QMagazine n°21 uscita Primavera - Estate 2019

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1° numero 2019 - Issue n° 21 -Travel & Lifestyle € 6,90

Per lui, per lei, per te

BOB SINCLAR Sex appeal & Musica

VIAGGI

STYLE

FOOD

ARTE

New York I moti di Stonewall

In & Out Eleganza Contemporanea

Corso Como 10 nella Grande Mela

“Il Principe splendente”


PRIDE. UNCONTAINED.



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#visitzurich


ABCDEFGHIJKLGBT+: Zurigo celebra la diversità. La vivace città sulle sponde della Limmat offre da anni una variegata gamma di eventi e feste, con manifestazioni di spicco quali il White Party, il festival cinematografico Pink Apple o lo Zurich Pride Festival. I prossimi eventi imperdibili: White Party 26 – 28 aprile Pink Apple 30 aprile – 9 maggio Zurich Pride Festival 14 – 15 giugno

LGBT+, Zürich, Svizzera.


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E D I T ORIALE S T OR I A DI C O PERTINA Bob Sinclar - Sex appeal & Musica Q M A GAZINE PER VO I Aqualux Hotel Spa Suite & Terme Bardolino V I A GG I New York I N C L U S IO N Una storia d’amore alle prese con la disabilità Martina & Erika V I A GG I Zurigo STYLE In & Out - Eleganza Contemporanea V I A GG I Nizza Q SO UND Madonna - Artista musicale e icona LGBTQ A RT E “Il Principe splendente” nell’arte C ULT URA E ALIMENTAZIO NE Il Ristorante Corso Como 10 nella Grande Mela A RT E L’ombrosa vita di Leonardo da Vinci M OD A What’s the trend? Q M A GAZINE PER VO I Save the Children S E R I AL F EELLER Le serie tv e la magica cornice di New York L I B R I & IDENTITÀ Il Février Rouge V I A GG I Croazia WH AT ’ S APP? E L OGIO DEL S U PERF LU O WH AT ’ S INN? E V E N TI IN MO V IMENTO WOR L D EVENTS C ALENDAR Primavera-Estate 2019 V I TA D A C RO S S DRES S ER Libertà di nome e di fatto C ON T RO EDITO RIALE Alessandro Cecchi Paone Alessio Virgili

S O M M A R I O

1° numero 2019 - Issue n° 21 -Travel & Lifestyle € 6,90

BOB SINCLAR

1° numero 2019 - Issue n° 21 -Travel & Lifestyle € 6,90

SO M M AR I O

Per lui, per lei, per te

Sex appeal & Musica

Per lui, per lei, per te

BOB SINCLAR Sex appeal & Musica

VIAGGI

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New York I moti di Stonewall

In & Out Eleganza Contemporanea

Corso Como 10 nella Grande Mela

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Corso Como 10 nella Grande Mela

“Il Principe splendente”

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Q M AGAZIN E DIRETTORE EDITORIALE: Andrea Cosimi DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Fanfoni GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Monica Sotgiu IN REDAZIONE: Giovanna Ceccherini, Calogero Pirrera SEGRETERIA DI REDAZIONE: Teresa Dalessandri HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Giovanni Blasi, Andrea De Chiara, Carlo Lanna, Alex Molla, Jelena Prtorić, Arnaldo Riccio, Giorgio Riccitelli, Giovanni Vale. EDITORIALISTI: Alessandro Cecchi Paone, Stefano Ferri, Alessio Virgili FOTO CONCESSE DA: stock.adobe.com, alamy.it, dreamstime.com Columbia Pictures Corporation, Horizon Films, Academy Productions, Camp Productions FOTOLITO E STAMPA: Pixartprinting EDITORE: Sonders and Beach Italy s.r.l. Sede di Milano - Via San Gregorio, 27 - 20124 Iscrizione ROC Lombardia n. 21970 ADVERTISING: www.q-magazine.it marketing@sondersandbeach.com n° 01- 2019 semestrale primavera/estate Autorizzazione del Tribunale di Milano del 23.01.2019 n° 11/2019 Iscrizione R.O.C. Lombardia n. 21970

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I L B I NO M I O DI C OLORE, GENERE E I S U OI ST EREOT IPI I L R O SA E L’ A ZZ UR R O SONO STA NCH I D I AV E R E UN SE SSO!

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hi ha deciso che una bambina debba indossare i vestitini di colore rosa come se rappresentasse l’essenza della femminilità e un bambino quelli di colore azzurro della mascolinità? Sostanzialmente, nessuno! Nel passato la situazione era completamente diversa. Ci sono molte testimonianze che confermano che vestirsi di rosa era molto comune nel XVII e XVIII secolo, e non era associato al genere femminile, anzi, il rosa era il colore usato per vestire i bambini, e il blu le bimbe. Questo perché il rosa era considerato un colore deciso, potente, associato alla passionalità perché vicino alla scala cromatica del colore rosso, quindi rimaneva mascolino. Il blu invece era il colore del cielo, del velo della Madonna, per questo era il più indicato per vestire le bambine. Allora come mai oggi la consuetudine ci dice il

contrario? La prassi di considerare il rosa un colore “da femmine” si è affermata recentemente, non più di 60 anni fa, diventata solamente una vera e propria “operazione di marketing”, etichetta che si è radicata, senza motivo alcuno, rendendo così fino ad oggi il binomio colore-genere estremamente difficile da abbattere, intoccabile quasi come un dogma religioso. Ritengo sia fondamentale far comprendere che nelle situazioni, anche quelle più semplici, per quanto radicate, non debbono necessariamente avere un’etichetta. L’educazione a questo concetto di “scelta e diversità di pensiero” è essenziale e fondamentale, una concezione ideologica diversa dalla propria, non necessariamente deve avere una critica o un’emarginazione perché “il contesto lo impone così”. La “diversità” di pensiero aiuta il mondo ad abbattere le barriere dell’ignoranza! Andrea Cosimi

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BOB SINCLAR Sex appeal & Musica

di Alex Molla

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i trovo a Milano ad aspettare in un prestigioso Hotel il DJ internazionale Bob Sinclar per un’intervista esclusiva a QMagazine. Nel corso della tua carriera hai voluto rendere omaggio grazie ai tuoi remix, a delle vere icone dello spettacolo e della musica, da Jane Fonda a Raffaella Carrà. Com’è nata la voglia di creare

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un nuovo look e sound di queste icone e oggi ti piacerebbe avere l’ispirazione di remixare qualche altra icona del mondo dello spettacolo? Quando ho creato questi brani, l’ho fatto pensando al suono e non al fatto che potessero essere delle icone. Sentivo il disco originale e prendevo una strofa lavorandoci e dandogli nuova vitalità, senza perdere l’originalità del pezzo. Con Raffaella dopo che ci siamo

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Bob Sinclar @facebook Alex Molla DJ

conosciuti, si è instaurato un bel rapporto e siamo stati molto contenti quando il brano è diventato la colonna sonora del film premiato con un Oscar “La grande bellezza”. Sono stato molto fiero e contento per questo grande risultato. Oggi non penso sinceramente a chi potrei remixare, seguo sempre il mio lavoro la mia mente il mio cuore prima di realizzare un brano, ma non escludo a priori che non ci possano essere altre canzoni che possano ispirarmi.

va molto e che avrebbe scritto le parole del disco. A lavoro quasi terminato, ci siamo ritrovati negli studi a Londra per finire il brano che è diventato davvero molto forte, un vero disco, molto funky. Mesi fa, hai postato su instagram una foto che ti ritrae completamente nudo sul letto, ovviamente senza i particolari intimi esposti. In Italia è diventato un fatto mediatico di cui tutti ne hanno parlato. Perché lo hai fatto? Se ti chiedessero nuovamente di posare completamente nudo per una giusta causa lo rifaresti e perché? Non ricordo il particolare e non sapevo che in Italia ne avessero parlato tanto. Avendo vissuto una vita senza dover avere dei timori su quello che potevo fare, non mi sono posto il problema. Quando faccio delle foto per riviste o simili, è molto importante per me chi mi fotografa, ci deve essere feeling tra noi perché le foto possano essere e trasmettere la giusta idea. Mi sento libero di esprimermi e si, sono un po’

Come è nata la collaborazione tra te e Robbie Williams? Io e Robbie ci conosciamo da anni e tempo fa ci siamo ritrovati in America nello stesso Hotel ed abbiamo iniziato a parlare di tante cose. Si è creato un feeling particolare tra di noi. Lui è davvero una bella persona, molto disponibile e mi è piaciuto molto parlare con lui. Da lì è nata l’idea di una collaborazione musicale ed io gli ho mandato il mio demo strumentale del brano al quale stavo lavorando. Poco dopo la mia mail, Robbie mi ha risposto entusiasta, dicendomi che gli piace-

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edonista, la cosa mi piace. In passato avevo già postato nudo, lo rifarei sicuramente per una giusta causa, mi piace sentirmi libero. Cosa pensano i tuoi figli di te e del tuo lavoro e che musica ascoltano? Ho circondato i miei figli di arte di musica e design, in modo che crescessero con una visione molto libera. Mi piace raccontare a loro le storie sulla musica, faccio ascoltare l’ RnB dai Run DMC ad oggi ad esempio, gli racconto e parlo di arte e a loro piace. Vedervi suonare in Francia per un grande evento tu Solveig e Guetta, è stato un fenomeno mediatico di cui se ne è parlato in tutto il mondo. Che ricordi hai di quel momento? Essere con loro è stata una grande emozione ed è stato molto divertente ritrovarci e suonare insieme. Ho un bel ricordo, ma credo che oggi riuscire ad essere con loro sullo stesso palco e suonare sia difficile, per gli impegni che abbiamo. Comunque un grande e bel ricordo. Bob, adesso ti farò forse la domanda più seria ed impegnativa di tutta l’intervista. Purtroppo, ancora oggi, in molti paesi, ci sono persone che, per una differente tipologia di gusti sessuali, viene spesso ghettizzata o picchiata. Che idea hai a riguardo a questi fenomeni? Purtroppo, ancora in molti Paesi sono presenti atti di bullismo e omofobia. Io vivo da 50 anni nel quartiere gay di Parigi “Le Marais” e quello che vedo oggi in Francia è esattamente il contrario. L’area è diventata una delle più trendy e cool di tutto il Paese. La cultura LGBTQ+ a Parigi è qualcosa di molto integrata, un luogo pieno di vita e di nuove tendenze. Nella mia vita, la cultura LGBTQ+ è fonte d’ispirazione, è vitale e fondamentale. L’intervista volge al termine e dopo qualche foto e battute divertenti, ci salutiamo. Grazie Bob. Un pomeriggio al Top.

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Alex Molla DJ e Bob Sinclar

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AQUALUX HOTEL SPA SUITE & TERME BARDOLINO BENESSERE TOTALE, ARMONIA RIGENERANTE E PIACERI DELLA TAVOLA

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QUALUX Hotel SPA Suite & Terme Bardolino, design hotel dall’anima green testimoniata dalla prestigiosa certificazione ClimaHotel, sorge in uno dei borghi più suggestivi della sponda veronese del lago di Garda, immerso in un paesaggio unico caratterizzato da acque incredibilmente azzurre, circondate da vigneti e ulivi coccolati da un clima dolce e mite che favorisce la produzione del famoso olio del Garda DOP, rinomato per leggerezza e delicatezza. Tra i più apprezzati si annovera quello della famiglia Viola, proprietaria di Aqualux Hotel,

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che fin dal 1950 si dedica ad uno dei prodotti simbolo di questo territorio, l’Olio Viola. Il progetto di sostenibilità sviluppato da AQUALUX Hotel SPA Suite & Terme si è concretizzato nella scelta dei materiali bio-compatibili utilizzati per la sua costruzione, nell’impiego di energie rinnovabili e nell’utilizzo di software gestionali che controllano il risparmio energetico idrico e l’insonorizzazione naturale certificata. 125 camere di cui 18 suite dallo stile moderno e essenziale caratterizzate da una gamma di colori naturali caldi e avvolgenti, sfruttano

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SCOPRIRE IL LAGO DI GARDA DA PESCHIERA A LAZISE L’ AQUALUX Hotel SPA Suite & Terme Bardolino dispone di un noleggio bici per scoprire una visione diversa delle bellezze naturali e storiche nei dintorni della struttura, raggiungendo facilmente la pista ciclabile sul Mincio. Da qui in pochi minuti si arriva alle mura di Peschiera, da poco dichiarate patrimonio dell’Umanità Unesco, dove a metà del 1’500 la Serenissima costruì un fortilizio e più tardi, sotto gli austriaci, si trasformò in punto focale del Quadrilatero, il sistema di baluardi a guardia della valle dell’Adige. In bici si costeggia il perimetro delle mura per entrare nel centro cittadino. A Peschiera finisce il lago di Garda e inizia il corso del fiume Mincio: è da qui che si può iniziare un’uscita in bici verso Lazise, lasciando dietro il nucleo storico a Porta Verona e seguendo il lungolago. Proprio da qui inizia una pista ciclabile dove il panorama è magnifico: il lago di Garda con tutte le sue montagne. Si può arrivare fino a Lazise, dopo circa un’ora e trenta di pedalate rimanendo incantati dal porticciolo, dove veneziani e Scaligeri tenevano la flotta, e dal castello Scaligero. Lazise è stato il primo comune libero d’Italia, a confermarlo una targa che ricorda la storia della cittadina. Storia che i visitatori possono ammirare nella piccola chiesa di S. Nicolò con i suoi affreschi trecenteschi in parte di scuola giottesca, e nella Dogana veneta, del ‘500.

