La vite è una pianta antichissima e secondo la tradizione botanica appartiene alla famiglia delle Vitacee. La specie più nota è la Vitis Vinifera da cui si ricava il vino. La sua diffusione può essere collocata attorno al 5000-6000 a.C. e probabilmente il primo vino fu prodotto in Mesopotamia.
GiĂ seimila anni fa, i Sumeri simboleggiavano con una foglia di vite l'esistenza umana e nei bassorili evi assiri con scene di banchetti sono rappresentat i schiavi che attingono vino da grandi crateri e lo servono ai commensali in coppe ricolme.
Anche gli Ebrei dell'Antico Testamento, che attribuivano a Noè la piantagione della prima vigna, consideravano la vite "uno dei beni piÚ preziosi dell'uomo" (I Re) ed esaltavano il vino che "rallegra il cuore del mortale" (I Salmi).
Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e tutti i miti attribuiscono a Dionisio, figlio di Zeus, l'introduzione della cultura della vite tra gli uomini, tanto che Dionisio, il dio del vino appunto, fu oggetto di culto non solo presso i Greci, ma anche in Etruria e quindi nel mondo romano, dove era conosciuto con il nome di Bacco.
La pratica della viticoltura ha origini antichissime come testimoniano non pochi documenti figurati, come la pittura di una tomba tebana della XVII dinastia, dove sono rappresentati due contadini che colgono grappoli d'uva da una pergola, circostanza da cui si deduce che giĂ nel II millennio a.C. era diffuso in Egitto il sistema di coltivazione "a pergola".