universo bianco
FINE
DI UN'ERA
Sommario
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Editoriale
di Massimiliano Ambesi
Marit Bjørgen, Sarah Hendricksson e Magdalena Neuner sono state le principali protagoniste di una stagione in cui le maggiori emozioni sono state dispensate dalle versioni femminili delle discipline invernali, non solamente quelle di competenza di Universo Bianco. Il muro dei cinquanta successi in carriera in Coppa del Mondo ampiamente abbattuto dalla fondista norvegese, le nove affermazioni su tredici gare ottenute dalla saltatrice statunitense e le otto vittorie in dieci sprint conquistate dalla biathleta tedesca rappresentano imprese epiche difficilmente eguagliabili negli anni a venire e sono testimonianza della grandezza di tre autentiche fuoriclasse, peraltro espressione di generazioni diverse. Le competizioni maschili, invece, non sono state connotate dal medesimo pathos, ma, se nel salto speciale l’hanno fatta da padrone le peripezie di stampo meteorologico, in fondo, combinata e biathlon la ribalta è stata prepotentemente occupata da tre stelle sempre più luminose nel firmamento degli sport invernali. L’elvetico Dario Cologna e i francesi Lamy Chappuis e Martin Fourcade hanno, infatti arricchito una bacheca già invidiabile nonostante la giovane età e sembrano destinati a incrementare nel tempo il computo dei successi. In casa Italia, il mattatore dell’inverno è stato senza dubbio Alessandro Pittin, frenato dagli infortuni nel finale, ma superlativo nei primi due mesi in cui si è tolto la soddisfazione di imporsi in tre gare nel giro di tre giorni, con vari podi come contorno. Nel frattempo, prosegue quel ricambio generazionale che si concluderà in coincidenza con i Giochi Olimpici del 2014 e grazie al quale volti nuovi si stanno gradualmente affacciando all’attenzione. In conclusione, un saluto doveroso va a Renè Laurent Vuillermoz che, dopo undici onorate stagioni in Coppa del Mondo, ha deciso di appendere al chiodo gli strumenti del mestiere. A tal proposito, resta vivo il ricordo dei podi conquistati dal biathleta valdostano in tempi di vacche magre per il movimento, sicuramente uno sprone fondamentale per i giovani cresciuti nel tempo.
BIATHLON Martin Fourcade in trionfo
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Si è chiusa un'epoca
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Ibu Cup saluta in grande stile
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I fratelli Rocchia al bivio
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L'analisi della stagione di Coppa del Mondo con il francese che ha sbaragliato la concorrenza Lena Neuner ha chiuso in bellezza una carriera che è destinata a segnare la storia del biathlon
Il circuito ha premiato Doll e la Hammerschmidt ma soprattutto ha messo in mostra molti talenti Attila e Ginevra devono decidere sul loro futuro divisi tra Università e una carriera nel biathlon
fondo Dario Cologna insaziabile
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Lo svizzero si è confermato fondista completo Al suo palmarés ora manca solo il titolo mondiale
Uno sprint da leggenda
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Bjørgen e Kowalczyk hanno lottato fino alla fine Una volata che ha sorriso alla fuoriclase norvegese
NEI MESI ESTIVI
UNIVERSO BIANCLO E DIVENTA BIMESTRA
inviato Il prossimo numero sarà aggio nella tua e-mail a metà m
3
Sommario
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salto La sorpresa Bardal
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Queen Sarah Hendrickson
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La sfera di cristallo è andata al costante norvegese ma in stagione il grande protagonista è stato il vento
Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini
L'americana ha dominato la prima Coppa del Mondo Ora la concorrenza si concentra sulla fase estiva
Redazione Corso Mediterraneo 67 - Torino Fax 011 500008 info@solomagazine.it Hanno collaborato per i testi: Massimiliano Ambesi, Davide Bragagna, Giulia Favero, Lukas Hofer, Francesco Paone, Alessandro Pittin
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Manuela Melsiner brucia le tappe 66
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Contributo fotografico Getty Images, Pentaphoto, Gabriele Claudia Schwarze
L'altoatesina ha ribadito di essere una promessa confermando così la forza del fertile vivaio azzurro
combinata
Realizzazione grafica Claudia Rubiu / Talia Verlato
Tre volte Lamy Chappuis
70
L'oro di Mattia Runggaldier