i principi dettati dall’eco climatizzazione per la veicolazione dell’energia naturale senza utilizzo di radiatori e condizionatori. Variegata e di altissimo livello l’offerta enogastronomica che AQUALUX Hotel SPA Suite & Terme propone con i suoi due ristoranti: Italian Taste, per un viaggio nella tradizione italiana più autentica, e EVO, pensato anche per chi non soggiorna in hotel, che si affaccia sul lussureggiante parco della corte interna, per una vera e propria ricerca gourmet condotta dallo chef Simone Gottardello all’insegna della qualità degli ingredienti e

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dell’originalità delle ricette di un menu à la carte che esalta i sapori e i profumi dei cicli naturali delle materie prime del territorio, privilegiando cotture brevi e accostamenti innovativi attenti a salvaguardare l’esigenza del mangiare sano a conferma di una vocazione al benessere a 360°. Anche la bar area di Aqualux è aperta alla clientela non residente e si contraddistingue per la particolarità dell’offerta beverage e rappresenta il luogo ideale dove vivere e sperimentare una nuova cultura del bere attraverso la degustazione di cocktail innovativi, “assemblati” con in-

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gredienti di alta qualità e abbinati distintamente a un particolare tipo di alcool. Una nota di merito va alla cordiale professionalità di camerieri e bar tender. A complemento la “Cigar Lounge” che offre una preziosa selezione di sigari e di “importanti” liquori da meditazione. Ma il “cuore” pulsante di AQUALUX Hotel SPA Suite & Terme, è l’ampia corte che ospita l’AquaExperience, una realtà impareggiabile con otto piscine, interne ed esterne, oltre a percorsi d’acqua corrente, zona dedicata al nuoto, stazioni idro e aeromassaggio, vasca salina dedicata al relax. L’altro fiore all’occhiello è l’AquaSPA & Wellness, uno spazio di 1000 mq dedicati al benessere e alla bellezza con cabine per trattamenti, idroterapia e fangoterapia, una Private SPA, saune, bagni a vapore, una fontana di ghiaccio, un calidarium e un solarium e un’area riservata

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IL VENERDÌ NOTTE NELLA DISCOTECA ART DISCO MUSICAL THEATRE A pochi minuti di macchina da Aqualux hotel si trova Art Club Disco, a Desenzano del Garda (Brescia), locale trendy, per gay, bisex e etero. La trasgressione è lo spirito dell’arte: questo, probabilmente, è il motto dell’ Art Club, un locale assolutamente stravagante, colorito e davvero particolare.

LGBT PRIDE PACKAGE BE YOU, BE WITH US! Pacchetto di 2 giorni valido fino al 06 Gennaio 2020, non valido durante ponti, festività e alta stagione. A partire da € 168,50 a persona in camera doppia (eventuali notti aggiuntive sconto 10% sulla miglior tariffa disponibile al momento): • • • • • •

esclusivamente alle donne con sauna divano e bagno al vapore. Numerosi i trattamenti proposti dalla SPA - massaggi, bendaggi, maschere, azioni viso e corpo mirate, applicazioni con differenti finalità – tutti accomunati da un approccio che utilizza sostanze e principi attivi naturali, e dove le coccole di bellezza possono essere ripetute anche a casa grazie ai nuovissimi prodotti della linea cosmetica AQUOLEUX che nasce dalla innovativa combinazione tra l’acqua termale e l’acqua di olive proveniente dal frantoio “Olio Viola”, che utilizza le migliori olive frante subito dopo la raccolta. Per concludere la proposta Aqualux dedicata al mondo MICE: 1.200 mq di moderno ed efficiente spazio congressuale, 2 foyer, 1 sale plenaria da 180 persone, 4 altre sale di differenti misure, tutte dotate di attrezzature hi-tech ultima generazione.

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1 pernottamento in elegante camera con prima colazione, welcome drink all’arrivo, accesso all’AquaSpa&Wellness, accesso all’AquaExperience dove sperimentare le sei piscine dedicate agli adulti con numerosi getti d’acqua, idromassaggi e aero massaggi (durante la stagione invernale sono disponibili 3 piscine indoor e 1 piscina outdoor), 1 cena in trattamento di mezza pensione presso il nostro Ristorante (1 bottiglia di acqua – calice di vino – caffè inclusi), Spa Moments per 2, Aroma couple massagge nella magica atmosfera della nostra Private Spa dove sperimentare il massaggio olistico anti stress, eseguito con l’utilizzo di 4 straordinari oli che infondono benessere e armonia pura. Ciabattine SPA incluse.

AQUALUX HOTEL SPA SUITE & TERME BARDOLINO Via Europa Unita, 24/b 37011 Bardolino (VR) - Italy Tel.: +39 045-6229999 Fax: +39 045-6229900 info@aqualuxhotel.com www.aqualuxhotel.com

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NEW YORK I moti di Stonewall

50 anni dopo il 1969, tra orgoglio e memoria storica di Arnaldo Riccio

di Mauro Fanfoni

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Pride Parade, Midtown Manhattan, NYC

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icorrono quest’anno, esattamente il 28 Giugno i cinquant’anni del Sessantanove. Il giusto tempo per un bilancio: oggi NOI tutti siamo quelli che siamo grazie a quelle persone e a tutto quello che accadde in quella fatidica notte e nei giorni, mesi e anni a seguire, dando inizio a una “new era” per la comunità LGBT. Non dimentichiamo che l’anno precedente, il 1968, fu un periodo di grandi contestazioni: contro la classe borghese e i suoi valori come l’etica, il limite, l’autorità, la figura paterna, la religione, la trascendenza e la comunità tradizionale. In particolare New York nel 1968 era una città sull’orlo del collasso sociale ed economico: una situazione esplosiva dopo la crescita del movimento anti-autoritario e di protesta specie contro la guerra del Vietnam, a cui avevano partecipato, in altra veste, molti dei gay che successivamente presero parti ai moti. Oramai era nell’aria l’idea che le minoranze avessero il diritto di rivendicare una loro dignità e da questo punto di vista il mood fornito dal movimento per i diritti civili dei neri influenzò molto i militanti gay della prima ora. In tutto questo contesto fu sufficiente una scintilla per incendiare gli animi, e questa scintilla fu la retata dello Stonewall. Lo Stonewall Inn è un locale di New York, situato nel Greenwich Village, considerato oggi monumento nazionale grazie a Barack Obama: dalla fine degli anni ‘60 molti gay e trans la sera si ritrovano in questo locale per parlare, bere e incontrarsi, ovviamente in semi clandestinità poiché la location, come molti altre frequentati da gay, non era un locale regolare. Collegato alla malavita e senza licenze, rimaneva aperto grazie alle mazzette che erano date agli agenti di New York, che si riservavano sempre il diritto di poter fare retate contro i clienti. Il motivo era sempre lo

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Love and Resistance Diana Davies New York Public Library

stesso: verificare che tutti i clienti avessero, almeno, 4 capi d’abbigliamento coerenti con il proprio sesso di nascita. Senza questa assurda coerenza si veniva arrestati. Una delle tante retate avvenne alle 01:20 del 28 giugno del 1969: gli agenti entrarono nel pub e iniziarono a perquisire e rastrellare i clienti che a loro volta iniziarono a tirare pietre e bottiglie verso gli agenti intraprendendo una protesta che andò avanti per giorni e giorni. Ci furono percosse, feriti, rastrellamenti e arresti ma la violenza delle forze dell’ordine non fu in grado di fermare l’onda “arcobaleno”. Fu proprio in occasione dei moti di Stonewall che per la prima volta si parlò di pride, di gay pride. Una delle protagoniste indiscusse di quella fatidica notte e di quei moti, fu il trans Sylvia Rivera e il suo famoso commento “La scintilla della rivoluzione l’abbiamo iniziata noi checche, travestiti e puttane, dove stavate voi, gay in doppiopetto, eravate nascosti? Venite a raccogliere gli allori di una rivolta della quale non avete nessun merito?”. Per

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Pride Island Saturday by BFA Tiffany Sage

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la fine di luglio dello stesso anno a New York venne formato il GLF, Gay Liberation Front, e alla fine del 1969 il GLF era presente in città e università di tutti gli Stati Uniti. A seguire molte organizzazioni, simili, vennero immediatamente create in Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Paesi Bassi e Regno Unito. In Italia si dovette aspettare fino al 1971 affinché un movimento gay preparasse il terreno per un’organizzazione che non era mai esistita prima. L’anno seguente, il 1970, in commemorazione dei moti di Stonewall, il GLF organizzò una marcia dal Greenwich Village a Central Park. Circa 10mila persone tra uomini e donne presero parte alla parade: da allora, molte celebrazioni del gay pride in tutto il mondo scelgono il mese di Giugno per le parate e gli eventi che commemorano una data fondamentale per la comunità LGBT, quella che ha posto i fondamenti di una strada sul fronte dei diritti, per le persone in tutto il mondo affinché non siano classificate in base ai propri gusti sessuali. Un giorno, quello del 28 Giugno 1969, fondamentale per la comunità LGBT, che segna un prima e un dopo, una data che archivia, forse

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per sempre, il tempo in cui essere persone LGBT era qualcosa di cui vergognarsi e da cui nascondersi. Ma bisogna ancora proseguire il cammino intrapreso e continuare a lottare, sempre. Oggi la comunità gay americana, in particolare quella di New York per l’East cost, ha raggiunto elevati livelli di status socio-economico e una grande influenza politica, ormai già da qualche decennio. A Manhattan dal Greenwich Village la popolazione gay si è progressivamente spostata verso Chelsea e Hell’s Kitchen, due aree che hanno visto una paurosa impennata dei valori immobiliari e presentano un’esuberante vita LGBT con molti locali, pub e discoteche. Il quartiere di Brooklyn, appena attraversato il famoso ponte, ha invece due primati: ospita il più alto numero di coppie dello stesso sesso al mondo, e Park Slope, un sobborgo molto frequentato da lesbiche tanto da aggiudicarsi il nickname di “Lesbian House”, per il gran numero di locali e bar. Il Queens oggi sta iniziando a crescere e ad assistere a nuovi insediamenti gay in un’area certamente meno costosa di Manhattan e Brooklyn. #stonewall50 www.nycgo.com/worldpride

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LE ICONE Statua della Libertà, il simbolo per eccellenza di New York; Ponte di Brooklyn, il maestoso ponte di ferro battuto completato nel 1883 che collega Manhattan a Brooklyn; Empire State Building, il grattacielo più famoso della città; Grand Central Terminal, una delle stazioni ferroviarie più trafficate di tutto il mondo; New York Public Library, famosa per le sue magnifiche sale di lettura e le statue leonine; Central Park, il polmone verde più grande della città, famoso per la ricreazione e concerti; Times Square, dove enormi schermi video a LED lampeggianti e cartelloni pubblicitari, bar e shop illuminano e vivono per 24 ore al giorno; Rockefeller Plaza, la sede NBC Studios, Radio City Music Hall, e durante l’inverno del famoso albero di Natale e relativa pista di pattinaggio. Ground Zero, il luogo di commemorazione degli attentati dell’11 settembre 2001.

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MUST THE LESBIAN, GAY, BISEXUAL & TRANSGENDER COMMUNITY CENTER Ospitato in una scuola restaurata, questo pilastro del West Village è il cuore e la casa della comunità LGBTQ di New York. Il centro organizza regolarmente eventi.

Bethesda Fountain

BETHESDA FOUNTAIN Situata all’interno di Central Park nei pressi della 72nd Street, questa iconica fontana è sormontata da un capolavoro del 1868 della scultrice lesbo Emma Stebbins. La fontana è stata l’ambientazione della scena conclusiva nella serie tv di Tony Kushner, “Angels in America”. CHRISTOPHER PARK Questo parco nel cuore del Greenwich Village è il luogo in cui è scoppiata la rivolta di Stonewall nell’estate del 1969, che ha dato vita al movimento per i diritti civili gay. Christopher Park è anche il luogo in cui si sono radunate le folle per celebrare la legalizzazione federale dei matrimoni gay nel 2015, e l’area continua ad ospitare dimostrazioni per i diritti civili e contro l’intolleranza.

The Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender Community Center

THE LESLIE-LOHMAN MUSEUM OF GAY AND LESBIAN ART Un progetto nato per preservare l’identità LGBTQ e fare comunità, questo museo di Soho presenta opere di una collezione di circa 30.000 oggetti che abbracciano tre secoli di arte queer, inclusi pezzi di artisti come Berenice Abbott, Peter Hujar e George Platt Lynes.

