Corriere Vinicolo

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Si pubblica ogni sabato

Milano - 30 Aprile 1949

d ir e z io n e

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T E L E F O N I N .:

COMMERCIO VINICOLO

A M M I N I S T R A Z .: ¡VOLAN O - V IA S IL V I O P E L L I C O , 7 88.500 - 88.062 — T E L E G R A M M I: V I N I - M I L A N O

Per le inserzioni chiedere preventivi alla nostra A m m inistrazione in --------------M I L A N O - V I A S IL V I O P E L L I C O N . 7 ---------------

I lavori del Congresso della Tecnica Enologica N oi sac'Ine delle contrattaz'o n i delTUnione I t a l ia ^ V i•ni di via S . Pellico 7. si è a perto il 22 corr. il I V C on v e­ g n o Enotecnico N azionale, con lin te rve n to dell'A lto Com m is­ sario oer l ’alim entazicne. pro­ fessor R onchi, del segretario del C om itato parlam entare vitivin icolo , on. M o nticeli’, del presidente d ella Fiera se­ natore G asp arotto, che ha portato radesione detLl’onorevoLe Brusasca, presidente del C om itato vitivin o:o lo . del presidente deU'Un'one italia­ na vini comm. Noseda, assi­ stito d al segretario dott. M a n g'.dd, fi del Mio^ preslidente anziano deU’Assooiazione eno­ tecnici. cav. Terraneo. F ra i numerosi presenti sono stati pure notati i signori comm. m g. Fo lon ari. presidente della A ssociazicne ind ustriali vin i; enot. D ’A gostino, vice-p resi­ dente d e ir Associazione eno­ tecn ici; ccm m . G u ad alup i, presidente dedrAssoc azione grossisti vin i e signor B o n fa rdeci, pres dente deU’A ssccia zìone A ge n ti e R appresentan­ ti vini. j ; Il comm . Noseda ha dato iy nizio ai lavori rivordaindo la figura d ello scom parso p res'dente deH’Associazione eno­ tecnici. com m . A sn aghi. Dopo brevi parole del c a v . T e rra ­ neo. che ha annunziato l ’ade­ sione anche da p arte d ell’onorevole M arescalci. l’on. M o n ­ ticelli ha porto il suo saluto a u gu ra le a ncm e del C om itato V itivin icolo . < Il progresso econom 'co al q u ale è avviato il nostro pae­ se — e gli ha detto — deve es­ sere soprattutto indTizzato verso settori tipici, come Quel­ lo vitivinicolo, che abbraccia gl> interessi di 12 m il'o n i di italian i ». Per i suoi riflessi politìoi, il problem a d ella ricostruzione d ella v itiv ’nico ltu ra in Italia sì im pone alla atten zion e generale. Perciò si è creduto di costituire, fra il generale scettSc’sm c, il C om i­ ta to Paralm entare V itivinico ­ lo. N ei suoi tre m esi di lavoro C om itato ha avanzato una proposta di legge per l'u n ificazrone deir'm p osta di con­ sum o sui vin i; una interpel­ lanza ai M inisteri com petenti p?r la repressione della so fist ficazio!:e de' vin i; una pro­ posta di legge oer ottenere _uno stanziamento di 100 m ilio ­ n i di ilire'per attrezzare tale lavoro di repressione. A ltri problem i a tten d in o una soluz one, e cioè la lotta contro la fillossera, e a tale uo po è sta­ t a g'à ¡nominata una Com m is­ sioni» di p arlam entari e di tecnici che si ritm irà il pros­ sim o m a g g e , e la revisione delle tariffe d oganal’ . che verranno discusse ad A nnecy. In di, il prof. Ronchi ha ri­ cordato ciò che è stato com ­ piuto dalla chiusura del H I C on vegn o . L e difficoltà da su­ perare sono molte, specie n questo particolare momento d ’ asestam ento. M a esse dovreb­

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bero costituire uno stimolo per l ’azione di dom ani, ¡non già un fattore di d isorienta­ m ento. « O g ^ , m entre la f i ­ nanza pubblica Si va assestan­ do, le categorie produttive sony ancora im pegnate in una loftta contro d iffico ltà ancora più gravi d i quelle prodottesi nella fa se inflazionìstica. In questa fase delicata occorre che le aziende preparate ri­ volgano i loro sfcTzi verso il perfezionam ento tecnico. I’o t gan'zzazione e la rid urlrne dei costi. D o po il’esortazione del sen. G asp arotto di form ulare voti concreti e precisi, viene svol­ ta la relazione del prò. D a lm asso. sul tem a: « L ’attrezza­ tura m eccanica n e ll’evoluzione tecnica d e ll’enologia italiana», ricca di dati e accolta come un vero e proprio documento per l’enoflogia ita l’ana. Il p rof, G arin o -C an in a ha parlato successivam ente sui * Trattam enti chim ico-fisico e m eccanici nella preparazione del v'n o ». illustrando i vari problem i scientifici e tecnici della vinificazione. I l p rof. P a llerì ha svolto una relazione su «L© m acchine per Taporontam ento d el vino a l consum o» problem a deli­ cato e che coinvcQge il compito della conquista dei m ercati di consum o. I l relatore ha con­ cluso con un appello invocan­ do provvidenze che possano salvaguardare l’econom 'a v i­ tivinicola dai pericoli di una orisi (su a ltra parte del gior­ nale è riportato un riassunto della relazione). N e l pom eriggio si è acceso

O R G A N O DELLA " U N IO N E IT A L IA N A V IN I.,

Associazione per la tutela generale e per il coordinamento ■ delle attività dei ciclo economico vinicolo

11 Conte Ernesto Panza di Binino C avaliere del Lavoro, ha chiuso g li occhi a lla luce terrena nella giornata di m ercoledì 27 aprile 1949. A v e v a da poco superato il scttantunesim o anno d’età. U n a m alattia len ­ ta ed insidiosa h a m in a­ to ed infine troncato la vitalissim a sua esistenza. A l cordoglio di tutta l ’Ita lia vitivin icola, s 'u ­ niscono l ’Unione Italia n a V in i, con le Associazioni consorelle, ed il nostro giornale. 11 nome di Ernesto P an za h a riem pito per m olti an n i le cronache dcl tra ffico e dell’attività enologica del nostro Paese, Uom o volitivo, autodid atta, espertissim o, vero capitano dei tem pi m oderni, ebbe S natali nel M o n ferrato, a San Salvatore; e d ella terra piemontese si m anifestò sem pre figlio appassionato e fedele. Sceso a M ilano ancor giovanetto, da un piccolo esercizio seppe trarre un emporio fiorente e poi una industria e un com m ercio im ponenti: passò da dom inature nelle vìe che aveva percorse dapprim a come tirocinante ed apprendista, dando di sè esempio m irabile di ponderatezza, di parsim onia, di rettitudine che volle strum ento q uoti-

Servizio speciale a cura deir Associazione Nazionale Agenti e Rappresentanti in Vini Liquori e affini L a città dei tra ffici ha ospitano domenica 24 cor­ rente nella baia L . Bizozzero il Congresso degli A gen ti e R appresentanti d i com­ m ercio promosso anche que­ st’anno dalia Federazione nazionale, in collaborazione con la C -p -I.L ., ed alia qua­ le aderisce anche l ’associazione nazionale. A gen ti e Kappresem anci in vin i, li­ quori ed affin i. L a riuscitissim a riunione ha avuto come contorno la presenza di num erose p er­ sonalità estere, fra le quali abbiam o notato il vice pre­ sidente d alla Cam era di Com m ercio degli S ta ti U n iti signor H auss, il vice-conso­ le britannico e presidente della C am era di Com m ercio inglese signor M arch , il pre­ sidente d ella C am era di Com m ercio olandese ing. De W isser, l ’addetto com m er­ ciale turco, il -delegato del Consolato di N orvegia, il comm . F ilipp i, intendente di Fin an za, in rappresentanza del m inistro V an o n i, il si­ gnor Francesco Bonfardeci in rappresentanza della C a ­ m era di Com m ercio di M i­ lano e dell'Unione Italian a V in i, il comm. M isu l in rap ­ presentanza della Confeom m ercio e della G iun ta della Fiera «di M ilan o , il dott. A gostino San n a rappresen-

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Della Ricostruzione Viticola Il Comitato Parlamentare Vitivinicolo ha iniziato la pro­ pria attività chiamando ad j*no consultiva collaborazione i rappreséntanti degli opera­ tori economici. L'invito fu accolto col più grande favore e con la maggiore comprensione. Ardito esperimento del potere legislativo, di consul­ ta t o n e con chi, nel campo della scienza, della tecnica e della pratica, sia in grado di portare un contributo, di cogn'zioni e di esperienza, al'a formaizione di una nuova legiiP.azione. il più possibile aderente oi veri bisogni della Nazione. L ’Unione Italiana vini, che raccoglie nella pro­ pria organizzazione i molte­ plici fattori della economia vinicola, ha voluto dare alla apprezzata iniziativa un se­ gno tangibile del suo vivo de­ siderio di operosa adesione. Non è senza significato che il Giornale dell’Unione « Il Commercio Vinico lo » abbia dedicato una sua speciale ru­ brica ai dibattiti sui proget-

(Aìtilinua il dibattilo sui latori svolti a R om a dal C o m i ta to P a r la m e n ta r e V iti vinicolo ti di legge del Comitato Par­ lamentare Vifiinntcolo e che l’articolo di impostazione sia stato affidato a lla pennu» di un grande Maestro: Giovan­ ni Dalmasso. Egli ci ha fatto un quadro sintetico della si­ tuazione, in cui si trova la nostra viticoltura; quadro che invita a meditare iht quanto è avvenuto, su quanto sta a v ­ venendo e sifii molteplici e complessi problemi che in ­ combono sulla futura legrislazione. Due punti fondamentali, del pregevole articolo, richiama­ no speciale attenzione: l’uno: che, dopo oltre settanta anni, I problema è ancora di gran­ de attualità, perchè ancora vigneti su ceppo europeo re­ sistono, se pur stentatamente, aU’aggressione della malattia

La 3‘ FIERA DEL VINO ad ASTI r-1 5 M A G G I O Inserita nel quadro delle Celebrazioni A lferia n e, si svolgerà in A sti, d all’l al 15 m aggio, la tradizionale Fiera del Vino. A l suo terzo anno di vita, questa m anifestazione fieristica, creata ad iniziativa d ella C am era di Com m ercio di A sti, ha ormai vasta risonanza in Italia ed a ll’estero ed h a lo scopo di tenere alto nel mondo intero U prestigio giustam ente acquisito dai vin i astigiani, fru tto in particolar modo della sagacia e genialità dei v in ific a ­ tori, oltreché di p rivilegiate condizioni am bientali. Quest’anno la terza F iera del V in o sarà affiancata d a lla M ostra delle A ttiv ità Econom iche A stig ia ne , intesa a fa r conoscere ai visitatori stranieri e nazionali quan ­ to si produce, si trasform a e si lavora nella nostra provìncia. Oltreché d agli stands p er la esposizione individuale, la F iera sarà arricchita dalla G a lle ria N azionale dei V in i Preg ia ti d’Italia , nella quale troveranno degna presentazione 1 m iglio ri prodotti d ell’enologia italiana. G rande im portanza assum erà pure la esposizione delle m acchine enologiche, poiché la provincia di A sti è forse la p iù ricca dì stabilim enti vinicoli e si sa che questa industria, la q u ale vive m olto s u lla esportazione, deve trovarsi sem pre alla avanguardia nel perfezionam ento del prodotto, dovendo -competere con altre n azio­ ni pure in grande progresso tn questo cam po. A lla cerim onia d’inaugurazione, fissata per F I m aggio, presenzieranno perso­ nalità del Governo. Durante lo svolgim ento d ella Fiera sono state indette varie m anifestazioni di bnportanza nazionale ed in tem azion ale, q u ali La « G io rn a ta degli Stranieri », « L a Giornata Intem azionale del V ino », ed il Congresso N azionale su lla Esportazione Vinicola (14-15 m aggio). P R O G R A M M A D E L L A F I E R A D E L V IN O 1-15 M aggio: F IE R A D E L V IN O . 1-15 M aggio: M O S T R A D E L L E A T T I V I T À ’ E C O N O M IC H E A S T I G I A N E . 3- 4 M aggio: G IO R N A T A D E G L I S T R A N I E R I (V isita di com m ercianti b elgi, sviz­ zeri e francesi). 4 M aggio: G IO R N A T A I N T E R N A Z I O N A L E D E L V I N O . 4 M aggio: C O N C O R S O E N O L O G IC O P I E M O N T lfS E . 7- 8 M aggio: R A D U N O I N T E R R E G IO N A L E D E G L I A L P I N I . 8 M aggio: R A D U N O IN T E R N A Z IO N A L E D E L M O T O R E (Coppa dello Spum ante). 11 M aggio: G IO R N A T A D E L L A P R O V I N C IA (Conferenza In F iera per industria­ li e agricoltori vinicoli sull’im piego dei m ezzi m eccanici e chim ici nella lavorazione dei vini). 14-15 M aggio : C O N G R E S S O N A Z IO N A L E D E L L 'E S P O R T A Z I O N E "V IN IC O L A .

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diano di nobiltà nella fam iglia e nella sua casa com m erciale. L a mole degli a ffa ri sviluppò decisam ente dal tempo del prim o conflitto m ondiale, coadiuvato dal fratello comm . C am illo ; la personalità si im pose „g ì pjù a jti settori delia cittadina come era già nota e rispettata nei vari m ercati italian i; fu chiamato a coprire diverse carichc m a fra tutte le più cara e la più sentita fu , per Ernesto Pan za, quella d i Presidente dell’Unione Italia n a V in i, dove lasciò traccia inconfondibile cd indim enticabile del suo alacre e generoso operareD elle m olte e belle cose pensate e realizzate da

Lui per il commercio e rindustria del vino non possiamo qui discorrere: si potrà farlo più avanti quando la concitazione dei sentim enti e lo sbigotti­ mento deila notizia ferale saranno s t a t i superati. Certo la m ole di lavoro costante e illum inato per (a m igliore organizzazione e rincrem ento vitivinicolo nazionale da parte dì E r ­ nesto Pan za richiede la più profonda analisi ed il più am m irato rispetto. Com e ogni grande lav o ­ ratore anch’E gli ebbe le sue diffico ltà e le sue op ­ posizioni: m a le superò e le dim enticò nel lavoro co­ stante e n ell’amore gran ­ dissimo per la Fam iglia diletta. M irò sempre al fine con calm a decisione c tempestiva fortezza; usò delle sue arm i con risoluta con ­ sapevolczza come quando conquistò il campionato del mondo di tiro a segno pur senza preparazione adeguata, sibbene sorretto dalle ìntim e e in fallib ili virtù interiori. Porgendo ai Fam iliari, ai parenti, ai cooperatori tutti il senso del cordo­ glio più profondo ci in ch i­ niamo alia Sua memoria, auspicando nei fig li, e in particolare nel dott. A le s ­ sandro, consigliere delU’U nione Italia n a V in i, la d e­ gna continuazione della S u a opera m em orabile.

e vanno lentamente spegnen­ rebbe dlaibolrco perseverarvi. Com e disciplinare, a questg dosi; l’alT^: che la ricostru­ zione fu viziata da errori, iicopo ,gli im piantì? C on una perchè fatta sotto Tassillo del legge proibitiva: no! I d ivie­ dilagare del flagello, prima ti sono i p iù fecondi incenti­ che l i luce degli stud osi e vi alle frodi e non servono ad i controlli dell’eeperienza po­ altro che ad opprimere gli tessero utilmente affiancare onesti. Bisogna poi considera­ coloro, che si accingevano a re che le numerose braccia, impiegate nella cura della v i­ nuove piantagioni. E ’ pacifico che l’allarme de­ te, non possono, di punto in stato dalla invasione fillosse- biiatnco, trovarsi disoccupate. rica impose di ricorrete nll'; Occorre incoraggiare, in pieu nura, altre colture, che pos<unica salvezza: l’innesto ceppo americano. Se ne deve sano, al pari della vite dare dedurre che i vigneti europei, lavoro e sostentam ento a i colche ancora resistono, stanno a tivatOTìi della terra. Potreb­ dimostrare una longevità, che bero essere, a titolo di esem­ è in stridente contrasto con pio, le colture orticole. Non mancano, però, casi la precoce decrepitezza dei v igneti della ricostruzione, una m irab ili di coltura delle col­ gran parte dei quali, anche line, dove le popolazioni in ­ errori di impianto, neces- curanti di graiH sacrifici han­ iiifano di nuova ricostruzio­ no creato, coll’im pianto del ne. Questa constatazione com­ plica ancora di più il già gra­ ve problema. La vite è pianta di clim a squisitam ente mediterraneo, la P’ù atta a valorizzare le ster­ minate colline d ella nostra Penisola e delle isole, laddo­ ve le altre colture non sono L a mattina del 26 ai>rile, redditizie; la vite prospera e nehlo storico salone di P a la z ­ prodtuce soltanto se assistita zo M ad am a, già sede del S edalle assidue cure dell’uomo, •nato Subalpino e . in seguito, perciò la sua coltura dd la­ del Senato del Regno d'Italia, voro, durante l’intera annata venne solennemente inaugu­ senza interruzioni, ad un nu­ rato il (IJonvegno in tem azio­ mero imponente di> lavorato­ n ale di studi v'tiicolio-eaiologiri; la sua importanza sociale ci, indetto dalla Fondazione per Vltalia non può essere A lb erto M aron e-O m zano. per munificenza del conte Enrico contestata. Nella ricostruzione, pur­ M arone-Cin 2Mno e della S . A . troppo, non fu sempre segui­ Cinzano, allo «scopo d i isH iuito il concetto della valorizza­ re, presso la Faco ltà di Agra­ zione delle zone co llin o ri, che ria dell’Università di Torino, danno prodotto qualitativa un C orso di specializzazione mente superiore, che rendono n V iticoltu ra c in Enologia produttivo il suolo inadatto per laureati in Scienze A g ra ­ alle colture cerealicole, e le rie, iln Chimica ed in Inge­ • cui popolazioni hanno tanfo gneria. Alla cerirnonia il conte Mabisogno di lavoro e di eleva­ re il loro tenore di vita. S i rone vo lle esprimere lo sua nianfò con l’unico miraggio grande riconoscenza a quanti della coltura redditìzia e non avevano voRuto, con lu i, ren­ Si badò ad altro; si piantò dere omaggio alla memoria molto — anche troppo — in del padre suo, ^ onorandolo pianura, dove meno gravose qiLale propulsore 'e co n tinu a­ erano le spese di impianto. tore dell’opera dei Cinzano e Ora fihe, non solo st debbo­ quale entusiasta degli studi no ricaltru tre i vigneti fillos- viticolo-enologici: al Ministe­ serati, ma si debbono rico­ ro della P u b b lica Ist7*uzione, struire anche quelli, che fu ­ oiirUniverisilià di Torino e, rono già — un a prima volta particolarmente, al prof. G io ­ — ricostruiti, occorre argina­ vanni Dahnasso, preside del­ re gli im pianti di pianura e la Facdltà di Agraria, che incoraggiare quelli di collina. aveva dato tutta l’autorità 'del Se errore fu commesso sa- 'stio nome e tutta la sua in-

