PORTFOLIO DI LAUREA Stefano Zugno 2012/2015
PORTFOLIO DI LAUREA Stefano Zugno 2012/2015
Università IUAV di Venezia Corso di laurea triennale in Scienze dell’Archiettura a.a. 2014/2015 Stefano Zugno 276328
INDICE
HOUSING
01
The Heart of the house pag.04
02
Housing Z
03
Modern Cnossus
pag.12
pag.26
04
1000 Students in Toxic Mud pag.42
CULTURE
05
Guggenheim Helsinki Design Competition pag.50
06
Hikari Kage pag.58
07
Botanical Library in Church pag.64
03
PORTFOLIO DI LAUREA 2012/2105
EDUCATION
08
Energetic Needles pag.84
URBANISM
09
Sacca San Mattia Murano pag.90
10
Fondamenta De Manglar pag.110
04
01 - The Heart of the House
Immagine 01 Vista esterna da Sud - Ovest
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HOUSING
01 Professore Esame Periodo
The Heart of the House Antonella Gallo Laboratorio Integrato 1 1° Anno accademico
In questo laboratorio è stata eseguita un’analisi e successivamente una reinterpretazione dei dispositivi (congegni spaziali e strutturali) preposti a governare le relazioni tra i diversi momenti e luoghi dell’abitare in otto “casi studio”. Tale progetto è il risultato di numerosi studi del nucleo spaziale e strutturale del Summer Cottage, progetto del celebre Frank Lloyd Wright ; utilizzandolo come base da cui ripartire per sviluppare e attualizzare un’esperienza progettuale.
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01 - the Heart of the House Immagine 02 Esploso del plastico
07
B
0
HOUSING
5m A
A
A B
B
A
A
Copertura A Ingresso Muro attrezzato Pompeiana
A
B
B
B
B
A
A
B
Piano primo Studio Bagno Camere da letto
A
A
B
B
B
A
A
A
Piano terra Soggiorno Cucina Atrio d’ingresso Bagno Lavanderia Dispensa
B
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01 - the Heart of the House
Immagine 03 Prospetto Ovest
Immagine 04 Prospetto Sud
Immagine 05 Sezione A-A
Immagine 06 Sezione B-B
Il progetto è stato concepito con una struttura modulare in legno (balloon frame) tipica dell’architettura nordamericana del 19° secolo. Al piano terra sono presenti i due grandi nuclei della casa, il grande camino che divide la zona soggiorno dalla zona cucina e il vano scala su cui si aggrappano degli esili muri divisori per generare ulteriori spazi come il bagno di ser vizio e la dispensa.
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Al piano superiore sono presenti due camere da letto, un bagno ed un grande biblioteca/studio. Mediante le scale a chiocciola si accede alla copertura: un ampio spazio aperto equilibrato e suddiviso da solidi geometrici semplici come il vano scala cilindrico, il grande camino con parete attrezzata ed una pompeiana.
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5m
HOUSING
Copertura praticabile 0
50cm
Membrana impermeabile Lamiera zincata Pavimentazione flottante Elementi portanti Massetto con rete elettrosaldata 5,0 cm Membrana t.n.t. Membrana impermeabile Isolante termico 8,0 cm Scarico pluviale Barriera vapore Tavolato in legno 2,5 cm Trave in legno Membrana impermeabile
Solaio intermedio 0
50cm
Serramento Travetti di sostegno Massetto isolante 8,0 cm Massetto con rete elettrosaldata 6,0 cm Barriera vapore Tavole in legno 2,5 cm Gancio in ferro Resina artificiale Trave in legno
Fondazione 0
50cm
Rivestimento in legno 3,0 cm Chiodi di fissaggio Tavolato in legno 2,5 cm Massetto cementizio 4,0 cm Rivestimento in piastrelle Isolamento termico 8,0 cm Massetto con rete elettrosaldata 5,0 cm Tubazioni per l’areazione Elemento modulare igloo h: 9,0 cm Platea di fondazione 25,0 cm Magrone10,0 cm Terreno
Immagine 07 Dettaglio Costruttivo 010
01 - the Heart of the House
Il modello in scala 1:50 è stato realizzato utilizzando listelli in legno di noce e cartonlegno. In questo modello in particolare è importante evidenziare il congegno spaziale interno e la pelle esterna per capire il rapporto fra i due.
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Immagine 08 Plastico scala 1:50
HOUSING
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02 - Housing Z
Immagine 01 Vista dal campiello
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HOUSING
02 Professore Esame Periodo
Housing Z Attilio Santi Laboratorio Integrato 2 2° Anno accademico
L’obiettivo del laboratorio consiste nella definizione di un progetto, di una parte di tessuto urbano composto da abitazioni, attività commerciali, uffici, con la mescolanza di attività che caratterizza la città. Allo studente si richiede un progetto che dia risposte sia sul piano della qualità dell’abitare e delle relazioni tra il progetto ed il tessuto urbano circostante, sia sul piano quantitativo e funzionale, per corrispondere alle richieste che verranno formulate relativamente alla quantità di residenti ed alle loro caratteristiche (famiglie e studenti).
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02 - Housing Z
Immagine 02 Masterplan
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0
50m
HOUSING
Fin dagli inizi della progettazione del masterplan era chiara la necessità di mantenere la continuità e l’unicità del tessuto urbano della città di Venezia attraverso l’utilizzo di caratteri etici ed estetici propri, esaltandone le qualità ed al contempo mitigandone i difetti. E’ un tessuto che presenta un continuo mutare dell’ampiezza degli spazi in pianta ed in altezza, del linguaggio architettonico delle facciate degli edifici, dei materiali da costruzione e di rivestimento; è come se la città volesse spronarci a notare la grande varietà di menti, nonchè la moltitudine di correnti di pensiero che hanno, negli anni, contribuito alla sua costruzione. Attraverso queste considerazioni si è provveduto a ricreare un area che riprendesse il sistema a corti, di frequente ritrovo in tutto il territorio dell’isola, tramite l’elevazione di edifici di diversa concezione, nonchè di differente altezza e con linguaggio architettonico semi-indipendente salvo alcuni caratteri comuni tipici dell’ambiente veneziano. La scelta della morfologia dell’impianto è stata dettata dal desiderio di riprodurre un ambiente vario, in cui fosse possibile sia spostarsi rapidamente da un punto all’altro passando sotto gli edifici, sia percorrendo le calli principali circondate di negozi e spazi pubblici quali bar, uffici o simili. Per il piazzamento delle architetture si è riflettuto sul contrasto di emozioni suscitate dalla prossimità degli edifici storici gli uni dagli altri poichè da un lato questo particolare ambiente lascia stupito e rapito il turista, ma dall’altro toglie il respiro agli abitanti che non hanno la possibilità di muoversi liberamente, privandoli del piacere di poter aprire una finestra senza trovarsi un opera muraria a pochi metri. Attraverso l’analisi dell’edificato storico posto a confronto con le zone più recenti è emersa la tendenza difatti ad allargare sempre maggiormente le calli. E’ proprio sulla base di ciò, ed attraverso la costruzioni di assi fondamentali e tracciati, che le architetture hanno cominciato la loro storia di evoluzione atta ad erigere un quartiere con gli stessi caratteri etici ed estetici della cittadina di Venezia.
Immagini 03 Viste concettuali
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02 - Housing Z
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1)
Forma di partenza: facciate lineari e copertura piana.
2)
Inclinazione delle pareti per aumentare l’illuminazione all’interno degli alloggi.
3)
La copertura è inclinata e angolata per massimizzare la vista verso il cielo e inoltre conferisce un illuminazione uniforme all’ultimo piano abitabile.
4)
Volume finale.
Immagine 04 Evoluzione progetto
HOUSING
Il progetto sviluppato cerca di ottenere la massima esposizione solare attraverso la modellazione del volume. Partendo inizialmente da una forma lineare, la facciata rivolta verso sud è stata inclinata a favore dell’orbita solare per aumentare l’illuminazione all’interno degli alloggi; mentre la facciata rivolta verso nord è stata inclinata sulla corte per mantenere la volumetria e inoltre per creare un legame con l’edificio di fronte generando la sensazione di uno spazio semi-privato all’interno della corte. Successivamente la copertura è stata inclinata e angolata per massimizzare la vista verso il cielo grazie alle finestre a tutta altezza, e oltre a questo per conferire un’ illuminazione uniforme all’ultimo piano abitabile.
