STEFANO CORNAGLIA PORTFOLIO
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Introduzione
La più grande bellezza sta sempre nella massima chiarezza. Gotthold Ephraim Lessing
Con la redazione del seguente portfolio ho voluto riprodurre, attraverso immagini e progetti, il lavoro svolto in questi primi anni di studio. Crescita è la parola alla base dell’ elaborato: ho voluto infatti utilizzare come filo conduttore la mia graduale evoluzione per mostrare, a chi ne prenderà visione, il mio mutamento progettuale. Chiarezza e linearità, ottenute tramite la ripetizione di forme e colori, fanno da padrone con l’obbiettivo di riportare, con semplicità, quella che si è percepita come un’evoluzione personale avvenuta tramite il miglioramento delle conoscenze, dagli studi triennali al master. I progetti, riportati in ordine cronologico, sono preceduti da una sintetica citazione utile a comprendere fin dal primo momento l’essenza del progetto che si presenta nelle pagine seguenti.
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Contenuti
01_
Centro polivalente, Valdieri, Piemonte (2013)
02_
Museo della ceramica, Caltagirone, Sicilia (2015)
03_
Casa privata, Via delle Orfane 9 Torino, Piemonte (2017)
04_
Museo Palazzo Reale, Torino, Piemonte (2017)
05_
Store Original Marines (2017)
06_
AnatomĂa vegetal, Zaragoza, 2019
07_
Riadattamento domestico (autismo), Verona, 2019
08_
Il design aiuta a guarire, concorso, Milano, 2020
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Per Architettura organica io intendo un’architettura che si sviluppi dall’interno all’esterno, in armonia con le condizioni del suo essere, distinta da un’architettura che venga applicata dall’esterno. Frank Lord Wright
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01_ Centro polivalente, Valdieri, Piemonte Il caso studio proposto riguarda il comune di Valdieri (piemonte), centro principale della valle, situato sulla sinistra orografica del torrente Gesso. Il suo nome deriva dal termine tedesco “wald” ossia bosco. L’intervento richiesto ha ad oggetto un lotto, collocato nel comune di Valdieri, sviluppato lungo il lato est del paese ed esteso in lunghezza. L’idea alla base della progettazione è la valorizzazione dei punti di forza: una buona esposizione solare, uno splendido paesaggio, la vicinanza all’ecomuseo della segale, la presenza del “Parco delle Alpi Marittime” e una necropoli dell’era del bronzo. Dopo aver eseguito un’attenta analisi si è pensato di ottimizzare l’ area archeologica, risollevare le culture locali e rinnovare l’immagine del luogo. Nell’area di competenza erano presenti: la necropoli (sud), un’arena (centro) e una ricostruzione fedele di un edificio dell’età del bronzo (nord). Si è deciso di eliminare l’arena per creare un complesso di due edifici semicircolari speculari, volti a formare un’ellisse, per permettere al visitatore di avere una visione completa del paesaggio e sentirsi al centro dell’opera.
Planimetria lotto
Casa Rosset, Quart, Vallde d’Aosta Schizzo progettuale Casa Rosset, Quart, Vallde d’Aosta
Casa Rosset, Quart, Vallde d’Aosta
Schizzo progettuale
Vilaggi circolari, Tianloke, Cina
Casa Rosset, Quart, Vallde d’Aosta
Piano particolareggiato
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Il caso studio proposto riguarda il comune di Valdieri (piemonte), centro principale della valle, situato sulla sinistra orografica del torrente Gesso. Il suo nome deriva dal termine tedesco “wald” ossia bosco. L’intervento richiesto ha ad oggetto un lotto, collocato nel comune di Valdieri, sviluppato lungo il lato est del paese ed esteso in lunghezza. L’idea alla base della progettazione è la valorizzazione dei punti di forza: una buona esposizione solare, uno splendido paesaggio, la vicinanza all’ecomuseo della segale, la presenza del “Parco delle Alpi Marittime” e una necropoli dell’era del bronzo. Dopo aver eseguito un’attenta analisi si è pensato di ottimizzare l’ area archeologica, risollevare le culture locali e rinnovare l’immagine del luogo. Nell’area di competenza erano presenti: la necropoli (sud), un’arena (centro) e una ricostruzione fedele di un edificio dell’età del bronzo (nord). Si è deciso di eliminare l’arena per creare un complesso di due edifici semicircolari speculari, volti a formare un’ellisse, per permettere al visitatore di avere una visione completa del paesaggio e sentirsi al centro dell’opera. Il concetto di centralità è stato adottato anche per l’organizzazione spaziale: nella parte marginale del lotto troviamo le coperture che riprendono il motivo architettonico degli edifici principali,
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nella zona sud troviamo quella della necropoli, mentre in quella nord la struttura ha la funzione di contenere il materiale da campeggio. Le strutture si collegano al centro grazie ad un sentiero ciottolato che percorre l’intero lotto e che rappresenta elemento di distacco dagli spazi verdi circostante.
