours of the city of Saint-Petersburg in winter that have inspired this long necklace or sautoir. It is made up of about 1500 beads of lapis lazuli, reminiscent of the blue facades of some of the imperial city’s baroque palaces. It took months for our gemologists to put together such a collection of lapis lazuli beads, all in chromatic harmony. The diamond motif evokes the architecture of Saint-Petersburg. It is detachable and can be worn as a clip. In this case, it is replaced by a snowflake motif, imitating the snow that falls on the city on winter nights. It is this Saint-Petersburg winter which has given its name to the necklace: Zima.


Lusso: Van Cleef & Arpels

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Le bal Black and White { New York, 28 Novembre 1966 } Quella sera, nella sala da ballo dell’Hotel Plaza di New York, tutto è in bianco e nero. Sono presenti l’alta società americana e buona parte del jet set europeo. Lo scrittore Truman Capote dà un ballo in onore dei suoi successi letterari e sceglie di festeggiare la propria gloria invitando, il 28 aprile 1966, “le 500 persone più celebri del mondo”. Marlène Dietrich, Greta Garbo, Vivien Leigh, Mia Farrow e Frank Sinatra rappresentano Hollywood, ci sono poi miliardari come gli Agnelli, i Rockefeller e i Niarchos, oltre che reali come il Duca e la Duchessa di Windsor, il Maharaja e la Maharani di Jaipur. Figurano tra gli invitati anche esponenti del mondo politico, come diversi membri della famiglia Kennedy. E naturalmente tutti hanno accettato di attenersi al dress code nonché tema della serata: Black & White.

Everything is black and white this evening in the ballroom of New York’s Plaza Hotel. All walks of American high society are represented and quite a few of Europe’s jet-setters. The writer, Truman Capote, is giving a ball to mark his literary success. He has decided to celebrate his moment of glory by inviting, on the 28th of April 1966, “the 500 most famous people in the world”. Marlene Dietrich, Greta Garbo, Vivien Leigh, Mia Farrow and Frank Sinatra add Hollywood glamour. There are billionaires, the Agnellis, the Rockefellers and the Niar¬chos and former heads of state such as the Duke of Windsor and his wife and the Maharajah and Maharani of Jaipur. The political elite are also here for the evening, notably several members of the Kennedy clan. They have all adapted their attire to the dress code and theme of the party: “Black & White”.

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I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I La parure Heavenscraper L’architettura newyorchese, i suoi grattacieli, e soprattutto l’Empire State Building, sono le fonti d’ispirazione di questa parure composta da una collana, da un paio di orecchini e da un bracciale. L’uso delle perle, infilate e non incastonate, consente una grande flessibilità. The “Heavenscraper”set New York’s architecture and its skyscrapers, particularly the Empi¬re State Building, are the sources of inspiration for this set made up of a long necklace, a pair of earrings and a bracelet. The use of pearls, strung one by one and not set, gives the jewels great suppleness.

L’anello Abstraction Ispirato all’arte astratta, è incastonato di spinelli neri taglio baguette e soprattutto di un diamante da 15,54 carati di colore D, il migliore, di purezza IF (Internally Flawless) e di tipo 2A. Ci sono voluti diversi anni perché i gemmologi di Van Cleef & Arpels individuassero questa pietra il cui taglio ovale è antico. The Abstraction ring It is inspired by abstract art. It is set with baguette-cut black spinel stones and of a 15.54 carat diamond D colour, the most beautiful there is, has an IF clarity (Internally Flawless) and is type 2A. It took the gemologists at Van Cleef & Arpels several years to find this stone which has a vintage oval cut.

La spilla Diamond and Onyx Dancer decor Su questa spilla la silhouette della ballerina è lunga e sinuosa, simile a quella delle star leggendarie degli Anni ‘30. In stile Art Déco, questa spilla di diamanti bianchi e onice rispetta alla lettera il dress code e il tema del Ballo Black & White offerto da Truman Capote nel 1966. Come su tutte le altre spille della collezione Bals de légende, il volto della ballerina è un diamante taglio rosa, fedele alla tecnica tradizionalmente adottata da Van Cleef & Arpels. The Diamond and Onyx Dancer decor clip For this clip, the outline of the ballerina is slender and stream-lined, very similar to that of the legendary stars of the 1930s. In an Art Deco style, the white diamond and onyx brooch is perfectly in keeping with the dress code and theme of the Black & White ball given by Truman Capote in 1966. Just like for all of the clips in the Bals de légende collection, the ballerina’s face is represen¬ted by a rose-cut diamond, following the technique used by Van Cleef & Arpels for several years now.


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Lusso: Chanel

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La storia... Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel nata a Saumur il 19 agosto 1883, è stata una celebre stilista francese, capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design e della cultura del XX secolo. Nata tra gli stenti in un piccolo paesino della Francia, la sua infanzia fu molto travagliata: dopo la morte della madre e l'abbandono del padre, Gabriel e la sorella minore vennero spedite in orfanotrofio. Proprio nel monastero in cui fu costretta a vivere per 7 anni, Gabriel imparò l'arte del cucito che la portò, una volta compiuti 18 anni, a trovare lavoro presso la piccola bottega di un sarto locale. Qui avviene l'incontro e la conseguente storia d'amore con il magnate francese Etienne Balsan. I due iniziano una convivenza che conferì a Chanel la possibilità di entrare in contatto con personaggi molto influenti dell'alta società del tempo. Nel 1913 aprì il suo primo negozio e da lì in poi fu un exploit di successi, espansione di punti vendita e ampliamento della gamma di prodotti. Tuttavia, a detta dei critici e degli intenditori di moda, l'apice della sua creatività è da attribuire ai più fulgidi anni ‘30, quando, pur dopo aver inventato i suoi celeberrimi e rivoluzionari "tailleur" (costituiti da giacca maschile e gonna diritta o con pantaloni, appartenuti fino a quel momento all'uomo), impose uno stile sobrio ed elegante dal timbro inconfondibile. Morì a Parigi, il 10 gennaio 1971. Il suo stile ha rappresentato il nuovo modello femminile del '900, dedita al lavoro, ad una vita dinamica, sportiva, dotata di autoironia, fornendo a questo modello il modo più idoneo di vestire. Chanel riesce a dar vita ad un nuovo stile di vita, quello di una donna indipendente ed emancipata la cui personalità non si contraddistingue solo per gli abiti che porta ma anche per gli accessori (borse, scarpe, cappelli, profumi, bijoux) e, soprattutto, per l'innata classe.

History Chanel, pseudonym of Gabrielle Bonheur Chanel was born on August 19th 1883 in Saumur, she was a famous French fashion designer, able with her » Coco work to revolutionize the concept of femininity and establish herself as a key figure in the fashion design and culture of the twentieth century. Born in hardship in a small village in France, her childhood was very troubled: after the death of her mother and her father's abandonment, Gabrielle and her younger sister were sent to an orphanage. Just in the monastery in which she was forced to live for 7 years, Gabrielle learned the art of sewing that, once achieved 18 years, led her to get a job at the small shop of a local tailor. Here is the meeting and the consequent love story with the French magnate Etienne Balsan. The two start a coexistence that gave Chanel a chance to get in touch with very influential people of high society of the time. In 1913 she opened her first shop and from there on it was an exploit of successes, expansion of retail outlets with a wider range of products. However, according to critics and connoisseurs of fashion, the peak of her creativity can be attributed to the brightest '30s, when, even after having invented her famous and revolutionary "tailleur" (consisting of man's jacket and straight skirt or trousers, until then belonged to the man), imposed a sober and elegant style of a unmistakable timbre. She died in Paris, January 10th, 1971. Her style represented the new model of the ‘900 women, devoted to their work, with a dynamic and sporty life, with self irony, giving this model the most appropriate way of dressing. Chanel can create a new lifestyle, the style of an emancipated and independent woman whose personality is characterized not only for her clothes but also for carrying accessories (handbags, shoes, hats, perfumes, jewelry) and above for her innate class.