Il piano terra è stato progettato con l’idea di mantenere lo spazio il più possibile permeabile alle persone grazie a numerosi accessi e a uno spazio percorribile al coperto lungo tutta la superficie. All’interno troviamo un’aula studio, un bar , un’edicola, un’agenzia di viaggi, ed un negozio di abbigliamento. Esternamente la facciata, alta 3,50 metri e realizzata completamente in vetro, slancia l’edificio verso l’alto e conferisce leggerezza all’architettura generale. Al primo piano sono presenti appartamenti per studenti, mentre al secondo e al terzo piano sono stati progettati alloggi duplex.
0
7m
Immagine 05 Prospetto est
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02 - Housing Z
Agenzia di viaggi
Edicola
Negozio di abbigliamento Aula studio Bar
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HOUSING
La struttura principale è realizzata in cemento armato e invece la copertura in acciaio. Per quanto riguarda il rivestimento si impiegano lastre in policarbonato di tri-idrato di alluminio e acrilico, cioè un composto di ultima generazione versatile, rinnovabile e di facile manutenzione (Corian Du Pont); la scelta di questo materiale, adatto al rivestimento di pareti e coperture ,risulta la migliore per quanto riguarda il progetto preso in esame.
0
7m
Immagine 06 Prospetto nord
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02 - Housing Z
0
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10m
Immagine 07 Piano terra
HOUSING
0
10m
Immagine 08 Piano secondo
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02 - Housing Z
0
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10m
Immagine 09 Piano terzo
HOUSING
0
10m
Immagine 10 Copertura
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02 - Housing Z
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HOUSING
Immagine 11 Vista volo d’uccello
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03 - Modern Cnossus
Immagine 01 Vista esterna dal vaporetto
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HOUSING
03 Professore Esame Periodo
Modern Cnossus Piotr Barbarewicz Laboratorio Integrato 3 3° Anno accademico
I l t e m a c e n t ra l e de l lav oro rigu arda la proge t taz i one d i u n o s t u d e n t ato pe r u n nu m e ro t otale di 1 5 0 posti l e t t o . L’ e d i f i c i o non de v e li m i t arsi a for nire agli a l l o ggi t u t t i i s e r v i z i ad e sso anne ssi qu ali m e nse , a u l e s t u d i o , s paz i ri cre at i v i, m a de v e fu nge re da p o l o d i ri q u a l i fi ca pe r u na par te di cit tà de nsa d i a rc h i t e t t u re - tam pone e capannoni fe rrov i ari.L o s t u d e n t a t o m i ra ad i nte grare u n’inte nsa de nsi t à di s p a z i p u b b l i c i scope r t i e se m i cope r ti, ne lla qu ale o gn i c i t t a d i n o abbia la possibi li t à di acce de re e go d e re d i v ist e spe tt acolari su i te t ti v e ne z iani e s u l l a l a gu n a .A com ple m e nto di ci ò è infatt i p re s e n t e u n a fe r m at a de l v apore tt o all’e stre m it à n o rd - e s t d e l com ple sso, sopra i l di cu i tragi t to p a s s a u n p o nte pe donale , che por t a ad u no s p i a z z o i s o l a to e ci rcondat o dall’acqu a de lla l a gu n a .
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03 - Modern Cnossus
Immagine 02 Masterplan
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0
50m
HOUSING
Ispirazioni veneziane
Il progetto presenta forti richiami e rivisitazioni delle migliori caratteristiche Veneziane, le stesse che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, ossia il continuo ed inarrestabile mutare dei percorsi e delle viste, il forte rapporto con l’acqua, il contrasto del passaggio tra ambienti minuti e vasti, tra spazi bui e molto luminosi. Spazi privati
Durante la progettazione degli alloggi, facendo riferimento al forte tema della flessibilità degli spazi pubblici, si è pensato a collocare tre differenti tipologie di residenza: per una, due, o tre persone.Ciò permette, in concomitanza con l’esistenza degli ascensori, l’accesso agli alloggi singoli anche alle persone con difficoltà deambulatorie, aumentando la possibilità di far studiare a Venezia studenti affetti da disabilità.Gli spazi interni sono arredati con arredi mutabili studiati ad-hoc, dalla quale estrarre, e poi riporre, tavoli, sedie,asse da stiro, teli da proiettore, ecc... Spazi pubblici
Nello studentato sono presenti prevalentemente due tipi di spazi pubblici: coperti e scoperti.Nella prima categoria possiamo trovare una grande aula studio di diversi piani collegati da un cavedio a tutta altezza, una mensa autogestita dagli studenti, e due aule ricreative.Gli spazi pubblici scoperti invece, sono frammentati in tutto il progetto, e ne sono elemento caratterizzante in quanto non vi è un luogo, o una copertura, sulla quale non si possa sostare, svagarsi o rilassarsi. Essi sono infatti pensati con sedute, più o meno grandi, sulla quale ci si può sdraiare o distendere e stare in gruppo.
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03 - Modern Cnossus
0
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20m
Immagine 03 Pianta piano terra
HOUSING
Immagine 04 Vista interna su darsena
Immagine 05 Relazione con l’acqua
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03 - Modern Cnossus
0
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20m
Immagine 06 Pianta piano primo
HOUSING
Immagine 07 Zona pubblica
Immagine 08 Vita esterna dei terrazzi
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03 - Modern Cnossus
0
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20m
Immagine 09 Pianta piano secondo
HOUSING
Immagine 10 Relazione fra zone pubbliche e alloggi
Immagine 11 Vista al sesto piano
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03 - Modern Cnossus
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HOUSING
0
20m
0
20m
Immagine 12 Prospetto dall’Università
Immagine 13 Sezione architettonica
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03 - Modern Cnossus
Per la parte tecnologica si è optato per un rivestimento a schermatura mobile, comandato elettronicamente, per permettere una flessibilità sia per quanto riguarda la permeabilità visiva, sia per controllare l’entrata della luce.
Le traversine rotanti sono state disegnate ad-hoc, per permettere una manutenzione migliore di quelle prese come riferimento (Playze Architects, Tony’s Organic House Location), attraverso un sistema di gancetti nascosti che permettono un aggancio e sgancio rapido delle corde.Un’sistema a molla permette a quest’ultime di restare sempre in tensione.
Immagine 14 Dettaglio costruttivo nodo superiore
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HOUSING
Immagine 15 Dettaglio costruttivo nodo intermedio e inferiore
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03 - Modern Cnossus
Immagine 16 Plastico Scala 1:500 41
HOUSING
Immagine 17 Plastico Scala 1:100 42
04 - 1000 Students in Toxic Mud
Immagine 01 Vista dalla costa
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HOUSING
04 Professore Esame Periodo
1000 Students in Toxic Mud Julia Bolles/Peter Wilson Summer Workshop1 1° Anno accademico
Il Workshop si è concentrato sull’isola dei Fanghi Chimici, caso limite di territorio vergine emerso dalla laguna. Il progetto ha riguardato la progettazione di alloggi per mille studenti e delle necessarie infrastrutture sociali, culturali e di ser vizio. Attraverso un collegamento via mare verso le sedi universitarie veneziane, l’ipotesi per l’Isola dei Fanghi diviene una risposta al problema degli alloggi per studenti, veri e propri pionieri lontani dalle geometrie e da gerarchie precostituite in favore della nascita di un micro-organismo urbano, un satellite di Venezia.
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04 - 1000 Students in Toxic Mud
Immagine 02 Masterplan Plastico di fango
L’ architettura è disposta lungo il lato est dell’isola per beneficiare della vista su Venezia. Sotto al lungo portico sono presenti molti servizi per gli studenti numerose aule studio, supermercati, bar, edicole e ristoranti. Inoltre per spostarsi sono presenti tre fermate del vaporetto e nella parte finale si trova una grande area verde di ritrovo e comunicazione.
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HOUSING
0
10m
0
10m
Immagine 03 Prospetto frontale
Immagine 04 Prospetto posteriore
Il plastico in scala 1:100 è stato realizzato utilizzando cartonlegno e fango.
