La gratitudine

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"PERVASO DA UN SENTIMENTO RELIGIOS O" LE 12 SITUAZIONI DEL VALUTATORE DEI BISOGNI, STAKE. COME SI PUÒ VEDERE, GENTILMENTE, NELLA SLIDE RIPORTATA ALLA FINE.


"NON TUTTO CIÒ DI CUI ABBIAMO BISO GNO, IN UNA CERTA MISURA, È RELIGIO SO". PIAGET (1967). "BISOGNO È SEMPRE LA MANIFESTAZIONE DI U NO SQUILIBRIO: SI HA BISOGNO QUANDO QUA LCOSA AL FI FUORI DI NOI O DENTRO DI NOI, N ELLA NOSTRA STRUTTURA FISICA O MENTALE, S I È MODIFICATA, E QUANDO SI TRATTA DI RIAD ATTARE LA CONDOTTA IN FUNZIONE DI QUEST O CAMBIAMENTO".


"LA VALUTAZIONE COME COLL EGAMENTO NEL PERCORSO DI RICONCILIAZIONE" DE LANDSHEERE (1986). "LA 'CONFERMA' CHE UN'ESPERIENZA [...] È QUELLO DI RICEVERE INFORMAZIONI DI RIT ORNO, SORTA DI INFORMAZIONE CHE FUNZI ONZA DA 'FEED-BACK' E CHE ILLUMINA SUL LA VALIDITÀ DELL'AZIONE IN QUESTIONE".


"IL GIORNO IN CUI JESS DISSE CHE LASCIAVA GLI STUDI CHIAMARONO L'ESORCISTA". TRE TIPI DI "VALUTAZIONE" DEL BISOGNO (I N REALTÀ L'OGETTO DELLA VALUTAZIONE SA REBBE IL "FEED-BACK"), EWLESS E SIMNETT (1987):  IL BISOGNO IDENTIFICATO;  IL BISOGNO PERCEPITO;  IL BISOGNO ESPRESSO.


"POSSIAMO RILASSARCI" "LE CONSEGUENZE DELL'ATTO (I BISOGNI) POSSONO MANIFESTARSI MOLTO PIÙ TARD I ED È IMPOSSIBILE FERMARE L'APPRENDI MENTO FINO ALL'ARRIVO DEL 'FEED-BAC K'".


"ERA UNA QUESTIONE DI OSTENTAZION E". "LA 'VALUTAZIONE' È OGGETTIVA, E PER Q UESTO FINE QUASI SEMPRE QUANTITATIV A, È DI POTERSI BASARE SUL PRODOTTO (C REATIVO) A BREVE TERMINE". DE LANDSH EERE (1986).


"CI APRIAMO AL MONDO; IN OGNI C OSA METTIAMO LA NOSTRA ANIMA". ● ● ● ● ●

COLLOQUIO; IDENTIFICAZIONE; VEDUTA GENERALE; INDIVIDUALIZZAZIONE; CONCETTUALIZZAZIONE: IDENTIFICAZIONE, SC ELTA, OSSERVAZIONE, DEFINIZIONE, RATIFICA, ARMONIZZAZIONE, PRESENTAZIONE.


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