Speleologia n. 57 - dicembre 2007

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LOMBARDIA Campo estivo 2007 in Grigna Durante il consueto campo estivo tenutosi in Grigna dal 4 al 20 Agosto sono state proseguite le esplorazioni ad Antica Erboristeria, dove sono stati scoperti circa 200 metri nuovi di grotta e un nuovo fondo a -150m circa. Anche all’abisso Kinder è stata trovata una prosecuzione a -750m, in una ambiente di forra lungo 150 metri e caratterizzato da enormi frane. A Mamalia sono stati esplorati altri 250 metri e ora la grotta misura più di un chilometro, rivelandosi davvero labirintica e con numerosi anelli. Varie uscite sono state dedicate alla disostruzione di un ramo a -60m a Topino: è stato sceso un nuovo pozzo di 40m e fermandosi nuovamente di fronte ad una fessura, lunga un metro, oltre la quale si intuisce un altro pozzo abbastanza profondo. La speranza è di riuscire ad entrare in Kinder, aumentandone così sviluppo e dislivello. E’ stata poi terminata l’esplorazione dello scomodo “ramo Cutter” e si è ritornati, a due anni di distanza dall’ultima punta, al fondo a -280m. Da questo punto la grotta cambia radicalmente aspetto: mentre il primo tratto è caratterizzato da brevi saltini e meandri, qui scende molto rapidamente con una sequenza di 3 pozzi profondi 29 m., 108 m. e 19 m., per poi però fermarsi a -428m su una grande frana. A -300, dopo una breve arrampicata, è stata esplorata una importante forra che termina, per ora, su due pozzi attivi. Lo sviluppo supera attualmente 1,6 chilometri. Purtroppo il cattivo tempo ha imperversato per alcuni giorni non permettondoci di fare altre uscite impegnative. I giorni di maltempo sono stati dedicati alla rivisitazione di numerose cavità già note nel Bregai e all’esplorazione di alcune modeste cavità sul Pizzo della Pieve. Da ultimo è stata trovata la prosecuzione in una piccola grotta dove rimane ancora da scendere un pozzo.

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Andrea Maconi In Grigna! 2007: Associazione Speleologica Comasca, Gruppo Grotte Busto Arsizio, Gruppo Grotte Milano, Gruppo Grotte Saronno, Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole, Speleo Club Erba, Speleo Club Romano Lombardo

L’abbissetto di Bruntino (BG) Nell’ambito di ricerche del G.S. Valle Imagna in zona Canto Alto e limitrofi, é stata trovata una nuova cavità in località Bruntino. L’abissetto, per ora, ha un dislivello di 81 metri per uno sviluppo di 338 m. Dopo un pozzo iniziale di circa 35 metri, si accede ad una grande forra riempita da materiale di scavo che subito biforca. Attraverso un meandrino si intercetta un sistema di gallerie freatiche di buone dimensioni, molto fangose ma in alcuni punti anche particolarmente concrezionate. La sovrapposizione di queste porta a diversi bivi e anelli di giunzione, e a diverse vie che si snodano sia a valle che a monte. Le vie attive si fermano su restringimenti da disostruire. La circolazione d’aria é da ingresso basso e si spera che ulteriori scoperte possano aprire le porte di un altro sistema bergamasco. Max Pozzo – WaleAnnaMauriKraus

Monte Arera (Oltre il Colle - Prealpi Bergamasche) Netta impennata delle attività esplorative del GSB Le Nottole in quest’area, con una nota di riguardo per la Crevazza Fruttari, passata da -117 a -261m di profondità. Dolce Vita: sono stati risolti un paio di dubbi, covati a lungo, nelle parti medio-alte di questo abisso che ha sicuramente ancora qualcosa da offrire. Un traverso-risalita in cima al P 100 (“Grazie Marcello”) ha permesso di scoprire il nuovo ramo “del Nido”, così chiamato per via del sorprendente ritrovamento: una specie di tana (presumibilmente di ghiro) scavata a cunicoli in un mucchio di fango, con tanto di conoidi di discarica. Il nuovo ramo offre una

Crevazza Fruttari Foto C. Mangiagalli

Notizie italiane

trentina di metri di ambienti e una giunzione a voce coi rami già noti. Nelle vicinanze è stata intrapresa una risalita in artificiale sopra al P. “Marcio”, che non ha dato prosecuzioni degne di nota. Abisso dei Due Increduli: dopo molti mesi di attesa il ritorno, ai primi di agosto, ai rami degli Zombie. In sole 3 ore siamo arrivati alla stanza del Trivacco (lungo le risalite da -500) e come temevamo, c’era parecchio materiale sparso nelle gallerie, spazzato via dalle piene, ma quasi tutto recuperabile, così come il Trivacco stesso, la cui struttura (a parte il pavimento) era grosso modo integra. Dopo un breve collaudo del ricovero di fortuna, abbiamo proseguito con la topografia e con le arrampicate in artificiale, guadagnando tre salti con vaste sale alla base, per circa 30 metri di dislivello positivo. Il rilievo conferma che ci stiamo avvicinando inesorabilmente alla Laca di Muradèi: considerate le correzioni dei posizionamenti degli ingressi, che sono stati rivisti, mancherebbero circa 50 metri in pianta e meno di 100 metri in quota per congiungersi. La forte aria che sale lungo i Rami degli Zombie è coerente con quella che esce dalla Laca di Muradèi e la direzione del ramo che stiamo esplorando è quella giusta. Gli ambienti sono notevoli e molto gratificanti esteticamente (solo un po’ di fango nei punti sbagliati disturba la progressione). Il successivo campo estivo, con la partecipazione di GEC Genepì (LC), GS Varesino CAI-SSI, SC Intelvi (CO) ha subìto i contraccolpi degli


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