solomagazine Nuoto luglio 2011

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nuoto

Anno 1| numero 5

Fabio Scozzoli ÂŤMi tuffo sul MondialeÂť


TE LO LEGGO IN FACE. Aperta da pochissimo tempo, la pagina Facebook Speedo Italia è già un appuntamento da non perdersi sul web, per tutti gli appassionati del nuoto, a tutti i livelli. Gli atleti ai raggi X: i segreti, i gossip, i dietro le quinte... la Speedo news che non c’era e adesso c’è!

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Sommario

sommario sommario somm 8 16

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in primo piano

Fabio Scozzoli vuole sorprendere ancora di Alberto Dolfin

Il pericolo si chiama Dale Oen di Alberto Dolfin

Dietro le quinte di un Mondiale di Cristina Chiuso

spazio azzurro Una nuova Boggiatto di Andrea Masini

Alessia Filippi rivede la luce di Alberto Dolfin

giovanile Fabio Laugeni al bivio verità

di Luca De Matteis

di Luca De Matteis

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Rovereto culla per i più giovani

salvamento

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Diego Giuglar, il marinaio del salvamento di Alberto Dolfin

Le sorelle Borasi, una famiglia acquatica di Alberto Dolfin

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24 Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini Redazione Corso Mediterraneo 67 Torino Fax 011 500008 info@solomagazine.it

i nostri collaboratori: Elisa Bellardi, Gianmario Bonzi, Stefano Carrus, Cristina Chiuso, Andrea Ciccone, Valentina Cristiani, Luca De Matteis, Alberto Dolfin, Francesca Galluzzo, Andrea Masini, Alice Mella, Federico Militello, Paola Provenzali e Alessandro Pilati della redazione di nuotoacquelibere.com

Contributo fotografico Archivio FIN, Francesco Alessandro Armillotta, Getty Images, Andrea Masini Anno I, numero 5 LUGLIO 2011 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 8/11 del 25 gennaio 2011

progetto grafico Simone Caltabiano e Claudia Rubiu Realizzazione grafica Claudia Rubiu / Talia Verlato solomagazine Nuoto è una produzione

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NAL CAMPUS 2011

TE PER I A N O SON CRIZIO S LE I

master

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Fenomeno Master a Roma

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Rico Rolli, un nuotatore d'oro

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96 NAL organizza vacanze sportive dedicate all'avviamento ed alla specializzazione nel nuoto in acque libere. Campus di 5 giorni di incontri teorico-pratici ed uscite in mare da Giugno a Settembre. Per maggiori informazioni visita la pagina sul sito di ASD NAL: www.nuotoacquelibere.com/asd/nal-campus-2011

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Sommario

di Francesca Galluzzo di Francesca Galluzzo

Open Water, il nuoto in versione estiva

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di Francesca Galluzzo

acque libere Gli stakanovisti del fondo di Andrea Masini

Natalie Du Toit, ultima fermata a Londra di Alessandro Pilati della redazione di nuotoacquelibere.com

le nostre società

Nuoto Livorno è un'isola felice Unione Nuoto Friuli tra tradizione e passione Genova Nuoto e una storia da raccontare Atleti Amatori Matera più forti di tutto

fuori corsia Natasha Stefanenko ha nuotato con lo Zar di Gianmario Bonzi

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focus regioni Una finestra sull'attività nazionale attraverso i Comitati regionali

le nostre rubriche Al cuore del nuoto con Cesare Butini di Andrea Ciccone

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«Vi sorprenderò

ancora»

Fabio Scozzoli è tornato ad essere un leader della rana internazionale «In questi mesi di avvicinamento ai Mondiali, ho dovuto lavorare davvero tanto per recuperare il terreno perduto»

di Alberto Dolfin / foto Getty Images e Francesco alessandro armillotta


intervista

intervista ı Fabio Scozzoli

«Andare in finale a ShaNghai sarà già difficile: una volta lì saremo tutti attaccati e non credo che vincere una medaglia sia impossibile»

Dopo essersi laureato campione europeo la scorsa estate a Budapest, ora Fabio Scozzoli punta al bersaglio grosso ai Mondiali di Shanghai, per continuare la tradizione italiana nella rana.