A B B O N A M E N T O A N N U O : U R E 1.500; P E R L 'E S T E R O : L I R E 3.000 U N N U M E R O S E P A R A T O : L I R E 30 - N U M E R I A 4 P A G I N E : I ,IR E 50 P U B B L I C I T À ’: per m m ., larghezza una colonna: L . 20 per contratti fin o a 1000 m m .; L . 17 da 1000 a 2000; L . 15 oltre 2000 - C . C . P O S T A L E N . 3-8946

vigneto, la loro personale ele­ vazione econom ica, la rie-

chezza della zona e apporta to un notevole contributo al­ le fortune della Nazione. Per esempio: — la zana Martina Franca-Locorotondo, fra Bari t Taranto, a civoa cinquecen­ to metri ’sul livello del ma­ re, ha prodotto quegli otti­ mi vin i bianchi, che servo­ no egregiamente alla fabbri­ cazione del Vermout. Colà era bosco squallido su roccia af­ fiorante; la tenacia dei disso­ datovi l’ha trasformato in una delle più pittoresche distese di vigneti; la Toocla bianchis­ simo. .estratta a fenza di brac­ cia, brilla oroi a l sole net mu­ ri a secco, che delim itano cia­ scun apprezzamento, e nelle belle casette poderali fi trulli). ' — L e cinque terre fra Se­ stri Levante e La Spezia, pro-

Gactano Galeone (Continua in seconda pagina)

D a m olte piarti ci chie­ dono quale comportam en­ to tenere per il caso di i'liegalità da parte dei Co­ m uni. E ’ indispensabile che i vin ico li affro n tin o corag­ giosam ente la situazione. Presentino pertanto noi> m ale ricorso a lla G iu n ta P rovin ciale A m m in istrativ a e ciò entro iil term ine dd giorni trenta d a d ra w enjuta no tifica — ad esem ­ pio — di u n debito che essa ritengono non dove­ re, in quanto riferentesi a periodo in cui il Com une non era in possesso del decreto di autorizzazione per i d iritti ^>eciali. M otivino il ricorso con g li argom enti di cui al nostro articolo sul C om ­ m ercio -Vindcolo del 9 u.sI l V in icolo può anche effettuare ricorso a ll’auto­ rità giudiziaria. S i tenga calcolo però del fatto che in tale caso è utile iniziare l ’azione giudiziaria entro il termìTÌe di giorni 90 d alla notifica com unale. alla scom parsa d ell’indi­ spensabile figura d ell’inter­ m ediario stabile fra produ­ zione e consumo. In questi ultim i tem pi si è però regi­ strato il risorgere a nuova luce della m issione d ell’a gente di com m ercio, e si è avuta quin d i conferm a d ella sua indispensabile funzione, II comm. Peretti riferisce poi sulle lunghe ed estenuanti pratiche per o ttenere che la C onfindustria si decida una buona volta fissare una data indicando i suoi rappresentanti atti a discutere il nuovo progetto di contratto nazionale. P r o seguendo nella sua esposizione l ’oratore non tralascia

quale tratta diffusam ente delia figu ra giu rid ica d ell’a ­ gente di com m ercio, p er la tutela d ella q uale esiste una notevole lacun a n ei nostro codice di com m ercio e cita come dato d i riferim ento i criteri discordanti che in ­ form ano i m a iis tr a ti in a l­ di aum ento del canone di abitazione. In fa tti c ’è chi erroneam ente non vuole te­ nere conto che il reddito di un ausiliare del com m ercio è reddito esclusivam ente di lavoro . N è la iscrizione del­ l ’agente di com m ercio alle va rie C am ere di com m er­ cio può stabilire che l ’agen­ te stesso sia un corrumeo*ciante. A questo punto prende la p arola il v ice presidente del­ la Confederazione del C o m ­ m ercio com m . M isul, il qua­ le riferendosi a ll’a ffe rm a ­ zione precedente circa 1 m e­ todi di lotta per sostenere le giuste rivendicazioni, ri­ badisce la necessità d i scar­ tare per l’avvenire ogni de­ bolezza ed ogni conform i­ smo, giungendo alla u n ifi­ cazione di tutte le categorie. In fa tti il sistema dei con ­ form ism o è stato soltanto* deleterio ed ha dato risul­ tati negativi per cui è n e­ cessario che la Federazione N azionale im p ioti Improprie (Conunua in sel^nda pagina)

I CO IIU M I e il d iritto sp e cia le su i prodotti .vin icoli chieste di delucidazioni, sono stati oa'cspettati ques ti e co­ siddetti casi p articolari, in una parola i d iritti speciali di tanto d sturbante e m a lfa ­ m ata sopravvivenza hanno generata la necessità di tor­ nare suU’argom ento, e di tor­ narvi in m aniera m olto fa c i­ le, sem plice, chiara, epperciò a lla portata di tutti. In prim o luogo :j diritto speciale, che è una vera e propria tassa locale sulle uve, sui mosti e sui v ni. è un tri­ buto soltanto eccezionale e transitorio, non fisso e non continuativo. eoDcarc ò di du­ rata U m itata. I C om un i che sono riusciti ad applicarlo non possono conservarlo in definitivam ente. Q u esto diritto speciale col­ pisce soltanto le uve, i m :s ti e i vini prodotti entro i con­ fin i del Ciomune (e non quel­ li prodotti fuori) e che siano destinati ad essere trasporta­ ti in altri Com uni. Q u 'n d i le uve, i mosti e ì vin i che r ’m angono nei c cn fin i del (Comune di orciduzione non possono essere colpi­ ti © non devono pagare il d i­ ritto speciale. D i conseguen­ Carrante d i professori uni­ za ì prodotti destinati a l con­ versitari e di presidi delle sum o d ell’azienda ed a l con­ scuole lenohgiche. (Da Mar­ sum o fa m ilia re non pagano il sala * era venuto il preside d ir.tto speciale; (=» non lo pa­ Rizzo, il prof. Del G iudice e gano nem m eno i prodotti de­ g li all'Jevi del C orso di spe­ stinati alla trasform aa one in ­ cializzazione). dustriale (per esem pio con­ C on elevata parola il prof. centrati, m arm ellate) e quelli Dalmasso ha fatto, poi, una destinati ad essere esportati rapida sintesi della storia del­ a ir estero. L ’ am m ontare di l’insegnamento viticolo enolo­ questo diritto speciale, che ì gico in Ita lia per'giungere al (^ m u n i possono ‘m porre. può Corso di specializzazione che giungere fino al 2 per cento la FoTuìaziOThe Alberto Maro- del valore deli© uve, dei m o­ ne-Cinzono consentirà di in i­ sti e dei v in i; non p u ò m ai ziare nel prossitne anno aoca- superare codesta p ercentuale. demico; ne ha nilustrato le I l valore dei prodotti sot­ principali caratteristiche, che consentiranno di preparare toposti a l diritto speciale de­ v e essere stabulato ogni sei specialisti idonei oij com piti che i oravi problem i della prò m esi da u n a co m m lssk n e p refettizia, duzlone vitivin icola oggi im . .. . . regolata da appo. , pongono. Infine ha tracciato decreto, e in ^ n e r e è lo UT8 profilo biografico di Al stesso sul q uale viene appli­ berta Marone-Cinzano, al cui cata Fim posta generale sul­ nom e la 'Fondazione è dedica­ l ’en trata. M a i Ciomuni devo­ ta, e ne ha messo in rilievo no com m isurare la percentua­ le eccezionali doti d i energia le fin o a l m assim o del 2 per di capacità organizzativa, cento sul valore de’ prodotti che seppero portare la C in za ­ a seconda delle necessità del no a l fastigi di un a fama loro bilancio; in altre paro­ mondiale, e con essa d iffo n ­ le non devono im pon'o il 2 dere. anche nei più lontani per cento quando per i biso­ paesi ì 'oiù preoffltì prodotti gn i del loro b ilan cio il diritto dell’Enologia Italiana. N e l sp e d a le può essere — por G . C. 1895, poco p iù che ventenne, (Continua In seconda pa^na) (Continua ¡n s fo n d a pagina)

r. nostro gjo m ale nel s u : num ero d el 9 aprile ha ripor­ tato la lettera 3/1947 del 28 m arzo scorso a firm a del m i­ nistro V a n o n i, con la quale la Direzione G en erale della F i­ nanza Lo cale ha interpretato i disposti di legge :n m ateria di diritti speciali sui generi di larga produz one. tra i a n a­ li molti (Comuni comprendono il vir>o. A lia lettera dì per sè im |portantissim a e risolvente il giornale ha fa tto seguire un 'com m ento vibrato ed e ffic a )oe, ’dìchiaraindos' soddisfatto Itranne che per talu n i anorezfzsm enti avanzati d al M inistro e dalia sua D irezione G en e­ ’ rale. C :m e era logico prevedere una siffatta m ateria ha scos'so il campo v itiv in c o lo , ove ¡più ove m eno intensam ente; m a dappertutto, [ Sono piovute lettere e r i-

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I lavori del Convegno di Torino fatioabile opera a lla realizza­ zione del progetto; ringrazia­ va anche le autorità, le rap­ presentanze c i convenuti tu t­ ti che, aocorrervio anche d a l­ le p iù lontana regioni d'Ita­ lia, tanta solennità avevano voluto conferire al Convegno. L ’assessore on. dott. Casatini, in rappresentanza del Sindaco, ha porto il saluto del­ la città alla iniziativa bene­ merita della econom ia nazio­ nale e del potenziamento di una industria che dà lavoro a miiiom di italiani. Il Magni­ fico Rettore della ' Univers'ità, prof. A. AUara. ringra­ ziando Per la generosa dona­ zione. mise in rilievo come un tale *Corso di perfezionamento sia destinato a dare lustro e risalto all’Ateneo. Il prof. Branas, della Scuo. la Nazionale di Agricoltura di Montpellier, a nome dei Relatori stranieri, '^bbe paro­ le di plaiiso per gli organiz­ zatori e, in mode particolare, per il prof. Dalmasso, che egli a//ermò ' essere considerato, negli ambienti intemazionali, decano degli studiosi dei pro­ blemi viti-vinicoli. Il prof. O llivero parlò a nome dell’A c­ cademia di^Agriaoltura di To­ rino. Il prof. Garino-Canina

a nome della Stazione Enologica Sperimentale di Asti, di cut è direttore. Il 'pro/. Del Giudice a nome deU’Istituto Agrario Enologico di Marsa­ la. Il comm. Virgin io Noseda, nel portare ü ' saluto ed il plattso dell’ Unione ita lia n a V in i, ■rivolse un caloroso ap oello a i giovani, acchè accor­

rano numerosi a perfezionar­ si nelle disciplinie, ch e tanto interessaruo la patria produ­ zione, e invitò i T>rcsenti a r i­ volgere u n devoto pensiero al decano degli aTopassionati 'ai problem i t>tti-v»ì>niooli d i cui

ricorre Vottamiesimo compleaTvno: Arturo Marescalchi. L ’avv. Fenoglietto ha portato il saluto e l’augurio ^dell’Asso­ ciazione Industriali del Vino. Il prof. Dalmasso ha comu­ nicato alcune fra le più auto­ revoli 'adesioni: quelle calo­ rosissimi» del presidente de l’O ffice In tern atio n al du V in , on, Barthe, e del segretario

generale. Samarakis; del mi­ nistro dell’Istruzione, on. G onella; del sottosegretario agli Esteri, on. Brusasca, presi­ dente del Com itato parlamen­ tare vitivinicolo; dell’ a l t o commissario dell’Alimentazio­ ne. lon. R on chi; dei direttori generali, prof.ri Albertario e

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d i fa r presente di aver adot­ tato sino ad oggi il metodo d cL a cortese collaborazione. R ile va altresì che uno de­ g li espedienti cari a cui ri­ corre spesso la controparte è dato proprio dalla m an ­ canza di coesione fra le v a ­ rie associazioni della cate­ goria, ragione per cui è au ­ spicabile che tutti g li agen­ ti attraverso l ’azione dei lo­ ro p rincipali esponenti crei­ no un organism o unico e centralizzato a ffin ch è possa agiro in nome e per conto dei ven tim ila agenti di com ­ m ercio operanti in Italia . Il rag. R igam on ti, segre­ tario d ella Confederazione G en erale Italia n a del L a ­ voro, d el settore agenti e rappresentanti d i com m er­ cio, auspica pure la creazio­ ne di un organism o centra­ le in rappresentanza di tu t­ te le associazioni di agenti e rappresentanti e non tra ­ lascia di rivolgere rilievi d i­ retti vuoi alla C on fin d u ­ stria che alla Confeom m ercio. Dopo alcune desiderata in m ateria di tariffe ferro via­ rie, im poste d i soggiorno, ecc., si associa com pleta­ m ente a quanto esposto in precedenza d al comm . P e ­ retti. Prende poi la parola l’avv . Ferina Parazzoli il

tante della C onfindustria, ed il signor Giuseppe V e n ­ tura Consigliere dell’A sso­ ciazione N azionale A gen ti e R appresentanti in. V in i, L i­ quori e A ffin i. A ssunta la Presioenza da parte del comm . M isul, il comm . A lberto Peretti, pre­ sidente della Federazione N azionale Associazione- A genti e Rappresentanti por­ ge il benvenuto a tutte le autorità, ed entra subito in argom ento affrontando i punti più salienti del pro­ gramma di attiv ità future che la Federazione ha in anim o di svolgere. L ’oratore non m anca di rilevare che dopo l ’incerto periodo della guerra e del dopo-guerra si è assistito

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TO SCAN A S IE N A . — M ercato calmo. Rossi comuni gr. 9-10 L . 350420, gr. 10,5-11 L . 450.500, Ros-! si C o lli Senesi gr. 11,5-121 L. 550-600, C hianti classico gr. 12-12,5 L . 700-750. Prezzi per ettogrado alla proprietà. U M B R IA P E R U G I A . — M ercato de­ bole. I vin i quotano sulla base di L . 425-450 l ’ettogrado. L A Z IO . — M ercato cal­ mo. V in i L . 90-95 al litro. m a r in o

ABRUZZI M O N T E S IL V A N O . — M er­ cato stazionario. I vini quota­ no sulla base di L . 8000-10.000 il quintale p er consumo lo ­ cale. P U G L IE iSAN S E V E R O , — M ercato calmo. V in i bianchi gr. 10-11 L . 410-420, gr. 11-12 L . 450460, gr. 12-13 L . 470-480. P rez­ zi per ettogrado aUa propretà. SAN F E R D IN A N D O DI P U G L I A . — M ercato debole M O N T O V r . — M ercato sta­ Prezzi nom inali L . 530-560 zionario. Dolcetto L . 7500-9000 l ’ettogrado alla proprietà per il quintale alla proprietà. i m igliori vini d e ll’annata di A S T I . — M ercato fiacco. gr. 14,2-14,7. B arbera gr. 12-12,5 L . 7500B A R L E T T A . — M ercato 8500, B arbera da i>asto L . 5500 calm o. V in i gr. 14-15 L . 5007000, M oscati L . 8500-9000. 540 l ’ettorrado, gr. 12-13 Prezzi a l quintale per m erce L. 450-460 partenza resa franca produzione. O R T A N O V A . — M ercato S T R E V I. — M ercato sta­ stazionario. I vini quotano zionario. V in i gr. 10,5-11,5 sulla baso di L . 500 l'ettograL. 500 rettogrado partenza. do partenza, M O N TEGR O SSO D ’A S T I. M A R T IN A FRANCA. — — M ercato stazionario. B a r ­ M ercato stazionario. Vino bera gr. 12-13 L . 7500-9000, bianco grezzo 1948 gr. 10-12 Barbera gr. 10-11 L . 4000-6000, alcole L . 460-470 l’ettogrado V in i di pianura gr. 10 L , 425 alla proprietà e L . 490-500 l'ettogrado. ¡L’ettogrado partenza. B R I N D I S I . — M ercato 5nPECETTO DI A LESSA N D R IA . — M ercato calm o. I; certo. Rosso gradii 14-14,5 prezzi quotano sulla base di! 500, gr. 15-16 L . 530 p arL. 450-500 l ’ettogrado alla|tenza. F iltra ti dolci L . 9000proprletà 9500 il ql. partenza S A N P IE T R O V E R N O T IC O . — M ercato stazionario, r vini di gradi 14,5-15 quota­ R E G G I O E M I L I A . — M er­ cato calm o. V in i gr. 8-9 L . 380- no sulla base dì L . 510-520 400, gr. 9-10 L . 420-460. :r. 10- l'ettogrado partenza. l l coloriti L . 470-480, gr. 11-12 ' S Q U IN Z A N O . — M ercato rossissimi L . 520-560, filtrati devole. V in i gr. 14 L . 480-500 570-580. R osati g r a - 1l ’ettogrado. L E C C E . — C alato n e gr. 13di 10,5-11 L . 500-560 l ’etto­ grado. Prezzi franco camion 13,5 L . 470, M atin o gr. 14 L. 485, S . Pietro gr. 15 L . 520. partenza. L U G O 0 F A E N Z A . — M er­ Prezzi per ettogrado p ar­ tenza. cato debole. B ’anoo torboUno T A V I A N O . — M ercato cal­ gr. 10-10,5 L . 460-480, Rosato gr. 9-9,5 L . 410-430. M uto mo. V in i gr. 15 L . 507, r.T. 14 bianco gr. 9-9,5 B é L . 410-430. L. 490. Prezzi per ettogrado M u to l'osso gr. 8-8,50 B é partenza. L . 390-400 l ’ettogrado. C A M P A N IA I S O L A D ’I S C H I A . — M er­ cato stazionario. V in i bianchi V E R O N A . — M ercato cal­ gr. 8-9 L . 395. gr. 10 L . 450: mo. B ianco Soave gr. 10,5- gr. 11 L . 560. Prezzi per etto11,5 L . 600-620, Rosso BardO' grado alla produzione. Imo e V alpolicella gr. 10,5-12 L U C A N IA L. 580-620 l’ettogrado prò prielà. R IO N E R O . — M ercato deV E N E Z IA . — M ercato c a l- bole. V in i gr. 11-11,5 L . 5800 m o. P u g lia rosso gr. 14-15 ¡6000 l ’ettolitro alla proprietà L. 550-570, gr; 17-18 L . 580B A R I L E . — M ercato debo600, Bianco M artina gr. ll,5 |le . A glian ico gr. 12 L . 7500L. 590-610, Bianco A lcam o 8000 l’ettolitro secondo merito 'r . 14,5 L . 580-600 l'ettogrado alla proprietà, A glian ico graS. M a rta . |di 11,5 L . 6500-7000 l ’ettolitr. T R E N T O . — M ercato staV E N O S A . — M ercato calzionario. V in i rossi gr. 10,5 !mo. A glia n ico L . 8000 per circa L . 520, Rossi su p erio ri, quintale partenza. L . 600, Bianchi correnti L . 610, i B ian chi f n i L . 650-700 l'etto- ' C A L A B R IA grado. 1 N IC A S T R O . — M ercato de-

bole. 1 vin i quotano sulla ba se di L . 400-410 l’ettogrado alia produzione. S A M B IA S E . — M ercato calmo. I vin i quotano sulla base di L . 400 l ’ettogrado campagna. P A L M I . — M ercato stazio­ nario. I vini quotano sulla base di L . 400-410 l ’ettorrado campagna.

