Architecture Portfolio 2018

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Sofia Ferrentino

Architecture Portfolio



This is me



Sono Sofia Ferrentino, dottoressa in Architettura. Mi interessa osservare come l’Architettura si compone nel mondo, poiché essa riflette le esigenze di una comunità. Mi attrae soprattutto vedere come le persone indirettamente si approcciano ad essa, “dal cucchiaio alla città”, e aiutarle a ottimizzare lo spazio che loro ricercano, creando la loro zona comfort. Personalmente, gli anni universitari mi hanno dato la possibilità di sperimentare graficamente e impostare sempre nuovi visioni per guardare l’architettura attraverso tecniche grafiche differenti.

I'm Sofia Ferrentino, M.A. in Architecture. I am interested in observing how Architecture is composed in the world, since it reflects the needs of a community. I am especially attracted to see how people indirectly approach architecture, “from the spoon to the town”, and help it to optimize the space they seek by creating their comfort zone. Personally, the university years have given me the opportunity to experiment graphically and always set new visions to look at architecture through different graphic techniques.


Italy, Macerata (MC) 02.10.1991 sofia.ferrentino@libero.it +39 347 4544601 https://issuu.com/sofia.f linkedin.com/in/sofia-ferrentino


CONTENTS Curriculum Vitae

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Progetti Selezionati| Selected Projects

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ISTRUZIONE . EDUCATION 2006 . 2010

Liceo Classico High School (specializing in classical studies) IIS da Vinci , Civitanova Marche (MC), Italy 90 - 100

2010 . 2014

Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Bachelor’s Degree in Architecture Unicam, Univeristà degli studi di Camerino, Facoltà di Architettura “Eduardo Vittoria”, sede Ascoli Piceno (AP), Italy 110 - 110

2014 . 2018

Laurea Magistrale in Architettura, dCP Master’s Degree in Architecture Università Iuav di Venezia (VE), Italy 105 - 110

FORMAZIONE . WORK EXPERIENCE 2016 . 2017

Laboratori metropolitani Hong Kong, Iuav Hong Kong Polytechnic University + Iuav University Workshop Internazionale + Tirocinio International Workshop + Internship

2013 . 2014

Studio Massimo Guidotti Architetto Ascoli Piceno (AP), Italy Tirocinio + Collaborazione Internship Collaboration

2013

TStudio , Arch. Guendalina Salimei Roma (RM), Italy Tirocinio di Formazione Training Architecture Internship

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PUBBLICAZIONI . PUBLICATIONS 2017

Mostra Laboratori metropolitani Hong Kong a cura di Roberta Bartolone e Giuseppe Caldarola spazio espositivo “Gino Valle”, Iuav Venezia (VE)

2013 . 2014

Nuovo Municipio Cavezzo Concorso Internazionale - quarto posto Comune di Cavezzo,Cavezzo (MO) http://massimoguidottiarchitetto.it/progetto/ristrutturazione-edifici-pubblici/

Copertura dell’Auditorium di Adriano Concorso Internazionale Comune di Roma, Roma (RM) http://massimoguidottiarchitetto.it/progetto/auditorium-adriano-roma/

2013

TRUE-TOPIA . Città adriatica riciclasi workshop Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria”, Ascoli Piceno (AP) Esposizione del progetto di tesi

COMPETENZE . SKILLS Software

Adobe Illustrator Adobe InDesign Adobe Photoshop Adobe Premiere Autocad Quantum Gis Sap 2014 3d Studio Max Design

