Tuttoclimb Bozza

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ELISA MAININI

ALBERTO TORAZZO

TUTTOCLIMB 2014


To the One I Love.


Tuttoclimb 2014 Nella presente edizione, la prima della serie che diverrò annuale ( si spera! ) , gli Autori sono lieti di presentare al pubblico dei climbers il loro lavoro! Dal titolo dell'opera si deduce che lo scopo di questa raccolta di itinerari, e che di raccolta si tratta, seppur priva delle citazioni delle fonti da cui provengono i vari materiali spesso copiaincollati, è quella di fornire un best of degli itinerari di arrampicata plaisir e un pochino meno presenti sul territorio prossimo a dove risiedono gli autori. La scelta di tali itinerari di arrampicata, da una ampia scelta presente sul territorio, è stata dettata anzitutto dall'interesse che gli Autori ripongono in questa attività, passione, amore per la natura e l'intensità psicofisica stessa della attività che per sua natura, secondo recenti ricerche, sovra stimola il rilascio di endorfine e rende più appagatati ed in pace con il mondo. E' stata operata un scelta principalmente in base al grado massimo, che non superi quello ammesso a vista ed altresì allo stato delle protezioni ( P1/S2 massimo ) e alla lunghezza e vicinanza geografica degli itinerari. Ogni scheda è pensata come una singola uscita ed è autonoma. Certo arrampicare su di una via - il testo principalmente prende in considerazione solo vie con più di tre quattro lunghezze - comporta impegno e concentrazione, relativamente al grado ed allo stato delle protezioni e all'esposizione, e non è dissimile dalle attività aerobiche fortemente stressanti come la corsa la bici o il nuoto. Tuttavia il senso di obiettivo raggiunto è più forte perché è tangibile, leggi cima, sommità di un pilastro, cresta etc. etc. e la soddisfazione va ad aggiungersi all'appagamento biochimico. Premesso quindi che gli Autori, pur provenendo da background diversi, hanno la stessa visione dell'attività e dei suoi scopi basilari, essi la praticano perché tra di essi vi è amore, anzitutto amore reciproco ed infinto tra loro stessi - e qui il senso cordata e legame è scontato! - amore per la natura nelle sue differenti manifestazioni macroscopiche e microscopiche, amor per il gesto e la sua rappresentazione nell'arrampicata e la sua universalità che esula dall'ambiente montano per abbracciare l'intera creazione: sassi, scogliere, gole, ai quattro angoli del monto.

Alberto, il redattore dell'opera, desidera più di ogni cosa riprovare e riprovare quello che si prova in questi momenti. Molto spesso la sua passione viene scambiata per ossessione... siamo a buon punto! Effettivamente è appassionato sì, ma delle sensazioni che globalmente offre questa attività e di cui Elisa è parte principale ed integrante. Come si può descrivere la somma di due cose belle in assoluto? Le parti sono uguali alla loro somma! E se vi fosse la mancanza di una di esse nella somma? La somma è allora minore delle parti e il gioco non sarebbe lo stesso. Pazzesco, in ogni caso, come lo è l'amore che Alberto prova per Elisa! Alberto


Indice TORINESE 2 Tuba di Falloppio - Cresta delle Torri, Lities

Pag.

3 Adesso basta! - Rocca di Lities, Lities

Pag.

4 Via Lunga e via delle Placche Rosse — Denti di Meano, Meano

Pag.

6 Diagonale Ovest - Dente Centrale di Cumiana, Cantalupa

Pag.

7 626 El Culto a la Vida - Rocca delle Visioni, Rocceria

Pag.

8 Jaluc & Baita di Queirino— Parete del Visch, Rocceria

Pag.

9 10 Fait coum la ratamuza & Minnou - Rifugio delgi Invincibili, Bobbio Pellice

Pag.

11 Dimensione Quarto—Punta Roma, Crissolo

Pag.

12 Torre Germana—Spigolo Boccalatte, Bardonecchia

Pag.

VALLE D ’ AOSTA 1 Spigolo Pendulo + Pao Mar — Placche di Ordiana

Pag.

13 Olympic Spirit— Albard 21 Diretta al Banano—Arnad VERBANO 5 Il Solitaire—Alpe Gorta

Pag.

FRANCIA 14 Palavar-les-flots—Ailefroide 17 Dessine Moin un IV+ - Nevache

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5

21

13

1

3 2

12 7

17

8 6

4 14

10 9 11

99 99

Tuttoclimb 2014 — 5


1

Placche di Oriana

Spigolo Pendulo + Paomar

Courtil AO

5b ( 4c ) / D+ / 6L / S2 / I

LUNG.

ALT.

EXPO

5b ( 5a ) / D+ / 4L / S2 / I

200 + 120

1200 m

S

Disl. avvicinamento

200 m. circa

Chiodatura:

Spit Ø10; soste spit con catena e maillon di calata

Materiale necessario:

10 rinvii,2 corde da 60 mt.

Periodo consigliato:

Tutti neve permettendo.

VOTO

KM 82

Punti di appoggio: Bibliografia: Cartografia: Accesso stradale:

IGC 1:50.000 – Ivrea,Biella e Bassa Valle d ’ Aosta Autoatrada TO-AO,uscita Verres;si segue la strada in direzione Bard,giunti a Hone si svolta a destra seguendo le indicazioni per la valle di Champorcher,la si risale fino a Pontbozet dove,poco oltre,si svolta a destra salendo alla fraz.Courtil dove si lascia l ’ auto.

Avvicinamento:

Dalla fraz.Courtil ( m.1237 ) si segue la strada asfaltata che porta a Plan Flo ( quella delle Placche di Oriana)

( d ivieto di transi-

to agli autoveicoli non autorizzati ) fino all'ultimo tornante verso sinistra;pochi metri oltre,sulla destra,si nota il nome della via segnato su un muretto.Un minuto di facile sentiero conduce all'attacco della via "Overfive";alla sua sinistra ( indicazioni ) parte un sentiero che raggiunge dapprima "Spigolo Verde" e poi "Spigolo Pendulo".Scritta alla base. 30-35' circa dal parcheggio. Relazione:

L1: 4c Salire il muro a tacchette e scaglie. L2: 5b Superare la breve placca ( 4b ) ,piccolo spostamento nel bosco e corto muretto tecnico ( 5b ) . L3: 4b Salire il filo di spigolo. L4: 4c Salire lo spigolo sul lato sinistro sfruttando una lista per i piedi,superare un tetto e continuare lungo una grossa lama fino ad un comodo punto di sosta. L5: 4b Superare la placca soprastante ( 4a ) ,spostarsi verso destra e salire lo spigolo lungo una spaccatura ( 4b ) . L6: 4c Salire lo spigolo lungo una serie di lame ( 4c ) e continuare su placca più semplice fino alla sommità.

Discesa:

Si scende fino alla S.5 sulla via ( con difficoltà ) e dalla cima SOLO a piedi su sentiero a destra in circa 10'.

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Chiodatura:

Spit Ø10; soste spit con catena e maillon di calata

Materiale necessario:

10 rinvii,1 corda da 70 mt.

Relazione:

L1 4a 20 m Placca con qualche facile risalto: dopo il primo tratto in comune con l'altra via, salire in leggermente in diagonale verso sinistra L2 4b 25m Sempre su placca, proseguire in diagonale a sinistra in direzione di un canalino ( 25 m - 4a/4b - 6 spit ) L3 5a 25m Traversare a sinistra scavalcando il canalino. Quindi su placca più verticale sino a superare uno sperone. Ancora leggermente a sinistra sino alla sosta L4 5b 25m Ancora in leggera diagonale a sinistra e sempre su placca. Superare un altro sperone - poco più impegnativo di quello precedente - e continuare sino all'ultima sosta

Discesa:

In doppia sulla via o a piedi dalla cima

Tuttoclimb 2014 — 7


2

Cresta delle Torri

Tuba di Falloppio

5b ( 4c ) / D+ / 10L / S2 / II

Lities TO

LUNG.