Dolía riroslriiziono liiicola

QlazienaLe.

3 1

(ContEiruaz. dalla prima pagina)

esempio — lim itato a ir i per d e g l i a g e i L t i e d e i r u p f i e e S .e i L t a n t i cento. P er poterlo applicare ogni (Continuila, dalla prim a pagino ) dell’Intendenza Q i M ilano, di cifre o di iscritti m a è Com une deve essere provve­ comm. F ilip p i, il M inistero un problem a esclusivam ente duto di un a regolare autoriz­ rivendicazioni con nuovi s i­ stem i fo rti e p ersu asivi. L ’o­ delle Finanze stesso ad e f­ sindacale, ed infine asso­ zazione interm inisteriale; in ratore ha poi accennato al fettuare un accurato esame ciandosi ai voti espressi dai caso diverso e f'n o a quando S IC I L I A fatto che da parte del G o ­ di questo specifico problema partecipanti d ell’Assem blea non abbia ottenuto questa au verno si continua ad aggior­ in occasione della prossima ha auspicato che industriali M I L A Z Z O - B A R C E L L O N A . to<riz2:azione (alla quale deve revisione del sistem i tribu­ e com m ercianti riconoscano — M ercato stazionario. V in i anche fa r seguire a ltre fo r­ nare le decisioni interessanti tario fiscale attualm ente a l­ i d iritti di una categoria che rossi gr. 12-12,5 L . 420-430 m alità che ind cherem o in ap ­ vasti settori deU’economia lo studio presso i compe­ opera sempre per il benes­ l’ettogrado alla proprietà, C e- presso). nes*sun C om une ouò nazionale. P rov a n e è la tenti organi m inisteriali. sere della ditta rappresen­ rasuoli gr. 13,5-14,5 L* 500 l ’et- esigere il diritto speciale. Ne­ lunga attesa che deve rego­ lare il riconoscim ento giu ­ tata. In fin e il dott. Rizzo, C om ­ togrado alla proprietà. gli scorsi anni era invalsa m issario d eil’E N A S A R C O , R IP O S T O . — M ercato cal­ l’^ tig iu r id ic a e pess rna abi- ridico delle associazioni di l i Congresso ha quindi ap­ categoria. D i contro si con­ mo. Etna rosso gradi 10-11 tudime, non certo giustificata provato alcuni ordini del ha esposto la situazione fi­ L. 425, gr. 12 L . 435, gr. 13-14 nem m eno dalLurgenza dei bi­ stata giornalm ente la i nf e­ nanziaria ed ha indicato d a­ giorno, che pubblicherem o L. 450 l'ettogrado alla p ro­ sogni dei b ilanci com unali, d ’ renza governativa nella v i­ ti e cifre circa i fondi cu ­ sui num eri successivi. ta com m erciale del Paese. • stoditi presso IT .N .A . H a in ­ duzione. N el pom eriggio si sono im porre ed esigere il tributo A tale proposito confor­ P A C H IN O . — M ercato cal­ m attesa di una ratifiica che dicato il num ero degli iscrit­ riuniti separatam ente alcu ­ mo. vini gr. 13,5-14,5 L . 480- il M 'n istero delle Finanze si m e a quanto denunziato d u­ ti di 2047 su 16.000 agenti di ni esponenti delle varie ca­ comm ercio. H a poi posto in 500 partenza. te :orie, ed hanno form ato rassegnava presto o tardi a rante l ’ultim a riunione d el­ la C am era di Com m ercio di evidenza l ’aum ento del get­ un Com itato provvisorio col V IT T O R IA . — M ercato so­ concedere. M ilan o presieduta dal de­ tito dei versam enti dovuto compito di preparare uno stenuto. I vini quotano sulla O r a non più; la n otificazio­ legato deU’E .R .P . sig. Z e lprincipalm ente all'aliquota schem a di Statuto da sotto­ base di L . 450-480 l ’ettogrado ne del decret-o interm iniste­ lerbach, il comm. M isul ri­ che da lire 50.000 è stata porre prossimam ente ad un alla oroprietà. ria le di concessione (Ministe­ corda il grave inconveniente portata a lire 500.000. L ’o­ Congresso speciale, per M A R S A L A . — M ercato cal­ ro -delle Finanze. M ’nistero ratore non ha tralasciato di giungere alla unificazione di mo. V in i bianchi grezzi g ra ­ degli In tern i, parere favore­ verificatosi in occasione del­ porre in risalto il problema tutte le varie associazioni di di 14 L . 470-480 l ’ettogrado vole della Com m iss'one per la la importazione di prodotti chim ici, im m essi a l com ­ d ell’Enasarco nella sua real­ agenti e rappresentanti di proprietà. Finanza CJentrale d ella qua­ tà. In fa tti non è questione comm ercio. A L C A M O . — M ercato c a l­ le fan n o oarte raoDresentanti i m ercio tram ite l’A .R .A .R . e ^ciò in contrasto con quanto mo. G ra d i 13 L . 25,500, gra ­ de^-ragricoltura. industria e | di 14 L . 28.500, gr. 15 L . 31.500 commercio) è indispensab:- ( stabilisce il trattato d elIT l-R .?. stesso 'per quanto per botte di litri 416 alla can ­ le perché il Com une compia ' riguarda la distribuzione di tina del produttore. ulteriori pratichi^ am m in i- ] prodotti, che invece dovreb­ bero essere immessi tram i­ strative, d io o le quali il tri; T o l o f ì r i i f io lu ? te i resrolari canali com m er­ L E C C E . — N ardo ,r . 14,5 buto potrà incom inciare ®d cia li della vita economica , (Continuai, dalla prima poijina; 2) in via subordinata e L . 500 cam ions, M atin o gra ­ essere percetto. Nessuna retroatt'vità d u n - i del Paese. un anim ato d ibattito con la qualora oer ragion i di ordine di 15,5 L . 520, gr. 13,5 L . 47: Successivamente il dottor que. e di nessuna d ì ù o m eno I partecipazione di num erosi sociale, polit co ed economict camions, c m piacente matura. I C om u- , Brancolinì, noto esperto in costruttori di m acchine en o- questo aum ento d ell’imposta ni che in violazione ed in odio materia fiscale, ha intratte­ logiiche, di tecnici, di indù- di fabbricazione sulle zucche' di queste norm e avessero in - | nuto i presenti sulla perma­ striali, com m ercianti, agrieoi- ro non sia p o ssib le . il G :v e r cassato in d eb itaben te-il d 'rit- , nente sperequazione fiscale tori e rappresentanti. no sla form alm ente im oegnato soeciale han n o Fobblìgo j che si verifica a danno de­ A U a discussione ha parte- to a non aum entare tale 'mpreciso di rim borsare il con-1 gli agenti e rappresentanti cipato anche il dott. S tefan ojp osta nemm eno oer í orossiferente. Nessuna r atifica, nè j di commercio, sul cumulo M angold, sostenendo che, in mi 12 mesi e ciò o n fe im ocdire il maturairsi di altre odo di nessuna form a, può sanare degli imponibili, nei con­ rerim c di concorrenza, è fronti -degli stessi imponi­ l ’illeoìto compiuto. bili dei dirigenti delle azien­ dispensabile preoccuparsi di razioni d ’ carattere sx>e:ulaQu an d o il Com une sia v e ­ de e degli impiegati in ge­ ridurre i costi di produzione. tivc. E ’ risaputo che uno dei più L ’Assem blea ha approvata la m igliore centrifuga per nuto in possesso del decreto nere, che spesso svoWono validi fattori di questa rid u­ in i­ compiti analoghi a quelli la proposta del sig. Ferran o. •mmimosti e vini, l ’unica adatta di autorizzazione in term zione è data daU ’im pìego del­ Jgl ~Q r\T v,.p 5 onfQ T«fì per vini bianchi e dolci, la steriale. com e sonra detto, de! AUa fine dei lavori deUa rappresentanti, in esen­ sola che arresta la fermen­ a vrà l ’obbl’ go di determ 'nare zione di spese, e che godono le m acchine nei processi v iti- ■ prima giornata, è stato votato tazione. Enotecnico L . D ’A ­ la nerceintfuale d el diritto da dei benefici non concessi a l­ vinicoli. Il problem a consiste il sottoriportato ordine del gostino. via Vecchi N. 1 - esigere se già noU' l ’avesse de~ l ’agente di com m ercio quali nella scelta del tipo di m ac­ giorno, presentato dai -profes­ Reggio Em ilia liberata o rim a. aU ’atto della ad esempio gli assegni fa ­ china che corrisponde tecn i­ sori G . Dalmasso, E. Garinodom anda; di ottenere dalla m iliari, la previdenza socia­ camente ed econom icam ente Canina e G . Palieri. ad una certa lavorazione e a lG azzan iga & Sin a - B ro - com m issicne p refettizia l ’in- le. m utualistica, nonché gli Ne<lila seconda giornata del l’am piczza dì una data im p reni - Fab brica B o tti in ce­ d ’cazione del vatore dei pro­ scatti di anzianità di ferie. L ’ìndustria vin ico la Iran convegno ha avuto D u r e luogo dotti sottoposti a l tributo e j pensioni e m ense ecc ed mento arm ato. Trasp orta­ cese ha realizzato questo m e ¡ Vassembleia déin’Associazicme sui quali il d iritto ST>eciale i n - I ha quindi invitato d irettabili: m arca « E T E R N A » , ciderà per la o ercentuale d e- . attraverso la persona todo; ed in questo consiste la Enotecnici Italia n i, alla quale siT'no intervenuti S . E . U pro­ V i invitano a visitare il loro term inata: d» rendere pubbli- ' sua forza, oltre al complesso fessor R onchi, l’on. M onticel­ organizzativo. Stands N . 362 e 362 bis ca la derberazione presa m e­ H a n n o anch^ partecipato li, i'i jdr. M angdld direttore nel padiglione M acchine diante affission e a'I'l’A ib o C o ­ alla di:scuss:i:mi9 i seguenti d e ir u . I . V . in rappresentan­ Enologiche N- 3 a lla Fiera m unale Per alm eno 15 gicirni; onvenuti: dott. Paves'o, dott. za del presidente. e fin alm en te il diritto specia­ L ’U nìone Italia n a V in i è di M ilano. L'ord'ne del giorno era il D ’A ga ta , le potrà essere lega''m ente c dolente di annunciare l’im ­ D ’A gostin o, dott. validam ente an pl’ cato. m atura perdita del compianto dott. C erle tti, dott. Ing. P a p - seguente: a) RelazrloT.e del ConsigKo ioaccEda, lag. S trad elli, prof. Conte E R N E S T O P A N Z A L a strada per a rrivarvi no-n B O T T I G L I E U S A T E tor­ su irattività svolta; b) R e la ­ nano nuove usando N E O - è dunque nè sempVce nè b re­ avven uta in M ilan o nel po-jf^3^^L zione del Collegio S ’ndacale; S A L . S criv ete a lla Fa b b ri­ ve; le norm e al riguardo h a n - m eriggio del giorno 27 c o r r .. N elle varie ha preso la p a- c) A p oro vaz’ one del bil’aTicio G iun gan o alla fam iglia a n --r o la , tra eli aHri. anche il s avuto in fatti lo scodo di ca Prodotti C h im ici D ott. al 31-12-1948; d) Program m a V . Sacco , M ilan o , via B a l- ehm in are ffl’ abusi e Te li-|R<>sciata le più sentite condo­ gnoif PerrarFo di N ovo li. il ed 'in dirizzo fu tura a ttiv ità; cenze che i Com ún ' s’erano jgli^nze anche da parte del- quale ha ram m entato a ll’Asdinucci 91. ahìfaiat' a orendere in d'pob- ¡l’A ss. N az. C om m ercianti e sem blea il grave problema e) .Rinnovo cariche soc’a li; f) bed enza ai crism : de’ p t-re lOrossisti in V in o. d ell’A ss. deiraduliterazim e dii vin i, in Varie ed eventuali. centrale. ___________________ N azionale A gen ti e R ap p re- 'specie con la r'fcrm en tazioP e r m ancanza di spazio s'a ­ B O T T I M U F F I T E , ace­ sr-ntantì V in i. Liq e j ne l ’imm'sscone di saccarosio mo costretti a rim andare al V a ricordato anche il d irit­ scenti 0 difettose vengono orossrimo num ero T’jriteressanA ffin i. d ell’A ss. Enotecnici io sostanze zuccherm e. to do' contr'bui^ntl fV c^nrisanate con procedim ento Ita lia n i. d ell’A ss. Proprietari i I]'si'gnor Ferrarlo ha sotto­ te cronaca della b rillante riu ­ roUflro se le form alità n e­ brevettato. V o l^ d o anche di C arri Serbatoi. p o s to a ll’Assem blea il seguen- nione. che ha suscitato l ’in te­ decolorazione im m e d ia ta . cessario siano state o«sen*vato resse di tutte le categorie vi* S l a ssocian o . la redazione ¡te voto: S criv ete aUa Fa b b r. Pro­ da’ Com uni DorciD’enti il d i­ del « C o m m ercio V in ic o lo » ed; l) chiedere l’aum en t: del- tivin fcole, data l ’im portanza dotti C h im ici D ott. "V. S a c ­ ritto ppeK^’ ale: e il conseguen­ 1 dipendenti tutti d e ll'U n io n e .ji’im posta che riveste ren'ltecn'co nel di fabbricaz'cTic co, M ilan o , v ìa B ald in u c- te dT't'to di ^i^!utare ìi r»aquadro della Droduzione. sulil'o zucchero: ‘»’a m ento in caso di ci 91. rìtà. senza che il Crm\ine ,mT><»d’ To l ’esDortaz'one II I V Convegno Enotecnico N azionale di M ilan o , presa cognizione dalle relazioni A C C R E D I T A T A organiz - dei Drod-^ttì dal suo tc r r ’tosvolte, d ell’attuale stato delle attrezzature enologiche in Ita lia : ritenute che sia necessario un am m odernam ento delle vecchie in efficien ti attrez­ zazione vendite Mirlano cit­ »•io. l'm 'tan d o s' ‘ n emetto oatà personale specializzato, «o a cr>nte<;ta7Ì'ine n^nde’'t<» e zature per raggiungere raiispicato perfezionam ento q ualitativo dei prodotti vihicoli •1 versa m '^ to u ffic i, m agazzini raccorda­ e per conseguiré una riduzione dei costi di produzione; 'c o m e cauzione e a t’ti, autom ezzi, colUaborerebconstatato d all’esposizione esistente nel Padiglione delle m acchine enologiche ''■’o d ’ ‘T>lii7i''ne. do'’'l’am m ondella F iera il notevole perfezionam ento che l’industria m eccanica italiana ed estera be solam ente con im por­ tan te casa produttrice li­ iqrp del oreteco d’f ’ tto so®h a saputo realizzare in Questi ultim i an n i in tale settore; (con sne-essiva r sriuquori, verm outh, spum anti. convinto che m olti altri problem i di m eccanica enologica hanno bisogno di essere Scrìv ere: Cassetta N- 120 z'one r)'‘efe+'t.’ 7ia) affro n tati e risolti con studi sperim entali; considerato che tutt’ora Tenotecnico non viene chiam ato in misuT-a adeguata al « Com m ercio Vinicolo », via L U -io m e Italia n a V in i av^num ero delle aziende a collaborare com e tecnico al processo produttivo industriale r'oh’ioct/> a Pom a cho ao"’ ’ S ilv io P e llico 7, M ilano. vitivin icolo . della concps.«’OTie delFA VO T I ’ .^ntfir'TT’-a^lone ’ ÌoVk'mT(’‘n ’ «‘4'o_ •'’al» dovAc^e o’h b^'ieatoria1) di raccom andare alte superiori A u to rità che nella concessione di contributi e mon+o v a ’oi-o anoho il r-orpdi agevolazioni fiscali derivanti dal piano E .R .P . siano considerate con titolo p refe­ renziale le dom ande inerenti al rim odernam ento ed a lla installazione di m o v e a t­ d “(i M3''n’kiteri dt®'! Corntrezzature di cantina: mercMO e d ell’A e r ’''-o'’tura; e 2) che gl? studi e le ricerche su lla costruzione e sul funzionam ento d ella attrez­ il, o r'W edim en ^ o di aiitozatura m eccanica per Tcnologia vengano continuati con m ezzi scientifici adeguati a lz-rqr.'cne interm in'steriate VIACURTATONE 17-UllANO'TEL375S26 rim p ortap za che essq assum e sul progresso d ella industria enologica, che per po*er dovesse mjb>»Ti’'ca*‘'' an dare un sicuro orientam ento ai co.strTittori di m acchine ed attrezzature P«r enologia h.-? nelTa « G^iz^e+ta U ff'c 'a sulle p ossibilità di coUocamento deUe loro produzioni, ven ga disposto daeli organi comnetenti un’indagine statistica sull’attuale consistenza di dette attrezzature nelle 'e » della Riepubblica. azieìiide enologiche; C'xiì non ha oo'‘na>to f:nc<ra 31 chi» ven ga costituita su basi lega li un’ intesa di co llab crizion e perm anente il M m 'stro deMe Fin an ze: m^ fra i fab brican ti di m acchinario enologico c fecniei vin icoli specializzati in m ateria, r ascat i t n o 'a che durerà il ma'’a u eu attraverso le Associazioni di categoria, per lo studio teorico e snerim entale delle »•ato diritto speciale riunione innovazioni m eccaniche che la tecn ica costruttiva consente Ùf realizzare; Ttal'ana V in i fa rà benissimo 4) che nel piano di onesta collaborazione si addivenga al più presto ad una t i­ pizzazione di m aerbine e di ui«‘n sileria per evitare eli attuali inconvenienti derivanti insistere nelle sue giuste d alla eccessiva m iiltìp licità di form e del ma-cchinario; e ragionevoli rtehieste. 5) che ven ga nuovam ente fatto presente la necessità di a ffid a re la D irez'one di Fin o a che d u re rà-il diritto RTiiriide vitivinicote a tecnici specializzati, diplom ati o laureati, secondo l ’entità d el­ spooiaile abbiam detto; ma noi l’im presa. r ascat i ci auguriam o dì cuore che si­ m ile diritto scom paia orest'ssimo: e ne cancellerem o su­ bito anche l ’ingrata memori'a. G C.