Immagine 05 Plastico scala 1:100
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04 - 1000 Students in Toxic Mud
A
All’interno sono presenti due ampie stanze che possono trasformarsi in camere da letto o studio. Per realizzare uno spazio il piÚ possibile versatile gli arredi sono a scomparsa, inoltre l’alloggio dispone di un bagno, una cucina ed un terrazzo in comune. 0
5m
Immagine 06 Modulo abitativo
A
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HOUSING
Immagine 07 Sezione prospettica
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04 - 1000 Students in Toxic Mud
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HOUSING
Immagine 08 Vista volo d’uccello
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05 - Guggenheim Helsinki Design Competition
Immagine 01 Vista esterna del museo dal parco
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CULTURE
05 Studio Esperienza Periodo
Guggenheim Helsinki Design Competition Michele Gambato, MGark Tirocinio 3° Anno accademico
Cultura e arte devono viaggiare, devono essere diffuse condivise e comunicate.La tradizione della Fondazione Guggenheim è sempre alla ricerca di una cultura internazionale che continua a viaggiare.In questa esperienza pogettuale è stato disegnato un concept per il Guggenheim di Hesinki.
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05 - Guggenheim Helsinki Design Competition
La p osizi o n e po r t uale s i r i f l e t t e i n s e s t e s s a n e l l ’ i dea di c ul tur a, c h e r isul ta e sse re l ’ i mpo r t az i o n e e l ’ e s p o r t a zi on e d i c on o s c en z a e c on division e. l ’ide a pro ge t t uale c o n s i s t e i n u n v o l u m e s o s p e s o e c omposto da c on tain er s, cont enen t i i n que st o c a s o a r t e e c u l t u r a . I cont a i n e rs un a v o lt a a r r i v a t i a l p o r t o s i i n n e s t a n o in quel l i esisten ti n el sit o simbo lo de lle rad i c i e d e l l a t r a d i zi on e f i n l a n d ese. Su questi c on tain er s e sist enti c h e f un go n o d a s u p p o r t o i c on t a i n e r s pr oven ien ti dal mar e si ag g rappan o ad e ssi g e n e r a n d o u n a n u ov a p or t a per H el sin ki, un c en tr o cu l t u r ale c o llo c at o i n u n a p o s i zi on e i d e a l e v i s i t a t o da tutte l e c l assi soc ial i, u n l u og o di sc ambio d i m e r c i , c on s i d e r a t e i n questo c aso c ome ar te.
D D1 E E1 E2 F F7 K K1
87 40 377 60 10 775 78 2400 580
SERVIZI VISITATORI BIGLIETTERIA COMMERCIALE MUSEO E DESIGN STORE MAGAZZINO SALA PRANZO CAFÈ/BAR SERVIZI SPAZIO DI CIRCOLAZIONE
L ACCESSO BICI L1 PARCHEGGIO BICI M ACCESSO PEDONI N STRADA DI SERVIZIO O ACCESSO PIAZZA P ANFITEATRO
0. Piano Terra (+ 0,50 m) Lo sp az io libe ro al p i a n o t e r r a f or n i s c e c on t i n uità visiva c on il por to, mant e ne n do v i si v ame n t e i n t a t t a l a c i t t à , i l p a r c o situato dietr o l ’ar ea e i mo n ume n t i st o r i c i . I n ol t r e q u e s t o s p a zi o fl essibil e e adattabil e avrà l a f un z i o n e di c o m u n i c a zi o n e t r a i l p a r c o , il c en tr o stor ic o e il por t o de lla c i t t à. I n q u e s t o m od o l a c u l t u r a i mpor tata dal mar e avr à cont inu i t à sulla t e rra f e r m a . Gl i a r t i s t i p o t r a n no usufr uir e del l o spaz io pu b bl ico pe r mo st ra r e l e l o r o o p e r e i n u n o s paz io par al l el o r ispetto il mu seo div e n t an do p a r t e q u o t i d i a n a p e r i c ittadin i e i visitator i.
CULTURE
CULTURE
CULTURE
RADICI
SUPPORTO
CULTURA
CULTURE
53
CULTURE
TRADIZIONE
SCAMBIO
m² m² m² m² m² m² m² m² m²
CULTURE
0
20m
A A1 B B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7 B8 C C1 D D2 D3 D4 E E1 E2 H H1 H2
+1. Piano Primo (+ 7,50 m)
+2. Piano Secondo (+13,50 m)
ESPOSIZIONE MOSTRA PRIMO PIANO PROGRAMMI E EVENTI SPOGLIATOI SEDUTE E ATTREZZATURE DI STOCCAGGIO SALA CONGRESSI SALA DI CONTROLLO PROIEZIONI UFFICIO STAND TRADUZIONE SIMULTANEA CAMERA VERDE LABORATORIO/SALA MULTIFUNZIONALE ZONA MULTIUSO ZONA MULTIUSO PRIMO PIANO VISITATORI GUARDAROBA MAGAZZINO BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI RETAIL MUSEO E DESIGN STORE MAGAZZINO E UFFICI MAGAZZINO CONSERVAZIONE E E COLLEZIONI REGISTRO CONSERVAZIONI E UFFICI SHARED ART PREP/STUDIO DI CONSERVAZIONE /STOCCAGGIO MERCE DEPOSITO PEZZI D’ARTE MAGAZZINO DISIMBALLAGGIO SPEDIZIONE/RICEZIONE SERVIZI CIRCOLAZIONE SERVIZI IGIENICI SALA MACCHINE IDRAULICHE ED ELETTRICHE
4900 3000 532 37 45 290 20 45 20 25 70 1690 660 87 57 10 20 400 250 60
m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m²
365 m² 40 m² 70 100 50 50 55 2400 750 160 78
m² m² m² m² m² m² m² m² m²
A ESPOSIZIONE A2 MOSTRA PIANO SECONDO F SALA PRANZO F1 UFFICI F2 SALA RICEVIMENTO F3 STANZA RIFIUTI F4 MAGAZZINO F5 CUCINA F6 AREA CATERING F7 CAFÈ/BAR F8 RISTORANTE G UFFICI G1 SALA LAVORO/ STOCCAGGIO FILE G2 MARKETING AND DEVELOPMENT UFFICI G3 CURATORE/EXHIBITION DESIGN/ PUBBLICAZIONI/UFFICIO D’ARCHIVIO G4 SALA CONFERENZE G5 UFFICI AMMINISTRATIVI G6 UFFICI ISTRUZIONE J OPERAZIONI DI MANUTENZIONE J1 SALA PRANZO STAFF J2 SALA ATTREZZI PER LA MANUTENZIONE DEL VERDE J3 SALA ATTREZZATURE E DEPOSITO MOBILI J4 IT SERVER, LABORATORIO PERSONALE J5 UFFICIO CUSTODE J6 UFFICIO DI SICUREZZA J7 SPOGLIATOI K SERVIZI K1 CIRCOLAZIONE K2 SERVIZI IGIENICI K3 SALA MACCHINE IDRAULICHE ED ELETTRICHE
4900 1900 775 30 35 25 45 100 100 250 130 655 95
m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m² m²
60 20 20 30 2400 1800 160 50
m² m² m² m² m² m² m² m²
E E3 F F5 F7 J J6 K K1 K2
400 100 775 100 250 260 40 2400 430 45
m² m² m² m² m² m² m² m² m² m²
H3 H4 H5 H6 K K1 K2 K3
0
NEGOZIO VENDITE NEGOZIO DI FIORI SALA PRANZO CUCINA CAFÈ/BAR OPERAZIONI DI MANUTENZIONE UFFICIO DI SICUREZZA SERVIZI CIRCOLAZIONE SERVIZI IGIENICI
110 m² 140 m² 120 130 60 260 65 25
m² m² m² m² m² m²
40 m²
20m
+3. Copertura (+20,50 m)
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05 - Guggenheim Helsinki Design Competition
Immagine 02 Prospetto Nord - Est
0
30m
Immagine 03 Prospetto Nord - Ovest
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CULTURE
0
30m
Immagine 04 Prospetto Sud - Est
Immagine 05 Prospetto Sud - Ovest
Immagine 06 Sezione prospettica vista lungomare
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05 - Guggenheim Helsinki Design Competition
KULTTUURI
PORTO
CULTURA
SCAMBIO
I l G u gge n h e i m i n qu e st o m odo div e nte rà non solo u n pu nt o di arriv o ma a nche un p u n t o d i p a r t e n za pe r la dif fu si one de ll’ar te e de lla cu ltu ra inte r naz i onale a lla città d i H e l s i n k i e v i ce v e rsa, se gnando u n te m pe st i v o inte r v e nt o che cam bi e r à il volto d i t u t t a l a c i t t à . Q u est o proge tt o farà par te di u na pi anifi caz i one st rate gi ca cultur a le che a v rà u n e f f e t t o a lu ngo t e r m i ne su lla cit tà e su l por t o. La p i a z z a p e r m e abi le da tu t ti i lat i sarà u n v iv ace ce nt ro att i v o, i l lumina ta d a u n f a s c i o d i l u ce prov e nie nte dal ce nt ro de l v olu m e , che se condo le d iver se a n go l a z i o n i d e l sole du rant e le st agi oni finlande si av rà div e rsi v antagg i. L’a ccesso a l m u s e o n o n s arà garantit o solo da du e v ani scala m a anche da u na p a sser ella p e d o n a l e s o p ra ele v ata che dalla cope r tu ra condu ce di re tt am e nt e al parco p ub b lico.
