Corriere Salute 17 maggio 2015

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BENESSERE FEMMINILE

L’attenzione della comunità scientifica nei confronti delle infezioni urinarie è sempre più elevata

Intimi, brucianti dispiaceri

Ultimamente si è evidenziata l’importanza di una terapia con prodotti naturali per la prevenzione

L

e infezioni delle basse vie urinarie (IVU) sono un disturbo molto comune, tanto che coinvolgono oltre il 60% delle donne nel corso della loro vita. Una delle cause principali è la risalita verso la vescica di batteri, come nella maggior parte dei casi l’Escherichia Coli, che colonizzano i tessuti periuretrali. Durante l’atto minzionale si può infatti verificare una risalita dei germi che generalmente vivono nel colon, in quanto, mentre nella fase iniziale all’apertura del collo vescicale segue quella dell’uretra in senso prossimo-distale, al termine della minzione l’uretra si chiude in senso inverso, agevolando l’ingresso di eventuali germi nella vescica attraverso un reflusso uretro-vescicale. Giunti nella vescica e nell’uretra, i batteri aderiscono alle loro pareti attraverso le adesine, veri e propri “collanti adesivi”, e si moltiplicano in modo abnorme, producendo l’infiammazione della mucosa nota come cistite. Il processo infiammatorio può essere acuto, subacuto o

recidivo. In certi casi può anche pericolosamente estendersi alle vie genitali o alle alte vie urinarie. Sintomi dolorosi: meglio prevenirli Chi ne ha sofferto anche solo una volta ben ne conosce i sintomi, che creano disagio e sofferenza. Possono presentarsene solo alcuni oppure possono comparire tutti insieme. Di solito si ha dolore alla zona pelvica del basso ventre, un notevole aumento del numero di minzioni durante le 24 ore (pollachiuria), accompagnato da riduzione del volume vuotato per ogni atto. Un altro sintomo è la disuria, cioè la difficoltà nell’urinare: la minzione può essere lenta,

La presenza dei sintomi caratteristici non fa certo passare inosservato un episodio di cistite

poco copiosa o arrestarsi improvvisamente, richiedendo uno sforzo eccessivo, per cui i muscoli restano contratti. Si accusa dolore sordo al basso ventre, nella zona pelvica, e tenesmo vescicale, lo spasmo doloroso seguito dall’urgente bisogno di urinare. Bruciore, dolore anche intenso e talvolta brividi accompagnano la minzione ed in certi casi si può verificare ematuria o piuria (presenza di sangue o pus nelle urine) e febbre. Spesso si risolve con un trattamento antibiotico, che deve essere prescritto dal medico, ma molto può essere fatto per prevenire la sua comparsa o eventuali ricadute. Si tratta di semplici regole: bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, per diluire la carica batterica ed ottenere un “lavaggio” meccanico delle vie urinaria. Non trattenere mai l’urina: la rarefazione delle minzioni favorisce la proliferazione batterica. Osservare una scrupolosa igiene intima, con un movimento che dall’avanti procede all’indietro e mai al contrario per evitare il trasporto dei batteri dall’a-

Dalla ricerca Specchiasol, la nuova linea di integratori a base di estratti vegetali.

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no alla vagina. L’igiene intima deve essere ancor più attenta durante le mestruazioni e prima e dopo i rapporti sessuali, utilizzando detergenti che rispettino il pH delle zone intime e usando sempre il proprio personale asciugamano. Soprattutto, mai trascurare i

Per il benessere delle vie urinarie.

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primi segnali e rivolgersi al medico, che potrà prescrivere gli esami delle urine con urinocultura o che, in caso di recidiva o di altre patologie concomitanti, consiglierà esami più specifici e il consulto di uno specialista. Terapie complementari naturali Proprio alla luce dei milioni di episodi di cistite che interessano la popolazione, recentemente il New England Journal of Medicine e The Lancet hanno pubblicato un’analisi dell’affidabilità dell’urinocoltura e il Journal of Urology, organo ufficiale dell’Associazione degli Urologi Americani, ha dato evidenza a uno studio che ha analizzato l’utilità della profilassi antibiotica, sottolineando la necessità di affiancare a quest’ultima una terapia complementare, facendo anche riferimento a prodotti naturali, come il mirtillo rosso (cranberry) e il d-mannosio, che impedirebbero ai batteri di aderire alla superficie interna della vescica (urotelio),

Per evitare la comparsa del disturbo o le ricadute occorrono alcuni semplici accorgimenti prevenendo così l’infezione. In particolare, il mirtillo rosso, già noto ai nativi americani che lo adoperavano come medicamento per trattare problemi urinari, si è infatti rivelato utile nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni recidivanti delle vie urinarie. Il suo meccanismo d’azione principale dipende dalla sua capacità di inibire l’adesione dei batteri alle cellule epiteliali della mucosa delle vie urinarie, favorendo così la loro eliminazione con l’urina, grazie alla presenza di pro-antocianidine, polifenoli che inibiscono selettivamente le adesine.

Dalla ricerca Specchiasol

NoCist, la risposta naturale per il benessere delle vie urinarie Si parla di “cistite ricorrente” quando si presentano almeno 2 episodi nell’arco di 6 mesi e 3 o più episodi durante l’anno. Le donne con cistiti ricorrenti hanno una maggiore predisposizione alla colonizzazione da uropatogeni, a causa, fra l’altro, di una maggiore propensione dei batteri nell’aderire alle cellule uroteliali. Le linee guida dell’Associazione Europea di Urologia suggeriscono ufficialmente di intervenire in questi casi anche con terapie alternative tra le quali viene citato chiaramente il Cranberry. Specchiasol lo ha inserito nella composizione di NoCist, una linea di integratori a base di estratti vegetali per il benessere delle vie urinarie, proprio in virtù della sua efficacia dovuta alla capacità delle proantocianidine (PACS) che contiene di impedire l’adesione sulle pareti interne della vescica del batterio Escherichia Coli. Affinché si possa garantire l’efficacia degli estratti le proantocianidine devono essere titolate con il metodo analitico convalidato e sensibile denominato DMAC. NoCist rappresenta il nuovo approccio per il trattamento fisiologico nutrizionale delle infezioni delle vie urinarie: lenitivo del senso di irritazione, riequilibra le funzioni fisiologiche dell’apparato urinario e previene l’insorgenza di successive infezioni recidive. Specchiasol propone un’integrazione differenziata specifica per la forma acuta (NoCist Intensive) e per la forma ricorrente (NoCist Prevent) in grado di fornire 45 mg al giorno di PACS a catena differenziata titolate con il metodo BL-DMAC. La differenziazione della lunghezza polimerica delle catene di PACS impiegate è stata effettuata con le più sofisticate tecniche analitiche in collaborazione con il Dipartimento di Scienza del Farmaco dell’Università di Padova: catene corte per l’azione rapida, catene medie per l’azione prolungata. Contengono: Cranberry bacche (inibizione delle adesine presenti sulle fimbrie di tipo P di Escherichia coli), D-Mannosio (inibizione delle adesine presenti sulle fimbrie di tipo 1 di Escherichia coli), N-Acetil Cisteina (agente mucolitico capace di aumentare la biodisponibilità degli attivi promuovendone l’assorbimento, in grado di migliorare l’attività contro i batteri formanti biofilm), Betulla Alba foglie e.s. (promuove l’eliminazione dei liquidi in eccesso). Grazie a Specchiasol oggi è dunque possibile affrontare le cistiti in maniera assolutamente naturale. www.specchiasol.it


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