Sezione territoriale fuori scala
Vista da sud
Vista da area archeologica
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L’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce. Le Corbusier
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02.1_ Museo della ceramica, sala del giardino, Caltagirone Nel progettare questo ambiente ci si è focalizzati sulla necessità di distinguere, attraverso elementi caratteristici, il giardino pubblico da quello privato. È importante sottolineare l’esigenza di connettere contemporaneamente fra loro i due ambienti; si è perciò sviluppata l’idea di consentire al visitatore l’immediata visione di un oggetto tipico dei due spazi: una panchina in ceramica. Per porre in esposizione i vasi della collezione sono state adottate delle colonne di vetro sopra le quali vengono collocati gli oggetti in mostra. Le strutture su cui poggiano i vasi non ricoprono l’elemento per permettere di contemplare l’oggetto senza barriere e limiti. Per assicurarsi che il visitatore percepisca i due ambienti differenti sono state studiate soluzioni caratteristiche per ciascuno spazio: nell’ambiente pubblico è presente una didascalia in rilievo sul muro e una illuminazione diffusa, utili per trasmettere la concezione di pubblico, rivolta a tutti. Le colonne hanno un’altezza e diametro maggiore rispetto a quelle del privato.
Nell’ambiente privato si ha una didascalia sul muro scavata nella corteccia e una illuminazione puntuale, ogni singolo faretto illumina il vaso prescelto. Questo per ricordare l’intimità del giardino privato. Vi è un’altalena, oggetto caratteristico di molteplici giardini, sulla quale si è scelto di posizionare il vaso di maggior pregio.
Vista spazio privato
A
Vista spazio pubblico
A
Pianta fuori scala con coni luce
Sezione AA
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02.2_ Museo della ceramica, sala del medioevo, Caltagirone La sala del medioevo riprende il tema principale della linea geometrica spezzata, riproponendola nei pannelli che scandiscono la divisione dell’esposizione medievale. Il tema della geometria non serve solo da filo d’unione tra i due periodi storici, ma enfatizza i motivi delle ceramiche medievali, influenzate dalle forme geometriche arabe. L’esposizione delle opere segue l’andamento cronologico che viene scandito dalla graduale cromia dei pannelli geometrici articolati nella stanza. Le sfumature riprendono le fasi dello sviluppo della ceramica: si passa dalle ceramiche monocromatiche dell’alto medioevo a quelle policrome del basso medioevo. Anche le forme geometriche riprendono i motivi utilizzati nella realizzazione delle ceramiche.
Sezione AA
Sezione BB
Sezione AA a colori
B
Vista “alto medioevo”
A
Vista “basso medioevo”
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Colorazione degradante espressa dalla colorazione dei pannelli
A
Pianta fuori scala con coni luce
B
02.3 Museo della ceramica, caffetteria, Caltagirone
Ceramiche
Divisorio
La caffetteria è stata pensata in modo da essere un ambinete flessibile a seconda delle diverse esigenze. I tavoli sono stati pensati con un design particolare: a partire da due moduli base si possono combinare tra loro diversi tavoli fino a creare un unicopiano di appoggio. Con questa soluzione si può ricavare uno spazio adeguato per eventi e donare ad un unico ambiente una duplice funzione. L’elemento importante della caffetteria è costituito dal controsoffitto modulato, costituito da pannelli caratterizzate da una diversa inclinazione. La caffetteria presenta nelle texture dei muri e del balcone richiami alle piastrelle di ceramica tipiche della Sicilia. Questo motivo ricopre il bancone e il resto della sala.