ABITANTI
TURISTI
L’ i n t e ro p ro ge t t o sarà ri v e st i t o i n le gno, e le m e nt o chiav e de lla cu lt u ra finla nd ese; e s s o c o n t a m i n e r à tu t te le are e : dal pav i m e nt o de l piano t e rra al t e tto, fino a lla p a s s e re l l a s o p ra e le v ata che colle ga l’archi t e tt u ra con la ci t tà e sist e nt e .
CULTURE CULTURE CULTURE CULTURE
53° deg rees 12:0 0AM
JUN E2 1st
Immagine 07 Vista interna dell’area espositiva al secondo piano
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CULTURE
Immagine 08 Vista esterna della piazza d’accesso
Dopo u n’at t en t a an al i s i d e l l a l u c e l o c a l e d i H e lsinki, sono st at e ide nt i fi cate alcu n e s o l uz i o n i per o t t i m i z z a re e re go l a re l ’ a c ce sso de lla lu ce nat u rale ne gli s pazi in t er n i , g ar an t end o s e m p re u n a l u c e d i f f u s a e m ai dire tt a. P e r u na corre tt a ill u min az i o n e di t ut t a l ’ a rc h i t e t t u ra s o n o s t a t i s t u d iati l’az i m u t e l’altit u dine de l s ole du ran t e l e di ver s e s t a g i o n i f i n l a n d e s i .
Lo spazi o pi ù s en s i bi l e a q u e s t o p ro b l e m a è l a s ala e sposit i v a, com ple t am e nt e chi u sa su tu t ti i lati.P e r risolver e q uesto probl em a s o n o s t at i s t u d i a t i d u e d i v e rs i t i p i d i l u ce r nari; il prim o t i po consi st e in u na scat ola chi u sa che p a ssa p er il s econ do pi an o e por t a l u c e d i re t t a m e n t e a l p ri m o piano. Q u at tro di qu e sti se i lu ce r nari pe r forano lo spazio esp ositivo de l l ’u l tim o pi an o e o gn u n o d i e s s i p re s e n t a u n t a glio e u n’angolat u ra di v e rsa che pe r m e t te alla lu ce d i entr a r e nella s tan za a t ut t a al t ez z a p e r o gn i s o l s t i z i o e e q u i n o z i o. Il secon do t i po di l uce r n a ri o m i ra a d i l l u m i n a re s o lo lo spaz i o e sposit i v o al se condo piano. E sso è a for ma d i tr onco d i piramide per con vo g l i a re l a m a ggi o r q u a n t i t à d i ra ggi solari . P e r lo ste sso m otiv o è st at o de ciso di m ode lla r e il lucer na r io s u l tetto come un pr i s m a a p e r t o v e rs o s u d c o n u n inclinaz ione di 5 3 ° ( Q u ota m assi m a de l sole al solstizio d ’esta te).
0
30m
58
06 - Hikari Kage
Immagine 01 Concept Sketch
59
CULTURE
06 Professore Esame Periodo
Hikari Kage Satoshi Okada Winter Workshop 3° Anno accademico
Il tema principale del Workshop tra IUAV e CUJ ( Università di Chiba in Giappone ) è la progettazione di un piccolo spazio pubblico inferiore a 85 m2 e l’area del perimetro è di circa 200m2 posizionato tra il padiglione belga e il padiglione olandese a Venezia nei giardini della Biennale.
60
06 - Hikari Kage
HK i a kg ae r i
fracture
division
offset
extrude
Lo scopo del nostro progetto è quello di realizzare uno spazio attrattivo: la compressione, l’espansione e il taglio sono in grado di svolgere un ruolo fondamentale dal punto di vista emotivo, l’obbiettivo è di guidare il visitatore durante la visita , offrendo una vasta gamma di sensazioni: per mezzo di percorsi, doppie altezze, dilatazioni spaziali e sospensioni illusorie di oggetti e volumi.
61
CULTURE
M a è la lu ce la protagonista ge ne rat rice di spaz i che e v ide nzia o nasconde su pe r fici e v olumi. L’i nte ro spaz io non pu ò e sser e pe rce pi t o m ai ne lla su a t ota le com ple ssi t à m a parz i alm e nt e co me u na scu ltu ra intagli ata e scolp ita .
Immagine 02 Concept Renderings
62
06 - Hikari Kage
Immagine 03 Concept Sketches
63
CULTURE
64
07 - Botanical Library in Church
Immagine 01 Vista attuale della chiesa dal giardino prospiciente
65
CULTURE
07 Professore Esame Periodo
Botanical Library in Church Emanuela Sorbo Laboratorio di restauro 3° Anno accademico
Tema del Laboratorio è l’elaborazione di un progetto di restauro di una architettura esistente in particolari condizioni di degrado e abbandono, indipendentemente dalla sua età storica. Il tema proposto è il complesso dell’ex Ospedale Psichiatrico di Rovigo “Granzette”.Struttura iniziata nel 1906 e definitivamente abbandonata nel 1997. Ospita al suo interno un vasto parco e un insieme di padiglioni che testimoniano le tipologie insediative degli Ospedali per “maniaci poveri” degli inizi del secolo.
66
07 - Botanical Library in Church
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CULTURE
Immagine 02 Interpretazione storico-critica del padiglione 22 (la chiesa) 68
07 - Botanical Library in Church
69
CULTURE
Immagine 03 Interpretazione storico-critica del padiglione 22 (la chiesa) 70
07 - Botanical Library in Church Inizialmente è stata svolta un’approfondita ricerca riguardante la storia della Chiesa che, insieme ai materiali ricevuti dalla docente, ci ha portato a conoscere molte informazioni reperibili sull’argomento, volgendo una particolare attenzione alle ipotesi progettuali dell’impianto quali data di realizzazione, successivi interventi ed eventuali modifiche alle opere architettoniche. Dopo queste operazioni prettamente documentaristiche ed aver partecipato ai quattro sopralluoghi, nei quali siamo stati colpiti dal modo in cui la vegetazione, cosi varia e vasta, ha ripreso il suo ancestrale dominio sull’area, è stata rilevata la struttura della chiesa, prestando particolare attenzione allo stato conservativo, alle tipologie di materiali che sono stati utilizzate per la sua costruzione, alle effettive dimensioni leggermente contrastanti con i documenti reperiti e in particolare alle tipologie di degrado presenti nel manufatto. fotografie esterni
2
1
10
3
11
12
20
13
fotografie interni
16
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fotografie dettagli interni
fotografie dettagli esterni
4
14
- dossier fotografico
71
15
6
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8
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9
5
23
7
24
Immagine 04 TAV.02 Dossier fotografico
CULTURE
0
10m
0
5m
Immagine 05 Rilievo geometrico
Immagine 06 Rilievo architettonico
72
07 - Botanical Library in Church
GIUNZIONI DI CARPENTERIA PER LE C (manuale dell’architetto 1968)
METODI DI ANCORAGGIO PER LE COMPONENTI IN LEGNO DELLA CAPRIATA
CAPRIATE
(manuale dell’architetto 1968)
COMPONENTI IN LEGNO PER L’ASSEMBLAGGIO DELLA CAPRIATA (manuale dell’architetto 1968)
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DI CAPRIATE IN LEGNO
ESECUZIONE DELLA CAPRIATA
(manuale dell’architetto 1968)
(capitolato speciale d’apppalto 1928)
