Portfolio completo

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liberio giuditta portfolio urbanistica


1° anno: - corso di tecnica e teoria di elaborazione dell’immagine docente: giorgio stokel tema: raccontare un aspetto del quartiere “garbatella” di roma argomento scelto: “La Garbatella” il degrado nel tempo

“E’ con il passare degli anni che ci accorgiamo di come un luogo puo’ essere soggetto a trasformazioni. I fattori scatenanti quali l’ usura del tempo e il degrado ci distolgono dall’idea di come era stato concepito inizialmente il quartiere” Percorrendo le strade ed entrando nei cortili della “città giardino” , fin da subito si avverte un senso di abbandono, di decadenza. si manifesta sui muri segnati dalla forte umidità, dai distacchi di intonaco, da superficiali e incompleti tentativi di ristrutturazione. Ad aggravare la situazione sono gli atti vandalici che distolgono l’osservatore dall’affascinante aspetto compositivo della Garbatella. ho scelto questo tema per sottolineare la scarsa attenzione da parte degli Enti Pubblici nei confronti di un quartiere che necessita quanto prima di interventi di recupero, di ristrutturazione e di riqualificazione. Promuovere e attuare tali iniziative permetterebbe la piu’ completa fruizione di un luogo rappresentativo della storia urbanistica di Roma.


1° anno: - corso integrato di analisi della città e del territorio e sistemi informativi territoriali docente: lucina caravaggi, marco ambrogio tema: analisi dell’area protetta del “parco dell’aniene” di roma

elenco elaborati: 1) lettura di base, comprendente la carta dell’uso del suolo e la carta geomorfologica 2) analisi delle risorse fisico-ambientali 3) analisi delle risorse storico- culturali 4) analisi delle risorse sociali e simboliche 5) previsioni e programmi 6) prefigurazioni progettuali

1) lettura di base, comprendente la carta dell’uso del suolo e la carta geomorfologica

L’area di studio presa in considerazione corrisponde alla parte centrale e terminale del bacino idrologico dell’Aniene. Questa porzione di territorio rappresenta buona parte della Riserva Naturale Regionale della Valle dell’Aniene, che si estende per 620 ha, dalla confluenza con il fiume Tevere fino al G.R.A. l’obiettivo di questo primo elaborato consiste nel creare una topologia dell’uso del suolo, sulla quale è stata fatta una interrogazione riguardante le aree edificate, e una topologia riguardante la geomorfologia. la creazione di tale topologia mi ha fornito la base per effettuare le interrogazioni usate negli elaborati successivi


2) analisi delle risorse fisico-ambientali

biodiversità del sistema fluviale

La Riserva Naturale della Valle dell’Aniene ha una forma allungata che si snoda in un settore di città fortemente urbanizzato e questo causa in molti casi l’interruzione delle percorrenze e dello scambio faunistico e vegetazionale dell’ecosistema ambientale. Questo ha portato alla creazione di aree marginali caratterizzate da un accentuato degrado biologico e ad un impossibilità del loro utilizzo da parte della popolazione. In questo elaborato, ho appunto evidenziato le aree verdi principali e secondarie, e le “barriere” che impediscono gli scambi biologici. Bisogna quindi intervenire rimuovendo o attenuando le cause di inquinamento, e operando interventi di bonifica lungo le aree perimetrali industriali prossime alla riserva. Questi interventi, definiti di ”rinaturalizzazione” sono indispensabili per combattere l’insularizzazione e quindi l’indebolimento delle biodiversità.


3) analisi delle risorse storico- culturali

in questo elaborato si analizzano le forme di insediamento dalle origini fino ai giorni nostri e le permanenze storiche


4) analisi delle risorse sociali e simboliche “...I parchi e i giardini nella città rappresentano una pausa, un luogo certo e riconoscibile forse per la lentezza delle trasformazioni interne connesse in qualche modo ai ritmi naturali...per questo per questo agli spazi verdi sono istintivamente collegate molte speranze di arginare l’evidente degrado della città : il vede acquista rinnovato valore collettivo soprattutto se collegato all’idea di naturalità e di benessere psico-fisico...” tratto da: “manuale del verde urbano” a cura di Lega Ambiente


5) previsioni e programmi

6) prefigurazioni progettuali

IPOTESI DI PROGETTO sistemazione attraverso l’uso di attrezzature per la sosta, il gioco e l’orientamento; prevede inoltre la tematizzazione degli ingressi in base alla valenza del percorso. La valenza di ogni percorso è contraddistinta da quadrati colorati rintracciabili sulla bacheca informativa collocata in prossimità di ogni ingresso, in cui saranno riportate anche notizie sui caratteri distintivi della riserva, sull’importanza dei siti archeologici e del patrimonio vegetale. Ogni ingresso può avere più valenze.


