Tecniche e sicurezza
Vita da chiodi Nuove e interessanti prove sulla tenuta dei tasselli autofilettanti Heco
Garavini Davide,Valgimigli Remo Gruppo Speleo GAM – Mezzano (RA) litotipi carsificabili non calcarei sono riconducibili prevalentemente alle rocce evaporitiche come ad esempio i gessi o il salgemma; insomma tutte litologie decisamente tenere. In particolare le rocce gessose non hanno nulla a che spartire con quelle calcaree, né dal punto di vista chimico-fisico, né da quello della genesi e neppure dal punto di vista prettamente “meccanico”, ovvero della consistenza - e conseguente tenuta - dei vari tipi di ancoraggi. Un esempio per tutti: gli spit non si usano e non si sono mai utilizzati; a parte pochi e rarissimi casi, capitati più per esperimento che altro.
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Un po’ di storia La speleologia nei gessi, dal punto di vista degli ancoraggi, ha ancora il sapore dell’alpinismo di un
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tempo, con chiodi artigianali fatti in casa, e soluzioni personalizzate sperimentate direttamente sul meandro prima ancora che in laboratorio. Quasi tutte le grotte romagnole sono chiodate con chiodi a pressione artigianali di solito costituiti da un gambo (di sezione quadrata o esagonale) alla cui estremità è saldato un anello realizzato con una maglia di catena, oppure due rondelle appaiate o ancora una piastrina quadrata con foro centrale. Il chiodo a pressione può lavorare esclusivamente a taglio, e la tenuta all’estrazione è legata unicamente all’interferenza che si viene a creare fra il foro tondo (Ø 8 mm) e il corpo del chiodo (esagono o quadrato circoscritto al Ø 8 mm). Per l’infissione di un chiodo a pressione è necessaria la mazzetta da 1 Kg. Il martello standard da speleologia non basta. In questi ultimi anni sono stati fatti alcuni esperimenti con chiodi chimici, ma non vi sono studi approfonditi sul comportamento chimico - fisico della resina a contatto della roccia gessosa e viceversa. Bisogna inoltre tenere presente che l’ambiente ipogeo gessoso è particolarmente aggressivo nei confronti dei metalli: nessuna zincatura resiste per più di pochi anni e anche i moschettoni in lega di alluminio, se lasciati sporchi di fango misto a cristalli di gesso in ambienti umidi per alcuni mesi ne