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a Domenico Fioravanti a Fabio Scozzoli: il passo è meno lungo di quanto si possa pensare. A quasi undici anni dalla doppietta dorata di Sydney 2000, l’Italia torna a sognare in grande nella rana. Uno stile che dal primo olimpionico fino al fuoriclasse dell’Imolanuoto ha sempre portato bene ai colori azzurri. Ai Campionati Mondiali di Shanghai, il ventiduenne romagnolo sarà uno degli alfieri della Nazionale e punterà ad un grande risultato nei 100 rana, senza disdegnare i 50 di cui è campione europeo uscente. Questa la grande differenza con Fioravanti, più portato alle distanze lunghe, rispetto al velocista romagnolo, che ha visto trionfare il novarese davanti alla televisione ed ora sogna di raggiungere traguardi altrettanto gloriosi. Magari proprio nei 100 rana, la gara preferita di Fabio e quella che a Domenico ha regalato la prima delle due gemme a cinque cerchi. Una distanza di cui Fioravanti è stato primatista italiano fino all’estate del 2009, quando proprio Scozzoli è divenuto il primo azzurro ad abbattere il fatidico muro del minuto, in 59”85. Ora il sogno del romagnolo è di ripetersi a Shanghai, questa volta senza il supercostume, per legittimare ulteriormente quel record, ma soprattutto per fare urlare ancora tutta l’Italia. La scorsa estate, a Budapest, Fabio Scozzoli era stato la lieta scoperta del movimento azzurro. Ai Campionati Europei in vasca lunga era arrivato prima un bronzo nei 100 rana e poi una sensazionale quanto insperata medaglia d’oro nei 50. In autunno, ad Eindhoven, il romagnolo si è confermato, questa volta laureandosi campione europeo in

vasca corta dei 100 rana e vincendo un bronzo nei 50. Poi, ai Mondiali di Dubai di dicembre, Fabio ha conquistato l’argento nei 100 rana, alle spalle dello specialista del bacino da 25 metri, Cameron Van Der Burgh. Un risultato che poteva essere completato dal bronzo nei 50, sfumato però a causa di una squalifica per una gambata a delfino di troppo durante la fase subacquea. Squalifica a parte, il ventiduenne spera di continuare su questo binario anche a Shanghai. L’obiettivo è di ottenere un grande risultato nella “sua” gara, i 100 rana, per potere nuotare i 50 con la mente sgombra. E la testa si sa, a volte può spingere oltre i limiti fisici. Lo sa bene anche il tecnico Tamas Gyertyanffy, artefice principale dell’esplosione del romagnolo. L’allenatore dell’Imolanuoto lo conosce meglio di qualunque altro ed è certo che il suo pupillo possa anche in futuro trasformarsi in mistista di alto livello, secondo la miglior tradizione ungherese. Ma Scozzoli, prima di tentare questa nuova strada, ha una missione a Shanghai: rinverdire la splendida tradizione azzurra nella rana. Fabio, quanto ha pesato lo stop forzato in primavera e come arriva all’appuntamento iridato? «E’ stato difficile riprendere dopo quello che è successo ad aprile, perché comunque quando fai un periodo di lavoro, diventa complicato per chiunque se ti vengono a mancare i riferimenti. E quello che è mancato a me è stato proprio il riscontro del lavoro fatto. Poi ho perso comunque quella settimana anche a livello fisico. In allenamento, ci ho messo un po’ di tempo a tornare a nuotare