Controsoffitto modulare
Sezione AA
A
A
Pianta furi scala Moduli base
Forma 1
Forma 2
Forma 3
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L’architetto è un muratore che sa il latino. Adolf Loos
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03_ Casa Via delle Orfane 9, Torino L’appartamento oggetto di progetto è situato all’interno di un caratteristico fabbricato del Quadrilatero Romano. La conformazione urbanistica del contesto ha imposto una riduzione del traffico rendendo maggiormente pedonale l’area rendendo così silenzioso e poco inquinato il quartiere. Gli affacci permettono una vista sulla tradizionale architettura sabauda costituita da stratificazioni barocche e successive trasformazioni. Di particolare interesse è l’affaccio sud-est poiché indirizza lo sguardo verso la Mole Antonelliana simbolo architettonico di Torino per i più nostalgici. Caratteristica da non sottovalutare è la conformazione del soffitto che offre la possibilità di vedere un’ambiente inconsueto ed originale differenziandosi rispetto agli appartenenti presenti nella maggiorparte degli edifici del Quadrilatero. L’area del living è suddivisa idealmente in due parti minori, quella a sinistra rispetto risulta essere più intima , mentre la parte a destra è da considerarsi più pubblica. Per quello che riguarda la cucina, analogamente a quello che accade
per gli altri mobili, si sviluppa seguendo l’inclinazione del tetto. Adiacente alla partizione muraria si estende verso un’isola nei quali trovano spazio i fuochi e piano di lavoro. Ad una quota di poco inferiore, trova spazio il piano break concepito per la quotidianità. Inoltre nella zona living vi è un tavolo da pranzo utile per cene famigliari e quando il numero di invitati lo richiede. Non poteva mancare una per tale progetto una cantinetta in grado di conservare i prestigiosi vini prodotti nelle Langhe Piemontesi. All’interno dell’appartamento oggetto di studio trova spazio l’area relax. Poche abitazioni possono vantare di avere un luogo dedicato al benessere racchiuso nella propria intimità. Pavimenti lignei in Rovere raffinato riscaldano la percezione degli ambienti; elementi lapidei in Lapitec Nero antracite permettono di accrescere il contrasto tra la zona giorno e la zona notte donando un mood romantico ed intimo. Filo conduttore del processo naturale sono l’acqua, la sabbia ed il soffice muschio. Fondendo i 5 elementi tra loro abbiamo dato vita al logo del progetto: UNDER THE ROOF. Un’abitazione che sia una boccata d’aria rispetto alle abitazioni presenti sul mercato, che possa emozionare e stupire un possibile compratore.
TETTO
#57B0BC
SABBIA
SPA
MUSCHIO ACQUA
Cassetti - MDF
#63B6B2 #77B597 #A0BD91 #C4D49B
Binario e scala - alluminio verniciato a polvere
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Sezione BB Pianta pavimentazione
Pianta fuori scala
“Iperceramica” - flex 1901 white parquet in rovere con orditura trasversale “Mosswall” - wasabi55 giardino verticale in muschio “Decosand“ - Young Falls Lastra in arenaria decorativa
Sezione AA
Sezione DD
“Sikkens” - Alpha Namib - ANb28 Finitura decorativa sabbiata “Marazzi” - MMHK Gres fine porcellanato Black
Sezione CC
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“Lapitec” - Lithos Nero Antracite Superficie finemente rugosa
Pianta illuminotecnica
Nome Michel Designer Antonio Citterio Azienda B&B Italia Anno 2012 Nome Arco Designer Achille e Pier Giacomo Azienda Castiglioni Flos Anno 1962 Nome Charles Outdoor Designer Gabriele ed Oscar Buratti Azienda B&B Italia Anno 2013
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Top armadio
Dettaglio cerniera armadio Fondo
Modulo camera progettato su misura con finiture
Anta armadio Base armadio
Struttura porta pantaloni Cerniera duomatic Spalla armadio Elemento estraibile flextor
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R 207 G 207 B 207
R 210 G 101 B 38
Texture motivo romboidale
MDF colorato in pasta
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Less in more. Mies Van Der Rohe
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04_ Museo di Palazzo Reale, Torino
Texture pannello Topakustik Sala Conferenza
Texture pannello Topakustik Sala Conferenza
Parquet in rovere
Il concept si basa sulla valorizzazione di realtà nascoste: il deposito e le molteplici funzionalità della sala conferenza, che si identificano nel processo progettuale come curiosità ed approfondimento. Il primo riferito al deposito ed il secondo alla sala conferenza. Perché la curiosità? Perchè attraverso la grafica e l’esposizione raccontiamo un patrimonio nascosto. Perché l’approfondimento? Perchè grazie alla flessibilità della sala si possono approfondire tematiche differenti e svolgere diverse attività. Il processo per il deposito si attua riproducendo quello che sono le griglie che ospitano e conservano i manufatti storici. Abbiamo quindi studiato un sistema analogo: alcune delle opere decontestualizzate saranno esposte su una griglia accessibile al visitatore al fine di sensibilizzare tale luogo. La sala estremamente flessibile è in grado di trasformarsi da conferenza a sala didattica, grazie alla sua peculiarità camaleontica è possibile modificare la percezione estetica ed acustica della sala stessa. Tutto ciò è reso possibile sfruttando le sedute meccanizzate in grado di scomparire nel pavimento e la rotazione dei pannelli laterali.
