Speciale Matrimoni, secondo supplemento al numero 16-2016 - Travel & Lifestyle
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Per lui, per lei, per te
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Speciale Matrimoni, secondo supplemento al numero 16-2016 - Travel & Lifestyle
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Per lui, per lei, per te
Speciale Matrimoni, secondo supplemento al numero 16-2016 - Travel & Lifestyle
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Per lui, per lei, per te
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L’amore di Macarena e Pamela W ED D I NG I N MAS S A C HU S ETTS
Sposarsi in Massachusetts MODA
Urbano Della Scala W ED D I NG S TO R I ES
Daniele e Francesco Una storia d’amore e libertà WED D I NG I N I TA LY
Marry me in Italy GAY HI S TO RY
Cosa sono le Unioni Civili e come siamo arrivati alla vittoria
Q M AGAZIN E Supplemento al numero 16 2016 di Qmagazine DIRETTORE EDITORIALE: Alessio Virgili CAPO REDATTORE: Letizia Strambi DIRETTORE COMMERCIALE: Andrea Cosimi a.cosimi@sondersandbeach.com GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Monica Sotgiu IN REDAZIONE: Gerardo Abate, Eduardo Montiel Cerqueda SEGRETERIA DI REDAZIONE: Teresa Dalessandri FOTOGRAFIE: Gianluca Fiore, Valerio Giagnoli, Roberto Chiovitti, Inés Silva EDITORIALISTI: Alessandro Cecchi Paone, Paolo Colombo, Stefano Ferri FOTOLITO E STAMPA: Pixartprinting
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Sposarsi tra le montagne: il Garda Trentino
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EDITORE: Sonders and Beach Italy s.r.l. Sede di Milano - Via San Gregorio, 27 - 20124 Iscrizione ROC Lombardia n. 21970
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D I TE “ S Ì ” I N I TALI A, V I A S P E TTI AM O
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a felicità è una pretesa? A quanto pare in Italia sembra di sì. Ogni volta che vado all’estero molte persone, soprattutto Nord Europee, tendono a non capire perché noi italiani dibattiamo su tutto con una tifoseria da stadio. Persino la lotta che ci doveva vedere più uniti, come popolo LGTB, ci ha visto puntualizzare su ogni emendamento, con il batticuore in attesa dell’approvazione. Senza la possibilità di adottare il figlio del partner (che pure doveva essere un diritto acquisito) alcuni dicevano che bisognava impuntarsi a costo di non vincere. Ovvero non avere la legge sulle Unioni Civili affatto, piuttosto che averla gambizzata. Questo è un atteggiamento che mi resta veramente difficile da capire, che per fortuna nel caso delle Unioni Civili non ha dato atto a inutili sconfitte. Hillary Clinton non era certo una candidata ideale, ma votare Trump è una vittoria? La modifica della costituzione non mi piace, allora eccomi qui con la carcassa del Governo precedente ad andare avanti verso l’inanità. Tuttavia, nonostante questi incomprensibili battibecchi che frenano l’economia, qualche volta anni di lotte vengono coronati da soddisfazioni immense, come quella ottenuta con l’approvazione delle Unioni Civili. Tranne che per le questioni relative ai figli, le Unioni Civili sono in tutto e per tutto identiche a un matrimonio. Credo che le persone LGBT ne traggano il vantaggio che gli spetta. Innanzi tutto, quello del rispetto, il riconoscimento di un’esistenza non distorta agli occhi dei più ignoranti obbli-
gati a riconoscervi la rettitudine. Un’esistenza degna di approvazione civile, da cui si spera derivi quella sociale. Non a caso i primi a correre al comune sono stati i gay più anziani. Persone vissute nell’oscurità di tempi ben più difficili, abituate a sentirsi chiamare “frocio”, a rifugiarsi nel buio per un bacio nel momento più sfavillante della gioventù. Quel risolino rivolto a una giovane coppia che diventava sempre più amaro trasformandosi in appellativi come “vecchia checca”, sussurrati al passaggio, buttati lì come se non facessero male. Fa male invece, e se non posso azzittirti io, ho dalla mai parte la legge che ti obbligo a rispettarmi dove tu non sei in grado per educazione, ti obbliga a inghiottirti gli insulti, ad accettare il mio amore. Spero che il mondo l’abbia sentito forte e chiaro questo “Si” alle Unioni Civili, perché ci siamo scannati tra noi, come facciamo dal medioevo, ma ce l’abbiamo fatta. Persino il Papa ci ha aiutato, non certo avallando le Unioni Civili, ma impedendo alle frange cattoliche integraliste di protestare a nome dei cristiani, a nome suo. E sebbene altrove è arrivata prima e più semplicemente questa legge, non credo che nessuno goda dello sfondo che questo Paese consente all’amore, proprio perché così sofferto. La sacralità, il misticismo, la storia, la cultura, la natura sono i testimoni di una civiltà controversa ma allo stesso tempo unica, incarnazione della passione e della bellezza. Dite “Si” in Italia, vi aspettiamo.