JULIUS Il più vecchio gay bar gay di New York City, situato nel West Village è famoso per i suoi hamburger e presenta una serie di eventi a cadenza regolare, tra cui il party mattutino Mattachine del regista John Cameron Mitchell (Hedwig and the Angry Inch). LANGSTON HUGHES HOUSE Una delle figure di punta dei moti è stato l’attivista/poeta Renaissance Langston Hughes: l’appartamento dove viveva, all’ultimo piano di una casa a schiera di Harlem, è stata trasformata in Arts Collective, un’organizzazione no-profit dedita alle arti e alla comunità del quartiere. Lo spazio ospita l’Istituto di scrittura creativa Langston Hughes e tiene sedute di lettura, riunioni di poesia, conversazioni creative e un social mensile.

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The Leslie-Lohman Museum of Gay and Lesbian Art

NEW YORK CITY AIDS MEMORIAL Il Memorial AIDS di New York City è stato aperto nel West Village alla fine del 2016 ed è già diventato un punto di ritrovo: ospita letture, dimostrazioni pacifiche e veglie. La sede ospita un baldacchino in acciaio di circa 7 metri che copre una piscina riflettente circondata da pietre del selciato incise con le parole del poema di Walt Whitman “Song of Myself.”

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TIPS

Per entrare a New York è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi. Per i cittadini europei, è richiesto l’ESTA, programma ”Visa Waiver Program - Viaggio senza Visto” che stabilisce le regole d’ingresso per affari o turismo limitato per un massimo di 90 giorni.

The Stonewall Inn ph. Brittany Petronella

THE STONEWALL INN www.thestonewallinnnyc.com INDUSTRY BAR www.industry-bar.com LORELEY BEER GARDEN www.loreleynyc.com TY’S www.tys.nyc METROPOLITAN www.metropolitanbarny.com THE BOILER ROOM www.boilerroom.tv THE EAGLE www.eagle-ny.com POSH www.poshbarnyc.com THE COCK www.thecockbar.com FLAMING SADDLES SALOON www.flamingsaddles.com THERAPY www.therapy-nyc.com MARIE’S CRISIS www.mariescrisis.us SUITE www.suitenyc.com TOWNHOUSE www.townhouseny.com PHOENIX www.phoenixbarnyc.com LE BAIN www.standardhotels.com/new-york/ features/le-bain

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River Skyline Views © Julienne Schaer/NYC & Company

La maggior parte degli Hotel gay friendly si concentra nel distretto di Manhattan. Da qui è possibile a piedi o con i mezzi pubblici raggiungere in pochi minuti le maggiori attrazioni e soprattutto zone gay di New York, come, SoHo, la Greenwhich gay area o il Central Park. MOXY CHELSEA www.moxychelsea.com NEW YORK MARRIOTT MARQUIS www.marriott.com/hotels/travel/nycmqnew-york-marriott-marquis ROW NYC TIMES SQUARE www.rownyc.com/times-square-hotel-deals W TIMES SQUARE www.marriott.com/hotels/travel/nycwh-wnew-york-times-square THE CHATWAL www.marriott.com/hotels/travel/nyclt-thechatwal-a-luxury-collection-hotel-new-yorkcity ARLO HOTEL SOHO www.arlohotels.com AKA HOTEL www.stayaka.com

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IMPLICIT TENSIONS: MAPPLETHORPE NOW AL GUGGENHEIM - UPPER EAST SIDE, MANHATTAN Il Guggenheim ospita una mostra in due fasi dedicata al fotografo Robert Mapplethorpe, che si affianca concettualmente al WorldPride 2019, per celebrare l’unione della diversità. Fino al 10 luglio 2019, verranno messe in mostre alcune opere della collezione Guggenheim che includono fotografie di nudi maschili e femminili, esplicite raffigurazioni di S&M underground, ritratti di artisti e celebrità, immagini omoerotiche e molte altre opere. Dal 24 luglio 2019 al 5 gennaio 2020, invece, si svolgerà la seconda fase dell’esposizione che metterà in risalto l’importanza della ritrattistica nell’epoca contemporanea attraverso opere di artisti che si ispirano a Mapplethorpe guggenheim.org LOVE & RESISTANCE: STONEWALL 50 ALLA NEW YORK PUBLIC LIBRARY - MIDTOWN, MANHATTAN Fino al 14 luglio, la New York Public Library commemora il 50° anniversario dei Moti di Stonewall con una mostra, programmi speciali, una selezione di libri e molto altro, per raccontare la nascita del movimento LGBT moderno. La mostra presenta una selezione di fotografie scattate negli anni 60 e 70 da Kay Tobin Lahusen e Diana Davies, fotogiornalisti pioneristici che hanno catturato gli eventi di quell’epoca www.nypl.org Il clima a New York è continentale con estate calde, umide e inverni freddi. Il miglior periodo è la primavera e l’autunno, con temperate gradevoli.

Delta opera un collegamento gionaliero da Milano Malpensa per l’aeroporto di New York JFK, al quale si aggiungono il giornaliero da Roma Fiumicino e lo stagionale da Venezia Marco Polo. www.delta.com

ART AFTER STONEWALL AL LESLIE LOHMAN MUSEUM OF GAY AND LESBIAN ART - LOWER MANHATTAN In occasione del 50° anniversario di Stonewall e del WorldPride 2019 a New York, nasce Art After Stonewall per sottolineare l’impatto del movimento per i diritti civili LGBTQ sul mondo dell’arte. Fino al 21 luglio 2019, verranno esposte oltre 150 opere d’arte e materiale correlato di alcuni artisti LGBTQ tra cui Nan Goldin, Holly Hughes, Robert Mapplethorpe, Tim Miller, Catherine Opie e Andy Warhol, oltre alle opere di artisti influenzati dalla sottocultura queer leslielohman.org STONEWALL 50 AL NEW-YORK HISTORICAL SOCIETY UPPER WEST SIDE, MANHATTAN Fino al 22 settembre 2019, la New York Historical Society celebra il 50esimo anniversario di Stonewall con due mostre dedicate. Letting Loose and Fighting Back: LGBTQ Nightlife Before and After Stonewall presenta la storia dei locali, club, della vita notturna LGBTQ di New York nella seconda metà del XIX secolo. La seconda intitolata Highlights from the Lesbian Herstory Archives si sofferma sulla vita della comunità lesbo prima e dopo Stonewall. Inoltre, una speciale installazione grafica Loud, Out and Proud: Fifty Years of Pride con immagini dei 50 anni del NYC Pride. nyhistory.org

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UNA STORIA D’AMORE ALLE PRESE CON LA DISABILITÀ Martina & Erika di Andrea De Chiara

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erché la storia d’amore tra Martina ed Erika rappresenta la vittoria del pregiudizio nel pregiudizio? Semplice, perché entrambe raccontano con i fatti come una coppia gay riesca ad abbattere i limiti della disabilità ed essere felici. La 28enne Martina Donna, a causa di una mancanza respiratoria al momento del parto, tutt’ oggi per muoversi utilizza una sedia a rotelle; nonostante questo ha sempre affrontato la sua situazione di persona disabile a testa alta e col sorriso. È stato proprio grazie all’atteggiamento positivo adottato nei confronti della vita da Martina che le ha permesso di ottenere tutto ciò che desiderava, compreso l’amore di Erika, sua attuale compagna da 9 anni. Erika dal canto suo, fin dal primo momento in cui ha incontrato per caso Martina in un locale di Milano, si è sentita travolta da un fiume in piena. Si è trattato di uno di quei rari casi in cui scatta il colpo di fulmine tra due persone predestinate? Per Martina ed Erika è stato così; a partire da quel primo incontro non si sono più lasciate, non solo hanno iniziato la loro relazione nel giro di qualche giorno dal loro primo incontro, ma dopo tre mesi sono andate a convivere insieme. Per molti iniziare una relazione con persone disabili e conseguentemente il dover fronteggiare tutti i giorni il dilemma delle barriere architettoniche e specialmente quelle culturali che, ancora oggi, sono presenti nella

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Martina ed Erika

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L’amore che provo per Martina non ha ostacoli che tengano, in realtà per gestire le difficoltà di una disabilità motoria basta solo organizzare la propria quotidianità nei minimi dettagli. Sembrerà incredibile ma io e Martina siamo persino riuscite a salire sulla Torre Eiffel, arginando tutti i problemi del caso

nostra società, rappresenta un deterrente nella scelta di avere come compagno/a una persona disabile. Per Erika non lo è mai stato: “l’amore che provo per Martina non ha ostacoli che tengano, in realtà per gestire le difficoltà di una disabilità motoria basta solo organizzare la propria quotidianità nei minimi dettagli. Sembrerà incredibile ma io e Martina siamo persino riuscite a salire sulla Torre Eiffel, arginando tutti i problemi del caso”, conclude con convinzione Erika. Dalle dichiarazioni di Erika si evince che l’amore vero (all’interno della coppia stessa) non ha barriere, ma che dire dei pregiudizi provenienti dal mondo circostante? È un dato di fatto che oggi in Italia il tema disabilità e amore è visto dall’opinione pubblica con diffidenza; quest’ultima infatti non concepisce il compagno/a della persona con disabilità in quanto tale, ma come assistente; quando poi la relazione di coppia è di tipo omosessuale, lo sbigottimento altrui è maggiore. Da dove nascono tali pregiudizi? la causa principale va ricercata nel bigottismo culturale persistente nella nostra società: se da un lato la maggior parte delle persone comuni rimane stranita dal fatto che una persona normodotata possa decidere di vivere una relazione con un’altra con disabilità perché ne è attratta, dall’altro pensare che tra questo tipo di coppie possano esserci anche quelle omosessuali è moralmente inconcepibile. Naturalmente, nel caso in cui qualsi-

asi coppia che non rappresenti la “normalità” socialmente accettata, viene additata dagli altri; la noncuranza è l’arma migliore in questi casi: “tutte le volte che io ed Erika veniamo discriminate in quanto coppia omosessuale poco ce ne importa - ribadisce Martina - perché non è un problema nostro se non veniamo accettate. Nonostante questo in realtà, noi non siamo fortunatamente mai state protagoniste di episodi di omofobia particolarmente rilevanti”. La testimonianza di Martina ed Erika merita di arrivare a tutti perché costituisce la vittoria del pregiudizio nel pregiudizio, dove il vero amore è capace di rispondere solo alle leggi del cuore.

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ZURIGO Arte & cultura di Mauro Fanfoni

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Zurigo, arte e cultura sono due elementi predominanti. La città ha giocato un ruolo pionieristico già nel Medioevo, diventando crocevia di grande importanza per la produzione e il commercio della seta nel XIII secolo, nonché culla del Dadaismo all’inizio del XX secolo e, più tardi, del Costruttivismo e città natale o scelta da molti artisti e intellettuali famosi. Max Bill, Johanna Spyri, Lenin, James Joyce, Thomas Mann, Albert Einstein e molti altri hanno lasciato il loro ricondo indelebile a Zurigo. Oggi, numerosi musei e istituti culturali invitano il visitatore a intraprendere “viaggi esplorativi”, insieme a spazi pubblici e molti festival che testimoniano l’aspetto culturale della città. Tra i Musei “must” da visitare troviamo il Kunsthaus e il Museum für Gestaltung. Il Kunsthaus ospita la più importante e vasta collezione di opere dell’artista grigionese Alberto Giacometti e la più grande collezione di Munch al di fuori della Norvegia. Ma da ammirare ci sono anche significative opere dell’espressionismo e un esaustivo

Urban, Barfussbar © Zürich Tourismus Noë Flum

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Bahnhofhalle, Niki de Saint Phalle © Zürich Tourismus

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CULTURE, KUNSTHAUSE © Zürich Tourismus Fabian Frinzel

archivio sul Dadaismo, che può essere visitato su appuntamento. Il Museum für Gestaltung o Museo delle Arti Figurative di Zurigo si divide in due sedi: una vicino alla Stazione Centrale di Zurigo e l’altra sul Toni-Areal, nel dinamico quartiere di tendenza di Zürich-West. Entrambe presentano mostre temporanee incentrate sui temi design, comunicazione visiva e architettura. Nella mostra “Collection Highlights” e in un’altra esibizione sono presenti le icone del design svizzero, come il pelapatate Rex, il coltellino dell’esercito svizzero firmato Victorinox, ma anche font quali “Helvetica”. A maggio di quest’anno operativa la terza sede del Museo con il Pavillon Le Corbusier. Completata nel 1967, l’opera d’arte di Le Corbusier è un gioiello architettonico: l’ultima costruzione del grande architetto, designer e artista svizzerofrancese è il suo unico edificio interamente in vetro e acciaio. Il che è significativo perché per lui il cemento non era solo un materiale, ma un vero e proprio strumento. Va ricordato che con la casa colorata in riva al lago, Le Corbusier ha trasformato in realtà la sua visione della