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SDPEiilllAiilFOTOiiE T.

se per opere di bonifico m a... soltanto in pianura....

duce vini liquorosi preltbaii da vigne, che sono state at­ taccate a lla m ontagna dalla mano ardita del pioniere. La montagna iè cosi ripida che

Occorre ora che questi esempi si m oltiplichino; non si possono, però, imporre sa­ crifici ug u ali o superiori a

soli accessi sono dal mare o quelli già sopportoti. Occorre

dalla ferrovia, che sbuca da pensare a quelle popolazioni, un a sequela di gallerie, senza che vivono in zone inoepifali possibilità di strade ordina­ deli’A-ppenrcho, ed aiutarle a rie; valorizzare la loro terra. — ’L a ValtelliTM , jn provin­ Sarà un bene per loro, sarà cia di Sondrio, produce i suoi un bene per tutti.' vin i cosi fam osi a ll’estero, in grazia della tenacia dei v alli giani, che hanno trasportato

G aetan o Galeoni

a spalla, colle gerle, le pie­

tre e il terriccio occorrenti a creare, a ttaccati alla roccia, i terrazzi della vite: L e fa ld e d i v u lca n i, a ttiv i e spenti, quali -fl Vesuvio, l’i ­ sola d’Ischia, l’E tn a, il 'V u ltu ­ re e tanti aìtrU hanno visto sfnUtare idaiUa v ite i l voco terreno rimasto fra rivoli ’di lava, e nascere vini di imito fragranza eoceziomali. Tutte queste opere mirabi­ li, della umana tenacia, sono dovute alla personale iTiiriativa delle ardimentose popo­ lazioni rurali. Nessun Gover­ no SÉ é mai degnato di rivol­ gere loro neanche una paro­ la di incoraggiam ento e tanto meno di riconoscenza. Lo S ta ­ to non seppe fare altro che affondare, appena gli fu pos­ sibile, i sno< artigli sug'i ar­ dimentosi pionieri. Intanto si

profondevano somme favolo

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ronveijriü ili Turino Coniinu?'? dalla prima paRina)

Alberto Marone veniva chia­ m ato dal suocero, Enrico Cinzano (l’ultimo dei Cinzano), a collaborare alla piti grande e rinomata azienda, e voco do­ po, venuto a ma-ncare Enrico Cinzano, assumeva in pieno, a 'soli ventiquattro anni, le redini dell'impresa. I pro­ gressi luminosi della Cinzano. neU'Itaiia e nel mondo, stan­ no a provare la grandiosa opera dell’Uomo, 'che oggi è stato cosi degnamente ono­ rato. Questo Convegno, q u a s i prolusione a l C o rso di perfe­ zionamento. ha già adombra­ to, attraverso le pTihne importainii relazioni, quale vasto campo di indagini si schiuda i Ifff agli^studiosi della viticolturn ed enologia.

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IL C O M M E R C IO V IN IC O L O

^ íl* N . 17 - 30 Aprile 1949

PREPORBRE GLI ESPERTI DEI MERCRTI VINICOLI

I lavori deir onice

O e r iiia iiiu

Il rendim ento dei vin i tipici nella G erm an ia ha subito, nello scorso anno una forte contrazione rispetto alla pro­ duzione norm ale. P er quanto il governo tedesco si affanni a ricostruire, innanzi tutto, il settore agricolo, ancora non ha potuto raggiungere p o si, zioni sicure. sione, almeno per com'nciare Ecco i dati riferentisi ai vini creare il primo nucleo di di qualità distinti per regioni: •.perti, q u e l l a di ritorna­ Bade (Z. F. O.) re aJia economia vinicola — Bandensee e Oberheim : su­ cerne si è dimostrato prece­ dentemente su queste colon­ perficie ha 55, quantità miglhi. 2; M ark grafsch aft: 1.208, ne — una parte dei redidlti da eissa attinti daM'Enodi^ftl.* e 73; K eiserstu ll: 398. 16; B re isgau: 54, 2; O rtenau: 288, 8; sarà come semente che ger­ Buhlergegend : 300, 15. moglierà ner il bene di una delle più impcrtanti categorie Stati del Reno e del Palatinato del sistema sociale nazionale. R enania, Hesse, Nassau : superficie ha 5.871, quantità m igl. hi. 312; H esse-R enau: Produttori, Industria­ li, Commercianti per ì 4.100, 200; Palatin ato : 3.305. 81.

Perchè chiediamo i fon di E n a d istil? scere, ai frequentatori, le prin. cipali zone viti-vinicole italia­ ne e gli sftabiillmentl e le altre organizzazioni più Importanti. E ’ evidente la necessità di ajvere a dù^csizione sufficien­ ti mezzi per sviluppare le dota­ zioni e il personale degli «nti di ricerca scientifica nel cam­ po viti-vinicolo. C on l’Intento di porli in con­ dizione di raggiungere piu ceieo'mente ed intensamenie i lo. ro scopi ordinari, allarganao anche l ’oggetto delle indagini 6 di attrezzarsi In modo da po­ tere accogliere in questo « cor­ so pratico per la preparazione di esperti ' vinicoli all’estero ». Il corso dovrebbe svolgerai sotto le direttive del dicasteri tecnici ed economici interes­ sali ed in collaborazione con le organizzazioni di categoria. I candidati frequenterebbero insieme le lezioni di lingue straniere che dovrebbero es­ sere, ringlesa (per i mercati dell’Eurapa e deirAmerica del nord), e dello spagnolo (per i paesi deU’Amer ca del nord': in Brasile si parla il portoghese, ma, conoscendo ruallano e lo spagnolo, la prova si supere­ rebbe dopo qualche settimana), oltre al francese. tà delle licenze di im portazio­ Solot. oltre alla lingua, 1 prin­ ne di vini francesi per il 1948. cipi generali dell’enc logia e Il Brandy e lo Cham pagne dell’economia, dovrebbero esse­ re affidate a insegnanti prohanno un buon m ercato. L e feasonisti. Il resto, dovrebbe forniture di vin i d ell’Im pero consistere in un ciclo di conarrivano soltanto a ll’80 per vensazioni svolte dai tecnici cento dei q uan titativi 1938; le delle organizzazioni di catego­ ria e da specialisti di imprese im portazioni dal Su d A frica vinicole. sono in realtà quasi rad­ Invitare anche gii ispettori doppiate d a ll’anteguerra, ma d e g n a li e delle imposte sul quelle deU’A u stralia sono og­ consumo, specializzati nelle im­ gi inferiori alla m età di a l­ posizioni sul vino, funzicoiari lora. N onostante i loro prezzi dei ccmmercìo estero, ecc. In leggerm ente p iù bassi, i v i­ fine. gli esperti degli enti pre­ ni d ell’Im pero si vendono in posti alla difesa del commer­ Inghilterra m eno facilm ente cio. della .industria nazionale di q uelli europei, m a in com ­ del vino. Ognuno farà l’apclogia deii plesso la guerra non ha sti­ m olato il consum o di vino proipri interessi, in fondo è quello ciie bisogna: perchè non nella m isura in cui si poteva pensare, ed anche il gusto per sarà m ai la teoria, nè la co­ noscenza sperimentale d e l l a il vino acquisito dalle truppe realtà a date il mordente agli di occunazione è stato rapida uomini nell’agire, ma solo la m ente annullato dal C an ce l- passione e il tornaconto. -iere dello Sch acchiere con U n severo esame, alla finsuoi successivi aum enti del' ne d;el primo anno e poi del se­ Timposta sul consum o. L ’abo. condo ed ùltimo, selezionerebbe lizione di ogni controllo sul l frequentatori del corso ed of. m ercato del vino porterà irirebbe agli elementi più ido­ quindi grandi conseguenze sul nei. il titolo per visitare consumo a m eno che non si mercati esteri più bisc^nosi arrivi anche ad una riduzio­ del nostro vino. E sarebbe consigliabile ne dei prezzi, riduzione che viare, successivamente, prima potrebbe d erivare sia dalla un enotecnico e poi un com. dim inuzione d ell’im posta sia mercialista e fondere le rela­ d al ribasso dei prezzi intrin­ zioni: date le due diverse ma seci e che dovrebbe essere no. complementari prospettive. tevole per superare la tra d i­ T utto questo, per essere reazione inglese che preferisce la Uzzato, richiede mezzi. birra al vino. S i presenta un'ottima occa-

Bisogna, dunque, istituire un bi e dei trasporti? In altri ter­ centro di preparazione per co­ m ini: coloro che posseggano loro che dovranno esplorare 1 perfettamente la tecnica del gusti vinicoli e le altre esigen­ vino o coloro che hanno me­ ze dei meiicati esteri, ove do­ ditato sull'attività delL'uccno vrà convergere La nostra e s o r ­ c :n ì suoi bisogni nel mercato? tazione. Così, allo stato aittua<le, nè gli Requisito essenziale è la co­ uni, nè gli altri. B i' ecco la necessità di crea­ noscenza della l i t ^ a e delia civiltà del popolo candidato a re un coTiO pratico per la gustare i nostri prodotti vini­ pr&paraeione di esperti vinicoli coli. S i deve parlare diretta- all'estero: nel quale vi siano m ente ed ascoltare dalla viva due sezioni: una che ammette­ voce; senza mimiche grotte­ rà gli enotecnici e li integrerà sche ed interpreti annoiati. B i­ delle conoscenze commerciali, sogna peoietrare nei divera' econom'che, finanziarie e giu­ ambienti e trovarvisi da pari ridiche utili all'indagine dei a pari e non in istati di sog- mercati e, l ’altra, frequentata ■gezione. Scrivere sui giornali dai ccm m ercialisti, ai quali ver­ locali del fascino dei nostri vi- ranno insegnati i princlp'i deh ■ni € della convenienza econo­ la enoQogia. m a, sopra tutto, la nostra enografia: tutti i prin­ m ica nel preferirli. Sorge la spinosa questione; cipali tipi di vino;, con i loro sono più adatti allo scopo gli caratteri, ohe F>rcducono le no­ enotecnici, cioè coloro che ab­ stre regioni. biano seguito corsi regolari di S i può cominciare con l’av­ viticoltura ed enologia, o 1 valersi degli istituti tecnici ecocnimerciaJisti, cioè coloro che nologici e commerciali esisten­ conoscano la tecnica della pro­ ti e dare al corso un caratte­ duzione. degli scambi, dei cam. re ambulante, onde far cono-

Vostri acquisti di mac­ chine approfittate delle speciali a g e v o l a z i o n i concesse dai fabbrican­ ti che concorrono alla 1" Rassegna tecnica na­ zionale della moderna attrezzatura enologica.

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Il vinonel mercatoinglese Il lim itato consum o di vini del m ercato inglese sta aven­ do d irette ripercussioni inter­ nazionali in Europa. N elle re­ centi negoziazioni di P a rigi la F ran cia ha offerto infatti di esportare vin i in G ra n B re ­ tagna a p arziale pagam ento delle esportazioni non com ­ pensate in base allo schema di pagam enti tra paesi euro­ pei, m a la G ra n B retagna ha rifiutato Tofferta. Il consumo di vino nel 1948, è stato in G ra n B retagn a di soltanto il 60 per cento del consumo pre­ bellico, nonostante che le im ­ portazioni siano andate cre­ scendo. D aU ’inizio di questo anno gli im portatori inglesi sono inoltre liberi di acqui­ stare vin i nella quantità e nel m ercato che credono —^ entro le a ss^ n a zio n ì d i sterline, n a ­ turalm ente — e di venderli al prezzo che vogliono sul m er­ cato inglese. L ’o fferta di vino di Porto e di S h erry in G r a n Bretagna è circa uguale alla dom anda no­ nostante che le im portazioni di Porto siano pari al 30 per cento della cifra prebellica e quelle di S herry oscillino in ­ torno al 50-60 per cento. L ’o f­ ferta di vin i da tavola è in­ vece attualm ente superiore a l­ la dom anda e si capisce come «sia stata usata soltanto la m e-

L a m edia annuale, del pe­ riodo 1934-’35, è stata di cas­ sette 1.820.000; q u e l l a del 1946’-47, cassette 1.630.000, e quella del 1947-’48, cassette 2.531.700. L a cam pagna dei 1948-'49 orom ette m eg’io. Il m ercato vinicolo è fe r­ mo. Queiilo delle bevande d i­ stillate è più a t t i V A

lA'sportiizIoiic di vìiki ili Itrasilo In rapporto alil’Ita lia , la si­ tuazione del com m ercio este­ ro è notevolm ente peggiorata d al 1947 in poi, a .tutto danno d eli’Ita'lia Questa è forte im ­ portatrice di caif^ come an­ che di a ltri prodotti brasilia­ ni, m a riesce stentatam ente ad esportare verso il BrasOe le sue m acchine, che pfur so ­ no indispensabili a'il’óinoremento industriaile del paese; i vin i come g li altri prodot­ ti tipioi italiani sono presso­ ché esclusi, perchè a parte le diffico ltà d ella licenza pre­ via, non si redsoe ad avere, con tutta la licenza, La corri­ spondente assegnazione dei dolLari andhe in un tem po ab­ bastanza lungo m a determ i­ nato e non indefinito.

S u ( 1 -A f ri<*u L e spedizi rni dd uva fresca, verso la G ra n Bretagna assu­ mono un ritm o cres.en te: nel gennaio 1949 ne sono arrivate, daU’Unione sud-african a. 140 cassette, ne’Ia prim a quindici­ na di febbraio si è saliti a 8741 cassette.

V I S T A

D E L L A

International du Vin L ’i l aprile c. m., i delegati degli S ta ti aderenti si sono riu­ niti al p a’.a;mo del Lussembur­ go, a Parigi, con la presiden­ za nel senatore B a ith e , presi­ dente deU’O .I.V . per fissare lo ordine del giorno ed il pro­ gramma dei lavori della pros­ sima X X V m Sessione ufficlae (plenaria del Com itato della O. I. V. Qaasta sessione si svolgerà nei giorni 11, 12 e 13 luglio 1949. al Ministero degli affari esteri, a Pao^ i, subito dopo il termine dei lavori ctella F. A. O . (organizzazione delle N a­ zioni unite per rAllmentazlone e rAgricoltura) ohe dovrà riu­ nirsi, pure a Parigi, nel prosskno giugno. L'ordine del giorno della ses­ sione del Com itato defll’O . I . V. sarà particolarmente interes­ sante e detnso e comprenderà tre glem ate dii lavori, nel cor­ so dei quali le conclusioni dei Rappresentanti degli S t a t i membri, verteranno sulle se­ guenti questioni:

La difesa del vino su un pia­ no internazionale sarà oggetto

del rapporto del segretario ge­ nerale Samaralcls sulle attività deiinjifìcioi. l ’accordo con la F . A. O . e l’evenbuale adesione degli S ta ti Uniti all'O. I. V- I

P R O S S I M A

membri di questo ente hanno preso conoscenza dehe stati­ stiche che dimostrano che il consumo del vino nel mondo e, sipecìalimente nei paesi an ­ glo-sassoni. appare derisorio romparandolo a quello delle altre bevande alcooliche. Così che, il Com itato esaminerà que­ sto stato di cose ed 1 mezzi da segnalare al governi dei pae­ si aderenti* in vista di premuo. vere il consumo del viaio.

costituiti soltanto da sostan ze grasse. L a soda ha. in fa t­ ti, una sipeciale esclusiva e f­ ficacia su dette sostanze, tan ­ to è vero che, per raggiungeun risultato tangibile di elim inazione delle stesse si è costretti ad adottare questi alcali in dosi elevatissim e e con nota'vole pregiudizio per l’integrità dei recipienti e delle m acchine. Stabilita la necessità di ri­ ricorrere a sistemi più rispon­ denti allo scopo, occorre a n ­ zitutto fare una netta distin­ zione fra la pulizia dei vasi vin ari {¡fusti, b otti, bigonce, ecc.) e quella di tutti gli a l­ tri attrezzi costituiti essen­ zialm ente 0 da m etalli o da vetro o con parti lavorate a base di fibre vegetali (pom­ pe, tubazioni, enoterm i. im ­ b ottigliatrici, filtri, ecc.). Per i prim i (botti, ecc.) b i­ sogna orientarsi decisamente verso il criterio di accoppia' re la pulizia con la d isin fe­ zione e la deodorazione, cri­ terio che da una quindicina di anni si è decisamente a f­ ferm ato nei m aggiori stabilim enti enologici. Questo du­ plice e concom itante effetto s ottiene attraverso l’im piego d prodotti speciali risultanti da com binazioni alcalino-clorate

del rapporti nazionali partico­ getto di un dibattito a seguito lari ed anche di un rapporto dea rapiporto del slg. Chaponnler. delegato svizzero. generale. Un progetto di compilazione Il commercio internazionale di un atlante monn'isle della del porta-innesii sarà trattato vite e del vino, sarà presenta­ da uno speciale rapporto del to dal conte Pegna Garaia. de­ legato del Portogallo, in vista pxroi. Bramas. La questione dei progressi dell'edizione di quest’opera.

