Anno I, numero 3 - Registrazione Tribunale di Torino n.ro 49/10 del 23 settembre 2010 - copia omaggio
r e d a e l r e e Ch
Buon compleanno
i s r o c News Corso di formazione Cheer Coach “PRO”
7-8-9 gennaio 2011 - Palermo / Coach Internazionali 21-22-23 gennaio 2011 - Salsomaggiore Terme (PR) / Coach Internazionali 4-5-6 marzo 2011 - Salsomaggiore Terme (PR) / Coach Internazionali 15-16-17 aprile 2011 - Salsomaggiore Terme (PR) / Coach Internazionali
Corso di formazione “Day Camp Giudice”
data da definire a febbraio - Bologna / Giudice Internazionale
I primi calci delle cheers
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Dal Giappone per Yoco
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Gubbio (PG), Perugia
Spazio regioni: Sicilia
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LAZIO (6)
Le guerriere di Bologna
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Vita da Cheerleader
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Aviano (PN), Pordenone, Udine
Zanolo carica le Wildcats
- 25
ABRUZZO (1) Chieti
EuroMilano 2010 show
- 28
MARCHE (1)
Dal twirling con curiosità
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Modafferi, affari di famiglia
- 35
Diamantini accende Gubbio
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Città attive con corsi e team Cheers “READY to START” LOMBARDIA (22)
Appiano Gentile (VA), Binasco (MI), Bollate (MI), Brescia, Buccinasco (MI), Busto Arsizio (VA), Carugate (MI), Castellanza (VA), Cernusco sul Naviglio (MI), Como, Gaggiano (MI), Lacchiarella (MI), Legnano (MI), Lodi, Mariano Comense (CO), Milano, Pavia, Pieve Emanuele (MI), Tabiago-Nibionno (LC), Varese, Vidigulfo (PV), Vigevano (PV)
PIEMONTE (3)
Gattinara (VC), Torino, Vercelli
LIGURIA (1) Genova
VENETO (6)
UMBRIA (2)
Bracciano (RM), Ciampino (RM), Civitavecchia (RM), Ladispoli (RM), Roma, Santa Marinella (RM)
FRIULI VENEZIA GIULIA (3)
Serra San Quirico (AN)
Padova, Possagno (TV), San Giovanni Lupatoto (VR), Treviso, Verona, Vicenza
PUGLIA (3)
TRENTINO ALTO ADIGE (2)
SARDEGNA (1)
Bolzano, Rovereto (TN)
EMILIA ROMAGNA (8)
Bologna, Fidenza (PR), Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Salsomaggiore Terme (PR), Soliera (MO)
Bari, Brindisi, Gallipoli (LE) Cagliari
Un anno al massimo
Sommario eerleader
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SICILIA (4)
Gela, Messina, Palermo, Venetico (ME)
TOSCANA (4)
Firenze, Grosseto, Livorno, Siena
Vuoi lavorare con la Federazione? Avviare una Cheer School?
