Berlino

Page 1



Berlino Jack Altman


La capitale della Germania è immensa, ma la si può visitare comodamente con la metropolitana, la rete ferroviaria urbana, gli autobus o i tram. Per risparmiarvi faticose camminate abbiamo suddiviso i punti di maggior interesse in distretti, partendo dal centro e dalla Porta di Brandeburgo.


Sommario Nel dettaglio Musica a Berlino 36 Uno skyline in continuo mutamento 44 Ricordando il Muro 54 Berlino per bambini 66 Shopping Therapy 78 Kartoffelpuffer 108 Berlino sullo schermo 117 Mappe 1 Friedrichshain, Kreuzberg 2 Mitte 3 Charlottenburg 4 Berlino

129 130 132 133

Mappe pieghevoli Il centro U-Bahn e S-Bahn

Simboli utili: f I nostri favoriti x U-Bahn (mĂŠtro) b S-Bahn (RER) v Tram c Bus

La cittĂ .............................................5 La storia ...........................................9 In giro per Berlino...........................21 Unter den Linden ....................22 Alexanderplatz........................38 Potsdamer Platz ......................48 Tiergarten ...............................56 Charlottenburg........................68 Prenzlauer Berg, Friedrichshain e Kreuzberg ...............................80 I dintorni di Berlino..................88 Dove mangiare ...............................99 Vita notturna................................111 Informazioni utili ..........................121 Indice analitico .............................134



La città Questa è una città difficilmente classificabile. Non si può dire cosa sia Berlino, ma solo cosa stia divenendo. I berlinesi sono abituati a vedere i palazzi della città abbattuti dalla guerra, da despoti imperialisti o comunisti, risorgere oppure essere sostituiti da altri palazzi ugualmente grandiosi, bizzarri o, alle volte, anche solo banali. Una metropoli in continuo mutamento: prima capitale di un impero, poi una metà della città capitale di una nazione spezzata, la Repubblica Democratica Tedesca (DDR o Germania dell’Est), mentre l’altra metà – dalla parte opposta del famigerato Muro – una città di frontiera sotto assedio durante la Guerra Fredda. Oggi, dopo la caduta del Muro e della DDR, Berlino è nuovamente l’orgogliosa capitale dell’intera nazione.


6

LA CITTÀ

Focus ad Est La città è in fermento. Il boom della ricostruzione iniziato negli anni ’90 non si è fermato. La vasta Potsdamer Platz, una zona desolata durante gli anni del Muro, è tornata ad essere un centro pulsante per il commercio e il divertimento, con nuovi teatri, hotel, bar, ristoranti e un bel centro commerciale. Per permettere il trasferimento del governo e della burocrazia da Bonn, il vecchio parlamento è stato abbattuto e rinnovato, nuovi ministeri e ambasciate costruiti e altri ristrutturati. Superbe collezioni d’arte, separate durante i 50 anni della Guerra Fredda, sono state riunite in nuovi musei, mentre quelli vecchi sono stati restaurati dopo decenni di decadenza. Storicamente Berlino ha sempre avuto più di un “centro”. Nel 1920 la creazione della Grande Berlino ha unito 8 città, 29 comunità rurali e 27 distretti indipendenti. Oggi, di tutti i cambiamenti, uno dei più rimarchevoli è stata la rinascita di Berlino Est. Dopo anni d’abbandono e decadenza, in cui la sua unica caratteristica era quella di essere una roccaforte stalinista, l’“Est” ha visto nei suoi quartieri Mitte, Friedrichshain e Prenzlauer Berg il rifiorire di boutiques, gallerie d’arte e ristoranti. Si è recuperato qualcosa della vibrante atmosfera della Berlino degli anni ’20. Il Kurfürstendamm, lo sfarzoso viale di Berlino Ovest, le strade di Charlottenburg e l’elegante Savignyplatz affrontano oggi la competizione dei rinnovati edifici di Unter den Linden, Friedrichstrasse e le meno appariscenti, ma sempre più piene di vita, strade intorno a Kollwitzplatz ad Est. Anche i giganteschi condomini della Karl-Marx-Allee, che erano la vetrina dell’architettura stalinista negli anni ’50, sono stati completamente recuperati e riportarti al loro originale splendore. Tra i molti dei raffinati monumenti prussiani del XVIII secolo, ancora si possono ammirare il Castello di Charlottenburg, residenza estiva della casata Hohenzollern, la Porta di Brandeburgo, che conduce agli edifici di Federico il Grande su Unter den Linden, le eleganti cattedrali francese e tedesca a Gendarmenmarkt, che fiancheggiano la Konzerthaus. Lo Stadio Olimpico, fatto costruire da Hitler, è stato trasformato in un ultramoderno impianto in occasione dei Mondiali di calcio del 2006. Di contro, i tetri ed anonimi edifici nazisti su Leipziger Strasse, Fehrbelliner Platz e Platz der Luftbrücke mantengono in gran parte il loro aspetto originale.


LA CITTÀ

7

Teatro, musica e cabaret Berlino è nuovamente il centro culturale della nazione. Con i concerti nella magnifica Philarmonie concert hall, la Berlin Philarmonic continua ad essere una delle migliori orchestre al mondo. I migliori attori sono tornati a recitare alla rinata Berlin Ensemble, creata da Bertolt Brecht, nell’innovativa Schaubühne e al Deutsches Theater fondato da Max Reinhardt. Se la Germania non è famosa per il suo “sense of humor”, Berlino lo è. È sicuramente un bel successo, considerando il carattere dei prussiani, storica classe dirigente della città, scontroso e sostenuto. La Berliner schnauze (sfacciataggine) è stata sempre parte essenziale del berlinese. Negli anni ’20, lo spirito sardonico dei suoi cittadini trova forma nel cabaret satirico. Se Hitler disprezzava Berlino, lo “humor” dei suoi abitanti ne è stato sicuramente una delle cause. Tassisti, ambulanti, baristi sono caustici come non mai. Dopo un lungo periodo di depressione, i cabaret sono tornati alla ribalta, grazie soprattutto all’arrivo del governo federale e all’inevitabile codazzo di scandali e lotte per il potere. Melting pot Con una popolazione di circa 3,5 milioni di persone, Berlino è un’immensa metropoli divisa in dodici municipalità, molte delle quali veri e propri villaggi. La città è ricca di verde. Laghi, foreste e parchi coprono un terzo della sua area metropolitana. Berlino è una città pianeggiante, ma le macerie dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale sono state usate per creare delle colline artificiali: il Teufelsberg a Grunewald o il Klamott a Friedrichshain offrono degli ottimi punti d’osservazione sulla città nonché delle accettabili piste da sci durante l’inverno. A sud-ovest della capitale, la città di Potsdam, antica residenza della corte reale prussiana, è una meta facilmente raggiungibile per una gita di un giorno. La fine della Guerra Fredda ha ridato a Berlino il suo ruolo centrale di punto d’incontro tra l’Est e l’Ovest dell’Europa. Un’occhiata all’elenco telefonico rivela la quantità di nomi d’origine slava, polacca, russa, e di persone provenienti dalle ex repubbliche sovietiche, che sono ormai parte integrante della popolazione berlinese. Questi arrivi hanno contribuito ad aumentare notevolmente il numero della popolazione di religione ebraica, passata dalle poche centinaia di persone degli anni dopo la Seconda Guerra Mondiale alle oltre 12.000 unità di oggi. La comunità straniera più rappresentata resta comunque quella turca, con oltre 120.000 persone, la maggior parte delle quali vive a Kreuzberg.



La storia Segni di vita in quest’area sono databili ad oltre 10.000 anni fa, ma fino al Medioevo nessuno poteva onestamente affermare “Ich bin ein Berliner”. Per la maggior parte della sua storia, la città che conosciamo oggi non era in realtà altro che un gruppo di villaggi indipendenti tra loro, fondati per sfruttare le possibilità di pesca e di commercio date dai fiumi Havel, Sprea e dai laghi circostanti. Alcuni di questi, come Charlottenburg, Wilmersdorf, Schöneberg, Köpenick e Spandau non sono diventati parti integranti della città fino al 1920.


10

LA STORIA

Pur avendo testimonianze di passaggi di nomadi fin dall’età della pietra, grazie al ritrovamento di armi e di fossili animali, il primo stanziamento umano nella zona è datato a circa il 3000 a.C. Dal VI secolo a.C. una tribù germanica si stabilì nel distretto di Teltow e dal VI secolo d.C. tribù slave s’insediarono sulle rive della Sprea a Köpenick e del fiume Havel a Spandau.

Il Medioevo La comunità slava di contadini e artigiani, col tempo, s’integrò con popolazioni germaniche migranti che arrivavano dalla Renania, dalla Vestfalia, dalla Sassonia e, in seguito, dalla Turingia. Siamo nel XII secolo. Albrecht l’Orso, della dinastia degli Ascani provenienti dal massiccio dell’Harz, unì il suo nome a quello del futuro emblema di Berlino, dominando lo stato di Brandeburgo dal 1157 al 1170. È solo nel XIII secolo, però, che la città prese forma dall’unione di due comunità, quando il villaggio di Cölln, che si trovava su un’isola della Sprea (oggi Fischerinsel) grazie alla diga di Mühlendamm si unì alla municipalità di Berlino, divenendo, grazie alla sua posizione, un luogo cruciale per gli scambi commerciali. Il mercato sorto intorno alla chiesa di San Nicola, è stato oggi ricostruito nella pittoresca area turistica di Nikolaiviertel. Nel 1037 questa nuova unione si trovò a combattere le scorribande di predoni che minacciavano i commerci con la Polonia. La costruzione di un palazzo comunale congiunto per amministrare gli interessi d’entrambe le comunità e successivamente, nel 1359, l’entrata congiunta nella Lega Anseatica, che riuniva le città che commerciavano tra il Mare del Nord ed il Baltico, suggellò definitivamente la nascita della nuova città. Arrivano gli Hohenzollern Nel XV secolo gli Hohenzollern, una casata proveniente dal Sud della Germania, fecero di Berlino-Cölln la loro residenza, e come prima cosa tolsero l’autonomia alle due municipalità. Durante la riforma i berlinesi riaffermarono il loro spirito indipendente costringendo, nel 1539, il Principe Elettore Joachim II ad abbracciare il credo protestante di Martin Lutero. La motivazione fu non tanto religiosa quanto pratica, ma ciononostante di nobile scopo. Infatti i soldi risparmia-


LA STORIA ti dalle tasse alla chiesa cattolica servirono per convertire un monastero in una tipografia e in una casa editrice, e a fondare un ginnasio. La Guerra dei Trent’anni (1618-48) non diede alcun motivo per essere benevoli nei confronti della religione. La città fu rasa al suolo prima dalle truppe svedesi di Gustavo Adolfo, campione della causa protestante, e in seguito dalle armate cattoliche dell’imperatore tedesco. Ciò che non fece la guerra lo fecero la peste e la carestia che ridussero la popolazione da 12.000 a 6.000 abitanti.

Capitale della Prussia La città iniziò ad assumere l’aspetto di una vera capitale sotto il regno di Federico Guglielmo il Grande Elettore (1640-88), che fece edificare fortificazioni, trapiantare alberi dal suo castello nel Tiergarten lungo quella che sarebbe divenuta la Unter der Linden e, soprattutto, adottò misure efficaci per aumentare la popolazione. Nel 1671, accolse 50 facoltose famiglie ebree in fuga da Vienna, seguite da oltre 6.000 protestanti ugonotti giunti dalla Francia dopo che Luigi XIV revocò l’editto di Nantes. Altri protestanti li raggiunsero dalla Svizzera e dalla Renania Palatinato. Questi nuovi abitanti – molti di loro sofisticati mercanti, gioiellieri, sarti di alta moda, gourmet e chef – portarono un raffinato cosmopolitismo, che era raro nelle altre città tedesche dell’epoca. ▲

Federico Guglielmo (1688-1740). Federico il Grande (1712-86). Otto von Bismarck (1815-98).

11


12

LA STORIA

Il figlio del Grande Elettore ereditò nel 1688 il Brandeburgo e i territori tedeschi della Prussia che includevano anche la Polonia e nel 1701 incoronò se stesso come Re Federico I in ma non di Prussia. Lasciò che sua moglie, l’energica Sofia Carlotta, lo guidasse nella costruzione dell’Accademia tedesca delle Belle arti e delle scienze commissionandola a grandi architetti barocchi del calibro di Andreas Schlüter. Il palazzo reale, il Castello di Berlino (abbattuto nel 1951 ma in fase di ricostruzione), così come altri edifici su Unter den Linden e il palazzo estivo della regina a Charlottenburg, testimoniano lo sbocciare dello splendore prussiano. Il loro spartano figlio Federico Guglielmo II (1713-40) coltivò un nuovo e più rigido spirito di “prussianesimo”. Preferiva la birra al vino, le caserme ai palazzi. Dopo la sua incoronazione, il re sergente, come veniva soprannominato, vendette i suoi abiti e l’argento reale per pagare i debiti dei suoi stravaganti familiari e ordinò ai suoi cortigiani di vestire in uniforme. Trasformò il Lustgarten in una piazza d’armi e fece piantare nei giardini di Charlottenburg cavoli al posto di fiori. Federico II (1740-86) ribelle nei confronti del soffocante e gretto lascito del padre, lasciò Berlino per dedicarsi alla creazione di un’elegante ma più intima versione di Versailles a Potsdam. La lingua parlata nel suo palazzo Sanssouci era il francese e Voltaire fu onorato della nomina di filosofo di corte. Scrittore e musicista, il re diede anche prova di essere un brillante militare, molto più di quanto il re sergente, sempre sprezzante nei confronti delle maniere affettate del figlio, avesse mai potuto immaginare. La sua vittoria in Silesia nel 1745 gli valse il titolo di Federico il Grande Re di e non più in Prussia. La stessa Berlino beneficiò della grandezza della Prussia in quanto sua capitale culturale. Federico fece progettare su Unter den Linden gli edifici del Teatro dell’Opera (Deutsche Staatsoper), che oggi ospitano la Humboldt University, ma soprattutto la Porta di Brandeburgo, la cui costruzione iniziò appena dopo la sua morte.


LA STORIA

13

L’unione della nazione tedesca L’umiliante vittoria di Napoleone sull’armata prussiana nel 1806, sottolineata dalla sua arrogante entrata a Berlino attraverso la Porta di Brandeburgo, alimentò fuochi di un nuovo patriottismo dopo che i francesi furono cacciati dalla Germania nel 1813. Le autorità prussiane erano preoccupate dalla richiesta di una monarchia costituzionale e di libertà di stampa da parte del movimento nazionalista. Queste idee sovversive si diffusero rapidamente in tutta Berlino: nell’Università, fondata nel 1810 e nei Lesecafés (Café di lettura), dove gli intellettuali leggevano nei periodici stranieri le notizie che non potevano trovare sulla stampa locale a causa della censura applicata. La preoccupazione dell’aristrocazia crebbe quando il nuovo proletariato, creato della rivoluzione industriale, raddoppiò la popolazione della città che arrivò a 400.000 abitanti nella prima metà del XIX secolo. Nel 1848, i lavoratori manifestarono davanti al palazzo reale contro le condizioni di lavoro nelle fabbriche. Dopo aver garantito concessioni, il governo in realtà aumentò invece la censura e la repressione della polizia durante i comizi politici. L’alloggiamento dei lavoratori migliorò a malapena grazie ai cupi caseggiati conosciuti come Mietskasernen, (caserme in affitto), apparsi per la prima volta nel 1862. Quello stesso anno, Otto von Bismarck divenne cancelliere e spianò la strada, finanziandolo, al movimento nazionalista tedesco favorevole a Re Guglielmo I. Dopo la vittoria decisiva su Austria e Francia, Guglielmo fu dichiarato Kaiser (Imperatore) del Reich tedesco nel 1871 e Berlino divenne la sua sempre più prospera capitale. Era l’epoca dei grandi magazzini e della diffusione di massa dei giornali. Seguendo il tracciato della ferrovia che univa Berlino a Potsdam, la borghesia imprenditoriale costruì le sue ville intorno a Wannsee e la foresta di Grunewald a sud-ovest della capitale. Bismarck fece costruire Kurfürstendamm per emulare gli Champs-Élysées di Parigi. Ma il boom del Reich’s Gründerzeit (anni della fondazione) portò anche molti alla rovina e causò disoccupazione di massa. In contrapposizione al rampante materialismo di questi anni come capitale politica, Berlino iniziò ad affermare il suo status culturale. L’arrivo del direttore viennese Max Reinhardt alla direzione del Deutsches Theater nel 1905 lo portò ad essere il più grande teatro d’Europa. Tchaikovsky, Richard Strauss e Grieg lavorarono come compositori per la Berliner Philharmonic.


14

LA STORIA

Artisti del calibro di Max Liebermann, Max Slevogt e Lovis Corinth contesero a Monaco la leadership tedesca della pittura. Nelle scienze, la vincita del premio Nobel era uno sport di casa – Robert Koch fu premiato per la sua scoperta del bacillo della tubercolosi, Max Planck e Albert Einstein per il loro lavoro nella fisica. Vi è un detto che afferma che delle dieci persone che compresero la teoria della relatività di Einstein, otto vivessero a Berlino.

La guerra e la Repubblica La Prima Guerra Mondiale iniziò nell’euforia generale, con la folla acclamante sotto il balcone di Guglielmo II al Castello di Berlino. La triste realtà delle razioni di cibo e delle migliaia di morti sul fronte orientale, però, fecero subito cambiare il sentimento della gente nei confronti del conflitto. La Lega di Spartaco di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, precorritrice del Partito Comunista Tedesco, organizzò un’opposizione di lavoratori che culminò con uno sciopero di 400.000 persone nel Gennaio del 1918. A Novembre, i soldati di ritorno dal fronte si unirono ai lavoratori per sventolare la bandiera rossa della rivoluzione, girando per le strade con le mitragliatrici montate sui camion. Ma la sinistra politica era divisa. Il 9 Novembre Liebknecht salì sul balcone del Castello di Berlino, con la folla acclamante questa volta per la dichiarazione di uno stato d’ispirazione sovietica. Lo stesso giorno, i socialdemocratici anti sovietici (SPD) si riunirono al Reichstag per proclamare la Repubblica Tedesca. Il Cancelliere Friedrich Ebert lasciò che il suo Ministro della difesa Gustav Noske assoldasse 4.000 militanti di destra, i Freikorps, per reprimere gli Spartacisti. Liebknecht e Rosa Luxemburg furono assassinati il 15 Gennaio del 1919, quattro giorni prima delle elezioni parlamentari. I deputati del Reichstag si trasferirono temporaneamente a Weimar per votare la costituzione della nuova Repubblica. I magnifici anni ’20 Il governo di Weimar fu il primo esempio di democrazia parlamentare in Germania. Berlino presentava uno scenario esilarante e agghiacciante allo stesso tempo. Il PSD, che aveva usato le Freikorps per sconfiggere i propri nemici, fu da esempio per il Putsch della destra di Kapp nel Marzo del 1920. Il tentativo di 5.000 soldati dei reparti d’assalto di insediare un


LA STORIA

15

impiegato statale, Wolfgang Kapp, come cancelliere fantoccio, durò solo 5 giorni, ma l’emblema sugli elmetti che portavano avrebbe avuto vita molto più lunga: la svastica, adottata in seguito da Adolf Hitler. La politica degli assassinii divenne molto comune. Molto scalpore fece, nel 1922, quello del Ministro Walther Rathenau, un raffinato industriale ebreo che venne ucciso per strada nei pressi del Grunewald. Gli sforzi per raddrizzare la compromessa posizione della Germania nello scacchiere politico internazionale furono intrapresi in un contesto di crisi economica. Fallimenti e una grave inflazione giunsero proprio mentre Berlino, accorpando in una sola metropoli numerosi villaggi, fino ad allora municipi autonomi, come Spandau, Köpenick e Charlottenburg, raddoppiava la sua popolazione fino a quasi 4 milioni di abitanti. Le turbolenze che contrassegnavano le nuove libertà democratiche si esprimevano anche in una estrema creatività. Wilhelm Furtwängler imperava alla Berliner Philharmonic e Bruno Walter, Otto Klemperer ed Erich Kleiber all’Opera. Dal 1919 al 1932, la città ospitò 12 prime mondiali di nuove opere. Negli anni ’20 Berlino era la città più entusiasmante d’Europa – e anche la più folle. I quadri di Otto Dix, Max Beckmann e George Grosz, e i brutali fotomontaggi di John Heartfield riflettevano l’esaltante realtà dei tempi. Come un dadaista antesignano del surrealismo, Grosz si sarebbe potuto vedere su un palco con lo scrittore Walter Mehring impegnato in una gara tra una macchina da scrivere e una da cucire. I locali notturni servivano whisky e cocaina, tra striptease e feroce satira politica. A teatro le grandiose produzioni commerciali di Reinhardt cedono il passo ai drammi rivoluzionari di Bertolt Brecht, accompagnati dalla musica di Kurt Weill. Il film di Josef von Sternberg L’angelo azzurro (1930) simboleggia il cambiamento dell’immagine prussiana, con il professore (Ernst Jannings) sedotto dalla cantante di cabaret (Marlene Dietrich). Il cinema a Berlino era al suo apice e Hollywood avrebbe dovuto attendere a lungo per mettere le mani su registi del calibro di Fritz Lang e Ernst Lubitsch. Hitler rese tutto questo possibile. Nel 1926 inviò Joseph Goebbels a dirigere le operazioni a Berlino, dove nazisti e comunisti combattevano nelle strade. I nazisti ebbero la meglio sfruttando le divisioni tra i loro oppositori. Così artisti e scrittori, ebrei ma non solo, abbandonarono la capitale.


16 Il Terzo Reich Il 31 Gennaio 1933, l’elezione democratica di Adolf Hitler a cancelliere tedesco fu celebrata con una fiaccolata di truppe d’assalto naziste attraverso la Porta di Brandeburgo. Un incendio nel Reichstag un mese dopo diede a Hitler il pretesto che cercava per imporre una tirannia del terrore. Il comunista olandese arrestato per l’incendio affermò di aver agito da solo ed un complotto comunista non fu mai comprovato; ciononostante la Gestapo, la polizia segreta, stroncò ogni opposizione politica. Comunisti e socialdemocratici furono rinchiusi nei campi di concentramento, di cui quello di Oranienburg, appena fuori Berlino, fu uno dei primi. Nel Maggio del 1933 studenti nazisti marciarono lungo Unter den Linden verso l’Università per bruciare libri d’ebrei, umanisti e di altri autori ritenuti sovversivi. Gli ebrei furono sistematicamente esclusi dalla vita pubblica. Durante il trionfo delle Olimpiadi del 1936 i cartelli “Juden unerwünscht” (ebrei indesiderati) scomparvero da café, alberghi e negozi salvo poi ricomparire una volta che visitatori stranieri avevano lasciato la città. Ogni illusione circa la sorte degli ebrei fu fugata il 9 Novembre 1938, quando i nazisti incitarono la folla a bruciare le sinagoghe, distruggere e saccheggiare i negozi di proprietà degli ebrei in tutta la nazione. Kristallnacht (La notte dei cristalli), come divenne nota, prende il nome dai cristalli rotti di un enorme lampadario nel grande magazzino berlinese Wertheim. Solo 3 anni più tardi, in un’elegante villa di Wannsee, Adolf Eichmann ricevette istruzioni per organizzare “la soluzione finale della questione degli ebrei europei”. La popolazione ebraica di Berlino si ridusse, a causa dello sterminio e delle deportazioni, da 160.564 persone nel 1933 a 7.752 nel 1945. Dopo la creazione dello stato d’Israele, ne rimasero solo poche centinaia, finché gli immigrati provenienti dall’ex Unione Sovietica riportarono la popolazione ebraica a circa 12.000 unità. Un furioso Hitler non comprendeva il perché, a differenza del 1914, i berlinesi non si rallegrassero per la mobilitazione per la Seconda Guerra Mondiale. Come rappresaglia ai bombardamenti su Londra, gli aerei bri-


LA STORIA

17

tannici nell’Agosto del 1940 portarono il fronte in città. I raid anglo-americani e sovietici del 1945 ridussero gran parte della città in macerie. Il 30 Aprile, mentre le truppe sovietiche stavano per concludere l’occupazione della città, Hitler si suicidò nel suo bunker sotto Wilhemstrasse.

Divisi dalla Guerra Fredda Situata nei territori della Germania dell’Est, sotto il controllo dei sovietici, Berlino, dopo la conferenza di Potsdam del 1945, venne divisa in quattro settori. I sovietici controllavano il settore est, che copriva quasi la metà dell’intera area urbana, gli statunitensi, i britannici e i francesi gli altri tre settori, che presto si unirono in uno solo, Berlino Ovest. Questa metropoli capitalistica troncata, fu una costante spina nel fianco del regime comunista di Mosca. Nel 1948 il blocco da parte dei sovietici di strade, ferrovie e vie fluviali che collegavano Berlino alla Germania Ovest fu rotto dagli aerei statunitensi e britannici che giornalmente la rifornivano di cibo e apparecchiature industriali. Berlino Est fu proclamata capitale della nuova Repubblica Democratica Tedesca nel 1949, con il veterano stalinista Walter Ulbricht come suo leader, mentre Berlino Ovest diventava un’abbagliante vetrina della democrazia occidentale. Nel 1953 una sommossa dei lavoratori della Germania Est contro la repressione stalinista e le tremende condizioni di vita venne repressa dai carri armati sovietici. La protesta continuò e circa tre milioni di tedeschi dell’Est passarono all’Ovest, fino al 1960. La perdita d’ingegneri, dottori e di manodopera qualificata costò alla DDR milioni di marchi investiti per la loro formazione. Nikita Khrushchev ordinò a Ulbricht di fermare questa emorragia, chiudendo il confine tra l’Est e l’Ovest di Berlino. Il grande Muro che fu eretto divenne un simbolo della Guerra Fredda, del fallimento del sistema comunista e della cinica accettazione da parte delle democrazie occidentali dello status quo. Solo gli stranieri e i tedeschi dell’Ovest potevano entrare a Berlino Est attraverso degli speciali checkpoint. I berlinesi dell’Ovest dovettero aspettare gli anni ’70 quando il loro l’ex sindaco, il Cancelliere Willy Brandt, ruppe il ghiaccio della Guerra Fredda. Con il senno di poi la sua Ostpolitik (Politica dell’Est), la creazione di connessioni con il blocco sovietico, fu un passo essenziale per l’inizio del crollo del Muro.



LA STORIA

19

La riunificazione Erich Honecker successe ad Ulbricht nel 1971. Si adoperò invano per tenere a galla un’economia inefficiente e corrotta, gonfiata come i muscoli degli atleti della DDR. La televisione mostrava ai berlinesi dell’Est come potessero avere macchine migliori, frigoriferi, impianti stereo ed altro dall’altra parte del Muro. Dal 1987 all’estate del 1989 una nuova ondata di rifugiati passò all’Ovest attraverso la Polonia, la Cecoslovacchia e l’Ungheria. Dopo la visita di Gorbaciov a Berlino nel 1989, in cui incominciò a prendere le distanze dal regime della DDR, Honecker si dimise seguito dal suo governo. Il Muro cadde il 9 Novembre. Battendo il ferro finché era caldo, il Cancelliere Helmut Kohl fece pressioni per una rapida unificazione che venne celebrata al Reichstag il 3 Ottobre 1990. Berlino fu nuovamente proclamata capitale della Nazione. Nove anni più tardi il Cancelliere Gerhard Schroeder spostò il governo da Bonn a Berlino. Dal 2005, l’inquilino della cancelleria al Tiergarten, quasi a simbolo della nuova Germania, è Angela Merkel, nata ad Amburgo ma cresciuta nella Germania dell’Est, nel Brandeburgo. E sulla stessa scia, anche le recenti elezioni presidenziali hanno visto vincere Joachim Gauck, nato a Rostock nella Germania dell’Est, nella quale è anche cresciuto politicamente. Nonostante l’esplosione urbana, con nuovi ministeri, ambasciate, uffici e palazzi che spuntano ovunque, l’integrazione tra berlinesi dell’Est e dell’Ovest rimane un problema. Il Muro sarà anche caduto, ma le differenze sociali, economiche e psicologiche dopo 45 anni di separazione sono ancora una realtà per molti. È comunque positivo il fatto che i quartieri di Mitte e Prenzlauer Berg nella zona Est siano diventati luoghi alla moda dove vivere e divertirsi. Adesso l’Est è “in”. Oggi la città che sembrava condannata a rimanere una provincia isolata negli anni della Guerra Fredda, è tornata ad essere una vibrante capitale cosmopolita.

Il memoriale alla Shoa presso la Porta di Brandeburgo.



