2003-2007
luce
Cercatori d’albe STEFANO CARANTI Copertina 24x16,5.indd 1
STEFANO CARANTI
Cercatori d’albe ombre
1982-1999
13-04-2008 16:49:44
STEFANO CARANTI
Cercatori d’albe ombre
1982-1999
In copertina: quadro di Ponti Barbara (tempera 50x70).
Š 2008 Stefano Caranti Via Sergio Leone, 16 45030 S. Maria Maddalena (RO) e-mail: stefano@inuoviorizzonti.it sito internet: www.inuoviorizzonti.it
Dall’autore al lettore Un giorno mi dissero… “Se ti domanderanno come si attraversa la vita rispondi: come un abisso, su una corda tesa, in bellezza con cautela e oscillando”. Nato a Imola (BO) il 07 Luglio 1965, programmatore di computer e consulente informatico ho incominciato a scrivere all’età di 16 anni, una passione ancora oggi più che mai viva. Creativo, dinamico e curioso del mondo che mi circonda sono un viaggiatore del tempo con un bagaglio essenziale, il cuore come fonte indispensabile per descrivere il momento dell’essere qui, ora, un piacere che non ha età e non chiede necessariamente una formazione letteraria, ma solo l’attitudine ad ascoltare ed ascoltarsi. Un piacere e un privilegio da condividere per scoprire poi che la felicità è molto più vicina di quanto si creda. Ogni giorno pensiamo alle cose che non abbiamo, dimenticando spesso il valore delle cose che già possediamo, aggrappati a flebili certezze, l’abitudine del nostro vivere quotidiano ci sta rendendo ciechi e insoddisfatti, vogliamo sempre di più e sempre più in fretta, ma che cosa desideriamo veramente? Che cosa cerchiamo? Il titolo “Cercatori d’albe” è un preludio per iniziare a vivere le emozioni, assaporare l’istante, avrei potuto chiamarla raccolta di emozioni ma la preferisco chiamare raccolta di poesie, ci vuole coraggio a mettere a nudo se stessi, ma la forza sta proprio qui, svestirsi dai condizionamenti, dai pregiudizi, dall’indifferenza.
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Probabilmente in questa raccolta ciascuno di noi si rispecchierà in certi stati dell’animo, interpreterà la poesia in maniera diversa da un’altra persona, ma la sua magia sta proprio in questo. Ho voluto dividere questa mia prima raccolta in due parti, ombre (1982-1999) e luce (2003-2007) per definire una linea di confine tra questi due periodi che sono uno il complemento dell’altro, non esiste perciò un inizio e una fine, ma due opposti, due inizi. L’ombra, il periodo dello sconforto, delle paure, delle delusioni e la luce, il periodo della rinascita, del rinnovamento e della consapevolezza. Sì, proprio la rinascita, come il giorno sorge dalla notte, come l’alba e i suoi cercatori.
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Se un giorno al mare vedrai il bianco spumeggiare dell’onde sugli scogli...
1982
TRAMONTO
Se un giorno vedrai calare in mezzo al brontolar dei flutti quel purpureo sole... solo allora potrai con gli occhi asciutti svelare l’insieme di parole, per riscoprire la dolcezza del passato e quella dell’amore.
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ALBA ALPINA Volgo lo sguardo verso un paesaggio da favola. Tra le montagne adornate da stralci di nubi che si rincorrono, che sembrano giocare al nascente sole, il pensiero fugge lontano. Tutto sembra un sogno, c’è un qualcosa di mistico, un qualcosa di selvaggio in tutto ciò un’armonia che mi avvolge, dolce come l’aria di questo mattino.
1987
I miei pensieri sono come quegli impalpabili batuffoli che adornano le vette, anche loro non sanno dove andare, anche loro non sanno cosa fare, cullate dal vento.
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Fantasma smarrito di gabbiano che non trovasti pace in questo mondo suicida, ritorna, rievocato da saggezza millenaria, per placare, spalancando le tue ali, l’impalpabile visione di morte.
1991
LIBERTĂ€
NEVE Fredde scintille, scaglie che danzano alla vita, che nascondono misteri, splendono alle ďŹ oche luci di lampioni stanchi.
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1991
VOLTARSI INDIETRO
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Continuiamo, a innalzare i nostri muri per morirci suicida, a tingere il cielo di grigia follia. Continuiamo, ad odiarci per la ricerca del meglio, ad ammazzarci per la sete di potere. Continuiamo, ad inondarci di misere parole, ad illuderci di aver raggiunto la pace. Continuiamo, a correre senza sapere un perchè, a far finta di aver trovato la strada. Continuiamo, a ricercare la verità che non esiste, a voler scordare cosa sia la saggezza. Continuiamo così... continuiamo ad innalzare sempre di più i nostri muri che contengono, purtroppo, oramai, il nulla.