tempi discreti, che potevano darmi una scossa anche a livello psicologico. Dunque, a livello fisico e mentale, è stato un periodo molto duro». Quanto è stato importante, per riacquistare fiducia nei suoi mezzi, il riscontro avuto dal Trofeo Sette Colli? «A giugno mi sono finalmente ripreso e sono arrivato a Roma sapendo che avrei nuotato in una vasca che mi dà sempre forti emozioni, come a qualunque altro nuotatore italiano. Abituati a nuotare nelle nostre piscine provinciali, quando arrivi allo Stadio del Nuoto è un po’ come per un calciatore che calca per la prima volta l’erba di San Siro: una carica in più per esprimerti al meglio. In questi

ultimi mesi di avvicinamento ai Mondiali, ho dovuto lavorare davvero tanto per recuperare il terreno perduto. Però le basi c’erano e battere Cameron (Van Der Burgh, ndr) è sempre un motivo d’orgoglio, anche perché lui sarà uno degli avversari principali ai Mondiali». Dunque, chi pensa che possano essere gli altri avversari da battere a Shanghai? «Nei 100 rana tanti, a partire da Kosuke Kitajima. Poi ci sono gli americani e gli australiani che non scherzano. Ma attenzione anche a quello che, secondo me, attualmente è il numero uno assieme a Kitajima, ovvero il norvegese Dale Oen. Senza dimenticare il francese Duboscq, che l’anno scorso mi ha battuto all’Europeo. Andare in finale sarà già difficile: una volta lì saremo tutti attaccati e non credo che vincere una medaglia sia una cosa da un altro pianeta». Dunque tra i 50 ed i 100 rana, in quale gara pensa di poter far meglio? «Io sento più mia la gara dei 100. È sempre stato così e lo sarà anche in vista olimpica, poiché i 50 rana non si nuota-

no ai Giochi. Lavorerò dunque sui 100, partendo però dalla rapidità che mi dà un 50. Ho una buona velocità di base ed una partenza molto reattiva, quindi anche i 50 rana possono essere una bella gara, mentre i 200 non sono nelle mie corde. Poi i 50 li faccio sempre come un gioco: mi diverto molto e spero di continuare a divertirmi anche in Cina». Si può dire che Budapest sia stato il trampolino di lancio per lei. Si aspettava questo exploit? «Per Budapest ho lavorato tantissimo per arrivare ad una medaglia nei 100 rana. Il risultato era arrivato, per cui ero contento: avevo raggiunto il mio primo obiettivo. Nei giorni successivi, con la mente sgombra e con una buona partenza, ho sistemato un po’ il ritmo di nuotata e sono riuscito a tirar fuori un grande 50. Penso possa essere così anche quest’anno, come lo è stato agli ultimi Mondiali in vasca corta, a Dubai, dove nonostante la squalifica nei 50 rana, ero andato molto bene. Penso che l’andatura dei Campionati possa essere quella. Io lavoro innanzitutto per una finale e per avvicinarmi il più possibile ad

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una nuova

boggiatto

La migliore ranista azzurra si presenta a Shanghai carica e entusiasta: ÂŤE' giunto il momento di fare sul serio e di dare la caccia ai risultatiÂť testo e foto di Andrea Masini


«Finalmente vedo la luce» Alessia Filippi, dopo un lungo calvario, è pronta a tornare ai suoi livelli: «Voglio riscoprire il divertimento nel nuoto»

di Alberto Dolfin / foto Getty Images e Andrea Masini


Rovereto

culla per i piĂš giovani

La 17ÂŞ edizione del Campionato Esordienti A non ha tradito le attese confermandosi tappa di crescita per i maggiori talenti del nostro nuoto di Luca De Matteis / foto di Francesco Alessandro Armillotta


Rico Rolli, un master d'oro Il primato mondiale centrato agli Italiani di Ostia lo consacra all'apice del movimento: ÂŤNelle gare di velocitĂ della rana ho pochi rivaliÂť di Francesca Galluzzo / foto Pasquale Clienti


Il nuoto in versione estiva

Ritirate le corsie in attesa dell’inizio della nuova annata agonistica il prossimo autunno, molti nuotatori master si trasferiscono dai piani vasca alle spiagge di Francesca Galluzzo / foto di Francesco Alessandro Armillotta


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