In giro per Berlino Unter den Linden

22

Il centro storico ad est della Porta di Brandeburgo

Alexanderplatz

38

Un salto nella vecchia Berlino Est

Potsdamer Platz

48

UltramodernitĂ nel cuore di Berlino

Tiergarten

56

Dal Kulturforum al Tiergarten

Charlottenburg

68

La zona dello shopping

Prenzlauer Berg, Friedrichshain, Kreuzberg

80

Quartieri di grande fascino

I dintorni di Berlino KĂśpenick, Spandau, Dahlem, Grunewald, Wannsee e Potsdam

88


22

IN GIRO PER BERLINO

UNTER DEN LINDEN A est della Porta di Brandeburgo si trova Mitte, il centro storico di Berlino. Lungo il suo prestigioso viale Unter den Linden si trovano banche, ministeri e alberghi di lusso. Circa alla sua metà il viale è tagliato dalla Friedrichstrasse, un’arteria che attraversa il quartiere da nord a sud. A nord, verso Oranienburg Strasse, si trova l’antico quartiere ebraico.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Architettura Gendarmenmarktf ..26 Alte Bibliothek ........26 St.-HedwigsKathedrale ...............26 Prinzessinnenpalais ...28 Schlossbrücke..........28 Duomo di Berlino ....29 Friedrichswerdersche Kirche .....................29 In giro per Friedrichstrasse........25 Oranienburger Strassef ................32 Divertimenti Kunsthaus Tacheles..33

Punti di riferimento Porta di Brandeburgof ........22 Storia Pariser Platz ............24 Unter den Lindenf ..25 Staatsoper Unter den Linden ....................27 Monumento a Federico il Grande.................27 Université Humboldt 27 Kommandantenhaus28 Schlossplatz ............29 Neue Synagoge.......33 Memoriali Denkmal für die ermordeten Juden Europasf ...............23 Neue Wache............27

Musei Madame Tussauds...25 Deutsches Historisches Museum .................28 Museumsinself ......29 Altes Museum.........31 Neues Museum .......31 Alte Nationalgalerie..31 Pergamonmuseum ..31 Bode-Museum ........32 Museum Blindenwerkstatt Otto Weidt .............32

ITINERARIO A PIEDI 34 MANGIARE E BERE 100

La Porta di Brandeburgo (E3) All’imbocco di Unter den Linden, questo grandioso monumento, completato nel 1791, porta sulle sue larghe spalle neoclassiche tutto il peso simbolico della storia della città. Il progetto di Carl Gotthard Langhans si ispirò al Partenone di Atene. Le sue colonne doriche sono fiancheggiate da quelli che all’origine erano un posto di guardia prussiano ed un casello per la


UNTER DEN LINDEN

23

La Porta di Brandeburgo, il simbolo dell’unità di Berlino.

riscossione delle tasse. La quadriga di bronzo, che rappresenta la vittoria alata che guida una biga tirata da quattro cavalli, era, nelle intenzioni dello scultore Johann Gottfried Schadow, un simbolo di pace, come rappresentato dalla processione scolpita nell’arenaria ai suoi piedi, e se il suo desiderio fosse stato ascoltato la porta si sarebbe dovuta chiamare Friedenstor (Porta della pace). Ma i re prussiani videro nella porta un monumento dove celebrare le loro guerre, alle quali sono dedicati gli altri fregi della porta. Inoltre la corona d’olivo nelle mani della vittoria venne rimpiazzata da una croce di ferro (rimossa dopo la Seconda Guerra Mondiale e reinserita nel 1990). Napoleone guidò le sue armate vittoriose attraverso la porta, così come fece in seguito colui che lo sconfisse a Waterloo, il Feldmaresciallo Blücher. Altre marce sono passate sotto di essa – contro la monarchia prussiana nel 1848 e contro il regime stalinista nel 1953 – ma anche a favore della tirannia, come la fiaccolata nazista del 1933. Nel 1989 si conferma un magnete naturale per le folle che vi celebrano la caduta del Muro. La porta è diventata il simbolo dell’unificazione della nazione, oltre ad essere l’emblema tedesco sulle monete dell’Euro. • Parizer Platz xb Brandenburger Tor c 100, 200, M85, TXL


24

IN GIRO PER BERLINO

LA QUADRIGA ITINERANTE Diversamente dalle altre statue equestri, la quadriga di bronzo che Johann Gottfried Schadow creò per la Porta di Brandeburgo ha viaggiato veramente moltissimo. Arrivato a Berlino dopo le sue vittorie a Jena e a Auerstedt nel 1806, Napoleone fece trasferire la vittoria alata e la sua biga a Parigi. Sarebbe stata collocata in cima all’arco di trionfo che domina gli ChampsÉlysées se l’armata prussiana non avesse conquistato Parigi nel 1814 e riportato la statua a Berlino. Una leggenda metropolitana racconta poi che i comunisti la girarono in modo che si volgesse provocatoriamente verso ovest, ma appunto di leggenda si tratta.

Memoriale per il genocidio degli ebrei europei (E4) Inaugurato nel 2005, il memoriale per il genocidio degli ebrei europei si trova vicino la Porta di Brandeburgo. È composto da 2.711 steli di cemento di varia altezza. L’architetto statunitense Peter Eisenman ha creato un reticolato su un terreno che pende dolcemente e in modo non uniforme per dare al visitatore un effetto destabilizzante mentre passeggia in mezzo alle steli. Il simbolismo astratto del lavoro è spiegato nel centro informazioni sotterraneo, dove si trova anche documentato il destino di singole persone come di intere comunità che finirono nei campi di concentramento. • Accesso al monumento 24 ore su 24. Centro informazioni: tutti giorni tranne Lun. Apr-Sett 10-20, OttMar 10-19 (ultimo accesso 45 minuti prima della chiusura) t 26 39 43 36 • Ebertstrasse xb Brandenburger Tor c 100, 200, M85 Parisier Platz (E3) Ridotta in macerie durante la Seconda Guerra Mondiale, la piazza, che si trova immediatamente dopo la Porta di Brandeburgo verso est, ha assunto nuovamente il ruolo di “salotto” di Unter den Linden. Guardando la porta, ai suoi lati due palazzetti sono stati riedificati nel loro stile patrizio del XIX secolo: sono, a sinistra, la Max Liebermann Haus, dove il pittore impressionista lavorò e visse per 40 anni e a destra la sua gemella, Haus Sommer. Nell’angolo a sud-est della piazza, il monumentale Hotel Adlon ha riaperto per ospitare i suoi famosi clienti, come furono nel passato i Rockfeller, Lawrence d’Arabia, Albert Einstein, Charlie Chaplin, Enrico Caruso. La Akademie der Künste (Accademia delle Belle arti), l’ambasciata francese, banche e uffici sono stati ricostruiti nei


UNTER DEN LINDEN

25

loro siti originali. La nuova ambasciata americana, aperta nel Luglio del 2008 nel posto dove sorgeva la vecchia, è stata completamente riprogettata per motivi di sicurezza dopo i fatti dell’11 Settembre 2001. Unter den Linden (F3) Ora che alcuni dei suoi edifici storici sono stati restaurati, questo viale ha riacquistato parte della sua maestosità del periodo prussiano. Costruito nel 1573 come sentiero che portava i Principi Hohenzollern e la loro corte dal Berliner Schloss alla tenuta di caccia nel Tiergarten, il viale deve il suo nome ai 1.000 alberi di tiglio che nel 1647 Federico Guglielmo vi fece piantare. Era l’unica strada di Berlino che suscitò interesse in Federico il Grande; vi fece costruire infatti il Forum Fridericianum, i cui edifici adesso fanno parte della Humboldt University. Nei pressi di Parisier Platz, al termine occidentale del viale, sorge l’ambasciata russa, un edificio in tipico stile sovietico, costruito nel 1953, l’anno della morte di Joseph Stalin. Madame Tussauds Berlin (E–F3) La nuova collezione Tussaud ha aperto nel Luglio del 2008. Alcune delle sue 80 statue di cera, rappresentanti personalità tedesche della storia, della politica, dello sport e del mondo della cultura sono esposte all’interno d’intelaiature interattive. Durante la visita si ha anche la possibilità di vedere come vengono realizzate le statue di cera. • Tutti i giorni 10-19 (ultimo accesso ore 18) t 40 00 46 10 ou 0180 5 54 58 00 (hotline) • Unter den Linden 74 x b Brandenburger Tor c 100, 147, 200, TXL Friedrichstrasse (F2–5) Fin dalla riunificazione della città, Friedrichstrasse brilla di luce nuova. È sempre stata, fin dalla metà del XIX secolo, la via più ricca di café, negozi e teatri della città, ma allo stesso tempo la più sordida. Oggi è stata ricostruita, come Potsdamer Platz, dai maggiori architetti del mondo, ed ospita famose boutiques, ▲

Bertolt Brecht siede fuori dalla Berliner Ensemble.


26 centri commerciali, alberghi di lusso e ristoranti raffinati. In questa zona si trovano anche quattro famosi teatri: sulla riva nord della Sprea su Schiffbauerdamm il Berliner Ensemble, fondato da Bertolt Brecht, la cui omonima piazza si trova accanto; con una breve passeggiata verso nord-ovest lungo Albrechtstrasse si arriva al Deutsches Theather, fondato da Max Reinhardt, e al Kammerspiele; tornando su Friedrichstrasse si giunge infine all’appariscente e sfrontata Friedrichstadtpalast variety hall. Gendarmenmarkt (F4) Dirigendosi a sud su Charlottenstrasse si arriva in questa splendida piazza, edificata nei primi anni del XVIII secolo. Vi si trovano due chiese gemelle in stile barocco commissionate da Federico I. Sul lato nord la Französische Friedrichstadkirche (1701), un regalo agli ugonotti protestanti fuggiti dalla Francia di Luigi XIV nel 1685. Alla comunità luterana tedesca di Friedrichstadt venne invece donata la Deutsche Kirche (1708). Tra il 1780 e il 1785 le due chiese furono completate con delle cupole, e da quel momento vennero entrambe chiamate duomo. La Torre del Duomo dei francesi ospita attualmente il Museo degli ugonotti, mentre la Torre del Duomo dei tedeschi una mostra del parlamento tedesco che documenta lo sviluppo della democrazia parlamentare. Tra i due edifici troviamo la splendida Konzerthaus, originariamente chiamata Schauspielhaus, costruita in stile neoclassico da Karl Friedrich Schinkel tra il 1818 e il 1821. Alte Bibliothek (F3) La graziosa facciata curva dell’antica libreria reale, ora parte della Humboldt University, ha preso ispirazione dall’ala barocca del palazzo di Hofburg a Vienna. Nel centro di Bebelplatz, un monumento dell’artista israeliano Micha Ullman (1995) commemora l’infame rogo di libri da parte dei nazisti del 10 Maggio 1933, quando vennero date alle fiamme 20.000 opere di autori ebrei e umanisti del calibro di Freud, Heine, Thomas e Heinrich Mann. • Bebelplatz x Französische Strasse x b Friedrichstrasse c 100, 147, 200, TXL La cattedrale di St-Hedwigs (F3) Questa chiesa fu costruita da Federico il Grande dopo l’arrivo di 10.000 cattolici, a seguito della conquista prussiana


UNTER DEN LINDEN

27

della Slesia nel 1745. La cattedrale venne terminata nel 1773. • Lun-Sab 1017; Dom 13-17 t 203 48 10 • Bebelplatz x Hausvogteiplatz, Französische Strasse c 100, 147, 200, TXL Il Teatro Nazionale dell’Opera (F3) Sul lato est di Bebelplatz, il Teatro Nazionale dell’Opera (1743) è stato il primo edificio del Forum Fridericianum, il monumentale complesso con il quale Federico il Grande voleva esprimere il suo attaccamento alle arti, l’erudizione e la tolleranza religiosa. Progettato da Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff nello stile di un palazzo palladiano, il Teatro dell’Opera ha ospitato la prima mondiale del Merry Wives of Windsor di Otto Nicolai nel 1849 e la prima del Wozzeck di Alban Berg nel 1925. • Attualmente il teatro è in fase di restauro il cui termine è previsto nel mese di Ottobre del 2014 • Unter den Linden 7 x Französische Strasse, c 100, 200, TXL Il monumento a Federico il Grande (F3) Il più illustre tra i re della casata Hohenzollern è onorato, al centro di Unter den Linden, con una maestosa statua equestre opera di Daniel Rauch, eretta nel 1851. Dozzine di eminenti prussiani dell’era del filosofo soldato sono ritratti nei rilievi scolpiti sul piedistallo. I critici deplorano il fatto che il posto d’onore sia stato riservato ad eroi militari e statisti, mentre il drammaturgo Gotthold Ephraim Lessing e il filosofo Emmanuel Kant sono relegati in una posizione più nascosta vicino alla coda del cavallo. Humboldt University (F3) La prima Università di Berlino (1810) completa il Forum Fridericianum nella zona nord di Unter den Linden. Voluta dallo statista-studioso prussiano Wilhelm von Humboldt, è ospitata nel palazzo costruito nel 1766 per il fratello di Federico, Principe Heinrich. Tra i suoi illustri alunni ed insegnanti ricordiamo i fratelli Grimm, i filosofi Hegel e Schopenhauer e gli scienziati Einstein e Max Planck. Oggi l’Università ospita più di 40.000 studenti. • Unter den Linden 6 xb Friedrichstrasse c 100, 200, TXL Neue Wache (F3) Accanto all’Università, il corpo di guardia in colonne doriche eretto nel 1818, è divenuto nel 1993 un memoriale per le vittime della guerra e della tirannia. Il monumento al suo interno è una controversa pietà in bronzo di Harald Haacke, nella quale una madre culla il figlio morto, che prende ispirazione da una miniatura di 40 centimetri della scultrice Käthe Kollwitz, sgrazia-


28

IN GIRO PER BERLINO

tamente ingrandita per quattro volte dalle sue dimensioni reali. • Tutti i giorni 10-18 • Unter den Linden 4 xb Friedrichstrasse c 100, 200, TXL Zeughaus, Museo di Storia tedesca (F–G3) Originariamente progettato nel XVII secolo da Andreas Schlüter come arsenale dell’esercito prussiano, la Zeughaus è la nuova casa del Museo di Storia tedesca. L’esposizione traccia il tumultuoso passato della nazione attraverso quadri, fotografie e documentari. Nella parte posteriore di questo palazzo barocco si trova l’impressionante struttura moderna progettata dall’architetto statunitense I.M. Pei (2003), un impianto triangolare su quattro piani uniti da una serie di rampe e scale mobili ed un’elegante torre cilindrica di vetro e acciaio all’interno della quale si trova una scala a chiocciola. Pei inoltre ha aggiunto un tetto di vetro ricurvo al cortile interno dell’arsenale, abbellito dalle maschere mortuarie dei guerrieri maestralmente scolpite da Andreas Schlüter. L’edificio di Pei viene usato per esposizioni temporanee. • Aperto tutti i giorni 10-18 t 20 30 40 • Unter den Linden 2 xb Friedrichstrasse c 100, 200, TXL Prinzessinnenpalais (Opernpalais) (G3) Nella parte sud del viale si trova il Prinzessinnenpalais, edificato nel XVIII secolo per le principesse prussiane e restaurato in modo bizzarro nel 1969. È collegato da un ponte al Kronprinzenpalais, anch’esso restaurato e oggi una delle sedi del governo tedesco. Il Prinzessinnenpalais ospita numerosi café e ristoranti, tra i quali il popolarissimo Operncafé con il suo famoso terrazzo. t 20 26 83 • Unter den Linden 5 xb Friedrichstrasse c 100, 200, TXL Friedrichswerdersche Kirche (G3) Al posto dell’antica chiesa di Friedrichswerder (quartiere storico di Berlino sorto nel 1709) venne costruita tra il 1824 e il 1830 una chiesa in stile neo-gotico su progetto dell’architetto Karl Friedrich Schinkel. Le sue vetrate, smontate durante la guerra e dimenticate, sono ritornate al loro posto solo nel 1982. Al suo interno è esposta una piccola ma interessante collezione di sculture classiche e romantiche berlinesi. • Tutti i giorni 10-18 t 20 90 55 77 • Werderscher Markt x Hausvogteiplatz c 100, 147, 200, TXL Kommandantenhaus (mappa G3) Il quartier generale del comando prussiano è stato restaurato e dal 2003 ospita gli uffici della Bertelsmann, una


UNTER DEN LINDEN

29

biblioteca ed un café. • Unter den Linden 1 x Hausvogteiplatz xb Friedrichstrasse c 100, 200, TXL Schlossbrücke (G3) Il ponte del castello, che unisce Unter den Linden al luogo dove una volta sorgeva il palazzo reale, fu costruito tra il 1821 e il 1824 dal progetto di Karl Friedrich Schinkel. Suoi anche i rilievi di bronzo rappresentanti mitiche creature marine. Il ponte unisce la terraferma alla Spreeinsel, l’isola nel mezzo della Sprea dove vivevano i pescatori di Cölln, la prima comunità di berlinesi della storia. Schlossplatz (G3) Questa vasta piazza ha avuto grande rilevanza storica nella vita della città. È stato qui, nel 1443, che il Principe Elettore Federico II von Hohenzollern costruì la sua prima fortezza. Conosciuto semplicemente come Castello di Berlino (Berliner Schloss), si ingrandì progressivamente fino a diventare nel XVII secolo, grazie alla facciata di Andreas Schlüter completata nel 1706, il più bell’edificio barocco della città. Fu qui che i monarchi, acclamati dalla folla in piazza, videro le loro truppe partire per la guerra nel 1870 e nel 1914. Fu qui che nel 1918 il leader rivoluzionario Karl Liebknecht proclamò dal balcone reale la sua repubblica di stampo bolscevico. Il castello fu arso dalle fiamme durante la Seconda Guerra Mondiale e smantellato dal regime della DDR poiché ritenuto un inaccettabile simbolo dell’“autocrazia monarchica”. Fu rimpiazzato dal Palast der Republick, vetro-bronzeo, acciaio e marmo bianco, sede del parlamento comunista della Germania Est, chiuso nel 1991 a causa dell’amianto in esso contenuto ed in seguito abbattuto. Dal 2010 sono partiti i lavori di ricostruzione del castello, così come era originariamente. Il Duomo di Berlino (G3) Con la sua grande cupola e le sue quattro torri che dominano l’angolo nord-est della piazza, la grande cattedrale neo-barocca fu costruita nel 1905 per dare al Kaiser Guglielmo II una rivale protestante di San Pietro. Funge da chiesa e da mausoleo della famiglia reale – sei Hohenzollern sono sepolti nella chiesa principale e altri 94 nella cripta. La luce al suo interno fornisce un’ambientazione perfetta per performance teatrali come per funzioni religiose. • Lun-Sab 9-20, Dom 12-20 (Ott-Mar fino alle 19) t 20 26 91 19 • Am Lustgarten 1 x b Alexanderplatz b Hackescher Markt c 100, 200, TXL



UNTER DEN LINDEN

31

Museuminsel (F–G3) Il nome “Isola dei musei” è dovuto al gran numero di musei d’importanza internazionale che si trovano nell’area. I musei sono parte del gruppo dei Musei statali di Berlino, appartenenti alla Fondazione culturale prussiana (Stiftung Preußischer Kulturbesitz). I musei dell’Isola furono costruiti nell’arco di un secolo (1822-1930), su un’area precedentemente paludosa, e parzialmente occupata da attività industriali e portuali. Per l’immensa importanza culturale ed artistica, l’Isola dei musei è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, nel 1999. • Tutti i giorni 10-18, Giov fino alle 22. Alte Nationalgalerie chiusa Dom t 20 90 55 77 xb Friedrichstrasse b Hackescher Markt c 100, 200, TXL Altes Museum (G3) Capolavoro di Schinkel (1830), l’Altes Museum è uno dei più importanti monumenti neoclassici. Bellissima è la rotonda che prende a modello il Pantheon di Roma ed è sorretta da 20 colonne corinzie. In questo museo sono ospitate opere d’arte e sculture dell’antichità greca. Neues Museum (mappa 2 G3) Questo edificio, chiuso per lavori fino al 2009, è oggi la nuova casa del Museo Egizio, con il famoso busto di Nefertiti (1340 a. C.), del Museo della Preistoria e della Protostoria, nonché di una collezione di artefatti provenienti dalla Collezione delle Arti Antiche. • Dom-Mer 10-18, GiovSab 10-20. I biglietti sono a orario fisso, si possono acquistare via internet, al telefono, o direttamente alla cassa (Non è garantita l’entrata per il giorno stesso). t 266 42 42 42 Alte Nationalgalerie (mappa 2 G3) Questo museo espone i migliori lavori di artisti tedeschi del XIX secolo, come Schadow, Caspar David Friedrich, Böcklin, Feuerbach, Menzel e Liebermann, ma anche opere di Cezanne e Rodin. • Mar-Dom 10-18 (Giov fino alle 22)

Pergamon Museum (mappa 2 F-G3) Il museo più visitato di Berlino raggruppa tre splendide collezioni: Antikensammlung (antichità greche e romane), il Museo d’Arte islamica e il Museo del Medio Oriente. Il museo deve il suo nome all’altare di Pergamo del II secolo a.C. Dedicato a Zeus, il grande altare marmoreo Nefertiti mette in soggezione tutti quelli che la guardano.


32

IN GIRO PER BERLINO

è stato sezionato e trasportato da Pergamo in Anatolia, per essere riassemblato poi all’interno del museo alla fine del XIX secolo. I fregi scolpiti rappresentano le divinità greche battagliare contro i giganti. Altra ricostruzione quella della via processionale e della Porta di Ishtar (562 a.C.) dell’epoca del Re babilonese Nebuchadnezzar II. I leoni della Dea Ishtar marciano lungo gli scintillanti muri in mattoni blu ed ocra verso la porta, decorata con immagini d’animali divini come tori e draghi. La Porta del mercato di Mileto, di epoca romana (120 d.C.), con il suoi imponenti archi, le colonne doriche e corinzie, completa il trio delle monumentali ricostruzioni. Il museo è in continua fase di restauro ma rimane aperto alle visite. Bode-Museum (mappa 2, F3) All’estremità nord dell’isola, il Bode Museum, interamente ristrutturato, ospita una collezione di sculture, il Museo di Arte Bizantina e, al secondo piano, il Münzkabinett (Museo Numismatico). Oranienburger Strasse (F2) Tram e auto combattono per un po’ di spazio in questa piccola ma affollata via commerciale, nella quale ha fatto ritorno la comunità ebraica di Berlino Est, condividendo il quartiere con gli elementi più originali della scena alternativa e della controcultura berlinese, oltre che con le prostitute. All’angolo di Tucholskystrasse, lo splendido Postfuhramt (ufficio postale) del XIX secolo è stato restaurato ed ora ospita prestigiose mostre fotografiche. Al limite est della via, una bellissima facciata Jugendstil (Art Nouveu) introduce ad un delizioso gruppo di cortili, lo Hackesche Höfe, tra Rosenthaler e Sophienstrasse. Questo spacccato d’architettura classica berlinese è impreziosito dalla presenza di splendidi appartamenti, botteghe artigianali, gallerie d’arte, studi artistici, ristoranti, café, teatri di cabaret, cinema e negozi. La zona nord-est del quartiere è conosciuta come Scheunenviertel (zona dei granai), per i magazzini del XVII secolo che vi si trovano, usati come botteghe e abitazioni dagli ebrei in fuga dalla Polonia e dalla Russia. Museo del laboratorio per ciechi di Otto Weidt (G2) Un commovente museo si trova nel laboratorio per ciechi di Otto Weidt. Dal 1941 al 1943 l’artigiano di scope e spazzole nascose in alcune delle stanze, usate ora come museo, i suoi impiegati ciechi e sordi di religione ebraica per salvarli dalle persecuzioni e dalle deportazioni naziste. • Tutti i giorni 10-20 t 28 59 94 07 • Rosenthaler Strasse 39 x Weinmeisterstrasse b Hackescher Markt v M1, M4, M5, M6


UNTER DEN LINDEN

33

Neue Synagoge (F2) La cupola oro e vetri della più grande sinagoga della Germania (1866) è un punto di riferimento della via. Risparmiata durante la notte dei cristalli del 1938 grazie al coraggio di un poliziotto, venne però danneggiata dalle bombe alleate nel 1943. La sinagoga è stata restaurata ed è adesso un importante centro di studi ebraici. Nella sinagoga si trova una lapide in memoria del famoso filosofo ebreo Moses Mendelsson che era sepolto nel vicino cimitero di Grosser Hamburger Strasse, distrutto dalla Gestapo nel 1943. • Mar-Ott Dom-Lun 10-20, Mar-Giov 10-18, Ven 10-17 (fino alle 14 Marzo ed Ottobre); Nov-Feb Dom-Giov 10-18, Ven 10-14. Chiusa Sab e per le festività ebraiche • Oranienburger Strasse 28/30 b Oranienburger Strasse, Hackescher Markt v M1, M6 Tacheles – Internationales Kunsthaus (F2) Un collettivo di artisti salvò questa struttura dalla demolizione nel 1990, prima occupandola e in seguito facendola registrare come edificio storico. Decorato con grandi e colorati murales e con moderne sculture, è stato trasformato in un centro d’arte con laboratori artigianali, cinema, café, spazi espositivi e locali notturni. t 282 61 85 • Oranienburger Strasse 54–56a x Oranienburger Tor v M1, M6, 12

La cupola della Neue Synagogue ad Orianenburger Strasse.


34

IN GIRO PER BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: UNTER DEN LINDEN Al margine ovest del grande viale berlinese si trova l’Hotel Adlon, il più famoso albergo della città che, con oltre 100 anni di storia, resta sempre il più frequentato da statisti e divi del mondo dello spettacolo. Girate a destra su Whilelmstrasse,prima della Seconda Guerra Mondiale sinonimo di diplomazia internazionale come la parigina Quai d’Orsay, e troverete la nuova ambasciata inglese, con due vivaci elementi di “architettura pop” che sporgono da un’altrimenti austera facciata di arenaria. Girate ancora a destra su Behrenstrasse verso il Memoriale per il genocidio degli ebrei europei di Peter Eisenman. Camminate in mezzo alle sue 2.711 steli di cemento prima di proseguire su Friedrich-Ebertstrasse verso la Porta di Brandeburgo. All’angolo nord-ovest di Parisier Platz, ad enfatizzare quasi l’originale simbolismo pacifista che aveva la porta, si trova una sala pubblica dedicata al silenzio, la Raum der Stille. L’ambasciata francese è stata ricostruita dove sorgeva precedententente, ignorando diplomaticamente il fatto che Parisier Platz deve il suo nome alla conquista di Parigi da parte dei prussiani nel 1814. Attraversate la piazza e dirigetevi verso Unter den Linden, superate la Komische Oper (entrata su Glinkastrasse) e girate a destra su Friedrichstrasse, la via commerciale più alla moda della città. In mezzo a lussuose boutiques tedesche e italiane si trova il grande magazzino francese Galeries Lafayette, ovviamente all’angolo con Französische Strasse. Prendete questa strada fino a Gendarmenmarkt, dove il Französischer Dom, il Deutscher Dom e la Konzerthaus sono circondate da graziosi café ombreggiati da alberi. Tornate sui vostri passi su Marktgrafenstrasse fino a Bebelplatz, al Forum Fridericianum, alle ricurve facciate dell’Alte Bibliothek (Vecchia biblioteca) e della Staatsoper (Teatro dell’Opera). Attraversate Unter den Linden. Oltre la statua di Federico II si trova la Humboldt University. Proseguite sul viale fino all’Opernpalais e riposate i vostri stanchi piedi sulla terrazza dell’Operncafé.


