Speleologia n. 60 - giugno 2009

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Tecniche e sicurezza

Interventi del soccorso Speleologico nel 2008 A cura di Lelo Pavanello

N

el corso del 2008 sono stati segnalati 15 incidenti che hanno coinvolto 22 persone (14 maschi, 1 donna, 7 non noti), queste le conseguenze: nessuna 9, lievi 4, gravi 7, morte 2. Rispetto ai due anni precedenti registriamo un calo di incidenti da 18 a 15 e anche il numero delle persone coinvolte scendono da 31 a 22. Se rapportiamo l’attività speleologica esplorativa che, desumendo dalle varie riviste, risulta intensa e tecnicamente impegnativa, possiamo dire che il calo di eventi infortunistici si può attribuire ad una maggior preparazione tecnica degli speleologi e questo dimostra la validità e la grande importanza della prevenzione illustrata nei vari Corsi di speleologia che si svolgono in Italia. Tra gli oltre 20 interventi di diversa natura: Protezione Civile, ricerca persone in zone carsiche, torrenti, ambiente ostile ecc. a cui sono state chiamate le Squadre del Soccorso Speleologico del CNSAS, merita citarne almeno tre che hanno chiamato in causa i nostri Tecnici. In Ottobre una persona di 63 anni, con evidente intento suicida, si gettava nella Gravina del Torrente Jesce (Basilicata) procurandosi fratture e traumi di vario genere; era allertata la 7° Zona che interveniva effettuando il recupero. 7 dicembre un escursionista sta procedendo verso il Rifugio Rossi per una salita sul gruppo delle Panie (Toscana), il terreno è innevato e ghiacciato. Ormai in

INCIDENTI SPELEOLOGICI 13 aprile – Grotta dell’ Orso (Piemonte) Incidente che ha provocato la lussazione ad una spalla, il ferito è stato aiutato dai Volontari presenti sino all’uscita della cavità.

20 luglio – Grotta Marelli (Lombardia) Nel corso di una esercitazione tra la 9° e 12° Zona Speleologica, un

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vista del Rifugio, scivola e precipita nell’Abisso del Faggio, un unico pozzo verticale di 110 metri. Il Soccorso Alpino Toscano chiede l’intervento del Soccorso Speleologico che si porta sul posto con i Tecnici della 3° e 12° Zona i quali recuperano la salma con tecnica del contrappeso. All’esterno è in attesa un elicottero che porterà a valle il corpo dello sfortunato giovane. Altro intervento particolare che ha coinvolto la Commissione Subacquea si è avuto in luglio al Lago di Vagli (Toscana), dove risultava disperso da più giorni un uomo di 67 anni. Nel corso delle varie immersioni un subacqueo ha un collasso ed è prontamente soccorso dai compagni mentre il giorno seguente sarà individuata e recuperata la salma del disperso. Anche per il Torrentismo registriamo una flessione, dai 15 incidenti con altrettanti coinvolti del 2007, siamo scesi a 9 incidenti con 12 coinvolti (6 maschi, 2 donne e 4 non noti), le conseguenze sono: nessuna 4, lievi 0, gravi 5, morte 3. Questa attività è certamente in espansione e notiamo anche un aumento delle presenze di escursionisti di altre nazioni.

Volontario in fase di progressione, scivolava a quota -320 metri e batteva violentemente la schiena. Un sanitario presente valutava le condizioni tali da richiedere l’accompagnamento del giovane sino all’esterno. Due le difficoltà da superare, un tratto di 4 metri piuttosto tortuoso che si dovrà eventualmente disostruire e la pioggia incessante che ha reso la prima parte della grotta particolarmente bagnata. Veniva allertata una squadra del GDL del Piemonte mentre un Tecnico

sanitario della 12° raggiungeva il ferito portando il Ked. Sistemato l’infortunato, iniziava il recupero che proseguiva senza intoppi tutta la notte sino all’uscita dalla cavità.

13 settembre – Abisso Freezer (Trentino Alto Adige) 3 speleologi restano bloccati dalla piena del torrente alla base del P. 110. Interviene la Squadra di Ssoccorso di Trento che incontra uno dei tre che è riuscito a risalire


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