ALT.

EXPO

300

1250 m

S

Disl. avvicinamento

200 m. circa

Chiodatura:

Spit Ø10; soste spit da collegare

Materiale necessario:

10 rinvii,2 corde da 60 mt., fettucce per soste

Periodo consigliato:

Marzo — novembre

VOTO

KM 82

Punti di appoggio: Bibliografia:

CD ROM di Lities

Cartografia:

IGC 2 Valli di Lanzo

Accesso stradale:

Da Torino ( uscita Venaria ) si segue la strada delle valli di Lanzo fino a Pessinetto;poco oltre il paese si svolta a destra in prossimità di un semaforo ( indicazioni per Forno Alpi Graie) e si continua fino a Cantoira ( m .749 ) .Si prosegue oltre il centro abitato e dopo circa 200 m. dal distributore di benzina si svolta a destra seguendo le indicazioni per Lities e Vru;si risale tutta la strada,al bivio per Vru si svolta a sinistra ( i ndicazioni ) e si continua fino alla bella e panoramica chiesetta del Crest da cui si gode un'ottima vista sulla Rocca.Si segue la strada in discesa ed in breve si giunge al paesino di Lities ( m.1143 ) dove si lascia l'auto nel piccolo piazzale.

Avvicinamento:

Dal parcheggio si segue la strada, prima asfaltata poi sterrata, che conduce ad un piccolo spiazzo nei pressi di una curva a sinistra; svoltare a destra e proseguire in direzione di un'ampio pratone, ( poco prima su un'albero indicazioni per l'accesso a Rocca di Lities e Cresta delle Torri ) seguire il sentiero ( segni rossi ) che prosegue diritto nel prato, continuare fino ad un pilone votivo bianco, raggiungere un grosso masso con fessura su cui sono stati attrezzati dei monotiri e proseguire ( segni bianco-rossi ) verso un ruscello che si supera agevolmente.Risalire la pietraia ( ometti ) che in breve porta all'attacco della via ( targhetta alla base ) . 20-25' circa dall'auto.

Relazione:

L1: 5a Si attacco in un breve diedro,poi traverso a destra su cengia e su in verticale su placca con buoni appigli. Una corda fissa porta alla seconda lunghezza. L2: 5a Salire un muretto fessurato obliquando verso sinistra,doppiare lo spigolo poi continuare su placca appoggiata. L3: 5a Si sale uno spigolo a destra della sosta,continuare su terreno più appoggiato,salire un diedrino e dopo una cengia erbosa ( corda fissa ) una crestina che conduce in sosta. L4: 5b Salire il muro verticale di 20m. con buoni appigli. L5: 5a Seguire la cengia che divide la parte bassa della parete da quella alta fino all'inizio del 5° tiro. Salire una serie di saltini e muretti fino in sosta. L6: 4a Salire una placca a buchi verso sinistra. L7: 4a Breve cengia poi placca verso sinistra. ( volendo si può unire questo tiro a quello precedente,qualche attrito della corda ) L8: 5a Andare a sinistra e superare un muro a tacche,piegare a destra fino a raggiungere un diedro che si sale per poi terminare su di una placca. L9: 5a Si traversa 20m. a destra poi si sale una spaccatura bene manigliata e si termina poco sopra. L10: 5a Continuare su una cengia rocciosa che diventa placca poi diedro verticale. Dei brevi saltini portano in vetta.

Discesa:

Vi sono 2 possibilità: - Si scende con doppie da 30m. sulla via. - A piedi:all'uscita della via seguire tracce di sentiero segnalate con vernice rossa che conducono in cima alla Cresta, poi obliquare verso sinistra sul versante nord e raggiungere il Colletto delle Torri;da qui raggiungere l'evidente pietraia che scende a sinistra della Cresta delle Torri e poi la base della parete.

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Tuttoclimb 2014 — 9


3

Cresta delle Torri

Adesso basta! 5b ( 4c ) / D+ / 7L / S2 / II

Lities TO

LUNG.

ALT.

EXPO

170

1250 m

S

Disl. avvicinamento

100 m. circa

Chiodatura:

Spit Ø10; soste spit da collegare ma predisposti per calata

Materiale necessario:

10 rinvii,2 corde da 60 mt., fettucce per soste

Periodo consigliato:

Marzo — novembre

VOTO

KM 82

Punti di appoggio: Bibliografia:

CD ROM di Lities

Cartografia:

IGC 2 Valli di Lanzo

Accesso stradale:

Da Torino ( uscita Venaria ) si segue la strada delle valli di Lanzo fino a Pessinetto;poco oltre il paese si svolta a destra in prossimità di un semaforo ( indicazioni per Forno Alpi Graie ) e si continua fino a Cantoira ( m .749 ) .Si prosegue oltre il centro abitato e dopo circa 200 m. dal distributore di benzina si svolta a destra seguendo le indicazioni per Lities e Vru;si risale tutta la strada,al bivio per Vru si svolta a sinistra ( i ndicazioni ) e si continua fino alla bella e panoramica chiesetta del Crest da cui si gode un'ottima vista sulla Rocca.Si segue la strada in discesa ed in breve si giunge al paesino di Lities ( m.1143 ) dove si lascia l'auto nel piccolo piazzale.

Avvicinamento:

Attraversare il valloncello che dai prati precede la Rocca e seguire tracce blu verso sinistra ( S ) . Il sentierino torna a salire leggermente, fino a toccare le propaggini della parete rocciosa, immersa tra gli intricati rami dei faggi. Seguire alcuni metri verso S la base della parete, fino a trovare, sulla estrema sinistra, la penultima via di ascesa, "Adesso basta!".

Relazione:

L1: 5 Placca a buchi,poi diedro verticale. Sosta appena sopra. L2: 4 Placca appoggiata,poi muretto verticale.Sostare su spuntone o piante.Percorrere il terrazzone verso sinistra fino ad una freccia bianca ricurva che indica il diedro di partenza del 3° tiro. L3: 5 Salire il diedro,poi piegare a sinistra e superare un breve strapiombo. La sosta si trova poco sopra sulla destra. L4: 3 Si sale tra terrazzini e brevi placche.Sosta in prossimità di una larga fessura visibile sulla destra ( v olendo si può concatenarlo col 3° tiro ) . L5: 5 Salire uno spigolo,un breve diedro e poi spaccare sulla parete di destra che si sale in obliquo per una decina di metri. L6: 5 Salire la verticale parete e spigolo ben manigliato che offre alcuni passaggi interessanti ( seguire gli spit di sinistra non quelli della via vicina sulla destra ) fino all'ampio terrazzo. L7: 5 Verso sinistra,sulla parete di fronte si nota uno spit:salire la placca fessurata che porta,con un passo delicato,sul filo di spigolo;salendo le difficoltà diminuiscono e si giunge in cima.

Discesa:

Vi sono 2 possibilità: - Si scende in doppia sulla via o,meglio,su quelle vicine con 3 doppie e poi a piedi . - A piedi,seguendo la cresta arrotondata e poi per tracce blu che portano ad un sentiero attrezzato che conduce alla base della parete.

