di LUCIANO CIMBOLINI.
Il filo conduttore di questi tre brevi racconti è lo scherzo. Difatti, più che altro, non rappresentano che un divertissement, o meglio, una forma di rigetto nei confronti delle questioni di finanza pubblica italiana che affronto quotidianamente dall’osservatorio della gloriosa e sempre più affannata Ragioneria generale dello Stato e non sono che un mezzo per ricordare a me stesso che, in realtà, il Bar ed il Calcio sono, rispettivamente, il mio luogo e la mia materia d’elezione. E sono anche un modo piacevole per tornare, in qualche modo, ad una giovinezza divertente, spensierata e smaliziata. In altre parole, molto Toscana.