Universo bianco luglio 2012

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universo bianco

Power

bauer


Sommario Editoriale

di Massimiliano Ambesi

Il successo nel giro di poche settimane del primo “Frassinoro Biathlon Festival” e della settima edizione del “Blinkfestivalen” ha riaperto l’abituale tormentone estivo riguardo le potenzialità ancora inesplorate delle kermesse cittadine e l’opportunità di allestire un vero e proprio circuito internazionale con cinque/sei tappe ed un’eventuale finale. Analizzando attentamente la situazione, proporre un calendario di eventi estivi in qualche modo collegati tra loro non sembrerebbe un’impresa così impossibile in quanto ai già rodati comitati organizzatori di Püttlingen in Germania (Odlo City Biathlon) e Sandnes in Norvegia (Blinkfestivalen), si è aggiunto quest’anno il gruppo di lavoro di Frassinoro che da subito ha dato prova di capacità ed efficienza. Tuttavia, il compito di farsi carico dell’iniziativa tocca alla Federazione Internazionale (IBU), che deve una volta per tutte adoperarsi per trovare la formula più adatta a rendere il biathlon una disciplina da quattro stagioni sulla falsariga di quanto avvenuto nell’ultimo ventennio nel salto. Al momento, alla corrente di pensiero che vorrebbe investire sulle kermesse cittadine, caratterizzate dall’utilizzo di format di gara ad hoc, si contrappone un secondo partito intenzionato a promuovere un circuito ospitato da centri montani che ricalchi in toto le classiche gare invernali. Per la verità, nulla vieta che i due progetti possano convivere, ma da parte di chi muove i fili della disciplina serve quella convinzione, con conseguente operatività, che finora è mancata. Libro dei sogni a parte, il secondo scorcio di estate regalerà agli appassionati italiani di biathlon e combinata due importanti appuntamenti che si terranno nell’arco di quattro giorni. I biathleti saranno impegnati nella Ibu Roller Cup in programma il fine settimana del 25 e 26 agosto a Forni Avoltri, località friulana che dopo tanto tempo tornerà ad ospitare un evento di portata internazionale. Martedì 28 sarà poi il turno del Grand Prix di combinata nordica che farà tappa in Val di Fiemme, sede della prossima edizione dei Campionati Mondiali di sci nordico. In entrambe le occasioni, saranno presenti le squadre azzurre con tutti o quasi gli effettivi, motivo ulteriore per godersi lo spettacolo dal vivo.

06 BIATHLON Bauer the power

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La nuova Wierer

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Lo sloveno si proietta verso la nuova stagione che potrebbe lanciarlo ai vertici della classifica Dopo una Coppa del Mondo da dimenticare l'azzurra avverte nuove e positive motivazioni

SPECIALE SUMMER BIATHLON FESTIVAL Lo show di Frassinoro

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Gontier e Dutto sul trono

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La carica dei volontari

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La festa per Katja

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Patrick e Ambra a segno

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La cronaca di tre giornate speciali I più giovani hanno messo tutti in riga

Centinaia di chilometri per amore del biathlon La gara d'addio tra agonismo e sorrisi Il successo di una coppia di sicuro avvenire

attualità Le mosse di Mosso

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Il colonnello dell'Esercito che dirige le attività alpine indica la strada per la promozione del movimento

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Sommario

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Mucca

CACCA GUENDALINA

Est!

Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini Redazione Corso Mediterraneo 67 - Torino Fax 011 500008 info@solomagazine.it

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Hanno collaborato per i testi Massimiliano Ambesi, Davide Bragagna, Giulia Favero, Lukas Hofer, Francesco Paone, Alessandro Pittin

Coppa del Mondo ai raggi X

Contributo fotografico Francesco Alessandro Armillotta, Radu Botnari e Dima, Getty Images

salto

solomagazine Universo Bianco è una produzione

Le novità dell'estate

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Anno III, numero 5 luglio 2012 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 48/10 del 23 settembre 2010

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Il circuito maggiore vivisezionato dagli albori a oggi attraverso i numeri dei suoi più grandi campioni