La redazione d'un registro della motorizzazione nella vi­ ticoltura sarà di competenza

« N o n siate del sorpassa­ ti, approfitlate della R asse­ g n i tecnica d ella moderna attrezzatura enologica, p rò . mossa d airA ssociazion c £ notecnici italian i, per rlnnovare e rim odernare i vo ­ stri im pianti ».

V E N D E M M I A

stabilizzate opportunam ente e tezza a contatto delle tracce tam ponate m ediante sMicati che inesorabilm ente rim ango­ colloidati: questi prodotti, d i­ no sempre fra le doghe e nel­ luiti in acqua preferibilrnen- le screpolature del legno. Il te calda, consentono di ra g ­ perm anganato ha soltanto giungere una contemporanea azione dis'infettante e decolo­ detersione e sterilizzazione, rante, m a non sgrassante o spno del tutto innocui, e so­ d isacidificante: la sua azione stituiscono. con risultati in fi­ battericida risulta quindi su­ nitam ente m igliori, tanto la p erficiale ed inutile, perchè soda, quanto l’acido solfori­ lascia intatta la sporcizia nel­ co* la calce, il perm anganato, la quale si conservano m ilio ­ ecc., elim inando altresì tutti ni di germ i nocivi. U n ulteriore vantaggio, in ­ gli svantaggi che derivano daU’im piego di questi ultim i vece. dei prodotti alcalino clorati sopra m enzionati con­ prodotti. E ’ noto, in fatti, che la so­ siste nel fatto che le m edesi­ da e la p otassi non hanno a l­ me soluzioni, se usate in do­ cun potere battericida speci­ se appropriate (ossia elevan ­ fico e quindi i germ i dannosi done alquanto la concentra­ come i ferm enti acetici e le zione) consentono di ottenere m u ffe, non risultano uccisi, un im m ediato, completo ' a m eno che non si usino con­ perfetto sbiancam ento dei fu centrazioni m olto elevate, le sti. Riesce così possibile uti quali risultano allora danno lizzare subito per i vin i bian ­ se a lla tessitura delle fibre chi. conservandone integre le legnose. L ’acido solforico cor delicate proprietà di colore e rode le fibre del legno e scio­ di profum o, anche i fu sti pre­ glie le resine n atu rai', che so­ cedentemente usati per la con no così preziose per la buona servazione ed il trasporto dei conservazione del vino; sotto vini rossi. P er la puiic2.'’a. tpoi, ddlle l’azione d ell’acido il legno d i­ venta più poroso e tale poro­ m acchine e degli attrezzi, non sità facilita la ossidazione e chè dei filtri {siano essi < quindi rinacidim ento del v i­ sacco od a cellulosà* a ad no. L a calce è causa di intor­ amianto) la soda, oltre ad es­ bidam ento dei vin i bianchi i sere inadeguata per la unila quali perdono la loro b rillan ­ teralità di e fficacia, è altresì

rà trattM a dai prof. Giovan­ ni Dalmasso, delegato per ITtalia,, in collaborazione col pro­ fessore Krim bas, delegato del­ la Grecia e col prof. Branas, delegato della Francia-

La questione d^la determi­ nazione di un progroìmme. in­ ternazionale di propaganda in La situaeione della viticol­ tura nel mondo farà oggetto favore del vino costituirà l’og­

I nuovi sistemi di riputitura e di deodorazione Term inate le operazioni di vinificazione vera e propria, il cantiniere previdente si a p ­ presta a predispoire i vasi v i­ nari per i successivi travasi, m entre restano spesso neglet­ te le m acchine ed i recip'enti usati per la p igiatura e le operazioni ad essa cons'eguenti. M a i v a ri recipienti sono stati razionalm ente prepara­ ti? E ’ stata curata la pulizia degli attrezzi che per tanti mesi resteranno inoperosi? Occorre dunque provvedere subito e bene. A n ch e nella m anualità e nella tecnica del­ la pulizia bisogna aggiornar­ si, perchè le cantine di og­ gi sono ben diversam ente a t ­ trezzate da quelle di un tem ­ po. Con la modernizzazione delle m acchine enologiche, oC' corre parim enti perfezionare i sistem i di pulizia per la conservazone delle stesse. L a sem plice « soda » è or­ m ai di gran lunga sorpassata d’altra parte* tale prodotto, ad attitudini esclusivam ente sa ponificanti, porta in sé me desimo l'evidente incapacità di adem piere alla elim inazio­ ne dei residui del mosto del vino, residui che sono di natura e di costituzione assai complessi e non certam ente

a m p e lografico intemazionaìe dei vitigni e delle loro ailitudini colturali, vinifere, ecc., sa.

pericolosa per la sua aggres­ sività sui m etalli e sulle f i ­ bre vegetali. T utti questi a t­ trezzi devono essere, invece, puliti con detersivi privi di a lcali-caustici e dotati di fa ­ coltà polivalenti, ossia capaci di allontanare tutti i vari componenti (proteine, alb u­ mine, pectine, zuccheri, sali m inerali, tannini, ecc.. che nel l'oro comiplesso ecstituiscono i residui o sedim en­ ti del mosto e del vino). Tali depositi riducono sem pre, in un nriodc o neH’altro. l ’e ffi­ cienza ed il rendim ento o pregiudicano la buona m an u­ tenzione di tutte le m acchine enologiche: occorre, pertanto, allontanarli. Ed anche sotto questo riguardo la pratica ha dim ostrato la perfetta rispon­ denza e superiorità di pro­ dotti speciali ottenuti p>er combinazione ed opportuna­ m ente integrati da alcool! su periori solfonati sui sali sodi­ ci puri 0 m iscelati: i prim i rlun ’scono in sè le proprietà em ulsonanti. im bibenti e sa­ ponificanti senza avere alcun riflesso pernicioso sull’integrità delle superfici m etalli che 0 legnose e sulla labile costituzione delle m asse fil­ tranti. Vittorio Sacco

deir prof. M arsais, delegato di Francia.

L'eventuale revisione d e l l a

Convenzione fiUosserica sarà esaminata dal sig. Chapannier, delegato della Svizze(ra. L ’ inventario deìie denomi­ nazioni d ’origjie nel mondo sa. rà cc'mpleta. In fin e, la questione dei costi e dei rebditi del prodotti vitivinicoli e quella della deter­ minazione d’una nomenclatura iinternazlonale e dedle norme per l’assaggio e la valorizzazio­ ne del vini da parte dei coanJtatl iJurys) delle fiere con­ corsi ed ancha del commer­ cio, saranno egualmente esa­ minate. Dc<po la chiusura dei lavori della Sessione, i Delegati delrO- I . V . s; recheranno a Bor­ deaux per (partecipare a un programma di tre giornate di escursioni e di visite nel vi­ gneti delle regioni del Medoc, Sainit-Bmilion, Gra-ves e Sau­ ternes.

1 luvori (Iella euiniuiiiüiuiie per le uve da tavola L a Commissioinie nùnisteria le per lo studilo de^ pro­ blem i delle uve d a tavolà, che si è suddivisa in 4 sottocom m issioni, ha dedicato.la sua attenzione sopra tu tto , a lla ln.(d!ividtuazione dei vitign i più consigliabili e dolile zone più adatte per i nuovi im pianti, ed alla organizzazi-ooie pro­ duttiva e <iommerciale delle uve da tavola. D op o interessanti dìscjussionì ailDe quali hanno preso narte iO. D iretto re generale Carran te, i profA D alm asso e P a lie ri ed il dott. T rad ard i, è stato deciso di raocoglìere a t­ traverso gli Ispettorati a gra ­ ri notizie sulla coltivazione delle uve d a tavola nei vari com partim enti e di predispor­ re tutti g li elem enti oppor­ tuni per i problem i da risoivere. (A R N IA ).

'Qii ottantanni di Arturo Marescalchi

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Riproduciamo qui d i seiguito un articolo da « L ’Italia V in i­ cola ed Agraria » che tnaccia un sigaif‘icativo < curriou''um v i­ tae *' dii Arturo Marescalchi: A rturo M arescalchi viene festeggiato in questi giorni per il suo prossimo ottante­ sim o compleanno. N oi, della Unione Italian a Vini — che lo abbiam o sempre avuto in m ezzo a noi, anim atore delle nostre pubblicazioni e dei no. stri periodici — ci associamo di cuore ai voti beneauguran ti che da ogni parte d’Italia giungono a ll’insigne ed ap ­ passionato V itivinicolo Ita lia no e G li auguriam o di rega­ larci ancora per lunghi e Lunghi anni il Suo sorriso aperto, leale e generoso. Forse pochi uomini nostri hanno percorso l ’iniiera u a lia e sono tanto conosi.'iuLi ciag.i agricoltoj'i come Axiuro iviarescalchi che è entrato ielice(meate nedroLtantesuno anno. Se si toglie la provincia di Zara, tiuuie le aillre, comprese le quattro che lurono sUabrliie daU’Iialia nella Libia, lo videx© a visitare aziende agrarie, cinti ed islitaiziom, mostre e gare; in molussitmi centri ne udirono le parola animatrice; dovunque lasciò xjcordi dei piu simpatici e sviscitò 'l’aile^tiuosa corrispon­ denza degli agri'Oolton.

1866 fu a C:U>negliano a gli studi, ove Si disLuose sempre come primo della classe e uove nel 188^ lece ^ sua prarna puoblioazione sul « Chunismo delle i'erraentazioni ». N eu' inverno 1889-90 lu a Bordeaux ad im ­ pratichirsi in quelle celeori cantine irequen.aniùo, la sera, corsi aL Üniversutà degli i lu­ stri proieesori Gayon c M iilardet, *a di cui opera e così benem erua nei campo dei progressieconomici e delia lou a contro la peronospora ai-ora a i primi anni di sua invasione in Eu­ ropa.

dii Bologna, ave rimase lino al aicemòre i894. A i prim i aeu 1880 , oniamaio dal compiamo oepucado Edoardo U itavi, a CaMonierraio, lu rettei'tore capo dei giornali « Il CoiCvua4ore » e « Giom'ale Vinicolo iia .■iano », canoa che tenne per 17 anni conseouuvi. Quei periodici sono pieni aei suoi soritU di aUuualità e di preziose iniormazioni sui progressi ficientiaici ed agrari e vuivm icoli. A Ca­ sale ed in tutto il Monierraito, AAessandrmo e I’Astigiano ftirono numerose le coaierenze isiruittive agrarie da tenute (anche a i m ilitari del Presidio di Casale) ed attiva fu l'opera 11 i i e r ì o d o d'organizzazione dei vitiouitori. « l e l i ' ì i i s e g ' u a m e u t o Nei 1902 egli fondò in iatli la Terminati gli studi, nel miar- Società dei Viticoltori Monferzo 1890 fu cniamato a coprire nni e da prima Borsa uluteoia li posio di Vice direttone del- che fu inaugurata nel febbraio da Luigi Luzzatti. D i questa 1 Istituto Enopomowogijco di parenzo neU’IsLr.ia ahora socio Società, divenuta in seguito dei 'Austria : d f là i primi due Viticoltori del Piemonte, e poi d’Italia, tenne la presidenza suoi lavori di enochunice. per olire 10 anni. Chi legge il La 9Uid fede di italiano non libro < D ieci anni di vita della poieva cne portare aiil'irreden- Società Viticoltori » da lui iismo, cosa poco granila al go­ ricordo deir opera verno austTKd'co, ,ond.e ai primi scritto daa quei® -Associazione, del '1892 dovette lasciare quel svolta troverà numerose e significa­ posto ohe pure era ben rimu­ tive prove della moltepQiice, unerato, e passare a quello as­ tillssima attività da essa svoli­ sai meno ricompensato di aiut© la, fra cui iniziative origiinaili alla cattedra ed a. laboratorio che bacino eperie la via a prov­ di litopatologia della Scuola vedimenti generali e govemasuperiore di Conegliano e di tivi. Merittì qui di ricordare insegnante di Scienze naturali che si deve al Marescalchi la ne: corso imerlore di questa vittoria ottemuita in Cassazione celebre Scuola. Fra i lavori del per la costituzione di Parte M o re^alchi in quel periodo, civile da parte dell’Associazio­ lurono le nuove ricerche ed ne vitiouitori contro i frodatori esperienze sui ferm enti selezio ed i sofisti'cato-ri del vino: mas­ It p io n ie r e diati in enologia fatte assieme sima, fino ad eiUora, mal am­ B l e l l u V i t i v i i i ì e o l t u r u al Prof. Pico Fichi e la codCa- messa dalla giurisprudenza ita­ Arturo MaresoalchL ha cono­ borazion'e 'ad una parte della liana. sciuto nella sua infanzia e nel- grande « Sylloge fungorum l'adolesoenza le risiTettezze del Saccando che glj valse l ’o I .t - s u e r t - u l i x z a z i o i i i della vita, ed egli se ne ¿o rla nore del nome ad un fungo stu­ intanto si era costituita «l’Asattribuendo giustamente ad es­ diato diaLil’i'llusìre Maestro pa­ se una leconda, salutare lezio­ dovano, il « Corticium Mare sociaZione Agricoltori, Monfer1892 licenziò rini) con sezioni attive in qua­ ne di vita. Nato il 30 ottobre Malchianum » 1869 a BaricoUla (che allora, il primo numero di una sua ri­ si tutti i Comuni del Monfer­ primo del' a gtvinide bonidica vista 1’’^ Enotecnico », la cui di rato e M arescalchi ne terme la renana, era uno dei paesi più rezione onoraria con collabora- presidenza. Fu nel 1924 che in poveri della provincia di Bo­ zione preziosa era tenuta dal- tale veste organizzò primia in logna) da un maestro elemen­ rUdustre enologo Antonio Car- Italia la Festa dell'uva che ri­ tare che rimase presto vedovo penè. rivista 'che visse tre anni, scosse tanta ammwazione in con quattro maschi da manie- Nel lug io 1892 -in occasione Monferrato e che sei anni più nere, fu 'a 10 anni ospitato da delle esposizioni riunite al Ca tordi doveva divenire poi con­ zìi zii nella città di Bologna stello Sforzesco di Milano, nel- suetudine. quali fu segretario generale dove potè finire gli studi eJeA Casale M ciiferrato fu Conmentari e compiere q u e l l i de la giuria v-jiicola^ promosse sig'lere Comunale (ed in una teemed. F\i certo dall'esempio il primo Com^puo deyli Eno- dlezione oapolista degli eletti) dell’amorosa opero agricolo di tec^ ci Italiani che si tenne e assessore a*14’ igiene: nonché suo zio Enrico fattore dei (Uonti nelle sale del Circolo per gli Presidente dell’Istituto Tecnico Masse! prima e dea prinicipe interessi induslriadi ed agrìcoli Leardi di cui ottenne la regiHercolani poi. che tarasse la sua e fondò la Società deg i Eno­ Cicazìone. passione per l’arte dei ejampi. tecnici Italiani di cui tenne la Furono le unanimi insistenze In ogni intervallo dei corsi Presidenza per oltre dieci anni, vivissime deg'li agricoltori ad SCO astici egli fu infatti lo zC' induro ad accettare quella I» u s u a a t t i v i t i lante gotto fattore che ncii co candidatura a deputato che nosceya ©re di riposo e cercava oveva rifiutato per Budrio e ^ ^ i o r i i a l Ì N t i c a ui affinare le proprie cogniVignale. Nélle dezioni de) no­ nella pruitica agricola. Quando il prof. Domizio Ca- vembre 1919 in una improwi*..^^dito dalla Ban'ca Popolare vazza lasciò la direzione della lista di agricoltori con c i j?*nsna un concorso perbor- Scuola di Conegliano, dopo sala r<waiTo egli riuscì unico eletto. ® ! ^ ‘ 0 -alla Scuola Supe- queflia tenuta da G- B. Ceiietti, Dal 1911 egli aveva fondato ner di Conegliano e Grazzi. Soncini. e Comboni, egli in Casale un suo giornale: all’eslero, vo’le con sè il Marescailchi co­ eg.i lo vinse e. daU’ottobre me aiuto alla cattedra agraria • L ’iQiia vinicola ed Agraria» ed una casa di forniture di pro-