Gocce di rugiada brillano al giovane sole che poco riscalda al primo mattino.
1992
IL RAGNO
Attraverso quel velo leggiero appena tessuto, traspaiono immagini lontane che prima mi appartenevano. Una brezza leggiera, poi un forte vento e dai frammenti di quei fili -leggierinuovamente si continuerà a tessere, perchè‚ nuove gocce di rugiada possano sempre più splendere al nascente sole.
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1993
LO SCOGLIO
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Ancora mi ritrovo seduto sul mio scoglio che cela i misteri del tempo, a guardare lontano, dove cielo e mare si uniscono per creare l’immenso, per farci capire di quanto siamo piccoli, per ricordarci di quanto vorremmo esser grandi. Sarebbe bello graffiare l’eterno, sarebbe bello navigare lontano a cercare nuove terre dove non ci siano maschere fredde, dove non ci sia la paura, realtà che non vorremmo conoscere, ma che ogni giorno incontriamo. Sprofondiamo sempre più nell’abisso dell’indifferenza... Anche il gabbiano si è stancato di placare i nostri mali e ora insieme, sullo scoglio, guardiamo il mare, guardiamo il tempo, guardammo l’uomo passare.
Frugo nel cassetto per cercare una luce, spasmodica ricerca, solo penombre intravedo, poi un biglietto, lo apro, note di natale...
1994
BIGLIETTO DI NATALE
L’inchiostro ora umido di lacrime riposerà assetato di lumi, i tre ceri accesi, poi il silenzio che scivola via, nella notte.
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1994
LE NUVOLE
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Non più squarci di azzurro - faticose conquiste tra le grigie nubi; nuovamente si addensano cupe e minacciose, prendendo le forme più strane - loro siamo noi -. Vedo profili di vecchi corvi - doloroso presagio guardo con i loro occhi la pioggia che scende - lacrime nelle lacrime giù in basso, insistente e sottile - tormentosa quiete in questo giorno che non avrà festa ma solo il loro -soffocatogracchiare.
Sta calando la notte in questa pianura, con la sua nebbia che tutto avvolge come un bianco mantello, impalpabile, tutto è silenzio.
1994
NEBBIA
Io sono con lei, con la notte, io sono la nebbia, il silenzio e l’ascolto.
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BAR Vociare frenetico di vecchi uomini attorno a tavoli. Giocano a carte e guardano il forestiero che entra.
1995
Ti ďŹ ssano con la calma degli anni e sanno giĂ chi sei.
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A te bimba che berrai alla vita, a te ragazza con la tua implacabile sete, a te donna timidamente discreta, apri gli occhi tuoi, agli steli di farfalla ora nudi bozzoli sparsi, mutazioni, artiglia il tuo mondo, trattienilo, avvicinati a lui; arriverà il giorno in cui incrocerai lo sguardo severo dell’aquila, ed alzerai in alto il tuo calice, vuoto, lei ne sarà fiera.
1996
DONNA
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VIVERE FORTE
1999
Viviamo forte, con il sorriso ogni giorno illumineremo anche le buie strade, con lo sguardo fiero affronteremo il mondo fino a quando non vedremo in basso volare le aquile. Viviamo forte, tendiamo la mano a chi ci chiede speranza, curiosi del mondo lo scopriremo, accompagnati sempre dal nostro bimbo ed insieme a lui ci divertiremo a riinventarci, sempre, e scoprire in lui recondite saggezze. Mano nella mano vedremo albe nuove, belle e meno belle, strade tortuose da affrontare anche con coraggio. Viviamo forte, ascoltando il vento che ci racconta, e forte con i pugni urleremo “io ci sono” e lui ci ascolterà come noi ascoltiamo lui.
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Ombre (1982-1999) Tramonto ................................................................................ pag.
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Alba alpina .......................................................................... »
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Libertà .................................................................... »
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Neve ........................................................................ »
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Voltarsi indietro ................................................... »
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Il ragno ................................................................................... »
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Lo scoglio.............................................................................. »
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Biglietto di Natale ........................................................... »
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Le nuvole................................................................................. »
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Nebbia ...................................................................................... »
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Bar ............................................................................................. »
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Donna .......................................................................................
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Vivere forte............................................................................ »
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