Personal

Fotografia Modellazione Disegno

LINGUE . LANGUAGES Italiano

Native

Inglese

Basic 7



PROGETTI SELEZIONATI . SELECTED PROJECTS 2017 . 2018

Human Flow Tesi Magistrale . Master Thesis

10

2016 . 2017

On the Water Line

18

2016

Find Home

24

2016

Connecting Dots

28

2016

Stitching Wounds

36

2015

Nature Border Line

42

2015

Centro Culturale Nervesa della Battaglia

48

2013 . 2014

Re.Birth Tesi Triennale . Bachelor’s Degree

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HUMAN FLOW Master Thesis Location Lamma Island . Hong Kong Program Reception Center for Refugees In questi ultimi anni il tema dei rifugiati, dei disoccupati e degli esclusi sociali, è un tema affrontato più e più volte, in qualsiasi ambiente, dal sociale all’ architettonico, perchè fa parte ormai della realtà che ci circonda. Questa situazione è causata da continui conflitti politici. Quella che ad oggi è chiamata la "crisi dei rifugiati" è di fatto una crisi umanitaria. Chiunque potrebbe trovarsi ad essere rifugiato oppure disoccupato, e tutti vorrebbero avere la possibilità di poter riemergere da tale situazione. Un modo per migliorare la qualità della vita sarebbe ridare dignità all’uomo e farlo sentire utile, necessario, per esempio assegnandogli un lavoro. Per questo motivo l’ idea progettuale mira a creare un centro di accoglienza e promozione sociale, dove chi si trova in difficoltà possa sentirsi reintegrato in un ambiente vicino alla natura e dove viene reinsegnato un lavoro, idoneo con la città di Hong Kong. Dunque aiutarli a ritornare uomini autonomi e indipendenti, riprendendo uno dei più famosi insegnamenti di Confucio: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno, insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.

In recent years the theme of refugees, the unemployed and the excluded social, is a theme addressed over and over, in any environment, from social to 'architectural, because it is now part of the reality that surrounds us. This situation is caused by continuous political conflicts. What today is called the "refugee crisis" is in fact a humanitarian crisis. Anyone could be a refugee or unemployed, and everyone would like to be able to re-emerge from this situation. One way to improve the quality of life would be to restore dignity to man and make him feel useful, necessary, for example by assigning him a job. For this reason the project idea aims to create a center for social reception and promotion, where those in difficulty can feel reintegrated in an environment close to nature and where a job is re-established, suitable with the city of Hong Kong. So help them to return autonomous and independent men, taking one of the most famous teachings of Confucius: "Give a man a fish and feed him for a day, teach him how to fish and feed him for life".

Relatore . Thesis Advisor Aldo Aymonino Correlatore . Co-Advisor Marco Ferrari Master Thesis Sofia Ferrentino

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ON THE WATER LINE Laboratori Metropolitani Hong Kong . Villard Location Lamma Island . Hong Kong Program Floating House for 10.000 Refugees Il progetto ideato per questo luogo, al fine di poter al meglio accogliere una popolazione di circa 10.000 persone, costituita per la maggior parte da rifugiati politici, con una serie di esigenze focalizzate sulla permanenza di breve termine, si sviluppa all’interno di una delle principali baie dell’isola ( Rainbow Bay ) sfruttando la tipologia insediativa del floating House. Questa scelta progettuale nasce dall’esigenza di permettere una continua modifica dell’ assetto del nuovo insediamento, favorendo la possibiltà di espansione e contrazione dello stesso al variare dei flussi e delle esigenze, oltre a quella di mantenere immutato il carattere incontaminato dell’isola, che ad oggi è una delle caratteristiche distintive del luogo. Il progetto si articola attorno ad un ampio nucleo centrale, il quale racchiude in se tutti gli spazi del welfare indispensabili per un insediamneto di tali dimensioni. Attorno ad esso, quasi con una disposizione a raggiera si dislocano una serie di abitazioni.

The project conceived for this place, in order to be able to best accommodate a population of around 10.000 people, constituted for the most part by political refugees, with a series of requirements focused on short-term permanence, develops inside one of the main island bays (Rainbow Bay) using the settlement type of floating House. This design choice is born from the need to allow a continuous buoyancy modification of the new settlement should also enhance the possibility of expansion and contraction of the same at varying flows and needs, as well as to maintain unchanged the island's unspoiled nature, which today is one of the distinctive features of the place. The project is organized around a large central nucleus, which contains in itself all the welfare spaces essential to a settlement of this size; around it, almost with a radial arrangement will displace a series of housing.