UNTER DEN LINDEN

35

INTORNO UNTER DEN LINDEN Unter den Linden è nuovamente il viale piÚ prestigioso di Berlino, costellato di magnifici monumenti, eleganti negozi, ottimi bar e ristoranti. Partenza:

x b Brandenburger Tor Arrivo: c 100, 200 Staatsoper


MUSICA A BERLINO Un’offerta regale al maestro La musica a Berlino ha avuto un suo simbolico inizio nel 1741, quando Federico il Grande cominciò a prendere lezioni di flauto. Fondò la Staatsoper (Teatro dell’Opera) su Unter den Linden e iniziò a comporre musica. Nel 1747 ricevette Johann Sebastian Bach, il cui figlio Carl Philipp Emanuel era musicista di corte. Nel suo palazzo Sanssouci, desideroso di mettere in mostra il suo nuovo acquisto, una versione di prova del pianoforte, il re omaggiò il suo famoso ospite con un tema che Bach, in seguito, sviluppò e trasformò in una fuga. Il risultato fu la grande Musikalisches Opfer (L’offerta musicale). L’Opera Nel XVIII secolo, i lavori rappresentati all’Opera di Berlino erano tutti italiani. La tedesca Singspiele, precorritrice della commedia musicale e la francese opéra comique, avevano un largo seguito nei teatri minori. L’opportunità per l’opera tedesca arrivò nel 1821 con la prima della romantica Der Freischütz di Carl Maria von Weber, mentre Giacomo Meyerbeer (nato Jackob Liebmann Beer), noto direttore dell’epoca, introdusse Wagner allo scettico pubblico berlinese. Gli spettatori facevano parte della borghesia, in quanto l’aristocrazia berlinese, a differenza di quella di Vienna, era assolutamente ignorante. All’inizio del XX secolo il Teatro dell’Opera ebbe problemi a causa del conservatorismo del Kaiser Guglielmo II e di sua moglie Augusta Vittoria. Nonostante il fatto che Richard Strauss, all’apice della sua fama, ne fosse il direttore, l’imperatrice, disgustata dalla sensualità pagana della sua Salomè, fece pressione per inserire una stella cometa nascente al termine della rappresentazione per aggiungere una nota di religiosità. Allo stesso modo, il Kaiser ordinò dei tagli al Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa) per abbassare i toni lussuriosi dell’opera. Ma l’opera a Berlino sopravvisse e prosperò. Nel 1920 erano attivi in


37 città ben quattro teatri. Alla Staatsoper, Erich Kleiber diresse la prima del Wozzeck di Alban Berg e della Jenufa di Leos Janacek, mentre Bruno Walter era direttore alla Städtische Oper (Teatro dell’Opera comunale) e Otto Klemperer era direttore al Kroll. Tuttora la Deutsche Oper e il Komische Oper offrono degli ottimi cartelloni con un budget limitato, mentre la Staatsoper resta il teatro più importante sotto la direzione artistica di Daniel Barenboim.

L’orchestra filarmonica di Berlino Più famosa dell’Orchestra Reale, che non fu in grado di confermare gli esordi sotto la guida di Felix Mendelssohn, l’Orchestra Filarmonica di Berlino venne fondata nel 1882. Fu diretta da Brahms e da Richard Strauss, è stato però Hans von Bülow ad instillare disciplina e attenzione per i dettagli musicali che, uniti ad una vasta ricerca di repertori sinfonici, sono diventati il marchio di fabbrica di questa orchestra. Negli anni ’20 Bruno Walter e Wilhelm Furtwängler portarono avanti questa tradizione. Durante il nazismo, a causa dell’esilio di Walter e di altri musicisti ebrei, rimase il solo Furtwängler, il quale affermava che “la grandezza della musica tedesca era la più forte e la migliore negazione dello spirito nazista”. Il suo successore Herbert von Karajan iscritto invece al Partito Nazista nel 1933, grazie al suo indiscutibile talento non ebbe alcun problema, anche dopo la fine del nazismo, ad essere riconosciuto come uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo. Oggi l’orchestra resta una delle più acclamate al mondo ed è diretta dall’inglese Sir Simon Ratte. Dal 1963 la casa dell’orchestra è la filarmonica. ▲

La filarmonica progettata da Hans Scharoun.


38

IN GIRO PER BERLINO

ALEXANDERPLATZ “Alex” per i berlinesi, l’immensa piazza è passata dall’essere un vasto campo agricolo ad un mercato bovino, ad una piazza per le parate militari a moderno snodo del traffico urbano. È stata la sede di manifestazioni di massa come quelle, già citate, del 1848, del 1918 e del Novembre 1989, cinque soli giorni prima della caduta del Muro. Oggi è una zona pedonale intorno alla stazione ferroviaria. Alcuni dei palazzi che la circondano sono dei veri e propri gioielli dell’architettura, come la Berolinahaus di Peter Behrens (1932) che si trova nel lato sud. Alcuni dei tetri palazzi degli anni ’60 sono stati progressivamente demoliti e sostituiti con un nuovo gruppo di grattacieli per ridare alla piazza il suo ruolo centrale nella vita di Berlino Est. Ad est di Alexanderplatz KarlMarx-Allee offre uno scorcio di quella che era l’architettura stalinista degli anni ’50. Da non perdere.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Architettura Marienkirche...........39 Duomo di Berlino ....41

Berliner Rathaus......40 Divertimenti AquaDom & Sea Life ...............39

Museum Ephraim-Palais ........41 Märkisches Museumf ..............41

Luoghi caratteristici Nikolaiviertelf ........40

Musei DDR Museum..........40

ITINERARIO A PIEDI 42

Punti di riferimento Fernsehturmf ........38

Museum Knoblauchhaus .......41

MANGIARE E BERE 101

La Torre della televisione (G3) La Fernsehturm (Torre della televisione), alta 368 metri, venne inaugurata nel 1969, come risposta alla Funkturm di Berlino Ovest, una “mini torre Eiffel” che si trova a Charlottenburg. Un gigantesco ago di cemento buca una sfera di vetro e acciaio posta ai suoi due terzi, all’interno della quale si trovano un café e un punto d’osservazione che offre una vista impareggiabile. Quando il sole colpisce il centro della sfera, l’ombra che riflette prende la forma di una croce, cosa che ha fatto sì che i berlinesi chiamassero la torre


ALEXANDERPLATZ

39

La torre della televisione e i palazzi lungo la Sprea visti dalla Märkisches Ufer.

“la rivincita del Papa” per farsi beffa del governo comunista. • Mar-Ott tutti i giorni 9-24, Nov-Feb tutti i giorni 10-24 t 24 75 75 37 • Panoramastrasse 1a xb Alexanderplatz v M2, M4, M5, M6 c 100, 200, 248, M48, TXL Marienkirche (G3) Non distante dalla torre, questa slanciata struttura gotica del XIII secolo è una delle parrocchie più antiche di Berlino. L’opera più famosa al suo interno è il Totentanz (La danza della morte), un fregio del XV secolo posto nell’angolo nord della chiesa. Interessanti anche il pulpito marmoreo (1703) di Andreas Schlüter e l’organo (1721) di Joachim Wagner. • Ott-Mar 10-18, Apr-Sett 10-21. Sab e Dom accesso interdetto durante le funzioni t 242 44 67 • Karl-Liebknecht-Strasse 8 xb Alexanderplatz v M2, M4, M5, M6 c 100, 200, 248, M48, TXL Acquadom e sea life (G3) Nelle 30 vasche di quest’acquario è ospitata la quasi totalità delle specie marine, ma la vera attrazione è immergersi con un


40

IN GIRO PER BERLINO

ascensore in una vasca cilindrica di 25 metri di altezza, contenente oltre 2600 pesci di 56 specie diverse. • Tutti i giorni 10-19, ultimo accesso ore 18 t 01 805/66 69 01 01 • Spandauer Strasse 3 xb Alexanderplatz v M4, M5, M6 c 100, 200, 248, M48, TXL Museo della DDR (G3) Aperto nel 2006 dalla parte opposta della Sprea rispetto al Duomo, questo museo, grazie ad una serie di schermi interattivi, è un tuffo nella vita dei berlinesi dell’Est ai tempi della DDR. Si può entrare in un tipico appartamento dell’epoca, salire su una Trabant o spulciare tra i riservatissimi documenti della STASI. • Dom-Ven 10-20, Sab 10-22 t 847 12 37 31 • Karl-Liebknecht-Strasse 1 xb Alexanderplatz v M4, M5, M6 c 100, 200, 248, M48, TXL Berliner Rathaus (G3) A sud-ovest della Torre della televisione, l’imponente Rotes Rathaus (Comune rosso), deve il suo popolare soprannome al colore dei suoi mattoni. L’edificio, datato 1869, dal 1991 è la nuova sede del comune della città riunificata. • Dom-Ven 9-18 (tranne eventi ufficiali) t 902 60 • Rathausstrasse 15 x Klosterstrasse, x b Alexanderplatz v M2, M4, M5, M6 c 100, 200, 248, M48, TXL

Nikolaiviertel (G3) Uno dei pochi successi urbanistici delle autorità della Germania Est fu la ricostruzione di questo Le guglie gemelle di Nikolaikirche, nel cuore di Nikolaiviertel.


ALEXANDERPLATZ

41

quartiere medioevale incastonato tra il comune e la diga Mühlendamm. Pittoreschi ristoranti e wine bar si raggruppano intorno ai gotici campanili gemelli della Nikolaikirche. Nikolaikirche (G3) Costruita intorno al 1230, questa chiesa, uno degli edifici religiosi più importanti di Berlino oltre ad esserne il più antico, fu completamente distrutta nel 1945. Dopo la sua ricostruzione nel 1987 è stata adibita a sala museale facente parte del Märkisches Museum. t 24 00 21 62 • Nikolaikirchplatz x Klosterstrasse xb Alexanderplatz v M2, M4, M5, M6 c 248, M48 Knoblauchhaus (mappa 2 G3) Questo palazzotto barocco non ha niente a che vedere con l’aglio (knoblauch) ma è stato per oltre 170 anni la casa della raffinata famiglia dei Knoblauch, commercianti in seta. Qui soggiornarono moltissimi personaggi famosi tra i quali Mendelssohn e Gotthold Ephraim Lessing. Oggi è un museo che documenta le varie generazioni di Knoblauch in una mostra dal titolo “La vita della borghesia all’epoca Biedermeier”. • Mar, GiovDom 10-18, Mer fino alle 20 t 24 00 21 62 • Poststrasse 23 x Klosterstrasse xb Alexanderplatz v M2, M4, M5, M6 c 248, M48 Ephraim Palais (G3) Il museo in questo palazzo rococò del XVIII secolo, casa del banchiere Veitel Heine Ephraim, espone stampe e disegni sulla città, una collezione di 90.000 pezzi tra dipinti ed acqueforti. Ospita anche mostre riguardanti gli attuali cambiamenti nell’arte e nella storia di Berlino. • Mar, Giov-Dom 10-18, Mer fino alle 20 t 24 00 21 62 • Poststrasse 16 x Klosterstrasse xb Alexanderplatz v M2, M4, M5, M6 c 248, M48 Märkisches Museum (H4) Sulla riva sud della Sprea questo museo fondato nel 1874 è un compendio di tutti gli stili architettonici del Brandeburgo. Oggi è sede del Berlin City Museum. Le collezioni presenti tracciano un percorso attraverso la storia culturale di Berlino e del Brandeburgo dall’antichità ai nostri giorni. • Mar, Giov, Dom 10-18, Mer 12-20, Ven-Sab 14-20 t 24 00 21 62 • Am Köllnischen Park 5 x Märkisches Museum x b Jannowitzbrücke c 147


42

IN GIRO PER BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: ALEXANDERPLATZ Da Alexanderplatz e dalla sua alta Fernsehturm passate davanti alla torre rossa dell’orologio del Rotes Rathaus, oggi nuovamente sede del comune della città. Da Spandauer Strasse, prendete Grunerstrasse in direzione nord fino a Klosterstrasse e alle rovine della francescana Klosterkirche del XIII secolo, originariamente la più importante chiesa gotica di Berlino, oggi un luogo caratteristico dove tenere concerti e mostre d’arte all’aperto. Dietro la chiesa, Littenstrasse conduce alla stretta Waisenstrasse e ai resti della medioevale Stadtmauer (muraglia cittadina), utilizzata oggi come muro posteriore dalle case della via. Degna di nota è la vecchia – alcuni dicono la più vecchia della città – taverna Zur Letzen Instanz, dove vale la pena fermarsi per uno spuntino. Fate dietrofront e da Parochialstrasse prendete Klosterstrasse. Date un’occhiata alla Parochialkirke, chiesa distrutta nel 1944 e parzialmente ricostruita nel 1991 in grezza muratura a ricordo della guerra. Due edifici più in là si trova la Warenhaus Tietz, un tempo sede della catena di grandi magazzini Tietz, “arianizzati” dai nazisti negli anni ’30. Elegantemente restaurata, oggi è sede di uffici. Proseguite in direzione sud verso l’ambascita olandese (edificata nel 2001 su progetto del grande architetto olandese Rem Koolhaas), costruita intenzionalmente lungo un canale per far sì che il personale si possa sentire più a casa. Girate a destra su Rolandufer lungo la Sprea fino al Mühlendammbrücke e al rococò Ephraim Palais, dove sono esposte stampe e disegni del Museo municipale. Superato il ponte, scendete gli scalini e arrivate al Fischerinsel, l’isola parco, casa dei primi berlinesi e oggi piacevole luogo per un riposino al sole o un picnic. Dal lato est dell’isola, attraversate l’Inselbrücke per giungere al Märkisches Museum sulla riva destra della Sprea. Prendete il Märkisches Ufer e superate l’abbagliante facciata della nuova ambasciata cinese vicino allo Jannowitzbrüche (ponte della ferrovia). Davanti all’ambasciata si trova il Ming Dynastie (Brückenstrasse 6), uno dei migliori ristoranti cinesi della città, che funge da mensa di lusso per i diplomatici.


ALEXANDERPLATZ

43

DA “ALEX” INTORNO ALLA SPREEINSEL. Una passeggiata dal luogo d’adunate della storia moderna della città sulla “Alex”, intorno al primo stanziamento urbano nel mezzo della Sprea, datato XI secolo. Partenza: xb Alexanderplatz

Arrivo: xb Jannowitzbrücke


44

UN PANORAMA IN CONTINUO CAMBIAMENTO

alla caduta del Muro ad oggi, Berlino ha sempre dato l’impressione di essere una città in perenne mutamento. Il dover ricostruire la capitale della nazione ha portato ad un febbrile boom edilizio senza eguali al mondo, all’apice del quale, soprattutto intorno a Potsdamer Platz, i cantieri stessi erano diventati delle vere e proprie attrazioni turistiche (un balletto, illuminato di notte, d’alte gru, palle di demolizioni ondulanti e pesanti bulldozer). Attualmente la situazione si è un poco calmata, ma ci sono ancora numerosi cantieri aperti in molti punti della città: dal Tiergarten, sulla Schlossplatz e intorno alla Museumsinsel, dove il restauro dei suoi storici palazzi sembra non aver mai fine. In effetti, Berlino ha sempre subito dei drastici cambiamenti lungo il corso della sua turbolenta storia, ma mai come nel XX secolo quando è stata soggetta a ricostruzioni dettate dall’ideologia, nazista prima e comunista dopo, e dalle devastazioni in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Oggi il panorama riflette questi stravolgimenti. Palazzi antichi e moderni integrati gli uni con gli altri offrono un colpo d’occhio a volte bello e affascinante, a volte grottesco se non addirittura comico.

D


45 Lezione di umiltà Non c’è stato niente di grandioso nella costruzione della Fernsehturm (Torre della televisione) a sud di Alexanderplatz, ma solo la volontà di edificare un trionfante emblema della capitale della DDR. Oggi questo luogo, vicino allo splendido esempio di gotico che è la Marienkirche (XIII secolo), ci ricorda che la grandezza non è solo una questione di misure. Dichiarazione di intenti La giustapposizione architettonica più famosa di Berlino è stata concepita consapevolmente. La Kaiser-Wilhelm-GedächtnisKirche (XIX secolo), ridotta ad un rudere dopo i bombardamenti, non fu abbattuta, ma affiancata invece da un moderno campanile esagonale e una cappella ottagonale. Questa struttura fu costruita nel 1961 su richiesta degli stessi berlinesi dell’Ovest, per ricordare la catastrofe della guerra e allo stesso tempo ridare fiducia alla città, al suo presente e a quello che sarebbe stato il suo futuro. Prima e adesso All’Olympiastadion, la giustapposizione non è avvenuta tra due edifici, bensì tra due memorie. Questo monumentale stadio fu fatto costruire da Hitler per le Olimpiadi del 1936. Per ospitare le partite dei Mondiali di calcio del 2006, alla struttura


46 originale è stato aggiunto un elegante tetto in vetro ed acciaio. Sono stati compiuti dei grossi sforzi per renderlo un luogo luminoso ed arioso, in contrapposizione alla severità della sua struttura in pietra e cemento. Ma in questo caso il peso della storia ha resistito ad ogni tentativo d’ammodernamento e di restyling.

“Hey, sono sempre qui!” A causa della ricostruzione della città, a seguito dell’unificazione del 1990, Potsdamer Platz, con i suoi 48 ettari d’estensione è divenuta l’area urbana più vasta. La piazza, che era stata il tumultuoso centro vitale nei magnifici anni ’20, si era ridotta col tempo ad un’area desolata. Non si sa come, però, un edificio era sopravvisuto: la cantina Weinhaus Huth, aperta nel 1910. Questa vestigia della Germania guglielmina oggi ha riaperto, sovrastata dalle alte torri di giganti dell’architettura internazionale come Renzo Piano, Helmut Jahn e Richard Rogers. Due realtà I due edifici nettamente contrastanti tra loro che ospitano il Jüdisches Museum (Museo ebraico) su Lindenstrasse sembrano essere l’espressione visiva del destino degli ebrei a Berlino. L’entrata al museo avviene attraverso il Kammergericht, giardino barocco di Philippe Gerlach (XVIII secolo), costruito nel luminoso periodo di Federico il Grande quando il filosofo ebreo Moses Mendelssohn


47 era un onorato membro della comunità berlinese. Il giardino conduce alla mostra ospitata nella moderna struttura angolare, in acciaio e cemento, progettata da Daniel Libeskind, la cui forma evoca una croce di David spezzata.

Una finestra sulla democrazia Alcune volte vecchio e nuovo convivono in modo armonioso nello stesso edificio. Quando il Reichstag venne costruito nel 1894, il Kaiser Guglielmo II si oppose all’idea di scrivere sulla sua facciata la frase Dem Deutschen Volk (al Popolo Tedesco), ma era troppo preoccupato per le sorti della Prima Guerra Mondiale per fermare l’aggiunta di questa frase nel 1916. Si può anche scommettere che non avrebbe nemmeno gradito la cupola di vetro con la quale l’architetto inglese Norman Foster coprì il parlamento nel 1999. Oggi i tedeschi hanno preso possesso del loro parlamento e possono salire in cima alla sua cupola per osservare dall’alto il dibattito politico.


48

IN GIRO PER BERLINO

POTSDAMER PLATZ Potsdamer Platz è tornata. Aprendosi a ventaglio dalla vecchia piazza alla nuova Marlene Dietrich Platz, quest’area è tornata ad essere il fulcro della città con cinema, alberghi, casinò, centri commerciali, ristoranti oltre ad appartamenti e uffici.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE

Architettura Potsdamer Platzf ...48 Anhalter Bahnhof....51

Luoghi della memoria Topografia del terrore...............50 Musei Museum für Film und Fernsehen ........49 Museum für Kommunikation.......49

Martin-GropiusBauf .....................50 Punti panoramici Hi-flyer ...................50 ITINERARIO A PIEDI 52 MANGIARE E BERE 102

Potsdamer Platz (E4) Fin dai tempi della prima stazione ferroviaria, aperta nel 1838, quello che era stato un tranquillo crocevia sulla strada per Potsdam divenne il tentacolare epicentro del tumulto metropolitano berlinese. La piazza più animata d’Europa negli anni ’20 – più trafficata di Marble Arch a Londra e Place de la Concorde a Parigi – divenne l’area urbana più estesa d’Europa negli anni ’90. Architetti di fama mondiale hanno “riempito” i suoi 48 ettari abbandonati a causa delle bombe prima e dell’incuria degli anni della Guerra Fredda dopo. La via più trafficata di questa nuova zona è Neue Potsdamer Strasse, che separa la Daimler-Areal dal Sony Center, per poi finire a Potsdamer Platz. L’architetto Renzo Piano ha progettato la debis-haus per il palazzo della Daimler-Chrysler, una sottile torre di 106 metri in cima alla quale svetta uno scintillante cubo verde. Gli edifici attigui sono stati progettati dall’architetto tedesco Hans Kollhoff e dal giapponese Arata Isozaki. Dalla cima del Panoramapunkt della Kohlhoff tower a 96 metri d’altezza, si può godere di una vista spettacolare della città. L’architetto statunitense Helmut Jahn ha progettato il Sony Center, coperto da una piramide in fibra di vetro che richiama la fisionomia del


POTSDAMER PLATZ

49

Lo scintillante pallone a forma di fiore, opera di Jeff Koons, nel quale si riflette Marlene-Dietrich Platz.

monte Fuji. Solo due edifici sono sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale: la cantina Weinhaus Huth e una parte del vecchio Hotel Esplanade, incorporato oggi nel Sony Center. Museum Für Film und Fernsehen (E4) Un salto dentro la storia dell’industria cinematografica tedesca, dagli anni del muto al cinema contemporaneo. Alcune delle sale sono dedicate a Marlene Dietrich. L’inaugurazione di un nuovo Museo della TV ha trasformato questa mostra sulla cinematografia tedesca nella casa delle immagini in movimento. Al suo interno si trovano anche, un café, una libreria e una boutique. • Tutti i giorni (no Dom) 10-18, Giov fino alle 20 t 300 90 30 • Potsdamer Strasse 2 xb Potsdamer Platz c M48, 200 Museum für Kommunication (F4) Tre robot accolgono i visitatori nel cortile a vetrate del più antico ufficio postale d’Europa, per un viaggio nel mondo


della comunicazione dai suoi inizi fino al giorno d’oggi. Al suo interno anche una collezione di francobolli tra i quali anche un Blue Mauritus. • MarVen 9-17, Sab-Dom 10-18 t 20 29 40 • Leipziger Strasse 16 x Mohrenstrasse, Stadtmitte c M48, 200 Hi-Flyer (F4) Per vedere la città dall’alto si deve fare un giro su questo gigantesco pallone aerostatico, uno dei più grandi al mondo, che silenziosamente vola sopra ai tetti fino a 150 metri di altezza. Il pallone è ben ancorato al terreno con un cavo che lo riporta a terra senza alcun pericolo. • Estate Dom-Giov 10-22, Ven-Sab 10-0,30; Inverno Dom-Giov 11-18, Ven-Sab 11-19 informazioni meteo t 22 66 77 811 • Angolo tra Wilhelmstrasse e Zimmerstrasse x Mohrenstrasse, Kochstrasse c 200, M29, M48 Topografia del terrore (F4) Sopra i resti del quartier generale della Gestapo, una mostra a cielo aperto che documenta come, nell’ex Hotel Prinz-Albercht, la polizia di Heinrich Himmler imprigionò, torturò ed uccise i suoi nemici politici e “razziali”. • Tutti i giorni Ott-Apr 10-18; Mag-Set 10-20 Entrata libera t 25 45 09 50 • Niederkirchnerstrasse 8 xb Potsdamer Platz x Kochstrasse b Anhalter Bahnhof c M29, M41 Martin-Gropius-Bau (E-F 4-5) Quest’edificio del XIX secolo, deliziosamente restaurato, è stato progettato dallo zio del maestro della Bauhaus, Walter Gropius. Attualmente ospita importanti mostre d’arte e storia. Gradevoli il café e la libreria. • Tutti i giorni (no Mar) 10-20t 25 48 60 • Niederkirchnerstrasse 7 xb Potsdamer Platz b Anhalter Bahnhof c M29, M41


POTSDAMER PLATZ

51

Anhalter Bahnhof (F5) Poco più a sud si scorgono i resti dell’arco in mattoni gialli della facciata neo-rinascimentale di quella che una volta era la stazione più trafficata della città. Da qui, dopo il 1933, molti tedeschi famosi partirono per l’esilio: Einstein, Grosz, Brecht e Kurth Weill. Progettata da Franz Schwechten, la stazione fu chiusa e demolita nel 1952. • Askanischer Platz b Anhalter Bahnhof c M29, M41 È DI NUOVO AMORE Amata ed invidiata, Marlene Dietrich è stata la prima attrice tedesca a sfondare ad Hollywood. Nata nel 1901 a Schöneberg, all’epoca sobborgo di Berlino, Marie Magdalene era la figlia di un ufficiale di polizia. All’età di 11 anni, da spirito indipendente quale era, cambiò il suo nome in Marlene. Nel 1921 abbandonò gli studi di violino in favore del teatro, ed ebbe come maestro il grande Max Reinhardt. Dopo una dozzina di piccole parti in film muti, catturò l’attenzione del regista Josef von Sternberg per il ruolo di Lola, ballerina e cantante di cabaret nel film L’angelo blu

(1930). Divenne immediatamente una stella di livello mondiale per via del suo modo seducente di recitare e di cantare. Emigrata ad Hollywood negli anni ’30 lavorò con Hitchcock, Ernst Lubitsch, Orson Welles e Billy Wilder. All’apice della sua fama rifiutò un’enorme offerta di Josef Goebbels per tornare a lavorare nella Germania nazista. Divenne cittadina americana e immensamente popolare tra i combattenti in Europa per i suoi spettacoli. Per questo, quando ritornò in Germania per

cantare nel 1960, fu accusata da una parte dei tedeschi di essere una traditrice della patria. Morì a Parigi nel 1992, ma è stata sepolta accanto a sua madre nel cimitero di Berlino. Alla sua memoria è stata dedicata la Marlene Dietrich Platz nella zona di Potsdamer Platz.


52

IN GIRO PER BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: POTSDAMER PLATZ Chiamato con il nome di una delle più celebrate attrici degli anni d’oro della Repubblica di Weimar, il lungo pendio erboso del Tilla-Durieux Park conduce al rinato quartiere di Potsdamer Platz. Alla sua destra, su Gabriele Tergit Promenade, il parco è fiancheggiato dai mattoni rossi degli uffici del Park Kolonnaden, che conducono alle nuove scintillanti torri di Potsdamer Platz. Girate a destra su Stresemannstrasse fino all’IBAHochhaus (Wohnhof) (int. 109) che domina l’angolo di Dessauer Strasse. Dalla facciata di vetro e bronzo, questo condominio è stato progettato nel 1993 dall’architetta avanguardista inglese d’origini irachene Zaha Hadid. Tornate indietro su Niederkirchnerstrasse per giungere alla MartinGropius-Bau, un museo che ospita una serie d’importantissime mostre. La sua entrata è stata spostata sul portico nord dove i vicini resti del Muro di Berlino e i suoi graffiti sono ciò che rimane in questa zona da vedere del vecchio confine Est-Ovest. Dietro al Muro troverete altre vestigia del passato totalitarista della Germania: i resti del quartier generale della Gestapo trasformati in una mostra a cielo aperto, la “Topografia del terrore”. Da qui girate a destra su Whihelmstrasse, dove i cartelli segnalano il luogo dove si trovavano alcuni dei più importanti ministeri di Prussia e del Reich tedesco fino al 1945. Prendete Anhalterstrasse per tornare su Stresemannstrasse e girate a sinistra verso un’altra vestigia del passato, la neorinascimentale facciata in mattoni gialli di quella che è stata una delle più importanti stazioni ferroviarie della città, la Anhalter Bahnhof. Le sue rotaie sono state rimpiazzate da un campo di calcio. Proseguendo vedrete il tetto di legno bianco della Tempodrom hall che ospita musical e concerti pop. Hallesche Strasse vi condurrà, passando in mezzo ad un altro parco boscoso, a Stresemannstrasse e, sulla destra, alla Willy BrandtHaus e alle sue rosse bandiere (1996), quartier generale del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD).


POTSDAMER PLATZ

53

UN GIRO INTORNO A POTSDAMER PLATZ. Il quartiere, sul vecchio confine Est-Ovest, combina alcuni interessanti esempi di architettura moderna con cupi ricordi del recente passato. Partenza: xMendelssohn-Bartholdy-Park

Arrivo: xHallesches Tor


54

RICORDANDO IL MURO

l Muro che ha diviso Berlino dal 1961 al 1989 fu ufficialmente chiamato Antifaschistischer Schutzwall (Baluardo Protettivo Antifascista) dal governo della DDR e Muro della vergona da quello dell’Ovest. Dopo la caduta, quando i suoi pezzi furono venduti come souvenirs, l’unico segmento rimasto in piedi fu dichiarato monumento nazionale. Queste vestigia, insieme a monumenti e musei commemorativi, sono il simbolo più significativo della divisione della Germania. I segmenti più lunghi si trovano su Niederkirchnerstrasse ad est della Martin-Gropius-Bau, nei pressi dell’Invalidenfriedhof (…) e nel Mauerpark (Parco del Muro...). Nel resto della città una doppia fila d’acciottolato lunga 45 km segna quello che era il suo percorso. La mostra permanente, il “Miglio storico del Muro di Berlino” (Geschichtsmeile Berliner Mauer), è composta da 30 pannelli informativi a ricordo di alcuni eventi che si svolsero in quei luoghi. Nel 2006 si è inaugurato Il sentiero del Muro (Berliner Mauerweg). Questo tracciato di 160 km si snoda per tutta la ex frontiera tra Berlino Ovest e la Germania dell’Est ed è punteggiato da numerosi pannelli informativi e mappe. È possibile anche noleggiare una guida multidimediale con navigatore GPS.