Sezione longitudinale BB
Topakustic Pannelli acustici Fonoassorbenti compositivi
FitzFelt Pannelli acustici assorbenti in Feltro
La sala nasconde molteplici funzionalità. A
Pianta fuori scala
Sezione trasversale AA
B
B
A
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Sezione illuminotecnica
Sala conferenze
Conferenza
Proiezione mostra
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Sezione AA APPROFONDIMENTO
Griglia in acciaio verniciata a polvere nero
Il deposito si apre al visitatore.
Scritta in prespaziato nero
Pouf “KIPU” in poliuretano rivestito in pelle
B
A
A
Sezione BB
CURIOSITÀ
Pianta zona “deposito” fuori scala
B
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Architettura è armonica composizione di elementi nello spazio per corrispondere ad un determinato fine pratico. Ernesto N. Rogers
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05_ Store Original Marines, Torino, 2017
be natural
Il caso studio riguardante la progettazione dell’allestimento del nuovo format di Original Marines ha preso come negozio tipo quello del centro commerciale Acquario di Vignate. Il layout si basa sulla suddivisione dell’ambiente in due macro gruppi; entrando nello Store il reparto bambina è collocata a destra ed il bambino a sinistra. Ogni reparto è suddiviso in 3 fasce di età rispettando il target del Brand e dando maggiore valore alla fascia newborn. A separare le fasce sono presenti quattro focal point, che alternano total look a totem digitali in grado di fornire informazioni in merito al cotone ed alla Brand Identity.
be original NATURA
ORIGINALITÀ
TOTAL LOOK
AMBIENTE
Natu ra lmen te Origina l QUALITÀ
CARATTERE COTTON USA
RICONOSCIBILITÀ
Punti di Debolezza Manca il racconto dell’identita storica del Brand che non permette ad un consumatore di idenficarsi in esso.
Punti di Forza
STILE QUALITÀ
I prodotti che il Brand offre sono realizzati con materie prime di alta qualità, quale COTTON USA, tuttavia questo aspetto non viene valorizzato nè comunicato al cliente.
Non vi è un carattere identificativo che permetta la riconoscibilità del Brand tra i vari Competitors.
Unico, attuale, tocco americano. Offre svariate collezioni Total look in molteplici stili.
Non viene resa nota e valorizzata la qualità del prodotto, punto di forza del brand.
Ottimo rapporto qualità/prezzo.
ACCESSIBILITÀ 25
Sezione AA
Sezione AA prospettica C
B
A
A
Pianta fuori scala
Sezione BB
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C
B
Sezione CC
Pianta prospettica
Sezione BB prospettica
Sezione CC prospettica
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Sono sempre alla ricerca di piĂš luce e spazio. Santiago Calatrava
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REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI
Coperture
Struttura
REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI
The project presented identifies as the fulcrum for the whole development the concept of the nursery as a meeting and play space where the child is encouraged to follow, with peacefulness, his own evolutionary path. The complex has as pivotal point a base block characterized by a dome roof, sustained by pillars, repeating until an octagonal plan is created, thus generating a structure that can remind the plant anatomy. In each base block, it was chosen to create two distinct environments: one inside, characterized by a more intimate light, used for educational activities and an outdoor one, full of light, where the small visitors can feel free to move and play according to their will. The octagonal structure, so far referred to as the base block, is repeated in the design environment in order to form a building adapted to the characteristics of the territory in which it is grounded and based on the needs of the program. REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI
REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI
06_ AnatomÃa vegetal, Zaragoza, 2019
Concept
Vegetazione
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Pianta e sezione Fuori scala
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L’autismo non si cura, si comprende. Autismo à vila
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07_ Riadattamento domestico (autismo), Verona, 2019
Spazio relax ed isolamento
N
Spazio attività
La tesi elaborata ha ad oggetto lo studio dell’applicabilità dell’architettura per il miglioramento della condizione dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico. L’autismo è un disturbo di cui risultano affetti molti soggetti, ciascuno con le proprie peculiarità. Nel nostro Paese si stima che colpisca 1 bambino ogni 77, dato in continuo aumento. Si è voluto delineare un ipotetico modus operandi, concretizzato in una serie di fasi fra loro concatenate, che il progettista dovrà/potrà seguire ogniqualvolta sia chiamato a rispondere, mediante il proprio operato, ad esigenze architettoniche ed ambientali correlate a disturbi dello spettro autistico. La casa è il luogo dove si trascorre la maggior parte del proprio tempo dovendo risultare, sopratutto per questi soggetti, un ambiente confortevole. permetta di vivere al meglio delle proprie capacità. Ogni individuo, infatti, deve potersi trovare in spazi che ne assicurino le migliori condizioni portandolo ad esprimere sé stesso e a compensare le proprie mancanze e debolezze. Il caso studio ha come protagonista una famiglia, composta da cinque membri, tutti nello spettro dell’autismo, che si è avuta la fortuna di conoscere ed intervista. Il progetto, è stato personalizzato in base alle esigenze del nucleo famigliare.