DISPOSIZIONE DEI MATTONI FACCIA A VISTA A TRE TESTE (manuale dell’architetto 1968)
SEZIONE DELLA MURATURA A TRE TESTE CON CAMERA D’ARIA
PARTICOLARE DEL PROSPETTO NORD scala 1 : 10
Università I.U.A.V. Di Venezia NODI COSTRUTTIVI DEL PROSPETTO SUD scala 1 : 20
LABORATORIO DI RESTAURO A.A. 2014-2015
CHIESA
0
0
FONDAZIONE
MODANATURE E BIFORE
INFISSI
MURATURA
(manuale del breymann)
ESECUZIONE DELLE PARETI E DEGLI INTONACI
(capitolati speciali d’appalto 1928)
COMPONENTI DELL’INFISSO
TIPOLOGIA DELL’INFISSO
(manuale dell’architetto 1968)
ESECUZIONE DELLA MURATURA IN ALZATO
OPERE IN MALTA
(capitolati speciali d’appalto 1928)
(capitolati speciali d’appalto 1928)
DISEGNO ORIGINALE DELL’INFISSO
(manuale dell’architetto 1968)
COSTRUZIONE DELLE MODANATURE INFERIORI (manuale del breymann)
(archivio provinciale di rovigo)
ESECUZIONE DEI RIVESTIMENTI INTERNI
PROSPETTO E SEZIO
(capitolati speciali d’appalto 1928)
(manuale del braymann)
ESECUZIONE DELLA FONDAZIONE (capitolato speciale d’appalto 1928)
Docente - Emanuela Sorbo - Leila Signorelli - Eva Rimondi
1m
1m
Michele Dal Sasso 276279 Sara Menardo 276319 Alberto Poloni Immagine 276382 Stefano Zugno 276328 Dettaglio costruttivo
- PARTICOLARE PROS
07 - NODI COSTRUTTIVI
Particolare prospetto nord 0 cm
TO NORD
0 cm
73
100 cm 100 cm
3
4
5 1
elle prese fotografiche prese fotografiche
2
3
4
CULTURE
5
-
raddrizzamento fotografico scala 1:50
prese fotografiche raddrizzate
sitĂ I.U.A.V. Di Venezia 5
A.A. 2014-2015
4
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3
3
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1
1
Michele Dal Sasso 276279 Sara Menardo 276319 Alberto Poloni 276382 Stefano Zugno 276328
Docente - Emanuela Sorbo - Leila Signorelli - Eva Rimondi
ORIO DI RESTAURO
- rilievo fotografico - raddrizzamento fotografico
Immagine 08 Prese fotografiche raddrizzate Mosaico fotografico prospetto esterno 1 1 1 prese fotografiche prese fotografiche prese fotografiche prese fotografiche
1
2
2
2
2 3
3
3
3
4
4
4
4
raddrizzamento fotografico scala 1:50
-
rafico ese grafiche fotografiche
prese fotografiche prese fotografiche prese raddrizzate fotografiche prese raddrizzate fotografiche raddrizzate raddrizzate
0m
Immagine 09 Prese fotografiche raddrizzate Mosaico fotografico prospetto interno
74 5
4 5
che tografiche
5 1
1
1
- fotografiche prese fotografiche prese fotografiche prese fotografiche prese
1 2
-
2
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3
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3 4
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5
5
5 raddrizzamento fotografico scala 1:50
07 - Botanical Library in Church
RIPASSO A TRATTO DEL PROSPETTO NORD scala 1 : 50
0
5m
DEGRADI ESTERNI DEL PROSPETTO NORD scala 1 : 50
0
5m
sitĂ I.U.A.V.75 Di Venezia TORIO DI RESTAURO
A.A. 2014-2015
Docente - Emanuela Sorbo - Leila Signorelli - Eva Rimondi
Michele Dal Sasso Sara Menardo Alberto Poloni Stefano Zugno
276279 276319 276382 276328
Immagine 10 Ripasso a tratto prospetto nord
Immagine 11 Degradi esterni prospetto nord
- RIPASSO A TRATTO - MATERIALI, DEGRADI ,FOTOSIMULAZIONE ESTERNI
CULTURE
MATERIALI ESTERNI DEL PROSPETTO NORD scala 1 : 50
0
5m
FOTOSIMULAZIONE DEL PROSPETTO NORD scala 1 : 50
0
5m
Immagine 12 Materiali esterni prospetto nord
Immagine 13 Fotosimulazione prospetto nord 76
0 cm
100 cm
T
07 - Botanical Library in Church
ANALISI DEI MATERIALI INTERNI scala 1 : 50
5m
0
Immagine 14 Ripasso a tratto prospetto interno
ANALISI D
INCROSTAZIONE
INCROSTAZIONE
ANALISI DEI MATERIALI INTERNI scala 1 : 50
5m
0
Immagine 15 Degradi interni
ANALIS
77 Università I.U.A.V. Di Venezia
LABORATORIO DI RESTAURO
Docente - Emanuela Sorbo - Leila Signorelli - Eva Rimondi
Michele Dal Sasso 276279 Sara Menardo 276319 Alberto Poloni 276382
- MATERIALI, DEGRADI ,FOTOSIM - ANALISI DEI MATERIALI, DEGRA
CULTURE
ANALISI DEI DEGRADI INTERNI scala 1 : 50
0
5m
Immagine 16 Materiali interni
FOTO
Discontinuità della vernice che ricopre la struttura in legno.
INCROSTAZIONE
FOTOSIMULAZIONE DEL PROSPETTO INTERNO scala 1 : 050
ATERIALI, DEGRADI ,FOTOSIMULAZIONE INTERNI NALISI DEI MATERIALI, DEGRADI, INTERVENTI INTERNI
5m
Immagine 17 Fotosimulazione prospetto interno 78
07 - Botanical Library in Church
Immagine 18 Analisi dei materiali degradi interventi esterni
L’intervento di risanamento previsto per prevenire il degrado causato dall’umidità nella muratura è la trincea drenante. Questo tipo di intervento consiste nel creare attorno ai muri di fondazione uno scavo con trincea allo scopo di allontanare la terra dalla superficie del muro e, quindi, ridurre la quantità di umidità presente sulla muratura. La stessa trincea viene riempita di ghiaia.
ANALISI DEI MATERIALI INTERNI scala 1 : 50
ANALISI DEI DEGRADI INTERNI scala 1 : 50 L’intervento di risanamento previsto per prevenire il degrado causato dall’umidità nella muratura è la trincea drenante. Questo tipo di intervento consiste nel creare attorno ai muri di fondazione uno scavo con trincea allo scopo di allontanare la terra dalla superficie del muro e, quindi, ridurre la quantità di umidità presente sulla muratura. La stessa trincea viene riempita di ghiaia.
Università I.U.A.V. Di Venezia
LABORATORIO DI RESTAURO A.A. 2014-2015
Docente - Emanuela Sorbo - Leila Signorelli - Eva Rimondi
Michele Dal Sasso 276279 Sara Menardo 276319 Alberto Poloni 276382 Stefano Zugno 276328
- ANALISI DEI MATERIALI, DEGRADI , INTERVENTI ESTERNI
INCROSTAZIONE
INCROSTAZIONE
Università I.U.A.V. Di Venezia
LABORATORIO DI RESTAURO
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A.A. 2014-2015
Docente - Emanuela Sorbo - Leila Signorelli - Eva Rimondi
Michele Dal Sasso 276279 Sara Menardo 276319 Alberto Poloni 276382 Stefano Zugno 276328
- MATERIALI, DEGRADI ,FOTOSIMULAZIONE INTERNI - ANALISI DEI MATERIALI, DEGRADI, INTERVENTI INTERNI
Immagine 19 Analisi dei materiali degradi interventi interni
CULTURE
L’intervento di risanamento previsto per prevenire il degrado causato dall’umidità nella muratura è la trincea drenante. Questo tipo di intervento consiste nel creare attorno ai muri di fondazione uno scavo con trincea allo scopo di allontanare la terra dalla superficie del muro e, quindi, ridurre la quantità di umidità presente sulla muratura. La stessa trincea viene riempita di ghiaia.
NTERNI scala 1 : 50
FOTOSIMULAZIONE DEL PROSPETTO INTERNO scala 1 : 50
TAV.07
DI , INTERVENTI ESTERNI
E INTERNI VENTI INTERNI
Discontinuità della vernice che ricopre la struttura in legno.
Sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con nuovi termosifoni e aggiunta di griglie protettive in acciaio.