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L’AMORE DI MACARENA E PAMELA Macarena Garrido Suárez e Pamela Velázquez González stavano insieme da sette anni quando hanno deciso di sposarsi. “Volevamo spendere il resto dei nostri giorni insieme e vedere riconosciuti i nostri diritti come gay”. Hanno scelto il Messico perché ci vivono e lo trovano un paese meraviglioso. Macarena ha disegnato gli abiti da sposa. Si sono conosciute ad una festa ed è stato amore a prima vista. Quando abbiamo chiesto loro cosa vi piace di più una dall’altra? Ci hanno risposto: MACARENA: a me di Pamela piace la sua tranquillità, la sua pazienza, i suoi valori e il suo atteggiamento nei miei confronti . PAMELA: a me di Macarena piace la sua tenacia, la sua positività con la vita, mi piace che non si arrende mai e che è un essere straordinario.
Foto: Inés Silva email: info@inesilva.mx Fb: inesilva.mx Instagram: @inesilva Mobile +52 2291010168
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SPOSARSI IN MASSACHUSETTS un luogo che conosce veramente il significato della parola libertà
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l Massachusetts ha molto da offrire: città sofisticate, spiagge meravigliose, pittoreschi villaggi costieri e dolci colline. Lo Stato è noto ormai da tempo per essere luogo che dà il benvenuto a turisti LGBT. E’ stato infatti il primo Stato a legalizzare il matrimonio gay nel 2004. Boston è una città internazionale con una vita notturna vibrante, eccellenti ristoranti e hotel di gran classe. Dagli edifici in arenaria del quartiere alla moda di South End, ai vialetti con lampioncini a gas di Beacon Hill al sobborgo di Dorchester, Boston vanta innumerevoli fascini dell’era vittoriana. Il contrasto tra “vecchio” e “nuovo” è ciò sui cui tutto si basa a Boston. Ma il Massachusetts va oltre Boston. Con il traghetto veloce da Boston in soli 90 minuti si raggiunge la penisola di Cape Cod, dove si trova Provincetown, considerata una delle migliori gay location in America. Cape Cod è una meta ideale anche fuori stagione, dove le enormi spiagge deserte vi aiuteranno a ricaricare il vostro spirito per un piacevole viaggio di nozze. Provincetown è sicuramente
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una destinazione perfetta durante tutto l’anno, dove tutti sono i benvenuti e dove si celebra la sua ricca tradizione della diversità nonché la sua espressione creativa ed illuminata. Altrettanto affascinanti sono le colline del Bekshires, nella parte occidentale dello stato, con deliziosi villaggi tipici del New England e la caratteristica cittadina di Northampton, sede dell’omonimo college e dove si trova una forte comunità lesbica.
COME CI SI SPOSA
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Il Massachusetts, è all’avanguardia per i diritti civili.Non bisogna essere residenti per sposarsi. Chiunque abbia 18 anni compiuti, non sia sposato, e non sia consanguineo del suo partner si può sposare in questo Stato. Naturalmente bisogna avere la licenza di matrimonio, fornendo dati sulla propria identità. Si va al comune della città in cui si intende sposarsi per le pubblicazioni, e si aspettano 3 giorni per ritirare la licenza . La persona che celebra il matrimonio deve essere autorizzata a farlo dallo stato del Massachusetts. Se volete che a celebrare il matrimonio sia una persona del vostro Paese si possono comunque chiedere permessi speciali.
