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1. METODICA DI SPERIMENTAZIONE

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2.1.5 ARPA SICILIA

2.1.5 ARPA SICILIA

La valutazione comparata dell’eutrofizzazione tra la Direttiva Quadro Acque (DQA) e la Direttiva Nitrati ha previsto l’analisi dei dati derivanti dai monitoraggi istituzionali eseguiti dalle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale riferibili ai fiumi e laghi, in ottemperanza alle direttive stesse. In particolare, la sperimentazione è stata condotta su Corpi Idrici (CI) in cui sono stati monitorati gli EQB diatomee, macrofite, fitoplancton, oltre i macrodescrittori (LIMeco, LTLeco), e su stazioni di campionamento monitorate secondo la Direttiva Nitrati, a condizione che il rapporto CI/stazione di campionamento fosse di 1/1. Pertanto, sono stati selezionati CI in funzione del rischio associato a pressioni significative e impatto “arricchimento di nutrienti da agricoltura”. Ogni Agenzia ha scelto specifici periodi di riferimento del monitoraggio dei CI, in quanto non allineati tra regione e regione, nell’ottica di rispettare, per quanto possibile, la corrispondenza con il quadriennio di riferimento del monitoraggio delle stazioni di campionamento sensu Direttiva Nitrati (2012-2015). Per le elaborazioni è stato preso in considerazione lo stato peggiore tra gli EQB, in linea con la metodica in via di sperimentazione; per i fiumi si è proceduto anche con alcune valutazioni considerando separatamente gli EQB macrofite e diatomee, al fine di fare emergere, in modo chiaro ed evidente, le eventuali risposte differenziate degli stessi alla concentrazione dei nutrienti. Laddove erano presenti dati esclusivamente di un EQB si è proceduto all’analisi sperimentale con i dati a disposizione; è chiaro che nello specifico non è stato possibile portare a termine da parte delle Agenzie il monitoraggio secondo l’EQB escluso, e questo fa parte del meccanismo classico proposto dalla DQA. In definitiva è stato valutato in un primo momento indistintamente l’uno, l’altro o il peggiore tra lo stato degli EQB (se presenti entrambi), poi si è proceduto ad evidenziare le differenze di applicazione dove erano presenti dati di entrambi. Infine è stato esaminato lo stato del LIMeco in funzione delle concentrazioni dei nutrienti (composti dell’azoto e fosforo totale). Il metodo MATTM si riferisce alla definizione dell’eutrofizzazione secondo la Direttiva Reflui; in particolare l’eutrofizzazione viene associata alla concentrazione dei nutrienti (intesi come azoto e fosforo), alla proliferazione di alghe e di forme superiori di vita vegetale, alla perturbazione dell’equilibrio degli organismi presenti e alla qualità delle acque (art.2.11 Direttiva 91/271/CEE). Ci si aspetta quindi una risposta degli organismi vegetali in riferimento alle concentrazioni dei nutrienti e la risposta che viene osservata è relativa allo stato di classificazione degli EQB indagati, tenendo sempre presente l’impossibilità di associare in modo univoco pressione/stato. Chiaramente il concetto di qualità delle acque al quale si riferisce la Direttiva Reflui è precedente a quello subentrato a seguito dell'entrata in vigore della DQA. Pertanto, considerando comunque l’assoluta necessità di prendere in considerazione sia i macrodescrittori sia gli EQB, nelle considerazioni della presente sperimentazione, è stata attribuita maggiore rilevanza ai parametri chimici, proprio perché come detto in precedenza, gli EQB potrebbero rispondere anche ad altre pressioni (es. idromorfologiche per le macrofite), partendo dal presupposto che il LIMeco (in riferimento ai fiumi) risponde in maniera precisa e completa all’impatto da arricchimento da nutrienti. Anche tale ultima assunzione è stata valutata nel presente lavoro. In particolare sono state eseguite le seguenti elaborazioni e rappresentazioni:

• Calcolo delle frequenze assolute; • calcolo delle frequenze percentuale e rappresentazioni grafiche; • carte tematiche regionali relative allo stato trofico secondo la Direttiva Quadro Acque e Direttiva Nitrati; • rappresentazione grafica con areogramma dei dati disaggregati (macrofite, diatomee, macrodescrittori).

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