Per info sull’attività della Federazione: info@ficad.it
Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini Redazione Corso Mediterraneo 67/TO Fax 011 500008 / info@solomagazine.it
Hanno collaborato per i testi: Ilaria Corali, Omar Gattuso, Elisa Genesio Contributo fotografico Archivio Fic, Giulio Busi, Lapo Novellini
Realizzazione grafica Claudia Rubiu, Talia Verlato solomagazine Cheerleader è una produzione
Anno I, numero 4 DICEMBRE 2010 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 49/10 del 23 settembre 2010 Cheerleader
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Un anno
al massimo Il compleanno della Fic cade in un momento fondamentale per la storia del cheerleading in Italia. Il presidente Cavalieri è proiettato verso il futuro
di walter perosino
Un anno al massimo
«Ogni giorno nasce una nuova squadra, l'entusiamo che ci circonda ci dà una carica supplementare»
Oggi la Federazione Cheerleading che comprende le due sezioni Acrobatic e Dance, si riconosce in un gruppo che Cavalieri punta ad allargare seguendo un criterio logico e nomine ad hoc sfruttando le professionalità acquisite in altri campi per il bene del movimento. Il passato del presidente aiuta: «Prima di buttarmi a capofitto in questa avventura ho lavorato nel mondo della musica. Ho iniziato come assistente di produzione e seguivo tutti i più grandi artisti del mondo, poi ho avviato una casa di management
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esi di lavoro incessanti coronati da risultati importanti, la Federazione Cheerleading si appresta a festeggiare il primo anno di vita con lo spirito di chi sa di aver fatto molto, ma non ancora abbastanza. Il percorso intrapreso nel dicembre del 2009 dal direttivo guidato dal presidente Riccardo Cavalieri e dal direttore generale Alessandro Garuti rappresenta una scommessa già vinta. Il cheerleading in Italia non è più un'entità sconosciuta e spesso legata a stereotipi trasferiti in modo parziale dagli Stati Uniti, ma anzi sta conquistando con il passare delle settimane sempre più adepti grazie ai programmi di sviluppo e di promozione allestiti dalla Fic. Un anno vissuto senza freni e senza respiro con un unico obiettivo: crescere e offrire all'universo sportivo italiano una proposta inedita e accattivante, una nuova disciplina che raccoglie nella sua anima concetti e valori come amicizia, spirito di gruppo e rispetto. I passi mossi dal cheerleading vanno in questa direzione, la crescita del movimento che ogni mese aggiunge una regione oppure un capoluogo, testimonia dell'alacre opera di Cavalieri e di coloro che sin dai primi giorni lo hanno affiancato. Il 18 dicembre 2009 è la data segnata sul calendario, ma il “tarlo” cheerleading aveva cominciato a tormentare Cavalieri molti anni prima: «La gestazione è stata lunga e tormentata perché il progetto era chiaro nella mia mente da tempo, ma poi lo avevo congelato in un cd, riposto in un cassetto. Non c'erano le basi, era necessario riunire tutti i tasselli per iniziare quando ci fosse un team che ci aiutasse a tradurre in pratica le nostre iniziative. Sono trascorsi degli anni, almeno sei, ma alla fine sono riuscito a coagulare
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discografico e mi sono occupato di concerti. Ma da due anni a questa parte il mio lavoro è solo questo, fare il presidente della Federazione di cheerleading. L'entusiasmo che mi accompagna deriva dai risultati, ogni giorno si attiva una squadra in una città diversa, ogni giorno qualcuno ci chiede di diventare un coach. Non ci aspettavamo risultati così immediati e così grandi: a gennaio stileremo il primo censimento, ma parliamo di almeno 80 squadre o associazioni che sono nate in questo anno di vita. E dietro a queste ci sono corsi in avviamento. Senza dimenticare il rapporto con il Coni che ci sta dando una mano importante. Le scuole che ci appoggiano, le università che chiedono informazioni perché hanno riconosciuto che il nostro è un bel progetto che non ha controindicazioni. Tutti hanno capito che dietro alla nostra proposta di cheerleading ci sono valori puliti che niente hanno a che vedere con la nomea americana che ha dato un'immagine un po' sciocchina di questo sport».
attorno a questa idea un gruppo di lavoro del quale ha subito fatto parte anche Alessandro. La nascita della Federazione è stata una conseguenza perché abbiamo scoperto che attorno al cheerleading non c'erano regole. Abbiamo così deciso di tracciare una strada che aiutasse il movimento a crescere secondo delle direttive precise e soprattutto chiare, secondo noi era indispensabile un riconoscimento unanime e un atteggiamento professionale».
«Tutti hanno capito che dietro alla nostra proposta di cheerleading ci sono valori puliti»
La strada è tracciata e i continui contatti con il Coni sono proiettati verso quel riconoscimento che viene visto come passo fondamentale per un'affermazione definitiva in tutta Italia. I successi di oggi, quindi, rivestono un valore immenso proprio in vista di quelli che sono i piani per il futuro. Cavalieri ci tiene a sottolineare come in Italia ci sia bisogno di chiarezza: «Oggi la Fic per il suo programma di sviluppo è l'unica federazione che porta avanti questo progetto a livello nazionale. Le nostre associazioni coprono
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Un anno al massimo
«Oggi la Fic è l'unica federazione che porta avanti un progetto di sviluppo a livello nazionale» federali, un altro passo importante per dare regole certe a tutto il movimento e fissare dei parametri unici per tutti».