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The Jacket

La Giacca 192 In principio ci fu il tailleur. Gabrielle Chanel si allontanò dallo stile anni ’50 che considerava troppo limitato e non adatto per quegli anni, introducendo un tailleur elegante, caratterizzato da linee androgine. Era un tailleur rivolto alle donne libere e attive, concepito sia per il giorno che per la sera, privilegiando quindi la comodità e la praticità. “Il tailleur Chanel è disegnato per una donna in movimento” diceva Gabrielle Chanel. “Sono una grande ammiratrice della donna e ho pensato di creare per lei degli abiti che la possano mettere a proprio agio, con cui possa comodamente guidare e al tempo stesso sottolineino la sua femminilità”. La sua giacca e la sua gonna a portafoglio rappresentano perfettamente il pensiero di Chanel. La creazione della giacca Chanel portò con sé la nascita dell’iconica giacca in tweed. Una giacca unica nel suo genere: squadrata, strutturata e chiusa da lato a lato. Mentre il tweed s’imponeva come materiale emblematico, Mademoiselle Chanel mise a punto delle tecniche che facevano della giacca una seconda pelle, un capo d’abbigliamento unico. “L’eleganza di un abito sta nel-

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la libertà di muoversi”, Chanel tolse l’imbottitura sulle spalle perché era convinta che questa irrigidisse troppo la sua giacca. Oggi non è cambiato nulla. Negli Atélier di Rue Cambon rimane la stessa esigenza nel creare le giacche. Sono mantenuti gli stessi standard. Pur rimanendo fedele alla tradizione, Karl Lagerfeld, continua a modernizzare la giacca, adattandola ai tempi moderni e conferendole una buona dose di divertimento “irriverente”. Karl Lagerfeld ha separato la giacca dalla sua gonna, apportando numerose innovazioni, offrendo nuovi tessuti in tweed, bluse in forte contrasto e audaci combinazioni di tessuti e motivi. Nel 1985 ha abbinato la giacca a un paio di jeans e un top alla marinara. Nella Collezione Primavera Estate 1992, l’ha presentata in spugna. In seguito, nell’Autunno-Inverno del 1994 l’ha disegnata in pelliccia sintetica mantenendo però il motivo intrecciato. Karl Lagerfeld continua ad accostare la giacca ad abiti, a costumi da bagno, a pantaloni di ogni genere e addirittura agli shorts. Conferisce al capo un tocco sovversivo, disegnandola in neoprene lu-

In the beginning there was the tailleur. Gabrielle Chanel moved away from the 50’s style she considered too limited and not suitable for those years, by introducing an elegant tailleur, characterized by androgynous lines. It was a tailleur directed to free and active women, it was designed by day and the evening, then preferring the comfort and convenience. "The Chanel tailleur is designed for a woman in motion," said Gabrielle Chanel. "I am a great admirer of the woman and I thought of creating clothes for her that could put at ease, by which she could conveniently guide and at the same time emphasize her femininity." Her jacket and skirt portfolio represent perfectly the thought of Chanel. The creation of the Chanel jacket brought the birth of the iconic tweed jacket. A jacket unique in its kind: square, structured and closed from side to side. While the tweed imposed itself as emblematic material, Mademoiselle Chanel began to develop techniques that made the jacket a second skin, a single garment. "The elegance of a suit lies in the freedom to move," Chanel took off the padding on the shoulders because she was convinced that this made too rigid her jacket. Today nothing has changed. In the Rue Cambon Atélier remains the same need to create the jackets. They maintained the same standards. Though remaining faithful to the tradition, Karl Lagerfeld, continues to modernize the jacket, adapting it to modern times and giving it a good dose of "irreverent" fun. Karl Lagerfeld has separated the jacket from his skirt, introducing many innovations, offering new tissues in tweed, high-contrast blouses and audacious combinations of textiles and patterns. In 1985 he matched the jacket with a pair of jeans and a sailor top. In the Spring Summer 1992 Collection, he presented it in sponge. Later, in the Fall-Winter 1994, he designed a synthetic leather jacket but keeping the pattern wire. Karl Lagerfeld continues to approach the jacket to dresses, to bathing suits, to


Lusso: Chanel

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Emma Stone e Keira Knightley con la giacca Chanel

193 cido e accostandola a shorts con paillettes. E’ riuscito a mantenere il capo sempre al passo con i tempi dandogli un taglio più aderente con maniche più sottili e spalle più strette. Continua a giocare con il motivo intrecciato utilizzando catene, perle o plastica intrecciata. La giacca iconica Chanel è un capo classico eternamente al passo con i tempi che continua a tenere le luci della ribalta. La collezione Haute Couture Primavera Estate 2008 le ha reso omaggio con una scultura di 20 metri a forma di giacca Chanel in passerella, facendo così da decoro alle numerose variazioni indossate dalle modelle. Karl Lagerfeld celebra la giacca nera di Chanel con più di 100 fotografie nel libro The Little Black Jacket: Chanel's classic revisited by Karl Lagerfeld and Carine Roitfeld in uscita il prossimo autunno. Lo stilista dimostra che questo capo iconico del XX secolo è intramontabile e nello stesso tempo contemporaneo. Come Karl Lagerfeld dice: "La giacca Chanel si è ispirata alla giacca austriaca maschile. Coco Chanel ha inventato un nuovo tipo di giacca che non esisteva ancora, dalle forme particolari, e nessuno può prendersene il merito oltre a lei. Si tratta di un’icona che incarna l’essenza dello stile Chanel. Alcune cose non vanno mai “fuori moda” nel mondo della moda: i jeans, la camicia bianca e la giacca Chanel ". Nel suo libro, la giacca nera di Chanel viene indossata dalle più grandi personalità della cultura contemporanea. Più di 50 anni dopo il suo primo bozzetto, questo capo occupa un posto fondamentale nel mondo della moda: quello del lusso, del must-have e dell’essenziale nel guardaroba di ogni donna.

“L’eleganza di un abito sta nella libertà di muoversi”

Carine Roitfeld to be released next fall. The designer trousers of all kinds and even to the shorts. It gives the “The elegance of a suit lies shows that this iconic garment of the twentieth garment a subversive touch, drawing it in shiny in the freedom to move” century is timeless and yet contemporary. As Karl neoprene and approaching it to shorts with paillettes. Lagerfeld says: "The Chanel jacket was inspired by the He succeeded in maintaining his garment always in Austrian men's jacket. Coco Chanel invented a new step with the times by giving it a more adherent cut with thinner sleeved and narrower shoulders. He continues playing with the type of jacket that did not exist yet, with special shapes, and nobody can take woven pattern by using chains, pearls or woven plastic. The iconic Chanel credit for her as well. This is an icon that embodies the essence of Chanel style. jacket is a classic garment eternally in step with the times that continues to Some things never go "out of fashion" in the world of fashion: jeans, the white hold the spotlights. The Haute Couture Spring Summer 2008 collection was shirt and the Chanel jacket". In his book, the Chanel black jacket is worn honoured with a sculpture of 20 metres in the form of Chanel jacket on the by the most important figures of contemporary culture. More than 50 years runway, so decorating the numerous variations worn by the models. Karl after his first sketch, this garment has a fundamental place in the world of Lagerfeld celebrates Chanel black jacket with over 100 photographs in the fashion: the luxury, the must-have and the essential in every woman's book The Little Black Jacket: Chanel's classic revisited by Karl Lagerfeld and wardrobe.