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Tuttoclimb 2014 — 11


4

Denti di Meano

Via lunga + delle Placche

5b ( 5a ) / D+ / 5+5+4L / S2+ / II

Meano TO

LUNG.

ALT.

EXPO

350

1000 m

S

Disl. avvicinamento

150 m

Chiodatura:

Artigianale, soste da collegare

Materiale necessario:

Stile Michelin e soci. Portare dadi e friends medi

Periodo consigliato:

Tutto l ’ anno, luogo spesso privo di neve

VOTO

KM 61,7

Punti di appoggio: Bibliografia:

Oviglia, Passaggio a Nordovest e sito di Fiorenzo Michelin o Roccia d ’ A utore

Cartografia:

IGC Basso Pinerolese

Accesso stradale:

Appena superato il paese di Meano, prendere a destra, una stradina asfaltata che porta alla frazione Briera.Lasciare l ’ auto nei

Avvicinamento:

Dal centro della borgata, prendere a sinistra un sentiero ( in corrispondenza di un murales con un camoscio) che sale nel bosco e

pressi del tornante che si trova un centinaio di metri prima delle case e raggiungerle a piedi.

seguirlo per circa 5 minuti; attraversare a destra e prendere un altro sentiero che, salendo verso destra porta nel canalone detritico che si risale fino alla base del Dente Occidentale ( 15 minuti dall'auto ) .

Relazione:

Salire i primi 5 tiri dello spigolo Sud – Ovest del Dente Orientale, scendere in doppia ( 25 m ) su MILLENIUM BUG e proseguire sulla via MICHELIN - BATTU ’ al Dente Occidentale. Dalla vetta, scendere lungo la cresta sul versante Nord ( passi di 2° grado e breve doppia facoltativa ) fino alla base del Torrione Superiore; costeggiare la base verso sinistra per una trentina di metri e proseguire sulla VIA DELLE PLACCHE ROSSE aperta recentemente. Dente Orientale - Spigolo Sud Ovest 230m 5b 7L L1 5b: placca su rampa da ffrontare a sx, uscita difficile, S1 comoda L2 5b: placca verticale, spigolo, poi semplice fino in sosta, S2 su albero L3 3b: placca appoggiata S3 su albero L4 5b: tettino azzerabile L5 3b: placche abbattute L6 4b: placca appoggiata, muretto strapiombante S6 terrazzo L7 5b: partenza boulder, placche appigliate S7 panoramica doppia da 25 nel canale tra D. Centrale e Orient. Dente ente Occ. - Michelin Battù5b 130m 5L L1 4c: muro verticale, placca di aderenza L2 4a: placca L3 5a: placca poi fessura L4 5b: impegantiva partenza boulder placca, diedro canale difficile L5 4a: muro verticale e placca Torrione Superiore -VIA DELLE PLACCHE ROSSE L1: 5a, bella placca abbattutta che si raddrizza nell'ultimo tratto per portare alla S1 su catena dipinta di arancione. L2: 5b, partenza di placca poi un tratto verticale che conviene passare sulla destra senza sfruttare troppo le lame sulla sinistra ( che non danno molta sicurezza ) , infine una bella fessura porta alla S2 su cordoni ( meglio rinforzarla ) . L3: 4a, breve tiro di trasferimento di una decina di metri. S3 su spit e cordone da rinforzare/collegare. Trasferimento a piedi di una decina di metri ( indicato da una frecciolina azzurra ) su sentierino che permette di raggiungere l'altro spigolo del torrione. L4: 4c, sfrutta il bello spigolo che porta in cima al dente con arrampicata facile e divertente. S4 su cordone e spit.

Discesa:

Scendere sul versante opposto, poi nel bosco sulla destra orografica e infine sulla pietraia che riporta alla base dei Denti. Se non si prosegue dalla vetta del Dente Occidentale, si scende con doppie da 25m sulla via “ Michelin-Battù )

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Torrione superiore 4b

Dente Occidentale 3c

Dente Centrale 4b

5b

Dente Orientale 5a

4c

5b I

5c

O

6a

4c 5b

6a 4b 5a

5b 4b

A0 C

A

5a

B

4c 5b

4b

5c D

6a 6a+

6a+

M

5c

5b

5b

G H

F

E

3b 6b L

6a+ 5b

4c

5b

6c

6b I

N

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5

Alpe Gorta

Il Solitaire 5b ( 5a ) / D / 13L / S1 / I

Crevoladossola VB

LUNG.

ALT.

EXPO

430

400 m

S

VOTO

Disl. avvicinamento

100 m

Chiodatura:

acciaio inox 10 mm, con catena e anelli di calata.

Materiale necessario:

corda da 70 m

Periodo consigliato:

Tutto l ’ anno

Bibliografia:

Non pervenuta, bacheca alla base delle vie

Accesso stradale:

Seguendo la vecchia via del Sempione dopo aver passato la frazione San Giovanni, tra Crevola e

KM 61,7

Varzo, e attraversata una piccola galleria, lungo la carreggiata sul lato destro vi è un posteggio in cui si trova un cartello indicatore "Fort Apache". Lasciare la macchina al posteggio a q. 400 mt. ca. Avvicinamento:

camminare a piedi seguendo i bollini rossi. L'avvicinamento che necessita 10 min ca. a piedi porta alla base a q. 490 mt. ca. dove ci trovano sia la via Dattilo-Zenié che le tre vie di 70 mt. l'una: Masciaga ( 6A ) , Fattibene ( 5C ) e A.Protti ( 5C ) fattibili con una corda intera da 70 mt. Queste tre vie si possono raggiungere fino al tiro L5 della via Dattilo-Zenié.

Relazione:

Via prevalentemente di placca, molto piacevole.

Discesa:

La discesa si effettua in corda doppia lungo la stessa via.

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6

Dente Centrale di Cumiana

Diagonale Ovest 5c ( 5a ) / D+ / 11L / S2 / II

Disl. avvicinamento

Cantalupa TO

LUNG.

ALT.

EXPO

325

1300 m

S-O

VOTO

KM 45

450 m

Chiodatura: Fix 10mm, placchette fixe, soste con catena, max 8 rinvi Materiale necessario:

8 rinvii, corde da 60 o a anche singola 70.

Periodo consigliato:

Marzo — Novembre

Cartografia:

Fraternali 1:25000 N. 6 Pinerolese, Val Sangone

Accesso stradale:

Raggiungere via IV Novembre presso Cantalupa, dove parte la strada del Castellar.

Avvicinamento:

Dal parcheggio classico di via IV Novembre ( Cantalupa ) seguire la pista forestale per il Colle e Roccia Castellar. A circa quota 1000 mt ( p oco prima che la pista diventi pianeggiante - fontana ) , individuare sulla destra un sentiero che facendo inversione porta verso il colle della Bessa - Dente Orientale ( c artello "Tre Denti" ) . L'attacco di detto sentiero è poco visibile, poi diventa ben tracciato. Seguirlo per 10 min fino ad un ex pino diventato un pino mozzo su cui si trovano le targhette per le vie Vortice,Sono Buono, Diagonale Ovest. R i s al i r e

br e v e m e n te

il

b os c o ,

a t t ra v e r s a re

a

sx

sulla

pi e t ra i a

e

r is al i rla

fino all'attacco delle vie quota 1100 mt. ( bollini arancioni ) A ll'attacco placchetta con nome via. Relazione:

1 5a 30mt: muretto + placca 2 5a 30mt: placca, traverso a sx poi muretto 3 5c 25mt: bel tiro in traverso sul dritto verso sx, poi muretto ( t ratto comune con "Vortice") e sostare a sx. 4 5b 30mt: lasciare a dx i fix di "Vortice" e affrontare un bel spigolo poi bellissima placca compatta. 5 5b 30mt: placca con fessura in comune con "Vortice" sosta comune. Siamo in vetta al torrione Spostarsi nel bosco vesro Sx 2 min di cammino ( bollini arancioni ) fino all'attacco del 2° salto placchetta con nome. 6 4b 35mt: placca iniziale poi rocce rotte 7 5c 30mt: dritto 10mt poi traverso a sx e successivo muretto 8 5a 25mt: bella placca lavorata e uscita sulla cima del torrione Scendere brevemente a sx sulla cengia e attaccare l'ultimo salto ( bolli arancio ) placchetta con mome 9 5b 35mt bella placca articolata NOTA: se il seguente tiro fosse bagnato ( colatoio ) uscire verso dx sull'ultimo tiro di "PARETE OVEST" 10 5c 30mt traverso necessario a sx poi muretto verticale a tacche obblique in imbuto-colatorio 11 5b 25mt bel muro finale e uscita aerea sul filo di cresta in vetta 1361 mslm

Discesa:

Possibili 3 soluzioni: - Seguire il sentiero normale di discesa che prima porta verso est ( passando sotto il dente Orientale ) al Colle Bessa e poi scende a Ovest fino a transitare al "pino mozzo" e ridiscendere dalla pista forestale. ( dal colle Bessa c'è anche il sentiero classico che porta direttamente al parcheggio ) - In caso di neve a nord con paura di "sghiè sla giasa" si può fare una doppia dalla cima verso Ovest ( Sbarua ) e scendere la pietraia tra dente Centrale e Occidentale fino all'attacco della via ( pietraia molto stabile ) . - Si può scendere sul canale che divide il dente Orientale da quello Centrale ( prima bosco poi pietraia stabile )

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Tuttoclimcb 2014 — 17


7

Rocca delle Visioni

626 - El Culto a la vida 5c ( 5b ) / D+ / 8L / S1 / II

Grandubbione TO

LUNG.

ALT.

EXPO

200

1000 m

S

VOTO

KM 64

Disl. avvicinamento

Non pervenuto

Chiodatura:

Ben attrezzata, tipologia chiodatura non pervenuta

Materiale necessario:

Rinvii, corde da 60, cordini per soste

Periodo consigliato:

Tutto l ’ anno

Bibliografia:

Oviglia, Passaggio a Nord Ovest

Cartografia:

IGC Pinerolese

Accesso stradale:

Da Torino raggiungere la valle Chisone e da Pinasca raggiungere Grandubbione fin dove parte il Sentiero del Visch, ossia presso l ’

Avvicinamento:

Partendo dall'Osteria dei 7 ponti in 15 min si scende il Sentiero del Visch sin sotto la parete omonima, si prosegue sul sentiero per la

Osteria 7 ponti ove si parcheggia. Glèiza di Barbet sino ad incrociare il sentiero/canale di discesa della via ( b olli rossi ) ; imboccato questo ( b olli rossi ) in breve si scende sopra l'avancorpo ed alla partenza della parte superiore della via Relazione:

La via fattibile è quella che riguarda la parte superiore rispetto all ’ avancorpo, visto il livello di difficoltà L1 5 :

placca e aggiramento a destra di strapiombo, terrazzino son S1

L2 4+:

traverso a sinistra e muro verticale ben appigliato S2 appesa

L3 5+:

fessura che si allarga salendo fino a diventare camino stretto

L4 5+:

placca via via sempre più verticale a tacchette orizzontale, tecnico

L5 5 :

placca simile alla precedente ma più abbattuta, muro verticale con buone prese, selletta con sosta

L6 5+: traverso a destra dapprima facile poi esposto, buona fessura per mani, piedi in placca, svolta a destra su diedro verticale prese e lame. Trasferimento su crestina.

Discesa:

L7 4 :

diedro poi traversata a destra e placca lavorata, sosta su piazzola

L8 5 :

passi semplici rocce rotte muro verticale

Dalla cima, per rientrare scendere leggermente a sin e poi seguire il sentiero ( bolli rossi ) sul crinale sino a raggiunge la strada asfaltata; di qua o scendendo per essa o proseguendo per il borgo di Serre Moretto con un piacevole giro nel valloncino si ritorna rapidamente al punto di partenza.

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Tuttoclimcb 2014 — 19


8

Parete del Visch

Jaluc + Baita di Queirino 5c ( 5a ) / D+ / 4L / S2 / I 5b ( 4b ) / D / 3L / S2 / I

Rocceria TO

LUNG.

ALT.

EXPO

90+80

1250 m

S

Disl. avvicinamento

Non perenuto

Chiodatura:

Normale a fix, soste predisposte per la calata

Materiale necessario:

Nda

Periodo consigliato:

Tutto l ’ anno

VOTO

KM 64

Punti di appoggio: Bibliografia:

Sito del cai di Pinasca

Cartografia:

IGC Pinerolese Bassa val Chisone

Accesso stradale:

Raggiungere in auto Pinasca e Poi la borgata Rocceria.

Avvicinamento:

Presso l ’ Osteria 7 ponti prendere il sentiero del Visch che conduce presso l ‘ omonima parete.

Relazione:

Via dei Jaluc Dai prati si risale per un pezzo il sentiero del Visch ed al primo tornante si trova la deviazione per l ’ attacco della via. Leggermente più difficile il primo tiro ( 5 + ) poi, a parte qualche passaggio, gli altri tiri sono sul 4 e 5. Si può concatenare con la via “ La baita di Querino ” in quanto dall ’ ultima sosta si arriva all ’ attacco dell ’ altra via attraversando 30 metri in piano a sinistra. Discesa: dal sentiero del Visch, oppure con doppie sulle soste della via. La Baita di Querino Si risale il sentiero del Visch fino a trovare l ’ indicazione per l ’ attacco. La via segue l ’ evidente diedro che porta alla cengia superiore. Si può fare come continuazione della Via dei “ Jaluc ” . Discesa: utilizzare il sentiero del Visch di discesa ( nota bene: le doppie non sono possibili dall ’ ultima sosta) .

Discesa:

A senconda della combinazione. Se si fanno entrambe le vie, si deve utilizzare il sentiero del Visch.

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9

Lou Poli

Fait coum la ratamuza

5c ( 5b ) / D+ / 10L / S2 / II

Bobbio Pellice TO

LUNG.

ALT.

EXPO

195

1400 m

S

VOTO

KM 65

Disl. avvicinamento

400 m

Chiodatura:

Ottima a fix, rivista nel 2013

Materiale necessario:

10 rinvii, cordini per le soste,

Periodo consigliato:

Tutto l ’ anno, ma con poco innevamento.