FARE
CONSIDERARE
Area olfatto Area tatto Area propriocezione Area giardinaggio
EVITARE
Spazi flessibili
Planimetria semplice
Circolazione difficile
Circolazione ampia
Ambiente terapia
Elementi di rischio
Divisione spazio pubblico/privato
Escape space
Spazi nascosti/imprevedibili
Divisione funzioni e spazi
Spazio svago
Zone penombra
Spazi generosi
Elemento naturale
Eccessivi stimoli sensoriali
Colori tenui
Riparabilità materiale
Colori troppo accesi
Stimoli sensoriali
Colore/funzione
Materiale di facile rottura
Schema funzioni giardino Fuori scala
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N Spazio cabina armadio
Letto alcova (protezione e privacy)
Spazio autoveicolo
Spazio relax e studio (camera da letto)
Spazio servente
Camera da letto genitori
Spazio sosta e deposito abiti
Area morbita (spazio gioco e socializzazione)
Spazio lavanderia e deposito annesso
Spazio veranda
Locale Tencnico
Spazio servente
Spazio deposito oggetti del giardino
Servizi
Spazio filtro pubblico e privato (ingresso)
Schema funzioni piano interrato
Schema funzioni piano primo
Fuori scala
Fuori scala
N
Spazio deposito oggetti e vestiti
Spazio soggiorno (relax)
Area multisensoriale
Escape space
Sala terapia
Area morbida (spazio gioco e proiezione)
Spazio servente
Cucina Spazio servente Servizi
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Schema funzioni piano terra
Schema funzioni sottotetto
Fuori scala
Fuori scala
Vista soggiorno
Vista sala da pranzo
Vista camera da letto
Zoom camera da letto
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1°
BRIEF normativa Fattori e vincoli di contesto
Utente/Committente
Specialisti
sito
ELABORAZIONE
2°
Analisi esistente Funzioni
Esigenze
Punti di forza/debolezza
METAPROGETTO
Fare
Considerare
3°
Evitare
PROGETTO
Sì
4°
No
REALIZZAZIONE
5° Modus operandi
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BRIEF
ELABORAZIONE
METAPROGETTO
PROGETTO
REALIZZAZIONE
Ciclo iterativo
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Fai design in sicurezza: usa un concept. Petrula Vrontikis
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08_ Il design aiuta a guarire, concorso, Milano, 2020 Con la presenza dell’adulto, che accompagna il piccolo paziente, si affronta il delicato percorso ospedaliero come un viaggio; genitore e bambino si incontrano, si conoscono riscoprendo insieme, ‘sullo stesso piano’, i valori della vita. Condividere la creatività dell’infanzia; apprezzare i piaceri della vita quali felicità, serenità, positività; affrontare le sfide quotidiane per superare ansia e stress; riscoprire il senso per gli affetti, sono tutti valori necessari per stabilire una situazione di comfort e salute. A tal proposito, è stato pensato di proporre un oggetto, una seduta, che crei un ambiente intimo e confortevole, un luogo semplice, ma magico in cui possa avvenire tale ‘condivisione’. La seduta viene pensata mediante uno studio di geometrie concentriche che, intersecate insieme, danno origine ad una forma sinuosa e giocosa, adattabile anche alle esigenze dei pazienti disabili. La seduta del bambino viene posizionata ad un’altezza di 7 cm superiore rispetto a quella dell’adulto. in modo da enfatizzare l’azione dello sguardo, cercado di porre le due figure simbolicamente sullo stesso piano.
250 165 8
252 193 84
Concept
Schizzi
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