I

East Side Gallery (mappa 1 I5-J5) La sezione del Muro più lunga rimasta in piedi si snoda per 1,3 km tra la Ostbahnhof e l’Oberbaumbrücke. Nell’euforia che regnava tra il 1989 e 1990, artisti da tutto il mondo giunsero a Berlino per dipingere sul lato est del Muro, fino ad allora immacolato. Le 106 opere non hanno resistito all’erosione e agli atti vandalici e sono state recentemente restaurate per la seconda volta. • Mühlenstrasse, Friedrichshain xb Warschauer Strasse b Ostbahnhof v M10, M13 c 140, 142, 147, 240, 248, 347 Check Point Charlie (F4) Dal 1961 al 1989 questo è stato uno dei punti focali della Guerra Fredda. Tra Kochstrasse e Zimmerstrasse l’esercito statunitense creò un posto di controllo al valico tra Est ed Ovest. Dall’altra parte le guardie di frontiera della DDR erano delegate dai loro padroni sovietici al controllo del traffico e di eventuali tentativi di fuga, mentre gli ufficiali della dogana controllavano passaporti ed effetti personali. Intorno al gabbiotto della dogana c’era una vasta terra di nessuno perennemente illuminata, con blocchi anticarro, ostacoli


55 per rallentare il traffico e torri d’avvistamento con guardie armate. Oggi l’incrocio di Friedrichstrasse è segnalato unicamente dal vecchio cartello “You are leaving the american sector” e da due grandi fotografie nel mezzo della strada, di un soldato sovietico che guarda verso sud da un lato e di un soldato statunitense che guarda a nord dall’altro. • Friedrichstrasse/Zimmerstrasse, Kreuzberg x Kochstrasse, Stadtmitte c M29, M48, 265 Museo del Muro – Haus am Checkpoint Charlie (F4) Il piccolo ma interessantissimo Museo del Muro racconta la vita in città durante gli anni della divisione e documenta tutti i modi che sono stati escogitati per oltrepassare il Muro, quelli più ingegnosi, quelli coronati da successo così come quelli che non ebbero fortuna. Una mostra a parte illustra la lotta non violenta per i diritti umani in tutto il mondo. • Tutti i giorni 9-22 t 253 72 50 • Friedrichstrasse 43–45 x Kochstrasse, Stadtmitte c M29 Parlament der Bäume/Gedenkort Weisse Kreuze (E3) Sul vecchio confine, a Schiffbauerdamm, il “Parlamento degli alberi” combina segmenti del Muro con alberi, fotografie e messaggi, a commemorare quelli che hanno perso la loro vita tentando la fuga. Dalla parte opposta su Reichstagufer una serie di croci bianche sono state poste nei punti dove alcuni fuggitivi sono stati uccisi. • Schiffbauerdamm/Reichstagufer x Bundestag xb Brandenburger Tor c 100, M85, TXL Gedenkstätte Berliner Mauer (F1) Il memoriale per le vittime del regime comunista si trova in un luogo con un alto valore simbolico. Infatti su Bernauer Strasse il Muro passava direttamente in mezzo ai palazzi le cui porte finestre furono sbarrate per prevenire le fughe. Il memoriale comprende una sezione del Muro riedificata sul suo tracciato originale, un centro documentale e la Cappella della Riconciliazione, nel luogo dove sorgeva l’antica Parrocchia della Riconciliazione (1894), fatta demolire dal governo della Germania Est nel 1985. Un nuovo padiglione del museo è stato inaugurato per il cinquantesimo anniversario della costruzione del Muro, il 13 Agosto del 2011. • Tutti i giorni tranne Dom, Apr-Ott 10-18, Nov-Mar 10-17 t 467 98 66 66 • Bernauer Strasse 111/119 b Nordbahnhof v M8, M10, 12 c 245, 247


56

IN GIRO PER BERLINO

TIERGARTEN Il Tiergarten è un bellissimo parco, che deve il suo nome al quartiere dove si trova, posizionato tra Mitte e Charlottenburg. “Il giardino degli animali” era un bosco dove gli Hohenzollern andavano a caccia di cervi e cinghiali. Oggi è una meta frequentatissima per picnic, grigliate, concerti rock e gite in barca. Il parco è tagliato dall’ampio Viale 17 Aprile (data della rivolta dei lavoratori della Germania Est nel 1953). Durante i fine settimana, di fronte alla stazione della S-Bahn Tiergarten si tiene un grande mercato delle pulci e dell’artigianato. Nella zona sud-est del parco si trova il Kulturforum con i suoi musei dedicati all’arte europea.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE

Architettura Kulturforum.............56 Philharmonief

.......57

St.-Matthäus-Kirche..59 Band des Bundesf ..63 Divertimento Zoologischer Garten..60 Haus der Kulturen der Welt..................60

Punti di riferimento La vittoria alata .......60 Reichstagf .............61 Bundeskanzleramt...63 Luoghi della memoria Gedenkstätte Deutscher Widerstand .............59 Musei MusikinstrumentenMuseum .................57 Gemäldegalerief ....58 Kunstgewerbemuseum..................58

Kupferstichkabinett..58 Neue Nationalgalerief ....58 Bauhaus-Archiv/ Museum für Gestaltung..............59 Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwartf ..........63 ITINERARIO A PIEDI 64 MANGIARE E BERE 103

Kulturforum (D-E4) Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’area tra Potsdamer Platz ed il canale Landwehr era una zona desolata della città. A partire dal 1960 è stata trasformata in un complesso culturale progettato da architetti del calibro di Mies van der Rohe, Hans Scharoun e Hilmer & Sattler, diventando grazie a musei, sale per concerti, biblioteche e istituti uno dei punti di riferimento


TIERGARTEN

57

La Marie Elisabeth-Lüders-Haus fa parte del Band des Bundes, i nuovi edifici del parlamento lungo la Sprea.

culturali di Berlino. x Mendelssohn-Bartholdy-Park xb Potsdamer Platz c 200, M29, M41, M48, M85 La Filarmonica (E4) Hans Scharoun, l’ideatore del Kulturforum, progettò questa struttura quale casa dell’orchestra filarmonica di Berlino, tenendo conto del suo gusto per le forme libere. Lavorando a stretto contatto con Herbert von Karajan, creò per l’orchestra un luogo dall’acustica perfetta. Accanto alla filarmonica si trova la Kammermusiksaal (Sala per la musica da camera), chiamata anche la piccola filarmonica. • Visite giornaliere alle 13 t 25 48 81 56 • Herbert-von-Karajan-Strasse 1 Musikinstrumenten Museum (E4) Una collezione dettagliatissima di strumenti dal XVI secolo al XX secolo, che include il più grande organo da teatro d’Europa. Si ha anche la possibilità di suonare alcuni degli strumenti o ascoltare varie dimostrazioni su strumenti a tastiera. • Mar-Mer, Ven 9-17, Giov 922, Sab-Dom 10-17 t 25 48 11 78 • Ben-Gurion-Strasse


58

IN GIRO PER BERLINO

Gemäldegalerie (D4) Nel cuore del Kulturforum, questo museo ospita una delle più ricche collezioni d’opere di pittori europei dal Medioevo al XVIII secolo. Dopo 50 anni di separazione a causa della Guerra Fredda, le tele provenienti dalla Museuminsel ad Est e dal Dahlem ad Ovest, sono state riunite in questa splendida struttura. Una superba illuminazione valorizza i dipinti. Tra gli autori presenti troviamo opere dei tedeschi Schongauer, Altdorfer, Dürer e Cranach, dei fiamminghi Van Eyck, Memling, Bruegel, Rubens, Van Dyck e Rembrandt, di Giotto, Botticelli, Raffaello, Giorgione e Caravaggio, dei francesi Georges de la Tour, Poussin e Watteau, di Velázquez e degli inglesi Reynolds e Gainsborough. • Tutti i giorni (no Lun) 10-18 (Giov 10-22) t 266 42 30 40 • Matthäikirchplatz Kunstgewerbemuseum (E4) Il Museo d’Arti Applicate offre un’interessante collezione d’arte e artigianato dal Medioevo ai giorni nostri. Tra le attrazioni principali troviamo il tesoro guelfo, con i suoi ornamenti d’oro forgiati a Brunswick (XI-XV secolo), e il tesoro del consiglio comunale di Lüneburg (XV-XVI secolo). • Mar-Ven 10-18, Sab-Dom 11-18 t 266 42 30 40 • Matthäikirchplatz Kupferstichkabinett (D4) Il Museo delle Stampe e dei Disegni, espone oltre 110.000 opere tra acqueforti, pastelli, olii e disegni così come 550.000 stampe che includono lavori di Botticelli, Dürer, Rembrandt, Menzel, Picasso e Warhol. Una delle più importanti collezioni al mondo nel suo genere. • MarVen 10-18, Sab-Dom 11-18 t 266 42 30 40 • Matthäikirchplatz Neue Nationalgalerie (E4) L’imponente Nuova Galleria Nazionale, in vetro e acciaio, fu uno degli ultimi lavori (1968) dell’architetto Bauhaus Ludwig Mies van der Rohe. La galleria ospita prestigiose mostre al pian terreno e la sua collezione permanente al piano interrato. Vi si trovano, tra i tanti, capolavori di Edvard Munch, Kokoschka, Picasso, Kirchner, Klee, Feininger e Dix. Le sculture al suo esterno sono opera di Ernst, Giacometti, Moore, Picasso e Calder. • MarMer, Ven 10-18, Giov 10-22, Sab-Dom 11-18 La mostra permanente potrebbe essere chiusa nel periodo delle mostre temporanee t 266 42 30 40 • Potsdamer Strasse 50


St.-Matthäus-Kirche (E4) Questa sobria chiesa neo-romanica (1846), dietro alla Neue Nationalgalerie, spicca in contrasto all’architettura moderna del Forum. Danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale è stata restaurata nel 1960. Oltre ai servizi religiosi, la chiesa ospita anche mostre ed è parte integrante del Kulturforum. • Aperta tutti i giorni, tranne Dom pomeriggio, fino alle 18 t 262 12 02 • Matthäikirchplatz Gedenkstätte Deutscher Widerstand (D4) Il memoriale della resistenza tedesca si trova nel luogo del tentato colpo di stato del 20 Luglio del 1944, nel complesso Bendler, che fu la sede del Ministero della Difesa fin dal 1933. La mostra documenta la lotta contro il nazionalsocialismo, come si formò e si sviluppò la resistenza dal 1933 al 1945. • Lun-Mer, Ven 9-18, Giov 9-20, SabDom 10-18. Entrata libera t 26 99 50 00 • Stauffenbergstrasse 13–14 x Kurfürstenstrasse xb Potsdamer Platz c M29, M48, 200 Bauhaus-Archiv/Museum für Gestaltung (D5) Per l’archivio e le sale espositive della storica scuola di Design Bauhaus, il suo fondatore Walter Gropius progettò questo complesso che venne però completato solo nel 1978, 9 anni dopo la sua morte. Situato su una riva del Landwehrkanal, si sono esposti arredi, tessuti, modelli architettonici, sculture, dipinti, ed altri lavori tutti in stile Bauhaus, di cui questo museo ospita la più grande collezione al mondo. • Tutti i giorni tranne Mar, 10-17 t 254 00 20 • Klingelhöferstrasse 14 x Nollendorfplatz c 100, 106, 187, M29

MIES L’architetto Bauhaus Ludwig Mies Van der Rohe ha avuto uno strano rapporto con Berlino. Legò il suo nome a quello del padiglione tedesco dell’Expo del 1929 di Barcellona e tutti gli altri suoi capolavori vennero progettati negli Stati Uniti. Controvoglia progettò l’elegante Neue Nationalgalerie per il Kulturforum, e si sostiene che il progetto in realtà si basasse su di uno schizzo per una fabbrica di Cuba. Architetti Bauhaus come Walter Gropius e Marcel Breuer emigrarono negli USA nel 1933, egli invece rimase a Berlino fino al 1937, quando capì che Hitler aveva idee architettoniche così diverse dalle sue per trovare alcuna soddisfazione nel lavorare nella Germania del Terzo Reich.


60

IN GIRO PER BERLINO

Zoologischer Garten (B4–C5) L’entrata dello zoo, aperto fin dal 1884, avviene da una porta a forma di pagoda a difesa della quale si trovano due elefanti. Lo zoo di Berlino è uno dei più grandi al mondo. Tra i suoi 19.000 animali si trovano elefanti indiani e africani, panda, rinoceronti, coccodrilli, felini e un giardino d’animali della fattoria ideale per i più piccoli. • Mar-Ott 9-18.30, resto dell’anno 9-17 t 25 40 10 • Hardenbergplatz 8, Budapester Strasse 32/34 xb Zoologischer Garten c 100, 109, 110, 200, 245, 249, M45, M46, M49, X9, X10, X34 La vittoria alata (C3) Questa colonna della vittoria, che domina la rotatoria Grosser Stern al centro del Tiergarten, celebra le vittorie prussiane contro la Danimarca nel 1864, l’Austria nel 1866 e la Francia nel 1871. Tramite una scala a spirale di 285 gradini si raggiunge il punto d’osservazione ai piedi della statua dorata. Sul lato est della rotatoria si trovano le statue del Cancelliere Bismarck, del Feldmaresciallo Moltke e del Ministro della guerra Roon. • AprOtt Lun-Ven 9.30-18.30, Sab-Dom fino alle 19, il resto dell’anno tutti i giorni 9.30-17.30 t 391 29 61 • Strasse des 17. Juni/Grosser Stern x Hansaplatz b Bellevue c 100, 106, 187 Haus der Kulturen der Welt (D3) Conosciuta come “l’ostrica incinta”, o “il sorriso di Jimmy Carter”, questa sala congressi (1957) ospita concerti, festival e mostre temporanee. Nel suo stagno si riflette una scultura bronzea di Henry Moore. Di fronte, le 68 campane del carillon della torre in granito nero suonano ogni giorno alle 12 e alle 18. • Tutti i giorni 10-19, le mostre 11-19 tranne il martedì t 39 78 71 75 • John-Forster-DullesAllee 10 x Bundestag c 100, M85 Reichstag, Parlamento tedesco (E3) Una delle grandi conquiste della democrazia in Germania è stata quella di convertire la cupa immagine dell’enorme palazzo del parlamento (XIX secolo), trasformandolo in una vera e propria attrazione turistica. Due artisti stranieri hanno contribuito a questa trasformazione. Nel 1995, l’artista concettuale Bulgaro


TIERGARTEN

61

Cristo lo coprì sotto un telo e per questo attirò 5 milioni di visitatori e, nel 1999, l’architetto britannico Norman Foster realizzò la sua magica cupola di vetro, dando così una nuova luminosità a tutto l’edificio. La cupola è aperta al pubblico, e la sua cima si raggiunge tramite un ascensore o una scala a chiocciola. L’iscrizione sotto il portico occidentale Dem Deutschen Volke (Per il popolo tedesco) improvvisamente assume un vero significato. Non perdetevi la cancelleria, completata nel 2001. • La cupola è aperta tutti i giorni dalle 8 a mezzanotte (ultimo accesso 22). Per il resto dell’edificio, visite su appuntamento t 227 32 152. Il ristorante sul terrazzo solo su prenotazione, aperto tutti i giorni 9-16.30, 18-30-24 t 22 62 99 33 • Platz der Republik x Bundestag c 100, M85 STAZIONI CHE CAMBIANO Durante gli anni della divisione, la Bahnhof Zoo era la stazione principale per i treni provenienti dalla Germania Ovest ed era famosa per gli sbandati che soggiornavano per tutto il giorno al suo esterno e nelle sue sale. Oggi un animato centro commerciale aperto fino a tardi ha trasformato la stazione in un luogo molto più gradevole, all’interno del quale le due principali attrazioni sono l’enorme edicola che

vende giornali e riviste di tutto il mondo e il chiosco dei pretzel, che gli intenditori considerano tra i migliori di tutta la Germania. La nuova stazione centrale in acciaio e vetro, la Lehrter Bahnhof, ha richiesto 10 anni per essere terminata. È stata

progettata per ricevere un traffico giornaliero di 300.000 passeggeri e si trova a pochi passi dalla cancelleria, il Reichstag e altri edifici del parlamento.



TIERGARTEN

63

Bundeskanzleramt – Band des Bundes (D-E3) Lungo un’ansa della Sprea si trova una serie di edifici del nuovo distretto governativo opera degli architetti berlinesi Axel Schultes e Charlotte Frank. La “striscia federale” parte ad ovest nel Kanzlepark, sulla riva destra del fiume. Il Bundeskanzleramt, un cubo di nove piani in vetro e cemento bianco è il nuovo ufficio e residenza del cancelliere e si trova nell’angolo a nord-est del Tiergarten. Questo maestoso edificio, aperto nel 2001, guarda, attraverso un ampio viale, al palazzo degli uffici del parlamento, Paul-Löbe-Haus, collegato da un ponte pedonale al suo gemello Marie-Elisabeth-Lüders-Haus. Come per il Reichstag l’accento architettonico di questi edifici è posto sulla trasparenza del vetro a simboleggiare un concetto di nitidezza politica per la nuova Germania unita. x Bundestag

Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart (E2) Sul lato nord della Sprea, questa antica stazione ferroviaria (1847) è stata riconvertita in un Museo d’Arte contemporanea che ospita lavori di Baselitz, Beuys, Kiefer, Lichtenstein, Rauschenberg, Twombly e Warhol, così come importanti mostre. Qui, nella Rieckhallen, è esposta la controversa Flick collection. • Mar-Ven 10-18, Sab 11-20, Dom 13-18 t 39 78 34 11 • Invalidenstrasse 50/51 x Naturkundemuseum xb Hauptbahnhof v M6, M8, 12 c 120, 123, 147, 240, 245

Il ritratto di Mao (1973) opera di Andy Warhol esposta al Museüm für Gegenwart.


64

IN GIRO PER BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: TIERGARTEN Da Holstein Ufer, lungo la Sprea, attraversate il ponte Moabiter. Passate davanti ad un parco giochi, superato il quale troverete il Ministero dell’ Interno, dalla particolare forma ad U, che è il più ad ovest tra i nuovi palazzi governativi. Lì, un busto di Konrad Zuse (1910-95) celebra il “Padre del computer”, un altro invece rappresenta lo scrittore Thomas Mann (18751955). Riattraversando il ponte, al 29 di Bartingalle, fate provviste per il vostro picnic nel Tiergarten nella storica pasticceria Konditorei Buchwald, famosa fin dal 1852 per i suoi Baumkuchen (biscotti di pan di spagna). Seguite poi il fiume verso est fino allo Schloss Bellevue (XVIII secolo), che condivide il parco con il Bundespräsidialamt palazzo di forma ovale, ufficio del Presidente della Repubblica. L’antico parco di caccia del Tiergarten si estende ad est della Spreeweg. Troverete spazi verdi dove riposarvi e zone attrezzate per fare i barbecue. All’altezza del Lutherbrücke, prendete John-Foster-Dulles-Allee e, guardando dall’altra parte del fiume, noterete la serpentina di palazzi conosciuta come Bundesschlange (serpentina federale), dove soggiornano i parlamentari che non risiedono in città. Proseguendo s’incontra la Haus der Kulturen der Welt, l’“ostrica incinta” (ai berlinesi piacciono i soprannomi originali) e la sua torre carillon con 68 campane. Girate a destra su Paul-Löbe-Allee e costeggiate il Bundeskanzleramt (2002), gli uffici del cancelliere tedesco. Proseguite seguendo Otto-von-Bismarck-Allee e superate l’ambasciata svizzera (XIX secolo). Arrivati in Adenauer-strasse, attraversate l’elegante Kronprinzenbrücke di Santiago Calatrava. Girate a destra su Schiffbauerdamm verso i due nuovi scintillanti e volutamente trasparenti uffici del parlamento, la Marie-Elisabeth-Lüders-Haus e la Paul-Löbe-Haus. Questi edifici sono dedicati a due famosi politici dell’era pre-hitleriana. Alla fine del ponte, scendete gli scalini del fiume e fate due passi fino al Reichstag, sede del parlamento. Sono sempre molti i turisti in fila per visitare la cupola di vetro che l’architetto inglese Norman Foster progettò, come disse egli stesso, per “permettere ai cittadini tedeschi di guardare dall’alto i rappresentanti da loro eletti”.


TIERGARTEN

65

IL QUARTIERE GOVERNATIVO NEL TIERGARTEN. Fate una passeggiata tra parco e fiume dove joggers, persone che fanno picnic e coppiette a passeggio possono ammirare i palazzi della politica tedesca. Partenza: b Bellevue Arrivo: c 100 Reichstag


66

BERLINO PER BAMBINI

i sono tantissime cose da fare a Berlino per i bambini di tutte le età. Sport a volontà, nuoto e pattinaggio in primavera ed in estate, così come pattinaggio su ghiaccio e slittino in inverno. Ci sono modi per rendere divertenti anche le visite turistiche.

C

Girando per la città Le crociere sulla Sprea, il Landwehr Canal e il fiume Havel, sono un modo molto rilassante per vedere la città. Le crociere partono dalla Museuminsel, dallo Schlossbrücke (Charlottenburg), dal Wannsee e dal Treptower Park. Una simpatica alternativa può essere un giro sul bus trainato dai cavalli in giro per Nikolaiviertel. Le biciclette possono essere affittate anche con l’aggiunta di un seggiolino per bambini. I monumenti più visitati, sicuramente per il loro panorama, sono la cupola di vetro del Reichstag e il Revolting Telecafé ai 207 metri di altezza della Fernsehturm. Uno dei modi migliori per far accettare ai vostri figli una visita alla collezione egizia del Neues Museum è promettergli che vedranno le mummie antiche di 3.000 anni. Abbinate la vostra visita allo Schloss Charlottenburg con un picnic nei giardini del castello. Una gita a Dahlem e al suo Museo d’Arte orientale può includere anche una visita al Domäne Dahlem (Königin-Luise Strasse 49,...), un piccolo museo che ospita una mostra sulla vita negli antichi villaggi di contadini e uno zoo per bambini dove poter vedere e toccare gli animali della fattoria. Parchi giochi Aree da gioco ben attrezzate si possono trovare nel Tiergarten, al Grunewald e in altri parchi e piazze in tutta la città. Uno dei parchi di quartiere migliori è il Park am Wasserturm a Prenzlauer Berg. Nel vicino Bauspielplatz (Kollwitzstrasse 37) i giovani sono stimolati a provare le loro capacità manuali con il legno, la pietra e il ferro. Sport Il rollerblade è divenuto lo sport preferito di migliaia di famiglie, che partecipano ogni Domenica sera da Maggio fino alla fine d’Agosto (quando non piove) alla “skate by night”, una sfilata tra le strade senza traffico. La


67 partenza e l’arrivo sono su Alexanderplatz. Si parte alle 20.30 in direzione di Karl-Marx-Allee. Il percorso di 28 km si snoda lungo il Landwehr Canal, passando per Kreuzberg, il Tiergarten e Charlottenburg (I pattini si possono affittare allo Ski-Shop Charlottenburg, Schustehrusstrasse 1...) Le migliori nuotate estive, così come altri sport acquatici e beachvolley, si possono praticare sulle spiagge sabbiose della Strandbad Wannsee. In inverno, il pattinaggio su ghiaccio si pratica nel piccolo Schlachtensee, o sulla pista a Potsdamer Plate. Per gli amanti del calcio, l’Olympiastadion è la casa dell’Herta. Oltre al calcio lo stadio ospita meeting internazionali di atletica.

Shopping Il non plus ultra degli orsacchiotti e dell’intera gamma di peluches, lo si trova allo Steiff in Berlin, Kurfürstendamm 220... Per la più vasta offerta inimmaginabile di giochi, dalle bambole fino ai giochi elettronici più in voga, andate dritti al quinto piano del grande magazzino KaDeWe, Tauentzienstrasse 21, t 212 10. Come suggerisce il nome, il Bonbonmacherei Kolbe & Stecher, Oranienburger Strasse 32, Mitte, t 44 05 52 43 è un negozio dove i dolci vengono prodotti direttamente davanti ai clienti (eccetto in Luglio e Agosto quando l’eccessiva umidità lo rende tecnicamente impossibile).


68

IN GIRO PER BERLINO

CHARLOTTENBURG Il cuore di Charlottenburg è la Kurfürstendamm, da tutti chiamata Ku’ damm. Partendo dalla Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche si estende per 3,5 km fino alla piccola stazione ferroviaria di Halensee.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE

Storia La storia di Berlino ..71

Schloss Charlottenburgf ....73

Luoghi della memoria Kaiser-WilhelmGedächtnis-Kirchef..68 Jüdisches Gemeindehaus........71

In giro per Europa-Center.........69 KaDeWef ..............69 Kurfürstendammf ..70 Savignyplatzf ........71

Musei Museum für Fotografie – Helmut Newton Stiftung......70 Käthe-KollwitzMuseum .................71

Architettura U-BahnWittenbergplatz ......70

Museum Berggruen...............74 Bröhan-Museum .....74 Sammlung ScharfGerstenbergf .........74 Sport Olympiastadion .......75

ITINERARIO A PIEDI 76 MANGIARE E BERE 104

Kaiser-Wilhelm-GedächtnisKirche (B4) Le rovine della chiesa memoriale dell’Imperatore Guglielmo (1895) e le sue moderne aggiunte formano uno dei simboli più importanti della Seconda Guerra Mondiale e del ritorno alla pace. Con la loro caratteristica irriverenza i berlinesi chiamano la guglia distrutta della chiesa “il dente spezzato”, mentre il più recente campanile esagonale e la cappella ottagonale vengono rispettivamente chiamati “il rossetto” e “il porta cipria”. All’interno della cappella neo-romanica da apprezzare i rilievi scolpiti e i fregi in onore dei sovrani Hohenzollern. • Dom-Sab 10-18, numerose le visite guidate al giorno t 218 50 23 • Breitscheidplatz x Kurfürstendamm xb Zoologischer Garten c 100, 109, 110, 200, 204, 245, M45, M46, M49, X9, X10, X34


CHARLOTTENBURG

69

Le rovine della Kaiser-Wilhelm-GedächtnisKirche sono state preservate a ricordo degli orrori della guerra.