Responsabili Scientifici . Scientific Officers Aldo Aymonino Enrico Fontanari Tutor Roberta Bartolone Giuseppe Caldarola Team Serena Alcini Sofia Ferrentino Riccardo Iacobellis

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FIND HOME Laboratori Metropolitani Hong Kong . Villard Location Lamma Island . Hong Kong Program Floating House for 10.000 Refugees Questo progetto fa parte del primo ciclo di idee della sesta edizione del programma di ricerca “Laboratori Metropolitani”, svoltasi a Hong Kong, in co-tutela con la Polytechnic University (Poly-U Hong Kong), successivamente aggiornata e revisionata nella sede principale Iuav di Venezia. L’idea progettuale è di trasferire e raggruppare 10.000 rifugiati, attualmente diffusi nel territorio dell'isola di Lamma, terza isola per estensione dell’arcipelago di Hong Kong, e specificamente nei pressi della baia di Sok Kwu Wan, pensando di creare una “città galleggiante”. Da un punto di vista funzionale l’area è caratterizzata da piccoli insediamenti di pescatori, i quali nutrono un legame ed una relazione diretta con l’acqua e il territorio circostante oltre che da una serie di piccole attività legate al turismo ed alla ristorazione. L'accordo è di riconsiderare l'isola di Lamma attraverso un'attenta analisi delle condizioni formali e informali attraverso le quali si forma una nuova visione della pianificazione urbana e dell'architettura.

This project is part of the first cycle of ideas of the sixth edition of the "Metropolitan Laboratories" research program, held in Hong Kong, in co-protection with the Polytechnic University (Poly-U Hong Kong), subsequently updated and revised at the Iuav headquarters from Venice. The project idea is to transfer and group 10,000 refugees, currently widespread in the territory of the island of Lamma, third island by extension of the Hong Kong archipelago, and specifically near the bay of Sok Kwu Wan, thinking of creating a "city floating". From a functional point of view the area is characterized by small settlements of fishermen, who nurture a bond and a direct relationship with the water and the surrounding territory as well as a series of small activities related to tourism and catering. The agreement is to reconsider the island of Lamma through a careful analysis of the formal and informal conditions through which a new vision of urban planning and architecture is formed.

Responsabili Scientifici . Scientific Officers Aldo Aymonino, Enrico Fontanari (Iuav) Laurent Gutierrez, Valerie Portefaix (Poly-U Hong Kong) Paolo Bonvini, Gianluigi Mondaini (UnivPM), Rita Simone (UniRC) Tutor Roberta Bartolone, Giuseppe Caldarola (Iuav) Angela Currò (UniRC) Team Serena Alcini Francesca Campanella Elisa Cardinali Fabrizia Fazzari Sofia Ferrentino Anthony Ng Hiu Tung Nicole Zhang Li

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CONNECTING DOTS Atelier Città e Paesaggio Location Roosvelt Avenue . Queens . New York Program Hybrid Building and Landscape L’area di interesse per la formazione di questo progetto si trova nel quartiere Corona, nel Queens, più specificatamente lungo l’asse viario della Junction Boulevard, avendo origine dalla stazione ferroviaria omonima fino all’incrocio con l’asse perpendicolare di Northen Boulevard. Si è scelto questo sistema stradale partendo da un’analisi in grande scala e indivuando alcune problematiche legate ai flussi urbani e alle molte etnie presenti in questa zona; ci si è accorti della mancanza di aree pubbliche o la decandena degli spazi privati e perorsi pedonali. La volontà è di generare dei collegamenti al tessuto urbano a misura di pedone al fine di convogliare flussi in direzione perpendicolare alla junction boulevard e innestare nel tessuto stesso punti di nuove potenzialità pubbliche. I nuovi percorsi pedonali si innestano attraverso i nuovi interventi architettonici, i quali definiscono nuovi rapporti e relazioni tra il contesto costruito e l’asse viario. I nuovi itinerari captano i passaggi privati, generando degli spazi di incontro e di sosta utili alla comunità e ai residenti degli isolati stessi si presentano come piccole superfici, intime e protette che possano offrire una nuova idea di spazio pubblico accogliente e familiare.

The area of interest for the formation of this project is located in the Crown district, in Queens, more specifically along the road axis of Junction Boulevard, originating from the railway station of the same name up to the intersection with the perpendicular axis of Northen Boulevard. This road system was chosen starting from a large-scale analysis and identifying some problems related to urban flows and the many ethnic groups present in this area; we have noticed the lack of public areas or the decadena of private spaces and pedestrian paths. The will is to generate links to the urban fabric to measure pedestrian in order to channel flows in a direction perpendicular to the junction boulevard and graft into the fabric itself points of new public potential. The new pedestrian paths are grafted by new architectural interventions, which define new relationships and relationships between the built context and the road axis. The new itineraries capture the private passages, creating spaces for meeting and rest, useful to the community and to the residents of the blocks themselves, presenting themselves as small surfaces, intimate and protected that can offer a new idea of welcoming and familiar public space.