l'intero territorio, da Bolzano alla Sicilia, Sardegna compresa a conferma della globalità del nostro movimento. Partendo dalla Lombardia, siamo riusciti a compiere grandissimi passi ramificando in 14 regioni le nostre iniziative. Ci sono comitati particolarmente attivi, vedi la Sicilia che ospiterà a gennaio il Cheer Coach, oppure l'Emilia Romagna che si appresta ad ospitare il primo grande evento tricolore. A livello internazionale siamo stati contattati dall'Icu e dall'Ecu, cioè l'European e l'International Cheerleading Union per partecipare alle loro riunioni. Stiamo trattando per farne parte». Un anno di vita e una candelina da spegnere, ma in tutta fretta perché il 2011 ha già segnato sul calendario una data importante, quella degli Assoluti: «A maggio si disputeranno i primi Campionati Italiani che saranno ospitati a Modena. Il regolamento di gara sarà pronto il primo di gennaio, ci sta lavorando Yoco Miyamura (Supervisore Tecnico e Coach Internazionale ICU, IFC, ICL, ndr) e da quel momento saranno aperte le iscrizioni. La gara sarà suddivisa in 5/6 categorie per dare spazio sia ai team più esperti che a quello più acerbi, nessuna società potrà iscriversi a più di due gare per permettere così a tutti di poter competere al massimo delle proprie possibilità. A febbraio terremo il primo corso per giudici
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La Fic però non si sente appagata e rilancia verso un 2011 che, a questo punto, assume un valore importante in prospettiva. Il presidente Cavalieri ne è consapevole ed è pronto a vivere con tutto il direttivo un altro anno al massimo: «Abbiamo messo tasselli un po' ovunque, a livello di promozione e di sviluppo sportivo. In questo momento possiamo contare su tanti coach e team e abbiamo avviato sinergie con altre discipline sportive che ora dovremo soltanto affinare. Senza dimenticare le apparizioni in occasione di eventi internazionali come i Mondiali di volley oppure i test match della Nazionale di rugby. Le
cheerleader italiane non sono più un fenomeno fine a se stesso, ma la punta di un iceberg che sta piano a piano crescendo con delle basi solide e costruttive. I nostri progetti dedicati alle scuole stanno incontrando l'approvazione generale e questo ci conforta ancora di più e, soprattutto, ci permette di guardare al futuro con l'ambizione di poter fare ancora meglio».
Calcio e cheers una prima da brivido di Omar Gattuso
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i n u ’ l l e d la forza
o n a ic r e m a ll a tb o fo ra di d a u q s a ll e d s r e d a le pirit S A Bologna le cheer m a e T l e d o n g e s el stanno crescendo n
di Omar Gattuso – foto Giulio Busi
Rubrica
Ilaria Corali
Vita da cheerleader La novità era sconvolgente e fuori da ogni mia immaginazione! Il giorno dopo la partita, alla fine degli allenamenti la coach ci fece sedere in cerchio e, cosa che non le avevo mai visto fare prima di allora, con aria complice si sedette insieme a noi e iniziò a bisbigliare; ad ognuna di noi 18 della squadra sarebbero stati assegnati uno o due giocatori di football ai quali ad ogni partita avremmo dovuto confezionare un piccolo regalino con un bigliettino di buona fortuna o di auguri per l’imminente partita. Ma il fatto più interessante era che non avremmo dovuto firmare con il nostro nome, ma come “your secret cheerleader”. Quindi loro non avrebbero saputo chi sarebbe stata la fanciulla che li avrebbe incoraggiati durante la stagione, ma lo avrebbero scoperto al falò di primavera, quando sarebbe stato ognuno di loro a fare un regalo alla sua cheerleader. Dopo la notizia già mi immaginavo il fantastico ragazzo che mi sarebbe stato assegnato, fantasticavo sul nostro futuro insieme… quando i miei sogni furono bruscamente spezzati dal suo nome… Victor. NO! Era un ragazzo del primo anno, ed io ero all’ultimo, che non potevo sopportare, e che a dirla tutta non era propriamente il mio tipo ideale! Ma non ero l’unica sfortunata, e appresi che non avrei potuto assolutamente discutere sulla decisione della coach e che nonostante tutto avrei dovuto impegnarmi a fondo per
Sarei stata la secret cheer di un giocatore, ma mi aspettava un'amara sorpresa...