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DOVE CI SI PUÒ SPOSARE
• Coonamessett Farm una fattoria da venti acri old style, immersa nel verde, • Royal Sonesta Hotel di Boston, una combinazione tra il fascino storico e l’eleganza moderna, pluripremiato per i matrimoni. • deCordova Sculpture Park and Museum. Un vero gioiello, con una combinazione di spazi esterni e interni eccellente. • Trustees of Reservation. Un insieme di location ideali all’insegna del green: cascate, boschi, antiche fattorie. E in più sosterrete una causa charity per l’ambiente. • Il Berkshires Western Mass Cranwell Resort è una location elegantissima dove la miglior definizione per il matrimonio è “spettacolare”; eleganza e lusso in ampi spazi sono la caratteristica distintiva. • La fattoria Harrington vi propone un matrimonio per tutte le stagioni. Ha pacchetti divisi a seconda del periodo dell’anno: primavera, estate, autunno, inverno. Con proposte diverse dove la natura è protagonista assoluta. • Boston Yacht Charters. Potreste sposarvi a bordo di uno Yacht per un matrimonio e un ricevimento veramente esclusivo. • Crowne Pointe Cape Cod a Provincetown. Una location unica con un padiglione apposito per avere uno sfondo intimo e allo stesso tempo meraviglioso.
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SE NON VOLETE PENSARE A NIENTE Ci sono diverse agenzie wedding tra cui due esclusivamente per gay
ph. Eric Limon
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URBANO DELLA SCALA VESTIRSI ALL’ITALIANA PER IL GIORNO PIÙ BELLO 20
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nche quando non era in vigore la legge sulle Unioni Civili capitava che avessimo clienti che si sposavano all’estero indossando i nostri abiti”. A raccontarci questa storia di eleganza è Antonella Vallese, stilista di Urbano Della Scala, firma che ha vestito diversi matrimoni LGBT. “Abbiamo avuto clienti dalla Spagna, dal Belgio, di norma un target alto”. Al contrario di quanto si possa pensare di solito l’abito da cerimonia gay, negli uomini in particolare, è particolarmente elegante e sobrio. “Entrambi gli sposi vestono un Tight diversificandosi per gli accessori di colore diverso”. Si va alla ricerca di sinergie più che di ruoli. Fino ad oggi Antonella ha vestito solo due donne. Qui invece si sono sentite di più le differenze “ma non è una regola, semplicemente una vestiva uno smoking bianco mentre la compagna aveva scelto un abito più femminile e abbiamo voluto rispettarne la sua personalità” Sicuramente – prosegue Antonella Vallese la coppia gay rispetto a quella etero non porta con se tutto il retaggio familiare nella scelta: la sposa etero viene accompagnata dalla mamma o dalla sorella, lo sposo dalla madre, se non dalla fidanzata”. “La coppia gay invece viene assieme e ognuno sceglie serenamente spesso facendosi guidare da noi con più facilità”. La clientela gay nel caso di Urbano Della Scala, proviene da frequentazioni della stilista Antonella Vallese. “La prima coppia, di amici, ha portato le altre, con grande naturalezza”. Apprezzati in particolare gli aspetti sartoriali. “I nostri abiti maschili mantengono una tradizione classica, affondano le radici nella cultura del Made in Italy”. “Tagli e tessuti sono una conseguenza della profonda conoscenza che abbiamo del mestiere; ovviamente c’è l’innovazione, ma giocata soprattutto nei dettagli: il papillon, la cravatta di tendenza i gilet, particolari che piacciono a chi sa cosa è il gusto e sa dargli valore” .
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COLLEZIONE CERIMONIA UOMO 2017 URBANO DELLA SCALA È un uomo elegante e disinvolto, al passo coi tempi, ma con un giusto riferimento al classico romanticismo: questo è il mood della Collezione Cerimonia 2017 di Urbano della Scala. Linee aderenti, sagomate, giacche dai revers sottili e profilati, pantaloni di linea asciutta: un concetto di abito attuale con un’ispirazione che trae le sue radici da decenni di esperienza e tradizione sartoriale. All’interno della Collezione si può spaziare, passando dalle creazioni prettamente Wedding, con le varie soluzioni tight e mezzo tight proposti in chiave classica o più moderna, allo smoking rivisitato con tagli più attuali e disinvolti, ad altro tipo di scelta, come nella Linea Concept dove l’abito può essere riutilizzato anche in altre situazioni, più o meno formali e che vedono il grande ritorno del doppiopetto. E per questo motivo ampio spazio è dedicato alla gamma dei tessuti: tessuti classici si uniscono a tessuti d’avanguardia per conferire all’abito un aspetto più innovativo e particolare, materiali preziosi come la seta vengono utilizzati per la creazione di accessori da collo e da taschino e per rendere unico il capo anche nella cura dei dettagli: per stupire con stile.