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The Bag 2,55

La Borsa 2,55 194 Per più di mezzo secolo la tipica borsetta, la 2.55, di Chanel ha impreziosito le braccia dei ricchi, dei famosi e di coloro che aspiravano a qualcosa di più. Disegnata da uno dei più famosi stilisti del tempo, Gabrielle “Coco” Chanel, la borsa trapuntata è stata lanciata nel febbraio del 1955 e da quel momento non ha mai perso il suo fascino, tanto da essere molto in voga tra l’élite di Hollywood e l’alta borghesia europea del tempo. A quell’epoca Jackie Kennedy, Romy Schneider e Elisabeth Taylor erano tutte fedeli alla 2.55, tanto quanto Mia Farrow e Jane Fonda. Molto recentemente, il particolare design - dalle catene dorate e dal logo cc - ha comportato un rilancio della griffe, specie dal 1983, anno in cui Karl Lagerfeld è diventato lo stilista di Chanel. Ogni stagione Lagerfeld rinnova la classica quilted, utilizzando velluto, rafia, jeans e tweed. In breve la 2.55 è diventato il Santo Gral delle borse, forse anche per il fatto che una delle peculiarità della Maison Chanel, per quanto riguarda la realizzazione del prodotto, è notoriamente la segretezza. Poco lontano da Parigi, nella verde campagna francese, a Verneuil, si trova la fabbrica dove vengono realizzate le borse Chanel. Prendendo sempre se stessa a modello, Mademoiselle Chanel seppe creare una moda conforme alle esigenze del contemporaneo stile di vita. Infatti, per quanto riguarda le borse, affermò: “stanca di dover tenere in mano la borsa e di perderla, ci passavo una cinghia e la portavo a tracolla". Eccelleva nel carpire dall’universo maschile i tratti fonte di ispirazione per una moderna ed elegante linea femminile. Trasse perciò ispirazione dalla bisaccia dei militari che dotata di cinghia la-

sciava le mani libere. Nel 1929 lanciò la raffinata versione femminile della borsa a tracolla, allora in jersey nero o blu scuro, foderata in “gros-grain” rosso o blu, come le divise del convitto della sua infanzia. Studiata per essere funzionale ed esteticamente piacevole, la borsa Chanel si impose subito per essere ancora ai nostri giorni un vero e proprio elemento di riferimento nella pelletteria, immediatamente riconoscibile in tutto il mondo. Con l’evolversi del gusto la borsa Chanel è stata interpretata in numerose versioni ma la concezione di base è rimasta sempre la medesima. La borsa è dotata di due patte. La più grande, che chiude la borsa, copre una tasca nascosta adatta a contenere bigliettini galanti oppure qualche banconota; "le mance sono spiccioli da spendersi per piccoli comfort", diceva Mademoiselle. La seconda patta si apriva su tre comparti, tra i quali quello centrale per il rossetto. Nel febbraio 1955, la borsa venne dotata di fori dove far passare la catena. Entra nella leggenda Chanel con il nome familiare di "2.55". Comparve in cuoio nella versione da giorno, in jersey o in seta per quella da sera. Per darle volume e consistenza, Mademoiselle si ispira ai giubbotti dei garzoni di scuderia incontrati sui campi da corsa: realizza la borsa in "matelassé" a losanghe, poi in tessuto a spina di pesce o in "épis", mentre le doppie "C" erano appuntate sulla fodera. Un fermaglio rettangolare a mulinello dorato e la famosa tracolla a catena-bracciale intrecciata a fili di cuoio completano l’inimitabile silhouette di questo grande classico. A tutt’oggi la borsa Chanel è il risultato di un’eccellente maestria artigianale il cui segreto è gelosamente custodito.

“eccellente maestria artigianale I I I I I I il cui segreto è gelosamente custodito” “excellent craftsmanship whose secret is jealously preserved”

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For over half a century, the Chanel typical bag, 2.55, has enhanced the arms of the rich and famous people, and those who aspired to something more. Designed by one of the most famous designers of the time, Gabrielle "Coco" Chanel quilted bag was launched in February 1955 and since then has never lost its charm, so much to be very popular among the Hollywood elite and high European bourgeoisie of the time. At that time, Jackie Kennedy, Romy Schneider and Elizabeth Taylor were all faithful to 2.55, as well as Mia Farrow and Jane Fonda. Very recently, the particular design from gold chains and the cc logo - has led to a revival of the brand, especially since 1983, when Karl Lagerfeld became the designer for Chanel. Each season Lagerfeld renews the classic quilted, using velvet, raffia, jeans and tweed. In short, the 2.55 has become the Holy Grail of handbags, perhaps for the fact that one of the peculiarities of the Maison Chanel, as regards the implementation of the product, is notoriously the secrecy. Not far from Paris, in the green countryside of France, in Verneuil, you can find the factory where the Chanel handbags are made. Taking always herself as a model, Mademoiselle Chanel was able to create a fashion line with the requirements of the contemporary lifestyle. In fact, about the handbags, she said: "tired of having to hold the bag and lose it, I put a belt and carried over the shoulder". She excelled in snatching from the male universe the traits which were source of inspiration for a modern and elegant female line. Therefore she took inspiration from the military

bag so that the belt has left their hands free. In 1929 he launched the refined version of the feminine shoulder bag, in black or dark blue jersey at those times, lined with a red or blue “ grosgrain” as the uniforms of the school of her childhood. Designed to be functional and aesthetically pleasing, the Chanel bag was imposed immediately to be a real point of reference in the leather nowadays, instantly recognizable around the world. With the evolution of taste Chanel bag has been interpreted in many versions but the basic concept has remained the same. The bag has two flaps. The largest, which closes the bag, covers a hidden pocket that can hold a few gallant bills or notes; "tips are pennies to be spent for small comfort," said Mademoiselle. The second flap is opened into three compartments, including the central one for lipstick. In February 1955, the bag was provided with holes where to pass the chain. It enters into the Chanel legend with the familiar name of "2.55". Appeared in the leather version day, in jersey or silk for the evening. To give volume and texture, Mademoiselle is inspired by the jackets of the stable-boys met on the golf course: she realizes the bag in "matelassè" into strips, then woven in herringbone or in "épis", while the double "C" were pinned on the lining. A golden swirl rectangular clip and the famous shoulder strap-bracelet belt woven with leather threads complement the unique silhouette of this great classic. To date, the Chanel bag is the result of an excellent craftsmanship whose secret is jealously preserved.

Jeanne Moreau con la borsa Chanel 2,55

Le 9 caratteristiche della Borsa Chanel The 9 characteristics of the Chanel Bag 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.

Pelle o tessuto di prima qualità, molto morbidi / Leather or tissue of the highest quality, they are very soft L’effetto matelassé / Leather or tissue of the highest quality, they are very soft La tracolla con catena dorata o catena dorata intrecciata con pelle / The shoulder bag with gold chain or gold chain woven with leather La chiusura a vite dorata 3 microns / The closure screw golden 3 microns La marchiatura «Chanel R» in oro fine (a caldo) / The marking "Chanel R” in fine gold (warm) La fodera color granata (nella maggioranza dei casi) / The garnet coloured lining (in most cases) Almeno una tasca con chiusura lampo all’interno / At least one zippered pocket inside La carta di autenticità e il numero di identificazione scritto all’interno della borsa / The card of authenticity and the identification number written inside the bag Rinforzi ai punti deboli / Reinforcements to the weaknesses


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Lusso: Audemars Piguet

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Tourbillon Royal Oak Extra-piatto Squelette