84
Un argento per 4
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Il francese conquista la terza sfera di cristallo ma la lotta per la prossima stagione è già lanciata
solomagazine Universo Bianco è una produzione
Dopo aver vinto il titolo mondiale a Erzurum l'azzurrino si concentra sulla Coppa del Mondo
Anno III, numero 3 - MARZO 2012 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 48/10 del 23 settembre 2010
La staffetta italiana ha scritto una pagina di storia centrando il podio alla rassegna iridata juniores Concessionaria di pubblicità T21 S.r.l. | Target To One Via Francesco Reina 35 / 20133 Milano T +39 02 97373747 / +39 02 97373864 F +39 02 70 051582 @ info@T21.eu Skype ufficio: T21_Milano / www.T21.eu
i nostri campioni
84
Lukas Hofer Alessandro Pittin
19 83
5
Martin
in trionfo Il pagellone dell’inverno, nel cui finale il piÚ giovane dei fratelli Fourcade ha annichilito la concorrenza di Francesco Paone / foto Getty Images
val ridanna biathlon
A
fine febbraio si annunciava un’emozionante volata per la Coppa del Mondo assoluta tra Martin Fourcade ed Emil Hegle Svendsen, divisi da 21 punti. La realtà è stata ben diversa poiché il francese ha letteralmente annichilito la concorrenza del norvegese a suon di vittorie, ben 5 nelle ultime 7 gare. Peraltro il 23enne transalpino ha dominato i Mondiali di Ruhpolding raccogliendo 3 medaglie d’oro su quattro eventi. Il catalano ha quindi assunto i contorni del dominatore della stagione 2011-’12 diventando in tutto e per tutto la reincarnazione di Raphael Poirèe, ritiratosi cinque anni orsono. Oltre a Martin Fourcade tra i protagonisti del finale di inverno vanno citati lo sloveno Jakov Fak, riuscito a imporsi per la prima volta in carriera nell’individuale dei Mondiali di Ruhpolding e lo svedese Carl Johan Bergman, capace di capitalizzare al meglio la sua annata di grazia salendo due volte sul podio proprio durante la manifestazione iridata bavarese. È quindi tempo di tracciare un bilancio generale seguendo l’ordine della classifica per nazioni.
8
Anton Shipulin
RUSSIA
Vittorie: 3 podi: 14 con 3 atleti con 6 atleti TOP TEN: 46 con 7 atleti Piazzamenti a punti: 125 con 8 atleti Le assenze forzate di Ivan Tcherezov, Maxim Tchoudov e Maxim Maksimov facevano presagire una stagione complicata, invece il forfait dei tre ha concesso spazio ad altrettanti giovani esordienti (o quasi) dimostratisi subito capaci di essere competitivi in Coppa del Mondo. Si segnala in particolare l’ex fondista Evgeny Garanichev, cresciuto esponenzialmente al poligono negli ultimi dodici mesi. Il 24enne, che è riuscito a vincere e a raccogliere podi in serie, è atleta dai limiti ancora sconosciuti così come il 25enne Dmitry Malyshko che ha caratteristiche simili a quelle di Evgeny Ustyugov (su cui torneremo in seguito). Timofey Lapshin è apparso
leggermente inferiore agli altri due, ma ha a sua volta mostrato sprazzi interessanti. Questo terzetto ha nettamente bagnato il naso di Alexey Volkov, sinora considerato più promettente, ma incapace di emulare i risultati dei già citati compagni di squadra durante l’inverno. La Russia ha trovato nuova linfa nei giovani e quasi simbolicamente il ruolo di leader del team è ormai stato assunto da Anton Shipulin, classe 1987 come Malyshko, ma già da tempo nel circuito maggiore. Il processo di crescita dell’atleta di Tjumen continua lento ma
Martin Fourcade inesorabile e non è quindi da escludere che il 25enne in futuro possa essere da corsa per conquistare la Sfera di cristallo, un obiettivo alla portata anche di Ustyugov, uno dei pochi delusi dall’inverno appena terminato e da tempo lontano dal rendimento che gli permise di lottare per la Coppa del Mondo nel 2009-’10. Lo scorso anno fu frenato da un passo sugli sci troppo lento, in questa stagione invece il problema è stata l’imprecisione al poligono. Il potenziale non è in discussione, ma ormai da due inverni è latente. A 27 anni ha ancora tempo per ritrovare la quadratura del cerchio come dimostra Andrei Makoveev, autore della miglior annata della carriera e riuscito finalmente a vincere alla soglia della trentina. Stupisce come un ambiente così florido abbia raccolto solo un bronzo ai Mondiali, ma il presidente federale Mikhail Prokhorov ha lasciato intendere che le alte temperature con relativa neve primaverile abbiano giocato brutti scherzi ai tecnici. Il flop iridato non impedisce al bilancio della Russia di rimanere complessivamente positivo anche alla luce della vittoria nella classifica per nazioni.