Europa-Center (C5) In Breitscheidplatz oltre alla Kaiser-Wilhelm-GedächtnisKirche si trova questo centro commerciale con annessi un albergo, un cinema e degli uffici. Questo edificio negli anni ’60 è stato il simbolo del capitalismo contrapposto al socialismo vigente nella zona Est. La stella della Mercedes-Benz venne posta volutamente al ventiduesimo piano del palazzo, a simboleggiare la ricchezza della zona Ovest. Nella piazza sottostante la bella fontana di granito Weltkugelbrunnen (Fontana del pianeta terra) è un punto di ritrovo per i giovani berlinesi • Tauentzienstrasse 9–12 x Wittenbergplatz xb Zoologischer Garten c M45, M46, M49 KaDeWe (C5) Non lontano da Ku’damm lungo la Tauentzienstrasse si trova questo enorme grande magazzino, il cui nome completo è Kaufhaus des Westens (Grandi magazzini dell’Ovest). Aperto fin dal 1907 ha vissuto il suo giorno memorabile il 10 Novembre 1989, quello dopo la caduta del Muro. Sebbene la stragrande maggioranza dei berlinesi dell’Est non si potesse permette-


70

IN GIRO PER BERLINO

re i capi degli stilisti francesi e italiani delle sue boutiques né la varietà di specialità esotiche dei suoi ristoranti, questo è il luogo dove si recarono in massa per vedere cosa si erano persi in tutti quegli anni. Dalla vetrata semicircolare del ristorante all’ultimo piano, si può godere una vista unica sui tetti di Berlino. • Lun-Giov 10-20, Ven 10-21, Sab 9.30-20 t 21 21 0 • Tauentzienstrasse 21–24 x Wittenbergplatz c M19, M29, M46 U-Bahn-Wittenbergplatz (C5) Questa stazione della metropolitana è la più bella di Berlino e si può ritenere un vero e proprio monumento. Fu costruita nel 1902 dall’architetto Paul Wittig, ed era il centro delle attività commerciali di quella che all’epoca era conosciuta come “City West”. Ampliata nel 1912, fu drasticamente modernizzata dopo la Seconda Guerra Mondiale. Fortunatamente la facciata è stata recentemente restaurata e riportata alle sue forme neoclassiche con gli splendidi lumi riposizionati all’entrata. Museum für Fotografie – Helmut Newton Stiftung (C5) Sotto un unico tetto, il Museo della Fotografia ospita una serie di mostre e la Fondazione Helmut Newton. Il fotografo australiano nacque a Berlino nel 1920 (originalmente Helmut Neuständer) per poi emigrare dalla Germania nel 1938. • Tutti i giorni tranne Lun 10-18, Giov 10-22 t 31 86 48 25 t 31 86 48 56 (Helmut Newton Stiftung) • Jebensstrasse 2 xb Zoologischer Garten c 100, 109, 110, 200, 204, 245, 249, M45, M46, M49, X9, X10, X34 Kurfürstendamm (A-B5) Questo scintillante viale ha vissuto due momenti d’oro durante il XX secolo. Nei magnifici anni ’20 era zona di teatri, ristoranti e negozi alla moda, in competizione con la pompa artistocratica di Unter den Linden e l’eleganza fredda di Friedrichstrasse. Durante gli anni della Guerra Fredda, invece, è stata la vetrina di Berlino Ovest e, nel 1989, il primo luogo che i berlinesi dell’Est affollarono dopo la caduta del Muro. Oggi deve competere con il rinascere delle zone di Berlino Est, ma la sua essenza chic borghese si respira ancora nelle sue eleganti boutiques, nei cinema, nei teatri e nei café. Come la sua rivale Unter den Linden, la Ku’damm nasce come strada che univa il centro della città alla residenza di caccia reale nella foresta del Grunewald. Bismarck, di ritorno da Parigi conquistata dai prussiani nel 1871, decise di trasformarla in un viale simile agli Champs-Élysées. Tra i luoghi alla moda lungo i


CHARLOTTENBURG

71

suoi marciapiedi l’Hotel Kempinski, dove le persone che non si possono permettere una stanza spendono una follia per un drink nel suo superbo bar, il Bristol. Nella zona est del viale, il teatro d’avanguardia Schaubühne, è parte del “Woga”, complesso ideato da Erich Mendelssohn negli anni ’20, rivoluzionario per l’epoca, che combinava nello stesso edificio cinema, teatri, negozi, hotel e appartamenti. Jüdisches Gemeindehaus (B5) A nord della Ku’damm, il Centro della Comunità Ebraica si trova in un moderno edificio all’interno di un cortile che incorpora il portale della sinagoga distrutta dai nazisti durante la notte dei cristalli del 1933. Il centro ospita anche una piccola biblioteca ed una sinagoga. t 88 02 80 • Fasanenstrasse 79–80 x Uhlandstrasse, Kurfürstendamm xb Zoologischer Garten c M49, X10, X34 Käthe-Kollwitz-Museum (B5) Ospitato in un’elegante villa, questo piccolo museo espone sculture e bozzetti di Käthe Kollwitz (1867-1945). Nata a Königsberg, studiò a Berlino sposando un dottore che lavorava in una zona povera della città. La sua casa-studio a Prenzlauer Berg è stata distrutta durante i bombardamenti del 1943. • Tutti i giorni 11-18 t 882 52 10 • Fasanenstrasse 24 x Uhlandstrasse xb Zoologischer Garten c 109, 110, 204, 249, M19, M29, M46, X10 Savignyplatz (B5) Oltre gli archi della ferrovia sopraelevata questa piazza alberata e le sue tre ramificazioni, Carmer, Knesebeck e Grolmanstrasse, sono frequentate da numerosi artisti, scrittori, attori e dai loro ammiratori. La zona è ricca di librerie, gallerie d’arte, ristoranti raffinati e bar sporchi ma alla moda. La fauna può ricordare quella degli anni ’20 rappresentata nei dipinti dai colori vivaci di George Grozs, il quale visse al civico 6 dopo il suo ritorno dall’esilio negli Stati Uniti. b Savignyplatz c M49, X34 La Storia di Berlino (B5) Una sorta di museo multimediale che documenta la storia di Berlino, dalla sua fondazione nel 1237 al giorno d’oggi. Le visite guidate sono in dodici lingue. Un tunnel del tempo, una serie di stanze a tema, un sistema 3D vi faranno fare un salto nel passato. Particolarmente impressionante è il rifugio anti-atomico, costruito nel sottosuolo, che dà la stra-



CHARLOTTENBURG

73

na sensazione di rivivere la Guerra Fredda. • Tutti i giorni 10-20, ultima entrata ore 18 t 887 20 100 • Kurfürstendamm 207–208 x Uhlandstrasse b Savignyplatz c 109, 110, M19, M29, X10

Il lussureggiante giardino che circonda il Castello barocco di Charlottenburg.

Schloss Charlottenburg (mappa 3 a2-3) La residenza estiva della Regina Carlotta fu costruita nel 1695 e ampliata nel XVIII secolo divenendo uno dei più bei edifici barocchi prussiani. Johann Friedrich Eosander progettò la cupola e l’Orangerie dell’ala ovest, mentre Georg von Knobelsdorff aggiunse la lussuosa ala est per Federico il Grande. Inizialmente commissionata per il Castello di Berlino, la bronzea statua di Andreas Schlüter raffigurante Federico Guglielmo (1697), fu portata qui nel 1952. Dovette essere recuperata dal lago Tegel dopo che affondò insieme ad una chiatta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. I mobili all’interno del palazzo, distrutti durante la guerra, furono sostituiti da pezzi presi da altri palazzi barocchi. Negli appartamenti reali, l’attrazione maggiore sono la Porzellankabinett, che ospita porcellane del XVII e XVIII secolo provenienti dalla Cina e dal Giappone, la riccamente decorata Eosanderkapelle (Cappella Eosander) e la Eichengalerie (Galleria della quercia), raffinata sede di concerti di musica da camera, oggi come allora. La maggior parte delle collezioni presenti nel palazzo sono ospitate al primo piano dell’ala est. Particolarmente interessanti gli otto capolavori francesi di Watteau nella Goldene Galerie, così chiamata per i suoi stucchi dorati. Il parco del castello, una delle mete preferite dei berlinesi, combina giardini alla francese e all’inglese. Il padi-


74

IN GIRO PER BERLINO

glione Schinkel, in stile italiano, è stato aggiunto vicino all’entrata dell’ala est nel 1824. Porcellane dalla Königliche Porzellan Manufaktur sono esposte nel barocco Belvedere che si trova a nord dello stagno delle carpe. • Vecchio castello (Altes schloss) tutti i giorni tranne Lun, Nov-Mar 10-17; Apr-Ott 1018. La nuova ala: tutti i giorni tranne Mar, Apr-Ott 10-18; Nov-Mar 10-17 t 030 32 09 11 • Spandauer Damm 20–24 x Richard-Wagner-Platz, Sophie-Charlotte-Platz b Westend c 109, 309, M45 Museum Berggruen (mappa 3 a3) In questo museo, creato nel 1996 dalla collezione di Heinz Berggruen, sono esposte opere di Picasso e dei suoi contemporanei. Oltre 100 tra opere d’arte, dipinti e sculture tracciano la carriera del maestro spagnolo. Inoltre vi si trovano opere di Van Gogh, Cézanne, Braque, Klee, Matisse e Giacometti. Per permettere l’esposizione degli ultimi acquisti della famiglia Berggruen, il museo si espanderà in un palazzo attiguo a partire dal 2012. • Tutti i giorni tranne Lun, 10-18 t 34 35 73 15 • Schlossstrasse 1 x Richard-Wagner-Platz, Sophie-Charlotte-Platz b Westend c 109, 309, M45 Bröhan Museum (mappa 3 a3) La collezione Karl Bröhan, un mercante di Amburgo, presenta tutte le tendenze artistiche tra il 1889 e il 1939: Jugendstil (Art Nouveu), mobili, argenteria, porcellane, cristalleria e sculture Art Deco, dipinti di Max Lieberman, Lovis Corinth ed altri ancora. • Tutti i giorni tranne Lun, 10-18 t 32 69 06 00 Schlossstrasse 1a x Richard-Wagner-Platz, Sophie-Charlotte-Platz b Westend c 109, 309, M45 Sammlung Scharf-Gerstenberg (mappa 3 a3) Aperto nel Luglio del 2008, questo museo presenta una collezione di lavori dal titolo “Mondi surreali”, dedicata ai surrealisti e ai loro precursori. Qui si potrà riflettere sul significato delle opere di pittori quali Piranesi, Goya, Redon, Dalí, Magritte, Max Ernst e Dubuffet. I 250 lavori sono stati raccolti da Otto Gerstenberg (18481935), la cui collezione è stata portata avanti dal nipote Walter e da Dieter Scharf. • Tutti i giorni tranne Lun, 10-18 t 34 35 73 15 • Schlossstrasse 70 x Richard-Wagner Platz, Sophie-Charlotte-Platz b Westend c 109, 309, M45


CHARLOTTENBURG

75

Olympiastadion (fuori mappa A4) Casa dell’Herta Berlino, lo stadio di forma ovale fu costruito per le Olimpiadi del 1936 e rinnovato per ospitare la finale dei Mondiali di calcio del 2006. Un elegante tetto in vetro e acciaio copre le tribune che possono contenere 76.000 spettatori. Oltre al calcio, lo stadio ospita concerti e congressi. L’unico ricordo della vecchia struttura sono le porte della maratona. • Disponibili visite individuali o di gruppo t 25 00 23 22 • Olympischer Platz xb Olympiastadion c 104

CURRYWURST In una notte buia e tempestosa del 1949, al chiosco all’angolo tra Kantstrasse e Kaiser-FriedrichStrasse, Frau Herta Heuwer creò quello che i berlinesi definiscono una ghiottoneria, il Currywurst. Questa salsiccia, condita con ketchup, chili, salsa Worcester e una generosa quantità di polvere di curry, garantisce una sorta di riscaldamento centralizzato contro ogni tipo di freddo. Oggi se ne vendono oltre 800 milioni

l’anno. La Signora Heuwer (una targa a sua memoria si trova al 101 di Kantstrasse) registrò la sua ricetta all’ufficio dei brevetti tedesco, ma nel tempo ne uscirono lo stesso molteplici varianti. Servita con cipolle, patatine e un panino per tirare su la salsa, questo snack soddisfa tutti, dal ricco borghese al proletario. Tre posti consigliati dove gustare questa specialità: Curry 195,

Kurfürstendamm 195, Curry 36, Mehringdamm 36 nel quartiere di Kreuzberg e Konnopke’s Imbiss Schönhauser Allee 44a, a Prenzlauer Berg.


76

IN GIRO PER BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: CHARLOTTENBURG Attraversate il bel giardino pubblico di Savignyplatz verso Grolmannstrasse. All’angolo nord-ovest della piazza si trova il Café Savigny: predentevi un caffè e date una scorsa ai vari giornali internazionali presenti. Accanto, il ristorante Florian è assiduamente frequentato dai personaggi del mondo dello spettacolo. Da Savignyplatz, girate a sinistra su Kantstrasse per giungere all’ultramoderno Design Center (1999). Girate a destra su Uhlandstrasse ed entrate al Kempinski Plaza per dare un’occhiata alle gallerie e alle boutiques sotto i portici e nei cortili, un caratteristico esempio di architettura Innenhof. Tornate su Uhlandstrasse, e dirigetevi in direzione sud verso Kurfürstendamm. Sulla sinistra trovate il magnifico Hotel Kempinski. Il suo café sulla terrazza all’angolo con Fasanenstrasse ha sostituito il vecchio café Kranzler come punto d’osservazione del via vai sulla Ku’damm. Prendete Fasanenstrasse in direzione nord passando di fronte all’antica sede della Bankhaus Löbbecke Villa Ilse, un’elegante palazzina del XIX secolo oggi collegata da un ponte alla nuova sede. Accanto si trova la Jüdisches Gemeindehaus con la sua sinagoga (l’arrivo di 11.000 ebrei dall’Est Europa ha reso nuovamente la comunità ebraica berlinese la più numerosa di Germania). Dall’altro lato della strada, oltre i binari della SBahn, si trova la graziosa e ricoperta d’edera Künstlerhaus St. Lukas, una bella casa del 1890 di recente restaurata. Originariamente era occupata da decine di scultori, ed ancora oggi alcuni dei suoi appartamenti e studi sono utilizzati da artisti. Sull’angolo di Kantstrasse, si trova il singolare Kant-Dreieck, complesso d’uffici sovrastato da un’enorme “vela” di metallo, o “cresta di gallo” a seconda della vostra immaginazione. Dall’altro lato di Kantstrasse, il Theater des Westens, la celebrata casa del musical, costruita nel 1896 in un mix eclettico di stili medioevale e rinascimentale. Dal lato sud di Kantstrasse, tagliate per il moderno centro commerciale ideato da Helmut Jahn, il Neues Kranzlereck (2000) e arrivate sulla Ku’damm. Attraversatela e girate a destra su Fasanenstrasse per un pranzo o un tè nel giardino della libreria Literaturhaus (XIX secolo).


CHARLOTTENBURG

77

LA “CITY WEST”, INTORNO SAVIGNYPLATZ E LA KU’DAMM. La cosmopolita Savignyplatz, che fin dagli anni ’20 attrae artisti di tutto il mondo nei suoi café alla moda. Partenza: b Savignyplatz

Arrivo: xUhlandstrasse


78

SHOPPING THERAPY

ominata dall’UNESCO città del Design 2006, Berlino è un magnete per la moda europea. Accanto alle boutiques di lusso dei grandi stilisti, gli amanti dello shopping scopriranno centinaia di piccoli negozi che espongono la creatività dei giovani designers berlinesi.

N

Grandi magazzini e vie dello shopping L’area intorno la Kurfürstendamm è molto popolare ed include molte vie secondarie: Meineke, Uhland, Knesebeck, Bleibtreu e Fasanenstrasse. Negozi d’arte e antiquariato, boutiques alla moda, negozi di lusso spesso occupano i piani bassi di belle palazzine del tardo XIX secolo. Su Tauentzienstrasse non potete perdere il KaDeWe, il più fornito e famoso grande magazzino di Berlino; imperdibile il reparto gastronomia al sesto piano. Se cercate oggetti di design economici o arredamento per la casa, andate dritti allo Stilwerk, Kantstrasse 17, una piccola galleria di 60 negozi. Nel quartiere Mitte, Friedrichstrasse è la via dello shopping per eccellenza. L’architetto francese Jean Nouvel ha progettato una filiale del famoso grande magazzino parigino Galeries Lafayette all’angolo con Französische Strasse. Dirigendosi verso sud si trova lo spettacolare Departmentstore im Quartier 206, una stravagante creazione dell’architetto newyorkese Henry Cobb, che ospita gli showroom dei designer internazionali più alla moda. Una serie di cortili e le strade a loro limitrofe (Oranienburger Strasse, Auguststrasse, Rosenthaler Strasse) formano una interessante miscela di arte e commercio, lo Hackesche Höfe. Altri posti ideali per lo shopping sono la Galeria Kaufhof, ALEXA su Alexanderplatz e il moderno centro commerciale a Potsdamer Platz. Design e dintorni Abbigliamento, accessori, bigiotteria originale e fantasiosa prodotti da oltre 100 designer differenti, sono in vendita al Berlinomat (Frank-


furter Allee 89, Friedrichshain). In Neue Schönhauser Strasse 10, la boutique To die for espone una certamente più limitata ma ugualmente irresistibile gamma di gioielli, borse, cinture, ecc. Il designer berlinese Molotow (Gneisenaustrasse 11, Kreuzberg) offre accessori d’alta classe e senza tempo, mentre Evelin Brandt ha una serie di outlet in giro per la città che vendono abbigliamento classico ed elegante da donna (Savignyplatz 6, Friedrichstrasse 153A). L’area intorno al Hackesche Höfe è la Mecca per i feticisti delle scarpe. Le migliori marche internazionali si trovano in negozi molto chic come Orlando (Oranienburger Strasse 7, Rosenthaler Strasse 48) e Blutorange (Neue Schönhauser Strasse 6-7). MilkBerlin (Torstrasse 102) vende borse resistenti e impermeabili ricavate da teloni di camion. Per accessori vintage e fuori dall’ordinario con cui arredare la vostra casa andate allo Schönhauser Design (Neue Schönhauser Strasse 18).

Mercati I fine settimana sono i giorni migliori per gironzolare nei mercatini delle pulci in cerca di vestiti, gioelli, oggetti antichi e d’arte. I due più famosi sono il Kunst und Trödelmarkt des 17 Juni (Sab-Dom 10-17) e il Kunst und Nostalgiemarkt am Zeughaus nei pressi della Museumsinsel (Sab-Dom 11-17). Non pensate però di fare affari in questi due mercati. Per dei prezzi più ragionevoli provate il Flohmarkt am Mauerpark (Bernauer Strasse 63/64, Dom 9-18), il Trödelmarkt am Arkonaplatz (Dom 10-17) oppure il Trödelmarkt Boxhagener Platz (Friedrichshain, Dom 10-18), frequentati da venditori non professionisti. Durante la settimana potete curiosare all’Antimarkt Berlin, che si tiene sotto gli archi della S-Bahn di Georgenstrasse. Qui si possono trovare dipinti, mobili, lampade, bigiotteria e bambole (Mer-Lun 11-18). La frutta e verdura si trovano invece durante tutta la settimana su bancarelle che vendono anche cosmetici, vestiti e bigiotteria, per esempio al Winterfeldmarkt a Schöneberg (Mer 8-14, Sab 8-16) oppure al Türkische Markt (Mercato Turco) su Maybachufer a Kreuzberg (Mer e Ven 11-18.30).


80

IN GIRO PER BERLINO

PRENZLAUER BERG, FRIEDRICHSHAIN E KREUZBERG Per vedere il lato più casual e cosmopolita della città visitate Prenzlauer Berg, ex quartiere operaio oggi quartiere d’artisti a nord-est di Mitte, o il vicino Friedrichshain dove i giovani affollano bar, café e locali, oppure Kreuzberg, a sud di Mitte, un altro quartiere popolare frequentato da studenti e artisti, che ospita anche la più grande comunità turca al di fuori della Turchia.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Architettura Sinagoga ................82 Wasserturm.............82 Luoghi caratteristici Kollwitzplatzf ........81 Jüdischer Friedhof....81 Friedrichshain..........83

Türkischer Marktf ..84 Divertimenti Kulturbrauerei .........82 ZeissGrossplanetarium....82 Storia Gethsemanekirche...82 Musei Jüdisches Museumf ..............84

Berlinische Galerie...84 Deutsches Technikmuseum ......84 Schwules Museum...85

ITINERARIO A PIEDI 86 MANGIARE E BERE 107

PRENZLAUER BERG (G-H 1-2) Questo ex quartiere operaio, sorto alla fine del XIX secolo, durante gli anni della DDR subì un forte declino. Negli anni ’80 divenne il quartiere dei giovani artisti e dei membri dell’opposizione. Oggi sono pochi i palazzi cadenti, così come gli artisti che possono permettersi un affitto in questa zona. Quello che fino ad alcuni anni fa era un alveare di creatività si è trasformato in un quartiere di club, bar, pub e boutiques di giovani stilisti. Le zone più frequentate sono intorno Kollwitz e Helmholtzplatz, Kastanienallee, Schönhauser Allee, Stargader Strasse e Zionskirchplatz.


81

Se siete in cerca di qualcosa d’artistico, kitsch o vintage, curiosate per le strade di Prenzlauer Berg.

Kollwitzplatz (H1) Dedicata alla scultrice Käthe Kollwitz, questa piazza è diventata molto presto l’alternativa, più rilassata ma altrettanto alla moda, di Savignyplatz nella zona ovest della città. Café all’aperto, ristoranti italiani, francesi, greci e russi danno al quartiere una nuova aria cosmopolita. Nel centro della piazza campeggia una statua di Käthe Kollwitz, opera di Gustav Seitz. La vicina Husemanstrasse, completamente restaurata negli anni ’80, è ritornata ad essere una delle strade più eleganti di Berlino. x Senefelderplatz v M2, M10 Jüdischer Friedhof (H1) Seriamente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il cimitero ebraico è stato restaurato negli anni ’90. Qui riposano il pittore Max Liebermann, il compositore Giacomo Meyerbeer e l’editore Leopold Ullstein. Nel 2005 è stata posta una lapide in memoria di tutte le tombe che non si sono potute riposizionare nel loro sito originale. • Apr-Ott


82

IN GIRO PER BERLINO

Lun-Giov 8-17, Ven 8-15, Nov Mar Lun-Giov 8-16, Ven 8-15 t 441 98 24 • Schönhauser Allee 22 x Senefelderplatz Sinagoga (H1) Per servire la comunità ebraica in forte espansione grazie all’arrivo d’immigrati dall’Est Europa, la principale sinagoga della zona est è stata completamente rimessa a nuovo. Nel 1938 era stata risparmiata dalla furia del fuoco perché adiacente ad appartamenti di proprietà di ufficiali del Partito Nazista. • Solo visite guidate, Dom e Giov t 88 02 83 16 • Rykestrasse 53 x Senefelderplatz v M2 Wasserturm (H1) A sud di Kollwitzplatz si trova il Wasserturm Park, così chiamato per la sua torre idrica costruita nel XIX secolo dagli inglesi. Ai piedi della torre, sede di eventi culturali, una targa ci racconta di come venne usata come prigione nel 1933. Oltre alla torre al Wasserturm si trovano anche un parco giochi ed un bel giardino terrazzato. • Knaackstrasse 29 x Senefelderplatz v M2 Kulturbrauerei (fuori mappa H1) Questo vecchio birrificio in mattoni rossi (1891) è stato convertito nel 1991 in un complesso per le arti dove si tengono mostre e si organizzano eventi spesso legati al cinema e al teatro. t 44 31 51 52 • Schönhauser Allee 36–37, Knaackstrasse 97, Sredzkistrasse 1 x Eberswalder Strasse v M1, M10, 12 Gethsemanekirche (fuori mappa H1) L’evangelica Gethsemanekirche è stata un punto di convergenza durante la “rivoluzione” del 1989 volta a trasformare la DDR, e di conseguenza frequentemente scenario di scontri tra dimostranti e polizia. t 445 77 45 • Stargarder Strasse 77 xb Schönhauser Allee v M1, 12 Zeiss-Grossplanetarium (fuori mappa H1) Sotto l’enorme luccicante cupola argentea completata nel 1987, si trova uno dei più grandi e moderni osservatori d’Europa. • Orari di apertura variabili t 42 18 450 • Prenzlauer Allee 80 b Prenzlauer Allee v M2 c 156 Friedrichshain (mappa 1H-J 2-5) Appena oltre Prenzlauer Berg si trova il


PRENZLAUER BERG, FRIEDRICHSHAIN E KREUZBERG

83

quartiere di Friedrichshain, per lo più abitato da studenti, giovani imprenditori e artisti di ogni genere. Il grande Volkspark Friedrichshain, nella zona nord del quartiere è, per grandezza, il secondo spazio verde della città ed è ricco di sentieri per passeggiare, prati verdi dove prendere il sole e una moltitudine di spazi per praticare ogni tipo di sport, tra cui campi da tennis, beach volley, un’area per lo skateboard, una parete per l’arrampicata e, in inverno, una pista da sci costruita su una delle due colline create sopra le macerie delle torri antiaeree della Seconda Guerra Mondiale. Da non perdere una passeggiata per l’ampia Karl-Marx-Allee per ammirare gli alti “Arbeiterpalasten”, letteralmente palazzi per i lavoratori, costruiti negli anni ’50 in uno stile che unisce elementi d’architettura sovietica con elementi classici. Simon-DachStrasse con i suoi innumerevoli bistrot e le sue boutiques, è la via più frequentata del quartiere. Per passare una bella serata si può anche gironzolare tra Krossener Strasse, Boxhagener Strasse e Boxhagenerplatz, il ponte Oberbaum e la stazione della metro di Warschauer Strasse. Il ponte Oberbaum, alla fine di Mühlenstrasse (lungo la quale si trova la East Side Gallery, la più lunga sezione rimasta in piedi del Muro di Berlino) è il simbolo del quartiere. Una pittoresca costruzione in stile neo-gotico composta da due torri e da bastioni merlati che unisce Friedrichshain a Kreuzberg. Kreuzberg (E-H 4-6, mappa 1 H-J 4-6) Il quartiere prende il nome dalla collina nel Viktoria Park (…) dominata dal neo-gotico Nationaldenkmal (Monumento Nazionale) di Karl Friedrich Schiinkel che commemora la vittoria tedesca su Napoleone. Nel parco si trovano un luna park, una birreria all’aperto (solo in estate) e un ristorante con sala da ballo. Bergmannstrasse è la via principale della parte sud del quartiere. Durante gli anni ’70 e ’80, i palazzi trasandati che costeggiavano il Muro a nord del canale Landwehr furono occupati da squatter, punk e turchi. Quest’area ancor oggi è ricca di café, bar e club, ed è il centro della Berlino gay, ma si è molto tranquillizzata dopo la caduta del Muro. Oranienstrasse (…) è il centro della comunità turca di Kreuzberg che gravita intorno alla Porta Kotbusser, mentre gli artisti e gli studenti frequentano maggiormente la zona della Porta Schlesisches. Negozi d’artigianato, di cibo biologico e “new age” stanno spuntando in tutto il quartiere, accanto ai negozi e ai ristoranti turchi.


84

IN GIRO PER BERLINO

Il Mercato turco (mappa 1 H6) Nel chiassoso e affollato mercato che si snoda lungo il lato sud del canale Landwehr si vendono ogni tipo di spezie, frutta, pesce, tessuti esotici, tappeti e oggetti domestici tipici di ogni bazar di Istanbul o dell’Anatolia. Lungo il lato nord su Paul-Lincke-Ufer, eleganti edifici Art Nouveau che ospitano café alla moda e boutiques, sono la testimonianza della trasformazione del quartiere dopo la riunificazione. • Mar-Ven 12-18,30 • Maybachufer x Schönleinstrasse Jüdisches Museum (F5) Lo strabiliante progetto di Daniel Libeskind fa del Museo ebraico un’esperienza di per sé unica. Si trova incorporato tra un elegante cortile barocco del 1735 e una struttura in cemento che richiama una croce di David spezzata. Le sue strette finestre tagliano i muri esterni dando l’impressione di una lama che lacera la pelle. Al suo interno, un’oscura torre sta a simboleggiare gli orrori dell’olocausto. Il vecchio cortile, dove si trovano una biblioteca ed un ristorante ebraico, viene utilizzato per mostre, proiezioni di film, concerti e letture. Il museo traccia la storia della ricca ed orgogliosa comunità ebraica di Berlino. • Tutti i giorni 10-20 (Lun fino alle 22) t 25 99 33 00 • Lindenstrasse 9–14 x Hallesches Tor c 248, M29, M41 Berlinische Galerie (G5) L’elegante Museo municipale ci racconta Berlino nell’arte, nella fotografia e nell’architettura dal 1879 ai giorni d’oggi. Ospita anche mostre temporanee che pongono l’accento sulle avanguardie. • Tutti i giorni (No Mar) 10-18 t 78 90 26 00 • Alte Jakobstrasse 124–128 x Hallesches Tor, Kochstrasse, Spittelmarkt c M29, M41, 248 Deutsches Technikmuseum Berlin (E6) In questo Museo della Tecnologia, uno dei più grandi del mondo, i visitatori potranno conoscere tutto su macchine, auto d’epoca, motori a vapore, navi ed aeroplani, ma anche su temi come energia, luce, stampa, aeronautica, ecc. Si può anche fare qualche esperimento nel laboratorio scientifico. • Mar-Ven 9-17.30, Sab e Dom 10-18 t 90 25 40 • Trebbiner Strasse 9 x Möckernbrücke, Gleisdreieck b Anhalter Bahnhof Schwules Museum (Fuori mappa F6) Il Museo gay è un’istituzione privata atta a preservare e allo stesso tempo scoprire la storia, l’arte e la cultura


PRENZLAUER BERG, FRIEDRICHSHAIN E KREUZBERG

85

omosessuale e documenta 200 anni di storia dell’omosessualità in Germania. Al suo interno anche una biblioteca ed un archivio. • Tutti i giorni (no Mar) 1418, Sab 14-19 t 69 59 90 50 • Mehringdamm 61 x Mehringdamm c 140, 248, M19

AMPELMANN: UNA STORIA DI SUCCESSO IN ROSSO E VERDE L’Ampelmann, il pittoresco pupazzetto che dice ai pedoni quando passare e quando fermarsi ai semafori, è divenuto un enorme successo commerciale. Lo si può vedere su magliette, lampade, ombrelli, apribottiglie, dolci e biscotti. Alla riunificazione del paese nel 1990, l’Ampelmann era finito, come altri simboli della defunta DDR, letteralmente nella spazzatura per essere sostituito dai più moderni ma meno allegri semafori occidentali. Stufi di perdere ogni traccia della loro passata

identità i berlinesi dell’Est si batterono per salvarlo, supportati dall’imprenditore dell’Ovest Marcus Heckhausen, che aveva visto nell’Ampelmann un enorme potenziale commerciale, e dal designer Karl Peglau (che lo aveva creato nel 1961). La prima lampada fu venduta nel 1996 e il primo negozio è stato aperto nel 2001 nel Hackesche Höfe. Oggi i

negozi sono quattro ed è stato aperto anche un ristorante a marchio Ampelmann. La cosa più importante però è che il comune di Berlino abbia adottato il simpatico omino anche per i semafori della parte Ovest.


