VOCABOLARIO DELL’ARTE INCISORIA ACQUAFORTE
ACQUATINTA
AGO DA ACQUAFORTE BARBE
BRUNITOIO BULINO
CALCOGRAFIA
INCISIONE IN CAVO INCISIONE IN RILIEVO LITOGRAFIA MANIERA A LAPIS O A GESSETTO MANIERA NERA MANIERA A PASTELLO MANIERA PUNTEGGIATA
Acido (o mordente) utilizzato per corrodere le lastre di rame. Si distinguono tre tipi di mordente: acido nitrico o nitroso, acido cloridrico diluito con clorato di potassio o Bagno Olandese, per cloruro di ferro. Tecnica simile al mezzotinto ma di grana più regolare. Sulla base dell’acquaforte si fanno depositare grani di sabbia, polvere o sale che vengono poi rimossi lasciando una superficie porosa pronta ad essere incisa. Strumento usato per aprire le linee sulla lastra coperta di vernice. Gli aghi variano di spessore e sono con punta più o meno aguzza. Materiale a ricciolo sollevato dal bulino o dalla punta secca ai lati dei solchi. Solitamente il materiale è asportato, ma volendo ottenere un effetto vibrato si possono conservare e inchiostrare (ciò è più frequente nella tecnica della punta secca). Strumento usato per cancellare le linee sottili incise sulla lastra Strumento usato per incidere le matrici di metallo. E’ costituito da una piccola asta di metallo con sezione quadrata o a losanga montata su un’impugnatura di legno a forma di fungo. Tecnica di stampa in cavo. Procedimento di stampa mediante matrici di metallo: le più usate sono di rame, ma sono state sperimentate anche altri materiali quali zinco, ferro, argento, acciaio, ottone. Tra le ultime sperimentazioni rientra anche l’elettrolisi. Tecnica di incisione in cui lo spazio inciso ha un valore positivo e corrisponde al disegno. In sostanza i solchi incisi accoglieranno l’inchiostro in fase di stampa. Tecnica di incisione in cui gli spazi incisi corrispondono alle zone da lasciare in bianco a stampa ultimata. Le zone in rilievo andranno inchiostrate in fase di stampe. Procedimento di stampa mediante matrici di pietra disegnata con una matita grassa. Procedimento tonale che consiste nell’incidere sulla lastra una serie di puntini con aghi o con la roulette. Procedimento di stampa col quale si ottengono disegni in bianco su sfondo nero. Procedimento simile alla maniera a pastello utilizzando, però, una serie di lastre in successione per stampare i vari colori a imitazione del pastello. Il principio della maniera punteggiata è quello della maniera a lapis con la differenza che i puntini sono ottenuti con l’uso di un bulino particolare.
MEZZOTINTO
MORDENTE MORSURA PROCEDIMENTI TONALI PUNTA SECCA RASCHIETTO SCALPELLO SGORBIA STAMPA ORIGINALE
STATO STRUMENTO DA OMBREGGIATURA STRUMENTO PER LA FILETTATURA TORCHIO
Procedimento che consiste nel preparare una lastra molto scura alla stampa e nell’elaborazione il negativo delle parti che devono risultare più chiare. I risultati ottenuti sono di particolare morbidezza e ricchezza di neri. Vedi Acquaforte Effetto dell'incisione di una lastra metallica mediante acido. Metodi per conseguire superfici di tono paragonabili ad una stesura di colore. Punta affusolata con cui si incide il rame. Strumento usato per togliere le barbe prodotte dal bulino. Strumento usato per ottenere linee larghe. Scalpello a sezione curva utilizzato per l’incisione xilografica Stampa prodotta in più esemplari eseguita personalmente dall’autore sia nell’intaglio che nella stampa; presenta la firma dell’autore e il numero progressivo seguito dal numero totale degli esemplari. Riutilizzo di una lastra sulla quale sono state precedentemente apportate delle modifiche. Qualsiasi aggiunta su una lastra costituisce un ulteriore stato. Strumento col quale si ottengono linee sottilissime usato dall’intagliatore su legno per ottenere ombreggiature. Strumento usato per ottenere linee parallele. Macchina da stampa utilizzata per l'impressione nei tre sistemi di stampa: tipografico, litografico e calcografico. Il torchio tipografico adottato dai primi stampatori è costituito da un piano sul quale viene posta la forma, inchiostrata mediante i mazzi (grossi tamponi imbevuti di inchiostro); la parte superiore è formata da un secondo piano, azionato mediante un sistema meccanico di leva-vite. La carta, posta sopra la forma, riceve la stampa attraverso la pressione del piano superiore. Il torchio litografico si differenzia da quello tipografico per il modo in cui la pressione di stampa è esercitata sulla pietra o sullo zinco montati su un piano scorrevole, mediante una racla di legno (una specie di spatola ricoperta di cuoio), chiamata anche "coltello". Il movimento del piano scorrevole si effettua manualmente mediante una ruota a stella (simile al timone di una nave): questo tipo di torchio è perciò chiamato "torchio a stella". Il torchio calcografico è composto dalla tavola portalastra (il cui movimento scorrevole si ottiene attraverso la rotazione del cilindro inferiore) e dal cilindro superiore che ha la funzione (sempre attraverso la rotazione) di esercitare la pressione sulla lastra stessa.
VERNICE PER ACQUAFORTE
XILOGRAFIA
Miscela di cera, gomma e resina inattaccabile all’acquaforte con cui si ricopre la lastra destinata a ricevere il mordente. Viene applicata con un tampone di seta o pelle di capretto dopo essere stata sciolta su fiamma o in cloroformio o con un rullo lasciando la miscela della consistenza di una pasta. Tecnica di stampa in rilievo. Procedimento di stampa mediante matrici di legno.
ABBREVIAZIONI E TERMINI USATI NELLE STAMPE: SCULPSIT (sc., sculp.), CELAVIT (cel.), INCIDIT (inc., incid, incisor): accompagnano il nome dell’incisore a bulino FECIT (f., fec.), ACQUA FORTI (a.f.): accompagnano il nome dell’incisore ad acquaforte PINXIT (p., pinx.), DELINEAVIT (d., del.): accompagnano il nome del pittore o del disegnatore INVENIT (inv., inventor), COMPOSUIT(com.), FIGURAVIT (fig.,): accompagnano il nome dell’inventore del disegno EXCUDIT (exc.), DIVULGAVIT (div.): accompagnano il nome dell’editore o del mercante di stampe IMPRESSIT (imp.): accompagnano il nome dello stampatore.