realizzare per lui pensierini incoraggianti. Questo era vero “school spirit”! Per la seconda partita comprai un bicchiere di plastica a tema football e lo riempii di caramelle varie e cioccolatini, il tutto accompagnato con una dolcissima card con dei pom-pom disegnati sopra. Ne ero proprio orgogliosa! Ma la parte più divertente arrivò con Halloween! Proprio quel giorno si sarebbe svolta una partita e noi per cambiare un po’, invece di metterci la solita divisa ufficiale, decidemmo di travestirci da giocatori di football. Cosi quel pomeriggio del 31 ottobre ci trovammo tutte a casa di Alyssa, il capitano, e iniziammo a trafficare con elastici, trucco, lacca e quant’altro per prepararci al meglio, ed essere comunque tutte uguali e ufficiali. Alla fine dei preparativi eravamo una banda di ragazze con codini alti, fermati da due fiocchi oro, con ombretto blu, righe nere sotto gli occhi come i giocatori, e lucidalabbra rosa. Indossavamo i nostri pantaloncini oro da allenamento e sopra il jersey blu da giocatrici, con il nostro numero e dietro il cognome, e per finire calze blu fino al ginocchio. Eravamo veramente splendide ed originali! Per quell’occasione sia io che la mia host sister Sierra, avevamo confezionato dei biscotti fatti da noi, con le forme tipiche di Halloween come streghe, gatti e fantasmi. Tutto era pronto, noi eravamo cariche e il nostro entusiasmo appena arrivate al campo sembrò contagiare tutti, giocatori e spettatori. Nonostante questo ed il nostro fantastico tifo, i football players giocarono come al solito, ma grazie al cielo a metà tempo scendemmo noi in campo per sorprendere tutti e risollevare gli animi con la nuova coreografia! A fine partita consolammo un po’ i nostri giocatori incoraggiandoli per le partite future. Nonostante la sconfitta il morale generale non era poi così basso… la serata che attendeva tutti noi teenager sarebbe stata una grandiosa consolazione! 4 - segue
Zanolo una vita in palestra di Omar Gattuso
ildcats W e l l a a c i t s stica arti a n n i ivare r g r i a d o e l m a a n i l o i g Dalla Naz chiaro: «Vo o v i t t e i b o con un i del 2011» l a n o i z a n i di Gattinara mpetizion o c e l l a i t n pro
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ilvia Zanolo è un volto noto nel mondo della ginnastica artistica. A 4 anni comincia a muovere i primi passi sulle pedane del suo paese, Prato Sesia. Da qui subito a Biella, nella Società Ginnastica La Marmora, per allenarsi tutti i giorni, a 30 chilometri da casa. A 6 anni comincia a gareggiare a livello nazionale e a 9 si trasferisce a Brescia, insieme alla mamma Stefania, per entrare a far parte della Brixia, una delle società più titolate d’Italia. Seguita dal coach Enrico Casella, si allena tutti i giorni, per sette anni, 30 ore alla settimana. Ma il gioco vale la candela, perché il curriculum è di tutto rispetto:
tra gli altri, 5 scudetti di squadra, dal 2004 al 2007; la prima convocazione in Nazionale, nel 2004, a Mortara, contro la Romania, con il 7° posto assoluto; l’anno dopo, contro la Spagna, a Città di Castello è prima individuale e prima di squadra; la partecipazione agli Europei di Volos, in Grecia, chiusi al 4° posto assoluto; i campionati del mondo, a Stoccarda nel 2007, 4° di squadra. E poi tante trasferte intorno al mondo, Bangkok, Parigi, Graz. Fino alla convocazione per le Olimpiadi di Pechino: quando pare tutto pronto e il suo nome è sulla lista del Coni, il destino è particolarmente crudele. Una settimana prima della parten-
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