Audemars Piguet Il Royal Oak compie 40 anni

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Tourbillon Royal Oak Extra-piatto Squelette Edizione limitata Nel 2012 il Royal Oak compie 40 anni. Primo orologio sportivo di lusso della storia, il Royal Oak è diventato una leggenda. Per celebrare questo anniversario, la manifattura di Le Brassus presenta il Tourbillon Royal Oak Extra-piatto Squelette a carica manuale. Questa eccezionale edizione anniversario in platino è realizzata in una serie limitata di 40 esemplari. Specialista nei movimenti ultrapiatti, la manifattura di Le Brassus ha scelto questa complicazione orologiera per far battere il primo Royal Oak del 1972. Il primo modello della collezione indicava ore, minuti, secondi e data; il nuovo nato svela un movimento scheletrato ancora una volta ultrapiatto, interpretato in chiave contemporanea e dotato di tourbillon, la più emblematica delle complicazioni. Il Royal Oak anniversario ospita il tourbillon - oggi proposto da tutti i marchi di alta orologeria, ma integrato per la prima volta in un orologio di serie dalla manifattura Audemars Piguet, nel 1986 -, indica ore e minuti sul lato quadrante e presenta un indicatore di riserva di carica sul retro del movimento. Realizzato in platino, questo orologio anniversario ha una cassa di 41 mm di diametro, una dimensione inedita nella gamma dei Royal Oak. Al suo interno è ospitato il nuovo calibro 2924, un movimento tourbillon a carica manuale ultrapiatto (4,46 mm) con una riserva di carica di 70 ore. Impermeabile fino a 50 metri, la cassa in platino del modello Tourbillon Royal Oak Extra-piatto Squelette ha vetro e fondello in zaffiro con trattamento antiriflesso, il che permette di ammirare ogni dettaglio e decorazione del movimento. Il quadrante ardesia traforato è arricchito dagli indici e dalle lancette Royal Oak in oro bianco con rivestimento luminescente. Inciso e numerato, questo modello, testimone di una storia leggendaria, è realizzato in un'edizione limitata di 40 esemplari.

Openworked Extra-Thin Royal Oak 40th Anniversary Limited edition

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1972 marked a decisive turning point in the history of modern horology. There is a before and after the Royal Oak. The advent 40 years ago of this prestige sports watch representing a complete break with traditional watchmaking codes would result in a complete paradigm shift. Associating within a single timepiece the constraints implied by extra-thin movements with the stringent demands of openworking represents a truly impressive feat. This distinctive form of expertise, involving engraving and hollowing a movement as much as possible in order to give it a light, airy nature creating a delightfully transparent effect, is indeed an art still mastered today by only a select circle of craftsmen. That is exactly what is on display in the new Openworked Extra-Thin Royal Oak watch, presented for the

collection’s 40th anniversary in a 40-piece platinum limited edition. The extra-thin selfwinding Manufacture Calibre 5122 powering this anniversary model stems from a truly spectacular process. The openworked slate grey dial provides a stunning view of the skeletonised Calibre 5122. The date disc is made of sapphire so as to preserve the transparent nature of this movement, and features transferred black numerals. The date of the current day is revealed against the grey background of the metallised sapphire date window adorned with hand-drawn file strokes. The 39 mm diameter of this Openworked Extra-Thin Royal Oak is identical to that of the 1972 Royal Oak. Considered outsized at the time, it contributed to shaping the trend for larger watches and now represents a medium size.

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Extra-piatto Royal Oak Squelette

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Edizione limitata Il 1972 segna una svolta decisiva nella storia dell'orologeria moderna, e il Royal Oak ne rappresenta una pietra miliare. Quaranta anni fa, la presentazione di questo prestigioso orologio sportivo che sovvertiva i canoni dell'orologeria tradizionale ha cambiato per sempre le regole del gioco. Unire in un solo orologio i vincoli del movimento extra-piatto e le esigenze della scheletratura è prova di un talento assoluto. Questo particolare savoir-faire, che consiste nell'incidere e svuotare al massimo il movimento per conferirgli leggerezza e giocare sulla trasparenza, è infatti un'arte che solo pochissimi artigiani ancora padroneggiano. È esattamente ciò che offre il nuovo Royal Oak Squelette Extra-piatto, presentato per il 40° anniversario della collezione in un'edizione limitata di 40 esemplari in platino. Il calibro automatico di manifattura ultrapiatto 5122 che anima questo modello anniversario è il frutto di un lavoro di alta specializzazione. Il quadrante traforato grigio ardesia offre una vista spettacolare del calibro scheletrato 5122. Il disco della data è realizzato in zaffiro per conservare la trasparenza del movimento. Su di esso sono stampati in nero i numeri della data. Il numero del giorno è svelato sul fondo grigio della finestrella della data, realizzata in zaffiro metallizzato con decorazione a “traits tirés”. Il diametro di 39 mm del Royal Oak Squelette Extra-piatto corrisponde a quello del Royal Oak del 1972.

Openworked Extra-Thin Royal Oak - 40th Anniversary Limited edition

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1972 marked a decisive turning point in the history of modern horology. There is a before and after the Royal Oak. The advent 40 years ago of this prestige sports watch representing a complete break with traditional watchmaking codes would result in a complete paradigm shift. Associating within a single timepiece the constraints implied by extra-thin movements with the stringent demands of openworking represents a truly impressive feat. This distinctive form of expertise, involving engraving and hollowing a movement as much as possible in order to give it a light, airy nature creating a delightfully transparent effect, is indeed an art still mastered today by only a select circle of craftsmen. That is exactly what is on display in the new Openworked Extra-Thin Royal Oak watch, presented for the collection’s 40th anniversary in a 40-piece platinum limited edition. The extra-thin selfwinding Manufacture Calibre 5122 powering this anniversary model stems from a truly spectacular process. The openworked slate grey dial provides a stunning view of the skeletonised Calibre 5122. The date disc is made of sapphire so as to preserve the transparent nature of this movement, and features transferred black numerals. The date of the current day is revealed against the grey background of the metallised sapphire date window adorned with hand-drawn file strokes. The 39 mm diameter of this Openworked Extra-Thin Royal Oak is identical to that of the 1972 Royal Oak. Considered outsized at the time, it contributed to shaping the trend for larger watches and now represents a medium size.


Lusso: Audemars Piguet

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Royal Oak Automatico (37 mm) 199

I I I I I I I I I I La collezione dei Royal Oak automatici si arricchisce di questo modello adatto ai polsi sottili, perfetto connubio di eleganza e temperamento sportivo. La cassa in oro rosa ha un diametro inedito di 37 mm. La carrure, la lunetta con 40 diamanti taglio brillante, la corona, il bracciale e la fibbia sono rea-

The line of Royal Oak selfwinding models finds a new form of expression through this reference presented in a size particularly suited to slender wrists. It offers eloquent proof that sportiness and subtlety can make a perfect match. Its pink gold case features an unusual 37 mm diameter. The case middle, the bezel set with


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lizzati in oro rosa. Impermeabile fino a 50 metri e dotata di corona a vite, la cassa è valorizzata da vetro e fondello in zaffiro con trattamento antiriflesso. Il bracciale, totalmente integrato alla cassa, ha un carattere unico, tipico della collezione, contraddistinto dal perfetto assemblaggio di maglie e perni intermedi di larghezza decrescente. Altrettanto tipico della collezione, il quadrante argenté di questo Royal Oak presenta una decorazione “Grande Tapisserie”, tratto distintivo di tutti i Royal Oak Automatici. Il nuovo Royal Oak Automatico 37 mm batte al ritmo del movimento meccanico a carica automatica, calibro Audemars Piguet 3120. Propone le funzioni di ore, minuti, secondi e data a finestrella. Ha una riserva di carica di 60 ore. La massa oscillante monoblocco è realizzata in oro 22 carati. Il nuovo Royal Oak Automatico 37 mm è disponibile anche in varie versioni in acciaio o in oro rosa, con o senza diamanti sulla lunetta, quadrante nero o argenté su cinturino in pelle o bracciale in acciaio o in oro rosa.