essenze artificiali e la dispo­ Vegno Stati Vinicoli che deci­ tavi che Marescalchi non co­ 1937) ed il « Giocondo Nume » sizione che tutti siano Da'ttl de la londazione dell’Oji/tce nobbe, furono da lui aggiorna­ (Casale 1918). solo con frutta e vegetali (Leg-| mite mattonai du Vln. Ma Arturo Marescalchi nella ti con ripetute aggiunte e ri­ — Presenta disegno di leg­ stampe dividendo quello di vi­ sua grande modestia è schivo ge 2 settembre 1932, art. 15); una legge speciale sui ver­ ge per risdiuzione deàl'Apro- ticolture in due parti, « V iti­ di onori, e non desidera altra mouth (1933); miglioramenrto' uomo Condotto (gennaio 1925); coltura pratica» e «Scien tifi­ gioia che quella dì veder ri­ nei trattamenti fatto a i tecni­ diba'l'te il prob-ema dell'Assi- ca ». Uno dei manuali che fu conosciuto l ’onesto ed indefes­ ci delle Scuole Agrarie (che cunazicne Stoitafie conur© la molto diffuso è la <<Donna in so lavoro per ra-gricoUura ita­ erano assim ilati a portieri ed grandine alla Camera nel 1920- campagna» dal Marescalchi liana. 22-24-25-26 e presenta disegno scritto nel 1903 sotto lo pseuinservienti!) (1926). L a s e in iilic it tX domìno di L i la . Ma l'elenco — Ottiene dai Ministero dèl­ du legge relativo nel 1927, — C o n trib u isce a lle tonda- delle pubbli'cazioni sue sarà d e lla s u a v ita ie Comunicazioni che la r ^ o zione d ^ i ’lstltu'to FederoiLe di fatto. Qui bastia ricordare il fonia sia usata per ila propa­ La sua vita è serrare stato ganda td(aniaa fusale (1929) ed C re d ito A g ra rio del P ie m o n te suo « Manuale dell’enalogo e infarmata alla massima sem­ VI raippresenta il Ministero del cantiniere • che continua­ plicità, anche perchè non riu­ inaugura con xm suo discorso per 12 anni. mente si ristampa, il r Ma­ la prima trasmissione italiana m ai ed essere ri'cco nè vi Ottiene che siano ricono­ nuale del mtico iore » e quel­ scì di «Radio -ruraile* dalTAuditoaspirò. S i alza presto al mo(tTÌum di Roma il 15 aprile 1934; sciuti ufficialm ente come uni­ lo deir«Affrlooltore». In con­ tino e lavoi’a tutto il giorno a poco più tardi parla ag’i ame­ che le Biennali Mostre Nazio­ nessione con le oixjupazioni sbrigare la numerosa corri­ ricani dalla Stazione Radio ad nali Uve da Tavofia a Piaoen- òhe ebbe a Conegliano nel La­ spondenza (The g .l arriva da Vini Tipici la Siena. Flo­ boratorio Fitopatologico va ri- ogn'i parte, a leggere a studia­ onde corte di Prato Smerai’.do cordaito il suo popolare ma- re, e scrivere articedi per giordi RonxQ gui pregi dei vind ita­ reale a S. Remo. — Ottiene agevolazioni fi- nua'e «L’a.gricoltore al micro­ naii o a preparare libri. Chi liani. ff-^ali peir i trasferimenti d e le scopio» (1904). In collaborazio­ lo ha veduto n ei lO anni che — Presiede a Gardone il pri­ p i c c o l e proorietà agricole ne -con l ’insigne farmacologo fV al Senato dei Regno, ogni mo raduno per il vino nell’o­ (1935). compianto dott. Arturo Castol­ giorno lo trovò seduto al ta­ ra della mere(nda il 26 maggio scrisse « I vini medicinali ed volino che gli era stato asse­ 1934. ( I l i s o r i t t i a js i'r a r i di i vini netta terapia» (1916). La gnato nella soletta della Pago­ — -Rappresento ritadia- a Pa­ maggior parte dei più recerfti da, aULeno da chiaèchiere e di­ Impossibile annotare .tutti gli rigi il 4-6 giugno 1923 n«l Conscritti ed i discorsi e le con­ libri suoi è compiresa neflla se­ vertimenti. L a sua vita non ferenze latte dal Marescalchi, rie « Manua'i Marescalchi » e* conobbe che due mete; la fa­ scrliti, a partire dalla .prima diti a Case'le Monferrato. •; .......... miglia ed il lavoro. L a bontà voìlaborazione a"la rivista di Una grossa opera è costitui­ deQ’animo suo è infinita; è di ConegCiiano del 1890-91, sono a ta dai due grandi volumi « Il quelle seminici, quasi ingenue migliaia n«Re raccolte dedCol- volto (ugricolo d'Italia » xìcc&- che un immutabile ottimismo livatore, del Giornale Vinicolo mente illustrato e pubblicato sostiene ed una serena e forte Italiano, dell’Italia Vinicola ed dal Touring CHub Ita'iano i fede neKe alte idealità alimen­ Jk AgrarM; collaboratore fisso per celebrazione del cinquanl'esi- ta. Ur. piiCCcCo episodio recen­ materia agraria e di politica mo anno di vita. te ccHtferma queste sue doti. agraria, suil'a Gazzetta deJ Po­ Un)altTa vasta opera è quel­ Lo trovammo una mattina in polo di Torino prima, poi nel la dei tre grandi volumi, tic­ prossimità di feste, a comprar­ Secolo di Milano, indi nel Cor­ chi di il'ustrazionì e di stam­ si due bottlgH'ie di vino fino riere della Sera di Milano, pod pe a colori «Storia della vite e non mancammo di stupirci della Stampa di rcrino ed og­ e del vino in Itclioi» fatta in che egli che passa per il «Pa­ gi nel Tempo di Milano. Gli colttabo razione con il prof. Gio­ pà diel vino », fosse costretto articoli scritti sul Corriere del­ vanni Dalmasso e con la gui­ a comprarselo. la Sera furono giudì'eaU de­ da artistica di Guido Maran­ «N iente stupore — ci disse, gni di essere raccolti in vo goni. Edito da’'la Casa Za'ni- — Questo è un fatto ben na­ -urne e ben dieci ne sono slu- cheiUi di Bologna è un libro turale!». t'i stampati sotto il titolo del Marescalchi « Per lo svi­ Costretto dalla necessità ha Scritti ilprari », Il primo vo­ luppo dell’InidustTia Enologica vissuto in città, ma la sua pas­ lumetto ohe porta il suo no­ (1924); dèlia Ctasa Marzocco di sione è per i campi e la mag­ me è il Chiimiismo della fer- Firenze « L ’alTni-t.nacco o^rteoU? gior gioia spirituale da questa metitaziorce, una conferenza italiano» (1938) 39-40-41-42); ritrae. Am a la montagna e ne tolta a l Circolo Enofilo dì Co­ la piccola Enciclopedia A gra­ conosice a fondo i bisogni cui negliano ne. 1889 ed il secon­ ria (1943); deiristrtuto Geogra ha tentato di giovare con ri­ do VEnologia nel Bordolese, fico De Agostino di Novara petuti scritti e discorsi. Da 26 esposizione di quanto da lui " L'Atlante agricolo d ’ Italia »; anni tras<x)rre due iriesi del­ appreso durante il tirocinio dffla Gasa Garzanti di Milano l'estate nella Val Gardena do­ fatto a Bordeaux meZeè la «La storia dell'alimentazione ve ha certto-to di essere utile Borsa di Studio delile Banca a tanti valligiani. Ha ottenu­ Popolare di Bologna. Pod è u- umana» (1940); dalla Casa E di­ to l ’arginatura che difende Crna seque'e che fra libri e ma- trice Bertuzaì di Mila-no « L'A tisei dalle inondazioni e lo pricoltura e l'Industria» (1944); nuafli passa i 145 senza con­ nuova grande strada asfaltata tare g li opuscoli, estratti -di dè’la Casa Einaudi di Torino turistica che sostituisce la vec­ articoli in riviste ed in ma­ L ’ Apricolfcu'ibc lialicTia e l’A u- chia, stretta e peiücolosa. Tut­ toTiohia » (1935). nuali di Accadem ia. A Casale ti io ■cono^ono e gli vogliono Mcoiferrato sui finire defi 1895 Nel 1921 fondò e diresse la bene lassù ed è. oltre che uf­ iniziò assieme a E ’onorevole E - grande rivista illustrata « Eno­ ficialm ente dichiarato, spontadOGTdo Ottavi quella serie di tria» edita dall’Unione Italiana neamenita amato come concit­ manuali che va sotto il nome V in i e che si è pubblicata fino tadino. di Biblioteca O ttavi e ned 1905 al 1936 e d al 1911 il suo gior­ L a speciale sua disinteresquella 'che ebbe il nome di B i­ nale r ito iia Vir.iicola ed Agra­ SQ-ta nxa fervida passione per blioteca minima del Cottiva- ria, quindicinae, a Casale la viticoltura e l’enotpgia O' tore. Il primo volume della Monllerrato, tuttora In corso. perostì e mai smentita in tan­ Biblioteca O ttavi è «L’arte di Diresse la radcolta dei volumi ti anni, lo ha tolto eonoscepe fare li vino neWe anni ,te dif- « Nuova Agrlcoltufla d'Italia come alcuni! ancora lo chiama­ /ietli » uscito appunto in una deirUnione Tipogiafica Editri­ no quale «Papà del vino*. Cer­ annata dì vini deficienti, il ce Torinese. to in Italia ed anche fuori al 1902 e fu de: Marescalchi Fra gai soriltl òhe esulano nome di Marescalchi è sempre collabooiazione con r o tta v i. dal la materia stre'ttomente associala l ’idea del vino e la Aniche l due trottati, dì viti­ graria vanno ricordati «I de­ designazione che più sarebbe coltura l ’uno, e di enologia sideri dei bam bini. (1897 per lui adaitJta è queVa di «Pa­ A rturo M arescalchi Taltro dell’illustre Ottavio Ot­ 1931). «La casa fiorita » (Siena pà della propagando vinìcola».

dotti enologici, entrambe tut- lio (Svezia, Norvegia. Canadá); cona esistenti con la sua diret- ottiene nei 1929 che la Francia non tassi in dogana come vini là partecipazione. in bottiglia i vini in damigianaf da 20 e più litri; fa istituire L e le g g i borse di pra(tica commerciale s u l e u iiin ie r e io vini'icdla in Egitto, Belgio e Olanda. d e l r iiiu — Propugna l’isUtuzione di Deùl'opera sv o lta in P a rla - una Stazione Sperimentole di m ento a a M are sca lch i d u ram e Viticoittura a Conegliano; ne qu attro legisdalure ne-ie pone poi la prima pietra il 31 q u a li àppari'enne a lla C am era maggio 1931 e la inaugura TU dei Depuitatii, d u ram e il Sotto- novembre 1933. segretariaito a ll'A g ric o ltu ra , ca-, — Henipolenziario d'I’f®'lia e rica che te n n e dal 12 settem ­ Zurìgo per il trattato di com­ bre 1929 a l 24 g e n n a io 1935 e mercio italo-Svizzero. cMicluso ai S en ato, a fa r p a rte del quale poi il 27 febbraio 1923 ottenen­ fu chiam ato il 1" m arzo 1934, do identico dazio sui vini d ifli'cile d a re una n o tizia com ­ fiaschi e quelli in botti. pleto, Cii lim itiam o a ricordare — Ottiene che gli spumarkU alcu n tratti saùienti, d i in te re s­ tipo Prosedeo ed altri in botti­ se generale. glia con toppo assicurato con — N e cessità d i u n a legge che spago senza capsule o gabbietta tu teli in Ita lia e fu o ri le d eno­ non paghino l’imposta consumo m inazion i d i orig in e d e i vin i speciale sui v i n i spumanti tip ici, e d e l.’adesione d e ll’Ita - (1932). l'ia aOÌjQ C o n ve n zio n e d i M ad rid . — Ottiene la proibizione di Q u estio n i poste ap p e n a fu alla vendita di sciroppi fatti con C a m e ra , n e l d icem bre 1919, ri­ petute in disco rsi n el 1920, 22, 23, 25, 27; lu chiam ato a presie­ d e i« la C om m issione che fo r­ m ulò la le gge su i V in i TipiJci. — D ifesa ùa"le frod i nella produzione e n el com m ercio dei v in i e d egli a ce ti di vin o , ottenendo le le g g i re la tive , a lla preparazione d e lle q u a li con­ tribuì attivam ente. ,— P roibizione deiUa vend ita di vin i rossi co n m en o di lO" e dei b ian ch i con m eno d i g”.

— Divieto coltivazione ibridi produttori diretti a meno clw organi (tecnici do'oalì non li d i­ chiarino indispensabili.

— O ttenn e p e r le C a n tin e S o ­ c ia li T app .ica zio n e del C re d ito A g ra rio d i miigllioramento, c o n ­ siderandole come opere d i bo­ n ifica a ve n ti d iritto a l confcorso stataile defi 2,50*7f s u i presUiti.

— P e r le Cantine, distillerie, Uatterie sociali, ottiene ti' diritto di espropriazione per pubblica utilità per gli spazi di terreno loro occoorenii. — promuove concorso a pr mi per apparecchi e macchine per coltivazione dei v i ^ e t i in coTJina e fa ^ssidtore rimpian-;> to di iTTigazione a pioggia dei vigneti di Saint>a Maddalena a Bolzano, inauguraito poi da lui il 29 giugno 1931. — Fa istituire Corsi pratici per vignaioli, sul diradamento deflle uve da tavola e fa ren­ dere ufficiale in tutta Itolia la Festa dell’Uva da lui per pri­ mo iniziata a Casale nel 1924 — Ottiene (l’ordine alle A m ­ basciate e Legazioni d’Italia db usare nei ricevimenti soil'tanjlo vini italiani (19 -novembre 1923). — Ottiene l’esenzione dal da­ zio consumo per Tuvie da tavo­ la introdotta nelle città (1924). — Propugna alutii per l’e­ sportazione dei v'ino Italie-no a M alta; invoca opera diploma­ tica In favore (dei nostri vini nei paesi dove vige H Monopo-


IL C O M M E R C IO V IN IC O L O

N . 17 - 30 Aprile 1949

ECHI DEL C O N G R E SSO DELLA TECN ICA E N O L O G IC A

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Gino Augusti Le macchine per l'approntamento SAVIAN01760 del vino per il consumatore

M ILA N O

ANTICA

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S A T U R A T O R I E R IE M P IT R IC I A U T O M A T IC H E F R IZ Z A N T A T R IC I DI Q U A L U N Q U E P O R T A T A

ni fisiologiche e psichiche del consum atore. N e ll’ industria enologica l'approntam ento del vino al del prof. dott. Giuseppe Paconsumo è pertanto una fa ­ lieri, rammaricati di non se tecnica più difficoltosa e poterla pubblicare integral­ d elicata di quella degli altri mente. come verrà fatto ne­ gli « atti « del convegno, in ­ prodotti a gricoli <ad a lim en ­ sieme alle relazioni del pro­ tari, spesso foriera d i sor­ prese che il tecnico p iù fessor ''Dalmasso e del pTé~ consum ato e coscienzioso, fessor Garvno-Can-hva. non a rriv a a poter preve­ L ’approntamento di un dere e ne rim ane stordito. prodotto per la sua im m is­ Senza dubbio i moderni sione a l consumo rappresen- x progressi della scienza e ta l ’ultim a fase .dei proces­ della tecnica hanno saputo so produttivo di una data squarciare m olte zone g r i­ industria — scrive il pro­ gie di questa lab ilità e di­ fessor P a lieri — fase che rei quasi irrequietezza ch i­ assomma tutto U ciclo di la ­ m ica ed organolettica del voro necessario per la pro­ vino, e con l ’ausilio d el m o­ duzione di quel dato bene derno perfezionam ento del economico oggetto dell’atti­ m àcchinario, che la m ecca­ vità industriale, e ne deter­ nica eno.ogica ha saputo m ina la sua valorizzazione produrre -in questi ultim i con gli scam bi cui darà ori­ tem pi, il tecnico può più gine, per assicurare il suc­ agevolm ente e p iù sicura­ cesso econom ico d e ll’im pre­ m ente rendere il vino più sa, la sua stabilità ed il suo resistente a ll’influsso per­ avvenire. E ’ fa cile com pren­ turbatore degli agenti ester­ dere che, questa fase, spe­ ni che m inano la sua d ia ­ cialm ente per i prodotti a li­ fan a vitalità. m entari, è ia più d ifficile, P e r trattare dei moderno non per il suo svolgim ento m acchinario per l ’approv­ più 0 m eno d ifficoltoso, ma vigionam ento del vino al per i riflessi che il prodotto M oderno im pianto a quattro becchi con satura­ consum o, o ige tto di questa stesso ha col m ondo ester­ zione ed im bottigliam ento autom atico - S i co­ relazione, dobbiam o prim a no, cioè per l ’influenza dei di tutto esam inare q uali so­ fattori esteriori che l’im pre­ struiscono im pianti a due-quattro-sei-nove becchi no g li attribu ti che un vino sa non ha modo d i m ano­ •deve possedere nei suo pas­ vrare a suo piacim ento e Visitateci alla Fiera - Stands n. 4701 - 4702 saggio a l consum atore. tornaconto, in altre parole, I l p rof. P a lie ri, analizza per il fattore psicologico Padiglione Macchine Enologiche la natura fisico -chim ica dei che s’inserisce nel processo caratteri organolettici del di assorbim ento del bene vin o e le cause che possono economico. influen zarli e m o dificarli. Queste considerazioni si I caratteri fisici e m ecca­ rendono più preoccupanti nici p iù im portanti e d i si­ quando il prodotto di cui si curo esito che la moderna tratta è il vino, la gioconda b ta tìc a J Í , p tn . n t o s li . o o n c e t ìir a li J i p u r a i w a èi tecnica consiglia di appli­ m illen aria bevanda del po­ care a l vino per il suo pron­ polo italian o, austera e g e ­ to affin am en to e la sua sta­ nerosa, ed aulente e d eli­ bilizzazione sono: a) la cen­ cata, sem pre sensibilissim a Specialità della Ditta: trifugazione; b) la filtra zio ad ogni perturbazione della zione; c) la pastorizzazione; BIA N C O S E C C O sua labile struttura fisico ­ d) la refrigerazione. Il ch ia ­ chim ica e biologica e di ro relatore passa in rasse­ conseguenza sogretta ad in ­ •mo gna queste varie operazioni terferenze psicologiche in con l'illustrazione delle re­ V IA R. S E T T IM O , 6 8 - T E L E F O N O 1 4.21 4 bene o in m ale in dipenden­ lativ e m acchine più m o­ S i o b ll im e M o C A M P O B E U O DI M A Z Z A R A ( t R A P A N I) za delle particolari condizioderne che possono essere a l­ l ’uopo im piegate, con va sti­ tà di richiam i e di risultati d i esperim enti sui p iù m o­ derni apparecchi. Dopo essersi sofferm ato a lungo sul problem a della stabilizzazione il prof. G iu ­ seppe P a lie ri, sintetizza il suo d ire nelle seguenti con­ clusioni: 1) Trattam ento term ofrigorifero ben sorvegliato e tem pestivo, da app licar­ si, per i vin i giovan i, quan­ do si sono com pletati i fe ­ nom eni biologici di a ffin a ­ m ento naturale del vino (ferm entazione m onolattica). 2) N on aver fretta nella im m issione del vino trattato a l consum o e dare il neces­ sario riposo a l vin o n e lle v a ­ Pili VIHI SPUMimn. PÍR ICQUE RISSOSI i S iin sche frigorifere finché riac­ quista un nuovo equilibrio fisico -chim cìo. C on adatti acconiim enti si può accele­ rare la velocità di precip i­ - e tazione del crem ore e aver così la possibilità di ridurre