0 cm
100 cm
TAV.08
80
07 - Botanical Library in Church LATIFOGLIE
ARBUSTI
CONIFERE
TERAPEUTICHE
LIANOSE
Considerata la ripresa del verde negli anni e l’utilizzo terapeutico che ne veniva fatto nel periodo di attività dell’ospedale, abbiamo deciso di destinare la nuova funzione del complesso a centro botanico, con zone destinate alla coltivazione agricola, allo sviluppo di una floricoltura terapeutica e un sistema di percorsi itineranti nei boschi che coinvolgesse i visitatori nella rinnovata ripresa del verde. Per valorizzare maggiormente questa nuova cultura, così viva nel complesso, abbiamo ipotizzato una riqualificazione di tutti gli edifici del complesso, destinandone una parte a dipartimento di scienze botaniche, una parte a laboratori di ricerca e di studio degli organismi vegetali, una parte a deposito di macchinari e attrezzi per la sistemazione del verde e la coltivazione agricola, una parte alla produzione e al commercio di articoli e prodotti biologici, mentre alla parte centrale dell’impianto verrà destinata una funzione culturale.
Immagine 20 Sezione trasversale del teatro verde
81
CULTURE
0
100m
Immagine 21 Masterpaln
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07 - Botanical Library in Church
83
0
5m
0
5m
Immagine 22 Pianta piano terra
Immagine 23 Pianta piano primo
CULTURE
Il padiglione 22 ovvero la chiesa è collocata all’interno della zona culturale. Tale progetto propone di riconvertire essa in una biblioteca botanica previo inserimento di padiglioni nella Chiesa: una sorta di anelli, destinati a tematiche diverse, quali alberi, arbusti, lianose rampicanti e fiori terapeutici. Queste costruzioni verranno inserite nel massimo rispetto dell’opera esistente, saranno sistemate secondo uno studio approfondito della geometria interna e realizzate con una struttura autoportante in legno per non interferire nella sua integrità. Nella zona superiore del manufatto, quella notoriamente più carica di spiritualità, in corrispondenza dell’altare verrà allestita una mostra della memoria, esponendo le foto più caratteristiche del complesso negli anni di attività, che ne raccontino la storia e ne testimonino il ricordo.
Immagine 24 Esploso assonometrico scala - libreria 84
08 - Energetic Needles
Immagine 01 Vista dal giardino pubblico
85
EDUCATION
08 Professore Esame Periodo
Energetic Needles Pietro Valle Summer Workshop 2 2° Anno accademico
Margine zona industriale a est di Fratelli Bandiera di fronte al Canale Industriale ovest (Grandi Mulini Italiani). L’area di progetto allo stato attuale è caratterizzata da un insieme di aree disperse e dalla presenza di un’industria attualmente funzionante che si occupa dello stoccaggio e lavorazione di granaglie. Questa nuova porzione di città non avrà più le caratteristiche delle vecchie aree produttive monofunzionali che “sprecano territorio”, ma consisterà in aree flessibili in grado di ospitare abitazioni, centri produttivi su piccola scala, uffici, ser vizi, zone di verde pubbliche e private. Il Workshop aspira a definire una nuova “densità urbana” che assorba differenti funzioni, e che sarà caratterizzata da un formato ambientale “aperto” a variazioni nel corso del tempo.
86
08 - Energetic Needles
BIOMASS
NEW ENERGY
ENERGY PRODUCTION
SAVE MONEY Il nostro concept di progetto parte dal mantenimento e riuso delle strutture industriali esistenti (convertendole per la produzione di biogas) e dalla costruzione di nuove strutture capaci di auto sostenersi con la creazione e l’uso di energia alternativa; tale area diverrà così un centro di ricerca specializzato nello studio e nella produzione di energia pulita.Ipotizziamo una proposta innovativa creando un tessuto flessibile che si adatti a differenti destinazioni d’uso (alloggi, residenze, laboratori e servizi). In questo modo si crea una commistione di elementi che vanno ad unire strutture verticali puntuali con corpi di fabbrica disposti orizzontalmente che fungono da collegamenti tra i vari fabbricati.
Servizi Servizi
Laboratori
Servizi
Laboratori
Uffici
Laboratori
Uffici
Servizi Laboratori Uffici
Immagine 02 Pianta modulare Servizi al piano terra
Uffici
Le strutture verticali sono suddivise in residenze per studenti e professori (alloggi temporanei), uffici nei primi piani e negli ultimi stanze d’ albergo. I corpi orizzontali definiscono un’unità spaziale che può essere ripetuta e può ospitare attività quali servizi, laboratori, spazi comuni, strade e spazi per un futuro insediamento. La strategia insediativa utilizzata nell’area dismessa è organizzata tramite una serie di setti paralleli a cui si aggregano dei moduli contenenti i servizi, tali servizi a volte diventano degli accessi per le torri che ospitano gli alloggi per i ricercatori questo modulo si va a ripetere con schema regolare e scandito da un ritmo. Si viene a creare così un modello flessibile e facilmente adattabile a diverse situazioni luoghi in cui in un ipotetico futuro si potrebbe andare ad operare (ad esempio altre zone di Marghera); in questo modo non diviene un sistema isolato e con caratteristiche eccezionali, anzi un’unità spaziale che si ripete e definisce diversi nuclei funzionali Servizi
Laboratori
Uffici
87
Area giorno Area notte
Area giorno Area notte
Area giorno Area notte
Immagine 03 Pianta modulare delle torri
EDUCATION
0
40m
88
08 - Energetic Needles
Questo concept è caratterizzato da un tessuto aperto permeabile in entrambe le direzioni nordsud est-ovest.I trasporti nella nostra area seguono degli assi che la attraversano con direzioni nordsud e est-ovest. Le alghe vengono raccolte in pannelli di vetro (di dimensioni 2 m 60 x 70 cm x 2 cm di spessore con la capacità di 24 litri) dove vengono fatte crescere attraverso la luce solare, il tutto poi viene trasferito in generatori dove avviene la trasformazione in biogas, fonte di energia utilizzata per produrre energia elettrica e per il riscaldamento. Gli steli piezoelettrici che caratterizzano alcune facciate delle torri sono lunghi 1,80 m e grazie all’azione del vento si muovono e immagazzinano energia che verrà usata dalla struttura.
89
Immagine 04 Plastico Scala 1:500
EDUCATION
Immagine 05 Vista degli Energetic Needles
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09 - Sacca San Mattia Murano
Immagine 01 Vista frontale dal giardino
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URBANISM
09 Professore Esame Periodo
Sacca San Mattia Murano Fabrizio Paone Urbanistica 3° Anno accademico
Il corso intende porre al centro dell’attenzione degli studenti il rappor to tra urbanizzazione e abitazione. Il corso propone di entrare nella materia dell’urbanizzazione con un punto di vista orientato e selettivo, per sondare come l’abitazione e l’abitare potranno contribuire a una nuova teoria della città (o dell’urbanizzazione), capace di fornire principi e priorità per l’agenda politica.
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09 - Sacca San Mattia Murano
I SOLA
DI
M URANO
Murano è un centro abitato della Laguna Veneta, situato a nord-est di Venezia e composto da sette isole; fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. Con circa 4.500 abitanti, Murano risulta essere uno dei centri più popolosi della Laguna Veneta. Nel 1295 si decretò che le vetrerie di Venezia (già in funzione da più di 300 anni), fossero trasferite a Murano per motivi di sicurezza, poichè i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi alle abitazioni veneziane, costruite principalmente in legno. L’isola di Murano da questo momento divenne nota in tutto il mondo per la lavorazione del vetro e divenne meta di vacanze per artisti e per molte famiglie aristocratiche Patrizie, le quali qui fecero costruire ville, palazzi, chiese e monasteri.
S ACCA S. M ATTIA - A REA
DI PROGETTO
Sacca S. Mattia è un’isola artificiale di proprietà del Demanio, pensata e definita a nord delle isole abitate di Murano, sulle paludi dei Canali di S. Mattia e degli Angeli. Nata come luogo di discarica dei materiali dell’attività edilizia e degli scarti della produzione del vetro, risulta allo stato attuale in fase di bonifica.
93
URBANISM
CONFORMAZIONE DEI PERCORSI Murano è dotata di due tipi di percorsi: pedonali ed acquei. L’articolazione dell’intero tessuto distributivo è dovuta prevalentemente all’ordine gerarchico degli stessi percorsi, in cui al primo posto si trovano i canali principali. Questi sono costeggiati in gran misura da fondamenta da cui, ad intervalli regolari di 30-40 m partono assi quasi perpendicolari verso l’entroterra, assi che a loro volta si diramano in callette laterali anch’esse non del tutto perpendicolari. L’attraversamento dei canali è permesso dalla presenza di ponti che usualmente presentano da almeno un lato un campo o campiello.