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DANIELE E FRANCESCO UNA STORIA D’AMORE E LIBERTÀ “La sera dell’approvazione delle unioni civili ci siamo guardati e abbiamo detto sì senza bisogno parlare, lo sapevamo quello che volevamo per noi, per il futuro”. di Letizia Strambi
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Daniele Pallotta e Francesco Ridolfi si sono conosciuti su internet. Il primo incontro è stato per un gelato a Trastevere. Entrambi erano impacciati, tesi. Questo imbarazzo gli ha fatto capire, fin dall’inizio, che stava nascendo qualcosa di grande. Dopo tre mesi Daniele è partito per lavoro. Non potevano fare a meno di sentirsi dieci volte al giorno. Stavano diventando importanti l’uno per l’altro. Il momento più difficile da superare è stato al ritorno di un periodo a Los Angeles. Qualche equilibrio si era rotto. Racconta Daniele: “Siamo stati separati per due mesi quando, il giorno dell’addio ufficiale, quello cioè in cui Francesco andava via di casa, ci siamo guardati, Francesco sull’uscio della porta e io nel corridoio, e siamo scoppiati in un pianto senza fine che ci ha fatto capire che quella non era la nostra strada. Ci siamo rimessi insieme quella sera”. È una delle tante storie d’amore, non diversa da quella di una coppia eterosessuale, tuttavia ci lascia intendere perché le unioni civili e i matrimoni gay hanno un valore di fronte ai limiti che la società pone a queste coppie. Ad esempio Daniele e Francesco un giorno si sono presentati insieme all’ufficiale di frontiera Statunitense. Gli ha chiesto a che titolo stavano di fronte a lui in due, e loro hanno risposto che erano fidanzati. Ma siccome non erano ufficialmente sposati Daniele è stato ricacciato indietro ad aspettare il suo turno. “Sembra una piccolezza, ma era una mancanza di riconoscimento da parte delle istituzioni decisamente frustrante” dice Francesco. Sposarsi è indispensabile per chi si costruisce una vita insieme, impegnando risorse comuni, sostenendosi a vicenda. “È fondamentale che lo Stato fornisca, a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, il riconoscimento giuridico della propria unione, così che si possa accedere ai diritti essenziali della convivenza come il diritto di assistere in ospedale il partner, di chiedere un mutuo insieme, di poter fare parte di una assicurazione sanitaria come partner, di poter avere la reversibilità della pensione e di poter, più in generale, scegliere per se e per il proprio compagno senza
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che nessuno possa opporsi” afferma Daniele. E poi l’unione sancisce l’amore che è preesistente. Racconta Daniele che un giorno, per motivi di lavoro, ha dovuto decidere di lasciare Roma per Milano, e Francesco, nonostante stesse vivendo un momento importante per la sua carriera, lo ha guardato negli occhi e gli ha detto: “dove ci sei tu c’è casa, e io resto con te ovunque tu vada”. Francesco invece racconta di quando sua madre era malata e Daniele e si è offerto di accompagnarla a fare radioterapia quando era impossibilitato, nonostante si conoscessero da pochissimo. Così, la sera che il telegiornale ha annunciato l’approvazione della legge Cirinnà, Francesco e Daniele non se lo sono neanche chiesto quello che volevano fare. Si sono guardati negli occhi e naturalmente hanno detto “Sì”. Dalla loro parte le famiglie che hanno sempre accettato il loro grande amore senza pregiudizi. Chi stava loro attorno invece ha capito. E poi “Chi non ti accetta non ti merita”. Una storia lineare, senza grandi problemi, tranne le fastidiose incombenze della vita pratica. “In ospedale ad esempio non potevo prendere decisioni per il mio compagno e viceversa”. Gli amici pure li hanno stretti nel loro affetto. Nessun ostacolo. “Tranne la mia migliore amica che non se l’è sentita di partecipare al nostro matrimonio, una decisione rispettabile, per la sua fede cattolica molto spiccata che contrastava con la grande visibilità che ha avuto la celebrazione, ripresa anche dalla Rai, e che quindi la avrebbe messa in imbarazzo di fronte ai suoi compagni di percorso spirituale” racconta Daniele. “Un po’ mi dispiace, perché eravamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso famiglia, amicizie”. Persino lo zio di Daniele, 94 anni di Macerata, cui aveva risparmiato il suo outing “solo per evitarci un imbarazzo reciproco”, una volta invitato alla celebrazione ha risposto: “Se il Parlamento ha sentito la necessità di aggiornare le sue leggi, perché considera questo un diritto civile, significa che sono io ad avere una mentalità arretrata se non lo capisco”. Ed è venuto al matrimonio. Nel futuro di Daniele e Francesco probabilmente non ci saranno figli: “Ci piace viaggiare, partiamo almeno quattro volte l’anno per destinazioni di lungo raggio, un bambino è una responsabilità grande”. L’amore ha bisogno di tempo e pazienza, e se non lo sanno loro.