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sintesi tra architettura, vita e arte. Il padiglione espositivo segue in maniera globale il sistema “Modulor”, una scala di proporzioni sviluppata dall’artista e basata sulle misure dell’uomo e sulla sezione aurea. Il padiglione è aperto fino ad ottobre. Allestite dal Museo di arti figurative, diverse mostre temporanee, manifestazioni e workshop illustrano le variegate opere e l’enorme influenza di Le Corbusier. Grazie alla linea del tram numero 4, tutte le sedi del Museo di arti figurative sono collegate tra di loro. E poi ci sono gli spazi pubblici: nella città di Zurigo è possibile visitare più di 1.300 opere d’arte nello spazio pubblico, la cui cura è responsabilità del gruppo di lavoro KiöR, Kunst im öffentlichen Raum ovvero Arte negli Spazi Pubblici. Questo gruppo consiglia come rapportarsi alle opere esistenti e garantisce che, anche in futuro, Zurigo sia un luogo dove l’arte possa adattarsi con naturalezza alla quotidianità pubblica. Qualche nome? Iniziamo con “L’angelo” di Niki de Saint-Phalle appeso al soffitto dell’imponente hall della Stazione Centrale di Zurigo che dà il benvenuto ai viaggiatori in arrivo e partenza, per poi seguire il

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font svizzero “Helvetica” di Max Miedinger camminando per le strade della città. Certamente uno dei beni d’esportazione più importanti della Svizzera il font “Helvetica”, icona, classico di design e marchio quotidiano in uno, oggi tra i caratteri più utilizzati al mondo. Fu ideato nel 1957 dal grafico zurighese Max Miedinger, in collaborazione con Eduard Hoffmann, allora direttore della fonderia di caratteri “Haas’schen Schriftgiesserei”. Il font “Helvetica” non viene utilizzato solo da aziende come Lufthansa o Nestlé, ma anche dalla metropolitana newyorkese, che lo usa per fornire informazioni e orientamento. zuerich.com/lgbt

Zurich Pride Festival © Zürich Tourismus

© by Adrian Bretscher / Hangar Ent. Group

Museum für Gestaltung, Ausstellungsstrasse

Culture, Theater Spektakel © Zürich Tourismus Fabian Frinzel

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Negli ultimi decenni, la città di Zurigo, aperta e tollerante, ha coltivato una scena gay&lesbian variegata. Diverse associazioni promuovono lo scambio reciproco e si impegnano a favore dei diritti e dell’uguaglianza della comunità LGBT+ (lesbian, gay, bisexual, transgender e altri). Numerosi bar, festival e manifestazioni celebrano la tolleranza nei confronti dell’amore omosessuale. Un’apertura mentale che a Zurigo affonda le proprie radici in una lunga storia. FILMFESTIVAL PINK APPLE “Pink Apple” è il nome del festival cinematografico gay&lesbian in occasione del quale, una volta all’anno, viene steso il tappeto rosso per i film a sfondo omosessuale. Da scoprire c’è davvero molto, grazie a un programma che propone pellicole adatte a tutti gli amanti del cinema, che siano etero oppure omosessuali. Contornati da tanto glamour, vengono proiettati documentari, lungometraggi, cortometraggi e persino un programma per bambini. Una selezione che non lascia adito a dubbi: la mela non solo è rosa, ma anche buonissima. Cinema Arthouse dal 30 Aprile al 9 Maggio 2019 ZÜRICH PRIDE FESTIVAL Dal 1994, a Zurigo non si celebra regolarmente solo il Christopher Street Day, ma anche lo Zurich

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Pride Festival, con cadenza annuale. A Giugno, l’area della caserma e lo Zeughaushof zurighese si trasformano per più giorni in un teatro di condivisione colorata quanto l’arcobaleno. Con vari concerti ed eventi, si lotta contro la discriminazione e a favore della tolleranza, dell’apertura mentale e del dialogo. Votato a questa causa, il festival non è pensato solo per la comunità LGBT+, ma si rivolge esplicitamente anche al pubblico eterosessuale. Areale della caserma e centro città, 14/15 Giugno 2019 STREET PARADE Durante la Street Parade, centinaia di migliaia di appassionati di musica elettronica e tecno si scatenano attorno al lago di Zurigo. Bacino lacustre di Zurigo, 10 Agosto 2019

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NIZZA La città che sa osare

“Il Carnevale è l’evento culturale più popolare che possa conoscere un Paese” Jorge Amado, scrittore brasiliano

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© Guillaume Eymard/Lou Queernaval © Guillaume Eymard/Lou Queernaval

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l Carnevale, la manifestazione più importante della Costa Azzurra a fine inverno, inizio primavera, grazie alla sua fama internazionale attira ogni anno quasi un milione di visitatori provenienti da tutto il mondo. Oltre agli spettacoli il Carnevale offre l’opportunità di scoprire la città durante il periodo invernale, il suo clima mite, la luminosità del cielo e l’art de vivre tipico della Costa Azzurra. Vale la pena citare la storia di questo moderno carnevale: risalente al 1873 è continuato senza sosta, ma solo con brevi interruzioni durante le due guerre. A differenza del Carnevale di Venezia, i visitatori a Nizza non devono indossare costumi o maschere, ma solo lasciarsi andare alle emozioni date dai colori e profumi. Durante febbraio c’è una gemma arcobaleno che fa brillare ulteriormente la città: inserito nel programma ufficiale del Carnevale di Nizza il Lou Queernaval è il primo Carnevale gay di Francia. Un evento unico nel suo genere, proposto dalla comunità LGBTQ di Nizza e dintorni completamente supportato da volontari, e che anima per una serata, grazie alle temperature della Costa Azzurra, la famosa Place Massena attraverso 2 palchi, offrendo agli spettatori uno show mozzafiato, numerosi ospiti internazionali live, drag queen, carri esotici, gruppi danzanti, creature fantastiche, artisti, un re e una regina e una moltitudine

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© Guillaume Eymard/Lou Queernaval

di piume e paillettes, tutto al ritmo della musica creata ad hoc da famosi DJ tra cui Max M Vibes, DJ Worx. Questa del 24 Febbraio u.s. è stata la terza edizione, che ha previsto un biglietto d’ingresso di 5 euro, dettato per coprire le ingenti spese di security, e che ha radunato circa 7000 persone a Massena, attirando spettatori da tutta la Francia e da tutto il mondo. “Lou Queernaval vuole continuare a essere - ha commentato Erwann LeHon deus ex machina dell’evento - uno show aperto a tutti, capace di stupire giovani e meno giovani, promuovendo l’inclusione, il vivere insieme, la condivisione, la coesione e la gioia di vivere collettiva”. Meno di 17 persone, tutti volontari, hanno lavorato circa 700 ore ciascuno, circa, per 5 settimane, il tempo che si è reso necessario per organizzare l’evento dopo l’ok a procedere da parte delle istituzioni, ha spiegato Jean Marie Pottier Direttore Artistico dell’evento. “Una sinergia tra volontari e pubblico – ha

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© Guillaume Eymard/Lou Queernaval © Guillaume Eymard/Lou Queernaval V I A G G I

© Guillaume Eymard/Lou Queernaval

proseguito Mr Rudj Salle Assessore al Turismo del Comune di Nice, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione – dove abbiamo voluto investire 20mila Euro per sostenere questo Carnevale e la sua globalità, dimostrando l’inclusività e l’apertura della nostra città”. Un carnevale quello del Lou Queernaval che riconferma l’apertura della città, dei residenti e delle istituzioni ha terminato Caterina Prochilo Press Coordinator Office de Tourisme Métropolitain Nice Côte d’Azur. (M. F.)

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TIPS

Hotel Elligton al 25 di Boulevard Dubouchage è situato nel pieno centro di Nizza, sull’elegante boulevard. La sua posizione è strategica: a meno di 10 minuti a piedi dalla parte vecchia della città, dalle spiagge, dai grandi magazzini e dal Centro Congressi Acropolis. Ottima la colazione americana a buffet, con dolci di ogni tipo. Il Bar & Lounge Duke e il suo quotidiano Happy Hour sono il punto d’incontro preserale per gli ospiti. Un bellissimo patio interno, utilizzabile in pratica durante tutto l’anno, offre la possibilità di degustare cocktail o bollicine al chiaro di luna. www.ellington-nice.com

Gare du Sud

Hotel Elligton

Una considerazione importante: Nizza non è solo una località mondana e balneare: la sua parte vecchia, il porto, le chiese, i musei e le colline tutt’attorno offrono al visitatore l’immagine di una città dalla storia molto antica. Perciò un tour a Nizza non può che iniziare dal suo centro storico, dove la prima cosa che colpisce il turista è la sua somiglianza con i carruggi di Genova: vicoli stretti e tortuosi, case colorate, negozi tipici, ristoranti, bar, boutique e mercatini comunali di cui il più celebre è il mercato dei fiori che si svolge dal martedì alla domenica sul Corso Saleya, e il mercato dell’antiquariato il lunedì. L’altro punto importante della città è Il suo lungomare, La Promenade des Anglais, La “Prom”, com’è chiamata dai Nizzardi di circa 7 chilometri, che collega il porto con l’aeroporto della città, è punto di ritrovo per runners e rollers di tutto il mondo. Questo luogo è molto altro ancora: il teatro del carnevale cittadino, dove si trovano la maggior parte degli alberghi luxury, e uno

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dei posti più indicati per tenersi in forma ma anche il suo opposto ovvero uno dei luoghi migliori per oziare comodamente seduti sotto i suoi pergolati e sulle leggendarie chaises bleues che si trovano lungo il tragitto. Un’altra zona della città che deve essere vista, perché frequentata poco dai turisti e molto dai nizzardi è il quartiere Malaussena con il mercato di Liberation. Un’area multi-etnica e popolare, animata durante il giorno intorno al mercato dove espongono principalmente produttori locali. Circondato da numerosi ristoranti, caffè, negozi, il mercato parte da Malaussena e si estende fino a Joseph Garnier: meno turistico del Cours Saleya, propone una grande scelta di frutta, verdura, pesce etc. Al centro del mercato la bellissima struttura della vecchia stazione “Gare du Sud”, completamente ristrutturata, e che oggi ospita la biblioteca comunale Raoul Miller. www.nicetourisme.com www.lou-queernaval.fr

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Thello, la compagnia francese partner di Trenitalia, collega Milano a Nizza ben 3 volte al giorno in andata e tre in ritorno. Un comodo viaggio alternativo al volo in aereo. Il tempo impiegato, circa 4 ore, è praticamente lo stesso, calcolando che Thello collega centro Milano a centro Nizza. www.thello.com © Giuseppe Senese - Direzione Centrale Media-Gruppo FS

Ristorante Le Gaglio al 2 di Place Saint François Anche se non certificato LGBT friendly, il locale è molto frequentato dalla comunità. Piatti tipici rivisitati e cordialità sono i due must del ristorante, oltre il carello dei dolci! www.restaurantgaglio.com

Le Gaglio

DOPO IL CARNEVALE? Nizza, è certamente una città che osa, offrendo un ventaglio di proposte e attività, di qualità, per i turisti LGBT di tutto il mondo. Oltre il Carnevale e la marcia dell’orgoglio gay Pink Parade, che si tiene a Luglio, Il Fetisch weekend a Novembre, la città ospita due grandi festival LGBT: In & Out Festival ad Aprile e il Festival Polychromes a fine Settembre. Nizza, a oggi, è la prima città in Francia ad aver ottenuto il marchio Internazionale “Gay Comfort”, creato da Travel Out Now e rilasciato dall’Associazione IGLTA (International Gay e Lesbian Travel Association).