86

IN GIRO PER BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: PRENZLAUER BERG Così chiamata a memoria della prima eroina socialista, Rosa Luxemburg Platz è dominata dal nobile teatro Volksbühne dove sono andate in scena per oltre 100 anni opere d’avanguardia e drammi popolari. Sulla pavimentazione della piazza sono impresse 60 citazioni di Rosa Luxemburg. Sul lato sud si trova l’altrettanto storico Kino Babylon, l’ultimo cinema rimasto dell’epoca del muto. Nel lato a nord-ovest, a difesa della tradizione marxista del quartiere, si trova la casa di Karl-Liebknecht-Leibniz, dal 2007 quartier generale del partito di sinistra Die Linke. L’arteria principale di Prenzlauer Berg, Schönhauser Allee si snoda verso nord fino alla triangolare Senefelderplatz, che rende onore all’inventore della litografia con una statua sulla quale un angelo scrive il suo nome al contrario, così come apparirebbe su di una lastra. Continuando su Schönhauser Allee superate il cimitero ebraico (XIX secolo), girate a destra in Wörther Strasse fino a Kollwitzplatz. Ristoranti italiani, greci e russi circondano la statua di Käthe Kollwitz, che abitò in questo quartiere. Dal lato sud della piazza, prendete Kollwitz Strasse fino al parco giochi Kolle 37. Lì artigiani in erba imparano a lavorare il legno, la creta, il metallo e il feltro. Girate a sinistra su Belforter Strasse ed ancora a sinistra su Kolmarer Strasse fino al Wasserturm Park – molte vie di questa zona (Belfort, Strasbourg, Metz, Colmar) portano il nome di città francesi conquistate durante la guerra franco-prussiana del 1870. Ora adibita a sala per concerti e teatro, la torre che domina questo parco fu costruita dalla compagnia idrica inglese nel 1877 per fornire la Germania del suo primo impianto di acqua corrente. Da Knaackstrasse, a nord del parco, girate a destra su Rykestrasse e superate la Sinagoga neo-romanica (1904) che si trova in un cortile al civico 53. Girate a sinistra su Wörtherstrasse, tagliate Kollwitzplatz e girate a destra su Knaackstrasse. Al civico 75 si trova la Kulturbraurei, il vasto complesso artistico che sorge al posto del vecchio birrificio Schultheiss. Al suo interno un paio di café servono birra a ricordo dei vecchi tempi. (Uscita su Schönhause Allee).


PRENZLAUER BERG, FRIEDRICHSHAIN E KREUZBERG

87

PRENZLAUER BERG. Il vecchio quartiere operaio di Berlino Est “Prenzl-berg” torna a vita nuova grazie agli artisti e agli studenti che affollano i suoi café, bar e gallerie. Partenza: x Rosa-LuxemburgPlatz Arrivo: x Eberswalder Strasse


88

I DINTORNI DI BERLINO

I DINTORNI DI BERLINO Per riposarsi e rigenerarsi i berlinesi hanno l’imbarazzo della scelta, grazie alla quantità di laghi, spiagge e boschi tutti facilmente raggiungibili in treno o in autobus. Dahlem offre degli interessantissimi musei mentre Potsdam, la capitale del Brandeburgo, merita una gita di un giorno per poter visitare il suo castello, lo Schloss Sanssouci.

UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Architettura Centro storico di Potsdam..............93 Kolonie Alexandrowka.........93 Schloss Cecilienhof..95 Luoghi caratteristici Köpenick.................88 Spandau .................89

Quartiere olandese di Potsdam .............93 Divertimenti Filmpark Babelsberg..............95 Punti di riferimento Zitadelle Spandau....90 Schloss Sanssoucif..93 Luoghi della memoria Haus der Wannseekonferenzf ............91

Musei Museen Dahlemf ...90 Brücke-Museumf ...91 In mezzo al verde Orto botanico..........90 Grunewald e Wannseef .............91 Pfaueninsel .............92

ITINERARIO A PIEDI 96

Köpenick (mappa 4 P3) Lo storico distretto di Köpenick si trova a sud-est di Berlino su un’isola alla confluenza della Sprea con il suo emissario Dahme. Le dimore più belle del centro storico (XVIII secolo) si trovano su Alter Markt su Alt-Köpenick Strasse. Lo splendido municipio in mattoni rossi (1901-03) vanta un imponente cortile ed una monumentale scalinata ai piedi della quale si trova la statua del Capitano di Köpenick, l’impostore Wilhlem Voigt che nel 1906 mascherato da ufficiale prussiano al comando di sei uomini si impossessò del comune. Sulla Schlossinsel, a sud-est del centro storico, si trova lo Schloss Köpenick, un castello del XVII secolo, restaurato tra il 1994 e il 2004 e oggi casa del Museo delle Arti Decorative (chiuso il Lunedì) dedicato alle decorazioni e


I DINTORNI DI BERLINO

89

Quando il Wannsee gela, i berlinesi ci pattinano sopra a loro rischio e pericolo.

alle arti dal rinascimento, al Barocco e al Rococò. Ad est della città vecchia il Grosser Müggelsee è molto frequentato dai berlinesi per la pesca e per la nautica. b Köpenick Spandau (mappa 4 N2) Ad ovest di Berlino, l’antico borgo di Spandau, più vecchio della stessa Berlino, ha mantenuto il suo aspetto di villaggio di campagna, un mondo a parte rispetto alla metropoli. Città autonoma fin dal 1232, è stata incorporata nella grande Berlino nel 1920. Al 32 di Breite Strasse si trova la sua casa più antica (XV secolo) in classico stile gotico. Su Markstrasse e Ritterstrasse altre case degne di nota datate XVII e XVIII secolo La tardo-gotica Nikolaikirche su Reformationsplatz, nel cuore della città vecchia, è del XV secolo, ma il campanile è in larga parte barocco così come l’altare del XVI secolo. Il Principe Elettore Joachim II è onorato con una statua di bronzo davanti al portale principale della chiesa, per essersi piegato alla volontà dei cittadini e convertito al protestantesimo nel 1539. x Altstadt Spandau, Rathaus Spandau b Spandau


90

I DINTORNI DI BERLINO

Zitadelle Spandau Sulla riva opposta dell’Havel rispetto all’abitato troviamo il simbolo di Spandau, la Cittadella in mattoni rossi (XVI secolo), una delle fortezze rinascimentali più importanti d’Europa. All’interno dei suoi alti bastioni si trovano una residenza, la Juliusturm, torre d’epoca medioevale e, nell’arsenale, il Museo storico. • Lun-Sab 10-17 t 354 94 40 • Am Juliusturm x Zitadelle c X33 Dahlem (mappa 4 N3) Il distretto di Dahlem, a sud-ovest di Berlino, vicino alla foresta del Grunewald e il Wannsee, è una delle aree residenziali più piacevoli ed eleganti della città. Questo antico villaggio di contadini è oggi sede universitaria, di alcuni rinomati musei e di uno splendido orto botanico. Nel centro storico si trova il Domäne Dahlem, Museo dell’Agricoltura all’aria aperta con annessi un orto biologico e uno zoo d’animali della fattoria. La stazione della metro Dahlem-Dorf è assolutamente da vedere: un originale edificio in legno e muratura con un tetto in paglia, datato 1913. x Dahlem-Dorf Orto botanico Il “gioiello verde” di Berlino e il più grande orto botanico d’Europa copre un’area di 43 ettari e conta oltre 22.000 specie diverse di piante. Oltre a visitare bellissime serre si può anche passeggiare tra vari giardini: uno dedicato ai profumi, un altro ai vari tipi di muschio e uno alle piante medicinali, ad un arboretum e ad altre meraviglie del mondo vegetale. • Tutti i giorni Mag-Lug 9-19, Apr-Ago 9-20, Sett 9-19, Mar-Ott 9-17, Nov-Gen 916 t 83 85 01 00 • Königin-Luise-Platz, Unter den Eichen 5–10 x Rathaus Steglitz, Dahlem-Dorf b Botanischer Garten Musei di Dahlem Durante gli anni della divisione della città, questo gruppo di musei ospitava le principali collezioni d’arte di Berlino Ovest. Negli ultimi anni sono stati sottoposti a lunghi restauri. L’Ethnologisches Museum, dedicato alle arti e ai manufatti delle antiche popolazioni d’America, Asia e isole del Pacifico, è stato il primo a riaprire, seguito nel 2000 dal Museum für Asiatische Kunst, che ospita opere d’arte provenienti dall’India e dal sud-est asiatico. Il Museum Europäischer Kulturen (entrata in Arnimallee 25) presenta arti e tradizioni dei paesi europei dal XVIII secolo ad oggi. • Mar-Ven 10-18, Sab-Dom 11-18 t 830 14 38 (Ethnologisches Museum)


I DINTORNI DI BERLINO

91

t 830 13 82 (Museum für Asiatische Kunst) t 830 14 29 (Museum Europäischer Kulturen) • Lansstrasse 8 x Dahlem-Dorf Brücke Museum Questo delizioso piccolo museo, aperto nel 1967, espone opere di un gruppo d’espressionisti tedeschi dei primi del Novecento, che lavorarono prima a Dresda e poi a Berlino sotto il nome di Die Brücke (Il ponte, a simboleggiare il loro sodalizio): Kirchner, Nolde, Heckel, Pechstein, Mueller e Schimdt-Rottluff. • Tutti i giorni tranne Mar, 11-17 t 831 20 29 • Bussardsteig 9 x Dahlem-Dorf c 115, X10 Clayallee/Pücklerstrasse Grunewald e Wannsee (mappa 4 N2-M3) I laghi e le foreste a sud-ovest della città sono sempre stati i luoghi di svago preferiti dai berlinesi, soprattutto quando la zona Ovest della città era divisa dal resto del mondo a causa del Muro. Le già vaste pinete sono state integrate con dei deliziosi boschetti di castagno, quercia, betulla, faggio e tiglio, che sono l’habitat ideale per cinghiali, cervi, volpi e lepri. Il Teufelsberg, all’estremità nord del Grunewald, la “montagna” più alta di Berlino (115 metri), è stata creata dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale. Dalla sua vetta si può godere di una fantastica vista su tutta la regione. Il rifugio per cacciatori sulla riva sud-ovest del Grunewaldsee, costruito nel 1542, è famoso per ospitare i lavori di Lucas Cranach il vecchio e di suo figlio Hans. Le rive del Wannsee, Krumme Lanke e Schlachtensee accolgono i bagnanti con spiagge sabbiose e sdraio di vimini dal fascino retrò. b Grunewald Haus der Wannseekonferenz La Wannssee Conference House è un’elegante villa borghese, oggi adibita a museo, dove la leadership nazista pianificò la soluzione finale per lo sterminio degli ebrei europei. Documenti, fotografie e filmati testimoniano la conferenza del 1942, presieduta dal capo delle SS Reinhard Heydrich, e i tragici eventi che ne derivarono. • Tutti i giorni 1018 (chiuso nelle festività) t 805 00 10 • Am Grossen Wannsee 56–58, Zehlendorf b Wannsee, poi c 114 Pfaueninsel (mappa 4 M3) Prendendo un piccolo traghetto sull’Havel si giunge all’isola dei pavoni, riserva naturale e santuario per uccelli ricca di pini e querce secolari. Passeggiando lungo i giardini all’inglese si incontrano le rovi-


92

I DINTORNI DI BERLINO

ne (finte) di un castello e l’incantevole Schweizer Haus (Cottage svizzero) progettato da Schinkel. b Wannsee, poi c 218 e traghetto Potsdam (mappa 4 M4) La capitale del Brandeburgo si trova nell’angolo sud-ovest di Berlino. In un’incantevole ambientazione fatta di palazzi reali circondati da parchi e laghi, mostra il lato elegante della storia prussiana. Il presidio militare, creato dal Re sergente Friedrich Wilhelm I nel XVIII secolo, fu trasformato dal suo più sofisticato figlio Federico il Grande in un paradiso delle arti e delle raffinatezze della vita di corte. A dominare la città ancor oggi è il Palazzo Sanssouci, la Versailles tedesca. Qui, durante il nazismo, Hitler ricevette la “benedizione” del feldmaresciallo Hindenburg alla Garnisonkirche (distrutta dopo la guerra) e sempre qui i leader alleati si incontrarono per dividersi la Germania sconfitta. Nel 1991 i resti dei due re furono riportati al Sanssouci e qui sepolti, Federico il Grande nella corte del palazzo e suo padre nella Friedenskirche. • 40 minuti di macchina o di treno dal centro b Potsdam Hauptbahnhof La città vecchia Il centro storico di Potsdam si sta ancora riprendendo dai bombardamenti del 1945 e dal successivo smantellamento dei monumenti degli Hohenzollern ad opera del governo della DDR. Su Alter Markt, la neoclassica Nikolaikirche di Friedrich Schinkel, con la sua enorme cupola di recente restaurata, domina la graziosa ma più modesta silhouette dell’Altes Rathaus (Vecchio comune) del XVIII secolo La vicina Knobelsdorffhaus (1750) prende il nome dall’architetto che la progettò. Dei palazzi degli Hohenzollern resta solo il Marstall (XVII secolo), scu▲

Il caratteristico quartiere olandese di Potsdam.


I DINTORNI DI BERLINO

93

deria reale, che oggi ospita il Museo del Cinema. La via più caratteristica della vecchia Potsdam è sicuramente la Brandenburger Strasse, strada commerciale lungo la quale si affacciano alcune palazzine del XVIII secolo, al termine della quale si giunge alla Porta di Brandeburgo (1770), più vecchia della sua omonima berlinese di 21 anni. Il quartiere olandese Su ed intorno a Mittelstrasse, Holländisches Viertel fu una delle rare iniziative architettoniche volute dal Re sergente Friedrich Wilhelm. Questi graziosi edifici furono costruiti tra il 1734 e il 1740 per ospitare una comunità d’artigiani olandesi, rimpiazzati nel tempo da una colonia di artisti. I circa 130 edifici fanno di questo quartiere uno dei più caratteristici di tutta la regione. Molte delle palazzine nascondono degli splendidi cortili interni. Il mercato su Bassinplatz offre una vasta gamma di prodotti locali. La frutta e le verdure del Brandeburgo sono tra le migliori di tutta la Germania, in particolar modo asparagi, mele, ciliegie e fragole. Kolonie Alexandrowka Un altro quartiere “straniero” di Brandeburgo è il villaggio russo fatto edificare nella zona nord della città da Friedrich Wilhem II in onore dello Zar Alessandro e per i veterani delle guerre napoleoniche. Molti dei loro discendenti ancora abitano qui in tipiche dacie di legno e si recano a pregare alla cappella ortodossa Alexander Nevski. Schloss Sanssouci Federico il Grande fece costruire un palazzo dove potesse coltivare il suo amore per la musica, l’arte e la filosofia senza preoccupazioni – sans souci – riguardanti gli affari di stato. L’architetto Georg von Knobelsdorff progettò nel 1745, su dei bozzetti dello stesso Re, un’elegantissima residenza rococò circondata da meravigliosi giardini terrazzati. Nella bella Konzertzimmer, un dipinto di Adolf von Menzel (XIX secolo), mostra Federico al flauto mentre Carl Philip Emmanuel Bach, figlio di Johann Sebastian, suona il clavicembalo. Il re aveva la sua biblioteca personale, con oltre 2.000 volumi in lingua francese, nella biblioteca in cedro che si trova nella rotunda dell’ala est. Il francese era anche la lingua delle sue “cene filosofiche” che si tenevano nella Marmorsaal (Sala di marmo) e che furono animate da Voltaire dal 1750 al 1753. I giardini del palazzo, in stile francese ed inglese, ricoprono all’incirca 300 ettari. Nella Bildergalerie (Galleria dei dipinti) ad est



I DINTORNI DI BERLINO

95

del palazzo, sono esposte opere d’autori fiamminghi e italiani quali Van Dyck, Rubens, Caravaggio e Guido Reni. La galleria è visitabile anche senza guida. A sud-ovest dei giardini si trova la Chinesisches Haus, pagoda con alberi di palma e mandarini dorati sul tetto. L’immenso Neue Palais, al limite ovest del viale principale, fu fatto edificare da Federico II dopo la Guerra dei 7 anni, come simbolo della grandezza prussiana. • Visite guidate, tutti i giorni tranne Lun, Apr-Ott 10-18; Nov-Mar 10-17 t (0331) 969 42 00 • Maulbeerallee c 606, 695 Schloss Cecilienhof Joseph Stalin, Harry Truman e Winston Churchill s’incontrarono in questo maniero in stile inglese (XIX secolo) per negoziare il trattato di pace di Potsdam che ridisegnò la Germania nel 1945. Il castello oggi è un hotel con annesso museo. • Tutti i giorni tranne Lun, Apr-Ott 10-18; Nov-Mar 10-17 t (0331) 969 42 00 • Im Neuen Garten v 92, 96 c 603

Filmpark Babelsberg (mappa 4 M3) Ideale per una gita di un giorno, questo parco tematico offre spettacoli di acrobazia, cinema in 4D e tutte le attrazioni che richiamano il mondo del cinema e i programmi della televisione. Si effettuano anche visite guidate ai vecchi UFA Studios, attivi durante gli anni ’20 e ’30. • Apr-Ott tutti i giorni 10-18; spesso chiuso Lun, chiamate prima t (0331) 721 27 50 • Grossbeerenstrasse b Babelsberg, poi c 690

Particolare de “La compagnia di Bacco” che adorna la facciata dello Schloss Sanssouci.


96

I DINTORNI DI BERLINO

ITINERARIO A PIEDI: POTSDAM Dedicata alla Regina di Prussia, madre di 10 figli tra i quali il futuro Kaiser Guglielmo I, Luisenplatz è tornata al suo antico aspetto quando il parcheggio di epoca comunista è stato sostituito da una piccola fontana ed una serie di giovani tigli. La Porta di Brandeburgo, sì, anche Postsdam ne ha una, è datata 1770, ed è di 21 anni più vecchia di quella di Berlino. Sulla sua facciata campeggia la scritta Schritt (Al passo!) che fungeva come monito per i cavalieri. Preceduta da un mosaico raffigurante l’aquila prussiana, la pedonale Brandenburger Strasse è la principale via commerciale della città. Girate a sinistra su Hermann-Elflein-Strasse dove si trova la Im Güldenen Arm, una palazzina del XVIII secolo in legno e muratura un tempo casa di un ricco birraio, oggi spazio dedicato alle mostre. Tornate sui vostri passi e girate a destra su Gutenbergstrasse fino all’alberata Lindenstrasse dove si trovano alcune delle boutiques e dei café più alla moda della città. Il Kaffeerösterei Junick è rinomato per il suo caffè tostato al momento e per il suo eccellente strudel. Dirigetevi poi verso lo Jägertor, la porta più antica di Potsdam, in cima alla quale si nota la statua di un cervo che lotta contro dei cani. Oltre Hegelallee, girate a destra su Dortusstrasse e proseguite verso est su Gutenbergstrasse per ammirare le case dalle facciate in legno e muratura e curiosare tra i caratteristici cortili. Girate a sinistra sulla trafficata Friedrich-Ebertstrasse che conduce alla Nauener Tor, il primo esempio in Germania d’architettura neo-gotica (1755), che prende ispirazione dai castelli delle Highlands scozzesi che affascinavano Federico il Grande. Ritornate sui vostri passi e girate a sinistra su Mittelstrasse nel cuore del Holländisches Viertel, zona di artisti ed artigiani. Una delle più belle tra le 128 case in mattoni rossi è la Jan-Bouman-Haus, all’8 di Mittelstrasse, all’interno della quale una mostra traccia la storia del quartiere. Dirigetevi a sud su Benkertstrasse fino a Bassinplatz e alla chiesa cattolica di St. Peter und Paul, del 1870. Il suo campanile di 64 metri prende ispirazione dal campanile della chiesa di San Zeno a Verona.


I DINTORNI DI BERLINO

97

INTORNO ALLA CITTÀ. Potsdam non è il solo Palazzo Sanssouci, ma un’incantevole città con un’atmosfera d’altri tempi, molto più rilassata della vicina metropoli. Partenza: Luisenplatz-Nord/ Park Sanssouci c 606, 612, 614, 650, 695, 901, 927 (da Potsdam Hauptbahnhof) Arrivo: v 92, 96 Brandenburger Strasse



Dove mangiare Berlino ha ristoranti per tutti i gusti e per tutte le tasche, e vi si possono trovare i piatti tipici d’ogni parte del mondo. La risposta tedesca alla nouvelle cuisine è la neue deutsche Küche, che offre piatti tradizionali rielaborati in modo più creativo e leggero. La nostra selezione di ristoranti segue lo stesso ordine dei capitoli dedicati alla visita della città (da p. 22 a 87). I prezzi medi per un pasto sono indicati con questi numeri. 1 2 3 4

= sotto 17 € = 17-32 € = 32-55 € = sopra i 55 €


100 DOVE MANGIARE UNTER DEN LINDEN Aigner x Französische Strasse Französische Strasse 25 t 203 75 18 50 Tutti i giorni 12-02, la cucina chiude alle 23.30 2 Cucina regionale con accento austriaco, le specialità sono l’anatra alla brandeburghese e il Tafelspitz, manzo bollito. Borchardt x Französische Strasse Französische Strasse 47 t 81 88 62 62 Tutti i giorni 11.30-1 3 Ristorante elegante. La sala da pranzo con colonne in marmo è il punto di incontro per le celebrità della politica, dello spettacolo e della cultura. Cucina italiana e francese. Cafe Einstein xb Brandenburger Tor Unter den Linden 42 t 204 36 32 Tutti i giorni 7-22 1 Café austriaco. In estate il suo giardino è un luogo che merita una sosta. Der Kartoffelkeller xb Friedrichstrasse Albrechtstrasse 14b t 282 85 48

Tutti i giorni 11-1 1 Le patate regnano in questo ristorante. L’umile tubero viene trasformato in diversi tipi di piatti fantastici, molti dei quali presi da antiche ricette. Die Eins xb Brandenburger Tor Wilhelmstrasse 67a t 22 48 98 88 Lun-Sab 9-01 Dom 10-01 2 Bar ristorante sulle rive della Sprea, non lontano dalla Porta di Brandeburgo, nel cuore del nuovo distretto governativo. La terrazza estiva guarda il Reichstag. Da Ottobre a Maggio brunch domenicale con musica dal vivo.

2 Una colorata e fantasiosa fusione di piatti, drink e culture. La Domenica brunch dalle 10 alle 17. Las Cucarachas b Oranienburger Strasse Oranienburger Strasse 38 t 282 20 44 Tutti i giorni 12-2 1 Accogliente ristorante Tex-Mex. Bar con terrazza in estate.

Dressler xb Brandenburger Tor Unter den Linden 39 t 204 44 22 Tutti i giorni 8-01 2 Arredi Art Deco, che evocano gli anni ’20 e ’30. Cucina francese.

Operncafé xb Friedrichstrasse Unter den Linden 5 t 20 26 83 Café tutti i giorni 8-24 Ristorante tutti i giorni 12-24 2 La più grande caffetteria di Berlino, con oltre 50 tipi di torte differenti. Il palazzo in cui si trova fu costruito nel 1733 ed è stato residenza delle tre sorelle della Regina Louise Hohenzollern e per questo è noto come il Prinzessinnenpalais. Vista sul Teatro dell’Opera.

Fridas Schwester b Hackescher Markt Neue Schönhauser Str. 11 t 28 38 47 10 Lun-Ven dalle 11 Sab-Dom dalle 10

Quarré im Adlon xb Brandenburger Tor Unter den Linden 77 t 22 61 15 55 Tutti i giorni 6.30-23 4


DOVE MANGIARE 101 Tutti i giorni 12-24 1 Deliziosa, autentica cucina cinese. Il Venerdì e il Sabato musica tradizionale accompagnerà il vostro pasto così come durante il buffet a prezzo fisso della Domenica.

Quarré im Adlon Il ristorante più esclusivo di Berlino si trova all’interno dell’Hotel Adlon. Cucina di gran classe francese e tedesca. Ständige Vertretung (StäV) xb Friedrichstrasse Schiffbauerdamm 8 t 282 39 65 Tutti i giorni 11-1 1 Colonia e la sua famosa Kölsch Bier portati a Berlino. Buon cibo, atmosfera chiassosa. I muri sono tappezzati di ritagli di giornali e vecchie foto di politici.

Lun-Ven 17-24 Sab-Dom 15-24 1 Rilassatevi sui cuscini e godetevi la cerimonia del tè Tadjik, gustando snack russi, il tutto in un’atmosfera autentica. Yosoy b Hackescher Markt Rosenthaler Strasse 37 t 28 39 12 13 Tutti i giorni dalle 11 1 Una vasta scelta di tapas e vini serviti direttamente al bancone. Da non perdere il vassoio di frutti di mare.

ALEXANDERPLATZ Tadschikische Teestube x Französische Strasse Am Festungsgraben 1 t 204 11 12

Ming Dynastie xb Jannowitzbrücke Brückenstrasse 6 t 30 87 56 80

Mutter Hoppe xb Alexanderplatz Rathausstrasse 21 t 241 56 25 Tutti i giorni dalle 11.30 1 La carne la fa da padrona in questo ristorante che propone buona cucina tedesca. Musica dal vivo il Venerdì e il Sabato. Reinhard’s im Nikolaiviertel xb Alexanderplatz Poststrasse 28 t 242 52 95 Ming Dynastie


102 DOVE MANGIARE Tutti i giorni 9-24 2 Nel cuore del quartiere storico di Nikolaiviertel, un ristorante dall’atmosfera anni ’20 che serve cucina stagionale tedesca. Restauration Tucholsky x Rosenthaler Platz Torstrasse 189 t 281 73 49 Tutti i giorni 12-24 1 Accogliente ristorante tedesco con una gran quantità di documenti riguardanti il giornalista e autore satirico Kurt Tucholsky (1890-1935). Telecafé im Fernsehturm xb Alexanderplatz Panoramastrasse 1a prenotazioni sul sito www.tv-turm.de Tutti i giorni 9-24 1 Cucina tedesca ed internazionale. Bellissimo il panorama su tutta la città. Unsicht-Bar x Rosa Luxemburg-Platz Gormannstrasse 14 t 24 34 25 00 Mer-Dom dalle 18. Prenotazione consigliata 3 Un’esperienza unica che

esalterà i vostri sensi. Unsichtbar significa invisibile. In questo ristorante tutto lo staff è composto da ciechi o ipovedenti. Una volta superato il foyer si è letteralmente al buio, nessun tipo di luce è permesso. Tre o quattro menù principali a base di carne o pesce più un menù vegetariano. Zum Nussbaum xb Alexanderplatz Am Nussbaum 3 t 242 30 95 Tutti i giorni dalle 12 1 Questo è il ristorante più vecchio di Berlino. Aperto dal 1571 quando la città era ancora chiamata Cölln. Distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato ricostruito fin nei minimi dettagli com’era in origine. Zur letzten Instanz x Klosterstrasse Waisenstrasse 14–16 t 242 55 28 Lun-Sab 12-1 1 Un altro pretendente al titolo di locale più antico di Berlino. Questo pub offre buona cucina locale.

POTSDAMER PLATZ Lindenbräu im Sony Center xb Potsdamer Platz Bellevuestrasse 3–5 t 25 75 12 80 Tutti i giorni 11-1 1 Una combinazione d’intimità bavarese e architettura contemporanea. Birra fatta in casa e generose porzioni di specialità della germania del sud, meglio se gustate sulla terrazza. Lutter & Wegner im Weinhaus Huth xb Potsdamer Platz Alte Potsdamer Strasse 5 t 25 29 43 50 Tutti i giorni 11-24 2 Piccolo ed accogliente ristorante prospicente Potsdamer Platz, specializzato in specialità tedesche e austriache. Vini eccellenti. Salomon Bagels xb Potsdamer Platz Alte Potsdamer Strasse 7 Arkaden, 1° piano, negozio 102 t 25 29 76 26 Lun-Sab 9-21 Dom 10-19 1 Per un aperitivo con vista sull’Arkaden, salite al


DOVE MANGIARE 103 primo piano e provate i Bagels freschi di Solomon nelle loro varianti: vuoti, ai semi di papavero, con la crema, il formaggio o il salmone.

