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The false illusion

The false illusion

Un confronto sul futuro della carta nell’economia circolare

“La carta dell’economia circolare. Idee a confronto” è il titolo dell’incontro pre-elettorale promosso il 13 settembre da Federazione Carta e Grafica e Consorzio Comieco e trasmesso in diretta su Ricicla TV. Dopo l’introduzione di Carlo Montalbetti e Massimo Medugno, direttori rispettivamente di Comieco e FCG, hanno risposto alle domande sulle questioni di maggiore interesse per la filiera Maria Chiara Gadda (Azione/IV), Alessandra Gallone (FI), Emma Pavanelli (M5S), Alessia Rotta (PD).I parlamentari uscenti, che sono tutti ricandidati, hanno risposto alle sollecitazioni sul costo dell’energia come fattore di rallentamento delle attività di recupero e riciclo, sulle ricette per spingere l’economia circolare, sulle posizioni rispetto al dibattito europeo sulla revisione della direttiva imballaggi e sul ruolo dei consorzi di gestione dei rifiuti di imballaggio. “Per il settore cartario l’economia circolare è da sempre il modello economico e di sviluppo di riferimento” commenta Carlo Montalbetti. “Nel 2021 la produzione cartaria in Italia ha utilizzato circa 6 milioni di tonnellate di carta da riciclare, di cui oltre 3,6 milioni provenienti dalla raccolta differenziata comunale. Un risultato che dimostra l’importante contributo di cittadini, dei comuni e dell’intera filiera: carta e cartone rappresentano quasi il 20% delle raccolte differenziate complessive di tutti i materiali. Buone abitudini che generano importanti risparmi in termini di emissioni di CO2 nell’atmosfera: solo nel 2021, circa 3,5 milioni di tonnellate evitate rispetto all’uso di materia vergine. Comieco continuerà con ogni possibilità a garantire il ritiro della carta e del cartone differenziati dai Comuni e il loro avvio a riciclo, ma la folle corsa dei prezzi del gas e dei costi energetici può comportare rischi importanti. È necessario fornire garanzie a comparti industriali, come quello cartario, best performer nell’economia circolare, per evitare un duro colpo per la transizione ecologica, la raccolta differenziata e il riciclo di carta e cartone”. Federazione Carta Grafica esprime l’1,4% del PIL del Paese con 25 miliardi di fatturato, una filiera che costituisce un asset strategico dell’economia circolare italiana impiegando oltre 165.000 addetti. “L’economia circolare – afferma Massimo Medugno, – per noi non è una pratica quotidiana, una realtà che ha bisogno di condizioni per essere sviluppata: potrebbe, infatti, diventare parte della soluzione climatica con la produzione di metano e biogas dalle frazioni che scartiamo dal riciclo. In collaborazione con altre filiere potremmo produrre combustibili bio. Per questo chiediamo alla leadership italiana ed europea di fornire misure di soccorso immediate e per garantire la continuità dell’economia circolare che si pratica nei nostri impianti”. Il dibattito può essere rivisto su www.ricicla.tv

confindustria

La benedizione del Papa agli imprenditori italiani

Un Santo Padre che, nonostante la sua fragilità fisica, ha dimostrato tutto il suo carisma, la sua energia positiva e la sua estrema capacità di entrare in empatia con la platea di interlocutori quello che ha accolto lo scorso 12 settembre circa 4.600 imprenditori italiani. L’udienza dedicata ai membri di Confindustria in Aula Paolo VI che hanno preso parte all’annuale Assemblea Pubblica conclusasi straordinariamente in Vaticano ha previsto un discorso del Pontefice. La testimonianza diretta ci arriva dal nostro Ceo ed editore Enrico Barboglio presente all’appuntamento in qualità di rappresentante di diverse associazioni del nostro settore. “Con una serie di rimandi agli insegnamenti del Vangelo trasposti con grande concretezza all’attualità non senza mettere un pizzico di spontanea simpatia, Papa Francesco ha esortato gli imprenditori a diventare protagonisti di un nuovo sistema economico per vincere le grandi sfide della nostra società” riporta Barboglio. Il Pontefice ha parlato di creatività, innovazione, di salvaguardia dell’ambiente e di collaborazione solidale come leve per salvare il Pianeta e consegnarlo alle successive generazioni non troppo ferito. E ancora al centro del discorso il patto fiscale e le tasse come forma di condivisione dei beni; il gap degli stipendi troppo largo tra top manager e impiegati, la creazione di posti di lavoro, il ruolo delle aziende per l’integrazione degli immigrati, lo sfruttamento e la negligenza nella sicurezza e non ultimo delle donne nel mondo del lavoro. Anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha preso spunto dai discorsi di Papa Francesco per portare all’attenzione dei presenti temi urgenti come la dignità del lavoro, la libertà, la creatività e la solidarietà in un contesto, quello dell’Italia di oggi, più che mai complesso e caratterizzato da sfide importanti.