Peraltro anche il futuro a lungo termine è assicurato poiché un paio di atleti nati a inizio Anni ’90 promettono benissimo. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle prevedibili difficoltà di gestione della squadra dovute ai problemi di sovrabbondanza che sono destinati ad acuirsi già dal 2012-’13.
FRANCIA
Vittorie: 8 podi: 19 con 1 atleti con 2 atleti TOP TEN: 39 con 5 atleti Piazzamenti a punti: 91 con 7 atleti “Trionfale”, non ci sono altri aggettivi per definire una stagione dove Martin Fourcade ha riportato in Francia la Coppa del Mondo assoluta 8 anni dopo Raphael Poirée conquistando un totale di 8 vittorie, comprese 3 medaglie d’oro ai Mondiali, e anche 2 coppe di spe-
cialità (sprint e inseguimento). Difficile fare di meglio per un ragazzo che a soli 23 anni è già entrato tra i dieci atleti più vincenti della storia e non è stato fermato neppure da un leggero malanno da cui è stato colpito a inizio gennaio. Senza troppi giri di parole si può affermare che negli ultimi quattro mesi Martin Fourcade abbia incarnato il paradigma del biathleta perfetto poiché non è stato inferiore a nessuno nello sci di fondo e al contempo ha sparato con l’86% al tiro dimostrando una volta di più di essere un fuoriclasse e di
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Lena superstar Il bilancio del 2011-’12, terminato con Magdalena Neuner ritiratasi all’apice della carriera
di Francesco Paone / foto Getty Images
Attila deve scegliere se dedicarsi alla carriera agonistica oppure privilegiare l'Università mentre la sorella Ginevra è indecisa tra fondo e biathlon: «A fine stagione capiremo in che direzione andare» di Giulia Favero
I Rocchia al bivio
Il veterano norvegese si è aggiudicato la sfera di cristallo grazie alla costanza di rendimento di Massimiliano Ambesi / foto Getty Images
La sorpresa
Bardal
Queen Sarah 
L'americana Hendrickson chiude in trionfo una stagione dominata di cui si può tracciare ora un bilancio
di Francesco Paone / foto Getty Images
e t l o v 3 Lamy Chappuis
Il fuoriclasse franco-americano ha conquistato la terza sfera di cristallo consecutiva, ma tre temibili avversari non gli fanno dormire sonni tranquilli. Akito Watabe, Mikko Kokslien e Alessandro Pittin sono giĂ pronti a rilanciare la sfida in vista della prossima stagione con rinnovate ambizioni di Massimiliano Ambesi / foto Getty Images
Cologna insaziabile
Lo svizzero si è confermato fondista completo con un finale di stagione che ha annichilito la concorrenza compreso Petter Northug: al suo palmarÊs ora manca solo il mondiale di Davide Bragagna / foto Getty Images e Pentaphoto
Bjørgen allo sprint
La stagione ha vissuto sull'entusiasmante duello tra la norvegese e Justyna Kowalczyk: una rivalitĂ che fra accuse di doping, falsi sorrisi e duelli in pista le ha spronate a vicenda di Davide Bragagna / foto Getty Images