Punti di appoggio:

Rifugio Alpino delgi Invincibili

Bibliografia:

Sito del Rifugio Invincibili

Cartografia:

Fraternali Tavola Valle Pellice Angrogna

Accesso stradale:

Da Torino raggiungere la Valle Pellice. Poco dopo la frazione Subiasco e il ponte sul Torrente Subiasco, svoltare a destra per la frazione Bessé, ove li lascia l ’ auto ( s barra. Si sale per 350 m di dislivello circa, 3 km in 50 min. fino al rifugio degli Invincibili

Avvicinamento:

Dal rifugio degli Invincibili salire per la strada di Pra la Coumba per 300m, Giunti al primo tornante prendere la pista a sx in leggera discesa, direzione Barma d'Aout segnavia bianco rosso. Con percorso pianeggiante attraversare un bel bosco di faggi, superare due "coumbal" per giungere così ai piedi del caratteristico "dito" alla cui base sono stati attrezzati alcuni monotiri. Lasciato a sx il sentiero principale, salire costeggiando la parete fino all'attacco della via ( nome alla base )

Relazione: L1: 5b, 4c 20m muro verticale con buone prese, poi placca con gradino rovescio; sosta ai piedi dello spigolo L2: 5a, 4c 25m a sinistra dello spigolo, sosta sul “ Dè p'chit ” L3: 3b 20m piccolo dente tra 2 tratti facili in discesa L4: 5a 20m si superano due muri L5: 5b 25m partenza delicata, poi più facile L6: 2a 20m tiro di trasferimento a sx della sosta L7: 5b 25m bella placca con piccole fessure L8: 4a, 4a 2a 20m si sale fin sotto al tetto, poi si traversa a sx ( facile ) L9: 5c, 5c 4b 20m muro verticale con grandi buchi a sx della sosta, poi più facile Discesa:

Dalla sosta 9 una doppia da 50m o due da 30m sul versante ovest, poi per sentiero tornare all'attacco.

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Tuttoclimcb 2014 — 23


Lou Poli

10 Minnou 5a ( 5a ) / AD+ / 6L / S2 / I

Bobbio Pellice TO

LUNG.

ALT.

EXPO

195

1400 m

S-E

VOTO

KM 65

Disl. avvicinamento

400 m

Chiodatura:

Ottima a fix, da 10, golfari da 12 alle soste

Materiale necessario:

10 rinvii, cordini per le soste,

Periodo consigliato:

Tutto l ’ anno, ma con poco innevamento.

Punti di appoggio:

Rifugio Alpino degli Invincibili

Bibliografia:

Sito del Rifugio Invincibili

Cartografia:

Fraternali Tavola Valle Pellice Angrogna

Accesso stradale:

Da Torino raggiungere la Valle Pellice. Poco dopo la frazione Subiasco e il ponte sul Torrente Subiasco, svoltare a destra per la frazione Bessé, ove li lascia l ’ auto ( s barra. Si sale per 350 m di dislivello circa, 3 km in 50 min. fino al rifugio degli Invincibili

Avvicinamento:

dal rifugio degli Invincibili salire per la strada di Pra la Coumba per 300m, Giunti al primo tornante prendere la pista a sx in leggera discesa, direzione Barma d'Aout segnavia bianco rosso. Con percorso pianeggiante attraversare un bel bosco di faggi, superare due "coumbal" per giungere così ai piedi del caratteristico "dito" alla cui base sono stati attrezzati alcuni monotiri. Lasciato a sx il sentiero principale, salire costeggiando la parete per pochi metri, quindi attraversare il canale e in 1 minuto giungere all'attacco della via ( n ome su un roccione in mezzo al canale e alla base )

Relazione: L1: 4a 30m diedro leggermente obliquo L2: 5a 25m traverso a dx su parete a buchi svasati L3: 4a, 3b 10m 2 brevi saltini L4: 4a 20m cengia a sx poi muro ben appigliato; breve trasferimento in discesa a sx ai piedi della parete, sul versante ovest L5: 4a 30m bella placca lavorata L6: facilmente fino ai piedi dell'ultimo salto di 10m ben manigliato, 3b

Discesa:

reperire l'ancoraggio sul versante nord, a pochi metri dall'ultima sosta. Una doppia di 18m conduce a una breccia da cui è possibile salire a La Dent per la cresta ovest, oppure raggiungere facilmente il sentiero.

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Punta Venezia

11 Dimensione Quarto 5a ( 4c ) / AD+ / 13L / S2 / II

Crissolo TO

LUNG.

ALT.

EXPO

400

3095 m

S-E

VOTO

KM 85

Disl. avvicinamento

500 m

Chiodatura:

Fix 10 mm, soste da collegare

Materiale necessario:

Rinvii, mezze corde da 60, cordini, un po ’ di materiale per integrare

Periodo consigliato:

Estate

Punti di appoggio:

Rifugio Giacoletti

Bibliografia:

Escalade pour tous dans le queyras

Cartografia:

IGC Monviso

Accesso stradale:

Da Torino raggiungere Crissolo per la Valle Po e poi il Pian del Re ( parcheggio a pagamento e omini ad orario )

Avvicinamento:

Dal Giacoletti seguire il primo tratto di sentiero che conduce alla Ferrata poi attraversare interamente l ’ ampio nevaio o morena alla base della parete della Venezia per risalire il pendio erboso verso la parte alta della parete, l ’ attacco della via si trova 50 metri prima della cresta Est, 20 minuti.

Relazione:

Tempo di salita 4-5 ore Targhetta alla base della via. L1 35m. 35m Superare un breve salto verticale e continuare sul pendio erboso interrotto da brevi salti. 3c, 3a L2 35m. Continuare sul medesimo tipo di terreno verso la bastionata più compatta. 3c, 3a L3 30m. Placche e piccoli torrioni a tratti verticali. 5a, 4c L4 35m. 35m Superare alcuni interessanti passaggi su terreno più ripido. 4c, 4a L5 40m. 40m Con divertente arrampicata portarsi alla base di un ’ evidente camino. 5a, 4a L6 35m. Continuare nel camino e uscire sulle placche a sinistra. 5a, 4c L7 35m. 35m Superare facili torrioncini e uno sperone verticale. 5a, 4a L8 40m. 40m Seguire la cresta poi spostarsi a sinistra su facili cenge. 4b L9 35m. 35m Raggiungere la cengia posta alla base del torrione bifido della cresta Est. 4a, 3c Attraversare a sinistra per una trentina di metri e portarsi in un ampio canale. L10 35m. 35m Superare un tratto verticale e poi le placche di lato al canale. 5a L11 35m. 35m Continuare lungo le belle placche. 4a, 3c L12 35m. 35m Seguire la cresta e brevi risalti. 3c, 4a L13 35m. Continuare lungo l ’ evidente sperone, con un ultimo passo verticale si raggiunge l ’ ultima sosta e la croce di vetta. 4c, 5a

Discesa:

Dalla vetta scendere direttamente al vicino Bivacco e seguire gli ometti e i segnavia gialli della via normale fino al colle del Coulour del Porco, poi il percorso della Ferrata fino al rifugio, un ’ ora. La discesa si effettua in circa 1 ora su pietraia oppure su neve a inizio estate seguendo la traccia delle vie normali; raggiunto il Colle del Coulour del Porco ( 2920 m ) , si segue il percorso della via Ferrata e un ultimo breve tratto di sentiero per ritornare al Giacoletti.

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Tuttoclimcb 2014 — 27


Bardonecchia TO

12 Torre Germana 5a ( 4c ) / AD+ / 11L / S2 / III

LUNG.

ALT.