mercato

Attrezzature italiane: in crescita export e import

ISTAT ha presentato i dati del commercio di macchine da stampa, converting e legatoria del periodo gennaio-maggio 2022. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le esportazioni crescono in singola cifra, mentre le importazioni quasi raddoppiano. Le esportazioni sono pari a 615 milioni di euro, +5,3% rispetto al 2021. Buona crescita in America e Asia, calo degli acquisti di macchinari italiani in Europa. In America (24,5% di quota) l’aumento è pari al +16,7%, in Asia (18,4% del totale) la crescita è del 15,8%. L’Europa assorbe il 50,7% dell’export italiano, con una riduzione del -2%. Primo mercato di sbocco sono gli Stati Uniti (99,3 milioni), davanti alla Germania (57,1 milioni) e alla Francia (39,3 milioni). Seguono Turchia e Spagna. Crescita marcata delle esportazioni sul mercato americano, andamenti discordanti in Europa, calo delle vendite in Cina. Le importazioni complessive aumentano del +88,9%, a 284 milioni di euro, con forti differenze tra le aree. I fornitori europei, che pesano per il 79,9% dell’import, registrano +85,1%; l’Asia, fonte del 18,5% delle importazioni, cresce del 148%. L’America, da cui proviene meno del 2% dei macchinari, cala del 23,2%. Primo fornitore è la Germania (120 milioni), seguita da Cina (36,4), Francia (31,2) e Paesi Bassi (16,9).

associazioni

Il packaging flessibile è indispensabile per la conservazione degli alimenti e di molti altri prodotti di consumo

Accordo per la sostenibilità del packaging flessibile

Acimga, associazione dei costruttori italiani di macchine per il printing e il converting, e Giflex, gruppo imballaggio flessibile, hanno siglato un accordo per la creazione di un tavolo di lavoro dedicato alla sostenibilità della produzione del packaging flessibile. L'obiettivo della partnership è condividere obiettivi, conoscenze e soluzioni innovative per contribuire a definire nuove necessità dell'imballaggio flessibile, in termini di economia circolare e impatto ambientale. I lavori di questa nuova collaborazione sono iniziati lo scorso settembre e si focalizzano su sostenibilità ed economia circolare nelle fasi produttive dell'imballaggio flessibile. Il primo step consiste nell'elaborare un documento che prenderà in esame l'intero scenario della produzione, dalle tecnologie ai materiali, in relazione all'attuale quadro normativo. Successivamente si procederà ad analizzare e mappare punti di forza e di debolezza della produzione in chiave di sostenibilità.