TIERGARTEN Ambrosius x Nollendorfplatz Einemstrasse 14 t 264 05 26 Lun-Ven 8-24 Sab-Dom 9-24 1 Il menù offre piatti tradizionali tedeschi. Angkor Wat b Bellevue Paulstrasse 22 t 393 39 22 Lun-Ven 18-24 Sab-Dom 9-24 Prenotazione consigliata 1 Saporita cucina cambogiana, piatti vegetariani e di pesce. Brewbaker b Bellevue Flensburger Strasse 415 t 39 90 51 56 Lun-Ven 14-23 Sab-Dom 16-23 1 Sotto gli archi della stazione della metro di Bellevue, questa birreria serve vari tipi di birra artigianale così come etichette di vino dai

migliori vitigni tedeschi. Capt’n Schillow x Ernst-Reuter-Platz b Tiergarten Strasse des 17. Juni Am Charlottenburger Tor t 31 50 50 15 Lun-Ven 12-24 Sab-Dom 10-23 1 Ristorante su un barcone lungo il canale Landwehr. Specialità nazionali e internazionali a base di pesce. Hugos xb Zoologischer Garten Hotel Intercontinental Budapester Strasse 2 t 26 02 12 63 Lun-Sab a partire dalle 18 4 Prestigiosa cucina francese in un ambiente estremamente chic al 14° piano dell’Hotel Intercontinental. Vista unica su Berlino. Paris-Moskau xb Hauptbahnhof Alt-Moabit 141 t 394 20 81 Tutti i giorni 18-24 3 Fate una deviazione al quartiere popolare di Moabit per una fantastica esperienza culinaria. In questo piccolo ristorante

datato 1898, si possono trovare piatti di pesce e frutti di mare eccellenti. La cantina offre circa 240 etichette.

CHARLOTTENBURG Alcatraz b Bundesplatz Bundesplatz 6 t 853 46 54 Lun-Giov dalle 16 Ven-Sab dalle 12 1 La gente è felice di passare il tempo in questo locale messicano. Il cibo è eccellente, l’atmosfera irresistibile e, soprattutto, sono serviti oltre 100 tipi di cocktails per stuzzicare l’appetito. Amrit III x Nollendorfplatz Winterfeldstrasse 40 Schöneberg Salomon Bagels


104 DOVE MANGIARE t 21 01 46 40 Tutti i giorni 12-1 1 Terza sede del famoso ristorante indiano che si trova anche a Kreuzberg (Oranienstrasse 202203) e a Mitte (Oranienburger Strasse 45). Musica tipica e porzioni generose. Biscotti x Wilmersdorfer Strasse Pestalozzistrasse 88 t 312 39 37 Lun-Sab 18-24 2 Pasta fatta in casa ed una piccola ma squisita selezione di piatti della tradizione italiana. Café im Literaturhaus Wintergarten x Uhlandstrasse Fasanenstrasse 23 t 882 54 14 Tutti i giorni 9.30-1 1 Elegante café con giardino d’inverno. Alle volte vi si svolgono reading di poesia. (Si trova sopra ad una bella libreria). Café Savigny b Savignyplatz Grolmanstrasse 53–54 t 44 70 83 86 Tutti i giorni 9-24 1 Un café alla moda

frequentato da intellettuali ed artisti. Ottima la colazione servita fino alle 16. Dicke Wirtin b Savignyplatz Carmerstrasse 9 t 312 49 52 Tutti i giorni dalle 12 1 Pub tradizionale che deve il suo nome alla vecchia proprietaria, amata per il suo buon cuore e per i suoi abbondanti spezzatini che ancora oggi si possono gustare insieme ad altre specialità berlinesi come il polpettone, gli gnocchi con il cavolo rosso o verde e lo Schmalzstulle (pane e strutto). Dicker Wirt b Westend Danckelmannstrasse 43 t 321 99 42 Tutti i giorni 16-4. (La cucina chiude a mezzanotte) 1 Un pub dove si possono mangiare piatti a prezzi molto ragionevoli. Don Quijote b Savignyplatz Bleibtreustrasse 41 t 881 32 08 Tutti i giorni 16-1 2

Il migliore ristorante spagnolo di Berlino. Tapas e altri piatti saporiti. Florian b Savignyplatz Grolmanstrasse 52 t 313 91 84 Tutti i giorni 18-3 2 Specialità della Germania meridionale con ricercato accento francese. Molto frequentato dal mondo del cinema durante la Berlinale. Ho Lin Wah x Kurfürstendamm Kurfürstendamm 218 t 882 11 71 Tutti i giorni 12-24 1 Ristorante cinese che serve degli ottimi dim sum. Porzioni generose. Khayyam x Adenauerplatz Dicke Wirtin


DOVE MANGIARE 105 Damaschkestrasse 17 t 216 47 47 Mar-Dom 12-23 1 Il ristorante, che deve il suo nome al poeta persiano Omar Khayyam, serve piatti iraniani e mediorientali in genere. Il Sabato danza del ventre. Mar y Sol b Savignyplatz Savignyplatz 5 t 313 25 93 Tutti i giorni 11.30-24

2 Ristorante chic con una bella terrazza d’estate; piatti spagnoli ed eccellente varietà di tapas. Vicino la Ku’damm. Marjellchen b Savignyplatz Mommsenstrasse 9 t 883 26 76 Tutti i giorni 17-23.30 2 I piatti qui serviti escono tutti dal ricettario prussiano della nonna

del proprietario, tra i quali il Königsberger Klopse (polpettone di manzo e maiale con sardine e alici) e l’Elchbraten (cervo arrosto). Dopo tali piatti avrete bisogno di un bicchiere di Danziger Goldwasser (una grappa aromatica con scaglie d’oro) per alzarvi da tavola. Meineke X x Kurfürstendamm Meinekestrasse 10

UN MENÙ TEDESCO Tra gli antipasti tipici troviamo lo Hackepeter, la versione locale della tartare di carne, e il Soleier, uovo bollito in salamoia che si gusta insieme alla senape berlinese, il Mostrich. Il pesce arriva fresco dall’Havel. Da provare l’Havelaal Grün, anguilla in salsa d’aneto, o l’Havelzander, persico servito con le Salzkartoffeln (patate bollite). Se avete un grande appetito e non siete vegetariani non potete perdervi questa

leccornia: Eisbein mit Sauerkraut und Erbesenpüree, stinco di maiale su un purè di piselli con crauti. Un dolce popolare è il Rote Grütze (una composta di lamponi, ciliegie e

ribes neri). I berlinesi amano anche gettarsi su una fetta di Schwarzwalder Kirschtorte, torta a strati di cioccolato e ciliegie della foresta nera.


106 DOVE MANGIARE LA BIRRA A Berlino è la birra a farla da padrona. È servita alla spina o in bottiglia e ve ne sono di diversi tipi: Export, leggera e dal gusto rotondo; Pils, leggera e molto secca; Bock, scura e corposa. E poi c’è la Berliner Weisse, una birra molto chiara, bevuta in larghi bicchieri. Se arricchita con uno schizzo di sciroppo di lampone o di asperula può assumere una colorazione verde o rossa.

t 882 31 58 Tutti i giorni 12-1 2 Café ristorante e bistrò dove ci si appaga davanti ad uno dei migliori buffet di Berlino e si chiude il pasto con una grappa invecchiata. Restaurant Leibniz-Klause b Savignyplatz Mommsenstrasse 57 (entrata Leibnitzstrasse) t 323 70 68 Tutti i giorni 12-1 2 Ristorante multi premiato. Serve gustose specialità sia berlinesi che internazionali. Caratteristico il bar con una piacevole atmosfera. Sachiko Sushi x Uhlandstrasse Grolmanstrasse 47 t 313 22 82 Lun-Sab 12-24 Dom 16-24 1 Popolare ristorante giapponese. Il nome Sachiko significa “bambino della fortuna”. Scarabeo x Uhlandstrasse Knesebeckstrasse 48 t 887 11 83 35

Tutti i giorni 16-1 1 Ristorante egiziano. Buono il cibo, ottimi tè e dolci. Danza del ventre nel fine settimana. Shima x Eisenacher Strasse Schwäbische Strasse 5 Schöneberg t 211 19 90 Tutti i giorni dalle 18.30 2 Locale alla moda. Cucina asiatica presentata in modo molto creativo. Area relax per il dopo cena. Weisser Elefant x Fehrbellinerplatz Wegenerstrasse 1–2 Wilmersdorf t 86 40 93 06 Lun-Ven 9-22.30 1 Cucina dalle molteplici sfaccettature, atmosfera rilassante, niente alcolici. Terrazza in estate.

PRENZLAUER BERG Café Chagall x Senefelderplatz Kollwitzstrasse 2 t 441 58 81 Tutti i giorni dalle 10 1 Accogliente café che serve specialità russe. Alle volte musica dal vivo.


Frida Kahlo x Eberswalder Strasse Lychener Strasse 37 t 445 70 16 Tutti i giorni dalle 9 1 Specialità messicane. Porzioni abbondanti. Molto frequentato dai giovani, nel menù ampia scelta di birre messicane. Konnopke’s Imbiss x Eberswalder Strasse Schönhauser Allee 44a t 442 77 65 Lun-Ven 6-18 Sab 12-19 1 Vicino alla fermata della metro, in questo locale si servono i migliori currywurst (salsicce al curry) di Berlino. Nola’s am Weinberg x Rosenthaler Platz Veteranenstrasse 9 t 44 04 07 66 Tutti i giorni 10-1 La cucina chiude alle 23.30 1 Famoso ristorante che serve piatti della tradizione svizzera. D’estate dalla terrazza (con sdraio) si gode una bella vista sul Volkspark. Ostwind x Eberswalder Strasse Husemannstrasse 13 t 441 59 51

Lun-Sab 18-24 Dom 11-24 1 Il “vento dell’est” porta ricette cinesi leggere e con un occhio alla salute. Pasternak x Senefelder Platz Knaackstrasse 22–24 t 441 33 99 Tutti i giorni 9-1 1 Ottime specialità russe. Spaziosa terrazza d’estate. Prater x Eberswalder Strasse Kastanienallee 7–9 t 448 56 88 Ristorante; Lun-Sab dalle 18, Dom dalle 12 . La cucina chiude alle 23, il Sabato alle 23.30. Biergarten; da Aprile a Settembre (col bel tempo) a partire dalle 12 1 Il più antico biergarten (birreria all’aperto) di Berlino. Serve specialità regionali. Frequenatato da attori e artisti. Paparazzi x Eberswalder Strasse Husemannstrasse 35 t 440 73 33 Tutti i giorni dalle 18 La cucina chiude alle 23.30 2

Ristorante italiano. Ottima cucina, buoni anche i vini.

FRIEDRICHSHAIN Sauerkraut und Bulgur b Ostbahnhof Strasse der Pariser Kommune 35 t 29 77 36 31 Tutti i giorni 11.30-24 1 Menù di vario tipo che associano la cucina tedesca quella mediterranea. Volckswirtschaft x b Warschauer Strasse Krossener Strasse 17 t 69 20 68 61 Tutti i giorni dalle 9 1 Piatti saporiti fatti con ingredienti organici.


108

KARTOFFELPUFFER

gni regione della Germania ha il suo tipo di frittella di patate. Il nome corretto in tedesco sarebbe Kartoffelpfannkuchen, ma raramente viene usato. Viene invece chiamata, a seconda delle zone, Baggers, Bambis, Dätscher, Dotsch, Glitscher, Hatscheln, Kröbbelche, Pickat, Reibekuchen, Reibeplätzchen, Reiberdatschi, Rievkoche e Schepperlinge, senza contare le ebraiche Latkes e le svizzere Rösti. A credere ai cuochi i piatti, così come i loro nomi regionali, sono completamente differenti l’uno con l’altro. Comunque, a Berlino si chiamano Kartoffelpuffer. Possono essere servite insieme a dell’Apfelmus, una densa salsa di mele, con del Sauerrahm (panna acida) oppure, per dei veri buongustai, abbinate a del salmone affumicato.

O

Kartoffelpuffer per sei 1 kg. di patate 2 cipolle, tagliate finemente 2 uova sbattute 100 gr. di farina sale, olio vegetale ed un pizzico di noce moscata 1. Pelate le patate e tenetele in acqua fredda finché non dovrete usarle. 2. Grattate le patate grossolanamente, e friggetele insieme alle cipolle. Il composto che otterrete dovrà essere grumoso e non troppo cremoso. Aggiungete le uova sbattute. Passate tutto al setaccio con 100 gr. di farina, fino a raggiungere una consistenza moderatamente liquida, non troppo densa. Aggiungete il sale e la noce moscata. 3. Scaldate in una padella abbondante olio. Quando raggiungerà la temperatura desiderata, usando un cucchiaio come misurino, immergete parti uguali di composto. Friggete le frittelle su entrambi i lati finché non diverranno dorate e croccanti. 4. Asciugate le frittelle su della carta da cucina e servite.


DOVE MANGIARE 109 KREUZBERG Bagdad x Schlesisches Tor Schlesische Strasse 2 t 612 69 62 Tutti i giorni 14-24 1 Ristorante turco che offre carne e pesce cotti sulla griglia. Nel locale contiguo, aperto 24 ore su 24, si può mangiare il migliore kebab di Kreuzberg. Henne x Kottbusser Tor Leuschnerdamm 25 t 614 77 30 Mar-Sab dalle 19 Dom dalle 17 Prenotazione consigliata 1 Locale di culto per gli amanti del pollo arrosto, servito con patate, cavolo insalata e polpette. Gli arredi sono rimasti gli stessi dal 1907 ad oggi. Biergarten d’estate. Il Casolare x Schönleinstrasse Grimmstrasse 30 t 69 50 66 10 Tutti i giorni 12-24 1 Popolare ristorante lungo il canale Landwehr. Ottime pizze e tipica atmosfera italiana. Vino alla spina, bianco o rosso.

Joe Peñas Cantina y Bar x Gneisenaustrasse Marheinekeplatz 3 t 693 60 44 Lun-Ven dalle 12 Sab-Dom dalle 9 La cucina chiude a mezzanotte. 1 Locale molto frequentato che offre ottima cucina messicana. Musica dal vivo. Le Cochon Bourgeois x Südstern Fichtestrasse 24 t 693 01 01 Mar-Sab 18-1 Dom fino alle 22 3 Squisito cibo francese servito con creatività e gusto. Ampia lista di vini. Liebermanns im Judischen Museum x Hallesches Tor Lindenstrasse 9–14 t 25 93 97 60 Tutti i giorni 10-20 Dom fino alle 22 1 Specialità da Israele e dal mediterraneo, nel ristorante del Museo ebraico. Da non perdere il buffet della Domenica sera (18-22) accompagnato da musica Klezmer.

Sale e Tabacchi x Kochstrasse Kochstrasse 18/ Rudi-Dutschke-Strasse 23 t 252 11 55 Tutti i giorni dalle 10. La cucina chiude a mezzanotte 1 Il meglio della tradizione italiana nella RudiDutschke-Haus trasformata in ristorante dall’architetto svizzero Max Dudler.



Vita notturna Si dice che Berlino non dorma mai. Per avere notizie sugli eventi, visitate il magazine on-line Tip and Zitty che appare ogni due settimane sul sito di Time Out www.timeout.com/berlin. La tradizione berlinese per la musica classica attrae i migliori artisti da tutto il mondo nei due auditorium, così come nei tre teatri dell’opera. Si può ascoltare musica sacra al Duomo e alla Cattedrale Cattolica di St Hedwig. Il musical va ancora molto forte – Berlino può vantarsi di essere la culla di questo genere, con buona pace degli americani. In ambito teatrale sia i grandi classici così come i drammi sperimentali trovano ancora a Berlino la loro casa ideale. Per il teatro e gli eventi musicali, si può prenotare attraverso il Berlin Tourismus Marketing t 25 00 25, Grandi Magazzini KaDeWe, t 217 77 54, oppure provare per un biglietto last minute attraverso Hekticket, Hardenbergstr. 29d (Bahnhof Zoo) t 21 21 22 77.


112 VITA NOTTURNA Staatoper Unter den Linden x Ernst-Reuter-Platz Bismarckstrasse 110 t 20 35 45 55 Lo storico Teatro Reale dell’Opera, è una location perfetta per opere e balletti internazionali.

MUSICAL, COMMEDIE E VARIETÀ Il Teatro dell’Opera su Unter den Linden.

MUSICA CLASSICA Deutsche Oper Berlin x Deutsche Oper c 101, 109 Bismarckstrasse 35 Charlottenburg t 343 84 343 Dietro la scintillante facciata di questo edificio in vetro e cemento degli anni ’60 si trova il maggiore Teatro dell’Opera della città. Qui vengono rappresentate opere del repertorio classico così come le prime assolute di opere contemporanee. Komische Oper Berlin x Französische Strasse Behrenstrasse 55–57 t 47 99 74 00 In questo teatro vengono rappresentate opere classiche e moderne, così

come operette e opere per bambini. Konzerthaus Berlin x Stadtmitte, Französische Strasse Gendarmenmarkt t 203 09 21 01 Nelle quattro sale della Schauspielhaus, la casa della Berlin Konzerthaus orchestra, vengono tenuti ogni anno più di 550 concerti di famosi artisti tedeschi ed internazionali. Philharmonie xb Potsdamer Platz Herbert-von-KarajanStrasse 1, Kulturforum t 254 88 999 La casa dell’Orchestra Filarmonica di Berlino. La vicina Kammermusiksaal ospita concerti di musica da camera. (Stesso numero di telefono).

Friedrichstadtpalast x Oranienburger Tor Friedrichstrasse 107 t 23 26 23 26 Grande teatro di rivista che ospita performance di ballerini, cantanti ed artisti di fama mondiale. Theater am Potsdamer Platz xb Potsdamer Platz Marlene-Dietrich-Platz 1 Ticket-Hotline: t 018 05 44 44; Teatro per la musica. Nel mese di Febbraio vi si svolge il Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Theater des Westens xb Zoologischer Garten Kantstrasse 12 Charlottenburg t 018 05 44 44 Questo teatro è uno degli indirizzi migliori a Berlino per l’operetta e i musical moderni.


VITA NOTTURNA 113 TEATRI Berliner Ensemble xb Friedrichstrasse Bertolt-Brecht-Platz 1 t 28 40 81 55 Questo teatro neobarocco, costruito nel 1892, è la casa della compagnia teatrale creata da Bertolt Brecht, il Berliner Ensemble. Oggi è diretto da Claus Peymann. Vi vengono rappresentate opere che trattano per lo più temi legati all’attualità politica. Deutsches Theater xb Friedrichstrasse Schumannstrasse 13a t 28 44 12 25 Un tempo diretto dal leggendario Max Reinhardt. La sua elegante sede è considerata uno dei luoghi più belli di Berlino. Dietro la sua facciata classica si trovano due palcoscenici contigui; quello principale, originariamente usato per le operette, ospita le rappresentazioni dei drammi classici, il secondario invece quelle di opere moderne. La compagnia, composta da 40 attori, produce circa 20 opere l’anno.

English Theater Berlin (ETB) x Platz der Luftbrücke Fidicinstrasse 40 t 691 1211 Fondato nel 1990, il teatro ospita compagnie itineranti nella sua nuova sede aperta nel 2006. Komödie und Theater am Kurfürstendamm x Uhlandstrasse Kurfürstendamm 206–209 Charlottenburg t 88 59 11 88 Commedie allegre e spettacoli di varietà. Maxim-Gorki-Theater xb Friedrichstrasse Am Festungsgraben 2 t 20 22 11 15 Costruito da un progetto di Karl Friedrich Schinkel tra il 1825 e il 1827, questo teatro è composto da due sale, quella principale per i drammi classici e quella secondaria per le opere moderne. Renaissance-Theather x Ernst-Reuter-Platz Knesebeckstrasse 100 Charlottenburg t 312 42 02 Nel bel teatro in stile Art Deco si tengono rappresentazioni di drammi e commedie contemporanee.

Schaubühne am Lehniner Platz x Adenauerplatz Kurfürstendamm 153 Charlottenburg t 89 00 23 Teatro sperimentale contemporaneo con un occhio particolare alle tematiche legate ai problemi della società moderna. Volksbühne x Rosa-Luxemburg-Platz Linienstrasse 227 t 24 06 57 77 Il “Teatro del popolo” fu costruito nel 1914 con l’intento di promuovere opere a tema sociale a prezzi accessibili per i lavoratori. Oggi gode la fama di essere uno dei teatri più sperimentali e provocatori di tutta la Germania.

CABARET Bar Jeder Vernunft x Spichernstrasse Schaperstrasse 24 Charlottenburg t 883 15 82 Musical (in primo luogo cabaret) vengono rappresentati in questo splendido tendone Art Nouveau decorato da specchi e velluto rosso. Die Stachelschweine xb Zoologischer Garten


114 VITA NOTTURNA Distel xb Friedrichstrasse Friedrichstrasse 101 t 204 47 04 Spettacoli di satira politica in quello che era il cabaret più noto della Germania est.

Harry’s New York Bar x Nollendorfplatz Lützowufer 15 Hotel Esplanade t 254 78 86 33 Musica dal vivo in questo bar aperto dal Lunedì al Sabato fino alle prime luci del mattino.

BAR

Café Zapata Europa-Center Tauentzienstrasse 9–12 Charlottenburg t 261 47 95 Dovrete conoscere la Germania e il tagliente humor dei berlinesi per apprezzare questo pungente cabaret (il nome significa porcospino), situato nei sotterranei dell’EuropaCenter. Die Wühlmäuse x Theodor-Heuss-Platz Pommernallee 2–4 Charlottenburg t 30 67 30 11 Situato nella modernista Amerikahaus (anni ’20) questo leggendario cabaret venne fondato da Dieter Hallevorden 40 anni fa. Si tengono spettacoli principalmente di satira su temi d’attualità politica.

Bar am Lützowplatz x Nollendorfplatz Lützowplatz 7 t 262 68 07 Baristi in livrea bianca, dietro al bancone del più lungo e stretto bar di Berlino, servono alla clientela una vasta scelta di cocktails, malti, whisky e champagne. Note di jazz electro e global beat riempiono l’atmosfera. Café Zapata x Oranienburger Tor Oranienburger Strasse 54–56a t 281 61 09 I suoi interni sono decorati dagli artisti e dai designer dei vicini studi e gallerie. Muri spogli, filo spinato, contenitori di latta e altra immondizia senza contare un drago sputafuoco sopra il bancone. Questo è il punto di ritrovo della scena alternativa berlinese.

Kaffee Burger x Rosa-Luxemburg-Platz Torstrasse 60 t 28 04 64 95 Un club “pazzo” famoso per le sue serate di Russian Disco. Ospita eventi che vanno dai reading di poesia o di racconti brevi ai film, alla musica dal vivo. Tappezzeria in fiori dorati. Newton Bar x Französische Strasse Charlottenstrasse 57 t 20 29 540 Atmosfera rilassante e clientela cosmopolita. Cocktails di prima classe. Al muro foto di Helmut Newton. Al primo piano si trova la più grande rivendita di sigari della città. Schwarzes Café b Savignyplatz Kantstrasse 148 Charlottenburg t 313 80 38 Sempre aperto, questo è il posto dove recarsi per


VITA NOTTURNA 115 fare colazione dopo una notte per locali. Valentin Stüberl x Rathaus Neukölln Donaustrasse 112 Neukölln t 017 13 22 89 42 Tra i luoghi della controcultura berlinese, questo locale, che prende il nome dal commediografo bavarese Karl Valentin, è tra i più attivi con un programma tendente alla satira politica. (Piccolo menù di specialità bavaresi).

“L’angelo sterminatore” è un accogliente locale di velluto rosso, specchi dorati e stucchi che attrae una vasta clientela. Eccellenti le tapas.

Charlottenburg t 313 25 50 Jazz di ogni epoca suonato da star nazionali ed internazionali, in un’atmosfera gradevole.

Zosch b Oranienburger Strasse Tucholskystrasse 30 t 280 76 64 Un gradevole bar alternativo. Al primo piano si servono deliziosi snack. Nel seminterrato concerti e altri tipi di performance.

Junction Bar x Gneisenaustrasse Gneisenaustrasse 18 Kreuzberg t 694 66 02 Musica dal vivo tutte le sere: jazz, blues, funk, soul, rap ed altro ancora.

A-Trane b Savignyplatz Bleibtreustr. 1, all’angolo con Pestalozzistr.

Kalkscheune b Oranienburger Strasse Johannisstrasse 2 t 59 00 43 40 Oltre ai concerti, vengono organizzate feste a tema come la “bicicletta per pescare” (per singles).

governo da Bonn a Berlino nel 1999. Gli anni ’20 sono stati l’epoca d’oro del cabaret. Lo Schall und Rauch club, all’interno del Grosses Schauspielhaus Theater di Max Reinhardt, attraeva i migliori talenti di Berlino. Artisti del calibro di John Heartfield e George

Grosz idearono il programma. Il commentatore politico Kurt Tucholsky collaborò con i poeti Kablund e Walter Mehring per scrivere canzoni e sketches irriverenti. Tra le star che vi cantavano ricordiamo Claire Waldoff, Marlene Dietrich e Trude Hesterberg.

MUSICA DAL VIVO Würgeengel x Kottbusser Tor Dresdener Strasse 122 Kreuzberg t 615 55 60

CABARET Essendo di natura caustici, irriverenti e spiritosi, i berlinesi hanno fatto del cabaret, in particolar modo del varietà politico, la loro forma d’arte. Dopo un periodo di stagnazione, gli obiettivi delle loro frecciate satiriche sono tornati in città grazie al trasloco del


116 VITA NOTTURNA Knaack-Klub x Rosa-Luxemburg-Platz Greifswalder Strasse 224 Prenzlauer Berg t 442 70 60 Il caposaldo dei club di Berlino. Musica dal vivo e disco, alternative indie e R’n’B. Biliardo e karaoke nel Dizzy Lounge. Frannz x Eberswalder Strasse Schönhauser Allee 36 Prenzlauer Berg t 72 62 79 333 Ogni sera artisti della nuova generazione e musicisti anticonformisti di differenti generi si esibiscono in questo locale. Quasimodo xb Zoologischer Garten Kantstrasse 12a Charlottenburg t 312 80 86 Famoso jazz club che presta il suo palco a funk, soul, latina e blues.

CLUB Adagio xb Potsdamer Platz Marlene-Dietrich-Platz 1 t 25 89 890 Discoteca chic, un punto d’incontro per i ricchi berlinesi. Alte Kantine in der Kulturbrauerei

x Eberswalder Strasse Knaackstrasse 97 Prenzlauer Berg t 44 34 19 52 Atmosfera rilassata, grande pista da ballo con vecchi successi rock e pop. Clärchens Ballhaus b Oranienburger Strasse Auguststrasse 24 t 282 92 95 Persone di tutte le età vengono qui a ballare salsa, tango swing e valzer in un’atmosfera da anni ’20. Grüner Salon x Rosa-Luxemburg-Platz Volksbühne Linienstrasse 227 t 688 33 23 90 Locale alla moda, con specchi e pavimenti in quercia. Concerti e serate speciali a tema: salsa, tango e swing. Icon x Eberswalder Strasse Cantianstrasse 15 Prenzlauer Berg t 32 29 70 520 Nelle cantine di un antico birrificio, si balla al ritmo di drum and bass, hip hop e reggae. Maria am Ostbahnhof b Ostbahnhof An der Schillingbrücke/ Stralauer Platz 33–34

Friedrichshain t 21 23 81 90 Qui si viene per ballare musica elettronica all’avanguardia. Oxymoron b Hackescher Markt Rosenthaler Str. 40–41 Entrée principale: Hackesche Höfe t 28 39 18 86 L’elegante café e ristorante ha subito una metamorfosi: Martedì, Sabato e Domenica si trasforma in un nightclub alla moda. Soda Club x Eberswalder Strasse Schönhauser Allee 36 Prenzlauer Berg t 44 31 51 55 Discoteca alla moda nel Kulturbrauerei, dove regnano la black music, la salsa e la house music. Watergate x Schlesisches Tor Falckensteinstrasse 49 Kreuzberg t 61 28 03 96 Se riuscirete a convincere il buttafuori a farvi entrare, potrete ballare al ritmo di electro, drum and bass o funk, fermandovi ogni tanto per bere un drink e godervi una magnifica vista della Sprea e del Ponte Oberbaum.


BERLINO SULLO SCHERMO

117

berlinesi Max e Emil Skladanowsky presentarono al mondo il loro primo show il 1° Novembre 1895 al Wintergarten music hall su Friedrichstrasse, otto settimane prima del più pubblicizzato evento dei fratelli Lumière a Parigi. Il loro bioscopio era tecnicamente inferiore a quello dei francesi, ma Berlino divenne rapidamente il più prolifico e creativo polo cinematografico d’Europa. Con studi a Tempelhof e Potsdam-Babelsberg, la UFA produzioni cinematografiche rivaleggiò con Hollywood per tutti gli anni ’20 producendo capolavori impressionisti come Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Weine e Nosferatu di Wilhelm Murnau. In molti di questi film la vibrante città di Berlino è una vera e propria protagonista. Nel 1951 venne creato il Berlin International Film Festival, anche chiamato Berlinale. Si tiene ogni Febbraio ed è divenuto uno degli eventi più importanti dell’industria cinematografica internazionale. Una ventina di film competono per il premio principale, l’Orso d’oro al miglior film, e per gli Orsi d’argento al migliore attore, attrice, sceneggiatura, colonna sonora e via di seguito.