Le Gaglio

Escalinada al 22 rue Pairolière In pieno centro storico il locale è certificato Cucina Nizzarda: qui si possono degustare le vere prelibatezze della città secondo le vecchie e originali ricette. www.facebook.com/lescalinada

Escalinada

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Artista musicale e icona LGBTQ di Alex Molla

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a storia di Madonna è così lunga che probabilmente bisognerebbe scrivere un libro a volumi. Noi cercheremo di ripercorrere i principali eventi della star, dalla dance al cinema, dal divismo a madre attenta, amorevole e premurosa di ben sei figli. Madonna inizia la sua carriera per conto di un etichetta discografica indipendente insieme al suo gruppo che, pur non comparendo ufficialmente nei crediti dei suoi primi tre album, l’hanno accompagnata al successo planetario i “Breakfast Club”, gruppo ancora attivo e che nel 1987 riuscì a sfornare una serie di hit mondiali tra cui la più famosa “Right on track”. Il successo mondiale arriva con “Holiday” scritto e remixato dal suo fidanzato e DJ nelle dancetterie gay di New York Jellybean, uno dei suoi “cavalli di battaglia” che la accompagnano da sempre nei suoi live. Determinazione, sfrontatezza, talento, coraggio ed un impeccabile perfezionismo, la catapultano nell’olimpo delle “super-star” come: Barbra Streisand, Donna Summer, Blondie, The Beatles, The Rolling Stones, David Bowie, Prince e molti altri. Dalla musica dance all’elettronica, dalla musica musica r’n’b, soul e funky, alla musica sperimentale, come avvenne per l’album “Ray of light”. Il suo re-inventarsi, l’appoggio di grandi DJ, i remix dei suoi brani e l’amore dei suoi fans, la portano al 2019 e il suo album, il più atteso di tutto l’anno. “Like a virgin”, “Like a prayer”, “Frozen”, “Music”, “Jump”, “Ghosttown”, queste alcune

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delle sue hit planetarie che si aggiungono ai suoi più di ottanta singoli usciti nella sua carriera. Due “Oscar”, un “Golden Globe” e una serie infinita di “Music Awards” la premiano per il suo notevole contributo nella musica. Il suo costante impegno nella lotta per la parità dei diritti civili “LGBTQ”, la vedono sempre in prima linea e come diceva in una delle sue hit “Express Yourself” esprimi te stesso, non accontentarti del secondo posto e punta sempre al primo. Dal “Bitch” pop fatto con reggiseni, pizzi, merletti e stile post punk, a diva hollywoodiana stile Marilyn e Marlene. Questi sono di sicuro gli anni d’oro nel percorso di Madon-

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na. Gli anni novanta, troviamo la “super-star” sperimentare nuovi suoni e sul finire di questa incredibile decade, portarla verso la religione “Buddista” come la si ritrae nel suo capolavoro “Ray of light”. Se i suoi singoli in questa decade sfornano hit, i suoi album non riscuotono in parte il grande successo se non “Evita” e l’album forse più bello nella sua lunga storia musicale “Ray of light”. Il decennio negli anni duemila, si apre con un omaggio e cover che lei canta per l’ennesima colonna sonora di un film “American Pie”. In questa prima decade degli anni duemila, arrivano dischi importanti

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per la star, nonostante il flop dell’album “American life”. Album come “Music” e “Confession on a dancefloor”, sono dischi molto importanti nella sua carriera artistica ed a livelli dei suoi primi album: “Madonna”, “Like a Virgin” e “True Blue” sia di record, che vendita. Brani come “Hung up”, “Jump”, “Don’t tell me”, “4 Minutes”, diventano suoi cavalli di battaglia. I suoi tour registrano “sold out” ovunque lei si esibisca. La seconda decade degli anni 2000, la vedono sempre più concentrata sui suoi live che non sulle vendite dei suoi album, diventando vincitrice per tre volte consecutive come: “Miglior Tour dell’anno”, superando le vendite dei biglietti di gruppi e stelle molto importanti nella musica come: “The Rolling Stones”, “Coldplay”, “Black Eyed Peas”, totalizzando numeri da capogiro per i “sold-out”. In questa seconda parte degli anni 2000, vediamo album meno fortunati, ma con singoli al top delle chart mondiali come “Girl Gone Wild” e “Bitc h I’m Madonna” con la partecipazione di Byoncè, Miley Cyrus, Nicky Minaj, Katy Perry. Nel percorso storico-musicale di Madonna, troviamo delle hit che hanno segnato la nostra vita in maniera indelebile ed anno temi importanti a cui lei ha sempre tenuto, come la rivendicazione femminile, esprimere se stessi, l’aborto, il sesso, la cristianità, la parità dei diritti e la lotta contro la discriminazione. “Like a virgin”,

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“Material Girl”, “Papa don’t preach”, “Like a prayer”, “Express yourself”, “Justify my love”, “Frozen”, “Nothing really matters”, “Don’t tell me”, “Sorry”, “4 minutes”, “Masterpiece” , sono gli esempi più significativi del suo percorso ed espressione a tematiche che uniscono e dividono tutto il mondo. Arrivando fino ai giorni nostri con la sua musica, esploriamo il suo nuovo disco contenente tracce molto diverse ed influenzate anche dalla cultura portoghese, visto che Madonna risiede a Lisbona da anni. Il suo nuovo lavoro contiene anche alcuni featuring tra cui forse il più importante quello con il cantante Maluma. Tra un disco, il “divismo”, la lotta per la parità dei diritti, di sicura importanza sono i suoi flirt, fidanzati e matrimoni, ben due, nel corso della sua vita. Sean Penn sposato nel 1985, da cui divorzia nel 1989; Nick Kamen, conosciuto grazie alla pubblicità dei

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“Levis 501” con cui collabora nei suoi primi album dell’artista; 2Pac cantante di colore e rapper che morì nel 1996. Nick Scotti, un giovane modello americano che lei produce per la sua etichetta discografica “Maverick”; Guy Ritchie ex secondo marito della star che sposa nel 2000 per poi divorziare nel 2008; “Jesus” coi cui ha una breve love-story negli anni duemila, modello e conosciuto su un set fotografico che la pop-star fece per conto di una nota casa di moda. Timo Steffens, ballerino nei suoi tour “MDNA” e “Rebel Heart”. Potremmo scrivere ancora tantissime cose sulla sua vita privata e pubblica. Noi abbiamo deciso di ripercorrere in maniera nuova ed insolita la lunga carriera del “Mito”, proponendo in una nuova veste il suo percorso artistico infinito. “Madonna, per tutto quello che hai fatto e fai, rimani sempre tu la -Regina del Pop”. Ciao Italia, ciao Madonna.

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A Pair of Six-panel Folding Screens, entitled The Uji Princesses Matsuoka Eikyu (1881-1938) Taisho period (1912-26), 1912 On loan from Himeji City Museum of Art

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“IL PRINCIPE SPLENDENTE” NELL’ARTE Dal Medioevo al manga

di Calogero Pirrera

Detail of Portrait-Icon of Murasaki Shikibu (Signature image) Painted by Tosa Mitsuoki (1617-1691) Edo period (1615-1868), 17th century Hanging scroll; ink and color on silk On loan from Ishiyamadera Temple, Shiga Prefecture

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a mostra, resa possibile grazie alla collaborazione con la The Japan Foundation e il Tokyo National Museum and Ishiyamadera Temple, ha come oggetto il romanzo Genji monogatari ( : lett. “Il racconto di Genji”) scritto dalla dama di corte Murasaki Shikibu nell’XI secolo. Si tratta della prima importante esposizione in Nord America che si concentra sulla tradizione artistica ispirata alla più celebre opera letteraria giapponese, spesso indicata come il primo romanzo psicologico della storia della letteratura universale. Il romanzo racconta in cinquantaquattro capitoli le avventure amorose del “Principe splendente” Genji e introduce alcuni dei più suggestivi e

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iconici personaggi femminili della letteratura giapponese. Coprendo il periodo che va dall’XI secolo ad oggi, la mostra ospiterà oltre centoventi opere tra dipinti, calligrafia, abiti di seta, articoli da sposa in lacca, un palanchino per la sposa dello shogun (riccamente decorato e realizzato alla fine dell’Ottocento), nonché arte popolare come le stampe ukiyo-e e il manga moderno, espressione artistica contemporanea che ha rivitalizzato il mito del “Principe splendente”. Per la prima volta al di fuori del Giappone saranno inoltre in mostra rare opere dal Tempio di Ishiyamadera, dove, secondo la leggenda, Shikibu ha iniziato a scrivere il suo romanzo.

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A Pair of Six-panel Folding Screens, each entitled: Channel Markers and The Barrier Gate Painted by Tawaraya Sotatsu (ca. 1570-Ca. 1640) Edo period (1615-1868), 1631 On loan from Seikado Bunko Museum, Tokyo NATIONAL TRESURE

THE TALE OF GENJI: A JAPANESE CLASSIC ILLUMINATED

Tea Bowl with Moonflower and Poem By Ogata Kenzan (1663-1743) Edo period (1615-1868), the first half of the 18th century Stoneware with polychrome, overglaze enamels H. 3 9/16 in, Diam. 5 1/8 in. The Museum Yamato Bunkakan, Nara Important Cultural Property

Fino al 16 giugno 2019 The Metropolitan Museum of Art

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IL RISTORANTE CORSO COMO 10 NELLA GRANDE MELA

La megalopoli per antonomasia non finisce mai di sorprendere: anche il déjà vu può essere sorprendentemente nuovo. di Giovanna Ceccherini

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f I can make it there, I can make it everywhere’ è la strofa cantata da Frank Sinatra (e da molti altri artisti) nella celeberrima ‘New York, New York’. Possiamo immaginare che la stessa frase sia risuonata nelle centinaia di migliaia di Italiani, magari nel loro dialetto, che solcarono l’Oceano Atlantico per raggiungere il loro sogno. Oggi non più in transatlantico, più comodamente in aereo, sono ancora molti gli Italiani che volano verso la Grande Mela per mettersi in gioco. Il mio ultimo viaggio a New York - in rappresen-

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tanza di Quiiky Tours, nel padiglione dedicato al turismo LGBTQ del New York Times Travel Show – mi ha condotto a visitare le possibili locations presso le quali si terrà la cena di gala (27 aprile 2019) per la presentazione della città di Milano come sede della ‘Convention of International Gay and Lesbian Travel Association’ nel 2020. A New York ha origine un nuovo concept di ristorazione, che segua davvero sia l’evoluzione della gastronomia italiana, sia la cura per la filiera di acquisto e produzione.

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La visita al ’10 Corso Como New York’ è stata folgorante. Aperto nel settembre 2018 da Carla Sozzani, celeberrima gallerista milanese, sorella dell’altrettanto famosa Franca Sozzani (storica guida di Vogue Italia), il ’10 Corso Como New York’ non è solo ristorante, anzi. Gemello dell’altrettanto celebre ‘Corso Como 10’ di Milano, esso è l’equilibrata e raffinata fusione del meglio italiano, la destinazione perfetta oltreoceano per far conoscere l’Italia di oggi. Si tratta di un concept store in cui ‘ il bello, il buono ed il ben fatto’ dell’artigiano italiano (sia questo cuoco, designer, sarto, calzolaio, pittore, ecc) trova la giusta collocazione, in un mix sorprendente di cultura, gusto, eleganza, attenzione al dettaglio, cura dell’ospite. Lo store, la galleria d’arte, il bar e ristorante nel Seaport District di New York, sotto il ponte di Brooklyn, pulsano di ‘italianità’ autentica, che Carla Sozzani, partendo dalla sua Milano, mensilmente arricchisce e rinnova. Un’idea completamente nuova, quella del concept store in un ristorante, in cui si respira il bello dell’Italia: arte contemporanea ed oggetti di design arricchiscono gli spazi dedicati all’intrattenimento dell’ospite, che può comprare dai capi di abbigliamento agli oggetti di arredo, alle calzature ed all’oggettistica di design. Focalizzando poi l’attenzione sul ristorante ed avendo modo di parlare con il General Manager italiano Gianluca Sardo, emergono proprio i caratteri distintivi dell’autentico gusto italiano: ‘noi acquistiamo quasi tutto dall’Italia e siamo sempre alla sco-

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ph. Ilvio-Gallo

10 Corso Como - Bar Ristorante

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perta di prodotti poco conosciuti qui, ma che appartengono alla cultura italiana’ afferma Gianluca. Lo scambio di battute con lo chef Jordan Frosolone, di origine pugliese, conferma quale sia il vero motore del locale: Il legame con le tradizioni viene riproposto come un patrimonio sempre nuovo e rinnovabile. Jordan è veramente un ‘alfiere del territorio’, esattamente come per molti ristoratori in Italia. Encomiabile anche la cura rivolta ai temi della sostenibilità: attenzione alla stagionalità, controllo degli sprechi, riduzione di rifiuti indifferenziati, formazione per opportunità di specializzazione del personale, rispetto dell’ambiente e riqualificazione architettonica, fanno parte di una vision aziendale che interpreta il benessere (lo stare bene) come strumento di trasmissione di conoscenza, di cultura, di valori etici. Se siete a New York, andate al n. 1 di Fulton Street. Il 10 Corso Como è aperto tutti i giorni. Fermatevi a gustare la loro ottima cucina: potrà essere un déjà vu, ma di gran classe.

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L’OMBROSA VITA DI

LEONARDO DA VINCI

di Giovanna Ceccherini

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l 2019 è l’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci e Milano ne festeggia il genio con numerosi eventi e manifestazioni che prenderanno il via da maggio 2020. In particolare, presso il Castello Sforzesco verrà riaperta la Sala delle Asse, con la presentazione dei principali lavori di Leonardo. ‘La Sala delle Asse, tra Natura e Scienza’ è il titolo della manifestazione dal 16 maggio al 18 agosto 2020. Tuttavia, Leonardo da Vinci è ricordato anche come una delle personalità più controverse del Rinascimento italiano. Il suo carattere ombroso, la sua ricerca spasmodica della bellezza, la ‘folle’ genialità che lo portò a sperimentare i più diversi settori della scienza empirica vengono documentate addirittura con una scrittura ‘al contrariò, da destra a sinistra, vergata con la mano sinistra, leggibile solo con uno specchio (come visibile dalla raccolta del ‘Codice Atlantico’). Numerose

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anche le ricerche sulla sua omosessualità: Sigmund Freud scrisse in merito ad un sogno raccontato da Leonardo medesimo e che rievoca un episodio della sua infanzia, quando un uccellino gli sfiora la bocca con la coda e lo sveglia dal suo sonno profondo. Secondo Freud quest’immagine nasconde la vera natura omosessuale di Leonardo che, in effetti, non nascose mai completamente la sua attrazione verso i suoi giovani scolari. Salaj, era uno di questi. Giovane scolaro nella bottega leonardesca e di cui vi è traccia pittorica presso la Galleria Ambrosiana, è ricordato come il ‘bel diavolo’ per Leonardo. Salaj vantava forte presa sul Maestro: riusciva ad ottenere cospicui prestiti e regali. Si racconta che un paio di calze di seta rosa fosse stato un dono voluto dal giovane e che Leonardo, lui stesso amante di abbigliamento vistoso, non tardò a procurare. Salaj (da Saladino, nome di un demone) rimase al fianco

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di Leonardo fino alla sua morte ed ottenne in eredità una parte della vigna che Ludovico il Moro consegnò riconoscente al genio. ‘La Vigna di Leonardo’, in prossimità della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano nella Casa degli Atellani è visibile ancora oggi. Durante la sua vita burrascosa tra Firenze e Milano, Leonardo incorse in denunce per sodomia. Se ne ricorda una, quando ancora diciassettenne, con un gruppo di amici, pare avesse approfittato di un giovane di bella presenza.