Realizzazione grafica Claudia Rubiu / Talia Verlato

“O poésia” by Edmondo Frivolo

combinata

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Attesa per l'introduzione del Grand Prix femminile e per il debutto della team mixed competition

le gare Kot sbanca Wisla

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Il polacco protagonista nel Summer Grand Prix Lodwick e Gruber brillano nella combinata nordica Concessionaria di pubblicità T21 S.r.l. | Target To One Via Francesco Reina 35 / 20133 Milano T +39 02 97373747 / +39 02 97373864 F +39 02 70 051582 @ info@T21.eu Skype ufficio: T21_Milano / www.T21.eu

fondo

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Un orizzonte diverso

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Nel segno di Manu

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Le decisioni assunte dal Congresso della Fis dovrebbero dare un nuovo volto al fondo mondiale Alice Canclini può contare su una tifosa speciale alla vigilia di un anno cruciale per la sua crescita

i nostri campioni Lukas Hofer Alessandro Pittin

SOLO ONLINE

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Bauer the Power Alla scoperta del campione sloveno, personaggio straordinario e autentica bomba a orologeria pronta a esplodere di Francesco Paone / foto Francesco Alessandro Armillotta e Getty Images


intervista

«Nella staffetta mista di Ruhpolding è successo qualcosa di strano, a ruoli invertiti forse non avrebbero aggiustato il tempo»

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Frassinoro durante il Bier&Biathlon Festival si aggirava un ragazzo dal capello biondo riccio perennemente vestito solo di una canottiera azzurra e di bermuda multicolore con i piedi rigorosamente scalzi anche sull’asfalto rovente di luglio. Un surfista sbarcato sull’Appennino direttamente dalle onde dell’Oceano Pacifico? No, semplicemente Klemen Bauer che anzichè scivolare sull’acqua a bordo di una tavola fa il biathleta. Lo sloveno è ormai di casa in Italia avendo stretto amicizia con i componenti del Frassinoro Biathlon Friends, il gruppo di appassionati che oltre a seguire dal vivo svariate tappe di Coppa del Mondo ha deciso di organizzare la kermesse di cui si può leggere approfonditamente su questo numero di Universo Bianco.

Bauer, dotato della capacità di conversare con chiunque come se fosse un suo amico di lunga data, è uno dei talenti più cristallini ancora inespressi nel panorama del biathlon mondiale. Il 26enne sta facendo enormi progressi sugli sci stretti, dove è ormai uno dei migliori del circuito, ma paga dazio per i troppi errori al poligono, soprattutto in piedi. Eppure i suoi allenatori giurano che in allenamento sa sparare benissimo e il suo limite sia solo emotivo. Insomma Klemen potrebbe appartenere alla categoria dei Simon Fourcade e dei Birnbacher, i quali hanno avuto bisogno di tempo per esprimere tutto il loro potenziale. Sotto questo aspetto lo sloveno non vuole forzare le tappe perché il suo motto è “step by step”, ovvero “un passo alla volta”. Bisogna tenere d’occhio questo biathleta, un’autentica bomba a orologeria pronta a esplodere, autore di una splendida seconda metà di inverno 2011-2012. Come giudica la scorsa stagione? È soddisfatto o poteva essere migliore? «I Mondiali di Ruhpolding sono stati molto soddisfacenti con l’argento nella staffetta mista e il quinto posto dell’individuale, tuttavia se guardo all’intera stagione devo dire che i miei obiettivi erano molto più alti. Avrei voluto chiudere almeno nei primi 20 della classifica generale, invece non sono andato oltre il 30° posto». Dal punto di vista della posizione nella graduatoria assoluta ha pagato un inizio di stagione molto difficoltoso, cosa è andato storto? «Tante cose. Qualche volta i materiali non sono stati esaltanti, in altre occasioni invece erano ottimi ma ho sbagliato troppo al poligono. Ed è un peccato perché la mia forma è stata buona da dicembre fino a marzo, non ho mai avuto cali. E infatti da febbraio in poi ho ridotto i passaggi a vuoto». Possiamo definirlo un inverno agrodolce? «Sì. Perché sono soddisfatto di alcune singole gare, ma sento che avrei potuto fare molto di più». Agrodolce è stata anche la staffetta mista di Ruhpolding, come lei ha ricordato avete ottenuto uno storico argento, però avevate tagliato il traguardo per primi. Tuttavia vinse la Norvegia grazie all’aggiustamento del tempo

