Solo quello buono Il colesterolo elevato nel sangue è il principale fattore di rischio delle malattie cardiovascolari. Un corretto stile di vita e l'assunzione di complementi nutrizionali specifici ne permettono il controllo
di Bruno Brigo (*)
l colesterolo è stato isolato per la prima volta, proprio 200 anni fa, nel 1816 dal chimico francese Michel Eugène Chevreul. Componente del sangue di importanza vitale, è dotato di molteplici funzioni. Il colesterolo è, infatti, un elemento costitutivo strutturale della membrana di tutte le cellule e del rivestimento di mielina che ricopre i nervi. Esso è anche indispensabile per la formazione dei sali biliari, della vitamina D e di molti ormoni.
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‘Buono’ e ‘Cattivo’ Già alla fine degli anni Settanta si era giunti alla conclusione che il colesterolo elevato nel sangue fosse uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Negli anni successivi tale rischio è stato differenziato in base al rapporto tra le frazioni del colesterolo cosidetto ‘buono’, legato alle proteine HDL (High Density Lipoproteins), e del colesterolo 'cattivo', trasportato dalle proteine LDL (Low Density Lipoproteins). Alti livelli di lipoproteine ad
alta densità o HDL manifestano, infatti, un ruolo protettivo nei confronti di cuore e vasi, mentre valori elevati di lipoproteine a bassa densità o LDL comportano un rischio diretto di malattie cardiovascolari. Secondo la Società Europea dell'Arteriosclerosi si ritiene che i valori medi ottimali di colesterolo nel sangue debbano essere inferiori a 200 mg per 100 ml per l'adulto e 160 per i bambini. Il colesterolo che è in eccesso si accumula nel tessuto adiposo, nei lipomi, nei calcoli biliari e nelle placche di aterosclerosi, noti anche come ateromi che
Assetto lipidico: livelli raccomandati COLESTEROLO TOTALE < 200 mg/dL COLESTEROLO HDL > 40 mg/dL (M) > 50 mg/dL (F) COLESTEROLO LDL < 130 mg/dL TRIGLICERIDI < 150 mg/dL
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restringono progressivamente il lume dei vasi, ostacolando la circolazione e provocando la sofferenza dei tessuti irrorati. I rischi del colesterolo alto Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali. In Italia sono responsabili del 44% di tutti i decessi. Si stima che il 23,5% della spesa farmaceutica italiana sia destinata alle affezioni cardiovascolari. Tra di esse le forme acute più frequenti comprendono infarto cardiaco e ictus cerebrale. La lesione di base comune è l'aterosclerosi. IL CONTROLLO DEL COLESTEROLO È stato rilevato che spesso un eccesso di colesterolo è la conseguenza di uno stile di vita sedentario e di un'alimentazione ricca di zuccheri semplici e di grassi di origine animale. Nella tabella sono riassunti 7 consigli preziosi per il controllo del colesterolo. Le
statine rappresentano il farmaco di elezione nel trattamento dell'ipercolesterolemia. Tuttavia esse possono indurre fenomeni collaterali, come i dolori, crampi e debolezza muscolare con danno a livello renale. Alcuni complementi nutrizionali permettono un controllo più fisiologico del colesterolo elevato. Riso rosso fermentato Il Monascus purpureus è un fungo naturale saprofita presente nel riso rosso fermentato. In Cina è noto come Hongqu e negli Stati Uniti come Red yeast rice. Il riso rosso fermentato è usato in molte regioni asiatiche per l'attività protettiva nei confronti dell'apparato cardiocircolatorio. L'antica Farmacopea cinese Ben Cao Gan Mu, scritta durante la dinastia Ming, ne raccomandava l'uso per la salute di cuore e vasi. Ricerche cliniche recenti hanno confermato la capacità dell'estratto secco di riso
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7 consigli d'oro per tenere il colesterolo sotto controllo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Misurare periodicamente il colesterolo Evitare il sovrappeso Ridurre gli zuccheri semplici Limitare i grassi di origine animale Seguire una dieta ricca di fibre vegetali Praticare attività fisica con regolarità Eseguire il trattamento se persistono valori elevati (riso rosso fermentato, omega 3, statine)
rosso fermentato con Monascus purpureus di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi. L'attività del riso rosso fermentato è dovuta principalmente alla ricchezza in monacolina, una sostanza capace di ridurre la produzione di colesterolo da parte del fegato. La posologia abituale consigliata nell'ipercolesterolemia è di 1 capsula al dì, da assumere preferibilmente alla sera, nel corso della cena, con il monitoraggio periodico del profilo lipidico. Coenzima Q10 Il coenzima Q10, detto anche ubichinone, è un importante fattore antiossidante che controlla il flusso di ossigeno nelle cellule. Ha una struttura chimica molto simile alla vitamina E ed è indispensabile per la respirazione e la rigenerazione cellulare. Viene anche definito 'contante di energia' perché partecipa, sotto forma di ATP, alla produzione di energia prontamente disponibile. La sua sintesi nell'organismo incomincia a diminuire dai 35-40 anni, per ridursi sempre più con l'avanzare dell'età. Per questa ragione se ne consiglia l'assunzione regolare o a cicli, in quanto svolge un'importante attività protettiva nei confronti dei radicali liberi e delle placche di aterosclerosi che tendono ad ostruire i vasi. In commercio sono disponibili numerosi preparati che contengono il coenzima Q10 in associazione con altre sostanze (in particolare il riso rosso fermentato o
le statine). Succo di bergamotto I risultati condotti sul succo di bergamotto hanno dimostrato che l'assunzione di succo concentrato è in grado di ridurre i livelli ematici di colesterolo, trigliceridi e LDL, e indurre un aumento significativo dei livelli di HDL, esercitando inoltre una protezione all'insorgenza dell'ipercolesterolemia. Omega 3 Si tratta di acidi grassi essenziali che svolgono un ruolo fondamentale di protezione nei confronti di molecole dannose per l'organismo, contrastando il processo infiammatorio, riducendo il tasso di trigliceridi e fluidificando il sangue grazie all'azione antiaggregante esercitata sulle piastrine. In commercio sono disponibili prodotti ottenuti da olio estratto da microalghe, ricco di DHA, acido grasso essenziale che protegge i vasi. Fibre vegetali Esse rinforzano e mantengono la condizione di equilibrio della flora intestinale, contribuendo a ridurre l'assorbimento alimentare, sequestrare ed eliminare sia il colesterolo che i trigliceridi, normalizzando anche i valori degli zuccheri nel sangue. *medico, specializzazione in Medicina Interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di Medicina integrata.
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