LA VEGETAZIONE MURANESE Nel territorio sono presenti quattro tipi differenti di aree verdi, di qui in piccola parte trattati a verde estetico od agricolo, e per la maggior parte lasciato in stato di abbandono. In quest’ultima vasta area, identificabile proprio col nome di Sacca San Mattia, regna ora una sterminata pianura ricoperta di steppa ed arbusti, densamente abitata da fauna locale quale lepri e gabbiani. Verde abbandonato Verde pubblico Verde privato Verde agricolo
ABITAZIONI A MURANO L’isola di murano è rivestita da più tipi di edifici residenziali, ciò è dovuto sia al posizionamento degli stessi rispetto a canali o entroterra, sia in base alle esigenze del tipo di abitante che vive quell’architettura. Lungo i canali è possibile trovare prevalentemente le case a schiera, con affaccio diretto sull’acqua o sulla fondamenta, dovuto all’antico bisogno di utilizzare il piano terreno a bottega o magazzino. Nelle zone più verso l’entroterra, nate più recentemente ed in assenza di necessità borghesi in stile antico, prevalgono quindi le case singole.
Case schiera interne Case a corte Case a schiera recenti Case a schiera Case singole
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09 - Sacca San Mattia Murano
L’ EDIFICATO M URANESE Il tessuto urbano che caratterizza l’isola risulta assai diverso dal tessuto Veneziano. La principale differenza è la forte presenza di case a schiera e case singole con pochissima presenza di case a corte. E’ un ambiente decisamente più arioso e vivibile, caratterizzato da una percorribilità maggiore dovuta alla minor presenza di ponti e canali minori.
L’ EDIFICATO V ENEZIANO Il tessuto urbano Veneziano presenta un’elevata densità edilizia, composta da diversi tipi di architetture residenziali, la cui quasi totalità è identificabile nell’impianto a corte. La scarsità del terreno a disposizione e la difficoltà di reperimento e trasporto dei materiali da costruzione hanno portato nel tempo ad una serie di trasformazioni edilizie che condussero la città a svilupparsi in altezza. L’infittimento urbanistico avvenne in un tempo relativamente contratto, portando alla formazione di un tessuto caratterizzato da grande densità, dove gli unici punti ariosi risultano essere i campi ed i campielli.
Skyline Veneziano
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Skyline Muranese
URBANISM
C ASA
A
S CHIERA F ORNACE
Nell’isola di Murano questo tipo di abitazione ubicata prevalentemente nel rio dei vetrai, celebre area di lavorazione e commercio del vetro, risulta essere il primo tipo di residenza nell’isola muranese.La morfologia del rio presenta due fronti edificati paralleli e rettilinei di circa quattrocento metri; essi suddivisi in lotti, hanno le dimensione di 50 passi, misura standardizzata e simbolica dagli abitanti muranesi. Per quanto riguarda l’abitazione il piano terra, è destinato solitamente a bottega, più agibile per via acquatica mentre gli altri piani, normalmente dai due ai tre piani fuori terra erano destinati ad uso residenziale.Differentemente da case singole od a corte, in origine era prevista oltre la destinazione d’uso residenziale anche quella commerciale o di stoccaggio merci. Più precisamente nell’edificato rivolto verso l’entro terra erano presenti i laboratori contenenti le fornaci per lavorare il vetro che successivamente veniva esposto nel piano terra difronte il canale.
C ASA
A
C ORTE
La Casa a corte è caratterizzata dalla presenza di una o più unità abitative che circondano uno spazio scoperto comune o privato, mantenuto a giardino o pavimentato per creare una piazzetta. A differenza delle abitazioni a schiera non vi è presenza di botteghe al piano terra, e ciò ne determina la destinazione prettamente residenziale. Nelle cinque isole di Murano questi tipi di abitazione si trovano situate maggiormente nell’entroterra, ad eccezione che nelle due sacche artificiali.
C ASA
SINGOLA
Questo tipo di abitazione presenta solitamente due piani fuoriterra, ed è situato in posizione centrale rispetto ad un lotto privato mediamente di circa 400 mq, accessibile da uno o, più raramente, due punti. Destinata ad abitazione per una sola famiglia rappresenta il tipo edilizio più ambito per le caratteristiche di indipendenza da altre abitazioni, libertà da vincoli condominiali, unità e maggiore privacy. 19,00
18,50
19,00
10,00
11,80
4,50
4,80
4,80
E’ possibile riscontrarne molti esempi costruiti principalmente a nord dell’isola di San Donato, collocati nell’entroterra per la maggior parte, ed in minor numero lungo le fondamenta.
4,20
16,60
9,20
7,50
19,50
18,50
Nella maggior parte dei casi studiati il piano terra è destinato all’articolazione dei servizi diurni quali soggiorno e cucina, con la possibilità di comunicare direttamente con i giardini anteriori e posteriori, mentre al piano superiore sono posizionati gli ambienti notturni. 19,50
96
17,40
7,00
16,50
18,00 7,10
7,00
6,70
18,10
19,70
4,50
4,60
6,70
19,70
1,20
7,25
A differenza delle altre abitazioni la casa singola è di recente costruzione e quindi non presenta caratteri tipici dell’architettura veneziana. Questo tipo di abitazione viene realizzato con tecniche edilizie standard in latero-cemento e generalmente presenta una copertura in legno a quattro falde composte.
09 - Sacca San Mattia Murano
LA
RINASCITA
Risulta ormai chiaro che l’isola di Murano si trova davanti ad un bivio: rinascere o morire. Il suo destino non è posto nelle mani di progettisti urbani od architetti, ma nelle mani dei suoi abitanti attuali e dei suoi potenziali abitanti futuri. Compito dei progettisti è piuttosto quello di permettere a questi abitanti di creare storia, utilizzando e soprattutto vivendo il luogo. Murano necessità quindi di alcuni interventi per attrarre nuova popolazione stabile, migliorando i servizi esistenti ed aggiungendone di nuovi.
I NTENSIFICAZIONE
COLLEGAMENTI
Come anticipato uno dei motivi per cui l’isola è in fase morente è la complessità ed il costo dei trasporti via acqua, nonché l’eterno tempo impiegato dagli abitanti per raggiungere la terraferma. Il progetto difatti prevede un’intensificazione dei trasporti, sia aprendo nuove tratte dirette che abbrevino i tempi per il raggiungimento dei più importanti poli urbani limitrofi, sia impostando un anello distributivo che lavori interamente nell’isola Muranese.
I NTRODUZIONE
DI UN POLMONE VERDE
La progettazione di un parco porterà una commistione tra funzioni estetiche e funzionali, permettendo la convivenza delle specie autoctone con la popolazione muranese, fornendo spazi attrezzati ricreativi per attività all’aperto, ed al contempo protezione e riparo per gli animali. Sarà possibile inserirvi parchi giochi, aree relax, percorsi sportivi all’aperto (jogging) e tutte le altre attività necessarie agli abitanti. Potrà inoltre diventare un potenziale luogo per l’inserimento di strutture ospitanti teams di ricerca floristica e faunistica, sia terrestre che acquatica.
A TTIVITÀ
DI PRODUZIONE E FORMAZIONE
Il rafforzamento della funzione culturale appare strategico per garantire le connessioni con il mondo della produzione e della formazione, e permetterà di preservare il bagaglio di saperi storici sviluppatosi nel tempo. Per questo motivo, come previsto dal P.R.G, per creare startup lavorativi avverrà l’inserimento in un prossimo futuro (non oggetto dell’attuale progetto) la nuova zona produttiva in area adiacente al nuovo tessuto residenziale, adeguatamente separata attraverso l’utilizzo di un filtro vegetale.
E SPANSIONE
DEL TESSUTO URBANO
In seguito all’intensificazione dei trasporti pubblici che miglioreranno il collegamento con la terra ferma, l’apertura di attività di produzione che forniranno posti di lavoro ai cittadini, all’introduzione del parco, ed alla costruzione del nuovo tessuto urbano, l’isola di murano cesserà di trasmettere la ormai consolidata immagine di sorella minore di Venezia, presentando un connubio perfetto tra comfort, immensa bellezza degli spazi e delle viste sulla laguna.
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URBANISM
Immagine 02 Schizzo concettuale
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09 - Sacca San Mattia Murano
Abitazione storica Muranese che si sviluppa lungo i canali, mantiene il fonte compatto con spazi spesso poco aerati, angusti e non vivibili.