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È verosimile che abbia avuto grande peso, nella sua vita turbolenta, l’essere figliastro di un notabile fiorentino ed aver vissuto forzatamente lontano dal padre, che lo aveva concepito con una sua donna di servizio. Resta comunque ancora avvolto dal mistero se effettivamente esista, per Leonardo, una relazione concreta tra la sua genialità complessa ed omnicomprensiva ed il suo senso estetico, la sua spasmodica ricerca del bello nelle forme e come questo possa aver condizionato la sua sessualità.

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L’ultima cena Casa degli Atellani Milano

L’uomo Vitruviano

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WHAT’S THE TREND? Tutto con tutto

di Giorgio Riccitelli

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a domanda è sempre la stessa: allora...qual è la tendenza per la stagione? Analizzando a fondo emerge un dato importante: tutto va con tutto e le nuove generazioni lo mettono in atto quotidianamente, rifiutando le regole, praticando una sorta di anarchia in maniera molto spontanea, al contrario dei principali players del mercato fashion che la inseguono per prendere ogni livello di questo comparto, a qualsiasi prezzo. Ma insomma cosa sarà di moda nel 2019? Domanda esistenziale per tutti i fashion addicted e che schiera sempre grandi previsioni e analisi accurate da parte degli addetti ai lavori, buyer in testa, ovviamente: nella moda, fidatevi, non esistono più le tendenze di una volta. Questo non significa che trend vecchi e nuovi siano pronti a definire i diktat per il 2019. Tutti segnali e cartine al tornasole per leggere la società che ci circonda, i suoi umori e cambiamenti: il linguaggio delle passerelle è e rimane un mezzo di comunicazione no limits. Abbigliamento

ABBIGLIAMENTO Dopo London Collections Men, Pitti Immagine Uomo, Milano Moda Uomo, Mode à Paris Masculine, Berlin Fashion Week, Mode à Paris Haute Couture, New York Fashion Week, Première Vision Paris, London Fashion Week (tanto per citare le più importanti) e la serata Oscar 2019, quello che emerge per la nuova stagione in arrivo è lo stile in grado di soddisfare tutte le categorie dell’uomo contemporaneo attraverso la semplicità. Qualche spunto dalle strade delle settimane della moda? Dandy- gli anni ‘60 un must, l’uomo indossa blazer doppiopetto con bottoni dorati, scarpe Oxford di pelle invecchiata, ampi pantaloni con pinces e colori neutri come il bianco e beige, camicie maxi in lino. A completare accessori come cinture intrecciate e fazzoletti da taschino. 2 classici - trench e jeans sono di moda per questa stagione 2019. Un look che diventa trendy grazie ad alcuni dettagli di stile come i jeans denim stretch arrotolati alle caviglie e trench allacciato in vita. Un outfit casual ma ricercato che diventa top con le classiche sneakers bianche. Abito - il completo giacca/pantalone per la stagione si fa multicolore, dai toni pastello dell’azzurro e del corallo (vedi Pantone2019)

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Dandy Jeans

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Capelli

CAPELLI Le tendenze non si fermano solo all’outfit: se si dovesse cercare un comune denominatore per identificare quella generale per i capelli si potrebbe dire che i tagli medi-corti guidano il 2019. Gli eccessi in fatto di lunghezza sono decisamente out, mentre le mezze misure restano la chiave di uno stile creativo, definito e curato. Ci si può sbizzarrire: tagli con la riga, corti sfumati, rasati e con il ciuffo lungo, ma anche portati in avanti a frangetta o pettinati invece all’indietro. Il taglio corto è facile da gestire, spesso non richiede il gel, è versatile per andare in ufficio o godersi il tempo libero, senza mai essere fuori luogo. Un taglio con o senza barba che con le giuste proporzioni può valorizzare qualsiasi viso. Versatile e affascinante il taglio di capelli sfumato con il ciuffo è intramontabile e sta bene a uomini di tutte le età.

Cargo

per arrivare alle tonalità spinte, come il verde smeraldo o blu elettrico. Il taglio rimane slim, la giacca è doppiopetto o due bottoni, con il secondo rigorosamente sbottonato. Da indossare su una camicia alla coreana o t-shirt dai colori neutri. Cargo - uno stile, quello cargo, semplice da replicare. L’abbigliamento da lavoro diventa l’ispirazione principale degli outfit maschili più casual, ideale per il weekend e il tempo libero. Sneakers dalla suola che ricorda le calzature antinfortunio, giacche con maxi e utili tasche, jeans dalla gamba ampia con micro applicazioni di vernice, et voilà l’outifit è fatto. Un mix di pezzi semplici e puliti per un look uomo classico e di tendenza.

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Capelli

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Barba e baffi

MAKE- UP Che gli uomini trascorrano sempre più tempo davanti allo specchio non è una novità, ma che stiano prendendo sempre più confidenza con matite, fondotinta e balsami labbra, invece, è un dato certo. Il make-up maschile oggi non è più un vezzo da rockstar, artisti e conduttori televisivi: uno per tutti come Fedez, al suo matrimonio è passato al trucco alla pari, quasi, della moglie Chiara Ferragni. A breve ogni ragazzo avrà i suoi trucchi, almeno secondo le case cosmetiche. A confermare la diffusione della pratica di truccarsi tra gli uomini è la crescita delle linee make-up uomo cioè pensate esclusivamente per lui. Un make-up molto lontano da quello femminile con un effetto assolutamente naturale, ovvero ci deve essere, ma non si deve vedere da dove proviene, con prodotti che offrono risultati, senza far sembrare l’uomo truccato. Un lui che con facili tocchi di make-up, dal finish impercettibile, realizza quello che per anni le donne hanno chiamato nude look o trucco naturale, effetto seconda pelle. Un uomo che vuole usare il make-up come un filtro per sentirsi più bello. Qualche nome? Chanel, Mac, Dior, Tom Ford e MMuk la prima azienda al mondo specializzata in prodotti make-up rigorosamente uomo.

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BARBA E BAFFI Quella lunga stile eremita non è più protagonista ma rimane confermata, per il 2019, la barba cortissima stile trascurato, con stile. Una tipica barba da uno o due giorni, appena accennata, che può essere associata a un look “finto” trasandato. Fondamentale avere una barba ben distribuita e non troppo rada. Dopo aver evitato la rasatura per qualche giorno per mantenerla basta impostare il pettine del rasoio elettrico. I baffi, invece, con o senza barba, sono una certezza, e ogni tanto tornano. Contrariamente alla barba, i baffi generano reazioni contrarie: si amano o odiano. Un dato certo è che dovrebbero essere un must per 2019 e faranno la loro comparsa in abbinamento alla barba cortissima. Grande ritorno del pizzetto in versione più “natural”, ovvero non troppo definito o disegnato. Perfetto per chi ha una barba rada sulle guance, permettendo di ottenere uno stile sofisticato e facile da mantenere.

Make- up

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© Francesco Alesi/Save the Children

PER IL TUO GIORNO SPECIALE SCEGLI UNA BOMBONIERA SOLIDALE Aiuterai migliaia di bambini in Italia e nel mondo

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on le bomboniere Solidali di Save the Children porterai cibo, cure mediche e un’istruzione di qualità, in Italia e nel mondo. I tuoi invitati potranno condividere la gioia di questa tua scelta, portando a casa un ricordo indimenticabile della tua festa. Sarai il testimone del nostro impegno a favore dell’infanzia e tante persone attraverso il tuo esempio potranno unirsi a noi, moltiplicando il tuo gesto. Ogni bomboniera sarà unica come la tua festa, perché potrai personalizzarla con le informazioni sul tuo evento.

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Vai su savethechildren.it/bomboniere e scegli la tua bomboniera tra un’ampia selezione di scatoline e sacchetti portaconfetti, pergamene e altre bomboniere salvavita. Ad esempio, il sacchetto in lino è un portaconfetti finemente decorato, con un nastrino color avorio posto alla sua estremità che potrai personalizzare con un cordoncino decorativo di colore rosso, celeste o rosa. In alternativa, la “scatolina cuore” è un portaconfetti accompagnato da un cuore in ceramica realizzato finemente a mano che rende questa bomboniera ancora

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© Louise Dyring Mbae/Save the Children

più elegante e originale. Anche questa bomboniera è personalizzabile con un nastrino di raso di color avorio, rosa o celeste. E se al posto dei regali tradizionali vuoi ricevere dei doni che lascino veramente il segno, basta creare la tua Lista Nozze sul sito savethechildren.it/listenozze. Invita i tuoi cari a partecipare con una donazione a sostegno dei nostri progetti per l’infanzia. I tuoi invitati ti invieranno un messaggio pieno di affetto a testimonianza del loro gesto. I fondi raccolti attraverso le bomboniere e la Lista Nozze si trasformeranno in un aiuto concreto per migliaia di bambini, in Italia e nel mondo. Save the Children, da 100 anni, lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

Per ordinare le bomboniere: savethechildren.it/bomboniere Per creare una lista nozze: savethechildren.it/listenozze Per informazioni: ✆ 06.480.700.76 (lun-ven 9-19) ✉ bomboniere@savethechildren.org

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LE SERIE TV E LA MAGICA CORNICE DI

NEW YORK Un amore che non ha mai fine di Carlo Lanna

Gossip Girl anno 2007-2008 courtesy by “CW”

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’Upper West Side, l’Empire State Building, Central Park: l’architettura e i luoghi simbolo di una città che non dorme mai, sono entrati nell’immaginario collettivo come templi di culto per chi ha sempre rivolto alla Grande Mela uno sguardo sognante e carico di devozione. New York è una metropoli immortale, è multietnica, è caotica, polverosa ma è anche dannatamente affascinante, crogiolo di usi e costumi di una modernità in continuo movimento. Ma la città dei teatri, della cultura e del lusso più sfrenato, appare di fronte ai nostri occhi in tutta la sua fulminate bellezza, grazie al legame che è stato stretto anche con il mondo delle serie tv. C’è un patto di non belligeranza

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tra New York e l’universo seriale contemporaneo. L’uno celebra l’altro come se, entrambi, fossero legati da un filo invisibile e impossibile da spezzare. È come se ci fosse un tacito accordo: la Grande Male diventa un set a cielo aperto in cui sguazzare felici, le serie tv invece, traggono forza e energia da un ambiente stimolante pieno di luci e di colori. Molti sono gli esempi di questo connubio indissolubile. Come Gossip Girl che, nell’ambiente dell’Upper West Side, racconta storie di vita vissuta tra i rampolli di famiglie benestanti. Da menzionare l’esempio di Younger, brillante satira dell’editoria moderna, che nel sottobosco newyorkese più underground, fa emergere il lato più bello e anti-

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Grand Central Terminal

convenzionale della City. Senza dimenticare la fotografia dissipata e fuori dagli schemi di You. Il thriller disponibile qui in Italia su Netflix, mette in evidenza una metropoli al di fuori del lusso e dei locali alla moda, facendo trasparire il ventre più crudo e meno magico della città. Gli esempi esulano dal mondo della tv e si rincorrono anche nell’universo cinematografico di ieri e oggi, ma il risultato è sempre lo stesso: tutti i volti della città di New York restano affascinati. La sua è una magia a cui è impossibile

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sfuggire; narrare una storia all’interno di una cornice così invitante, è facile come bere un bicchier d’acqua. New York è luce, è vita, rappresenta i sogni di un futuro migliore, è dolore, è divertimento, è amore, tradimento, è gioia, è sofferenza, è una miscela dolcemente letale da cui è impossibile resistere. In queste particolarità si trova il suo cuore pulsante, che batte a un ritmo diverso dal nostro, perché la Grande Mela è un posto diverso dagli altri, è un luogo quasi fuori dal mondo.