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Foto di Valerio Giagnoli E-mail: ValerioGiagnoli@gmail.con Fb: Ph. Valerio Giagnoli Instagram: ValerioGiagnoliPhotography Mobile: +39 3203944720
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Venezia
MARRY ME IN ITALY Mille idee per le vostre nozze gay in Italia e una luna di miele di sicuro senza confronti
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n Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta per sposarsi. È il Paese che ha due terzi del Patrimonio dell’Umanità nel suo territorio, mare, montagna, città storiche e un’enogastronomia senza confronti. Scenari unici, come quello di Venezia, la città più romantica del mondo. Le richieste dei turi-
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sti internazionali sono numerosissime e le location possibili infinite. Alcune coppie gay si sono sposate persino in gondola. D’obbligo il bacio sul Ponte dei Sospiri e la foto con i colombi a Piazza San Marco. Non a caso Shakespeare scelse questa città per ambientare le sue più belle storie d’amore, an-
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che se Romeo e Giulietta appartiene a Verona. La città in cui Catullo celebrò l’amore omosessuale nei suoi scritti, è la tappa obbligatoria degli amori universali. Scoprirete le magiche stradine adornate di cuori, la casa di Giulietta, dove lasciare le vostre iniziali disegnate sulla parete per buon auspicio, le chiesette ad ogni angolo, i piccoli giardini nascosti, i portici con Osterie dove gustare un buon vino. E alla sera uno spettacolo dentro all’Arena, dall’Opera Lirica al Balletto. Tutti i sogni si amplificano nel teatro più bello del mondo. Poco distante il Lago di Garda una vera oasi di bellezza, incastonato tra le montagne consente sport e anche molto divertimento. L’Aqualux Hotel & Spa a Bardolino rappresenta un punto di partenza perfetto per le gite e le passeggiate in montagna, le giornate nei parchi divertimento come Gardaland, e per un po’ di
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relax termale, magari con un buon bicchiere di vino dei colli adiacenti. Se amate la montagna e i paesaggi delle Alpi, vi ricordiamo che, alcune sfumature, come il rosa delle Dolomiti invitano all’amore già al primo sguardo. La Val di Non in particolare, merita almeno una settimana, tra coccole benessere, degustazioni, passeggiate in bicicletta, notti nelle baite, riscaldati da distillati tra i migliori al mondo. Un altro itinerario di viaggio di nozze potrebbe essere quello scelto da George Clooney: quello degli spettacolari laghi del Nord Italia. Bellagio, il lago di Como, il lago Maggiore. Dai “Promessi Sposi” in poi qui è nato l’amore più duraturo e silenzioso. Se siete una coppia riservata e amate l’eleganza, il piacere, questa è la vostra destinazione. Senza pari i ricevimenti nelle ville e nelle dimore storiche di
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Milano Cinque Terre
questi luoghi. Sareste poi molto vicini a Milano. Per le coppie fashion addicted, immancabile una visione sempre moderna e avanti dell’amore. Nella città rinnovata in occasione di Expo 2015 vi attende un clima cosmopolita e sempre vibrante. Piatti gourmet sulla vostra tavola e idee sempre nuove per le vostre esperienze di coppia. Sarete tra i primi ad aver qualcosa da raccontare agli amici, perché se c’è un trend mondiale, inizia in questa città. Se avete bisogno invece del sole e dei fiori della Bella Italia, la Riviera Ligure è la vostra meta. Tra terrazze di ulivi, e trofie al pesto, potrete passeggiare a Porto Venere. La città dell’amore, dove gli italiani più romantici di solito vanno a