C ASE
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A SCHIERA CON FORNACE
Presenza di corte interna che fornisce luoghi con maggior intimitĂ , inoltre la riflessione della luce sulle facciate irradiate permette un illuminazione diffusa della facciata in ombra.
C ASE
A CORTE
URBANISM
Grandi spazi aperti, illuminazione dell’abitazione ottimale, presenza di giardino privato ma minore privacy.
È quindi nostra intenzione espandere l’attuale tessuto urbano progettando un impianto a case a schiera, che reinterpretino il carattere storico delle case con fornace lungo il canale, prendendo in considerazione i punti di pregio degli altri tipi di abitazione, mantenendo la struttura gerarchica dei percorsi ed il range di altezze attualmente presente. Ciò permetterà di mitigare la sensazione di stacco tra il nuovo e l’antico, conferendo agli spazi maggior continuità e coerenza architettonica. In questo intervento non si mirerà alla cieca applicazione delle normative tecniche limitandosi all’applicazione delle minime distanze e cubature, bensì alla progettazione di spazi più ariosi che abbiano come principale obiettivo il benessere della persona, nonchè la possibilità di vivere non solo gli spazi privati, ma anche quelli pubblici.
C ASE
SINGOLE
P ROPOSTA
PROGETTUALE
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Immagine 03 Vista dal giardino
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09 - Sacca San Mattia Murano
F UNZIONE
STORICA
S
Spazio espositivo, commerciale, o di stoccaggio merci, era l’ambiente più vissuto dell’edificio.
C
R EINTERPRETAZIONE
H
Ambiente diurno adibito a soggiorno con eventuale studio.
E M A
F UNZIONE
STORICA
Area di lavoro delle fornaci vetraie, era uno spazio servente della bottega.
D
R EINTERPRETAZIONE
I
Nuovi spazi di lavoro quali cucina e studio. R
F UNZIONE
STORICA
Ambiente notturno e più privato, posizionato a livelli rialzati.
R EINTERPRETAZIONE Mantenimento della funzione con arretramento verso il giardino e conseguente aumento di privacy.
E I N T E R
F UNZIONE
STORICA
Altana.
P R
R EINTERPRETAZIONE Rivisitazione in chiave moderna, con aumento dell’ampiezza.
E T A
F UNZIONE
Z STORICA
Elemento di servizio e mobilità interna.
R EINTERPRETAZIONE Mantenimento del carattere industriale, permette l’accesso a tutti i luoghi dell’abitazione.
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I O N E
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A
0
8m
D
D
C
C
B
A
B
Figure 04 Piante architettoniche
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S EZIONE A-A
S EZIONE D-D
S EZIONE B-B
0
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8m
S EZIONE C-C
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Figure 05 Vista dal corridoio distributivo
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09 - Sacca San Mattia Murano
Figure 06 Vista della sala pranzo vista esterna
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P ROSPETTO O VEST
P ROSPETTO S UD
P ROSPETTO E ST
0
8m
P ROSPETTO N ORD
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09 - Sacca San Mattia Murano
0
80m
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I DEA
DI BASE
Fin dagli inizi della progettazione era chiara la necessità di progettare abitazioni per famiglie che desiderano allontanarsi dalla caoticità della terraferma, creando un tessuto che avesse come elemento creatore la casa con fornace, reinterpretata in chiave moderna, ed inserita in un contesto pervaso da piacevole tranquillità e movimento, ed immersa nel verde. La scelta della morfologia dell’impianto è stata dettata dal desiderio di riprodurre un ambiente coerente con il contesto ed il posizionamento delle architetture è stato dedotto sulla base dell’analisi fatta al tessuto urbano esistente.
G LI
ACCESSI
Il raggiungimento del nuovo tessuto e del parco è reso possibile da due ponti di nuova progettazione, e da un sistema distributivo acquatico grazie all’utilizzo dei vaporetti pubblici. Una volta attraversati i ponti, l’arrivo è rappresentato da un accogliente campiello, alberato e con delle sedute, da cui è possibile imboccare la fondamenta S. Mattia “Nuova” e raggiungere il campo angolare con affaccio sulla laguna, od in alternativa attraversare il complesso residenziale . E’ difatti possibile trovare, come in Rio dei Vetrai, delle calli di attraversamento ogni circa 30 - 40 m, che permettono l’ingresso al parco naturalistico ai cittadini.
Figure 07 Masterplan
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10 - Fondamenta De Manglar
Immagine 01 Vista di piazza San Marco di mangrovie, la torre panoramica UE è un progetto di Lecce.
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10 Professore Esame Periodo
Fondamenta De Manglar Felipe Gonzalez Pacheco Summer Workshop 3 3° Anno accademico
Quale architetto almeno una volta nella vita non ha sognato di creare una città su modello di Venezia? la sua complessa semplicità e le sue inconfondibili strategie urbane, l’hanno resa una delle città più belle al mondo.Il tema però verte non su essa, ma su una città colombiana di genesi storica affine al primato veneto: Cartagena. Essa porta con se delle problematiche che necessitano un miglioramento. Una fra molte è la non-intraprendenza nello sviluppare un ardito rapporto Città-acqua, quale originario generatore di questo 600esco avamposto strategico militare-commerciale delle vecchie rotte di connessione tra il “vecchio” e il “nuovo mondo”.Ciò è diventato il tema quindi del progetto e abbiamo ricercato quell’inaspettata musa, traendo ispirazione dagli insegnamenti e le forme che Venezia definisce con tale chiarezza e noncuranza.
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10 - Fondamenta De Manglar
Prima di tutto a partire dal cuore di Venezia, abbiamo considerato il canal grande, con piazza San Marco che si connette ai Giardini tramite Riva degli Schiavoni, come se fossero luoghi satelliti l’una dell’altro, una lineare gravità, armoniosamente via acqua e via terra. Corrispondenza biunivoca la troviamo in una velata potenzialità sulle rive di Cartagena. Tema di progetto quindi è stato considerare come parte importante la presenza delle mangrovie che di lì a qualche anno può potenzialmente invadere tutta la prima parte del “Canalazzo”. Questo presagio futuro è diventato per noi uno status quo e abbiamo iniziato a pensare in contemporanea a 4 parti progettuali: 1) 2) 3) 4)
ripristinare la riva come agorà pubblica; sfondare il muro di mangrovie; rendere percorribile il “Canalazzo” invaso dalle mangrovie; riportare quello stato di gravitazione che è presente a Venezia tra Piazza S.Marco e i Giardini.
Il Masterplan quindi si compone di una completa risistemazione e geometrizzazione delle sponde della parte iniziale del “Canalazzo”, con una fondamenta che a tratti si infrange per consentire un rapporto con l’acqua.Inoltre abbiamo ritenuto opportuno ricontestualizzare il centro sportivo nella parte nord-est.
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0
1000m
Immagine 02 Masterplan
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Immagine 03 Vista esterna della banchina rialzata
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Per il primo punto è stata progettata una “banchina” pubblica rialzata rispetto la città, un polo welfare, lineare e fondamentale per il cittadino, che tramite delle gradinate scomposte e la riproposizione di pieni e di vuoti del profilo della riva potesse ricreare un rapporto diretto con l’acqua.
Per il secondo punto concentriamo lo sguardo sull’area sud-ovest del canale che presenta la maggior distesa di mangrovie, necessitando dunque di una ricerca di ritagli spaziali in essa. Ancora una volta abbiamo interpretato Venezia come un insieme di pieni e di vuoti urbani fino a riconoscere 4 campi/piazze principali: Campo San Polo, Campo Santa margherita, Campo Santo Stefano e Piazza San Marco. Abbiamo quindi estratto letteralmente la forma di questi posti dal luogo di origine, con cui poi abbiamo potuto sottrarre la corrispondente materia dalle mangrovie, creando perciò una serie di piazze di matrice veneziana.
Nel terzo punto è stato ritagliato un percorso che consentisse una via d’acqua portante per gestire la navigazione della città, con una forma e dimensioni simili a quelle del Canal Grande.
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Il plastico in scala 1:2000 è stato realizzato in cartonlegno ed è stato utilizzato il cotone per rappresentare le mangrovie.
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Immagine 04 Plastico Scala 1:2000
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Figure 05 Vista volo d’uccello
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Questa è la mostra finale del Summer Workshop di Felipe Gonzalez Pacheco; l’immagine qui sopra mostra il nostro team vincitore del premio “Corazon”.
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