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40 brilliant-cut diamonds, the crown, the bracelet and the folding clasp are all made of pink gold. Water-resistant to 50 metres and equipped with a screwlocked crown, the case is fitted with a glareproofed sapphire crystal and caseback. The bracelet is seamlessly integrated with the case and features the collection’s unmistakable aesthetic, characterised by perfectly assembled links and studs arranged in progressively diminishing order of size. Also typical of this collection, the silver-toned dial of this Royal Oak bears a “Grande Tapisserie” pattern that now becomes a signature for all Royal Oak selfwinding models. This new Royal Oak Selfwinding 37 mm beats to the rhythm of Audemars Piguet Calibre 3120, a mechanical selfwinding movement driving hour, minute and seconds hands as well as a window-type date display. It has a 60-hour power reserve. The monobloc oscillating weight is made of 22-carat gold. This 37 mm-diameter Royal Oak Selfwinding model is also available in various steel or pink gold versions with a plain or gemset bezel, a black or silver-toned dial, and fitted with a leather strap or a steel or pink gold bracelet.

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Extra-piatto Royal Oak Squelette (33 mm) Edizione limitata

Ritorno alle origini, all'estetica pura e alle linee forti del primo Royal Oak per questo piccolo modello di 33 mm, sintesi di tutti i codici che hanno decretato il successo del primo orologio sportivo di lusso. La carrure, la lunetta con 40 diamanti taglio brillante, la corona, il bracciale e la fibbia déployante sono

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This dainty 33 mm-diameter model represents a return to roots, meaning to the pure aesthetic and powerful lines of the original Royal Oak. It successfully unites all the design codes that forged the success of the world’s first prestige sports watch. The case middle, the bezel set with 40 brilliant-cut diamonds, the


Lusso: Audemars Piguet

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realizzati in acciaio. Le otto viti esagonali sulla lunetta ottagonale sono in oro bianco, lo stesso materiale del primo modello del 1972 e da allora sempre riproposto. La cassa, impermeabile fino a 50 metri, è munita di un vetro con trattamento antiriflesso. Il nuovo Royal Oak dal diametro di 33 mm ospita il calibro 2713 al quarzo. Propone le funzioni di ore, minuti e data a finestrella. Ăˆ disponibile anche in acciaio con cinturino in pelle nera o bianca o nella versione in oro rosa con cinturino in caucciĂš bianco o marrone e bracciale in oro rosa.

crown, the bracelet and the folding clasp are all made of steel. The eight hexagonal screws on the octagonal bezel are in white gold, just as they were on the original watch in 1972. The case is water-resistant to 50 metres and fitted with a glareproofed sapphire crystal. This new 33 mm-diameter Royal Oak houses quartz Calibre 2713 driving hour and minute hands as well as a window-type date display. This Royal Oak Quartz watch is also available in steel with a black or white leather strap, or in a pink gold version with a white or brown rubber strap or a pink gold bracelet.


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Louis Roederer Lo Champagne Louis Roederer La Casa Louis Roederer, fondata nel 1776 e appartenente alla stessa famiglia dal 1819, è oggi una delle ultime grandi Maison de Champagne rimaste ancora indipendenti. A capo della Maison dal gennaio 2006 è Frédéric Rouzaud che perpetua la tradizione familiare che pone la ricerca dell’eccellenza al di sopra di tutto.La sua produzione annuale di vini di Champagne (Brut Premier, Brut Millésimé, Brut Rosé, Blanc de Blancs, Cristal) sfiora i 3 milioni di bottiglie che vengono distribuite in 80 Paesi.All’epoca delle multinazionali, Louis Roederer è rimasta un`azienda prettamente familiare e indipendente, diretta da veri specialisti del vino. Questa libertà offre all’azienda la possibilità di focalizzare i propri obiettivi sul mantenimento dell’elevata qualità della produzione piuttosto che sulla conquista di quote di mercato.l 214 ettari dei vigneti Roederer sono armoniosamente suddivisi nelle tre principali zone di produzione dello Champagne: Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Cote des Blancs. l vigneti coprono i 2/3 del fabbisogno di uve della Maison. Questa ubicazione assolutamente eccezionale permette a Louis Roederer di avere il massimo controllo della sua produzione.

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The House of Louis Roederer, which was founded in 1776 and has belonged to the same family since 1819, is currently one of the last great independent Maisons de Champagne. Since January of 2006, the House has been run by Frédéric Rouzaud, who has maintained the family tradition by placing the pursuit of excellence above all else. The company produces nearly 3 million bottles of Champagne products every year (including Brut Premier, Brut Millésimé, Brut Rosé, Blanc de Blancs and Cristal), distributing them throughout 80 countries worldwide. In an age of giant multinationals, the House of Louis Roederer has remained a purely independent and familyrun company, headed by true wine specialists. This freedom gives the company the possibility to focus its attention upon maintaining its high quality production, rather than on increasing its market share. The House of Roederer’s 214 hectares of vineyards are harmoniously divided into three main Champagne production areas: Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Cote des Blancs. The vineyards themselves cover a full 2/3 of the house’s grape requirements, and it is thanks to this exceptional location that the House of Louis Roederer is able to maintain complete control over all of its production processes.


Lusso: Louis Roederer

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I vini di riserva: un vero tesoro La grande originalità dello champagne è quella di essere un sapiente assemblaggio di vini provenienti da diversi appezzamenti. Grazie alla posizione privilegiata e alla ricchezza dei suoi vigneti, Louis Roederer si avvale della più completa scelta di vini di assemblaggio. Dispone pertanto della migliore qualità di uve per la composizione delle sue cuvées. Questi vini non saranno tutti utilizzati immediatamente. Alcuni saranno messi in riserva in fusti di rovere: verranno utilizzati per l’assemblaggio del Brut Premier, mantenendo così la costanza dello stile Roederer, oppure saranno impiegati per i cosiddetti “liqueurs d'expédition”. Diverse migliaia di vini maturano dunque per lunghi anni in più di 50 fusti di rovere. Sono i “vini di riserva”, che rappresentano un considerevole investimento per la Società: costo finanziario dell'immobilizzazione, manutenzione dei fusti, condizionamento dell'aria della cantina riservata al loro stoccaggio, controllo costante dell’evoluzione dei vini.

Brut Premier Lo champagne è per tradizione un assemblaggio, e quello non millesimato riflette tutta l’arte e il know-how dell’enologo. Di tutti i vini di champagne è il più complesso da produrre, in quanto richiede pazienza, tempo e impegno. Lo champagne non millesimato Brut Premier combina almeno 4 vini provenienti da diversi cru ed è composto da Chardonnay (30%), Pinot Noir (50%) e Pinot Meunier (20%). L’integrazione di vini di riserva (approssimativamente 10%) pazientemente maturati in fusti di rovere per diversi anni, dona la complessità e la rotondità caratteristiche degli champagne Louis Roederer. Assemblato, quindi imbottigliato, il Brut Premier invecchia per tre anni. Una volta effettuato lo sboccamento, riposa per ancora sei mesi per permettere al “liqueur de dosage” di perfezionare il suo lavoro. Brut Premier è l’incarnazione dello stile Louis Roederer, che abbina il fruttato e la freschezza del vino giovane alla rotondità e alla vinosità dei vini giunti a maturità.

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The reserve wines: veritable treasures

Brut Premier

The profound uniqueness of this champagne lies in the fact that it is made from a skilful blend of wines from different plots of land. Thanks to its privileged position and the richness of its vineyards, the Louis Roederer estate is able to boast one of the most comprehensive selections of wine varieties. Due to the layout of the vineyards themselves, the estate also offers the best quality grapes for its cuvées. These wines, however, will not all be used immediately. Some will be placed in reserve, in large oak barrels: they will be used for the production of the Brut Premier, thus maintaining the consistency of the Roederer style, or else will be used for the so-called “liqueurs d'expédition”. Several thousand wines are thus left to age for many years in more than 50 oak barrels. These are the “reserve wines”, which represent a considerable investment for the Company itself, including the financial costs of storage, the maintenance of the barrels, the air conditioning of the cellar reserved for their storage and the constant monitoring of the wines’ progress.