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IL FÉVRIER ROUGE

Una finestra sulla letteratura erotica (anche LGBT) di Carlo Lanna

i canoni del romanzo rosa a tutte le varianti e le attenuanti del caso. E al Février Rouge, attraverso gli incontri con autori e autrici affermati nel settore – anche del self publishing- si è esaminato con la lente d’ingrandimento questo universo che troppo spesso vive all’ombra dei grandi. Eppure la comunità è affiata, si sorregge l’una con l’altra e, proprio con l’ausilio di questa manifestazione, si è potuto volgere lo sguardo a una realtà che, in silenzio, mantiene alto il buon nome della lettura. Tutto questo è dovuto grazie a Samantha Parma (scrittrice e organizzatrice del festival) e la Quixote Edizioni.

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el week-end del 16 e 17 Febbraio, a un passo dalla città di Parma, si è svolta la terza edizione del Fèvrier Rouge, rassegna letteraria che celebra tutte le sfaccettature del genere romance. Un festival di nicchia, poco conosciuto se non si è un estimatore del new romance, eppure noi di Q-Magazine abbiamo seguito il Février Rouge con estremo interesse. Catturati dalla sua atmosfera informale e di grande comunione, abbiamo potuto conoscere e apprezzare i vizi e le tante virtù di una comunità di lettrici che, giorno dopo giorno, si ciba di grandi emozioni. Attraverso panel e incontri con autrici anche internazionali, vera novità della terza edizione, si è potuto constatare la grandezza della comunità di chi legge i romance. Questo perché: la classica storia d’amore non esiste più, il genere si è contaminato, ha lambito territori inesplorati e ha arricchito il suo bagaglio culturale, riuscendo ad attecchire su un pubblico più diversificato. C’è spazio per il romantic suspense, il dark e il mafia romance e, per l’occasione, Natasha Knight ha presentato il “suo” Salvatore. Ma nell’ambiente sta prendendo forma un altro genere, un po’ più complesso, ma che sta facendo molto parlare di sé. Si tratta del gay romance, ovvero una serie di storie che si focalizzano su personaggi dichiaratamente omosessuali. Proprio il “Male To Male” sta riscuotendo molto successo, perché ha la forza di conciliare:

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CROAZIA Paradiso turistico, ma non ancora gay friendly

L’ultimo Stato membro dell’Unione europea, popolare destinazione dei vacanzieri, pena a garantire pieni diritti alla comunità LGBT.

ph. Ivana Kordi

di Giovanni Vale e Jelena Prtorić

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a Croazia, gay friendly quanto gli Stati Uniti. L’ultimo rapporto dell’associazione tedesca Spartacus, che ogni anno compila il suo celebre Gay Travel Index, piazza il giovane paese balcanico allo stesso livello degli USA in quanto alla sicurezza per i viaggiatori omosessuali. L’ex repubblica jugoslava, indipendente dal 1991 ed entrata nell’Unione europea appena nel 2013 (è l’ultimo Stato ad aver integrato l’UE), è ormai considerata un paese sicuro, anche se non ancora così tollerante. A sei anni di distanza dal suo ingresso nell’Unione, Zagabria presenta in effetti un rapporto a luci ed ombre in quanto alla tutela dei diritti LGBT. A cominciare dal fatto che, assieme all’anniversario del suo ingresso nell’UE, la Croazia ricorda anche il referendum che, proprio nel 2013, ha vietato il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. In quell’anno, gli elettori hanno infatti deciso di modificare la costituzione per introdurvi una definizione del matrimonio come esclusiva «unione di un uomo e di una donna». All’origine del referendum, vi era un movimento molto simile a quello del nostrano Family Day, ovvero il partito «U ime obitelj», letteralmente «Nel nome della famiglia». Zeljka Markic, la militante ultracattolica promotrice del referendum, è stata peraltro una delle invitate al XIII Congresso mondiale delle famiglie, il raduno anti-abortista e anti-LGBT tenutosi a fine marzo a Verona. Dal referendum del 2013 e dal suo ingresso nell’UE, la Croazia ha registrato sia passi

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Zagabria, Chiesa San Marco

Zagabria, parco Zrinjevac

avanti che scivoloni, rimanendo un paese ancora oggi molto influenzato dalla Chiesa cattolica. L’approvazione delle civil partnerships nel 2014, aperte anche alle coppie dello stesso sesso, ha parzialmente mitigato gli effetti del voto del 2013 (permettendo l’unione di circa 250 coppie), anche se il diritto all’adozione rimane precluso alle coppie omosessuali (al punto che una coppia gay ha fatto causa allo Stato, considerando discriminatoria la nuova legge sull’adozione presentata a fine 2018). Allo stesso tempo, i gay pride di Zagabria si svolgono da anni senza incidenti e con oltre 10mila presenze nel 2018, un record.

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Non mancano però gli episodi, a volte eclatanti, di intolleranza. Nell’agosto del 2018, un turista brasiliano che aveva prenotato su Booking una camera d’albergo a Zara, sulla costa dalmata, si è visto annullare la propria prenotazione con il seguente categorico messaggio: «Non accettiamo gay, cancella la tua prenotazione». Contattato dal giovane brasiliano, il servizio clienti di Booking ha prontamente punito l’albergatore, ritirando la pagina dell’albergo dal proprio registro. Qualche mese prima, alla festa di carnevale di Castelli, una località vicino a Spalato, si era registrato un altro “incidente” di questo tipo. Per

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Mr. E by Matija Peček

Roxanne by Santana Picco

Spazam by Santana Picco

il tradizionale rogo di inizio anno, si era deciso di bruciare un libro per bambini che presentava le coppie dello stesso sesso e che era stato appena pubblicato a Zagabria. Il testo, prodotto dall’associazione “Famiglie arcobaleno”, mirava a rendere più tolleranti i programmi scolastici, ma ha suscitato una grande polemica, in particolare in Dalmazia, regione notoriamente più conservatrice. In questo contesto, anche il mondo culturale LGBT croato registra alti e bassi. Srdjan Sandic, giornalista e scrittore, spiega che «da un lato, media e pubblico reagiscono molto meglio al gay pride, dall’altro, però, stiamo ancora lot-

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tando per i nostri diritti e non si può dire che la Croazia sia aperta alla comunità gay». Secondo Sandic, l’unico locale che può essere considerato al 100% “gay friendly” è il bar Kolaž, nel centro di Zagabria. Ma molti altri possono essere considerati come luoghi sicuri (Mocvara, Plocnik, Ro&Do, Funk...). La capitale croata è anche la patria del più vecchio festival queer della regione: il Queer Zagreb, nato nel 2003. Oggi, la cultura queer si sta lentamente aprendo ad un pubblico più ampio, anche grazie all’attività del primo collettivo drag del paese, House of Flamingo, formato da circa 15 artisti, visual designer e DJ che si descrivono più come “attivisti” che “artisti”. «Vogliamo che le nostre azioni siano sempre originali, sovversive e mai noiose, anche quando facciamo dell’arte impegnata», spiegano da House of Flamingo. Quest’anno, Zagabria ha ospitato la prima Marcia balcanica Trans e anche l’anno prossimo potrebbe essere foriero di progressi. Non soltanto la Croazia avrà per la prima volta la presidenza del Consiglio dell’Unione europea (primo semestre del 2020), ma la terza città del paese, Fiume (Rijeka in croato), sarà capitale europea della cultura, con un programma intitolato «Rijeka, porto della diversità». E’ dunque un momento interessante per visitare la Croazia e misurarne anche i cambiamenti in quanto a tutela dei diritti gay.

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What S App

a cura di Giovanni Blasi

Stocard

STOCARD Ogni negozio ha una propria tessera fedeltà così ci ritroviamo ad avere un portafoglio ricco di carte e povero di contanti. Immaginate di trasformare il vostro smartphone nel vostro portafoglio! Molti cellulari già sono predisposti per essere sincronizzati alla propria carta di credito e attraverso questa applicazione potrete scannerizzare tutte le vostre carte fedeltà. Il portafogli?! Cosa passata.

NEXDOOR Oramai tutto avviene sul web, davvero ogni cosa. Anche l’incontro casuale tra vicini di casa. E si infatti questa applicazione è proprio pensata per mettere in contatto persone che vivono nello stesso quartiere. Inoltre attraverso l’applicazione sarà possibile chiedere o offrire aiuto ai propri vicini di casa. Pensate se avete bisogno di un po’ di zucchero, oppure se perdete il gatto o se volete uscire di casa e avete disperato bisogno di una babysitter. Chi meglio del proprio Vicinio di casa? Questa applicazione potrebbe semplificarvi la vita!

Nextdoor

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SPLID Capita spesso di discutere per scontrini persi o riguardo le cifre da saldare tra amici che si sono divisi le spese. In effetti tenere tutti i conti a mente non è facile. Perciò è nata Splid che permette di gestire facilmente e velocemente le spese.

Splid

FOOXEAT Questa applicazione è tutta italiana e attualmente disponibile soltanto a Milano. Fooxeat confronta ristoranti a domicilio e, di conseguenza, permette di risparmiare sul prezzo di consegna. Per ogni ristorante che possiede più di un provider di food delivery, l’app mostra: il costo di consegna, l’ordine minimo e le promozioni attive. L’obbiettivo degli sviluppatori è quello di semplificare l’acquisto di cibo a domicilio permettendo agli acquirenti di scegliere l’opzione di consegna più conveniente.

Fooxeat

RUNGO Questa applicazione è pensate per tutti quelli che amano l’attività fisica e che non rinunciano a fare una corsa o una lunga passeggiata anche in vacanza. Infatti in qualunque posto voi siate scaricandola potrete scegliere tra più di 75.000 percorsi disponibili in tutto il mondo. Nel caso invece siate pratici già della zona, potrete personalizzare il vostro percorso. Mentre voi correte potrete ascoltare la musica, consentire ad amici e famigliari di seguirvi tramite web e quando sarà necessario, una voce vi avviserà che è ora di svoltare e mantenere la direzione corretta.

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ELOGIO DEL a cura di Giovanni Blasi

Cyrano, il distillatore per acque aromatizzate

Cyrano

Il grande naso di Cyrano de Bergerac ha ispirato l’azienda R&D Blueside nella realizzazione del design di questo elegante alambicco. Cyrano è ideale come oggetto d’arredo ma è pensato soprattutto per i ricercatori dell’alta ristorazione e del bartending per realizzare le proprie miscele aromatiche. Infatti Cirano è il produttore ideale di acque aromatizzate a base di olii essenziali estraibili a caldo con acqua da qualsiasi fiore o pianta officinale tra quelle ritenute benefiche per la persona. Il prodotto è realizzato in vetro borosilicato 3.3 e la capacità del contenitore è di 5 litri.

Diamante

Diamante

Diamante realizzato dall’azienda Riflessi, è uno specchio sagomato e bisellato dalla forma ottagonale, che accosta le sue superfici inclinate in un audace schema libero che riflette la luce da ogni angolazione essa provenga. La tridimensionalità e la grande dimensione rendono Diamante uno specchio singolare, un complemento d’arredo che stupisce e incanta chi lo guarda proprio come un vero diamante. A partire da € 841,80 iva inclusa

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superfluo Collezione di piatti scultura di Franco Aliberti

Franco Aliberti

Lo chef Franco Aliberti si è fatto ispirare dagli ingredienti che vengono utilizzati nella sua cucina. Così è nata la prima collezione di piatti/scultura che prende come modelli la verdura e i nudi vegetali, trasposti in opere lasciate volutamente bianche e pure per esaltare con semplicità quell’eleganza propria della perfezione di Madre Natura. In occasione del Salone del Mobile organizzato a Milano lo chef produrrà una nuova linea, una capsule collection in tema vegetale e stagionale, limited edition di 50 pezzi che sarà possibile acquistare previa prenotazione al ristorante Tre Cristi.

Bye bag

Bye bag con l’indice medio alzato La Bye bag, ideata dallo stilista Giancarlo Petriglia, geometricamente armoniosa e al contempo ironica le cui linee sottili del dito medio di una donna fanno da chiusura rappresenta un messaggio, un saluto o solo un modo per non prendersi troppo sul serio. Prezzo 1.400,00 euro

Auricolari Luis Vuitton

Auricolari Luis Vuitton

L’azienda Luis Vuitton è sinonimo di lusso in tutto il mondo. Qualunque oggetto essa produca acquista un valore di mercato altissimo. La casa di moda si è lanciata anche da tempo nel settore hi-tech e ora produce anche delle costosissime cuffie wireless. Disponibili in quattro modelli, gli auricolari wireless Horizon assicurano 3,5 ore di tempo di ascolto continuato per ogni singola carica. Esso presentano un design impreziosito da iconici dettagli LV e sono dotati di una elegante custodia di ricarica ispirata a Tambour Horizon. Prezzo 950 euro.

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Whatp s INN a cura di Giovanni Blasi Aro Ha

Le bolle di Himmelbet

Le bolle di Himmelbet

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ormire “face to face” con la natura all’interno di stanze comode allestite all’interno di bolle poste in mezzo ai luoghi più belli di Thurgau, tra giardini, frutteti e vigneti. Vivere a 360° la località svizzera i cui vitigni offrono uno dei vini più buoni e invidiati d’europa. Tre delle bolle hanno una posizione fissa, mentre una viene spostata ogni due mesi. Il prezzo per persona per notte parte da 190 franchi svizzeri (170 euro), colazione e bici a noleggio compresi.