Docenti . Professors Aldo Aymonino Enrico Fontanari Agostino Cappelli Luigi Latini Team Paolo Birro Sofia Ferrentino Elisa Lavanga Filippo Novello Andrea Stocco

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STITCHING WOUNDS Atelier Città e Paesaggio Location Roosvelt Avenue . Queens . New York Program Hybrid Building and Landscape Roosevelt Avenue è un'arteria importante del sito di progetto, che guarda sia al paesaggio che ai trasporti. La ferrovia elevata è un forte elemento di divisione tra il quartiere di Jackson Heights (lato nord) e i quartieri di Elmhurst-Corona (lato sud). L'idea di progetto è quella di fare agire Roosevelt Avenue come un'asse di collegamento tra i due lati. Per farlo, sono stati posizionati 5 hotspot urbani nelle vicinanze del viale, vicino alle stazioni ferroviarie, su entrambi i lati, disposti in uno schema di filiali, al fine di garantire un'ampia gamma e un accesso a corto raggio. I 5 hotspot sono edifici ibridi posti alle estremità dei rami, mentre le stazioni sono i punti di partenza. Il programma degli edifici, ove possibile, è correlato con le funzioni esistenti del sito, con lo scopo di enfatizzare la vocazione locale.

Roosevelt Avenue is an important axe of the project site, looking both at landscape and transportations. Elevated railway is a strong division element between Jackson Heights neighborhood (north) and Elmhurst-Corona neighborhoods (south side). The project idea is to make Roosevelt Avenue act as a connection axe between the two sides. In order to do that, we put 5 urban hotspots nearby the Avenue, placed near the railway stations, both sides, disposed in a branch scheme, in order to guarantee wide range and short range access. The 5 hotspots are hybrid buildings placed at the ends of the branches, while the stations are the starting points. The program of the buildings, where possible, is related with the existing functions of the site, with the purpose of emphasizing the local vocation.

Docenti . Professors Aldo Aymonino, Enrico Fontanari (Iuav) Sebastián Irarrázaval Team Paolo Birro Sofia Ferrentino Elisa Lavanga Filippo Novello Andrea Stocco

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Barrak . Lunapark

L'idea della guerra come gioco ha ispirato questo ibrido. Questa affermazione si riferisce al legame profondo che esiste tra la guerra e la storia americana moderna, per non parlare che quasi tutti giocavano con i soldatini quando erano bambini. Questo è il motivo per cui il programma di questo edificio combina una caserma e un lunapark, quest’ultimo simbolo americano di divertimento.

The idea of war as a game inspired this hybrid. This statement refers to the deep link that exists between war and the modern American history, not to mention that almost everyone used to play with toy soldiers when he was a kid. This is why the program of this building combines a barrack and a lunapark, which is the american symbol of fun.


Cemetry . Market

La concezione latina della morte, vista come una celebrazione di un nuovo passo della vita (emblematico nella Dias de los Muertos), è il punto concettuale iniziale nel processo di ripensare la nuova piazza non comune. Attraverso l'iniezione di funzioni popolari (ad esempio a mercato alimentare), una grande quantità di spazi urbani potrebbe essere proposta al quartiere.

The latin’s conception of death, seen as a celebration of a new life’s step (emblematic in the Dias de los Muertos), is the starting conceptual point in the process of re-thinking new un-common plaza. Throught the injection of popular functions (e.g. a food market), a large amount of urban spaces could be reintroduced and proposed to the neighbourhood.


Row Houses . Ships

Il potenziale inespresso dello scontro causato dal nuovo e la continua ondata di immigrazione e la fila di case del tessuto urbano del Queens è indagato nella destabilizzazione di alcuni sentimenti comuni, come la paura, il pregiudizio o emarginazione, provenienti da entrambi i lati. La possibilità di questa integrazione, e il dialogo, si rifletterà su la connessione tra diversi spazi urbani.

