solomagazine Nuoto settembre

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nuoto

Anno 1| numero 7

the missile

MAGNUSSEN


Filippo Magnini, bi-campione del mondo 100 s. l.

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Sommario

sommario sommario somm 8 14

in primo piano

Il missile Magnussen punta Londra di Alberto Dolfin

Il terzo incomodo dei misti: Cseh di Alberto Dolfin

spazio azzurro

20

Orsi rialza la testa

25

Globe Trotter Paltrinieri

28

di Sonia Arpaia di Andrea Masini

inchiesta Vado a fare l'americano di Luca De Matteis

salvamento

34

Costamagna sbanca Copenaghen di Alberto Dolfin

40 Ronciglione Capranica, la culla del salvamento

34

di Alberto Dolfin

25 20 Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini Redazione Corso Mediterraneo 67 Torino Fax 011 500008 info@solomagazine.it

i nostri collaboratori: Sonia Arpaia, Gianmario Bonzi, Cristina Chiuso, Alessandro Ciccone, Andrea Ciccone, Pasquale Clienti, Luca De Matteis, Alberto Dolfin, Francesca Galluzzo, Giada Lorusso, Andrea Masini, Federico Militello

Contributo fotografico Archivio FIN, Francesco Alessandro Armillotta, Getty Images, Andrea Masini Anno I, numero 7 settembre 2011 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 8/11 del 25 gennaio 2011

progetto grafico Simone Caltabiano e Claudia Rubiu Realizzazione grafica Claudia Rubiu / Talia Verlato solomagazine Nuoto è una produzione

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master

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Sommario

Conto alla rovescia a Riccione

di Francesca Galluzzo

di Alessandro Ciccone

di Paco Clienti

48 Un Drago in acqua 54 Amore sul piano vasca 58

TUTTO FITNESS & SPORT

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Le fatiche di Ercoli di Francesca Galluzzo

nuoto paralimpico Italia forza 9 agli Europei di Giada Lorusso

le nostre società

68 Geas Sesto San Giovanni, la base di partenza 70 Coopernuoto, dalla provincia fino in Cina 72 Sisport Fiat Torino, aggregazione e competizione

78 19

nell’ambito dii

48 62

acque libere

fuori corsia I rimpianti di Kaspar Capparoni

78

di Gianmario Bonzi

le nostre rubriche Fast Lane di Cristina Chiuso

74 Al cuore del nuoto

di Andrea Ciccone

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Il Missile

punta Londra L'australiano James Magnussen reduce dagli ori mondiali non si pone piĂš limiti: ÂŤSarei uno sciocco se non pensassi al massimo dopo i risultati ottenuti a ShanghaiÂť

di Alberto Dolfin / foto Getty Images


intervista

intervista ı James Magnussen

«Il record del mondo è senza dubbio uno dei miei obiettivi in carriera, ci sto già pensando adesso: prima o poi lo batterò»

Londra: bersaglio acquisito. Missione? L’oro olimpico, se possibile condito dal record del mondo. E nella capitale britannica, le occasioni per portare a termine l’impresa non mancheranno tra 100 stile libero, staffette e, probabilmente, i 200 stile libero.

G

ià, perché, in prospettiva olimpica, il gigante australiano di 195 cm sta seriamente pensando di cimentarsi in un’altra fatica, sfruttando la sua innata resistenza alla velocità. Non si pone limiti James Magnussen. D’altronde, se così non fosse, non sarebbe noto al pubblico come “The Missile”. Un razzo che ha impressionato avversari, critica e pubblico agli ultimi Mondiali e nuotato tempi che fino a poco tempo fa sembravano un lontano ricordo dei costumi gommati. E invece, ecco l’australiano più veloce di tutti nell’era tessile, capace di stampare un clamoroso 47”49 in staffetta per lanciare la sua Australia all’oro nella 4x100 stile libero. Ma la gioia più grande è arrivata qualche giorno dopo, con il trionfo nella gara regina, spodestando dal trono il discusso Cielo Filho. Una distanza in cui nessun australiano aveva mai raggiunto l’apice in un Mondiale. Non male se si è nati in una nazione che ha avuto tra le sue file gente come Perkins, Hackett, Sullivan e che ora spera in un ritorno in grande stile di Ian Thorpe. Se poi, si scomoda anche il leggendario Pieter Van den Hoogenband per definire Magnussen l’uomo più veloce di sempre, vuol dire che la stoffa c’è. E con un debutto iridato così, a soli vent’anni, ora gli Aussies sognano in grande pensando alla prossima estate. Il Missile è già lanciato su Londra. James, come ha scoperto il nuoto e quando ha iniziato a praticarlo? «Ho cominciato a nuotare perché sono nato in una città costiera e passavamo gran parte del tempo libero in spiaggia: dunque, saper nuotare era obbligatorio.