EXPO

250

2189 m

S-O

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VOTO

KM 94


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Tuttoclimcb 2014 — 30


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Periodo consigliato ed attrezzatura necessaria Si tratta di una roccia molto bella, generalmente solida ed arrampicabile con relativa semplicità grazie alle sue numerose fessure e gradinamenti forse un po' sporca per via della sua modesta frequentazione e della natura stessa della roccia. Il periodo di salita consigliato è estivo-autunnale. La via attualmente è ben proteta con numerosi spit e soste senza catena, occorre tuttavia integrare le protezioni in alcuni punti con alcuni nut e friends di medio calibro e pochi anelli di fettuccia. Consigliabile l'utilizzo di due mezzecorde da 50 m considerando anche la comodità di tale lunghezza nella calata in corda doppia sulla via di discesa come vedremo più avanti. Le difficoltà non sono mai eccessivamente elevate, non superano il IV+ sulla via, ma l'arrampicata in alcuni tratti è resa particolarmente emozionante per la presenza di alcuni punti abbastanza aerei su estetici spigoli o su brevi placconate inclinate poco proteggibili e comunque sempre aggirabili. Indispensabile l'utilizzo del caschetto. La traccia di salita percorre un tratto nella boschina sulla destra per poi sbucare alla base di immensi ghiaioni che risaliremo; nella foto è ben visibile la colata lasciata da una frana scesa alcuni anni or sono

Relazione Raggiunto in auto il pian dei Militi oltrepassiamo le pareti poste sulla nostra sinistra poste oltre un bel bosco di pini, ove sono presenti numerose ed impegnative vie di arrampicata, sino a superare una bergeria e giungere nei pressi di un ponticello ligneo che attraverseremo a piedi una volta parcheggiato il mezzo superando il torrente e portandoci sul lato sinistro idrografico della vallata. Imboccando una traccia di sentiero segnalata con sporadici segni rossi e ancor più sporadici ometti torniamo verso E costeggiando il torrente per un modesto tratto in un itinerario sostanzialmente pianeggiante nella boscaglia. Giunti alla base di un primo grosso ghiaione lo superiamo sempre in falsopiano e sempre seguendo la traccia parallela al torrente a volte davvero poco evidente sino comunque a superare l'ultimo tratto di boscaglia e giungere al margine di un altro ghiaione ancor più grosso. A questo punto inizia un lungo e faticosissimo tratto che lo risale puntando direttamente alla Torre Germana che appare ora ben evidente staccata dalle pareti che la circondano formando un estetico e magnifico anfiteatro. La salita del ghiaione comporta un notevole dispendio di energie in quanto la natura assolutamente instabile del terreno lo fa letteralmente scorrere sotto i nostri piedi, specialmente nel ripido tratto superiore. Giunti sul margine di un profondo canalone scavatosi nel corso di una catastrofica frana avvenuta alcuni anni or sono in seguito ad un violento temporale, lo risaliamo sul bordo destro idrografico sino a giungere di fronte ad alcune rocce oltre il quale il canalone si restringe tra un costone roccioso e la Torre Germana. Osservando la Torre possiamo ora ben vedere sopra la nostra testa numerosi dei punti che ci troveremo a salire tra breve, lo spigolo che discende dalla vetta sino allo stretto intaglio tra la Torre e la punta Marta, ardita guglia che da questo versante appare assolutamente improponibile, sino a giungere all'estrema destra del complesso, al gendarme "la Monaca" ove la forma della roccia disegna, incredibilmente nitida ed evidente, la sagoma di una monaca che prega a mani giunte. La nostra traccia di sentiero a questo punto discende nel canalone e lo attraversa decisa portandosi sotto le ripide pareti occidentali della punta Marta per affiancarle e percorrerle sino ad uno stretto intaglio roccioso che è posto tra la punta Marta stessa ed il gendarme "la Monaca" (1h). Risalendo le facili seppur esposte rocce dell'intaglio di sinistra (ove le rocce sono maggiormente levigate e a scalini), pieghiamo decisi verso sinistra per risalire un tratto roccioso facile che porta su un piano inclinato erboso e detritico fatto a piccoli salti rocciosi puntando ad un evidente diedro che s'innalza di fronte a noi. E' possibile trovare alla base, leggermente più in basso e sulla destra del nostro diedro, uno spit ramingo che tuttavia ci tornerà utile per formare una sosta per proteggere il primo tiro. Una volta imbragati e legati possiamo partire per la salita che conta 9 suggestivi tiri di corda: I tiro (diedro/camino) IV Lasciato il punto in cui abbiamo attrezzato la prima sosta saliamo i primi balzi rocciosi in direzione del diedro sino a portarci nel suo punto più stretto ove iniziamo a trovare uno spit. La salita può essere effettuata principalmente con due modalità: - la prima seguendo il camino sino ad un cengione erboso-detritico che ci permette di raggiungere con un traverso verso sinistra la Tuttoclimcb 2014 — 32


seconda sosta posta su un comodo terrazzino; - la seconda, più impegnativa e meno proteggibile, affronta direttamente la parete di misto dopo un breve tratto iniziale di camino al di sotto della suddetta sosta. Salita ben proteggibile con alcuni anelli di fettuccia sulle salde candele all'interno del diedro, un po' meno sull'itinerario in parete.

II tiro (paretina/diedro) IV+ Spostandoci leggermente sulla sinistra della sosta si sale verticalmente e un po' di forza la ripida paretina che termina all'interno di un bel diedro posto sullo spigolo in un tratto discretamente aereo. Affrontato con decisione il diedro leggermente sulla destra si perviene alla comoda terza sosta. Qui gli spit non sono molti ma comunque si tratta di un punto ampiamente proteggibile con qualche friends. III tiro (diedro/misto) III Questo tiro è molto più appoggiato del precedente e, dopo aver superato un facile e corto diedro, risale sostanzialmente alcuni canali rocciosi tenendosi sempre tendenzialmente più sulla sinistra ad aggirare un tratto decisamente più ripido ed esposto sulla destra. L'ultimo tratto passa in un intaglio che conduce sulla piatta sommità della punta Marta ove troviamo sul margine orientale la quarta sosta con la catena per la successiva calata in doppia. Sul lato occidentale spicca invece di qualche metro più alta la vera aguzza punta Marta ove possiamo ben vedere il vecchio cordone di calata infilato sulla vetta... che coraggio ad utilizzarlo una volta!! Questo tiro ha come unica difficoltà l'individuazione della corretta via di salita avendo pochi spit a guidarci. Calata in corda doppia nell'intaglio (15 metri) Prendendoci una breve pausa arrampicatoria attrezziamo la calata in doppia nell'intaglio sottostante, tra la punta Marta e la Torre Germana, ove troviamo la quinta sosta con catena, non prima tuttavia di aver studiato bene l'ingannevole itinerario del tiro successivo da questa posizione privilegiata!! Risaliti facili gradini rocciosi troviamo l'unico spit, poi dobbiamo tenerci sulla sinistra del nero tetto strapiombante posto sopra

IV tiro (misto/spigolo) III Risalire dalla sosta in maniera verticale in direzione dell'unico spit del tiro per poi spostarci sulla sinistra andando a riguadagnare lo spigolo con facile arrampicata su gradoni e trovare la sesta sosta, su unaereo terrazzino posto sopra la strapiombante parete O della Torre. Tutto questo tiro rimane alla sinistra di un tratto strapiombante superiore facendo attenzione a non farci ingannare da un chiodo con fettuccia piantato alla base di un ripidissimo canalino che rimane alla destra delle predette strapiombanti rocce soprastanti e che conduce inesorabilmente fuori via costringendoci ad affrontare un passo di V e sosta su albero. Questo tiro ha l'unica difficoltà d'individuazione del corretto itinerario che non è intuitivo, risolvibile stampandovi e portandovi appresso questa relazione. V tiro (spigolo/paretina) IV+ Uscita atletica interessante dalla sosta su un tratto esposto dello spigolo da affrontare verso destra nel tratto più impegnativo del tiro. Si affronta quindi una paretina di placca troppo breve per poter essere goduta fino in fondo pervenendo nei pressi di una sosta che tuttavia consiglio di saltare proseguendo sullo spigolo con difficoltà mai eccessive bensì costanti sino a giungere ad una sosta, la settima, posta contro una ripida paretina sopra un terrazzino roccioso. VI tiro (paretina/traverso/placconata) IV+ Salendo la ripida paretina alla sinistra della sosta percorriamo un'estetica crestina che termina in breve su un comodo cengione che, percorrendolo verso destra si restringe (si trova un vecchio ed utile chiodo con anello) sino a traversare al di sotto di alcune ripide ed esposte placconate che verranno affrontate o direttamente confidando sull'ottima aderenza che offrono oppure confidando sul più valido aiuto di una valida fessura poco intuitiva che solca verticale nel mezzo la larga placconata. Si sale quindi su un ampio quanto anomalo spiazzo detritico ove, dirigendoci verso l'opposta parete troviamo la bella e comoda ottava sosta. Questo tiro a mio parere rappresenta il massimo della bellezza di questa via di roccia, regalando emozioni non indifferenti al primo di cordata sulle placconate. Tiro ben protetto ma integrabile con alcuni friends e anelli di fettuccia nella fessura. E' possibile altresì effettuare questo tratto tutto sul filo di cresta già dal punto prima del traverso affrontando difficoltà inferiori (IV).