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dopo il malfunzionamento di un bersaglio. Cosa ci può raccontare di quella gara surreale? «Non mi sono reso conto di quanto avvenuto poiché nel momento del guaio ero già ripartito dal poligono. Io e le mie compagne abbiamo capito la situazione solamente durante la frazione conclusiva. Avremmo voluto fare ricorso, ma non c’erano molte possibilità per vincerlo anche perché siamo una piccola nazione, quindi abbiamo desistito. Io ho il dubbio che sia successo qualcosa di strano quel giorno». Ovvero? «Nel replay non si vede alcun proiettile colpire quel bersaglio. Forse non c’è stato alcun malfunzionamento. Però la Norvegia è una nazione molto potente a differenza della Slovenia e le cose sono andate come sono andate». Lei sta dicendo che visto il peso politico della Norvegia non si è andati a fondo nella vicenda e che a parti invertite, ovvero con voi nella situazione degli scandinavi e viceversa non ci sarebbe stato alcun aggiustamento nel tempo? «Sono convinto che le cose sarebbero andate così. Come ho già detto il peso della Slovenia non è certo paragonabile a quello dei norvegesi. O quantomeno avrebbero assegnato una medaglia d’oro ex aequo. Ecco quest’ultima credo sarebbe stata la soluzione più corretta». Ma quindi considera quella gara un argento vinto o un oro perso? «In ogni caso lo vivo come un argento vinto». Parliamo dei suoi problemi al poligono soprattutto nelle sessioni di tiro in piedi. E’ vero che in allenamento ha percentuali molto più alte di quelle in gara? «E’ verissimo. Sono molto stabile durante gli allenamenti a differenza di quanto avviene durante le competizioni. Non si tratta di un problema di tecnica, quella l’ho migliorata molto negli ultimi due anni. È un problema emotivo. Posso solo essere paziente e guadagnare esperienza. Non puoi fare allenamenti per l’esperienza, devi solo accumularla e basta». Mi pare di capire che sia fiducioso sul suo futuro, lei ha 26 anni e nell’ultimo inverno abbiamo visto atleti disputare la miglior stagione della loro carriera a 28, 30 o addirittura 34 anni. «Sì sono fiducioso. A volte al poligono ho buone sensazioni e sento di averle perché sono più maturo. Penso che il giorno in cui maturerò completamente sarò in grado di esprimere tutto il mio potenziale». Per certi versi lei ricorda molto Lars Berger. Lo sa che lui ha realizzato la sua prima gara senza errori all’età di 29 anni? «Beh, non devo pensare al mio primo zero. Devo solo lasciar scorrere la corrente e aspettare, sono convinto che prima o poi

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Dorothea ha vissuto un anno nero, ma ora è maturata e promette di fare grandi cose nell’inverno venturo

La nuova

Wierer di Francesco Paone foto Francesco Alessandro Armillotta, Pentaphoto, Radu Botnari, Dima


Gontier e Dutto sul trono Nella gara-esibizione disputata a Frassinoro i pi첫 giovani sono stati i protagonisti

SPECIALE SUMMER BIATHLON FESTIVAL

di Francesco Paone / foto Radu Botnari e Dima


patrik e ambra a segno

La gara riservata ai ragazzi tra i 12 e 15 anni vede trionfare la coppia Braunhofer-Fosson

SPECIALE SUMMER BIATHLON FESTIVAL


Le mosse di Mosso Il colonnello dirige le attività sportive dell'Esercito e da Courmayeur guida in particolare gli atleti delle discipline invernali: «La nostra nuova sfida è al fianco dei più giovani» di Giulia Favero / foto Francesco Alessandro Armillotta


Esperimento misto L'ESTATE DEL SALTO ACQUISTA MAGGIORE INTERESSE GRAZIE ALL'INTRODUZIONE DEL CIRCUITO FEMMINILE DI GRAND PRIX di Massimiliano Ambesi / foto Getty Images GRANDE ATTESA PER IL DEBUTTO DELLA TEAM MIXED COMPETITION


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