Tecniche e sicurezza
Recenti sviluppi nella morfologia carsica superficiale e sotterranea: un’introduzione Jo De Waele, Lukas Plan, Philippe Audra dra
I
paesaggi carsici, in cui la dissoluzione del substrato da parte dell’acqua è il processo geomorfologico dominante, caratterizzano quasi il 20% dei continenti, tant’è che più di un quarto della popolazione mondiale vive su aree carsiche o nell’immediata vicinanza (Ford e Williams, 2007). La tipica topografia carsica è legata essenzialmente al drenaggio sotterraneo e quindi la geomorfologia e l’idrologia sono strettamente correlate. La geomorfologia carsica è un classico campo scientifico interdisciplinare in cui geologi, idrogeologi, geografi, chimici, biologi e altri scienziati possono trovare i loro indirizzi di studio per una migliore comprensione dei processi correlati. Le aree carsiche stanno diventando sempre più importanti negli studi di impatto ambientale (Veni, 1999) o nella valutazione delle interferenze che avvengono su questo tipo di ambiente (Van Beynen e Townsend, 2005; De Waele, 2009). Il carso e le grotte si sviluppano in molti tipi di rocce, includendo calcare, dolomia, gesso, sale, quarzite e altre. Queste rocce, sottoposte a climi differenti, possono assumere morfologie e aspetti del paesaggio molto diversi. Lo studio della morfologia carsica superficiale e sotterranea è una chiave per capire la natura e la genesi delle grotte e dei sistemi carsici. Tutte le attività umane che si sviluppano nelle aree carsiche, come ad esempio Microkarren nei sali dell’area carsica di Konari Sia, Iran. (Foto J. De Waele)
Perché un articolo scientifico sulla morfologia carsica? Il termine italiano speleologia è molto impreciso, perché esso designa sia la speleologia sportiva (caving, in inglese), che la speleologia scientifica (speleology, in inglese). Praticare speleologia sportiva è una cosa appassionante e gratificante, e diventa addirittura entusiasmante se si tratta di esplorare nuove cavità. Ma il “caver” si trova spesso davanti a dei fenomeni di cui ignora - e vorrebbe capire - la genesi e lo sviluppo: doline, polje, valli cieche, karren, canali di volta, scallops, pendenti, ecc... L’articolo di Jo De Waele, Lukas Plan e Philippe Audra, qui aggiornato ed adattato per le esigenze del pubblico di Speleologia e apparso come introduzione ad un numero speciale della rivista Geomorphology (vol. 106 del 2009, Elsevier), non solo descrive i principali fenomeni della geomorfologia carsica ma - soprattutto - fornisce gli estremi degli articoli che spiegano questi fenomeni in dettaglio. Il corredo bibliografico annesso elenca sia i contributi storici ritenuti ancora validi e sia quelli di riferimento più attuali, nonché cita alcuni case history esemplificativi di fenomeni particolari. In altre parole questo contributo costituisce una guida indispensabile per chiunque voglia acquisire o approfondire la conoscenza di forme carsiche, sia superficiali che sotterranee. Ci auguriamo quindi che tutti gli autori/lettori di Speleologia possano fare buon e frequente uso di queste pagine. Giancarlo Pasini
edilizia, agricoltura, approvvigionamento di acqua dolce, smaltimento dei rifiuti - solo per menzionarne alcune - necessitano di una piena conoscenza delle dinamiche che avvengono su e nei sistemi carsici. Le tecniche moderne e nuovi modelli di rappresentazione teorica hanno portato oggi alla formazione di nuove idee sui processi carsici e sulle forme del paesaggio dovute a questi processi. Questo articolo prova a dare una panoramica su ciò che è stato fatto e ciò che ancora deve essere compreso nel campo della geomorfologia carsica.
60 Speleologia66/2012