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VII tiro (paretina) IV+ Affrontiamo direttamente la bella parete rocciosa soprastante con un'arrampicata mista semplice ma comunque non banale. Superato il primo tratto più impegnativo le difficoltà si abbattono notevolmente sino a giungere alla nona sosta posta al di sopra di una breve paretina verticale aggirabile comunque sulla destra su placche inclinate. Tiro molto ben protetto con spit e ben integrabile con alcuni friends in comode fessure. Avvicinamento al VIII tiro (cengioni erbosi-detritici) II Questo tratto rappresenta esclusivamente un avvicinamento all'ultimo tiro della via quindi consiglio di effettuarlo procedendo di conserva nell'itinerario che risale facilmente alcune facili rocce per superare in orizzontale un netto intaglio roccioso sulla destra ove c'è un bell'alberello per arrivare comodamente alla decima sosta alla base di un bellissimo diedro alto una quindicina di metri. Attenzione a non salire sulla sinistra per evitare l'intaglio roccioso in quanto vi trovereste sulla sommità di un roccone che non porta da nessuna parte. Ai nostri piedi i pendii precipitano ripidi sino al pian dei Militi, nostro punto di partenza VIII tiro (diedro) IV+ Alla sinistra della comoda sosta si eleva un estetico diedro che affronteremo con elegante arrampicata comunque non banale sino quasi alla sommità in un punto nel quale diventa quasi strapiombante e in cui dovremo spostarci o sulla destra dove per facili scalini rocciosi si addiviene alla piatta sommità della Torre Germana o sulla sinistra ove con percorso più impegnativo e verticale si giunge in vetta ove troviamo l'ultima sosta su uno scomodo roccione ai piedi della Madonnina che sorveglia la vetta "a protezione degli alpinisti" come recita la scritta sulla placchetta ai suoi piedi (3h; 2.180 m). Tratto quest'ultimo ben protetto con spit e chiodi e comunque ben integrabile con qualche nut o friends.

Discesa Seguendo le tracce di sentiero che si dirigono verso NE segnalate da alcuni ometti scendiamo per un ripido canalone detritico verso E sino ad una sorta di forcella formata da un grosso masso sormontato da un ometto di pietre che nasconde un'ottima sosta con catena di calata. Se si hanno le due mezze corde da cinquanta metri è possibile effettuare un'unica lunga calata scendendo inizialmente il ripido salto strapiombante di 20 metri sino a giungere su terreno erboso-detritico e proseguire la calata imboccando il primo intaglio roccioso dalla sinistra idrografica del canalone in cui stiamo scendendo (non imboccare gli altri poichè ci farebbero sbalgiare la linea di calata) per giungere comodamente su un ampio sentiero pianeggiante che aggira la Torre Germana sul versante settentrionale. Qui troviamo l'ultima breve calata di 10 metri che sarà fatta su uno spit con anello di calata sino alla pietraia sottostante. Discendere faticosamente il canale che si allarga sempre più verso O sino a giungere sulla traccia di sentiero percorsa sul ghiaione all'inizio della gita nel

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Albard Bassa

13 Olympic Spirit

Albard AO

5c ( 4c ) / D+ / 7L / S2 / II

LUNG.

ALT.

EXPO

300

800 m

S

VOTO

KM 75

Disl. avvicinamento

Nullo, avvicinamento in discesa

Chiodatura:

Chiodatura a fix e soste con 2 fix da 10 mm ( alcune già collegate con catena ) .

Materiale necessario:

nda

Accesso stradale:

Raggiungere il parcheggio di Albard.

Avvicinamento:

Dal posteggio prendere a sinistra il sentiero che scende nel bosco ( un masso all'imbocco con scritto "Doctor Jimmy"... poco evidente ) , e che svolta quasi subito verso dx ( sentiero che scende verso il bosco delimitato da due file di pietre ) . Proseguire per circa 15 min: è la prima via che si incontra ( targa in ottone alla base ) .

Relazione:

L1 4a/4b 30m: Inizialmente su roccia a gradoni cui segue un muretto verticale di roccia lavorata ( ben protetto ) . Proseguire verso sinistra su roccia facile e abattutta ( 4a/4b - 35 m ) L2 5c 40m: E' il tiro più impegnativo con difficoltà abbastanza continue. Si arrampica su roccia lavorata con un tettino a metà tiro. Qualche presa "finta" può ingannare ... attenzione in uscita ad alcune pietre instabili ( 40 m - 5c )

L2 5c 40m: Bello anche questo tiro: con arrampicata varia ed un singolo passaggio più impegnativo. Inizialmente su placca. Uscita a destra proseguendo sullo spigolo. Scavalcarlo quindi verso sx su ottima placca. Proseguire in traverso orizzontale un pò esposto ( m anca la piastrina di uno spit. Forse tolta volutamente per evitare che la corda "tiri" troppo sul resto del tiro) . Proseguire dritti su placca inizialmente abbattuta per poi superare un muro più verticale -passo chiave del tiro-

Da qui è possibile scendere a dx per sentiero, oppure proseguire sulla via seguendo per tracce le frecce rosse ( passando quasi a gattoni sotto due massi appoggiati l'uno all'altro ) - percorribile in conserva. L4 4a: Placca liscia per i primissimi metri e poi lavorata a buchi che si raddrizza leggermente in alcuni tratti L5 33 40m: E' probabilmente il tiro più brutto della via. Breve tratto di roccia. Quindi su sterrato verso sx. Sempre per tracce costeggiare una cresta passando in mezzo a due piante ( freccia bianca in terra poco visibile ) . Salire verso la cresta superando un brevissimo diedrino e proseguire facilmente sino alla sosta a fix con catena su un grosso masso Trasferimento ( corda in mano ) , per tracce verso destra. Sino a trovare due frecce rosse: una indica il sentiero di discesa, l'altra ( v erso sinistra ) , porta al tiro successivo proseguendo su cengia che conduce all'altro versante di un canalino. L6 3b 30m: Proseguire su placca molto facile. Dalla sosta spostarsi facilmente verso sinistra alla base del tiro successivo L7 4c 30m: Partenza delicata su placca e lame. Dopo i primi 10 metri più facile con buone prese L8 3b 30m: Ultimo tiro su facili placche. Prima dritti, breve spostamento in diagonale verso sinistra ed ultimo muretto abattuto sino alla sosta con catena

Discesa:

Dal pianoro di uscita risalire sino a raggiungere il sentiero di discesa delle altre vie. Da qui scendere verso destra sino al posteggio.