2° anno: - laboratorio di assetto del paesaggio e dell’ambiente docente: massimo olivieri tema: analisi della riserva naturale “dell’insugherata” di roma lavoro di gruppo: Liberio, grieco, moscatiello

2) risorse naturalistico-ambientali

elenco elaborati: 1) inquadramento territoriale dell’ambito 2) risorse naturalistico-ambientali 3) risorse fisiche 4) analisi insediativa e sociale 5) valutazioni percettive 6) obiettivi di qualità paesaggistica 7) progetto paesaggistico ambientale i titoli sottolineati rappresentano gli elaborati di mia produzione


3) risorse fisiche configurazioni e caratteri geologici, geo-morfologici, idrologici, pedologici del paesaggio La Riserva naturale dell’insugherata è un territorio molto vasto che si presenta con una morfologia ondulata, risultato dell’attività vulcanica del complesso sabatino, e dall’azione degli agenti atmosferici e dei corsi d’acqua, i quali hanno creato numerose scarpate di erosione. il nostro lavoro è stato quello di analizzarne i vati aspetti sia con numerosi rilievi sul campo, sia tramite consultazione di carte regionali e comunali. il lavoro è stato corredato di approfondimenti sia delle risorse ambientali, che di quelle morfologiche.


6) obiettivi di qualitĂ paesaggistica


7) progetto paesaggistico-ambientale inquadramento generale: in questo schema si vule riassumere il concetto del progetto, ovvero il “collegamento�, che avviene attraverso la continuita’ del verde, la fornitura di servizi e la creazione di percorsi ciclo-pedonali

anfiteatro: luogo rivolto ai giovani, per concerti e manifestzioni

lachetti: luogo di relax e per gli appassionati di sport

schema strutturale

zonizzazioni

museo orto-botanico: luogo di rapprendimento e visite guidate, con aree di sosta e di ristoro restituzione delle principali pendenze


2° anno: - laboratorio di urbanistica e sit docente: carlo nuti tema: arnalisi dell’area “S. Basilio”, Roma lavoro di gruppo: liberio, moscatiello, grieco

1) dati di contesto

elenco elaborati: (nelle parentesi specifico qual’è il mio contributo) 1) dati di contesto (rilievo sul campo, studio grandezze e indici, calcoli standard) 2) organizzazione degli spazi (sezioni stradali) 3) schema strutturale (definizione di caratteri ambientali, degli obiettivi e delle procedure) 3a) infrastruttura ambientale (è un mio approfondimento sulle azioni ambientali) 4) tavola normativa (calcolo delle superfici e destinazione d’uso degli spazi) 5) inquadramento delle relazioni progetto-contesto 6) ipotesi progettuale tridimensionale (schizzi a mano, vision 3d)


2) organizzazione degli spazi


3) schema strutturale


3a) infrastruttura ambientale


4) tavola normativa


6) ipotesi progettuale tridimensionale


schizzi a mano libera


3° anno:

inquadramento

- tesi di laurea relatore: Pietro Garau analisi dei sistemi tema: aree produttive ecologicamente attrezzate, dalle origini al progetto

azioni progettuali

analisi dei rischi

inquadramento giuridico

ho svolto l’attività di tirocinio presso l’Area Programmazione e Pianificazione Territoriale della Provincia di Modena, diretto dal Sig. Eriuccio Nora, Presidente del Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali italiane. al mio arrivo la Provincia di Modena stava apportando una variante generale al proprio PTCP, per cui ho potuto seguire le sedute della Conferenza di Pianificazione ed i seminari di approfondimento. Durante il mio periodo di documentazione, mi sono appassionata al tema particolarmente innovativo delle APEA, aree produttive ecologicamente attrezzate, la cui individuazione è prevista da leggi nazionali e regionali, decidendo che sarebbe stato questo il tema della mia tesi di laurea. Le aree produttive ecologicamente attrezzate si caratterizzano per la loro particolare qualità ambientale, superiore agli standard, ottenuta nel rispetto dei principi di prevenzione e controllo integrati dell’inquinamento, nonché dei principi di gestione sostenibile e miglioramento progressivo delle prestazioni ambientali. Modena


azioni progettuali

analisi dei rischi

inquadramento

analisi dei sistemi

inquadramento giuridico



azioni progettuali

analisi dei rischi

inquadramento

analisi dei sistemi

inquadramento giuridico



analisi dei sistemi

analisi del tessuto produttivo

azioni progettuali

analisi dei rischi

inquadramento

inquadramento giuridico


azioni progettuali

analisi dei rischi

inquadramento

analisi dei sistemi

inquadramento giuridico




Giuditta Liberio giuditta.liberio@tiscali.it +39 320 7479735


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