Champagne is traditionally made up of a blend, and the non-vintage variety reflects the skill and the know-how of the oenologist himself. Of all wines, Champagne is the most complex to produce, as it requires a great deal of patience, time and commitment. Non-vintage Brut Premier champagne combines at least 4 wines from different vineyards, and is comprised of Chardonnay (30%), Pinot Noir (50%) and Pinot Meunier (20%). The integration of reserve wines (approximately 10%), patiently aged in oak barrels for several years, gives the final product the fullflavoured complexity that’s typical of Louis Roederer champagne. After being blended and bottled, the Brut Premier is left to aged for three years. Once disgorged, the product is left to stand for another six months in order to allow the “liqueur de dosage” to complete its work. Brut Premier perfectly embodies of the style of Louis Roederer, combining the freshness and fruitiness of a young wine, with the vinosity and well-rounded flavour of a fully aged wine.

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Cristal Nel 1853, Louis Roederer eredita la Maison de Champagne dello zio. Decide allora di darle il suo nome e di promuoverne la notorietà all’estero. Concentra i suoi sforzi in diversi Paesi, tra cui la Russia, e nel giro di poco tempo lo Zar diventa un fervente amatore dello champagne di Monsieur Roederer. Un giorno, nel lontano 1876, lo Zar Alessandro II fa notare al suo Sommelier che le bottiglie servite alla sua tavola sono tutte avvolte in un panno, e che nulla le distingue da quelle che la sua corte degusta con diletto. Esige allora che la sua cuvée personale gli venga servita in bottiglie di cristallo dal fondo piatto trasparente, e con un collo che ne consenta l’inconfondibile identificazione. Nasce cosi Cristal, prima versione di una cuvée di prestigio dello champagne, presentata in una bottiglia il cui aspetto non è cambiato da più di un secolo. Oggi, la produzione di questa magnifica cuvée è limitata e viene sempre elaborata, come per lo Zar più di un secolo fa, con la stessa cura e le stesse esigenze.

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“inconfondibile identificazione ... pura sensualità” “unmistakeable identification ... pure sensuality”

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In 1853, Louis Roederer inherited the Maison de Champagne from his uncle. It was at that time that he decided to give the estate his own name and to promote the brand’s notoriety abroad. He concentrated his efforts within various countries, including Russia, and it was not long before the Tsar became a fervent admirer or Monsieur Roederer champagne. One day, back in 1876, Tsar Alexander II pointed out to his Sommelier that the bottles being served at his table are all wrapped in a cloth, and that nothing distinguished them from those which his court savoured with delight. He thus demanded that his personal cuvée be served in crystal bottles with a clear flat bottom, and with a neck that would allow for its unmistakeable identification. This gave rise to the Cristal variety, the first prestige cuvée champagne, which is presented in a bottle whose appearance has not changed in over a century. Today, the production of this magnificent cuvée is limited and is always prepared with the same care and attention to detail that the Tsar commanded over a century ago.


Lusso: Louis Roederer

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Cristal Brut Millésimé 2004 Vendemmie: Annata classica e generosa in cui quantità e qualità si sono date appuntamento! Senza raggiungere la perfezione ideale del millesimo 2002, il 2004 si è caratterizzato per la stessa tendenza climatica

Vintages: A classic and generous vintage, in term of both quantity and quality, has now arrived! Without achieving the ideal perfection of the 2002 vintage, the 2004 variety is characterized by the same climatic trends.

Stile: Seducente, preciso, attraente e dotato di una freschezza prolungata e quasi viva, questo Cristal 2004 è molto moderno grazie alla sua armonia ed alla seduzione immediata ma resta, innanzitutto, un grande classico dello Champagne settentrionale, associando freschezza, energia ed una mineralità quasi gessosa.

Style: A seductive, precise and engaging product with a long-lasting and spirited freshness, the 2004 Cristal is an extremely modern and harmonious vintage that that’s sure to make an immediate impact but, above all, remains one of the great northern Champagnes of the classic tradition, combining freshness and vivacity with an almost chalky minerality.

Elaborazione: 55% dI Pinot nero - 45% di Chardonnay - 20% di vini vinificati in legno (fusti di quercia) con un bâtonnage settimanale – Senza fermentazione malolattica. La cuvée Cristal beneficia in media di 5 anni di maturazione nelle cantine e di un riposo di 8 mesi dopo il dégorgement per completare la sua maturazione. Il dosage viene adattato a ciascun millesimo tra 8 e 10 g/l.

Processing: 55% Pinot Noir - 45% Chardonnay - 20% oak-aged wines, with weekly bâtonnage - No malolactic fermentation. This Cristal cuvée is aged in the cellars for an average of 5 years and, following disgorgement, is left to stand for an additional 8 months in order to complete the aging process. Based on each specific vintage, the dosage ranges from 8 to 10 g/L.

Note di degustazione: Colore giallo brillante con leggere sfumature ambrate, associate ad un’effervescenza ultra-sottile e persistente. Da subito si avverte un bouquet intenso e decisamente espressivo, distinguendo l’eleganza e la precisione aromatica dello chardonnay: frutti bianchi, polline zuccherato, agrumi ed una grande purezza minerale. Dopo qualche minuto, gli aromi evolvono verso note più candite e leggermente grigliate. L’attacco in bocca è ampio, cremoso e rivela un’incredibile concentrazione di frutti succosi: pesche gialle, albicocche, mango… Questa concentrazione serica e carnosa, densa ed allo stesso tempo dolce, tipica dei grandi Pinot neri, è immediatamente associata ad una fine acidità che dona al vino vivacità e mineralità. Ne deriva un’impressione di vera armonia di sapori e di sensi, di una struttura serica… Pura sensualità!

Tasting Notes: The product boasts a bright yellow colour with slight amber tones, combined with an ultra-fine and persistent effervescence. The palate will immediately sense an intense and extremely expressive bouquet, highlighting the elegance and precision of the chardonnay: white fruits, sweet pollens, citrus fruits and exceptional mineral purity. After a few minutes, the flavours evolve into candied and slightly grilled nuances of flavour. The palate will avert a wide-ranging, creamy aroma, with an incredible concentration of juicy fruits: such as peach, apricot, mango, etc... A consistent concentration of nectar that’s both dense and sweet at the same time, highlighting one of the typical qualities of the great Pinot Noirs: a quality that can immediately be attributed to a fine acidity, endowing the wine with both spirit and minerality. As a result, the wine boasts a silky structure, offering a wealth of harmonious flavours and sensations... a product of pure sensuality!


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Bugatti

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Lusso: Bugatti

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Grand Sport: il coupè più veloce al mondo con una produzione limitata di 300 automobili La Grand Sport è una supercar con le più elevate caratteristiche tecniche. La closedtop con tetto trasparente raggiunge una velocità massima di 407 km/h; con il tetto abbassato raggiunge invece un velocità massima di 360 km/h che rende la Grand Sport il coupè più veloce al mondo. Lo sviluppo della Bugatti Veyron rappresenta una delle più grandi sfide tecniche e di realizzazione di ingegneria nella storia automobilistica. La Veyron è stata e rimane una sintesi di superlative conquiste tecniche. E'stata la prima vettura di serie ad avere una monoscocca completamente in fibra di carbonio. L’accelerazione da 0 a 100 avviene in un tempo leggendario di 2,5 secondi. I suoi freni in carbonio-ceramica hanno un impianto di raffreddamento altamente innovativo e lo spoiler posteriore, che si attiva per costituire un freno ad aria supplementare in frenata, può arrivare da 100 km/h a completamente ferma in soli 31,4 metri e 2,3 secondi. La Super Sport invece vanta 1200 CV ed una velocità massima di 415 km/h ed esegue la stessa impresa ancora più velocemente.