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Tuttoclimcb 2014 — 37


Palavar

14 PalavarPalavar-lesles-Flots 5c ( 5b ) / D+ / 12L / S2 / II

Ailefroide FR

LUNG.

ALT.

EXPO

400

1700 m

SE

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VOTO

KM 140


Tuttoclimb 2014 — 39


Zucco dell ’ Angelone

15 Condorpass 5b ( 4c ) / D+ / 7L / S2 / II

Barzio CO

LUNG.

ALT.

EXPO

170

1250 m

S

Disl. avvicinamento Chiodatura: Materiale necessario: Periodo consigliato: Punti di appoggio: Bibliografia: Cartografia: Accesso stradale: Avvicinamento:

Relazione:

Discesa:

Tuttoclimb 2014 — 40

VOTO

KM 82


Tuttoclimb 2014 — 41


M.te Cossarello

16 Penna Nera

Niel AO

5c ( 5b ) / D / 6L / S2 / II

LUNG.

ALT.

EXPO

220 m

2700 m

NE

VOTO

KM 90

Disl. avvicinamento

900 m circa

Chiodatura:

Fix inox 10 mm

Materiale necessario:

Mezze da 50, cordini per le soste, qualche protezione mobile

Periodo consigliato:

Giugno—ottobre

Punti di appoggio:

Vedi cartina

Bibliografia:

Sito Montagnabiellese.com

Cartografia:

IGC Bassa VDA e biellese

Accesso stradale:

Accesso preferenziale da Gaby e poi da Niel

Avvicinamento:

Il 14-10-2010 Gianni Lanza, Franco Delzoppo, Roby Sellone, hanno aperto una nuova via sulle placche verdi del settore sinistro del Cossarello Accesso: la parete si raggiunge dal Biellese oppure dalla Val d' Aosta Accesso Biellese: dal rifugio Rivetti ore 2,30 ( Piedicavallo, Biella ) passando il Colle della Mologna e seguendo per il Col di Loo, dal Colle scendere 100 metri nel versante Valsesiano portandosi a sinistra alla base della parete, ore 1,30, scendere 100 metri nel versante Valsesiano portandosi a sinistra alla base della parete, ore 2,30. Accesso Valdostano: da Niel ( Gaby, Ao ) prendere il sentiero per la Mologna Grande, oltrepassato un ponte prendere a sinistra per la Bocchetta di Niel e attraversare il piano fino al Col di Loo, ore 2,30, scendere 100 metri nel versante Valsesiano portandosi a sinistra alla base della parete, ore 0,30. Accesso: da Piedicavallo al Col di Loo in ore 3,30, con possibilità di pernottamento al Rifugio Rivetti. Da Niel ( A O ) al Col di Loo in ore 2,30. Dal Colle scendere circa 100 metri nel versante Valsesiano e risalire in breve alla base delle placche; ore 0,15. La via attacca una placca compatta con fix inox evidenti. Giunti ad un terrazzo, ignorare una sosta su vecchi spit ( via Fuori dal mondo ) e proseguire a destra.

Relazione:

La via ha uno sviluppo di circa 220 metri, sale al centro della parete tra la via “ Fuori dal mondo ” e la via “ Amica ” ; è stata salita dal basso, proteggendosi con fix e risulta una bella scalata “ plaisir ” su placche compatte. Alle soste 2 fix da collegare. In totale la via si sviluppa su 6 tiri con lunghezza variabile tra i 35 e i 40 metri, con difficoltà omogenee tra il 4a ed il 5a, qualche passo di 5b ed un tratto, nell'ultimo tiro, di 5c.

Discesa:

Scendere per prati e pietraie dal versante opposto in mezz'ora si raggiunge il Col di Loo

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Tuttoclimb 2014 — 43


Pavé du Chardonnet

17 Dessine moi un IV+ 6aA0 ( 5c ) / D+ / 9L / S2 / II

Névache FR

LUNG.

ALT.

EXPO

280

2600 m

S

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VOTO

KM 130


Tuttoclimb 2014 — 45


Carra Saettiva

18 Sole d ’ Autunno 5c / D / 7L / S2 ( ! ) / II

Coazze TO

LUNG.

ALT.

EXPO

180 m

1600 m

NE

Disl. avvicinamento

Non noto, breve in ogni caso

Chiodatura:

Potenzialmente pericolosa, al momento spit non fissi

Materiale necessario:

Mezze da 60, rinvii, qualche protezione veloce

Periodo consigliato:

Primareva—autunno

Punti di appoggio:

Non noti

Bibliografia:

Passaggio a Nordovest, Oviglia; Arrampicare in Val Sangone

Cartografia:

I

Accesso stradale:

Raggiungere Coazze e poi la Borgata Tonda.

Avvicinamento:

Prendere il sentiero che conduce a Pian dell ’ Orso

Relazione:

L1 5a: muro quasi verticale

VOTO

L2 5c, passo 6a: placca in traverso a sx, poi dritto fino cima sperone L3 5a: pilastrino, traversino a sx, placca lavorata. Spostamento a dx alla base del muro L4 5a: muro, strapiombo appigliato uscita a dx, travwerso a dx su buone presem qualche balza rocciosa L5 5c: muro verticale L6 5a: placca lavorata, cengia con passo boulderoso L7 II: trasferimento fino in cima

Discesa:

A piedi dalla cima.

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KM 40


Tuttoclimb 2014 — 47


Torrioni del Talucco

19 I Fiori di Yangon 5c / D / 7L / S2 / II

Disl. avvicinamento Chiodatura: Materiale necessario: Periodo consigliato: Punti di appoggio: Bibliografia: Cartografia: Accesso stradale: Avvicinamento:

Relazione:

Discesa:

Talucco TO

LUNG.

ALT.

EXPO

180 m

1600 m

NE

VOTO

KM 90



Bec Raty

20 Via delle Placche 5c / D / 7L / S2 / II

Disl. avvicinamento Chiodatura: Materiale necessario: Periodo consigliato: Punti di appoggio: Bibliografia: Cartografia: Accesso stradale: Avvicinamento:

Relazione:

Discesa:

Dondena AO

LUNG.

ALT.

EXPO

180 m

1600 m

NE

VOTO

KM 90



Corma di Machaby

21 Diretta al Banano 5c / D / 7L / S2 / II

LUNG.

ALT.

EXPO

180 m

1600 m

NE

Disl. avvicinamento Chiodatura:

Potenzialmente perisocolosa, al momento spit non fissi

Materiale necessario: Periodo consigliato: Punti di appoggio: Bibliografia: Cartografia: Accesso stradale:

Raggiungere Coazze e poi la Borgata Tonda.

Avvicinamento:

Relazione:

Discesa:

A piedi dalla cima.

Arnad AO

VOTO

KM 90




ALBERTO è il redattore di Tuttoclimb 2014. Esperto climbers sin dalla più tenera èta, ha viaggiato in lungo e il largo per il torinese portanto a compimento ripetizioni di vie come Speroni sul Musiné, lo Dzerby al Machaby. Sue sono le prime ascensioni prive di serio materiale tecnico presso tutte le prime vie degne di un pre-principiante vicino alla porta di casa. Inserparabile da ELISA , ne condivide amore ed hobby.

ELISA è la curatrice e l’ e ditrice della guida. Nota per essere spesso lo sponsor, la logistica e il supporto fisico delle spedizioni extraprovinciali. Famosa per le sue ascensioni di Garden Party al Pilier Faudan e per la salita libera della Cinquetti con zaino sovradimensionato, si dedica seriamente alla vita reale più che a quello che contiene la guida, fortunatamente. Chapeau! E baci!


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