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Questa tendenza a ll’im ­ questo periodo di attesa. piego del vetro dovrebbe 3) P rim a d ell’im m issione del vin o a l consumo fare un essere assecondata dalle no­ accurato esame chim ico-or­ stre case di m eccanica enoganolettico, con prove di re­ lo jic a nella progettazione di nuove m acchine. sistenza della lim pidezza a tem peratura am bientale U n altro ottim o m ateriale che potrebbe sostituire i fredda e calda; per accer­ tare l ’avvenuta effettiv a m etalli nelle attrezzature di cantina è costituito dalle stabilizzazione del vino. resine sintetiche che la ch i­ A vendo illustrato le d i­ verse m acchine che servo­ m ica ha messo a disposizione delle varie industrie: sono no per l ’im bottigliam ento, inattaccabili agii acidi, han ­ la tappatura, la capsulatura no un alto grado di tenacità, e in genere il confeziona­ di durezza, d i flessib ilità, di m ento delle bottiglie e dei elasticità e di resistenza agii fiaschi, nel qual campo si urti ed aderiscono forte­ è realizzato un progresso m ente alle superfici m etal­ veram ente notevole ai fini liche. della riduzione dei costi di Il prof. P a lie ri, chiude la produzione, il prof. P a lieri, sua elaborata relazione con raccom anda che le m acchine paro:e di viva fede, richia­ devono tutte rispondere a mando tutti gii interessati e dei requisiti d ’ordine tecno­ gli attori della viti-vin ico llogico, che si possono rag­ tura ad una azione collet­ gruppare in due punti es­ tiva di valorizzazione e di senziali: 1) Resistenza delle difesa del prodotto. p arti m etalliche di esse alla L a crisi del vino che tut corrosione del vino, sotto la ti ci attan aglia — egli di­ triplice m anifestazione di ce — è crisi di produzione, corrosione chim ica, term ica di qualità, di prezzi, di sot­ ed elettrochim ica; 2) F a c i­ toconsum o, di fiscalism o lità di funzionam ento, di esoso, di concorrenza, di controllo di m an ovra, di lu profittantism o, di a n tiv in i­ b rifc a z io n e e di pulizia. H smo, di scandalism o, di vetro, indubbiam ente , sa­ om ertà! Ebbene, noi che co­ rebbe il m ateriale più ido­ nosciam o perfettam ente tut­ neo per il m acchinario eno­ to questo m ondo sotterra­ logico d al punto d i vista neo che si agita e ferm enta igienico, per la possibilità intorno a l vin o, strin gia­ di controllo d ella lavora­ m oci in un patto di azione zione, per la garanzia di re­ e di solidarietà per arginare sistenza alla corrosione, per e som m ergere queste forze la possibilità di ottenere una dem olitrici: scacciam o i properfetta stabilizzazione ter­ faoatori del tempio, p u r ifi­ m ica, per la pulizia e per chiam o le nostre coscienze l’econom ia nelle spese di e restauriam o gli altari ol­ m anutenzione. D i fronte a traggiati. questi van taggi, il vetro V iv i aiiplousi hanno co­ presenta però l ’inconvenien­ ronato la fine delle appaste della fragilità e della po­ sioTiate parole del profes­ ca resistenza alle sollecita­ sor Palieri. zioni m eccaniche.

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L a vita umana che per la a\ggiungendo un pizzico di contiTiua ricerca del benesse^ canzonatura al piacere che re si conduce tra affanni, lot­ presto» inevitabile, fuggirà. Nel frizzante sta fOi ■nota te ed apprensioni, nelle sosti della quotidiana fatica ha b i­ « spiriioisa » del vino, quella sogno di qualcosa che redi', dote di umorismo che prefe-' generoso conforto» donando riamo negli amici delle ore dij un senso di euforico traspor­ svago, per il commiento scher­ to al cuore ed alla mente an zoso alla serietà della vita. cora prim a che giunga rnsto , L ’arguzia toscana e la m a liziosa fu rb eria veronese so­ ratore il riposo. Ed il vino, generosi fiQ^ù- no UfS.ciioUe im quei vin etti della vite, che racchiude nel­ chiari, in v itan ti e « b ev en che frizzano» cioè sorri­ l'ambra e nel rubino la v i­ sione del grappolo appeso sui dono, solleticati al collo del pampini festosi, sa porgere fiasco, le se la ridono nel bic­ questo conforto a lla fatica del chiere, raccontandosi om enilavoratore che oH trova sio- ià e come hanno saputo essi» lieta ed affiatata brigata stanza energetica e nuovo sti­ molo vivificatore. Egli si ri­ (Consorzi di difesla), fa r la a posa e si. rallegra alla lim ­ quei gra vi piemontesi che, pidezza ed al profumo^ si ri­ vecchi ed imbottigliati dalla

trova sorridente a sognare se un’arguta spuma, canterina civetta ed ammicca, inaffer­ rabile, sìull’orlo del bicchiere,

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Fervono i preparativi per l’allestim ento degli stands t dei padiglioni. H an n o aderito a lla m an ife ­ stazione l ’on, Pietro C a m p illi (Presidente del Com itato d’onore), S . E . A n to n io Segni, S . E . A m in tore F a n fa n i, S . E. Um berto T u p in i, S . E . C esa ­ re M erzagora. S , E . G iu se p ­ pe G rassi, S . E . V itto rio R on ­ chi, S . E . G iusep pe B rusasca, S. E . il P refetto di R om a, lo on. Em anuele Finocchiaro A p rile, il Sin daco di R om a, L’O n . Giuseppe T o gn i, S . E Mons. B iag io B u delacci, a v ­ vocato M arin o Rodinò, l’ono­ revole Paolo Bonom i, dottor Sergio B u ggeri, dott. G io a c ­ chino M alaivasi. Il Com itato organizzativo presieduto dai P rin cip e C le ­ m ente A ld obrand in i, Sindaco di Frascati, è sotto la dire­ zione della Associazione Eno­ tecnici Italia n i e ne fanno parte tecnici di indiscussa qualità. urante la m anifestazione si svolgeranno in queste città grandiosi festeggiam enti pub­ blici e convegni.

tradizione, in cantine polve­ rose tramano da -inguaribili carbonari, divisi ancora tra il Conte di C avou r ed il G e ­ nerale G a rib ald i (Consorzi obbligatori o libertà di A sso­ ciazione). A quei vecchi pie­ montesi che per aver Jatto una volta l'ItaUa ora credo­ no di poter mantenere la piazza... non accorgendosi che sul mercato riecice prim a a collocare la sua merce il com ­ merciante» magari chiacchie­ rone, m a che si presenta be­ ne, riesce sim patico e fa ca­ v a r di tosca t soldi volentieri i l frizzan te è ciò che fa pre­ ferire al vino e lo rende sim ­ patico al consumatore, che lo in can ta al mikitero dì quel piz­

zicore rapido ed improvviso a scomparire, che lo incurio­ sisce e lo invita a riprovarea bere ancora, con rinnovata sensazione di gioia. Teniamo caro e prezioso questo insegnamento: dare un poco di frizzante alla vita di ogni giorno. C i sembrerà me­ no pesante la fatica, trovere­ mo p iù pernione disposte i comprenderci ed ad accom­ pagnarsi con noi. Nella spu­ ma leggera dei momenti di gioia, vedremo riflessi più raggi di sole e sapremo sor­ ridere della breve durata del l’impetuosa giovinezza, sorri­ dere ancora delle lievi bolli cine delle illusioni che» dopo breve ammiccare -¿icoppiano anch’esse una dopo l’altra, ci lasciano soltanto il profu­ mo ed il pizzicore, frequenti unici trofei delle nostre av­ venture

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N. 17 - 30 Aprile 1949

Le osterie storiche di Roma

Molte, le osterie ^storiche» di Royna: ma iiDi -parleremo solo dì Qualcuna, sceffliendo fra Quelle ancora p semiwc in m^eü’antioo sito o delle Quolì — almeno — coiste lo stabile in (cui si aprivano. Acciò co lui che vie ­ ne a Roma possa soddisfare la propria curiosità median^^ te un pellegrinaggio^., che nel primo caso può allegra^ m ente sposarsi ad urna lieta sosta biberatica. Prenderemo i tiiZi via dalla € Ffosteria dell’ Orso » nel i rione d i Ponte, non lontana, dunque, dalla sponda del Tevere e 'quasi dinimpettaia del Palazzo di Gutstizia. 1 Senza dubbio è una delle più antiiche; però non è an­ cora accertato se 'fu essa a > dare il nome alla s t r a ^ op­ pure se fu la strada — che nel Medio Evo osp itava 'due torri deffli Orstmi — a dare il nom e alVOsteria.

Il Maés dice che la 'via ov e sorge questa celebre loconda si chiamò dell’Orso per un bassorilievo — che ancora esiste 'suiVangolo di via dei iSoldlatt co n qtiesta strada — rappresentante un leone < tan to go ffo che dal

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volgo poteva scam biarsi eoa un orso ». L ’Ostenc^ d eirO rso fu una delle principali d e lla con­ trada (contrada allora tm potrante perchè faceva p o r­ te'd e ritin erario percorso dai

se questa locanda per 'la fa-

mg, che godeva presso gU stranieri: il secondo per de­ siderio rom antico di r ^ o caziohi e per'smania di « c o ­ lore ^ o. meglio, di « fV>lclore ». Un’altra famosa osteria — la 'più celebre d i Campo dei Fiori attorno gl quale pullu­ larono, nel Rinascimento, le osterà — è quella 'della c Vacca ». Da aeeoli non esercita piti, ma Ut 'casa che essa occupò è ancora ritta — benché da anni sia in pro­ getto la aua dem olizione — là, suU’angolo fra v ia dei Cappellari e v ia del Gallo. S i hanno notizie dH questo esercizio s in 'dal « 300 »; aria fiTic del secolo X V apparte­ neva a Leonardo Capocci, canonico di S . Pietro in V a ­ ticano, e Vi Cecco A ntonio De Boccacis. Il 10 novem ­ bre 1500 Leonardo Capocci cedette la sua parte alla fa­ mosa 'Vanezza'Cattane'i,ma­ dre di Lucrezia Borgia e del 'Duca Valentino — che già g ^ tiv a un’altra locanda nel rione P onte, 'di fronte a Tor Sanguigna, per « 1370 ducati di carlin i »; il 29 novembre ,513 'per 1500 \ducati di carlini.'arache'glt eredi d el Boc­ cacis (Antonio Ciriaco e Pie­ tro de Mattel) cedettero la loro parte alla Vannozza lo quale gestì i ’< H isteria » .-ri­

sorte di tutte le sue sorelle per.... %L cam bio della moda. Sita in via 'del Biscione — dove ancora esercita, ma in qualità dii alberguccio — è più antica ancora dell’Orso poiché si 'tratta — pare — della famosa « Taberna Solis » che la tradizione — a v ­ valorata dalle parole del Gregorovius '— afferma es­ sere stata costruita con m ateTnoJi provenienti dal Tea­ tro di Pompeo. Il Gaìlarì-ne parla nella sua opera «I p a­

lazzi di Rom a e le case di pregio storico ed artistico v. Dice che aveva belle ‘loggie e un vasto ingresso a volta che « gli perm etteva di v e ­ n ire abbertescato come un castello ». A v e v a nel cortile

una vasta fontana che era formata dta un 'sarcofago ro­

mano: ma da tempo le log gie sono sparite, e l’ingres­ so è stato trasformato ' in

un ’autorim essa. O ra Ho stabile appare pic­ colissim o, m a u n a ivolta ab ­ bracciava tutte le case del­ l’isolato: basti sapere che nel 1471, essendo allora pro^ prietario un certo Michele

da Imola, l ’« Hostaria del S o le » ospitò gran parte del seguito dJi Sorso d’Este: m e­ no d i v e n fa n n t più tardi — c precisamente nel 1489, - vi prese stanza » Guglielmo conte di Poitiers, ambascia­ tore del re di Francia. Dopi/ ■ in 1790 i registri della T ajjae viarum non ci parlano più di essa: questo significu che aveva chiuso anch’essa' UinsegTìg del « Sole » ‘è la più comune delle osterie e.

celebrato p er la sua taver­ na che si apriva al pianterreno. verso la piazza. Ricordato con questo no­ m e e Oc«me ìlocarvda nella

Gabella del 1467 e del 1468 quando alloggiò parte 'del seguito di Federico III di Germania, godette larga po­ polarità.

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I l

ño 'al 155,7.

'li. In detto anno essa regalò Papi per recarsi al Vaticano, lo stabile (e quello la Ponte) Í parte aZl’opera di San Sal­ dove — lorima deli’avertura di via dei Condotti e di vatore, parte'ad alcunp ope­ Piazza 'di Spagna — afflui­ re pie ohe continuarono ad affittarlo come « Ffosteria » vano gli ospiti di riguardo ^ n o a lla fin e d al Seicento, di Roma) che pur ospitava, evoca'in cui decaddero'tutti n el Cinquecento, quelle ce­ gli Alberghi di Parsone per­ lebri della « Stella » ,e della chè la vita si lera trasporta­ < Croce Bianca ». Più 'volte ta nel Rione Trevi-Cam po sì disse che in guesta « b)oMarzio. . staria » abbia preso stanza Anche l’Osteria del «Sole» Dante quando venne a Ro­ ma per il 'G iubielo del 1300\ sorgeva a «Cam po dei Fio­ ri » Q, naturalmente, subì 'la ma questa ipotesi è una p ia ­ cevole invenzione del Can­ cellieri che il Marroni rac­ colse e Achille Monti volot rizzò in ' u n suo articolo j Dante la Pom a» m cooasione del V I \oentenario della I- nascita dell’Alighieri. La numerosa serie di G a ­ belle del vino che tassano tutte ' le locande déll'Urhe, mon la ricorifano m ai twima del 1517, anno in cui viene detto: « In casa di M arco V E N E Z IA , aprile. richiamo del suo naturale sur. P e c io n e sì fa hostería alGuardando U bacino di S. realismo — potrebbe avere que­ r ’O rso ». sta visione. Cerne se un eser­ Marco, lungo le rive e dietro La fama di codesta locan­ la rotta dei vaporetii che van­ cito di pazzi fosse andato in da. ancora splendida ' nel no al Lido od a Chìoggia, (al terra ferma a segare aXberi 1579 (come afferma un viag­ mattino — prima che il so­ pergole verdeggianti — intere giatore straniero chp l’anno- le. rin/rcmgèn^ìcsi sull’acqua, foreste e vigne tagliate alla ba­ :vera • fra le migliori d i K o- sconvolga tutto — a i osser­ se dei tronchi i— e trasportati ed immersi alla rove­ m a ‘>) naufragò' quasi di vando, da vicino, il colore ver­ quivi scia... colpo: già nel 1630 'il Bou- dastro dell’acqua, un turista La m assi delle foglie tralu­ un po’ fantast.co — come ue chard, nella descrizione del capitano spesso, a Venezia, al ce e conferisce all'acqua quesuo viaggio da Parigi a Ro­ ma, affermava « L ’Orso, og­

VINO

locande romane: ne esiste­ vano certamente almeno noi>e, sparse in tutti V; rioni della città (a S. Eustacchio, ai Prati di Castello, presso S . Maria i n Aquirio, 'a via Frattina): sono tutte scom­ parse. A l presente. ' esercita vm «A'ibergo del' Sole»: sorge in uno stabile del Quattrocento a ! Piazza della Rotonda (Paritheon), ma anticamente si intitolava « A l M ontone »,

Simposio a ll’aperto

P E R O O L K

N E L L A

L A G U N A

Un pizzicagnolo — certo Giorgio Turchi — che com­ però nel 1510, dai coniugi

A lb erin i, lo stabiCe, con ti­ nuò a condurlo a locanda. N el 1513 Lod ovico Ariosto, giunto a Roma per reiezio­ ne dà Leone X , vi' si istallò. Egli stesso conferma ciò nella IV Satira (quella in

cui rammenta la visita fat­ ta al nuovo ponteficeì: L a m ano e poi le gote am ­ bo m i nre«i* e il santo bacio in am bedue m; d'ede indi col seno e con la falda piena di speme, ma di pioggia mol'le e brutto, la notte andai sino a'i M on ­ tone a cena ».

G li ultim i tre versi citati figurano in una lapide mar­ morea sulla facciata deU’al-. bergo: ma chi li conosce fra i romani? Adesso iche abbiam o par­ lato di tante 'osterie e lo­ cande antiche, vediamone una un po' m eno.... decre­ pita, se pur carica d’anni: l’osteria • M e ha fiimo ^ che, vicinisrim a a Piazzale Pon­ te M ilvio, sorge — col -suo aspetto riposante e cordiale di Cascina dal ricco p ergo­ lato sotto il quale è giocon­ do bere — sopra una specie di poggio a'‘strapiombo sulla via Flaminia. Osteria anonima — o per lo meno d al nom e ormai di­ m enticato '— «ino a d un se­ colo fa circa, si ebbe dal po­ polo, dopo il ritorno del Pa­ pa da Gaeta, quello attuale che tu tti a Roma conoscono. La faccenda, a quanto pa­ re, sarebbe andata così. A quel tempo, tutti i po­ stiglioni ed {'passeggeri del­ le diligenze che transitava­ no per la Flaminia, soleva­ no sostare a questa osteria fitOTi Porta. '%

E Vi sostò pure, un gior­ no. Pio I X (prima di dive­ nire « di se stesso antico nr«gionier ») uscito in carrozza per la sua abituale -passeg­ giata.