The inexpressed potential of the clash caused by a new and continous wave of immigration and the urban row houses tissue of Queens is investigated in the destabilisation of some common feeligs, such as fear, prejudice or marginalisation, coming from both side. The possibility of this integration, and dialogue, will be reflected on the connection between different urban spaces.


Casino . Lighthouse

New York non ha una forte tradizione religiosa come hanno le altre città americane, quindi abbiamo posizionato il rinomato Bellagio Casino (preso da Las Vegas) per avere un forte punto di attrazione. Sulla cima di esso c'è un enorme faro pensato per attirare visitatori come se fossero barche alla ricerca di un rifugio sicuro. Il faro si comporta come un campana religiosa, il croupier come prete.

New York has not a strong tradition of gable like other american cities have, so we placed the renowned Bellagio Casino (taken from Las Vegas) to have a strong attraction point. On the top of it, a huge lighthouse is meant to attract visitors as if they were boats looking for a safe haven. The lone lighthouse acts like a bell ringer, the croupier as a priest.



NATURE BORDER LINE Atelier Sostenibilità Ambientale Location Brescia Program Esportare il Centro Storico Brescia rappresenta, come altre cità italiane in via di sviluppo dopo la Seconda Guerra Mondiale, uno dei classici esempi di città diffusa. Obbiettivo del progetto è cercare di completare la città esistente, migliorandone la qualità e le prestazioni fisiche, sociali e culturali. Per lo sviluppo del progetto si sono ridefiniti i Bordi, dei Cluster, creando dei recinti che vengono materialmente individuati dalle strade che li circondano. Le strade divengono in questo modo il bordo generato dallo scavo del suolo, cambiando così la strada carrabile, e che grazie alla creazione del percorso ciclo pedonale diventa anche infrastruttura lenta, trasformandosi in alcuni punti in spazio di servizio attraverso l’intervento architettonico dell’autosilo. Infine diventa “Macchina Ecologica” attraverso il sistema di drenaggi, fitodepurazione e presenza di vegetazione.

Brescia represents, like other Italian cities developing after the Second World War, one of the classic examples of diffused city. The project idea is to try to complete the existing city, improving its quality and physical, social and cultural performances. For the development of the project the Borders, the Clusters, have been redefined, creating enclosures that are physically identified by the roads that surround them. In this way the roads become the edge generated by the excavation of the ground, changing the driveway, and that thanks to the creation of the pedestrian cycle path also becomes a slow infrastructure, turning into some points in service space through the architectural intervention of the car park. Finally it becomes "Ecological Machine" through the system of drainage, phytodepuration and presence of vegetation.

Docenti . Professors Benno Albrecht Massimo Rossetti Massimiliano Scarpa Team Priscilla De Marchi Sofia Ferrentino

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CENTRO CULTURALE NERVESA DELLA BATTAGLIA Atelier Heritage Location Nervesa della Battaglia . Treviso Program Antiche Architetture per il progetto contemporaneo Nervesa della Battaglia è un Comune italiano di 6.853 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Il toponimo si ricollegherebbe al nome latino Nerva o Nervinius, forse un proprietario dell'epoca romana. In questa area si trova l’Abbazia di Sant’Eustachio, Monastero Benedettino, costruito su un sito strategico, in posizione sopraelevata che sovrasta Nervesa della Battaglia e protetta da alberi, un tempo protagonista di vicende storiche e culturali di vario genere, caduta completamente in disuso dopo la Prima Guerra Mondiale, in particolare nella vicenda della “Battaglia del Solstizio” nel 1918. In questo sito si sviluppa l’ idea di ridare alla zona un nuovo significato e una nuova polarità intellettuale con la progettazione del Centro Culturale Nervesa della Battaglia, che mette in relazione la Parrocchia Comunale San Giovanni Battista, attraverso la creazione di un Auditorium, un Ristorante, una Biblioteca, una Scuola di Danza e Musica e un ufficio Informazioni, e le rovine del Monastero, attraverso il Museo e il percorso archeologico interno all’Abbazia.