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Firenze
chiedere la mano al loro partner. Potrebbe essere la vostra sorpresa, magari durante una gita in barca. Ci sono poi le tappe immancabili, quelle amate da tutti. Firenze e il suo Arno, città in cui è d’obbligo comprare un anello di fidanzamento sul Ponte Vecchio come fanno gli innamorati da secoli orsono. Una Roma inedita, di cui non conoscete le ricchezze omosessuali, celebrate da imperatori e re. Potreste affiancarla a Tivoli, dove c’è il più grande monumento all’amore mai eretto in occidente: Villa Adriana, testimonianza della grandezza dei sentimenti dell’imperatore Adriano per Antinoo. E poi la Costiera Amalfitana, tra limonaie e
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Sicilia
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scorci mozzafiato, sfondo di mille film romantici e intatta nella sua bellezza inalterata. Cenare a lume di candela ad Amalfi, tra mille gradini bianchi e un mandolino che suona una vecchia canzone vi farà sentire dentro a un sogno. Tantissimi sono i giovani che ormai scelgono la Puglia. Lo scenario unico al mondo della misterica Alberobello, con i suoi trulli, le onde che s’infrangono sulle scogliere bianche del Salento, le reti dei pescatori di Polignano. E poi le notti lunghe e infinite sulle bianche spiagge di Gallipoli. Infine le isole italiane. La bellezza della Sicilia è indiscutibile, e anche l’accettazione e l’accoglienza riservata alle coppie gay. La spettacolare Catania dalle lunghe notti e le degustazioni di pesce; l’elegante Taormina, regno di tutti gli amori gay di sempre, resa grande da poeti e artisti di ogni luogo; la natura paladina di Siracusa, le ville che affacciano sul mare a Scopello, le passeggiate a Erice. Addolcitevi con i cannoli siciliani, e perdetevi tra le rovine di città greche a Selinunte, Segesta, Agrigento. La Sardegna ha il mare tra i più belli del mondo. E cosa altro? Molto, ma più di tutto il mare. Colori e spiagge senza confronti. Trasparenze,
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Sardegna
fondali, cespugli di bacche fiorite in primavera su sfondi indaco. Se non avete visto il mare della Sardegna vi siete persi uno degli spettacoli più grandi della natura su questo pianeta. La costa più ricca e elegante è anche la più bella: la Costa Smeralda. Un matrimonio in Yacht a Porto Cervo è il top del lusso. Potete scendere per le vie della cittadina pavimentate in cotto a piedi nudi come fanno i vip dagli anni settanta. E poi regalarvi un gioiello, una barca, una vespa d’epoca, un divano a forma di rossetto in un negozio di design, uno smoking di Armani. Oppure la Luna di Cala Brigantina a Caprera, costa il tempo di raggiungerla e farvi prendere al laccio.
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COSA SONO LE UNIONI CIVILI E COME SIAMO ARRIVATI ALLA VITTORIA di Letizia Strambi
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stata una battaglia durissima, fatta talvolta di esasperazione, sofferenza e incredibili sacrifici per coloro che la hanno affrontata. Non a caso a sei mesi dall’approvazione della legge sulle Unioni Civili sonoquasi mille le coppie che si sono unite civilmente.