Il 'padrone del locale v e ­ dendo rillitstre ospite, non si scompose per niente: im ­ p assib ili restò sull’uscio do­ ve s't' trovava a godersi il sole, 'con la fedele p ip a in bocca. — C ’è Sua Santità da E tu, che fai? — Io ? — rispose placido l’oste — vedi? ma la fumo,. Certo era uno « che la F>ensava come quel dannati di rivoluzionari » disse tra sè colui che l’aveva interro­

gato; ma, preso 'di rispetto per tanto sereno coraggio, sembra non Rabbia denun-

iDdnstriali !

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ciato al duro, severissimo Cardinale AntonelU. ' O ra potremmk> dire due parole sull’ osteria d e ll a « Campana », nei pressi di Piazza Montanara, 'ove un certo Filippo M iller, pittore, (che poi non era altro che "Wolfango Goethe... in inco­ gnito) ■trascorse — fra ’ il 1786 ed il 1787: l’epoca del suo 'primo soggiorno romano — le più belle ore sempre rimpiante, della sua vita perduto nel sorriso di Fau­ stina 'Antonini, ia bella pro­ prietaria dei locale. Ma questa osteria è spa­ rita; sparita è anche la casa dove si 'apriva fil ptecone fece scempio in quel sito, per aprire l’ampia via del Mare...). E allora, 'fedeli al nostro «esOTKìio», non vogliamo dir­ ne nulla: non vogliamo memmeno... nominarla, questa « Osteria della Campana », è la cena del marito. Dalla gon­ dolce al cuore del poeta di dola. il padre, viene incontro « Faust »! al bamibino e lo bacia, mentre Rossano Zezzos la madre apparecchia i piatti. Sorridono, tutti seduti per ter­ ra, con le gambe verso l’ac­ qua del canale. Arriva un gio­ vane con un litro di bianco Il Touring Club Italiano or­ e quattro bicchieri. — Non mi piace il bianco. ganizzerà da' 5 a ir ii maggio Non lo bevo neanche al matti­ un’interessantissima escursione no. Mi sembra di bere chiaror in Puglia. di luna. Amo il rosso. Amo il La prinicipaLe preocoupaz/osole. Amo il sangue della vita ne degli organizzatori è stata — lamenta il gondoliere poeta quella di permettere ai Soci che non manca mai alle reci­ del Sodalizio di visitare in ta* delle opere di Giacinto G al­ breve teonipo tutto quanto di più rilevante offre l’intera re­ lina.

sta tinta, un po’ spenta, ài sfatto. Così, per ogni viaggio, selva: come uè le foglie oties-l Le gemme delle pergole, ora, sero sciolto il loro colore e poi, I lanciano le prime fiammelle staccatesi dai rami .<ommer-\canarine: dal basso, verso U sosi, \a poco a poco galleggassero'le, sembrano alette di farfalle seguendo il filo delle correnti, /issate con lo spillo. verso il mare libero, o verso Ma il tripudio delle pergole gli anfratti del ^(ledalo dei ca­ sui traghetti sono i mesi dì lu­ nali. Perse, per questo le ac­ glio e agosto. Diventano rifu­ que odiano sempre, e sdspin- gi. Anche i meTidicanti ne pro­ gono, dei vegetali. fittano. tutto è alluciante. La Degli alberi a \lelle pergole ombra della pergola è conso­ rimangono emersi i tronchi: latrice. ed i gonJiolieri II usano cerne O pergole dei traghetti di Sbriccole, accanto 'ai traghetti, Maria del Giglio, v i S. Felice, g i. ha perduto il suo antico per legarvi le gondole, affinchè di S. Marcuola, lungo il Canal cred'to ». non si infrangano nel fluttuare Grande. O pergole dei traghet­ Nel 1675, divenne l’alber­ improvviso provocato dal pas­ ti nascosti, cori noti a coloro saggio dei vaporetti e dei mo­ che han da rivedersi senza far­ — Paron, toga un’ombra an­ gione ougliese fd ha pertanto go preferito dai cocchieri e 1/ toscafi baldanzosi. O p p u r e , si vedere, e che, appena scor­ ca lu-.. — « O m b r a » , una predisposto un attraente pro­ dei 'vetturini, e Iole rimase qìsosti tronchi, segnano la via tisi. svaniscono negli angoli schianta», alcuni sorsi, un gramma che contempla la visita fino a che, nel 1937, per iil canale profondo scavalo delle calli morte, dai muri di un po?o. Ombra, owbre-hom- del TavoCieire, di alcune im­ niziativa del Governatorato, fra le secche della laguna — co . mattone eroso dalla salsedine bre, uomo, in ispagnclo. An­ portanti opere dell'Acquedotto l’osteria ven ne m ta u r a ta . Pugliese, la Foresta Umbra e me una siepe legnosa sul prato chiamati da pergole sel­ che noi, ombre: pochi sorsi di le. altre suggestive località del liquido, entro la quale dovran­ vagge. Fra gli ospiti itlustri del­ vita, meno di ’^felicità. Gargano; le Saline di Margheno marciare l carri e le auto­ l’Orso citiamo Montaigne, Il traghetto è in festa. Vi so­ — v a ie ohe vida? — « Vida », rita di Savoia, le Grotte di C a­ vetture senza ruote. ü^^e. pergola-vida, vita, in ispache vi accorse aitando, mel no i palloncini di carta a co­ Più esili èli aiti quelli ai lori, che umiliano i grappoli, ondo « La V i d a es sueño » am- stellana, la tipica zona dei Trulnovembre del 1580, piuTise a i Poirti di Brindisi e di Ta­ fianchi dei traghetti, più mas­ che questa sera si accenderan­ monisc/ì Calderón de la BarcaRoma; ma vi soggiornò sol­ sicci i segna strada. Ombra deVa vite, che si muo­ ranto. no: è il giorno della protettrice tanto due 'giorni, passando L ’acqua, curiosa e brainosa del sestiere. ve girando il sole e che scom­ L'escursione avrà inizio da in una olcanda poco più in della novità, accarezza gli al­ pare. Om'bra della vita, sotto Foggia il 5 maggio e dopo cir­ ancora dardeggia. Ma il là, gestita in un palazeotto beri capovoUi fino ad esaurir­ Il sole de'la Quanti di noi, co­ ca 950 K m . di itinerario per­ pergola del tra­ sì. traghetto. del Farnese (che venne de­ li. Durante la guerra, i peveri, l’ombra come ora. vi si sono airvìcen- corso su comodi autopuHinan, ghetto è fresca ormai. Vi è poavrà teiTO’ ne il giorno 11 mag­ li hanno segati ancora, e ru­ •’'> lOToro.' Uvtti son seduti per dati: soffrendo e sognando? molito sul finire del secolo bati per riscaldarsi, come han­ terra, scamiciati. Arriva una DaVa nascita alla morte: un gio con lo scioglimento dePa scorso quando furono stsiecomitiva a Bari. no fatto i compagni ne.la cam. traghetto! imati i Lungotevere), e Volspara col bim'bo in braccio e La quota d'Isxrizione amnumpagna. Alceo Lilibetano A i sottili tronchi emèrsi legano le gondole fango Goethe. Il primo scel­ ta a L . 27.200Ma, varcando il canale, ritti un fagotto bianco alla mano'. in piedi, s'uUa gondola, come Cristo sulle acque, salendo i gradini ai legno, si arriva al L i H E L A Z I O N E D E L P R O F . G . D .I L M iS iiO traghetto: o dalle calli, quando si conosca la chiave del labi­ rinto, vi si giunge e si discen­ de, allora, nella gOTidola. e -ì ì fa la scorciatoia, risalendo al­ l'altra riva, nell’aUro traghetto. I gondolieri del traghetto fan la vita b'iet prigionieri o dei marinai nella nave, o delle sen. lineile — lo spazio è limitato: bisogna esser pronti ad aiuta­ re la gente a discendere, con Riassunto della relazione che tale sarà stato un sem-i di attrezzature meccaniche si mille raccomandazioni, come si Rdassunto della relazione lliià . Afferm a che è un errore chiarificanti che possono es­ tenuta dal prof. G. Dalmasso plice colatoio. U n antenato' sono avute nella fabbricazione potrebbe fare con { bambini, e tenuta dal prof. E . Garino tecnico refrigerare un vino sere: al IV Congresso Enotec­ degli attuali apparecchi per degli spumanti. Dal semplice poi. solenni come equilibristi, Canina al IV Convegno Bno- torbido e dà i dati ierTnici e Inorganici in solubili, inor­ nico. tecnico. dei pH più favo revoli per prò- ganici solubili, organici colloi­ analisi è l ’Hydroscopium , una sistema di gassificazione, per col remo in mano, vogare qual­ Il relatore, constatata la specie di m ostim etro, ricor­ l’applicazione del quale si so­ che minuto e ritcrnare, al pri­ dali, mezzi biologici, Il relatore, constatato che determ inati /enomeni mo carico 0 richiamo. coesistenza di una enologia dato da Sinesio. ■Sulle cause che influiscono trattamento s, no creati infiniti- tipi di satu­ D’estate, il sole arroventa le preparazioni del vino è ^ I vogliono indurre nel vino. D a stam pe del 50Ó si ha ratori, si è giunti ai moder­ pietre e rende afosa l’aria del fam iliare-arti ù ana con una surta alla fase di grande in ­ 5 u ila pastorizzazione rich ia­ nella riuscita della ch ia rifica ­ enologia industriale, m ette in nozione di un curioso metodo ni sistemi di fermentazione in chiosco che li rivara n*>Ue not­ dustria alim eniare, m ercè la zione, considera fattori nega­ evidenza come il passaggio di travaso dettq poi « del sof­ grossi recipienti, ideati dal ti, d’inverno, dalla pioggia e applicazione di mezzi chim ici, m a ¿'attenzione sui risultati tivi; Lo stato dì moto del v i­ dal fraJdo. Ed un anelito di che si possono consesuire, e dall’una a ll’altra form a sia fietto bordolese » e di un te­ Martinotti e diffusi dallo ta presenza di pectine e terra, di orto, di campagna fisici e meccanici all’intero c i­ sulla formazione di complessi destrine, il basso valore dei possibile solo con l ’adozione laio d iraspatore in un'opeta Charmat. ed alle attrezzature prende alcuni. clo di lavorazioni: fà un esa­ protettori ad azio­ pH, l’aggiunta di acido c itri­ per il travaso -degli spumanti Cesi, ogni traghetto, ha la>sua me delle coTiseguenze che ta­ coiioidati di apposite attrezzature. A t ­ del 600. ne antifloculante, che possono co ed il trattamento con il N el 1825 venne creata dal in bottiglia ideate dal dot­ pergola che dà ricreazione nel­ traverso un’indagine densa di li trattamenti hanno sul pro­ costituire un fattore negativo le ore oziose, ombra e uva. dotto e procede ad un raffron­ nella chiarificazione e nella ferrocianuro, le tem perature dati e di riferim enti, dim ostra dott. Lom eni da M ilan o « una tor Alfredo Marone. alte o troppo basse con 1 assunto: che contemporaneo m acchina per la p igiatura dèlContemporaneamente si é quando i topi, gli uccelli ed i to d i taU conseguenze per filtrazione. Riferisce come ci troppo l’ottirr\p fra 6 e 12 gr. C . lo permettono. al progredire dell-a tecnica si l'uva » che è stata la prim oge­ avuto un pari sviluppo nella ìnonelli pratiche considera­ sia la tendenza di raggiungere Sono invece fattori positivi: In questi giorni ì vicmaiuo- trarne nita dei p igiatoi a cilind ri ogè avuto quello dello sviluppo fabbricazione e nell’applica- li'im prow isaiì sono all’cpera: zioni. la sterilizzazione con la f i l ­ L a presenza di ferro-ferrico lì tornati di m oda. di dette attrezzature. di macchine per la lavatura, rinforzano i sostegni, legano Mette in evidenza le conse­ trazione am icrobica anziché e di alluminio in traccie, un C itato il contributo dato da il riempimento, la tappatura t tralci lungo il filo zincato in Esam inate le varie fasi che guenze d e l l a diraspatura con la pastorizzazione, al fine pH di ” ,4/3,6, l’arieggiamento, si susseguono nella trasfor­ A ntonio C arpené nella crea­ e la confezione delle bottiglie alto, potano con i coltegli ma- sulla \gradazione alcoolica e di rispettare l’integrità biolo­ l’assema 'di colloidi protettori, m azione d ell’uva in vino, rife­ zione e nel perfezionam ento e fiaschi, che consentono og­ leo^oranti di pesce c di fcrmag- della torchiatura, più o meno gica del vino, e come la pa­ lo stato di riposo del vin o e del filtro , d ell’enoterm o e del gio. risce come esistano documen gi di poter fare tutte queste Nelle ore morte — la mattina spinta della vinaccia, sul con­ storizzazione dei prodotti f i­ l’alta pressione barom etrica. sistema di fabbricazione degli ti che dim ostrano che fin da fu m a n t i gassificati, il rela­ operazioni automaticamente, presto c dalle due e mezza alle tenuto in acidi, in materie niti, dia migliori risultati se Parlando della stabilizza­ oltre duem ila anni fà esiste­ tore, segnala come la creazio­ e di attrezzature per il movi­ tre e mezza e poi alla sera prl azotate e tannini del vino o t fatta su vino imbottigliato an­ zione dei vin i, a fferm a che ma dell’oscurità — i giovani si ziché in massa. tenuto. va una certa attrezzatura per ne della pigiatrice centrìfuga mento del vino in un moder­ non è possibile dare delle nor­ arrampicano sulle impalcature Raffrontando la sedimenta­ In merito alla filtrazione, me generali e che per ogni ca la p igiatura d ell’uva che, seb­ fatta dal GaroHa nel Ì887 ap ­ no stabilimento. e. da terra, si fanno aiutare Il relatore .conclude a ffe r­ dal ganser, còl gancio del ba zione naturale, dovuta alla comunica gli studi fa tti dal so è il tecnico che <ieve deci bene fatta coi piedi, si ese­ portasse una vera rivoluzione guiva in appositi recipienti nella tecnica enologica, poiché m ando che i continui progres­ stone, 0 dai vecchi gondelieri, forza di gravità, con quella R'ihéreau-Gayon e dalla sua dere quale sia la migliore via scuola, accennando le condi­ larghi e bassi. solo dopo l’introduzione di si ed i perfezionam enti appor 0 da qualche mendicante sfac provocata rapidamente con zioni p iù favorevoli per fil da seguire. Conclude ritenendo che pur l’applicazione delle centrifu­ L a m acchina di cui è pos­ questa m acchina si può ve ra ­ tati nella m eccanizzazione del cendaio, col remo. trare bene e sull'utilità del­ I gondolieri, sulla punta del­ i m eravigliosi sibile seguire m olto bene l ’e ­ m ente parlare di una enologia le operazioni <Ji vinificazione la poppa, solenni come ang^i, ghe, afferma che per certi l’uso di coadiuvanti. Spiega il constatando progressi realizzati, dalle no e approntam ento del vino al ìn-dusiriale, poiché dopo di es­ voluzione è il torchio che dal sbertucciano l’uomo dalla giub­ prodotti può essere un errore meccanismo di funzionamento stre case costruttrici di apposa si ebbe un susseguirsi di consum o, non devono però far eliminare le fecce leggere, co­ ba bianca sdraiato in a'to: fi­ tipo a leva sem plice, descritto dei filtri che avviene per as­ recchi. per l’applicazione dei altre m acchine ed attrezzi, pensare che il vin o possa fa r­ no a quando son fermi svila stituite da sostanze pectiche, sorbim ento e per setaccia- mezzi descrìtti nella prepara ' da Catone, attraverso l ’ap p li­ si a m acchina, poiché non bi riva òli danno del gatto, ma ap. emicellulose 'e destrine che m ento, rammentando come la cazione della vita, dteUa quale quali le pompe ed i filtri in sogna dim enticare che la pre­ pena .si staccano e si mettono concorrono a cosfifuire il cor­ filtrazione con mezzi filtranti zione del vino, che questi trai si aveva conoscenza fin da 125 perenne perfezionamento. al sicuro scendono nella ge tamenti siano suscettibili di Dopo il continuo perfeziona­ molto fitti, s i può raggiu n ge­ anni a. C ., dette origine a tip» m ento degli enotermi, si eb­ ziosa bevanda. « Opus Dei » rarchia animale, evocano l’om­ po ed il « m oelleux ». Parlando della refrigerazio. re con la sterilizzazione c ulteriori studi p ricerche di come l ’ha d efin ita S . C riso ­ bra dev’ asino giù fino ai cor­ . svariatissimi dei quali si con- bero le prim e applicazioni del carattere scientifico, per p o­ stom o, é di natura delicatis­ porativi protetti di S. Antonio, ne accenna alle varie sostan­ freddo. terne valutare a fondo le azio. I servano ancora alcuni esem ­ freddo in enologia fatte da sim a e com e ogni sua m anipo­ cht> fan la ricchezza) di S. Da­ ze che si insolubilizzano con Per la chiarificazione, trat­ ni e le reazioni. plari di interesse storico. Eudo M onti che aprirono il lazione debba essere attenta­ niele del Friuli. Il vignaiuolo il raffreddamento: Cremor tamento chim ico e fisico per Attrezzo di cui si aveva co­ campo ad un susseguirsi di m ente seguita, con gelosa c u ­ dall’alto, dispensa titoli non tartaro, tartrato di calcio, fo ­ le reazioni ioniche, colloidali noscenza fin dal X V I secolo svariatissim i tipi di raffred­ ra, dalla vigile attenzione del nobìliar! alle famiglie. Al ritor. sfato ferrico, materie colo­ e di superftee che provoca, S T E F A N O MANGOLD no, ridiventano carezzevoli e Direttore resDonsablle f - c . è il sifone. A ltro è il ili- datori e congelatori per vino. tecnico preposto alla sua pre­ riprendono Vimmag'ne del gatto ranti, caramello, ecc., che co indico i mezzi atti a conse­ tro che certamente, allora, più N otevoli progressi in fatto parazione. e il vignaiuolo sorride soddi- sfifutscono fatto ri di instabi guirla attraverso l’aggiunta di Tipografia S .A .M .E . - V ia Senato 3S

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