Block Notes
Grazie don Vittorio, ci hai fatto vivere, crescere e prosperare di don Claudio Paganini
La sua vita infinita perché capace di trasmettere ad altri uomini i principi grandi dello sport, dell’umanità e della fede. Proprio un anno fa, in occasione del Santo Natale don Vittorio scriveva alla comunità delle sorelle del ministero di San Quirico un biglietto di auguri che terminava con: “Prego perché codesta Comunità vivat, crescat, floreat (se così Dio vuole)”. Ossia possa vivere, possa crescere, possa prosperare (se così Dio vuole). Guardo con questo scritto alla nascita al cielo di Don Vittorio. Per un sacerdote tutto è legato a quella parentesi: se così Dio vuole. Particolarmente in Don Vittorio, questa frase dà il senso della sua vita, pienamente vissuta non per realizzare le proprie ambizioni ma per dare compimento al progetto di Dio. Spesso l’ho sentito come un padre 12
darmi suggerimenti sul come muovermi all’interno del variegato mondo associativo ciessino. Desiderava immensamente poter sostenere i laici in mezzo alle fatiche dell’attività sportiva, troppe volte preda di mercanti, altre volte priva di valori, ma molto spesso sostenuta dal coraggio e dalla tenacia di uomini votati al sacrificio e all’impegno. Uomini coraggiosi e di fede. Questi erano i suoi compagni di viaggio dentro il CSI. A lui il compito di incoraggiarli per cercare la volontà di Dio e trovare nuove vie che indicassero la pienezza di vita attraverso lo sport e la cultura. Quello era parte del suo compito come sacerdote e del mio come suo successore. Raccoglierne il testimone è significato spogliarsi di tante vicende umane ed ecclesiali, superflue nella logica del Vangelo. Ora che don Vittorio non c’è più, dall’alto dei cieli, risuona il suo augurio a noi tutti: Possa vivere, possa crescere, possa prosperare.
È un augurio rivolto al nostro avvenire futuro. Alla possibilità presente per noi tutti di superare il passato e di andare oltre cercando nuovi traguardi e nuovi orizzonti. Una partita non è mai finita finché non è finita, dicono gli sportivi. Ed anche una vita non è mai finita finché diventa capace di trasmettere ad altri uomini i principi grandi dello sport, dell’umanità, della fede. Se vogliamo tutto questo è sinonimo di una cultura sportiva da sempre inseguita. Ma c’è molto di più in questa frase testamento. È l’invito a rialzarci per riprendere il cammino dopo le fatiche della pandemia. È il desiderio che questa nostra famiglia sportiva possa crescere fondata sui valori umani e spirituali. È la certezza che tutti potremmo prosperare, se così Dio vuole, trovando la felicità in ogni attimo del nostro servizio e del nostro impegno associativo. Grazie Don Vittorio. Ci hai fatto vivere, ci hai fatto crescere, ci hai fatto prosperare!