GrandSport BronceCarbon

La convertibile più veloce al mondo al Qatar Motor Show 2012 Il leggendario produttore europeo ha partecipato al Qatar Motor Show per la seconda volta, presentando un modello con colore esclusivo e unico della Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport: il corpo vettura di colore giallo brillante contornato dal nero della fibra di carbonio. Il contrasto di nero e giallo, i colori preferiti di Ettore Bugatti, continua all'interno con i sedili rifiniti in pelle gialla e le cuciture nere. La console centrale è in carbonio nero, mentre il cruscotto, il volante e la leva del cambio sono in pelle nera con cuciture gialle. I clienti possono adeguare i veicoli alle loro preferenze personali, scegliendo tra una vasta gamma di materiali pregiati e colori.

» The Grand Sport, the world’s fastest convertible with a limited production run of 300 cars

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The Grand Sport, a supercar with the very highest technical specifications. In its closedtop incarnation with a transparent roof it reaches top speeds of 407 km/h; with the roof removed a maximum speed of 360 km/h makes the Grand Sport the fastest convertible in the world. The development of the Bugatti Veyron represented one of the greatest technical challenges and engineering achievements in automotive history. The Veyron was and remains a synthesis of superlative technical achievements. It was the first production vehicle to have a full carbon-fiber monocoque. Acceleration from 0 to 100 takes place in a legendary 2.5 seconds. With its carbon-ceramic brakes, highly innovative brake cooling system and the rear spoiler which is activated to serve as an additional air brake when braking, and can come to a complete standstill from 100 km/h in just 31.4 metres and 2.3 seconds. The Super Sport boasting 1,200 PS and a top speed of 415 km/h performs the same feat even faster.

The world’s fastest convertible at Qatar Motor Show 2012. The legendary European manufacturer took part in Qatar Motor Show for the second time, presenting an exclusive and uniquely coloured model of the Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport: a horizontal colour split with a bright yellow body framed in visible black carbon. The striking contrast of black and yellow, Ettore Bugatti’s favorite colours, is continued inside with seats finished in yellow-colored leather with black stitching. The middle console is in black carbon, while the dashboard, steering wheel and gearshift are made of black leather with yellow stitching. Bugatti customers can tailor their vehicles to their personal preferences by choosing from a broad array of exquisite material sand colours.


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Bugatti Veyron 16,4

Bugatti Dubai

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Motor show 2012, Quatar La più veloce convertible al mondo

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Prima mondiale della Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse al Salone di Ginevra

World premiere of the Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse at Geneva Motor Show

La velocità massima di 410 km / h (255 mph) rende la Vitesse Grand Sport quattro ruote motrici (come tutti Veyron) il roadster di serie più veloce di sempre. L'aumento di 199 CV sulla Grand Sport è stato conseguito principalmente utilizzando 4 nuovi grandi turbocompressori con intercooler. E’stato anche possibile ridurre leggermente il consumo di carburante nonostante l’incremento di produzione. Grazie ad una risposta rapida degli ammortizzatori che sono stati adattati da quelli delle competizioni automobilistiche, il controllo del veicolo è stato ulteriormente migliorato e perfettamente equilibrato. I freni, sono senza precedenti in termini di stabilità e prestazioni: hanno ora prese d'aria supplementari e più grandi. Bugatti ha sviluppato un nuovo spoiler sul tetto per la Grand Sport Vitesse che riduce in modo significativo il rumore del vento e dello scuotimento al suo interno. Inoltre, vi è un nuovo frangivento per la roadster che può essere riposto in modo compatto nella bagagliaio quando non si usa. Numerose le parti interne in fibra di carbonio come la consolle centrale, gli inserti delle portiere e il rivestimento adiacente al cruscotto. Non c'è fine alle opzioni di personalizzazione che offre la Bugatti. Ognuna delle 350 Veyrons costruite è unica.

The top speed of 410 km/h (255 mph) makes the four-wheel drive (like all Veyrons) Grand Sport Vitesse the fastest production roadster ever. The 199 hp increase over the Grand Sport has been mainly achieved by using 4 larger turbochargers with new intercoolers. It was even possible to reduce the fuel consumptions lightly despite the increased output. Thanks to the quick-responding dampers thathave been adapted from motor racing, the control of the vehicle has been further improved and perfectly balanced. The brakes, which are unparalleled in terms of stabilityand performance, now have additional and larger air intakes. Bugatti has developed a new roof spoiler for the Grand Sport Vitesse that significantly reduces wind noise and buffeting in the interior. Furthermore, there will be a new windbreak for the roadster that can be stored away compactly in the luggage compartment when not in use. Numerous interior parts are made from carbon fibre like the décor on the centre console, the door inserts and the adjoining trim on the instrument panel. There is no end to the individualisation options for the Bugatti. Each one of the 350 Veyrons built is therefore unique.


Lusso: Bugatti

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L'Or Blanc

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Primo veicolo al mondo con elementi in porcellana all’esterno e all’interno

World’s first vehicle using porcelain elements for exterior and interior design

E 'una automobile che ridefinisce l'arte del design. Posizionata sotto una luce speciale, la vettura offre un'eccellente immagine con dei bellissimi riflessi. La L'Or Blanc' è la prova delle capacità degli artigiani e la particolare struttura delle linee non solo rispecchia la pittura elaborata a mano su porcellana, ma anche il processo di modellizzazione nel design automobilistico. Ogni millimetro delle linee disegnate viene riempito a mano con il caratteristico colore blu e alla struttura vengono applicati cinque strati di vernice trasparente. Dodici elementi, realizzati in finissima porcellana completano l'approccio estetico di questa speciale Grand Sport. La porcellana è uno dei materiali più forti, ma il grado di qualità dipende dall’eccellenza del processo di fabbricazione. La "L'Or Blanc" è la prima automobile al mondo ad essere dotata di questo materiale. Prima di essere applicati sulla macchina, gli elementi in porcellana sono sottoposti ad un esame approfondito in materia di sicurezza automobilistica e di qualità per proteggere al meglio i passeggeri in caso di incidente. Oltre gli intarsi in porcellana firmati sui lati della consolle centrale, un intarsio fatto di finissima porcellana è fissato al pannello posteriore tra i sedili. In rilievo vi è il famoso elefante in posizione eretta creato dallo scultore Rembrandt Bugatti: sinonimo del marchio ancora oggi.

It represents an automobile that redefines the art of design. Positioned beneath a special light, the car is set in an ideal environment that provides an excellent image of the reflections. The ‘L’Or Blanc’ is evidence of the capabilities of the craftsmen and the distinctive structure of lines does not only mirror the elaborate hand painting on porcelain but also the process of modelling in automotive design. Each millimeter of the marked lines are being filled by hand with the characteristic blue color and the whole body receives five layers of clear lacquer. Twelve elements complete the aesthetic approach of this special Grand Sport. Porcelain is one of the strongest materials but the grade of quality depends significantly on the excellence of the manufacturing process. The “L’Or Blanc” is the world’s first automobile to be equipped with porcelain. Before their application to the car, the porcelain elements were extensively examined in regard to automotive safety and quality to optimally protect the passengers in case of an accident. Besides the signed porcelain inlays on the sides of the center console, an intarsia made of finest porcelain is fixed to the rear panel between the seats. The relief of the famous elephant in an upright standing position that has been created by sculptor Rembrandt Bugatti: synonym for the brand still today.