A #PaperPresents premiata Bartoli Spa

Lo scorso 6 settembre a Bruxelles si è tenuta la seconda edizione di "#PaperPresents", mostra-evento rivolta ai membri del parlamento europeo (MEP) introdotta dalla MEP portoghese Maria da Graça Carvalho e dal DG di CEPI Jori Ringman. Obiettivo dell’iniziativa, organizzata da CEPI (Confederazione europea delle industrie cartarie), la presentazione dei molteplici usi innovativi di un prodotto rinnovabile e riciclabile come la carta, che nasce da una filiera sostenibile e innovativa essenziale alla bioeconomia UE. Bartoli Spa con il brand Naturanda è stata prescelta per rappresentare la carta Made in Italy a livello europeo con l'esposizione di un appendino interamente realizzato in carta e cartone riciclato (Naturanda.it). In questa occasione le associazioni europee dell'industria cartaria e di tutti i settori energivori hanno inviato una lettera congiunta "Misure urgenti a livello dell'Ue per limitare il prezzo del gas naturale e scollegare i prezzi dell'elettricità dai prezzi del gas" alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al Ministro della Repubblica Ceca Jozef Síkela, presidente di turno del Consiglio energia. I rappresentanti dei settori carta, metallo, acciaio, cemento, ceramica, fertilizzanti e vetro, hanno chiesto anche di adattare il quadro degli aiuti di Stato alla "nuova realtà", in cui prezzi del gas sono "15 volte di più del livello pre-crisi, 10 volte di più dei prezzi statunitensi e ben al di sopra dei prezzi in Asia" e spingono "molti impianti industriali a chiudere o ridurre la produzione".

L'AD di Bartoli Spa Giorgio Bartoli con il figlio Sergio alla presenza di Malgosia Rybak, Climate Change& Energy Director di CEPI, e di Maria Georgiadou, Raw Materials Officer and Recycling di CEPI

Le proposte di Federazione Carta e Grafica per sostenere la filiera

“L’essenzialità della carta non nasce per decreto, ma in quanto materiale indispensabile per l’imballaggio, per la cultura, l’igiene e l’istruzione oltre a essere parte fondamentale dell’economia circolare, riciclando ogni anno 6 milioni di tonnellate di carta e avendo già raggiunto il tasso di riciclo dell’85%. Si può ottimizzarne l’uso, ma farne a meno significa non proteggere gli alimenti, avere meno igiene, penalizzare la cultura e l’istruzione, tornare dunque indietro nella sostenibilità del Paese“, commenta così il presidente della Federazione Carta e Grafica, Emanuele Bona, le dichiarazioni apparse sui media riguardanti il costo dei prodotti in carta e l’intenzione di volerne fare a meno negli esercizi commerciali. “La quotazione del gas è aumentata di circa 12 volte – con punte di 16-17 volte rispetto al giugno 2021 (20 euro Mkwh) – e ciò ha determinato aumenti dei costi in cartiera, che si riverberano su tutta la filiera, e incrementi ingenti in tutte le attività di stampa e trasformazione, incluse quelle relative ai materiali flessibili” prosegue Bona “ma quel che è peggio sono i costi energetici, che a questi livelli rischiano di fermare o rallentare la produzione, mettendo a rischio la tenuta dell’intera filiera”. Secondo Bona bisogna, quindi, intervenire sui costi energetici di produzione e sostenere l’industria culturale tramite un credito d’imposta per l’acquisto di carta per la stampa di libri, come richiesto anche da AIE. “La carta non dev’essere considerata solo un costo, ma un valore per quanto rappresenta in termini di rinnovabilità, riciclabilità, compostabilità e di effettivo riciclo oltre che necessaria per la diffusione della cultura e dell’informazione”. Le proposte della Federazione Carta e Grafica:

Come incidere sui costi energetici di produzione

Il Price cap a livello europeo e il disaccoppiamento tra prezzo del gas e delle rinnovabili a livello europeo. Electricity e Gas Releases: su questi due punti il Governo ha annunciato delle importanti novità proprio lo scorso 1° settembre. Autorizzare l’utilizzo di altri combustibili (da biomassa, il combustibile solido secondario da rifiuti e gli stessi oli combustibili) da parte degli impianti industriali.

Come risolvere il problema dei contratti

Un sistema di garanzia pubblico per rinnovare i contratti di fornitura gas per il nuovo anno termico (ottobre) supportando l’approvvigionamento gas all’ingrosso e i contratti di acquisto gas sul mercato retail.

Come mitigare gli effetti inflazionistici su beni essenziali

Introdurre un meccanismo specifico di credito d’imposta per l’acquisto della carta destinata alla stampa di tutti i libri, in particolare quelli scolastici. 19

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