Ho cominciato a fare gare agonistiche all’età di dodici anni come logica conseguenza delle competizioni studentesche». Quali sono state le figure più importanti nella sua crescita natatoria? «Prima di tutto, i miei genitori che mi accompagnavano al mattino presto agli allenamenti e venivano a riprendermi la sera. Subito dopo, gli allenatori che ho avuto durante la mia carriera che hanno giocato una parte importante nel formarmi come nuotatore. Ultimi, ma non meno importanti, i miei compagni di allenamento e i miei avversari: l’amicizia con alcuni di loro e lo stimolo di batterli mi hanno motivato da sempre». Quando ha capito di poter diventare l’uomo più veloce del mondo? «Ho cominciato a realizzarlo subito dopo i Campionati Australiani del 2010, quando ho vinto il bronzo con sole sei settimane di allenamento nelle braccia. L’anno precedente ero stato a lungo lontano dalla piscina per concentrarmi sui miei studi». Come è nato il soprannome che l’accompagna, “The Missile”? «Penso che sia merito di un telecronista televisivo australiano, ma non ne sono certo al 100%. Comunque, mi piace il soprannome che mi hanno affibbiato perché mi distingue dagli altri nuotatori». Due ori e un argento ai Mondiali di Shanghai: si aspettava un debutto così sul palcoscenico mondiale? «Sinceramente no. Di solito però, sono sempre molto ottimista, anche se in prossimità del Mondiale ho avuto la polmonite

che mi ha impedito di nuotare al massimo per due settimane. Ciò ha sicuramente influito nel diminuire le mie aspettative in vista di Shanghai». Che importanza ha avuto la vittoria nella staffetta 4x100 stile libero in vista della gara individuale? «La staffetta 4x100 mi ha dato la confidenza necessaria per vincere anche la “mia” gara. È stato un passo cruciale per realizzare quale fosse il mio potenziale in quel preciso momento». Si aspettava di nuotare le due vasche a stile libero così velocemente, stampando tempi che soltanto il fuoriclasse olandese Van den Hoogenband era

riuscito a realizzare con i costume in tessuto? «Il mio obiettivo prima del Mondiale era di nuotare attorno al 47”9. In questo modo, il Mondiale sarebbe stato un buon banco di prova in vista dell’Olimpiade di Londra. Ma mai avrei pensato di poter già nuotare 47”4».

Dunque, sogna di sbancare Londra? «Sarei uno sciocco se non puntassi al massimo, dopo i risultati ottenuti a Shanghai. Punto all’oro nei 100 stile libero e se verrà con il record del mondo, ancora meglio. Poi sogno di vincere anche la staffetta 4x100 stile libero come abbiamo fatto al Mondiale».

Viste queste premesse, pensa di poter battere il primato mondiale all’Olimpiade? «È senza dubbio uno dei miei obiettivi in carriera. Non so se succederà a Londra o magari in un’altra gara in futuro. Comunque sì, ci sto già pensando adesso: prima o poi lo batterò».

Parlando proprio delle staffette, pensa che avrà occasione di nuotare con Ian Thorpe? «Non sono sicuro di avere la possibilità di nuotare con lui. La 4x100 stile libero australiana è molto forte e sarà difficile entrarne a far parte. A mio parere, sarà più facile vederlo impegnato nella 4x200 stile libero».

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orsi rialza la testa Dopo un Mondiale non brillante il velocista bolognese ha le idee chiare in testa: ÂŤAllenamenti piĂš aggressivi e piĂš concentrati per essere protagonista a LondraÂť di Sonia Arpaia / foto Andrea Masini

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ÂŤIl mio sogno americanoÂť

Da Padova alla Florida, Renata Spagnolo alla corte di Gregg Troy e Ryan Lochte con in testa un solo obiettivo: essere pronta per Londra 2012 di Luca De Matteis


Costamagna

sbanca Copenaghen

Il talento torinese dei Vigili del Fuoco Salza è stato il protagonista assoluto degli Europei Juniores dove ha conquistato tre titoli individuali e due con le staffette di Alberto Dolfin / foto di Francesco Alessandro Armillotta


Un Drago in acqua

Una brillante carriera da calciatore e poi l'infortunio che ha mutato i suoi orizzonti sportivi: ÂŤNei master ho trovato quell'ambiente goliardico che piace a meÂť

di Alessandro Ciccone


italia forza 9 master

Gli azzurri protagonisti agli Europei IPC di Berlino dove oltre alla garanzia Camellini, sono emerse altre stupende individualitĂ

di Giada Lorusso


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