Dalla storia alle curiositĂ Stefania La Grassa
Indice 1. Premessa 2. Storia di Realmonte 3. La scala dei Turchi 4. L’ecomostro 5. Il proprietario - Sitografia
Premessa Se cercate informazioni sulla sicilia, la prima cosa che notate in qualsiasi sito o libro di turismo è che il mare è un’entità non poco presente nella vita dei siciliani. Se chiedete ad un turista “cosa ti piace della Sicilia?”, tra le prime risposte ci sarà sicuramente il mare. Detto ciò sappiamo bene che la Sicilia è una terra calda, dal mare limpido e con le spiaggie bianche, ma non è solo questo, la sicilia è ricca di storia, basti pensare che già Enea scrive delle imprese di Ulisse che affronta Scilla e Cariddi nello stretto di Messina, o i Saraceni che sbarcarono nella zona di Agrigento, scalando quella che oggi chiamiamo “Scala dei Turchi”. In questo piccolo opuscolo parleremo proprio di questa meravigliosa parte di costa, così intensa di storia. Buona lettura.
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Le Coste Settentrionali, Meridionali e Ioniche. Dove la sabbia diventa più bianca e il sole più caldo, un mare stupendo è pronto ad accoglierci. La Sicilia non è solo la terra del sole. A bagnare le stupende spiagge c’è un mare cristallino e limpido che rende il paesaggio meraviglioso. Mediterraneo da scoprire, da vivere, da godere nella sua massima espressione di bellezza che, incontrastata, si dipana tra ciottoli e sabbia bianca, scogliere e insenature e arricchisce le più belle località turistiche siciliane.
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La Scala dei Turchi La Scala dei Turchi presenta una forma ondulante e rotondeggiante, è un paesaggio per il quale vale piÚ il silenzio che mille parole. La Scala è una scultura naturale, costituita da uno sperone di marna, ossia una roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa avente un caratteristico colore bianco puro, naturalmente di color bianco, su cui i venti e le piogge hanno scavato una naturale gradinata, rendendola fra le piÚ caratteristiche e incantevoli della Sicilia.Questo regalo che la natura ha fatto a gli Agrigentini si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte e dona uno spettacolo unico grazie al bianco degli scogli esaltato dalla luce del sole che si introduce tra il blu del mare e del cielo.
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La Scala dei Turchi è meta continua di turisti che approfittano di trampolini e piattaforme naturali per tuffarsi nelle acque sottostanti, caratterizzate da una trasparenza unica e da favolosi fondali. L'incredibile parete bianca e liscia digrada dolcemente a gradoni verso il mare e si train cui sdraiarsi per prendere il sole. L'altro lato della "scala" forma onde più strette e sinuose che denunciano più chiaramente l'azione dell'acqua e del vento. La scala dei turchi riesce ad incantare ogni singola persona, tra cui Andrea Camilleri, il quale nei suoi romanzi cita tali luoghi tramite il Commissario Montalbano da lui stesso ideato. E ancora il famoso gruppo musicale i “Gemelli Diversi” hanno scelto sia la Valle dei Templi sia la Scala dei turchi come luoghi per il loro video musicale nella canzone “Icaro”.
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Storia di Realmonte Realmonte è nata grazie ai Duchi di Castrofilippo, ossia i Monreale. Il Duca Domenico Monreale acquistò nel 1681 il feudo di Mendola, ottenendo così la “Licentia Fabricandi”, e rinominandolo successivamente Realmonte, che era un modo, per lui, di celebrare la sua casata. Per l’edificazione di questo nuovo feudo, il Duca vi trasferì ben 250 persone che, naturalmente, provenivano tutte dal paese di Castrofilippo.
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L’ecomostro Per molti anni, l’ecomostro presente all’interno della riserva della Scala dei Turchi, è stato uno scempio visivo per ben 20 anni, per l’occhio delle persone che andavano in questo piccolo paradiso solo per rilassarsi. Dopo lunghi processi e molte fatiche, si è finalmente arrivati ad abbattere questo orrore per gli occhi. il 6 Giugno del 2013 le ruspe hanno lavorato tutto il giorno per radere al suolo il fabbricato. Adesso la visione di questa meravigliosa conca bianca, non è più ostruita da nulla. La riserva è ritornata splendente e incontaminata come un tempo, adesso i bagnanti possono rilassarsi e continuare ad ammirare il paesaggio dalle splendidi spiagge bianche.
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Il proprietario Il titolo vi sembrerà un’assurdità, e invece è proprio così, la Scala dei Turchi, ha un proprietario.Ferdinando Sciabarrà è un dirigente della camera di commercio, adesso andato in pensione.L’uomo ha sventolato, davanti il sindaco, un foglio di carta che attesta la proprietà della meravigliosa scogliera. La zona, infatti, è di proprietà della famiglia dell’uomo, da moltissimi anni, e adesso che il sindaco vuole chiudere la zona e mettere l’entrata a pagamento, il signor Ferdinando Sciabarrà, glielo impedisce. Per fortuna ogni tanto l’onestà paga, e qui, l’onestà ha pagato molto bene. Come si fa a rinunciare ad un posto così bello per donarlo al comune che vuole, come sempre, speculare su tutto? Si spera che le cose continueranno ad andare in questo modo.
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La Bellezza Mare di Real Monte e la Scala dei Turchi In provincia di Agrigento si estende Real Monte un piccolo paese con incantevoli spiagge e spettacolari scogliere come quella della Scala dei Turchi. Sono state le intemperie, pioggia e vento, che hanno scavato una suggestiva gradinata naturale nella bianca roccia che è resa luminosa dal sole e che contrasta con l’azzurro del cielo e del mare. Nel 2007 l’UNESCO ha deciso di inserire questa zona nella lista “Patrimonio dell’umanità” e non solo per questa calcarea roccia che la domina, ma per l’insieme, fatto di bellissime spiagge quali: Giallonardo a Pergole, Pietre Cadute, Lido Rossello e Punta Grande.
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L' elemento di maggiore interesse paesaggistico è rappresentato dalla Scala dei Turchi, una falesia viva costituita da uno sperone di marna bianca prominente sul mare, le cui falde degradanti a strato conferiscono un aspetto molto suggestivo, accentuato, a sua volta, dai forti contrasti cromatici se si pensa all'azzurro del mare e del cielo contrapposto al bianco accecante della roccia. La forma che questo monumento della natura assume è quella per l'appunto di una scalinata, dove secondo la leggenda, durante le invasioni moresche che imperversarono nel '500, i turchi (cosÏ erroneamente chiamati) approdarono nel territorio dell'odierna Realmonte inerpicandosi sulle stratificazioni di questa falesia.
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