I

Gli anni ’20 Anche prima che gli Studios iniziassero a usare la città per le loro riprese esterne, la luce e le ombre della Berlino anni ’20 fornirono un sfondo perfetto per rappresentare la bellezza e lo squallore in quei film. Entrambi questi lati vennero alla ribalta quando l’UFA negli Studios di Babelsberg riprodusse una scintillante via dello shopping di Berlino per il film di Joe May Asphalt (1928), un thriller erotico, in cui la star Betty Amann interpreta una seducente ladra di gioielli. L’oscuro film di Murnau Der Letze Mann (L’ultimo uomo, 1924) invece dipinge l’infelice destino di un portiere di un Grand Hotel (modella-


118 to sull’Adlon di Unter den Linden), che perde la sua splendida uniforme dai galloni d’oro e il rispetto di se stesso quando viene degradato ad addetto dei gabinetti. Per il suo film di fantascienza Metropolis (1927) Fritz Lang prese ispirazione dalla sfrenata e disumanizzante espansione urbana di Berlino. Il classico di Alfred Döblin Berlin Alexanderplatz sulla malavita della città è stato trasposto sul video due volte (da Phil Jutzi nel 1931 e da Rainer Werner Fassbinder per la TV nel 1980) e ritrae la cupa atmosfera delle strade e delle case popolari a Prenzlauer Berg e nel vecchio quartiere ebraico di Scheunenviertel.

Il Terzo Reich L’avvento di Adolf Hitler fece sì che i maggiori talenti del cinema tedesco, tra i quali i registi Ernst Lubitsch, George Wilhelm Pabst, Fritz Lang, Billy Wilder e attori del calibro di Peter Lorre e Marlene Dietrich migrassero ad Hollywood. Chi rimase produsse mediocri film di propaganda, fatta eccezione per la regista Leni Riefenstahl, i cui film propagandistici erano grandiosi. Il suo documentario Olympia, sui giochi di Berlino del 1936 resta tuttora uno dei migliori documentari sportivi mai girati. Esaltava la bellezza del fisico e promuoveva l’ideologia hitleriana di una “supremazia ariana”, evitando però di enfatizzare il razzismo che la caratterizzava. La Guerra Fredda Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu Hollywood a venire a Berlino. Nel 1961, poco prima della costruzione del Muro, Billy Wilder tornò “a casa” per girare Uno, due, tre. Questa oltraggiosa commedia, con James Cagney nel ruolo


119 di un venditore di Coca Cola coinvolto in un intrigo Est-Ovest, è una critica alle ipocrisie del comunismo e del capitalismo, e al senso di colpa tedesco nei confronti della guerra. Il film di Martin Ritt La spia che venne dal freddo (1965) offre uno sguardo cinico sulla Guerra Fredda vista da entrambi i lati del Muro. In Octopussy (1983), James Bond contrasta i nemici del mondo libero al Chekpoint Charlie. Per un punto di vista tedesco della città negli anni precedenti la caduta del Muro, La terza generazione di Fassbinder dà una visione senza compromessi sulle ambiguità della sinistra rivoluzionaria di Berlino Ovest in cerca d’equità sociale attraverso atti di terrorismo. L’enigmatico Il cielo sopra Berlino (1986) di Wim Wenders ritrae, senza saperlo, gli ultimi giorni della città divisa e le desolate terre di nessuno lungo il lato Ovest del Muro, visitate da due angeli caduti, Bruno Ganz e Peter Falk.

Dopo il 1989 La nuova città, riunificata e ricostruita, fornì al rigenerato cinema tedesco degli anni ’90 nuove ed emozionanti locations. La cosa fu resa esplicita dal film di Wolfgang Becker Das Leben ist eine Baustelle (1997), nel quale bulldozer e betoniere sembrano essere i veri protagonisti. Allo stesso modo in Lola corre (1998) di Tom Tykwer, i nuovi edifici, sorti dai vecchi quartieri della città demoliti, sono lo sfondo per la rossa Franca Potente e la sua corsa di 20 minuti per salvare il fidanzato. Il successo mondiale Goodbye Lenin (2003) sempre di Wolfgang Becker, è un ironico e pungente ritratto delle difficoltà dei berlinesi dell’Est ad abituarsi alla loro nuova libertà. Nel 2005 il cinema tedesco si è finalmente confrontato con il nazismo grazie al film di Oliver Hirschbiegel La caduta, che ritrae gli ultimi giorni del Führer nel suo bunker. Per ironia della sorte gli esterni dell’assalto dei russi alla città sono stati girati a San Pietroburgo. La capitale tedesca mostra il suo volto di metropoli alienante nel ritratto di Christian Petzold Gespenster (Fantasmi), o quello più pazzo e irreverente nel film di Dani Levy Zucker.



Informazioni utili Abbigliamento Aeroporti Bagni pubblici Clima Comunicazioni Controlli doganali Crociere fluviali Emergenze Festività Formalità d’entrata Fuso orario Guidare Informazioni turistiche Lingua Mance Media Moneta Noleggio biciclette Oggetti smarriti Orari d’apertura Salute Sicurezza Taxi Trasporti pubblici Visitatori con handicap Voltaggio

122 122 122 122 123 123 123 123 124 124 124 124 124 125 125 125 125 125 126 126 126 127 127 127 128 128


122 INFORMAZIONI UTILI Abbigliamento Il clima di Berlino richiede un abbigliamento pesante in autunno ed in inverno. Essenziale una giacca a vento contro la pioggia. Diversamente, in estate l’abbigliamento deve essere leggero. Si consiglia un pullover per le serate fresche. Delle buone scarpe da passeggio sono essenziali. Aeroporti Berlino ha due aeroporti t 0180 5000 186 per entrambi. Comunque l’aeroporto di Tegel è vicino alla chiusura dopo che l’aeroporto di Schönefeld diverrà il Berlin Brandenburg International. Tegel si trova 8 km a nord-ovest del centro ed è il più trafficato dei due aeroporti. Da lì i bus X9 e 109 raggiungono il giardino zoologico, mentre il JetExpressBus TLX, collega l’aeroporto al distretto amministrativo. L’aeroporto di Schönefeld, 22 km ad est del centro, è in continua espansione e diverrà presto l’aeroporto principale di Berlino. Per raggiungere il centro si possono prendere L’Airport Express alla stazione di Schönefeld (raggiungibile dall’aeroporto con delle navette o con una passeggiata di 5 minuti) fino alla Bahnhof Zoo, il 171 fino alla stazione della metro di Rudow, la linea 7 o la S-Bahn 9 che, passando da Alexanderplatz, raggiungono la Bahnhof Zoo. Bagni pubblici I bagni delle donne sono generalmente indicati con la scritta Damen, e quelli degli uomini con la scritta Herren. I bagni pubblici sono solitamente molto puliti. Se usate il bagno in un bar o in un ristorante sarebbe meglio ordinare anche qualcosa da bere. Clima Berlino ha un clima continentale, ben conosciuto dai tedeschi per la tonificante qualità della sua aria. Gli inverni sono rigidi e spesso laghi e canali della città si ghiacciano, permettendo ai berlinesi la pattinata del primo dell’anno. Le estati sono calde, alle volte molto calde, ma non sono umide e per questo mai soffocanti. Venti dell’ovest portano pioggie in autunno e in primavera, raramente di lunga durata.


INFORMAZIONI UTILI 123 Comunicazioni Si può chiamare in tutto il mondo dalle cabine pubbliche. Il prefisso internazionale della Germania è 49, quello di Berlino 30. Per inviare le vostre cartoline o lettere all’estero inseritele nella casella con la scritta Andere Richtungen. Gli uffici postali sono aperti dal Lunedì al Sabato dalle 8 alle 18. Da qui si possono mandare sia fax che e-mail. Gli uffici principali si trovano: Joachimsthaler Strasse (Bahnhof Zoo/Kaufhaus Karstadt) Lun-Sab 9-20 Ufficio postale in Georgenstrasse 12 (Mitte) Lun-Ven 6-22, Sab-Dom 8-22 Controlli doganali I cittadini della comunità europea possono importare una quantità ragionevole di articoli per uso personale comprati dentro la UE ma non in un duty-free shop. I cittadini extracomunitari possono importare al massimo 200 sigarette, 100 sigarilli, 50 sigari o 250 gr di tabacco, 1 litro di distillati (oltre il 22%), 2 litri di liquori (meno del 22%) o 2 litri di vino. Crociere fluviali Se è una bella giornata perché non fare un giro di qualche ora sotto i ponti della Sprea e del Landwehrkanal? I punti di partenza dei battelli della Reederei Riedel sono Hansabrücke, Kottbusser Brüche, Cornelius Brücke, Markisches Ufer, Moltkebrücke e dalla Haus der Kulturen der Welt. Reederei Riedel Stern- und Kreisschifffahrt www.reederei-riedel.de www.sternundkreis.de t 693 46 46 t 536 36 00 Un’altra compagnia, Stern und Kreisschiffahrt, organizza crociere sul fiume con dozzine di punti di partenza a Berlino e nel Brandeburgo. Emergenze Rivolgetevi al consolato solo per casi particolari come la perdita del passaporto o peggio. Per ogni altro caso: Polizia t 110 Pompieri t 112 Guardia medica t 31 00 31 Emergenza odontoiatrica t 89 00 43 33


124 INFORMAZIONI UTILI Festività 1 Gennaio Neujahr (Primo dell’anno) 1 Maggio Tag der Arbeit (Festa dei lavoratori) 3 Ottobre Tag der Einheit (Giorno dell’unificazione) 25 Dicembre Weihnnachten (Natale) 26 Dicembre Stephanstag (Santo Stefano) Festività con date variabili Ascensione, Pentecoste, Venerdì santo, Lunedì di Pasqua Formalità di entrata Una carta d’identità sarà più che sufficente al vostro arrivo in città. Non sono richiesti certificati medici per i cittadini della comunità europea. Fuso orario Il fuso orario della Germania è quello dell’Europa Centrale (CET), lo stesso dell’Italia. Guidare Berlino soffre degli stessi problemi di traffico di tutte le metropoli europee, ma ha un’ottima rete di autostrade e superstrade per portarvi velocemente nei quartieri periferici, ai laghi o nei parchi. Il parcheggio in città è un vero problema, quindi prendete la macchina solo per spostamenti lunghi. Le cinture di sicurezza sono obbligatorie e i bambini sotto i 12 anni devono sedere nei sedili posteriori. I limiti di velocità sono: autostrada 130 km/h, strade provinciali 100 km/h, in città 50 km/h. Alcune sezioni delle autostrade possono avere dei limiti inferiori: controllate i segnali. Il parcheggio in città è permesso sono nelle zone contrassegnate. Benzina verde si scrive bleifrei. Informazioni turistiche Prima della partenza date un’occhiata al sito ufficiale dell’Ufficio del Turismo www.visitberlin.de Gli uffici del turismo a Berlino si trovano Neues Kranzler Eck (Kurfürstendamm 21/Passage); Brandenburg Gate (Pariser Platz, south wing); Hauptbahnhof (Europa Platz 1, ground floor); ALEXA department store


INFORMAZIONI UTILI 125 (near Alexanderplatz, Grunerstrasse 20); Reichstag (Berlin Pavillon/Scheidemannstrasse). Informazioni e prenotazioni anche al numero +49/(0)30250025

Lingua Molti tedeschi parlano un po’ di inglese, particolarmente i più giovani. Le persone saranno comunque piacevolmente sorprese se vi approccerete a loro con un paio di parole in tedesco. Un Guten tag (buongiorno) o Guten Abend (buonasera), Bitte (per favore), Danke (grazie), Bitte schön (non c’è di che) e Auf Wiedersehen (arrivederci) sono sempre benvenuti. Mance Il servizio è incluso nei conti di ristoranti e alberghi e diviso dallo staff, ma un extra del 5 o 10% è d’abitudine. Media I giornali europei, “The International Herald Tribune” e e l’edizione europea del “Wall Street Journal” si trovano in edicola il giorno della pubblicazione. Negli alberghi le TV satellitari permettono di vedere canali in lingua straniera. Moneta La moneta in uso è ovviamente l’Euro. Noleggio biciclette Berlino è pianeggiante e non troppo trafficata, quindi facile da percorrere in bicicletta. Tour guidati sono organizzati da Berlin on bike. Knaackstrasse 97, Prenzlauer Berg www.berlinonbike.de t 43 73 99 99 Si possono affittare biciclette in diversi punti di raccolta (Fahrradstation): Leipziger Strasse 56 Auguststrasse 29a Friedrichstrasse 95 (entrance Dorotheenstrasse 30) Goethestrasse 46, Charlottenburg Kollwitzstrasse 77, Prenzlauerberg


126 INFORMAZIONI UTILI Bergmannstrasse 9, Kreuzberg www.fahrradstation.com t 0180 510 80 00

Oggetti smarriti L’ufficio centrale degli oggetti smarriti è: Platz der Luftbrücke 6, Tempelhof t 75 60 31 01 Se perdete qualcosa nella metro o su di un autobus, provate a chiamare al BVG-Fundbüro Potsdamerstrasse 180, Schöneberg x Bülowstrasse or Kleistpark t 19 449 Orari di apertura Banche Generalmente aperte dal Lunedì al Venerdì 9-16 (Martedì e Giovedì fino alle 19). Alcune anche il Sabato 9-14. Negozi La maggior parte dei negozi sono aperti dal Lunedì al Sabato 1020, ma possono scegliere il proprio orario d’apertura tra le 6 e le 20 e hanno il permesso di aprire anche per molte domeniche l’anno. Nelle stazioni e negli aeroporti, panetterie e altri negozi sono aperti anche la Domenica. Musei e monumenti Orari differenziati. Informatevi presso il vostro albergo o in un ufficio turistico. Uffici postali L’ufficio di Joachimstaler Strasse 7 (Bahnhof Zoo/Kaufhaus Karstadt) è aperto dal Lunedì al Sabato 9-18. A Mitte, l’ufficio di Georgenstrasse 12 è aperto dal Lunedì al Venerdì 6-22, Sabato e Domenica dalle 8; gli altri uffici sono aperti dal Lunedì al Venerdì 8-18 e Sabato 8-13. Salute I cittadini della UE beneficiano di un trattato tra stati, quindi in casi di emergenza possono usufruire di assistenza medica semplicemente esibendo la propria tessera sanitaria. Dottori, dentisti e medici ospedalieri sono in genere d’alto livello e molti parlano inglese. Se prevedete di aver bisogno di medicinali particolari, portateveli da casa nell’eventualità non troviate l’esatto equivalente.


INFORMAZIONI UTILI 127 Sicurezza I ladri possono essere attivi su autobus e treni. Senza farvi paranoie, non date però loro l’occasione lasciando un portafogli a portata di mano o una borsa aperta. Lasciate i documenti importanti e gli oggetti di valore nelle cassette degli alberghi. Bahnhof Zoo attrae ancora personaggi ripugnanti. La notte sarebbe meglio evitare le stazioni della metro di Friedrichstrasse e Alexanderplatz. Taxi Ci sono aree taxi in ogni importante incrocio cittadino, ma si possono chiamare anche quando sono in movimento. I call center sono: t 26 10 26 t 44 33 22 t 0800 222 22 55 t 0800 263 00 00 Trasporti pubblici Il Network cittadino BVG (www.bvg.de) ha un rapido ed efficiente servizio di bus e treni cittadini, metropolitane (U-Bahn) e sopraelevate (S-Bahn). Per le mappe e i biglietti turistici visitate il centro clienti: Kundenzenturm Holzmarktstrasse 14 xb Jannowitzbrücke Altre sedi al Bahnhof Zoo e Alexanderplatz: t 030 194 49. La Berlin Welcome Card dà accesso illimitato su tutti i bus e i treni (zone A e B), così come sconti fino al 50% per più di 130 attrazioni turistiche: 16.50 € per 48 ore, 21.50 € per 72 ore. La Berlin and Potsdam Welcome Card (18 € per 48 ore, 24.50 € per 72 ore) è valida per un adulto e fino a 3 bambini sotto i 14 anni per le zone A, B e C (inclusa Potsdam). La CityTourCard dà accesso illimitato a tutti i trasporti pubblici nelle zone A e B e sconti per oltre 50 siti turistici (15.90 € per 48 ore, 23 € per 72 ore), una carta simile per tutte e tre le zone costa 17.50 € per 48 ore e 23 € per 72 ore. Un biglietto singolo (Einzelfahrschein), valido 2 ore, costa 2.10 € per le zone A e B e 2.80 € per le zone A B e C.


128 INFORMAZIONI UTILI I biglietti giornalieri (Tageskarte, 6.10 € per due zone, 6.50 € per tre) e il biglietto settimanale (7-Tage-Karte, 26.20 € per due zone, 32.30 € per tre) sono utilizzabili su tutti i treni e bus BVG. Le carte per tutte e tre le zone sono valide per un adulto con fino a tre bambini. I bambini sotto i 6 anni viaggiano gratis, e sotto i 14 pagano un biglietto ridotto (Ermässigungstarif). I biglietti possono essere acquistati dai distributori automatici in tutte le stazioni, e nei punti vendita che espongono il logo BVG, sui tram e sugli autobus, e nella maggior parte delle reception degli alberghi. I biglietti vanno obliterati appena saliti sui mezzi. Treni I treni della U-Bahn passano ogni 3/5 minuti, 24 ore su 24. I treni della S-Bahn passano ogni 10 minuti. Autobus Per lo più su due piani, passano frequentemente e offrono un buon servizio notturno sulle arterie maggiori della città. In città prestano servizio anche dei tram.

Visitatori con handicap Negli ultimi anni l’amministrazione di Berlino ha fatto un grande sforzo per facilitare i portatori di handicap. Il network dei trasporti (BVG) e la metro hanno trasformato molti dei bus, dei treni e delle stazioni per renderle accessibili alle sedie a rotelle. Un servizio gratuito di supporto per l’acquisto dei biglietti, cambi di linea o veicoli è attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19. Bisogna prenotare al massimo un giorno prima al numero 25 41 44 14. Cinema, teatri e centri commerciali hanno installato rampe e altre attrezzature per facilitare l’accesso. Ristoranti, supermarket, musei e bagni pubblici che possono essere utilizzati da persone diversamente abili sono indicati da cartelli con una freccia bianca su sfondo giallo, con la scritta “Berlin barrierefrei” Servizio informazioni: Mobidat www.mobidat.net t 74 77 71 15. Voltaggio La corrente elettrica è di 220 volt 50-cycle AC; se serve portate un adattatore.

U


U

U U U

U S

S U

S

U

U U

U

U


U

S

U

S

S

U

U U

U U

S


U U

U U

U U

U U

S

S

U U

S S

U U

U

U U

U U

S U U

U U

U

U U

U U

U U

U U

U U

U U


U

S

U

U

U

U

S

U

U

U

U

S

S

U

U

S


Berlino


134 INDICE ANALITICO Alexanderplatz 42 Alte Bibliothek 26, 34 Alte Nationalgalerie 31 Altes Museum 31 Ambassade de Chine 42 – de France 34 – de Grande-Bretagne 34 – de Suisse 64 – des Pays-Bas 42 Ampelmann 85 Anhalter Bahnhof 51, 52 AquaDom and Sea Life 39–40 Bahnhof Zoo 61 Band des Bundes 63 Bankhaus Löbbecke 76 Bauhaus-Archiv 59–60 Bauspielplatz 66 Bebelplatz 26–27, 34 Bergmannstrasse 83 Berliner Dom 29–30 – Ensemble 113 – Gruselkabinett 66 – Philharmoniker 37 – Rathaus 40, 42 Berlinische Galerie 84 Bode-Museum 32 Botanischer Garten 90 Brandebourg, porte 22–23, 34 Bröhan-Museum 74 Brücke-Museum 91 Buchwald Konditorei 64 Bundeskanzleramt 63, 64 Bundespräsidialamt 64 Bundesschlange 64 Checkpoint Charlie 54–55

Currywurst Museum 75 Dahlem 90–91 DDR Museum 40 Denkmal für die ermordeten Juden Europas 23–24, 34 Denkmal für die verfolgten Homosexuellen 24 Designers, boutiques de 79 Deutsche Oper 112 Deutscher Bundestag, voir Reichstag – Dom 26 Deutsches Historisches Museum 28 – Technikmuseum 66, 84 – Theater 113 Dietrich, Marlene 51 Domäne Dahlem 66, 90 East Side Gallery 54, 83 Europa-Center 69 Fernsehturm 38–39, 42, 45, 66 Filmpark Babelsberg 95 Fischerinsel 42 Florian 76 Forum Fridericianum 25 Französischer Dom 26 Frédéric le Grand, monument 27 Friedrichshain 83 Friedrichstadtpalast 112 Friedrichstrasse 25–26, 34 Friedrichswerdersche Kirche 28 Galeries Lafayette 34, 78

Gedenkort Wiesse Kreuze 55 Gedenkstätte Berliner Mauer 55 Gedenkstätte Deutscher Widerstand 59 Gemäldegalerie 58 Gendarmenmarkt 26, 34 Geschichtsmeile Berliner Mauer 54 Gethsemanekirche 82 Grands magasins 78 Grunewald 91 Hackesche Höfe 32, 78 Hamburger Bahnhof 63 Haus der Kulturen der Welt 60–61, 64 Haus der Wannseekonferenz 91–92 Helmut Newton Stiftung 70 Hi-Flyer 50 Hôtel Adlon 24, 34 Hôtel Kempinski 70–71, 76 Humboldt, Université 27, 34 IBA-Hochhaus 52 Inneministerium 64 Invalidenfriedhof 54 Jüdischer Friedhof 81–82, 86 Jüdisches Gemeindehaus 71, 76 – Museum 47, 84 KaDeWe 67, 69–70, 78 Kaiser-WilhelmGedächtnis-Kirche 45, 68 Kammergericht 47 Karl-Liebknecht-Haus 86


INDICE ANALITICO 135 Kartoffelpuffer 108 Käthe-Kollwitz-Museum 71 Kempinski Plaza 76 Kino Babylon 86 Klosterkirche 42 Kolle 37 86 Kollwitzplatz 81, 86 Komische Oper 112 Kommandantenhaus 29 Komödie und Theater am Kurfürstendamm 113 Konzerthaus 26, 112 Köpenick 88–89 Kreuzberg 83–85 Kronprinzenbrücke 64 Kulturbrauerei 82, 86 Kulturforum 56–57 Kunstgewerbemuseum 58 Kupferstichkabinett 58 Kurfürstendamm 70–71, 76 Literaturhaus 76 Madame Tussauds 25 Marchés 79 Marie-Elisabeth-LüdersHaus 63, 64 Marienkirche 39, 45 Märkisches Museum 41, 42 Martin-Gropius-Bau 50, 52 Mauermuseum 55 Mauerpark 54 Mauerweg 54 Maxim-Gorki-Theater 113 Menu berlinois 105, 108 Mies van der Rohe 59

Ming Dynastie 42 Mühlendammbrücke 42 Mur de Berlin 52, 54–55 Museen Dahlem 90–91 Museum Berggruen 74 – Blindenwerkstatt Otto Weidt 32 – Ephraim-Palais 41, 42 – für Film und Fernsehen 49 – für Fotografie 70 – für Gegenwart 63 – für Gestaltung 59–60 – für Kommunikation 49 – für Naturkunde 66 – Knoblauchhaus 41 Museumsinsel 31 MusikinstrumentenMuseum 57–58 Neue Synagoge 33 Neue Wache 27–28 Neues Kranzlereck 76 Neues Museum 31, 66 Nikolaikirche 41 Nikolaiviertel 40–41 Oberbaumbrücke 83 Olympiastadion 46, 67, 75 Opéra 36–37 Opernpalais 28, 34 Oranienburger Strasse 32 Oranienstrasse 83 Orchestre philharmonique de Berlin 37 Pariser Patz 24–25 Park am Wasserturm 66 Park Kolonnaden 52 Parlament der Bäume 55

Parochialkirche 42 Paul-Löbe-Haus 63, 64 Pergamonmuseum 31–32 Pfaueninsel 92 Philharmonie 57, 112 Postfuhramt 32 Potsdam 92–95, 96 Holländisches Viertel 93 Kolonie Alexandrowka 93 Schloss Cecilienhof 95 – Sanssouci 93–95 Vieille ville 93 Potsdamer Platz 46, 48, 52 Prenzlauer Berg 80–83, 86 Prinzessinnenpalais 28, 34 Quadrige 24 Raum der Stille 34 Reichstag 47, 61–63, 64, 66 Renaissance-Theater 113 Rosa-Luxemburg-Platz 86 Rotes Rathaus, voir Berliner Rathaus Sammlung ScharfGerstenberg 74–75 Savignyplatz 71, 76 Schaubühne 71, 113 Scheunenviertel 32 Schillertheater 27, 112 Schlachtensee 67 Schloss Bellevue 64 Schloss Charlottenburg 66, 73–74


136 INDICE ANALITICO Schlossbrücke 29 Schlossplatz 29 Schwules Museum 85 Science Center Spectrum 66, 84 Senefelderplatz 86 Shopping 78–79 Siegessäule 60 Sony Center 48 Spandau 89–90 – Zitadelle 90 Spree 64 St.-Hedwigs-Kathedrale 26–27 St.-Matthäus-Kirche 59 Staatsoper Unter den Linden 27, 34, 112

Stadtmauer 42 Steiff in Berlin 67 Story of Berlin 71–73 Synagogue 82, 86 Tacheles, Kunsthaus 33 Tempodrom 52 Theater am Potsdamer Platz 112 – des Westens 76, 112–113 Tiergarten 64 Tilla-Durieux-Park 52 Topographie des Terrors 50, 52 Türkischer Markt 84 Unter den Linden 25, 34 Viktoria Park 83

Volksbühne 86, 113 Volkspark Friedrichshain 83 Wannsee 67, 91 Warenhaus Tietz 42 Wasserturm 82, 86 Weinhaus Huth 46, 48 Wilhelmstrasse 34 Willy-Brand-Haus 52 Wittenbergplatz, U-Bahn 70 Zeiss-Grossplanetarium 82–83 Zeughaus 28 Zur letzten Instanz 42 Zoologischer Garten 60

Traduzione: Sergio Macchini Redazione: Nicola Spaziani, Leonardo Passi Impaginazione: Fabio De Marco / la Bottega editoriale Cartografia: JPM Publications, map.solutions GmbH, Berliner Verkehrsbetriebe (BVG) Fotografie: hemis.fr/Frumm p. 4, –/Guiziou pp. 8, 30, 62, –/Borgese p. 46 (Jüdisches Museum), –/Torrione p. 78, –/Guglio p. 105; istockphoto.com/Hulton Archive p. 11, –/typographics p. 12, –/Schuster p. 18, –/muffinmaker p. 23, –/Hiob p. 36, –/Fitzer p. 37, –/naphtalina p. 44 (Fernsehturm), –/dystortia p. 45 (Berliner Dom), –/caitrionad p. 47 (immeubles de bureaux), –/podgorsek p. 47 (Reichstag), –/agphotographer p. 66, –/dirkr p. 108, –/goldhafen p. 117; M. Michel pp. 16, 25, 33, 81; P. Scheu p. 20; F. Minder pp. 26, 49, 57, 60, 75; A. Achermann pp. 39, 44 (Marienkirche), 46 (Französischer Dom), 51, 54–55, 61, 67, 79, 85, 94, 101 (haut et bas), 103, 104, 107, 114, 120; Bildagentur Huber/Gräfenhain p. 40, 44–45 (Quartier Daimler), –/Lawrence p. 69, Müller-St p. 106; Frankinho p. 72; fololia.com/ArTo p. 50, –/Neuhauss p. 89; Jon Smith p. 92; Ständige Vertretung p. 98; S. Gustavus, Friedrichstadpalast p. 110; Staatsoper Unter den Linden p. 112; S. Arlen p. 118 Copyright © 2012, Sovera Edizioni s.r.l., Via Leon Pancaldo 26, 00147 Roma © 2012 JPM Publications S.A., Avenue William-Fraisse 12, 1006 Lausanne, Suisse Per informazioni info@soveraedizioni.it – www.soveraedizioni.it Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in nessuna forma, elettronica o meccanica, incluse fotocopie o copie elettroniche, senza un’autorizzazione scritta dell’editore. Ogni attenzione è stata usata dall’editore per verificare le informazioni della guida, ma né l’editore né i suoi rivenditori accettano nessun tipo di responsabilità per ogni tipo di errore possa essere in essa contenuto. Se riscontraste errori o trasposizioni siete pregati di rendercele note.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.