Nervesa della Battaglia is an Italian municipality of 6.853 inhabitants in the province of Treviso in Veneto. The toponym is linked to the Latin name Nerva or Nervinius, perhaps an owner of the Roman era. In this area is the Abbey of Sant'Eustachio, Benedictine monastery, built on a strategic site, in an elevated position overlooking Nervesa della Battaglia and protected by trees, once the protagonist of historical and cultural events of various kinds, completely fallen into disuse after the First World War, especially in the story of " Battle of the Solstice "in 1918. This site develops the idea of giving the area a new meaning and a new intellectual polarity with the design of the Cultural Center Nervesa della Battaglia, which connects the Municipal Parish of San Giovanni Battista, through the creation of an Auditorium, a Restaurant, a Library, a School of Dance and Music and an Information Office, and the ruins and of the Monastery, through the Museum and the archaeological itinerary inside the Abbey.

Docenti . Professors Mario Piana Fernanda De Maio Luisa Berto Team Priscilla De Marchi Sofia Ferrentino

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RE.BIRTH Bachelor’s Thesis Location Stella di Monsampolo . Ascoli Piceno Program Riciclasi Capannoni Progetto di Tesi è quello di riciclare i capannoni e le attività industriali scartate, abbandonate, dimenticate, nella Valle del Tronto, nella regione Marche, dall’uomo e dalla società, sempre più vittima del consumismo: quello che oggi è nuovo, domani sarà vecchio, creando maggiormente territori di rifiuti.L’operazione è quella di compiere un esperimento di Hyper-Cycle, innalzando la qualità dello spazio dato, in questo caso del capannone abbandonato, segnando l’inizio i una nuova vita.L’indagine ricognitiva, precisamente nella zona omogenea produttiva di Stella di Monsampolo, ha portato all’individuazione di trenta capannoni dismessi, soffermando l’interesse su tre di essi, non ultimati.All’interno di questo contesto, vi abitano persone per lo più islamiche e indiane e questo ha condotto a riqualificare i capannoni dimenticati non solo a livello architettonico ma spirituale e culturale, attraverso la creazione di un luogo sacro multietnico, che contenga i tre principali fulcri religiosi, Cristianesimo, Islamismo e Sikhismo, e multipli microspazi generati dall’unica direttrice otogonale progettata nell’area di intervento.

Thesis project is to recycle industrial buildings, discarded, abandoned, forgotten, in the Valle del Tronto, in the Marche region, by man and society, more and more victim of consumerism: what is new today, tomorrow will be old , creating more territories of waste. The operation is to perform an experiment of Hyper-Cycle, raising the quality of the given space, in this case of the abandoned shed, marking the beginning a new life. The survey, precisely in the homogeneous production area of Stella di Monsampolo, has led to the identification of thirty decommissioned warehouses, stopping the interest on three of them, not completed. Within this context, there are mostly Islamic and Indian people living there and this has led to redevelop the forgotten warehouses not only on an architectural, spiritual and cultural level, through the creation of a multi-ethnic sacred place, which contains the three p main religious fulcrums, Christianity, Islam and Sikhism, and multiple microspaces generated by the only otogonal director designed in the intervention area.

Relatore . Thesis Advisor Luigi Coccia Correlatore . Co-Advisor Alessandro Gabbianelli Bachelor’s Thesis Sofia Ferrentino

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“Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.lgs. 196 del 30 giugno 2003 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini della ricerca e selezione del personale". “Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dagli art. 75 - 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, si dichiara che quanto espresso nel curriculum corrisponde al vero�.


Sono Sofia Ferrentino, dottoressa in Architettura. Mi interessa osservare come l’Architettura si compone nel mondo, poiché essa riflette le esigenze di una comunità. Mi attrae soprattutto vedere come le persone indirettamente si approcciano ad essa, “dal cucchiaio alla città”, e aiutarle a ottimizzare lo spazio che loro ricercano, creando la loro zona comfort. Personalmente, gli anni universitari mi hanno dato la possibilità di sperimentare graficamente e impostare sempre nuovi visioni per guardare l’architettura attraverso tecniche grafiche differenti.

I'm Sofia Ferrentino, M.A. in Architecture. I am interested in observing how Architecture is composed in the world, since it reflects the needs of a community. I am especially attracted to see how people indirectly approach architecture, “from the spoon to the town”, and help it to optimize the space they seek by creating their comfort zone. Personally, the university years have given me the opportunity to experiment graphically and always set new visions to look at architecture through different graphic techniques.

sofia.ferrentino@libero.it +39 347 4544601 https://issuu.com/sofia.f linkedin.com/in/sofia-ferrentino


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