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Bombardier

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Bombardier costruisce tre linee di jet ad alte prestazioni aziendali in modo così innovativo e versatile che sono fonte di ispirazione sia per coloro che costruiscono aerei che per chi ama volare. Learjet (40 – 45 – 60 – 85): il primo business jet al mondo dalle caratteristiche sportive vitali e irresistibili. Challenger (300 – 605 – 850): per volare comodamente su uno dei modelli della famiglia dei business jet Challenger, colonna portante di tanti modelli aziendali. Global (5000 – 6000 – 7000 – 8000): la linea sofisticata e maestosa della famiglia dei business jet che propone una nuova tendenza in termini di comfort e prestazioni.

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Bombardier builds them - three families of high-performance business jets so versatile and innovative that they are as inspiring to those who build aircraft as they are to those who fly them. Capture the sporty, vital and irresistible force of Learjet aircraft (40 – 45 – 60 – 85), the world's first business jets. Go confidently with the comfort and enduring business acumen of the Challenger aircraft family (300 – 605 – 850), backbone of so many corporate fleets. Lead with the stately and sophisticated Global business jet family (5000 – 6000 – 7000 – 8000): which charts a new course in comfort and performance.

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Lusso: Bombardier

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Challenger 850 e 605 Il Challenger 850, si presenta con una configurazione base di 14 posti. Il Challenger 850 è una soluzione unica per le sue caratteristiche che offrono comfort e flessibilità imparagonabili, sfruttando l’ampia cabina, le prestazioni intercontinentali, l’affidabilità e la facilità di manutenzione del suo predecessore di linea. The Challenger 850 aircraft, offered in a baseline 14-seat configuration. The Challenger 850 aircraft is a unique solution for executive requirements offering unparalleled flexibility and comfort, taking advantage of the widebody cabin, intercontinental performance, reliability and maintainability of its airliner heritage. Il Challenger 605 offre la cabina più ampia dei grandi business jet oggi disponibili (2,49 m) e dispone di interni confortevoli alti fino a 1,85 m. La larghezza incomparabile della sua cabina rende questo velivolo adatto ad una varietà di altre mansioni tra cui l’aereo ambulanza, il controllo di volo, formazione e controllo marittimo. Il Challenger 605 opera a una velocità di crociera massima di 470 nodi (870 km /h) e la sua ampia cabina fornisce una zona dove poter riposare o lavorare in totale comfort e tranquillità. The Challenger 605 jet features the widest cabin of any large-size business jet available today – eight feet two inches wide (2.49 m) – and has comfortable stand-up room of six feet one inch (1.85 m). Its unmatched cabin width makes this aircraft well suited to a variety of other roles including air ambulance, flight inspection, electronic systems training and maritime surveillance. The Challenger 605 jet operates at a maximum cruise speed of Mach 0.82 (470 knots; 541 mph; 870 km/h) and its widebody cabin provides a quiet and comfortable area to work and rest.

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Global 7000 Il nuovo business jet Global 7000 definisce completamente la libertà, la flessibilità e comfort. La cabina, unica nella sua gamma, è divisa in 4 compartimenti e permette tantissime possibilità di configurazione per ottimizzare gli spazi. Altrettanto impressionante, il Global 7000 aereo vola 7.300 nm a Mach 0,85 con 10 passeggeri, collegando non-stop città come New YorkDubai, Londra-Singapore e Pechino-Washington. I motori di nuova generazione impostano i nuovi standard di efficienza, con consumi ridotti di carburante e basse emissioni.

The new Bombardier Global 7000 business jet completely defines freedom, flexibility and comfort. The unique, true 4-zone cabin offers infinitely greater configuration possibilities to optimize productivity or allow for leisure pastimes without compromise. Equally impressive, the Global 7000 aircraft flies 7,300 nm at Mach 0.85 with 10 passengers, connecting key city-pairs such as New York-Dubai, London-Singapore, and Beijing-Washington. Next-generation GE engines set the new standard on efficiency, with their industry-leading low fuel burn and low emissions.


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Global 6000 Il jet Global 6000 ha la cabina più grande di qualsiasi aereo aziendale custom con il 28% del volume in più e il 45 % della superficie maggiore rispetto ai suoi più vicini competitor. La cabina di 14,73 m di lunghezza, 2,49 m di larghezza e 1,91 m d’altezza, consente una configurazione confortevole a tre compartimenti. La configurazione standard ha una grande cabina armatoriale a poppa con bagno adiacente per il riposo e la privacy. Esso comprende anche una lounge nella prima parte della cabina, una a metà cabina per le conferenze, e presenta a prua una sezione dedicata composta da un bagno, una cucina e una zona equipaggio.

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The Global 6000 jet features the largest cabin of any purpose-built corporate aircraft with 28 per cent more cabin volume (2,140 cubic feet; 60.6 cu. m), and 45 per cent more floor area (335 square feet; 31.12 sq. m) than its closest competitor. The cabin’s 48-foot four-inch (14.73-m) length and eight-foot two-inch (2.49-m) and six feet three inches (1,91 m) of stand-up height with allow for a comfortable three-compartment configuration. For example, the baseline configuration includes an enclosed large aft stateroom with adjacent lavatory for rest and privacy. It also includes a forward club grouping, a midcabin conference grouping, and a dedicated forward section comprised of a lavatory, a large galley area and a crew area.

New Learjet 85 e Learjet 60 XR Il Learjet 60 XR offre la suite Rockwell Collins Pro Line 21, un sistema avionico moderno che integra design innovativo, intuitività, e tecnologia e offre ai piloti accesso immediato alle informazioni importanti di volo. Il pacchetto di avionica integrata include 4 schermi LCD da 20 x 25 cm ad alta risoluzione aumentando l'area di visualizzazione complessiva del 75% e migliorando notevolmente la qualità delle immagini. Gli interni ridisegnati offrono una cabina già ben conosciuta per il suo comfort, un ampio corridoio e una seduta comoda per la testa e le spalle. Lo spazio per i passeggeri (9 max) è arricchito con sedili progettati per migliorare la comodità delle gambe, una cucina più grande e un armadio offrono aree di lavoro ottimizzate e spazio di stivaggio aggiuntivo.

Il nuovo Learjet 85 è pensato per fornire le straordinarie prestazioni che i proprietari del Learjet si aspettano. Punta ad un alta velocità di crociera di Mach 0,82 e un’autonomia transcontinentale fino a 3.000 miglia nautiche (5.556 km) . Il nuovo Learjet 85 è progettato per fornire una cabina più grande e confortevole rispetto a tutti gli aerei esistenti di medie dimensioni. Questo jet con un’altezza interna di 1, 80 metri offrirà agli 8 passeggeri vivibilità e comfort superiori. The new Learjet 85 aircraft is set to deliver the extraordinary performance Learjet aircraft owners expect. The clean-sheet Learjet 85 aircraft targets a high-speed cruise of Mach 0.82 and a transcontinental range of up to 3,000 nautical miles (5,556 km)1. With a cabin volume of 665 cubic feet2, the new Learjet 85 aircraft is designed to provide a larger, more comfortable cabin than any existing midsize aircraft. This jet will offer eight passengers a sixfoot one-inch3 (180.3-cm) stand-up cabin built to ensure superior productivity and comfort.

The Learjet 60 XR aircraft features the Rockwell Collins Pro Line 21, a stateof-the-art avionics suite that applies the latest flight deck design, human factors concepts and system technology to offer pilots instant, intuitive access to critical flight information. The integrated avionics package includes four eight-inch by 10-inch (20-cm by 25-cm) high-resolution LCD adaptive flight screens, increasing the overall display area by 75 per cent and dramatically improving the quality of the visuals. Newly styled interior builds upon a stand-up cabin already well known for its superior comfort, wide aisle and generous seated head and shoulder room. Passenger space for up to nine is enhanced with redesigned seats that improve legroom, while a larger galley and vanity cabinet offer optimized work areas and additional storage space.


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