Speleologia n. 57 - dicembre 2007

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Spulciando in biblioteca I bollettini di gruppo vivono fasi alterne. Raramente escono con regolarità, alcuni tirano a campare o si spengono, altri, mai sopiti del tutto, dopo anni risorgono. Il decennio a cavallo fra gli anni ‘70-‘80 fu il più fertile: se ne contavano oltre 100, più o meno attivi, sfornati anche dai gruppi più piccoli. Da lì in poi seguirono molte chiusure e un generalizzato allungamento della periodicità da parte dei più tenaci. A dispetto del dato storico, si continuano a registrare nuove proposte, preannunciate da editoriali che rilanciano, auspicano ed esaltano radiosi futuri. E’ un refrain che il più delle volte accompagna però puntiformi fuochi di paglia. Questa non è una prerogativa italiana, anzi, in Francia negli ultimi anni c’è stata una vera e propria ecatombe di riviste, per non parlare di Gran Bretagna o Spagna. Ben venga dunque l’uscita di nuovi bollettini o la rinascita di vecchi, poiché consente di lasciare memoria del proprio operato ed è segno di una vivace ed eterogenea comunità. Tuttavia c’è da chiedersi anche se forme editoriali alternative o una maggiore collaborazione fra tutti nel proporre riviste comuni più ricche, possa corrispondere meglio alle effettive forze in campo, ai mezzi di comunicazione disponibili e alla pratica attuale della speleologia. Ci dichiariamo tutti ecologisti, pronti con i nostri nuovi led a non inquinare più grotte e clima, ma nel resto del nostro quotidiano - speleologico - lasciamo un’impronta ecologica che trangugia intere galassie, che bizzarria. In questo senso, si sa, la carta pesa. Michele Sivelli

Hanno collaborato a questo numero: Carlo Balbiano (CB), Daniela Lovece (DL), Pino Pace (PP), Michele Sivelli (MS)

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NOTIZIARIO DEL CIRCOLO SPELEOLOGICO ROMANO N. S., n. 16-19, 2001-2004 Ogni lustro viene distribuita brevi manu questa bella e blasonata rivista, che da tempo ormai ha assunto un carattere monografico. Come sempre un numero ben documentato e serio, non serioso, grazie soprattutto alle ottime penne cui è affidato. La rivista è tutta dedicata alle spedizioni svolte in Chiapas fra gli anni 1996 e 2001. L’area principale delle indagini è sempre quella attorno al Lago di Malpaso, teatro di una delle più affascinanti epopee esplorative della speleologia italiana all’estero. La cronaca esplorativa, raggiunge il momento topico durante la narrazione di una memorabile piena che per tre giorni bloccò una squadra di “navigati” speleologi nel Chorro del Sol de Piedra. Come noto tutto ebbe un lieto fine. Nelle pagine successive trova spazio la dettagliata descrizione delle cavità esplorate durante le quattro spedizioni; la principale è appunto il Chorro del Sol de Piedra, sistema a valle de “Los Ojos del Tigre” esplorato per circa 3 chilometri. Altre interessanti cavità come la Cueva de Metate (1100 m), il Sumidero de Tres Amantes (600 m), la Cueva de Las Cotorras (430 m) e altre minori sono state esplorate nel municipio di Ocozocoautla (per bibl. vedere anche Notiziario SCR n. 1, 1986). Seguono poi i dati di biospeleologia della fauna raccolta e quelli di un’altra breve indagine faunistica svolta in Guatemala.

RICERCHE SPELEOLOGICHE Periodico di informazione scientifica del Centro

Altamurano Ricerche Speleologiche – CARS N. 1 – 2006 Una nuova rivista scientifica si affaccia nel panorama dei periodici speleologici pugliesi. Si presenta patinata in formato 17x24 cm, tutta a colori, semestrale nelle intenzioni. Tutti gli argomenti, che in questo numero riguardano anche ambiti non strettamente carsico-spelologici, sono esposti con estrema chiarezza e rigoroso dettaglio. Un’ampia rubrica finale, “Cars Notizie”, riprende il titolo di un primo bollettino Cars pubblicato negli anni ‘70 e tratta argomenti sia di natura esplorativa che di cronaca speleologica generale. Il corpo centrale del numero è dedicato alla grotta di Lamalunga, nella quale, come noto, il Cars fu protagonista di una sensazionale scoperta archeologica con il reperimento nel 1993 dello scheletro di un ominide del Pleistocene medio. Nel contributo è esposta una puntuale disamina delle vicissitudini giuridiche e gestionali che hanno caratterizzato la storia di questo eccezionale sito che ha coinvolto istituzioni di ogni ordine e grado. Da segnalare anche l’articolo sulle ricerche condotte nell’Archivio Storico della Provincia di Bari sulla scoperta delle Grotte di Castellana, con i carteggi di Anelli e altre importanti figure.

L’ECO DEL PIPISTRELLO Gruppo Speleologico CAI Roma N. 1 – 2007 L’Eco del pipistrello aveva smesso di giungerci una decina d’anni fa ma ora, grazie a una serie di circostanze fortunate, ha ripreso il suo squittio. Si tratta quindi di una ripartenza,


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