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Tantissime le coppie anziane. Persone che hanno sognato per tutta la vita di arrivare al raggiungimento di un diritto, abituate a vivere nell’ombra e con le difficoltà di un’altra epoca. Racconta Monica Cirinnà, la senatrice che ha ottenuto quello che ci aveva negato la storia
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fino ad oggi: “Quello che abbiamo visto in tutta Italia è che i primi corsi in Comune a registrare la loro unione sono persone grandi o molto grandi. Non sono stati i giovani. Penso, ad esempio alla coppia di Torino, Franco e Gianni che si sono uniti ad agosto, di 83 e 79 anni che erano insieme da 52 anni. Penso a Laura e Lidia, oppure alla coppia di Teramo, Bruno e Orlando, fiorai in pensione, anch’essi insieme da 52 anni. Quindi per tutte queste coppie di persone adulte fare l’unione civile subito è il coronamento di un sogno ma anche di una lotta che per tutta la vita hanno combattuto per veder riconosciuti i loro diritti”. La legge corona oltre vent’anni di tentativi falliti colmando finalmente il ritardo dell’Italia rispetto al resto d’Europa. IN CHE COSA CONSISTE L’unione è caratterizzata da diritti e doveri molto simili a quelli ottenuti con il matrimonio, salvo l’adozione (dato lo stralcio della stepchild
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adoption dal testo). L’unione si costituisce di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni e l’atto è registrato nell’archivio dello stato civile. Non potrà unirsi civilmente chi è ancora sposato, chi ha legami di parentela, chi ha commesso un omicidio (o un tentato omicidio) nei confronti di un precedente coniuge o membro di un’unione civile. Le parti potranno concordare tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissare la residenza comune. Dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco di assistenza e coabitazione. Ma non c’è l’obbligo di fedeltà previsto invece nel matrimonio. La coppia può scegliere la comunione e la separazione dei beni. Stessa libertà di scelta per l’assunzione del cognome del partner prima o dopo il proprio. Spettano al partner sia la pensione di reversibilità che il TFR maturato dall’altro, nonché i diritti successori. Per lo scioglimento dell’unione il testo riprende gran parte delle norme relative alle cause di divorzio. La coppia, tuttavia, potrà evitare il periodo di separazione.
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Monica Cirinnà
STORIA DI UNA GRANDE BATTAGLIA CIVILE Le unioni civili furono proposte in Italia per la prima volta nel lontano 1986 con la “Interparlamentare donne Comuniste”. Si aprì cosi il dibattito nell’Arcigay e si incominciò a discutere per la prima volta in ambito parlamentare di unioni civili. A portare avanti la battaglia donne coraggiose come Ersilia Salvato, Romana Bianhi, Angela Bottari. Fu sempre una donna, Agata Alma Cappiello, parlamentare socialista, a presentare una prima proposta di legge. Dagli anni novanta diventa consistente il numero di proposte di legge per le unioni civili presentate sia alla Camera che al Senato, e si fanno sempre più
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pressanti gli inviti del Parlamento Europeo a parificare coppie gay e eterosessuali. Nel corso della XIII legislatura furono presentati molti disegni di legge tra cui quello di Nichi Vendola ma nessuno arrivò mai all’ordine del giorno dei lavori delle Camere. Nella legislatura successiva fu Franco Grillini a portare avanti la battaglia con i PACS ispirati ai Paesi di area scandinava. Un grande scandalo in epoca di PACS fu quello scatenato il 21 ottobre 2002, presso il Consolato francese di Roma quando Alessio De Giorgi e Christian Pierre Panicucci (che possedeva anche la cittadinanza francese) si unirono secondo la normativa d’oltralpe. Imprenditori e animatori della comunità virtuale
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Gay.it su Internet, aprirono in quel momento un varco verso il successo. Il punto di svolta sembrò essere, nel 2007, il disegno di legge del 2007 denominato DICO, ma cadde il governo Prodi e tutto si arenò un’altra volta. Poi arrivò la prima proposta di testo unificato che fu depositata a giugno 2014 da Monica Cirinnà (Pd). A questa prima proposta seguì una seconda, depositata a luglio 2014, e una terza a marzo 2015. Il testo unico avrebbe dovuto portare i medesimi benefici del matrimonio alla coppia che sottoscrive l’unione civile, ma la relatrice decise in seguito di eliminare ogni riferimento al matrimonio nominando, però, tutti gli articoli che ne trattano. La presentazione del canguro trovò però l’opposizione del Movimento 5 Stelle che decise di non votare l’emendamento. Mancando così la maggioranza necessaria per l’approvazione il PD chiese e ottenne l’interruzione del dibattito parlamentare. Il Governo guidato da Renzi, trovato l’accordo politico all’interno della maggioranza, il 23 febbraio 2016 presentò un maxi emendamento che recepiva il DDL Cirinnà per l’istituzione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, qualificate come “formazione sociale specifica” con esplicito riferimento all’articolo 2 della Costituzione e
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non all’articolo 29 (che tratta dell’istituzione del matrimonio), stralciando invece la possibilità di adozione del figlio naturale del partner (la cosiddetta stepchild adoption). Il testo, così modificato e su cui il Governo pose addirittura la fiducia, (un avallo forte e senza precedenti) fu approvato in prima lettura dal Senato nella seduta del 25 febbraio 2016. La sera dell’approvazione in molti sono scesi in strada per festeggiare, alcuni sindaci hanno fatto illuminare i Municipi con l’arcobaleno. La Conferenza Episcopale Italiana criticò il ricorso al voto di fiducia, ma senza appoggio di Papa Francesco, gli organizzatori del Family Day e parte del centrodestra annunciarono l’avvio della raccolta firme per un referendum abrogativo. La legge è entrata in vigore il 5 giugno 2016, e i banchetti della raccolta firme per il referendum erano deserti.