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rctic Bath: l’hotel galleggiante nel fiume Lule

Arctic Bath è un hotel che galleggia sul fiume Lule. La struttura si raggiunge attraversando una passerella di legno. L’area misura 500 mq e ha 6 camere da letto in legno ognuna di 25 mq arredate secondo lo stile svedese e ciascuna ha un caminetto. L’hotel ha una forma circolare ed è dotato sia di un bagno caldo sia di un bagno freddo, ha a disposizione diverse saune, un centro benessere, un bar e un ristorante. Nella parte centrale è possibile prendere il sole ma se è inverso potrete ammirare le stelle o magari l’aurora boreale.

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© Asaf Kliger

Hotel Mark

Hotel Mark Hotel Mark

Suite dell’hotel Mark

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uesta camera d’albergo è la più costosa suite negli Stati Uniti. L’hotel Mark è un iconico hotel dell’Upper East Side costruito nel 1927. La suite è posta negli ultimi due piani dell’albergo, distribuita in oltre 3.000 metri quadrati, tra cui 762 metri quadrati di terrazza panoramica con vista su Central Park, il Metropolitan Museum of Art e oltre. Essa è composyta da 5 camere da letto, 4 camini, 6 bagni e 2 wet bar. Il salotto (che può essere trasformata in una grande sala da ballo di dimensioni standard) vanta soffitti di oltre 7 metri, un camino e un bar adiacente. Jacques Grange, leggendario designer di interni francese, ha progettato questa favolosa residenza di lusso nel cuore di New York. Prezzo 75.000 dollari a notte.

Jenga Hotel di Hong Kong

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l nome dell’hotel deriva da un celebre gioco da tavolo che consiste nel sistemare 54 blocchi di legno a formare una torre. L’hotel è fatto di container riciclati intercambiabili che possono essere aggiunti o tolti in base all’esigenza dell’hotel. I container possono essere sponsorizzati dai grandi marchi, da Louis Vuitton a Ferrari. Ogni stanza è dotata di tutti i comfort, dal letto al bagno, più altre amenity.

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EVENTI

in movimento IL TREND DI OGGI

Le Crociere LGBTQI sono viaggi rivolti a tutti coloro che amano scoprire ogni giorno una nuova meta gay friendly e, allo stesso tempo, conoscere nuovi amici, rilassarsi ma soprattutto vivere tanto divertimento fra eventi gay e serate a tema. A bordo, a disposizione degli ospiti, ogni tipo di comfort: ristorazione, centro massaggi e piscina, attività sportive e di yoga, spettacoli serali e discoteca. A cura di Andrea Cosimi Olivia

RSVP Summer in Alaska cruise dal 14 al 21 giugno: Juneau, Sitka, Ketchikan, Victoria, Seattle.

R FAMILY VACATIONS LGBT Family & Friends dal 21 al 28 luglio: Orlando/ Port Canaveral (FL), CocoCay (Bahamas), Charlotte Amalie (St. Thomas), Philispburg (St. Maarten).

OLIVIA Alaskan summer cruise dal 1° al 8 giugno: Seattle (WA), Ketchikan (AK), Tracy Arm Scenic Cruising, Juneau (AK), Skagway (AK), Victoria, BC (Canada); Lisbon to Dublin cruise dal 14 al 22 giugno: Lisbon (Portugal), Porto / Leixoes, (Portugal), Vigo (Spain), El Ferrol, (Spain), Brest, (France), Isle of SCilly, (U.K.), Waterford / Dunmore East, Dublin, Dun Loaghaire, (Ireland); Discover Iceland Luxury dal 16 al 23 giugno: Reykjavik, Heimaey Island, Seydisfjordur, Akureyri, Grundarfjordur; Tahitian Paradise Luxury dal 24 al 31 agosto: Papeete, Huahine, Bora Bora, Moorea.

Atlantis

ATLANTIS Oasis Mediterranean Cruise dal 25 agosto al 1° settembre: Palma di Maiorca, Provence (Marsiglia), La Spezia (Firenze/ Pisa), Civitavecchia (Roma), Napoli (Capri), Barcellona.

www.quiiky.com/crociere-gay

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EVENTI

Primavera Estate 2019

WORLD PRIDE A NEW YORK dal 26 al 30 giugno 2019 Il World Pride 2019 è la manifestazione dell’orgoglio LGBTQ+ più grande del mondo, e ogni edizione si svolge in un posto nuovo. Quest’anno, l’evento si svolge a New York per coincidere con il cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall. Il WorldPride New York ci saranno oltre 50 eventi. Le festività si concluderanno 30 giugno, con la marcia dell’orgoglio, la NYC Pride March. Sono previste oltre 3 milioni di persone provenienti da tutto il mondo a festeggiare il WorldPride a New York!

MILANO FASHION WEEK MEN’S dal 14 al 17 giugno 2019 SPRING / SUMMER 2020

MILANO FASHION WEEK WOMEN’S dal 17 al 23 settembre 2019 SPRING / SUMMER 2020

www.nycgo.com/LGBTQ

www.cameramoda.it

MAGICAL PRIDE A DISNEYLAND PARIS 1° giugno 2019 Il 1° giugno 2019 si terrà il Gay Pride a Disneyland Paris il Magical Pride si illuminerà con i colori dell'arcobaleno per celebrare orgogliosamente la diversità, durante lo sfavillante Magical Pride. www.disneylandparis.com/eventi/magical-pride/

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EUROPRIDE A VIENNA dall’1 al 16 giugno

L’EuroPride quest’anno si svolgerà a Vienna, città europea da sempre in prima linea per i diritti LGBTQ+. L’EuroPride 2019 a Vienna, sarà un programma ricco di tantissimi eventi e manifestazioni culturali dibattiti e feste imperdibili. Anche il Life Ball collaborerà con l’EuroPride e si terrà esattamente il giorno 8/6/2019. www.europride2019.at

EUROVISION SONG CONTEST A TEL AVIV dall’1 al 16 giugno Quest’anno sarà Tel Aviv ad ospitare l’Eurovision Song Contest 2019, festival musicale a livello internazionale nato nel 1956, a Lugano in Svizzera, e organizzato annualmente dai membri dell'Unione europea. Quest’anno la madrina d’eccezione sarà la cantante Madonna. www.eurovision.tv/event/tel-aviv-2019

EURO GAMES A ROMA dal 11 al 13 luglio 2019 Nel 2019 la bandiera arcobaleno sventolerà su Roma, la capitale italiana ospiterà la XVII edizione degli Euro Games. Euro Games è un evento aperto a chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o età.

PRIDE WEEK MILANO dal 21 al 30 giugno 2019

www.romaeurogames2019.org

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LIBERTÀ DI NOME E DI FATTO di Stefano Ferri

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hi mi segue sui social e nella vita sa che il mio sogno è quello di diventare invisibile. Cioè di essere libero di camminare per le vie del mondo senza avere costantemente gli occhi di tutti addosso. Ebbene, c’è una sola città in cui questo accade, sempre e ovunque: New York. Il mio primo impatto con la Grande Mela avvenne molto tardi, quando avevo 49 anni. Strano a dirsi, non c’ero mai stato prima. Ho perso l’opportunità di vederla da giovane, con gli occhi ingenui ed entusiasti di un ragazzo, ma ho avuto il vantaggio di incontrarla nella piena maturità, quando la consapevolezza e l’esperienza mettono in luce valori che altrimenti si perderebbero nei dettagli. Ci sono arrivato da crossdresser, e da tale l’ho vissu-

ta. La prima cosa che vi dico è che, giunto in autobus da Newark a Times Square, sentii immediatamente il bisogno di riporre le cuffie dell’iPhone (il mio scudo contro i fischi derisori dei passanti omofobi, razzisti o semplicemente stupidi). Mi fu chiaro da subito che non avrei avuto alcun motivo di usarle.La mia prima passeggiata senza musica di protezione avvenne quell’assolato pomeriggio di fine settembre 2015, tra la 42ma e la 75ma (in piena Broadway). Incurante del jet lag e del peso della valigia mi beai letteralmente non tanto dei grattacieli, di Central Park, del frenetico andirivieni della city that never sleeps, per dirla con Liza Minelli, quanto piuttosto della mia libertà di passeggiare in mezzo alla gente completamente legittimato, sdoganato, considerato uno come tutti al punto da essere ignorato, al pari dei milioni di passanti al di qua dell’Hudson.Tanto potrei ancora raccontare dei miei giorni a New York. Ma quell’emozione resta unica, affiancata solo dalla pari sensazione che provo ogni volta che torno lì, all’ombra di una statua che non per caso si chiama “della libertà”.

Pride Parade 2017, Flatiron, Manhattan, NYC

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PE R C H É IL MO DE LLO MILA NO È QU E LLO VINC E N T E

di Alessio Virgili

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a città meneghina è oggi la vera locomotiva d’Italia. Città europea e cosmopolita dove si respira positività e dove le opportunità non mancano per nessuno, basta avere le capacità e la volontà di coglierle. Sei anni fa ho preso una decisione importante e sofferta per la mia azienda; spostare una parte degli uffici direzionali da Roma a Milano. Mesi fa la scelta definitiva di trasferire anche la parte restante. Qui è stato possibile trovare giovani capaci e determinati, ma il turn over è alto grazie alle tante occasioni lavorative che ci sono. È, infatti, difficile o quantomeno molto più raro, sentir parlare di precariato. Il mondo del lavoro qui è talmente fluido che un impiegato può facilmente lasciare un impiego per poi trovarne uno nuovo anche in pochi giorni. Naturalmente fatte le dovute eccezioni. Il rapporto con la pubblica amministrazione è come tra cliente ed esercente. Si può richiedere un informazione alla Camera di Commercio con una semplice email e ricevere risposta dopo soli dieci minuti. Non credo ci sia poi bisogno di soffermarsi sugli aspetti

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legati alla vivibilità della città soprattutto comparata con lo stato pietoso in cui verte oggi la Capitale. Trasporti efficienti, decoro urbano, senso civico, rispetto della clientela anche da parte degli esercenti più “turistici”. Forse anche questo ha determinato il superamento di Roma da parte di Milano nella classifica degli arrivi annuali di turisti.Potrei elencare centinaia di opportunità che questa città mi ha dato negli ultimi anni, una tra tutte quella di portare in Italia nel 2020 la Convention mondiale IGLTA sul Turismo LGBTQ. Opportunità che per molti anni ho inseguito tentando un dialogo con le varie amministrazioni che si sono susseguite a Roma senza successo. Milano con il Sindaco Sala hanno, invece, dimostrato apertura mentale e lungimiranza. Sarà questa un’opportunità per la città di dare risalto al tessuto turistico locale e nazionale ospitando oltre 500 tra manager e CEO delle più importanti aziende turistiche internazionali. L’ennesima occasione persa per una città che come Roma dovrebbe essere il punto di riferimento dell’industria turistica.

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LIBERI DI AMARE

di Alessandro Cecchi Paone

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orse abbiamo festeggiato troppo presto l’avvento, per la prima volta nella storia dell’umanità, di una stagione di diffusa libertà non solo di pensiero e di parola , ma anche di scelte di vita basate sulla pluralita’ sentimentale e sessuale. Eppure nell’intero mondo libero, esteso all’Europa orientale dopo la caduta del muro di Berlino, come mai in passato ogni essere umano ha avuto modo di provare a vivere ia sua vita sostenuto da leggi e norme libertarie in materia di matrimonio, procreazione e adozione, sostenuto dalla maggioranza solidale di una opinione pubblica indifferente ad anatemi religiosi e a resistenze illiberali e repressive.Poi qualcosa è cambiato in maniera preoccupante. La tenaglia intollerante e oscurantista dell’ America trumpiana e della Russia putiniana ha provato a stringere di nuovo in una morsa repressiva le libertà del 21°secolo. Scatenando una violenta campagna politica

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e culturale contro i due pilastri dell’emancipazione: le donne titolari del proprio destino familiare e professionale, le persone omosessuali riconosciute nella loro dignità e titolarità di diritti e doveri civili e sociali. Anche il tentativo di demolire l’Unione Europea basata su una Costituzione laica e progressista fa parte di un disegno autoritario che punta ad archiviare la stagione liberatoria delle leggi su matrimoni gay, unioni civili, aborto, divorzio, adozione e procreazione assistita. Come è giusto questa nostra rivista celebra l’aspirazione alla libertà culturale, artistica, creativa, nello show business come nel turismo. Anche queste conquiste, che pensavamo acquisite, sono a rischio: nessuno si faccia illusioni. Anzi tutti si convincano che è tornato il tempo della forza tranquilla al servizio della vigilanza democratica e antiautoritaria, di fronte a questo rigurgito passatista e discriminatorio.

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L’amore vince sempre.

A Key West sei libero di essere te stesso. L’orgoglio gay da noi si festeggia 365 giorni all’anno: tour gay, resort clothing optional, burlesque, arte eclettica e straordinarie meraviglie naturali. Abbiamo fatto coming out quando non era ancora in. fla-keys.com/gaykeywest



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