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SPOSARSI TRA LE MONTAGNE: IL GARDA TRENTINO Il territorio che sta per lanciare un nuovo pacchetto di opportunità wedding per coppie LGTB.
storiche di livello internazionale. A metà strada tra Venezia e Milano, vicine e raggiungibili comodamente in due ore di auto o treno, il Garda Trentino rappresenta un punto di partenza d’eccezione se alla coppia venisse voglia di un giro romantico in gondola o di fare shopping negli atelier dei più importanti stilisti.
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elebrare uno dei giorni più importanti della vita e trascorrere Garda Trentino qualche giorno di vacanza romantico con familiari e amici potrebbe essere una soluzione ideale e inedita. I paesi inclusi in questo distretto sono: Riva del Garda, Torbole-Nago, Drena, Arco, Tenno e Dro. Un insieme di luoghi pittoreschi dove praticare ogni tipo di e attività, dove andare a cavallo o in bici, o semplicemente passeggiare. Vi aspettano ciaspolade e musei, pinacoteche e castelli, borghi medioevali e conventi, fortificazioni e siti archeologici. Arco e tutto il Garda Trentino sono autentiche perle da visitare, decantate da artisti e poeti quali Mozart e Goethe. I paesini affacciati sul magnifico Lago di Garda, che attrae ogni anno un milione di turisti, conservano ognuno una propria identità e rispondono a diversi gusti. Se amate un banchetto gourmet nelle colline che declinano verso il lago troverete il gusto di alcuni tra i migliori vini italiani. Se amata la montagna, le Dolomiti qui danno spettacolo di sé. Riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità le Dolomiti sono terre di storia e tradizioni a partire dai cibi genuini. Il tutto immersi in nella natura, ma con i comfort di una ricettività di boutique hotel, baite e dimore
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ARCO, WEDDING DESTINATION Arco è il borgo ideale per celebrare la propria unione civile LGBT. Si è a contatto con una comunità socialmente aperta e turisticamente organizzata. Ad accogliere le coppie Hotel gay friendly. Per il Wedding day la Municipalità mette a disposizione tre location dove celebrare il rito, uno staff organizzato e competente, assieme ad una organizzazione professionale e di servizi accessori completa ed efficiente. 1. Rovine del Castello di Arco, un sito archeologico che sovrasta la città. Location suggestiva con possibilità di celebrazione “all’americana” nell’adiacente prato inglese e una vista mozzafiato che dall’alto domina la Valle del Sarca e il Garda Trentino. 2. Palazzo Marcabruni Giuliani- In una suggestiva sala affrescata al primo piano di questo storico palazzo che si affaccia sulla piazza principale del borgo. 3. Salone Asburgico delle Feste: Grande e sfarzoso salone di epoca Asburgica (IXX secolo) che ha accolto la nobiltà dell’epoca sotto l’impero degli Asburgo (L’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I e l’imperatrice Elisabetta di Baviera “Sissi”). I nobili erano soliti trascorrere le vacanze invernali ad Arco, le feste e i ricevimenti si tenevano nel palazzo ottocentesco e in questo suggestivo salone, nel quale è anche possibile organizzare il proprio banchetto nuziale.
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